R ES TAU R I & C O S TI Se ambite a un risultato simile, non sperate di cavarvela con pochi interventi in economia QUANTO COSTA RESTAURARE UNA CLASSICA? La domanda è complessa, inadatta a una risposta univoca. Proviamo a farci un’idea più precisa di quanto costi effettivamente un restauro completo, prendendo come esempio una Porsche 911 Testo: ALESSANDRO MUSCINELLI Foto: ARCHIVIO CA Q uanto costa restaurare un’auto storica? Una domanda come questa apre un ventaglio di considerazioni. La risposta è: “Dipende!” Non è semplice prevedere i costi finali di restauro di un’auto d’epoca: gli aspetti da considerare sono innumerevoli. Per cercare di tratteggiare un progetto ideale di restauro, che renda un’idea di massima, consideriamo come esempio una vettura importante e di grande attrattiva per il mercato: una Porsche 911. Immaginiamo che la nostra Porsche 911 sia rimasta ferma da una trentina d’anni sotto una tettoia. Certo, non ha preso la pioggia, ma è stata esposta a tutte le avversità climatiche tipiche del territorio dov’è custodita. Mi riferisco a un’auto che era funzionante, completa di tutti i pezzi e documenti: il tipico caso di “barn find”, la vettura nel fienile, più comune di quanto si creda. ACQUISTO E MANODOPERA La prima spesa da ponderare è senza ombra di dubbio l’acquisto della vettura. Guardando oggi le richieste per una Porsche 62 precedente al 1973, si è fortunati se se ne trova una per 15-20.000 euro, pur in condizioni pietose e non originale. D’altronde il solo nome Porsche scatena l’interesse di appassionati più o meno genuini, e la speculazione ha portato i prezzi a lievitare negli ultimi anni. E con simili cifre per esemplari bisognosi di cure, la seconda voce di costo più importante da considerare è la manodopera. Per un restauro a tutto tondo di un’auto di questo tipo, completa di ogni sua parte, dobbiamo aspettarci almeno 1.000 ore di manodopera specializzata. Sto parlando di un operatore esperto, in grado di lavorare con un certo ritmo senza sacrificare precisione e perizia. Simili caratteristiche si pagano non meno di 30,00 euro all’ora, un prezzo medio-basso, ma che può essere preso come riferimento. Non dimentichiamo che, se il nostro ipotetico restauratore di fiducia addebitasse ogni singolo minuto dedicato alla macchina – anche quando effettua ricerche o ricorre a soluzioni ingegnose – le ore di manodopera effettive potrebbero facilmente aumentare. Vi sembra un’esagerazione? 1.000 ore non sono altro che 6 mesi di lavoro a tempo pieno. Dunque, con un rapido calcolo, il nostro restauro ha già raggiunto i 30.000 euro di sola manodopera. E ciò prima di aggiungervi 6.600 euro di IVA. E la stima è persino ottimistica, dato che non abbiamo nemmeno considerato gli inevitabili costi accessori per ricerche particolarmente complesse, magari all’estero, o far realizzare pezzi su misura. E chi seguirà tutte le procedure burocratiche? Radiazione, libretto vecchio, targhe, revisione, bolli arretrati: tutte questioni che richiedono altro tempo. E altro denaro. I PEZZI DI RICAMBIO A tutto ciò va aggiunto il costo dei pezzi di ricambio. L’originalità o meno è una scelta strettamente personale, in base al livello cui si desidera portare la vettura e i propri gusti, ma ovviamente influenzerà il costo finale, così come le spese di spedizione, in particolar modo quando i componenti si trovino all’estero. Per dare un’idea, un parafango anteriore nuovo per una 911 costa mediamente 850 euro, prodotto su licenza dalla Dansk e venduto tramite la rete ufficiale Porsche. Ma, nello specifico, quali ricambi dobbiamo acquistare? Oltre allo stato della vettura, qui entra in gioco la capacità del nostro tecnico di riparare anziché sostituire. Proviamo a compilare un elenco di massima. Carrozzeria: qualche pannello eccessivamente arrugginito andrà cambiato. Generalmente si tratta dei parafanghi anteriori, dei longheroni sottoporta e di parte del pianale, al costo di circa 2.500 euro. Motore: nel caso abbia bisogno di cure, il propulsore potrebbe diventare una nota dolente. Una spesa di 5.500 euro è la norma per procurarsi tutti i ricambi: fasce elastiche, bronzine, tubi, guarnizioni, filtri, carter, frizione, valvole e tutto quanto sia sostituibile. Dopodiché dovrà essere assemblato con la massima accortezza. Mediamente, la ricostruzione di un motore Porsche dalla A alla Z, costa circa 20.000 euro. Cambio: nel caso fortunato in cui il cambio sia in ordine, tra paraoli, oli, additivi e pulizia esterna il conto sarà di circa 200 euro. Interni: gli interni si possono ancora trovare originali e in buono stato per circa 1.500 euro. Se volessimo farli rifoderare, andranno preventivati almeno altri 2.000 euro, per un lavoro ben fatto e con materiali originali. Pneumatici: gomme nuove e restauro dei cerchi sono un affare da 1.500 euro, come minimo. Sospensioni e freni: nuovi ammortizzatori e silent block, pastiglie e dischi, uniti a una revisione della geometria dell’assetto e dell’impianto frenante nel suo complesso richiedono dai 2.000 euro in su. Altri pezzi: lo scarico completo, da solo, costa circa 2.000 euro. Materiale di consumo: non vanno dimenticati i costi vivi per il materiale di consumo: vernici, disossidanti, additivi, sgrassatori, spazzole rotanti, dischi abrasivi, attrezzi speciali, oli, stucchi e molto altro ancora. 1.500 euro sono una stima realistica. IL RISULTATO Senza nemmeno considerare tutti i casi peggiori, siamo ormai intorno ai 60.000 euro di impegno economico per il solo restauro. Senza dimenticare i 13.200 euro di IVA ancora da sommare. E non abbiamo nemmeno menzionato l’impianto elettrico! Aggiungendo il costo iniziale della base del nostro progetto, eccoci alla soglia dei 90.000 euro. Per quanto mi riguarda, date le condizioni iniziali che abbiamo ipotizzato per la vetture, questa è la cifra minima per un restauro ben eseguito. Ma cosa si ottiene per un simile, non trascurabile impegno economico? In pratica una ricostruzione fedele al nuovo di un’auto che era tale quattro decenni fa. Una bella sommetta per un bel risultato. In sostanza, che si tratti di una vecchia Porsche 911, di una Fiat 1.100, di una Triumph o di qualsiasi altra auto, l’impegno in termini di manodopera è il medesimo. Certo, i pezzi di ricambio avranno costi differenti, ma non dimentichiamo quel fattore fondamentale che è la reperibilità: i componenti di una Porsche 911 sono tutti disponibili, nei canali ufficiali o nell’usato. Quelli della Fiat 1.100, invece, sono molto più rari, e trovarli richiederà tempo e una costante presenza a fiere e mercatini. Nessun restauro è uguale ad altri. Innumerevoli possono essere gli imprevisti che si incontrano strada facendo. I ricambi che non vanno bene per il modello, i resi, i ritardi, gli errori, le parti che si rompono. In una parola: un calvario! La sezione sottoporta di una 911 bisognosa di cure. Sotto, due fasi della lavorazione: ci è voluta più di qualche ora per ripristinarla COSA CONVIENE FARE? Per restaurare un’auto e fare un bel lavoro bisogna comunque smontare tutto, trovare i punti di ruggine nascosti, rinfrescare gli angoli dimenticati da tempo e inventarsi soluzioni man mano che si procede. E questo vale per qualsiasi auto si affronti. La complessità della vettura incide relativamente quando si deve smontare e rimontare tutto. Ciò non può che ripercuotersi sulla ragionevolezza economica di un restauro completo. Tralasciando per un momento la passione, se decidessimo di rivendere una vettura storica completamente restaurata, il valore non verrebbe radicalmente stravolto dal nostro investimento: questa è la dura legge del mercato. E dobbiamo accettarla. Per esempio, se spendessimo anche “solo” 25.000 euro per restaurare professionalmente una Fiat 124, sarà molto difficile rivenderla recuperando i costi sostenuti. Nel caso di una Porsche 911 come quella che abbiamo restaurato “virtualmente” lungo questo articolo, invece, il costo finale sarà più facilmente proporzionato al valore di mercato e potrebbe esserci anche del margine di guadagno, a seconda del modello specifico. Prima di cimentarsi con un restauro è bene essere consapevoli dell’impegno di tempo e denaro da dedicare alla nostra amata storica. “Con 10.000 euro la restauro completamente” è una frase da ingenui, o da incompetenti. Il tutto è reso ancora più difficile dalla necessità anticipare i costi, senza avere la certezza del prezzo di vendita dell’auto, né della durata delle lavorazioni. Se nonostante tutto siete determinati ad affrontare la sfida per l’amore della vostra quattro ruote classica, valutate seriamente la possibilità di farvi assistere da un consulente imparziale: un esperto del modello che possa seguire il restauro, valutando prezzi e interventi. Va bene innamorarsi di un’auto storica, ma senza perdere testa e portafogli! 63