Spettacoli Cultura
tutto in 24 ore
venerdì 22 ottobre 2004
VII
il concerto
l’agenda
a teatro
l’incontro
La Bandabardò a Firenze
con il «Tre passi avanti tour»
Torna «Per sempre viola»
sogni e realtà della Fiorentina
Cascina scopre il musical
Debutta «Vanità di vanità»
Alla Martelli di Firenze
«Il “Berlusconi” è occupato»
FIRENZE La Bandabardò si è fatta in
tre, a grande richiesta. Tante sono le
date (una aggiunta) che vedranno in
concerto al Saschall il celebrato
gruppo (stasera e domani ore 21,
domenica ore 18, ingresso 10 euro,
tel. 055/2638894). I sette toscani
partono proprio da Firenze con Tre
passi avanti tour, sull’onda del
successo dell’omonimo album
(settimo nella classifica di vendita
Nielsen). Una ghiotta occasione per i
molti fan.
FIRENZE La storica ricevitoria Fancelli
ha dato alle stampe l’annuale agenda
della Fiorentina, Per sempre viola
2004/2005. Oltre 100 pagine di storia
della squadra, con i risultati dei
campionati e i nomi dei migliori
marcatori. In questo numero, introdotto
da un intervento del sindaco Leonardo
Domenici e dell’assesore allo sport
Eugenio Giani, tre approfondimenti su
altrettanti personaggi cari alla viola:
Mario Pizziolo, Renzo Magli e Daniel
Passarella.
CASCINA C’è sempre una prima volta: al
Teatro Politeama sbarca il musical, con
la nuova produzione della Città del
teatro, Vanità di vanità (realizzata con il
Comune di Cascina e il Credito
Cooperativo). Da stasera a domenica
vedremo e ascolteremo la storia di Don
Filippo Neri, defunto prete e figura
curiosa, sulla cui vita tre alti prelati
discutono fino ad evocarlo in scena. La
regia del lavoro è di Alessandro Garzella,
le musiche di Massimo Barsotti su
libretto di Carlo Guarnieri.
FIRENZE Una favola nera scritta da un
liceale (oggi venticinquenne), che lascia
spazio alla fantasia per dipingere un
fantascientifico ma dettagliato affresco
del futuro che attende la nostra società.
Partendo da una storia d’amore
sbocciata tra le mura del Liceo
Berlusconi. Oggi alla Libreria Martelli (ore
18, ingresso libero) Federico Lenzi
presenta la sua fatica editoriale Il
“Berlusconi” è occupato! (Polistampa, 9
euro). Insieme a lui Laura Barile,
Alessandro Fo e Costanza Melani.
La Bandabardò
Pinocchio nel Paese dei Pooh
giorno & notte
– MUSICA Inaugurazione inver-
Da stasera al Verdi di Firenze l’atteso musical che Saverio Marconi ha tratto da Collodi
Valentina Grazzini
FIRENZE Pinocchio torna a casa. La
megaproduzione in musical firmata
dalla Compagnia della Rancia di Saverio Marconi su musiche dei Pooh,
dopo oltre un anno di repliche trionfali in tutta Italia (lo hanno visto oltre 200mila spettatori), approda al
Teatro Verdi di Firenze questa sera,
per una prima toscana piena di significato che coincide con l’apertura di
stagione del teatro fiorentino, fresco
di festeggiamenti per i suoi 150 anni.
Un significato particolare perché Saverio Marconi è artisticamente nato
a Firenze, dove imparò ad amare la
danza. Perché Manuel Frattini, protagonista con il cappellino di mollica
di pane in testa, è dalla sua un livornese doc. Perché Pinocchio stesso è
un toscanaccio a cui non la si fa, lo sa
bene Geppetto.
«Contrariamente alla mia abitudine, stasera ci sarò anch’io alla prima fiorentina - racconta Marconi -,
perché tenevo particolarmente a questo debutto. La Fondazione Collodi
ci ha riconosciuto un premio, l’attesa è molta e non manca l’emozione».
Un temporale dà inizio alla storia,
mentre il burattino di legno prende
sorprendentemente forma e vita. Gli
effetti speciali sono senz’altro la parte più eclatante dello spettacolo, degni di una produzione americana che ha richiesto 4 anni per essere
messa a punto- , ma dietro l’opulenza tecnologica Marconi ha in serbo
una rilettura di Pinocchio affatto banale: «La nostra chiave è quella di
una storia semplice, dove oltre alla
spettacolarità trova posto l’emotività, il sentimento - continua il regista
-. Nel mio Pinocchio non c’è un bambino cattivo, ma piuttosto un bambino a cui viene impedito di crescere
Cauteruccio torna alla direzione del Teatro Studio
SCANDICCI Novità nella politica culturale di
Scandicci, dove approda alla direzione artistica del Teatro Studio Giancarlo Cauteruccio. Il regista, fondatore e anima della compagnia teatrale Krypton, ha gestito con la
sua compagnia il Teatro Studio dal ‘91 al
‘95, e prende il posto di Stefano De Martin
(che a sua volta ha ottenuto l’incarico di
direttore dell’Istituzione Scandicci Cultura). Esce definitivamente di scena Massimo
Marino, consulente artistico per due stagioni.
«La mia attenzione si focalizzerà sui
Una scena
del musical
«Pinocchio»
dai genitori, che lo credono di loro
proprietà. Solo quando capiranno
che lo devono lasciare andare, avverrà la trasformazione».
Marconi, che nella drammaturgia del Pinocchio ha aggiunto una figura materna a fianco di Geppetto,
Angela (omaggiando la vera madre
di Collodi, di cui era il nome), non
nega di aver tagliato certi echi un po’
datati e moralistici della storia, come
l’insistente idea che «per crescere si
deve sudare». Anche il Paese dei balocchi è stato rivisto e corretto dal
talento di Marconi: «Tutti lo identificano con le giostre - ci spiega -, ma
alle giostre i bambini difficilmente
sono soli, nella realtà. Il vero momen-
to in cui i bambini sono senza genitori o altre figure adulte è la ricreazione
a scuola: così il mio Paese dei balocchi è una ricreazione che non finisce
mai».
Se Geppetto ha trovato moglie,
non poteva mancare la Fata Turchina, che ha il bel volto della giovane
mulatta Daniela Pobega e si scatenerà in un travolgente balletto in cui
Pinocchio sarà moltiplicato dalla sua
magia.
Ma protagonista indiscusso del
lavoro sarà lui, Manuel Frattini,
“vecchia” presenza della Compagnia
della Rancia da quando, nel lontano
‘91, proprio con Marconi debuttò
partecipando al fortunato A chorus
line e più tardi raggiunse il successo
con Sette spose per sette fratelli. Accanto a Frattini un cast di una ventina di
artisti: cantanti, ballerini, attori, come musical impone.
«La collaborazione con i Pooh è
stata felicissima, conclude Marconi,
parlando degli autori -. Dodi Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti
mi hanno lasciato carta bianca, senza
voler metter bocca nella mia regia.
Posso dire che le musiche sono state
al servizio dello spettacolo, situazione niente affatto comune».
«Pinocchio, il grande musical», Teatro Verdi da stasera (ore 20.45) al 31
ottobre, tel. 055/212320, biglietti
19/25/31 euro.
Lo storico gruppo degli anni Sessanta, completamente rinnovato nella formazione, sarà in concerto domenica a Pratolino
I «nuovi» Califfi ripartono da Firenze
Edoardo Semmola
FIRENZE Scriveva Franco Boldrini, quando ancora c’erano i Califfi, nel 1967: «Ma se mi lasci, tutto questo
andrà via con te» (Al mattino). Ora che i Califfi sono
tornati, senza più Boldrini, Paolo Tofani e Carlo Marcovecchio, ma con un Giacomo Romoli, voce e tastierista,
più rockeggiante che mai - sfidando i capelli bianchi, i
20 anni passati in America, e il trauma trentennale
della rottura del gruppo di cui è rimasto l’unico
“superstite” - torna anche Al mattino. È con questo
vecchio successo che si apre l’ultima fatica discografica
dei “nuovi” Califfi: Evoluzione, incisa a Firenze la scorsa
primavera. La nostalgia si sente. Ma il «tutto questo»
della canzone, quasi fosse stata profetica, non è andato
via, anzi è tornato con più energia di prima. Mito degli
anni Sessanta e Settanta, i Califfi sono tornati. Romoli
ha tentato di ricomporre il vecchio gruppo, ma invano.
Adesso ha una formazione tutta nuova e con questa
ricomincia la sua avventura dalla patria Firenze con
una serata ad ingresso gratuito, domenica prossima 24
ottobre, alle 16, prima della partenza per l’Australia - in
tour a Sidney e Melbourne - dove suoneranno in concomitanza con il festival del cinema italiano. Aspettando
il 2005, quando la band attraverserà l’Oceano per un
tour americano, e l’uscita di un videoclip che unisce la
musica dei Califfi con le bellezze di Firenze.
Questo speciale concerto dei Califfi, che chiude la
stagione estiva (il tempo ancora lo permette) del Parco
Mediceo di Pratolino, conterrà un mix di vecchi tempi
andati, brani recenti (scritti dal nuovo chitarrista Ciro
Camilli) e grandi cover - su tutte Satisfaction dei Rolling Stones, Hush dei Deep Purple e Like a rolling stone
di Bob Dylan - con le sonorità, gli arrangiamenti e
l’anima scatenata tipica della rock band di Giacomo
Romoli. Ovviamente fedeli al passato: niente basi preregistrate, niente elettronica, tutta energia naturale. Nella
nuova formazione c’è anche una voce femminile, la
cantante gospel americana Su zanne Dasilva. Mentre
nel complesso il gruppo si è ampliato da 4 a 7 componenti.
nuovi linguaggi e sui giovani - ci racconta
Cauteruccio, il cui incarico è triennale -.
Organizzerò un festival di arte visuale e darò molto spazio alla poesia contemporanea.
E non tralascerò il rapporto con la città». Il
regista, che dagli anni Ottanta ha legato il
suo nome alla ricerca teatrale, non tradirà la
propria indole: «Nel programma del Teatro
Studio punterò sulla ricerca, mentre il resto
della programmazione potrà trovar miglior
collocazione al Teatro Aurora, con i suoi
700 posti».
v.gr.
nale del Meccanò al parco delle Cascine di Firenze (ore
21.30): cena e selezione house. Al Tenax di Firenze Maurizio Nari e Filippo Nardi animerano la serata (dalle 22). Alla
Chiesa di San Lorenzo a Vicchio di Rimaggio (Bagno a
Ripoli) il violino di Kristof Barati in concerto alle 21.15 (ingresso libero). Alla Flog di Firenze Rieccoci qua! Serata
gaylesbica (dalle 22.30, 5 euro).
– ARTE Alla Casa Buonarroti di
Firenze alle 16.30 conferenza
di Claudia Echinger-Maurac
su La tomba di Giulio II, alle
18 inaugurazione della mostra Speculum Romanae Magnificentiae. Roma nell’incisione del Cinquecento. Alla Casa
d’Aste Pananti di Firenze
(via Maggio 15) si battono
opere d’arte di pittura, scultura, disegni e acquarelli dell’800 e ‘900 toscano (ore 16).
Vernice alla Imaginaria arti visive gallery di Firenze (via
Guelfa 22a/r, ore 18) di Mario
Miccoli: l’ospitalità delle cose.
Marcello Bertini espone a Palazzo Panciatichi (via Cavour
2, Firenze). Inaugura la mostra Riccardo Nencini alle 12.
Le incisioni nipponiche di Marumi Harashina Maniere nere
sono alla Galleria d’arte Il BIsonte di Firenze (ore 18).
– TEATRO Al Jack & Joe Theatre di Cerbaia Waiting for... di
Claudio Morganti (ore 21.30).
Allo spazio La Baracca di Casale (Prato)Tauromachia (ore
21), un viaggio nel mito del
Labirinto.
– INCONTRI Agli ex Macelli di
Prato (Officina Giovani) parte
oggi alle 17 Alter Mundi 2004,
l’etnofestival di Legambiente.
Al Centro Lucignolo di Pisa
(via Pietro Gori) dalle 9 il convegno sulla Comicità negli anni Settanta. Alle 19.30 al Teatro Sant’Andrea segue Alcesti e Il geometra di e con Paolo Puppa. Alla Casa del Popolo di Mercatale (ore 21.30)
tavola rotonda su Musulmani
e no, siamo tutti per la pace.
Dibattito su Commedia e tragedia del desiderio nell’opera
di Vitaliano Brancati alla Biblioteca comunale id Montevarchi (ore 21). All’Aula Magna storica dell’Università di
Pisa inizia oggi alle 9 il convegno internazionale di studi
L’opera prima dell’opera: fonti, libretti, intertestualità. Alle
Giubbe Rosse di Firenze presentazione della raccolta poetica La primavera della mano di
Roberto Pasquali (ore 17.30).
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I «nuovi» Califfi ripartono da Firenze