BOLOGNA GIORNO E NOTTE Giovedì 8 settembre 2005 il Resto del Carlino XXVII . L’obiettivo della nuova stagione, annuncia il direttore Filippo Vernassa, è quello di ripetere, se non addirittura incrementare, i numeri dell’anno scorso: 60mila presenze per una media di 1080 spettatori a rappresentazione, con picchi raggiunti con Beppe Grillo e Gigi Proietti. Traguardo che si intende, quindi, raggiungere grazie ad un cartellone di grande richiamo che si apre con un musical di successo della compagnia della Rancia, e si chiude con una commedia brillante, dal titolo La Presidentessa, che vede Sabrina Ferilli come protagonista, e Proietti alla regia. La Rancia di Saverio Marconi sarà dunque in cartellone con due musical campioni di incasso: Grease e Tutti insieme appassionatamente, insieme alla ditta “Garinei & Giovanni- EUROPAUDITORIUM Fate, star e comici a ritmo di musical ni”, altra immancabile griffe del musical italiano, che presenta una nuova versione di Se il tempo fosse un gambero. Tra le novità, qualcosa anche per i più piccoli, i quali non vorranno perdere uno show, soprattutto musicale, sulle Winx, le sei fatine protagoniste dell’omonimo cartone animato di cui vanno pazze in particolare le bambine. Lo spettacolo è in esclusiva regionale. Mentre, tra i titoli di punta, si evidenziano un Gianburrasca interpreta- to da Marco Morandi, figlio del celebre Gianni, e una rivisitazione in chiave poetica e in versione musical operata da Tato Russo sul capolavoro di Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray. Grandi ritorni, ancora, sul fronte della danza con, tra gli altri, il Balletto di Mosca e Raffele Paganini che porta sul palco una lettura contemporanea di Coppelia. «Dal punto di vista operativo —sottolinea il direttore della sala di piazza della Co- stituzione— le novità salienti di questo 27esimo anno di vita del teatro sono in sostanza due. Una è la stretta collaborazione con il Teatro delle Celebrazioni e l’altra è il patrocinio non oneroso concesso da Comune e Regione che ci permetterà di sfruttare un maggior numero di canali per divulgare informazioni al pubblico». Con la sala di via Saragozza, anch’essa realtà privata, la sinergia, in effetti è molto forte e si concretizza in un libretto di sala, realizzato insieme, che presenta entrambi i cartelloni, due abbonamenti trasversali che comprendono spettacoli di entrambi i teatri, e alcune rappresentazioni congiunte. Tra queste ultime, figurano il nuovo allestimento di Aldo Giovanni e Giacomo, inserito in tutti e due gli abbonamenti, che si terrà al Pala- LA CURIOSITÀ In autobus a teatro Di domenica, all’Europauditorium, si va in autobus, e, se si è abbonati annuali all’Atc, l’ingresso allo spettacolo ha pure un prezzo speciale. Come già da qualche anno, infatti, nei giorni festivi, quando le linee che portano in Piazza Costituzione non viaggiano, una navetta condurrà gli spettatori a teatro (partenza da via Rizzoli alle 15,30). Grazie ad una particolare convenzione inoltre, le prime 270 persone che compreranno un abbonamento annuale all’Atc potranno avere un abbonamento a soli 26 euro che include due spettacoli all’Europauditorium e quattro del Teatro delle Celebrazioni. Con lo stesso abbonamento, inoltre, si ha diritto a sconti sul prezzo dei biglietti dei due teatri. dozza, e lo spettacolo di Vincenzo Salemme «La gente vuole ridere…ancora», una sorta di sequel di un suo omonimo successo, presentato in collaborazione anche con l’Arena del Sole. Gli abbonamenti si possono acquistare dal 12 settembre, men- tre la prevendita per i singoli spettacoli inizia dal 3 ottobre. La biglietteria è aperta dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Per informazioni: tel. 051 372540, 051 6275199, o sul sito www.teatroeuropa.it. Luciana Cavina PARCO NORD di Gian Aldo Traversi Ce n’è ancora e sempre uno non confondibile con altri. Anche se sono passati quarant’anni da quando quel magro capellone sparava i suoi accordi sulla chitarra con i preistorici Rokes, nell’ultima canzone, che anticipa il nuovo album di inediti, tratteggia i tanti volti di un’ossessione esistenziale: una gragnuola di colpi contro l’universo dell’ovvio, del banale, della prevaricazione, del facile arrivismo. Shel Shapiro (nella Shel, non bisogna saper perdere foto), ovvero il talento straordinario di un musicista imprendibile, superbamente lirico anche nel rasentare l’ovvio della canzonetta, questa sera alle 21 sul palco della Piazza del Buon Ristoro al Parco Nord, s’inventa fustigatore della banalità con ‘Siamo stanchi’. Di che cosa è più stanco? «Della mediocrità, non ne posso più. Oggi sono tutti clo- ni di altri. Non c’è nessuno che assuma una posizione netta su niente. In tv per un comico o due che ti fanno ridere, venti ti fanno sentire stupido. Servizi giornalisti telecomandati, cinema volgare. E in politica non è diverso». C’è davvero da aver paura? «Sì, perché andando avanti di questo passo i miei figli non potranno avere riferimenti d’eccellenza». Che sarebbero.... «I visionari che guardano avanti, troppo avanti per essere ascoltati». Pure nella musica domina la mediocrità? «I peggiori non sono i musicisti, ma quelli che dietro le quinte decidono chi deve avere successo. C’è, però, chi ha talento. I nomi? I Negrita, Meg, i Negramaro. Ma anche Tiziano Ferro. Non occorre essere ‘ribelli’ per uscire dalla mediocrità». Al Piper cantava ‘Bisogna saper perdere’. Pensa d’aver vinto o perso? «Sono in parità. Non vincitore ma vincente. Perché non mollo mai. Ho maturato un atteggiamento molto tibetano nei confronti della vita». Nel live Shapiro è accompagnato da Daniele Ivaldi e Luigi Mottola alle chitarre, Alfredo Vandresi alla batteria, Gianni Serino al basso, Marco Morini alle tastiere ed Elena Trastulli, alle percussioni e voce.