GIORGIO MARINI Giorgio Marini debutta negli anni '60 nell’ambito del teatro sperimentale. In Italia partecipa ai movimenti teatrali più importanti lavorando al Maggio Musicale Fiorentino, alla Biennale di Venezia e ai Festival di Spoleto, Gibellina ed Aix-en-Provence. Collabora con La Fenice di Venezia, il Comunale di Firenze, il Comunale di Bologna, il San Carlo di Napoli, l'Opera di Roma, la Scala di Milano, il Regio di Torino, il Massimo di Palermo. Nel campo della prosa produce I Teologi di Borges (1969), l’Angelo custode (1972) e Un tram chiamato Thallulah (1975) di Jaeggy, l’Impuro folle di Calasso (1974), tutte personali rielaborazioni di testi letterari e teatrali. Il contatto con il mondo della lirica lo porta a sperimentare strutture sceniche articolate, evidenti soprattutto in Doppio sogno di Schnitzler, Diluvio a Nordernej su testi di Blixen, I fanatici di Musil, Zoo o lettere di non amore da V. Sklovskij, Il bagno di Diana di Klossowski, Il gran teatro del mondo di Calderón de la Barca, La coltivazione degli alberi di Natale e Riunione di famiglia di Eliot. Ha diretto opere contemporanee di Clementi (Carillon), Sciarrino (Aspern Papers e Cailles en Sarcophage, delle quali è autore anche del libretto), Britten (The Turn of the Screw), Stravinsky (Oedipus Rex, Rake’s Progress), Bartok, Berg (Wozzeck, Lulù), Schönberg, Schreker, Petrassi e Kurt Weill (Lady in the Dark). Nel campo del repertorio classico realizza opere di Mozart (Don Giovanni, Così fan Tutte), di Bellini (Capuleti e Montecchi e I Puritani ), Purcell, Puccini, Monteverdi, Caccini, R. Strauss,Vivaldi, Čajkovskij. Dal 1989 ha tenuto corsi di Drammaturgia e Tecnica d’Attore all’Università Cattolica di Milano e all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, realizzando saggi sperimentali quali Judith (1991) di F. Della Valle e Le danze (1992) su testi di Djuna Barnes e Gertrude Stein. Cura progetti radiofonici per la RAI, nell’ambito della trasmissione “Il consiglio teatrale” di Radio Tre, dove realizza Fresh water di V. Woolf (2003), Le cicale di I. Bachmann (2005), Il brasile di R. Wilcock (2006), Il desiderio preso per la coda di P. Picasso (2007) e Tre donne alte di E. Albee (2008). Torna alla prosa per il “Florian Teatro Stabile di Innovazione” con il progetto teatrale "Ombre", tre spettacoli, il cui primo movimento è andato in scena al Teatro India di Roma nel 2007; il secondo I gemelli a Milano, al Teatro dell’Arte, nel 2008 e il terzo I gioielli di Madame De …, è in fase di produzione.