foto andrea dal prato Editore: Centro Culturale San Lorenzo 46040 Guidizzolo (MN) - Direttore responsabile Andrea Dal Prato - Tariffa R.O.C.: ”Poste Italiane s.p.a. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n° 46) art. 1 comma 1, DCB - Brescia - Euro 0,50 BIMESTRALE DI ATTUALITÀ, CRONACA, CULTURA E POLITICA - GUIDIZZOLO MN Fiera in musica 2011 Sergio Desiderati è il nuovo sindaco ANNO XVII N. 96 - GIUGNO 2011 Col cuore in Egitto 1 sommario 3 4 5 6 8 9 12 18 19 20 22 24 27 38 39 40 41 43 46 Editoriale Numeri utili Fiera in musica 2011 Sergio Desiderati è nuovo sindaco Si ampliano i servizi alla Fondazione Rizzini Col cuore in Egitto Cronaca Expo Shanghai 2010 Che cos’è l’osteopatia Istituto Superiore d’Arte Anima e cuore La ricetta Arte & dintorni Angelo e Cesare Brazzabeni La morte di Pizia Ritratti & Non San Arcangelo Tadini Uno spazio per la vita Le poesie di Isabella Berni Noi e la legge Noi e il fisco Astri e civiltà A tutta penna Quattro bagole Taca Banda Abu Simbel, lo spettacolo “Suoni e luci” La “Camminata della salute” del 1° maggio, organizzata dalla Pro Loco foto andrea dal prato TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: Informativa ai sensi del d. Igs n. 196 del 30-06-2003 2 I dati in possesso della redazione de “la Notizia” sono forniti direttamente dagli interessati o estratti da elenchi pubblici: ovvero in nostro possesso anteriormente all’8-5-1997. Gli interessati possono chiedere la cancellazione, il blocco, l’aggiornamento o l’integrazione dei dati od opporsi al trattamento stesso. L’editore si dichiara pienamente disponibile a regolare eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte. editoriale Andrea Dal Prato Il Medio Oriente è una polveriera, basta un nonnulla ed è pronta ad esplodere. In questi ultimi mesi abbiamo assistito a “tentativi” di rovesciamenti di governi (tutti regimi dittatoriali) alcuni riusciti ed altri (al momento in cui scrivo) con una guerra civile ancora in atto, vedi l’Egitto e la Libia. Il Paese più importante, vuoi per la sua posizione geografica e politica che per la sua storia è l’Egitto. Dalla televisione le notizie si succedono: “Da ore il cuore del Cairo è un campo di battaglia in cui si scontrano i sostenitori del rais e i manifestanti che da giorni sono scesi in strada contro il regime”. “Che Dio ci aiuti o moriremo qui!”, grida al microfono una donna anziana… Migliaia di sostenitori del regime (in particolare quelli che volevano difendere il loro lavoro rivolto soprattutto ai turisti) hanno fatto irruzione nella piazza “caricando” i manifestanti anti regime. Sono arrivati con i cammelli e a cavallo, usando i frustini contro la folla. Il Paese, dopo alcuni mesi, resta ancora bloccato e sono tanti i commercianti che vorrebbero ricominciare a lavorare normalmente, il turismo, principale fonte di reddito è praticamente fermo. Anche il museo del Cairo è stato “assaltato”. Per fortuna non ci sono gravi danni, il bilancio, spiega il direttore del museo egizio del Cairo, poteva essere tragico, un gruppo di persone è entrato nell’edificio, calandosi dal tetto, e ha saccheggiato il negozio di souvenir, spaccato vetrine e asportato preziosi reperti, danneggiato due mummie, una statuetta di Tutankhamon. “Abbiamo difeso il museo con i nostri corpi -racconta- l’esercito è arrivato solo dopo un’ora. Non voglio pensare che la matrice di questi attacchi sia di stampo religioso. Atti di iconoclastia fondamentalista, tesi a cancellare testimonianze pre islamiche, come quelli accaduti ai Buddah dell’Afganistan, sarebbero un delitto intollerabile”. Il Museo del Cairo è un’istituzione veneranda che risale al 1859, realizzata da Auguste Ferdinand Mariette mitico fondatore del Servizio delle Antichità dell’Egitto, ed è praticamente lo scrigno della memoria dell’Egitto. Contiene il tesoro di Tutankhamon, una quantità di sarcofagi dipinti, mummie di sovrani famosi come Ramses II, preziosi testi su papiro, oggetti e scene miniaturistiche, gioielli, armi, opere d’arte di straordinaria bellezza. Insomma le testimonianze di tutta una civiltà. Margaret Maitland, un’egittologa dell’Università di Oxford, ha identificato alcuni degli oggetti danneggiati. Per alcuni giorni ha sfogliato alcune foto da Al Jazeera e da Flickr [en] e le ha confrontate con quelle che ritraevano i pezzi originali intatti. “Tragico” e “devastante” sono solo alcuni degli aggettivi che usa per descrivere ciò che è andato perduto. “Ho riconosciuto la barca di legno distrutta che appartiene alla tomba di Meseti, a Asyut (Cairo 4918). È uno dei modelli di barca più grande esistente, misura più di 15 metri e risale approssimativamente al 2000 a. C., ha più di 4000 anni”. Davvero triste. “Ci sono notizie preoccupanti riguardo ai siti archeologici e musei del Paese che sono stati presi di mira, ma ancora nessuna informazione concreta al riguardo. Tuttavia, sono sbalordita e ammiro gli sforzi dei cittadini locali che proteggono l’eredità di cui vanno tanto fieri. Qualunque sia il danno provocato, potrebbe essere stato addirittura più grave senza il loro intervento”. È interessante e ci porta un po’ di ottimismo considerare che i Paesi arabi laici come l’Irak, la Tunisia e lo stesso Egitto hanno sempre valorizzato grandemente la storia pre islamica dei loro popoli. Mubarak ha sempre sostenuto l’immagine faraonica dell’Egitto e la Tunisia organizzò addirittura il rimpatrio delle presunte (quanto improbabili) ceneri di Annibale. Sarebbe un disastro se queste memorie tanto prestigiose fossero trascinate nella rovina. D’altra parte l’emergere dei fratelli musulmani di matrice indubbiamente fondamentalista non aiuterebbe: per loro gli egiziani faraonici erano dei pagani e le loro immagini offendono Dio. È augurabile che chiunque vinca si renda conto che ogni danno inferto ai tesori dell’antichità è un danno grave per l’Egitto di oggi ma anche per l’eredità culturale e storica dell’intera umanità. Lo dimostra il grande impegno del mondo intero per salvare i Templi della Nubbia che stavano per essere “sepolti” dalle acque del Nilo con la costruzione della diga Nasser. Difendiamo i tesori della storia egizia dai fondamentalisti 3 NUMERI ENTI DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Dal Prato CAPO REDATTORE Graziano Pelizzaro REDAZIONE Giulia Avanzi Sergio Desiderati Laura Leorati Francesca Lugoboni Elodio Perani Sandra Tosi Paolo Zani COLLABORATORI Giorgio Arienti Cristina Delmenico Michele Galli Marta Leali Donatella Lusenti Franco Mondadori Francesca Pesci Luca Piazza Mariavittoria Spina Giulia Stuani Davide Truzzi Giovanni Zangobbi PROGETTO GRAFICO Claudia Dal Prato EDITORE Centro Culturale “San Lorenzo” via Virgilio, 25 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 348 3115232 e-mail: [email protected] R. O. C.: N° 9434 del 16-10-00 Aut. Tribunale di Mantova N° 8/95 del 30-05-1995 Stampa: Arti Grafiche Studio 83 (VR) Cellofanatura e spedizione postale Coop Service s.c.r.l. Virle Treponti (BS) COSTO MODULI 1 modulo verticale: mm 60 x 38 E. 40,00 2 moduli orizzontali: mm 60 x 82 E. 70,00 4 moduli orizzontali: mm 60 x 170 E. 110,00 1/2 pagina: mm 124 x 170 E. 180,00 Pagina intera: mm 277 x 170 E. 300,00 ENTI AMBULATORI MEDICI Carabinieri - tel. 0376 819006 - 112 Municipio - tel. 0376 819201 Vigili Urbani - tel. 0376 840241 Biblioteca comunale - tel. 0376 840435 Teatro e manifestazioni - tel. 0376 1620428 Oratorio San Lorenzo - tel. 335 1211999 Protezione Civile - tel. 0376 847388 Prenotazione ambulanza - tel. 349 8608653 Istituto Comprensivo - 0376 819049 - 819059 Istituto Statale d’Arte - tel. 0376 819023 Corpo Bandistico - tel. 0376 840090 Fondazione “Rizzini” onlus - tel. 0376 819120 SISAM (acquedotto) - 800 859370 - 0376 771869 GAS (metano) - Pronto intervento tel. 800 905 440 Cooperativa “Orizzonti” - tel. 0376 847326 CSE-Anffas - Rebecco - tel. 0376 818253 Parrocchia Birbesi - tel. 0376 819602 Parrocchia Guidizzolo - tel. 0376 819052 Poste e telegrafi - tel. 0376 840091 UFFICI COMUNALI ORARIO DI APERTURA Da lunedì a venerdì: dalle 10.00 alle 13.00 Sabato: dalle 10.00 alle 12.00 Ufficio Tecnico: lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.30 sabato dalle 10.00 alle 12.00 Assistente sociale: lunedì e mercoledì dalle 10.00 alle 12.30 Polizia Municipale: mercoledì e sabato dalle 9.00 alle 11.00 Su appuntamento tel. 0376 840241 • Dr.ssa Emi Ghisolfi - Cell. 333 8356733 Prenotazione visite: 0376 840433 (8.30-12.30) Lun. Giov. Ven.: dalle 16 alle 19 (su appuntamento) Mar. Mer. Gio.: dalle 10 alle 13 (su appuntamento) • Dr. Orfeo Valerio Galvani Ambulatorio 0376 819794 - Abitazione 0376 819096 Lun. Mar. Mer. Gio.: dalle 9,30 alle 12,30 Mer. Ven.: dalle 16,30 alle 19,30 (su appuntamento) • Dr. Giuliano Ponti Ambulatorio 0376 819475 - Abitazione 0376 819177 Lun. Mar. Mer. Ven.: dalle 10 alle 12.30 Giovedì: dalle 16.30 alle 19 Ambulatori medici presso sede AVIS piazzale Alessandro Dal Prato • Dr.ssa Doriana Bertazzo Riceve su appuntamento tel.0376 83040 - 838500 Martedì dalle 17 alle 18,30 Giovedì dalle 8,30 alle 9,30 • Dr.ssa Angela Gatti - tel. 338 2619350 Lunedì - Mercoledì - Venerdì: dalle 17.30 alle 18.30 Ambulatorio Medole - tel. 0376 898109 • Dr.ssa Vincenza Di Marco Riceve su appuntamento tel. 335 1736606 Lunedì - Martedì - Venerdì: dalle 10.00 alle 11.00 Mercoledì: dalle 16.00 alle 17.00 Giovedì: dalle 10.30 alle 11.30 • Dr.ssa Stella Schena - Pediatra di base Per appuntamento tel. 0376847098 - 3482976673 Lun. Mart. Giov.: dalle 9.30 alle 12.30 Merc.: dalle 16 alle 19 - Ven.: dalle 14.00 alle 17.00 NUMERO VERDE FARMACIE DI TURNO tel. 800-228521 (Guidizzolo 0376 819005) Segreteria e protocollo: Da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 12.30 Posta elettronica certificata [email protected] BIBLIOTECA APERTURA invernale lun. 9-12 / 14.30-18.30 giov. 14.30-18.30 mar. mer. ven. 9-12 sab. 9-12 estivo 9-12 / 15-19 15-19 9-12 ASSOCIAZIONI Pro Loco - tel. 0376 1620426 AVIS - AIDO - tel. 0376 840177 Raphaël - Ambulatorio Castel Goffredo 0376 771292 GVG-Gruppo Volontari - tel. 0376 818240 Calcio Guidizzolo - tel. 0376 819172 Ciclo Club 1977 - tel. 0376 818189 Tennis Club Guidizzolo - tel. 0376 818382 Amici di Rebecco - tel. 0376 819678 Gruppo Alpini Guidizzolo - tel. 0376 819516 Associazione Commercianti - tel. 0376 818715 Centro Sociale “La Mimosa” - tel. 0376818419 CIMITERO 4 UTILI Tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00 ASL Ambulatorio igiene pubblica - tel. 0376 846713 Servizio di medicina veterinaria - tel. 0376 846724 Servizio igiene degli alimenti - tel. 0376 846737 Igiene dell’edilizia ed igiene pubblica - tel. 0376 846738 Amb. vaccinazioni pediatriche tel. 0376 846705 PIAZZOLA RIFIUTI ORARIO DI APERTURA Lunedì Mercoledì e Venerdì dalle 14.30 alle 17.30 Sabato: dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30 ORATORIO S. LORENZO ORARIO DI APERTURA 1ª e 3ª DOMENICA Maggio - Settembre dalle 17.00 alle 19.00 Ottobre - Aprile su prenotazione 335 422406 SANTE MESSE GUIDIZZOLO Festivi: Prefestivi: Feriali: invernale estivo 8 - 10.30 - 18 17 19 18 7.30 - 18 17 BIRBESI Festivi: Feriali: mart. ven. 9.30 8.30 REBECCO Prefestivi 18 17 Fiera in musica 2011 MERCOLEDÌ 13 LUGLIO Ore 19,30 presso il centro sportivo - Quadrangolare di tamburello giovani e vecchie glorie Guidizzolesi ORE 21,30 - Festival parade show-band - Corpo bandistico Guidizzolo - Mosson Marching Band-di Vicenza - Bazzano Castle Pipe Band-Banda di cornamuse e rullanti scozzesi di Bologna Ore 19,30 cortile del Comune - Pizza in piazza “anche da asporto” - Pizza e musica Ore 21,30 serata canora - “Una voce che si nota” Promossa da Avis Provinciale di Mantova DOMENICA 17 LUGLIO Ore 9,00 presso la sala consiliare del Comune - Costruisci? Ristrutturi? Fai manutenzione alla tua casa? Ecco cosa devi fare per essere in regola con le norme di sicurezza. A cura del “Collegio dei Geometri” della Provincia di Mantova Ore 10,00 via V. Veneto porticato ex Comune - Esposizione didattica delle specie fungine A cura del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” ore 11,00 via Vittorio Veneto - Aperitivo in musica Con il duo “Francesco Palmas e Paolo De Giuli” GIOVEDÌ 14 LUGLIO Ore 19.30 via Fabio Filzi - Gara ciclistica in notturna 19° Trofeo Pro Loco Organizzata dal ciclo club 77 ritrovo presso la Trattoria la Torre VENERDÌ 15 LUGLIO Ore 19,30 cortile del Comune - Pizza in piazza “anche da asporto” Ore 20,30 cortile del Comune - Castelli in musica spettacolo di musica celtica proposto dalle colline moreniche SABATO 16 LUGLIO Ore 10,00 sala civica - Mostra Fotografica Curata dal gruppo “Incontri Fotografici” Dalle Ore 19,00 al”Bar Gobbi” - Serata con dj TIMMY e Cocktail FROZER Daiquiri E MOJTO ore 16,00 via Vittorio Veneto -Musica itinerante - Intrattenimento musicale con PIER e il cantastorie milanese - mercatino delle occasioni - Arti e mestieri di una volta con il club delle tre età - Trucca bimbi con le coccinelle Ore 18,30 presso Teo Bar - music by mclovin dj Sprizt happy hour e mojto ore 19,30 cortile del Comune - Pizza e musica “anche da asporto” Ore 21,30 cortile del Comune - Serata dedicata a Vasco Rossi con il gruppo “Fronte del Palco” LUNEDÌ 18 LUGLIO Ore 19,30 cortile del Comune - Pizza in piazza “anche da asporto” Ore 21,30 - Concerto del Corpo Bandistico di Guidizzolo Ore 23,15 viale Martiri della Liberta Spettacolo Pirotecnico Per info: www.prolocoguidizzolo.it - cell. 339 2444823 PRO LOCO GUIDIZZOLO tel. e fax 0376 819455 cell. 339 2444823 sede via Vittorio Veneto ufficio in Municipio - sabato dalle 10,00 alle 11,30 al 2° piano 5 Sergio Desiderati è il nuovo Sindaco Lunedì 16 maggio, al termine di un pomeriggio altalenante con un attesa che si è protratta ben oltre le aspettative, Sergio Desiderati ha potuto brindare. Con lui esponenti e candidati della “Lista per Guidizzolo” che resta alla guida del paese. Voto equilibrato, con le tre forze in campo assestate attorno al 30%. La differenza, alla fine, la fanno novantanove voti. Secondo è arrivato Stefano Meneghelli, candidato leghista, terzo Cesare Trentanni con uno schieramento trasversale messo in piedi per interrompere la serie amministrativa del centro-destra. Attorno alle 18.30 di lunedì 16 maggio nell’ufficio elettorale del municipio è arrivato il primo plico di schede votate, quello della sezione di Birbesi che ha fatto esultare i leghisti con un esiguo vantaggio sulla civica. Ma già il tam tam di sms e telefonate tra chi seguiva lo scrutinio nei seggi del capoluogo dava per certo un testa a testa tra i due candidati. Così è stato, nell’attesa delle sezioni 1 e 4, quelle che già avevano fatto tardare i risultati delle provinciali e i cui problemi di conteggio sì sono riproposti anche per le comunali. Alla fine il risultato ha premiato Sergio Desiderati, con 1194 voti (35,92%), davanti a Meneghelli ( voti 1095, pari al 32,94) ed a Trentanni (1035 voti pari al 31,13%). “Sono soddisfatto del risultato. È stata molto dura, ma alla fine gli sforzi e l’impegno sono stati ricompensati” ha dichiarato a caldo il nuovo Sindaco. Come ci si sente a rappresentare solo un terzo del paese? “Siamo coscienti che i numeri sono quelli, ma per me possono rappresentare uno stimolo in più: ora devo conquistare la fiducia dell’altra parte del paese e lo farò dimostrando con i fatti la capacità amministrativa”. Quali le priorità? “Secondo la nostra visione, al centro dell’azione amministrativa c’è la persona, senza distinzione di nazionalità”. Il programma si pone quindi nel solco della continuità amministrativa con la giunta precedente, sia come obiettivi che per le scelte programmatiche. Diversi i commenti dei candidati sconfitti: Meneghelli: “Noi abbiamo vinto comunque. La soddisfazione è doppia perché abbiamo tolto tanti voti a Maccari a casa sua. Il risultato delle urne, che ha sostanzialmente fotografato un comune spaccato in tre, rappresenta il vero e proprio colpaccio per la Lega Nord di Guidizzolo.” Per quanto riguarda le scelte che il gruppo consiliare della Lega Nord terrà in consiglio comunale bisognerà attendere. Trentanni: “È ovvio che si corre per vincere, ma il nostro risultato è ottimo. Ora spero di poter proseguire il progetto, tentando di svecchiare la classe dirigente di Guidizzolo”. Seppur intervistato a caldo, Cesare Trentanni è molto equilibrato. “Tutti ci davano per sconfitti in partenza - continua Trentanni -, in realtà abbiamo il terzo dei voti dei cittadini. È stata un’esperienza molto pregnante, soprattutto dal punto di vista umano.” I fiori di Casali BOMBONIERE IDEE REGALO o Onoranze funebri Casali e Pezzini servizio 24 ore 6 Tel. 0376-818266 Via Dunant, 4 - Guidizzolo (Mn) FORNITURA E POSA DI LATTONERIE PER PRIVATI E IMPRESE - TAGLIO E PIEGATURA LAMIERE CAMINI SU VOSTRO DISEGNO VASTO ASSORTIMENTO ACCESSORI EDILI PARTNER DI “ALBATECH” PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI Questi i consiglieri eletti: MAGGIORANZA Giacomino Milani Pietro Gialdini Marco Bombana Fabio Cagioni Gianfranco Gobbi Emanuela Costa Renato Pasini Simone Zampolli MINORANZA Stefano Meneghelli Chiara Cobelli Cesare Trentanni Elena Zaccagni Emanuela Costa, mentre per la vicepresidenza il posto è stato offerto alle minoranze consiliari. Nelle intenzioni del gruppo di maggioranza “Lista per Guidizzolo” gli assessori dovrebbero poi dimettersi da consigliere e consentire il recupero di altri candidati, così da ampliare il novero degli amministratori, per affrontare l’impegno amministrativo con una squadra più ampia e completa ed allo stesso tempo coinvolgere di più la componente sia femminile che dei giovani, ai quali specialmente è affidato il compito di rinnovare un gruppo che amministra Guidizzolo da sedici anni ed al quale i guidizzolesi hanno rinnovato la fiducia. Questa la nuova Giunta, che con le nuove norme prevede solo 4 assessori: Sergio Desiderati - Sindaco Pietro Gialdini - Vicesindaco con delega ad Opere Pubbliche, Territorio, Urbanistica, Attività Produttive Giacomino Milani - Assessore, con delega ad Edilizia Scolastica, Manutenzione Strade, Verde Pubblico Simone Zampolli - Assessore con delega a Politiche Scolastiche e della Famiglia Lino Valbusa - Assessore con delega a Affari Generali, Personale, Sicurezza, Ambiente ed Ecologia I settori mancanti dovrebbero essere oggetto di apposita delega ai rimanenti consiglieri di maggioranza, che pertanto verranno tutti responsabilizzati. Anche le minoranze consiliari verranno coinvolte nel momento della composizione delle commissioni. Nel primo consiglio Comunale, convocato per il 3 giugno 2011, è prevista la nomina del Presidente e del Vicepresidente del Consiglio Comunale. Al momento di andare in stampa per la nomina del presidente si trova in pole-position la sig.ra ADOLFO NEGRI Vendita e assistenza Impianti a gas tel. 0376 847016 Via H. Dunant - Guidizzolo (MN) 7 Si ampliano i servizi alla Fondazione Rizzini La Fondazione Rizzini è tra le realtà socio-assistenziali che si stanno sempre più aprendo al territorio. Ne abbiamo parlato con il presidente Claudio Delmenico. Casa di Riposo? Come ho già detto in altre occasioni, “di riposo” c’è solo il nome. Infatti mentre gli ospiti sono impegnati nelle svariate attività quotidiane, come avrà letto nei numerosi articoli apparsi sui giornali, le strutture in genere sono costantemente alla ricerca di nuove soluzioni per adeguarsi alle normative in continua evoluzione e per realizzare percorsi di assistenza più specifica e personalizzata richiesta per ospiti sempre più gravi, avendo adottato come criterio di ammissione, la gravità delle patologie e le necessità di tipo sanitario. L’artista prof. Severino Spazzini consegna tre incisioni originali alla Fondazione Rizzini 8 Come vi muovete? Al di là delle pure spese di manutenzione (anche se la struttura non li dimostra ha pur sempre i suoi 11/13 anni) che comunque hanno un peso non indifferente sul nostro bilancio, come da tradizione ormai, ci siamo soprattutto concentrati sui servizi alle persone. Così abbiamo proceduto all’assunzione di due animatrici in modo da offrire un qualificato servizio, specifico e fondamentale per gli ospiti. Contemporaneamente è stato potenziato il servizio di fisioterapia costruendo un gruppo ben affiatato di 4 fisioterapisti di cui 1 è anche osteopata; servizio che, vorrei ricordare, è aperto anche ad utenti esterni in orari diversificati nella giornata per non influire sul servizio agli ospiti. Interventi a breve? Nel giro di pochi mesi completeremo il processo di internalizzazione di tutto il personale “core” così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione nel 2007. Il ritardo nell’esecuzione è dovuto unicamente all’”epidemia” di maternità che ha “colpito” nel 2008 ben 9 dipendenti e che ci ha costretto ad attendere il rientro di queste persone per avere una situazione più consolidata, prima di passare alle nuove assunzioni. L’operazione è delicata e sappiamo per certo che ci saranno degli scontenti perché il criterio di selezione sarà necessariamente selettivo. Qui non siamo in una fabbrica dove basta avere un tot di unità che producano stampini uguali; qui si producono servizi per persone fragili e proprio per l’esperienza maturata, soprattutto negli ultimi due anni, posso dire quanto sia importante la competenza e la professionalità, la capacità di inserimento e di interrelazione con i colleghi e con tutte le altre figure professionali oltre alla corretta esecuzione dei protocolli. Il lavoro di gruppo, seguendo binari tracciati, prevede necessariamente l’apporto di tutti senza ricadute su altri operatori; solo in questo modo il servizio agli ospiti ne trarrà benefici”. Programmi futuri? Contrariamente a quanto avviene nel panorama nazionale, le Case di Riposo, essendo in continua evoluzione, sono tra le poche realtà che, in controtendenza, creano posti di lavoro. Infatti, siamo in fase avanzata di progettazione e di ottenimento dei vari permessi per un ampliamento strutturale di 10 nuovi posti di “sollievo” che al termine (i tempi ahimè dipenderanno dalle pratiche burocratiche) ci porterà all’assunzione di ulteriori dipendenti. VIA S. CASSIANO - GUIDIZZOLO (MN) MOBILE: 335 6069293 Col cuore in Egitto Ancor oggi, dopo migliaia di anni, il fascino dell’immensa cultura dell’antico Egitto, dei suoi munumenti - le piramidi, gli obelischi, le sfingi, i palazzi, le tombe - della sua religione e dei culti misteriosi, continua ad attirarci. La carica di magia e di mistero che la circonda, ha “catturato” molti maestri dell’archeologia moderna che in continuazione ci svelano misteri rimasti “sepolti” per secoli. L’antico impero Egizio prosperò dal 3.200 a.C. fino all’alba del cristianesimo e rappresenta una delle più importanti civiltà dal mondo. Il turista che arriva in Egitto spesso ha idee preconcette, ma subito ne subisce il fascino, prima dalla cordialità della sua gente, poi da questa antica civiltà così ricca di misteri. Quando visitiamo i siti archeologici e ci si confronta con la loro realtà, siamo impreparati ad osservare monumenti di tali dimensioni e dalla loro bellezza. Le colossali statue sono travolgenti, la delicata grazia dei dipinti delle tombe ci attrae, i bassorilievi, che raccontano la vita antica, sono presenti ovunque a testimoniare la storia dei tremila anni della civiltà egiziana, medicina, matematica, architettura, astrologia, fisica… Il Nilo, fiume della vita. È il più lungo fiume del mondo, oltre 6.000 km, attraversa il deserto e con la sua acqua abbondante irriga una stretta “lingua” di terreno (pochi km a monte e a valle), durante le piene (due volte all’anno) deposita il limo, sostanza ricca di virtù fertilizzanti che fa produrre con abbondanza ogni tipo di frutta, verdura e fiori da cui vengono estratti preziosi profumi. Dall’aereo si vede benissimo questo “serpente” verde che sembra infinito. Attorno al fiume troviamo le testimonianze più importanti del passato. Per molti anni l’Egitto fu diviso tra due regni: l’Alto Egitto nel sud, e il Basso Egitto nel nord. Nel 3170 a.C. Re Narmea, dell’Alto Egitto, conquistò il Basso Egitto. I due regni furono uniti nel 3100 a. C., sotto il faraone Menes che nella sua corona rappresenta il simbolo di entrambi i regni. Grande fu lo sviluppo delle scienze e dell’architettura ne abbiamo un esempio a Gitza nelle piramidi di Cheope (2526 a.C.) e nella grande sfinge (2550 a.C.). Nel 2134 a.C. a Luxor viene iniziato il tempio di Karnak, decretando la supremazia della città, affidandosi, per il culto e la protezione, al dio Amon Ra. Nel nuovo regno 1540-1100 a.C. i faraoni imposero importanti riforme: riorganizzare l’esercito e consolidare il potere della famiglia reale a spese dei capi feudali e/o religiosi. La valle dei Re, lontano dalla città e nel cuore di alte montagne rocciose, fu scelta come nuovo campo di sepoltura per i faraoni e degli alti dignitari, oggi ne sono state scoperte: 63, di cui 26 di faraoni Luxor: Obelisco davanti all’ ingresso del Tempio di Amon-Ra. Particolare dell’affresco (raffigurante gli apostoli) del III secolo. Dipinto sulla parete di un locale del tempio per secoli usato dai cristiani. Il viale delle sfingi 9 Tempio di Deir Al Bahari Dea Hator, particolare di un bassorilievo e il monumentale ingresso Il tempio di Philade visto dalla motonave in navigazione sul Nilo. Alcuni cammelli trasportano i visitatori. e 37 di alti dignitari. Gli scavi continuano ed altre ne verranno ritrovate, manca ancora quella del faraone Rames VIII, morto nel 1100 a. C. Con l’evocazione della Valle dei re e delle sepolture regali, i tesori di re Tanis, eredi dei re del nuovo Impero, si ha la testimonianza dell’importanza che aveva l’aldilà per il popolo egizio. Come appare da un’iscrizione: “L’universo poggia sul Faraone, insediato sulla Terra dal dio creatore per respingere il male e il caos… “Ra” ha posto il re sulla terra dei vivi, per sempre ed eternamente, per giudicare gli uomini e soddisfare gli dei.” Tra il 1356-1359 a.C. il faraone Amenhotet IV, impose il culto monoteistico del dio Aten, questo cambiamento improvviso e radicale provocò il caos e dopo pochi anni, il figlio Tutankhamon, restituì il potere ai sacerdoti con il culto di Amon Ra e delle divinità di Tebe. La storia millenaria dell’Egitto riemerge attraverso i volti dei suoi monarchi: manie, onnipotenze, solitudini, la venerazione in vita, riti, rispetto, devozioni, sacralità e speranze dopo la morte. Gli emblemi della regalità faraonica, raccontate attraverso imponenti opere, lo mostrano nelle varie vesti come un dio tra le divinità. Intermediario fra gli uomini e gli dei, i suoi caratteri divini si esprimono attraverso le immagini della regalità, grande importanza assume il valore simbolico del faraone dio tra le divinità. Il faraone è sempre rappresentato come un guerriero vittorioso, le forze divine che reggono il cosmo sono sempre presenti nelle raffigurazioni e nel palazzo ufficiale si tengono le riunioni con i ministri e si diramano al mondo i suoi ordini. Andrea Dal Prato visita il SITO rinnovato www.tomasiauto.com 10 via Salvo d’Acquisto, 2 Tel. 0376 819213 - Guidizzolo - Mantova Particolare di una tomba nella Valle dei Re Sarcofago di una regina Museo di Rahina, particolare della statua del faraone Tempio di Philade, particolare di una colonna Il Cairo, Moschea di Al-Nasir La barca, per traghettare il defunto nel regno dei morti, tipico oggetto presente nell’iconografia egizia Gizah, la sfinge e le piramidi di Cheope e Micerino 11 cronaca Riaperta la strada Squadri Lo scorso 14 maggio con una breve cerimonia sono stati inaugurati i lavori di riqualificazione di “Strada Squadri”, la comunale che collega la frazione di Rebecco con la statale “Goitese”. Quest’opera è stata realizzata da due privati, con la partecipazione del Comune sostanzial- mente per la parte relativa agli espropri là dove c’era la necessità di procedere all’allargamento della sede stradale. Nel suo intervento il sindaco uscente Graziano Pelizzaro ha ringraziato le due aziende che hanno realizzato l’opera, i tecnici progettisti e l’impresa costruttrice. “Si è trattato di un lavoro importante, ha rimarcato Pelizzaro, frutto di quanti hanno prestato la loro opera, dagli assessori, all’Ufficio Tecnico alla Polizia Locale: grazie alle sinergie prodotte siamo riusciti a riaprire questo importante collegamento prima dei tempi previsti” Nella foto: il sindaco con i titolari della ditta Ferrari, gli amministratori e il pubblico al momentodel taglio del nastro. Il vescovo in visita pastorale Durante la visita pastorale di Mons. Roberto Busti alla parrocchia di Guidizzolo un’intera giornata è stata dedicata, potremmo dire, ai ‘luoghi della solidarietà’. Al mattino il vescovo è stato accolto al Cen- 12 tro Diurno Disabili dell’Alto Mantovano che ha sede nella frazione di Rebecco e al pomeriggio, prima di incontrare in parrocchia gli operatori pastorali, alla Fondazione Rizzini. Ad accogliere Busti al mattino la presidente dell’Anffas, che gestisce il CDD, Gabriella Goi, la coordinatrice Valentina Salandini, il sindaco di Guidizzolo, sindaci e assessori dei comuni del Distretto, l’assessore regionale Carlo Maccari. Nell’occasione il CDD ha inaugurato importanti lavori di sistemazione del Centro, in funzione da circa trent’anni, e durante un momento di grande commozione l’intitolazione dello stesso alla beata Chiara Luce Badano, la giovane focolarina scomparsa a 19 anni per un osteosarcoma. Il male, prima della vita, le aveva tolto la possibilità di camminare ma non la freschezza e la voglia di usare quelle ‘ali’ con cui si stava avvicinando sempre più a Dio e nonostante non potesse più correre voleva, come alle Olimpiadi, passare ai giovani la fiaccola della vita da spendere sempre bene. I lavori di sistemazione vedono gli utenti sempre più al centro e nel cuore delle attività di stimolazione multisensoriale, dai colori pieni di luce delle pareti, ai laboratori, agli spazi esterni. Lavori resi possibile grazie anche agli aiuti delle Fondazioni Bam e Comunità Mantovana che la presidente Goi ha pubblicamente ringraziato. Nel pomeriggio alla Fondazione Rizzini il benvenuto al vescovo, accompagnato dal parroco don Libero Zilia e da don Adriano Avanzi, è stato portato dal presidente Claudio Delmenico e dalla direttrice Andreina Piccardi presenti gli amministratori della struttura oltre che del comune. Busti rispondendo ai saluti ha parlato in entrambe le strutture dell’importanza della vita in ogni suo momento ed in ogni sua manifestazione. ‘Ogni persona è irripetibile agli occhi di Dio, ha detto il vescovo’ il quale ha ricordato Cristo, la Sua vita da bambino, ragazzo e uomo di Israele, vissuta in ascolto e dedizione come tanti altri ragazzi prima di iniziare il Suo prodigioso annuncio del Regno di Dio. Ha quindi ringraziato quanti prestano la loro opera in queste strutture dove la solidarietà e l’amore per l’uomo, per ogni uomo, sono di casa. Non sono mancati intensi momenti di preghiera che mons Busti ha guidato e condiviso con i molti presenti. cronaca Giovanni Paolo II Beato Giovanni Paolo II da domenica 1° maggio, dal momento in cui stato sollevato il drappo che copriva l’immagine è ufficialmente un nuovo Beato della Chiesa cattolica. Proclamato dal suo successore Benedetto XVI davanti ad una moltitudine di pellegrini, commossi, giunti da ogni parte del mondo, per assistere alla celebrazione di Beatificazione. (Gli addetti della Prefettura hanno calcolato che ci fossero più di un milione e mezzo di fedeli.) Tanti giovani esausti per aver trascorso la lunga notte in preghiera nella Piazza San Pietro, al termine della Santa Messa si sono rimessi in fila per venerare la bara esposta sotto l’altare della Confessione in Basilica. Anche Mantova ha ricordato questo magnifico Papa con una mostra, in via di svolgimento al Museo Diocesano “Francesco Gonzaga”. Il 30 aprile scorso è stata inaugurata la mostra di medaglie, monete e francobolli del suo pontificato. E’ curata da tre collezionisti mantovani, aderenti al circolo filatelico numismatico mantovano, Dott. Carlo Negri (presidente del circolo), Avv. Giorgio Martinelli e Amedeo Imperatori. Alle 16,00 con una nutrita partecipazione di pubblico, ha preso la parola il direttore del Museo Mons. Roberto Brunelli. Ha presentato la mostra, esprimendo la propria gioia per ospitare una raccolta di medaglie, monete e filatelia che propone una narrazione dei momenti salienti della vita di un Papa che ha sconvolto la storia. Ha preso quindi la parola il Dott. Negri, che ha illustrato le emissioni dei francobolli e gli annulli emessi lungo tutto il suo pontificato. Infine l’Avv. Martinelli ha spiegato brevemente la storia delle emissioni di monete e medaglie annuali. L’avvenimento è stato ricordato con una artistica cartolina ricordo, con annullo e francobollo di Giovanni Paolo II. La cerimonia si è conclusa con un gradito rinfresco. Amedeo Imperatori Almost B Giovani e talentuosi: un mix perfetto per creare una band! Gli Almost B sono una cover band che suona rock’ n’ roll, ma utilizza anche pezzi propri. Hanno scelto questo nome scherzando: sulla maglietta di un ex componente vi era scritto “almost” e loro hanno aggiunto una “B” perché si ispirano principalmente ai Beatless. La loro influenza non è solo questa, ma adorano anche i Rolling Stones, Johnny Cash, T.Rex etc… Fanno le loro prove due volte alla settimana nella sala che offre l’oratorio di Guidizzolo e con un po’ di duro lavoro sono riusciti a partecipare a diverse selezioni, le quali sono state tutte vinte; l’ultima è stata per l’ HIGHT SCHOOL PARTY. Si esibiranno verso metà Giugno (data ancora da definirsi) alle piscine “Marsiletti” e al campo sportivo di Guidizzolo il 17 Giugno. Questo gruppo nasce nel Novembre 2009, in una giornata noiosa due di loro hanno avuto questa idea che man mano si è realizzata. Si definiscono una band “democratica”, ovvero escavazione - lavorazione - vendita ghiaia e sabbia movimenti di terra e noleggio macchine operatrici fl Via Mottella,fiflc.m. - Fr. San Giacomo - 46040 Cavriana (MN) fl Tel. 0376 819140 - 29 - fax 0376 819082 http://www.bassignanicave.it e-mail: [email protected] 13 cronaca prendono decisioni tutti insieme, si consultano e non hanno un leader. Il gruppo è composto da: Nicola Montagnoli alla batteria, Alessandro Rossi al basso, Riccardo Pastorelli voce, Chiara Menozzi al sax tenore. Questi ragazzi sognano di riuscire, un giorno, ad incidere un album e per questo si impegnano costantemente. Non ci resta che augurargli un grande “in bocca al lupo”! Chi volesse saperne di più può contattarli su Facebook sul gruppo Almostb. Pulcini 2000 il futuro del calcio Il calcio guidizzolese, molto seguito e praticato, continua a darci grandi soddisfazioni. Questa volta ottimi risultati sono stati raggiunti dalla categoria “Pulcini 2000” che nel periodo delle festività pasquali ha partecipato al 9° torneo dell’Adriatico svoltosi a Cesenatico. I ragazzi hanno vinto il proprio girone qualificandosi primi, in un torneo dall’alto livello tecnico, per entrare nella rosa delle prime quattro squadre ed ottenere in fine un ottimo quarto posto. E’ stata per tutti un’esperienza indimenticabile utile alla crescita degli atleti e di grande importanza nel rafforzare lo spirito di squadra, intenti che il mister Matteo Premoli intendeva perseguire al momento della iscrizione al torneo e che con soddisfazione ha visto concretizzarsi. Infatti, grazie anche al supporto dei genitori, il gruppo di atleti ha raggiunto non solo ottimi risultati sportivi ma è cresciuto maturando valori quali l’amicizia e lo spirito di gruppo. I cinque giorni trascorsi con i ragazzi sono stati un’esperienza molto importante anche per il mister, il suo ruolo di educatore sportivo e di preparatore tecnico e tattico si è tradotto nell’insegnamento di piccole lezioni di vita, fondamentali nella crescita dei ragazzi. Il mister Matteo Premoli ringrazia di cuore tutti i genitori che si sono adoperati e che lo hanno sostenuto e soprattutto i ragazzi con cui ha vissuto questa esperienza indimenticabile. Un ringraziamento speciale a Marco Bombana per il suo encomiabile aiuto e supporto. Ora non ci resta che augurare a tutti loro di continuare ad impegnarsi a diventare il futuro del calcio guidizzolese. 14 Corso di micologia 2011 Anche quest’anno sono un centinaio i partecipanti al corso di micologia promosso dal Gruppo Micologico-Naturalistico “Colli Morenici” che si è chiuso il 23 maggio. Ogni lunedi dal 28 marzo scorso il corso si tiene nella sala consiliare del Comune, in Via Filzi, alle 20,30, con i lavori coordinati dagli esperti Giorgio Arienti e Marinella Gobbi i quali seguono il testo “Introduzione allo studio dei funghi” edito dal Circolo Micologico “Carini” di Brescia; un testo scientifico in cui vengono riprodotte a colori e commentate immagini di specie fungine e ripresa la normativa di riferimento. Camminare in “salute” La 38ª “Camminata della Salute” non competitiva a passo libero, organizzata da Comune e Pro Loco col patrocinio di Provincia, Regione, collaborazioni varie, il prezioso supporto del mondo produttivo-associazionistico locale e di Fiasp rappresentata dal suo presidente provinciale nonché tesoriere nazionale Angelo Regattieri, si è confermato un appuntamento di grande attrattiva. Cuore della manifestazione l’attrezzatissimo Centro Sportivo Comunale; venti i gruppi aderenti con oltre 300 podisti e altri 400 in corsa solitaria provenienti da tutto il mantovano e dalle province limitrofe. Diversificati gli itinerari: riservati agli adulti Km. 6,500 e 13,500 immersi nel verde pedecollinare; per bambini ed utenti dei Centri Anffas di Rebecco e Sacca di Goito percorsi dedicati di max 800 mt da coprire nella nuova pista d’atletica. In chiusura la consegna di ricchi riconoscimenti; al gruppo più numeroso, “Atletica Gui- cronaca dizzolese” di 54 iscritti, la pancetta steccata di 2 mt, mentre a quelli con un minimo di 10 aderenti pancette da un Kg; a tutti gli altri coppe e gadget. Nei ringraziamenti finali rivolti agli sponsor, forze dell’ordine, Gruppo Alpini, gli infaticabili Lino Bicelli e Gianluigi Grandelli, la disinvolta speaker Franca Maffazioli al sindaco Graziano Pelizzaro, all’assessore allo sport Cesare Maccari, al presidente Pro Loco Silvio Tarchini, alla psicologa Cristina Butti. Sottolineata a più voci la valenza di un evento - quest’anno con la presenza più massiccia dei residenti riuscitissima festa paesana - capace di cementare le varie forze in campo sull’obiettivo prioritario di favorire un momento sportivo e aggregativo per giovani e famiglie, allargandolo ai diversamente abili per garantirgli pari dignità sociale. Celebrato il XXV Aprile Le note dell’Inno Nazionale seguite dalla canzone del Piave e dal Silenzio intonati dal Corpo Bandistico; il discorso del sindaco Graziano Pelizzaro e poi alcune pagine tratte dal “Diario” di Anna Frank o da Primo Levi ed il suo “Se questo è un uomo” hanno caratterizzato la celebrazione del 25 aprile davanti ai monumenti ai caduti del Capoluogo e delle frazioni di Birbesi e Rebecco. Pelizzaro nel proprio intervento ha ricordato i molti caduti per la libertà ed ha inteso poi guardare avanti, alle nuove generazioni le quali devono trarre dalla storia un monito per costruire un futuro di pace. Invito raccolto da alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo di Guidizzolo i quali hanno risposto all’invito dell’Amministrazione ed interpretato questi sentimenti attraverso la lettura, come anticipato, di pagine struggenti della letteratura, ma soprattutto della vita di importanti testimoni della barbarie provocata dall’odio e dall’egoismo di chi ha voluto porre la follia davanti alle ragioni dell’uomo. «È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.» Così dice tra l’altro Anna Frank nel proprio Diario; parole che in- sieme, a quelle lette davanti al monumento guidizzolese che ricorda i caduti di tutte le guerre, hanno portato grande commozione nei presenti alla cerimonia. Perché anche in questi giorni nel mondo si stanno consumando tragedie dettate unicamente dalla volontà di sopraffazione e dalla smania di potere; l’esatto contrario di quel ‘servizio alla persona’ che chiunque è chiamato a governare i popoli dovrebbe porre nella propria attività quotidiana. Assemblea provinciale Aido Affollata e commossa assemblea provinciale Aido lo scorso 10 aprile nella sala consiliare del Comune di Guidizzolo. Ad introdurre i lavori la presidente provinciale Antonella Marradi che ha portato i saluto ai presenti in questo seguita dal sindaco Graziano Pelizzaro, dall’assessore regionale Carlo Maccari e dal presidente della sezione guidizzolese Giovanni Milani. Da tutti un ringraziamento agli oltre 16.000 mantovani che hanno aderito all’associazione ed un forte richiamo al valore della donazione. In questo coinvolte anche le associazioni consorelle Admo, Abeo e Avis. Per quest’ultima è intervenuto il consigliere provinciale Paolo Bassignani ricordando come ciò di cui noi oggi disponiamo deriva da chi c’è stato prima di noi e ciò che avranno i nostri figli dipenderà da quello che AUTO SOSTITUTIVA E PREVENTIVI GRATUITI SOCCORSO STRADALE CONVENZIONE CON COMPAGNIE ASSICURATIVE SOSTITUZIONE E RIPARAZIONE CRISTALLI Via Buonarrotti, 18/20 46040 Guidizzolo MN tel. 0376.818592 cell. 339.298390 - www.carrozzeriarg.it email: [email protected] 15 cronaca noi daremo loro. I momenti più coinvolgenti sono giunti quando il dr. Giuseppe Sciuto è intervenuto, commosso fino alle lacrime, reduce da un espianto di cornee, poche ore prima, da una ragazzina diciassettenne, e dalla presenza di due trapiantati di cornea di martedi scorso i quali hanno portato la loro testimonianza. La presidenza dell’assemblea è stata assunta da Franco Guernieri della sezione di Felonica il quale ha lasciato la parola all’ampia e dettagliata relazione della presidente Marradi la quale ha emozionato la platea. Ha ricordato il lavoro di Aido, la generosità di tantissimi persone, il servizio di moltissimi associati; ha ringraziato tutti lasciando un forte pensiero conclusivo: “C’è ancora una certezza magnifica che accompagna l’amore, la convinzione che ogni gesto viva di un incantesimo antico, antico come il segreto dell’uomo”. In sala altri trapiantati e congiunti di donatori. Prima del dibattito Franco Guernieri ha ricordato come l’Italia vent’anni fa fosse ultima in Europa nell’abito della donazione; oggi è 2ª per i prelievi multiorgani e 1ª per il trapianto di cornee. Strada ne è stata fatta. Nuova gestione al bar Tre Corone Lo storico bar “Tre Corone”, per molti anni anche albergo e “locanda” con diverse camere per dormire utilizzate soprattutto dai rappresentanti di passaggio, ha cambiato recente- 16 mente gestione. Sofia è la nuova titolare, in Italia da oltre 4 anni, con un italiano ancora un po’ incerto, riesce con un sorriso sereno ad accontentare i clienti nelle loro richieste di ogni tipo di bevanda. Al mattino, dopo le 11, un servizio molto apprezzato due specialità della sua terra: patatine e pesciolini fritti, preparati al momento, caldi e croccanti da essere un delicato accoppiamento all’ottimo presecco o all’aperitivo prescelto. La grande sala viene messa a disposizione per i gruppi che vogliono incontrarsi per festeggiare o semplicemente per programmare gite della “classe” o semplicemente una merenda tra amici con un buon salame, una fetta di polenta e naturalmente del buon vino, il tutto accompagnato da una simpatica atmosfera di semplicità e amicizia. Il locale dispone anche di una attrezzata sala giochi con un reparto attrezzatoper i fumatori. Il comune e la sicurezza stradale Come ormai ogni anno, nella ricorrenza del 12 maggio, il Comune di Guidizzolo ha commemorato il tragico evento del 1957, ovvero l’incidente delle Mille Miglia. Ricordare un evento tragico come quello può avere senso solo se l’obiettivo è quello di favorire il diffondersi di una cultura volta alla tutela della vita e della sicurezza degli utenti della strada. Ora, si sa che l’incidente avvenne in territorio del Comune di Cavriana, ma è vero anche che ovunque quel tragico evento è da sempre associato al nome di Guidizzolo, così nel mondo dell’informazione, come negli ambienti sportivi. Con queste premesse negli anni scorsi è nata una proficua collaborazione tra la nostra Amministrazione Comunale, l’Università di Siena, il Centro Studi Indipendente per la Sicurezza Stradale e l’European Group On Vehicle Air Indoor Quality, per la realizzazione di interventi mirati allo studio ed alla divulgazione di iniziative in materia di sicurezza stradale. Ricordiamo peraltro che sia per il 2009 che per il 2010 il Comune di Guidizzolo è stato premiato con la Targa Blu. Quest’anno il programma della manifestazione, cronaca che si è tenuta lo scorso 21 maggio, era particolarmente nutrito, come ricca e qualificata era la presenza degli ospiti, come sottolineato nel suo saluto dal sindaco Sergio Desiderati, affiancato, in una sorta di passaggio del testimone, da Graziano Pelizzaro. Tra gli intervenuti, sicuramente il nome più conosciuto dal grande pubblico è quello del giornalista Ezio Zermiani, storico commentatore televisivo della Formula 1, ma altrettanto di rilievo la presenza del prof. Antonio Dal Monte, già direttore dell’Istituto di Scienza dello Sport del Coni. Entrambi hanno portato alla platea le loro testimonianze di vita vissuta nel mondo dei motori. Appassionato come al solito, poi, l’intervento del prof. Aldo Ferrara, intervenuto sia in rappresentanza dell’Università di Siena, sia dell’EGOVAI-Q, ma soprattutto come co-autore del volume “Tra polvere e bulloni: la Targa Florio”, oltre che come amico del nostro Comune. Che c’entra la Targa Florio con noi? E’ lui stesso a spiegarcelo: “E’ un magnifico filo ideale quello che lega Mille Miglia alla Targa Florio, un filo di asfalto, ancorché polveroso, che unisce l’Italia prima ancora dell’autostrada del sole. Un filo di sogni, speranze, emozioni, palpiti, sussulti, delusioni, talora anche sangue.” Infine la prof. Denise Annovazzi ha portato la voce della Associazione Europea Familiari delle Vittime della Strada, richiamando l’attenzione soprattutto dei ragazzi presenti sulla necessità di salvaguardare la propria e l’altrui vita nella guida e nell’uso della strada. Prima dell’intervento conclusivo di Paolo Pettinari, segretario del CE.S.I.S.S., che ha illustrato in maniera esaustiva le più recenti normative sulla sicurezza stradale e le proposte di iniziative del Centro stesso, a disposizione dei Comuni, si è avuta la premiazione del concorso riservato alle scuole medie superiori. Quest’anno, infatti, è stato indetto un concorso per sensibilizzare i giovani sull’importanza di una guida sicura ed offrire loro, attraverso la realizzazione di una serie di elaborati, un’ulteriore opportunità di riflessione sulle problematiche inerenti la sicurezza stradale e sulle misure da adottare per scongiurare i pericoli, legati alla guida in ogni condizione possibile. Il concorso comprendeva tre sezioni: 1) un segnale stradale che non esiste, da proporre per l’inserimento nel codice della strada; 2) un manifesto atto alla diffusione sintetica dei concetti virtuosi in tema di sicurezza attiva; 3) un videoclip diffusibile nelle scuole e nelle scuole guida. A nome della giuria, il prof. Edoardo Bassoli ha illustrato le motivazioni delle opere risultate vincitrici. Per la sezione “segnale stradale” è stata premiata Valentina Caldera, dell’Istituto Marco Polo di Desenzano del Garda, mentre per la sezione “manifesto” la vincitrice è risultata Giulia Santinato del Liceo Artistico “Alessandro Dal Prato” di Guidizzolo. Infine, per la sezione “videoclip” si è avuto un ex-aequo: a pari merito sono stati premiati Ronca Viola, sempre del “Dal Prato” di Guidizzolo e la classe 5^ B dell’Istituto Primo Levi di Quartu Sant’Elena (Cagliari). 17 Autotrasporti SIMIONI GIANCARLO SERVIZIO GRU Tel. 0376 819035 - 348 3957060 via Ceresara, 11 18 46040 Guidizzolo - MN Che cos’è l’osteopatia L’Osteopatia è una medicina complementare manipolativa rivolta alla globalità dell’individuo. È una filosofia metodologica manipolativa, diagnostica e terapeutica, il cui principio lega la salute ed il suo mantenimento al movimento del corpo umano ed alla sua capacità di mantenersi da solo in uno stato di salute ottimale. Il trattamento manipolativo osteopatico ha dunque come obiettivo il ripristino della mobilità fisiologica dei vari sistemi corporei, in particolare del sistema muscolo-scheletrico, strumento della vita di relazione ed espressione dello stato di salute. Cerca di capire come tutti i sistemi corporei (sistema osteomuscolare, cranico, viscerale, masticatorio, visivo, posturale etc.) interagiscono tra di loro e, in caso di cattiva autoregolazione, possono far nascere un sintomo. L’Osteopatia ricerca le restrizioni di mobilità presenti nel sistema corporeo attraverso tecniche specifiche e mira al ripristino della mobilità normale o, in caso di patologie invalidanti, della mobilità residua, utilizzando esclusivamente tecniche manuali. Il trattamento manipolativo osteopatico tende ad un sostanziale riequilibrio funzionale, non mirato alla semplice soppressione del sintomo, dimostrandosi efficace sia nell’ambito preventivo che di mantenimento dello stato di salute, oltre ad essere un valido contributo e supporto nella cura di molte affezioni patologiche. L’Osteopatia condivide con la medicina convenzionale gran parte delle conoscenze medico-biologiche, ma l’analisi funzionale osteopatica, il conseguente percorso metodologico deduttivo e l’affermazione di un strategia finale di trattamento, differiscono totalmente dalla diagnostica medica, avvalendosi di metodiche valutative, linguaggio ed interpretazione proprie. In Italia l’Osteopatia è esercitata da professionisti che hanno frequentato una Scuola di Osteopatia della durata di 6 anni, riconosciuta dal Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I.). Riesce ad offrire una risposta adeguata a molte patologie di origine funzionale nelle varie specialità: - Pediatria: per migliorare lo sviluppo del neonato e del bambino in casi di torcicollo miogeno, traumi da parto, otiti recidivanti, cefalee, reflussi, coliti, sinusiti, scoliosi infantili, disturbi dell’appoggio del piede (cavo, piatto, etc), disturbi della bocca e del palato (malocclusioni, deglutizioni atipiche, dislalie, etc). - Ortopedia: disturbi dell’apparato muscoloscheletrico, lombalgie, sciatalgie, discopatie ed ernie discali, cervicalgia, torcicollo, colpo della strega, etc. - Odontoiatria: disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, malocclusioni e loro influenza sulla postura. - Neurologia: trattamento delle cefalee, trattamento delle neuropatie da intrappolamento (nevralgie cervico-brachiali, tunnel carpale, etc). - Otorinolaringoiatria: trattamento delle vertigini cervicogeniche, sinusiti. - Ginecologia: trattamento delle dismenorree e delle amenorree, delle cicatrici post-interventi (cesarei, isterectomie, etc), trattamento della lombalgia in gravidanza. - Gastroenterologia: disturbi dell’esofago, dello stomaco e dell’intestino, senza cause organiche. Attualmente “l’osteopatia” è praticata agli ospiti della Casa di Riposo Rizzini e può essere usufruita anche da utenti esterni al lunedì. L’Osteopata, Felice Teora, mentre esegue un trattamento servizi ecologici . spurghi civili ed industriali Paninoteca SISAL, Superenalotto, Ricariche telefoniche Tel. 0376-818420 . spurghi civili ed industriali . videoispezioni con localizzazione elettronica di rottura tubazioni . smaltimento fanghi . ritiro e smaltimento alimenti scaduti . preventivi gratuiti . servizio 24 h milani s.r.l. 46040 guidizzolo . mn . via marchionale 18 cell. 335 7587441 . tel. 0376 849544 . www.milanisrl.com Gruppo Alpini Guidizzolo tel. 0376 819516 19 Istituto Superiore d’Arte Alessandro Dal Prato A cura del dirigente scolastico Prof.ssa Franca Damico XIII SETTIMANA NAZIONALE DELLA CULTURA L’unica scuola della provincia di Mantova ad aderire alla Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali fin dalla sua prima edizione è il nostro Liceo Artistico. D’allora, con una dedizione che va ben oltre i propri doveri, Docenti, Studenti, Collaboratori scolastici e personale A.T.A, ogni anno si impegnano per non mancare all’appuntamento con l’evento culturale più famoso e atteso dell’anno. Impegno puntualmente ripagato dalla soddisfazione di vedere Guidizzolo e il suo Istituto far bella mostra nella più grande e visitata vetrina italiana dedicate all’arte. In quest’ultima edizione, abbiamo proposto la “Kermesse dell’arte”, ovvero attività artistiche autogestite dai 250 studenti, dalla Iª alla Vª svoltasi nell’ampio cortile della scuola che per un giorno si è trasformato in un grande atelier a cielo aperto, e corsi gratuiti pomeridiani di tecniche artistiche con apertura al pubblico dei laboratori e della sede scolastica anche domenica 17 aprile. Un programma pensato per coinvolgere maggiormente la cittadinanza nella vita e nelle attività di questa istituzione considerata fiore all’occhiello della comunità, ma che in realtà pochi conoscono veramente. All’evento, realizzato grazie al sostegno e alla collaborazione del Comune, della Biblioteca, della Pro Loco di Guidizzolo e dell’ Associazione di ex studenti I.S.A “Excursus”, hanno generosamente dato il loro contributo di creatività ed esperienza gli artisti: Riccardo e Raffaele Darra, Franco Bassignani, Giuseppe Billoni ed Edoardo Bassoli. A loro, al sindaco Graziano Pelizzaro, all’assessore Renato Azzini, a Paola Pasquali, Silvio Tarchini, Giovanni Magnani ed ai docenti Castagna, Trombani, Flisi, Salamone, Poletti, Brotto, Banni, Fischetti, Buccelleni e alla coordinatrice del progetto prof. ssa Monacelli , il mio personale ringraziamento. - “Architettura Mangiata” Buffet di dolci e frutta a forma di palazzo e giardino all’italiana realizzato dagli studenti - L’artista Riccardo Darra dimostra la tecnica del Mosaico di vetro. - Il maestro incisore Franco Bassignani e la prof.ssa Sira Castagna spiegano la tecnica dell’Acquaforte. - Laboratorio di Ebanisteria. Il prof. Amedeo Buccelleni illustra la tecnica della Tarsia - Installazione in legno realizzata dagli studenti omaggio all’Architetto e Designer Enzo Mari. - Alunni intenti ad eseguire un Murales E’ un piacere indossarlo Tendaggi - Materassi - Divani su Misura Preventivi senza impegno FRACCARO FRANCO ALESSANDRO e MICHELE Negozio 0376 847007 - Franco 331 6083428 - Alessandro 333 5410713 - Michele 349 4139784 20 Piazza Pezzati, 25 - Guidizzolo MN ABBIGLIAMENTO PROFESSIONALE PERSONALIZZATO Via C. Grassi, 3 46040 Cavriana (MN) tel. 0376 804133 www.ilcamice.com Mantova per l’Europa Concorso dal titolo: “Il Risorgimento Italiano e il coinvolgimento degli stati europei nella prospettiva dell’unità Europea” promosso dalla Fondazione Comunità Mantovana Onlus In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, molte ed autorevoli sono state le commemorazioni ufficiali in tutta la penisola ed i cittadini, in varia misura, hanno partecipato numerosi e per la prima volta uniti attorno ad un valore grande quale appunto la consapevolezza di aver raggiunto un obiettivo che forse fino ad ora non era mai stato recepito in maniera consapevole e condivisa. La valenza simbolica delle molte celebrazioni ha voluto anche essere la rappresentazione dell’identità e dell’unità nazionale. Tanto più valore hanno dunque avuto le presenze di nuovi volti che si sono affacciati per la prima volta in modo ufficiale ad esprimere una loro opinione su questo tema, in una congiuntura storica così importante, quale l’anniversario dell’Unità d’Italia ed hanno contribuito con la loro voce ad affermare il valore dell’ideale che è alla base della nostra Res Publica. In terra mantovana la “Fondazione Comunità Mantovana Onlus”, che festeggia quest’anno il suo decimo anno di buone pratiche, avvalendosi di un fondo patrimoniale intitolato a Dacirio Ghidorzi Ghizzi, appassionato sostenitore della causa federalista ed europea, recentemente scomparso, ha partecipato alla causa ed ha indetto un concorso dal titolo: “Il Risorgimento Italiano e il coinvolgimento degli stati europei nella prospettiva dell’unità Europea”, rivolto agli studenti ed alle studentesse degli ultimi due anni degli Istituti Superiori di Mantova e provincia. I ragazzi si sono messi all’ opera ed hanno contribuito con la produzione di molti elaborati che i vari istituti hanno provveduto a spedire ad una commissione giudicatrice che a sua volta ha selezionato i componimenti più meritevoli, assegnando un premio a 26 allievi ed allieve . Guidizzolo ha celebrato questa premiazione con tre studentesse: Elena Mutti (Istituto F. Gonzaga Castiglione d/St), Miriana Resconi e Giulia Sossai (Istituto Statale d’Arte Alessandro Dal Prato - Guidizzolo). Nella giornata di Sabato 15 Maggio 2011, nella sala convegno dell’Associazione Industriali della città di Mantova, le ragazze hanno festeggiato la loro premiazione, ricevendo dalle mani del presidente della fondazione Stanislao Cavandoli un assegno di 500 E, alla presenza delle famiglie, degli insegnanti e delle rappresentanze dell’Ufficio Scolastico Provinciale e della Provincia. E, citando la conclusione di un elaborato..”Il Risorgimento, che ha visto nelle sanguinose guerre d’Indipendenza la storia di un popolo da sempre oppresso e diviso in tanti piccoli staterelli, ha tracciato un solco profondo verso l’Italia unita e ha rappresentato un momento storico, che ha posto l’ideale comune al di sopra di qualsiasi egoismo materiale, inoltre grazie allo sforzo congiunto di martiri, eroi, statisti e gente comune, ha portato al conseguimento di un bene unico, voluto e condiviso, che ha trovato e trova realtà nelle cosa pubblica: la Repubblica Italiana.” (Elena Mutti), la citazione di Carlo Cattaneo trova maggior forza e grande respiro in quello che è la realtà dell’ oggi: ”Avremo pace vera, quando avremo gli Stati Uniti d’Europa”! f.t. Da sinistra: Elena Mutti, Miriana Resconi, Giulia Sossai Foto di gruppo con parenti, insegnanti, e studentesse premiate 21 Anima e cuore A cura di Sandra Tosi Il tempo Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con scritto: «Sono cieco, aiutatemi per favore». Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase. Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo” . Sorrise e se ne andò. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: ”Oggi è primavera e io non posso vederla”. Morale: cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio. Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, ri- spondi che l’Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti ... Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno studente che è stato bocciato all’esame finale. Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto. Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all’editore di una rivista settimanale. Per scoprire il valore di un’ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi. Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l’aereo. Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente. Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d’argento. Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore. Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante. Anonimo MACCHINE ORTOFLOROVIVAISTICHE angelo marani - SEVENTY T A V I A N I - roccobarocco 22 Tel. 0376 819048 - via Vittorio Veneto, 54 - Guidizzolo (MN) Tecnologia d’avanguardia in agricoltura tel. 0376 819342 fax 0376 840205 www.ferraricostruzioni.com E-mail: info@ ferraricostruzioni.com Guidizzolo (MN) via Valletta, 1/A Psicologia a cura della Dott.ssa Giulia Stuani I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Facebook Parliamo stavolta di Facebook. Il social network ormai più diffuso al mondo, insieme a Twitter. Giusto per dare due informazioni ai meno avvezzi, Facebook è un “programma” dei computer che permette, sfruttando internet, di poter comunicare con altri computer e quindi con altre persone; ma è stato concepito appositamente per mantenersi in contatto a livello personale: in Facebook si scrive come ci si sente, cosa si sta pensando, si condividono le proprie emozioni, i viaggi, le foto, le esperienze…tutto in modo virtuale, tutto scrivendo su una tastiera, restando soli nella propria stanza. Chiaramente i più devoti all’uso di Facebook sono gli adolescenti, espertissimi nella navigazione, ma forse un po’ meno esperti rispetto ai pericoli che internet può celare, a partire dalla facilità con cui si possa presentarsi, dando una falsa identità… ma non voglio in questa sede essere polemica: credo nelle persone e nella loro possibilità di usare il cervello! Ciò su cui mi sto interrogando, invece, è il motivo per cui Facebook ha una tale dilagante diffusione, al di là della comodità e dell’economicità dello strumento. Oggi come oggi, se non hai Facebook, quasi non sei nessuno; se dici di non avere un “profilo”, cioè il modo con cui accedere al servizio, vieni guardato come un alieno! Perché? Faccio fatica a darmi altre risposte se non che comunicare è sempre più difficile. Instaurare relazioni umane, con un contatto vis-à-vis, DAVIDE RIVERA Family Banker Cell. 347 1062514 ufficio personale tel. 0376 301593 - 0376 840477 E-mail: [email protected] essendo presente nella relazione anche nella componente di carne ed ossa sta diventando sempre più spaventoso o difficilmente assumibile. Chiudersi in una stanza con un computer, e comunicare con altre persone per mezzo di una macchina rende le cose un pò più semplici : ci si può esporre fino ad un certo punto, si può far vedere una foto di sè che possa dare la migliore delle immagini, si possono scrivere solo le cose che potrebbero piacere maggiormente alle altre persone e via discorrendo. A conti fatti, quindi, è l’ennesimo inganno; l’ennesima burla che ci costringe in qualche modo a soggiogarci al giudizio: invece che metterci a fare i conti con noi stessi, accettandoci per quelli che siamo, andando anche fieri della nostra umanità, e quindi anche dei nostri difetti, ci mettiamo in un gioco che ci trascina a far vedere un « meglio » che magari nemmeno ci appartiene. La domanda quindi è « quanto vera può essere l’interazione su Facebook » ? Quanto ci possiamo fidare anche di noi stessi, se il senso critico viene spento prima di entrare in internet ? Il mio intento non è, sia ben chiaro, criticare Facebook, lo reputo una buona opportunità di scambio, ma, come sempre, credo sia molto più utile utilizzarla con senso critico, ponendosi ad essa con la consapevolezza che la vita è altro, che le relazioni sono altre e che la bellezza dell’incontro con l’altro non può essere banalmente racchiuso in una scatola con i tasti. Giulia Stuani MILANI GIULIANO Family Banker Cell. 348 4756471 ufficio personale tel. 0376 301593 - 0376 840477 E-mail: [email protected] 23 Zuppa di pesce napoletana a cura di Donatella Lusenti Ingredienti 1 Kg di pesce per zuppa, 500 gr di scorfano, 500 gr di vongole, 500 gr di cozze, 500 gr di calamari e gamberi, 500 gr. di polipetti, 1 Kg di pelati, 500 gr di pomodorini freschi, 1 bicchiere di vino bianco secco, peperoncino, prezzemolo, 3 spicchi d’aglio, olio, sale, pepe, crostini di pane Preparazione Pulite tutto il pesce, fate aprire cozze e vongole in un recipiente coperto, dopodiché filtrate la loro acqua e mettetela da parte. Dopo aver fatto soffriggere l’aglio con il peperoncino aggiungere i pomodorini, vino bianco, sale e pepe. Dopo dieci minuti aggiungete l’acqua dei frutti di mare e continuare a cuocere, quindi aggiungete i calamari a rondelle, i gamberi sgusciati, i polipetti a pezzetti e tutto il resto del pesce, cospargete di prezzemolo tritato, coprite e fate cuocere. Quando il pesce sarà cotto bisogna aggiungere i frutti di mare con il loro guscio, mettete altro prezzemolo e spegnete: servite la zuppa su crostini. Vino cosigliato Falanghina di Benevento, La ricetta che proponiamo in questo numero farà contenti gli amanti del pesce e soprattutto quando ci si ritrova numerosi attorno al tavolo nelle occasioni ormai sempre più rare dei grandi raduni di famiglia. I titolari del Ristorante Pizzeria La Conchiglia Annalisa e Ciro, da oltre sei anni, propongono oltre alla tradizionale pizza, la cucina mediterranea curata dal cuoco Aniello di Dato, questo con competenza e passione sa trasformare materie prime in scquisite specialità. LA CONCHIGLIA EDI LUN IUSO IL CH 24 Pizza da asporto Consegna a domicilio via Fabio Filzi, 63 Guidizzolo tel. 0376 819614 La riproduzione e il sesso Pensieri in libertà, di Elodio Perani All’origine della storia evolutiva degli organismi, la riproduzione era un’attività essenzialmente solitaria: ogni individuo si riproduceva da solo. Il meccanismo consisteva nella scissione binaria cioè nella semplice divisione di una cellula e del suo patrimonio genetico. Eccezionalmente, per contiguità di due cellule, avveniva uno scambio di materiale genetico realizzando una riproduzione per coniugazione. Successivamente comparvero i gameti ovvero cellule identiche per forma e funzione, specializzate nel veicolare l’informazione genetica e fonderla con quella di un’altra cellula. Gli individui che partecipavano a queste modalità però non avevano né differenze sessuali né percezione di sesso. I generi sessuali nacquero quando i gameti iniziarono a differenziarsi, alcuni crescendo in dimensione e formando una cellula uovo, altri riducendosi sempre più dando origine agli spermatozoi. Nella specie umana la determinazione del sesso è genetica ma le attitudini proprie di ciascun sesso sono influenzate da una modalità di sviluppo. Qui entrerebbe in campo l’intricato problema delle mutazioni transessuali che tralascierò per addentrarmici se ci sarà un’eventuale occasione. Nel regno animale, per i coccodrilli e le tartarughe, la determinazione del sesso dipende dalla temperatura di incubazione delle uova mentre in alcuni pesci dipende dalle dimensioni e dall’età per cui segue l’evoluzione di crescita e di vita. In specie di invertebrati acquatici esistono femmine che possono riprodurre, però esclusivamente femmine, in assenza di maschi; questa modalità è chiamata partenogenesi. Negli afidi coesistono due strategie riprodutti- ve, sessuata e asessuata: a seguito dell’accoppiamento col maschio la femmina depone uova resistenti che superano l’inverno; durante la bella stagione invece vengono partoriti i piccoli senza accoppiamento. Nel nostro mondo umano l’ipotalamo anteriore del cervello presenta un’area che partecipa alla regolazione del comportamento sessuale le cui dimensioni risultano più del doppio nel maschio rispetto alla femmina e al maschio omosessuale. In virtù di questa diversità, recenti studi hanno messo in luce una sorprendente caratteristica sessuale, innata nelle donne, che avrebbe la capacità di scegliere il partner geneticamente migliore, utilizzando solo il senso dell’olfatto. Ad alcuni ragazzi sono state fatte indossare, per due notti consecutive, le stesse magliette e ad un gruppo di ragazze è stato chiesto di esprimere una preferenza secondo il loro odore senza sapere da chi erano state indossate. Gli stessi ricercatori hanno scoperto che ognuna preferiva quella di quel ragazzo che aveva i geni sessuali maggiormente diversi dai propri. Siccome i geni sono legati alla risposta immunitaria, la scelta essenzialmente istintiva del partner appare coerente con la pur inconsapevole futura finalità di fornire alla eventuale prole la maggior risposta immunitaria anche per molte malattie. Dopo questa dissertazione scientifica mi sia concessa una conclusione ilare: noi ragazzi del secolo scorso non abbiamo proprio capito nulla perché, quando avvicinavamo una ragazza, cercavamo di non portare l’odore del nostro sudore lavandoci bene con la saponetta più profumata!!! Elodio Perani 25 GLI SHERPA O.N.L.U.S. Associazione di volontariato per l’assistenza domiciliare ai malati oncologici in fase critica e cure palliative. L’Associazione di volontariato “Gli Sherpa” o.n.l.u.s., nata a Curtatone nel 2002 dall’idea di 9 soci fondatori, offre gratuitamente l’assistenza domiciliare completa e cure palliative al malato oncologico in fase critica e fornisce il supporto diretto alle famiglie, per consentire al paziente di vivere l’ultimo tratto della vita vicino ai propri affetti e nel proprio ambiente domestico. I valori cui si ispira sono quelli di salvaguardare il senso e la dignità della vita anche nel periodo finale dell’esistenza, nell’ottica di una medicina più umana, capace di accompagnare il malato e la sua famiglia in quel tratto finale in cui non si persegue la guarigione, ma la qualità della vita, integrando le competenze tecniche, specifiche per il malato oncologico in fase critica, con quelle relazionali. zato ai bisogni del paziente e del suo nucleo familiare: intervenire sui sintomi, alleviare il dolore del malato, ascoltarne e condividerne il percorso di sofferenza, affiancare la famiglia e darle sostegno. Gli Sherpa operano sulla base di un piano terapeutico concordato con il Medico di Medicina Generale, unico referente e gestore dell’assistenza sanitaria del cittadino: è lui che attiva l’équipe Sherpa e si avvale della sua collaborazione. PRENDERSI CURA DEGLI ALTRI OGGI Come attivare l’intervento - L’attivazione avviene tramite primo contatto telefonico ai n. 0376 478116 - 3339173200. - Gli interventi socio-sanitari dei vari operatori sono programmati secondo le necessità. Il medico e l’infermiere intervengono all’ocAttualmente conta 55 volontari. Il Presidente correnza a domicilio anche di notte e nei giorni prefestivi e festivi. è Giannino Pirondini. Dal 2003 al 2010 ha assistito 361 pazienti, nel - La reperibilità telefonica, del medico e dell’infermiere, è garantita 24 ore su 24, comprimo trimestre 2011 già 25 pazienti. prese le notti e i giorni prefestivi e festivi. Si impegna a rispondere in modo personaliz- L’Associazione ha sede legale e operativa a S. Silvestro di Curtatone (Mantova) via Martiri di Belfiore, 1 Tel. e Fax 0376 478116 - 3339173200 e-mail: [email protected] - sito: www.glisherpa.org - sede operativa di Bozzolo: via Matteotti, 7 - tel. 0376 91109 - sede operativa di Castiglione delle Stiviere: via Ordanino, 11 - tel. 0376 639859 DONA IL 5 PER MILLE AGLI SHERPA o.n.l.u.s. - C. F. 93040040201 Grafica: RObERTO bALDASSARI — Stampa: TIPOGRAFIA COMMERCIALE 26 Via Guido Rossa, 2 - 46040 Guidizzolo (MN) Tel. 0376 840932 Fax: 0376 847238 www.petrolpolimeri.it - e-mail: [email protected] Angelo e Cesare Brazzabeni arte & dintorni Nella livida petraia del Carso, tra gli orridi massi infranti dalla pioggia di ferro e di fuoco, dove, o Angelo, sublimasti la giovane esistenza? Impavido conducevi all’assalto il tuo plotone, quando fosti colpito in pieno da una granata. Poco tempo mancava alla festa di Pentecoste, ti rapì certo lo Spirito Santo consolatore. Alla tua casa, non ancora risollevata dal lutto per la Mamma, morta il 5 gennaio I9I6, eri nunzio tu di perfetta letizia. Avresti colmato il vuoto con la tua fidanzata Nella Madella, al padre fatto dono di novella stirpe, prolungata l’esistenza. Eri bello, e compiuti gli studi di legge, promettente avvenire ti si schiudeva innanzi, candidato notaio e archivista . Nello stesso 1917 crudele destino avrebbe infierito sulla casa del dottor Giuseppe Brazzabeni con la morte dell’altro figlio. Cesare appassionato allo studio delle lingue, studiò a Padova alla Scuola internazionale Solitro e giovanissimo intraprese la carriera commerciale e viaggiò per l’Europa. A Guidizzolo il 27 aprile 1912 Coffani Martina saldava a Cesare lire 55 per l’acquisto di dodici coltelli da dessert con manico in argento. La ditta venditrice era la Mayer e Fuchs, bigiotteria e argenteria, di Francoforte sul Meno. Ma la brillante carriera si sarebbe interrotta. All’inizio della guerra Cesare partì volontario, caporale d’Artiglieria alle batterie d’assedio sulla fronte Giulia. Il 24 ottobre 1917, a cinque mesi dalla morte di Angelo, cadeva anch’egli vittima dello scoppio di una granata. Pure Cesare era fidanzato, con Speranza Madella, sorella di Nella. Due fratelli, due sorelle. Resi gli estremi tributi alla memoria del fratello, lenito il dolore atroce al padre, partivi, o Cesare, stoicamente sereno per il fronte là dove ti chiamava il dovere. Ma l’olocausto doveva essare completo e ricongiungerti al fratello. Ed ora, simili ai Dioscuri della leggenda, vivete, fratelli, nell’immortalità della gloria, della memoria, se non nella pace della tomba. Franco Mondadori la nostra storia Caduti sul fronte di guerra nel 1817 Franco Mondadori (ha collaborato il dr. Valerio Galvani) Laboratori Piazza produzione e vendita di articoli sanitari, medici e terapeutici SANITARIA E SPACCIO AZIENDALE Via Dunant, 25 – Guidizzolo MN Tel. 0376 819002 www.laboratoripiazza.it 27 arte & dintorni Marta Leali 28 La morte della Pizia In meno di settanta pagine Friedrich Durrenmatt dissacra e riadatta nel nostro tempo in modo graffiante una delle storie greche più conosciute: Edipo. Tradizionalmente, figlio destinato a uccidere il proprio padre Laio, re di Tebe, ed a sposare, o meglio giacere, con la propria madre Giocasta, Edipo viene esposto, trovato da un contadino di Corinto e portato ai sovrani della città. Cresciuto come futuro re di Corinto, per un brutto scherzo del destino, gli viene detto che coloro che l’hanno allevato non sono i suoi genitori, ma interrogati essi confermano la loro autorità. Non completamente soddisfatto dalle risposte parte per Delfi augurandosi che la famosa Pizia possa sciogliere i suoi dubbi. Il libretto parte proprio da qui. La Pizia Pannychis XI stava per concludere il proprio orario di lavoro quando Edipo le si presentò. Invece di chiudere il tempio, come progettava di fare, decise di profetare qualcosa di assolutamente assurdo: il ragazzo avrebbe ucciso il proprio padre e giaciuto con la propria madre. Sentendo questo oracolo, Edipo decise di non tornare a Corinto. Prese la strada che l’avrebbe portato a Tebe. Durante il tragitto uccise Laio e il suo accompagnatore e, risolto l’indovinello della Sfinge, sposò Giocasta. Dopo qualche tempo il vate Tiresia chiese, pagando ovviamente, un oracolo per un suo cliente: Creonte, fratello di Giocasta. Il responso, scritto dallo stesso Tiresia, chiedeva di vendicare la morte di Laio, altrimenti la peste avrebbe continuato a imperversare a Tebe. Pannychis XI, leggendo i precedenti responsi, comprese come vi fosse una macchinazione tutt’altro che felice. In quei giorni la forza di Pannychis XI venne meno e la Pizia, sul suo trono circondato di vapori, sapeva d’essere in punto di morte. Ormai in fin di vita, le si presentarono numerose ombre e tutte con un tassello della storia di Edipo. Tante verità, tutte vere e tutte false, nessuna che risolvesse davvero l’enigma che avvolgeva l’intera faccenda. Tiresia, finto cieco, arrogante regista di una trama sfuggitagli dalle mani, neppure lui era soddisfatto della piega presa dagli eventi ed in fondo, alla fine della storia, appare quasi un vecchio simpatico pur essendo stato un burattinaio bugiardo senza scrupoli. La Sfinge, vista non come una leonessa con la testa di donna, ma come una bellissima donna con una passione per gli enigmi e l’addestramento di feroci leonesse, ci racconta una storia diversa. Lei, sacerdotessa votata al dio Hermes (Ermete) e per questo con l’obbligo di votarsi alla castità, violentata per volontà paterna (vi lascio scoprire da soli chi sia il padre nel libro), mette al mondo un bambino che chiama Edipo. Nello stesso periodo anche Giocasta partorisce un bambino chiamato Edipo, che viene portato da Laio alla Sfinge perché se ne liberi dandolo in pasto alle fiere insieme al figlio stesso della Sfinge. Ma solo un bambino viene dato in pasto alle belve. L’altro, il figlio della Sfinge, viene portato a Corinto da un fidato pastore e allevato dai regnanti della città. Una volta cresciuto, Edipo, in viaggio verso Tebe, uccide il padre, l’accompagnatore di Laio, il violentatore della bella Sfinge, e giunge presso di lei. Dopo aver risolto l’enigma giacciono insieme. E così si compie il destino di Edipo. Ma in realtà quale bambino è Edipo? Il figlio di Giocasta dato in pasto alle leonesse? Quello della bella Sfinge? Oppure potrebbe essere il figlio del pastore che voleva un destino e un benessere per il proprio bambino che lui non avrebbe potuto offrirgli? O ancora, si trattava davvero del figlio del re e della regina di Corinto? Ecco come gli interessi di pochi vanno a influire su moltissime persone. L’avidità per il denaro guida le azioni di Tiresia e del Tempio di Delfi e rovina la vita di famiglie intere. Una graffiante satira sempre attuale che provoca in parte sdegno per tali comportamenti umani ed in parte risa, perché il modo di presentare l’intera faccenda è talmente assurdo e intricato che non si può far a meno di scuotere la testa divertiti. Chi possiede passione per l’antica Grecia sicuramente apprezzerà questo originale libretto. Auguro a tutti una buona lettura e…buon enigma! Marta Leali P.S.: la traduzione così esilarante è di Renata Colorni. 12 7 ore Un giorno di primavera mi trovavo al castello di Juval, sopra l’abitato di Naturno, in compagnia di amici. Il castello, di proprietà dell’alpinista Reinhold Messner, è oggi adibito a museo: numerose sono le opere d’arte provenienti dai suoi viaggi in giro per il mondo e soprattutto dal Tibet. Castel Juval è arroccato su un’altura, a circa 900 metri di altitudine, tra la val Venosta e l’imbocco della Val Senales. Me ne stavo seduto su una roccia, circondato dal verde acceso degli alpeggi e dalla quiete più assoluta, e riflettevo su una frase di Messner che avevo letto da qualche parte, lungo il percorso di visita: “Ho sempre voluto sapere quanto di freddo e di caldo, di speranza e di paura, di debolezza e di forza, di altezze e di profondità l’uomo possa sopportare. Volevo sperimentare la frontiera, il limite dello sfinimento; almeno intuire l’essere consumato, svuotato, sbriciolato”. E riflettendo, la mia mente è subito corsa ad un film che avevo visto di recente al cinema: “127 Ore”. La vicenda narrata è realmente accaduta. Il protagonista, Aron Ralston, un giovane americano amante dello sport e della libertà, decide di avventurarsi da solo nel Blue John canyon dello Utah. E così un giorno parte da casa, senza però avvertire nessuno e, per di più, senza portare con sè il cellulare. Davanti a lui si apre il maestoso paesaggio del canyon fatto di rocce, talora frastagliate, talora levigate, di fessure infinite, di torrenti tumultuosi che scorrono sotterranei e all’improvviso riemergono in superficie e soprattutto di infiniti spazi assolati. L’inizio del film è molto frenetico e mostra le evoluzioni del giovane Aron che rotola, si arrampica, scivola e corre. E’ un atleta preparato ma talvolta non basta prevedere ciò che può accadere. Aron mette male un piede e precipita in un crepaccio. E, come se non bastasse, si ritrova con un braccio bloccato sotto un enorme masso. La mano con il passare delle ore inizia ad andare in cancrena. Il giovane prova con ogni mezzo a liberarsi ma non ci riesce. Dall’azione si passa all’impossibilità di movimento. Ma il re- gista, Danny Boyle, è abilissimo nel tenere alta la tensione, utilizzando artifizi cinematografici geniali. Lo spettatore, nel frattempo, si stringe attorno a questo ragazzo, costretto a sopravvivere per 5 giorni (127 ore) in condizioni fisiche e psicologiche estreme. E’ lo stesso Aron a dare una spiegazione chiara e lucida di come destino e casualità siano, in realtà, due facce della stessa medaglia. “Adesso ho tutto chiaro: sono io, l’ho scelto io. Questa roccia è stata qui ad aspettarmi per tutta la vita, per tutta la sua esistenza. Da quando era solo un meteorite, un milione, un miliardo di anni fà, lassù nello spazio, ha apettato di venire qui, proprio qui. Per tutta la vita sono andato verso di lei. Da quando sono nato, ogni mio respiro, ogni mia azione mi ha guidato fin dentro questa crepa, sulla superficie della terra”. Quando penso alla devastazione provocata da una frana, da una valanga, da una alluvione, da un terremoto o da uno tsunami mi rendo conto di quanto, noi esseri umani, siamo deboli e precari. Alcuni uomini pensano stupidamente di detenere il potere e non si rendono conto che possono venir spazzati via in un attimo. Nemmeno l’uomo più potente della terra può veramente dominare la natura. E questo mi fa star bene. Sedetevi su una roccia, sopra la Val Senales, e guardate giù a valle: sicuramente sarete diversi, migliori. Luca Piazza cinema arte & dintorni Luca Piazza Lavorazione MARMI E GRANITI GANDELLINI GIORGIO via C. Casalegno, 13 46040 Guidizzolo MN tel. 0376 847048 - 338 9310786 29 ar te arte & dintorni Ritratti & Non Si è appena conclusa a Castiglione delle Stiviere, nella “sala don Rinaldo Dalboni” in piazza S.Luigi la mostra figurativa “RITRATTI & NON” dedicata alle opere di Donatella Lusenti e Alida Fertonani, ex allieve del nostro Istituto d’Arte. Più che una collettiva, due personali in una, dedicate a due artiste dell’Alto Mantovano, amiche dai tempi della scuola. Due vite dai percorsi diversi, artistici e lavorativi, che ora si rincontrano attraverso le opere prodotte, raccontandosi reciprocamente gli eventi, i sogni e le riflessioni di un trentennio che hanno mosso le loro mani nel tracciare i segni e nello scegliere i soggetti delle loro opere. quali ognuno può aggiungere o ipotizzare i colori propri o altrui. Più varia e non meno interessante la produzione proposta dalla castiglionese Lusenti, caratterizzata dalla molteplicità di tecniche e soggetti, dove il ritratto si alterna alla natura morta e al paesaggio, tra segni di china, tempera, pastello e acquerello, fino ad arrivare all’iconografia sacra, recente passione dell’artista. Ora fotografando la realtà, ora immaginandola, le decine di figure sulle superfici confinate dei quadri, fissano momenti vissuti in luoghi e tempi dissimili, dove le quotidiane serenità e fantasmi si intrecciano senza un preciso ordine, come capita nell’esistenza di ognuno. La mostra “RITRATTI & NON” costituisce per gli “addetti ai lavori” l’occasione di seguire il percorso evolutivo di artiste note e per gli “spettatori” il piacere di osservare e ricordare momenti vissuti, fissati nel tempo da occhi diversi, scoprendone le affinità e la comunanza quotidiane. Ligabo Molto differenti anche gli stili. La Fertonani gioca soprattutto sul tratto rapido ed essenziale di forme appena accennate e racchiuse da un segno graffiato che rompe il velo del carbone steso sul foglio bianco e riesuma il primigenio candore, in una nemesi del passato che si celebra nel ricordo o si modifica in esso. Immagini di ombre al negativo, lasciate da umani bestiari, nelle Riccardo, matita bianca su cartoncino nero cm 30x40 di Alida Fertonani Cristo pantocratore tempera su tavola cm 30x40 di Donatella Lusenti 30 San Arcangelo Tadini Arcangelo Tadini nacque a Verolanuova (BS) il 12 ottobre 1846, ultimo di undici fratelli. Suo padre all’epoca delle guerre per l’indipendenza aveva aderito alle nuove idee patriottiche; la madre nel ‘48 era divenuta infermiera dei feriti, ospitati nella chiesa di Verolanuova. Un contesto familiare che lo pose subito in relazione con le questioni d’attualità e con i loro strascichi a livello sociale. Non è un caso, allora, se don Tadini diverrà il “prete sociale”, promotore di opere socio-assistenziali notevoli, come la società di mutuo soccorso, la filanda e la congregazione delle Suore Operaie. Nel 1864 entrò nel seminario di Brescia e nel 1870 venne ordinato sacerdote. Giusto per avere il polso della situazione, ricordiamo che, nello stesso anno, l’artiglieria dell’esercito italiano, guidata dal generale Cadorna, entrava a Roma, aprendo una breccia nelle mura della città, accanto a Porta Pia. Nel 1885 don Tadini iniziò il suo servizio a Botticino Sera (BS) e due anni dopo fu nominato parroco. Rimarrà a Botticino fino al 1912, anno della sua morte. Subito si distinse per la sua predicazione ferma, severa, ma anche capace di commuovere e affascinare gli ascoltatori. Ristrutturò la chiesa, restaurò l’organo, diede inizio alla Schola Cantorum, alla banda musicale, a varie Confraternite e al Terz’Ordine Francescano. Inaugurò la tradizione delle feste parrocchiali in varie occasioni durante l’anno. L’obiettivo di queste iniziative era quello di portare novità e fermento all’interno della comunità, perché i parrocchiani potessero restarvi con piacere e non emigrare. Tadini si dedicò anche ad opere assistenziali. La sua attenzione era rivolta alla povertà del difficile periodo della prima industrializzazione: egli avvertiva che la Chiesa, ancora troppo latitante, era chiamata in causa da chi soffriva nelle fabbriche, nelle filande, nelle campagne. Con questa sua sensibilità dimostrò di essere perfettamente dentro il suo tempo. Sono gli anni della Rerum Novarum (1891), la risposta che la Chiesa seppe dare, per mano di Leone XIII, a una situazione sociale ed economica che in tutto il mondo occidentale aveva assunto aspetti nuovi e drammatici. L’enciclica fu come un’esortazione che Tadini già attendeva per dedicarsi al suo “apostolato sociale”. Per i lavoratori diede vita all’Associazione Operaia di Mutuo Soccorso e, per impedire che le giovani uscissero dal paese in cerca di lavoro, costruì una nuova filanda. Nel 1900 don Arcangelo fondò la Congregazione delle Suore Operaie della S. Casa di Nazareth: donne consacrate, ma “operaie con le operaie” che educavano le giovani lavoratrici non salendo in cattedra, ma lavorando gomito a gomito con loro; non tenendo grandi discorsi, ma dando l’esempio di guadagnarsi il pane con dignità e con il sudore della propria fronte. Uno scandalo per quel tempo in cui si pensava alle fabbriche come luoghi pericolosi e immorali. Per questa sua intraprendenza Tadini ottenne, inutile dirlo, calunnie e incomprensioni. Egli in realtà aveva intuito che questa era la strada per accostarsi al mondo del lavoro, visto come un mondo da incontrare più che da contrastare. Don Arcangelo morì nel 1912, a 66 anni, dopo una vita di gravi sofferenze fisiche. I parrocchiani di Botticino intuirono la santità del loro parroco: ben presto si parlò di lui come di un prete santo, eccezionale e, nello stesso tempo, “uno di noi”. Proclamato beato nel 1999, Arcangelo Tadini venne poi canonizzato il 26 aprile 2009. La grande eredità di Tadini è oggi anche nel nostro territorio di Guidizzolo, arricchito proprio dalla presenza delle Suore Operaie. Il santo sacerdote lasciò inoltre una traccia a Medole, dove si recò, in data imprecisata, per commemorare il medico medolese Bonaventura Francesco Zanucchi (1686-1758). Questo “benefattore dell’umanità” – citando dal discorso del Tadini pronunciato in quell’occasione – “[aveva] lega[to] il frutto di 40.000 lire da erogarsi per la metà di un secolo a beneficio dei poveri”. Il bene affascinato dal bene. Francesca Pesci arte & dintorni Roma Aprile 2009 La foto di S. Tadini esposta a San Pietro nel giorno della solenne elevazione agli altari Francesca Pesci 31 arte & dintorni Uno spazio per la vita L’arte del passato, fattore di arricchimento e di crescita: le strutture complementari e le multiformi iniziative del Museo diocesano Francesco Gonzaga É diffusa (e talora non senza fondamento) l’opinione che i musei altro non siano se non inerti rassegne di un passato ormai sepolto, spazi per pochi specialisti o per occasionali perditempo. Nella convinzione che non debba essere così, il Museo diocesano di Mantova si è dotato di strutture complementari e mette in atto molteplici iniziative, finalizzate a una conoscenza più profonda dell’arte, e non solo di quella che espone. Mantova si va definendo sempre meglio come una città a vocazione turistica, con le implicanze culturali ed economiche che il fatto comporta: e questo museo può contribuire non poco a dargli corpo. Inoltre la conoscenza del passato - in particolare, delle sue realizzazioni migliori - consente di non smarrirsi nella pluralità del presente e di costruire un futuro consapevolmente orientato. La bellezza salverà il mondo, è stato detto; ma perché ciò avvenga occorre conoscerla, anche nelle forme che ha assunto con l’arte. Le mostre temporanee Accanto a quelle che accolgono l’esposizione permanente delle sue opere, il Museo ha predisposto una sala dove si succedono di conti- Sala delle mostre temporanee in occasione del prestito dal Museo del Louvre del dipinto “Cena in Emmaus” di Tiziano di Caldognetto Angela orario continuato 8.00 - 18.00 è gradito l’appuntamento cell. 347 4125083 32 via Vittorio Veneto, 50 - 46040 Guidizzolo MN nuo esposizioni temporanee, attraverso le quali si spazia nel vasto campo dell’arte del passato e del presente. Quanto al presente, sono esposizioni di affermati artisti viventi, mantovani e non, ma anche di giovani promettenti, come i migliori di un concorso di successo, bandito tra gli studenti degli Istituti d’Arte mantovani (quello di città e quello di Guidizzolo). Quanto al passato, sono rassegne di opere del Museo abitualmente non esposte (è il caso dei libri antichi, documenti rari dell’arte tipografica) o provenienti da altri musei, italiani e stranieri, e da collezioni private: per esemplificare tra le più recenti, quella di due dipinti prestati dal Louvre (la prestigiosa Cena in Emmaus di Tiziano e la Risurrezione di Giovanni Baglione) e quella sorprendente - la prima in Italia - sull’arte sacra del Futurismo. Il Museo diocesano inoltre collabora con altri musei e istituzioni culturali, sia prestando loro proprie opere, sia promuovendo iniziative comuni. Di recente, ad esempio, ha collaborato con l’Assessorato alla cultura della Provincia, promotore di una mostra su Matilde di Canossa, allestendo nelle proprie sale la sezione dedicata a Sant’Anselmo, che della “Grancon- Una sala per i ciechi Particolare attenzione il Museo dedica ai visitatori che altrove trovano difficoltà di accesso e di fruizione delle opere. Allo scopo ha provveduto a rendere la propria sede accessibile ai disabili fisici, ed è orgoglioso di avere allestito, unico tra i musei italiani, una sala apposita per non vedenti e ipovedenti. Qui essi trovano sia opere di scultura, sia riproduzioni a rilievo di opere pittoriche esposte nelle altre sale, ciascuna accompagnata da un testo illustrativo scritto in caratteri braille e da una audioguida. La sala, denominata “delle riproduzioni tattili”, è aperta a tutti i visitatori, perché consente a chi vede di recepire l’arte in modo nuovo e più profondo, valorizzando anche il tatto e l’udito. arte & dintorni Per approfondire Diverse strutture e varie iniziative sono poi destinate a quei visitatori che desiderano approfondire le loro conoscenze dell’arte, e non solo quella accolta nel Museo. Per gli alunni delle scuole primarie e secondarie è disponibile un laboratorio didattico, dove essi possono elaborare temi specifici proposti dagli operatori del Museo o dai loro insegnanti. Gli studiosi trovano, nella biblioteca specialistica e nell’archivio, a richiesta accessibili entrambi, copiose fonti per le loro ricerche. Oltre che della ricca e bella biblioteca, il Museo si è dotato di una sala, attrezzata anche per videotrasmissioni, dove si tengono conferenze e convegni. Benché le singole opere e le varie sale siano corredate di testi didascalici, chi desidera chiarimenti e ulteriori spiegazioni sull’ordinamento generale e sulle singole opere esposte può richiedere di essere accompagnato nella visita da operatori qualificati, e altri sussidi trova nei libri e nelle immagini in vendita all’ingresso. Da segnalare inoltre le visite guidate che il Museo organizza periodicamente su temi particolari. Ne è esempio la serie intitolata “Le parole dipinte”, in cui delle opere prese in considerazione si danno approfondimenti storici ed estetici, accompagnati dalle suggestioni di pagine letterarie in vario modo ad esse accostabili. Altro esempio, la serie intitolata “Il museo diffuso”; da una o due opere del Museo si parte per vederne, in città o in provincia, altre collegate: sono itinerari che, oltre ad offrire ai partecipanti autentiche scoperte, dimostrano come il Museo non sia avulso dal vasto ambito dell’arte mantovana, ma anzi ne costituisca uno specchio e una sintesi. Roberto Brunelli letteratura tessa” fu consigliere, mentre in accordo con il Centro di Palazzo Te ha costituito una delle tre sedi della mostra sugli arazzi gonzagheschi. Particolare di una riproduzione esposta nella SALA PER NON VEDENTI. Copia da Guido Reni, Martirio di Santa Apollonia, 1620. Il Museo diocesano Francesco Gonzaga ha sede in piazza Virgiliana 55, ed è aperto tutti i giorni dal mercoledì alla domenica, ore 9.30-12 e 15-17.30; per gruppi prenotati la visita è possibile anche in altri giorni e altri orari. Dispone di un sito internet (www.museodiocesanomantova.it) ed è raggiungibile tramite posta elettronica, all’indirizzo museofgonzaga@ alice.it, o per telefono e fax, al numero 0376 320602. . Adempimenti legislativi per la Sicurezza Aziendale D.Lgs. 81/2008 . Redazione del Documento di Valutazione del Rischio . Valutazione rischio rumore e vibrazioni . Pratiche antincendio e Piani di Emergenza . Corsi di informazione e formazione Tel 030.9908645 - Fax 030.9900940 - [email protected] - Via Gramsci, 16 - 25080 Padenghe sul Garda (BS) 33 recensione arte & dintorni Le poesie di Isabella Berni È con piacere che pubblichiamo questa “sentita” poesia di Isabella Berni che da molti anni ci legge ed è legata al nostro paese attraverso il ricordo del Prof. Alessandro Dal Prato e del nostro Istituto d’Arte che frequentava per corsi di aggiornamento. Quando lavori per tanto tempo in una scuola, giorno dopo giorno a contatto con la materia umana varia e molteplice, non puoi che uscirne arricchito di ogni migliore sentimento. È quello che deve essere successo anche a Isabella Berni, insegnante elementare in pensione che ha raccolto in un libro le sue riflessioni, le sue considerazioni, i suoi ricordi di un’intera vita. Leggendolo si possono infatti cogliere le tante sfaccettature di una persona dall’animo nobile e sensibile che ha saputo dare voce a tutte le emozioni, anche a quelle più difficili da descrivere. n.v. Malessere Sensazione strana fatica, affanno, palpitazioni: cosa sarà? Mi siedo riposo: passerà? Non sono più io! Mi affido a Dio! Montaggio assistenza e vendita cicli 34 Sono in ospedale. Dalla finestra vedo solamente un albero verde e il cielo azzurro: ciò che è terreno e quel che mi fa pensare al divino. Antitesi: sotto-sopra materia-spirito. Signore, lasciami qui! Amo tanto la vita. È vero, io sono spirito, ma in questo momento mi sento più che mai materia! di Parmeggiani Romi IMPIANTI ELETTRICI CIVILE ED INDUSTRIALI di Sergio Revenoldi QUADRI ELETTRICI DI DISTRIBUZIONE ED AUTOMAZIONE Guidizzolo MN Tel. 0376 818696 Cell. 338 9734184 tel. 0376 847178 via Tomasina, 23/1 via C. Benso conte di Cavour, 5 46040 Guidizzolo MN Games area a cura di Davide Truzzi I lettori possono suggerire argomenti che siano di interesse generale Arkham Horror Per questo numero ho deciso di sfruttare in modo diverso la rubrica Games Area proponendovi una recensione diversa dal solito. Ho deciso infatti di proporvi la recensione di un entusiasmante gioco da tavolo. Tutto è iniziato un plumbeo giovedì pomeriggio, la nostra missione era quella di recuperare un preziosissimo e mitico oggetto, una sorta di remoto e millenario gioco in scatola. Le nuvole grigie in cielo sembravano delineare qualche ancestrale e inquietante segnale e il vento era freddo e tagliente come la lama di un rasoio. Avvicinandomi alla nostra amatissima fumetteria cominciai a sentire un antico richiamo, un richiamo a cui nemmeno uno scrittore come H.P Lovecraft, ideatore del mitico ciclo di Chtulu, avrebbe potuto resistere. Entrato con un caro amico di viaggio a guardarmi le spalle, trovai 2 loschi e misteriosi figuri, erano i padroni del maniero.. ehm volevo dire della fumetteria, che tutto ad un tratto… Bene, dopo questo prologo straordinariamente avvincente passiamo a parlare di un grandissimo e coinvolgente gioco in scatola: Arkham Horror, edito dalla casa di produzione Fantasy Flight che da sempre si contraddistingue per la qualità dei materiali e per l’attenzione smodata per ogni singolo dettaglio. Il gioco, contenuto in una tanto voluminosa quanto pesante scatola, una volta aperta si presenta a noi in tutta la sua magnificenza: un grande tabellone raffigurante la città di Arkham ed i mondi esterni ed alieni ad essa collegati, segnalini, dadi, pedine, carte di svariato tipo funzionali allo svolgimento del gioco e tanto altro ancora. Per sapere il contenuto in dettaglio di Arkham Horror vi rimando alla fine di questa breve recensione, dove ho stilato un piccolo box con tutte le informazioni del caso. Ma un gioco di qualità deve sempre essere sorretto da una solida e divertente struttura di gioco. In questo Arkham Horror non perde un colpo, grazie ad un coriaceo svolgimento diviso in 4 turni nei quali i giocatori (da 1 a 8) dovranno cooperare investigando e sfrut- tando le loro doti e la loro sanita fisica e mentale, affrontando le temibili creature che portali dimensionali aperti in tutta la città (principali minacce del gioco) scaglieranno contro di loro. Lo scopo del gioco è semplice: sopravvivere ad ondate di temibili creature per poi chiudere e sigillare ogni portale aperto e impedire così il risveglio di uno fra i Grandi Antichi che il gioco ci mette a disposizione, e cioè una fra le grandi e terribili creature partorite dallo scrittore H.P Lovecraft, dalle cui opere Arkham Horror prende ampiamente spunto. In conclusione, Arkham Horror è un gioco da tavolo eccezionale, maniacalmente curato e rifinito, perfetto da giocare in qualche serata piovosa in compagnia degli amici. Unico aspetto negativo è rappresentato forse dalla durata di una singola partita, variabile tra le 2 e le 4 ore. Contenuto: manuale di 24 pagine, tabellone di taglia grande rappresentante la città di Arkham e le locazioni oltre le porte spazio-temporali, 1 segnalino “primo giocatore”, 5 dadi da 6, 16 schede Investigatore (per altrettanti personaggi), 16 segnalini Investigatore, 16 sostegni in plastica per i segnalini Investigatore, 196 segnalini di stato per gli investigatori, 56 segnalini “dollari”, 34 segnalini Sanity (10 da tre e 24 da uno), 34 segnalini Stamina (10 da tre e 24 da uno), 48 segnalini Indizio (Clue), 24 segnalini Abilità (skill), 189 carte Investigatore di taglia normale, 44 carte Oggetti Comuni di taglia ridotta, 39 carte Oggetti Unici di taglia ridotta, 40 carte Magia di taglia ridotta, 20 carte Abilità di taglia ridotta, 11 carte Alleati di taglia ridotta, 35 carte Speciali di taglia ridotta, in dettaglio: 8 carte Retainers 8 carte Silver Lodge Memberships 8 carte Bank Loans 8 carte Blessing/Curse 3 carte Deputy 8 schede Ancient Ones (per altrettanti mostri “ancestrali”), 20 segnalini Doom, 179 carte Ancient Ones di taglia normale, 63 carte Locazione di taglia normale, 67 carte Mythos di taglia normale, 49 carte Gate (porta) di taglia normale, 60 segnalini Mostro, 16 segnalini Porta, 3 segnalini Attività, 3 segnalini Esplorazione, 1 segnalino Terrore e 6 segnalini Chiusura. TRATTORIA “ALLA TORRE” CHIUSO LA DOMENICA Piatti tipici della cucina mantovana Tel. 0376 819151 via Fabio Filzi, 31 Guidizzolo (MN) ripara scarpe, borse, cinture cambia cerniere, bottoni, pile e cinturini orologi affila forbici, coltelli ...e tanto altro ancora Tutto per l’igene, comfort e bellezza delle tue cose in pelle via Solferino, 92 - Guidizzolo - Cell. 331 1035294 35 Pensioni e dintorni... A cura di Paolo Zani, Consulente previdenziale I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Rispondo a due lettere di lettori ringraziandoli per lo “spunto” che mi hanno dato a trattare questi due argomenti di interesse e attualità. Risposta La legge n° 243 del 23 agosto 2004 ha previsto che le donne lavoratrici a partire dal 1.1.2008 e fino al 31.12.2015, possono perfezionare il diritto e richiedere la pensione di anzianità con 35 anni di contributi e 57 anni di età, se lavoratrici dipendenti, ovvero 58 anni di età, se lavoratrici autonome, ma l’importo della pensione sarà determinato interamente con il sistema di calcolo contributivo vale a dire calcolato sull’intero ammontare della contribuzione versata e accreditata in tutta la vita lavorativa anziché sulla media delle ultime retribuzioni (10 anni) percepite. una perdita del 30% e chi di una perdita inferiore. In assoluto non è possibile affermare nulla; tant’è vero che in alcuni casi particolari il sistema di calcolo contributivo risulta più vantaggioso rispetto a quello retributivo. Non a caso, mentre fino al 2001 la possibilità di opzione per questo sistema di calcolo era aperta a tutti, dal 2001 in poi questa possibilità è stata ristretta a chi alla data del 31/12/1995 aveva accreditati meno di 18 anni di contributi. Ma veniamo al caso concreto di sua moglie che intenderebbe avvalersi della facoltà prevista dall’art. 1, comma 9, della legge 243/2004. La cosa migliore da fare, per valutare la convenienza o meno dell’operazione, è quella di chiedere all’INPS di effettuare i due calcoli di pensione uno con il sistema retributivo e l’altro con quello contributivo: solo così potrete valutare esattamente cosa vi convenga fare. Questa possibilità, già prevista nella legge 335/1995 (quella che ha istituito tra le altre cose, appunto, il sistema di calcolo contributivo e la relativa opzione), ha trovato attuazione con l’art. 69 comma 6 della legge 388/2000 che qui di seguito riporto per sua comodità: Legge 388/2000 Art. 69 comma 66. “Ai fini dell’esercizio del diritto di opzione di cui all’articolo 1, comma 23, della legge 8 agosto 1995, n. 335, l’ente previdenziale erogatore rilascia a richiesta due schemi di calcolo della liquidazione del trattamento pensionistico rispettivamente con il sistema contributivo e con il sistema retributivo”. Effettivamente, quando si parla di calcolo contributivo e quanto questo sia penalizzante rispetto a quello retributivo, le opinioni si sprecano. Un calcolo esatto a priori e valido per tutte le situazioni non è possibile farlo: c’è chi parla di A mio avviso, per estensione, questa norma dovrebbe valere anche nel caso in questione. Per cui il consiglio che le dò è quello di richiedere all’INPS il doppio calcolo e poi valutare alla luce dei risultati la cosa migliore da fare. Tenga conto che con l’opzione anticipa, come Vorrei un chiarimento per quanto riguarda la pensione di mia moglie. Lei nel maggio del 2011 compie 57 anni ed ha un’anzianità contributiva di 35 anni; sono andato alla sede INPS di Mantova e mi hanno detto che può andare in pensione con il sistema contributivo ma questo comporta una perdita del 30% dell’importo della pensione rispetto a quello calcolato con il sistema retributivo. Altri, un Patronato, mi ha riferito che la perdita sarebbe attorno al 20%, 25%. E’ vero? Di cosa si tratta esattamente? Non vorremmo scegliere una strada troppo penalizzante. Mario Autofficina Pironi Angelo Elettrauto-Meccanico Navigatori, Autoradio, Sistemi Multimediali Viva Voce Bluetooth, Kit Lampade Xenon Tagliandi, Freni, Sistemi di Parcheggio Diagnosi Sistemi Elettronici Multimarca Con Tester Bosch e Magneti Marelli 36 Tel. e Fax: 0376-840052 - E-mail: [email protected] - Via Tiziano, 12 - Guidizzolo (MN) 46040 minimo di tre anni, la decorrenza della pensione con tutte le conseguenze del caso. Quindi il requisito per la concessione dell’indennità di accompagnamento è esclusivamente di natura medico-legale. Salve, mi chiamo Luigi, vorrei porre una domanda all’esperto di previdenza: mia madre ha 82 anni, è dializzata, è seminferma (nel senso che non esce di casa se non accompagnata), ed è affetta da altre numerose patologie, e non è titolare di nessun tipo di pensione, sociale o invalidità civile, ecc. Desidererei sapere gentilmente, essendo mio padre titolare di una pensione di ca. 1500 E mensili , se a lei spetta qualche tipo di previdenza o di aiuto come accompagnamento,ecc. Risposta L’unica possibilità per sua madre di vedersi riconoscere una pensione/indennità è quella di inoltrare domanda di riconoscimento di “accompagnamento”. Quali sono i requisiti richiesti? Come fare per richiedere l’indennità di accompagnamento? Inoltrare domanda, esclusivamente per via telematica, all’INPS competente per territorio (quello in cui si risiede) allegando un certificato medico redatto dal medico curante o anche da altro medico/specialista anche questo certificato dovrà essere “telematico”. Un consiglio: se non si è più che esperti in “trasmissioni telematiche” Vi conviene rivolgerVi ad un Ente di Patronato sindacale o di categoria che vi darà tutta l’assistenza necessaria sia nella fase istruttoria che eventualmente in caso di ricorso qualora l’istanza di primo grado venisse respinta. L’assistenza dei Patronati è, per legge, totalmente gratuita con l’esclusione della sola assistenza medico-legale (se farete redigere il certificato al medico del Patronato) o legale (in caso di ricorso). Risposta • Essere riconosciuti dalla Commissione per l’accertamento delle invalidità civili costituita presso l’ASL di appartenenza: • persona incapace di deambulare (camminare) senza l’aiuto permanente si qualcuno oppure • persona incapace di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita (lavarsi, farsi da mangiare, farsi il letto, uscire da soli...) propri dell’età. Non esistono limiti di reddito personali e/o cumulati con quelli del coniuge. COMBUSTIBILI Se la domanda verrà accolta sarà erogato un assegno mensile di 487,39 E mensili, importo valido per l’anno 2011, per dodici mensilità; come già detto non si tiene conto dei redditi posseduti né dal richiedente né dal coniuge. Paolo Zani CARBURANTI LUBRIFICANTI G.P.L. per uso CIVILE DOMESTICO INDUSTRIALE so gratuito .P.L. in u serbatoi G Da oltre quarant’anni al servizio della clientela via Goito, 2 - 46040 Guidizzolo MN - Tel 0376 819135 fax 0376 840264 E-mail: [email protected] Lo showroom di serramenti Porte, finestre, scale GUIDIZZOLO, Loc. Birbesi Strada Zanina 36/38 Fornace Delmenico s.n.c. MATERIALI EDILI - LATERIZI A MANO VECCHI E NUOVI CAMINETTI - CERAMICHE www.rivas.it via Rebecco, 11 - 46040 Guidizzolo MN tel. 0376 819062 - Fax 0376 848469 e-mail: [email protected] 37 Noi e la legge A cura di Laura Leorati, avvocato I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale La riforma dell’apprendistato “L’Italia che non punta sui giovani”: questa la morale del recente intervento dell’economista Tito Boeri fondato sulla considerazione che “lo Stato investe soltanto il 13% del bilancio in formazione”. Tale punto di vista appare obiettivamente condivisibile anche osservando l’attuale panorama normativo in materia di lavoro. A parere di chi scrive, infatti, malgrado l’apprezzabile tentativo attuato dal compianto Prof. Biagi di ripensare la geometria degli interessi sottostante al diritto del lavoro mediante la creazione di figure “flessibili” alternative al contratto subordinato a tempo indeterminato, resta ancora molto da fare per dare utili e concreti strumenti ai giovani (e non) per l’inserimento ed il reinserimento nel mondo del lavoro. Un dato statistico proveniente da un’agenzia di stampa parla di 1,5 milioni di italiani che non si rendono parte attiva nella ricerca di un lavoro in quanto scoraggiati dall’idea di non riuscire, comunque, a trovarlo. D’altro canto è giusto sottolineare che la crisi occupazionale non deve fornire l’alibi per non fare, “non osare” e soprattutto non adeguarsi alla realtà. Al di là delle comuni generalizzazioni che, in quanto tali, sono per natura meramente tendenziali e non sempre veritiere, certo è che sono necessari nuovi impulsi, stimoli per non arrendersi puntando su impegno, volontà, spirito di adattamento, determinazione, e...nuove idee. Gli spunti riorganizzativi della materia dovrebbero certo provenire dal legislatore per colmare vuoti normativi che consentano di conferire dignità giuridica anche a formule atipiche che non rientrano nelle usuali categorie del lavoro autonomo/subordinato o parasubordinato (es. il contratto di agenzia o il contratto a progetto). Si pensi, ad esempio, all’inquadramento normativo di un’iniziativa promossa da alcuni neolau- Ristorante Corte Pescheto da Fabio Menù della casa: Antipasti di pesce Paella al pescado 38 Tel. 0376 818697 via H. Dunant, 46 Guidizzolo (MN) www.ristorantelacollinetta.it reati in lingue e letteratura straniere di elaborare, realizzare e disciplinare un “Progetto”, in collaborazione con l’Università di provenienza, per la prestazione di servizi di traduzione di testi, per cui non siano applicabili la disciplina dell’associazione o quella delle società ma a cui si voglia comunque garantire idonee forme di protezione e tutela. Oppure, pensiamo alla realtà del praticantato, necessario per accedere all’esame di stato per l’abilitazione ad alcune professioni, che realizza talvolta una forma di “sfruttamento delle risorse umane” e che in taluni casi non determina neppure una reale formazione idonea all’apprendimento della professione. A tale riguardo, invero, una recente pronuncia della Cassazione conferma che, in assenza del rilascio del certificato di accettazione della pratica nonché in forza di altri elementi emersi nel corso dell’istruttoria, “non si poteva fare altro che qualificare il rapporto come lavoro subordinato”. Tali esempi sono indicativi della carenza normativa di tipologie contrattuali che, fermo restando il rispetto dei diritti fondamentali degli individui, integrino la tradizionale classificazione dei rapporti assecondando esigenze di flessibilità e di sicurezza. Prendendo atto che il 5 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato la riforma sull’apprendistato che mira a realizzare, per chi ha un’età compresa tra i 15 ed i 29 anni, ‘’un contratto più semplice e più efficacemente dedicato alle competenze dei giovani”, concludiamo auspicando una riforma strutturale e trasversale applicabile alla generalità della forza lavoro per nobilitarne dignità, volontà e capacità. Laura Leorati Avvocato Noi e il fisco A cura della dott.ssa Giulia Avanzi, commercialista I lettori possono esporre problemi o situazioni che siano di interesse generale Nuova tassazione per gli affitti percepiti Dallo scorso aprile, mese in cui è stata pubblicata la modulistica necessaria, è divenuta pienamente operativa la norma che prevede la possibilità di poter scegliere di assoggettare i canoni di affitto percepiti, ad una tassazione diversa da quella ordinaria. Questo nuovo regime potrà essere adottato solo dai privati che percepiscono redditi da locazione di immobili ad uso abitativo, comprese le pertinenze. Restano esclusi, invece, i contratti di locazione aventi ad oggetto fabbricato ad uso non abitativo (ad esempio, ufficio negozi) ed i terreni. La tassazione ordinaria prevede che i canoni percepiti nell’anno, abbattuti forfettariamente del 15% o del 30%, a seconda del tipo di contratto di locazione sottoscritto, vengano sommati agli altri redditi percepiti ed assoggettati alle aliquote Irpef ed addizionali previste. Poiché, come abbiamo già avuto modo di illustrare in passato, le aliquote Irpef si applicano in basi agli scaglioni di reddito con percentuali che vanno dal 23% al 43%, è evidente che in alcuni casi è possibile subire un prelievo fiscale di una certa entità. La nuova norma prevede che sull’intero canone annuo di affitto percepito venga applicata una imposta sostitutiva, chiamata anche “cedolare secca” con aliquote del 19% (per i contratti a canone concordato stipulati in Comuni ad alta densità abitativa) o del 21% ( per contratti di locazione a canone libero). La cedolare secca, oltre a sostituire l’Irpef e le addizionali regionali e comunali, sostituisce anche l’imposta di bollo dovuta in caso di registrazione, di proroga o di revoca e l’imposta di registro (applicata nella misura del 2% del canone pattuito) e si versa entro i termini previsti per il pagamento delle imposte risultanti dalle dichiarazione dei redditi. Appare evidente quindi, che in molti casi tale regime appare più conveniente per il contribuente. Coloro che decidono di adottare questo nuovo regime, che è facoltativo, devono esercitare un’apposita opzione, da effettuarsi con modalità diverse a seconda della situazione in cui ci si trova: - per i contatti già in essere, l’opzione dovrà essere esercitata nel 2012, in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno 2011. - Per i nuovi contratti, l’opzione va esercitata in sede di registrazione del contratto, utilizzando l’apposito modello telematico o, qualora ne sussistano le condizioni, il modello cartaceo. - In caso di proroga l’opzione andrà esercitata, mediante apposito modello, entro 30 giorni. Condizione fondamentale perché l’opzione sia efficace è che il locatore ne abbia data preventiva comunicazione, mediante lettera raccomandata, all’inquilino. In tale raccomandata deve essere specificato che il locatore, per tutto il periodo di durata dell’opzione, rinuncerà alla facoltà di chiedere l’aggiornamento del canone anche se prevista dal contratto, a qualsiasi titolo, incluso l’aggiornamento in base alla variazione Istat accertata. Giulia Avanzi dott.ssa Commercialista ALBA 2001 LAVORI EDILI di Tedoldi Bruno tel. 339 2191583 via Giulio Romano, 7 - 46040 Guidizzolo - MN 39 Astri e civiltà I lettori possono suggerire nuovi argomenti o approfondimenti sui temi trattati a cura di Mariavittoria Spina Polaris dell’Orsa Minore Il movimento apparente delle stelle da est a ovest è dovuto alla rotazione terrestre da ovest a est, ciò vale anche per il Sole, talmente “vicino”, dista in media 150 milioni di chilometri, da sembrarci un disco anziché un puntino luminoso. Tuttavia, nella volta stellata si possono osservare punti apparentemente fissi: è il caso delle stelle polari (dal verbo greco polos, “giro, mi volgo”), che trovandosi allineate con l’asse di rotazione del pianeta ne indicano, con buona approssimazione, uno dei poli celesti. Così, se osservassimo il cielo per un’intera notte, vedremmo le stelle spostarsi da levante a ponente, fatta eccezione per Polaris, Alpha Ursae Minoris, per antonomasia nota come la Stella Polare. In realtà, esistono molte stelle polari, potenzialmente una per ciascun polo di ogni pianeta, ad es. la coppia Sadr-Deneb, le stelle più luminose della costellazione del Cigno, segnano il polo nord celeste di Marte. Inoltre, le stelle polari variano con il passare dei millenni per effetto della precessione dell’asse terrestre, cioè del suo moto circolare sulla verticale; nel periodo dal 3942 a.C. al 1793 a.C. la stella polare boreale era Thuban (dall’arabo “il basilisco”) del Dragone, l’affascinante costellazione che si snoda nello spazio tra l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, non a caso quest’ultima nell’antichità era detta Ala del Dragone. Quando tutte le stelle principali dell’Orsa Minore sono visibili, dall’arancione Kochab (forse dall’ebraico/ arabo “la stella”, succedette a Thuban come stella polare fino al 500 a.C.) alla pallida Anwar (dall’arabo “brillante”), il cielo presenta le condizioni ideali per l’osservazione. Polaris è una variabile Cefeide, una stella pulsante la cui brillantezza varia del 16% nell’arco di circa quattro giorni, per individuarla si ricorre spesso ad uno stratagemma che coinvolge l’Orsa Maggiore. Quest’ultima, infatti, in tutte le stagioni spicca nel firmamento grazie all’asterismo formato dalle sue sette stelle più brillanti, detto il Grande Carro, che sembra proprio un ingrandimento dell’asterismo dell’Orsa Minore noto come il Piccolo Carro. Prolungando la linea che congiunge Merak (dall’arabo “lombi”) e Dubhe (dall’arabo “orso”), le stelle puntatori al limitare del Grande Carro, per una distanza pari a circa cinque volte quella che le separa si giungerà ad un’unica stella brillante: Polaris, situata a circa 1° dal polo nord celeste, (cfr. l’immagine di testata). L’affidabilità della posizione della stella polare ha ispirato innumerevoli leggende, che ancora riecheggiano nei nomi attribuiti a questo particolarissimo astro. Nella tradizione indiana la stella polare è detta Dhruva, dal nome del giovane principe che Vishnu assunse in cielo come centro di gravità permanente, esempio di perseveranza e devozione. Gli antichi greci chiamavano Polaris “stella fenicia”, a memoria del grande popolo che per primo nel Mediterraneo ne sfruttò la costanza per la navigazione notturna, o anche Cynosura “coda di cane”. Infine, ricordiamo gli epiteti latini Phoenice (“la risorgente”), Tramontana (“al di là del monte”, per estensione “parte a nord”) e Navigatoria, il germanico Lodestar (“stella guida”), l’arabo Alruccabah (“il cavaliere”) ed il turco Yilduz (“stella”), che è una variante di Yildun, nome attribuito a Delta Ursae Minoris, a riprova del continuo avvicendarsi di osservazioni legate alla stella polare ed alle sue vicine, di cui parleremo nel prossimo numero. ALMANACCO ASTRONOMICO DI GIUGNO: il Sole sorge alle h 5.36 (h 5.33 dal 15/06) e tramonta alle h 20.37 (h 20.46 dal 15/06). Marte e Giove sorgono circa 2 ore prima del Sole. Venere è visibile al mattino, Mercurio al tramonto (dal 15/06), Saturno per tutta la notte (dal 13/06). Luna Nuova il primo giorno del mese; il 15 eclissi di Luna in Ofiuco, durata 1h e 40 minuti, con inizio alle h 21.22 e centralità alle h 22.12 quando l’ombra terrestre le conferirà un colore bruno rossastro; Luna calante dal 16/06. SELF 24 ORE LAVAGGIO OFFICINA 40 TENEDINI RICCARDO VIA H.DUNANT tel. 0376 819715 via Carlo Alberto Della Chiesa, 2 - Tel. 0376 847038 Mariavittoria Spina - Ciao, allora sei contento? - Di cosa? - Di come sono andate le elezioni, no? - Certo, anche se il paese sembrerebbe spaccato in tre… - Sai, sono le regole, è la legge… chi prende più voti ha il diritto e il dovere di amministrare… - Va bene, però… - Però cosa? Non è mica la prima volta che succede… guarda a Medole per esempio. Non è successa la stessa cosa due anni fa? Eppure il Sindaco amministra che è una bellezza… - In effetti… è vero. - E poi scusa… Chi vince il Giro d’Italia, con qualche secondo o qualche minuto di vantaggio, dopo tremila chilometri di fatica, deve dividere la vittoria con chi ha perso? - No certo, è neanche se vinci lo scudetto per un punto all’ultima giornata… - E allora? Starà al sindaco saper interpretare cosa vuole il paese… - Già, ma non credo sia facile… come si fa? - Bisogna saper distinguere tra l’interesse comune, i diritti delle minoranze, delle rappresentanze... - Hai visto piuttosto che è stata aperta via Po? Adesso puoi arrivare dalla zona industriale a via Tomasina senza attraversare il paese… - Già, è un bel tratto lungo… anche troppo! E anche troppo dritto… adesso ci sarà chi ci farà le corse… - Si potrebbero mettere dei rallentatori… - O magari quelle cabine colorate, quella specie di autovelox che ci sono ormai in tanti paesi ai lati della strada… - Non sarebbe una brutta idea… - Ma c’è dentro l’autovelox, che tu sappia? - Non credo sia fisso, ma mi sembra che possa esserci messo quello mobile… - Allora è meglio comunque rallentare, no? - Bravo! E’ proprio questo che si voleva: siccome tu non sai se c’è dentro o no la macchinetta, è meglio che tu rallenti… - Tu dove li metteresti a Guidizzolo? - Guarda, ce ne sono già tanti di esperti in giro che lascio decidere a loro… - Come per i piccioni? - Già, ognuno ha la sua soluzione.. - Chi vorrebbe sparargli e chi invece vuole solo allontanarli… - Già, rispettiamoli, basta che non vengano a casa nostra… - Non sarà facile... d’altronde ci sono in tutti i paesi… - Beh, ma ce ne saranno tanti altri di problemi che si troverà la nuova amministrazione… - Per esempio? - Sai, ci sono tanti mussulmani ormai a Guidizzolo… - Vuoi dire che potrebbero chiedere una moschea? - Magari una moschea no, ma un centro culturale islamico… - E la Chiesa? - Beh, la parrocchia di Guidizzolo qualche mese fa aveva organizzato un incontro sulla tolleranza religiosa, quindi non dovrebbero esserci problemi, no? - Mah, vedremo… - Ma tu sai che esiste una squadra di cricket che si chiama BanglaGuidizzolo e che è composta tutta da indiani e bengalesi? - No, è dove gioca? - Nel campionato italiano di serie C… - Ma come si gioca il cricket? - Questo te lo spiego la prossima volta…! - Te salude…! STOP AND GO I NOSTRI SERVIZI 1980 - 2010 • Gestione pratiche sinistri • Soccorso stradale 24/h • Auto sostitutiva gratuita da 30 anni io • Rottamazione stro serviz o v l a • Ripristino fari • Riparazione e/o sostituzione cristalli • Lavaggio ed igienizzazione interni • Riparazione veloce • Ritiro e consegna auto a domicilio Tel. 0376 849525 - CelI. 347 4565347 - 337 432747 BIRBESI di GUIDIZZOLO MN - Strada Zanina 28/30 F.lli Turini BAR - TAVOLA CALDA SELF SERVICE RICEVITORIA SUPER ENALOTTO VIA. GALILEO, 4 GUIDIZZOLO - TEL. 0376 847054 41 A tutta penna Lettere al direttore Excursus sui giovani universitari italiani Pensando alla situazione odierna e proiettandomi con la mente nel futuro vedo un gran buio per la mia generazione. Parlando con i miei compagni d’università sono due le parole che ricorrono più spesso: la prima è disagio, la seconda è malessere. Ma forse sarebbe più corretto presentare insieme queste due importanti parole: disagio & malessere. Vi parlo della realtà in cui vivo ogni giorno e dell’aria che vi si respira. Noi siamo una forte spia della situazione della nostra società e il nostro disagio & malessere estenderà a tutto il futuro tali caratteristiche, perché il futuro siamo noi. Noi universitari siamo in una zona-limbo: abbiamo già raggiunto un’età ‘produttiva’, ma siamo ancora in fase d’apprendimento, perciò per ora non produciamo nulla di concreto, ma vediamo e ascoltiamo e siamo molto attenti. Da quando è comparsa la “Riforma Gelmini” abbiamo protestato e l’abbiamo fatto a lungo. Purtroppo nessuno ci ha ascoltato. Qualcuno di voi ha sentito parlare degli scioperi di Padova? Di Milano? Di Pisa? Oppure avete solo sentito dei disordini a Roma? Gli organi d’informazione nazionale sono stati veramente sublimi nello scansare gli scioperi esterni alla capitale, grazie ai quali hanno potuto fare di tutti noi universitari degli incapaci violenti, una generazione senza ragione e priva di sentimento (sia nazionale che non…). L’università aveva bisogno di una riforma? Sicuramente certe situazioni all’interno di tale istituzione andavano modificate. Ma i tagli? Come si possono fare tagli sul futuro di un paese? E’ come tagliare gambe sane a un essere umano e poi dirgli ‘prendi queste stampelle e inizia a correre’! Perché, si sa, non possiamo essere inferiori al resto dell’Europa, soprattutto se vogliamo continuare a farne parte. Ma qualcuno ha dato ascolto a chi nell’università ci vive? E’ stato chiesto a professori-ricercatoristudenti un parere? No! E non solo non l’hanno fatto, ma nel momento in cui vi sono state le proteste e gli scioperi non ci hanno neppure ascoltato! Non si possono approvare riforme astratte che una volta calate nella realtà rovinano tutto un paese! Noi siamo cittadini italiani. Votanti. E non siamo stati ascoltati. Questo è vergognoso. Un altro punto: la ricerca del lavoro. Facciamo qualche conto. Parliamo di carriera scolastica: cinque anni di elementari, tre di medie, altri cinque di superiori e un numero variabile –a seconda della facoltà scelta- di anni universitari che possono andare da cinque (triennio più specializzazione) a dieci ed a cui si possono aggiungere altri variabili anni tra dottorati, approfondimenti ulteriori e master. Poniamo una cifra tonda e per difetto: vent’anni passati a studiare, di cui almeno l’ultimo quinquennio a dedicarci anima e corpo a una materia specifica. Si dice che chi ha bisogno di lavoro accetta qualunque cosa. Va bene, consideriamo questo, ormai, modo di dire. Dopo aver dedicato anni allo studio di una materia ti auguri sempre di poter lavorare in un campo che ti permetta di mettere a frutto i tuoi anni di studio ‘matto e disperatissimo’. E’ ovvio che non accetti lavori che ti precludano la possibilità di partecipare a concorsi che ti potrebbero permettere di fare qualcosa che ami o che non ti lasciano in alcun modo la soddisfazione di dire ‘ho studiato tanto ed ora ne vedo i risultati!’. Qualche volta si sente dire che vi sono troppi laureati in Lettere e Filosofia e che i ricercatori di tali materie appaiono inutili. Se consideriamo che vi sono dei giornalisti italiani (persone laureate e iscritte a un Albo) che per descrivere situazioni di degrado e d’arretratezza utilizzano la parola ‘medievale’, da studentessa di suddetta facoltà posso solo dire ‘vi ricordo che è dalla società medievale di Boscaini Matteo SI ESEGUONO NUMERI CIVICI PRONTA CONSEGNA 42 via Rodella 34 telefono e fax 0376 819726 VIA L. DA VINCI, 7 - GUIDIZZOLO TEL. 0376 818461 r.a. che proveniamo e dalla spinta istintiva dei popoli “barbari” –preferisco il termine ‘germanici’ a riguardo, ma per motivi di chiarezza sfrutto ‘barbari’- si è arrivati alla sete per la verità ed alla conservazione ed evoluzione di testi antichi e della scrittura (come esempio ricordiamo i carolingi, VI-VII secolo e oltre, d.C.)’. Potrà farvi ridere il caso-giornalisti, ma è un’allarmante spia della necessità della presenza di letterati seri nella nostra nazione. Siamo fortunati, possediamo una lingua splendida e ricca, che i professionisti imparino a sfruttarla come si deve. Nelle università italiane la ricerca è diminuita in modo allarmante, riducendo al minimo la possibilità di scoperte e di evoluzione del nostro paese. Ma tutto questo pare non importare a nessuno se non quando le persone si stupiscono perché i riconoscimenti per il lavoro e le scoperte, che vanno dal campo letterario a quello scientifico, vengono portati a casa da persone con cognome italiano… che vivono dall’altra parte del mondo! Dopo aver parlato di tagli parliamo di costi. Le rette universitarie sono aumentate, i costi degli appartamenti e dei collegi sono aumentati, il costo della vita è aumentato. Lo stipendio è sempre lo stesso. Chi può, e potrà, permettere di sostenere tali spese? Domanda retorica. Uno degli scopi della “Riforma Gelmini” è quello di abbattere i baronati, ovvero un sistema di controllo dei posti di ricerca, dottorato e quant’altro i cui posti vengono dati ad amici/parenti e altri vari privilegiati e conoscenti. Eliminare questa situazione è giusto e doveroso, siamo d’accordo. Ma aumentare i costi universitari non farà altro che privilegiare questo sistema. E le borse di studio? Sulla carta sono ottime, nella pratica inizieranno (non si sa bene neppure quando…) a utilizzare il sistema americano per cui tali agevolazioni vengono trattate come prestiti. Ovvero le famiglie si indebiteranno ancora di più. Ora, aggiungiamo tutto questo breve e sicuramente superficiale excursus a tutti gli altri problemi del nostro Paese: economia in rovina, forte immigrazione, mancanza d’integrazione, aumento spropositato della criminalità, classe dirigente che va d’accordo solo quando si parla di autoaumentarsi lo stipendio o privilegi privati, guerra. Voi vedete un bel quadro? Marta Leali Risponde la redazione augurandosi che l’argomento possa stimolare un dibattito. Che i giovani possano trovarsi a disagio di fronte ad un futuro incerto è più che comprensibile. Una situazione economica che langue, un mercato del lavoro che non tira. Ciò che non deve mancare, però, è la speranza, l’impegno, la determinazione. Non basta lamentarsi, denunciare ciò che non va. In fondo, quelli che oggi reggono le sorti del Paese non sono gli stessi che magari venti, trenta, quarant’anni fa scendevano in piazza per protestare contro le ingiustizie del tempo, compresa la riforma scolastica dell’epoca? Perché è da parecchio che si avverte la necessità che l’istituzione scolastica possa e debba rispondere alle legittime aspettative dei giovani, ma anche della società, dell’economia, del mondo del lavoro. E in tanti ci hanno provato a riformarla, incontrando sempre e comunque la resistenza di qualche gruppo, di qualche categoria. E’ scontato che la riforma perfetta dovrebbe essere quella condivisa, che trova il consenso di tutti. Ma la perfezione non è di questo mondo. La riforma Gelmini non sarà né l’ultima né la definitiva, ma ha il merito di puntare a livelli di qualità tali da poter competere con gli altri paesi europei. Certo, ci vorrà tempo, magari qualche aggiustamento strada facendo. Ma l’obiettivo credo sia indiscutibile. Evitare sprechi, come i corsi universitari con un solo iscritto, i baronati, o inutili dispendi di risorse. Gli studenti hanno il sacrosanto diritto di far sentire la loro voce, di protestare, di chiedere il meglio, di avere un futuro. Ma hanno anche un dovere, quello stesso che da che mondo è mondo si ripete: studiare. Cioè, cercare di affermarsi attraverso l’impegno ed il merito, magari scegliendo un indirizzo impegnativo, che però offre più probabilità di lavoro. Determinare il proprio futuro in buona parte dipende anche dai giovani stessi e dalla loro capacità di uscire dalla protesta per approdare alla proposta. STUDIO DI PSICOLOGIA Consulenze e Sostegno psicologico MARA SAVI Psicologa AUTO SOSTITUTIVA Gratuita EMANUELA MANDOSI Psicologa Ricevono a: Guidizzolo - via Bruno Rodella, 1 333 4698189 333 6848335 SI RICEVE SOLO SU APPUNTAMENTO 43 GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO “COLLI MORENICI” Notiziario del Gruppo Micologico Naturalistico “Colli Morenici” - a cura di Giorgio Arienti L’utilizzo alimentare dei funghi parte prima Innanzi tutto il concetto di commestibilità dei funghi deve essere quasi sempre riferito alle condizioni di cottura degli stessi, poiché elementi tossici risiedono in molti funghi allo stato crudo. L’abitudine di consumare funghi crudi deve essere limitata ad una cerchia ristretta di specie e deve essere molto cauta, poiché problemi di allergia o ipersensibilità alimentare sono sempre più diffusi al giorno d’oggi. Va comunque precisato ulteriormente che i funghi sono alimenti difficili da digerire e le persone che presentano problemi di gastrite, ulcera, come pure i bambini e le persone anziane, possono incorrere in disturbi gastroenterici perchè l’apparato intestinale è più delicato e maggiormente sensibile alle sostanze irritanti contenute nei funghi, come per esempio la cellulosa. Di fronte a funghi di sicura commestibilità non si può parlare di principi tossici nel vero senso della parola, si può invece parlare di sostanze che vengono bene assunte dall’organismo di una persona in normale stato di salute ma che sono in genere assimilate con influenze negative dal soggetto che sta attraversando particolari stati fisiologici della vita, come ad esempio l’infanzia o la senescenza, ed in ogni caso è sempre bene non esagerare con le quantità perchè digerire composti come la lignite, la cellulosa o ancora la chetina, che è una sostanza che ritroviamo negli zoccoli degli animali, è piuttosto impegnativo. Per un’associazione psicologica diffusa, l’insorgere di banali disturbi digestivi dopo che si sono consumati funghi, può essere emotivamente interpretato come una intossicazione o un avvelenamento, con ricorso ingiustificato alle cure del Pronto Soccorso, con tutti i disagi e traumi che ne possono derivare. Ne consegue allora che i funghi vanno mangiati in quantità moderate, evitati da chi ha disturbi di fegato, stomaco o intestino e per queste ragioni cucinati nel modo più semplice possibile, senza condimenti abbondanti che non aiutano certo la digeribilità e molto spesso coprono o alterano il reale sapore fungino. Molti piatti infatti alla fin fine sanno di aglio, prezzemolo o di altro ingrediente aromatizzante impiegato e se a quel preparato fossero aggiunti altri alimenti anziché i funghi, esso non cambierebbe sicuramente di sapore. LA PREPARAZIONE Per rendere più digeribile un fungo commestibile, ci sono degli accorgimenti che possono essere di aiuto nella preparazione alimentare. Armillaria mellea (chiodino) Ristorante La Baita di PAROLINI FRANCO & C. s.n.c. Chiuso il lunedì sera e il martedì 46040 CAMPAGNOLO DI CAVRIANA (MN) 44 via G. Galilei, 18 - 46040 Guidizzolo (Mantova) Tel. 0376 818343 - e-mail: [email protected] via Monte Pagano, 4 - tel. 0376 82006 Fax 0376 806372 www.labaitaristorante.it - È gradita la prenotazione Adrea Dal Prato • Innanzi tutto è bene scartare le parti più coriaceee e stoppose, come il gambo dell’Armillaria mellea (Chiodino) per esempio o quello di molti Leccini; vanno eliminate le parti verminose e tutto il fungo se ammuffito o con un odoraccio diverso da quello solito. • I funghi sono alimenti molto deperibili, possono essere conservati nelle proprie abitazioni uno o due giorni al massimo e pertanto andranno cucinati rapidamente. • Un’altra tecnica particolarmente efficace per migliorare la digeribilità dei funghi in genere (solo quelli commestibili ovviamente!) come ad esempio il Suillus granulatus, è di pelarli, cioè di asportare la cuticola del cappello. • Alcuni funghi eduli oltre ad una cottura prolungata, richiedono la prebollitura, come l’Armillaria mellea, ed in genere le specie di sapore non mite. • La prebollitura consiste nel portare ad ebollizione un’abbondante pentola di acqua potabile, versarvi i funghi quando l’acqua bolle e lasciarveli per 8-10 minuti circa, a seconda della consistenza della specie.L’acqua di bollitura deve essere sempre gettata. A volte è necessario schiumare l’acqua, cioè levare la schiuma che si produce in superficie mentre i funghi bollono. Successivamente, una volta scolati, i funghi possono essere preparati secondo le proprie preferenze gastronomiche: trifolati, in intingolo, ecc. • Diversi funghi possono essere cotti direttamente nella casseruola o in padella, ma necessitano sempre di un tempo adeguato di cottura. Gli stessi porcini durante la trifolatura, devono cuocere almeno 20 minuti e se durante la cottura asciugano troppo è meglio evitare aggiunte di grassi animali o vegetali, è sufficiente aggiungere un po’ di acqua. I funghi a carne più compatta o stopposa, necessitano ovviamente di più tempo. • La cottura alla griglia, alla piastra o alla brace è pericolosa, in quanto generalmente è insufficiente a cuocere il cuore di un bel cappello carnoso come quello della Macrolepiota procera. • Il porcino secco non deve essere mangiato crudo, ma solo dopo una buona cottura e deve essere fatto rinvenire in acqua tiepida per il tempo necessario a reidratarlo. La dose normale da usarsi come condimento sulla vivande si aggira intorno ai sette grammi per persona. A mangiarne troppo si rischiano problemi intestinali. continua sul prossimo numero Suillus grevillei (laricino) Leccium vulpinum (porcinello) Microlepiota procera (mazza di tamburo) AUTOFFICINA FERRI MAURIZIO Via Quagliara, 28 - Guidizzolo Tel. 0376 818052 45 Notiziario del Corpo Bandistico di Guidizzolo - a cura di Sergio Desiderati Concerto chiude celebrazioni 150° Tra le manifestazioni promosse dall’Amministrazione comunale di Guidizzolo per celebrare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia vi è l’incisione, a cura di Corpo Bandistico e Coro polifonico dei Colli Morenici di Guidizzolo, di un cd con musiche risorgimentali e brani d’opera. Gli stessi sono stati presentati in un concerto presso il teatro comunale lo scorso 19 marzo. Una serata emozionante per le oltre 200 persone che affollavano il teatro, presenti il sindaco Graziano Pelizzaro e l’assessore regionale Carlo Maccari i quali sono intervenuti per ricordare l’importanza dell’evento celebrato. Maccari ha anche ripercorso brevemente le tappe di un percorso che poteva sembrare impossibile ma che ha portato a quell’unità nazionale che già il grande poeta Virgilio preconizzava. Dal punto di 46 vista musicale il concerto, ed il cd che in questi giorni è reperibile gratuitamente per quanti lo desiderano presso la biblioteca o gli uffici comunali, ha proposto una decina di brani: vocali e strumentali i primi, solo strumentali i secondi. Dopo l’Inno gli altri brani cantati sono tutti tratti da musiche di Giuseppe Verdi: “O Signore dal tetto natio”, “La Vergine degli angeli”, “Coro degli tzigani” dal Trovatore, “Va pensiero”; a seguire la sola musica per la Sinfonia dal Nabucco e le colonne sonore dei film “Romeo e Giulietta”, “La vita è bella”, “La leggenda del santo bevitore”. Canto e musica, coro e banda diretti rispettivamente da Edmondo Savio e Nicola Ferraresi, hanno entusiasmato i presenti che alla fine, in piedi in sala, hanno tutti intonato l’Inno nazionale. Gentile cliente, É arrivato il terzo catalogo della campagna Raccolta Punti “Espressioni di Gusto” Richiedilo al punto Vendita ! Scoprirai nuovi Regali E se non hai ancora Fidelity Card richiedila, è gratuita! Visita i nostri Punti vendita : GUIDIZZOLO GUIDIZZOLO via Goito, 38/a p.zza Marconi, 5 dal lunedì al venerdì: 08.00 – 12.30 e 15.30 – 19.30 sabato 08.00 - 19.30 dal lunedì al sabato: 08.00 – 13.00 e 15.30 – 19.30 lunedì pomeriggio chiuso si ritirano buoni pasto si ritirano buoni pasto 47 48