SEMINARIO DI FORMAZIONE EUROPEA
XXVI EDIZIONE
ROMA 17-19 SETTEMBRE 2014
Laboratorio: La valutazione delle competenze
professionali nella formazione professionale
Il processo di valutazione degli
apprendimenti nei percorsi biennali per
drop-out – stato dell’arte al 2014
Adriana Scammacca
CIOFS-FP Toscana
C.I.O.F.S.-F.P.
Toscana
1
Il processo di valutazione adottato dal CIOFS-FP
Toscana nei percorsi di formazione professionale
per giovani drop-out che devono adempiere al
diritto-dovere
all’istruzione
e
formazione
professionale, in piena coerenza con quanto
disposto dalla Normativa Regionale Toscana
nell’ambito del Sistema Regionale delle
competenze.
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2
Gli standard minimi relativi al sistema regionale di riconoscimento e
certificazione riguardano:
 le diverse tipologie di processi di “attribuzione di valore” alle competenze
delle persone, ed i relativi dispositivi formalizzati in procedure;
 la qualità delle risorse anche professionali impegnate nell’erogazione dei
servizi previsti dal sistema;
 le responsabilità ed i ruoli dei soggetti istituzionalmente preposti ad erogare
i servizi;
 l’adozione di metodologie e strumenti condivisi e standardizzati per il
riconoscimento e la certificazione delle competenze possedute dagli individui.
L’obiettivo del sistema di riconoscimento e certificazione delle competenze è
quello di rendere visibili gli apprendimenti degli individui e permettere
l’attribuzione di valore alle diverse tipologie di competenze comunque
acquisite.
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3
In particolare i processi di attribuzione di valore
coinvolgono, con ruoli e funzioni diverse, gli attori della
formazione e dell’istruzione professionale, quelli dei servizi
al lavoro, nonché le imprese che realizzano formazione per i
propri dipendenti, e si distinguono in:
 descrizione delle competenze
 dichiarazione degli apprendimenti
 validazione delle competenze
 certificazione delle competenze
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4
Descrizione delle competenze
 finalizzata a ricostruire e mettere in trasparenza le
competenze comunque maturate e di cui la persona è in
possesso.
 realizzata dall’individuo stesso, con il supporto
metodologico di un operatore qualificato, nell’ambito della
rete dei servizi per l’impiego.
Costituisce il primo passo per l’eventuale attribuzione di un
valore d’uso alle competenze in vista di successive azioni di
riconoscimento e certificazione.
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5
Processo di Dichiarazione degli apprendimenti
attivato esclusivamente nell’ambito dei percorsi di formazione ‘formale’
realizzati nel rispetto degli standard regionali per la progettazione e la
realizzazione dei percorsi formativi riferiti al Repertorio Regionale delle
Figure Professionali, e riguarda:
1. il processo con il quale il soggetto titolare di azione formativa ‘formale’
verifica l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
previsti dal percorso formativo (mediante il responsabile interno dei
processi di valutazione l’organismo di formazione deve presidiare l’intero
processo di valutazione degli apprendimenti e quindi il corretto rapporto tra
apprendimento e articolazione del percorso formativo)
2. la tipologia di attestazione rilasciata (a seguito di superamento delle
prove di valutazione degli apprendimenti relative ad almeno una singola
Unità Formativa prevista nel percorso).
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6
Processo di Validazione delle competenze acquisite in
contesti di tipo non formale e informale:
dispositivo - ed relativo processo operativo - che consente alle persone
di ricostruire e documentare le esperienze realizzate in ambiti non
formali, e di vedere riconosciute le competenze in essi acquisite
 Possono essere oggetto di validazione soltanto quelle competenze che
trovano adeguato riscontro negli standard professionali compresi nel
Repertorio Regionale delle Figure professionali nei termini di singole
Unità di Competenze attinenti singole Aree di Attività o intere Figure
professionali.
 Non è prevista la validazione di singole Conoscenze e/o Capacità
 viene attivata su richiesta della persona interessata, è effettuata dalle
province previa valutazione della documentazione presentata.
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7
Processo di Certificazione delle competenze:
attivato su richiesta del singolo individuo e relativamente ai nuclei di
competenza effettivamente acquisiti e verificabili, e per i quali intenda
ottenere attestato formale spendibile nel sistema di istruzione e
formazione professionale e dei servizi al lavoro.
riguarda esiti di apprendimenti avvenuti in diversi contesti e che
possono essere già stati oggetto di riconoscimento secondo le modalità
previste:
- dichiarazione, nel caso di apprendimenti parziali conseguiti in percorsi
formativi interrotti;
-validazione, nel caso di esperienze di apprendimento extra-formative.
 oggetto della certificazione può essere:
- una qualifica professionale così come descritta nel Repertorio
Regionale delle Figure professionali
- singole Unità di Competenze (insieme di Capacità e Conoscenze
previste da una determinata Area di Attività del Repertorio Regionale delle
Figure professionali.
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8
Il Sistema Regionale di Istruzione e
Formazione Professionale (IeFP)
prende avvio dall’ a.s.f. 2011/2012
dopo un lungo iter normativo e di confronto
tra i soggetti istituzionali e le parti
economiche e sociali interessate.
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A livello nazionale:
• Accordo in Conferenza Stato Regioni 29/04/2010: contiene gli
standard formativi nazionali rispetto ai quali le figure professionali
regionali rappresentano contestualizzazione rispondente ai bisogni
professionali del territorio
• Intesa approvata in Conferenza Stato Regioni del 16/12/2010
approva le linee guida per la realizzazione di organici raccordi tra i
percorsi quinquennali degli IPS e i percorsi di IeFP (come previsto
dalla legge n. 40 del 2 aprile 2007, art.13, co.1-quinques)
• Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27/07/2011: sugli atti
necessari per il passaggio al nuovo ordinamento dei percorsi di
IeFP.
• Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 19/01/2012
riguardante l’integrazione del Repertorio delle Figure professionali di
riferimento nazionale approvato con l’Accordo del 27/07/2011
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A livello regionale:
• Piano di Indirizzo Generale Integrato (PIGI 2012-2015)
• Delibere di Giunta Regionale di approvazione del
Piano Regionale dell’Offerta formativa e del
dimensionamento della rete scolastica per ciascun
a.s.f. di riferimento
• Indirizzi per la realizzazione dell’Offerta regionale di
Istruzione e Formazione professionale (l’ultima è la
DGRT 446 del 03/06/2014 che fornisce indicazioni sulle
modalità di attuazione dell’offerta formativa regionale sia
quella in sussidiarietà integrativa/complementare, sia
quella per drop-out
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11
• Finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale di
livello 3 EQF relativa ad una delle Figure professionali contenute
nel Repertorio Regionale delle Figure Professionali della
Regione Toscana, nel rispetto degli standard formativi minimi di
cui alla DGR della Regione Toscana 532/2009 e s.m.i. sul SISTEMA
REGIONALE DELLE COMPETENZE e in correlazione con la
corrispondente figura nazionale di cui all’ ACCORDO STATOREGIONI del 29 aprile 2010.
• Progettati mediante avviso pubblico provinciale dagli Enti
accreditati per la formazione professionale secondo il sistema di
accreditamento toscano.
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Percorsi Istituti Professionali di Stato:
Anno scolastico/formativo
N. percorsi
N. iscritti
a.s.f. 2011/2012
577
11.914
a.s.f. 2012/2013
837
17.618
a.s.f. 2013/2014
761
16.207
Percorsi biennali per drop-out:
Anno scolastico/formativo
N. percorsi
N. iscritti
a.s.f. 2011/2012
67
1.471
a.s.f. 2012/2013
56
1.279
a.s.f. 2013/2014
44
686
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13
Elementi fondamentali dell’attività formativa programmata dalle
Province:
• destinatari sono ragazzi che abbiano adempiuto l’obbligo di istruzione e
in diritto-dovere all’istruzione e formazione professionale
• raccordo con istituti scolastici professionali e tecnici del territorio e con
il mondo produttivo locale.
• certificazione di crediti formativi in ingresso acquisiti anche in ambiti
diversi
• struttura modulare in cui ciascuna UF consente la capitalizzazione delle
competenze acquisite
• eventuale attestazione di competenze relativamente al percorso
individuale seguito
• attuazione da parte di soggetti accreditati per la formazione
professionale secondo il sistema di accreditamento toscano
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I percorsi di formazione professionale per drop-out hanno
durata biennale pari a 2100 ore così strutturate :
35% (735 ore) attività di lezioni teoriche,
di cui il 50% propedeutiche al percorso professionalizzante e
il 50% propedeutiche all’acquisizione/recupero delle
competenze di base
35% (735 ore) attività laboratoriale coerente con la figura
professionale di riferimento
30% (630) attività di stage aziendale
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15
PERCORSO BIENNALE
Asse
Amministrazione
Periodo
erogatrice fondi
OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI POR CRO RegioneRegione Toscana /Provincia di LivornoDa maggio 2014 IN
cod. 90052
Toscana FSE 2007-2013 (F.S.E)
FASE DI EROGAZIONE
POR 2007-2013
IeFP AGRIVALDICECINA
POR CRO RegioneToscana /Provincia di Livorno (F.S.E)
Da maggio 2014 IN
Cod. 90050
Toscana FSE 2007-2013 POR 2007-2013
FASE DI EROGAZIONE
IPF LIVORNO “OPERATORE AI SERVIZI DI
VENDITA 2012 cod. 73474
POR CRO Regione
Regione Toscana /Provincia di Livorno
Toscana FSE 2007-2013 (F.S.E)
POR 2007-2013
IPF “OPERATORE ELETTRONICO” cod.73469 POR CRO Regione
Regione Toscana /Provincia di Livorno
Toscana FSE 2007-2013 (F.S.E)
POR 2007-2013
IPF OPERATORE GRAFICO MULTIMEDIALE POR CRO Regione
Regione Toscana /Provincia di Livorno
cod.73469
Toscana FSE 2007-2013 (F.S.E)
POR 2007-2013
IPF LIVORNO – “OPERATORE DI IMPIANTI
POR CRO Regione
Regione Toscana /Provincia di Livorno
TERMOIDRAULICI
Toscana FSE 2007-2013 (F.S.E)
Cod. 50848
POR 2007-2013
IPF CECINA – “OPERATORE AI SERVIZI DI
POR CRO Regione
Toscana /Provincia di Livorno (F.S.E)
PROMOZIONE E ACCOGLIENZA – Indirizzo Toscana FSE 2007-2013 POR 2007-2013
strutture ricettive”
Cod. 50854
IPF LIVORNO – “OPERATORE AI SERVIZI DI POR CRO Regione
Toscana /Provincia di Livorno (F.S.E)
VENDITA”
Toscana FSE 2007-2013 POR 2007-2013
Cod. 50854
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Dal 2013 IN FASE DI
EROGAZIONE
Dal 2013 IN FASE DI
EROGAZIONE
Dal 2013 IN FASE DI
EROGAZIONE
2012 - 2014
2012-2014
2012-2014
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16
Il sistema di valutazione degli apprendimenti deve
essere chiaramente definito già in fase progettuale:
viene descritta l’architettura complessiva delle prove di
verifica finalizzate al rilascio di attestato di
qualifica/certificato di competenze comprensiva delle
prove intermedie e delle prove finali.
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Utilizzo di uno specifico dispositivo di valutazione degli
apprendimenti in linea con quanto disciplinato dalla DGR della
Regione Toscana 532/2009 e s.m.i sul SISTEMA REGIONALE DELLE
COMPETENZE.
La valutazione complessiva che l’allievo otterrà in esito al
percorso di formazione è data dalla media ponderata di:
valutazione complessiva delle prove d’esame (che deve pesare
almeno per il 70%)
valutazione intermedia del percorso (che non potrà pesare più
del 30%)
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La valutazione intermedia del percorso è la risultante
di:
andamento del percorso
valutazione degli apprendimenti a fine UF (escluso lo
stage)
valutazione dell’attività di stage
Verifiche didattico
disciplinari compiute
dai singoli docenti al
termine di ciascun
modulo formativo
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prove di “performance” in cui
viene valutato il grado di
acquisizione delle competenze
tecnico-professionali previste
dalla Figura di riferimento, in un
contesto di simulazione di attività
reali.
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La valutazione dell’ andamento del percorso:
intesa come valutazione delle competenze in
itinere
Effettuazione di prove di “performance” in cui si
evidenzi il raggiungimento degli obiettivi di
competenza afferenti alle ADA della Figura
professionale di riferimento. Per ciascun allievo
questa valutazione è la media aritmetica degli
esiti delle prove di performance svolte durante il
percorso.
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20
PROVAUDA
1a
1b
2a
2b
3a
3b
PERFORMANCE
UF Associate
UF2-Competenze di base
Power point descrittivo di un impianto a norma con
UF3. Controllo dell'impianto
scheda di collaudo e dichiarazione di conformità
termoidraulico
Verifica di un impianto termoidraulico finalizzata al
collaudo positivo dello stesso nel rispetto degli
UF3. Controllo dell'impianto
standard di sicurezza ed efficienza - e redazione termoidraulico
dichiarazione conformità
Redazione di una scheda impianto con utilizzo della UF 4. Installazione dell'impianto
tecnologia CAD
termoidraulico
UF 4. Installazione dell'impianto
Lettura scheda impianto ed installazione dello stesso
termoidraulico
Impostazione di una scheda di manutenzione
programmata - utilizzo di database ed altri strumenti UF 5. Manutenzione dell'impianto
office automation per creare reportistica di
termoidraulico
manutenzione
Effettuazione della manutenzione programmata UF 5. Manutenzione dell'impianto
risoluzione del malfunzionamento - redazione scheda
termoidraulico
di intervento
4a
UF 6. Pianificazione e organizzazione
Redazione di un preventivo per la realizzazione di un
del processo di realizzazione
impianto
dell'impianto termo-idraulico
4b
UF 6. Pianificazione e organizzazione
Simulazione dell’intero processo di realizzazione e
del processo di realizzazione
installazione dell'impianto termo-idraulico
dell'impianto termo-idraulico
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ADA/UC Figura Regionale
UC 1745 - Controllo
dell'impianto termoidraulico
UC 1745 - Controllo
dell'impianto termoidraulico
UC 1744 Installazione
dell'impianto termoidraulico
UC 1744 Installazione
dell'impianto termoidraulico
UC 1805 - Manutenzione
dell'impianto termoidraulico
UC 1805 - Manutenzione
dell'impianto termoidraulico
UC 1806 - Pianificazione e
organizzazione del processo di
realizzazione dell'impianto
termo-idraulico
UC 1806 - Pianificazione e
organizzazione del processo di
realizzazione dell'impianto
termo-idraulico
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Progetto IeFP Operatore TERMOIDRAULICO - Griglia di osservazione UDA 3b
Competenze professionali relative all'UDA (capacità e conoscenze
Competenze
tecniche nelle operazioni di manutenzione e ripristino del funzionamento trasversali e capacità
dell'impianto termoidraulico) max 70%
di esposizione (30%)
allie Correttez Individuazi Corretta
za della
one dei
applicazio
vo
document
azione
presentat
a al
termine
delle
operazion
i (max 10)
componenti
difettosi,
interpretraz
ione del
malfunzion
amento ed
attuazione
di tecniche
di ripristino
funzionale
(max 10)
ne delle
tecniche di
manutenzi
one
dell'impiant
o
termoidrau
lico (max
10)
Corretto
utilizzo di
strumenti ed
apparecchia
ture nella
fase di
manutenzio
ne
dell'impianto
conoscenze
specifiche
sulle
caratteristic
he tecniche
dell'impiano
oggetto
dell'intervent
o di
manutenzio
ne (max 10)
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Conoscen
ze relative
ai
componen
ti ed ai
materiali
costituenti
l'impianto capacità e
conoscenz
e relative
agli
interventi
di
assemblag
gio dei tubi
di materiali
diversi
(max 10)
Conoscenz
ae
capacità di
utilizzo dei
principali
sistemi di
controllo e
collaudo
informatizz
ati di
impianti
termoidraulici
(controllo
centraline
elettroniche
) (max 10)
Corretta
applicazion
e delle
norme
antinfortuni
stiche nella
fase di
installazion
ee
manutenzio
ne di
impianti
termoidrauli
ci (max 10)
Capacit
à di
comuni
cazione
con il
cliente
(max 10
punti)
Professio grado totale
nalità
di
max
mostrata autono 100
nell'eseg mia punti
uire il
(max (somm
lavoro
10
a)
(max 10 punti)
punti)
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La valutazione degli apprendimenti a fine UF
(escluso lo stage):
tesa a evidenziare il raggiungimento degli obiettivi
formativi di ciascuna UF in termini di conoscenze e
capacità.
Per ciascun modulo didattico assegnato all’interno
dell’UF di riferimento, ogni docente effettua, a propria
discrezione, valutazioni intermedie e finali sotto forma di
test di verifica, o prove più complesse e multidisciplinari
(simulazioni di casi reali, stesure di elaborati, prove
pratiche) finalizzate a valutare gli apprendimenti di più
moduli didattici di loro pertinenza.
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23
Il Dossier individuale delle competenze:
Introdotto con la DGR della Regione Toscana 259 del
02/04/2012:
documento progressivo descrittivo degli esiti della
valutazione degli apprendimenti raggiunti da ciascun
allievo iscritto ai percorsi di qualifica biennali per dropout e ai percorsi di IeFP in sussidiarietà integrativa a
partire dall’a.s.f. 2012/2013.
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24
Il Dossier individuale delle competenze:
L’adozione del Dossier permette la documentazione
delle competenze nonché delle principali
conoscenze e capacità conseguite in rapporto agli
standard di apprendimento dell’offerta di Istruzione e
Formazione Professionale e permette di rafforzare la
valutazione periodica e finale delle competenze,
l’attuazione
di
interventi
di
orientamento
personalizzati e la gestione dei passaggi in ingresso
e in uscita.
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26
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27
La valutazione dell’attività di stage:
 attraverso il giudizio sintetico del tutor aziendale presente
nell’ultima pagina del registro di stage (modello predisposto
dall’amministrazione Provinciale)
 “scheda di valutazione conclusiva dell’azienda di stage
sull’allievo”, che contiene:
•la valutazione delle competenze chiave (competenze
relazionali, comportamentali, di organizzazione del lavoro e
rispetto dei tempi, ecc.)
•valutazione delle competenze tecnico professionali
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28
b)
Voci di valutazione
Capacità di adeguarsi allo stile
dell’azienda
Comunicatività
c)
Interesse manifestato
d)
Impegno
a)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
NV
e)
Motivazione al lavoro
Capacità di comprendere spiegazioni
f)
teoriche/indicazioni operative
g)
Puntualità
h)
Autonomia nel lavoro
i)
Capacità d’iniziativa/creativa
m)
Capacità organizzativa
n)
Capacità decisionale
Capacità di analizzare e risolvere i
problemi
Capacità di instaurare relazioni
interpersonali con i colleghi
Attitudine al tipo di lavoro
o)
p)
q)
Valutazione media complessiva
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Descrizione delle principali attività effettuate
dall’allievo e giudicate dal tutor aziendale
Controllo dell'impianto termoidraulico
Competenza associata:
Essere in grado di: …………
Installazione dell'impianto termoidraulico
Competenza associata:
Essere in grado di:………….
COME SONO STATE
EFFETTUATE LE
ATTIVITA’?
CON QUALE
AUTONOMIA?
Manutenzione dell'impianto termoidraulico
Competenza associata:
Essere in grado di:………..
Pianificazione e organizzazione del processo di
realizzazione dell'impianto termo-idraulico
Competenza associata:
Essere in grado di:……………..
ALTRO:
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30
Le prove d’esame per il rilascio della qualifica:
hanno l’obiettivo di verificare:
“il possesso di Unità di Competenze ovvero, la capacità
del candidato di realizzare le performance associate
all’Area di Attività cui le Unità di Competenze oggetto di
certificazione è riferita”.
Devono essere esplicitate già in fase progettuale
La proposta di progettazione di dettaglio delle prove
d’esame elaborata dal Responsabile dei processi di
valutazione dell’Ente di formazione deve essere
comunque sottoposta alla ratifica della Commissione
d’esame nel momento del suo insediamento.
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31
Le prove d’esame per il rilascio della qualifica:
L’ oggetto della certificazione può essere:
•una qualifica professionale così come descritta nel
Repertorio Regionale delle Figure professionali
•singole Unità di Competenze intese ciascuna come
l’insieme di Capacità e Conoscenze che permettono la
realizzazione di una performance prevista da una
determinata Area di Attività del Repertorio Regionale
delle Figure professionali.
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Le prove d’esame per il rilascio della qualifica:
La normativa toscana prevede che le Aree di Attività siano valutate
attraverso:
prove tecnico-pratiche: elaborati tecnici, simulazioni, analisi di
caso e ogni altra modalità di valutazione ritenuta idonea dalla
Commissione d’esame.
colloquio è ritenuto obbligatorio: sui risultati delle prove
tecnico-pratiche effettuate, e su specifiche Conoscenze o Capacità
riferibili alle UC oggetto di valutazione.
Anche prove di tipo oggettivo (test a risposta multipla o a
domande aperte ecc…) purchè siano finalizzate alla verifica del
possesso di singole conoscenze o capacità riferibili alle UC oggetto
di valutazione.
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EUROPEA
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N.
Tipologia Denominazione
prova della prova
ADA
N.UC
Modalità di svolgimento
Durata
Attrezzature
Peso %
utilizzate
Pianificazione e
Prova tecnico pratica da svolgersi
organizzazione
individualmente:
del processo di
Il candidato dovrà simulare il lavoro in
UC 1806
in un cantiere di installazione,
realizzazione
dimostrando di conoscere le modalità
dell'impianto
di ingresso in cantiere, i dispositivi di
termo-idraulico
1
PERFORMA
NCE
prova
tecnicopratica 1 Installazione
dell'impianto
termoidraulico
sicurezza e la cartellonistica di
sicurezza.
Saranno preparati tre piccoli progetti
di cui uno soltanto verrà estratto.
Nello schema di impianto sarà anche
riportata la tipologia di materiale con
la quale eseguire l’installazione.
Potranno essere eseguite saldature
dei tubi in PPR (polipropilene
UC 1744 random) oppure saldature di tubi in
rame (saldobrasatura forte).
Il ragazzo vedrà lo schema di
impianto, esporrà come intende
procedere nell’esecuzione di tale
progetto e di quali strumenti
avvalersi.
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EUROPEA
60%
Laboratorio
termoidraulico
attrezzato (per
20/30
la fase di
minuti a allestimento
candidat materiali e
o
l’effettuazione
delle
operazioni
pratiche)
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60%
34
N.
Tipologia
prova della prova
Denominazione
N.UC
ADA
Controllo
dell'impianto
termoidraulico
2
Performance
- prova
tecnicoManutenzione
pratica 2
dell'impianto
termoidraulico
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EUROPEA
Modalità di svolgimento
Durata
Attrezzatu
Peso
re
%
utilizzate
Prova tecnico – pratica: In tale prova i
UC
Laboratori
corsisti simuleranno il controllo di un
60%
1745
o
impianto termoidraulico (o parte di
termoidra
esso) Verrà estratto un caso relativo
ulico –
ad una anomalia impiantistica che i
Impianto
ragazzi dovranno risolvere
(o parte di
indicandone metodologia operativa e
esso) da
strumentazione necessaria. I passi
testare
sopra riportati saranno replicati per 30/40
per le fasi
le macchine in pompa di calore
minuti per
di
Ai ragazzi saranno inoltre presentate ciascun
collaudo e
UC
delle schede tecniche in inglese che candidato
60%
manutenzi
1805
dovranno essere illustrate alla
one Commissione.
Laboratori
Al termine della simulazione ai
o
ragazzi verrà richiesto di impostare la
informatic
redazione di una dichiarazione di
o per la
conformità, di compilare un libretto
parte
di caldaia/impianto e della pompa di
scritta
calore, un rapportino di lavoro.
ROMA 17-19 SETTEMBRE 2014
35
N. prova
3
4
Tipologia
della prova
colloquio
Test scritto
Denominazione ADA
N.UC
Controllo
dell'impianto UC
termoidraulico
1745
Manutenzione dell'impianto UC
termoidraulico
1805
Pianificazione e
organizzazione del processo UC
di realizzazione dell'impianto 1806
termo-idraulico
Installazione dell'impianto UC
termoidraulico
1744
Controllo
dell'impianto UC
termoidraulico
1745
Manutenzione dell'impianto UC
termoidraulico
1805
Pianificazione e
organizzazione del processo UC
di realizzazione dell'impianto 1806
termo-idraulico
Installazione dell'impianto
termoidraulico
XXVI SEMINARIO DI FORMAZIONE
EUROPEA
UC
1744
Modalità di svolgimento
Durata
Attrezzat
ure Peso %
utilizzate
20%
Il colloquio partirà dalla presentazione di un prodotto
15 minuti
(power point) realizzato da ciascun ragazzo durante il
Aula – 20%
per
percorso formativo.
proiettor
ciascun
Il colloquio potrà proseguire attraverso l’analisi della
e
candidato
prova pratica effettuata e permetterà alla
multime 20%
(circa 3
commissione di verificare le conoscenze/capacità
diale - pc
ore)
associate alle UC oggetto di valutazione
20%
Si propone, di effettuare, ad inizio della sessione di
esame, un test (chiuso ed aperto) che abbracci gli
aspetti principali di tutti gli argomenti trattati e che
verrà discusso insieme al candidato durante il
colloquio finale
Saranno predisposte tre tracce comprendenti
ciascuna 20 domande, 5 domande (4 a risposta
1 ora (da
multipla ed una a risposta aperta) per ognuna delle 4 effettuars
UC tecnico-professionali. Le domande a risposta
i ad inizio
aperta avranno un valore massimo di 9/100 (0= non sessione)
risponde o risposta totalmente errata; 3 risposta che
contiene diversi errori sostanziali; 6 risposta
sufficiente; 9 risposta ottima - per un totale massimo
di 36/100), mentre quelle a risposta multipla avranno
un valore di 3/10 ciascuna (per un massimo di 64
punti)
ROMA 17-19 SETTEMBRE 2014
20%
20%
20%
Aula
20%
36
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Diapositiva 1 - CIOFS-FP