PASSAPAROLA 17 novembre 2013 La Parola di Dio quotidiana LUNEDÌ 18/11 MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ MT MT MT MT 4,18-25 7,21-29 9,9-13 9,16-17 VENERDÌ SABATO MT MT BAR RM LC DOMENICA 24/11 9,35-38 10,1-6 4,36-5,9 15,1-13 3,1-18 LITURGIA DELLE ORE Un modo molto bello di pregare è leggere, anche da soli, la Parola di Dio del giorno, ascoltarla I SETTIMANA attentamente e lasciarsi a poco a poco cambiare il cuore. Bastano 5 minuti al giorno. a AVVISI PER LA SETTIMANA DOMENICA 17: 1 DI AVVENTO − Ore 11.30: la Messa verrà accompagnata dalla BANDA e dalla CORALE PARROCCHIALE in onore di S. Cecilia; − Ore 14.30-18.00, a Rho: MINI-RITIRO per tutti i componenti dei Consigli Pastorali del Decanato (senza Messa). − Ore 15.00: Incontro gruppo coppie in dialogo/preghiera. LUNEDÌ 18: − Ore 21, a S.Pietro: ADORAZIONE EUCARISTICA (Roveto ardente) a cura Rinnovamento nello Spirito. MARTEDÌ 19: − Ore 21, in OMI: 3° INCONTRO CATECHESI ADULTI: OMOSESSUALITÀ: VALUTAZIONE ETICA E IMPLICAZIONI SOCIALI DOMENICA 24: 2a DI AVVENTO È PRESENTE FRA NOI IL CARDINAL OSCAR R. MARADIAGA Presidente della CARITAS MONDIALE Variazioni di orario e luogo: La Messa delle 10.00 slitta alle 10.30 e sarà celebrata dal CARDINALE; Dopo la Messa, il Cardinale si recherà in CORTEO con Banda, ragazzi, giovani e adulti, presso la nuova sede della CARITAS PARROCCHIALE e la INAUGURERÀ BENEDICENDOLA; A seguire: rinfresco per tutti; La Messa delle 11.30 non sarà in Chiesa Parrocchiale ma in Chiesa Antica. VEDI RETRO PAGINA − Ore 15.30: Riunione A.C. in OMI; (RELATORE PROF. DON ARISTIDE FUMAGALLI, DOCENTE IN SEMINARIO) MERCOLEDÌ 20: − Ore 21.00, a Casorezzo: Incontro della COMMISSIONE MISSIONARIA DECANALE. GIOVEDÌ 21: − Ore 14.30, in OMI: incontro GRUPPO VISITA CASE DI RIPOSO (pagg. 27-28 del libretto); − Ore 21.00: Riunione congiunta delle 2 Caritas di Canegrate e S.Giorgio (a Canegrate); − Ore 21.00, ad Arluno (ch. parrocchiale): Lectio divina sul libro di GIONA, a cura dell’A.C.; VENERDÌ 22: − Ore 21.00, in OMI: “Post corso” fidanzati; − Ore 21.00, a Casorezzo: Incontro delle CORALI PARROCCHIALI del Decanato, in occasione della festa di S. Cecilia; − Ore 21.00, in OSL: Spettacolo teatrale a cura dei ragazzi dell’Associazione INSIEME E’ BELLO di Solbiate Olona (ingresso libero). La preghiera personale e/o in famiglia Ci sono due libretti a disposizione: uno per la famiglia e uno per famiglie con bambini/ragazzi; L’attenzione fraterna agli “ultimi” Questa settimana troveremo il tempo per far visita a qualche malato o persona sola, per fare un po’ di compagnia; Raccolta viveri per i poveri (in chiesa parrocchiale). Nei cassonetti in fondo alla chiesa portate SCATOLAME, ALIMENTI PER BAMBINI (OMOGENEIZZATI, BISCOTTI, PASTINA, ECC.), PRODOTTI PER L’IGIENE. Una parola ogni domenica: 1a di Avv: STORIA SPAZIO DEGLI ORATORI OGGI (dom.) 21-22.30 S.Colomba: ADORAZIONE EUCARISTICA (in particolare per i Giovani); Esercizi Spirituali Avvento Giovani a Rho 18-19-20 nov. Sab. 23 novembre ore 18.30 CATECHESI GIOVANI a S. Giorgio con cena di condivisione. CENNI BIOGRAFICI Oscar Andrès Rodriguez Maradiaga è nato a Tegucigalpa (Honduras) il 29 dicembre 1942. È laureato in filosofia, in teologia morale, ha ottenuto un diploma di psicologia clinica e psicoterapia e ha condotto gli studi di armonia, composizione, pianoforte e sassofono. Ha ottenuto il brevetto di pilota per aerei acrobatici e tuttora pilota l’elicottero. Nominato vescovo a 35 anni, dal 1993 è arcivescovo della sua città natale; nel 2001 viene creato Cardinale, primo porporato honduregno nella storia. Dal 2007 è Presidente di Caritas Internationalis, organismo ecclesiale che coordina il lavoro delle 165 Caritas nazionali. Papa Francesco lo ha nominato coordinatore del gruppo degli 8 Cardinali consiglieri per la riforma della Curia e il governo della Chiesa. È famoso per la franchezza nel denunciare le ingiustizie, per la sua attenzione concreta verso gli ultimi attraverso numerose iniziative e collaborazioni e per le veementi battaglie contro la droga e la corruzione, che lo hanno costretto a vivere sotto scorta. Oltre allo spagnolo, parla inglese, italiano, tedesco, francese e portoghese. STRALCI DA UN’INTERVISTA DEL 2011 L’America latina non è senza problemi. Lei stesso ha detto che la “globalizzazione” è l’avidità di pochi, che sta lasciando la maggioranza ai margini. È un qualcosa che è così soprattutto oggi, con la crisi finanziaria? Il Santo Padre (Benedetto XVI, ndr) ha ripetutamente detto che è una crisi etica, che ha lasciato fuori gran parte delle popolazioni del nostro mondo. All’inizio era solo un’emarginazione e non un’esclusione. Oggi non c’è nessun margine per loro. Io sono presidente di Caritas Internationalis e so che la FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione, ha detto che non ci sono soldi per alleviare la povertà nel mondo. Sette miliardi di dollari sarebbero stati sufficienti e un mese dopo si stanziavano 600 miliardi per salvare alcune banche mondiali e non si finirà mai di versare soldi nel “sacco” perché il sacco è strappato. Non si è neanche toccato il fondo e si continuano a versare e versare soldi. Se si dividono i 600 miliardi di dollari tra i 6,5 miliardi di abitanti del mondo… la povertà scomparirebbe immediatamente. Molti governi del suo Continente sono stati eletti sulla base della loro opzione per i poveri. La Chiesa ha da sempre avuto questa opzione per i poveri, eppure questi governi socialisti l’hanno attaccata più volte. Come lo spiega? L’incongruenza nasce dal fatto che quando questi governi nascono, la prima cosa che scompare è la libertà, la libertà di espressione e di informazione. Per esempio, in Venezuela, tutti i media che non erano con il governo sono stati confiscati o gli è stata resa la vita impossibile. Questo perché il governo ha un solo scopo e non c’è spazio per il dissenso. Non c’è spazio per la libertà di movimento e di organizzazione. Quando la Chiesa vede queste cose, si sente in dovere di denunciarle. Perciò questi governi vedono la Chiesa come un nemico: perché essa non opera in funzione dei loro scopi. Cosa può fare la Chiesa in risposta a questa situazione e in particolare nei Paesi in cui essa è perseguitata? Ciò che possiamo fare è di essere solidali con loro e di denunciare questi politici. Io l’ho fatto qualche volta e sono stato attaccato dal presidente Chávez, ma non mi importa perché è necessario dire la verità. (...) In alcuni luoghi i voti vengono comprati. Nel mio Paese, la gente non vede un centesimo durante gran parte dell’anno, fino a dopo il raccolto. Alcuni politici vengono e gli offrono, diciamo, 50 dollari. Questi quindi votano per loro. (...) Alcuni Paesi in America latina hanno incentrato la loro politica di riduzione della povertà sul controllo delle nascite. È una politica promossa da associazioni come la Planned Parenthood Federation; qual è il loro programma in un continente come l’America latina? Secondo loro, non siamo dei buoni partner per i loro affari perché, come è noto, il nostro continente è un continente principalmente cattolico che quindi non accetterà mai la loro “filosofia” contraria alla Creazione e contraria a Dio. Non ci ritroviamo nel loro modo di ragionare e io l’ho detto chiaramente anche alle Nazioni Unite. Per esempio, il mio Paese ha deciso che il matrimonio deve essere secondo la legge naturale: un’unione tra un uomo e una donna. Poiché vi sono delle lobby che non sono d’accordo con questo, esse fanno pressione sui nostri deputati, attaccano la Chiesa dicendo che sbaglia, ma noi sappiamo che non sbaglia e vogliamo vivere in pace. (...) Lei ha detto di considerare l’America latina come il rinascimento della fede e il rinascimento della Chiesa cattolica nel mondo. Come può essere così ottimista, avendo preso così tanti “colpi”? Perché siamo un popolo di fede. Soprattutto i poveri. La Chiesa ha sempre avuto questa opzione preferenziale per i poveri e a Medellin nel 1968 questa è stata riaffermata. Questa è la gente che frequenta le nostre chiese, che sostiene i catechisti, i sacramenti, e che chiede alla Chiesa e non all’ONU di fare loro da guida. Alla luce di quest’ottimismo, ci può spiegare quella storia dell’albero che cade nella foresta, che ha raccontato ai suoi seminaristi? Siamo una nazione molto giovane. Il 42% della nostra popolazione è al di sotto dei 15 anni. Molte persone dicono che i giovani sono perduti, che troppi di loro stanno nelle bande criminali. Io dico di no. Questo è ciò che viene pubblicizzato perché fa più rumore un albero che cade nella foresta, rispetto a tutti gli altri che crescono. Noi sentiamo il grande rumore ma non vediamo che la maggioranza dei nostri giovani sono buoni e seguono Cristo. Io celebro il sacramento della cresima ogni anno e ne abbiamo quasi 10.000. Questo è molto bello perché non sono ragazzi ma giovani uomini e donne che hanno deciso di seguire Cristo e di vivere una vita cristiana. Quindi la nostra sfida principale è di accompagnarli dopo la cresima, nella loro scelta di vita – matrimonio o vita consacrata. Abbiamo molti, molti motivi di speranza e la maggior parte dei giovani vuole seguire Cristo.