Istituto Comprensivo Alda Faipò
Viale Europa 2 - 20060 GESSATE
Tel. 02/95781004
Fax 02/95383215
e-mail: [email protected]
[email protected]
Sito: www.icgessate.it
Piano
Offerta
Formativa
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate un cespuglio nella valle,
ma siate il miglior piccolo cespuglio
sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio se non potete essere un albero.
DOUGLAS MALLOCH
da Be the Best of Whatever You Are
Siate il meglio di qualunque cosa siate.
Cercate ardentemente di scoprire
a che cosa siete chiamati,
e poi mettetevi a farlo appassionatamente
Martin Luther King
da La forza di amare
Collegio dei docenti: Delibera n. 24 del 15/11/2011
Consiglio di Istituto: Adozione con delibera n. 44 del 23/5/2012
1
INDICE
Pag.
CHE COS’E’ IL POF
3
CHI SIAMO: presentazione dell'Istituto
4
FINALITA’ GENERALI DELL’ISTITUTO - SCELTE EDUCATIVE e ORGANIZZATIVE
5
IL TERRITORIO
7
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA:
 FUNZIONIGRAMMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 PERSONALE IN SERVIZIO NELL'ISTITUTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 PROFILO DELLA PROFESSIONALITA' DEI DOCENTI: FORMAZIONE E
AGGIORNAMENTO
8
11
11
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA:
(presentazione con notizie pratico-organizzative sull’attività quotidiana, il curricolo di base,
ampliamento dell’offerta formativa:)
12
13
 SCUOLA DELL’INFANZIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 SCUOLA PRIMARIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 SCUOLA SECONDARIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
15
17
PROGRAMMAZIONE:
 PREMESSA
 CRITERI DI PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO DIDATTICO-EDUCATIVO
 ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 INTEGRAZIONE ALUNNI DVA . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 INTEGRAZIONE ALUNNI DSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
 CRITERI DELLA PROGETTAZIONE DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . .
..
 MODALITA’ ATTUAZIONE ATTIVITA’ DIDATTICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
19
20
22
22
23
23
25
LA VALUTAZIONE: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
LA VALUTAZIONE NELLA DIDATTICA:
- la valutazione nella scuola dell’infanzia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
la valutazione nella scuola dell’obbligo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
26
26
27
RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA
29
2
CHE COS’E’ IL POF
Il POF (Piano dell’Offerta Formativa) è il piano organizzativo, educativo e didattico elaborato
dalle singole scuole, nel rispetto dell'autonomia didattico-organizzativa e della gestione di ogni
istituto (come previsto dall'art. 21 della legge n. 59 del 15 marzo 1997 )
L'autonomia non implica assenza di norme o di criteri generali; essa comporta
piuttosto che tali norme o criteri generali vengano rispettati in un campo di azione
più aderente alla realtà in cui si opera.

Il P.O.F. è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività
della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di
Istituto;

contiene la progettazione educativa e didattica;

è coerente con gli obiettivi delle indicazioni nazionali, ma nel contempo è centrato sui bisogni e
sulle caratteristiche della realtà locale;
In tale documento sono indicate le finalità, le scelte educative ed organizzative
che delineano l’identità culturale e progettuale di ciascun Istituto.
Il Piano dell’Offerta Formativa è corredato dai seguenti documenti:
•
Piano Annuale delle Attività (deliberato annualmente e
pubblicato sul sito di Istituto)
•
Regolamento d’Istituto (disponibile sul sito di Istituto)
•
Programmazioni curricolari dei tre ordini di Scuola.
(disponibili dal mese di settembre 2012 sul sito di istituto)
•
Valutazione del comportamento: voto/giudizio - descrittori
• Estratto Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri
•
Calendari scolastici delle singole Scuole (deliberato
annualmente e pubblicato sul sito di Istituto)
•
Patto di corresponsabilità (Scuola Secondaria pubblicato sul
sito di istituto )
• Codice etico per i docenti
•
Regolamento di disciplina per gli studenti della scuola
secondaria (pubblicato sul sito)
3
CHI SIAMO
Istituto Comprensivo Alda Faipò
Viale Europa 2 - 20060 GESSATE
Tel. 02/95781004
Fax 02/95383215
e-mail: [email protected]
[email protected]
Sito: www.icgessate.it
GESSATE
CAMBIAGO
Scuola infanzia (dal gennaio 2005)
Scuola infanzia (da settembre 2006)
“Olga Malvestiti”
“G. Prandi”
Via Salvo d’Acquisto
Via Vittorio Veneto
Tel. 02/95380380
Tel./fax 02/95308685
Scuola Primaria
Scuola Primaria
“Armando Diaz”
“Antonio Locatelli”
Viale Europa, 2
Via Vittorio Veneto
Tel. 02/95781004
Tel./fax 02/95308684
Scuola secondaria 1° grado
Scuola secondaria 1° grado
“ Cesare Beccaria “
“ Cesare Beccaria “
Viale Europa 1
Via Dante 21
Tel. 02/95384467
Tel./fax 02/95308683
LA SEGRETERIA ha sede a GESSATE, in viale Europa 4


è aperta dal lunedì al venerdì:
dalle ore 8.10 alle ore 9.10
dalle ore 11.45 alle ore 12.45 (solo per personale
interno)

dalle ore 15.15 alle ore 16.15
(solo durante il periodo di
attività didattica)
4
FINALITA’ GENERALI DELL’ISTITUTO
E SCELTE EDUCATIVE
La scuola accoglie alunni con caratteristiche naturali, economiche e sociali assai
diverse, ma ciò nonostante deve diventare per ciascuno l’ambiente che favorisce la
crescita individuale e sociale nel contesto di una collettività complessa.
In questa ottica, il nostro Istituto ha individuato alcune scelte fondamentali:
Promozione dello sviluppo armonico ed integrale della persona
◦
Rafforzare l’autostima e favorire un sereno confronto con i modelli valoriali
dell’adulto e della società
◦
Potenziare tutti gli interventi che facilitino il successo formativo nel rispetto dei ritmi
e degli stili di apprendimento di ciascuno
◦
Incoraggiare l’impegno personale, l’applicazione e lo sviluppo del senso di
responsabilità
◦
Favorire la capacità di essere protagonista del proprio processo di apprendimento e di
costruzione di sé.
Inserimento attivo ed equilibrato della persona nel gruppo sociale

Progettare attività e cogliere occasioni per accrescere le capacità comunicative.
 Favorire la costituzione di una rete di relazioni positive per facilitare l’integrazione e
rompere ogni situazione di isolamento.
 Favorire l’acquisizione da parte degli alunni di una propria identità personale e del proprio
ruolo nel contesto sociale.
 Rendere gli alunni consapevoli delle diversità culturali perché si confrontino in modo
positivo con realtà non conosciute.
 Contribuire allo sviluppo di una cultura di pace, cooperazione e solidarietà.
5
Elevazione culturale per la formazione di un cittadino consapevole,
responsabile e capace di contribuire al bene comune
con apporti personali
 Attivare occasioni formative diversificate per ampliare ed arricchire esperienze e orizzonti
culturali, impostare e risolvere problemi, operare scelte, esercitare lo spirito critico e la creatività
personale.
 Favorire la consapevolezza degli obiettivi, della metodologia e degli strumenti messi a
disposizione nelle varie attività.
 Offrire strumenti di comunicazione e di interazione con la realtà attuale.
Assicurare continuità all’interno e tra i vari ordini di Scuola
 Realizzare attività mirate all’inserimento degli alunni nelle nuove realtà educative e al raccordo
tra i vari ordini di Scuola
 Realizzare un curricolo che sia sviluppato dalla scuola dell’Infanzia alla scuola secondaria .
4 Coniugare l’offerta scolastica con le esigenze della realtà in cui si opera
 rilevare le attese e i bisogni dell’utenza
 attuare il controllo dei progetti caratterizzanti l’Offerta Formativa
SCELTE ORGANIZZATIVE
Garantire un servizio di qualità intesa come cura per gli alunni, per l’attività di insegnamento e
per l’ambiente di apprendimento.
La qualità quindi si realizza in una pratica quotidiana fondata su: responsabilità,
competenza, integrità e capacità di risposta.
La flessibilità intesa come l’insieme di azioni “scelte” e deliberate che consentono di allontanarsi
da un’offerta formativa uniforme, statica, determinata una volta per tutte.
6
IL TERRITORIO
Gessate e Cambiago, come gli altri comuni dell'hinterland milanese, hanno modificato negli ultimi
tempi, in modo repentino, la loro identità.
Il livello culturale delle famiglie non risulta, pertanto, omogeneo e di conseguenza gli alunni nel
nostro Istituto sono portatori di realtà umane e culturali differenti.
La scuola in questi anni ha cercato di individuare e soddisfare le esigenze che via via emergevano
dalla popolazione scolastica e ha arricchito l'offerta formativa, collaborando con diversi enti culturali
ed educativi operanti in entrambi i comuni - le biblioteche, gli oratori, le polisportive, il Parco Rio
Vallone - e utilizzando le strutture pubbliche di cui gli stessi dispongono: palestre, centri sportivi,
sala teatrale e oratorio.
7
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
FUNZIONIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Il D.S. è il rappresentante legale dell’istituzione
scolastica. Assicura il funzionamento generale dell’istituto entro il sistema di istruzione.
Promuove i diritti costituzionalmente tutelati:
1. il diritto all’apprendimento degli alunni
2. la libertà d’insegnamento dei docenti
3. la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie.
Esercita i poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane nel rispetto delle
competenze degli organi collegiali.
Attiva i necessari rapporti con gli enti locali e con le
realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche
del territorio per l’attuazione del Piano dell’Offerta
Formativa.
COLLABORATORI DEL DS
Supportano il Dirigente Scolastico nell’attività di
coordinamento e di organizzazione dell’ Istituto.
(docenti scelti dal Dirigente)
DIRETTORE DEI SERVIZI
GENERALI E AMMINISTRATIVI
Sulla base delle direttive di massima e degli
obiettivi, emanati dal Dirigente Scolastico,
sovrintende ai servizi generali e amministrativocontabili e ne cura l’organizzazione. Organizza e
dirige l’attività del personale ausiliario tecnico e
amministrativo che è posto alle sue dirette
dipendenze. Ha autonomia operativa e responsabilità
diretta nella definizione ed esecuzione degli atti
amministrativo-contabili, di ragioneria e di
economato, anche con rilevanza esterna.
FUNZIONI STRUMENTALI
Collaborano, secondo la specifica funzione, alla
gestione delle attività collegiali, predispongono il
monitoraggio dei processi, coordinano i lavori delle
commissioni di studio e di lavoro istituite dal
Collegio.
Eletti dal collegio
RESPONSABILI DI PLESSO
Eletti dai colleghi del plesso
Coordinano, organizzano, gestiscono e controllano
le attività del plesso.
8
ORGANI COLLEGIALI
presenti in tutte le istituzioni scolastiche, così come dispongono i decreti delegati:
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
Composto da rappresentati del
personale insegnante, del
personale A.T.A., da genitori
degli alunni, dal Dirigente
Scolastico
E
GIUNTA
ESECUTIVA
Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina
le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo
e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il
funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione
del regolamento interno dell'Istituto, l'acquisto, il rinnovo e la
conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in
merito alla partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e
ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.
Fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di
intersezione, di interclasse e di classe, ha potere deliberante
sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della
scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i
compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole
scuole. In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal
collegio dei docenti.
Inoltre il Consiglio di Istituto indica i criteri generali relativi alla
formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti e al
coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di
classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo
dell'Istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi
ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici
scolastici.
La Giunta esecutiva prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo
restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso e cura l'esecuzione delle
relative delibere.
COLLEGIO DEI
DOCENTI
Composto dal personale docente
di ruolo e supplente
Il Collegio dei docenti ha potere deliberante in materia di funzionamento
didattico dell'Istituto. Cura la programmazione dell'azione educativa anche
al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo
Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e
di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel
rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente.
CONSIGLI DI:
INTERSEZIONE
(sc.dell’infanzia)
INTERCLASSE
(sc.primaria)
Programmano e monitorano l'azione educativa e didattica.
Stabiliscono obiettivi trasversali, propongono progetti.
CLASSE
(sc.
Secondaria di 1° grado)
Composti dagli insegnanti
della classe e rappresentanti
dei genitori degli alunni
9
Gruppi di lavoro attivi nell’Istituto, per una gestione più incisiva e coordinata:
STAFF di DIREZIONE
Composto da: collaboratori del Ds , responsabili di plesso.; docenti con
funzioni strumentali,, responsabile Commissione Sicurezza, DSGA
COMITATO DIDATTICO
Composto da insegnanti coordinatori delle classi
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Composto da docenti coordinatori dei dipartimenti
disciplinari
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Dipartimento di ambito - campo di esperienza
( scuola dell’infanzia)
Dipartimenti di ambito (scuola primaria)
Dipartimenti disciplinari ( scuola secondaria di 1° grado)
Elabora proposte condivise e pianificazione
attività Collegiali
Promuove le intese tra i coordinatori, la soluzione
di aspetti critici della gestione delle classi e la
sperimentazione della nuova organizzazione dei
Consigli di Classe.
Promuove la ricerca e la documentazione
disciplinare in merito alla didattica per abilità e
competenze.
Gestisce il coordinamento dei dipartimenti
disciplinari.
Analizzano obiettivi specifici di apprendimento
per la condivisione di significati e priorità.
Declinano le valenze educative e formative delle
discipline o dell’ambito o del campo di
esperienza in relazione al Pof:
sono preposti alla ricerca e all’individuazione di
saperi irrinunciabili, di metodologie e mezzi, alla
costruzione di test e prove di verifica e alla
programmazione di attività a classi aperte
10
PERSONALE DOCENTE IN SERVIZIO NELL’ISTITUTO
Nell’Istituto operano:
 un gruppo di docenti che conta un’esperienza lavorativa pluriennale e continuativa;
 un gruppo di docenti precari, la cui composizione cambia, in parte, di anno in anno reclutati,
per l’intero anno scolastico su posti che in organico risultano vacanti;
(poiché nella scuola primaria risultano vacanti numerosi posti, questa tipologia di docente è numericamente consistente)
 un gruppo di docenti nominati per sostituire, per il tempo strettamente necessario, insegnanti
assenti per varie ragioni.
I nuovi docenti vengono accolti e inseriti nel sistema scuola dell’Istituto dopo un incontro con il
Dirigente Scolastico, che provvede all’assegnazione alle classi.
Il responsabile di plesso, poi, presenta il contesto lavorativo in relazione agli aspetti organizzativodidattici.
PROFILO DELLA PROFESSIONALITA’ DEI DOCENTI:
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Il profilo di questa professionalità è declinato nell’art.27 del CCNL del 7-10-2007 che si esprime
come segue:
“ Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari,
psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca,
documentazione e valutazione tra loro correlati ed interagenti, che si sviluppano col
maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistemazione della pratica
didattica. I contenuti della prestazione professionale del personale docente si
definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di
istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell’Offerta formativa della
scuola. “
La formazione dei docenti rende la scuola aderente alla realtà in cui opera e garantisce all’interno
della scuola innovazione culturale, ammodernamento organizzativo e qualità didattica.
La partecipazione ad attività di formazione ed aggiornamento è funzionale alla piena realizzazione e
allo sviluppo della professionalità.
L’Istituto favorisce la partecipazione dei docenti alle attività di formazione-aggiornamento promosse
dall’amministrazione e dagli Enti accreditati dalla stessa e utilizza le risorse destinate allo scopo per
organizzare, anche in rete con altri Istituti, attività di formazione sulla base delle esigenze individuate
dal Collegio dei docenti.
11
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
I tre ordini di scuola
Organizzazione delle scuole del primo ciclo
Il sistema di istruzione nazionale prevede un primo ciclo articolato in due percorsi scolastici
consecutivi e obbligatori:

la scuola primaria, della durata di cinque anni;

la scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni.
La scuola primaria può essere preceduta dalla frequenza della scuola
obbligatoria, della durata di tre anni.
dell’Infanzia, non
Il sistema scolastico formativo è stato oggetto di riforma degli ordinamenti che hanno interessato
tutti gli ordini di scuola.
Attualmente la scuola organizza la propria attività in ottemperanza alla riforma attuata con la legge
n. 53 del 28 marzo 2003 (e successive integrazioni e modifiche) e alle Indicazioni per il curricolo,
emanate con il Decreto 31/7/2007.
12
La SCUOLA dell’INFANZIA
Calendario ed orario della scuola
Scansione della giornata scolastica
8.00 - 9.00
9.00 – 11.30
12.00 – 13.00
13.00 – 14.00
14.00 – 15.45
15.45 – 16.00
Ingresso ed accoglienza
Attività didattica
Pranzo
Attività ludiche
Attività didattica
(riposo per i bambini di 3 anni)
Uscita
La scuola dell’infanzia è aperta a tutte le bambine e bambini italiani e stranieri che
abbiano un'età compresa fra i tre e i cinque anni compiuti entro il 31 dicembre.
Ha durata triennale e non è obbligatoria.
Questo primo segmento del percorso di istruzione concorre allo sviluppo delle relazioni,
dell’autonomia e della creatività, offrendo a tutti le medesime opportunità educative.
La scuola dell’infanzia contribuisce alla formazione integrale dei bambini e, nella sua autonomia e
unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con la scuola primaria (art. 2 legge n.
53 del 28 marzo 2003).
Possono iscriversi alla scuola dell’infanzia i bambini che compiono tre anni di età entro il 30 aprile
dell’anno scolastico di riferimento.
Tale possibilità è, comunque, subordinata alle seguenti condizioni previste dall’articolo 2 del
Regolamento (dpr 89/2009):
a) disponibilità dei posti;
b) accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa;
c) disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell'agibilità e funzionalità, tali da
rispondere alle diverse esigenze dei bambini di età inferiore a tre anni;
d) valutazione pedagogica e didattica, da parte del collegio dei docenti, dei tempi e delle
modalità dell'accoglienza.
Finalità del processo formativo
Per ogni bambina e bambino la Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
l’identità significa imparare a stare con gli altri, sentirsi sicuri in un ambiente
sociale allargato, sentirsi riconosciuti come persona unica ed irripetibile.
2.Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il
proprio corpo, partecipare alle attività nei diversi contesti, avere fiducia in sé e fidarsi degli altri,
realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi, provare piacere nel fare da sé e saper chiedere
aiuto, esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni, esplorare la realtà e comprendere
le regole di vita quotidiana.
3.Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso
l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto.
4.Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la
necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise.
1.Sviluppare
13
Il curricolo
Le Indicazioni ministeriali del 2007 costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione
curricolare affidata alle scuole. Ogni scuola predispone il curricolo nel rispetto delle finalità e dei
traguardi di sviluppo delle competenze. Organizza le sue proposte educative e didattiche all’interno
di un ambiente di apprendimento ( curricolo implicito), attraverso i campi d’esperienza ( curricolo
esplicito).
L’ambiente di apprendimento
L’ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta
riconosciuto, valorizzato e sostenuto.
I campi di esperienza
I campi d’esperienza sono i diversi ambiti dell’agire del bambino modi di leggere ed elaborare la
realtà circostante con l’aiuto dell’insegnante.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino di
approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e
formalizzazione.
I campi che la Scuola prende in considerazione sono i seguenti:
1. Il sé e l’altro
E’ il campo che mira allo sviluppo della coscienza dell’io, tramite la distinzione dell’io
dall'altro. In questi anni si definisce e si articola l’identità di ciascun bambino e bambina
come consapevolezza del proprio corpo, della propria personalità e del proprio stare con gli
altri. L’attività della scuola consiste nel far conoscere e scoprire gli altri, nel far condividere
valori, nel riflettere sulle grandi domande.
2. Il corpo e il movimento
Identità, autonomia, salute
I bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso e il controllo del corpo, delle sue
funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione
attraverso giochi, attività di movimento, attività di routine e di educazione alla salute.
3. Linguaggi, creatività, espressione
Gestualità, arte, musica, multimedialità
I bambini possono esprimersi in linguaggi differenti: con la voce, il gesto, la
drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione e la trasformazione dei materiali più
diversi, le esperienze grafico-pittoriche, i mass media e l’arte. Attraverso questo campo
d’esperienza, gli insegnanti favoriscono la fruizione dei diversi linguaggi espressivi.
4. I discorsi e le parole
Comunicazione, lingua, cultura
I bambini sono portati ad esprimersi verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il
mondo, a conversare, dialogare, a riflettere sulla lingua, ad avvicinarsi alla lingua scritta.
Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria lingua materna consolidano
l’identità culturale e personale e si aprono ad altre culture.
5. La conoscenza del mondo
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
I bambini esplorano la realtà, imparando ad organizzare le proprie esperienze attraverso
azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il
rappresentare con disegni e con parole. Attraverso le attività proposte, il bambino comincia
a capire l’importanza di guardare sempre meglio i fatti, confrontando le proprie idee con le
idee proposte dagli adulti e dagli atri bambini.
14
LA SCUOLA PRIMARIA
Organizzazione generale
Al momento dell’iscrizione i genitori possono esprimere la propria preferenza, nei limiti imposti
dalle Direttive Ministeriali, tra i seguenti modelli di orario:
TEMPO SCUOLA di 40 ore settimanali
ORARIO:
MENSA:
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.25/8.30 alle ore 16.30
compresa, garantita e obbligatoria
TEMPO SCUOLA di 30 ore settimanali
Attualmente questo modello va ad esaurimento.
ORARIO:
MENSA
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle ore 8.25/8.30 alle ore 16.30
martedì dalle ore 8.25/8.30 alle ore 12.30
non garantita e comunque solo nei giorni di rientro
TEMPO SCUOLA di 27 ore settimanali
ORARIO:
lunedì, mercoledì, giovedì dalle ore 8.25/8.30 -16.30
martedì e venerdì dalle ore 8.25/8.30 alle ore 12.30.
MENSA
non garantita e comunque solo nei giorni di rientro
TEMPO SCUOLA di 24 ore settimanali
ORARIO:
lunedì, giovedì dalle ore 8.25/8.30 alle 16.30
Martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.25/8.30 alle ore 12.30.
MENSA
non garantita e comunque solo nei giorni di rientro
Servizi a richiesta di competenza delle Amministrazioni Comunali
Di anno in anno le Amministrazioni comunali deliberano in merito ai seguenti servizi:
- trasporto alunni, mensa pre-scuola e post-scuola
15
Organizzazione didattica
Le discipline di studio sono aggregate in ambiti disciplinari (linguistico-antropologico e matematicoscientifico), assegnati dal Dirigente Scolastico ai docenti sulla base dei criteri stabiliti dagli organi
collegiali.
Il curriculum di base è comune a tutti i tempi scuola e sviluppa le seguenti discipline:
Italiano
Storia, Cittadinanza e Costituzione
Geografia
Arte e Immagine
Musica
Inglese
Matematica
Scienze naturali e sperimentali
Tecnologia
Corpo, movimento, Sport
Religione Cattolica / Attività alternativa
Finalità educative
La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, promuove lo sviluppo
della personalità.
Ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base.
Avvia allo studio della lingua italiana, all’alfabetizzazione della lingua inglese e all’utilizzazione di
metodologie scientifiche inerenti i fenomeni naturali e le loro leggi.
Valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, educa ai principi
fondamentali della convivenza civile.(DL n.59)
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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Organizzazione generale
Al momento dell’iscrizione, i genitori possono esprimere la propria preferenza tra i seguenti modelli
di orario:
TEMPO NORMALE: 30 ORE SETTIMANALI
ORARIO: dal lunedì al venerdì: ingresso: h.8.00/8.05
Lezioni : h.8.05/13.35
N° 1 rientro pomeridiano: h.14.30/16.30
Mensa facoltativa, non garantita e comunque solo nei giorni di rientro
pomeridiano
TEMPO PROLUNGATO: 36 ORE SETTIMANALI
ORARIO: dal lunedì al venerdì: ingresso: h.8.00/8.05
Lezioni : h.8.05/13.35
N° 3 rientri pomeridiani: h.14.30/16.30
La mensa, nei tre pomeriggi di rientro, è obbligatoria ed è parte integrante dell’orario scolastico.
Di anno in anno le Amministrazioni comunali deliberano autonomamente, in merito al servizio di
trasporto alunni.
La scelta di tempo scuola effettuata rimane confermata per l’intero corso di studi
nella scuola secondaria di 1° grado.
Organizzazione didattica
Le discipline curricolari sono comuni a entrambi le tipologie di tempo scuola:
Italiano, Storia e Geografia
Inglese
Seconda Lingua comunitaria: Francese
Matematica e Scienze
Tecnologia
Arte e Immagine
Musica
Scienze Motorie e Sportive
Religione cattolica
Il tempo prolungato si distingue per un’ulteriore offerta formativa che si concretizza nella
attivazione di laboratori e di spazi dedicati allo studio assistito.
Per ogni disciplina è prevista una programmazione annuale che si integra con gli obiettivi trasversali
concordati nei Consigli di classe.
17
Finalità educative
La frequenza alla scuola secondaria di primo grado è obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e
stranieri che abbiano concluso il percorso della scuola primaria o abbiano ottenuto l’idoneità alla
frequenza della scuola secondaria.
Nell’attuale normativa l’obbligo di istruzione riguarda la fascia di età d’età compresa tra i 6 e i 16
anni.
Il primo ciclo di istruzione si conclude con un esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo
di accesso al secondo ciclo.
La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline, è finalizzata alla crescita delle
capacità autonome di studio e di interazione sociale.
Organizza ed accresce, anche attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie
informatiche, le conoscenze e le abilità, in relazione alla tradizione culturale e all’evoluzione sociale,
culturale e scientifica della realtà contemporanea.
Sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e
vocazioni degli allievi, fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e
formazione, introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione Europea.
Dall’a.s. 2009/2010 è stato istituito presso la Scuola, sia a Gessate che a Cambiago, il Centro
Sportivo Studentesco con le seguenti finalità:
 Favorire l’abitudine all’attività motoria
 Educare al rispetto degli altri, all’accettazione reciproca e alla collaborazione per intervenire
in modo positivo nella realtà
 Abituare gli alunni a vivere in modo positivo il proprio tempo libero e le strutture del
territorio (prevenzione e disagio)
 Permettere la promozione dell’eccellenze
Obiettivi:
 Sviluppo dello schema corporeo e del controllo motorio
 Avviamento allo Sport
 Miglioramento autocontrollo e autostima
Il periodo di attuazione dei corsi va da ottobre ad aprile.
L’organizzazione dei corsi stessi e dei relativi partecipanti viene stabilita annualmente dalle docenti
di Scienze motorie.
18
PROGRAMMAZIONE
PREMESSA
La rapidità dei cambiamenti sociali impone ai sistemi educativi di fornire agli alunni
gli strumenti per comprendere la realtà e il divenire delle situazioni.
In questo contesto e seguendo la “Raccomandazione” del Parlamento europeo e Consiglio
dell’Unione(18.12.2006), appare essenziale finalizzare la proposta formativa al raggiungimento di
competenze durature e insieme flessibili: un ragazzo è riconosciuto “competente” quando,
facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per :

Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri;

Interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda e influenzarlo positivamente;

Risolvere i problemi che di volta in volta incontra;

Riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando
occorre;

Comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali;

Maturare il senso del bello;

Conferire senso alla vita.
Le competenze diventano quindi obiettivo di un curricolo che accompagna l’alunno
nel suo percorso scolastico.
CRITERI DI PROGRAMMAZIONE
DELL'INTERVENTO DIDATTICO-EDUCATIVO
MOTIVAZIONE
Poiché l’alunno si presenta a scuola con una dotazione di esperienze, di informazioni, di abilità e di
personali modalità di apprendere, nello svolgimento del curricolo si fa leva sulla motivazione
intrinseca, “propria degli alunni”, attraverso un’accurata scelta delle proposte didattiche che
rispondano al loro desiderio di conoscenza, di autonomia e di realizzazione di sé.
SIGNIFICATIVITA’
Le proposte culturali, in coerenza con le Indicazioni per il curricolo, si sviluppano dai campi di
esperienza (scuola dell’infanzia) all’impostazione disciplinare (scuola secondaria di 1 grado)
attraverso un’articolazione didattica raggruppata per ambiti disciplinari (scuola primaria) secondo
una logica di continuità.
La programmazione delle attività favorisce l’integrazione delle conoscenze e la comprensione della
realtà nel suo complesso, sostenendo l’esplorazione e la scoperta e sollecitando gli alunni a cercare
soluzioni anche originali, attraverso un pensiero creativo. In questo contesto, i percorsi didattici
vengono proposti, anche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e la riflessione su ciò che
si fa.
19
IDENTITA’ E SOCIALITA’
Per favorire lo sviluppo sociale e armonico dell’identità individuale degli alunni, si considera il
gruppo, nelle sue diverse composizioni, come dimensione per comunicare, collaborare, apprendere,
produrre. L’attività scolastica favorisce i momenti di scambio fra alunni, gruppi e scuole per
valorizzare le specificità di ciascuno.
COOPERAZIONE
Per sviluppare atteggiamenti critici e comportamenti sociali responsabili in tutti gli allievi e per
sostenere atteggiamenti di cittadinanza consapevole, si promuovono percorsi didattici volti a
incoraggiare un apprendimento collaborativo ed aperto alle diverse culture e alla molteplicità di
linguaggi.
ORIENTAMENTO
Una particolare attenzione è riservata alla graduale conquista, da parte dell’alunno, della
consapevolezza di sé e del “proprio ruolo sociale”. Nell’articolazione dell’azione educativo –
didattica si cerca di offrire a ciascuno la possibilità di confrontarsi con le proprie aspirazioni, per
prendere coscienza delle proprie attitudini e capacità cognitive.
ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE
I docenti di ciascun ordine di scuola programmano collegialmente e individualmente l’attività di
insegnamento.
La programmazione si realizza a livello collegiale e si articola in :
o
Programmazione d’Istituto / Collegio Docenti: ambito educativo, didatticodisciplinare
o
Programmazione d’Intersezione (scuola dell’infanzia), di Interclasse (scuola primaria)
e di Consiglio di Classe (scuola secondaria)
o
Programmazione di sezione/ classe di team
o
Programmazione del docente relativa alle materie o all’ambito di insegnamento: viene
elaborata dal singolo insegnante in coerenza con: gli indirizzi generali degli organi collegiali,
i curricula delle discipline, il piano dell’arricchimento dell’offerta formativa e il progetto
formativo di classe.
Le fasi della programmazione:
1.L’analisi della situazione iniziale
2.La definizione di:
-
Obiettivi generali di tipo pedagogico
Obiettivi didattici / disciplinari / interdisciplinari
(
in coerenza con le Indicazioni per il curricolo 2007,
con gli Indicatori predisposti per la scheda di valutazione
e con le competenze finali predisposte dall’Istituto)
vedi Curricolo in verticale
e scheda competenze finali
(in allegato)
3.La selezione dei contenuti
4.La selezione delle metodologie e delle strategie
5.L’individuazione di procedure di osservazione, valutazione e autovalutazione per il monitoraggio
degli insegnamenti e degli apprendimenti
20
“gli individui apprendono in maniera diversa uno dall'altro secondo le modalità e le
strategie con cui ciascuno elabora le infomazioni : un insegnamento che tenga conto
dello stile di apprendimento dello studente facilita il raggiungimento degli obiettivi
educativi e didattici (dalle linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di
apprendimento – D.M. 12/7/2011).
Il nostro Istituto garantisce un percorso formativo che partendo da questa premessa si basa su una
programmazione attenta ai bisogni e alle diversità dei singoli alunni.
Per affrontare il problema dell’integrazione, la scuola attua un
FLESSIBILE, caratterizzato dalle seguenti modalità di lavoro:
MODELLO ORGANIZZATIVO
-
DIDATTICO
•
organizzazione di laboratori, a piccoli gruppi o apertura delle classi per :
- dare stimoli più adeguati,
- favorire l’uso di più linguaggi,
- potenziare le abilità cognitive,
- prevenire e/o ridurre i comportamenti problematici.
•
utilizzo graduale e progressivo di metodologie e tecniche per :
- facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali,
- accrescere l’efficacia del processo insegnamento- apprendimento,
- rompere l’isolamento della classe e della scuola con il mondo esterno.
•
avvio di progetti, oppure partecipazione a tutti quelli che, a livello di plesso, di classe o di
piccolo gruppo, coinvolgono gli alunni in difficoltà ed i loro compagni per:
- sviluppare le capacità di relazionarsi con gli altri,
- favorire l’autonomia personale,
- promuovere la creatività.
•
continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per:
- favorire l’inserimento nel nuovo ambiente,
- favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni,
- mantenere la propria autostima.
- consentire ai nuovi docenti l’impostazione e l’avvio di un piano educativo individualizzato
A tale scopo sono previste:
 forme di consultazione fra insegnanti del ciclo inferiore e del ciclo superiore,
 incontri fra genitori e le componenti dei servizi sociali, medici scolastici e psicopedagogici,
 progetti con distaccamento o ore aggiuntive di servizio da parte dei docenti che hanno seguito
gli alunni in difficoltà.
Per gli alunni con difficoltà di apprendimento l'insegnante elabora una didattica individualizzata,
utilizzando metodologie e strategie diverse, per aiutare lo studente al perseguimento degli obiettivi
comuni della classe.
In caso di disturbi specifici o di alunni diversamente abili la Scuola programma un'azione
formativa personalizzata, che si pone obiettivi diversi dalla programmazione di classe,
essendo strettamente legata alla particolarità del singolo alunno.
21
INTEGRAZIONE Alunni diversamente abili
Per garantire ad ogni alunno DVA un percorso adeguato e rispettoso della singola persona, la scuola
predispone un “Piano Educativo Individualizzato” chiamato PEI.
Nel PEI vengono affrontati i seguenti punti:

conoscenza degli alunni sotto il profilo psicologico, socio-relazionale e cognitivo, attraverso
una attenta e sistematica osservazione dei soggetti nelle varie situazioni.


individuazione delle aree di maggiore potenzialità degli alunni, tenendo conto delle indicazioni della famiglia, degli operatori sanitari e scolastici.
stesura di un piano educativo - personalizzato, cioè calibrato sulle potenzialità del singolo,
- integrato con la programmazione della classe.

verifica e valutazione del piano di lavoro, mediante un’attenta registrazione dei progressi degli alunni.
Risorse
Nei suoi interventi a favore degli alunni portatori di handicap la scuola si avvale di:
o personale in organico con titolo di specializzazione
o assistenti forniti dagli Enti Locali
o gruppo di lavoro ristretto GLHO (Gruppo Lavoro Handicap Operativo) composto da:
- insegnanti di classe/sezione
- insegnanti di sostegno
- dirigente scolastico o un delegato dallo stesso
- genitori dell’alunno
- operatori ASL
Il gruppo GLHO ha il compito di:
programmare e verificare il PEI
incontrare ogni due mesi i genitori dei bambini
incontrare gli specialisti all’inizio dell’anno e in caso di necessità
o gruppo di lavoro sull’handicap o GLHI (Gruppo Lavoro Handicap Istituto) composto da rappresentanze di:
- Dirigente Scolastico,
- insegnanti,
- operatori dei servizi,
- genitori degli alunni in difficoltà
Il gruppo GLHI ha il compito di collaborare alle iniziative educative e d'integrazione,
a livello di Istituto .
INTEGRAZIONE Alunni DSA
La scuola è da anni impegnata nell'attuare misure compensative e dispensative indicate dagli esperti
e previste dalla normativa.
Poiché il Ministero ha affrontato in maniera sistematica la problematica nel documento “Linee guida
per il diritto allo studio degli alunni con disturbi specifici di apprendimento”(D.M. 12/7/2011),
l'Istituto è impegnato nello studio e attuazione delle indicazioni contenute in tale nota ministeriale.
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INTEGRAZIONE Alunni stranieri
L'integrazione scolastica degli alunni stranieri è stata declinata nel protocollo di accoglienza (vedi
allegati), in cui vengono definite pratiche condivise all'interno dell’Istituto, al fine di favorire
l'inserimento e l'integrazione degli alunni stranieri.
Iscrizioni sempre più frequenti al nostro Istituto di alunni stranieri hanno portato alla realizzazione di
un progetto “Tutti a scuola” in cui la diversità diventa risorsa e non fattore
discriminante per “star bene insieme, per conoscere, per comprendere, per partecipare”.
L’attuazione del progetto è subordinata alle risorse di personale in organico.
Criteri della progettazione dell’attività didattica
L’attività di programmazione è preceduta dalla progettazione.
Per l’elaborazione della progettazione, i docenti dell’Istituto fanno propri i seguenti criteri:
 la situazione specifica degli alunni e del territorio;
 la natura e la valenza formativa delle discipline;
 il patrimonio culturale ed esperienziale degli alunni;
 la necessità dell’unitarietà dei percorsi formativi e didattici all’interno della classe;
 la necessità dell’individualizzazione, dell’integrazione e del recupero per articolare la
progettazione stessa in percorsi il più possibile adeguati ai ritmi, alle esigenze e alle
potenzialità di ciascuno;
 la formulazione degli obiettivi, contestuale e coerente con l’elaborazione di modalità di
verifica e valutazione.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA
Nel rispetto della libertà di insegnamento, i docenti sperimentano e condividono, oltre alle lezioni
frontali, modalità diverse di “far scuola”, che tendano a favorire la motivazione, il rapporto con la
realtà, l’operatività dell’alunno e il suo essere protagonista, l’esplorazione delle capacità individuali e
di risorse personali.
Per questo, da tempo, si realizzano esperienze significative, quali ad esempio:

gite ed uscite culturali e didattiche

progetti specifici di carattere espressivo - creativo

didattica laboratoriale, sia all’interno della classe sia in spazi strutturati

lezioni interattive

lezioni svolte con il supporto di materiale audiovisivo, multimediale.
23
VALUTAZIONE
In via preliminare è necessario delimitare il campo della valutazione.
Possiamo infatti rintracciare i diversi profili di una valutazione strettamente didattica
(rivolta ad apprezzare i processi e gli esiti dell’apprendimento):
una di istituto, volta a rilevare le caratteristiche del servizio erogato da una “istituzione scolastica”,
una valutazione di sistema, orientata a cogliere le grandi tendenze a livello nazionale, il
rapporto costi/benefici, i macro-indicatori, il peso delle variabili geografiche e territoriali.
LA VALUTAZIONE NELLA DIDATTICA
Valutare è una componente della professionalità dell’insegnante indispensabile per orientare l’ azione
educativa.
La valutazione è anche uno strumento pedagogico con valore formativo, poiché contribuisce alla
realizzazione dei progressi dello studente.
La valutazione è punto di partenza della programmazione e si articola in :
-
Valutazione degli obiettivi formativi nella scuola dell’Infanzia;
-
Valutazione degli apprendimenti e del percorso formativo nella scuola
dell’obbligo;
-
Certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e al termine della
scuola secondaria.
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il percorso di sviluppo dell’azione formativa viene osservato in 3 momenti:
All’inizio dell’anno scolastico, per conoscere la situazione di partenza;
Durante l’anno scolastico, per valutare le attività realizzate nell’ambito dei campi di esperienza;
Al termine dell’anno scolastico, per una verifica degli obiettivi formativi funzionali ai traguardi di
sviluppo delle competenze
Al termine della scuola dell’infanzia, in un’ottica di continuità con la scuola elementare, gli esiti
delle valutazioni vengono condivisi con le insegnanti del ciclo superiore.
Il Ministero non prevede un documento ufficiale di valutazione. ..
Le famiglie vengono informate sui traguardi di sviluppo, durante i colloqui individuali.
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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’OBBLIGO
(scuola primaria e scuola secondaria)
La verifica e la valutazione sono momenti fondamentali di un processo continuo, volto alla
conquista dei risultati prefissati e devono essere intese sia come “misurazione” di ciò che si sa, sia
come occasione di riflessione sui percorsi di ognuno.
Il processo di verifica/valutazione si sviluppa nell’arco dell’intero anno scolastico ed ha come scopi:
o la promozione del successo formativo
o
l’accertamento nella progressione degli apprendimenti
o l’adeguamento degli interventi didattico-educativi
o
l’eventuale predisposizione di piani di recupero o potenziamento.
Per valorizzare l’impegno dell’alunno, gli insegnanti esplicano la loro funzione educativa:
 rinforzando gli atteggiamenti positivi degli alunni
 motivando al recupero in caso di risultati negativi
 accompagnando l’alunno al raggiungimento degli obiettivi stabiliti
Gli alunni della scuola dell'obbligo, negli ultimi anni, tra le diverse prove valutative, hanno
affrontato anche quelle predisposte dall'INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema
educativo dell'Istruzione).
Dal 2009 tali prove sono state inserite anche nell'esame di licenza media e concorrono alla
valutazione finale.
Queste misurazioni degli apprendimenti sono un ulteriore strumento per migliorare l'operato della
scuola.
I tempi della valutazione sono:

la valutazione iniziale, che ha lo scopo di rilevare i livelli di partenza degli alunni, viene
espressa preferibilmente mediante giudizi discorsivi

la valutazione durante il percorso, che gli insegnanti predispongono, durante le fasi del
processo didattico e conformemente con gli obiettivi di percorsi individualizzati o
personalizzati, mediante strumenti di osservazione / verifica, di volta in volta pianificati per
rilevare/monitorare gli apprendimenti.
Gli esiti della valutazione, espressi mediante voti numerici, giudizi sintetici o giudizi discorsivi,
vengono comunicati agli alunni e alle famiglie, tramite la trascrizione scritta sul diario o, nelle
scuole medie, sul libretto scolastico.
Da queste rilevazioni, gli alunni ricevono segnali sulla validità delle loro modalità e strategie di
apprendimento, mentre ogni insegnanti riflette sull’efficacia della programmazione e dell’attività
didattica realizzata.

La valutazione al termine del quadrimestre e al termine dell’anno scolastico, espressa
con voti numerici riportati nei documenti ufficiali (scuola primaria e secondaria), fa
25


riferimento sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al comportamento. Tiene conto, oltre
che dei risultati ottenuti, dei miglioramenti conseguiti.
Al termine della classe terza della scuola secondaria, viene rilasciato il documento di
valutazione con il giudizio di idoneità alle prove d’esame.
Al termine della scuola primaria e della scuola secondaria, viene rilasciata una
certificazione delle competenze, oltre all’attestato di promozione alla classe successiva.
La VALUTAZIONE, effettuata durante il percorso scolastico, considera i livelli raggiunti
nell'acquisizione di conoscenze e abilità in relazione ad un punto di partenza e ad interventi
realizzati.
La CERTIFICAZIONE FINALE, dichiara il livello di padronanza delle competenze (competenze,
abilità e loro utilizzo – vedi premessa alla programmazione pg. 21) pertinenti al livello di scolarizzazione
frequentato.
26
RAPPORTO SCUOLA-FAMIGLIA
Il nostro Istituto, riconoscendo alla famiglia il ruolo di primo soggetto educante, attribuisce
importanza rilevante al rapporto Scuola-Famiglia e lo considera risorsa fondamentale, al fine della
formazione equilibrata ed armonica dell’alunno.
S’IMPEGNA PERTANTO a promuovere :
-
un coinvolgimento dei genitori, sempre più propositivo e corresponsabile, in iniziative
di classe e di Scuola;
-
la partecipazione alla Commissione Salute, alla Commissione Mensa e al Comitato
Tecnico Sportivo;
-
l’intervento a spettacoli teatrali e/o musicali di interclasse e/o di plesso, mostre, ricorrenze
e feste della Scuola (Natale e/o fine anno) a serate a tema ;
-
l’adesione a corsi di aggiornamento sulle problematiche educative e di apprendimento allo
scopo di collaborare reciprocamente per un fine comune, nel rispetto dei diversi compiti e
nella valorizzazione delle diverse competenze.
-
relazioni significative con tutte le famiglie attraverso gli organismi collegiali nelle forme
sotto indicate:
per la Scuola dell’Infanzia
- assemblee periodiche d’Istituto
- assemblee di sezione con docenti e genitori
- intersezione con la presenza dei rappresentanti dei genitori
- colloqui su necessità e quadrimestrali
- scambi d’informazione all’ingresso e all’uscita degli alunni
- feste , ricorrenze e Open day
per la Scuola Primaria
- contratto formativo
- assemblee di classe con docenti e genitori
- interclasse con la presenza dei rappresentanti dei genitori, aperte a tutti i genitori
- colloqui quadrimestrali
- ulteriori colloqui su richiesta degli insegnanti 3/o dei genitori
- consegna delle schede di valutazione di fine quadrimestre
per la Scuola Secondaria
- patto di corresponsabilità
- consigli di classe con docenti e genitori
- colloqui settimanali su appuntamento concordato con la famiglia
- ricevimento collettivo a fine quadrimestre
- foglio informativo (I bimestre) con consiglio orientativo per le classi terze
- lettera informativa (II quadrimestre) per gli alunni con problemi didattici e/o
comportamentali
- consegna delle schede di valutazione di fine quadrimestre.
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P.O.F. anno scolastico 2012/2013