CONSIGLI UTILI PER IL
RISPARMIO ENERGETICO
DELL’AMBIENTE DOMESTICO
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•
•
• I 19° sono la temperatura in cui si raggiunge il comfort
termico. Un solo grado in più del necessario fa aumentare i
consumi in bolletta dal 5 al 10%!
• Programma il termostato in modo intelligente. Abbassando la
temperatura di notte, o quando in casa non c'è nessuno, e
rialzandola al risveglio o al rientro in casa, la bolletta sarà più
leggera del 7-15%.
• Evita di raffreddare la casa troppo a lungo. Nel cambiare l'aria
alle stanze, ricordati di non lasciare la finestra spalancata
troppo a lungo per evitare che il calore esca per troppo tempo.
• Verifica la temperatura dell’acqua. E’ inutile tenere il
termostato del boiler oltre i 60°C. Lo stesso vale anche per
l'acqua necessaria per il riscaldamento.
• In inverno, evita di aprire le finestre se fa troppo caldo: se
puoi, abbassa il riscaldamento.
• In inverno, ricordati di tenere le porte chiuse, per evitare che il
calore si propaghi in ambienti che non è necessario riscaldare.
• Qualunque sia il tipo di radiatore, non ostacolare la circolazione
dell’aria, pertanto non coprire i radiatori con “copri-termosifoni”
o tende.
• Non applicare mensole appoggiate al termosifone, che
impediscono la circolazione dell’aria calda e neppure mobili o
schermi che impediscono l’irraggiamento.
• Sfiata periodicamente l’aria attraverso le apposite valvole dei
caloriferi perché non si ostruisca il passaggio dell’acqua calda.
• Applica mensole a una decina di centimetri sopra i caloriferi, in
modo tale che orientino l’aria calda al centro del locale.
• Disponi un pannello isolante con la superficie riflettente rivolta
all’interno sul muro dietro al radiatore.
E per quanto riguarda l’acqua calda:
• Con una semplice operazione fai da te e con poca spesa si
possono installare i riduttori di flusso dell’acqua sulla doccia e
sui rubinetti: si riduce il consumo dell’acqua e dell’energia
necessaria per riscaldarla.
• Quando si deve aprire il rubinetto per pochi secondi, conviene
regolare il miscelatore monocomando sul freddo, altrimenti i
tubi dell’acqua si riscalderanno inutilmente.
• Ti consigliamo di preferire la doccia al bagno: sotto la doccia in
genere si consumano 30-50 litri d’acqua, mentre usando la
vasca da bagno ne servono circa il triplo.
• Non lasciare scorrere l’acqua inutilmente.
• Valuta la convenienza a sostituire lo scaldabagno elettrico con
uno istantaneo a gas: in genere il risparmio di energia
compensa in poco tempo il costo della sostituzione. Se si
decide di tenere lo scaldabagno elettrico, si consiglia di tenerlo
acceso solo quando serve e di seguire i consigli che ti forniremo
nelle prossime pagine.
Tutte le informazioni che ti abbiamo fornito sono a costo zero (o
quasi), e ti permettono di aumentare il tuo comfort domestico e di
risparmiare denaro. Il risparmio energetico che puoi ottenere con
l’uso efficiente dell’impianto di riscaldamento è semplice,
conveniente e immediato…quindi comincia a farlo subito! E
ricordati che anche l’acqua è un bene prezioso…sprecane il meno
possibile!
CLIMATIZZAZIONE DEGLI AMBIENTI IN ESTATE
• In primis, molto importante ai fini dei consumi energetici è il
corretto dimensionamento dell’impianto di climatizzazione.
Ricordati che un impianto sotto o sovradimensionato porta o a
non avere abbastanza fresco in casa o ad avere un consumo di
energia maggiore di quanto necessario per il comfort
domestico. Quindi prima dell’acquisto rivolgiti a un tecnico
specializzato, magari lo stesso che poi eseguirà l’installazione.
• Ricorda che in estate la differenza tra la temperatura
raccomandata interna agli edifici e quella esterna non dovrebbe
superare i 7°C. Differenze eccessive tra temperature esterne
ed interne ai locali possono favorire l’insorgenza di malesseri e
altre patologie acute (ad es. raffreddori estivi ed invernali o
dolori muscolo-scheletrici o reumatici).
• In estate, tieni le finestre chiuse quando è acceso l’impianto di
condizionamento, eviterai di raffrescare inutilmente gli spazi
esterni.
• In estate, regola il climatizzatore sul consumo energetico
ottimale e comunque accendilo solo se necessario.
• Ricordati di utilizzare il condizionatore solo nelle ore più calde
della giornata, con tapparelle abbassate e finestre chiuse e
schermate.
• Quando esci ricordati di spegnere il condizionatore. Non
raffrescare la casa quando non serve!
• Sistema il tuo condizionatore il più lontano possibile da fonti di
calore, in questo modo funzionerà meglio e consumerà meno.
Evita, inoltre, che l’apparecchio sia a contatto diretto con i
raggi del sole.
• Valuta correttamente la disposizione delle unità interne nei vari
locali con l’aiuto di un tecnico specializzato.
• Acquista un climatizzatore di classe A, preferibilmente con
inverter e con funzionamento a corrente continua. L’inverter, in
particolare, permette di modulare la potenza erogata dalla
macchina in maniera proporzionale alla effettiva richiesta di
“freddo” o di “caldo”. Quando nell’ambiente si è raggiunta la
temperatura impostata, entra in funzione l’inverter che anziché
spegnere la macchina ne riduce la potenza.
• Mantieni sempre puliti i filtri e la griglia da cui fuoriesce l’aria e
fai revisionare l’apparecchio da personale specializzato almeno
una volta all’anno. Un apparecchio pulito funziona meglio,
consuma meno ed è migliore l’aria che respiri!
• Ogni volta che è possibile, ti consigliamo di deumidificare
anziché raffrescare l’aria: non è tanto la bassa temperatura,
quanto il buon equilibrio fra temperatura e tasso di umidità
dell’aria che elimina il disagio provocato dall’afa.
• Utilizza il condizionatore solo quando serve: per ogni ora di uso
si consumano circa 2-3 kWh di energia elettrica (circa 0,60 €
all’ora)
• Non ostruire il flusso d’aria in uscita ed in entrata del
climatizzatore.
• Assicurati che porte esterne e finestre siano ben chiuse quando
il condizionatore è in funzione, in modo da facilitare il
raffrescamento dei locali e non sprecare energia.
• Con
alcuni
piccoli
accorgimenti
si
può
evitare
il
surriscaldamento
degli ambienti in estate e limitare l’uso del condizionatore:
arieggiando i locali durante la notte, evitando l’ingresso di aria
calda dall’esterno nel primo pomeriggio, utilizzando tende o
tapparelle per riparare gli ambienti, etc.
• Soprattutto nei locali della zona giorno (cucina, soggiorno, etc.)
è consigliabile l’utilizzo di condizionatori mobili perché, anche
se costano più dei fissi, possono essere utilizzati dove se ne
sente l’esigenza, spostandoli da una stanza all’altra o
addirittura da un appartamento all’altro. In questo modo, si
può risparmiare energia rispetto a un apparecchio fisso che
rinfresca tutti i locali, anche quelli che non stiamo utilizzando.
• La presenza di vegetazione intorno alla casa fornisce ombra e
regola la temperatura, quindi dove è possibile mettiamo alberi
e pergolati, e piante rampicanti sulle pareti esposte al sole (si
possono ridurre i consumi energetici fino al 50%)
Risparmiare energia e denaro attraverso il corretto uso
dell’impianto di raffrescamento è semplice e immediato. Segui i
consigli che ti abbiamo dato e avrai benefici immediati.
Se invece stai per costruire la tua nuova casa o se stai
ristrutturando quella esiste, oltre ai consigli precedenti, ti
ricordiamo anche che:
• I consumi per il raffrescamento incidono molto sulla bolletta
energetica domestica. Per favorire il risparmio energetico,
molto può essere fatto in fase di progettazione ed esecuzione
dei lavori (orientamento, distribuzione dei locali, isolamenti
termici, materiali, etc.). Richiedi sempre al tuo progettista le
soluzioni migliori per diminuire i consumi per il raffrescamento
e aumentare il benessere domestico!
• Per raffrescare l’edificio è anche importante favorire la
ventilazione naturale. Posizionando adeguatamente porte e
finestre si riesce a creare un movimento d’aria tra i locali o tra i
piani dell’edificio che genera una gradevole sensazione di
benessere.
• Per sfruttare bene la ventilazione naturale è importante che
l’appartamento abbia il riscontro d’aria, che abbia cioè almeno
due locali situati in lati opposti. La soluzione migliore è
sfruttare, quando è possibile, la ventilazione naturale,
utilizzando la pressione e la depressione determinati dall’azione
del vento sull’involucro esterno dell’edificio.
COME ELIMINARE LE DISPERSIONI E MIGLIORARE LA
PERFORMANCE ENERGETICHE DELL’ABITAZIONE
INTERVIENI SULL’INVOLUCRO DELLA TUA CASA ED
ELIMINA LE DISPERSIONI
• In primis, informarti sulle novità normative per le abitazioni
nuove e ristrutturate. Non farti scrupolo e rivolgiti ad un esperto (anche nel caso di affitto).
• Richiedi sempre l’Attestato di Certificazione Energetica che è
obbligatorio in caso di compravendita di un immobile.
• Fatti certificare la casa da un tecnico accreditato e valuta gli
interventi più convenienti per migliorare le prestazioni
energetiche del tuo immobile.
• Per migliorare le performance energetiche della tua casa puoi
isolare la facciata con un materiale termoisolante (facciamo il
cappotto alla nostra casa). E’ consigliabile iniziare con le
facciate esposte a nord e a est, applicando una strato di
isolamento non inferiore ai 7 – 8 cm e utilizzando materiali a
bassa trasmittanza (poliuretano espanso, etc.). E’ un’opzione
particolarmente conveniente quando si deve rifare la facciata.
• Ricordati che gran parte del calore che serve per riscaldare la
tua casa viene disperso dal tetto, nel caso in cui questo non sia
correttamente isolato. Per questo motivo isolare il sottotetto,
soprattutto se non praticabile, è un’opzione relativamente
semplice, economica e che può darti grandi vantaggi in termini
di comfort e di diminuzione della bolletta.
• Nel caso di tetti piani, puoi isolare la copertura con un
materiale
a
bassa
trasmittanza.
E’
un
intervento
particolarmente delicato perché si deve assicurare l’accurata
impermeabilizzazione del tetto e l’eventuale praticabilità dello
stesso. Ciò nonostante, questo intervento può apportare grandi
vantaggi in termini di comfort domestico e di diminuzione della
bolletta.
• Se ci sono locali che comunicano con altri non riscaldati (come
cantine, garage, etc.) può essere utile isolare la parete
condivisa. Con un investimento molto economico si possono
avere grandi vantaggi!
• Se hai dei locali che comunicano con l’esterno (nel caso di
porticati, per esempio) può essere utile isolare la superficie
esposta diminuendo le dispersioni e migliorando le performance
energetiche complessive.
• Elimina le dispersioni dei serramenti: apponi guarnizioni di
gomma o di metallo (in vendita in tutti i negozi di fai da te e
ferramenta: ampia scelta di spessori), oppure impiega il
silicone.
• Applica tendaggi pesanti alle finestre e provvedi a chiuderli di
notte. Attenzione a non farlo davanti ai termosifoni, spesso
inopportunamente sistemati sotto le stesse finestre dove il
muro è più sottile!
• Controlla le dispersioni del cassonetto delle tapparelle e, se c’è
abbastanza spazio (bastano 2 cm), puoi porvi rimedio coprendo
le fessure e l’involucro con materiale isolante.
USA CORRETTAMENTE LA CALDAIA E SOSTITUISCILA
QUANDO E’ VECCHIA O IN CATTIVE CONDIZIONI
• Fai controllare la tua caldaia alla scadenza prevista da un
tecnico autorizzato, e chiedi l’esito del controllo di sicurezza e
di efficienza.
• Controlla che la temperatura e che l’analisi dei fumi che
fuoriescono dal camino siano conformi.
• Regola attentamente la combustione del bruciatore in quanto
un bruciatore mal regolato oppure non perfettamente adeguato
alla caldaia è causa di notevole spreco di energia. Inoltre, parte
del combustibile non viene totalmente bruciato e particelle
incombuste fuoriescono dal camino inquinando l’ambiente.
• Provvedi a una periodica pulizia del corpo caldaia, in quanto
anche un piccolo strato di fuliggine nei canali che portano il
fumo, causano una sensibile riduzione del rendimento
dell’impianto.
• Applica valvole termostatiche nei locali che necessitano di
regolazione. Regola attentamente la valvola termostatica
(obbligatoria sui nuovi edifici o su quelli ristrutturati) in modo
da ridurre il riscaldamento quando si è assenti o durante la
notte. Inoltre, regola manualmente i caloriferi nei diversi
ambienti in funzione delle necessità. Grazie alle valvole
termostatiche puoi ottenere risparmi energetici nell’ordine del
10%!
• Sostituisci gli impianti quando, dagli accertamenti effettuati
durante le operazioni di manutenzione periodica, si riscontra
che non è possibile migliorare il rendimento della caldaia ed
adeguarlo ai valori imposti dalla legge.
• Quando una caldaia è vecchia o in cattivo stato di
manutenzione, sostituiscila con una nuova, preferibilmente
condensazione (ideale in caso di sistema di riscaldamento a
pavimento), con relativa messa a punto dell’impianto di
distribuzione.
• Con le caldaie a condensazione si possono raggiungono
risparmi nell’ordine del 30%, rispetto alle caldaie tradizionali.
Le caldaie a condensazione funzionano benissimo anche con i
radiatori tradizionali, purché l’impianto venga gestito in
maniera corretta e quindi vengano mantenute temperature di
mandata dell’acqua di riscaldamento al di sotto dei 55 °C.
• Sostituire le caldaie nel caso di impianti molto vecchi (15 anni)
in quanto è più conveniente procedere all’acquisto di una
caldaia nuova ad alto rendimento, invece che aspettare e
continuare a sprecare energia e denaro.
• Informati presso l’amministratore di condominio sull’esito del
controllo di sicurezza e di efficienza della caldaia e chiedigli
consigli relativamente alla convenienza di interventi sulla
caldaia e sull’impianto di riscaldamento.
• Installa un sistema di contabilizzazione individuale del calore
negli appartamenti o sui termosifoni che necessitano di
regolazione.
• Qualunque sia il tipo di radiatore è importante non ostacolare la
circolazione dell’aria. E’ sbagliato mascherare i radiatori con
copritermosifoni o nasconderli dietro le tende.
• Se il radiatore è posto su una parete che dà verso l’esterno, ad
esempio nel vano sottofinestra, è consigliabile inserire tra
questo e il muro un pannello di materiale isolante con la faccia
riflettente rivolta verso l’interno.
• Se devi sostituire una vecchia caldaie opta per un sistema di
riscaldamento alimentato a biomasse vegetali (legna a pezzi,
cippato o pellets). A parità di energia fornita, la legna e i suoi
derivati sono sicuramente più efficienti e virtuosi rispetto ai
combustili fossili (gas naturale, gasolio e gpl).
In caso di sostituzione dell’impianto è fondamentale un
corretto dimensionamento della caldaia sulla base del reale
fabbisogno termico dell’abitazione: molto spesso si tende a
sovradimensionare inutilmente l’impianto!
METODI ALTERNATIVI PER IL RISCALDAMENTO
DOMESTICO
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Ti consigliamo inoltre:
• Nel caso di ristrutturazioni che comportino il rifacimento del
pavimento, sostituisci i caloriferi con un sistema di pannelli
radianti a bassa temperatura da pavimento o pareti e
sostituisci la caldaia con una a condensazione.
• Nel caso di case nuove o di ristrutturazioni radicali, applica
sistemi di ventilazione controllata con recupero di energia.
• Nel caso di nuova costruzione, progetta un impianto a pompa
di calore geotermica a fonti naturali (acqua o geotermia a
bassa temperatura) abbinata a un impianto di riscaldamento a
bassa temperatura.
• Verifica di poter accedere al sottosuolo e di non avere vincoli
alla perforazione (guarda la tavola della geotermia del Piano
energetico comunale). Non tutti i tipi di sottosuolo sono adatti,
occorre un tipo di sottosuolo con una conducibilità termica
sufficientemente elevata, cioè una buona capacità di
trasportare calore. Rivolgiti a un professionista.
INTERVIENI SUI SERRAMENTI DELLA CASA
• Le infiltrazioni provenienti dalle finestre provocano dei rinnovi
d’aria eccessivi, con relative dispersioni di calore. Occorre
•
•
•
dunque ridurle con guarnizioni per serramenti (in gomma,
alluminio, ecc.) di semplice messa in opera e silicone di facile
impiego.
Quando le finestre hanno un solo vetro possiamo inserirne un
altro sul medesimo infisso, ottenendo così un doppio vetro.
Applica tendaggi pesanti davanti alle finestre (non davanti ai
termosifoni!)
Sostituisci tutto il serramento con un altro già predisposto con
vetrocamera e taglio termico. La sostituzione dei serramenti
comporta costi piuttosto elevati. E’ conveniente in caso di
serramenti vecchi o danneggiati.
Gli infissi di legno e di PVC hanno le migliori proprietà termiche,
mentre quelli in alluminio vanno bene solo se sono dotati di
una buona barriera termica, per evitare la condensa.
In caso di sostituzione dei serramenti è preferibile acquistare
quelli con doppi vetri, con un taglio termico (costruito con
un’anima in poliammide) e a bassissima conduttività termica:
così si otterrà una trasmittanza termica ottimale!
Il cassonetto è uno dei punti di notevole dispersione di calore
perché spesso non è isolato; poiché isolarlo è un intervento
piuttosto semplice e poco costoso, laddove c’è lo spazio
sufficiente (almeno 2 cm) per applicare l’isolante, è
sicuramente
conveniente effettuare l’intervento.
In caso di progettazione di una nuova
ristrutturazione dell’esistente ricordati che:
costruzione
o
di
• E’ importante progettare l’abitazione e i suoi fori (porte e
finestre) in funzione dell’orientamento ideale.
• La superficie ottimale delle vetrate sul lato sud dell’edificio è di
circa il 40% della superficie complessiva della facciata. Se
supera il 50%, non aumentano i guadagni solari in inverno,
mentre in estate si avrà un surriscaldamento dei locali che
riduce sensibilmente il benessere. Per contro, una riduzione
della superficie vetrata al di sotto del 40% riduce il pericolo di
surriscaldamento in estate, ma l’illuminazione naturale sarà
minore, con un aumento dei consumi energetici per
l’illuminazione.
• Le finestre della facciata ovest non migliorano il bilancio
energetico invernale, mentre in estate contribuiscono
notevolmente al surriscaldamento (più di quelle orientate verso
sud): quindi è bene che siano dotate di efficaci sistemi di
ombreggiatura.
CONSUMI ELETTRICI: ALCUNI CONSIGLI PER DIMINUIRLI
ELETRODOMESTICI
FRIGORIFERO
• Se devi cambiare il frigorifero o il congelatore, ti consigliamo di
acquistare un modello di Classe A+ (o anche superiori A++,
A+++), che consuma circa la metà di energia elettrica rispetto
a un vecchio modello.
• Scegliete un apparecchio adatto alle esigenze della vostra
famiglia: non è consigliato acquistare frigoriferi o congelatori di
grandi capacità se la famiglia non è numerosa. Gli apparecchi
più capienti consumano di più e il frigorifero ha gli stessi
consumi sia quando è pieno sia quando è mezzo vuoto.
• Un frigorifero di media capacità (220-280 litri) dotato di un
congelatore da 50 litri consuma in media 450 kWh in un anno,
sia che sia pieno che vuoto di alimenti, ed i consumi annuali
subiscono un aumento di 80-90 kWh per ogni 100 litri di
capacità in più.
• Considera che il frigorifero è un elettrodomestico che rimane
acceso ogni giorno per cui una piccola differenza sui consumi di
un apparecchio rispetto ad un altro è significativa in termini
economici nell’arco di un anno.
• Controlla lo spessore delle pareti e della porta del frigorifero,
evitando di acquistare apparecchi troppo leggeri, perché
disperdono maggiormente il fresco e quindi consumano di più.
• Colloca i frigoriferi e i congelatori nel punto più fresco della
cucina e comunque lontano dalle fonti di calore o dalle finestre,
facendo attenzione a lasciare uno spazio di almeno 10cm tra la
parete e il retro dell’apparecchio in modo che sia ben areato.
• Riponi i cibi secondo le esigenze di conservazione, ricordando
che la zona più fredda del frigorifero è in basso, sopra il
cassetto della verdura.
• Introduci i cibi nel frigorifero dopo che si sono raffreddati: si
evita la formazione di brina sulle pareti e si consuma meno
energia.
• È bene regolare il termostato del frigorifero su temperature
intermedie per evitare inutili sprechi di energia. La temperatura
ideale è compresa tra i +4°C nel punto più freddo e i 10°C in
quello più caldo: di norma ciò si ottiene con una posizione del
termostato intermedia tra il minimo e il medio. Posizioni più
fredde fanno aumentare i consumi del 10-15%.
• Apri la porta del frigorifero il meno possibile e solo per il tempo
necessario: l’apertura prolungata della porta è la prima causa
dell’aumento del consumo di energia.
• Almeno una volta all’anno pulisci il condensatore, cioè la
serpentina posta sul retro del frigorifero, per meglio conservare
l’efficienza dell’apparecchio e per non aumentare i consumi.
Ricordati di staccare prima la spina elettrica.
• Controlla periodicamente che le guarnizioni di gomma della
porta siano sempre in buono stato, avendo cura di sostituirle
qualora appaiano consumate o schiacciate.
• Evitare di riempire eccessivamente il frigorifero e, specialmente
se non è no-frost, cercare di lasciare un po’ di spazio a ridosso
delle pareti interne per favorire la circolazione dell’aria.
• Fai attenzione quando apri il frigorifero, in modo da prelevare o
mettere dentro velocemente i cibi: per fare prima, basta
prendere l’abitudine di tenerli in ordine, sempre negli stessi
scomparti, o in contenitori separati o in sacchetti con etichetta.
• Riportare la manopola del congelatore in posizione di
“conservazione” dopo aver surgelato i cibi alla temperatura più
fredda.
• Sbrina l’apparecchio non appena lo strato di ghiaccio supera i 5
mm di spessore. La brina sottrae infatti freddo all’apparecchio
in quanto forma uno strato isolante, facendo aumentare i
consumi di energia e riducendo, inoltre, lo spazio utilizzabile.
• Leggi sempre molto attentamente il libretto di istruzioni
allegato al nuovo apparecchio, contiene preziosi suggerimenti
per un migliore utilizzo.
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LAVATRICE
• È innanzitutto consigliabile al momento dell’acquisto, orientare
la propria scelta verso modelli di recente produzione a basso
consumo, sia in termini di acqua e detersivi. Una volta
acquistato leggi sempre attentamente il libretto delle istruzioni.
• Valuta la convenienza a sostituire la vecchia lavatrice con una
nuova di Classe A+: questi modelli consumano circa la metà
dell’energia elettrica rispetto a un modello tradizionale.
• Prima dell’acquisto controlla l’etichetta energetica che indica,
oltre alla classe di efficienza, il consumo di energia elettrica per
ogni ciclo di lavaggio (espresso in kWh/ciclo).
• Non usare il ciclo di prelavaggio della lavatrice. Le nuove
lavatrici permettono di evitare questo passaggio e di
risparmiare il 15% di energia.
• Alcuni modelli di lavatrici sono programmati anche per
l’asciugatura. Si consiglia di evitare, se possibile, di utilizzare
questo
programma:
per
riscaldare
l’aria
necessaria
all’asciugatura occorre infatti molta energia.
• Leggi la parte dell’etichetta energetica che indica la quantità
d’acqua consumata per ogni ciclo di lavaggio e scegli un
•
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•
•
modello che consuma poca acqua. Scaldando meno acqua si
consuma meno energia e si risparmia sul detersivo.
Valuta l’opportunità di acquistare modelli che possono utilizzare
anche acqua calda prodotta con il gas o con i pannelli solari.
Portando alla temperatura necessaria per il lavaggio acqua
preriscaldata si risparmia sulla bolletta.
Sull’etichetta energetica si trovano anche altre informazioni utili
(capacità di carico, efficacia di lavaggio e centrifugazione) che
aiutano a scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.
Utilizza la lavatrice solo a pieno carico. Se la biancheria da
lavare è poca, azionare il tasto mezzo carico.
Separa il bucato in base al tipo di tessuto e di sporco. Scegliere
correttamente il programma di lavaggio significa utilizzare la
macchina in modo efficiente e quindi consumare meno energia.
Scegli programmi di lavaggio a basse temperature (30-60°C): i
detersivi attuali ottengono buoni risultati di lavaggio anche a
basse temperature.
Lava a 90°C solo biancheria molto sporca e molto resistente: a
questa temperatura la lavatrice consuma molta energia per
riscaldare l’acqua.
Pulisci periodicamente il filtro e le vaschette: aiuta a
consumare meno.
Non esagerare con il detersivo: un buon lavaggio non dipende
tanto dalla quantità di detergente, quanto dall’uso corretto
della macchina, dalle sue prestazioni e dalla durezza dell’acqua
(semmai aggiungere un prodotto anticalcare). Risparmiare sul
detersivo vuol dire inquinare meno fiumi e mari.
Per una maggiore sicurezza, non mettere in funzione la
lavatrice con le mani bagnate o con i piedi nudi.
In caso di inattività prolungata ti consigliamo di staccare la
spina, chiudere l’acqua e socchiudere lo sportello.
FORNO
• Spegni il forno o i fornelli qualche minuto prima del termine
della cottura e lascia che il calore residuo completi l'opera.
• Effettuare il preriscaldamento solo quando è richiesto in modo
specifico dalle ricette (ad esempio per la cottura di dolci).
• Durante la cottura apri la porta del forno solo se è
indispensabile: il forno si raffredda e consuma più energia.
• Dopo aver staccato l’alimentazione elettrica, pulisci il forno ogni
volta che viene utilizzato, preferibilmente quando l’apparecchio
è ancora tiepido (così la pulizia sarà più facile), usando gli
appositi prodotti detergenti.
FORNO A MICROONDE
• Si consiglia di usare i forni a microonde tutte le volte che le
caratteristiche di cottura dei cibi lo permettono: i forni a
microonde consumano circa la metà rispetto ai forni elettrici
tradizionali, perché cuociono più rapidamente e dall’interno gli
alimenti, senza bisogno di preriscaldamento (il tempo di cottura
è ridotto anche del 25%).
• Usa recipienti trasparenti alle onde (vetro, porcellana,
ceramica) e mai recipienti di metallo.
LAVASTOVIGLIE
• Valuta la convenienza a sostituire la vecchia lavastoviglie con
una nuova di Classe A+: questi modelli consumano circa la
metà dell’energia elettrica rispetto a un modello tradizionale.
• Verifica sull’etichetta energetica il consumo di energia elettrica
(espresso in kWh/ciclo) e quello dell’acqua (espresso in litri per
ogni ciclo di lavaggio) e scegli un modello che consuma meno
energia e meno acqua.
• Valuta l’opportunità di acquistare un modello che può utilizzare
anche acqua calda prodotta con il gas o con i pannelli solari: se
l’acqua è già preriscaldata con altri sistemi, si risparmia sulla
bolletta.
• Acquista la lavastoviglie con un numero di coperti adatto alle
esigenze della tua famiglia: sull’etichetta energetica si trovano
le informazioni utili a scegliere il modello.
• Utilizza la lavastoviglie solo a pieno carico. Se ci sono poche
stoviglie da lavare utilizza il ciclo rapido o il lavaggio a freddo in
modo che esse subiscano una prima sciacquatura e si possano
lasciare nell’elettrodomestico fino a completare il carico senza
avere cattivi odori.
• Per le stoviglie poco sporche utilizzare il ciclo economico,
riservando il ciclo intensivo solo a carichi con pentole, padelle o
pirofile particolarmente sporche.
• Sciacqua le stoviglie prima di metterle nei cestelli e caricale in
modo da non impedire il movimento rotatorio degli spruzzatori.
• Seleziona temperature per l’acqua inferiori a 50°C e riserva le
temperature più alte per stoviglie particolarmente sporche.
• È opportuno non usare il programma di asciugatura: aprendo lo
sportello e lasciando circolare l’aria, si ottengono gli stessi
risultati risparmiando il 45% di elettricità.
• Pulisci regolarmente il filtro e gli ugelli degli spruzzatori e lava
periodicamente con detersivo la guarnizione in gomma dello
sportello.
• Chiudi il rubinetto dell’acqua dopo ogni lavaggio e lasciare lo
sportello socchiuso quando la macchina non è in funzione.
• Usa detersivi specifici per le lavastoviglie e non eccedere nel
dosaggio: più detersivo non lava di più, ma inquina di più.
• Accertati che il sale dell’addolcitore dell’acqua ed il brillantante
non siano esauriti.
• Staccare la spina e chiudere l’acqua in caso di lunghi periodi di
inattività della macchina.
SCALDABAGNO ELETTRICI
• Lo scaldabagno elettrico è una delle maggiori fonti di consumo
di energia elettrica in casa (mediamente la metà della bolletta).
• Lo scaldabagno elettrico è consigliato solo quando non vi è
alcuna possibilità di produrre acqua calda con altri sistemi più
economici (pannelli solari, caldaia istantanea a gas, caldaia a
legna, etc.).
Se la situazione non consente una soluzione diversa, si consiglia
di:
• Scegli un modello di capacità proporzionata al bisogno effettivo
di acqua calda della famiglia, perché mantenendo troppa acqua
calda nel boiler si consuma di più.
• Verifica che lo scaldabagno abbia un adeguato isolamento
termico, cioè sia dotato di pareti isolanti spesse, tali da non
disperdere il calore.
• Posiziona l’apparecchio vicino al punto di utilizzo per evitare
inutili dispersioni di calore attraverso le tubazioni. Per evitare
queste dispersioni spesso è preferibile acquistare due
apparecchi più piccoli invece di uno grande. o regolare il
termostato dell’apparecchio a temperature medio-basse: non
oltre 40°C d’estate e 60°C d’inverno. O installare un timer che
accenda lo scaldabagno 3-4 ore prima del suo utilizzo, per
evitare che l’apparecchio entri in funzione durante la giornata,
anche quando non si preleva l’acqua.
TELEVISIONE, COMPUTER E ALTRI APPARECCHI ELETTRICI
(A CASA E AL LAVORO)
• Quando è possibile, collega tutti gli apparecchi elettrici (TV,
lettore DVD, impianto stereo) ad una presa multipla dotata di
interruttore. Quando non li utilizzi, spegni semplicemente
l'interruttore e taglierai i consumi di elettricità dal 5 al 10%
(STOP STAND-BY)
• Quando fai una pausa…concedila anche al computer e al
monitor: puoi attivare la funzione stand-by o da tastiera o dalle
impostazioni del sistema operativo. In alcuni casi non è
disponibile la funzione “risparmio energia”; si possono allora
impostare le funzioni di risparmio energetico del solo monitor
cliccando sull’icona “schermo” anziché su quella “risparmio
energia”.
• L’eliminazione di qualsiasi “salvaschermo” (screen saver)
disattiva il segnale del monitor e permette un reale risparmio di
energia.
• Se non utilizzi il PC per un lungo periodo di tempo, ricordati di
spegnerlo. Alla fine della giornata di lavoro, stacca la spina del
computer: il PC è uno di quegli elettrodomestici che assorbe
una potenza elettrica anche da spento; una potenza che può
variare dai 3W a 6W a seconda dei modelli.
• Stimando l’ammontare annuo medio di ore in cui il PC resta
presumibilmente spento ma con la spina attaccata, e il costo
medio attuale della fornitura di energia elettrica (0,18 euro per
kWh), è possibile valutare una spesa annua che può variare da
28 euro a 56 euro per ogni singolo PC …una spesa che
potremmo risparmiare semplicemente staccando la spina.
• Ricordati di assumere una postura corretta di fronte al video in
modo tale che la distanza occhi-schermo sia pari a circa 50-70
cm, e di distogliere periodicamente lo sguardo dal video per
guardare oggetti lontani, al fine di ridurre l’affaticamento
visivo.
• Quando possibile, fotocopia almeno con modalità fronte/retro,
e usa la carta riciclata.
• Se la fotocopiatrice non possiede l’opzione di standby
automatico ricordati di inserirlo sempre dopo il suo uso.
• Alla fine dell’orario di ufficio è opportuno spegnere la
fotocopiatrice e sconnetterla dalla rete, specialmente se rimane
inutilizzata per lunghi periodi come ad esempio i fine settimana
e le festività.
• Con il nostro comportamento possiamo ridurre il consumo
energetico dell’ascensore per una quota compresa tra il 20 e il
75%. Ogni volta che non usiamo l’ascensore risparmiamo circa
0,05 kWh.
• Evita di usare l’ascensore tutte le volte che puoi, facendo
invece le scale a piedi. Il dispendio energetico complessivo
stando in piedi inattivi (come dentro l’ascensore) è pari a 1,0
kCal/minuto; se si cammina tale dispendio è circa tre volte
maggiore (2,5 kCal – 3,5 kCal camminando a 4 Km/h), ed è
ancora maggiore se si cammina sotto sforzo, come, ad
esempio, quando saliamo le scale. Ancora altri benefici sono
legati alla movimentazione muscolo scheletrica.
• Calibra l’illuminazione in base alle reali necessità: spesso è
sufficiente utilizzare il 50% dei neon disponibili, specialmente
nelle giornate di sole.
• Spegni le luci quando esci dall’ufficio e dagli ambienti comuni
(bagni, corridoi, sale riunioni etc.).
• Se si usano sale riunioni saltuariamente, ricordati di spegnere il
riscaldamento a fine riunione.
ILLUMINAZIONE DEGLI SPAZI INTERNI ED ESTERNI
• Spegni le luci quando non ne hai bisogno. Spegnendo 5
lampadine lasciate accese dove non servono puoi risparmiare
circa € 60 all'anno.
• Passa alle lampadine a basso consumo: una sola di queste può
ridurre la bolletta di 30 euro all’anno!
• Disponi al meglio le lampade, in funzione dell’attività da
svolgere, utilizzando sempre lampade a basso consumo.
• Evita i lampadari con molte lampadine; con una lampada da
100 W otteniamo lo stesso risultato di 6 da 25, ma con un
risparmio del 50%.
• Un altro accorgimento è quello della tinta delle pareti: se
avremo un colore chiaro i consumi della luce saranno inferiori.
• Sculture e particolari oggetti possono essere illuminati o da un
solo lato per avere un gioco d’ombre o da più punti per dare
volume all’oggetto. L’illuminazione più idonea è quella data
dalle lampadine alogene a bassissima tensione con riflettore
dicroico in quanto consentono di dirigere la luce con grande
precisione.
• Il televisore non va mai guardato al buio. Il televisore accesso
all’interno di una stanza buia può provocare disturbi alla vista.
Accendere una lampada a basso consumo all’interno della
stanza è la soluzione ideale.
• Per leggere seduti sul divano, una persona di 60 anni ha
bisogno di una quantità di luce sei volte superiore a quella
necessaria ad un giovane di 20 anni. È quindi utile mettere a
fianco del divano una lampada da terra con variatore di luce
(dimmer).
• Nella zona pranzo è meglio utilizzare una luce sospesa
concentrata sul tavolo oppure una lampada da terra, con
braccio curvo, che illumini il tavolo. Le lampadine a basso
consumo sono l’ideale se la zona rimane illuminata per lunghi
periodi, almeno dalle due alle tre ore consecutive.
• In cucina, oltre all’illuminazione generale, occorre prevedere
luci sotto i pensili, sui piani di lavoro e sul piano di cottura da
utilizzare solo dove e quando servono. Qui le lampade ad
incandescenza possono essere sostituite dai tubi fluorescenti o
dalle lampade alogene a bassissima tensione.
• In camera da letto, oltre all’illuminazione generale che può
essere realizzata attraverso un lampadario, una piantana o
applique murali, bisogna illuminare anche il comodino e
l’eventuale scrivania presente.
• Per le scrivanie sono da preferire le lampade da tavolo con
braccio orientabile, meglio se funzionanti con lampade alogene
a bassissima tensione. La lampada deve essere posta a circa
60cm al di sopra del piano di lavoro per evitare zone d’ombra e
posizionata dal lato opposto della mano che scrive.
• Nei bagni sono sufficienti plafoniere o faretti a soffitto per
l’illuminazione generale e appliques ad accensione separata,
montati ai lati dello specchio e orientati verso il basso in
direzione del viso, attenzione anche qui all’abbagliamento.
Essendo il bagno un ambiente che richiede un’illuminazione
istantanea e per breve tempo le lampade più adatte sono le
alogene.
• Per i corridoi e le scale applique e plafoniere sono una valida
soluzione. In questi locali è raro che la luce rimanga accesa per
molte ore, mentre sono frequenti le accensioni e gli
spegnimenti. È quindi opportuno orientarsi verso le lampade
alogene. In questi luoghi è consigliabile l’impiego di interruttori
a tempo, che si spengono automaticamente dopo un periodo
prestabilito di tempo.
• Anche a livello condominiale si può risparmiare energia
elettrica. Scale, cantine, garage sono locali dove la luce rimane
accesa per lungo tempo: conviene utilizzare lampade
fluorescenti e installare un interruttore a tempo regolato
secondo le esigenze degli inquilini, che spegne la luce dopo un
certo periodo. Il costo è molto contenuto ed il risparmio che ne
deriva molto elevato.
• Per illuminare ingressi e scale esterne, visto che per ragioni di
sicurezza restano illuminati tutta la notte, l’ideale è l’uso di
lampadine a basso consumo come le fluorescenti comandate da
una fotocellula che ne regola l’accensione e lo spegnimento al
variare dell’illuminazione solare.
• Per illuminare giardini e vialetti conviene utilizzare apparecchi
dotati di riflettore, che indirizzano il flusso luminoso solo dove
serve. Essendo luoghi che spesso vengono illuminati tutta la
notte, è consigliabile usare lampade a basso consumo come le
fluorescenti, magari comandate da una fotocellula.
MOBILITA’ SOSTENIBILE
• Scegli una di queste alternative per recarti sul luogo di lavoro:
bicicletta, car pooling, mezzi pubblici. In media, per ogni litro di
benzina bruciato motore della tua auto vengono rilasciati in
atmosfera oltre 2,5 kg di CO2.
• Cerca di evitare i brevi percorsi in auto. Il consumo di
carburante è molto più elevato a motore freddo!
• Attenzione alla pressione degli pneumatici: se è inferiore a 0,5
bar, l'automobile utilizza il 2,5% in più di carburante.
• Utilizza un olio a bassa viscosità per il motore, per lubrificare
meglio la parti mobili riducendo l'attrito. Gli oli migliori possono
ridurre il consumo di carburante e di oltre il 2,5%.
• Non abusare dell'aria condizionata in auto. Quando l'accendi , il
consumo e le emissioni di CO2 aumentano del 5% circa.
Fonti utilizzate e citate per la redazione del documento:
-
Enea
Legambiente
Itabia
Energie
Adiconsum
Ursa
Itaca
Ministero dello Sviluppo Economico
Edilportale
Energia per la vita
Arpav
Ministero dell’Ambiente
Fondazione Ambiente Pulito
Intelligent Energy Europe
Novatlantis
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Vademecum Risparmio energetico