SERVIZIO DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA:
Dr. Ermanno Soldinger
Martedì-Mercoledì
Dr. Andrea Ederle
Lunedì-Giovedì
Tel. 045/8378250
ESAME COLONSCOPIA
IL GIORNO DELL’ESAME RICORDARSI DI PORTARE
libretto sanitario
impegnativa per colonscopia (solo se l’esame è in convenzione SSN)
impegnativa per esame istologico (solo se l’esame è in convenzione SSN)
indagini precedenti
documentazione clinica inerente
Cos’è una colonscopia: si tratta di un esame diagnostico ed in alcuni casi anche di una
procedura terapeutica (che serve a curare) che viene effettuata con uno strumento
flessibile di poco più di un centimetro di diametro che viene inserito nell’ano e fatto risalire
nel colon ( intestino crasso) per osservarlo dall’interno; talora se è indicato, si osserva
anche nell’ultima ansa del tenue (piccolo intestino) al suo sbocco nel colon. Lo strumento
viene spinto lentamente nel colon, effettuando le varie curve del viscere tramite tiranti che
consentono di spostare la punta, e l’interno è visualizzato da una piccolissima telecamera
(videoscopia) o da un fascio di fibre ottiche (fibrocolonscopia).
A cosa serve la colonscopia: serve ad evidenziare eventuali alterazioni della mucosa del
colon (infiammazioni, diverticoli, alterazioni vascolari, polipi, tumori) o ad escluderle; è di
solito un esame attendibile, se eseguito in buone condizioni di pulizia intestinale e
permette, rispetto ad altre indagini come ad esempio il clisma opaco, di effettuare, se
servono, delle biopsie o di togliere gli eventuali polipi presenti con un’ansa nelle quale
passa della corrente elettrica. In taluni casi si può evidenziare la sede di un’emorragia. La
prevenzione dei tumori del colon si basa proprio sulla individuazione dei polipi e sulla loro
asportazione, interrompendo la sequenza polipo-tumore in uno stadio precoce; l’esame
istologico fornisce informazioni essenziali sul comportamento da tenere in seguito, sia
nell’immediato che a distanza (follow-up).
Come ci si deve preparare per la colonscopia?
Più l’intestino è pulito, meno si rischia di perdere informazioni importanti o di dovere
ripetere l’esame; se un soggetto è molto stitico, la preparazione “standard” può non essere
sufficiente ed è opportuno segnalarlo in anticipo per avere istruzioni supplementari:
troverete un foglio dedicato alla preparazione all’esame con l’usuale comportamento da
tenere.
Non è di solito necessario sospendere i farmaci che si stanno assumendo ma è
necessario informare il medico che effettuerà l’esame; è opportuno in particolare
segnalare per tempo, prima di assumere la preparazione, le seguenti situazioni:
PORTATORE DI PACE MAKER CARDIACO, MALATTIE DELLA COAGULAZIONE o
TRATTAMENTO CON ANTICOAGULANTI od ANTIAGGREGANTI PIASTRINICI, GRAVE
STITICHEZZA, ASSUNZIONE DI PREPARATI DI FERRO PER BOCCA, TRATTAMENTO
INSULINICO per DIABETE, INSUFFICIENZA RENALE in TRATTAMENTO DIALITICO,
SCOMPENSO CARDIACO.
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Bisogna segnalare anche, prima dell’esame: STATO DI GRAVIDANZA, EPILESSIA IN
TRATTAMENTO, INSUFFICIENZA EPATICA, RESPIRATORIA O CARDIACA,
VALVULOPATIE CARDIACHE, ALLERGIE, (per provvedimenti od attenzioni speciali da
adottare sul momento) ed eventuali precedenti interventi sull’addome o la presenza di
ernie addominali.
Cosa succede prima dell’esame?
Dopo la registrazione dei dati, il paziente al suo turno (cercheremo di essere puntuali, ma
sin da ora ci scusiamo per eventuali ritardi dovuti ad imprevisti!) viene preparato per
l’esame, fatto distendere sul lettino e viene presa una vena; sono somministrati farmaci
antidolorifici e se necessario una sedazione leggera – senza perdere conoscenza -; si può
provare una sensazione di “giramento” di testa legato ai farmaci o sonnolenza); viene
effettuata un’esplorazione rettale, anche per lubrificare la zona. Poi inizia l’esame vero e
proprio, con l’introduzione delle strumento; questa è effettuata con delicatezza e il
paziente è invitato a spingere come se dovesse andare di corpo; non è una manovra
dolorosa, poiché anche lo strumento e lubrificato.
Cosa succede durante l’esame?
L’esame e solitamente ben tollerato, ma è sicuramente un po’ fastidioso e talora
saltuariamente doloroso.
In base alle condizioni individuali ed a quello che si trova, la durata dell’esame può variare
da una quindicina di minuti al oltre mezz’ora. Viene insufflata dell’aria per osservare bene
le pareti dell’intestino e questo può causare distensione intestinale( l’aria viene poi quasi
tutta tolta a fine esame). In caso di intolleranza o dolore si può chiedere al medico di
togliere un po’ d’aria o di fermarsi un momento, ed è sempre il Paziente che può chiedere
di sospendere l’esame. Si effettua l’osservazione delle pareti ed eventualmente biopsie
(NON dolorose) o altri specifici provvedimenti (polipectomie etc.) quando indicato. Potrà
essere necessario cambiare posizione sul lettino, dal fianco sinistro a supino etc.
A giudizio del medico l’esame potrebbe essere sospeso prima del suo completamento per
motivazioni tecniche, cliniche o intolleranza del paziente.
Le complicanze di rilievo sono molto rare ed usualmente affrontabili con provvedimenti
adottabili durante l’esame; sono l’emorragia, specie in sede di biopsia o polipectomia, ed
eccezionalmente la perforazione del viscere. Sono complicanze assai rare, per lo più
legate a situazione particolari, che in casi eccezionali possono richiedere il ricovero ed un
provvedimento chirurgico.
E’ comunque opportuno per il giorno dell’esame ed il successivo osservare le feci per
rilevare l’eventuale presenza di sangue ( che in piccole quantità può essere normale se si
sono fatte biopsie); in caso di dolori addominali persistenti o sangue più abbondante
telefonare al centro o rivolgersi al proprio Medico Curante.
Più frequenti dolori addominali di breve durata e gonfiore per l’aria insufflata che si
risolvono andando in bagno o malessere per riflessi nervosi o per farmaci somministrati,
usualmente a risoluzione rapida e spontanea.
Cos’è una biopsia?
E’ un prelievo di tessuto del colon, fatto con una pinza attraverso lo strumento; il prelievo
NON è avvertito dal paziente pertanto NON è doloroso, e la sua esecuzione non significa
che ci sia una situazione grave: può essere effettuata anche per chiarire un dubbio o
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valutare una semplice infiammazione della mucosa. La risposta non è immediata, e per il
ritiro dell’esito Le verranno date le necessarie informazioni.
Cos’è una polipectomia?
E’ un piccolo intervento fatto durante l’esame per togliere un polipo, escrescenza di
tessuto del colon di natura usualmente benigna, ma per la cui definitiva valutazione
occorre l’esame istologico. Le dimensioni variano da pochi millimetri sino ad alcuni
centimetri: per cui anche le tecniche variano, dalla semplice biopsia alla polipectomia con
ansa (un cappio metallico che passa attraverso il canale dello strumento e cattura il polipo)
o “a freddo” (senza corrente) o con il passaggio della corrente. Questa non viene avvertita
dal paziente e non è dolorosa; è opportuno che il Paziente si tolga gli oggetti metallici
(anelli collane orologi etc) che possano creare contatti. I portatori di PACE – MAKER, per
possibili interferenze con tale meccanismo, necessitano di particolari precauzioni. E’ per
questo necessario che tale situazione sia nota già al momento della prenotazione
dell’esame.
Cosa succede dopo l’esame?
Il paziente viene tenuto in osservazione per circa mezz’ora; se vi è ancora distensione
addominale può essere inserita una sonda rettale; viene tolto l’ago - cannula che era
inserito in una vena; quando è dovuto, l’accompagnatore od il paziente prima di andare via
si recano alla cassa per pagare la prestazione, quindi si ritira l’esito dell’esame che viene
consegnato al momento (a parte l’eventuale esame istologico) ; poi il paziente può tornare
a casa, mangiare un pasto leggero, evitando di bere vino ed altri alcolici che potenziano
l’effetto di sedazione. NON PUO’ GUIDARE alcun mezzo o ANDARE IN BICICLETTA o
esporsi comunque a situazioni di rischio per tutta la giornata. E’ quindi necessario
prevedere la presenza di un ACCOMPAGNATORE per guidare l’auto o servirsi di un
mezzo pubblico.
E in seguito?
Se si sono effettuate biopsie o polipectomie può essere necessario attendere qualche
giorno prima di ricominciare una terapia anticoagulante od antiaggregante: parlatene con il
Medico Curante che deve essere informato dell’esito dell’esame endoscopico ed
istologico, per impostare un’eventuale terapia ed anche per programmare controlli nel
tempo, se fossero necessari.
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Mod 14_02 Rev 04 Esame Colonscopia