Università degli Studi “G. D’Annunzio”
Chieti - Pescara
Facoltà di Medicina e Chirurgia
GUIDA DELLO STUDENTE
CORSO DI LAUREA IN
TECNICHE DELLA PREVENZIONE
DELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO
_____________________________________________________________________
Anno Accademico 2009-2010
Aggiornato al 16/07/2009
Indice
Presentazione
3
Le Strutture
4
Indirizzi utili
5
Bando di concorso
6
Referenti del corso di laurea
10
Ordinamento didattico
11
Regolamento didattico
15
Art.1 - Obiettivi formativi e del profilo scientifico-professionale del Corso di Laurea in Tecniche
della Prevenzione
15
Art. 2 - Ammissione al Corso di Laurea
16
Art. 3 - Crediti formativi
17
Art. 4 - Ordinamento degli studi
17
Art. 5 – Tutorato
20
Art. 6 - Obbligo di frequenza
20
Art. 7 - Apprendimento autonomo
20
Art. 8 - Programmazione didattica
21
Art. 9 - Sbarramenti e Propedeuticità
21
Art. 10 - Verifica dell’apprendimento
21
Art. 11- Norme per la preparazione della Tesi di Laurea
22
Art. 12 - Prova finale ed Esame di Laurea abilitante all’esercizio professionale
22
Art. 13 - Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di Studio
23
Art. 14 - Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
24
Percorso Formativo
25
I anno
25
II anno
26
III anno
27
Programmi di Studio del Corso di Laurea
28
I anno 1 semestre
28
I anno 2 semestre
29
2
L
a Facoltà di Medicina e Chirurgia è una realtà al servizio di tutto il territorio abruzzese. Oggi come in
passato, un punto di riferimento fondamentale nel continuo sviluppo socio-economico della regione
Abruzzo. I fondamenti di questo felice connubio sono rintracciabili nell'alta qualità della formazione
e della ricerca biomedica, nello sviluppo delle tecnologie diagnostiche e interventistiche, nonchè nella
disponibilità di strutture idonee e nella capacità di rispondere in maniera scientifica alle esigenze del
territorio, ciò anche grazie alla continua cooperazione con gli ospedali di Chieti, Pescara e Vasto. I successi
conseguiti nell'attività formativa e in quella scientifica sono riconducibili, come afferma il Preside Carmine
Di Ilio, alla dimensione "familiare" della vita accademica del Campus e all'attività di ricerca. «La nostra
Facoltà favorisce le relazioni umane ed ha tutt'altra portata rispetto alle "mega Facoltà"delle città
metropolitane, dove i contatti con i docenti e la frequenza delle strutture sanitarie non sono giornalieri e
continui».
La didattica
Un bacino di utenza in espansione che conta su una popolazione studentesca che proviene anche da altre
regioni. Strutture, tecnologie e docenti di primo piano; un contesto di sicuro interesse che fa presagire
sviluppi futuri nel campo della ricerca e della attività didattica, come ci conferma il Professor Di Ilio: «Per
ampliare l’offerta formativa abbiamo portato a compimento il progetto di trasformazione dei corsi di diploma
universitario in Corsi di Laurea, secondo le guide previste dalle nuove normative in materia di autonomia
didattica degli Atenei. I risultati ottenuti in questi anni sono frutto di una scelta precisa della Facoltà fatta di
cultura flessibile, ragionamento e confronto. Occorre stare in guardia verso chi pensa che la Facoltà sia solo
un centro di specializzazione. L'Ateneo deve essere una fabbrica d'idee in cui lievita il sapere. Inoltre, credo
molto nella persona, nell'indipendenza di giudizio, nell'apertura mentale».
Grazie al progetto di Teledidattica dell'Ateneo è anche possibile usufruire di lezioni via Internet per diverse
discipline all'indirizzo www.unich.it/ teledidattica/ateneo.
La struttura
La realtà territoriale rappresenta un ambiente ottimale per lo studente. La struttura del Campus è efficiente e
funzionale, tutto è a portata di mano, i servizi sono assicurati, la pratica sportiva è garantita dal Centro
Universitario Sportivo (CUS), una delle più efficienti realtà sportive nazionali universitarie. La valenza
dell'attività di ricerca è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti.
Di particolare rilevanza, l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB), centro di caratura
internazionale per la ricerca nel campo della diagnostica per immagini. È situato in un edificio di 5.000 mq,
realizzato in cofinanziamento tra l’università “G.d’Annunzio” e l’unione Europea, per complessivi 12
milioni di Euro.
Adiacente a tale struttura sorge il Centro di Scienze dell'Invecchiamento (CeSI), riconosciuto centro di
eccellenza dal Ministero della ricerca scientifica realizzato per far convergere in una stessa struttura varie
tipologie di ricerca che nei diversi settori della biomedicina affrontano il problema dell’invecchiamento. Il
CeSI ha sede in un edificio di 13.500 mq ed ha richiesto un finanziamento di 30 milioni di euro. Presenta
quattro livelli fuori terra ed un piano seminterrato.
È dotato di servizi generali, sala convegni di 140 posti, studi televisivi, centrali tecnologiche, un centro di
ricerca clinica e 36 unità di ricerca di base. Il centro per la ricerca clinica è dotato di 28 posti letto ed è
collocato al 3 livello.
L’ITAB ed il CeSI sono attualmente gestiti dalla fondazione “Università G.d’Annunzio”.
Le prospettive
Gi studenti che scelgono questa Facoltà sono spinti, indubbiamente, da forti motivazioni. Si tratta, in ogni
caso, di una scelta importante dettata da una passione genuina per una professione dai risvolti sociali, umani
e professionali rilevanti. Al preside Carmine Di Ilio piace pensare a ragazzi di vent'anni che decidono di
dedicarsi al prossimo, di assisterlo e curarlo, in uno slancio consapevole. Scelte e motivazioni legate ad una
professione che, se pur fondata sul sapere scientifico e la tecnologia, si muove dentro grandi orizzonti
umanistici, come ricorda il giuramento di Ippocrate, il più grande medico dell'antichità. È su questo orizzonte
che si muove il laureato in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria o in una delle Professioni Sanitarie: un
professionista consapevole che presterà la propria attività nelle strutture sanitarie pubbliche e private.
3
Le strutture
La realtà territoriale rappresenta un ambiente ottimale per lo studente. La struttura del Campus è
efficiente e funzionale, tutto è a portata di mano, i servizi sono assicurati, la pratica sportiva è
garantita dal Centro Universitario Sportivo (CUS), una delle più efficienti realtà sportive nazionali
universitarie. La valenza dell'attività di ricerca è testimoniata dai riconoscimenti ottenuti.
Di particolare rilevanza sono il Centro di Scienze dell'Invecchiamento, che è stato finanziato con 57
miliardi di lire dal Ministero del Bilancio, l'Istituto di Tecnologie Avanzate Biomediche (ITAB),
centro di caratura internazionale per la ricerca nel campo del biomagnetismo e l'Istituto di Ricovero
e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) nato dalla collaborazione con l'Assessorato alla Sanità della
regione Abruzzo. Ciò a testimonianza dell'elevato grado qualitativo raggiunto sia nel campo
dell'assistenza sia in quello della ricerca.
Aule e laboratori della Facoltà di Medicina e Chirurgia
Sede Didattica: Chieti, Campus Universitario di Via dei Vestini 31
aula
ubicazione
capienza
dotazione tecnica
connessione
internet
Aula Magna
Nuovo Polo Didattico - CH
312
L-P-V-R-T-A-G
Aula A
Nuovo Polo Didattico - CH
276
L-V-R-G
attiva
attiva
Aula B
Nuovo Polo Didattico - CH
208
L-V-R-D-G
attiva
Aula 1
Nuovo Polo Didattico - CH
180
L-P-V-C-R-D-A
attiva
Aula 2
Nuovo Polo Didattico - CH
72
L-P-V-C-R-T-D-A-G
attiva
Aula 3
Nuovo Polo Didattico - CH
180
L-P-V-C-R-D-A
attiva
Aula 4
Nuovo Polo Didattico - CH
72
L-P-V-C-R-T-D-G
attiva
Aula 5
Nuovo Polo Didattico - CH
99
L-P-V-C-R-T-D-A
attiva
Aula 6
Nuovo Polo Didattico - CH
144
L-P-V-R-D-A
attiva
Aula 7
Nuovo Polo Didattico - CH
180
L-P-V-C-R-D-A
attiva
Aula 8 (computer)
Nuovo Polo Didattico - CH
30
L-V-C
attiva
Aula 9
Nuovo Polo Didattico - CH
110
L-V-R-D-G
attiva
Aula 10
Nuovo Polo Didattico - CH
130
L-V-R-D-G
attiva
Aula 11
Nuovo Polo Didattico - CH
135
L-V-R-D-G
attiva
Aula 12
Nuovo Polo Didattico - CH
96
L-V-R-D-G
attiva
Anfiteatro
Palazzina SE.BI. - CH
73
P-V-T
Aula 1
Palazzina SE.BI. - CH
40
L-V-T
Aula 2
Palazzina SE.BI. - CH
20
L-V
Aula 3
Palazzina SE.BI. - CH
70
L-P-T
Aula 5
Palazzina SE.BI. - CH
60
L-P-V-T
Aula 6
Palazzina SE.BI. - CH
70
L-V-T
Aula 7
Palazzina SE.BI. - CH
20
L-V-T
Aula 9
Palazzina SE.BI. - CH
20
L-T
Consigliare piccola
Palazzina SE.BI. - CH
7
D
Consigliare grande
Palazzina SE.BI. - CH
18
P-V-R-T
Aula computer
Palazzina SE.BI. - CH
18
C
attiva
Aula Galileo
ITAB
160
V
attiva
Aula Volta
ITAB
50
V
attiva
Aula Leonardo
ITAB
70
V
attiva
Aula Galvani
ITAB
25
V
attiva
Aula Golgi
ITAB
70
V
attiva
Aula computer biblioteca
Palazzina SE.BI. - CH
per ricerche bibliografiche
CESI
Aula 3° piano
12
attiva
30
V
Aula 4° piano
CESI
30
V
Aula Fondazione
CESI
30
V
Sala Convegni
CESI
100
V-C
Nuovo Polo Didattico - CH
130
Palazzina SE.BI. - CH
150
Aree lettura
Biblioteca Medicina
4
attiva
aula
ubicazione
capienza
dotazione tecnica
Aula biomorfologia 1
Nuovo Polo Didattico - CH
25
V
Aula biomorfologia 2
Nuovo Polo Didattico - CH
30
V
Lab. Biomorfologia
Nuovo Polo Didattico - CH
18
Lab. Biochimica
Nuovo Polo Didattico - CH
18
Lab. Fisiologia
Nuovo Polo Didattico - CH
20
Lab. Microbiologia
Nuovo Polo Didattico - CH
18
Lab. Citogenetica
Nuovo Polo Didattico - CH
5
Lab. Termografia
ITAB
10
Lab. Rison. Magnetica
ITAB
10
Lab. Biomagnetismo
ITAB
10
L = lavagna tradizionale
P = proiettore diapositive
V = videoproiettore digitale
C = computer
I = internet
R = videoregistratore
T = proiettore ottico trasparenti
D = lavagna luminosa digitale (per trasparenti e opachi)
A = registratore audio a cassette
G = lettore cd-dvd
5
connessione
internet
Preside di Facoltà
Prof. Carmine Di Ilio
e-mail: [email protected]
Ufficio di Presidenza
Sig.ra Giuliana De Luca; tel. 0871/3554105
e-mail: [email protected]
Ufficio Manager Didattico di Facoltà
E-mail: [email protected]
tel. 0871 3554172
fax: 0871 3554113
Delegato Orientamento di Facoltà
Prof.ssa Cosima Schiavone
tel: 0871 358576
e-mail: [email protected]
Segreteria Studenti
Sig.ra Liliana Di Ilio; tel. 0871/3555398-5399
fax: 0871/3555354
e-mail: [email protected]
Apertura Uffici: dal lunedì al venerdì, ore 10-12;
martedì e giovedì 15-17
6
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI TRASFERIMENTO
STUDENTI PROVENIENTI DA ALTRE SEDI
UNIVERSITARIE PER L'ANNO ACCADEMICO 2009-2010
Per poter accogliere presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia gli studenti provenienti
da altre sedi è necessario che, per ciascuno anno, siano disponibili posti liberi in
rapporto a quelli programmati. Gli studenti interessati devono far pervenire richiesta
di trasferimento dal 03.08.2009 al 29.08.2009 alla Segreteria Generale Studenti
allegando alla domanda curriculum formativo rilasciato dalla sede di provenienza e i
programmi analitici degli esami di cui si chiede il riconoscimento.
La Segreteria Generale Studenti, constatata la disponibilità del posto, rilascerà, entro
il 18.09.2009, nulla osta all’iscrizione. Il relativo foglio di congedo dalla sede di
provenienza dovrà pervenire presso la Segreteria Generale Studenti entro e non oltre
il 03.10.2009. Salvo diverse disposizioni degli organi accademici, non verranno
accolte le richieste di trasferimento di studenti iscritti al vecchio ordinamento e di
studenti iscritti fuori corso.
Le richieste pervenute verranno esaminate in base all'ordine cronologico di
presentazione.
7
Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie
Bando di concorso a.a. 2009/2010
Ai sensi del D.M. 02.04.01 pubblicato sulla G.U. 128 del 5.6.01 serie generale e D.M. 31.03.2004
sono istituititi i corsi di laurea delle professioni sanitarie in:
1. CONTINGENTE DEI POSTI DISPONIBILI
CORSI DI LAUREA
Assistenza Sanitaria - cl. SNT/4
Numero massimo degli
iscrivibili ai sensi del D.M.
01.07.2008 riservati a cittadini
italiani, comunitari e non
comunitari residenti in Italia di
cui all'art. 26 della Legge
30.07.2002 n°189
31
Posti riservati a
cittadini non
comunitari residenti
all'estero non
ricompresi nella legge
30.07.2002, n°189, art.
26
4 +1 Cinese
Programma Marco
Polo
6 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
4 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
4 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
10 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
2 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
6 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
Dietistica - cl.SNT/3
10
Fisioterapia - cl. SNT/2
66
Igiene Dentale – cl. SNT/3
10
Infermieristica - cl. SNT/1
225
Ortottica ed Assistenza Oftalmologica cl. SNT/2
10
Ostetricia - cl. SNT/1
10
Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente
e nei Luoghi di Lavoro - cl. SNT/4
24
6 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
Tecniche di Fisiopatologia
Cardiocircolatoria e Perfusione
Cardiovascolare - cl. SNT/ 3
10
2 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
8
Tecniche di Laboratorio Biomedico - cl.
SNT/3
25
Tecniche di Radiologia Medica, per
immagini e Radioterapia - cl. SNT/3
25
Terapia Occupazionale - cl SNT/2
31
4 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
4 +1 Cinese
Programma Marco
Polo
4 + 1 Cinese
Programma Marco
Polo
I corsi di laurea delle professioni sanitarie prevedono l'acquisizione di 180 crediti formativi
universitari (CFU) complessivi articolati in tre anni di corso. La frequenza ai corsi è obbligatoria.
2. PROVA DI CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA
I cittadini non comunitari residenti all’estero, per essere ammessi alle prove di concorso devono
obbligatoriamente superare la prova di conoscenza della lingua italiana, salvo i casi di esonero
previsti dalla Circolare del Ministero dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca - M.I.U.R. –
protocollo n. 1291 del 16.05.2008 - Parte I. 10
La prova di conoscenza della lingua italiana si terrà il giorno 1° settembre 2009 alle ore 8.30,
presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane – CHIETI SCALO.
I candidati dovranno presentare:
- il passaporto con il visto d’ingresso "per motivi di studio"
in alternativa
- il permesso di soggiorno o la ricevuta della domanda di rilascio del permesso di soggiorno.
In attesa e fino al rilascio del permesso di soggiorno, il candidato verrà ammesso alle prove con
riserva.
Non verranno ammessi a sostenere la prova, nemmeno con riserva, coloro che presentino un
permesso di tipologia o durata differente da quello previsto dalla citata Circolare del Ministero
dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca - M.I.U.R. - prot. n. 1291 del 16.05.2008
NON DEVONO SOSTENERE LA PROVA DI LINGUA ITALIANA :
•
•
Gli studenti comunitari e gli studenti non comunitari legalmente soggiornanti in Italia;
i possessori di diplomi di maturità italiani o di titoli di studio di scuole straniere o
internazionali che consentono condizioni di accesso agevolate.
Sono ugualmente esonerati dalla prova di lingua italiana gli studenti compresi nelle categorie citate
nella circolare M.I.U.R. - protocollo n. 1291 del 16.05.2008 - Parte I. 10.
Gli studenti non comunitari residenti all’estero che avranno superato la prova di conoscenza
della lingua italiana, sosterranno, unitamente agli studenti italiani, la prova di ammissione il
giorno 9 SETTEMBRE 2009, ore 11.00.
3.
NORME PER L'AMMISSIONE
9
E' titolo di ammissione ai sensi dell’art. 6, comma 1 del D.M. 22.10.2004, numero 270, il diploma
rilasciato da un Istituto di istruzione secondaria superiore o altro titolo conseguito all’estero ritenuto
idoneo.
Coloro che sono in possesso della laurea relativa alle suddette professioni sanitarie conseguita
all’estero presso Università Straniere, ai fini dell’ ammissione a valutazione per il riconoscimento
del percorso formativo svolto e della conseguente iscrizione, devono comunque sostenere e
superare la prova di ammissione prevista per il giorno 9.09.2009.
Non possono essere ammessi alla prova coloro che siano già in possesso della Laurea per cui
chiedono la selezione né coloro che siano iscritti al predetto corso di laurea presso questa o
presso altra Università.
4. MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA DI AMMISSIONE
L'esame di ammissione avrà luogo presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle Piane - Via dei
Vestini - Chieti Scalo il giorno
9 SETTEMBRE 2009, ore 11.00.
I candidati saranno ammessi a sostenere l'esame di ammissione previa esibizione di:
•
•
•
un documento valido di identità personale;
stampa rilasciata dalla procedura informatizzata in caso di pagamento a mezzo carta di
credito
oppure stampa rilasciata dalla procedura informatizzata e ricevuta di versamento di Euro
52,00 quale contributo concorsuale sul c/c 202663 intestato all' Università degli Studi « G.
D'Annunzio » - CHIETI-PESCARA
Ai sensi del D.M. 18.06.2009 la prova di ammissione, identica per tutte le tipologie dei corsi
attivati, è predisposta da ciascuna Università è gestita in collaborazione con il CINECA.
La prova di ammissione avrà inizio alle ore 11.00 e per il lo svolgimento è assegnato un tempo
di due ore.
Ai fini dell'utilizzo di tutti i posti disponibili per ciascun corso è consentito allo studente di
esprimere nella domanda di ammissione fino a tre opzioni, in ordine di preferenza, per i corsi
stessi.
Le opzioni verranno prese in considerazione nell'eventualità di posti vacanti.
Gli addetti all'esercizio della vigilanza saranno designati dal Consiglio di Facoltà tra il personale
appartenente all'amministrazione universitaria avente esperienza in materia di espletamento di
prove concorsuali di ammissione.
L'INGRESSO IN AULA PER GLI ADEMPIMENTI DI RICONOSCIMENTO SARA’
CONSENTITO DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 10,30.
Così come indicato nelle note tecniche del D.M. 18.06.2009:
10
•
•
•
•
In caso di utilizzo di più aule i candidati saranno distribuiti per età anagrafica, fatta
eccezione per i gemelli;
E' fatto divieto al candidato di tenere con sé, durante la prova, borse o zaini, libri o appunti,
carta, telefoni cellulari, palmari o altra strumentazione similare, a pena annullamento prova
d’esame;
Durante le prove non è permesso ai candidati di comunicare fra loro verbalmente o per
iscritto, ovvero di mettersi in relazione con altri, salvo che con i componenti della
Commissione Giudicatrice;
E' consentito al candidato di lasciare l’aula solo trenta minuti prima della conclusione della
prova.
Le prove di concorso ed i criteri di valutazione, di cui alla Legge 264 del 02.08.99 per la
regolamentazione degli accessi, sono stati determinati dal M.I.U.R. con D.M. del 18.06.2009;
pertanto le prove di ammissione per l'accesso, consistono nella soluzione di ottanta quesiti a risposta
multipla, di cui una sola risposta esatta tra le cinque indicate, su argomenti di:
- Cultura generale e ragionamento logico
- Biologia
- Chimica
- Fisica e Matematica.
In base ai programmi, indicati nel D.M. 18.06.2009, saranno predisposti quaranta (40) quesiti per
l'argomento di cultura generale e ragionamento logico, diciotto (18) per l'argomento di biologia,
undici (11) per l'argomento di chimica e undici (11) per gli argomenti di fisica e matematica.
Ciascun candidato riceverà un plico contenente le prove, la cui integrità sarà già stata accertata dalla
commissione esaminatrice. Il plico conterrà:
1. un modulo anagrafica, che presenta un codice a barre di identificazione univoca;
2. i quesiti relativi alla prova di ammissione;
3. due moduli di risposte, ciascuno dei quali presenta lo stesso codice a barre di
identificazione posto sul modulo anagrafica;
4. una busta vuota, provvista di finestra trasparente, nella quale lo studente, al termine della
prova, deve inserire uno dei due moduli di risposte ritenuto valido.
Lo studente nella compilazione del questionario:
1. deve far uso esclusivamente di penna nera;
2. deve obbligatoriamente compilare il modulo anagrafica e sottoscriverlo;
3. ha la possibilità di correggere una (e una sola) risposta eventualmente già data ad un quesito
avendo cura di annerire completamente la casella precedentemente tracciata e scegliendone
un'altra: deve risultare in ogni caso un contrassegno in una sola delle cinque caselle perché
sia chiaramente manifestata la volontà del candidato, altrimenti si ritiene non data alcuna
risposta;
4. deve annullare, barrando l'intero foglio, il secondo modulo di risposte non destinato al
CINECA;
5. deve al momento della consegna aver cura di inserire, non piegato, nella busta vuota,
provvista di finestra trasparente, il solo modulo di risposte, destinato al CINECA per la
determinazione del punteggio, provvedendo, al momento della consegna, alla sua
chiusura ;
11
6. non deve inserire il modulo anagrafica nella busta destinata al CINECA perché
costituirebbe elemento di annullamento della prova, ma deve consegnarlo alla
commissione;
7. non deve firmare la busta contenente il modulo risposte né il modulo risposte pena la nullità
della prova.
Le prove sono soggette ad annullamento da parte della Commissione d’esame qualora:
a) venga inserito il modulo anagrafica nella busta destinata al CINECA;
b) la busta contenente il modulo risposte risulti firmata o contrassegnata dal candidato o un
componente della Commissione.
In tali casi il CINECA non determina il relativo punteggio.
5. FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA
La valutazione delle prove si attiene, ai sensi dell'art. 6 del D.M. 18.06.2009, ai seguenti criteri:
a) 1 punto per ogni risposta esatta;
meno 0,25 punti per ogni risposta sbagliata;
0 punti per ogni risposta non data;
b) in caso di parità di voti, prevale la votazione dell'Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di
istruzione secondaria superiore;
c) in caso ulteriore parità di voti, prevale in ordine decrescente il punteggio ottenuto dal candidato
nella soluzione rispettivamente dei quesiti relativi agli argomenti di cultura generale e
ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica;
d) In caso di ulteriore parità, prevale lo studente che sia anagraficamente più giovane.
6. ISCRIZIONE ALLA PROVA DI AMMISSIONE
Per sostenere la prova gli aspiranti al concorso dovranno prenotarsi esclusivamente on-line
all'indirizzo: http://udaonline.unich.it dal giorno 13 LUGLIO al 26 AGOSTO 2009 con la
seguente modalità:
1. collegarsi all'apposito servizio on line http://udaonline.unich.it;
2. registrarsi, inserendo i dati richiesti: dati anagrafici, codice fiscale e dati del titolo di
studio;
3. preiscriversi al concorso di ammissione.
Ai fini della formazione della graduatoria (vedi punto 5 del presente bando) i candidati in possesso
di titolo di studio italiano devono indicare con esattezza il voto finale ottenuto. I candidati in
possesso di titolo di studio straniero non devono indicare il voto finale del titolo di studio al
momento della registrazione, ma devono far pervenire alla Segreteria Studenti della Facoltà di
Medicina e Chirurgia copia del titolo di studio e della dichiarazione di valore dalla quale risulti la
votazione conseguita e il sistema di valutazione (voto minimo e voto massimo), entro il termine di
scadenza di iscrizione alla prova (26/08/2009). La documentazione dovrà essere inoltrata via fax (al
seguente numero: 0871-3555377). Si ricorda che per tali documenti inviati fa fede la data di
ricevimento da parte della Segreteria Studenti.
12
4. effettuare un versamento quale contributo concorsuale di euro 52,00 con una delle
seguenti modalità:
• versamento su c/c postale numero 202663 intestato all'Università degli Studi «G.
d'Annunzio» - CHIETI - PESCARA
• versamento a mezzo carta di credito.
DETTO IMPORTO NON SARÀ IN ALCUN CASO RIMBORSATO.
I candidati diversamente abili, ai sensi della Legge 5 febbraio 1992 n. 104 e successive
modificazioni ed integrazioni, dovranno inviare via Fax (0871-3555377) una specifica richiesta su
eventuali modalità di sostegno ritenute necessarie in relazione alla prova di accesso.
Non saranno prese in considerazione, ai fini concorsuali, le domande inviate per
CORRISPONDENZA.
L'esito del concorso sarà reso noto mediante pubblicazione on-line sul sito web dell'Università "G.
d'Annunzio" (www.unich.it).
NON SARANNO DATE COMUNICAZIONI PERSONALI.
L'iscrizione ai relativi Corsi di Laurea è disposta, fino alla copertura dei posti messi a concorso,
secondo l'ordine della graduatoria.
Il prof. Andrea MEZZETTI è nominato responsabile del procedimento concorsuale.
Dal 17 AGOSTO al 2 SETTEMBRE 2009 presso il Polo Didattico - Campus Madonna delle
Piane - via dei Vestini, Chieti Scalo - si svolgeranno corsi di preparazione sulle materie oggetto
dell'esame d'ammissione. (Con calendario pubblicato sul sito www.unich.it).
7. IMMATRICOLAZIONE DEI VINCITORI DI CONCORSO
La documentazione di rito è regolamentata dal bando generale dell'Ud'A.
I vincitori del concorso dovranno effettuare l'immatricolazione entro e non oltre il 30
SETTEMBRE 2009 ore 13.00, pena la perdita del diritto di iscrizione unicamente:
•
Presso lo Sportello Unico Campus Universitario Chieti con la documentazione di rito prevista
dal bando generale ;
- Prima rata di Euro 155,00 su C/C postale numero 202663 intestato all'Università degli Studi
G. d'Annunzio – Chieti;
- Tassa regionale di Euro 77,47 a mezzo bonifico bancario con le seguenti modalità:
- beneficiario: Azienda per il diritto agli studi Universitario di Chieti
- banca: Cassa di Risparmio della provincia di Chieti SPA
- codice Iban IT 23Y06050 15598T 20994190004;
(L'Azienda D.S.U. fa presente che in caso di pagamento della tassa stessa presso gli sportelli
della Carichieti SPA su tutto il territorio nazionale, non sono dovute commissioni d'incasso)
- diploma originale di maturità ovvero autocertificazione in attesa del rilascio dell'originale);
- fotocopia di un documento di identità;
- fotocopia del Codice Fiscale;
13
- 2 foto formato tessera;
- autocertificazione per eventuale esonero tasse.
Unicamente per il corso di Laurea della professione sanitaria di INFERMIERISTICA, il
vincitore di concorso deve indicare nella domanda di immatricolazione la sede formativa
in ordine di preferenza presso la quale svolgere l'attività formativa.
•
N. B. Le sedi formative per il corso di Laurea in INFERMIERISTICA sono : CHIETI
(posti 110) - PESCARA (posti 80) - VASTO (posti 35).
I posti resisi vacanti , a seguito della mancata iscrizione dei vincitori di concorso, saranno messi a
disposizione dei candidati classificatisi successivamente nella graduatoria di merito o se esaurita in
base alle opzioni prescelte, che dovranno perfezionare l'iscrizione, a pena di esclusione, entro i
cinque giorni successivi alla comunicazione effettuata con pubblicazione sul sito www.unich.it ,
tale affissione rappresenterà l'unico mezzo di pubblicità legale.
I vincitori, che non ottemperano alle disposizioni di cui sopra entro i termini stabiliti, saranno
considerati rinunciatari a tutti gli effetti e si procederà ad ulteriore scorrimento della
predetta graduatoria sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Nel caso in cui, dalla documentazione presentata dal concorrente, risultino dichiarazioni false o
mendaci, ferme restando le sanzioni previste dal codice penale e dalle leggi speciali in materia (artt.
75 e 76 D.P.R. 445/2000), lo stesso candidato decade automaticamente d'ufficio dall'eventuale
immatricolazione e l'Amministrazione Universitaria provvederà al recupero degli eventuali benefici
(emolumenti) e non verranno rimborsate le tasse.
La dichiarazione mendace comporterà infine l'esposizione all'azione di risarcimento danni da parte
dei contro interessati.
Per quanto non specificato nel presente bando si fa riferimento al D.M. 18.06.2009.
Chieti, 8 luglio 2009
IL DIRIGENTE GENERALE
Dott. Marco Napoleone
IL RETTORE
Prof. Franco Cuccurullo
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IL PRESIDE
Prof. Carmine Di Ilio
Presidente del Corso di Laurea in
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro
Prof. Paolo BOSCOLO
Via dei Vestini 31; 66013 – CHIETI
Tel: 0871 3556704
Fax: 0871 3556704
E-mail: [email protected]
Coordinatore didattico:
Dott. Luca Di Giampaolo
[email protected]
Coodinatore attività pratiche e tirocini:
Ing. Andrea Antonucci
[email protected]
Segreteria didattica:
Dott.ssa Angela Di Donato
tel. 0871 3556777 fax 0871 3556747
[email protected]
Tutors
Ing. Andrea Antonucci
Dott. Luca Di Giampaolo
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Corso di Laurea in
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro
ORDINAMENTO DIDATTICO
Obiettivi formativi specifici
I laureati nella classe sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 4, comma 1, gli
operatori delle professioni tecniche della prevenzione che svolgono con autonomia tecnico
professionale attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambiente
nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e
veterinaria. Tali attività devono comunque svolgersi nell'ambito della responsabilità derivante dai
profili professionali.
I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da
consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi
patologigi dell'età evolutiva, adulta e geriatrica sui quali si focalizza il loro intervento preventivo
e/o riabilitativo. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre
all'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per scambio di informazioni generali. Il
raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica
che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel
contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la
piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spedibilità nell'ambiente di
lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale,
riveste l'attività formativa pratica, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali
appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo
previsto per ciascun profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove
esistenti. I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le
competenze previste dagli specifici programmi professionali.
In particolare, NELL'AMBITO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA
PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO, i laureati sono operatori
sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997,
n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili, nell'ambito delle loro
competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza
ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità
pubblica e veterinaria.
I laureati in "Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro", operanti nei servizi con compiti
ispettivi e di vigilanza sono, nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria;
svolgono attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla-osta tecnico-sanitari
per attività soggette a controllo. Nell'ambito dell'esercizio della professione, essi istruiscono,
determinano, contestano e notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell'ambito delle loro
competenze; vigilano e controllano gli ambienti di vita e di lavoro e valutano la necessità di
effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la
rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni
di sicurezza degli impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati
all'alimentazione della produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive
indagini specialistiche: vigilano e controllano l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle loro
competenze, e valutano la necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i
prodotti cosmetici; collaborano con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il
patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti;
vigilano e controllano quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria
e ambientale, nell'ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le
loro attività e collaborano con altre figure professionali all'attività di programmazione e di
16
organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell'organizzazione e
della pianificazione, dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della loro attività
professionale; partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi
sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla
formazione del personale e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo
professionale ed alla ricerca; svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o
libero professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di
prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente.
Essi sono inoltre competenti in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV
del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187.
Caratteristiche della prova finale
Consiste nella redazione di un elaborato e nella dimostrazione di abilità sia teoriche che pratiche
relative alla disciplina di laurea.
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Attività professionale con compiti ispettivi e di vigilanza presso enti pubblici (ASL, ARPA,
ISPESL, Enti locali, ecc.), attività presso aziende private nonchè attività libero-professionale.
In particolare è previsto che i laureati in "Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di
lavoro" (sia come dipendenti pubblici o di privati od in attività libero professionale) vigilino e
controllino gli ambienti di vita e di lavoro anche in relazione alle condizioni di sicurezza degli
impianti; è inoltre previsto che essi vigilino e controllino la qualità degli alimenti e bevande
destinati all'alimentazione dalla produzione al consumo; vigilino e controllino l'igiene e sanità
veterinaria; vigilino e controllino i prodotti cosmetici; collaborino con l'amministrazione giudiziaria
per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei
luoghi di lavoro e sugli alimenti. E' inoltre previsto che essi svolgano con autonomia tecnico
professionale le loro attività e collaborino con altre figure professionali all'attività di
programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; è inoltre previsto che
essi partecipino ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei
luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale e che contribuiscono alla formazione del
personale. E' infine previsto che essi svolgano la loro attività professionale, in regime di dipendenza
o libero professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di
prevenzione, controllo e vigilanza.
E' inoltre previsto che essi siano competenti in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui
all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187.
Conoscenze richieste per l'accesso (art.6 D.M. 509/99)
Conoscenza dei fondamenti di base delle materie propedeutiche dell'area sanitaria, quali biologia,
chimica, fisica, matematica, nonchè nozioni di cultura generale. Prerequisito essenziale è
rappresentato da una buona preparazione a livello di scuola media superiore. Potrà essere richiesto
un colloquio non selettivo al fine di mettere in evidenza eventuali lacune nella preparazione
scolastica delle materie scientifiche. Tali lacune potranno essere colmate da eventuali corsi
formativi propedeutici che a tale scopo verranno organizzati
17
Attività di base
Scienze biomediche
Scienze propedeutiche
Totale
CFU
Settori scientifico disciplinari
12
BIO/09: FISIOLOGIA
BIO/10: BIOCHIMICA
BIO/16: ANATOMIA UMANA
BIO/17: ISTOLOGIA
MED/04: PATOLOGIA
GENERALE
MED/07: MICROBIOLOGIA E
MICROBIOLOGIA CLINICA
17
CHIM/03: CHIMICA GENERALE
E INORGANICA
FIS/07: FISICA APPLICATA (A
BENI CULTURALI,
AMBIENTALI, BIOLOGIA E
MEDICINA)
MED/01: STATISTICA MEDICA
Totale Attività di base
29
Per “Attività formative di base” è previsto un numero minimo di crediti pari a 18
Attività caratterizzanti
Totale
CFU
Settori scientifico disciplinari
21.5
MED/43: MEDICINA LEGALE
MED/44: MEDICINA DEL
LAVORO
Scienze della prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro
38.5
AGR/15: SCIENZE E
TECNOLOGIE ALIMENTARI
BIO/03: BOTANICA
AMBIENTALE E APPLICATA
CHIM/08: CHIMICA
FARMACEUTICA
CHIM/10: CHIMICA DEGLI
ALIMENTI
ING-IND/10: FISICA TECNICA
INDUSTRIALE
IUS/17: DIRITTO PENALE
MED/42: IGIENE GENERALE E
APPLICATA
VET/04: ISPEZIONE DEGLI
ALIMENTI DI ORIGINE
ANIMALE
Scienze medico-chirurgiche
4.5
MED/05: PATOLOGIA CLINICA
Scienze della prevenzione e dei servizi
sanitari
18
MED/17: MALATTIE INFETTIVE
MED/33: MALATTIE APPARATO
LOCOMOTORE
Totale Attività caratterizzanti
64.5
Per “Attività caratterizzanti” è previsto un numero minimo di credi pari a 53
Attività affini o integrative
Scienze del management sanitario
Totale
CFU
Settori scientifico disciplinari
IUS/07: DIRITTO DEL LAVORO
IUS/09: ISTITUZIONI DI DIRITTO
PUBBLICO
2.5
4
ICAR/03: INGEGNERIA SANITARIA AMBIENTALE
VET/04: ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI
ORIGINE ANIMALE
Scienze interdisciplinari cliniche
11.5
MED/10: MALATTIE DELL'APPARATO
RESPIRATORIO
MED/16: REUMATOLOGIA
MED/30: MALATTIE APPARATO VISIVO
MED/31: OTORINOLARINGOIATRIA
MED/35: MALATTIE CUTANEE E
VENEREE
MED/41: ANESTESIOLOGIA
MED/44: MEDICINA DEL LAVORO
Scienze umane e psicopedagogiche
1.5
M-PSI/01: PSICOLOGIA GENERALE
Scienze interdisciplinari
Totale Attività affini o integrative
19.5
Per “Attività affini o integrative” è previsto un numero minimo di crediti pari a 18
Altre attività formative
Totale
CFU
A scelta dello studente
Per la prova finale
9
8
6
Altre (art. 10, comma 1, lettera f )
44
Totale Altre attività formative
44
67
TOTALE CREDITI
180
Tipologie
Prova finale
Lingua straniera
Ulteriori conoscenze linguistiche
Abilità informatiche e relazionali
Tirocini
Altro
Totale altre (art. 10, comma 1, lettera f )
19
Corso di Laurea in
Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro
REGOLAMENTO DIDATTICO
Art.1
Obiettivi formativi e del profilo scientifico-professionale del Corso di Laurea in Tecniche della
Prevenzione
All’interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia è istituito il Corso di Laurea in Tecniche della
Prevenzione, che si articola in 3 anni.
I laureati nella classe sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 4, comma 1, gli
operatori delle professioni tecniche della prevenzione che svolgono con autonomia tecnico
professionale attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambiente
nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e
veterinaria. Tali attività devono comunque svolgersi nell'ambito della responsabilità derivante dai
profili professionali.
I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da
consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi
patologici dell'età evolutiva, adulta e geriatrica sui quali si focalizza il loro intervento preventivo e/o
riabilitativo. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre
all'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per scambio di informazioni generali. Il
raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica
che includa anche l'acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel
contesto lavorativo specifico di ogni profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la
piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spedibilità nell'ambiente di
lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale,
riveste l'attività formativa pratica, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali
appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo
previsto per ciascun profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove
esistenti. I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le
competenze previste dagli specifici programmi professionali.
In particolare, NELL'AMBITO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA
PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO, i laureati sono operatori
sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997,
n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili, nell'ambito delle loro
competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza
ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità
pubblica e veterinaria.
I laureati in "Prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro", operanti nei servizi con compiti
ispettivi e di vigilanza sono, nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria;
svolgono attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla-osta tecnico-sanitari
per attività soggette a controllo. Nell'ambito dell'esercizio della professione, essi istruiscono,
determinano, contestano e notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell'ambito delle loro
competenze; vigilano e controllano gli ambienti di vita e di lavoro e valutano la necessità di
effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la
rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni
di sicurezza degli impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati
all'alimentazione della produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive
indagini specialistiche: vigilano e controllano l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle loro
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competenze, e valutano la necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i
prodotti cosmetici; collaborano con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il
patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti;
vigilano e controllano quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria
e ambientale, nell'ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le
loro attività e collaborano con altre figure professionali all'attività di programmazione e di
organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell'organizzazione e
della pianificazione, dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della loro attività
professionale; partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi
sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla
formazione del personale e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo
professionale ed alla ricerca; svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o
libero professionale, nell'ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di
prevenzione,
controllo
e
vigilanza
previsti
dalla
normativa
vigente.
Essi sono inoltre competenti in materia di radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV
del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 187.
Art. 2
Ammissione al Corso di Laurea
a) Programmazione degli accessi
Possono essere ammessi al Corso di Laurea candidati che siano in possesso di Diploma di Scuola
Media Secondaria Superiore o di titolo estero equipollente.
Il numero di Studenti ammessi al Corso di Laurea è programmato in relazione alla effettiva
disponibilità di Personale docente, di idonee strutture ed attrezzature didattiche e scientifiche (aule,
laboratori per esercitazioni e per ricerca biomedica) e di Servizi operanti nelle locali Strutture
convenzionate del Servizio Sanitario Nazionale o dipendenti dal ministero della salute o
dell’ambiente o struttrure private.
L’accesso al primo anno, le cui modalità saranno di anno in anno indicate nel bando concorsuale di
Ateneo, sarà subordinato al superamento di una prova di ammissione che consisterà nella soluzione
di quiz a risposta multipla su argomenti di Logica e cultura generale, Biologia, Chimica, Fisica e
matematica. Le prove di ammissione avranno luogo solo nel caso in cui le domande di
partecipazione supereranno il numero dei posti disponibili.
b) Debito formativo
L’organizzazione didattica del Consiglio del CLTPALL prevede che gli Studenti ammessi al 1°
anno di corso possiedano una adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi
precedentemente svolti. Ciò premesso, tutti gli Studenti che hanno superato l’esame di ammissione
al Corso di Laurea, rispondendo in modo corretto a meno della metà delle domande riguardanti i
singoli argomenti di Logica e cultura generale, Biologia, Chimica, Fisica e matematica, sono
ammessi con un debito formativo, per una o più di una delle discipline in questione, che sono tenuti
a sanare prima di sostenere gli esami del 1° anno.
Allo scopo di consentire l’annullamento del debito formativo, il Consiglio del Corso di Laurea
istituisce attività didattiche propedeutiche che saranno svolte nell’arco del 1° semestre del primo
anno di corso e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli studenti in debito.
La verifica dei risultati conseguiti nelle attività didattiche propedeutiche avverrà nell’ambito della
valutazione dei corsi corrispondenti.
21
Art. 3
Crediti formativi
L’unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l’espletamento di ogni attività formativa
prescritta dall’Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo
Universitario (CFU).
Il processo formativo prevede 180 crediti articolati in tre anni di corso. Ad ogni CFU corrispondono
25 ore di lavoro per lo studente, comprensive:
a) delle ore di lezione
b) delle ore di attività tutoriale svolta nei laboratori, nonché sopralluoghi negli ambienti di lavoro,
c) ore di seminario
d) altre attività formative previste dall’ordinamento didattico,
e) attività didattica formale (ADF), attività didattica opzionale (ADO), attività formativa
professionalizzante e di tirocinio (AFP) ed in una quota riservata allo studio ed ad altre attività
formative individuali.
Art. 4
Ordinamento degli studi
Il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) ed il Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia (CdF),
per le rispettive competenze, definiscono l’Ordinamento degli studi, nel rispetto della legge vigente,
che prevede, per ogni Corso di Laurea, l’articolazione in Attività formative di base, caratterizzanti,
affini o integrative, opzionali, finalizzate alla prova finale ed altre. Ciascuna attività formativa si
articola in ambiti disciplinari, costituiti dai Corsi ufficiali, ai quali afferiscono i Settori ScientificoDisciplinari pertinenti.
La distribuzione degli insegnamenti e dei crediti per anni di corso è articolata nell’allegato 1 del
presente Regolamento.
Qualora si renda necessario apportare cambiamenti al Regolamento e/o all’Ordinamento (contenuto,
denominazione, numero dei Corsi e numero degli esami), il CCL propone al CdF le necessarie
modifiche.
a) Corsi di Insegnamento: Corsi Integrati. Coordinatore.
L’ordinamento degli studi definisce gli obiettivi affidati a ciascuno degli ambiti disciplinari ed
individua le forme didattiche più adeguate per il loro conseguimento, articolando le attività
formative in Corsi Integrati di insegnamento.
Qualora nello stesso Corso Integrato siano affidati compiti didattici a più di un Docente, è prevista
la nomina di un Coordinatore annualmente eletto tra i docenti del C.I.
Il Coordinatore di un Corso Integrato, in accordo con la Commissione curriculum (Cc), esercita le
seguenti funzioni:
a. rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso;
b. propone alla Cc l’attribuzione di compiti didattici a Docenti e Tutori, con il consenso dei
Docenti, in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso;
c. propone alla Cc, nell’ambito della programmazione didattica, la distribuzione dei tempi
didattici assegnati e concordata fra i Docenti del proprio Corso;
d. coordina la preparazione delle prove d’esame;
e. comunica al CCL le date degli esami di profitto, gli orari di ricevimento degli studenti ed i
programmi didattici del Corso Integrato;
f. presiede, di norma, la Commissione di esame del Corso Integrato da lui coordinato e ne
propone la composizione;
g. è responsabile nei confronti del CCL della corretta conduzione di tutte le attività didattiche
previste per il conseguimento degli obiettivi definiti per il Corso Integrato stesso;
22
b) Tipologia delle forme di insegnamento
All’interno dei corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di
attività di insegnamento. Queste ultime sono definite come segue:
Lezione ex-cathedra o frontale
Si definisce “lezione ex-cathedra”o frontale la trattazione di uno specifico argomento identificato da
un titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un
Professore Universitario di ruolo o Professore a contratto e da un Ricercatore con affidamento, sulla
base di un calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad un determinato
anno di corso, anche suddivisi in piccoli gruppi.
Seminario
Il “Seminario” è un’attività didattica che ha le stesse caratteristiche della Lezione ex-cathedra ma è
svolta in contemporanea da più Docenti, anche di ambiti disciplinari (o con competenze) diversi e,
come tale, viene annotata nel registro delle lezioni.
Vengono riconosciute come attività seminariali anche le conferenze teorico-tecniche organizzate in
collaborazione con Aziende del Settore e le attività congressuali scelte dal Consiglio del CDL e
debitamente certificate.
Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sotto forma di videoconferenze.
Didattica Tutoriale
Le attività di Didattica Tutoriale, costituiscono una forma di didattica interattiva indirizzata ad un
piccolo gruppo di Studenti; tale attività didattica è svolta da un Docente delle discipline
professionalizzanti nell’ambito dei Corsi Integrati e il cui compito è quello di facilitare gli Studenti
a lui affidati nell’acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di competenze
utili all’esercizio della professione. L’apprendimento tutoriale avviene prevalentemente attraverso
gli stimoli derivanti dall’analisi dei problemi, attraverso l’acquisizione delle competenze
metodologiche richieste per la loro soluzione e per l’assunzione di decisioni, nonché mediante
esercitazioni pratiche e/o di internati in strutture convenzionate, in laboratori ecc.
Attività didattiche formative opzionali (ADO)
Il CCL, su proposta della Cc e dei Docenti, organizza l’offerta di attività didattiche opzionali
(ADO), realizzabili con lezioni ex-cathedra, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività non
coordinate oppure collegate in “percorsi didattici omogenei”, fra i quali lo Studente esercita la
propria personale opzione, fino al conseguimento di un numero complessivo di 9 CFU.
Fra le attività opzionali si inseriscono gli Internati scelti dallo Studente presso i reparti delle
strutture identificate. Il CCL definisce gli obiettivi formativi che le singole attività didattiche
opzionali si prefiggono.
Per ogni attività didattica opzionale istituita, il CCL nomina un Docente al quale affida il compito di
svolgere la specifica ADO e di valutare, con modalità definite, l’impegno posto da parte dei singoli
Studenti nel conseguimento degli obiettivi formativi definiti.
La valutazione delle singole attività didattiche opzionali svolte dallo Studente è convertita in un
unico voto, espresso in trentesimi.
Il calendario delle attività didattiche opzionali viene pubblicato prima dell’inizio dell’anno
accademico, insieme al calendario delle attività didattiche obbligatorie.
La didattica opzionale costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale annotata nel registro
delle lezioni.
23
Attività di tirocinio formativo-professionalizzante (AFP)
Il tirocinio obbligatorio è una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo Studente
l’esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a simulazione dell’attività svolta a
livello professionale.
In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un
Tutore , appositamente assegnato. Le funzioni didattiche del Tutore al quale sono affidati Studenti
che svolgono l’attività di tirocinio obbligatorio sono le stesse previste per la Didattica tutoriale
svolta nell’ambito dei corsi di insegnamento. Tale attività formativa pratica avrà la supervisione del
Coordinatore universitario del Tirocinio.
Durante le fasi dell’insegnamento teorico-pratico e delle attività di tirocinio pratico, lo Studente è
tenuto ad acquisire specifiche professionalità nell’ambito della prevenzione . A tale scopo, lo
Studente dovrà svolgere attività di tirocinio formativo-professionalizzante frequentando le strutture
del Servizio Sanitario Nazionale, ARTA e istituzioni private accreditate identificate dal CCL e
convenzionate con la Facoltà di Medicina dell’Ateneo nei periodi dallo stesso definiti, per un
numero complessivo di almeno 44 CFU nel triennio.
La valutazione certificativa del tirocinio annuale viene effettuata dai Tutors e dal Coordinatore del
Tirocinio sulla base della documentazione riportata dai singoli stages.
Il coordinamento delle attività di tirocinio formativo professionalizzante (AFP), e la sua
integrazione con le altre tipologie di attività formative viene affidato ad un docente universitario
appartenente allo specifico settore scientifico-disciplinare ed allo stesso profilo professionale
oppure, in assenza di questa figura, al docente dello stesso profilo professionale ed in possesso del
più elevato livello formativo nell’ambito della specifica qualifica professionale, operante presso
l’Azienda di riferimento della Facoltà.Il tirocinio formativo previsto per ogni anno di corso deve
essere completato prima effettuare gli esami e il tirocinio dell’anno successivo.
Corso di Lingua inglese
Il Consiglio del Corso di Laurea predispone un Corso di lingua inglese che consenta agli Studenti di
acquisire le abilità linguistiche necessarie per leggere e comprendere il contenuto di lavori
scientifici. In aggiunta al Corso di lingua inglese, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) può
offrire agli Studenti la disponibilità di un laboratorio linguistico dotato di materiale didattico
interattivo adeguato a conseguire gli stessi obiettivi.
Per l’acquisizione delle abilità linguistiche lo Studente dispone di 6 CFU.
Il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) affida lo svolgimento del Corso di lingua inglese ad un
Professore di ruolo o Ricercatore del settore scientifico-disciplinare L-LIN/12. In alternativa, il
Consiglio del Corso di Laurea (CCL) dispone la stipula di un contratto, di norma, con un esperto di
discipline bio-mediche di lingua-madre inglese.
Preparazione e valutazione della prova finale (Tesi di Laurea)
Lo Studente ha a disposizione 8 CFU finalizzati alla preparazione della Tesi di Laurea.
Alla valutazione dell’esame finale è preposta una specifica Commissione nominata dal Preside della
Facoltà di Medicina e composta, a norma di Legge, da non meno di sette e non più di undici
membri, di cui almeno due designati dal Collegio professionale, ove esistente, ovvero dalle
Associazioni professionali individuate con apposito decreto del Ministro della Sanità, sulla base
della rappresentatività a livello nazionale. Le date delle sedute sono comunicate ai Ministeri
dell’Università e della Sanità che possono inviare esperti, come loro rappresentanti, alle singole
sessioni. In caso di mancata designazione dei predetti componenti, il Rettore esercita il potere
sostitutivo. L’articolazione dell’esame finale prevede:
a) la redazione e discussione di un elaborato di natura teorico – applicativa;
b) una prova pratica per la dimostrazione delle capacità operative.
24
Art. 5
Tutorato
I tutors, per piccoli gruppi di studenti, sono nominati dal Consiglio del Corso di Laurea tra i Docenti
e restano in carica per la durata del triennio del corso di Laurea.
Le funzioni attribuite ai Tutors sono:
a. ricevimento degli studenti secondo un calendario di gruppo ed individuale;
b. supporto informativo, orientamento e guida finalizzato alla definizione del percorso
formativo dello studente;
c. supporto organizzativo nell’espletamento dei crediti formativi a scelta dello studente e per lo
studio autonomo;
d. supporto alle Commissioni nell’espletamento delle specifiche attività.
Art. 6
Obbligo di frequenza
È prevista obbligatorietà di frequenza alle attività didattiche in ogni loro tipologia, formale (ADF),
opzionale (ADO), integrativa (AI), formativo - professionalizzante (AFP) e di tirocinio. In
particolare, e fatto salvo quanto espressamente contemplato dalle norme regolamentari,
l’ammissione all’anno successivo sarà consentito esclusivamente agli studenti che abbiano ottenuto
almeno il 70% di frequenza alle attività didattiche frontali di ciascun Corso Integrato. Lo Studente
che non abbia ottenuto l’attestazione di frequenza ad uno o più Corsi Ufficiali di un determinato
anno , nel successivo anno accademico viene iscritto, anche in soprannumero, come ripetente del
medesimo anno di corso, con l’obbligo di frequenza ai Corsi Integrati per i quali non ha ottenuto
l’attestazione.
La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal
Consiglio del Corso di Laurea (CCL) su indicazione della Cc.
L’attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso Integrato di
insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame.
L’attestazione di frequenza viene apposta sul libretto dello Studente dall’Ufficio SegreteriaStudenti, sulla base delle comunicazioni pervenute dai docenti che verificano sulle loro griglie che
ogni studente abbia raggiunto il 70% minimo richiesto per la frequenza alle lezioni. L’ammissione
all’esame finale di Laurea - che ha valore abilitante - sarà consentita esclusivamente agli studenti
che abbiano superato tutti gli esami di profitto, abbiano ottenuto una valutazione positiva del
tirocinio e abbiano superato la prova pratica con almeno 18/30.
Art. 7
Apprendimento autonomo
Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti la disponibilità di un numero di CFU non inferiori a 45
nei 3 anni di corso, completamente libere da attività didattiche condotte alla presenza dei Docenti,
onde consentire loro di dedicarsi all’apprendimento autonomo.
Le ore riservate all’apprendimento autonomo sono dedicate:
a. alla utilizzazione individuale, o nell’ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro
indicazione dei Docenti, dei sussidi didattici messi a disposizione dal Corso di Laurea per
l’autoapprendimento e per l’autovalutazione, al fine di conseguire gli obiettivi formativi
prefissi. I sussidi didattici (testi, simulatori, audiovisivi, programmi per computer, ecc.) saranno
collocati, nei limiti del possibile, in spazi gestiti da Personale della Facoltà;
b. all’internato presso strutture universitarie e non universitarie scelte dallo Studente, inteso a
conseguire particolari obiettivi formativi;
c. allo studio personale, per la preparazione degli esami.
25
Art. 8
Programmazione didattica
Le attività didattiche di tutti gli anni di corso hanno inizio, di norma, entro la seconda settimana di
ottobre.
Prima dell’inizio dell’anno accademico e con almeno due mesi di anticipo sulla data di inizio dei
corsi, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) approva e pubblica il documento di Programmazione
Didattica predisposto dal Presidente, coadiuvato dalla Commissione curriculum (Cc), nel quale
vengono definiti:
a. il piano degli studi del CLTPALL
b. le sedi delle attività di tirocinio formativo-professionalizzante,
c. le attività didattiche opzionali,
d. il calendario delle attività didattiche e degli appelli di esame,
e. i programmi dei singoli corsi,
f. i compiti didattici attribuiti a Docenti e Tutors.
Il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) propone al Consiglio di Facoltà di Medicina e Chirurgia
l’utilizzazione delle risorse finanziarie, con particolare riferimento sia alla destinazione ed alla
modalità di copertura dei ruoli di Professore e di Ricercatore che all’implementazione di spazi e
dotazioni strumentali varie per lo svolgimento delle attività didattico-formative.
Art. 9
Sbarramenti e Propedeuticità
È consentita l’iscrizione ad anno successivo soltanto dopo aver ottenuto le firme di frequenza per
tutti i corsi integrati dell’anno precedente. Inoltre non è concesso l’espletamento degli esami
dell’anno successivo se non dopo aver conseguito tutti i crediti all’anno precedente, inclusi quelli
relativi al tirocinio formativo annuale. E’ d’obbligo, per lo Studente, l’acquisizione di tutti i crediti e
il superamento di tutti gli esami previsti dal piano di studi, prima di sostenere, al termine del terzo
anno di Corso, la Prova finale.
Lo Studente che, iscritto al terzo anno, pur avendo ottenuto la regolare attestazione di frequenza ai
Corsi previsti dal piano di studi, sia ancora in debito di esami o di crediti, viene iscritto allo stesso
anno con la qualifica di “fuori corso” senza obbligo di frequenza.
Per quanto attiene le propedeuticità tra i vari corsi integrati, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL)
stabilisce quanto segue:
C.I. Psicologia e diritto è propedeutico per C.I. Medicina e diritto del lavoro
C.I. Scienze umane propedeutico per C.I. Microbiologia e fisiopatologia
C.I. Scienze chimiche fisiche e statistiche è propedeutico per C.I. Tossicologia ambientale e
industriale
C.I. Scienze chimiche fisiche e statistiche e C.I. Tossicologia ambientale e industriale sono
propedeutici per C.I. Igiene degli alimenti.
C.I. Scienze della prevenzione nell’ambiente di lavoro I e C.I. Scienze interdisciplinari propedeutici
per C.I. Scienze della prevenzione nell’ambiente di lavoro II
C.I. Scienze della prevenzione nell’ambiente di vita I è propedeutico per C.I. Scienze della
prevenzione nell’ambiente di vita II
Art. 10
Verifica dell’apprendimento
Il Consiglio del Corso di Laurea, su indicazione della Cc e su proposta dei Coordinatori dei Corsi
Integrati, stabilisce le tipologie delle prove di esame necessarie per valutare l’apprendimento degli
studenti, e approva la composizione delle relative Commissioni di esame.
La verifica dell’apprendimento può avvenire attraverso valutazioni certificative (esami di profitto)
alle quali possono essere affiancate valutazioni formative (prove in itinere).
26
Le valutazioni certificative sono finalizzate a valutare e quantificare con un voto il conseguimento
degli obiettivi dei corsi integrati, certificando il grado di preparazione individuale degli studenti.
Le valutazioni formative, invece, sono esclusivamente intese a rilevare l’efficacia dei processi di
apprendimento e d’insegnamento nei confronti di contenuti determinati.
Gli esami di profitto, in n° totale di 21, possono essere effettuati esclusivamente nei periodi a ciò
dedicati e denominati sessioni d’esame.
I momenti di verifica non possono coincidere con periodi che possono limitare la partecipazione
degli Studenti alle attività didattiche ufficiali.
Salvo diverse determinazioni del Consiglio del Corso di Laurea (CCL) le sessioni di esame sono
fissate in tre periodi: 1a sessione nei mesi di gennaio e di febbraio, 2a sessione nei mesi di giugnoluglio, 3a sessione nel mese di settembre.
Le date di inizio e di conclusione delle tre sessioni d’esame sono fissate nella programmazione
didattica. In ogni sessione sono definite le date di inizio degli appelli, distanziate, di norma, di
almeno due settimane. Il numero degli appelli è fissato in almeno due per ogni sessione di esame.
Per gli Studenti in debito di esami possono essere istituiti ulteriori appelli d’esame così come fissati
nella programmazione didattica annuale.
La Commissione di esame è costituita da almeno due Docenti impegnati nel relativo Corso
Integrato di insegnamento ed è presieduta, di norma, dal Coordinatore.
Nel caso di assenza di uno o più componenti di una Commissione alla data di un appello d’esame, il
Presidente della Commissione può disporre la sostituzione dei membri ufficiali con i membri
supplenti della stessa.
Sono consentite modalità differenziate di valutazione, anche consistenti in fasi successive del
medesimo esame:
a. prove orali tradizionali e prove scritte oggettive e strutturate (per la valutazione di obiettivi
cognitivi);
b. prove pratiche e prove simulate.
Art. 11
Norme per la preparazione della Tesi di Laurea
Lo studente che intenda svolgere l’Internato di Laurea, dopo aver preso contatto con il DocenteRelatore, deve presentare al Presidente del Consiglio del Corso di Laurea (CCL) una formale
richiesta, entro 12 mesi per la tesi sperimentale e 6 mesi per la tesi compilativa dal periodo in cui si
intenda conseguire il titolo finale, corredata del proprio curriculum (elenchi degli esami sostenuti e
delle ADO seguite con relative votazioni, elenco dei laboratori presso i quali ha svolto il tirocinio
obbligatorio, qualsiasi altra attività compiuta ai fini della formazione) e con l’indicazione del
Docente-Relatore, della disciplina nel contesto del Corso Integrato nel quale sviluppare la Tesi e del
periodo nel quale si presume voglia sostenere l’esame finale.
Il Docente-Relatore avrà la responsabilità del controllo e della valutazione certificativa delle attività
svolte dallo studente nell’elaborazione della Tesi di Laurea.
Art. 12
Prova finale ed Esame di Laurea abilitante all’esercizio professionale
La prova finale, intesa come prova idoneativa per l’acquisizione dei crediti (8), viene verbalizzata
con la “valutazione idoneativa” da parte del Relatore con il quale lo Studente ha elaborato la tesi di
Laurea.
Lo Studente, al termine del proprio percorso formativo accede all’esame di Laurea che il Consiglio
del Corso di Laurea (CCL) predispone ai sensi del D.M./MURST n. 136 del 5/6/2001, art. 6 .
L’esame di Laurea, consistente nella dimostrazione di abilità pratiche (valutazione ambientale del
rumore o campionamento in veterianaria o nel settore alimentare) e nella redazione di un elaborato
(Tesi di Laurea), è organizzata in due sessioni di norma, a ottobre e marzo.
27
La Commissione per l’esame di Laurea è composta da non meno di 7 e non più di 11 membri,
nominati dal Preside della Facoltà di Medicina, su proposta del Consiglio del Corso di Laurea
(CCL).
Per essere ammesso a sostenere l’esame di Laurea, lo Studente deve:
a. aver seguito tutti i 21 Corsi Integrati ed aver superato i relativi esami;
b. aver ottenuto, complessivamente, 180 CFU articolati nei tre anni di Corso di
studio;
c. aver superato (votazione minima 18 trentesimi) il Tirocinio obbligatorio
formativo professionalizzante; valutato e certificato, anno per anno, con esame
mediante verbalizzazione;
d. aver consegnato alla Segreteria Studenti il libretto ove sono registrati gli esami di
profitto e la domanda di Laurea al Rettore corredata della copia della Tesi
almeno 15 giorni lavorativi prima della Prova finale.
Lo Studente, per poter discutere la Tesi di Laurea deve aver superato (votazione minima 18
trentesimi), la Prova pratica fissata nella stessa sessione nella quale è compresa anche la
dissertazione della tesi.
A determinare il voto dell’esame di Laurea, espresso in centodecimi, contribuiscono, sommati, i
seguenti parametri:
a. la media ponderata in trentesimi (trasformata poi in centodecimi) ovvero il rapporto tra la
somma dei prodotti dei voti in trentesimi per il relativo credito e la somma dei CFU totali, non
considerando i CFU relativi all’idoneità per la lingua inglese.
b. i punti attribuiti dalla Commissione alla Prova pratica (da 18/30 a 21/30 = punti 1; da 22/30 a
24/30 = punti 2; da 25/30 a 27/30 = punti 3; da 28/30 a 30/30 = punti 4; 30/30 e lode = punti 5);
c. i punti attribuiti dalla Commissione alla discussione della Tesi di Laurea sono da 0 fino ad un
massimo di 6 punti per tesi compilativa, da 0 fino ad un massimo di 11 punti per tesi
sperimentale.
La lode può venire attribuita, con parere unanime della Commissione, ai Laureandi che conseguano
un punteggio finale maggiore o uguale a 110.
Art. 13
Riconoscimento degli studi compiuti presso altre sedi o altri Corsi di Studio
Gli studi compiuti presso Corsi di Laurea in Infermieristica di altre Sedi universitarie della Unione
Europea nonché i crediti conseguiti sono riconosciuti con delibera del Consiglio del Corso di
Laurea (CCL) previo esame, da parte dell’apposita Commissione, del curriculum trasmesso dalla
Università di origine e dei programmi dei corsi in quella Università accreditati.
Per il riconoscimento degli studi compiuti presso CCLTPPALL di Paesi extracomunitari, il
Consiglio del Corso di Laurea (CCL) affida ad una apposita Commissione l’incarico di esaminare il
curriculum ed i programmi degli esami superati nel Paese d’origine.
I crediti acquisiti perdono comunque la loro validità se lo Studente ha interrotto per 8 anni
consecutivi il Corso di studio (iscrizione agli anni successivi, frequenze, esami).
Sentito il parere della Commissione, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) riconosce la congruità
dei crediti acquisiti e ne delibera il riconoscimento.
I crediti conseguiti da uno Studente che si trasferisca al CCLTPPALL da altro Corso di Laurea della
stessa o di altra Università possono essere riconosciuti dopo un giudizio di congruità, espresso
dall’apposita Commissione, con gli obiettivi formativi di uno o più insegnamenti compresi
nell’ordinamento del CDL.
Dopo aver deliberato il riconoscimento di un definito numero di crediti, il Consiglio del Corso di
Laurea (CCL) dispone per l’iscrizione regolare dello Studente ad uno dei tre anni di corso.
L’iscrizione ad un determinato anno di corso è comunque condizionata dalla disponibilità di posti,
28
nell’ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal Consiglio del Corso di Laurea
(CCL).
Art. 14
Riconoscimento della Laurea conseguita presso Università estere
La Laurea in Tecniche della Prevenzione conseguita presso Università straniere viene riconosciuta
ove esistano accordi bilaterali o convenzioni internazionali che prevedono l’equipollenza del titolo.
In attesa della disciplina concernente la libera circolazione dei laureati entro l’Unione Europa, le
Lauree rilasciate da Atenei dell’Unione Europea saranno riconosciute, fatta salva la verifica degli
atti che ne attestano la congruità curriculare.
Ove non esistano accordi tra Stati, in base al cambiamento disposto dagli articoli 170 e 332 del T.U.
sull’istruzione universitaria, le autorità accademiche possono dichiarare l’equipollenza caso per
caso. Ai fini di detto riconoscimento il Consiglio del Corso di Laurea (CCL):
a. accerta l’autenticità della documentazione prodotta e l’affidabilità delle Facoltà di origine,
basandosi sulle attestazioni di Organismi centrali specificamente qualificati;
b. esamina il curriculum e valuta la congruità, rispetto all’ordinamento didattico vigente, degli
obiettivi didattico-formativi, dei programmi di insegnamento e dei crediti a questi attribuiti
presso l’Università di origine;
c. indirizza lo Studente ad acquisire i crediti per la prova finale che dovrà essere
necessariamente sostenuta.
Qualora soltanto una parte dei crediti conseguiti dal laureato straniero venga riconosciuta congrua
con l’ordinamento vigente, il Consiglio del Corso di Laurea (CCL) dispone l’iscrizione a uno dei tre
anni di corso.
L’iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, condizionata dalla disponibilità di posti
nell’ambito del numero programmato precedentemente deliberato dal Consiglio del Corso di Laurea
(CCL).
Per i laureati extracomunitari si richiamano le disposizioni del DPR 311 Agosto 1999, n° 394.
Chieti, 26/02/08
Il Presidente del Corso
Prof. Paolo Boscolo
29
Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione
nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
PERCORSO FORMATIVO
1° ANNO – 1° SEMESTRE
Tipo
A
A
A
Corso integrato
SSD
FIS/07 Fisica Applicata
MED/01 Statistica Medica
Scienze fisiche, chimiche e statistiche
CHIM/03 Chimica generale ed
inorganica
3.5
A
A
A
Scienze umane
B
Scienze ambientali
BIO/03 botanica ambientale ed
applicata
Psicologia e diritto
M-PSI/01 psicologia generale
IUS/07 diritto del lavoro
IUS/09 istituzioni di diritto pubblico
1.5
1.5
1
Lingua inglese
TOTALE SEMESTRE
6
30
C
C
C
BIO/17 Istologia
BIO/16 Anatomia Umana
Biologia
CUF
TOT
3
3
1.5
1.5
1.5
6
1° ANNO – 2° SEMESTRE
Tipo
A
A
B
A
A
Corso integrato
CHIM/06 Chimica organica
Tossicologia ambientale e industriale BIO/10 biochimica
MED/44 medicina del lavoro
Fisiopatologia e microbiologia
A
B
B
C
C
C
SSD
Igiene degli alimenti
Medicina e diritto del lavoro
BIO/09 fisiologia
MED/04 patologia generale
MED/07microbiologia e
microbiologia clinica
VET/04 ispezione degli alimenti di
origine animale
CHIM/10 chimica degli alimenti
IUS/09 istituzioni di diritto pubblico
MED/44 medicina del lavoro
IUS/07 diritto del lavoro
Tirocinio
TOTALE SEMESTRE
TOTALE ANNO
30
CUF
TOT
4
2.5
2.5
1.5
1.5
2
2
2
1
1.5
1.5
8
30
60
2° ANNO – 1° SEMESTRE
Tipo
CUF
TOT
MED/42 igiene generale ed applicata
2
AGR/15 scienze e tecnologie
2
alimentari
VET/04 ispezione degli alimenti di
3
origine animale
Corso integrato
SSD
B
B
Igiene e tecnologie alimentari
C
B
B
Diritto penale e controllo dei cosmetici
CHIM/08 chimica farmaceutica
IUS/17 Diritto penale
B
ING/IND/10 fisica tecnica industriale
Tecnologie per la protezione ambientale
A
FIS/07 fisica applicata
B
Tecnologie per la tutela della salute nei
MED/44 medicina del lavoro
luoghi di lavoro
TOTALE SEMESTRE
2
1.5
9
1.5
9
30
2° ANNO – 2° SEMESTRE
CUF
TOT
B
MED/42 igiene generale ed applicata
2
Scienze della prevenzione nell'ambiente
VET/04ispezione degli alimenti di
di vita I°
B
5
origine animale
Tipo
Corso integrato
SSD
B Scienze della prevenzione nell'ambiente MED/44 medicina del lavoro
di lavoro I°
B
MED/43 medicina legale
B
B
Scienze Medico-Chirurgiche
B
C
C
C
Scienze interdisciplinari cliniche I°
MED/05 patologia clinica
MED/17 malattie infettive
MED/33 malattie dell'apparato
locomotore
3
2
1.5
1.5
1.5
MED/10 malattie dell'apparato
2
respiratorio
MED/35 malattie cutanee e veneree
1.5
MED/16 reumatologia
2
Tirocinio
8
TOTALE SEMESTRE 30
TOTALE ANNO 60
31
3° ANNO – 1° SEMESTRE
CUF
TOT
B
MED/42 igiene generale ed applicata 1.5
Scienze della prevenzione nell'ambiente
VET/04 ispezione degli alimenti di
di vita II°
B
2.5
origine animale
Tipo
Corso integrato
SSD
B Scienze della prevenzione nell'ambiente MED/44 medicina del lavoro
di lavoro II°
B
MED/43 medicina legale
C
C
C
2
2
MED/30 malattie dell'apparato visivo
1
Scienze interdisciplinari cliniche II° MED/31 otorinolaringoiatria
1
MED/41 anestesiologia
2
Tirocinio
18
TOTALE SEMESTRE 30
3° ANNO – 2° SEMESTRE
Tipo
C
C
Corso integrato
Scienze interdisciplinari
SSD
CUF
TOT
ICAR/03 ingegneria sanitaria ed
2
ambientale
MED/44 medicina del lavoro
1
Attività formative a scelta dello
9
studente
Tirocinio
10
Prova Finale
8
TOTALE SEMESTRE 30
TOTALE ANNO 60
TOTALE TRIENNIO 180
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PROGRAMMI DI STUDIO
TECNICHE DI PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI
LUOGHI DI LAVORO
I anno I semestre
Corso Integrato: Scienze Umane
Coordinatore: Prof. Adriano Antonucci
Recapito Coordinatore:
Docenti: Prof. Marco Marchisio
Programma
Programma della materia: Istologia Docente: Prof. Adriano Antonucci
- LA BIOCHIMICA DEL CARBONIO
- LE MACROMOLECOLE CHE COMPONGONO I VARI ORGANULI:
LIPIDI, PROTIDI, GLUCIDI ed ACIDI NUCLEICI
- L’ ORGANIZZAZIONE DELLA CELLULA
- FUNZIONE DEGLI ORGANULI CELLULARI
- ORIGINE EMBRIOLOGICA DEI TESSUTI
- I TESSUTI EPITELIALI DI RIVESTIMENTO, GHIANDOLARI, ESOCRINI ED
ENDOCRINI
- I TESSUTI CONNETTIVI PROPRIAMENTE DETTI
- IL TESSUTO CARTILAGINEO
- IL TESSUTO OSSEO
- IL TESSUTO EMOPOIETICO E LINFATICO
- IL TESSUTO MUSCOLARE LISCIO
- IL TESSUTO MUSCOLARE CARDIACO
- IL TESSUTO MUSCOLARE STRIATO
- IL TESSUTO NERVOSO
Programma della materia: Anatomia Umana Docente: Prof. Marco Marchisio
- INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELL’ANATOMIA UMANAϖ
- ORGANIZZAZIONE MICROSCOPICA DEGLI ORGANIϖ
- PRINCIPI BASILARI PER LOϖ STUDIO DEI SISTEMI E APPARATI:
APPARATO TEGUMENTARIO (cute ed annessi¬ cutanei);
SISTEMA SCHELETRICO (componente assile, appendicolare ed articolazioni);
APPARATO MUSCOLARE (componente assile e componente appendicolare);
SISTEMA NERVOSO (sistema nervoso centrale e periferico, sistema nervoso somatico e
viscerale);
APPARATO ENDOCRINO (ipofisi e ghiandole bersaglio);
SISTEMA CARDIOVASCOLARE (sangue, cuore, vasi e¬ circolazione)
APPARATO LINFATICO (cenni);
APPARATO RESPIRATORIO (laringe, trachea, bronchi e polmoni);
APPARATO DIGERENTE (esofago, stomaco, intestino e ghiandole annesse);
APPARATO URINARIO (reni e vescica);
APPARATO RIPRODUTTIVO (genitali maschili e femminili).
La prova di esame verterà nella soluzione scritta di 30 domande a risposta multipla.
Testi consigliati: Ambrosi G. et al. “ANATOMIA DELL’UOMO” Ed. edi-ermes
33
C.I. di Scienze Fisiche, chimiche e statistiche
Docenti: Prof. Ballone, Di Luzio
PROGRAMMA DEL CORSO
Cenni di calcolo matematico. Vettori ed operazioni tra vettori. Grandezze fisiche e loro unità di
misura. Studio delle principali grandezze fisiche. Dimensioni fisiche e sistemi di unit� di misura.
Precisione di una misura ed errori: errori causali e sistematici. Cenni sulla teoria degli errori.
Cinematica del punto materiale. Velocit� media e velocit� istantanea. Accelerazione.
Accelerazione di gravit�. Velocit� e accelerazione in due dimensioni. Moto circolare e moto
armonico.
Dinamica del punto materiale. Leggi di Newton. Forza e massa inerziale. Forza gravitazionale,
peso, massa gravitazionale. Attrito. Statica dei corpi rigidi. Condizioni di equilibrio. Momento di
una forza, coppia di forze. Equazioni fondamentali della statica dei corpi rigidi. Leve. Propriet�
elastiche dei materiali. Deformazioni elastiche, sforzi di trazione, compressione, taglio e torsione.
Impulso, quantit� di moto, momento della quantit� di moto. Quantit� di moto e principio di
conservazione. Sistemi isolati. Variabili angolari, rotazione dei corpi rigidi. Leggi di Newton e
moto rotatorio. Momento di inerzia e momento angolare. Conservazione del momento angolare.
Lavoro di una forza. Energia cinetica e potenziale. Campi conservativi. Conservazione dell'energia.
Potenza meccanica. Urti elastici ed anelastici.
Leggi fondamentali della Termologia. Calore e sua propagazione. Scale termometriche. Leggi dei
gas perfetti. Diffusione. Legge di Fick. Funzione respiratoria. Pressione osmotica. Processi di
osmosi in campo biologico. Espansione termica, capacit� termica e calori specifici. Cambiamenti
di fase, calore latente, propagazione del calore. La termodinamica. Primo principio. Teoria cineticomolecolare dei gas. Secondo principio. Entropia.
Fluidostatica.
Densit� e pressione. Legge di Stevino. Legge di Pascal. Principio di Archimede. Esperienza di
Torricelli e misuratori di pressione. Misura della pressione sanguigna. Sfigmomanometro.
Fluidod�namica.
Equazione di continuit�. Flusso laminare. Equazione di Bernoulli. Teorema di Torricelli. Effetto
Venturi. Tensione superficiale. Capillarit�. Legge di Laplace.
Elettrostatica.
Propriet� elettriche della materia. Legge di Coulomb. Campo elettrico e potenziale elettrico.
Dipolo elettrico: campo e momento. Capacit� elettrica. Condensatori. Dielettrici. Collegamento di
condensatori. Corrente elettrica e strumenti di misura. Resistenza elettrica. Legge di Ohm. Principi
di Kirchhoff. Circuiti elettrici. Strumenti di misura. Circuito RC. Elettromagnetismo. Propriet�
magnetica della materia. Induzione magnetica. Magneti permanenti. Campi magnetici prodotti da
correnti elettriche. Forza Magnetica. Moto di una carica in campo magnetico. Ciclotrone.
Spettrometro di massa. Forza su un filo percorso da corrente. Dipolo magnetico e suo
momento.Legge di Biot-Savart. Induzione magnetica, legge di Faraday-Lenz. Generatori di corrente
e trasformatori. Radiazioni elettromagnetiche e fenomeni luminosi. Spettro di frequenza
elettromagnetica. Ottica geometrica: riflessione, rifrazione, diffusione e dispersione della
luce.Sistemi ottici: specchi e lenti sottili. Lente di ingrandimento e microscopio.
Radiazioni ionizzanti ed interazione con la materia biologica
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Testi consigliati:
FISICA GIANCOLI -Ed. C.E.A.
INVITO ALLA FISICA A. TIPLER -Ed. Zanichelli
Modalit� d'esame:
L'esame consiste in una prova scritta mediante quiz a risposta multipla.
Disciplina MED/01 �Statistica Medica�
del Corso Integrato di Scienze Chimiche, Fisiche e Statistiche
per i Corsi di Laurea in
�Tecniche della Prevenzione nell�ambiente e nei luoghi di lavoro�
�Tecniche di Radiologia Medica per immagini e radioterapia�
Obiettivi e finalit� del corso
Il corso � articolato in tre parti strettamente connesse.
� La prima parte - Elementi di statistica descrittiva - � relativa ai concetti fondamentali della
statistica descrittiva monodimensionale e multidimensionale ed � essenziale per ogni
approfondimento successivo.
� La seconda parte - Introduzione alla teoria delle Probabilit� - � finalizzata alla formazione
delle basi necessarie alla comprensione dei concetti fondamentali dell�inferenza statistica.
� La terza parte � Introduzione all�Inferenza Statistica - affronta le tematiche fondamentali
dell�Inferenza Statistica. In particolare verranno introdotti i concetti di stimatore, stima puntuale e
intervallare e verifica d�ipotesi.
Tutte le parti del programma saranno arricchite da esercitazioni inerenti argomenti di Sanit�
Pubblica e verranno effettuate prove pratiche di elaborazione dati con l�uso di software statistici
su personal computers.
Programma del corso
Elementi di statistica descrittiva
Analisi statistica monodimensionale.
- Concetti introduttivi, tipologia dei dati, distribuzioni di frequenza, grafici.
- Indici di posizione e loro propriet�: moda, mediana, medie analitiche, quartili, percentili.
- Indici di variabilit� assoluta, relativa e loro propriet�: range, intervallo interquartile, devianza,
varianza e deviazione standard, coefficiente di variazione.
Analisi statistica multidimensionale (analisi della dipendenza e dell�interdipendenza).
- Il Chi-quadrato.
- Covarianza e coefficiente di correlazione lineare.
- L�analisi della dipendenza: la funzione di regressione semplice.
- Il metodo dei minimi quadrati. Indici di adattamento.
Introduzione alla teoria delle Probabilit�
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Concetti introduttivi, interpretazioni delle probabilit�.
- Definizione assiomatica: assiomi e prime propriet .
- Probabilit condizionata e indipendenza.
- Variabile casuale normale. La curva di Gauss: propriet , misure di simmetria e di curtosi.
- Teorema fondamentale di Bayes.
Introduzione all Inferenza Statistica
Campionamento e distribuzioni campionarie:
- La distribuzione media campionaria e sue caratteristiche.
- La distribuzione frazione campionaria e sue caratteristiche.
La stima:
- Stime puntuali ed intervallari per media e frazione campionaria.
La verifica delle ipotesi:
- La formulazione delle ipotesi.
- Errore di I e II tipo.
- Test parametrici.
Testi consigliati
- Peter Armitage: Statistica medica. Metodi statistici per la ricerca in medicina ,
Feltrinelli (ISBN: 8807640031).
PROGRAMMA CHIMICA GENERALE ED INORGANICA
� Teoria atomica
o Atomo secondo Bohr, Principio di indeterminazione.
o Orbitali atomici.
o Configurazioni elettroniche (Pauli, Hund).
� Tavola periodica degli elementi, propriet� periodiche degli elementi.
� Legame chimico.
o Orbitali molecolari: tipi di legame ed energie associate.
o Ibridazione degli orbitali.
o Numero di ossidazione e valenza.
� Nomenclatura dei composti chimici.
� Reazioni chimiche.
o Leggi che regolano le reazioni chimiche.
o Bilanciamento di una reazione.
� Reazioni di ossidoriduzione.
� Soluzioni.
o Unit� di misura della concentrazione.
o Calcoli di diluizione.
� Equilibrio chimico.
o Principio di Le Chatelier.
o Costanti di equilibrio.
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� Acidi e basi:
o definizione, forza relativa, costanti di acidit� e di basicit�.
o Reazioni acido-base.
o Autoionizzazione dell�acqua. pH.
o Soluzioni tampone.
� Solubilit�, Kps.
� Propriet� colligative.
� Stati di aggregazione della materia.
o Diagramma di stato.
� Leggi empiriche dei gas.
� Legge universale dei gas ideali.
� Radioattivit�.
o Tipi di emissioni radioattive.
o Unit� di misura.
o Legge del decadimento radioattivo.
o Tempo di dimezzamento.
Modalit� d�esame:
L'esame comprende due prove: scritta e orale. Si pu� accedere alla prova orale in seguito a
superamento della prova scritta con una valutazione minima di 16/30. Il risultato della prova scritta
verr� considerato per il voto finale. Non sono previste prove parziali.
Testo consigliato:
R. Bertani, D. A. Clemente, G. Depaoli, P. Di Bernardo, M. Gleria, B. Longato, U. Mazzi, G. A.
Rizzi, G. Sotgiu. CHIMICA GENERALE E INORGANICA. Seconda edizione. Casa Editrice CEA.
LINGUA INGLESE
Il programma di lingua inglese che sar� svolto nel I semestre sar� improntato al ripasso delle
funzioni linguistiche e strutture grammaticali di base, divise in 6 moduli, e all�introduzione del
linguaggio attinente al corpo umano al settore medico-scientifico di riferimento. Il livello di
partenza sar� quello A2 secondo il Common European Framework per la conoscenza della lingua
straniera.
Testo di riferimento: Total English � Student�s book and workbook � Pre-intermediate � R.
Acklam and A. Crace � Ed. Longman
An Introduction to Medical Terminology for Health Care di A. R. Hutton - Ed. Churcill Livingstone
Modulo 1: 24 hours
Unit 1: speaking about daily routines (Student�s book pagg..8-9 � 152; workbook pagg.. 6-7)
Grammatical structures: simple Present and adverbs of frequency
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Unit 2: speaking about action in progress: (Student�s book pagg. 10-11-152; workbook pagg. 8-9)
Grammatical structures: present continuous
Unit 3: expressing likes and dislikes (Student�s book pagg.6-7� 152; workbook pagg.. 6-7)
Grammatical structures: I like/I don�t like � I can�t stand�- I quite like, etc.
Modulo 2: Experiences
Unit 1: speaking about past actions (Student�s book pagg..16-17 � 152; workbook pagg. 10-11)
Grammatical structures: simple past
Unit 2: speaking about personal achievements and experiences (Student�s book pagg. 20-21 �
152; workbook pagg. 14-15)
Grammatical structures: present perfect for experiences
Unit 3: speaking about actions which, started in the past, continue up to now (Student�s book
pagg. 48-49 � 155; workbook pagg.. 32-33)
Grammatical structures: present perfect (duration form) � for and since�
Unit 4: speaking about a person�s behaviour (Student�s book pagg. 106-107 � 158; workbook
pagg.. 70-71)
Grammatical structures: present perfect with just, already, yet
Unit 5: speaking about past actions in progress (Student�s book pagg..80-81; workbook pagg. 5455)
Grammatical structures: simple past and past continuous
Unit 6: expressing different opinions or the same opinions (Student�s book pagg.18-19; workbook
pagg 12-13)
Modulo 3: Taste and places
Unit 1: speaking about your future plans (Student�s book pagg. 26-27 � 153; workbook pagg. 1617)
Grammatical structures: going to
Unit 2: speaking about future arrangements (Student�s book pagg. 30-31 � 153-4; workbook
pagg.. 20-21)
Grammatical structures: present continuous
Unit 3: making general predictions about the future (Student�s book pagg. 56-57 � 155;
workbook pagg. 36-37)
Grammatical structures: will/won�t
Unit 4: giving explanations for choices (Student�s book pagg. 58-59 � 156; workbook pagg. 3839)
Grammatical structures: too/too much/enough/many
Unit 5: describing a favourite place (Mandela�s garden) (Student�s book pagg. 60-61 � 156;
workbook pagg. 40-41)
Grammatical structures: uses of like
Modulo 4: Survival
38
Unit 1: making comparisons (Student�s book pagg. 36-37 � 154; workbook pagg. 24-25)
Grammatical structures: more..than/less..than
Unit 2: speaking about a trip (Student�s book pagg..38-39 � 154; workbook pagg. 26-27)
Grammatical structures: superlatives
Modulo 5: Stages
Unit 1: exchanging opinions with a friend (Student�s book pagg. 46-47; workbook pagg. 30-31)
Grammatical structures: have to/must/should/can/could
Unit 2: speaking about actions done in the past as a habit (Student’s book pagg. 50-51; workbook
pagg. 34-35)
Grammatical structures: used to
Modulo 6: Body
Unit 1: speaking about physical appearance (Student�s book pagg. 65-66-67 � 156-7; workbook
pagg. 44-45)
Grammatical structures: First conditional
Unit 2: talking about illnesses (Student�s book pagg. 70-71-73-74; workbook pagg. 48-49)
Grammatical structures: in order to, so that, because; should, have to/must, can
Vocabulary related to the different part of the body
The skeleton � cells � tissues � organs and systems from the text: An Introduction to Medical
Terminology for Health Care di A. R. Hutton Ed. Churcill Livingstone
Grammatical structures: suffixes and prefixes - simple and past passive � modal verbs
Scientific readings:
- Safety
Da: English in Medical Science, Pauline Webber, Salvatore Cichello, Zanichelli
- Hazard and Risk
- Global Management of Chemicals
Da: European Agency for Safety and Health at Work, www.europe.osha.eu.int
L�esame scritto verter� su una reading comprehension di carattere generico, una listening
comprehension e su esercizi di grammatica del livello proposto durante il corso (A2 vs B1).
Per quanto riguarda la parte scientifica sar� proposta una reading comprehension di carattere
scientifico, sulla falsa riga di quelle tradotte durante le lezioni, con domande vero/falso, domande
aperte e possibili traduzioni di parti di brano inerenti all�argomento specifico. Inoltre, sar�
richiesta la conoscenza della terminologia riguardante il corpo umano.
C. I. di scienze ambientali
Docenti: Prof. Luigi Meneghini, Prof. Alfredo Grilli
39
Importanza e funzioni delle piante, in natura e per l�uomo: L�approccio scientifico.
Caratteristiche biologiche delle piante, complessit� e specificit . I diversi aspetti della botanica.
Le piante e l ambiente: Fattori ambientali. Ecosistema. Resistenza ed adattamento. Distribuzione.
Effetti dannosi delle piante sull uomo e sull ambiente Evoluzione del regno vegetale e
classificazione: Evoluzione prebiotica e prime forme vegetali. Principali tappe dell evoluzione.
Concetto di specie. Principi di classificazione. La nomenclatura. Classificazione e riconoscimento.
Distribuzione delle piante sulla terra: Concetto di flora. Areali. Principi corologici. Biomi.
Dinamismo della vegetazione. Piani di vegetazione. Sistematica: Cenni di sistematica, tracheofite e
non tracheofite. Ecosistema e biosfera: Flusso di energia. Flusso di materia. I cicli della matera.
PARTE SPECIALE: approfondimenti monografici sulle applicazioni delle piante nel mondo del
lavoro e negli ambienti di vita quotidiani (bioedilizia, bioindicatori, pollinosi, OGM, filiera di
lavorazione delle piante officinali, funghi decompositori, biomasse, pigmenti naturali, ecc.)
ECOLOGIA Specie e Speciazione. Ecologia di Popolazione. Ecologia e adattamento. Clima. Suolo.
Relazioni organismi-ambiente. Specie e comunit . Dinamica delle Comunit . Biodiversit .
Ecosistema. Cicli biogeochimici. Ecosistemi terrestri e acquatici. Problema energetico e risorse
rinnovabili. Valutazione di impatto ambientale. Gestione e conservazione della natura. Legislazione
in materia ambientale. Agenda 21 e sviluppo sostenibile
C.I. Psicologia e Diritto
Psicologia generale
Psicologia generale
Psicologia e psicopatologia
Psicologia del lavoro
Management e lavoro
Elementi di psicopatologia dei luoghi di lavoro e dell organizzazione del lavoro
Stress e resilienza
Le organizzazioni: teorie e modelli
Psicologia ed ergonomia
Autorit , potere e leadership: organizzazione del lavoro
DIRITTO DEL LAVORO
1) Fonti e principi generali. Gradi di giurisdizione
2) La subordinazione: criteri di individuazione, contenuti ed obblighi
3) La formazione del rapporto di lavoro
4) Il tempo del lavoro ed i contratti a modulo temporale ridotto o limitato
5) La prestazione di lavoro subordinato e le mansioni
6) Retribuzione e trattamento di fine rapporto
7) Sospensione del rapporto di lavoro
8) Estinzione del rapporto di lavoro: dimissioni e licenziamento
9) Parit e lavoro minorile
10) La tutela dell occupazione e i c.d. ammortizzatori sociali
11) I rapporti di lavoro speciali
12) Obbligo di sicurezza, ispezioni e diritto penale del lavoro
13) Infortuni sul lavoro e malattie professionali
14) La tutela dei diritti dei lavoratori e il processo del lavoro
15) I diritti sindacali
16) Sciopero e serrata
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ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO
Diritto ed Ordinamento Giuridico
Fonti del Diritto
Situazioni Giuridiche soggettive
Lo Stato
La Costituzione
Il Parlamento - Funzioni
Il Governo - Funzioni
Il Presidente della Repubblica
Enti Autonomi Territoriali
Amministrazione della Giustizia
I anno II semestre
C.I. di Fisiopatologia e Microbiologia
Coordinatore: Marcella Reale
Recapito Coordinatore: [email protected]
Docenti: Marcella Reale, Marisa Cacchio, Giovanni Catamo
Programma
Programma del Corso
- Scopo e storia della microbiologia
- Caratteristiche essenziali, classificazione e nomenclatura dei microrganismi
- I microrganismi e l’ambiente: ecologia microbica e cicli biogeochimici
- Morfologia e struttura dei batteri
- Metabolismo e genetica dei batteri
- Riproduzione, crescita e potere patogeno dei batteri
- Agenti antimicrobici
- I batteri di interesse sanitario
- Caratteri fondamentali dei protozoi patogeni per l’uomo
- Caratteri fondamentali dei miceti patogeni per l’uomo
- Le alghe: caratteristiche, importanza ecologica, commerciale e sanitaria
- I virus: introduzione e caratteristiche generali
- Virus animali di interesse sanitario
- Risposte immunitarie nelle infezioni
- Microbiologia industriale e biotecnologie innovative
- Microbiologia applicata agli alimenti e alle acque
- Procedure di laboratorio in batteriologia e in microbiologia clinica
- Danno e morte cellulare:
Accrescimento patologico non neoplastico; modificazione della differenziazione cellulare;
processi degenerativi cellulari.
- Patologia Ambientale:
Agenti fisici come causa di malattia; agenti chimici come causa di malattia.
- Infiammazione:
Angioflogosi e istoflogosi; processo riparativo.
- Caratteristiche generali del sistema immunitario:
Immunità innata e specifica; risposta umorale e cellulare; reazioni immunopatogene.
41
-
-
Tumori:
Eziologia e patogenesi dei tumori; cancerogenesi; epidemiologia dei tumori.
Cenni sulle condizioni patologiche di alcuni apparati:
Apparato respiratorio (bronchiti, tubercolosi, asma); Apparato digerente (alterazioni
dell’assorbimento); Apparato circolatorio (shock); Apparato muscolare (miopatie tossiche).
Permeabilità delle membrane cellulari e osmosi.
Trasporti semplici e mediati, passivi ed attivi (esocitosi ed endocitosi: fagocitosi, pinocitosi,
endocitosi mediata da recettore, trancitosi). Simporto e antiporto. Pompa sodio/potassio.
Proteine di membrana: recettori, proteine di trasporto, canali, proteine strutturali del
citoscheletro.
Osmosi e diffusione.
Genesi del potenziale di riposo e potenziali transmembranari.
Caratteristiche fisiologiche delle cellule nervose e reti neuronali.
Potenziali graduati. Iperpolarizzazione. Depolarizzazione.
Sommazione spaziale e temporale dei potenziali graduati.
Equazione di Nerst. Equazione di GoldmanHodging-Katz.
I potenziali d’azione e la conduzione del potenziale d’azione.
Sinapsi chimica ed elettrica.
Potenziale postsinaptico eccitatorio ed inibitorio.
Trasporto retrogradoed anterogrado.
Ormoni, neurotrasmettitori, fattori di crescita.
I recettori e la trasduzione del segnale con le diverse vie di attivazione.
Secondi messaggeri. Il calcio intracellulare.
Miogenesi. Sinapsi neuromuscolare. Contrazione muscolare (muscolo liscio, cardiaco,
scheletrico). Apparato cadiovascoare. Ciclo cardiaco. Eccitabilità cardiaca ed ECG.
Respirazione, scambio e trasporto dei gas.
Apparato urinario. Ultrafiltrazione. Riassorbimento. Secrezione. Escrezione.
Testi consigliati
- “Microbiologia Clinica” di E. Lanciotti – Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
- “Patologia e Fisiopatologia generale” di Pontieri G.M.
- “Fisiologia Umana” di D.U. Silverthorn , Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
C.I. di Medicina e diritto del lavoro
Medicina del Lavoro:
la prevenzione primaria, secondaria, terziaria.
Legge 80/08
la valutazione del rischio
Diritto del Lavoro:
I destinatari dell'obbligo della sicurezza e loro responsabilit
Compiti dell'INAIL nella prevenzione, statistiche, vigilanza, finalit dell'assicurazione
Obbligo assicurativo e persone assicurate;il premio assicurativo e la tariffa dei premi
Le prestazioni economiche e sanitarie.
Infortuni sul lavoro e malattie professionali: nozioni e differenze.
Sorveglianza sanitaria nella prevenzione
Dlgs. 38/2000
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Istituzioni di Diritto Pubblico
Diritto dell'ambiente e diritto alla salute;
Inquinamento delle acque;
Inquinamento dell'aria;
Inquinamento acustico;
Inquinamento elettromagnetico;
I rifiuti;
Forme di controllo preventivo, successivo e repressivo delle fonti di inquinamento.
C.I. di Igiene degli alimenti
Ispezione degli alimenti di origine animale
1a )
Prodotti ittici, definizioni, requisiti, controlli e mercati.
2a )
Molluschi bivalvi, raccolta , centri di depurazione e di spedizione, requisiti .
3a )
Prodotti a base di latte, produzione, requisiti e controllo.
4a )
Uova di gallina, produzione, raccolta .centri di imballaggio, caratteristiche e controllo.
5a )
Miele e prodotti etnici
6a )
Vendita alimenti su aree pubbliche
7a )
Etichettatura degli alimenti.
8a )
Conservazione degli alimenti
9 )
Alimenti composti, produzione e controlli
10 a )
Zoonosi e tossinfezioni
11a )
Piano residui e simili
12 )
Sanzioni d. lgs. 193/07
Chimica degli alimenti
Breve panoramica generale e storica sulla problematica della qualit degli alimenti
Elementi di chimicaorganica.Struttura propriet e reazioni dei composti organici di maggior
rilievo per la chimica degli alimenti: carboidrati, proteine, grassi, steroidi
Metodi analitici generali per la determinazione dei componenti nutrizionali essenziali degli
alimenti
Additivi alimentari e sostanze aromatiche: loro impiego
Contaminanti: origine, presenza e analisi
Prinipali categorie di alimenti (oli e grassi, cerali fruttae verdura,caff , miele, vino, latte e
derivati,carne, pesce pollame e uova,acqua potabile) e loro chimica
43
C.I. di Tossicologia ambientale e industriale
Docenti: Prof. Paolo Boscolo, Bartolo Favaloro
Biochimica:
Introduzione: colture di cellule e tessuti.
Struttura delle Proteine: Gradi strutturali dei polipeptidi, struttura primaria, secondaria, terziaria e
quaternaria. Relazioni struttura funzione nella Emoglobina e Mioglobina.
Metabolismo: Glicolisi, Piruvato deidrogenasi, Ciclo degli acidi tricarbossilici
Struttura dei mitocondri: Fosforilazione ossidativa
Sistema di detossificazione: Processi di biotrasformazione, Reazioni di Fase I e Fase II,
localizzazione subcellulare degli enzimi, Citocromo P-450, Glucuroniltransferasi, Glutatione Stransferasi
Azione tossica dei metalli pesanti: Cianuri, Arsenico, Piombo, Mercurio
Principi di Biologia Molecolare: struttura degli acidi nucleici,
estrazione di DNA ed RNA da sorgenti biologiche (sangue periferico, cellule, batteri); analisi di
restrizione dei frammenti di DNA, enzimi utilizzati in biologia molecolare: endonucleasi di
restrizione, ligasi, vettori di clonaggio, isolamento di sequenze specifiche di acidi nucleici:
retrotrascrizione. Reazione polimerasica a catena (PCR): fasi della PCR; progettazione degli
inneschi per la PCR; DNA stampo per l'amplificazione mediante PCR; sensibilit ed applicazioni
della PCR; espressione di geni (produzione di proteine ricombinanti).
Organismi geneticamente modificati (OGM): rintracciabilit , possibili contaminazioni ambientali.
Chimica generale ed inorganica:
Legame chimico e ibridazione del Carbonio. Alcani e cicloalcani: struttura, nomenclatura,
propriet e reazioni chimiche (Combustione, Alogenazione radicalica). Isomeria di struttura e
stereoisomeria: isomeri conformazionali e isomeri geometrici, isomeri ottici. Proiezioni di Newman
e proiezioni di Fischer. Chiralit e regole per l assegnazione della configurazione assoluta.
Alcheni: struttura, nomenclatura e reazioni di addizione (Addizione di acidi alogenidrici, addizione
di acqua, addizione anti-stereospecifica di alogeni, idrogenazione catalitica sin-stereospecifica,
formazione di dioli sin-vicinali mediante KMnO4, formazione di dioli anti-mediante acidi
perossicarbossilici, idroborazione-ossidazione), regola di Markovnikov e stabilit dei carbocationi.
Dieni coniugati: struttura, nomenclatura e reazioni di addizione 1,2 e 1,4.
Alchini: struttura, nomenclatura propriet e reazioni (Addizione di acqua, idrogenazione catalitica,
riduzione mediante Na e NH3 liquida, addizioni elettrofile di acidi alogenidrici e alogeni)
Composti aromatici: benzene e derivati (struttura, nomenclatura, aromaticit , forme di risonanza).
Reazioni di sostituzione elettrofila aromatica sul benzene (Nitrazione, Solfonazione, Alogenazione,
Alchilazione di Friedel-Craft, Alcanoilazione di Friedel-Craft). Effetti dei sostituenti sulla
sostituzione elettrofila aromatica.
Alogenuri alchilici e cenni sui meccanismi di reazione pi comuni (sostituzione nucleofila
monomolecolare SN1 e bimolecolare SN2).
Alcoli, fenoli ed eteri: struttura, nomenclatura, propriet e principali reazioni chimiche degli alcoli
(Formazione di Sali, sintesi di Williamson, Disidratazione, Ossidazione a composti carbonilici
mediante H2CrO4 e PCC, Trasformazione in alogenuri alchilici) degli eteri (Scissione acida) e dei
fenoli (Sostituzione elettrofila aromatica).
Aldeidi e chetoni: struttura, nomenclatura, propriet , preparazione di aldeidi e chetoni (Ossidazione
degli alcoli, alcanoilazione di Friedel-Craft), e principali reazioni chimiche (Riduzione mediante
LiAlH4 e NaBH4, ossidazione delle aldeidi ad acidi carbossilici, Addizione nucleofila di HX, H2O
e alcoli: formazione di emiacetali e acetali), equilibrio cheto-enolico.
Ammine: struttura, nomenclatura, propriet , preparazione dagli alogenuri alchilici, reazioni
(salificazione, formazione di sali d ammonio quaternario, formazione di ammidi).
44
Acidi carbossilici: struttura, nomenclatura, propriet , formazione (Ossidazione di alcoli, idrolisi dei
nitrili, idrolisi dei derivati carbossilici), reattivita (Riduzione ad alcoli, ammonolisi, conversione
in cloruri acilici, conversione in anidridi, esterificazione di Fischer).
Derivati degli acidi carbossilici :Alogenuri acilici, ammidi, esteri, anidridi: struttura, nomenclatura,
propriet , formazione dagli acidi carbossilici e reattivit (conversione negli altri derivati,
saponificazione degli esteri, idrolisi acida e idrolisi basica).
Medicina del lavoro:
Metabolismo degli Xenobiotici
Tossicocinetica
Tossicodinamica
Monitoraggio Biologico
Monitoraggio Ambientale
Cancerogenesi tossicologica
Tossicit d'organo
I semestre II anno
C.I. di Tecnologie per la tutela della salute nei luoghi di lavoro
ATTIVIT
ISPETTIVE PER LA TUTELA DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
1) Storia della prevenzione negli ambienti di lavoro in Italia e in Europa
2) Organizzazione, compiti e funzioni dei servizi pubblici di prevenzione e sicurezza sul lavoro in
Italia; il sistema di promozione della salute e sicurezza
3) Organizzazione della prevenzione nei luoghi di lavoro (figure, ruoli, relazioni) e sistemi di
gestione;
4) Il SINP
5) Gli strumenti di valutazione dei rischi in ambiente di lavoro:
a. Il sopralluogo: criteri e metodi di analisi delle strutture, delle macchine, degli impianti, delle
relazioni uomo macchina ambiente e dei rischi psico-sociali
b. Il monitoraggio ambientale
6) La ricerca delle soluzioni per la riduzione / eliminazione dei rischi; le linee-guida, le buone
prassi, le norme tecniche, i modelli di organizzazione e di gestione
7) Gli strumenti di reporting (il documento di valutazione dei rischi, il rapporto di monitoraggio, il
verbale di sopralluogo, il rapporto all A.G., l informazione ai RLS)
8) Le attivit di inchiesta di competenza dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di
lavoro delle AUSL: aspetti preventivi e aspetti giudiziari; l analisi delle cause e delle dinamiche
degli infortuni secondo il metodo INAIL ISPESL Regioni ( sbagliando si impara )
9) Il Decreto Legislativo n. 758/94
45
Tossicologia Industriale II
Effetti biologici degli agenti nocivi
Metalli essenziali
Metalli tossici: piombo ed arsenico
Fitofarmaci
Agenti fisici: Rumore
Medicina Preventiva dei lavoratori II
Sistema aziendale di prevenzione: il ruolo del MC
Rischi in ambiente sanitario
Rischi da movimentazione manuale carichi
Movimenti ripetuti arti superiori
Patologie da vibrazioni
Ipoacusie da rumore
Rischio organizzativo
Alcool e droghe in ambiente di lavoro
Igiene Industriale
Principi di igiene industriale
Tecniche di campionamento ambientale
Monitoraggio ambientale: MAC, TLV
Principali normative di riferimento
C.I. di Igiene e tecnologie alimentari
PROGRAMMA DI IGIENE APPLICATA
- Produzione di acqua destinata al consumo umano;
- Qualit dell acqua potabile nelle reti di distribuzione
- Problemi igienico sanitari dell acqua destinata al consumo umano;
- Acque superficiali
- Acque di scarico
- Acque marino costiere Qualit acque balneazione;
- Problematiche sui rifiuti;
- L aria veicolo di contaminanti.
SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARI
I PRINCIPI NUTRITIVI E LA FUNZIONE DEGLI ALIMENTIϖ
Una corretta alimentazione¬
Il modello della dieta mediterranea¬
Malattie da errata alimentazione¬
LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTIϖ
Metodi che utilizzano il freddo¬
Metodi che utilizzano il calore¬
46
Metodi chimici di conservazione¬
Gli addittivi alimentari¬
RISCHIO ALIMENTAREϖ
Contaminazione biologica¬
Contaminazione¬ chimica
Contaminazione da radionucleotidi¬
Sostanze tossiche naturali¬
Le malattie trasmesse dagli alimenti: principali tossinfezioni¬
L AGRICOLTURA BIOLOGICAϖ
Gli O.G.M.ϖ
CONTROLLO DI QUALITA :ϖ IL SISTEMA HACCP
o La filiera alimentare
o Il controllo ufficiale degli alimenti
Testi consigliati:
Dispensa del docente
Cescatti,Feller,Filosi: Elementi di igiene, nutrizione e legislazione alimentare
Arti Grafiche Saturnia - Trento
ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
1a )
Le carni refrigerate e congelate , mattatoi, requisiti strutturali, percorsi, prerequisiti operativi.
Riferimenti ai Reg. 852/04 ed 853/04 CE.
2a )
Igiene della macellazione, provvedimenti ai sensi del Reg. 854/04 CE.
3a )
Laboratori di sezionamento , requisiti strutturali, prerequisiti operativi, diversit secondo tipo di
prodotti.
4a )
Preparazioni fresche e prodotti a base di carne, laboratori , prerequisiti e requisiti.
5a ) Materiale a rischio specifico, Reg 999/01 e seguenti e D. Lgs 36/05 sulle sanzioni.
6a )
Haccp sulle carni. Art. 5 Reg. 852/04 CE e Provvedimento Stato/Regioni 13/1/05 sulla gestione dei
pericoli nel settore delle carni.
7a )
I limiti microbici, Reg. 2073/05 e 1441/07 CE
C.I. di Tecnologie per la protezione ambientale
FISICA TECNICA INDUSTRIALE
Cenni sulla fisica dei sistemi oscillatori e dei fenomeni ondulatori, concetti di fisica acustica.
Definizione dei livelli sonori, semplici operazioni con i decibel. Cenni sull analisi spettrale dei
segnali sonori. Acustica degli ambienti aperti: propagazione in campo libero da sorgenti puntiformi
e lineari fattori di attenuazione - elementi di calcolo previsionale di impatto acustico. Quadro
47
legislativo sul rumore negli ambienti di vita. Cenni sulle tecniche di misura e valutazione del
rumore e dell esposizione dei lavoratori alle vibrazioni.
Il bilancio energetico dell organismo umano. Definizione delle grandezze fisiche in gioco.
Ambienti termici moderati; criteri di valutazione del benessere termoigrometrico. Indici
microclimatici: temperatura operativa, PMV, PPD, DR. Ambienti termici severi caldi: criteri ed
indici di valutazione dello stress termico. Ambienti termici severi freddi: criteri ed indici di
valutazione dello stress termico.
Impianti Elettrici: Tensione, Corrente, Resistenza, Elettrocuzione, Impianti di messa a terra e
coordinamento con dispositivi di protezione differenziale
Termologia: temperatura, calore, primo e secondo principio della termodinamica, trasmissione del
calore, potenza termica
Macchine ed impianti termici, attrezzature a pressione
Energia: significato e definizione, Uso dell'energia, Evoluzione storica dell'energia, Le fonti
energetiche. Le fonti naturali spontanee di energia: Acqua in un bacino di raccolta, energie naturali.
Le fonti naturali non spontanee: i combustibili, petrolio grezzo, carbon fossile, gas naturale, energia
nucleare. Le Fonti secondarie o derivate: energia elettrica.Le centrali di produzione: centrali
termoelettriche, centrali nucleari, centrali turbogas. Energie alternative: energia solare, energia
eolica, energia geotermica, energia da biogas. Produzione energetica e consumi: i modelli
produttivi, sistemi di distribuzione, l aumento dei consumi, analisi e prospettive. I modelli di
produzione prevedibili: uso delle fonti non rinnovabili, uso delle fonti rinnovabili
Principi e ambito di applicazione del (D.Lgs. 494/96) D.Lgs. 81/2008. Principali figure
professionali coinvolte nella progettazione e realizzazione di opere civili e loro responsabilit . I
piani di sicurezza nei cantieri: contenuti, finalit , redazione, applicazione e implementazione del
Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Piano Operativo di Sicurezza. Anagrafica e
organizzazione del cantiere, servizi logistici, lavorazioni, stoccaggio materiali e rischi connessi,
interferenze tra le varie lavorazioni (gantt), analisi dei rischi, messa in sicurezza degli scavi,
cartellonistica, stima dei costi della sicurezza, lay out di cantiere, produzione e allontanamento dei
rifiuti. Impianto elettrico di cantiere. Opere provvisionali: ponteggi e impalcati in genere:
individuazione degli elementi e corretta realizzazione in sicurezza; PIMUS. Prevenzione e
protezione dei rischi di caduta dall alto. Principali attrezzature utilizzate in cantiere: rischi
associati e misure di prevenzione e protezione: betoniere, macchina per la produzione delle malte,
sega circolare, macchine per la lavorazione del ferro.Apparecchi di sollevamento: descrizione e
messa in sicurezza: gru a torre, argani.Alcuni rischi particolari: rumore e vibrazioni.
FISICA APPLICATA
Richiami di fisica generale: Struttura dell atomo, Ionizzazione, Isotopi, Dinamica delle particelle,
Lavoro ed energia, Particelle cariche, Particelle cariche in un campo magnetico. Elementi di
radioattivit : decadimento radioattivo, Legge temporale dei decadimenti radioattivi, Vita media e
tempo di dimezzamento, Misura dell attivit , Attivit specifica. Propriet delle particelle alfa e
beta, dei raggi gamma e x: Particelle Alfa, Ionizzazione specifica, Potere frenante, Potere di
penetrazione,Pericolosit delle particelle alfa, Particella beta, Ionizzazione specifica, Potere
frenante, Bremsstrahlung, Profondit di penetrazione, Assorbimento delle particelle beta,
Pericolosit delle particelle beta. Propriet delle onde: Onde elettromagnetiche, Raggi x e gamma,
Interazioni con la materia, Effetto fotoelettrico, Effetto Compton, Creazioni di coppie,
Assorbimento dei raggi x e gamma, Pericolosit delle radiazioni x e gamma. Grandezze e unit
radiologiche: Esposizione e intensit di esposizione, Intensit di esposizione nel caso di una
sorgente punti/orme isotropa, Dose assorbita, Sorgente punti/orme isotropa di fotoni, Sorgente
punti/orme di particelle alfa e beta, Particelle alfa, Particelle beta, Equivalente di dose e fattore di
qualit , Equivalente di dose in un campo di radiazione elettromagnetica o neutronica. Effetti
biologici delle radiazioni: La cellula, Effetti delle radiazioni sulla cellula, Radiosensibilit , Effetti
delle radiazioni sulla cellula, Effetti somatici, Il tipo di radiazione, La dose accumulata,
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L intensit di dose, Effetti somatici immediati e tardivi, Effetti immediati, Effetti tardivi, effetti su
particolari organi: Sistema linfatico, Apparato digerente, Apparato genitale, Sistema nervoso,
Tiroide, Occhio, Polmoni, Fegato, Reni, Sistema circolatorio, Cute, Capelli, Ossa. Livelli di dose:
Scopi della protezione contro le radiazioni, Organi e tessuti critici.Limitazione delle dosi per
esposizione a sorgenti sotto controllo, Esposizione di popolazioni, Disposizioni italiane di
radioprotezione. Strumentazione di fisica sanitaria: principi di rivelazione delle radiazioni, Metodo
della ionizzazione, Rivelazione mediante ionizzazione del gas, Regime di saturazione o di camera a
ionizzazione, Regime proporzionale, Regime di Geiger-Muller, Dosimetria delle radiazioni, Metodi
basati sulla ionizzazione, strumenti portatili: Dosimetri a pellicola sensibile, Dosimetri tascabili a
ionizzazione, Dosimetri a stato solido. Principi fisici della RMN: Protezione e sicurezza nei siti R
MN
II anno II semestre
C.I. di Scienze della prevenzione nell’ambiente di lavoro I
Docenti: Prof. Paolo Boscolo, Corrado Cipolla D’Abruzzo
MEDICINA LEGALE
Definizione della Medicina Legale in Italia
La costituzione e l art 32
Il Servizio sanitario nazionale
I trattamenti sanitari, i trattamenti sanitari obbligatori, il consenso all atto medico
Il danno alla persona: concetti penali e civili
Il rapporto di causalit
Medicina legale penalistica, ordinamento giuridico, il reato e la norma penale, sistema binario delle
pene e delle misure di sicurezza
L imputabilit
Delitto contro la vita e contro l incolumit personale
Delitti contro l incolumit pubblica
Delitti contro la piet dei defunti
Il regolamento di polizia mortuaria
La legislazione dei trapianti
L interruzione volontaria della gravidanza: concetti e cenni legislativi
MEDICINA DEL LAVORO
Il testo unico per la sicurezza sul lavoro
La valutazione del rischio. Il rischio in Igiene industriale (Lezione + Esercitazione)
Valori limite di esposizione lavorativa e test biologici
Stress ed indici di stress (Lezione + esercitazione)
Il Rischio Organizzativo, l ergonomia (Lezione + Esercitazione)
Burnout, Mobbing
Il lavoro al videoterminale
Movimentazione manuale dei carichi (Lezione + Esercitazione)
Inquadramento dei tumori professionali
Esposizione a polveri, L esposizione ad asbesto
Silicosi
L esposizione a solventi: benzolo e toluolo
L esposizione a metalli: cadmio, mercurio, cromo,
L esposizione ad agenti fisici: radiazioni ionizzanti , cenni su l esposizione a campi
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elettromagnetici
Rischi per la salute degli agricoltori, rischi da esposizione a fitofarmaci
I rischi del settore ospedaliero: i rischi di malattia emotrasmessa, esposizione a lattice
Cenni su l esposizione a nichel, platino, palladio e rodio
C.I. di Scienze della prevenzione nell’ambiente di vita I
Ispezione degli alimenti di origine animale
1) alimentazione animale :PNAA
2) alimentazione animale
3) alimentazione animale
4) sperimentazione alimentazione
5) reg 2073/2005
6) reg.2074/2005
7) miele
8) anagrafe e tracciabilit animale
Sanit pubblica
=553; Igiene Edilizia
=553; Caratteristiche del suolo
=553; Isolamento termico (spessore e coibentazione dei muri esterni L.30/04/76 n.373)
=553; Protezione acustica (D.M.5-7-75 art.8)
=553; Allaccio acquedotto e/o potabilizzazione dell acqua di pozzo
=553; Allaccio alla rete fognante comunale
=553; Piano regolatore-controllato della Provincia
=553; Regolamento edilizio Comunale
=607; Edilizia privata residenziale
=607; Scuole
=607; Locali di lavoro
=607; Attivit di barbiere e parrucchiere
=607; Bar-ristoranti-alberghi
=607; Impianti sportivi
=607; Cinema e teatri
=553; Definizione di abitazione abitabile o inabitabile, impropria, antigienica
=553; Divieto di fumo in luoghi di lavoro (L.3/2003; L.11/11/75 n.584; DPCM 23/12/2003; DPCM
14/12/95)
Locali commerciali
Requisiti dei locali:
=553; Altezza e superfici calpestabili
=553; Aria e luce
=553; Ventilazione e rimozione di fumi e vapori
=553; Cucine
=553; Idoneit dei locali ai fini dell Autorizzazione Sanitaria
Abbattimento delle barriere architettoniche
=553; L.09/01/1989 n.13 (edilizia privata)
=553; Succ. DPR 24/07/96 n. 503 (edilizia e servizi pubblici)
=553; Definizione di barriere architettoniche
=553; Norme generali
=553; Edifici scolastici
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Definizione di:
=553; Accessibilit
=553; Visitabilit
=553; Adattabilit
Servizi igienici: raccordi con la normativa antincendio
Rifiuti sanitari
=553; Legislazione (D.L. n.22 del 05/02/1997- D.L. 219 del 26/06/2000, DPR n. 254 del
15/07/2003)
=553; Differenziazione
=553; Definizione (pericolosi- non pericolosi)
=553; Sicurezza nei luoghi di lavoro
=553; Modulistica
Idoneit Igienico Sanitaria degli Alberghi
=553; Legge Regionale Abruzzo (28/04/1995 n.75)
=553; Disciplina delle strutture alberghiere
=553; Case pere ferie
=553; Ostelli per la giovent
=553; Rifugi montani
=553; Affittacamere
=553; Casa per vacanze
=553; Residenze di campagna (L.R. n.75 del 28/04/1995)
=553; Agriturismi (L.R. n.32 del 31/05/1994)
=553; Disciplina per Bed e Breakfast (L.R. n. 78 del 2000)
=553; Alberghi e loro classificazione (idoneit dei locali)
=553; Norme di sicurezza per lavoratori e avventori
Normativa per l esercizio delle attivit di Barbiere e Parrucchieri e mestieri affini
=553; Regolamento comunale
=553; Igiene dei locali
=553; Idoneit dei locali
=553; Prevenzione dei rischi per i lavoratori addetti
=553; Protocollo preventivo e visita annuale
=553; Prevenzione pubblica
Calendario delle vaccinazioni obbligatorie e di quelle facoltative consigliate
Polizia Cimiteriale
=553; Certificato di morte
=553; Modello ISTAT
=553; D.P.R. 258/90
=553; Circolare ministeriale del 31/07/1998
=553; Circolare del 24/06/1993 n.10
Il rumore negli ambienti di vita (DPCM 01/03/1991; DPCM 16/04/1999 n.215)
Acque destinate al consumo umano (DPR 24/05/88 n. 236; D.Lvo n. 31/2001)
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C. I. di Scienze medico-chirurgiche
Docenti: Prof. Elena Toniato, Jacopo Vecchiet, Raul Saggini
1. Esame base delle urine
Chimica-fisica, esame del precipitato, correlazione clinica con i principali riscontri della
microscopia clinica
2. Esami del sangue ed Ematologia funzionale e molecolare
Principi dei quadri da carenza di ferro, stati carenziali da vit B12, microcitemia e policitemia
3. Coagulazione e Fisiopatologia dell emostasti con riferimento di intervento diagnostico
molecolare in Medicina predittiva
4. Diagnostica dell Immunopatologia.
Immunophenotyping e analisi dei marcatori delle cellule linfoidi con riferimento alle leucemie e
linfomi
5. Marcatori tumorali e quadri di interesse diagnostico in oncologia gastro-enterica
6. Genetica molecolare delle principali sindromi neoplastiche a prevalenza familiare
C.I. di Scienze interdisciplinari cliniche I
Docenti: Prof. Roberto Paganelli, Cosima Schiamone, Paolo Amerio
Modulo di Malattie dell Apparato Respiratorio:
Anatomia e fisiologia polmonare
Tosse, dispnea, dolore toracico, emottisi.
Polmoniti batteriche e virali
Bronchiettasie
TBC
BPCO
Interstiziopatie polmonari diffuse
Pneumopatie professionali ,Sarcoidosi
Pneumopatie da farmaci
OSAS
Tumori
Modulo di Reumatologia:
Cenni sulle strutture articolari e sulla infiammazione
Anamnesi, semeiotica, esami ematobiochimici e diagnostica per immagini
Classificazione delle malattie reumatiche
Cenni sull autoimmunit e le connettiviti
Artrite reumatoide
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Spondiloentesoartriti sieronegative
Artriti da microcristalli e metaboliche
Artrosi ed altre malattie degenerative
Malattie dell'osso (osteoporosi)
Reumatismi extra-articolari
Manifestazioni reumatiche in corso di altre malattie
Modulo di Malattie Cutanee e veneree:
-Cenni di Anatomia e Fisiologia della cute
-Lesioni elementari
- Patologie Infettive:
Impetigo
Erisipela
Infezioni da Herpes Virus Simplex
Infezioni da Varicella Zoster virus
Infezini da HPV
Micosi cutanee
Infestazioni (Scabbia, Pediculosi)
- Malattie Eritemato desquamative:
Psoriasi
Dermatite Atopica
Dermatite allergica da contatto
Dermatite irritativi da contatto
Lichen ruber Planus
- Malattie tumorali:
Melanoma
Epitelioma spinocellulare
Epitelioma basocellulare
III anno I semestre
C.I. di Scienze della prevenzione nell’Ambiente di lavoro II
Docenti: Prof. Paolo Bosoclo, Corrado Cipolla D’Abruzzo
MEDICINA LEGALE
Le professioni sanitarie ed il Pubblico Ufficiale
Il Medico del Lavoro
Tossicologia forense e tossicologia clinica: cenni
Il segreto professionale ed il segreto d Ufficio
Atti d informativa d interesse sanitario (dichiarazioni di nascita e di morte, la denuncia sanitaria,
il referto ed il rapporto/denuncia)
Il certificato medico
La responsabilit professionale medica: concetti
La protezione sociale
Assicurazioni sociali (infortuni sul lavoro, le malattie professionali)
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L invalidit pensionabile e l invalidit civile
MEDICINA DEL LAVORO-CONTROLLO DELLE MISURE DI QUALITYA
Gli alimenti e le attese dei consumatori
Le attese igienico-sanitarie
La legislazione a tutela delle attese igienico - sanitarie
L impegno per tutelare il Consumatore tramite l autocontrollo
Introduzione al sistema HACCP
La necessit del sistema HACCP
L HACCP nell igiene degli alimenti
Storia e stato dell arte del sistema HACCP
Principi del sistema HACCP
Benefici del sistema HACCP
Conoscenze di base
Rischi microbiologici
Rischi chimici e fisici
Tecnologie alimentari, effetti sui rischi
Igiene, pulizia e disinfezione
Applicazione del sistema HACCP
Buone pratiche di fabbricazione / Buone Pratiche igieniche
Il sistema HACCP e la sua applicazione
Analisi dei rischi e determinazione dei CCP
Monitoraggio
III anno II semestre
C.I. di Scienze interdisciplinari
Docenti: Prof. Paolo Boscolo
Ingegneria sanitaria ambientale:
Principali caratteristiche chimico fisiche dell acqua e loro modalit di misura: temperatura,
conducibilit elettrica, colore, sapore e odore, torbidit , analisi ionica e dei gas disciolti, pH,
alcalinit , durezza, potere autodepurante dei corsi d acqua, principi di decomposizione delle
sostanze organiche, BOD, COD, TOC.
Trattamenti delle acque reflue: grigliatura, disabbiatura, deoleazione, filtrazione biologica,
trattamento con fanghi attivi, trattamenti e smaltimento fanghi, trattamenti chimici: coagulazione e
flocculazione, filtrazione, demineralizzazione, elettrodialisi, degasaggio, disinfezione.
Principali inquinanti gassosi e non gassosi e loro classificazione;
Riduzione delle emissioni da combustione (CO, NOx, SOx, Idrocarburi); sistemi ad assorbimento e
adsorbimento.
Sistemi di abbattimento dei particolati: camere di sedimentazione, separatori ad urto, cicloni, filtri
venturi, separatori ad acqua, filtri a maniche, filtrazione elettrostatica.
Generalit e classificazione dei rifiuti: il decreto Ronchi;
Principali trattamenti industriali finalizzati al recupero e al riciclaggio: comminuzione, vagliatura,
classificazione, separazione in base alle differenti propriet fisiche: tamburo Wemco, crivelli,
separazione con tavole, separazione con bombardamento ionico, separazione a correnti indotte,
separazione magnetica, separazione per urto, ventilazione forzata, separazione ottica,
termoadesione.
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Altri trattamenti: termovalorizzazione, compost, discariche.
Medicina del Lavoro
Il rischio organizzativo: legislazione
Lo stress lavorativo
Mobbing
Bornout
Il lavoro a turni
Tutela della donna che lavora
Il rischio cancerogeno
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Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell`Ambiente e nei