Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti - Pescara Facoltà di Medicina e Chirurgia GUIDA DELLO STUDENTE CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE DELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO _____________________________________________________________________ Anno Accademico 2009-2010 Aggiornato al 16/07/2009 Indice Presentazione 3 Le Strutture 4 Indirizzi utili 5 Bando di concorso 6 Referenti del corso di laurea 10 Ordinamento didattico 11 Regolamento didattico 15 Art.1 - Obiettivi formativi e del profilo scientifico-professionale del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione 15 Art. 2 - Ammissione al Corso di Laurea 16 Art. 3 - Crediti formativi 17 Art. 4 - Ordinamento degli studi 17 Art. 5 – Tutorato 20 Art. 6 - Obbligo di frequenza 20 Art. 7 - Apprendimento autonomo 20 Art. 8 - Programmazione didattica 21 Art. 9 - Sbarramenti e Propedeuticità 21 Art. 10 - Verifica dell’apprendimento 21 Art. 11- Norme per la preparazione della Tesi di Laurea 22 Art. 12 - Prova finale ed Esame di Laurea abilitante all’esercizio professionale 22 Art. 13 - Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di Studio 23 Art. 14 - Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere 24 Percorso Formativo 25 I anno 25 II anno 26 III anno 27 Programmi di Studio del Corso di Laurea 28 I anno 1 semestre 28 I anno 2 semestre 29 2 L a Facoltà di Medicina e Chirurgia è una realtà al servizio di tutto il territorio abruzzese. Oggi come in passato, un punto di riferimento fondamentale nel continuo sviluppo socio-economico della regione Abruzzo. I fondamenti di questo felice connubio sono rintracciabili nell'alta qualità della formazione e della ricerca biomedica, nello sviluppo delle tecnologie diagnostiche e interventistiche, nonchè nella disponibilità di strutture idonee e nella capacità di rispondere in maniera scientifica alle esigenze del territorio, ciò anche grazie alla continua cooperazione con gli ospedali di Chieti, Pescara e Vasto. I successi conseguiti nell'attività formativa e in quella scientifica sono riconducibili, come afferma il Preside Carmine Di Ilio, alla dimensione "familiare" della vita accademica del Campus e all'attività di ricerca. «La nostra Facoltà favorisce le relazioni umane ed ha tutt'altra portata rispetto alle "mega Facoltà"delle città metropolitane, dove i contatti con i docenti e la frequenza delle strutture sanitarie non sono giornalieri e continui». La didattica Un bacino di utenza in espansione che conta su una popolazione studentesca che proviene anche da altre regioni. Strutture, tecnologie e docenti di primo piano; un contesto di sicuro interesse che fa presagire sviluppi futuri nel campo della ricerca e della attività didattica, come ci conferma il Professor Di Ilio: «Per ampliare l’offerta formativa abbiamo portato a compimento il progetto di trasformazione dei corsi di diploma universitario in Corsi di Laurea, secondo le guide previste dalle nuove normative in materia di autonomia didattica degli Atenei. I risultati ottenuti in questi anni sono frutto di una scelta precisa della Facoltà fatta di cultura flessibile, ragionamento e confronto. Occorre stare in guardia verso chi pensa che la Facoltà sia solo un centro di specializzazione. L'Ateneo deve essere una fabbrica d'idee in cui lievita il sapere. Inoltre, credo molto nella persona, nell'indipendenza di giudizio, nell'apertura mentale». Grazie al progetto di Teledidattica dell'Ateneo è anche possibile usufruire di lezioni via Internet per diverse discipline all'indirizzo www.unich.it/ teledidattica/ateneo. La struttura La realtà territoriale rappresenta un ambiente ottimale per lo studente. La struttura del Campus è efficiente e funzionale, tutto è a portata di mano, i servizi sono assicurati, la pratica sportiva è garantita dal Centro Universitario Sportivo (CUS), una delle più efficienti realtà sportive nazionali universitarie. La valenza dell'attività di ricerca è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti. Di particolare rilevanza, l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB), centro di caratura internazionale per la ricerca nel campo della diagnostica per immagini. È situato in un edificio di 5.000 mq, realizzato in cofinanziamento tra l’università “G.d’Annunzio” e l’unione Europea, per complessivi 12 milioni di Euro. Adiacente a tale struttura sorge il Centro di Scienze dell'Invecchiamento (CeSI), riconosciuto centro di eccellenza dal Ministero della ricerca scientifica realizzato per far convergere in una stessa struttura varie tipologie di ricerca che nei diversi settori della biomedicina affrontano il problema dell’invecchiamento. Il CeSI ha sede in un edificio di 13.500 mq ed ha richiesto un finanziamento di 30 milioni di euro. Presenta quattro livelli fuori terra ed un piano seminterrato. È dotato di servizi generali, sala convegni di 140 posti, studi televisivi, centrali tecnologiche, un centro di ricerca clinica e 36 unità di ricerca di base. Il centro per la ricerca clinica è dotato di 28 posti letto ed è collocato al 3 livello. L’ITAB ed il CeSI sono attualmente gestiti dalla fondazione “Università G.d’Annunzio”. Le prospettive Gi studenti che scelgono questa Facoltà sono spinti, indubbiamente, da forti motivazioni. Si tratta, in ogni caso, di una scelta importante dettata da una passione genuina per una professione dai risvolti sociali, umani e professionali rilevanti. Al preside Carmine Di Ilio piace pensare a ragazzi di vent'anni che decidono di dedicarsi al prossimo, di assisterlo e curarlo, in uno slancio consapevole. Scelte e motivazioni legate ad una professione che, se pur fondata sul sapere scientifico e la tecnologia, si muove dentro grandi orizzonti umanistici, come ricorda il giuramento di Ippocrate, il più grande medico dell'antichità. È su questo orizzonte che si muove il laureato in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria o in una delle Professioni Sanitarie: un professionista consapevole che presterà la propria attività nelle strutture sanitarie pubbliche e private. 3 Le strutture La realtà territoriale rappresenta un ambiente ottimale per lo studente. La struttura del Campus è efficiente e funzionale, tutto è a portata di mano, i servizi sono assicurati, la pratica sportiva è garantita dal Centro Universitario Sportivo (CUS), una delle più efficienti realtà sportive nazionali universitarie. La valenza dell'attività di ricerca è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti. Di particolare rilevanza sono il Centro di Scienze dell'Invecchiamento, che è stato finanziato con 57 miliardi di lire dal Ministero del Bilancio, l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB), centro di caratura internazionale per la ricerca nel campo del biomagnetismo e l'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) nato dalla collaborazione con l'Assessorato alla Sanità della regione Abruzzo. Ciò a testimonianza dell'elevato grado qualitativo raggiunto sia nel campo dell'assistenza sia in quello della ricerca. Aule e laboratori della Facoltà di Medicina e Chirurgia Sede Didattica: Chieti, Campus Universitario di Via dei Vestini 31 aula ubicazione capienza dotazione tecnica connessione internet Aula Magna Nuovo Polo Didattico - CH 312 L-P-V-R-T-A-G Aula A Nuovo Polo Didattico - CH 276 L-V-R-G attiva attiva Aula B Nuovo Polo Didattico - CH 208 L-V-R-D-G attiva Aula 1 Nuovo Polo Didattico - CH 180 L-P-V-C-R-D-A attiva Aula 2 Nuovo Polo Didattico - CH 72 L-P-V-C-R-T-D-A-G attiva Aula 3 Nuovo Polo Didattico - CH 180 L-P-V-C-R-D-A attiva Aula 4 Nuovo Polo Didattico - CH 72 L-P-V-C-R-T-D-G attiva Aula 5 Nuovo Polo Didattico - CH 99 L-P-V-C-R-T-D-A attiva Aula 6 Nuovo Polo Didattico - CH 144 L-P-V-R-D-A attiva Aula 7 Nuovo Polo Didattico - CH 180 L-P-V-C-R-D-A attiva Aula 8 (computer) Nuovo Polo Didattico - CH 30 L-V-C attiva Aula 9 Nuovo Polo Didattico - CH 110 L-V-R-D-G attiva Aula 10 Nuovo Polo Didattico - CH 130 L-V-R-D-G attiva Aula 11 Nuovo Polo Didattico - CH 135 L-V-R-D-G attiva Aula 12 Nuovo Polo Didattico - CH 96 L-V-R-D-G attiva Anfiteatro Palazzina SE.BI. - CH 73 P-V-T Aula 1 Palazzina SE.BI. - CH 40 L-V-T Aula 2 Palazzina SE.BI. - CH 20 L-V Aula 3 Palazzina SE.BI. - CH 70 L-P-T Aula 5 Palazzina SE.BI. - CH 60 L-P-V-T Aula 6 Palazzina SE.BI. - CH 70 L-V-T Aula 7 Palazzina SE.BI. - CH 20 L-V-T Aula 9 Palazzina SE.BI. - CH 20 L-T Consigliare piccola Palazzina SE.BI. - CH 7 D Consigliare grande Palazzina SE.BI. - CH 18 P-V-R-T Aula computer Palazzina SE.BI. - CH 18 C attiva Aula Galileo ITAB 160 V attiva Aula Volta ITAB 50 V attiva Aula Leonardo ITAB 70 V attiva Aula Galvani ITAB 25 V attiva Aula Golgi ITAB 70 V attiva Aula computer biblioteca Palazzina SE.BI. - CH per ricerche bibliografiche CESI Aula 3° piano 12 attiva 30 V Aula 4° piano CESI 30 V Aula Fondazione CESI 30 V Sala Convegni CESI 100 V-C Nuovo Polo Didattico - CH 130 Palazzina SE.BI. - CH 150 Aree lettura Biblioteca Medicina 4 attiva aula ubicazione capienza dotazione tecnica Aula biomorfologia 1 Nuovo Polo Didattico - CH 25 V Aula biomorfologia 2 Nuovo Polo Didattico - CH 30 V Lab. Biomorfologia Nuovo Polo Didattico - CH 18 Lab. Biochimica Nuovo Polo Didattico - CH 18 Lab. Fisiologia Nuovo Polo Didattico - CH 20 Lab. Microbiologia Nuovo Polo Didattico - CH 18 Lab. Citogenetica Nuovo Polo Didattico - CH 5 Lab. Termografia ITAB 10 Lab. Rison. Magnetica ITAB 10 Lab. Biomagnetismo ITAB 10 L = lavagna tradizionale P = proiettore diapositive V = videoproiettore digitale C = computer I = internet R = videoregistratore T = proiettore ottico trasparenti D = lavagna luminosa digitale (per trasparenti e opachi) A = registratore audio a cassette G = lettore cd-dvd 5 connessione internet Preside di Facoltà Prof. Carmine Di Ilio e-mail: [email protected] Ufficio di Presidenza Sig.ra Giuliana De Luca; tel. 0871/3554105 e-mail: [email protected] Ufficio Manager Didattico di Facoltà E-mail: [email protected] tel. 0871 3554172 fax: 0871 3554113 Delegato Orientamento di Facoltà Prof.ssa Cosima Schiavone tel: 0871 358576 e-mail: [email protected] Segreteria Studenti Sig.ra Liliana Di Ilio; tel. 0871/3555398-5399 fax: 0871/3555354 e-mail: [email protected] Apertura Uffici: dal lunedì al venerdì, ore 10-12; martedì e giovedì 15-17 6 DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRASFERIMENTO STUDENTI PROVENIENTI DA ALTRE SEDI UNIVERSITARIE PER L'ANNO ACCADEMICO 2009-2010 Per poter accogliere presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia gli studenti provenienti da altre sedi è necessario che, per ciascuno anno, siano disponibili posti liberi in rapporto a quelli programmati. Gli studenti interessati devono far pervenire richiesta di trasferimento dal 03.08.2009 al 29.08.2009 alla Segreteria Generale Studenti allegando alla domanda curriculum formativo rilasciato dalla sede di provenienza e i programmi analitici degli esami di cui si chiede il riconoscimento. La Segreteria Generale Studenti, constatata la disponibilità del posto, rilascerà, entro il 18.09.2009, nulla osta all’iscrizione. Il relativo foglio di congedo dalla sede di provenienza dovrà pervenire presso la Segreteria Generale Studenti entro e non oltre il 03.10.2009. Salvo diverse disposizioni degli organi accademici, non verranno accolte le richieste di trasferimento di studenti iscritti al vecchio ordinamento e di studenti iscritti fuori corso. Le richieste pervenute verranno esaminate in base all'ordine cronologico di presentazione. 7 Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie Bando di concorso a.a. 2009/2010 Ai sensi del D.M. 02.04.01 pubblicato sulla G.U. 128 del 5.6.01 serie generale e D.M. 31.03.2004 sono istituititi i corsi di laurea delle professioni sanitarie in: 1. CONTINGENTE DEI POSTI DISPONIBILI CORSI DI LAUREA Assistenza Sanitaria - cl. SNT/4 Numero massimo degli iscrivibili ai sensi del D.M. 01.07.2008 riservati a cittadini italiani, comunitari e non comunitari residenti in Italia di cui all'art. 26 della Legge 30.07.2002 n°189 31 Posti riservati a cittadini non comunitari residenti all'estero non ricompresi nella legge 30.07.2002, n°189, art. 26 4 +1 Cinese Programma Marco Polo 6 + 1 Cinese Programma Marco Polo 4 + 1 Cinese Programma Marco Polo 4 + 1 Cinese Programma Marco Polo 10 + 1 Cinese Programma Marco Polo 2 + 1 Cinese Programma Marco Polo 6 + 1 Cinese Programma Marco Polo Dietistica - cl.SNT/3 10 Fisioterapia - cl. SNT/2 66 Igiene Dentale – cl. SNT/3 10 Infermieristica - cl. SNT/1 225 Ortottica ed Assistenza Oftalmologica cl. SNT/2 10 Ostetricia - cl. SNT/1 10 Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro - cl. SNT/4 24 6 + 1 Cinese Programma Marco Polo Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare - cl. SNT/ 3 10 2 + 1 Cinese Programma Marco Polo 8 Tecniche di Laboratorio Biomedico - cl. SNT/3 25 Tecniche di Radiologia Medica, per immagini e Radioterapia - cl. SNT/3 25 Terapia Occupazionale - cl SNT/2 31 4 + 1 Cinese Programma Marco Polo 4 +1 Cinese Programma Marco Polo 4 + 1 Cinese Programma Marco Polo I corsi di laurea delle professioni sanitarie prevedono l'acquisizione di 180 crediti formativi universitari (CFU) complessivi articolati in tre anni di corso. La frequenza ai corsi è obbligatoria. 2. PROVA DI CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA I cittadini non comunitari residenti all’estero, per essere ammessi alle prove di concorso devono obbligatoriamente superare la prova di conoscenza della lingua italiana, salvo i casi di esonero previsti dalla Circolare del Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca - M.I.U.R. – protocollo n. 1291 del 16.05.2008 - Parte I. 10 La prova di conoscenza della lingua italiana si terrà il giorno 1° settembre 2009 alle ore 8.30, presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane – CHIETI SCALO. I candidati dovranno presentare: - il passaporto con il visto d’ingresso "per motivi di studio" in alternativa - il permesso di soggiorno o la ricevuta della domanda di rilascio del permesso di soggiorno. In attesa e fino al rilascio del permesso di soggiorno, il candidato verrà ammesso alle prove con riserva. Non verranno ammessi a sostenere la prova, nemmeno con riserva, coloro che presentino un permesso di tipologia o durata differente da quello previsto dalla citata Circolare del Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca - M.I.U.R. - prot. n. 1291 del 16.05.2008 NON DEVONO SOSTENERE LA PROVA DI LINGUA ITALIANA : • • Gli studenti comunitari e gli studenti non comunitari legalmente soggiornanti in Italia; i possessori di diplomi di maturità italiani o di titoli di studio di scuole straniere o internazionali che consentono condizioni di accesso agevolate. Sono ugualmente esonerati dalla prova di lingua italiana gli studenti compresi nelle categorie citate nella circolare M.I.U.R. - protocollo n. 1291 del 16.05.2008 - Parte I. 10. Gli studenti non comunitari residenti all’estero che avranno superato la prova di conoscenza della lingua italiana, sosterranno, unitamente agli studenti italiani, la prova di ammissione il giorno 9 SETTEMBRE 2009, ore 11.00. 3. NORME PER L'AMMISSIONE 9 E' titolo di ammissione ai sensi dell’art. 6, comma 1 del D.M. 22.10.2004, numero 270, il diploma rilasciato da un Istituto di istruzione secondaria superiore o altro titolo conseguito all’estero ritenuto idoneo. Coloro che sono in possesso della laurea relativa alle suddette professioni sanitarie conseguita all’estero presso Università Straniere, ai fini dell’ ammissione a valutazione per il riconoscimento del percorso formativo svolto e della conseguente iscrizione, devono comunque sostenere e superare la prova di ammissione prevista per il giorno 9.09.2009. Non possono essere ammessi alla prova coloro che siano già in possesso della Laurea per cui chiedono la selezione né coloro che siano iscritti al predetto corso di laurea presso questa o presso altra Università. 4. MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA DI AMMISSIONE L'esame di ammissione avrà luogo presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane - Via dei Vestini - Chieti Scalo il giorno 9 SETTEMBRE 2009, ore 11.00. I candidati saranno ammessi a sostenere l'esame di ammissione previa esibizione di: • • • un documento valido di identità personale; stampa rilasciata dalla procedura informatizzata in caso di pagamento a mezzo carta di credito oppure stampa rilasciata dalla procedura informatizzata e ricevuta di versamento di Euro 52,00 quale contributo concorsuale sul c/c 202663 intestato all' Università degli Studi « G. D'Annunzio » - CHIETI-PESCARA Ai sensi del D.M. 18.06.2009 la prova di ammissione, identica per tutte le tipologie dei corsi attivati, è predisposta da ciascuna Università è gestita in collaborazione con il CINECA. La prova di ammissione avrà inizio alle ore 11.00 e per il lo svolgimento è assegnato un tempo di due ore. Ai fini dell'utilizzo di tutti i posti disponibili per ciascun corso è consentito allo studente di esprimere nella domanda di ammissione fino a tre opzioni, in ordine di preferenza, per i corsi stessi. Le opzioni verranno prese in considerazione nell'eventualità di posti vacanti. Gli addetti all'esercizio della vigilanza saranno designati dal Consiglio di Facoltà tra il personale appartenente all'amministrazione universitaria avente esperienza in materia di espletamento di prove concorsuali di ammissione. L'INGRESSO IN AULA PER GLI ADEMPIMENTI DI RICONOSCIMENTO SARA’ CONSENTITO DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 10,30. Così come indicato nelle note tecniche del D.M. 18.06.2009: 10 • • • • In caso di utilizzo di più aule i candidati saranno distribuiti per età anagrafica, fatta eccezione per i gemelli; E' fatto divieto al candidato di tenere con sé, durante la prova, borse o zaini, libri o appunti, carta, telefoni cellulari, palmari o altra strumentazione similare, a pena annullamento prova d’esame; Durante le prove non è permesso ai candidati di comunicare fra loro verbalmente o per iscritto, ovvero di mettersi in relazione con altri, salvo che con i componenti della Commissione Giudicatrice; E' consentito al candidato di lasciare l’aula solo trenta minuti prima della conclusione della prova. Le prove di concorso ed i criteri di valutazione, di cui alla Legge 264 del 02.08.99 per la regolamentazione degli accessi, sono stati determinati dal M.I.U.R. con D.M. del 18.06.2009; pertanto le prove di ammissione per l'accesso, consistono nella soluzione di ottanta quesiti a risposta multipla, di cui una sola risposta esatta tra le cinque indicate, su argomenti di: - Cultura generale e ragionamento logico - Biologia - Chimica - Fisica e Matematica. In base ai programmi, indicati nel D.M. 18.06.2009, saranno predisposti quaranta (40) quesiti per l'argomento di cultura generale e ragionamento logico, diciotto (18) per l'argomento di biologia, undici (11) per l'argomento di chimica e undici (11) per gli argomenti di fisica e matematica. Ciascun candidato riceverà un plico contenente le prove, la cui integrità sarà già stata accertata dalla commissione esaminatrice. Il plico conterrà: 1. un modulo anagrafica, che presenta un codice a barre di identificazione univoca; 2. i quesiti relativi alla prova di ammissione; 3. due moduli di risposte, ciascuno dei quali presenta lo stesso codice a barre di identificazione posto sul modulo anagrafica; 4. una busta vuota, provvista di finestra trasparente, nella quale lo studente, al termine della prova, deve inserire uno dei due moduli di risposte ritenuto valido. Lo studente nella compilazione del questionario: 1. deve far uso esclusivamente di penna nera; 2. deve obbligatoriamente compilare il modulo anagrafica e sottoscriverlo; 3. ha la possibilità di correggere una (e una sola) risposta eventualmente già data ad un quesito avendo cura di annerire completamente la casella precedentemente tracciata e scegliendone un'altra: deve risultare in ogni caso un contrassegno in una sola delle cinque caselle perché sia chiaramente manifestata la volontà del candidato, altrimenti si ritiene non data alcuna risposta; 4. deve annullare, barrando l'intero foglio, il secondo modulo di risposte non destinato al CINECA; 5. deve al momento della consegna aver cura di inserire, non piegato, nella busta vuota, provvista di finestra trasparente, il solo modulo di risposte, destinato al CINECA per la determinazione del punteggio, provvedendo, al momento della consegna, alla sua chiusura ; 11 6. non deve inserire il modulo anagrafica nella busta destinata al CINECA perché costituirebbe elemento di annullamento della prova, ma deve consegnarlo alla commissione; 7. non deve firmare la busta contenente il modulo risposte né il modulo risposte pena la nullità della prova. Le prove sono soggette ad annullamento da parte della Commissione d’esame qualora: a) venga inserito il modulo anagrafica nella busta destinata al CINECA; b) la busta contenente il modulo risposte risulti firmata o contrassegnata dal candidato o un componente della Commissione. In tali casi il CINECA non determina il relativo punteggio. 5. FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA La valutazione delle prove si attiene, ai sensi dell'art. 6 del D.M. 18.06.2009, ai seguenti criteri: a) 1 punto per ogni risposta esatta; meno 0,25 punti per ogni risposta sbagliata; 0 punti per ogni risposta non data; b) in caso di parità di voti, prevale la votazione dell'Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore; c) in caso ulteriore parità di voti, prevale in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato nella soluzione rispettivamente dei quesiti relativi agli argomenti di cultura generale e ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica; d) In caso di ulteriore parità, prevale lo studente che sia anagraficamente più giovane. 6. ISCRIZIONE ALLA PROVA DI AMMISSIONE Per sostenere la prova gli aspiranti al concorso dovranno prenotarsi esclusivamente on-line all'indirizzo: http://udaonline.unich.it dal giorno 13 LUGLIO al 26 AGOSTO 2009 con la seguente modalità: 1. collegarsi all'apposito servizio on line http://udaonline.unich.it; 2. registrarsi, inserendo i dati richiesti: dati anagrafici, codice fiscale e dati del titolo di studio; 3. preiscriversi al concorso di ammissione. Ai fini della formazione della graduatoria (vedi punto 5 del presente bando) i candidati in possesso di titolo di studio italiano devono indicare con esattezza il voto finale ottenuto. I candidati in possesso di titolo di studio straniero non devono indicare il voto finale del titolo di studio al momento della registrazione, ma devono far pervenire alla Segreteria Studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia copia del titolo di studio e della dichiarazione di valore dalla quale risulti la votazione conseguita e il sistema di valutazione (voto minimo e voto massimo), entro il termine di scadenza di iscrizione alla prova (26/08/2009). La documentazione dovrà essere inoltrata via fax (al seguente numero: 0871-3555377). Si ricorda che per tali documenti inviati fa fede la data di ricevimento da parte della Segreteria Studenti. 12 4. effettuare un versamento quale contributo concorsuale di euro 52,00 con una delle seguenti modalità: • versamento su c/c postale numero 202663 intestato all'Università degli Studi «G. d'Annunzio» - CHIETI - PESCARA • versamento a mezzo carta di credito. DETTO IMPORTO NON SARÀ IN ALCUN CASO RIMBORSATO. I candidati diversamente abili, ai sensi della Legge 5 febbraio 1992 n. 104 e successive modificazioni ed integrazioni, dovranno inviare via Fax (0871-3555377) una specifica richiesta su eventuali modalità di sostegno ritenute necessarie in relazione alla prova di accesso. Non saranno prese in considerazione, ai fini concorsuali, le domande inviate per CORRISPONDENZA. L'esito del concorso sarà reso noto mediante pubblicazione on-line sul sito web dell'Università "G. d'Annunzio" (www.unich.it). NON SARANNO DATE COMUNICAZIONI PERSONALI. L'iscrizione ai relativi Corsi di Laurea è disposta, fino alla copertura dei posti messi a concorso, secondo l'ordine della graduatoria. Il prof. Andrea MEZZETTI è nominato responsabile del procedimento concorsuale. Dal 17 AGOSTO al 2 SETTEMBRE 2009 presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane - via dei Vestini, Chieti Scalo - si svolgeranno corsi di preparazione sulle materie oggetto dell'esame d'ammissione. (Con calendario pubblicato sul sito www.unich.it). 7. IMMATRICOLAZIONE DEI VINCITORI DI CONCORSO La documentazione di rito è regolamentata dal bando generale dell'Ud'A. I vincitori del concorso dovranno effettuare l'immatricolazione entro e non oltre il 30 SETTEMBRE 2009 ore 13.00, pena la perdita del diritto di iscrizione unicamente: • Presso lo Sportello Unico Campus Universitario Chieti con la documentazione di rito prevista dal bando generale ; - Prima rata di Euro 155,00 su C/C postale numero 202663 intestato all'Università degli Studi G. d'Annunzio – Chieti; - Tassa regionale di Euro 77,47 a mezzo bonifico bancario con le seguenti modalità: - beneficiario: Azienda per il diritto agli studi Universitario di Chieti - banca: Cassa di Risparmio della provincia di Chieti SPA - codice Iban IT 23Y06050 15598T 20994190004; (L'Azienda D.S.U. fa presente che in caso di pagamento della tassa stessa presso gli sportelli della Carichieti SPA su tutto il territorio nazionale, non sono dovute commissioni d'incasso) - diploma originale di maturità ovvero autocertificazione in attesa del rilascio dell'originale); - fotocopia di un documento di identità; - fotocopia del Codice Fiscale; 13 - 2 foto formato tessera; - autocertificazione per eventuale esonero tasse. Unicamente per il corso di Laurea della professione sanitaria di INFERMIERISTICA, il vincitore di concorso deve indicare nella domanda di immatricolazione la sede formativa in ordine di preferenza presso la quale svolgere l'attività formativa. • N. B. Le sedi formative per il corso di Laurea in INFERMIERISTICA sono : CHIETI (posti 110) - PESCARA (posti 80) - VASTO (posti 35). I posti resisi vacanti , a seguito della mancata iscrizione dei vincitori di concorso, saranno messi a disposizione dei candidati classificatisi successivamente nella graduatoria di merito o se esaurita in base alle opzioni prescelte, che dovranno perfezionare l'iscrizione, a pena di esclusione, entro i cinque giorni successivi alla comunicazione effettuata con pubblicazione sul sito www.unich.it , tale affissione rappresenterà l'unico mezzo di pubblicità legale. I vincitori, che non ottemperano alle disposizioni di cui sopra entro i termini stabiliti, saranno considerati rinunciatari a tutti gli effetti e si procederà ad ulteriore scorrimento della predetta graduatoria sino ad esaurimento dei posti disponibili. Nel caso in cui, dalla documentazione presentata dal concorrente, risultino dichiarazioni false o mendaci, ferme restando le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia (artt. 75 e 76 D.P.R. 445/2000), lo stesso candidato decade automaticamente d'ufficio dall'eventuale immatricolazione e l'Amministrazione Universitaria provvederà al recupero degli eventuali benefici (emolumenti) e non verranno rimborsate le tasse. La dichiarazione mendace comporterà infine l'esposizione all'azione di risarcimento danni da parte dei contro interessati. Per quanto non specificato nel presente bando si fa riferimento al D.M. 18.06.2009. Chieti, 8 luglio 2009 IL DIRIGENTE GENERALE Dott. Marco Napoleone IL RETTORE Prof. Franco Cuccurullo 14 IL PRESIDE Prof. Carmine Di Ilio Presidente del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro Prof. Paolo BOSCOLO Via dei Vestini 31; 66013 – CHIETI Tel: 0871 3556704 Fax: 0871 3556704 E-mail: [email protected] Coordinatore didattico: Dott. Luca Di Giampaolo [email protected] Coodinatore attività pratiche e tirocini: Ing. Andrea Antonucci [email protected] Segreteria didattica: Dott.ssa Angela Di Donato tel. 0871 3556777 fax 0871 3556747 [email protected] Tutors Ing. Andrea Antonucci Dott. Luca Di Giampaolo 15 Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro ORDINAMENTO DIDATTICO Obiettivi formativi specifici I laureati nella classe sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 4, comma 1, gli operatori delle professioni tecniche della prevenzione che svolgono con autonomia tecnico professionale attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambiente nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria. Tali attività devono comunque svolgersi nell'ambito della responsabilità derivante dai profili professionali. I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologigi dell'età evolutiva, adulta e geriatrica sui quali si focalizza il loro intervento preventivo e/o riabilitativo. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per scambio di informazioni generali. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spedibilità nell'ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti. I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici programmi professionali. In particolare, NELL'AMBITO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili, nell'ambito delle loro competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. I laureati in "Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro", operanti nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza sono, nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria; svolgono attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla-osta tecnico-sanitari per attività soggette a controllo. Nell'ambito dell'esercizio della professione, essi istruiscono, determinano, contestano e notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell'ambito delle loro competenze; vigilano e controllano gli ambienti di vita e di lavoro e valutano la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione della produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive indagini specialistiche: vigilano e controllano l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle loro competenze, e valutano la necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i prodotti cosmetici; collaborano con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; vigilano e controllano quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale, nell'ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le loro attività e collaborano con altre figure professionali all'attività di programmazione e di 16 organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell'organizzazione e della pianificazione, dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della loro attività professionale; partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale ed alla ricerca; svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o libero professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente. Essi sono inoltre competenti in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187. Caratteristiche della prova finale Consiste nella redazione di un elaborato e nella dimostrazione di abilità sia teoriche che pratiche relative alla disciplina di laurea. Ambiti occupazionali previsti per i laureati Attività professionale con compiti ispettivi e di vigilanza presso enti pubblici (ASL, ARPA, ISPESL, Enti locali, ecc.), attività presso aziende private nonchè attività libero-professionale. In particolare è previsto che i laureati in "Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro" (sia come dipendenti pubblici o di privati od in attività libero professionale) vigilino e controllino gli ambienti di vita e di lavoro anche in relazione alle condizioni di sicurezza degli impianti; è inoltre previsto che essi vigilino e controllino la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione dalla produzione al consumo; vigilino e controllino l'igiene e sanità veterinaria; vigilino e controllino i prodotti cosmetici; collaborino con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti. E' inoltre previsto che essi svolgano con autonomia tecnico professionale le loro attività e collaborino con altre figure professionali all'attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; è inoltre previsto che essi partecipino ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale e che contribuiscono alla formazione del personale. E' infine previsto che essi svolgano la loro attività professionale, in regime di dipendenza o libero professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza. E' inoltre previsto che essi siano competenti in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187. Conoscenze richieste per l'accesso (art.6 D.M. 509/99) Conoscenza dei fondamenti di base delle materie propedeutiche dell'area sanitaria, quali biologia, chimica, fisica, matematica, nonchè nozioni di cultura generale. Prerequisito essenziale è rappresentato da una buona preparazione a livello di scuola media superiore. Potrà essere richiesto un colloquio non selettivo al fine di mettere in evidenza eventuali lacune nella preparazione scolastica delle materie scientifiche. Tali lacune potranno essere colmate da eventuali corsi formativi propedeutici che a tale scopo verranno organizzati 17 Attività di base Scienze biomediche Scienze propedeutiche Totale CFU Settori scientifico disciplinari 12 BIO/09: FISIOLOGIA BIO/10: BIOCHIMICA BIO/16: ANATOMIA UMANA BIO/17: ISTOLOGIA MED/04: PATOLOGIA GENERALE MED/07: MICROBIOLOGIA E MICROBIOLOGIA CLINICA 17 CHIM/03: CHIMICA GENERALE E INORGANICA FIS/07: FISICA APPLICATA (A BENI CULTURALI, AMBIENTALI, BIOLOGIA E MEDICINA) MED/01: STATISTICA MEDICA Totale Attività di base 29 Per “Attività formative di base” è previsto un numero minimo di crediti pari a 18 Attività caratterizzanti Totale CFU Settori scientifico disciplinari 21.5 MED/43: MEDICINA LEGALE MED/44: MEDICINA DEL LAVORO Scienze della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro 38.5 AGR/15: SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI BIO/03: BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA CHIM/08: CHIMICA FARMACEUTICA CHIM/10: CHIMICA DEGLI ALIMENTI ING-IND/10: FISICA TECNICA INDUSTRIALE IUS/17: DIRITTO PENALE MED/42: IGIENE GENERALE E APPLICATA VET/04: ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Scienze medico-chirurgiche 4.5 MED/05: PATOLOGIA CLINICA Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari 18 MED/17: MALATTIE INFETTIVE MED/33: MALATTIE APPARATO LOCOMOTORE Totale Attività caratterizzanti 64.5 Per “Attività caratterizzanti” è previsto un numero minimo di credi pari a 53 Attività affini o integrative Scienze del management sanitario Totale CFU Settori scientifico disciplinari IUS/07: DIRITTO DEL LAVORO IUS/09: ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO 2.5 4 ICAR/03: INGEGNERIA SANITARIA AMBIENTALE VET/04: ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE Scienze interdisciplinari cliniche 11.5 MED/10: MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO MED/16: REUMATOLOGIA MED/30: MALATTIE APPARATO VISIVO MED/31: OTORINOLARINGOIATRIA MED/35: MALATTIE CUTANEE E VENEREE MED/41: ANESTESIOLOGIA MED/44: MEDICINA DEL LAVORO Scienze umane e psicopedagogiche 1.5 M-PSI/01: PSICOLOGIA GENERALE Scienze interdisciplinari Totale Attività affini o integrative 19.5 Per “Attività affini o integrative” è previsto un numero minimo di crediti pari a 18 Altre attività formative Totale CFU A scelta dello studente Per la prova finale 9 8 6 Altre (art. 10, comma 1, lettera f ) 44 Totale Altre attività formative 44 67 TOTALE CREDITI 180 Tipologie Prova finale Lingua straniera Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e relazionali Tirocini Altro Totale altre (art. 10, comma 1, lettera f ) 19 Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro REGOLAMENTO DIDATTICO Art.1 Obiettivi formativi e del profilo scientifico-professionale del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione All’interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia è istituito il Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione, che si articola in 3 anni. I laureati nella classe sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 4, comma 1, gli operatori delle professioni tecniche della prevenzione che svolgono con autonomia tecnico professionale attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambiente nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria. Tali attività devono comunque svolgersi nell'ambito della responsabilità derivante dai profili professionali. I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici dell'età evolutiva, adulta e geriatrica sui quali si focalizza il loro intervento preventivo e/o riabilitativo. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per scambio di informazioni generali. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spedibilità nell'ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività formativa pratica, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per ciascun profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti. I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le competenze previste dagli specifici programmi professionali. In particolare, NELL'AMBITO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili, nell'ambito delle loro competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. I laureati in "Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro", operanti nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza sono, nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria; svolgono attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla-osta tecnico-sanitari per attività soggette a controllo. Nell'ambito dell'esercizio della professione, essi istruiscono, determinano, contestano e notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell'ambito delle loro competenze; vigilano e controllano gli ambienti di vita e di lavoro e valutano la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione della produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive indagini specialistiche: vigilano e controllano l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle loro 20 competenze, e valutano la necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i prodotti cosmetici; collaborano con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; vigilano e controllano quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale, nell'ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le loro attività e collaborano con altre figure professionali all'attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell'organizzazione e della pianificazione, dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della loro attività professionale; partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale ed alla ricerca; svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o libero professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente. Essi sono inoltre competenti in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187. Art. 2 Ammissione al Corso di Laurea a) Programmazione degli accessi Possono essere ammessi al Corso di Laurea candidati che siano in possesso di Diploma di Scuola Media Secondaria Superiore o di titolo estero equipollente. Il numero di Studenti ammessi al Corso di Laurea è programmato in relazione alla effettiva disponibilità di Personale docente, di idonee strutture ed attrezzature didattiche e scientifiche (aule, laboratori per esercitazioni e per ricerca biomedica) e di Servizi operanti nelle locali Strutture convenzionate del Servizio Sanitario Nazionale o dipendenti dal ministero della salute o dell’ambiente o struttrure private. L’accesso al primo anno, le cui modalità saranno di anno in anno indicate nel bando concorsuale di Ateneo, sarà subordinato al superamento di una prova di ammissione che consisterà nella soluzione di quiz a risposta multipla su argomenti di Logica e cultura generale, Biologia, Chimica, Fisica e matematica. Le prove di ammissione avranno luogo solo nel caso in cui le domande di partecipazione supereranno il numero dei posti disponibili. b) Debito formativo L’organizzazione didattica del Consiglio del CLTPALL prevede che gli Studenti ammessi al 1° anno di corso possiedano una adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente svolti. Ciò premesso, tutti gli Studenti che hanno superato l’esame di ammissione al Corso di Laurea, rispondendo in modo corretto a meno della metà delle domande riguardanti i singoli argomenti di Logica e cultura generale, Biologia, Chimica, Fisica e matematica, sono ammessi con un debito formativo, per una o più di una delle discipline in questione, che sono tenuti a sanare prima di sostenere gli esami del 1° anno. Allo scopo di consentire l’annullamento del debito formativo, il Consiglio del Corso di Laurea istituisce attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell’arco del 1° semestre del primo anno di corso e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli studenti in debito. La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell’ambito della valutazione dei corsi corrispondenti. 21 Art. 3 Crediti formativi L’unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l’espletamento di ogni attività formativa prescritta dall’Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU). Il processo formativo prevede 180 crediti articolati in tre anni di corso. Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di lavoro per lo studente, comprensive: a) delle ore di lezione b) delle ore di attività tutoriale svolta nei laboratori, nonché sopralluoghi negli ambienti di lavoro, c) ore di seminario d) altre attività formative previste dall’ordinamento didattico, e) attività didattica formale (ADF), attività didattica opzionale (ADO), attività formativa professionalizzante e di tirocinio (AFP) ed in una quota riservata allo studio ed ad altre attività formative individuali. Art. 4 Ordinamento degli studi Il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) ed il Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia (CdF), per le rispettive competenze, definiscono l’Ordinamento degli studi, nel rispetto della legge vigente, che prevede, per ogni Corso di Laurea, l’articolazione in Attività formative di base, caratterizzanti, affini o integrative, opzionali, finalizzate alla prova finale ed altre. Ciascuna attività formativa si articola in ambiti disciplinari, costituiti dai Corsi ufficiali, ai quali afferiscono i Settori ScientificoDisciplinari pertinenti. La distribuzione degli insegnamenti e dei crediti per anni di corso è articolata nell’allegato 1 del presente Regolamento. Qualora si renda necessario apportare cambiamenti al Regolamento e/o all’Ordinamento (contenuto, denominazione, numero dei Corsi e numero degli esami), il CCL propone al CdF le necessarie modifiche. a) Corsi di Insegnamento: Corsi Integrati. Coordinatore. L’ordinamento degli studi definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed individua le forme didattiche più adeguate per il loro conseguimento, articolando le attività formative in Corsi Integrati di insegnamento. Qualora nello stesso Corso Integrato siano affidati compiti didattici a più di un Docente, è prevista la nomina di un Coordinatore annualmente eletto tra i docenti del C.I. Il Coordinatore di un Corso Integrato, in accordo con la Commissione curriculum (Cc), esercita le seguenti funzioni: a. rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso; b. propone alla Cc l’attribuzione di compiti didattici a Docenti e Tutori, con il consenso dei Docenti, in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso; c. propone alla Cc, nell’ambito della programmazione didattica, la distribuzione dei tempi didattici assegnati e concordata fra i Docenti del proprio Corso; d. coordina la preparazione delle prove d’esame; e. comunica al CCL le date degli esami di profitto, gli orari di ricevimento degli studenti ed i programmi didattici del Corso Integrato; f. presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso Integrato da lui coordinato e ne propone la composizione; g. è responsabile nei confronti del CCL della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso Integrato stesso; 22 b) Tipologia delle forme di insegnamento All’interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di attività di insegnamento. Queste ultime sono definite come segue: Lezione ex-cathedra o frontale Si definisce “lezione ex-cathedra”o frontale la trattazione di uno specifico argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Professore Universitario di ruolo o Professore a contratto e da un Ricercatore con affidamento, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi. Seminario Il “Seminario” è un’attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex-cathedra ma è svolta in contemporanea da più Docenti, anche di ambiti disciplinari (o con competenze) diversi e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni. Vengono riconosciute come attività seminariali anche le conferenze teorico-tecniche organizzate in collaborazione con Aziende del Settore e le attività congressuali scelte dal Consiglio del CDL e debitamente certificate. Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze. Didattica Tutoriale Le attività di Didattica Tutoriale, costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad un piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è svolta da un Docente delle discipline professionalizzanti nell’ambito dei Corsi Integrati e il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati nell’acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di competenze utili all’esercizio della professione. L’apprendimento tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall’analisi dei problemi, attraverso l’acquisizione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e per l’assunzione di decisioni, nonché mediante esercitazioni pratiche e/o di internati in strutture convenzionate, in laboratori ecc. Attività didattiche formative opzionali (ADO) Il CCL, su proposta della Cc e dei Docenti, organizza l’offerta di attività didattiche opzionali (ADO), realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività non coordinate oppure collegate in “percorsi didattici omogenei”, fra i quali lo Studente esercita la propria personale opzione, fino al conseguimento di un numero complessivo di 9 CFU. Fra le attività opzionali si inseriscono gli Internati scelti dallo Studente presso i reparti delle strutture identificate. Il CCL definisce gli obiettivi formativi che le singole attività didattiche opzionali si prefiggono. Per ogni attività didattica opzionale istituita, il CCL nomina un Docente al quale affida il compito di svolgere la specifica ADO e di valutare, con modalità definite, l’impegno posto da parte dei singoli Studenti nel conseguimento degli obiettivi formativi definiti. La valutazione delle singole attività didattiche opzionali svolte dallo Studente è convertita in un unico voto, espresso in trentesimi. Il calendario delle attività didattiche opzionali viene pubblicato prima dell’inizio dell’anno accademico, insieme al calendario delle attività didattiche obbligatorie. La didattica opzionale costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro delle lezioni. 23 Attività di tirocinio formativo-professionalizzante (AFP) Il tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo Studente l’esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a simulazione dell’attività svolta a livello professionale. In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un Tutore , appositamente assegnato. Le funzioni didattiche del Tutore al quale sono affidati Studenti che svolgono l’attività di tirocinio obbligatorio sono le stesse previste per la Didattica tutoriale svolta nell’ambito dei corsi di insegnamento. Tale attività formativa pratica avrà la supervisione del Coordinatore universitario del Tirocinio. Durante le fasi dell’insegnamento teorico-pratico e delle attività di tirocinio pratico, lo Studente è tenuto ad acquisire specifiche professionalità nell’ambito della prevenzione . A tale scopo, lo Studente dovrà svolgere attività di tirocinio formativo-professionalizzante frequentando le strutture del Servizio Sanitario Nazionale, ARTA e istituzioni private accreditate identificate dal CCL e convenzionate con la Facoltà di Medicina dell’Ateneo nei periodi dallo stesso definiti, per un numero complessivo di almeno 44 CFU nel triennio. La valutazione certificativa del tirocinio annuale viene effettuata dai Tutors e dal Coordinatore del Tirocinio sulla base della documentazione riportata dai singoli stages. Il coordinamento delle attività di tirocinio formativo professionalizzante (AFP), e la sua integrazione con le altre tipologie di attività formative viene affidato ad un docente universitario appartenente allo specifico settore scientifico-disciplinare ed allo stesso profilo professionale oppure, in assenza di questa figura, al docente dello stesso profilo professionale ed in possesso del più elevato livello formativo nell’ambito della specifica qualifica professionale, operante presso l’Azienda di riferimento della Facoltà.Il tirocinio formativo previsto per ogni anno di corso deve essere completato prima effettuare gli esami e il tirocinio dell’anno successivo. Corso di Lingua inglese Il Consiglio del Corso di Laurea predispone un Corso di lingua inglese che consenta agli Studenti di acquisire le abilità linguistiche necessarie per leggere e comprendere il contenuto di lavori scientifici. In aggiunta al Corso di lingua inglese, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) può offrire agli Studenti la disponibilità di un laboratorio linguistico dotato di materiale didattico interattivo adeguato a conseguire gli stessi obiettivi. Per l’acquisizione delle abilità linguistiche lo Studente dispone di 6 CFU. Il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) affida lo svolgimento del Corso di lingua inglese ad un Professore di ruolo o Ricercatore del settore scientifico-disciplinare L-LIN/12. In alternativa, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) dispone la stipula di un contratto, di norma, con un esperto di discipline bio-mediche di lingua-madre inglese. Preparazione e valutazione della prova finale (Tesi di Laurea) Lo Studente ha a disposizione 8 CFU finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea. Alla valutazione dell’esame finale è preposta una specifica Commissione nominata dal Preside della Facoltà di Medicina e composta, a norma di Legge, da non meno di sette e non più di undici membri, di cui almeno due designati dal Collegio professionale, ove esistente, ovvero dalle Associazioni professionali individuate con apposito decreto del Ministro della Sanità, sulla base della rappresentatività a livello nazionale. Le date delle sedute sono comunicate ai Ministeri dell’Università e della Sanità che possono inviare esperti, come loro rappresentanti, alle singole sessioni. In caso di mancata designazione dei predetti componenti, il Rettore esercita il potere sostitutivo. L’articolazione dell’esame finale prevede: a) la redazione e discussione di un elaborato di natura teorico – applicativa; b) una prova pratica per la dimostrazione delle capacità operative. 24 Art. 5 Tutorato I tutors, per piccoli gruppi di studenti, sono nominati dal Consiglio del Corso di Laurea tra i Docenti e restano in carica per la durata del triennio del corso di Laurea. Le funzioni attribuite ai Tutors sono: a. ricevimento degli studenti secondo un calendario di gruppo ed individuale; b. supporto informativo, orientamento e guida finalizzato alla definizione del percorso formativo dello studente; c. supporto organizzativo nell’espletamento dei crediti formativi a scelta dello studente e per lo studio autonomo; d. supporto alle Commissioni nell’espletamento delle specifiche attività. Art. 6 Obbligo di frequenza È prevista obbligatorietà di frequenza alle attività didattiche in ogni loro tipologia, formale (ADF), opzionale (ADO), integrativa (AI), formativo - professionalizzante (AFP) e di tirocinio. In particolare, e fatto salvo quanto espressamente contemplato dalle norme regolamentari, l’ammissione all’anno successivo sarà consentito esclusivamente agli studenti che abbiano ottenuto almeno il 70% di frequenza alle attività didattiche frontali di ciascun Corso Integrato. Lo Studente che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza ad uno o più Corsi Ufficiali di un determinato anno , nel successivo anno accademico viene iscritto, anche in soprannumero, come ripetente del medesimo anno di corso, con l’obbligo di frequenza ai Corsi Integrati per i quali non ha ottenuto l’attestazione. La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio del Corso di Laurea (CCL) su indicazione della Cc. L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso Integrato di insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame. L’attestazione di frequenza viene apposta sul libretto dello Studente dall’Ufficio SegreteriaStudenti, sulla base delle comunicazioni pervenute dai docenti che verificano sulle loro griglie che ogni studente abbia raggiunto il 70% minimo richiesto per la frequenza alle lezioni. L’ammissione all’esame finale di Laurea - che ha valore abilitante - sarà consentita esclusivamente agli studenti che abbiano superato tutti gli esami di profitto, abbiano ottenuto una valutazione positiva del tirocinio e abbiano superato la prova pratica con almeno 18/30. Art. 7 Apprendimento autonomo Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti la disponibilità di un numero di CFU non inferiori a 45 nei 3 anni di corso, completamente libere da attività didattiche condotte alla presenza dei Docenti, onde consentire loro di dedicarsi all’apprendimento autonomo. Le ore riservate all’apprendimento autonomo sono dedicate: a. alla utilizzazione individuale, o nell’ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei sussidi didattici messi a disposizione dal Corso di Laurea per l’autoapprendimento e per l’autovalutazione, al fine di conseguire gli obiettivi formativi prefissi. I sussidi didattici (testi, simulatori, audiovisivi, programmi per computer, ecc.) saranno collocati, nei limiti del possibile, in spazi gestiti da Personale della Facoltà; b. all’internato presso strutture universitarie e non universitarie scelte dallo Studente, inteso a conseguire particolari obiettivi formativi; c. allo studio personale, per la preparazione degli esami. 25 Art. 8 Programmazione didattica Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio, di norma, entro la seconda settimana di ottobre. Prima dell’inizio dell’anno accademico e con almeno due mesi di anticipo sulla data di inizio dei corsi, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) approva e pubblica il documento di Programmazione Didattica predisposto dal Presidente, coadiuvato dalla Commissione curriculum (Cc), nel quale vengono definiti: a. il piano degli studi del CLTPALL b. le sedi delle attività di tirocinio formativo-professionalizzante, c. le attività didattiche opzionali, d. il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame, e. i programmi dei singoli corsi, f. i compiti didattici attribuiti a Docenti e Tutors. Il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) propone al Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia l’utilizzazione delle risorse finanziarie, con particolare riferimento sia alla destinazione ed alla modalità di copertura dei ruoli di Professore e di Ricercatore che all’implementazione di spazi e dotazioni strumentali varie per lo svolgimento delle attività didattico-formative. Art. 9 Sbarramenti e Propedeuticità È consentita l’iscrizione ad anno successivo soltanto dopo aver ottenuto le firme di frequenza per tutti i corsi integrati dell’anno precedente. Inoltre non è concesso l’espletamento degli esami dell’anno successivo se non dopo aver conseguito tutti i crediti all’anno precedente, inclusi quelli relativi al tirocinio formativo annuale. E’ d’obbligo, per lo Studente, l’acquisizione di tutti i crediti e il superamento di tutti gli esami previsti dal piano di studi, prima di sostenere, al termine del terzo anno di Corso, la Prova finale. Lo Studente che, iscritto al terzo anno, pur avendo ottenuto la regolare attestazione di frequenza ai Corsi previsti dal piano di studi, sia ancora in debito di esami o di crediti, viene iscritto allo stesso anno con la qualifica di “fuori corso” senza obbligo di frequenza. Per quanto attiene le propedeuticità tra i vari corsi integrati, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) stabilisce quanto segue: C.I. Psicologia e diritto è propedeutico per C.I. Medicina e diritto del lavoro C.I. Scienze umane propedeutico per C.I. Microbiologia e fisiopatologia C.I. Scienze chimiche fisiche e statistiche è propedeutico per C.I. Tossicologia ambientale e industriale C.I. Scienze chimiche fisiche e statistiche e C.I. Tossicologia ambientale e industriale sono propedeutici per C.I. Igiene degli alimenti. C.I. Scienze della prevenzione nell’ambiente di lavoro I e C.I. Scienze interdisciplinari propedeutici per C.I. Scienze della prevenzione nell’ambiente di lavoro II C.I. Scienze della prevenzione nell’ambiente di vita I è propedeutico per C.I. Scienze della prevenzione nell’ambiente di vita II Art. 10 Verifica dell’apprendimento Il Consiglio del Corso di Laurea, su indicazione della Cc e su proposta dei Coordinatori dei Corsi Integrati, stabilisce le tipologie delle prove di esame necessarie per valutare l’apprendimento degli studenti, e approva la composizione delle relative Commissioni di esame. La verifica dell’apprendimento può avvenire attraverso valutazioni certificative (esami di profitto) alle quali possono essere affiancate valutazioni formative (prove in itinere). 26 Le valutazioni certificative sono finalizzate a valutare e quantificare con un voto il conseguimento degli obiettivi dei corsi integrati, certificando il grado di preparazione individuale degli studenti. Le valutazioni formative, invece, sono esclusivamente intese a rilevare l’efficacia dei processi di apprendimento e d’insegnamento nei confronti di contenuti determinati. Gli esami di profitto, in n° totale di 21, possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò dedicati e denominati sessioni d’esame. I momenti di verifica non possono coincidere con periodi che possono limitare la partecipazione degli Studenti alle attività didattiche ufficiali. Salvo diverse determinazioni del Consiglio del Corso di Laurea (CCL) le sessioni di esame sono fissate in tre periodi: 1a sessione nei mesi di gennaio e di febbraio, 2a sessione nei mesi di giugnoluglio, 3a sessione nel mese di settembre. Le date di inizio e di conclusione delle tre sessioni d’esame sono fissate nella programmazione didattica. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate, di norma, di almeno due settimane. Il numero degli appelli è fissato in almeno due per ogni sessione di esame. Per gli Studenti in debito di esami possono essere istituiti ulteriori appelli d’esame così come fissati nella programmazione didattica annuale. La Commissione di esame è costituita da almeno due Docenti impegnati nel relativo Corso Integrato di insegnamento ed è presieduta, di norma, dal Coordinatore. Nel caso di assenza di uno o più componenti di una Commissione alla data di un appello d’esame, il Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri supplenti della stessa. Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del medesimo esame: a. prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di obiettivi cognitivi); b. prove pratiche e prove simulate. Art. 11 Norme per la preparazione della Tesi di Laurea Lo studente che intenda svolgere l’Internato di Laurea, dopo aver preso contatto con il DocenteRelatore, deve presentare al Presidente del Consiglio del Corso di Laurea (CCL) una formale richiesta, entro 12 mesi per la tesi sperimentale e 6 mesi per la tesi compilativa dal periodo in cui si intenda conseguire il titolo finale, corredata del proprio curriculum (elenchi degli esami sostenuti e delle ADO seguite con relative votazioni, elenco dei laboratori presso i quali ha svolto il tirocinio obbligatorio, qualsiasi altra attività compiuta ai fini della formazione) e con l’indicazione del Docente-Relatore, della disciplina nel contesto del Corso Integrato nel quale sviluppare la Tesi e del periodo nel quale si presume voglia sostenere l’esame finale. Il Docente-Relatore avrà la responsabilità del controllo e della valutazione certificativa delle attività svolte dallo studente nell’elaborazione della Tesi di Laurea. Art. 12 Prova finale ed Esame di Laurea abilitante all’esercizio professionale La prova finale, intesa come prova idoneativa per l’acquisizione dei crediti (8), viene verbalizzata con la “valutazione idoneativa” da parte del Relatore con il quale lo Studente ha elaborato la tesi di Laurea. Lo Studente, al termine del proprio percorso formativo accede all’esame di Laurea che il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) predispone ai sensi del D.M./MURST n. 136 del 5/6/2001, art. 6 . L’esame di Laurea, consistente nella dimostrazione di abilità pratiche (valutazione ambientale del rumore o campionamento in veterianaria o nel settore alimentare) e nella redazione di un elaborato (Tesi di Laurea), è organizzata in due sessioni di norma, a ottobre e marzo. 27 La Commissione per l’esame di Laurea è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri, nominati dal Preside della Facoltà di Medicina, su proposta del Consiglio del Corso di Laurea (CCL). Per essere ammesso a sostenere l’esame di Laurea, lo Studente deve: a. aver seguito tutti i 21 Corsi Integrati ed aver superato i relativi esami; b. aver ottenuto, complessivamente, 180 CFU articolati nei tre anni di Corso di studio; c. aver superato (votazione minima 18 trentesimi) il Tirocinio obbligatorio formativo professionalizzante; valutato e certificato, anno per anno, con esame mediante verbalizzazione; d. aver consegnato alla Segreteria Studenti il libretto ove sono registrati gli esami di profitto e la domanda di Laurea al Rettore corredata della copia della Tesi almeno 15 giorni lavorativi prima della Prova finale. Lo Studente, per poter discutere la Tesi di Laurea deve aver superato (votazione minima 18 trentesimi), la Prova pratica fissata nella stessa sessione nella quale è compresa anche la dissertazione della tesi. A determinare il voto dell’esame di Laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono, sommati, i seguenti parametri: a. la media ponderata in trentesimi (trasformata poi in centodecimi) ovvero il rapporto tra la somma dei prodotti dei voti in trentesimi per il relativo credito e la somma dei CFU totali, non considerando i CFU relativi all’idoneità per la lingua inglese. b. i punti attribuiti dalla Commissione alla Prova pratica (da 18/30 a 21/30 = punti 1; da 22/30 a 24/30 = punti 2; da 25/30 a 27/30 = punti 3; da 28/30 a 30/30 = punti 4; 30/30 e lode = punti 5); c. i punti attribuiti dalla Commissione alla discussione della Tesi di Laurea sono da 0 fino ad un massimo di 6 punti per tesi compilativa, da 0 fino ad un massimo di 11 punti per tesi sperimentale. La lode può venire attribuita, con parere unanime della Commissione, ai Laureandi che conseguano un punteggio finale maggiore o uguale a 110. Art. 13 Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di Studio Gli studi compiuti presso Corsi di Laurea in Infermieristica di altre Sedi universitarie della Unione Europea nonché i crediti conseguiti sono riconosciuti con delibera del Consiglio del Corso di Laurea (CCL) previo esame, da parte dell’apposita Commissione, del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati. Per il riconoscimento degli studi compiuti presso CCLTPPALL di Paesi extracomunitari, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) affida ad una apposita Commissione l’incarico di esaminare il curriculum ed i programmi degli esami superati nel Paese d’origine. I crediti acquisiti perdono comunque la loro validità se lo Studente ha interrotto per 8 anni consecutivi il Corso di studio (iscrizione agli anni successivi, frequenze, esami). Sentito il parere della Commissione, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) riconosce la congruità dei crediti acquisiti e ne delibera il riconoscimento. I crediti conseguiti da uno Studente che si trasferisca al CCLTPPALL da altro Corso di Laurea della stessa o di altra Università possono essere riconosciuti dopo un giudizio di congruità, espresso dall’apposita Commissione, con gli obiettivi formativi di uno o più insegnamenti compresi nell’ordinamento del CDL. Dopo aver deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) dispone per l’iscrizione regolare dello Studente ad uno dei tre anni di corso. L’iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti, 28 nell’ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal Consiglio del Corso di Laurea (CCL). Art. 14 Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere La Laurea in Tecniche della Prevenzione conseguita presso Università straniere viene riconosciuta ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l’equipollenza del titolo. In attesa della disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro l’Unione Europa, le Lauree rilasciate da Atenei dell’Unione Europea saranno riconosciute, fatta salva la verifica degli atti che ne attestano la congruità curriculare. Ove non esistano accordi tra Stati, in base al cambiamento disposto dagli articoli 170 e 332 del T.U. sull’istruzione universitaria, le autorità accademiche possono dichiarare l’equipollenza caso per caso. Ai fini di detto riconoscimento il Consiglio del Corso di Laurea (CCL): a. accerta l’autenticità della documentazione prodotta e l’affidabilità delle Facoltà di origine, basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati; b. esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all’ordinamento didattico vigente, degli obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti presso l’Università di origine; c. indirizza lo Studente ad acquisire i crediti per la prova finale che dovrà essere necessariamente sostenuta. Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua con l’ordinamento vigente, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) dispone l’iscrizione a uno dei tre anni di corso. L’iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, condizionata dalla disponibilità di posti nell’ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal Consiglio del Corso di Laurea (CCL). Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 311 Agosto 1999, n° 394. Chieti, 26/02/08 Il Presidente del Corso Prof. Paolo Boscolo 29 Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PERCORSO FORMATIVO 1° ANNO – 1° SEMESTRE Tipo A A A Corso integrato SSD FIS/07 Fisica Applicata MED/01 Statistica Medica Scienze fisiche, chimiche e statistiche CHIM/03 Chimica generale ed inorganica 3.5 A A A Scienze umane B Scienze ambientali BIO/03 botanica ambientale ed applicata Psicologia e diritto M-PSI/01 psicologia generale IUS/07 diritto del lavoro IUS/09 istituzioni di diritto pubblico 1.5 1.5 1 Lingua inglese TOTALE SEMESTRE 6 30 C C C BIO/17 Istologia BIO/16 Anatomia Umana Biologia CUF TOT 3 3 1.5 1.5 1.5 6 1° ANNO – 2° SEMESTRE Tipo A A B A A Corso integrato CHIM/06 Chimica organica Tossicologia ambientale e industriale BIO/10 biochimica MED/44 medicina del lavoro Fisiopatologia e microbiologia A B B C C C SSD Igiene degli alimenti Medicina e diritto del lavoro BIO/09 fisiologia MED/04 patologia generale MED/07microbiologia e microbiologia clinica VET/04 ispezione degli alimenti di origine animale CHIM/10 chimica degli alimenti IUS/09 istituzioni di diritto pubblico MED/44 medicina del lavoro IUS/07 diritto del lavoro Tirocinio TOTALE SEMESTRE TOTALE ANNO 30 CUF TOT 4 2.5 2.5 1.5 1.5 2 2 2 1 1.5 1.5 8 30 60 2° ANNO – 1° SEMESTRE Tipo CUF TOT MED/42 igiene generale ed applicata 2 AGR/15 scienze e tecnologie 2 alimentari VET/04 ispezione degli alimenti di 3 origine animale Corso integrato SSD B B Igiene e tecnologie alimentari C B B Diritto penale e controllo dei cosmetici CHIM/08 chimica farmaceutica IUS/17 Diritto penale B ING/IND/10 fisica tecnica industriale Tecnologie per la protezione ambientale A FIS/07 fisica applicata B Tecnologie per la tutela della salute nei MED/44 medicina del lavoro luoghi di lavoro TOTALE SEMESTRE 2 1.5 9 1.5 9 30 2° ANNO – 2° SEMESTRE CUF TOT B MED/42 igiene generale ed applicata 2 Scienze della prevenzione nell'ambiente VET/04ispezione degli alimenti di di vita I° B 5 origine animale Tipo Corso integrato SSD B Scienze della prevenzione nell'ambiente MED/44 medicina del lavoro di lavoro I° B MED/43 medicina legale B B Scienze Medico-Chirurgiche B C C C Scienze interdisciplinari cliniche I° MED/05 patologia clinica MED/17 malattie infettive MED/33 malattie dell'apparato locomotore 3 2 1.5 1.5 1.5 MED/10 malattie dell'apparato 2 respiratorio MED/35 malattie cutanee e veneree 1.5 MED/16 reumatologia 2 Tirocinio 8 TOTALE SEMESTRE 30 TOTALE ANNO 60 31 3° ANNO – 1° SEMESTRE CUF TOT B MED/42 igiene generale ed applicata 1.5 Scienze della prevenzione nell'ambiente VET/04 ispezione degli alimenti di di vita II° B 2.5 origine animale Tipo Corso integrato SSD B Scienze della prevenzione nell'ambiente MED/44 medicina del lavoro di lavoro II° B MED/43 medicina legale C C C 2 2 MED/30 malattie dell'apparato visivo 1 Scienze interdisciplinari cliniche II° MED/31 otorinolaringoiatria 1 MED/41 anestesiologia 2 Tirocinio 18 TOTALE SEMESTRE 30 3° ANNO – 2° SEMESTRE Tipo C C Corso integrato Scienze interdisciplinari SSD CUF TOT ICAR/03 ingegneria sanitaria ed 2 ambientale MED/44 medicina del lavoro 1 Attività formative a scelta dello 9 studente Tirocinio 10 Prova Finale 8 TOTALE SEMESTRE 30 TOTALE ANNO 60 TOTALE TRIENNIO 180 32 PROGRAMMI DI STUDIO TECNICHE DI PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO I anno I semestre Corso Integrato: Scienze Umane Coordinatore: Prof. Adriano Antonucci Recapito Coordinatore: Docenti: Prof. Marco Marchisio Programma Programma della materia: Istologia Docente: Prof. Adriano Antonucci - LA BIOCHIMICA DEL CARBONIO - LE MACROMOLECOLE CHE COMPONGONO I VARI ORGANULI: LIPIDI, PROTIDI, GLUCIDI ed ACIDI NUCLEICI - L’ ORGANIZZAZIONE DELLA CELLULA - FUNZIONE DEGLI ORGANULI CELLULARI - ORIGINE EMBRIOLOGICA DEI TESSUTI - I TESSUTI EPITELIALI DI RIVESTIMENTO, GHIANDOLARI, ESOCRINI ED ENDOCRINI - I TESSUTI CONNETTIVI PROPRIAMENTE DETTI - IL TESSUTO CARTILAGINEO - IL TESSUTO OSSEO - IL TESSUTO EMOPOIETICO E LINFATICO - IL TESSUTO MUSCOLARE LISCIO - IL TESSUTO MUSCOLARE CARDIACO - IL TESSUTO MUSCOLARE STRIATO - IL TESSUTO NERVOSO Programma della materia: Anatomia Umana Docente: Prof. Marco Marchisio - INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELL’ANATOMIA UMANAϖ - ORGANIZZAZIONE MICROSCOPICA DEGLI ORGANIϖ - PRINCIPI BASILARI PER LOϖ STUDIO DEI SISTEMI E APPARATI: APPARATO TEGUMENTARIO (cute ed annessi¬ cutanei); SISTEMA SCHELETRICO (componente assile, appendicolare ed articolazioni); APPARATO MUSCOLARE (componente assile e componente appendicolare); SISTEMA NERVOSO (sistema nervoso centrale e periferico, sistema nervoso somatico e viscerale); APPARATO ENDOCRINO (ipofisi e ghiandole bersaglio); SISTEMA CARDIOVASCOLARE (sangue, cuore, vasi e¬ circolazione) APPARATO LINFATICO (cenni); APPARATO RESPIRATORIO (laringe, trachea, bronchi e polmoni); APPARATO DIGERENTE (esofago, stomaco, intestino e ghiandole annesse); APPARATO URINARIO (reni e vescica); APPARATO RIPRODUTTIVO (genitali maschili e femminili). La prova di esame verterà nella soluzione scritta di 30 domande a risposta multipla. Testi consigliati: Ambrosi G. et al. “ANATOMIA DELL’UOMO” Ed. edi-ermes 33 C.I. di Scienze Fisiche, chimiche e statistiche Docenti: Prof. Ballone, Di Luzio PROGRAMMA DEL CORSO Cenni di calcolo matematico. Vettori ed operazioni tra vettori. Grandezze fisiche e loro unità di misura. Studio delle principali grandezze fisiche. Dimensioni fisiche e sistemi di unit� di misura. Precisione di una misura ed errori: errori causali e sistematici. Cenni sulla teoria degli errori. Cinematica del punto materiale. Velocit� media e velocit� istantanea. Accelerazione. Accelerazione di gravit�. Velocit� e accelerazione in due dimensioni. Moto circolare e moto armonico. Dinamica del punto materiale. Leggi di Newton. Forza e massa inerziale. Forza gravitazionale, peso, massa gravitazionale. Attrito. Statica dei corpi rigidi. Condizioni di equilibrio. Momento di una forza, coppia di forze. Equazioni fondamentali della statica dei corpi rigidi. Leve. Propriet� elastiche dei materiali. Deformazioni elastiche, sforzi di trazione, compressione, taglio e torsione. Impulso, quantit� di moto, momento della quantit� di moto. Quantit� di moto e principio di conservazione. Sistemi isolati. Variabili angolari, rotazione dei corpi rigidi. Leggi di Newton e moto rotatorio. Momento di inerzia e momento angolare. Conservazione del momento angolare. Lavoro di una forza. Energia cinetica e potenziale. Campi conservativi. Conservazione dell'energia. Potenza meccanica. Urti elastici ed anelastici. Leggi fondamentali della Termologia. Calore e sua propagazione. Scale termometriche. Leggi dei gas perfetti. Diffusione. Legge di Fick. Funzione respiratoria. Pressione osmotica. Processi di osmosi in campo biologico. Espansione termica, capacit� termica e calori specifici. Cambiamenti di fase, calore latente, propagazione del calore. La termodinamica. Primo principio. Teoria cineticomolecolare dei gas. Secondo principio. Entropia. Fluidostatica. Densit� e pressione. Legge di Stevino. Legge di Pascal. Principio di Archimede. Esperienza di Torricelli e misuratori di pressione. Misura della pressione sanguigna. Sfigmomanometro. Fluidod�namica. Equazione di continuit�. Flusso laminare. Equazione di Bernoulli. Teorema di Torricelli. Effetto Venturi. Tensione superficiale. Capillarit�. Legge di Laplace. Elettrostatica. Propriet� elettriche della materia. Legge di Coulomb. Campo elettrico e potenziale elettrico. Dipolo elettrico: campo e momento. Capacit� elettrica. Condensatori. Dielettrici. Collegamento di condensatori. Corrente elettrica e strumenti di misura. Resistenza elettrica. Legge di Ohm. Principi di Kirchhoff. Circuiti elettrici. Strumenti di misura. Circuito RC. Elettromagnetismo. Propriet� magnetica della materia. Induzione magnetica. Magneti permanenti. Campi magnetici prodotti da correnti elettriche. Forza Magnetica. Moto di una carica in campo magnetico. Ciclotrone. Spettrometro di massa. Forza su un filo percorso da corrente. Dipolo magnetico e suo momento.Legge di Biot-Savart. Induzione magnetica, legge di Faraday-Lenz. Generatori di corrente e trasformatori. Radiazioni elettromagnetiche e fenomeni luminosi. Spettro di frequenza elettromagnetica. Ottica geometrica: riflessione, rifrazione, diffusione e dispersione della luce.Sistemi ottici: specchi e lenti sottili. Lente di ingrandimento e microscopio. Radiazioni ionizzanti ed interazione con la materia biologica 34 Testi consigliati: FISICA GIANCOLI -Ed. C.E.A. INVITO ALLA FISICA A. TIPLER -Ed. Zanichelli Modalit� d'esame: L'esame consiste in una prova scritta mediante quiz a risposta multipla. Disciplina MED/01 �Statistica Medica� del Corso Integrato di Scienze Chimiche, Fisiche e Statistiche per i Corsi di Laurea in �Tecniche della Prevenzione nell�ambiente e nei luoghi di lavoro� �Tecniche di Radiologia Medica per immagini e radioterapia� Obiettivi e finalit� del corso Il corso � articolato in tre parti strettamente connesse. � La prima parte - Elementi di statistica descrittiva - � relativa ai concetti fondamentali della statistica descrittiva monodimensionale e multidimensionale ed � essenziale per ogni approfondimento successivo. � La seconda parte - Introduzione alla teoria delle Probabilit� - � finalizzata alla formazione delle basi necessarie alla comprensione dei concetti fondamentali dell�inferenza statistica. � La terza parte � Introduzione all�Inferenza Statistica - affronta le tematiche fondamentali dell�Inferenza Statistica. In particolare verranno introdotti i concetti di stimatore, stima puntuale e intervallare e verifica d�ipotesi. Tutte le parti del programma saranno arricchite da esercitazioni inerenti argomenti di Sanit� Pubblica e verranno effettuate prove pratiche di elaborazione dati con l�uso di software statistici su personal computers. Programma del corso Elementi di statistica descrittiva Analisi statistica monodimensionale. - Concetti introduttivi, tipologia dei dati, distribuzioni di frequenza, grafici. - Indici di posizione e loro propriet�: moda, mediana, medie analitiche, quartili, percentili. - Indici di variabilit� assoluta, relativa e loro propriet�: range, intervallo interquartile, devianza, varianza e deviazione standard, coefficiente di variazione. Analisi statistica multidimensionale (analisi della dipendenza e dell�interdipendenza). - Il Chi-quadrato. - Covarianza e coefficiente di correlazione lineare. - L�analisi della dipendenza: la funzione di regressione semplice. - Il metodo dei minimi quadrati. Indici di adattamento. Introduzione alla teoria delle Probabilit� 35 Concetti introduttivi, interpretazioni delle probabilit�. - Definizione assiomatica: assiomi e prime propriet . - Probabilit condizionata e indipendenza. - Variabile casuale normale. La curva di Gauss: propriet , misure di simmetria e di curtosi. - Teorema fondamentale di Bayes. Introduzione all Inferenza Statistica Campionamento e distribuzioni campionarie: - La distribuzione media campionaria e sue caratteristiche. - La distribuzione frazione campionaria e sue caratteristiche. La stima: - Stime puntuali ed intervallari per media e frazione campionaria. La verifica delle ipotesi: - La formulazione delle ipotesi. - Errore di I e II tipo. - Test parametrici. Testi consigliati - Peter Armitage: Statistica medica. Metodi statistici per la ricerca in medicina , Feltrinelli (ISBN: 8807640031). PROGRAMMA CHIMICA GENERALE ED INORGANICA � Teoria atomica o Atomo secondo Bohr, Principio di indeterminazione. o Orbitali atomici. o Configurazioni elettroniche (Pauli, Hund). � Tavola periodica degli elementi, propriet� periodiche degli elementi. � Legame chimico. o Orbitali molecolari: tipi di legame ed energie associate. o Ibridazione degli orbitali. o Numero di ossidazione e valenza. � Nomenclatura dei composti chimici. � Reazioni chimiche. o Leggi che regolano le reazioni chimiche. o Bilanciamento di una reazione. � Reazioni di ossidoriduzione. � Soluzioni. o Unit� di misura della concentrazione. o Calcoli di diluizione. � Equilibrio chimico. o Principio di Le Chatelier. o Costanti di equilibrio. 36 � Acidi e basi: o definizione, forza relativa, costanti di acidit� e di basicit�. o Reazioni acido-base. o Autoionizzazione dell�acqua. pH. o Soluzioni tampone. � Solubilit�, Kps. � Propriet� colligative. � Stati di aggregazione della materia. o Diagramma di stato. � Leggi empiriche dei gas. � Legge universale dei gas ideali. � Radioattivit�. o Tipi di emissioni radioattive. o Unit� di misura. o Legge del decadimento radioattivo. o Tempo di dimezzamento. Modalit� d�esame: L'esame comprende due prove: scritta e orale. Si pu� accedere alla prova orale in seguito a superamento della prova scritta con una valutazione minima di 16/30. Il risultato della prova scritta verr� considerato per il voto finale. Non sono previste prove parziali. Testo consigliato: R. Bertani, D. A. Clemente, G. Depaoli, P. Di Bernardo, M. Gleria, B. Longato, U. Mazzi, G. A. Rizzi, G. Sotgiu. CHIMICA GENERALE E INORGANICA. Seconda edizione. Casa Editrice CEA. LINGUA INGLESE Il programma di lingua inglese che sar� svolto nel I semestre sar� improntato al ripasso delle funzioni linguistiche e strutture grammaticali di base, divise in 6 moduli, e all�introduzione del linguaggio attinente al corpo umano al settore medico-scientifico di riferimento. Il livello di partenza sar� quello A2 secondo il Common European Framework per la conoscenza della lingua straniera. Testo di riferimento: Total English � Student�s book and workbook � Pre-intermediate � R. Acklam and A. Crace � Ed. Longman An Introduction to Medical Terminology for Health Care di A. R. Hutton - Ed. Churcill Livingstone Modulo 1: 24 hours Unit 1: speaking about daily routines (Student�s book pagg..8-9 � 152; workbook pagg.. 6-7) Grammatical structures: simple Present and adverbs of frequency 37 Unit 2: speaking about action in progress: (Student�s book pagg. 10-11-152; workbook pagg. 8-9) Grammatical structures: present continuous Unit 3: expressing likes and dislikes (Student�s book pagg.6-7� 152; workbook pagg.. 6-7) Grammatical structures: I like/I don�t like � I can�t stand�- I quite like, etc. Modulo 2: Experiences Unit 1: speaking about past actions (Student�s book pagg..16-17 � 152; workbook pagg. 10-11) Grammatical structures: simple past Unit 2: speaking about personal achievements and experiences (Student�s book pagg. 20-21 � 152; workbook pagg. 14-15) Grammatical structures: present perfect for experiences Unit 3: speaking about actions which, started in the past, continue up to now (Student�s book pagg. 48-49 � 155; workbook pagg.. 32-33) Grammatical structures: present perfect (duration form) � for and since� Unit 4: speaking about a person�s behaviour (Student�s book pagg. 106-107 � 158; workbook pagg.. 70-71) Grammatical structures: present perfect with just, already, yet Unit 5: speaking about past actions in progress (Student�s book pagg..80-81; workbook pagg. 5455) Grammatical structures: simple past and past continuous Unit 6: expressing different opinions or the same opinions (Student�s book pagg.18-19; workbook pagg 12-13) Modulo 3: Taste and places Unit 1: speaking about your future plans (Student�s book pagg. 26-27 � 153; workbook pagg. 1617) Grammatical structures: going to Unit 2: speaking about future arrangements (Student�s book pagg. 30-31 � 153-4; workbook pagg.. 20-21) Grammatical structures: present continuous Unit 3: making general predictions about the future (Student�s book pagg. 56-57 � 155; workbook pagg. 36-37) Grammatical structures: will/won�t Unit 4: giving explanations for choices (Student�s book pagg. 58-59 � 156; workbook pagg. 3839) Grammatical structures: too/too much/enough/many Unit 5: describing a favourite place (Mandela�s garden) (Student�s book pagg. 60-61 � 156; workbook pagg. 40-41) Grammatical structures: uses of like Modulo 4: Survival 38 Unit 1: making comparisons (Student�s book pagg. 36-37 � 154; workbook pagg. 24-25) Grammatical structures: more..than/less..than Unit 2: speaking about a trip (Student�s book pagg..38-39 � 154; workbook pagg. 26-27) Grammatical structures: superlatives Modulo 5: Stages Unit 1: exchanging opinions with a friend (Student�s book pagg. 46-47; workbook pagg. 30-31) Grammatical structures: have to/must/should/can/could Unit 2: speaking about actions done in the past as a habit (Student’s book pagg. 50-51; workbook pagg. 34-35) Grammatical structures: used to Modulo 6: Body Unit 1: speaking about physical appearance (Student�s book pagg. 65-66-67 � 156-7; workbook pagg. 44-45) Grammatical structures: First conditional Unit 2: talking about illnesses (Student�s book pagg. 70-71-73-74; workbook pagg. 48-49) Grammatical structures: in order to, so that, because; should, have to/must, can Vocabulary related to the different part of the body The skeleton � cells � tissues � organs and systems from the text: An Introduction to Medical Terminology for Health Care di A. R. Hutton Ed. Churcill Livingstone Grammatical structures: suffixes and prefixes - simple and past passive � modal verbs Scientific readings: - Safety Da: English in Medical Science, Pauline Webber, Salvatore Cichello, Zanichelli - Hazard and Risk - Global Management of Chemicals Da: European Agency for Safety and Health at Work, www.europe.osha.eu.int L�esame scritto verter� su una reading comprehension di carattere generico, una listening comprehension e su esercizi di grammatica del livello proposto durante il corso (A2 vs B1). Per quanto riguarda la parte scientifica sar� proposta una reading comprehension di carattere scientifico, sulla falsa riga di quelle tradotte durante le lezioni, con domande vero/falso, domande aperte e possibili traduzioni di parti di brano inerenti all�argomento specifico. Inoltre, sar� richiesta la conoscenza della terminologia riguardante il corpo umano. C. I. di scienze ambientali Docenti: Prof. Luigi Meneghini, Prof. Alfredo Grilli 39 Importanza e funzioni delle piante, in natura e per l�uomo: L�approccio scientifico. Caratteristiche biologiche delle piante, complessit� e specificit . I diversi aspetti della botanica. Le piante e l ambiente: Fattori ambientali. Ecosistema. Resistenza ed adattamento. Distribuzione. Effetti dannosi delle piante sull uomo e sull ambiente Evoluzione del regno vegetale e classificazione: Evoluzione prebiotica e prime forme vegetali. Principali tappe dell evoluzione. Concetto di specie. Principi di classificazione. La nomenclatura. Classificazione e riconoscimento. Distribuzione delle piante sulla terra: Concetto di flora. Areali. Principi corologici. Biomi. Dinamismo della vegetazione. Piani di vegetazione. Sistematica: Cenni di sistematica, tracheofite e non tracheofite. Ecosistema e biosfera: Flusso di energia. Flusso di materia. I cicli della matera. PARTE SPECIALE: approfondimenti monografici sulle applicazioni delle piante nel mondo del lavoro e negli ambienti di vita quotidiani (bioedilizia, bioindicatori, pollinosi, OGM, filiera di lavorazione delle piante officinali, funghi decompositori, biomasse, pigmenti naturali, ecc.) ECOLOGIA Specie e Speciazione. Ecologia di Popolazione. Ecologia e adattamento. Clima. Suolo. Relazioni organismi-ambiente. Specie e comunit . Dinamica delle Comunit . Biodiversit . Ecosistema. Cicli biogeochimici. Ecosistemi terrestri e acquatici. Problema energetico e risorse rinnovabili. Valutazione di impatto ambientale. Gestione e conservazione della natura. Legislazione in materia ambientale. Agenda 21 e sviluppo sostenibile C.I. Psicologia e Diritto Psicologia generale Psicologia generale Psicologia e psicopatologia Psicologia del lavoro Management e lavoro Elementi di psicopatologia dei luoghi di lavoro e dell organizzazione del lavoro Stress e resilienza Le organizzazioni: teorie e modelli Psicologia ed ergonomia Autorit , potere e leadership: organizzazione del lavoro DIRITTO DEL LAVORO 1) Fonti e principi generali. Gradi di giurisdizione 2) La subordinazione: criteri di individuazione, contenuti ed obblighi 3) La formazione del rapporto di lavoro 4) Il tempo del lavoro ed i contratti a modulo temporale ridotto o limitato 5) La prestazione di lavoro subordinato e le mansioni 6) Retribuzione e trattamento di fine rapporto 7) Sospensione del rapporto di lavoro 8) Estinzione del rapporto di lavoro: dimissioni e licenziamento 9) Parit e lavoro minorile 10) La tutela dell occupazione e i c.d. ammortizzatori sociali 11) I rapporti di lavoro speciali 12) Obbligo di sicurezza, ispezioni e diritto penale del lavoro 13) Infortuni sul lavoro e malattie professionali 14) La tutela dei diritti dei lavoratori e il processo del lavoro 15) I diritti sindacali 16) Sciopero e serrata 40 ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO Diritto ed Ordinamento Giuridico Fonti del Diritto Situazioni Giuridiche soggettive Lo Stato La Costituzione Il Parlamento - Funzioni Il Governo - Funzioni Il Presidente della Repubblica Enti Autonomi Territoriali Amministrazione della Giustizia I anno II semestre C.I. di Fisiopatologia e Microbiologia Coordinatore: Marcella Reale Recapito Coordinatore: [email protected] Docenti: Marcella Reale, Marisa Cacchio, Giovanni Catamo Programma Programma del Corso - Scopo e storia della microbiologia - Caratteristiche essenziali, classificazione e nomenclatura dei microrganismi - I microrganismi e l’ambiente: ecologia microbica e cicli biogeochimici - Morfologia e struttura dei batteri - Metabolismo e genetica dei batteri - Riproduzione, crescita e potere patogeno dei batteri - Agenti antimicrobici - I batteri di interesse sanitario - Caratteri fondamentali dei protozoi patogeni per l’uomo - Caratteri fondamentali dei miceti patogeni per l’uomo - Le alghe: caratteristiche, importanza ecologica, commerciale e sanitaria - I virus: introduzione e caratteristiche generali - Virus animali di interesse sanitario - Risposte immunitarie nelle infezioni - Microbiologia industriale e biotecnologie innovative - Microbiologia applicata agli alimenti e alle acque - Procedure di laboratorio in batteriologia e in microbiologia clinica - Danno e morte cellulare: Accrescimento patologico non neoplastico; modificazione della differenziazione cellulare; processi degenerativi cellulari. - Patologia Ambientale: Agenti fisici come causa di malattia; agenti chimici come causa di malattia. - Infiammazione: Angioflogosi e istoflogosi; processo riparativo. - Caratteristiche generali del sistema immunitario: Immunità innata e specifica; risposta umorale e cellulare; reazioni immunopatogene. 41 - - Tumori: Eziologia e patogenesi dei tumori; cancerogenesi; epidemiologia dei tumori. Cenni sulle condizioni patologiche di alcuni apparati: Apparato respiratorio (bronchiti, tubercolosi, asma); Apparato digerente (alterazioni dell’assorbimento); Apparato circolatorio (shock); Apparato muscolare (miopatie tossiche). Permeabilità delle membrane cellulari e osmosi. Trasporti semplici e mediati, passivi ed attivi (esocitosi ed endocitosi: fagocitosi, pinocitosi, endocitosi mediata da recettore, trancitosi). Simporto e antiporto. Pompa sodio/potassio. Proteine di membrana: recettori, proteine di trasporto, canali, proteine strutturali del citoscheletro. Osmosi e diffusione. Genesi del potenziale di riposo e potenziali transmembranari. Caratteristiche fisiologiche delle cellule nervose e reti neuronali. Potenziali graduati. Iperpolarizzazione. Depolarizzazione. Sommazione spaziale e temporale dei potenziali graduati. Equazione di Nerst. Equazione di GoldmanHodging-Katz. I potenziali d’azione e la conduzione del potenziale d’azione. Sinapsi chimica ed elettrica. Potenziale postsinaptico eccitatorio ed inibitorio. Trasporto retrogradoed anterogrado. Ormoni, neurotrasmettitori, fattori di crescita. I recettori e la trasduzione del segnale con le diverse vie di attivazione. Secondi messaggeri. Il calcio intracellulare. Miogenesi. Sinapsi neuromuscolare. Contrazione muscolare (muscolo liscio, cardiaco, scheletrico). Apparato cadiovascoare. Ciclo cardiaco. Eccitabilità cardiaca ed ECG. Respirazione, scambio e trasporto dei gas. Apparato urinario. Ultrafiltrazione. Riassorbimento. Secrezione. Escrezione. Testi consigliati - “Microbiologia Clinica” di E. Lanciotti – Casa Editrice Ambrosiana, Milano. - “Patologia e Fisiopatologia generale” di Pontieri G.M. - “Fisiologia Umana” di D.U. Silverthorn , Casa Editrice Ambrosiana, Milano. C.I. di Medicina e diritto del lavoro Medicina del Lavoro: la prevenzione primaria, secondaria, terziaria. Legge 80/08 la valutazione del rischio Diritto del Lavoro: I destinatari dell'obbligo della sicurezza e loro responsabilit Compiti dell'INAIL nella prevenzione, statistiche, vigilanza, finalit dell'assicurazione Obbligo assicurativo e persone assicurate;il premio assicurativo e la tariffa dei premi Le prestazioni economiche e sanitarie. Infortuni sul lavoro e malattie professionali: nozioni e differenze. Sorveglianza sanitaria nella prevenzione Dlgs. 38/2000 42 Istituzioni di Diritto Pubblico Diritto dell'ambiente e diritto alla salute; Inquinamento delle acque; Inquinamento dell'aria; Inquinamento acustico; Inquinamento elettromagnetico; I rifiuti; Forme di controllo preventivo, successivo e repressivo delle fonti di inquinamento. C.I. di Igiene degli alimenti Ispezione degli alimenti di origine animale 1a ) Prodotti ittici, definizioni, requisiti, controlli e mercati. 2a ) Molluschi bivalvi, raccolta , centri di depurazione e di spedizione, requisiti . 3a ) Prodotti a base di latte, produzione, requisiti e controllo. 4a ) Uova di gallina, produzione, raccolta .centri di imballaggio, caratteristiche e controllo. 5a ) Miele e prodotti etnici 6a ) Vendita alimenti su aree pubbliche 7a ) Etichettatura degli alimenti. 8a ) Conservazione degli alimenti 9 ) Alimenti composti, produzione e controlli 10 a ) Zoonosi e tossinfezioni 11a ) Piano residui e simili 12 ) Sanzioni d. lgs. 193/07 Chimica degli alimenti Breve panoramica generale e storica sulla problematica della qualit degli alimenti Elementi di chimicaorganica.Struttura propriet e reazioni dei composti organici di maggior rilievo per la chimica degli alimenti: carboidrati, proteine, grassi, steroidi Metodi analitici generali per la determinazione dei componenti nutrizionali essenziali degli alimenti Additivi alimentari e sostanze aromatiche: loro impiego Contaminanti: origine, presenza e analisi Prinipali categorie di alimenti (oli e grassi, cerali fruttae verdura,caff , miele, vino, latte e derivati,carne, pesce pollame e uova,acqua potabile) e loro chimica 43 C.I. di Tossicologia ambientale e industriale Docenti: Prof. Paolo Boscolo, Bartolo Favaloro Biochimica: Introduzione: colture di cellule e tessuti. Struttura delle Proteine: Gradi strutturali dei polipeptidi, struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria. Relazioni struttura funzione nella Emoglobina e Mioglobina. Metabolismo: Glicolisi, Piruvato deidrogenasi, Ciclo degli acidi tricarbossilici Struttura dei mitocondri: Fosforilazione ossidativa Sistema di detossificazione: Processi di biotrasformazione, Reazioni di Fase I e Fase II, localizzazione subcellulare degli enzimi, Citocromo P-450, Glucuroniltransferasi, Glutatione Stransferasi Azione tossica dei metalli pesanti: Cianuri, Arsenico, Piombo, Mercurio Principi di Biologia Molecolare: struttura degli acidi nucleici, estrazione di DNA ed RNA da sorgenti biologiche (sangue periferico, cellule, batteri); analisi di restrizione dei frammenti di DNA, enzimi utilizzati in biologia molecolare: endonucleasi di restrizione, ligasi, vettori di clonaggio, isolamento di sequenze specifiche di acidi nucleici: retrotrascrizione. Reazione polimerasica a catena (PCR): fasi della PCR; progettazione degli inneschi per la PCR; DNA stampo per l'amplificazione mediante PCR; sensibilit ed applicazioni della PCR; espressione di geni (produzione di proteine ricombinanti). Organismi geneticamente modificati (OGM): rintracciabilit , possibili contaminazioni ambientali. Chimica generale ed inorganica: Legame chimico e ibridazione del Carbonio. Alcani e cicloalcani: struttura, nomenclatura, propriet e reazioni chimiche (Combustione, Alogenazione radicalica). Isomeria di struttura e stereoisomeria: isomeri conformazionali e isomeri geometrici, isomeri ottici. Proiezioni di Newman e proiezioni di Fischer. Chiralit e regole per l assegnazione della configurazione assoluta. Alcheni: struttura, nomenclatura e reazioni di addizione (Addizione di acidi alogenidrici, addizione di acqua, addizione anti-stereospecifica di alogeni, idrogenazione catalitica sin-stereospecifica, formazione di dioli sin-vicinali mediante KMnO4, formazione di dioli anti-mediante acidi perossicarbossilici, idroborazione-ossidazione), regola di Markovnikov e stabilit dei carbocationi. Dieni coniugati: struttura, nomenclatura e reazioni di addizione 1,2 e 1,4. Alchini: struttura, nomenclatura propriet e reazioni (Addizione di acqua, idrogenazione catalitica, riduzione mediante Na e NH3 liquida, addizioni elettrofile di acidi alogenidrici e alogeni) Composti aromatici: benzene e derivati (struttura, nomenclatura, aromaticit , forme di risonanza). Reazioni di sostituzione elettrofila aromatica sul benzene (Nitrazione, Solfonazione, Alogenazione, Alchilazione di Friedel-Craft, Alcanoilazione di Friedel-Craft). Effetti dei sostituenti sulla sostituzione elettrofila aromatica. Alogenuri alchilici e cenni sui meccanismi di reazione pi comuni (sostituzione nucleofila monomolecolare SN1 e bimolecolare SN2). Alcoli, fenoli ed eteri: struttura, nomenclatura, propriet e principali reazioni chimiche degli alcoli (Formazione di Sali, sintesi di Williamson, Disidratazione, Ossidazione a composti carbonilici mediante H2CrO4 e PCC, Trasformazione in alogenuri alchilici) degli eteri (Scissione acida) e dei fenoli (Sostituzione elettrofila aromatica). Aldeidi e chetoni: struttura, nomenclatura, propriet , preparazione di aldeidi e chetoni (Ossidazione degli alcoli, alcanoilazione di Friedel-Craft), e principali reazioni chimiche (Riduzione mediante LiAlH4 e NaBH4, ossidazione delle aldeidi ad acidi carbossilici, Addizione nucleofila di HX, H2O e alcoli: formazione di emiacetali e acetali), equilibrio cheto-enolico. Ammine: struttura, nomenclatura, propriet , preparazione dagli alogenuri alchilici, reazioni (salificazione, formazione di sali d ammonio quaternario, formazione di ammidi). 44 Acidi carbossilici: struttura, nomenclatura, propriet , formazione (Ossidazione di alcoli, idrolisi dei nitrili, idrolisi dei derivati carbossilici), reattivita (Riduzione ad alcoli, ammonolisi, conversione in cloruri acilici, conversione in anidridi, esterificazione di Fischer). Derivati degli acidi carbossilici :Alogenuri acilici, ammidi, esteri, anidridi: struttura, nomenclatura, propriet , formazione dagli acidi carbossilici e reattivit (conversione negli altri derivati, saponificazione degli esteri, idrolisi acida e idrolisi basica). Medicina del lavoro: Metabolismo degli Xenobiotici Tossicocinetica Tossicodinamica Monitoraggio Biologico Monitoraggio Ambientale Cancerogenesi tossicologica Tossicit d'organo I semestre II anno C.I. di Tecnologie per la tutela della salute nei luoghi di lavoro ATTIVIT ISPETTIVE PER LA TUTELA DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO 1) Storia della prevenzione negli ambienti di lavoro in Italia e in Europa 2) Organizzazione, compiti e funzioni dei servizi pubblici di prevenzione e sicurezza sul lavoro in Italia; il sistema di promozione della salute e sicurezza 3) Organizzazione della prevenzione nei luoghi di lavoro (figure, ruoli, relazioni) e sistemi di gestione; 4) Il SINP 5) Gli strumenti di valutazione dei rischi in ambiente di lavoro: a. Il sopralluogo: criteri e metodi di analisi delle strutture, delle macchine, degli impianti, delle relazioni uomo macchina ambiente e dei rischi psico-sociali b. Il monitoraggio ambientale 6) La ricerca delle soluzioni per la riduzione / eliminazione dei rischi; le linee-guida, le buone prassi, le norme tecniche, i modelli di organizzazione e di gestione 7) Gli strumenti di reporting (il documento di valutazione dei rischi, il rapporto di monitoraggio, il verbale di sopralluogo, il rapporto all A.G., l informazione ai RLS) 8) Le attivit di inchiesta di competenza dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle AUSL: aspetti preventivi e aspetti giudiziari; l analisi delle cause e delle dinamiche degli infortuni secondo il metodo INAIL ISPESL Regioni ( sbagliando si impara ) 9) Il Decreto Legislativo n. 758/94 45 Tossicologia Industriale II Effetti biologici degli agenti nocivi Metalli essenziali Metalli tossici: piombo ed arsenico Fitofarmaci Agenti fisici: Rumore Medicina Preventiva dei lavoratori II Sistema aziendale di prevenzione: il ruolo del MC Rischi in ambiente sanitario Rischi da movimentazione manuale carichi Movimenti ripetuti arti superiori Patologie da vibrazioni Ipoacusie da rumore Rischio organizzativo Alcool e droghe in ambiente di lavoro Igiene Industriale Principi di igiene industriale Tecniche di campionamento ambientale Monitoraggio ambientale: MAC, TLV Principali normative di riferimento C.I. di Igiene e tecnologie alimentari PROGRAMMA DI IGIENE APPLICATA - Produzione di acqua destinata al consumo umano; - Qualit dell acqua potabile nelle reti di distribuzione - Problemi igienico sanitari dell acqua destinata al consumo umano; - Acque superficiali - Acque di scarico - Acque marino costiere Qualit acque balneazione; - Problematiche sui rifiuti; - L aria veicolo di contaminanti. SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI I PRINCIPI NUTRITIVI E LA FUNZIONE DEGLI ALIMENTIϖ Una corretta alimentazione¬ Il modello della dieta mediterranea¬ Malattie da errata alimentazione¬ LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTIϖ Metodi che utilizzano il freddo¬ Metodi che utilizzano il calore¬ 46 Metodi chimici di conservazione¬ Gli addittivi alimentari¬ RISCHIO ALIMENTAREϖ Contaminazione biologica¬ Contaminazione¬ chimica Contaminazione da radionucleotidi¬ Sostanze tossiche naturali¬ Le malattie trasmesse dagli alimenti: principali tossinfezioni¬ L AGRICOLTURA BIOLOGICAϖ Gli O.G.M.ϖ CONTROLLO DI QUALITA :ϖ IL SISTEMA HACCP o La filiera alimentare o Il controllo ufficiale degli alimenti Testi consigliati: Dispensa del docente Cescatti,Feller,Filosi: Elementi di igiene, nutrizione e legislazione alimentare Arti Grafiche Saturnia - Trento ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE 1a ) Le carni refrigerate e congelate , mattatoi, requisiti strutturali, percorsi, prerequisiti operativi. Riferimenti ai Reg. 852/04 ed 853/04 CE. 2a ) Igiene della macellazione, provvedimenti ai sensi del Reg. 854/04 CE. 3a ) Laboratori di sezionamento , requisiti strutturali, prerequisiti operativi, diversit secondo tipo di prodotti. 4a ) Preparazioni fresche e prodotti a base di carne, laboratori , prerequisiti e requisiti. 5a ) Materiale a rischio specifico, Reg 999/01 e seguenti e D. Lgs 36/05 sulle sanzioni. 6a ) Haccp sulle carni. Art. 5 Reg. 852/04 CE e Provvedimento Stato/Regioni 13/1/05 sulla gestione dei pericoli nel settore delle carni. 7a ) I limiti microbici, Reg. 2073/05 e 1441/07 CE C.I. di Tecnologie per la protezione ambientale FISICA TECNICA INDUSTRIALE Cenni sulla fisica dei sistemi oscillatori e dei fenomeni ondulatori, concetti di fisica acustica. Definizione dei livelli sonori, semplici operazioni con i decibel. Cenni sull analisi spettrale dei segnali sonori. Acustica degli ambienti aperti: propagazione in campo libero da sorgenti puntiformi e lineari fattori di attenuazione - elementi di calcolo previsionale di impatto acustico. Quadro 47 legislativo sul rumore negli ambienti di vita. Cenni sulle tecniche di misura e valutazione del rumore e dell esposizione dei lavoratori alle vibrazioni. Il bilancio energetico dell organismo umano. Definizione delle grandezze fisiche in gioco. Ambienti termici moderati; criteri di valutazione del benessere termoigrometrico. Indici microclimatici: temperatura operativa, PMV, PPD, DR. Ambienti termici severi caldi: criteri ed indici di valutazione dello stress termico. Ambienti termici severi freddi: criteri ed indici di valutazione dello stress termico. Impianti Elettrici: Tensione, Corrente, Resistenza, Elettrocuzione, Impianti di messa a terra e coordinamento con dispositivi di protezione differenziale Termologia: temperatura, calore, primo e secondo principio della termodinamica, trasmissione del calore, potenza termica Macchine ed impianti termici, attrezzature a pressione Energia: significato e definizione, Uso dell'energia, Evoluzione storica dell'energia, Le fonti energetiche. Le fonti naturali spontanee di energia: Acqua in un bacino di raccolta, energie naturali. Le fonti naturali non spontanee: i combustibili, petrolio grezzo, carbon fossile, gas naturale, energia nucleare. Le Fonti secondarie o derivate: energia elettrica.Le centrali di produzione: centrali termoelettriche, centrali nucleari, centrali turbogas. Energie alternative: energia solare, energia eolica, energia geotermica, energia da biogas. Produzione energetica e consumi: i modelli produttivi, sistemi di distribuzione, l aumento dei consumi, analisi e prospettive. I modelli di produzione prevedibili: uso delle fonti non rinnovabili, uso delle fonti rinnovabili Principi e ambito di applicazione del (D.Lgs. 494/96) D.Lgs. 81/2008. Principali figure professionali coinvolte nella progettazione e realizzazione di opere civili e loro responsabilit . I piani di sicurezza nei cantieri: contenuti, finalit , redazione, applicazione e implementazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza. Anagrafica e organizzazione del cantiere, servizi logistici, lavorazioni, stoccaggio materiali e rischi connessi, interferenze tra le varie lavorazioni (gantt), analisi dei rischi, messa in sicurezza degli scavi, cartellonistica, stima dei costi della sicurezza, lay out di cantiere, produzione e allontanamento dei rifiuti. Impianto elettrico di cantiere. Opere provvisionali: ponteggi e impalcati in genere: individuazione degli elementi e corretta realizzazione in sicurezza; PIMUS. Prevenzione e protezione dei rischi di caduta dall alto. Principali attrezzature utilizzate in cantiere: rischi associati e misure di prevenzione e protezione: betoniere, macchina per la produzione delle malte, sega circolare, macchine per la lavorazione del ferro.Apparecchi di sollevamento: descrizione e messa in sicurezza: gru a torre, argani.Alcuni rischi particolari: rumore e vibrazioni. FISICA APPLICATA Richiami di fisica generale: Struttura dell atomo, Ionizzazione, Isotopi, Dinamica delle particelle, Lavoro ed energia, Particelle cariche, Particelle cariche in un campo magnetico. Elementi di radioattivit : decadimento radioattivo, Legge temporale dei decadimenti radioattivi, Vita media e tempo di dimezzamento, Misura dell attivit , Attivit specifica. Propriet delle particelle alfa e beta, dei raggi gamma e x: Particelle Alfa, Ionizzazione specifica, Potere frenante, Potere di penetrazione,Pericolosit delle particelle alfa, Particella beta, Ionizzazione specifica, Potere frenante, Bremsstrahlung, Profondit di penetrazione, Assorbimento delle particelle beta, Pericolosit delle particelle beta. Propriet delle onde: Onde elettromagnetiche, Raggi x e gamma, Interazioni con la materia, Effetto fotoelettrico, Effetto Compton, Creazioni di coppie, Assorbimento dei raggi x e gamma, Pericolosit delle radiazioni x e gamma. Grandezze e unit radiologiche: Esposizione e intensit di esposizione, Intensit di esposizione nel caso di una sorgente punti/orme isotropa, Dose assorbita, Sorgente punti/orme isotropa di fotoni, Sorgente punti/orme di particelle alfa e beta, Particelle alfa, Particelle beta, Equivalente di dose e fattore di qualit , Equivalente di dose in un campo di radiazione elettromagnetica o neutronica. Effetti biologici delle radiazioni: La cellula, Effetti delle radiazioni sulla cellula, Radiosensibilit , Effetti delle radiazioni sulla cellula, Effetti somatici, Il tipo di radiazione, La dose accumulata, 48 L intensit di dose, Effetti somatici immediati e tardivi, Effetti immediati, Effetti tardivi, effetti su particolari organi: Sistema linfatico, Apparato digerente, Apparato genitale, Sistema nervoso, Tiroide, Occhio, Polmoni, Fegato, Reni, Sistema circolatorio, Cute, Capelli, Ossa. Livelli di dose: Scopi della protezione contro le radiazioni, Organi e tessuti critici.Limitazione delle dosi per esposizione a sorgenti sotto controllo, Esposizione di popolazioni, Disposizioni italiane di radioprotezione. Strumentazione di fisica sanitaria: principi di rivelazione delle radiazioni, Metodo della ionizzazione, Rivelazione mediante ionizzazione del gas, Regime di saturazione o di camera a ionizzazione, Regime proporzionale, Regime di Geiger-Muller, Dosimetria delle radiazioni, Metodi basati sulla ionizzazione, strumenti portatili: Dosimetri a pellicola sensibile, Dosimetri tascabili a ionizzazione, Dosimetri a stato solido. Principi fisici della RMN: Protezione e sicurezza nei siti R MN II anno II semestre C.I. di Scienze della prevenzione nell’ambiente di lavoro I Docenti: Prof. Paolo Boscolo, Corrado Cipolla D’Abruzzo MEDICINA LEGALE Definizione della Medicina Legale in Italia La costituzione e l art 32 Il Servizio sanitario nazionale I trattamenti sanitari, i trattamenti sanitari obbligatori, il consenso all atto medico Il danno alla persona: concetti penali e civili Il rapporto di causalit Medicina legale penalistica, ordinamento giuridico, il reato e la norma penale, sistema binario delle pene e delle misure di sicurezza L imputabilit Delitto contro la vita e contro l incolumit personale Delitti contro l incolumit pubblica Delitti contro la piet dei defunti Il regolamento di polizia mortuaria La legislazione dei trapianti L interruzione volontaria della gravidanza: concetti e cenni legislativi MEDICINA DEL LAVORO Il testo unico per la sicurezza sul lavoro La valutazione del rischio. Il rischio in Igiene industriale (Lezione + Esercitazione) Valori limite di esposizione lavorativa e test biologici Stress ed indici di stress (Lezione + esercitazione) Il Rischio Organizzativo, l ergonomia (Lezione + Esercitazione) Burnout, Mobbing Il lavoro al videoterminale Movimentazione manuale dei carichi (Lezione + Esercitazione) Inquadramento dei tumori professionali Esposizione a polveri, L esposizione ad asbesto Silicosi L esposizione a solventi: benzolo e toluolo L esposizione a metalli: cadmio, mercurio, cromo, L esposizione ad agenti fisici: radiazioni ionizzanti , cenni su l esposizione a campi 49 elettromagnetici Rischi per la salute degli agricoltori, rischi da esposizione a fitofarmaci I rischi del settore ospedaliero: i rischi di malattia emotrasmessa, esposizione a lattice Cenni su l esposizione a nichel, platino, palladio e rodio C.I. di Scienze della prevenzione nell’ambiente di vita I Ispezione degli alimenti di origine animale 1) alimentazione animale :PNAA 2) alimentazione animale 3) alimentazione animale 4) sperimentazione alimentazione 5) reg 2073/2005 6) reg.2074/2005 7) miele 8) anagrafe e tracciabilit animale Sanit pubblica =553; Igiene Edilizia =553; Caratteristiche del suolo =553; Isolamento termico (spessore e coibentazione dei muri esterni L.30/04/76 n.373) =553; Protezione acustica (D.M.5-7-75 art.8) =553; Allaccio acquedotto e/o potabilizzazione dell acqua di pozzo =553; Allaccio alla rete fognante comunale =553; Piano regolatore-controllato della Provincia =553; Regolamento edilizio Comunale =607; Edilizia privata residenziale =607; Scuole =607; Locali di lavoro =607; Attivit di barbiere e parrucchiere =607; Bar-ristoranti-alberghi =607; Impianti sportivi =607; Cinema e teatri =553; Definizione di abitazione abitabile o inabitabile, impropria, antigienica =553; Divieto di fumo in luoghi di lavoro (L.3/2003; L.11/11/75 n.584; DPCM 23/12/2003; DPCM 14/12/95) Locali commerciali Requisiti dei locali: =553; Altezza e superfici calpestabili =553; Aria e luce =553; Ventilazione e rimozione di fumi e vapori =553; Cucine =553; Idoneit dei locali ai fini dell Autorizzazione Sanitaria Abbattimento delle barriere architettoniche =553; L.09/01/1989 n.13 (edilizia privata) =553; Succ. DPR 24/07/96 n. 503 (edilizia e servizi pubblici) =553; Definizione di barriere architettoniche =553; Norme generali =553; Edifici scolastici 50 Definizione di: =553; Accessibilit =553; Visitabilit =553; Adattabilit Servizi igienici: raccordi con la normativa antincendio Rifiuti sanitari =553; Legislazione (D.L. n.22 del 05/02/1997- D.L. 219 del 26/06/2000, DPR n. 254 del 15/07/2003) =553; Differenziazione =553; Definizione (pericolosi- non pericolosi) =553; Sicurezza nei luoghi di lavoro =553; Modulistica Idoneit Igienico Sanitaria degli Alberghi =553; Legge Regionale Abruzzo (28/04/1995 n.75) =553; Disciplina delle strutture alberghiere =553; Case pere ferie =553; Ostelli per la giovent =553; Rifugi montani =553; Affittacamere =553; Casa per vacanze =553; Residenze di campagna (L.R. n.75 del 28/04/1995) =553; Agriturismi (L.R. n.32 del 31/05/1994) =553; Disciplina per Bed e Breakfast (L.R. n. 78 del 2000) =553; Alberghi e loro classificazione (idoneit dei locali) =553; Norme di sicurezza per lavoratori e avventori Normativa per l esercizio delle attivit di Barbiere e Parrucchieri e mestieri affini =553; Regolamento comunale =553; Igiene dei locali =553; Idoneit dei locali =553; Prevenzione dei rischi per i lavoratori addetti =553; Protocollo preventivo e visita annuale =553; Prevenzione pubblica Calendario delle vaccinazioni obbligatorie e di quelle facoltative consigliate Polizia Cimiteriale =553; Certificato di morte =553; Modello ISTAT =553; D.P.R. 258/90 =553; Circolare ministeriale del 31/07/1998 =553; Circolare del 24/06/1993 n.10 Il rumore negli ambienti di vita (DPCM 01/03/1991; DPCM 16/04/1999 n.215) Acque destinate al consumo umano (DPR 24/05/88 n. 236; D.Lvo n. 31/2001) 51 C. I. di Scienze medico-chirurgiche Docenti: Prof. Elena Toniato, Jacopo Vecchiet, Raul Saggini 1. Esame base delle urine Chimica-fisica, esame del precipitato, correlazione clinica con i principali riscontri della microscopia clinica 2. Esami del sangue ed Ematologia funzionale e molecolare Principi dei quadri da carenza di ferro, stati carenziali da vit B12, microcitemia e policitemia 3. Coagulazione e Fisiopatologia dell emostasti con riferimento di intervento diagnostico molecolare in Medicina predittiva 4. Diagnostica dell Immunopatologia. Immunophenotyping e analisi dei marcatori delle cellule linfoidi con riferimento alle leucemie e linfomi 5. Marcatori tumorali e quadri di interesse diagnostico in oncologia gastro-enterica 6. Genetica molecolare delle principali sindromi neoplastiche a prevalenza familiare C.I. di Scienze interdisciplinari cliniche I Docenti: Prof. Roberto Paganelli, Cosima Schiamone, Paolo Amerio Modulo di Malattie dell Apparato Respiratorio: Anatomia e fisiologia polmonare Tosse, dispnea, dolore toracico, emottisi. Polmoniti batteriche e virali Bronchiettasie TBC BPCO Interstiziopatie polmonari diffuse Pneumopatie professionali ,Sarcoidosi Pneumopatie da farmaci OSAS Tumori Modulo di Reumatologia: Cenni sulle strutture articolari e sulla infiammazione Anamnesi, semeiotica, esami ematobiochimici e diagnostica per immagini Classificazione delle malattie reumatiche Cenni sull autoimmunit e le connettiviti Artrite reumatoide 52 Spondiloentesoartriti sieronegative Artriti da microcristalli e metaboliche Artrosi ed altre malattie degenerative Malattie dell'osso (osteoporosi) Reumatismi extra-articolari Manifestazioni reumatiche in corso di altre malattie Modulo di Malattie Cutanee e veneree: -Cenni di Anatomia e Fisiologia della cute -Lesioni elementari - Patologie Infettive: Impetigo Erisipela Infezioni da Herpes Virus Simplex Infezioni da Varicella Zoster virus Infezini da HPV Micosi cutanee Infestazioni (Scabbia, Pediculosi) - Malattie Eritemato desquamative: Psoriasi Dermatite Atopica Dermatite allergica da contatto Dermatite irritativi da contatto Lichen ruber Planus - Malattie tumorali: Melanoma Epitelioma spinocellulare Epitelioma basocellulare III anno I semestre C.I. di Scienze della prevenzione nell’Ambiente di lavoro II Docenti: Prof. Paolo Bosoclo, Corrado Cipolla D’Abruzzo MEDICINA LEGALE Le professioni sanitarie ed il Pubblico Ufficiale Il Medico del Lavoro Tossicologia forense e tossicologia clinica: cenni Il segreto professionale ed il segreto d Ufficio Atti d informativa d interesse sanitario (dichiarazioni di nascita e di morte, la denuncia sanitaria, il referto ed il rapporto/denuncia) Il certificato medico La responsabilit professionale medica: concetti La protezione sociale Assicurazioni sociali (infortuni sul lavoro, le malattie professionali) 53 L invalidit pensionabile e l invalidit civile MEDICINA DEL LAVORO-CONTROLLO DELLE MISURE DI QUALITYA Gli alimenti e le attese dei consumatori Le attese igienico-sanitarie La legislazione a tutela delle attese igienico - sanitarie L impegno per tutelare il Consumatore tramite l autocontrollo Introduzione al sistema HACCP La necessit del sistema HACCP L HACCP nell igiene degli alimenti Storia e stato dell arte del sistema HACCP Principi del sistema HACCP Benefici del sistema HACCP Conoscenze di base Rischi microbiologici Rischi chimici e fisici Tecnologie alimentari, effetti sui rischi Igiene, pulizia e disinfezione Applicazione del sistema HACCP Buone pratiche di fabbricazione / Buone Pratiche igieniche Il sistema HACCP e la sua applicazione Analisi dei rischi e determinazione dei CCP Monitoraggio III anno II semestre C.I. di Scienze interdisciplinari Docenti: Prof. Paolo Boscolo Ingegneria sanitaria ambientale: Principali caratteristiche chimico fisiche dell acqua e loro modalit di misura: temperatura, conducibilit elettrica, colore, sapore e odore, torbidit , analisi ionica e dei gas disciolti, pH, alcalinit , durezza, potere autodepurante dei corsi d acqua, principi di decomposizione delle sostanze organiche, BOD, COD, TOC. Trattamenti delle acque reflue: grigliatura, disabbiatura, deoleazione, filtrazione biologica, trattamento con fanghi attivi, trattamenti e smaltimento fanghi, trattamenti chimici: coagulazione e flocculazione, filtrazione, demineralizzazione, elettrodialisi, degasaggio, disinfezione. Principali inquinanti gassosi e non gassosi e loro classificazione; Riduzione delle emissioni da combustione (CO, NOx, SOx, Idrocarburi); sistemi ad assorbimento e adsorbimento. Sistemi di abbattimento dei particolati: camere di sedimentazione, separatori ad urto, cicloni, filtri venturi, separatori ad acqua, filtri a maniche, filtrazione elettrostatica. Generalit e classificazione dei rifiuti: il decreto Ronchi; Principali trattamenti industriali finalizzati al recupero e al riciclaggio: comminuzione, vagliatura, classificazione, separazione in base alle differenti propriet fisiche: tamburo Wemco, crivelli, separazione con tavole, separazione con bombardamento ionico, separazione a correnti indotte, separazione magnetica, separazione per urto, ventilazione forzata, separazione ottica, termoadesione. 54 Altri trattamenti: termovalorizzazione, compost, discariche. Medicina del Lavoro Il rischio organizzativo: legislazione Lo stress lavorativo Mobbing Bornout Il lavoro a turni Tutela della donna che lavora Il rischio cancerogeno 55