Il gruppo
Seconda sessione
Obiettivi di questa sessione:
• Conoscere cosa è un gruppo parrocchiale
e cosa un gruppo scolastico;
• Come passare da “classe” a “classegruppo” IRC
• Come creare consenso e appartenenza al
gruppo
Alcune considerazioni
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Perché un gioco sia efficace occorre formare un gruppo
Il gruppo ha bisogno di interventi specifici
Il gruppo NON E’ la somma dei singoli
Il gruppo ha dinamiche proprie
Il gruppo può anche “tirare indietro”
Lo scopo ultimo dell’azione dell’animatore è favorire il
CAMBIAMENTO e l’APRRENDIMENTO
Il gruppo è un microcosmo che riflette il macrocosmo
della società e della Chiesa
I TRE livelli dell’esperienza
che i giochi stimolano
Livello emotivo - affettivo
Livello cognitivo
Livello esistenziale
(Vedi: Vopel, Manuale, 11)
La “vita” del gruppo
DUE tipologie
Gruppo ecclesiale
(Cf.: Villata - Berruti, 125-140)
Gruppo - classe IRC
-
(Cf.: Vopel, Manuale, 120-122; Grom, 12ss)
La “vita” del gruppo ecclesiale
Il gruppo è stato un autentico luogo di
educazione alla fede ecclesiale se, al
momento dello sbocco, i suoi membri
constatano di essere cresciuti come uomini
e come credenti responsabili.
(Villata – Berruti, 125)
Il gruppo finisce …
• L’età: i preadolescenti/adolescenti
diventano adulti e si inseriscono nella
vita della società a pieno titolo
• verificare nel quotidiano il progetto di
vita
• I nuovi impegni, anche ecclesiali
La vita del gruppo “ecclesiale”
secondo Villata - Berruti
Il gruppo - scuola
Gruppo – scuola
Gruppo ecclesiale
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Insieme per affinità
Partecipazione lasciata alla
responsabilità di ciascuno
Obiettivi cercati e condivisi
Identità costruita da tutti
Comunicazione democratica e
ricerca comune della/sulla verità
e/o conoscenza
Animatore accettato e scelto
perché autorevole
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Ci si trova “messi insieme”
Obbligo di partecipazione
Obiettivi assegnati dai
programmi scolastici
La “classe” è definita per legge
Comunicazione autoritaria.
Conoscenza comunicata da “chi
ne sa”
I professori sono imposti
Gruppo – scuola
Gruppo ecclesiale
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Insieme per affinità
Partecipazione
lasciata alla
responsabilità di
ciascuno
Obiettivi cercati e
condivisi
Identità costruita da
tutti
Comunicazione
democratica e
ricerca comune
della/sulla verità e/o
conoscenza
Animatore
accettato e scelto
perché autorevole
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Ci si trova “messi
insieme”
Obbligo di
partecipazione
Obiettivi assegnati
dai programmi
scolastici
La “classe” è
definita per legge
Comunicazione
autoritaria.
Conoscenza
comunicata da “chi
ne sa”
I professori sono
imposti
Gruppo IRC
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Ci si sceglie
Si sceglie di
partecipare
Obiettivi dati, ma
con libertà di
esplorarli
Il “tono” della
classe è dato dai
partecipanti
Comunicazione di
tipo democratico e
indagine comune
sulla “Verità”
Si scegli l’IRC; si
stima il prof.,
ritenuto autorevole
L’efficacia dell’IRC sta tutta nella
capacità del professoree di religione di
trasformare la “classe” in “gruppo”, cioè
in un insieme di persone che stabiliscono
tra di loro un clima emotivo positivo che
facilità l’apprendimento dei contenuti e la
formazione degli atteggiamenti.
La “vita” del gruppo – scuola
secondo Vopel
DUE premesse:
1. In ogni gruppo vi sono tensioni: sono “costitutive”
2. Ogni gruppo si sviluppa su due livelli:
a. l’ambito del lavoro
b. l’ambito delle relazioni sociali
I 4 stadi della vita del gruppo
I° stadio: ORIENTAMENTO
II° stadio: CONFRONTO E CONFLITTO
III° stadio: CONSENSO – COLLABORAZIONE –
COMPROMESSO
IV stadio: INTEGRAZIONE DEI BISOGNI PERSONALI E
DELLE ESIGENZE DEL COMPITO DEL GRUPPO:
- STRADA TECNOCRATICA
- ORIENTAMENTO AL PROCESSO DI SVILUPPO
DEL GRUPPO
… e adesso GIOCHIAMO
1. Esercizio di conoscenza (e autopresentazione)
AMBIENTAZIONE: i ragazzi all’inizio dell’esperienza di groppo
sono intimoriti dagli altri,hanno paura di esporsi …
OBIETTIVO: presentarsi, autoeplorarsi, conoscere gli altri
REGOLE: Ci presentiamo con TRE simboli concreti (animali, oggetti,
minerali…). NON concetti!!!
- Avete 3 minuti di tempo
- Alla fine ciascuno dice i suoi simboli. Gli altri, chi vuole, può
“interpretarli”. E’ possibile alla’interessato rispondere al feed-back
ricevuto
Al termine:
APPROFONDIMENTO.
Rispondete sul vs quaderno (da soli):
-Cosa ho trovato difficile in questo gioco?
-Cosa ho provato quando gli atri interpretavano i miei simboli?
-Mi sono trovato nelle loro descrizioni?
-Cosa dovrei fare per “dire” meglio ciò che sono?
2. Esercizio di consolidamento
• OBIETTIVO:prendere consapevolezza dei problemi e del
cammino da fare ancora
• AMBIENTAZIONE: Abbiamo fatto molta strada come gruppo.
Adesso ci conosciamo meglio … Abbiamo trovato il nostro equilibrio …
Vedete anche voi che talvolta emergono problemi e non li affrontiamo. Molti
di noi, poi, desiderano più slancio come gruppo.. Vi propongo un gioco per
cercare di capire ciò che va perfezionato e la strada che potremmo
percorrere ….
Propongo DUE varianti
A – COMPLETARE LE FRASI
REGOLE:
-Dovrete completare le frasi che vi darò
-Per completarle potete arrivare solo fino in fondo alla riga
-Avete 5 minuti di tempo. Vi avvertirò quando manca UN minuto. Chi
termina prima mette giù la biro sul tavolo così vedrò se tutti termineranno
prima del tempo. Ecco le domande:
1.
Se potessi fare un regalo al nostro gruppo darei_______________________________________________
2.
Nel mio gruppo mi trovo bene perché_______________________________________________________
3.
Se qualcuno venisse oggi nel mio gruppo direbbe che qui ci vorrebbe______________________________
4.
Quando parlo agli altri del mio gruppo dico sempre che_________________________________________
5.
Il mio gruppo durerà a lungo se____________________________________________________________
6.
La cosa che ucciderà il mio gruppo sarà_____________________________________________________
7.
La gente viene nel gruppo perché__________________________________________________________
8.
Chi non si trova bene nel gruppo ed è scappato lo ha fatto perché________________________________
COME SI PROCEDE:
-Dopo aver risposto in modo ANONIMO, si raccolgono i fogli e si ridistribuiscono a
caso
-Ciascuno legge quello che vi è scritto.
L’ANIMATORE: ascolta attentamente e metterà in risalto le difficoltà e i progetti
APPROFONDIMENTO:
-Discutere sui risultati delle frasi. Ciascuno può intervenire…
-L’animatore fa sintesi.. Rilancia ….
“Adesso, dopo aver ascoltato e discusso, che cosa devo fare io per il mio gruppo
perché migliori e cammini meglio?” (scrivere sul quaderno …..)
B – L’ARTICOLO DI GIORNALE
REGOLE:
-Siete giornalisti. Sono passati 25 anni da quando il gruppo è finito…Vi è stato
detto di scriverne la storia
-Scrivete un articolo che sia al LASSIMO 15 RIGHE, dove raccontare prgi e
limiti, cosa vi ha dato o cosa vi aspettavate in più, cosa mancave, perché siete
rimasti (o usciti..)
-NON firmare l’articolo
-Avete 10 minuti di tempo. Vi avvertirò quando ne manca uno.
Per l’APPROFONDIMENTO si procede come l’esercizio precedente.
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