DANAE Numero 5 Distribuzione gratuita Magazine In questo numero: Patrizio Roversi : -Lettore per caso Aldo Putignano : -Homo Scrivens Carlo Mantovani : -La nuova vignetta macchina Pigra : -Il critico letterario Questo numero di DANAE Magazine è stato distribuito gratuitamente dalla libreria: Strategie : -Le agenzie letterarie Il Concorso : -Une ombre de la rue -Il nuovo regolamento Il catalogo DANAE : -I nuovi ingressi 2006 -Gli evergreen 40 Bollettino ufficiale dei Soci dell’Associazione DANAE DM Distribuzione Autonoma DM Nazionale Autori Esordienti1 Cos’è DANAE ? Gli altri libri del catalogo DANAE di Maurizio J. Bruno Direttore Generale di DANAE DANAE è un’Associazione di Scrittori non ancora famosi, ma anche di Librai innamorati del proprio mestiere, e di onesti Editori che hanno deciso di mettere insieme i propri sforzi per spezzare il circolo vizioso dell’editoria italiana che esclude gli Autori esordienti, anche quelli bravi, prima dalla grande editoria, poi dalla distribuzione ed infine dal pubblico dei lettori. Nessun Autore può pensare di spezzare da solo questo circolo, ma mettendo insieme le energie di ognuno, DANAE si sta lentamente creando il suo spazio nelle librerie del nostro paese e, soprattutto, nel cuore dei Lettori. DANAE ha deciso da sempre di basare il proprio successo sulla qualità dei titoli proposti in catalogo. In un mondo editoriale in cui moltissimi Editori hanno ormai smesso di esercitare una reale funzione di filtro, l’ammissione nel catalogo DANAE è invece sempre subordinata al superamento di un attento esame, teso a valutare, nell’ottica della piena soddisfazione del Lettore, non solo il contenuto letterario del Libro, ma anche l’impaginazione, la rilegatura, gli errori di stampa, la copertina, soprattutto in rapporto al prezzo. Grande impegno viene poi dedicato da DANAE alla promozione dei Libri del proprio Catalogo. Il sito www.danaelibri.it e questa rivista, distribuita gratuitamente nei punti vendita del nostro circuito e in altri luoghi strategici, costituiscono i veicoli principali di questa promozione, ma a questi si affianca senz’altro la costante presenza di DANAE sul territorio, con l’organizzazione e la partecipazione a manifestazioni culturali ed i continui scambi con altre testate del settore e con altri media. Ma il punto nel quale DANAE si differenzia da ogni altra iniziativa simile è l’aver coinvolto direttamente anche le Librerie. Facendo perno sulla qualità del proprio Catalogo, l’Associazione è riuscita infatti a conquistare anche i Librai, che i canali classici della distribuzione stavano relegando al ruolo di semplici commercianti, restituendogli quel ruolo di mediatore culturale che è proprio della loro figura. È per questo che tante Librerie in tutt’Italia hanno accettato con slancio ed entusiasmo di entrare a far parte del nostro circuito, dando vita ad una rete di vendita in continua crescita che è senza dubbio uno dei punti di forza della nostra iniziativa. Il sito www.danaelibri.it rappresenta poi un canale sempre attivo, grazie al quale i soci possono accedere ad una serie di servizi esclusivi, creati appositamente per loro. E non va dimenticato che è possibile acquistare direttamente i Libri DANAE attraverso il sito, per posta o per fax, usufruendo spesso di sconti e promozioni. Per maggiori chiarimenti sul nostro progetto, oltre a visitare il nostro sito, ti invito a contattare la nostra redazione all’indirizzo mail: [email protected] o via telefono al numero 333.255 43 33. 2 L’albero ed io - Peccioli 1944 Romanzo - Valerio Pinelli Lo svizzero Thriller - Claudio Marcelli A stratti Poesia - Luca Melani Voci nel sale Poesia - Valerio Peracchi Complementarità Saggio - Stefano Bianchi Sweet little sixteen Thriller - Luca Gandolfi Blue Light Lisboa Romanzo - Alessandro Angeli Senza difese Esperienze - Antonella Lorino Charlie - Il cavallino delle meraviglie Romanzo per ragazzi - Fred Shin La trasgressione Romanzo - Valeria Borgia Un uomo normale Esperienze - Marco Liber Il fondo della notte Giallo Noir - Valerio Pinelli Finis terrae Romanzo - Fabio Cerretani A cosa stai pensando? Romanzo - Maria Cristina Fedrigotti Le ragazze del Delta Romanzo - Fabio Cerretani Il dubbio e altri racconti Racconti - Bruna Nizzola La piazza viaggiante dei sogni e delle illusioni Romanzo - Gianpietro Scalia Esperienza del noto Poesia - Alberto Asero Una botta… e via! Poesia Satirica - Bruno Fiorentini Il pianeta distante Romanzo per ragazzi - Ivana Zomparelli Oltrel@rete Racconti - a cura del Rifugio degli Esordienti La vita semplice Racconti - Bruna Nizzola Uscite Romanzo - Harold Falco La rosa dei sensi Poesia - Luisa Ferretti 950, 49th Street Brooklyn, New York Esperienze - Claudia Marinelli La sartoria di Matilde Romanzo - Chiara Curione RALF Thriller - Maurizio J. Bruno I fondamenti della matematica nel logicismo di Bertrand Russell Saggio - Stefano Donati Diario intimo di Filippina Romanzo Storico - Piera Rossotti Cronaca di una retrocessione Esperienze - Giorgio Astolfi ICQ - Io ti cerco Thriller - Maurizio Lanteri Lungo la strada del tempo Racconti - Giuseppe Bianco R@ccnti senza rete Racconti - a cura del Rifugio degli Esordienti La gatta Miomao Romanzo - Beppi Zancan Questi Libri sono stati recensiti su numeri precedenti di DM. Trovate le recensioni anche on-line sul sito www.danaelibri.it Tre casi irrisolti Giallo - Daniele Pierotti Ti aspettiamo! DM DM 39 Anteprime: Alcuni dei Libri che saranno recensiti sul prossimo DM! Donne in Noir di S. Santamaria Versi dall’Inferno di Dino Pezzella Il Foglio Edizioni Proposte Editoriali Horror Noir Un brutto incidente di pesca avrebbero detto in paese. Si sa, pescare sotto il Soccorso porta male… Poesia Nei versi, ora belli e dannatamente tristi, il Dio Poeta incontra l'uomo che solo vive, soffre, si appassiona... Zurim di Alberto Vezzoso Clandestina di Marcello Spoletini Artemis Edizioni Edizioni No-Nein Fantascienza Fantapolitica... Se siete amanti di questo genere, questo è il libro che fa per voi. Erotico Noir Un libro più un DVD. Una scrittura potente e vitale, a volte affilata come un ferro chirurgico... Ho baciato Totò Cuffaro La Ribollita di Bruna Nizzola di Rocco Chimera Edizioni REM Racconti La Sicilia raccontata con affetto e ironia da un vero Siciliano. Mauro Baroni Edizioni Racconti Il felice rapporto coi ricordi, con il passato, con le stagioni trascorse, in un libro dove non c’è mai posto per la rassegnazione... Ho trovato una risposta La maledizione dei cerchiai di Nazareno Anniballo Edizioni Creativa di Gianni Brunacci Edizioni Creativa Romanzo Una storia d'amore e tanto mare, atmosfere d’acque, di cieli e d’inaspettate nebbie, attraverso le quali la vita si rigenera... Giallo Grasso, basso, calvo, l'ispettore Bacci è un vero e proprio antieroe. Riuscirà a venire a capo dei due inquietanti omicidi avvenuti a Raggiolo, piccolo paesino Toscano? Nemesi di Fabrizio Rizzi Abelard di Orsetta Borghero Clinamen Edizioni Edizioni Tabula Fati Romanzo Due storie intrecciate, dominate dalla violenza e dall'istinto, l'una carica di tragedia, collegate da un delirante rito vudù 38 Editoriale Romanzo Solo per amore… Ma quanto può durare, l’amore? Un attimo, un anno, una vita? DM Cari amici lettori, innanzitutto devo presentarmi, il mio nome è Enrico Miceli e sono il nuovo coordinatore del DANAE Magazine. L’ottimo Enrico Gradellini, come forse alcuni di voi già sanno, purtroppo non fa più parte della redazione, ma io ce la matterò tutta per farlo rimpiangere il meno possibile. Ad ogni modo, anche se il tempo è scivolato lungo una striscia di imprevisti, il pendolo è riuscito nuovamente a battere il colpo sull’uscita del DANAE Magazine, diffondendo così nell’aria il suo corroborante schiocco metallico. Con un rapido sguardo noterete certamente che il catalogo strabocca di nuovi titoli: non lasciatevi quindi sfuggire l’occasione di leggere un buon libro che senza di noi fatichereste a trovare nella vostra Libreria! E’ forse superfluo quanto evidente dire che ogni investimento fatto sull’editoria esordiente è un investimento sul futuro dell’editoria italiana che rischia di divenire totalmente immobile, melmosa e stantia. Se quindi volete dare davvero una scossa a questo mondo, non aspettate che accadano miracoli, fate voi la prima mossa partendo proprio dai bei Libri che DANAE seleziona per voi! Ma all’interno troverete anche tante altre cose interessanti: un’esclusiva intervista ad Aldo Putignano di Homo Scrivens, il racconto vincitore dell’ultima edizione del nostro concorso Scommessa d’Autore, il regolamento della prossima edizione, un nuovo appuntamento con le rubriche della Macchina Pigra e delle Strategie, e una nuova, divertente vignetta di Carlo Mantovani. E se ancora non vi basta, il nostro direttore Maurizio J. Bruno ha intervistato “per un pugno di domande fatte per caso in barca a vela” il simpaticissimo Patrizio Roversi. Non vedete l’ora di sfogliare il magazine? Vi capisco, e quindi vi lascio subito liberi di farlo! Un abbraccio. Enrico Miceli Coordinatore di DM DM 3 Articoli: Cos’è DANAE?..................... 2 di Maurizio J. Bruno Editoriale .......................... 3 di Enrico Miceli Regolamento ..................... 5 VIII Edizione Concorso Speranza d’Autore Une ombre de la rue .......... 7 Racconto di Ugo Perugini Aldo Putignano................... 9 L’Homo Scrivens Intervista di Enrico Miceli Patrizio Roversi .................. 11 Lettore per caso Intervista di Maurizio J. Bruno La Macchina Pigra .............. 15 Vademecum per la lettura di un’opera di narrativa di Piera Rossotti Strategie ............................ 18 A cosa servono le Agenzie Letterarie? di Maurizio J. Bruno La vignetta ........................ 20 di Carlo Mantovani Recensioni: I segreti ................................... 21 della passione di Cristo di Giancarlo Padula Recensione di M.R. Minervini Un gesto all’improvviso ......... 22 di Franco Valobra Recensione di P. Rossotti All’ombra di Matilde ................ 23 di Vittorio Aghemo Recensione di P. Rossotti Un gesto all’improvviso ......... 24 di Gianpietro Scalia Recensione di F. Romano La balbuzie di Bobbio ............. 25 di Beppi Zancan Recensione di G. Scalia CAPO REDATTORE Maurizio J. Bruno Racconti di un detenuto ......... 26 di Antonio Cannavò Recensione di P. Rossotti Messaggi e comunicazione ..... 27 di Oscar Bettelli Recensione di U. Pogliano 1945-2001: ............................. 28 Appunti di storia di Paolo De Bellis Senso unico.............................. 29 di Laura Schiavini Recensione di B. Nizzola Eco ............................................ 30 di Ezia Caredda Recensione di V. Gigantiello Italiano in trasparenza ........... 31 di N. Fioretto & R. Russo Hodoiporikà ............................. 32 di Gloria Larini Recensione di V. Gigantiello Miale ......................................... 33 di Angelo Serra La via delle spezie ................... 34 di M. Crescenzi & R. Russo Il tuo volto, Signore, io cerco ... 35 di Salvatore Vivona Recensione di L. Bonzanini Il capitano Carlo Bassi ............ 36 di Carlo Dini Recensione di S. Piloto di Castro Vedi Napoli e poi scrivi ........... 37 a cura di Aldo Putignano Recensione di P. Rossotti COORDINATORE Enrico Miceli REDAZIONE Ludovica Castellini Antonella Cesare Alfio Di Battista Maria Rita Di Mattia Eva Filigoi Roberto Folgori Piera Rossotti Stefano Sterbini Hanno collaborato a questo numero: Luigi Bonzanini Viviana Gigantiello Carlo Mantovani M. Rosaria Minervini Bruna Nizzola Ugo Perugini Sonia Piloto di Castro Umberto Pogliano Aldo Putignano Francesca Romano Patrizio Roversi Gianpietro Scalia Laura Schiavini Le Anteprime ........................... 38 CONTATTI: DANAE Distribuzione Autonoma Nazionale Autori Esordienti Associazione culturale via Dei Marsi, 202 67061 Carsoli (AQ) 4 Bollettino ufficiale dell’Associazione DANAE DM [email protected] www.danaelibri.it Tel. 333.2554333 Fax: 178.2216450 Vedi Napoli e poi scrivi di: Autori Vari, a cura di: Aldo Putignano Kairòs Edizioni Antologia di racconti 248 pagine - Euro: 10,00 ISBN: 88-901276-9-4 "Questo libro, sovrabbondante e polifonico, è il nostro modo di raccontare Napoli", scrive il curatore della raccolta, Aldo Putignano. La polifonia è assicurata da cinquantatré racconti di autori affermati e di dilettanti, questi ultimi selezionati tramite un concorso: tante voci diverse, tante sfaccettature, come un prisma che scompone la luce. "Chissà, si chiede Putignano, se siamo riusciti nel nostro intento?" Per me, che vivo nelle nebbie invernali e nelle afe estive del profondo Nord, Napoli finora è stata soltanto quella del teatro di Eduardo e delle canzoni di Murolo, del Corricolo di Dumas, della pizza e della pastiera di grano, dei delitti di camorra di cui periodicamente riferisce il telegiornale. In questo libro, ho trovato tanti altri volti della città: una Napoli dai toni foschi, con il lavoro nero, i "bassi", i barboni alla stazione, gli scippi, ma anche la Napoli "ripulita di cielo e di vento", con la sua bellezza da cartolina. Vi ho trovato i vialoni di Scampia e il Vulcano che parla "sotto il manto della lava ispessita per raccontare i suoi ricordi". Nell'insieme dei racconti si trova una città di cose e di persone, di puzze e di profumi, come "quell'odore di ragù che solo qui ti permea l'anima"... e pure visioni di una Napoli del passato, dove un turista inglese (Oscar Wilde) è facile preda degli scugnizzi, o la città di fine della guerra, che pare "'na zoccola accisa di mazzate". Su tutto, come una canzone, la melodiosa "napoletanità" della lingua. No, forse in queste pagine non è riuscita a entrare tutta Napoli, però un pochino siete riusciti a raccontarcela. Aldo Putignano, dottore di ricerca in Letteratura Italiana, collabora con la rivista "Critica letteraria". È coordinatore di Homo Scrivens, la prima compagnia italiana nata con l'intento di selezionare e valorizzare nuovi autori attraverso eventi letterari e uno spazio on line; ha curato il volume "Faximile, 49 riscritture di opere letterarie" (Frilli, 2004) e la sceneggiatura dello spettacolo teatrale "Sottopensiero". Recensione di Piera Rossotti Pogliano DM 37 Il capitano Carlo Bassi, gentiluomo dell'Ambrosio Film di Carlo Dini Edizioni Angolo Manzoni Narrativa 144 pag. - Euro: 12,00 ISBN: 88-88838-23-6 1907, un distinto signore dai capelli bianchi passeggia davanti all'ingresso dello stabilimento cinematografico Ambrosio di Torino. Incuriosito, entra e viene in contatto con il misterioso mondo della celluloide. In questo mondo diventerà un attore di secondo piano, dividendosi fra il set cinematografico, la famiglia e la gestione di un banco lotto. Lavorerà con Emilio Ghione, comparsa specializzata in cadute da cavallo, che diventerà un divo internazionale col personaggio di Za-la-Mort. Reciterà con le figure più note del cinema muto torinese: l'amatore Alberto Collo, Maciste, il comico Cretinetti, la prima "coppia ideale" dello schermo, Alberto Capozzi - Mary Cleo Tarlarini, e altri ancora. Carlo Dini, rievocando la figura del nonno, ci presenta in controluce la Torino dei primi anni del XX secolo, con le sue vie, i suoi caffè concerto, i primi cinematografi, le sale da gioco, la Torino dell'Esposizione Universale del 1911. Una Torino lontana nel tempo, rievocata con affetto, simpatia e intelligenza. Nato a Torino nel 1937, alla ricerca delle sue radici, Carlo Dini nel 1999 ha pubblicato il breve romanzo "La vita ingenua", dedicato ai suoi genitori, e nel 2001 "L'estate di San Martino", in cui narra un'esperienza giovanile tra la Torino degli Anni Quaranta e la Parigi dell'Esistenzialismo. Nei suoi libri, Dini racconta i petits riens della quotidianità, le storie semplici di chi non ha storia e gli aneddoti di un tempo gentile che non c'è più. "Il capitano Carlo Bassi... è il suo terzo romanzo. Recensione di Sonia Piloto di Castro 36 DM Regolamento della VIII edizione del concorso “Speranza d’Autore” scadenza 30 Giugno 2006 TEMA DEL RACCONTO Il racconto è a tema. Il tema prescelto per il prossimo numero di DANAE Magazine è il seguente: Bisogna scrivere un racconto che si apra esattamente con questa frase: "Odio le costrizioni. Le detesto. Che ne sanno, loro, i dottori, di cosa voglio, cosa provo, cosa sente il mio corpo stanco..." . La frase è tratta dal racconto: "Nata Libera" di Simonetta Santamaria, che fa parte del volume: "Donne in noir" Edizioni Il Foglio - 2005 SPEDIZIONE DEL RACCONTO Il Racconto dovrà essere spedito come allegato di una e-mail al Settore Selezione di DANAE, da spedire all'indirizzo [email protected]. La e-mail dovrà avere il seguente subject: "VIII Scommessa d'Autore - Concorso DANAE Magazine". Gli allegati potranno essere nei formati .doc di Microsoft Word, .rtf (Rich Text Format), oppure .txt (text format). Per questa edizione, saranno ammessi alla selezione tutti i racconti che giungeranno in Redazione entro il 30 Giugno 2006 e che rispetteranno i vincoli indicati in questa pagina. Farà fede la data di invio della e-mail. DIMENSIONI DEL RACCONTO Il racconto dovrà essere compreso tra i 3800 e i 4000 caratteri totali (spazi inclusi, e compreso l'incipit che dà il tema al concorso), ossia poco più di 2 cartelle. Su questo punto saremo molto fiscali. Non perché ci piaccia mettere in difficoltà chi deciderà di partecipare al Concorso ma perché, come si può vedere nelle pagine che seguono, lo spazio previsto per il racconto all'interno del nostro magazine non ci consente di ospitare lavori più lunghi! Pertanto, prima di spedirci il tuo lavoro, assicurati che la sua lunghezza non ecceda le dimensioni indicate. Molti programmi di scrittura, come ad esempio Microsoft Word, dispongono di una specifica funzione che permette di visualizzare un quadro di riepilogo con le indicazioni del numero di pagine, di righe, di parole e di caratteri in un testo. Per sapere con sicurezza quanto è lungo il tuo testo, adopera questo tipo di funzione. Se utilizzi Microsoft Word, la funzione si chiama “Conteggio parole...” ed è disponibile ed è disponibile all'interno menu Strumenti. DM 5 DIRITTI D'AUTORE Sono ammessi in concorso soltanto racconti inediti, dei quali cioè l'Autore sia effettivamente proprietario di tutti i diritti. Sono considerati inedite in tal senso anche tutte le opere già pubblicate a titolo gratuito su altre riviste cartacee o telematiche, i cui diritti siano comunque rimasti di proprietà dell'Autore. In ogni caso, con l'invio del racconto alla Redazione di DANAE, l'Autore si dichiara implicitamente unico proprietario di tutti i diritti sull'opera, e si assume quindi la completa responsabilità della pubblicabilità dell'opera senza violazione di alcun diritto d'Autore. Al vincitore sarà chiesto comunque di firmare una liberatoria che ci autorizzi a pubblicare il racconto sul nostro bollettino. I diritti d'autore sull'opera resteranno comunque di proprietà dell'Autore, che potrà quindi decidere in seguito di ripubblicare a suo piacimento il racconto su altre riviste, antologie o siti internet. SELEZIONE DEL RACCONTO La valutazione dei racconti avverrà a cura della Redazione di DANAE e gli Autori dei racconti che si classificheranno nelle prime tre posizioni saranno avvertiti via e-mail entro il 31 Luglio 2006 . La selezione sarà inappellabile. ENTITA' DEL PREMIO Oltre alla pubblicazione gratuita del suo racconto all'interno del prossimo numero di DANAE Magazine, l'Autore del racconto vincitore del concorso riceverà anche uno speciale Codice d'accesso che gli consentirà di proporre gratuitamente entro sei mesi dalla data di scadenza del concorso, e quindi entro il 31 Dicembre 2006, un proprio libro edito al Settore Selezione Libri di DANAE, per l'eventuale inserimento nel nostro Catalogo. Si tratta del codice che di solito viene inviato soltanto a chi effettua un acquisto di Libri DANAE per un importo di almeno 30 euro. Il libro da sottoporre alla selezione dovrà comunque rispettare i vincoli imposti dal regolamento di DANAE, che può essere scaricato dal sito internet www.danaelibri.it. In particolare, il libro dovrà essere stato pubblicato da una regolare casa editrice, essere commerciabile, e munito di codice ISBN. Inoltre, l'Autore dovrà aver concordato in precedenza col suo Editore la possibilità di disporre in conto vendita di un certo numero di copie del libro (almeno 100) da inserire nel circuito DANAE INFORMAZIONI Se hai bisogno di altri chiarimenti sul nostro concorso, non esitare a contattarci all'indirizzo e-mail: [email protected]. In bocca al lupo! La Redazione 6 DM Il tuo volto, Signore, io cerco di Salvatore Vivona Graphe.it Edizioni Spartito Musicale 16 pagine - Euro: 5,00 ISBN: 88-89840-02-1 Questa delicata silloge non si limita a ricreare Si tratta d'un pregevole lavoro impregnato d'una ardente vena mistica. Anche se il linguaggio armonico rimane nell' ambito tradizionale, le parti vocali sono condotte in maniera eccellente e denotano una notevole maestria ed una conoscenza accurata della scrittura per coro, decisamente più ostica di quella puramente strumentale. Le parti vocali si dipanano in modo variegato e ineccepibile dal punto di vista contrappuntistico. L'accompagnamento dell' organo è ricco e ben strutturato a supportare il canto. Nel complesso l 'opera è di buona fattura e certamente destinata ad un successo durevole. Salvatore Vivona è nato a Palermo, dove ha studiato Organo e Composizione Organistica, Musica corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio "V. Bellini". E' docente, compositore ed esecutore di musica sacra, e dal 1983 è direttore del Coro Polifonico "Jubilate Deo" di Giuseppe Jato, con il quale ha inciso diversi CD. Recensione di Luigi Bonzanini DM 35 La via delle spezie di Mauro Crescenzi & Roberto Russo Graphe.it Edizioni Libro di cucina 96 pagine - Euro: 6,50 ISBN: 88-89840-09-9 La parola all’esordiente Une ombre de la rue Racconto di: Ugo Perugini Vincitore della VII edizione del concorso “Speranza d’Autore” Il titolo di questo libretto, realizzato con cura e attenzione, è La via delle spezie, "quasi a voler sottolineare - scrivono gli Autori - che il loro uso è un percorso personale, dettato dal gusto inteso non solo come senso, ma anche come stile di vita." Il libro è speculare: da un lato si trovano informazioni sulle erbe e sulle spezie, in ordine alfabetico, poi, capovolgendo il libro, troviamo le ricette. Potremo così apprendere che il basilico viene dalla Persia, che la cannella migliore è la corteccia dei rami di Cinnamomum Zeylamicum di circa tre anni, e che il pepe bianco, in realtà, deriva dalle bacche del Piper nigrum, con una particolare lavorazione. Le ricette, poi, sono veloci e stuzzicanti: soffritto piccante di maiale al coriandolo, risotto alla salsiccia con profumo di noce moscata, baccalà alla paprica dolce con salsa alla birra... e tante altre, tutte da provare. Tra le due sezioni, l'Editore ha inserito qualche pagina bianca, per permettere ai lettori di personalizzare il libro con i propri appunti. In copertina, il simbolo grafico "Bene valete": un augurio che rende ancora più adatto questo libro ad essere un piccolo regalo a una persona alla quale si vuole bene. Roberto Russo, laureato in letteratura cristiana antica greca e latina, scrittore e cultore di storia, si occupa di servizi per l'editoria. Al suo attivo, diverse pubblicazioni, tra le quali "De viris illustribus monticellanis" e "Biagio di Sebaste. Un santo, un patrono", oltre a numerosi articoli e traduzioni. Con Natale Fioretto è autore de L'italiano in trasparenza, anch'esso presente nel nostro catalogo. Con questo libro, lo conosciamo ora anche come appassionato di cucina. Mauro Crescenzi è nato a Roma il 7 gennaio 1964. Dopo la maturità classica, si è laureato in Economia e Commercio presso la LUISS di Roma e, in seguito, presso la stessa Università, ha conseguito il master in Sviluppo Manageriale. Attualmente lavora nel campo delle risorse presso una nota azienda di assicurazioni. Ha da sempre la passione della cucina tradizionale italiana, con varie incursioni nel mondo dell'esotico. Recensione a cura della Redazione di DANAE 34 DM Hugo e io siamo in macchina, in strada verso una serata elegante. Canto finché non sembra che sia la mia canzone a guidare la macchina. Gonfio il petto e imito il roucoulement dei piccioni. La mia rrrrrrrrrrr francese sdrucciola via. Hugo ride. Le luci della città si riflettono sul selciato bagnato, spandendo aloni iridescenti. L’auto scivola silenziosamente sulla strada e il nostro sembra un viaggio siderale, fantastico. Altre stelle, altri mondi ci attendono alla fine del viaggio. Mentre i nostri sguardi complici si incrociano ancora. Anche questa idea, di fuggire tra le stelle, per quanto assurda, contribuisce a rendermi allegra. Accavallo le gambe, trattenendo un brivido leggero sotto pelle. E lascio che il mio vestito di seta nera, nel ritrovare la sua posizione naturale, sfiori le cosce, come una lieve carezza. Continuo a cantare con aria più svagata il “Milord” della Piaf. Guardo fuori dal finestrino il vertiginoso scorrere delle luci colorate dei negozi. Un caleidoscopio fuggente e ammaliante come certe luci stroboscopiche di discoteca. E guardo Hugo ancora con intenzione, quasi per mettere alla prova le mie arti di seduzione. Il mio seno vibra sulle note acute: “Allez venez, milord!”. E i suoi occhi azzurri vengono intrappolati senza scampo nell’incavo della mia scollatura. Desiderare ed essere desiderati. Sensazione potente e sconvolgente, che confonde e inebria. Tutti i sensi ne sono coinvolti. Gioco ancora sulla mia erre, vibrante e ipnotica come il sonaglio di un serpente, nelle parole “une ombre de la rue…” DM 7 E lui stacca a fatica il suo sguardo dal mio viso, mentre a memoria cambia la marcia. Osservo la sua mano abbronzata che impugna con eleganza l’asta del cambio in un movimento sinuoso, che nel mio “io” giudico estremamente erotico. Forse perché mi ricorda certi intimi gesti d’amore. Proprio per questo motivo, appoggio la mia mano, bianca e tenera, sulla sua, calda e quasi elettrica. Poi avvicino tutto il mio corpo al suo, lasciando che i miei lunghi capelli invadano come una nuvola nera la sua spalla. E vi appoggio il viso. Sento che Hugo aspira profondamente il mio profumo, con una determinazione quasi feroce, come stesse facendo una tirata di droga. E il mio profumo gli entra dentro, nei polmoni, nel cuore con la forza di una scarica di adrenalina. Lo so. Lo sento. Me ne accorgo. So che mi desidera. All’improvviso, un’ombra dalla via si materializza davanti alla nostra auto. Qualcuno, sbucato dal nulla, dal buio più assoluto. Non facciamo in tempo a individuare se sia uomo o donna. Anche Hugo se ne accorge in ritardo. Cerca di evitarlo, sterzando il più rapidamente possibile. Forse ce la fa. L’auto, però, sbanda sotto quell’imprevista sollecitazione. Hugo ne perde il controllo. Sento i freni stridere sul selciato bagnato. Quasi un grido d’aiuto disperato nella notte silenziosa. Faccio in tempo a vedere che il muro della strada si avvicina con rapidità incredibile. Poi l’urto. Il rumore di ferraglia. Di vetri in frantumi. Il motore imballato che si ferma. E un buio pesante e informe intorno a me. Quando riapro gli occhi, vedo Hugo ripiegato sul volante. La bocca è socchiusa. Ma riesco a intravedere i denti che brillano come schegge di marmo. Appena sotto la fronte scorre un rivolo rosso di sangue che gira a “esse” due volte, seguendo le sue rughe d’espressione, e si va a depositare nell’occhio destro, chiuso e tumefatto. Da lì gocciola sulla sua mano abbronzata, ma fredda come la pelle del rivestimento del cruscotto. Faccio tutte queste considerazioni nel giro di pochi istanti, senza sapere perché, quando mi accorgo che anche in me qualcosa si è rotto, visto che non riesco più a muovermi… Il cervello, odiosamente, mi rimanda come un’eco ossessiva, i versi del motivo che cantavo prima, quando ero felice. Versi che sembrano sospesi nell’aria come diabolici stracci funerei: Miale, il figlio della contonera di Angelo Serra West Press Edizioni Narrativa 304 pag. - Euro: 14.00 ISBN: 88-88278-35-4 Si dice che i pastori della Barbagia, anche quando sono da anni lontani dalla loro terra, portano ancora sotto le scarpe sa laddara, gli escrementi delle pecore. L'autore di "Miale", Angelo Serra, anche se da tempo lontano dalla sua isola, ha ancora le scarpe sporche e, soprattutto, ha nel cuore la Barbagia della sua infanzia. E' una Barbagia aspra e selvaggia, violenta e primitiva, dalle boscaglie impenetrabili, dove si caccia il cinghiale ma dove si nascondono anche i sequestrati, dove si vive la vita semplice e dura del pastore, che si sfama con pecorino e carasau o, nei giorni buoni, con una salsiccia arrostita sulle braci del focolare. E' la Barbagia dei balentes, gli uomini di valore, capaci di imprese eroiche, dove si ambienta questo romanzo di formazione del giovane Miale, che vi arriva bambino da una regione vicina, la Baronia, e per questo lui e la sua famiglia sono emarginati, considerati poveros istrangios, poveri forestieri o, peggio ancora, con disprezzo, matha 'e melone, ventre di melone. Antonio, il padre di Miale, è stato a lungo in prigione per aver accoltellato e ucciso un ragazzo in un impeto d'ira, eppure cercherà di insegnare al figlio che la violenza non serve, fino a sacrificare la sua stessa vita per salvare una sequestrata. Ma quali speranze e quali prospettive può avere un ragazzo in un luogo in cui anche l'amore è violenza, sofferenza, sopraffazione? Dove la prima soluzione che viene in mente è usare la lama della pattadera o della leppa che si tiene in tasca, per farsi giustizia? Angelo Serra è nato a Orosei, in provincia di Nuoro, ed ha trascorso l'infanzia in Barbagia. A diciotto anni ha lasciato l'isola, mantenendo sempre, però, un forte legame con la sua terra. Nella vita professionale, ha fatto carriera nella Polizia Penitenziaria. Miale è il suo secondo romanzo, dopo "Chiara, una donna in carcere", in cui racconta il dramma di una ragazza innocente, finita nella sezione femminile di una prigione. Recensione a cura della Redazione di DANAE une ombre de la rue… 8 DM DM 33 Hodoiporikà di Gloria Larini Proposte Editoriali Poesia 52 pag. - Euro: 7.00 ISBN: 88-87431-35-3 Questa delicata silloge non si limita a ricreare l'atmosfera di una terra e della sua storicità antica e magica, questa silloge è la Grecia. E chi non l'ha conosciuta, ne respira e ne ascolta lo splendore originario con il privilegio della quiete e dello stupore di questi versi. La Grecia non la si può solo accennare e questo Grazia Larini, la giovane autrice, lo sa. Nel viaggio al quale non manca il saluto e l'addio grato denso di speranza, la suggestione stilistica è raggiunta con la meticolosità di chi ama questa terra nei suoi molteplici aspetti gloriosi e nelle sue disfatte. La rigogliosa natura non cede all'incedere del tempo e continua a svelare segreti nella terra dell'Ellade al cielo così vicina, agli Dei così grata, come nei versi di "Saluto alla Grecia". Le atmosfere di antiche gesta gloriose, attraverso cui dolore umano avvicina il divino eroe alla stirpe dei mortali, riecheggiano nei versi dell'Achille morente. La centralità dell'uomo appare d'incanto, verso dopo verso, dietro un colonnato che testimonia il divino afflato ora come allora in "Nell'Agorà". Ogni manifestazione terrena e umana è sapientemente elevata alla sfera celeste, persino l'aria della Grecia che l'autrice inspira forte prima di socchiudere gli occhi sotto il peso della nostalgia in "Addio". Delicatezza, grazia e sapienza rendono questo viaggio poetico denso e nostalgico che viene voglia di sussurrare a chi vogliamo raccontare perché, se l'amore non si può separare dalla vita, questa terra non si può separare dal cielo. Gloria Larini è nata a Piombino e si è laureata all'università di Pisa, prima in lettere classiche e successivamente in filosofia. Autrice di sillogi poetiche e saggi filosofici e letterari premiati in vari concorsi, con Hodoiporikà ha vinto il premio "Elsa Morante" nel 2004. Recensione di Viviana Gigantiello 32 DM Aldo Putignano: L’homo scrivens Appena chiamo Aldo al telefono a rispondermi è una voce rotonda e allegra che con un tono raggiante mi mette subito a mio agio. Chiacchieriamo un po’del nuovo libro, Vedi Napoli e poi scrivi, e degli scrittori di rilievo che vi hanno partecipato (Pascale, Franchini, Piccolo, Montesano, De Simone, Santanelli e altri) , poi ci mettiamo d’accordo sulle modalità dell’intervista. La prima banale domanda che mi salta in mente di fargli è: cos’è Homo Scrivens? Homo Scrivens è la prima compagnia italiana di scrittura, nata con l’intento di formare e valorizzare nuovi autori, coinvolgendoli in tutte le fasi della nostra attività, e ricercando un contatto diretto con il pubblico, attraverso spettacoli ed eventi culturali. Il nostro sito, www.homoscrivens.it, è il primo momento di selezione e di incontro: uno spazio letterario, una piccola antologia di racconti, poesie e altri testi ma anche un modo per conoscersi, un punto di partenza virtuale per approdi reali. Intervista di Enrico Miceli “comunità di scrittori” è nata a Napoli, all’interno di un corso di scrittura. Affrontando problemi concreti, ci siamo resi conto di quel che poi sanno tutti: quanto sia difficile per uno scrittore alle prime armi riuscire a dialogare con editori, librerie, stampa, crearsi un proprio pubblico. Da qui l’idea di mettere insieme le forze, senza fine di lucro, ma con grande impegno. Avete messo su un bel gruppo quindi! Che obiettivi vi ponete? Un primo obiettivo è stato già raggiunto: con il buon successo dei nostri primi libri, Faximile – 49 riscritture di opere letterarie, edito da Frilli, e Vedi Napoli e poi scrivi, edito da Kairós, abbiamo scoperto di avere un pubblico attento e numeroso, che si fida di noi e delle nostre proposte. Vorremmo continuare lungo questa strada, per farci conoscere di più, soprattutto Mi incuriosisce molto sapere come fuori dalla Campania, per porci come un’iniziativa di questo genere possa interlocutori credibili per istituzioni ed operatori del settore. prendere forma. Chi ne fa parte? Siamo un gruppo aperto, destinato naturalmente a modifiche ed ampliamenti, Parliamo un po’ della fiera del libro che coinvolge persone provenienti da di Torino, so che con Homo Scrivens diversi ambiti lavorativi, uniti dalla comu- avete partecipato. Com’è andata? ne passione per la scrittura. L’idea di una Benissimo, siamo andati a Torino con DM 9 l’entusiasmo degli esordienti, con un gufo gigante a farci da mascotte e un Dante Alighieri a portare con orgoglio il nostro primo liFaximile . bro, Siamo stati accolti dovunque con grande simpatia e, cosa più importante, ci siamo divertiti. Naturalmente ritorneremo anche quest’anno, per presentare, domenica 7 maggio, la raccolta poetica Le parole per te, edita da Giulio Perrone. permesso anche a scrittori meno noti di avere un’occasione di grande visibilità. Alla luce delle tue esperienze da scrittore, che prospettive offre l’editoria italiana? Si può vivere di scrittura? Credo, in estrema sintesi, che le prospettive bisogna crearsele e alimentarle nel tempo. Di certo gli editori seri non mancano, a volte invece mancano le idee. Restando in tema di editoria italiana, personalmente credo che stia attraversando un momento difficile, sei d’accordo? Come risolveresti i suoi problemi, hai qualche idea? Non giova invadere il mercato con tanti libri e poi lamentarsi che in Italia si legge poco. I libri vanno seguiti, curati fin nel dettaglio. Occorre distinguersi e mantener vivo il dialogo con il pubblico. La nostra proposta è in una formula: spettacolo di lettura. Siamo stati i primi in Italia a portare sul palcoscenico autori sconosciuti ed invitarli a leggere i propri testi, selezionati con cura e dopo infinite correzioni, in una vera e propria rappresentazione scenica, una storia composta da storie, dove la lettura degli autori si sostituisce all’interpretazione degli attori nel condurre la vicenda. Da quest’esperienza nascono le presentazioni dei nostri libri: uno spettacolo vivace ed accattivante. Ritornando a Vedi Napoli e poi scrivi, ci dici com’è nato? Il nostro scopo era raccontare Napoli attraverso un concerto di voci, lasciando dialogare nello stesso libro autori esordienti, selezionati attraverso concorso nazionale, e alcuni fra i più noti e riconosciuti esponenti della cultura campana. In virtù dei risultati raggiunti, non posso che ringraziare questi autori che, nell’unire la propria voce al coro, hanno Una dritta per chi vorrebbe fare lo scrittore, una per chi vorrebbe pubblicare, una per chi ha già pubblicato ma non ha visibilità. In tutti i casi l’importante è non essere pigri, darsi da fare per migliorare la propria scrittura, confrontarsi con gli altri e cercare di farsi notare, fruttando tutte le opportunità che il mondo della scrittura offre. www.homoscrivens.it Italiano in trasparenza di Natale Fioretto & Roberto Russo Graphe.it Edizioni Manuale - Testo didattico 143 pag. - Euro: 10.00 ISBN: 88-89840-00-5 Il libro nasce dalla collaborazione tra Roberto Russo e Natale Fioretto e si rivolge a studenti stranieri che desiderano approfondire la conoscenza della lingua italiana per acquisire autonomia e fluidità. Per questo, il volume mette a fuoco, in particolare, l'uso dei verbi, elemento portante della comunicazione, tenendo conto delle principali difficoltà che incontra un parlante non di madrelingua italiana. Oltre alla parte grammaticale, si trova una sezione detta "AllenaMenti", in cui si propongono varie e stimolanti attività linguistiche, ed una sezione detta "ScantonaMenti", con un divertente schema sull'uso intuitivo dell'ausiliare essere e qualche esempio delle figure retoriche più ricorrenti. Un aspetto molto interessante è costituito dalle schede culturali, che riguardano le regioni italiane e vari argomenti di civiltà (come si prepara la pastasciutta, ma anche note sul panorama delle minoranze linguistiche in Italia o sui latinismi presenti nella nostra lingua, da scoprire attraverso un gioco). Interessante e notevole la parte riservata ai dialetti, con brani originali tradotti anche in italiano. Sono pagine agili, mai prolisse, che hanno il merito di attirare l'attenzione dei discenti sulla ricchezza linguistica e culturale dell'Italia. Chi utilizzerà questo testo potrà inoltre avvalersi di un utilissimo elemento di sostegno scaricando gratuitamente dal sito della casa editrice, http://www.graphe.it, numerosi file didattici e tutta una serie di schede in "Microsoft Power Point". Natale Fioretto è docente di lingua italiana presso l'Università per Stranieri di Perugia, e lusitanista. Con Luisa Tramontana ha già pubblicato "Andante con brio", un manuale attivo per studenti stranieri. Roberto Russo, laureato in letteratura cristiana antica greca e latina, scrittore e cultore di storia, si occupa di servizi per l'editoria. Al suo attivo, diverse pubblicazioni, tra le quali "De viris illustribus monticellanis" e "Biagio di Sebaste. Un santo, un patrono", oltre a numerosi articoli e traduzioni. Con Mauro Crescenzi è autore de “la via delle spezie”, anch'esso presente nel nostro Catalogo. Recensione a cura della Redazione di DANAE 10 DM DM 31 Eco di Ezia Caredda Libroitaliano Poesia 62 pagine - Euro: 10,00 ISBN: 88-7355-906-9 Questa "Eco" non sopraggiunge da aerei che si schiantano contro grattacieli o da detonazioni in metropolitana, no... i versi dell' "Eco" di Ezia Caredda staccano l'ombra da terra per librarsi oltre i frastuoni e atterrare sulla quiete, sui silenzi del pensiero. Versi da sussurrare o declamare, che comunque riecheggiano. Ora accorati, ora raggianti. Dall'alto, dal basso, da ogni parte e per tutto il tempo. La parola si traveste e confonde, si nasconde e si svela rinata, si fonde con l'azzurro del mare che riflette il cielo, con il male che nasconde il bene, con colori che sorprendono: il luccichio dell'acqua, il bagliore del fuoco, il vigore del vento. Ogni elemento della natura è invitato ad un gioco di rimandi e prende vita in un cantuccio di tempo dove il caos quotidiano si ferma. I versi che s'inseguono scuotono il lettore: [...] Vento Tempestoso? O Sei Tu, Silenzio... Che Brutalmente Cominci A Farmi Capire? O lo lasciano smarrito a fermare il vuoto di dentro: [...] La Terra si muove Perché l'uomo si fissa? La Caredda ci invita a una trasvolata tutta orientale nella quale la contrapposizione tra Bene e Male, tra coscienza e oblio, tra passione e distacco, spinge il lettore a guardare oltre il visibile con una molteplicità di forme e a sentire come il contrappunto levighi la forma e come l'univocità la deformi. La Caredda non è alla ricerca di un senso a tutti i costi, ma tra i luoghi del suo "viaggio" tutti riusciamo a riconoscere il nostro. Le parole affiorano per spingersi dentro la superficie della pretesa umana e mostrare il coraggio di saper essere. Versi che prendono e, non appena intuiti, respingono e fuggono verso altri significati. Verso altri suoni, altre luci e, allora, sgomenti sentiamo pieni e forti la nostra esistenza. Ezia Caredda vive a Cagliari. Laureata in Pedagogia e diplomata in massaggio ayurvedico, è autrice di numerosi scritti di poesia e narrativa, pubblicati da riviste e siti web. Recensione di Viviana Gigantiello 30 DM Lettore per caso Intervista di Maurizio J. Bruno Brillante, ironico, attento osservatore del mondo e degli uomini, Patrizio Roversi incarna in qualche modo l’immagine del viaggiatore “fai da te” che è in ognuno di noi. Invidiato esploratore di paesi esotici e di culture diverse, insieme alla moglie Syusy Blady, con la barca a vela Adriatica ci ha fatto solcare i mari più incontaminati del nostro pianeta e conoscere usi e costumi di popoli che vivono dall’altra parte del mondo, ma spesso lontani da noi non solo e non tanto geograficamente, ma soprattutto culturalmente, socialmente ed economicamente. Ma Patrizio è sempre stato legato anche al mondo dei libri, sia perché ha già al suo attivo diverse pubblicazioni, in maggior parte reportage più o meno dissacranti dei suoi viaggi ma anche qualche manuale semiserio di comportamento, sia perché è stato il graffiante conduttore di ben quattro edizioni della trasmissione “Per un pugno di libri” su Rai 3, dal 1998 al 2001. Sarà forse per questo che le nostre strade si sono incrociate e che il sito ufficiale dei due turisti per caso, www.turistipercaso.it, ha ospitato da poco due articoli su DANAE e sul nostro sito d’origine, Il Rifugio degli Esordienti! M: Nei tuoi frequenti contatti col mondo del libro, il tuo occhio attento curiosità e la tua innata ti avranno certamente lasciato percepire che, per gli scrittori esordienti, la vita non è certo facile nel nostro Paese. Qual è la tua impressione in proposito? P: Guarda, la mia impressione è che il mondo dell’editoria brancoli un po’ nel buio. Io temo che gli editori si comportino un po’ come dei pescatori che gettano tanti ami e poi sperano che qualcosa abbocchi. Peccato però che a la linea guida sia spesso quella di far fare i libri a chi, in qualche modo, è già visibile, sperando che questa visibilità dell’autore serva da traino per la vendita del libro stesso. E il limite di questo orientamento è, ovviamente, che in questo modo si fanno fare i libri a quelli che, per qualsiasi motivo, stanno in televisione e non a chi di mestiere fa, o vorrebbe fare, lo scrittore. Io, naturalmente, posso permettermi di fare questa critica perché sono un “privilegiato”, in quanto sono ogni tanto visibile in tv e quindi per me non è difficile pubblicare i reportage dei miei viaggi ed anche altre cose. Ma DM 11 ciò non toglie che questo sia profondamente ingiusto, anche perché credo che ormai nell’editoria esistano pochissimi veri editor. Io ne ho conosciuti alcuni, che per fortuna ancora esistono in alcune Case Editrici, e sono persone davvero particolari, con una grossa competenza anche psicologica, che sanno trattare con l’Autore e sono una sorta di veri e propri “aiutati magici” dello scrittore. Ma si tratta di una figura ormai in disuso, anche perché spesso l’ufficio marketing prevale sull’editor, e questo è un male, anche e soprattutto dal punto di vista del Lettore perché in questo modo non c’è più quella sana mediazione tra lo scrittore e il lettore che è sempre stata rappresentata dall’Editore. … M: In Italia si legge poco, anzi pochissimo. Questo è un triste ritornello che ormai siamo abituati a sentirci ripetere. Ma di chi è la colpa? Non dipenderà anche dal rapporto troppo serioso che a scuola ci fanno stabilire con i libri? P: Assolutamente sì. Spesso si dà la colpa alla televisione della scarsa propensione alla lettura degli Italiani, ma io non credo che sia vero perché le statistiche ci dicono che in Paesi come gli Stati Uniti dove si guarda tanta televisione si legge in realtà molto di più che in Italia. Io temo davvero che la mia storia personale sia abbastanza s ign if i cat iva e, t utto som mato , trasferibile a molti altri. Io a scuola ero davvero bravo come studente, ma a scuola ho anche acquisito l’idea che “leggere uguale sfiga” o almeno lettura 12 uguale lavoro e sofferenza. Per cui, uscito dalla scuola, per vent’anni non ho letto un libro e solo dopo, pian piano, mi sono fatto rieducare alla lettura. Anche perché ho avuto la fortuna di essere chiamato a condurre “Per un pugno di Libri” su Rai 3. Ma mi hanno chiamato apposta, perché cercavano uno ignorante, perché temevano che se avessero messo uno colto, questo avrebbe intimidito gli ascoltatori. E questa esperienza mi ha ridato il piacere di leggere, perché leggere è un godimento assoluto, anzi è quasi una droga. Leggere può anche far male, perché quando ci si fa prendere da un libro, non fa nient’altro. Ecco, bisognerebbe arrivare a questo godimento, ma la scuola fa fatica a trasmettere questo messaggio. … M: Esiste dunque una sorta di divisione tra letteratura di serie A e letteratura di serie B? La lettura di semplice godimento, i gialli, la fantascienza, il fantasy sono forse considerati generi meno nobili, quando si parla di letteratura, in special modo nelle scuole? P: Beh, a scuola senz’altro sì. Ma io non mi intendo così tanto di Letteratura da poter dare un parere tecnico e colto su questa tua domanda, che non è affatto semplice, visto che sull’argomento hanno litigato fortissimamente tutti. Ad DM Senso unico di Laura Schiavini ECO Edizioni Romanzo 91 pagine - Euro: 7-50 ISBN: 88-86744-17-X Storia d'amicizia e d'amore che dell'amore, appunto, ricorda la possibilità di vie infinite, anche a senso unico, che non sempre seguono i percorsi della cosiddetta normalità. Non è, infatti, con ordinari legami familiari o per mezzo di rapporti amorosi consueti che la protagonista del romanzo trova l'ideale appagamento dei sensi come degli affetti. Sono pur sempre questi ultimi a dominare il racconto, costringendo il lettore ad una continua riflessione, a rivedere le sue consolidate certezze, ad uscire dal tetragono mondo del conformismo per appropriarsi intus dell'animo di chi è comunemente definito diverso. In amore, quello vero, quello che rende tutti ugualmente fragili o forti, felici o disperati, nessuno, in realtà, è diverso. Questo è il messaggio insito nel racconto che scorre con buon ritmo attraverso dialoghi fluidi, dal linguaggio immediato, giovane, disinibito. Laura Schiavini è nata a Trieste nel 1954. E' autrice di numerosi racconti e del saggio All I Want is U2, Campanotto editore. Senso unico è il suo primo romanzo. Recensione di Bruna Nizzola DM 29 1945-2001: Appunti di storia di Paolo De Bellis Proposte Editoriali Saggio 147 pagine - Euro: 9,00 ISBN: 88-87431-34-5 Ogni giorno, martellanti, i mezzi di comunicazione di massa ci bombardano con mille informazioni, ci aggiornano nei minimi dettagli sui fatti di cronaca, ce li mostrano spesso in tutta la loro immediata brutalità o spettacolarità. Chi non ha ancora negli occhi, ad esempio, l'attentato dell'11 settembre 2001 contro le torri gemelle di New York, o gli scontri di Genova, di due mesi prima, durante il G8, quando perse la vita Carlo Giuliani? E, se procediamo ancora a ritroso nel tempo, quanti avvenimenti ci tornano alla mente! Tuttavia, la cronaca da sola non basta: se manca la riflessione storica, ci manca anche la comprensione profonda di quanto accade, del perché accade. Ci mancano le chiavi di lettura per decodificare questo nostro mondo. Paolo De Bellis, col suo agile volumetto Appunti di storia, ci aiuta a ripercorrere i momenti salienti della storia dal 1945 al 2001, e a capire come sia cambiata l'Italia dal secondo dopoguerra ad oggi, ci ricorda gli eventi importanti anche a livello mondiale, e spiega come questi influenzino anche la vita del nostro Paese, come la globalizzazione, ormai, ci obblighi a prendere atto che, davvero, siamo tutti sulla stessa barca. Appunti di storia non è, e non vuole essere un manuale, ma esattamente ciò che promette il titolo: sintetico, scritto in un linguaggio molto semplice e chiaro, rievoca la storia dell'ultimo mezzo secolo, ed offre, ad ogni pagina, spunti di riflessione per ognuno di noi. Perché il mondo va così? Quali sono gli interessi in gioco? Ci sono altre vie possibili? A queste domande, De Bellis cerca di dare le sue risposte e, che le condividiamo o meno, sarà senz'altro utile e stimolante leggerle e riflettervi. Paolo De Bellis, nato a Milano nel 1961, è appassionato di storia contemporanea. Attualmente lavora in una banca estera a Milano, ed è anche rappresentante sindacale. Recensione a cura della Redazione di DANAE 28 DM esempio quando è scoppiato il caso di Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano c’è stato chi ha parlato di un libro che ha venduto milioni di copie e c’è stato chi obiettava che in realtà non si trattava neppure di un libro. … M: Eppure il successo di Libri come la saga di Harry Potter della Rowling, Il Codice Da Vinci di Dan Brown, o semplicemente i successi nostrani di Camilleri e Faletti mostrano che forse è proprio partendo da questi libri che si può insegnare agli italiani ad amare la lettura. Tu che ne pensi? P: Ecco io penso che l’importante sia che passi l’idea che “Leggere è bello e divertente” dopodichè, pian piano, ti accorgi che è divertente non solo il giallo, ma anche il classico. Se ti piacciono i gialli, ad esempio, perché non provi a leggere un classico come “Dr. Jeckill e Mr. Hide” che è estremamente piacevole da leggere, estremamente coinvolgente. Un libro che quando l’hai iniziato non lo molli più! Oppure, se parliamo di letteratura per l’infanzia, Stevenson è un classico ma è anche un grande! Si tratta in pratica di infrangere questo diaframma che c’è tra letteratura maggiore e minore. La lettura è una sola, e la lettura è un gesto che, se tu ti alleni e se lo trovi divertente, ti può portare lontano. … M: Ti hanno mai chiesto consigli su come arrivare alla pubblicazione con una casa editrice affermata? Che consigli hai dato in questi casi? DM P: Ma guarda, il consiglio che ho dato è quello di commettere un omicidio eclatante, o di spogliarsi nudo davanti alle tele-camere durante un’importante diretta tv. Nel senso che, purtroppo, si torna al discorso iniziale, e cioè che per ottenere udienza, visto che gli uffici marketing contano molto all’interno delle case editrici, essere visibili diventa assolutamente fondamentale. Ovviamente non è sempre così. Io ad esempio ho lavorato con Einaudi, e all’interno di questa casa editrice esistono persone innamorate della letteratura e degli autori, persone che fanno i talent-scout, e che si occupano proprio di scoprire nuovi autori. Il problema è che sono talmente pochi e talmente oberati che ad ognuno di essi toccherebbe di leggere diciotto metri cubi di manoscritti al giorno! Assurdo. E’ quindi vero che oggi per chi scrive è difficile arrivare alla pubblicazione, a meno che non ci si inventi delle strade diverse, come i blog o il web. Sono cose che io, da buon cinquantenne, frequento poco e male ma credo che in qualche modo queste rappresentino una possibile via d’uscita per chi vuole farsi conoscere e creare qualcosa. 13 M: E, secondo te, l’associazionismo di iniziative come quelle del Rifugio e di DANAE può servire davvero a dare un nuovo impulso a questo mercato? P: Ma assolutamente sì! Iniziative come queste sono fondamentali perché si pongono come anello di congiunzione tra la casa editrice, e la base, ossia coloro che vogliono scrivere o che vogliono leggere. Quindi sono cose sacrosante. Il fatto è che ho l’impressione che anche le vostre iniziative facciano fisicamente fatica a star dietro all’enorme voglia di scrivere che c’è nel nostro Paese. … M: Bene, Patrizio, ti ringraziamo per la tua disponibilità. Ma, com’è tradizione della nostra rivista, ti chiediamo di salutarci con un invito ai lettori. P: Beh, io un consiglio per i Lettori di DM ce l’avrei, il consiglio è di cominciare col perdere assolutamente qualunque tipo di timore reverenziale o di complesso, più o meno post-scolastico, nei confronti della letteratura. Aprite un libro e cominciate a leggerlo. Se non vi piace portate pazienza venti, trenta, quaranta pagine ma se continua a non piacervi, chiudetelo e iniziate a leggerne un altro. Nel senso che, se la lettura deve diventare uno sforzo, non ce la si fa. La lettura dev’essere un godimento. Per cui, anche se ci si pone di fronte ad un libro che tutti definiscono bello, non ci si deve per forza adeguare al parere degli altri. Un libro è come un viaggio, deve in qualche modo calzare come un 14 Messaggi e comunicazione di Oscar Bettelli Edizioni Franco Angeli Saggio 300 pagine - Euro: 21,00 ISBN: 88-464-3869-8 Oscar guanto sui tuoi desideri, sul tuo stato d’animo in quel momento. E quindi non leggere un libro fino in fondo non è un peccato, per nessuno. Io, ad esempio, ho un libro che non ho mai finito. È “Memorie di Adriano”. Tutti dicono che è bellissimo, quando io dico che l’ho cominciato e non l’ho finito molti mi sgridano, ma io gli rispondo semplicemente di “farsi i libri loro”. Magari tra due anni lo riprendo in mano, e mi dirò: “Ma ero deficiente: è bellissimo!”. Fatto sta che ho provato a leggerlo due volte, non era il momento, e non l’ho mai finito! … Bene, speriamo che i consigli di Patrizio ci siano d’aiuto e che la sua presenza sulla nostra rivista possa servire ad orientare, almeno un po’, i riflettori dei media anche su di noi e sui tanti bravi autori del nostro catalogo. DM Puoi ascoltare o scaricare questa intervista in formato mp3 sul sito: www.danaelibrit.it! Bettelli esamina dal punto di vista logicomatematico il tema dei messaggi e della comunicazione. L'elemento fondamentale dello sviluppo della trattazione è il concetto di simiglianza tra rappresentazioni in insiemi astratti. Tale concetto, definito a partire dalle loro proprietà e attributi, è utilizzato per costruire la struttura logica necessaria a stabilire quanto le diverse rappresentazioni possano differire tra loro. Sono quindi esaminati i diversi meccanismi di astrazione e i criteri di classificazione. L'Autore prosegue con una dettagliata esposizione dei principi sia della logica binaria, sia della logica a più valori, dalle quali sono derivate le principali proprietà utilizzate per la programmazione logica e la trasformazione delle simiglianze. Il libro è prevalentemente diretto a lettori interessati alla trattazione dei sistemi di comunicazione da un punto di vista matematico o informatico, ma è accessibile anche a non specialisti, in quanto l'Autore cerca di tradurre in linguaggio chiaro e semplice i risultati dell'elaborazione concettuale, che si presenta tuttavia rigorosa, con l'introduzione di precise definizioni e con lo sviluppo e la dimostrazione di teoremi. In questo contesto, le teorie sviluppate portano a risultati interessanti, applicabili in particolare nell'ambito dei sistemi esperti o di altri campi dell'intelligenza artificiale. Laureato in fisica teorica, Oscar Bettelli si è occupato di informatica in ambito industriale, maturando diverse esperienze nel campo dei sistemi informatici aziendali. Dal 1991 lavora presso il centro di calcolo dell'Università di Bologna, ed è autore di numerosi articoli e studi, tra cui Dati, Relazioni e Associazioni (1991, Apogeo), Macchine intelligenti (1997, Arpa Publishing), Sincronicità: un paradigma per la mente (1998, Antitesi), Processi cognitivi (2000, CLUEB). Recensione di Umberto Pogliano DM 27 Racconti di un detenuto di Antonio Cannavò Editrice Massimino Racconti 90 pagine - Euro: 12,00 ISBN: 88-901922-0-8 Sono racconti un po' speciali, questi di Antonio Cannavò, perché da tanto tempo erano dentro di lui, e lui non lo sapeva. Sono venuti fuori con fatica, a poco a poco, ma sono semplici, freschi e veri, perché raccontano la vita, l'amore, la mafia, il dolore, il profumo delle zagare, gli affetti negati, la violenza, la nascita e la morte. Raccontano una Sicilia antica e nuova vista da un Siciliano che la conosce dall'interno, e da un punto di vista profondo e scomodo. Antonio è giovane, ma ha trascorso in carcere quasi un terzo della sua vita e, quando è stato incarcerato per la prima volta, quasi non sapeva scrivere, ci metteva tre giorni per rispondere a una lettera, e il tempo maledetto del carcere, il "tempo lumaca", non passava mai. Poi, piano piano, ha cominciato a scoprire che aveva delle storie dentro di sé, e queste storie avevano urgenza di uscire. Così, ha cominciato a raccontarle ai suoi compagni, poi a scriverle. Non è facile scrivere quando stai rinchiuso in venti metri quadrati con altre sei persone, quando vorresti dire delle cose e non le sai dire, perché non conosci le parole, e te le devi conquistare una per una, cercarle sul dizionario e poi allinearle una dietro l'altra per esprimere quello che senti dentro. Antonio parla con passione delle sue storie e recita con intensità le sue poesie. Quello che colpisce, poi, è che lui non cade nella trappola in cui cadono tanti esordienti, non si lascia tentare dal racconto autobiografico e autoreferenziale, ma proietta fuori di sé e racconta di ciò che conosce, storie di mafia e di violenza, come quella di Mariano Pavone e dei suoi discendenti, di Turi "baffetti" "malato di malavita", ma sa anche tratteggiare storie d'amore e di "fuitine", o di figli amati e perduti tragicamente, con delicatezza, con pudore. Ci sono Anna e Carmelo che desiderano tanto un figlio, e zio Peppino "u' Scarparu" che compra una casa nuova e, per prima cosa, ci porta olio e sale, come vuole la tradizione. C'è la storia che si conclude con un sorriso, come quella di compare Nardo, che pensa solo quando è davvero necessario per non affaticarsi troppo il cervello, e c'è Orazio, il padre padrone che riesce a rovinare la vita della sua famiglia anche dopo morto. Anche gli oggetti di queste storie ci parlano, Antonio sa osservare e farci vedere quei piccoli dettagli che rendono "veri" gli ambienti: l'interruttore a farfalletta, le scatole di cartone sotto il letto, la villa lussuosa con le porte tutte bianche, i prati fioriti di sulla e il vulcano "pieno di neve", le case di pietra lavica e i tavolini rotondi del bar sulla piazza. Certamente, il cammino letterario di Antonio è ancora lungo, la tecnica è ancora tutta da apprendere. Ma le storie ci sono, ne ha ancora tante dentro, tanti personaggi che vogliono farsi raccontare, e Antonio non li farà attendere... Recensione di Piera Rossotti Pogliano 26 DM Vademecum per la lettura di un’opera di narrativa. di Piera Rossotti 5° Puntata Terzo livello di lettura: il critico letterario Se ci siamo spinti fino a fornire del nostro testo un’analisi di secondo livello, possiamo dire di aver fatto assai di più di quanto non faccia abitualmente un lettore qualsiasi. Spingere ancora oltre la nostra analisi è davvero un lavoro da professionisti, ed è praticamente impossibile costruire una "griglia" che si adatti a tutti i tipi di opere. La lettura più approfondita deve essere mirata a "quella" determinata opera che si sta leggendo, ed il critico deve costruirsi la sua strada, trovare la giusta angolazione per penetrare più in profondità. A questo punto l'analisi è giustificata solo per opere che abbiano lasciato emergere, in un’analisi di secondo livello, un numero di elementi positivi tali da motivarne lo sforzo che l’analisi di terzo livello comporta. Un’analisi di questo tipo, infatti, non può prescindere da un minimo di studio della problematica in questione ed è quindi, come si diceva, un lavoro da professionisti. Un libro illuminante per questi aspetti, e molto stimolante per chi scrive, è Lettere ad un aspirante romanziere di Mario Vargas Llosa: in esso un grande romanziere riflette sul proprio mestiere attraverso una serie di lettere ad un immaginario giovane scrittore. E' un libro breve ma densissimo, senz'altro da leggere! Torniamo però alla descrizione del terzo livello di lettura: essenzialmente, si tratta di riprendere l'esame dei punti elencati in precedenza, tentando di "scavare" a partire dall'analisi della trama, dell'ambientazione, del linguaggio e dello stile. Sarà poi l'opera stessa e la nostra esperienza di critico letterario a suggerirci nuove direzioni. 1. La trama Più che di trama, sarebbe meglio parlare, a questo livello, di struttura narrativa. Cominciamo col segmentare il testo in unità narrative, o macrosequenze, di solito coincidenti con l'entrata o l'uscita di scena di un personaggio o con un cambiamento di luogo o di tempo. Queste unità narrative hanno lunghezze variabili e sono a loro volta frazionabili in nuclei più ristretti, detti microsequenze, che possono essere di vario tipo: narrative, descrittive, dinamiche se descrivono azioni, ecc. Dal punto di vista della narra- DM 15 zione, alcune di queste microsequenze sono più "importanti" di altre ma tutte, nel loro insieme, contribuiscono a dare alla storia un certo ritmo ed un certo tono, ed un buon autore utilizza le microsequenze e la loro successione in modo non casuale. Un esame accurato di questo aspetto dell'opera può essere utile all’autore per migliorare il suo testo quanto una radiografia può essere d’aiuto ad un medico per valutare la gravità di un trauma. Dopo l’analisi, infatti, l’autore potrà stabilire se è il caso di aggiungere, modificare, o eliminare dal testo qualche microsequenza per dare ad una macrosequenza il taglio desiderato. Per vedere come le microsequenze vengano utilizzate dagli scrittori esperti all’interno delle macrosequenze per dare un certo taglio al racconto, facciamo un esempio con una macrosequenza famosa e diffusamente studiata. Si tratta di un brano de I promessi sposi di Alessandro Manzoni che tutti abbiamo studiato a scuola, e che possiamo sicuramente andare a ripescare per capire questo esempio. La macrosequenza in questione è quella che de- scrive il tentativo di matrimonio tra Renzo e Lucia, che comincia con la celebre frase "Carneade, chi era costui?" e termina con la spropositata richiesta di aiuto di don Abbondio e le campane suonate a martello dal sagrestano Ambrogio. Ed ecco di seguito le microsequenze attraverso le quali essa si sviluppa: ♦ La presentazione di don Abbondio. ♦ L’annuncio da parte di Perpetua della visita di Tonio. ♦ La comparsa di Agnese, con lo scopo di "distrarre" Perpetua, cercare di farla allontanare, e dare nel contempo il segnale di "via libera" a Renzo e Lucia. ♦ L’entrata di Tonio e Gervaso . ♦ L’ingresso di Renzo e Lucia, mentre don Abbondio è distratto perché scrive una ricevuta per Tonio. ♦ Il tentativo di matrimonio. ♦ La reazione di don Abbondio. ♦ Le ripercussioni sul paese, quando la gente sente le campane a martello. La terza e l'ottava scena sono esterne, tutte le altre si svolgono in un interno. Le più importanti, la sesta e la settima, sono particolarmente concitate nel ritmo, le frasi brevi e rapide. In tutta la macrosequenza prevalgono la caratterizzazione dei personaggi e l'effetto comico. La balbuzie di Bobbio di Beppi Zancan Angolo Manzoni Romanzo 103 pagine - Euro: 8,00 ISBN: 88-88838-32-5 Ci sono storie che sono scritte da sempre, che nel nostro inconscio sono lì, nascoste alla nostra percezione, ma presenti. Si rimane piacevolmente confusi quando un autore le prende, le trascrive tra le pagine di un libro e ce le propone. Sono le storie che ci vivono intorno, che ci sfiorano senza toccarci o senza coinvolgerci. Sono il vicino di scompartimento in un treno, sono i ritardi, le attese. Sono gli sguardi di chi ci passa accanto per le strade. Sono i momenti di vita che sono appartenuti a qualcun altro, magari in un altro luogo; magari anche in un altro tempo. E' relativamente semplice scrivere una storia piena di eventi e di personaggi. Ma scrivere una storia dove due uomini si incontrano dopo tanto tempo, ricordandosi addirittura che non si conoscevano neanche poi così bene? E riuscire, scrivendo ciò, a tenere incollato il lettore alle pagine per sapere "come andrà a finire", pur sapendo bene come andrà a finire. E scoprire che in questo minimalismo non accade nulla e accade tutto? Sorridere, pensare, intristirsi e intenerirsi. Bisogna amare la vita, per scrivere una storia come questa. Bisogna che chi legge la storia ci pensi, al senso vero della propria vita. E questo lo dico io. L'autore lo lascia molto democraticamente solo immaginare. Beppi Zancan si è occupato di critica d'arte, si interessa di filosofia, incisione, letteratura, fumetti e jazz... L'eclettico Beppi nasce a Torino, vive da sempre nel suo cuore, ne assimila la “torinesità” che in questo secondo scritto fuoriesce con sobria e disincantata acutezza. Il suo primo libro è La gatta Miomao, sempre per i tipi dell'Angolo Manzoni, anch'esso nel catalogo DANAE. Vista così, l’analisi delle microsequenze e macrosequenze di un testo sembra quasi qualcosa di semplice e scontato! 16 DM Recensione di Gianpietro Scalia DM 25 La strega e il condottiero di: Gianpietro Scalia Angolo Manzoni Narrativa simbolica 129 pagine - Euro: 9,00 ISBN: 88-88838-26-0 E' una scrittura densa, quella che ci propone Gianpietro Scalia, e non perché essa risulti oscura o involuta, che anzi si presenta estremamente piana e comprensibile, bensì perché attraverso di essa l'autore s'interroga sulle questioni fondanti della condizione umana. Ed è per questo che il romanzo, anche se breve, chiede di essere assaporato con lentezza, soffermandosi sul significato di ogni frase, se non di ogni singola parola, per poterne meglio distillare il senso che in ogni caso, probabilmente, risulterà diverso per ogni lettore, così come avviene per ogni libro veramente riuscito. L'azione, di per sé, è talmente semplice e lineare da poter essere riassunta in poche righe. In un tempo remoto ma storicamente non connotato, tanto da consentire di far emergere tutte le durezze e le crudeltà che ogni epoca trascina, ma che le successive consuetudini della vita civile hanno solo apparentemente occultato, un Generale, uomo destinato fin da bambino a combattere per la sopravvivenza del suo popolo, e quindi condannato ad agire con estrema determinazione e spietatezza, incontra una donna enigmatica, che si autodefinisce Strega, e ne è immediatamente e inesplicabilmente attratto. Poche ore dopo egli viene messo di fronte a una scelta drammatica: uccidere la Strega, considerata portatrice di disgrazia per l'esercito, oppure cercare di salvarla dalla morte, mettendo così in gioco la sua stessa esistenza. La scelta a cui il Generale perviene può apparire ancora più atroce della condanna a morte. La Strega verrà mantenuta in vita, ma perennemente imprigionata in una gabbia, di modo che il maleficio da lei portato venga esorcizzato, convertendo la sua persona in un talismano di vittoria. E qui scatta la prima delle domande che il romanzo suggerisce, un interrogativo che non appare eccessivo definire amletico: meglio la morte immediata o la prigionia a vita? Durante i lunghissimi anni che attendono i due protagonisti questa situazione resterà immutata. Eppure, per quanto separati dalle sbarre di una gabbia, essi continueranno a provare l'uno per l'altra quel sentimento di amore e di dedizione che sembra sbocciato fra loro fin dal primo sguardo. Ma allora, chi è la Strega? Una risposta semplicistica potrebbe essere che lei è la proiezione dei sentimenti più umani e pertanto repressi del Generale. E tuttavia la Strega coinvolge nel suo sortilegio tutti i personaggi maschili del romanzo, di cui costituisce l'unica incontrastata protagonista. Dai soldati semplici, che dopo averne chiesto l'uccisione finiscono per venerarla quasi fosse una dea, al Sommo Sacerdote, il fratello del Generale che è stato castrato adolescente per essere destinato al servizio sacro, tutti vedono in lei un simbolo di contraddizione e al tempo stesso il richiamo alla possibilità di una vita diversa dalla gabbia dei doveri sociali in cui ciascuno di loro è costretto. Dalla sua prigione, la Strega lancia, quasi inconsapevolmente, messaggi di libertà. E allora chi sta nella gabbia, lei o coloro che la circondano? Vengono in mente quei brani vertiginosi della Certosa di Parma in cui Fabrizio del Dongo, chiuso nella Torre Farnese, si rende conto che soltanto in quel luogo inaccessibile egli riesce a sentirsi realmente libero. Non è certo una visione ottimistica della vita, ma questa non è che una della possibili chiavi di lettura di questo bel libro, che si raccomanda a chiunque cerchi nella lettura qualcosa di più di una semplice evasione dalla realtà. Gianpietro Scalia vive e lavora a Piacenza. Medico ospedaliero, appassionato di letteratura e informatica, scrive per esorcizzare l'indifferenza della nostra società. La Strega e il Condottiero è la seconda opera pubblicata, dopo La Piazza Viaggiante dei Sogni e delle Illusioni, anch'esso presente nel catalogo DANAE. Recensione di Francesca Romano 24 DM Pensiamo però quale approfondita riflessione strutturale deve aver fatto un autore esperto come Manzoni per creare scene così vive, con quei rapidi passaggi interno-esterno, l'alternarsi di dialogo e di narrazione, che nel caso particolare è fatta da un narratore esterno e onnisciente, che tira i fili come un abile burattinaio! L'analisi accurata della struttura di un'opera, quindi, è utile al lettore, perché ne rivela i meccanismi e permette di valutare le scelte dell'autore, al fine di comprenderne meglio gli intenti, ma è utile anche all’autore perché consente a quest’ultimo di verificare quanto i suoi intenti di narratore siano stati raggiunti. A questo punto, possiamo riprendere il testo nel suo insieme e individuare il livello di fabula e quello di intreccio. insieme ci rivelerà i meccanismi di composizione dell'opera. Un'opera può avere una buona fabula ed un cattivo intreccio, o viceversa! 2. L'ambientazione Abbiamo già parlato dell'importanza dell'ambientazione nella sezione precedente: ora si tratta di analizzarla più a fondo, esaminandone anche il grado di soggettività o di oggettività e chiedendoci se quello che leggiamo stia diventando parte della nostra esperienza. Se possiamo rispondere di sì, ci troviamo di fronte ad un libro scritto veramente bene. L'autore può seguire strade diverse per condurci a questa condivisione di esperienza: per esempio, ci può comunicare delle percezioni fisiche attraverso i cinque sensi ( farci "vedere" delle scene, ma anche farci ascoltare suoni e voci, rievocare nella nostra memoria odori, sapori, sensazioni tattili...), o percezioni psichiche. Dovremo, dunque, studiare la presenza di questi elementi, e poi cercare di capire come e se lo scrittore sia riuscito a porgerli.... Ed è di questo che parleremo nel prossimo numero La fabula è l'insieme degli avvenimenti, collegati dai nessi causali e presentati in ordine cronologico: in una parola, il riassunto. L'intreccio, invece, è la presentazione degli eventi decisa dall'autore secondo l'ordine cronologico e logico che ritiene più opportuno, con digressioni, anticipazioni e flashback. Soltanto lo studio dell'intreccio nel suo DM 17 4° Puntata A cosa servono le Agenzie Letterarie? di Maurizio J. Bruno Le agenzie di servizi Nella vita di tutti i giorni, siamo spesso costretti a doverci occupare di cose di cui faremmo volentieri a meno. Se dovete rinnovare il passaporto o la patente di guida, se avete da organizzare una festa o una manifestazione, se intendete pianificare la vostra prossima vacanza, si aprono di fronte a voi due strade. Potete armarvi di buona volontà e occuparvi personalmente della cosa, oppure potete rivolgervi a un'Agenzia specializzata. Se optate per la prima soluzione dovete far ricorso a tutta la vostra pazienza. Non avete che da rimboccarvi le maniche e cominciare a darvi da fare. E allora via, in giro per uffici a farvi timbrare documenti, oppure per locali alla ricerca di quello più adatto alla festa che avete in mente, oppure un occhio alle cartine geografiche e la mano sul telefono via a individuare un percorso interessante e a prenotare gli alberghi giusti per le tappe del vostro viaggio. Se invece avete deciso per la via più "comoda", non dovete far altro che affidare tutta la missione ai professionisti dell'Agenzia alla quale vi siete rivolti. Questi operatori del terziario sono nati apposta per giocare sulla nostra pigrizia e sulla nostra scarsa conoscenza del mondo burocratico, o mondano, o geografico. Così, a fronte di una tariffa più o meno alta, questi "angeli degli sfaticati", questi "paladini dei pigri" si fanno carico al posto vostro di questi ingrati compiti, lasciandovi liberi di dedicare il vostro tempo ad attività più interessanti. Ma cosa c'è da aspettarsi nei due casi? Se vi siete affidati ad un'Agenzia qualificata, il lavoro che sarà svolto per voi sarà senz'altro di buona qualità, ma presumibilmente sarà svolto diversamente da come l'avreste pensato voi. Forse ci metterete qualche giorno in più per ricevere il vostro passaporto rinnovato. Probabilmente la vostra festa filerà liscia e senza imprevisti, ma sarà anche meno originale di quella che avevate in mente. E di certo le tappe di un viaggio organizzato saranno meno avventurose e genuine di quelle di una vacanza "fai da te"... Però, quanto tempo avete guadagnato nel frattempo! Questa perdita di originalità è in qualche modo un prezzo da pagare rivolgendosi ad un'Agenzia. Ma non è il solo: è ovvio che il tutto vi costerà di più! Sia perché al prezzo delle singole attività dovrete aggiungere la quota dovuta all'Agenzia, ma anche perché non è affatto detto che l'Agenzia scelga sempre la soluzione più 18 DM All’ombra di Matilde di Vittorio Aghemo Angolo Manzoni Romanzo 175 pagine - Euro: 10,00 ISBN: 88-88838-11-2 Il piccolo Cinto ènato "non perfetto", come dice la gente, ma subito diventa l'unico grande amore di sua madre, Matilde, che ne è "ferocemente orgogliosa" e che, in un mondo rurale dove contano soprattutto le buone braccia per lavorare, respinge con fierezza chi le consiglia di abbandonarlo e, in segreto, gli insegna a leggere, a giocare. Il piccolo Cinto la adora e, quando Matilde muore, si ritrova solo, abbandonato, in balia di un mondo che sembra rifiutarlo a ogni passo. Inizia così un percorso di formazione lungo e doloroso, che porta il giovane Cinto, costretto a lavorare nonostante le sue infermità, in contatto con una grande opportunità: un dottore di cui ha l'incarico di spolverare la biblioteca scopre che il ragazzo sa leggere ed è avido di apprendere, e diventa suo complice, aiutandolo a formarsi delle buone basi culturali. Ma la morte è ancora una volta in agguato, e Cinto sarà di nuovo solo, con i suoi problemi e con Matilde, che lo accompagnerà per tutta la vita, attraverso il ricordo o la presenza nei suoi sogni. La vita lunga e piena di avventure di Cinto si conclude in una "casa protetta", ed accanto a lui ci sarà ancora una figura femminile, Rosa, una vecchia con un cuore ingenuo di ragazzina, e dentro mille sofferenze, nel quale Cinto riuscirà a specchiarsi. E' un bel romanzo, questo di Vittorio Aghemo, con una struttura dialogica e leggera, giocato tra presente e passato, con un'ambientazione ridotta ai minimi termini per non appesantire le parole, la riflessione sulla vita - e sulla morte - e il messaggio, che invece pesa come una pietra: l'uomo è legato alla catena del male e del bene, e possiede un'unica, terribile certezza. Vittorio Aghemo è nato a Torino nel 1948. Laureato in Scienze Politiche, è attualmente Responsabile Credito per la Confesercenti, studioso di politica e appassionato studioso della Bibbia, sua principale fonte di ispirazione letteraria. Recensione di Piera Rossotti Pogliano DM 23 Un gesto all’improvviso di Franco Valobra Angolo Manzoni Romanzo 121 pagine - Euro: 10,00 ISBN: 88-88838-41-4 Romanzo in dieci scene e un intermezzo, recita il sottotitolo. Si tratta, in realtà, di dieci racconti che si possono anche leggere in ordine sparso, ma "intrecciati" tra loro da un motivo conduttore, il compositore Domenico Cimarosa, presente accanto a tutti i personaggi del libro, con la sua musica o, addirittura, come figura paterna da "uccidere" per liberarsi di un complesso edipico. Piccole storie un po' surreali, eppure intrise di quotidianità, quelle di Franco Valobra, che attirano come le ciliegie e si fanno leggere con divertita curiosità, una dopo l'altra, ironiche, leggere, sorprendenti nel finale. I personaggi - quasi tutti maschili sono quelli che incontriamo ogni giorno, ma la lettura di questo libro ci insegnerà a vedere con occhi nuovi: dietro il direttore di banca, stanco della sua vita agiata e un po' noiosa, il tranquillo professore di biologia, il giovane automobilista che ha causato un grave incidente, infatti, possono nascondersi individui sorprendenti, capaci di inventarsi una nuova identità e professione, di sedurre Satana in persona, o di trovare, inaspettata e incredibile, una sensazione di folgorante felicità. Franco Valobra nasce a Torino il 16 marzo 1924. A vent'anni si iscrive clandestinamente al Movimento Giovanile del Partito d'Azione e in quella occasione conosce e stringe amicizia con un compagno che resterà un suo punto di riferimento per tutta la vita: Claudio Gorlier. Terminata la guerra, si laurea in farmacia, ma dopo cinque anni decide di dedicarsi al giornalismo e alla critica cinematografica. Autore di saggi su Camus, Ezra Pound, Jung, Pavese e Vittorini, di interviste-saggio a Fred Astaire, Ginsberg, Vargas Losa, Ionesco e Sciascia, partecipa anche come attore ad alcuni film (uno per tutti: Il nome della Rosa). Recensione di Piera Rossotti Pogliano 22 DM economica e vantaggiosa per ogni dettaglio, come invece fareste voi agendo in prima persona! D'altra parte se sapete di essere allergici alle attività un po' noiose, conoscete la vostra pigrizia e vi rendete perfettamente conto che l'alternativa all'agenzia sarebbe soltanto quella di farvi beccare dalla stradale con la patente scaduta, o di rinunciare del tutto alle vostre vacanze, beh, forse è proprio il caso di rifletterci un po’ su! Le agenzie letterarie Questa premessa un po' lunga, dedicata alle Agenzie di servizi in genere, ci è sembrata necessaria prima di cominciare a parlare delle Agenzie Letterarie vere e proprie. Su questi operatori ne abbiamo sentite di tutti i colori. Li abbiamo sentiti maledire da qualcuno, osannare da qualche altro, e come sempre pensiamo che la verità sia più o meno nel mezzo. Diciamo subito che secondo noi il lavoro ed il tempo che un Autore deve mettere in conto se decide di promuovere da solo la propria opera presso le case editrici è davvero tanto. Come già detto altrove sulle nostre pagine, un'azione promozionale seria non può coinvolgere meno di cento editori e molti mesi di attività attenta e sistematica. Non tutti gli Autori sono disposti a farlo, lo sappiamo bene. Molti di essi preferiscono dedicare il proprio tempo libero a scrivere piuttosto che a cercare indirizzi, scrivere lettere di presentazione e sinossi, spedire lettere, inviare fax, stampare e rilegare copie del proprio romanzo etc. È un atteggiamento comprensibile. E soprattutto per costoro, l'idea di rivolgersi ad un'Agenzia va presa seriamente in considerazione! Al contrario, chi sa darsi da fare in proprio e si sente animato dal motto "chi fa da sé fa per tre" può armarsi di buona volontà e, magari proprio seguendo con attenzione e determinazione i consigli riportati sulle pagine del Rifugio, può giungere senza dubbio ad ottimi risultati! Quello che va senz'altro evitato è il restare pericolosamente in bilico tra queste due situazioni. Non rivolgersi ad un'Agenzia, ma non darsi neppure adeguatamente da fare per trovare il proprio editore è senza dubbio la strada migliore per restare inediti a vita. Chiarito questo, potremo affrontare con calma i temi che riguardano più da vicino i rapporti tra le Agenzie Letterarie e gli Autori. Comincerei col dire che bisogna partire con la consapevolezza che affidare un proprio manoscritto ad un'agenzia letteraria non significa assolutamente che quel testo verrà sicuramente pubblicato e quindi diventerà un libro. Nel rivolgersi ad un Agenzia bisogna ricordare che questi operatori del mondo del libro svolgono diversi compiti per i propri Autori e che il primo, e forse il più importante, è proprio quello della valutazione del testo. Ogni seria Agenzia deve essere in grado di fornire all'Autore, in un tempo ragionevole, un'attenta scheda di valutazione del testo in esame. La scheda può contenere critiche e suggerimenti utili a migliorare la qualità del testo o anche indicazioni per la realizzazione di opere future. Questo è senz'altro il primo servizio che l'Autore deve pretendere ed DM 19 ottenere dall'Agenzia Letteraria. Al di là dei giudizi di parte di parenti e amici, la valutazione professionale dell'Agenzia (come del resto quella gratuita offerta dalla Lettura Incrociata del Rifugio) è il primo vero banco di prova per la vostra opera. Ma spesso,chi si affida ai servizi di un’agenzia letteraria lo fa pensando al percorso che il suo testo potrebbe seguire in seguito, grazie proprio alle conoscenze e all’esperienza dell’agenzia. I segreti della passione di Cristo di Giancarlo Padula Tabula Fati Saggio 111 pagine - Euro: 6,50 ISBN: 88-7475-072-2 Ed è di questo percorso preferenziale che parleremo nel prossimo numero. Dalla lettera all'immagine e dall'immagine alla lettera: l'eterna, dinamica dialettica della Passione di Cristo, dalle rappresentazioni medioevali al film "The Passion of Christ". E come il recente lungometraggio di Gibson riversa nelle immagini sullo schermo la suggestione della littera dei Vangeli, così il bel libro di Giancarlo Padula riporta all'intensa, a volte cruda, esperienza della parola, la tormentata, dolorosa ma anche lirica narrazione del film. È la parola l'anima reale di questo libro, in tutte le sue molteplici gradazioni: mistica (la Venerabile Anna Caterina Emmerick); evocativa (il regista Mel Gibson); commossa (le reazioni che seguono la visione del film); sostanziale (Vittorio Messori e Andrea Piersanti); infine, viscerale (l'autore). Ma questo libro è anche l'appassionata esegesi del film che ha scioccato e fatto discutere, ridestato le menti e le coscienze dall'abulia religiosa della nostra storia contemporanea. E come quello, anche il fervido testo del Padula non mancherà di scuotere, forse ferire, coi suoi laceranti interrogativi, con l'estenuazione verbale, con la violenza di una parola, insomma, che, ancora una volta, dopo duemila anni, ha il coraggio di ergersi a monito e indicare nella via della croce l'unica strada per la salvezza. La vignetta di Carlo Mantovani 20 DM Giancarlo Padula, giornalista, scrittore, operatore della musica cristiana contemporanea, è nato a Terni nel 1953, dopo aver vissuto fino al 1984 nella sua città natale, si è trasferito a Perugia fino al 1989. Dalla metà del 1989 vive a Macerata. Ha finora pubblicato i seguenti libri: Oltre i quattro cubiti (Visconti, Terni 1980); I malefici (Edizioni Segno, Udine 1993); Satana e i suoi mercenari (Edizioni Segno, Udine 1995); I segreti degli esorcisti (Edizioni Segno, Udine 1998); Le vere armi per combattere con efficacia le potenze del male (Editrice Herbita, Palermo 2002 - Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri); Bin Laden, i tempi dell'anticristo (Edizioni Spring, Caserta 2002); Dall'inganno dei Beatles alla Musica per Dio (Greco e Greco Editori, Milano 2003); La Magia è una trappola (Greco e Greco Editori, Milano 2003). Recensione di Maria Rosaria Minervini DM 21