«Voce amica»
Voce amica
Bollettino Parrocchiale di
Tarzo
Ar fanta
Corbanese
Luglio-Agosto 2014 - Anno LI - numero 4
I PECCATI PARROCCHIALI
Papa Francesco a quanti erano presenti in Piazza San
Pietro il 27 agosto 2014 ha ricordato:
“Ogni volta che rinnoviamo la nostra professione di fede,
recitando il Credo, noi affermiamo che la Chiesa è “una
e santa”. La Chiesa è “una” perché ha la sua origine in Dio
Trinità, mistero di unità e di comunione piena. La Chiesa è
“santa” in quanto è fondata da Gesù Cristo, animata dal suo
Santo Spirito, ricolmata del suo amore e della sua salvezza.
Allo stesso tempo, però, è anche composta di peccatori, tutti noi, peccatori, che facciamo esperienza
ogni giorno della nostra fragilità e delle nostre miserie Allora questa fede che professiamo ci spinge alla conversione, ad avere il coraggio di vivere
quotidianamente l’unità e la santità. Gesù invita la
Chiesa a essere una e santa.
L’esperienza ci dice che sono tanti i peccati contro l’unità. E non pensiamo solo agli scismi, pensiamo a mancanze molto comuni nelle nostre comunità, a peccati “parrocchiali”, a quei peccati nelle
parrocchie. A volte, infatti, le nostre parrocchie,
chiamate ad essere luoghi di condivisione e di comunione,
sono tristemente segnate da invidie, gelosie, antipatie.
E le chiacchiere sono alla portata di tutti.
Quanto si chiacchiera nelle parrocchie. Questo
non è buono!
Ad esempio, quando uno viene eletto presidente di quella associazione, si chiacchiera contro di lui. E se quell’altra
viene eletta presidente della catechesi, le altre chiacchierano contro di lei. Ma questa non è la Chiesa. Questo non
si deve fare, non dobbiamo farlo. Bisogna chiedere al Signore la grazia di non farlo. Questo è umano, sì, ma non è
cristiano!
Questo succede quando puntiamo ai primi posti, quando
mettiamo al centro noi stessi, con le nostre ambizioni personali e i nostri modi di vedere le cose e giudichiamo gli
altri, quando guardiamo ai difetti del fratello invece che alle
loro doti; quando diamo più peso a quello che ci divide che
a quello che ci accomuna”
www.parrocchiaditarzo.it
UN SANTO AL MESE
Pio X
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese, secondo
di dieci figli di una famiglia
modesta. Suo padre Giovanni Battista era cursore comunale e sua madre, Margherita
Sanson sarta. Egli si distinse
da molti suoi predecessori e
successori proprio per il fatto
che il suo cursus honorum fu
esclusivamente pastorale senza alcun impegno presso la
curia o nell’attività diplomatica della Santa Sede. Entrò nel
seminario di Padova, ordinato
prete nel 1858 dal vescovo
di Treviso, Giovanni Antonio Farina,
divenne cappellano
della parrocchia di
Tombolo. Nel 1867
è nominato arciprete
di Salzano e poi, nel
1875, canonico della
cattedrale di Treviso, fungendo nel contempo
da direttore spirituale nel seminario diocesano, di questa
esperienza serberà sempre un
ottimo ricordo. Giuseppe Sarto è consacrato vescovo dal
cardinal Lucido Maria Parocchi il 6 novembre 1884 e no-
Sommario
LUCIANI per VOCE AMICA
Riportiamo quanto Albino Luciani, Vescovo di Vittorio
Veneto, aveva scritto in data 29 aprile 1969
Rev.mo Arciprete di TARZO
A compimento della Visita Pastorale costì effettuata
nei giorni 24, 26, 3e 27 aprile 1969, ………. è desiderio
del Vescovo visitatore che: …….si continui con la provvida “Voce Amica”; conservando tono e contenuto pastorale. …..
minato vescovo di Mantova il
10 novembre 1884. Partecipò
come vescovo di Mantova al
primo Congresso catechistico
nazionale tenutosi a Piacenza
tra il 24 e il 26 settembre 1889
e presentò un voto a favore
di un “catechismo popolare
storico-dogmaticomorale redatto in domande brevi e risposte
brevissime. Nominato
Patriarca di Venezia,
il governo italiano rifiutò inizialmente il
proprio exequatur asserendo che la nomina
del patriarca di Venezia spettava al Re e che, inoltre, Sarto
era stato scelto su pressione
del governo dell’Impero austro
- ungarico. Attese 18 mesi prima di poter assumere la guida
pastorale del patriarcato di Venezia. Con la nomina a Patriar-
Comunità cristiana
Cronaca locale
Comune
Arfanta: paese mio
Voce di Corbanese
1-4
5-7
8
9-10
11-13
Parrocchia di Tarzo
Alpini
Pro Loco
Anagrafe
Offerte
14-18
20
21
23
24
«Voce amica»
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ca egli ricevette pure la berretta
cardinalizia nel concistoro del
12 giugno 1893. Alla morte di
Leone XIII, fu eletto papa il 4
agosto 1903. Scelse come motto del suo pontificato Instaurare omnia in Christo: lo attuò
con coraggio e fermezza. Consapevole di non avere alcuna
esperienza diplomatica né una
vera e propria formazione universitaria, seppe scegliere dei
collaboratori competenti. Papa
Pio X rimase sempre semplice
e umile. In Vaticano visse parcamente, assistito dalle sorelle,
in un appartamento fatto allestire appositamente. Caratteristico e storicamente importante
fu l’indirizzo teologico che diede alla Chiesa cattolica durante
tutto il suo pontificato, la cui
linea può essere definita sinteticamente come tradizionalista,
in particolare per la lotta ingaggiata contro il modernismo
attraverso l’enciclica Pascendi
Dominici Gregis e il decreto
Lamentabili Sane Exitu, a cui
seguì l’approvazione personale
del Sodalitium Pianum, una rete
di informazione che indagava
su teologi e docenti sospettati
di modernismo. Si stava, infatti, diffondendo all’interno
del mondo cattolico e in ampi
settori della stessa gerarchia
ecclesiale, una sorta di rivisitazione filosofica della teologia
cattolica sotto l’effetto dello
scientismo di fine Ottocento.
In risposta al modernismo teologico. Pio X introdusse dal 1º
settembre 1910 il giuramento
della fede per tutti i membri
del clero. Avviò la riforma del
diritto canonico, che culminerà
nel 1917 con la promulgazione
del Codice di diritto canonico e
il Catechismo che porta il suo
nome. Ma, soprattutto, riformò
la Curia Romana con la costituzione Sapienti consilio del
28 giugno 1908, sopprimendo
vari dicasteri divenuti inutili.
Raccomandò ai paesi cattolici
l’uso del latino. Impose il canto
gregoriano nella liturgia e fornì precise istruzioni circa l’uso
della musica nelle cerimonie
religiose. Con l’enciclica Il fermo proposito l’11 giugno 1905
IL NOSTRO CAMPO VISIVO
Ognuno di noi confonde i limiti del suo campo visivo
per i confini del mondo.
È bella, anche se amara, questa considerazione di
Arthur Schopenhauer (1788-1860). Coglie, infatti,
in modo ironico un atteggiamento a cui tutti siamo
tentati di indulgere, quello di ritenere noi stessi misura di ogni cosa. Spesso, sull’onda di questa attitudine,
si cade persino nel ridicolo oppure nell’ostinazione,
cercando di difendere l’indifendibile e di opporsi anche all’evidenza. Alla radice di questo comportamento
c’è la smisurata venerazione del proprio io, delle proprie idee e convinzioni, del proprio comportamento.
Quando ci si incammina a praticare questo «massaggio» dolce e è difficile fermarsi. Anzi, si può persino
giungere alla convinzione di essere vittime di invidia o
cattiveria quando altri tentano di mostrarci che il mondo della verità è ben più ampio del nostro perimetro
intellettivo e visivo. E così si diventa acrimoniosi, ci
si lamenta di essere incompresi, ci si rinchiude in un
altezzoso silenzio. Ecco, allora, la necessità dell’autocritica, dell’esame di coscienza e di quella virtù che ai
nostri giorni è sbeffeggiata: l’umiltà. Thomas S. Eliot
(1888-1965) ammoniva che questa «è la virtù più difficile da conquistare perché niente è più arduo a morire della volontà di pensar bene di se stessi, sempre e
comunque».
Non per nulla, il primo dei vizi capitali è proprio la
superbia.
Luglio-Agosto 2014
il pontefice allenta le restrizioni
del Non expedit (ossia il divieto per tutti i cattolici italiani di
partecipare alla vita politica)
di Pio IX, soprattutto per arginare i consensi verso le forze
socialiste. Nel testo dell’enciclica, elargisce la “benigna
concessione” di dispensarli da
tale divieto, specialmente nei
“casi particolari” in cui essi ne
riconoscano “la stretta necessità pel bene delle anime e per la
salvezza delle loro chiese” e li
invita anzi a perseguire la seria
attività “già lodevolmente spiegata dai cattolici per prepararsi
alla vita amministrativa dei Comuni e dei Consigli provinciali,
così da favorire e promuovere
“quelle istituzioni che si propongono di ben disciplinare le
moltitudini contro l’invadenza
predominante del socialismo”.
Pio X ebbe a confrontarsi con
il problema della separazione
fra Stato e Chiesa, che emerse
in Francia. A partire dal 1880 si
erano registrati in Francia una
serie di provvedimenti antireligiosi tendenti alla dissoluzione
delle congregazioni religiose,
di espulsione dei religiosi regolari: insegnanti, personale infermieristico e così via. Pio X si
mostrò assai meno conciliante
verso questa politica fortemente anticlericale rispetto al proprio predecessore, nonostante
la maggioranza dei vescovi
francesi gli consigliasse di piegarsi alla nuova legge. Analoghe tensioni si registrarono con
il Portogallo, dopo l’avvento in
quel Paese, nel 1910 della repubblica guidata da gruppi di
potere anticlericali massonici.
Proprio nei primi giorni della
prima guerra mondiale, Pio X
morì per una cardiopatia il 20
agosto 1914. Fu beatificato il 3
giugno 1951 e canonizzato il 19
maggio 1954 durante il pontificato di Pio XII; la festa fu fissata al 3 settembre. Il calendario
del Novus Ordo Missae la prevede il 21 agosto. La sua salma
è tumulata nella Basilica di San
Pietro in Vaticano.
IL CATECHISMO
Che cosa è la caduta degli Angeli?
Con tale espressione si indica che Satana e
gli altri demoni, di cui parlano la Sacra Scrittura e la Tradizione della Chiesa, da angeli creati
buoni da Dio, si sono trasformati in malvagi,
perché, con libera e irrevocabile scelta, hanno
rifiutato Dio e il suo Regno, dando così origine all’inferno. Essi tentano di associare l’uomo
alla loro ribellione contro Dio, ma Dio afferma
in Cristo la sua sicura vittoria sul Maligno.
In che cosa consiste il primo peccato dell’uomo?
L’uomo, tentato dal diavolo, ha lascito spegnere nel suo cuore
la fiducia nei confronti del suo Creatore e, disobbedendoGli, ha
voluto diventare”come Dio” senza Dio e non secondo Dio. Così
Adamo ed Eva hanno perduto immediatamente, per sè e per tutti
i loro discendenti, la grazia originale della santità e della giustizia.
Che cosa è il peccato originale?
Il peccato originale, nel quale tutti gli uomini nascono, è lo
stato di privazione della santità e della giustizia originali. E’ un
peccato da noi “contratto”, non “commesso”; è una condizione
di nascita e non un atto personale. A motivo della unità di origine di tutti gli uomini, esso si trasmette ai discendenti di Adamo
con la natura umana, “non per imitazione, ma per propagazione”.
Questa trasmissione rimane un mistero che non possiamo comprendere appieno.
(Da: “Catechismo della Chiesa Cattolica – Compendio, nn.
74 – 75 – 76)
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2014
APPUNTI DI ECCLESIOLOGIA
“Credi in Dio, ma non sta
creder ai preti”; “Non ti fidare
della Chiesa”. A queste frasi,
molto presenti nei tempi non
originali in cui viviamo, occorre rispondere, affinché i dubbi lascino spazio ad un nuovo
amore per la Santa Chiesa; per
ottenere ciò, occorre riscoprire
l’ecclesiologia, ossia lo studio
della Chiesa cattolica inserita
nel contesto umano che la circonda, e di conseguenza, del
suo essere universale. Molti
autori si sono interrogati su
questi problemi fondamentali:
ovvero perché la Chiesa esista,
e secondo quale comandamento di Dio, in che senso essa è
santa e perché essa organizzata così com’è, quale è la sua
missione nella realtà. Amare la
Chiesa significa capire la Chiesa, significa rispondere a queste
domande, e per farlo, è necessario tornare al Concilio, alla
Costituzione Dogmatica Lumen Gentium del 21 novembre
1964. Da questo importantissimo documento conciliare ricaviamo:
1.
che il Mistero della
Chiesa è quello di essere stata preparata nella storia già da
sempre, prima nella storia della salvezza di Israele, e poi,
dopo l’effusione dello Spirito
Santo, dalla predicazione postpentecostale degli apostoli. La
Chiesa non è nata a caso, ma è
il senso compiuto della storia
della fede nell’Unico Dio, e
il suo compito non è altro che
quello dell’Angelo il giorno di
Natale con i pastori: “Evangelizo vobis gaudium magnum”
(Lc 2, 10-11), ossia annunciare
una grande gioia, il Vangelo del
I Fioretti
di Papa Luciani
Nelle poche volte che Luciani andava a trovare il fratello Edoardo e la sua famiglia a
Canale d’Agordo alla sera si recitava il Rosario.
Una sera Luciani chiese ai presenti come usassero la fantasia
mentre si diceva il Rosario e le Litanie. Disse che la fantasia va
usata per aiutare la preghiera. Uno rispose: penso alla Madonna nel momento della annunciazione; un altro: penso a Maria
e a Gesù che stavano insieme; un altro. Penso alla Madonna
come madre che tiene in braccio il Bambino Gesù; un altro:
Penso alla Madonna come coredentrice che stava ai piedi della
croce. Luciani disse: Io vedo la Madonna mentre sta facendo
le faccende più semplici e più umili: mentre lava al mastello,
mentre porta l’acqua e sta ad attendere alla fontana; mentre
aggiusta i vestiti di Gesù, quando macina il frumento e impasta
il pane. Io la penso come madre e come donna
Luciani racconta
Pierino si trova seduto al tavolo in cucina e sta facendo le
lezioni di scuola. La mamma si trova nella stanza accanto e sta
stirando la biancheria. Ad un certo momento chiede: Pierino,
cosa fai?
Faccio le lezioni, le operazioni.
Pierino adocchia il vaso della marmellata, prende la sedia, lo
prende e comincia a mangiare la marmellata.
La Mamma chiama e dice. Pierino, cosa fai ora?
Le operazioni, mamma.
Ma quali operazioni fai? Una sottrazione!!!
Era vero o raccontava una bugia?
Cristo.
a.
Risposta alle obiezioni: la Chiesa non è nata per
volontà di pochi singoli che si
sono impossessati della parola
di Dio per piegarli a qualche
fine: la Chiesa esiste nei piani di
Dio sin dalla nascita del mondo,
e ciò si è manifestato prima con
l’elezione di Israele a popolo
santo e poi con l’effusione dello
Spirito sugli Apostoli.
2.
Che il Popolo di Dio,
erede del popolo scelto di Israele, e dagli israeliti uscito quale erede, è stato santificato dal
Signore attraverso i sacramenti:
i fedeli, indipendentemente dal
loro ruolo, laicale o sacerdotale
(episcopale), sono tutti fratelli
perché uniti nella comunanza
del battesimo e tutti, indipendentemente dal ruolo, sono
chiamati a manifestare la fede
attraverso la pubblica professione dei sacramenti. In questo
senso il popolo di Dio è unico,
universale e chiamato a professare la Verità di Dio con la missionarietà.
a.
Risposta alle obiezioni: nella Chiesa abbiamo carismi, compiti e ruoli diversi:
alcuni siamo chiamati a viverla in quanto laici, altri a servire in essa attraverso i tre gradi
dell’Ordine sacro o la professione dei voti: in ogni caso siamo tutti e sempre uguali, perché
tutti siamo diventati fratelli allo
stesso modo, con il battesimo.
Siamo tutti corpo di Cristo, solo
che, come vari organi nel corpo
umano hanno compiti diversi,
pur nella stessa dignità, così noi
all’interno della Chiesa siamo
chiamati a compiti diversi.
3.
La Gerarchia della
Chiesa risponde a quella chiamata che il Signore fece dei
Dodici: tra tutti gli uomini, a
cui era rivolta la Buona Novella, Gesù ne prese dodici perché
stessero con lui; ne fece i suoi
apostoli dando loro la forma di
collegio, cioè di un gruppo stabile, del quale mise a capo Pietro. La missione divina affidata
da Cristo agli apostoli durerà
fino alla fine dei secoli poiché
il Vangelo che essi devono pre-
pagina 3
dicare è per la Chiesa il principio di tutta la sua vita ora e in
ogni tempo. Proprio perché la
missione è eterna gli apostoli
ebbero cura di istituire dei successori: i vescovi. E come san
Pietro, capo degli Apostoli, e
gli altri apostoli costituiscono,
per volontà del Signore, un unico collegio, similmente il romano Pontefice, successore di Pietro, e i vescovi, successori degli
apostoli, sono uniti tra loro. E
così, come Pietro fu la pietra
“super hanc aedificabo Ecclesiam meam” (Mt 16, 18), così
il Romano Pontefice è la pietra
sulla quale la Chiesa resiste e
trova unità, nella tradizione e
nell’amore, ovvero nel suo essere capo di questo collegio.
a.
Risposta alle obiezioni: la gerarchia della Chiesa non
è inventata, né calata dall’alto, ma risponde esattamente a
quanto stabilito da Cristo: solo
che, 2000 anni fa, Gesù iniziò
la sua predicazione in Palestina,
una terra piccola, e gli bastarono dodici uomini per aiutarlo a
predicare, mentre ora, per arrivare a sette miliardi di persone,
gli apostoli sono aumentati,
perché la terra di missione ora
è tutto il vasto mondo. Il papa,
infine, è davvero capo della
Chiesa, perché succeduto a quel
Pietro a cui Cristo diede “claves
regni caelorum” (Mt 16, 19).
Vorrei chiudere questi brevi
appunti di ecclesiologia citando
il futuro beato papa Paolo VI:
“Esalto la bellezza della comunione gerarchica che insieme ci
stringe, perché è dallo Spirito
Santo che deriva l’Unità della
Chiesa nella comunione e nel
ministro, perché, nello Spirito
Santo, noi tutti insieme siamo
una cosa sola.”
David Casagrande
«Voce amica»
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I PAPI
DELLA CHIESA
208. PIO II - 9.8.1458 - 14.8.1464
Enea Silvio Piccolomini, nato a Corsignano
(Pienza) il 18 ottobre 1405 da nobili e ricchi genitori
decaduti, il giovane Enea aveva lavorato i campi. Si specializzò nello studio del greco e aveva
condotto una vita discutibile. Dal 1432 al 1435
aveva preso parte al Concilio di Basilea come segretario del Cardinale Capranica condividendo
la dottrina conciliarista e partecipato a missioni
diplomatiche con Niccolò Albergati. Avversario di
Eugenio IV, aveva contribuito al piano poi fallito del vescovo di Novara per la sua cattura e preso parte alla elezione
del duca Amedeo VIII (Antipapa Felice V) del quale era stato
segretario. Aveva frequentato circoli mondani. In seguito ad una
crisi di coscienza nel 1444 aveva rinnegato i suoi precedenti atteggiamenti antipapali e mondani, rompendo ogni rapporto con
l’antipapa Felice V e facendo atto di sottomissione a Eugenio IV,
che lo perdonò.Venne nominato vescovo di Trieste (1447) e poi
trasferito a Siena (1450); nel 1456 venne nominato cardinale
per il buon lavoro diplomatico svolto tra la Santa Sede e Alfonso V re di Aragona e di Napoli. Nei sei anni del suo pontificato si
impegnò ad organizzare una crociata contro i turchi che avevano già conquistato Atene. A Mantova, dove si era recato per la
convocazione della crociata, grande fu la sua delusione quando
molti principi non vi parteciparono e solo Venezia promise 12
navi; tutto subì un rinvio. Pio II non rinunciò all’idea, ma chiamò
a collaborare illustri personalità come Giovanni Bessarione e
soprattutto spendendo gran parte di denaro per la fabbrica di
fiammiferi della Tolfa. Nel 1463 proclamò la guerra santa, deciso
a guidarla di persona nonostante le precarie condizioni di salute. Il 14 giugno 1464 partì da Roma e andò ad Ancona e qui si
presentarono solo le 12 navi di Venezia, comandate da Cristoforo Moro. La delusione fu così forte che in due mesi lo portò
a morire, era il 14 agosto 1464. Si impegnò nella riforma della
Chiesa sostenuto da Niccolò Cusano, nella lotta alla schiavitù
dei neri di Africa, nella difesa della condizione degli ebrei all’interno dello Stato Pontificio.
209. PAOLO II - 30.8.1464 – 26.7.1471
Pietro Balbo, veneziano, fu nominato da Eugenio IV vescovo di Bologna e Cardinale. Il 30 agosto 1464 venne eletto
papa, si impegnò a garantire il potere della collegialità dei cardinali, riaffermò la pienezza del
primato del vescovo di Roma. Riprese la guerra contro i turchi, che avanzavano nei Balcani
guidati da Maometto II (1430-1481). Scomunicò nel 1466 il re di Boemia sostenitore degli
Ussiti; riprese il movimento dei “fraticelli”. Nella
l o t - ta tra Aragonesi e Angioini Paolo II si schierò con gli
aragonesi, ma Ferdinando d’Aragona gli chiese la diminuzione
dei tributi da pagare alla Santa Sede e la restituzione di alcune
città già appartenenti al regno di Napoli. Paolo II si rifiutò e
Ferdinando gli si rivolse contro, costringendolo ad allearsi con
Venezia nel 1470. Promosse le bonifiche nelle zone malariche
del Lazio; stabilì che i Giubilei venissero celebrati ogni 25 anni;
favorì le iniziative per abbellire Roma e fece costruire il palazzo
San Marco, poi chiamato palazzo Venezia; introdusse la stampa a
Roma. Morì improvvisamente il 26 luglio 1471.
Luglio-Agosto 2014
BEATO
GIUSEPPE
ALLAMANO
Fondatore dell’Istituto dei Missionari della Consolata e delle
Suore Missionarie della Consolata.
(Continua)
Oltre ad essere rettore del santuario della Consolata, era
anche rettore del santuario di S. Ignazio, sui monti presso
Lanzo Torinese, con una casa per esercizi spirituali annessa.
Questo centro di spiritualità era allora famoso, avendo predicato in esso per tanti anni lo stesso San G. Cafasso. Qui
l’Allamano trovò un campo privilegiato per la formazione
dei sacerdoti e dei laici. Come testimoniò un suo stretto collaboratore, il Can. G. Cappella: “Volle sempre diriger[e gli
esercizi] personalmente, e mentre li dirigeva voleva pure farli, perché diceva: “Non voglio solo essere cascata, che dà
agli altri, ma anche conca per ricevere le grazie del santo
ritiro” […]. Si può dire che sotto la sua direzione, la Casa di
S. Ignazio divenne una Casa di Esercizi di prim’ordine, tanto
che non c’era mai una camera vuota”.
Allo scopo di dare un modello specialmente ai sacerdoti, raccolse memorie sul Cafasso, ne pubblicò la vita e gli
scritti, e ne intraprese la causa di canonizzazione, che portò
fino alla beatificazione, il 3 maggio 1925. Lo confidò candidamente lui stesso: “Ho introdotto questo processo, posso dire, non tanto per affezione o parentela, quanto per il
bene che può produrre l’esaltazione di questo uomo, affinché
quelli che leggeranno le sue virtù, divengano bravi sacerdoti,
bravi cristiani e voi bravi missionari”. […] Ai missionari e
alle missionarie, dopo la beatificazione dello zio, scrisse una
circolare traboccante di gioia e di commozione, dicendo tra
l’altro: “Il beato Giuseppe Cafasso è Patrono del Convitto di
cui è Cofondatore, il lustro e il modello delle anime pie specialmente ecclesiastiche; me è pure nostro speciale Protettore e come dite “vostro Zio”, e come tale lo dovete onorare
ed imitarne le virtù. Io penso con ciò di avervi procurato un
gran mezzo di santificazione, e di avere in parte compiuta la
mia missione a vostro riguardo”.
L’Allamano si impegnò pure per la riapertura del Convitto
Ecclesiastico per la formazione dei giovani sacerdoti, chiuso
precedentemente dall’arcivescovo. Annesso al santuario, lo
fece riaprire nel 1882 e lo diresse fino alla morte. Ebbe molto
a cuore la formazione spirituale, intellettuale e pastorale dei
giovani sacerdoti, aggiornandola alle nuove esigenze. Inculcò soprattutto il fine ultimo della vocazione sacerdotale: la
salvezza dei fratelli. Ai convittori propose pure con convinzione la dimensione missionaria connessa alla consacrazione sacerdotale, affermando che “la vocazione alle missioni
è essenzialmente la vocazione di ogni santo sacerdote. Essa
non è altro che un più grande amore a nostro Signore Gesù
Cristo, per cui uno si sente spinto a farlo conoscere ed amare
da quanti non lo conoscono e non lo amano ancora”. L’aver
convinto l’arcivescovo a riportare il Convitto alla Consolata è sempre stato riconosciuto come un merito straordinario
dell’Allamano.
(Continuazione)
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2014
pagina 5
“Sul sentiero della memoria
Vita con l’Associazione combattenti e reduci”
è il titolo dell’ultimo lavoro
realizzato da Antonio Pancot.
Il volume, edito da grafiche
De Bastiani con il contributo
di Banca Prealpi, sarà presentato al pubblico il prossimo 4
ottobre, alle 17, presso l’aula
magna dell’Istituto Comprensivo di via Trevisani nel Mondo.
Un libro denso di significati, a
tratti commovente, che raccoglie minuziosamente ricordi,
testimonianze, appunti, storie. Per la comunità di Tarzo,
si tratta di un vero e proprio
“dono”, cui Antonio Pancot
si è dedicato con l’impegno e
lo spirito di sacrificio che lo
contraddistinguono. Tra le sue
pagine, infatti, in molti troveranno nomi e volti famigliari:
parenti, amici o semplici conoscenti scomparsi nella nebbia della guerra, della prigionia e della disperazione.
Quello di Antonio Pancot è
un libro per ricordare, prima
di tutto, ma anche per riflettere e per compiere delle scelte
consapevoli riguardo al futuro. L’attenzione dell’autore, in
questo senso, è rivolta soprattutto ai più giovani. È a loro
che, attraverso questa finestra
aperta sulla storia combattentistica, vuole “lasciare una testimonianza di valori, di principi morali che sono alla base
di un vivere civile ordinato,
altruistico”.
Spiega Antonio: “Trovandomi sulla strada dei 93 anni,
tenacemente, con grande volontà e determinazione, ho
cercato e cerco di tener viva la
nostra Sezione di ex combattenti e reduci. Oggi gli iscritti si contano sulle dita di una
mano ed hanno i loro problemi di salute, pertanto, prima
che questo sodalizio chiuda
definitivamente i suoi battenti, per la scomparsa dei suoi
Giovani
che si fanno onore
MARTA TONON ha conseguito la Laurea S
Specialistica
ecialistica in
Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova
il giorno 16 luglio 2014. Titolo della tesi:
L’impatto degli analoghi nucleosidici/nucleotidici sulla storia naturale “long-term”
dei pazienti con cirrosi HBV-correlata:
studio clinico prospettico di confronto
verso i pazienti con cirrosi HCV-correlata
dell’era dell’interferone e della Ribavirina.
Relatore: Prof. Paolo Angeli, correlatore:
Dott. Salvatore Piano.
Il 9 luglio scorso LARA FARAON
di Adriano e Pagotto Rita è diventata dottoressa in Commercio Estero
all’Università “Cà Foscari” di Venezia
con 103/110, discutendo la tesi: “Penetrare un nuovo mercato estero: modalità e strategie” Relatore: prof.ssa E.
F. Meschi.
Alle neo dottoresse le congratulazioni di tutta la Comunità.
Auguri per un roseo futuro.
militanti, ho ritenuto
doveroso, in qualità
di principale responsabile, mettere per
iscritto il lavoro da
questo svolto durante la sua esistenza”.
Questo ultimo volume si va
ad aggiungere alle ormai numerose pubblicazioni realizzate da Pancot: da “Per non
dimenticare”, storia del Gruppo Alpini di Tarzo, a “Così
scorre il fiume della vita”,
autobiografico; da “I primi diciotto anni e il suo magnifico
Rettore”, sull’università degli
anziani della quale fa parte, a
“L’arte di mangiar bene”, dedicata alle ricette di un tempo.
Anche “Sul sentiero della
memoria – Vita con l’Associazione combattenti e reduci” è
un libro che guarda al passato,
soffermandosi sulle vicende
dolorose e sui drammi che la
guerra porta con sé e che l’autore ha vissuto in prima persona. Esperienze che l’hanno
profondamente segnato, ma
che mai gli hanno tolto la voglia di guardare avanti con fiducia e ottimismo, mettendosi
generosamente a servizio del
prossimo.
“La vita – scrive Antonio
Pancot - è come un viaggio sul
mare della storia, spesso oscuro e in burrasca, un viaggio nel
quale scrutiamo gli astri che ci
indicano la rotta. Le vere stelle
della nostra vita sono le opere
realizzate a fin di bene, sono
luci di speranza. Ed è con questa attesa fiduciosa che si fa
luce la volontà di continuare,
con l’esperienza e la saggezza
maturate, ricchezze queste che
sgorgano dal proprio suolo tra
i profondi abissi dei nostri solitari pensieri e sogni, a realizzare un’opera storica che torni
utile alla comunità”.
Martina Tonin
Voce Amica ringrazia
tutti coloro che la
sostengono.
Prega i collaboratori
di fornire i testi
in formato (word)
e le foto in (jpg)
per
VOCE AMICA
CIVIDALE
CLASSE
1956
La classe 1956 organizza la gita a Cividale del Friuli per il 12
ottobre 2014. Venerdì 3 ottobre alle ore 18.30 verrà celebrata la
Messa nella Chiesa di Tarzo nel ricordo dei coetanei defunti:
(Bottega Mario)
«Voce amica»
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Luglio-Agosto 2014
Orienteering Tarzo
L’Alpe Adria 2014
L’Alpe Adria 2014 è stata organizzata in Veneto
dall’OR. Tarzo, dopo che il
21 settembre 2012, l’Alpe Adria Orienteering Group, riunito ad Arnoldstein (Austria)
ne aveva accettato la candidatura. Protagonista assoluto il nuovo impianto cartografico in Cansiglio (occupa le zone de “I bech
(lame dei negadi)”, “Bus de la Lum/Val Palazzo”, “Archeton”, “Cornesega”) esteso
8 kmq e finito di rilevare nell’estate 2012.
Grande il successo sportivo con oltre 2000
partecipanti, atleti di 30 nazioni e di tutti
i Continenti. Grande interesse anche per il
territorio con la promozione dei prodotti
nell’agroalimentare. Una tre giorni internazione la che si è sviluppata tra il Cansiglio
e la città di Conegliano dove c’è stata una
prova del Trofeo Nazionale Centri Storici,
che grazie alla vicinanza con i mondiali ha
visto la partecipazione dei più forti atleti
del mondo di questa specialità.
Vincitore indiscusso della gara long a
Conegliano è stato nella M Elite
il finlandese OlliMarkus Taivainen
mentre nella W Elite la svedese Annika
Billstam. Al termine
della gara c’è stato
il Pasta Party presso
la sede degli Alpini
di Conegliano. Nella staffetta di sabato mattina doppia vittoria
per il Team australiano: infatti, sono saliti sul podio Simon Uppil, Lachlan Dow e
Julian Dent per la M21 e Vanessa Round,
Jasmine Neve e Hanny Allston per la W21.
Sabato pomeriggio alla Sprint di Conegliano il primo posto elite maschile è stato conquistato dal neozelandese Tim Robertson.
Nella W Senior si è aggiudicata la vittoria
l’australiana Hanny Allston. La manifestazione è stata patrocinata dalla Presidenza
del Consiglio dei Ministri e dal Parlamen-
l lla serata di
to E
Europeo. L
La sera sii è svolta
gala presso l’Enoteca Veneta di Conegliano dove gli atleti stranieri hanno provato
l’ospitalità e la qualità enogastronomica
italiana. Domenica mattina la gara middle,
valevole anche come Coppa Italia, ha assegnato il podio maschile M21 al finlandese
Olli-Markus Taivainen e il podio femminile M21 a Lizzie Ingham (Nuova Zelanda).
La classifica: vincitore assoluto lo Steiermark (Austria), secondo il Team del Trentino Alto Adige Alpe Adria al terzo posto il
Team Slovenia.
L’A.S.D. MOVIMENTO FITNESS “EXPRESS YOURSELF”
Riapre i Battenti il 16 Settembre!!!
Il 12 giugno scorso in occasione del 2° Saggio della Scuola di Ginnastica e Danza As.d.
Movimento Fitness “Express Y
ourself”, la palestra comunale
di Tarzo è stata invasa da cinquanta bambini/e e una ventina
di mamme, desiderosi di esibirsi nelle discipline studiate
durante l’anno: danza creativa,
danza jazz, hip hop, ginnastica
artistica maschile e femminile
e Zumba fitness. TI grande impegno dei bambini e delle loro
famiglie non poteva che concludersi con una giornata di
pura energia. E’ a loro che l’Associazione porge il più grande
ringraziamento per l’impegno e
la costanza dimostrata durante
l’anno.
Un grazie speciale va agli
istruttori qualificati e appassionati: Marianna, Valentina,
Stefania, Marina e Deborah
che hanno seguito i ragazzi
garantendo la professionalità,
l’impegno e la passione che da
sempre la Scuola vuole assicurare. La A.s.d. Movimento Fitness nasce nell’Ottobre 2012,
diretta da Deborah Benetti,
attualmente istruttrice e Presi-
dente della Scuola.
Il nostro obbiettivo è sicuramente quello di formare
ginnasti/e e ballerini/e preparati ... ma non
Solo, lo sport rappresenta
un’occasione per sperimentarsi, mettersi in gioco, divertirsi
in un clima di spensieratezza e
amicizia.
Deborah ha voluto inoltre far
rivivere la ginnastica artistica e
la danza proprio nel paese che
ha fatto nascere il suo sogno:
mi sembrava doveroso ritornare all’origine ... dare la possibilità ai giovani di conoscere le
discipline che hanno fatto nascere in me la passione per lo
sport e la musica. E proprio li
all’interno di quelle mura dove
Vanna Di Bello ha fondato la
prima scuola di Ginnastica Artistica a Tarzo. Il 16 settembre
si riparte carichi di ENERGIA,
con la possibilità di scegliere tra tante attività in grado di
soddisfare le esigenze di tutte
le fasce d’età. Dalla Danza creativa alla Danza moderna attraverso l’Hip Hop e la Ginnastica
artistica maschile e femminile
e quest’anno anche la Zumba
Kids dedicata a tutti i bambini
dai 6 ai 13 anni. I più piccoli
(dai 3 ai 5 anni) potranno Inoltre divertirsi con il “GIOCO
,GYM” attività propedeutica
alla ginnastica artistica. Molte
le proposte per gli adulti: Aerobica, Step, tonificazione con il
Total Body Workout
e Circuiti brucia grassi, Pilates
e ginnastica posturale per mantenere il corpo flessibile e forte.
Si confermano, a grande richiesta, anche tutti i corsi di Zumba
Fitness e Zumba Sentao con in
aggiunta la novità dell’anno
Zumba Step. I corsi si terranno
nella sala parrocchiale di Tarzo
(in via Roma nella “palestrina”), nella Palestra Comunale
in via Trevisani nel Mondo e
nella Palestra delle Scuola Primaria di Santa Maria di lago (in
via Celle). L’A.s.d. Movimento
Fitness ringrazia Don Francesco e il Consiglio Parrocchiale
perla cortese ospitalità che già
da 2 anni permettono di svolgere le attività dell’associazione.
Le iscrizioni inizieranno
lunedì 8 settembre 2014 dalle
18 alle 20 presso la palestrina oppure via telefono allo
3408228612 e al 3486022025.
Per maggiori informazioni
non esitate a contattarci! Vi
aspettiamo numerosi per una
nuova stagione all’insegna della musica, del divertimento, ma
soprattutto della SALUTE.
Luglio-Agosto 2014
«Voce amica»
Balli e folklore
Mercoledì 20 agosto si è svolta la 6° edizione della serata di balli
e folklore presso la palestra di Tarzo….anche quest’anno ricca di
partecipanti, circa 600 persone presenti all’evento che hanno seguito con attenzione tutto lo spettacolo e hanno apprezzato la bravura
di questi gruppi. Quest’anno si sono esibiti sul palco 3 gruppi provenienti da Ungheria, Serbia e Russia.
Il primo gruppo ad aprire le danze è quello ungherese proveniente
da Barcs, costituito nel 1976 ed ha conseguito 2 volte l’ambito premio dell’Istituto Ungherese per il Folklore ed è stato insignito dalla
città di Barcs come entità culturale e rappresentativa della città.
Il secondo gruppo a danzare per noi è stato il Kud “Bolec” di
Belgrado. Fondato nel 1956, vanta oltre 200 soci la maggior parte
dei quali formano le tre formazioni di ballo folk. Questo gruppo è
stato definito dal New York Times come vero ambasciatore della
cultura serba.
Si esibisce, infine, il gruppo russo da Rostov “Ensambre Statale
di Danze Cosacche di Azov” nato nel 1954. Alla base della sua attività artistica sta la genuinità delle tradizioni popolari cosacche del
Don. La dinamicità dello spettacolo, il continuo cambio di costumi
e l’esuberante creatività delle esibizioni sono caratteristiche di questo gruppo diretto dalla signora Lyudmila Golikova, insignita dal
ministero della Cultura della Federazione Russa.
La serata è poi terminata con lo scambio di doni tra i popoli, consegnati dalla Pro Loco, dal Sindaco Bof e dal direttore della filiale
della Banca Prealpi di Tarzo Walter Santinon, che hanno congedato
e salutato tutti i presenti.
Visti gli ottimi risultati continuerà la collaborazione tra il Gruppo
Folkloristico Trevigiano e la Pro Loco di Tarzo, per portare questo
splendido spettacolo nel nostro
paese, unica tappa
per questi gruppi
stranieri nella sinistra Piave.
Per la ProLoco
Luciano Piaia
TARZO – REVINE LAGO
Il gruppo sportivo è pronto per la nuova stagione
agonistica. Il Presidente consapevole che sarà difficile scalare la
classifica sino alla vetta, punta sulla concretezza e sull’unità del
gruppo con l’obiettivo di conquistare la Coppa Disciplina che
significa “un esemplare comportamento dei giocatori”. Questo
l’organigramma Presidente Davide Croce, Vice Giorgio Carlet,
DS Bruno Ferrara, Segretario Giorgio Marinello, Respons. Settore Giovanile Giuseppe Lamberti , Respons. Tecnico Settore
Giovanile Luca Moz,. Allenatore 1a squadra Settimio Stallone,
Juniores Davide Fioretti, Allievi Francesco Santacterina, Giovanissimi Dimitri Grando, Esordienti e Pulcini Lucio Dal Molin,
Piccoli amici D. Fioretti ed Alberto Segat.
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NUBIFRAGIO
Nella tarda serata di sabato 2 agosto dalle 20:30 alle 22, sopra Arfanta
e i borghi vicini, si sono aperte le cateratte del cielo e, in meno di due
ore, sono caduti fino a 200 mm di pioggia mista a grandine. Quantità
d’acqua mai vista a memoria d’uomo, evento che rientrerà negli annali.
Allontanandosi dall’epicentro del nubifragio la quantità caduta diminuiva, ma si sono registrati circa 100 mm
IL MULINETTO
di pioggia ad est del
Capoluogo e 70 mm
a Nogarolo. Questa
precipitazione improvvisa, dopo giorni
di continue piogge,
ha ingrossato a dismisura i “bucolici”
torrentelli che scendono dalle colline ed ha creato
in pochi minuti numerose situazioni di pericolo ai residenti
ed agli automobilisti in transito
sulle stradine delle varie località. Gli effetti disastrosi si sono
visti nella loro gravità con il sorgere del sole; tutto il territorio a
sud- ovest del capoluogo è stato
interessato da frane ed erosioni. Il torrente Lierza, tranquillo
torrentello da cartolina illustraPRAPIAN
ta, che raccoglie le acque che
confluiscono al fiume Soligo
e al Piave, si è trasformato in
un mostro che tutto ha travolto. Un evento simile nella zona
del Lierza viene ricordato nel
1860. Il Lierza, poco a monte
del Molinetto della Croda - posto incantevole immortalato da
artisti e fotografi, dove sotto una
bella cascata si trova un vecchio
molino – vicino al confine tra i
comuni di Refrontolo, Cison e Tarzo, si unisce con il torrente Rosada
che scende da Rolle di Cison. L’impeto dei due corsi d’acqua è stato devastante e purtroppo, oltre ai danni materiali, ha provocato la morte di 4
uomini e vari feriti travolti durante una festicciola agreste. Il rio Parè che
scende da Resera verso Prapian ed il rio Toma che scende dal Mondragon si sono trasformati in torrenti impetuosi creando danni gravi a varie
abitazioni oltre alla pubblica viabilità. Il rujo Filippini che attraversa il
centro di Tarzo, ha allagato scantinati e garages. Il torrente Cervano,
collettore di questi corsi d’acqua e che confluisce nel Monticano, ha
raggiunto livelli impressionanti erodendo tratti di muri di contenimento
e di argini. Un primo bilancio dei danni alle opere pubbliche sono stati
quantificati in 2,5 milioni di euro. Molte decine di migliaia quelli segnalati dalle proprietà private. L’episodio del 2 agosto forse si ripeterà fra
cento anni, ma la natura, anche con eventi meno traumatici, fa valere i
suoi diritti e chiede il conto all’incuria ed al pressappochismo dell’uomo. Questa pioggia eccezionale ha dimostrato che i corsi d’acqua ed
anche le varie opere idrauliche (ponticelli e tubazioni varie) sono sottodimensionate. Quindi per ovviare almeno in parte alla furia delle acque
sarà necessario prevedere delle aree di laminazione. Si dovrà, inoltre,
avere maggiore attenzione al territorio, in modo che torrenti, canali, ruscelli spesso ridotti a boscaglie, con detriti e materiali di tutti i tipi, siano
maggiormente controllati. L’acqua vuole i suoi spazi, quando poi scende
copiosa nessuno la può fermare. Questa calamità dovrà far riflettere sia i
privati che le autorità preposte al bene pubblico. Anche questa ci dimenticheremo, dei danni e dei morti, fino alla prossima alluvione?.
Nicola De Polo
«Voce amica»
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www.comune.tarzo.tv.it
Luglio-Agosto 2014
[email protected]
Notizie dal Comune
RIPRENDONO I
“GRUPPI DI CAMMINO”
Tra le attività volte alla promozione della
salute e stili di vita sani, riprendono Martedì 2 Settembre da Tarzo ore 8.30, dopo la
sosta estiva, i “GRUPPI DI CAMMINO”,
iniziativa promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Tarzo.
Che cosa sono? Sono gruppi di persone che
si ritrovano, almeno due volte alla settimana,
per camminare assieme, in modo corretto,
lungo un percorso urbano e extraurbano del
nostro territorio comunale. I gruppi sono guidati da un Walking Leader che serve da guida
per stimolare un’attività corretta, continuativa e favorire uno spirito di gruppo.
L’iniziativa nata a Tarzo a ottobre del 2013
con circa 20 iscritti, ne conta ad oggi quasi
50!!
Un enorme successo che riprende con l’entusiasmo e l’impazienza di tutti gli iscritti e
di Anna la nostra walking leader.
Il martedì il luogo di ritrovo del gruppo è
il piazzale della palestra Comunale di Tarzo
alle ore 8.30 e il venerdì sempre 8.30 il ritrovo è Piazza Papa Luciani a Corbanese.
L’iniziativa è aperta a tutta la popolazione,
in particolare alle persone che sono poco abituate a fare attività fisica allo scopo di sviluppare uno stile di vita che preveda il movimento come pratica abituale finalizzata al
benessere psico-fisico, alla socializzazione e
alla riscoperta del nostro bellissimo territorio
permettendo inoltre di stare all’aria aperta.
La distanza che viene percorsa è di circa 5
km a si conclude sempre con una sessione di
circa 15 minuti di esercizi di stretching.
Il gruppo che si è creato è molto unito ed
affiatato ma è anche prontissimo ad accogliere tutti coloro che hanno voglia di unirsi a
loro!!
VI ASPETTIAMO NUMEROSI e se vole-
te avere qualche informazione
in più potete contattare l’ufficio dell’ Assistente Sociale al
numero: 0438/9264209 oppure andare direttamente o il
martedì o il venerdì presso i
punti di ritrovo e tuffarvi anche voi in questa bellissima
esperienza!
L’Assessore alle Politiche
Sociali e allo Sport
Antonella Pol
Sottoscrizione
I Comuni di Refrontolo, Pieve di Soligo, Santa Lucia di Piave, Sernaglia
della Battaglia, Tarzo e Cison di Valmarino
hanno aperto una sottoscrizione pubblica di
solidarietà per sostenere le Famiglie delle 4
vittime, i feriti e le attività economiche/produttive colpite dai
tragici eventi del 2 agosto accaduti al Molinetto della Croda di
Refrontolo.
* sul c/c postale n. 12082319
intestato a Comune di Pieve di
Soligo;
* bonifico bancario alla Unicredit banca Spa – Filiale di Pieve
di Soligo, intestato a Comune di
Pieve di Soligo. IBAN IT 38 D
02008 61 920 000103334043
* codice per i versamenti
dall’estero: BIC UNCRITM1A60
* Per i soli enti pubblici rientranti nel sistema di tesoreria unica: accreditamento sulla contabilità speciale n.
70324 accesa presso la Banca d’Italia Sezione di Treviso. Il versamento deve essere
accompagnato dalla causale ALLUVIONE MOLINETTO DELLA CRODA
A
2014.
Per informazioni :Comune di Pievee
di S.,
Ufficio Unico Segreteria Generalee
Tel. 0438.9853 985306/310/313/314
PAOLO RANIER DI TARZO
ORGANIZZA
LA MOSTRA
A CONEGLIANO SU:
6° TROFEO CITTA’ DELLA
VITTORIA
Si è svolto domenica 24 agosto il 6° “Trofeo Città della Vittoria”, gara sezionale ANA
di tiro con pistola a m. 25, riservata ad Alpini
ed Amministratori comunali ed Amici Alpini, presso il poligono di Vittorio Veneto.
Va subito premesso che non si tratta di una
esercitazione con le armi per fini bellici, ma
un incontro tra tanti amici, nell’esercizio di
una disciplina sportiva che richiede rispetto
di regole, equilibrio e controllo di sé stessi.
Hanno aderito 1117 Alpini, 32 Amici e 9
Amministratori dei 10 Comuni inviati, tra
cui, per Tarzo, il Consigliere Mauro Gava.
Nuova affermazione tra gli “Amici degli Alpini”, ove ha nuovamente primeggiato, dopo
il 2013, Giuliano De Zanet (p.173), con Giorgio De Polo 4° (p.167) e Antoniazzi Guerrino
7° (p.151). Tra gli Alpini ottimo il 2° posto
di Ivan Bez (p.152), a seguire Francesco Casagrande 18° (p.126) e Franco De Coppi 22°
(p.122). Nella classifica a squadre il Gruppo
di Tarzo si è insediato al 3° posto, pari merito
con Lago, già vincitore lo scorso anno.
Arfanta
«Voce amica
amica»
Paese mio
Luglio-Agosto 2014
16 Agosto
S. Rocco:
Festa in piazza
Eccoci qua! Per il terzo anno consecutivo siamo riusciti a festeggiare, nella piazzetta di Resera, il nostro Santo Patrono, San Rocco.
Quest’anno il tempo non ci ha aiutato; nel primo pomeriggio una
pioggerellina insistente e alla sera temperature autunnali. Nonostante tutto, i partecipanti sono stati numerosi: gli abitanti della nostra piccola frazione erano quasi tutti presenti! Quasi tutti, ma non
tutti…Qualcuno aveva forse impegni altrove, qualcun altro era in
vacanza… Peccato!
Nella piccola piazza si sono mescolati volti noti e sconosciuti,
che hanno affollato la lunga tavolata, colma di succulenti e gustosissimi piatti: pizze, trippa, patate bavaresi, torte salate, spiedini appetitosi, verdure e patatine fritte, porchetta, fagioli e torte in quantità! La gente di Resera, sempre ospitale, si è prodigata volentieri nel
portare in tavola qualcosa in più per soddisfare anche i più golosi.
Abbiamo dovuto constatare che alcuni non residenti hanno un po’
troppo approfittato di questa occasione conviviale, condividendo le
prelibatezze offerte, ma non l’impegno degli abitanti di Resera per
imbandire la tavolata. La “festa in piazza” era stata in origine pensata dalla e per la piccola comunità di Resera per condividere un
momento di convivialità, scambiando quattro chiacchiere accompagnate da un buon bicchiere di vino.
Siamo contenti che questo appuntamento riscuota successo anche oltre i confini del nostro piccolo borgo, però ci farebbe piacere
che alla sua realizzazione “contribuissero” tutti i partecipanti. In
ogni caso, comunque, tutto è andato per il meglio. L’estrazione dei
biglietti della lotteria ha calamitato l’attenzione dei presenti fino a
tardi, nonostante il freddo pungente. La sorte ha concesso a qualcuno qualche bel regalo. Altri se ne sono tornati a casa un po’ meno
soddisfatti. La metà, del discreto ricavato, è stata consegnata a don
Angelo, come contributo al restauro del campanile della chiesa parrocchiale di Arfanta. L’altra metà verrà utilizzata per risistemare la
seconda anta della porta d’ingresso ed una finestra della nostra piccola chiesa di S. Rocco. Un grazie di cuore da noi e da don Angelo
a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della Festa
in Piazza..
Gli organizzatori
INFO su ARFANTA
Domenica 28 settembre p.v. dalle 15.30 alle 18.30 presso
la “Sala della Comunità” di Lago, tutti i membri dei Consigli Pastorali della nostra Unità Pastorale (che comprende
le Parrocchie di Arfanta, Corbanese, Lago, Revine e Tarzo)
sono invitati a partecipare ad un incontro comunitario
che ha lo scopo, alla vigilia di un nuovo anno pastorale, di
promuovere la conoscenza reciproca tra i membri, condividendo esperienze, attività, gioie e fatiche che possano aiutarci a leggere meglio i bisogni del territorio in cui viviamo
ed operiamo, per poi pensare ad un progetto pastorale comune. Il pomeriggio si concluderà, per chi lo desidera, con la
celebrazione della S. Messa nella parrocchiale di Lago alle
19, presieduta dal moderatore don Angelo Granziera.
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San Rocco
Con temperature a dir
poco autunnali, i promotori
dei festeggiamenti a Resera
hanno sfidato le previsioni
del tempo preparando un
ricco buffet sotto lo sguardo
di San Rocco, che da oltre
vent’anni vigila dall’esterno. La Santa Messa è stata
celebrata da don Angelo alle
19.30; che con un escursus
sulla vita di San Rocco, ha
ricordato le persecuzioni e il
riconoscimento della sua nazionalità dopo la sua morte.
Don Angelo ci ha ricordato che sarebbe più opportuno e corretto
se riuscissimo ad aprire gli occhi quando le persone sono in vita
e non ricordarsi di loro, dopo la morte. Al termine della celebrazione i partecipanti hanno potuto accostarsi ai tavoli, preparati per
l’occasione sotto i gazebi, passare un po’ di tempo in compagnia
commentando le prelibatezze messe a disposizione dai “Reserani”.
Presenti varie persone e famiglie provenienti da “fuori”, apprezzata
la presenza del Sindaco e Vicesindaco. Si è ripetuta l’organizzazione della lotteria, per la raccolta fondi per le necessità della chiesa.
Tutto si è concluso con la promessa di ritrovarci il prossimo anno
che cadrà di domenica.
Un plauso agli organizzatori, in primis Carla, Chiari e Paola!
Festeggiamenti
del Patrono S. Bartolomeo
Domenica 24, giornata del Patrono, la Santa Messa è stata celebrata dal Parroco. La cerimonia è iniziata con il suono del violino di Elia. Durante l’omelia don Angelo ha riportato un estratto
di un colloquio con un musulmano da cui si evidenziava come
l’importante in ciò che si fa e che si dona, è che deve essere fatto
con il cuore!
Domenica 31 appuntamento con il tradizionale raduno degli
arfantesi ex e non.
La Santa Messa, alle 11, è stata celebrata Don Gianluigi Papa,
rettore del Seminario di Vittorio Veneto, tema centrale dell’omelia: …… “Se vuoi venire dietro a me, rinnega te stesso, prendi la
tua croce e seguimi”. Con parole molto semplici e chiare, il celebrante ha spiegato il vero senso di una frase che abbiamo sentito
molte volte, ma che altrettante dimentichiamo.
Pozzo di San Patrizio
Tra un danno e l’altro, anche quest’anno è andata! Eh sì… la
sorpresa dei danni l’abbiamo avuta domenica 3 agosto con l’interno della canonica pieno di fango con tutti gli oggetti destinati al
pozzo a rischio. Alla fine è andata ancora bene, nonostante tutto!
Sono state giornate di tensione, ma ce l’abbiamo fatta. Visto che
Voce Amica arriva a tutti, cogliamo l’occasione per ringraziare
quanti hanno contribuito al buon esito dell’iniziativa del Pozzo di
San Patrizio. Grazie di cuore, poi, a quanti hanno sponsorizzato
l’iniziativa: a tutte le ditte, i commercianti, le cantine, a quelli che
hanno offerto gli oggetti, a quanti hanno contribuito con offerte
in denaro, alla BCC Prealpi il cui contributo è stato prezioso per
acquistare ed arricchire la lista dei premi. Infine, un grazie alle
donne che si sono offerte per i capolavori manuali. L’elenco di
tutti gli offerenti è stato esposto in canonica. Il ricavato verrà
destinato alle necessità parrocchiali e ai lavori del “campanile”.
M. Teresa
La comunità ringrazia tutte le volontarie che si sono adoperate
per il buon fine dell’iniziativa.
«Voce amica»
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Dal Gruppo Ricreativo di Arfanta
Anche quest’anno si è conclusa la tradizionale sagra di San Bartolomeo Apostolo svoltasi dal 22 al 31 Agosto. Fortunatamente
durante la manifestazione il tempo è stato clemente ed il nuovo direttivo è orgoglioso di annunciare che l’affluenza è stata superiore
alle aspettative. Un ringraziamento va a tutti gli sponsor, che hanno
contribuito generosamente alla realizzazione della 27a sagra di San
Bartolomeo, un sentito grazie a tutti i collaboratori che hanno lavorato e creduto in questo nuovo gruppo, che ha dimostrato di poter
lavorare insieme senza l’esclusione di nessuno. Il nostro pensiero
va comunque a quelle famiglie e a quelle persone, che la sera del 2
Agosto al Molinetto della Croda hanno perso i loro cari e a quelli
che si sono visti cancellare
il lavoro di anni. Stringendosi attorno alle comunità
colpite, il Gruppo ringrazia nuovamente tutti e dà
un arrivederci al prossimo
anno.
G.R.A.
Ricordi
IDA PILAT
13.12.1921 – 12.07.2009
“Cara mamma,
sono già trascorsi 5 anni da
quella brutta domenica, quando
mi hai lasciato un grande vuoto
dentro. Mi manca il tuo sorriso e
la tua voce, per me è come una
ferita che fa fatica a guarire. Lo so
che pian piano mi devo fare coraggio, che tu da lassù stai
pregando per noi. Un caro abbraccio da chi non ti potrà dimenticare.”
Tua figlia Silvia
Luglio-Agosto 2014
FESTEGGIAMENTI
ARFANTESI
27a SAGRA DI SAN BARTOLOMEO
Le ombre di Arfanta e di via Ruio 21 Agosto e 12 settembre
2014
Ombre, musiche, emozioni… Quando la notte è scesa e la luna
è apparsa nel cielo di Arfanta, abbiamo scoperto la magia delle ombre. In compagnia di Giulietta e di Girotondo ci siamo lasciati trasportare, sulle note di fisarmonica e violino, in una dolce storia; abbiamo lasciato che la nostra fantasia desse un volto ai protagonisti
e dei colori alle cose che li circondavano perché nel piccolo teatro
in cui è stata proiettata la loro storia c’erano solo le loro ombre. Nonostante questo Giulietta e Girotondo ci hanno riempito di colorata
emozione e sono pronti ad incontrarci nuovamente. La prossima
luna che ci svelerà le ombre di Giulietta e Girotondo sarà quella del
cielo sopra il Cortile dalla Pietà, in via Ruio, venerdì 12 settembre
alle 21. Un grazie a Paride ed Elia che ci hanno musicalmente sostenute in questa avventura e un
grazie al Gruppo Ricreativo di
Arfanta che mettendo a disposizione lo stand della sagra, ci ha
permesso di portare ad Arfanta il
nostro progetto; infine un doveroso grazie a coloro che hanno condiviso con noi l’emozione di questo primo spettacolo/esperimento.
Manuela e Chiara
COSTANTINO PILAT
31.10.1923 – 17.08.2007
“Resterai sempre nel cuore di quanti ti hanno conosciuto
ed amato. Con affetto”
I tuoi famigliari
ARFANTA - CAPO NORD
11.000 km da favola…
LUIGI RESERA
L
11.10.1935 – 23.08.2004
“Sono trascorsi ormai 10 anni,
da quando, in una sera d’agosto
il Signore ti ha accolto tra le sue
br
braccia paterne. Hai lasciato sgom
menti i tuoi famigliari, amici ed un
in
intero paese in festa, che mai potr
trà scordare il tuo sorriso, la tua
b
bontà e disponibilità e ti porterà
per sempre nell cuore. Ti chiediamo da lassù di guidare i
nostri passi, in attesa, un giorno, di rivederci. Un abbraccio
forte.”
I tuoi cari
…Il tutto per effettuare la
maratona lo scorso 21 giungo a Tromso (Norvegia). 31
giorni sopra il circolo polare artico norvegese tra laghi,
fiumi, cascate, fiordi, neve e
gelo…con la nostra Dacia e
maggiolina. Mai stanchi, né
domi, con tappe da 600 km al
giorno, con lo spettacolo del
sole a mezzanotte (due volte)
e la maratona di mezzanotte al
chiaro…
Un viaggio indimenticabile
nella terra dei Trois … da
fare!
Maria Augusta e Salvatore
i nostri due maratoneti
Luglio-Agosto 2014
La Voce
di Corbanese
«Voce amica»
SI RICOMINCIA!!!
Settembre è arrivato ed è ora di
ricominciare la scuola!!! Le maestre sono già al lavoro e aspettano con gioia i bambini…….lunedì
8 inizia il nuovo anno scolastico per tutti i bimbi, vecchi e nuovi!
Tante novità aspettano i loro curiosi occhi e non mancheranno di
certo le sorprese. Tutto è pronto per il nuovo progetto che ci accompagnerà durante l’anno, storie e personaggi fantastici celati sono desiderosi di farsi conoscere...a questo punto manca solo l’entusiasmo
che caratterizza i nostri bambini!!!
Vi aspettiamo e intanto auguriamo a tutti un buon anno scolastico!!!!
le maestre
ANCORA SULLA PARROCCHIA. DI CHI E?
Da queste colonne ad aprile avevo riflettuto sulla situazione della
nostra Parrocchia. Mi chiedevo: è una Comunità di fede, di culto,
di carità, di missione e di celebrazione? Chi deve portare avanti la
Parrocchia ed il suo rinnovamento? Certamente c’è l’azione dello
Spirito Santo che opera nella Chiesa. Non si è esaurita e non si
esaurisce la forza della sua Grazia, lo Spirito è sempre presente ed
operante. Nella Chiesa, la “cellula” piccola o grande è la Parrocchia, che non è una associazione o un comitato di persone che si
uniscono per scopi puramente umani: incontro di amici o di famiglie, per festeggiare, per far sagre o sport…
Se fosse vista così non sarebbe capita e, sicuramente travisata,
porterebbe a divisioni.
La Chiesa è Comunione di Dio con gli uomini. Esige quindi l’azione congiunta di Dio e degli uomini. E Comunione (CUM UNIONE)
fra quelle persone che frequentano la parrocchia e vivono in Cristo,
animati dallo Spirito Santo.
Per ciascuno, il punto di partenza è il Battesimo che ci innesta
in Cristo: “Sacerdote, Re e Profeta”. Noi con il battesimo diventiamo membra vive della Chiesa, partecipi della sua missione nel
mondo. Ogni cristiano, come membro vivo di Cristo, è Sacerdote,
perché capace di dare a Dio sacrifici e lodi nella Eucaristia e nella
vita. È Re cioè è capace di essere vittorioso sul peccato, capace
di dominare il male personale e sociale. È profeta cioè testimone di
Cristo con la parole e le opere della sua vita.
Allora si capisce che tutti i battezzati sono la Chiesa (Ecclesia
in greco Assemblea) e per essa devono attivarsi. Non è opera da
portare avanti solo dai preti.
Proviamo a trarre delle conseguenze.
Non basta essere cristiani anagrafici, cioè registrati, ma
pertecipi.
Non basta essere cristiani che hanno ricevuto i sacramenti,
bisogna viverli.
Non basta essere cristiani per tradizione; “si è sempre fatto
così”.
Non basta essere cristiani a “corrente alternata” un giorno
si è sei no.
Non basta essere cristiani “da festa:.Natale, Pasqua, qualche funerale o ricorrenza”
Non basta vedere la chiesa come area di servizio (benedizioni, documenti e qualche Sacramento) o di parcheggio per i figli
quando sono piccoli.
Urge che ogni cristiano prenda coscienza, con il cuore, per una
partecipazione vera alla vita della Parrocchia. Innanzitutto, partecipando alla Messa domenicale con attenzione e sensibilità, collaborando, poi, alle varie attività ed iniziative parrocchiali, essere, infine,
caritatevole con una apertura missionaria. La presente realtà di disagio sociale, di disgregazione delle comunità e delle famiglie forse
non possiamo attribuirla, anche, alla mancanza di partecipazione
alla vita della parrocchia? Il discorso si amplia, ma non possiamo
nasconderci, far finta di niente. Ci si deve relazionare, essere umili,
avere la fede vera autentica dei nostri vecchi ed anche un po’
di fantasia per affrontare i problemi di oggi.
d. A.
pagina 11
LA NATURA SI RIBELLA
Anche Arfanta vittima della “bomba d’acqua” tra danni, disagi
e tanta paura
In una delle poche giornate assolate di questa bizzarra estate, il pensiero corre a quel sabato 2 agosto,
una sera come tante in cui,
all’improvviso verso le nove
di sera dal cielo è scesa una
devastante “bomba d’acqua”
che, in pochi minuti, con
inaudita forza ha travolto tutto ciò che ha incontrato sulla
sua strada. Piccoli torrenti
sono usciti dagli argini, tante Il muro sottostante la Parrocchiale franato in strada
le abitazioni con gli scantinati,
i garage allagati e riempiti di fango, erba e sassi, ponticelli crollati,
decine e decine di frane che hanno interrotto la viabilità dapprima
verso Rolle e poi in direzione Corbanese. Per non parlare dei danni
riportati dai vigneti, già seriamente provati da una stagione incerta.
Il buio non ha certamente aiutato a rendersi conto delle proporzioni di quel inusuale temporale, ma con le prime luci, il giorno
seguente camion, ruspe e trattori hanno lavorato rivelando i danni
della furia dell’acqua. I fedeli che hanno partecipato alla S. Messa
sono stati accolti da una brutta sorpresa: il muro sottostante la Parrocchiale è crollato riversando in strada detriti e gli olivi circostanti,
l’acqua è entrata anche dalla porta principale della chiesa e la canonica è stata invasa da fango e acqua, Anche la piccola e suggestiva
chiesa di S. Isidoro in Loc. Pecol si è inclinata di qualche grado
costringendo il Sindaco Bof a recintare l’area.
Di certo tanti i danni, i disagi e la paura, ma il pensiero va a chi sta
peggio di noi: quei quattro “omi” che, in una serata di festa, a pochi
chilometri da noi, hanno perso la vita in un modo assurdo. A quelle
famiglie, mogli, figli, parenti che in un inspiegabile tragedia non
hanno più visto tornare i loro cari. A chi con la forza di volontà e
della fede ce l’ha fatta, ma mai potrà scordare quei terribili momenti. Queste poche righe vogliono esprimere vicinanza, andare oltre
le polemiche, c’è voglia di ripartire, di ricostruire questi preziosi
luoghi che tutto il mondo ci invidia.
Valentina
La frana sotto la Parrocchiale
«Voce amica»
e
s
e
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a
b
r
o
C
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d
T
S
GRE
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“Ti ricordi lo sport?!”… insieme per
raggiungere l’obiettivo!!
“Abbiamo imparato a nuotare come pesci,
abbiamo imparato a volare come uccelli ma
non abbiamo ancora imparato l’arte di vivere
insieme come fratelli”.
È con questo messaggio di Martin Luter
King che è iniziata la serata finale del Grest
2014 di Corbanese, insieme ai fiori che tutti
i ragazzi e animatori hanno donato al numeroso pubblico presente allo stand della Pro
Loco. Ma il nostro Grest non è stato solo
serata finale.
L’estate è ormai finita e con
l’estate anche un’altra meravigliosa avventura del Grest.
Eravamo un gruppo davvero
numeroso: ben 65 ragazzi, 21
animatori e tanti adulti volontari che hanno trascorso le
loro giornate in oratorio per
creare un’esperienza indimenticabile.
Cos’è stato il nostro
GREST?! E’ stato un momento di crescita, di riflessione e
di divertimento dedicato ai
bambini e ai ragazzi dai sette ai
quattordici anni. E’ stata un’esperienza che
ha favorito la vita di gruppo, che ha creato
nuove relazioni di amicizia e di affetto, insomma un’avventura da vivere per poterla
comprendere.
Quest’anno il Grest si è svolto dal 7 luglio al 1° agosto per tutte le mattine dalle
7.30 alle 12.30, ovvero per quattro indimenticabili settimane. Ogni mattina gli animatori aprivano le porte dell’oratorio per
ospitare i ragazzi che ogni giorno arrivavano
carichi di energia e di entusiasmo. Tutti noi
sapevamo che per iniziare bene la giornata
dovevamo dedicare un po’ del nostro tempo al momento della preghiera. Il momento
dedicato alla riflessione su noi, sul nostro
tempo dedicato a Gesù è stato gestito da
Giulietta e Gabriella insieme a Don Angelo.
Attraverso storie, passi del Vangelo, testimonianze e preghiere, ragazzi e animatori hanno riflettuto su diversi temi come la fiducia,
la diversità, la ricchezza e la povertà, il valore
delle cose, l’errore, il perdono e la responsabilità. La preghiera era accompagnata da un
momento altrettanto importante:
il canto (perché come diceva sant’Agostino
“Chi canta prega due volte”). E come nei migliori Grest anche noi avevamo una maestra
di canto, Rossana, che ci ha aiutato nel corso
di tutto il mese con la sua infinita pazienza e voglia di aiutarci. Al termine, la danza
prendeva il sopravvento!! Eh già… in questo
mese di Grest abbiamo avuto un sacco di
bravi ballerini!! Non c’è mai stato tempo di
fermarsi perché concluse le danze e i bans, si
andava dritti dritti tutti nel proprio laboratorio. In ogni stanza c’era un gruppo di animatori super indaffarati che s’impegnavano
a preparare e insegnare i lavoretti artigianali:
se da una parte si trovavano perline, fili e
vimini per fare l’originale e colorato SCACCIAPENSIERI; dall’altra c’erano raspe, candele, pirografi per fare delle ICONE davvero
originali! Ma quest’anno c’è stata una novità!! Oltre ai laboratori tradizionali, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere
alcuni sport come pallavolo, basket, calcio
e rugby. È stata un’opportunità, anche, per
capire che lo sport non necessariamente
deve essere inteso come “agonismo”, in funzione di diventare futuri campioni attraverso
un’esasperazione di allenamenti, di confronti
e di partite per vincere; lo possiamo ben intendere e praticare anche solo come gioco,
come divertimento.
E poi ogni giorno c’era la fatidica domanda: “Qual è il gioco di oggi???”. Il mistero rimaneva irrisolto fino alle 11.30 quando gli
animatori dei giochi riunivano tutte le quattro squadre ARGENTINA, BRASILE, OLANDA e INGHILTERRA. La competitività, la
voglia di vincere era tanta ma noi avevamo
Luglio-Agosto 2014
un obiettivo più importante:VINCERE CON
STILE!! Gli ingredienti per vincere con stile erano pochi (ma buoni): giocare, ballare,
cantare, creare e divertirsi tutti insieme. E
così in queste quattro settimane i ragazzi si
sono impegnati in tutto e per tutto! Prima
di salutarci per ogni weekend ci aspettava
sempre un’indimenticabile uscita. Come
non ricordare la nostra notturna!? Venerdì
18 luglio animatori e ragazzi insieme a tutte le valigie si sono diretti verso il rifugio
Pranolz, dove abbiamo trascorso una nottata da brivido. Dopo una doccia fresca e una
buona cena i ragazzi hanno incontrato una
guida alpina del CAI che ha spiegato loro
i comportamenti da tenere in montagna e
l’attrezzatura da avere nello zaino durante le
escursioni. Dopo aver ballato tutti insieme,
i ragazzi hanno preferito andare a riposarsi
nelle loro camere (almeno questa è stata la
versione ufficiale!), poi, però in ogni camera
c’era chi raccontava le storie dell’orrore, chi
le barzellette o chi semplicemente si riposava dalle fatiche del giorno. Il tempo in questo mese di Grest non è stato dei migliori.
La pioggia ci ha guidato come un compagno
fedele in ogni attività del Grest. Ma non abbiamo rinunciato di certo alla tradizionale e
intramontabile piscina. Siamo partiti venerdì
25 luglio nonostante alcuni grandi nuvoloni
grigi coprissero il cielo sopra di noi, ma raggiunta la piscina Solerò di Gaiarine il sole ha
fatto capolino tra le nuvole per farci vivere
un’altra giornata di spensieratezza e divertimento. E come dimenticare il grande spettacolo che si è svolto alla Pro Loco di Corbanese?! I nostri ragazzi si sono trasformati
in veri e propri attori per la serata finale di
giovedì 31 luglio. Insieme con noi animatori, i
ragazzi hanno composto una divertente scenetta, allestito tutte le scenografie e tutto
l’occorrente per creare un vero spettacolo
serale. Con la vittoria dell’ARGENTINA, si è
conclusa questa serata davvero fenomenale
e piena di emozioni. La festa non finisce qui,
infatti, il giorno dopo, più attivi che mai, ci
siamo diretti allo stand della Pro Loco per
mangiare una buona pastasciutta offerta
dalla Pro Loco. Per l’ultimo saluto ci siamo
fissati appuntamento alla Santa Messa di domenica 3 agosto. Noi animatori vogliamo
Luglio-Agosto 2014
ringraziare calorosamente tutti coloro che
hanno condiviso i nostri obiettivi e le nostre passioni e che hanno avuto il piacere
di supportarci nella realizzazione di questo Grest. Ringraziamo l’Amministrazione
comunale, gli operai del comune, i negozi
del paese che ci hanno sostenuto: Panificio
di Andreetta Ermes, Supermercato Crai di
Della Pietà, Consorzio De Polo, Lucchetta L. Casalinghi Ferramenta, Dal Mas per
la coppa; le signore che ci hanno aiutato
durante tutto il mese: Giulietta e Gabriella
per la preghiera, Rossana per i canti, Lucia,
Anna e Luigina per il laboratorio di Cucina, Miranda per il laboratorio di perline;
la Pro Loco di Corbanese che ci ha dato
l’alternativa per la serata finale, per averci
dato la sede nuova per la dimostrazione
dei materassi con la ditta Imperial-Life,
per averci ospitato l’ultimo giorno e averci
offerto la pasta; gli alpini per la disponibilità offerta e Alessandro Dalle Crode per
averci preparato la deliziosa pastasciutta.
Inoltre nel mese di Grest per le merende
abbiamo avuto vari sponsor che ci hanno
offerto le loro prelibatezze: Da Re Bibanesi, Piovesana, Bauli, Supermercato Alì,
Ortofrutticola Sile, Latteria Soligo, Gardenal, Gelco e pasticceria e gelateria Moreno. Un ringraziamento, anche, a coloro
che ci hanno sostenuto: la ditta Artisport,
la Cartolibreria Arcobaleno, la fam. Pizzin,
Gianangelo e Francesco per averci dato la
disponibilità a suonare le chitarre durante
la messa conclusiva del Grest, Cesare. Tutte le associazioni sportive che nelle mattine e nei pomeriggi senza pioggia ci hanno
aiutato e insegnato a giocare: AC Vallata,
Basket Vallata, Rugby Piave e Vallata Volley.
Un pensiero particolare va a Simone che
nonostante i propri numerosissimi impegni
ci ha aiutato a portare a termine questo
compito impegnativo. Ringraziamo Don
Angelo che con la sua presenza e le sue
preghiere ci ha supportato e incoraggiato
in questo percorso educativo (non sempre
facile!). Cogliamo l’occasione per ringraziarlo perchè nonostante la nostra giovane età ci ha dato la fiducia e ci ha affidato
questo compito importante e di responsabilità, nella speranza di aver esaudito le
sue aspettative. Ma tutto questo non ci
sarebbe stato senza i numerosi bambini!!
Non ci stancheremo mai di ringraziarli!
Come ogni Grest, anche il nostro ha una
sua storia, delle idee che crescono e si sviluppano, che prendono strade nuove e a
volte imprevedibili. Come in una partita di
pallavolo il risultato non è sempre scontato; il gioco di squadra è stato fondamentale
per raggiungere l’obiettivo. In questi ultimi
giorni di vacanza vi auguriamo un buon rientro a lavoro e a scuola e ci diamo appuntamento al prossimo anno per un altro
Grest insieme!!
Silvia
«Voce amica»
SCRITTE e SANTI
SULLE CAMPANE
su tutte 3
ME FREGIT FUROR HOSTIS AB AERE REVIXI
ITALIAM
CLARA VOCE DUNQUE CANENS
MCMXXVII
Campana grande (nota musicale RE)
TUIS FAMULI SUBVENI
ORATE PRO NOBIS
Santi: S. Gervasio e Protasio – Immacolata – San Tiziano
S. Paolo – Gesù buon pastore – S. Antonio da Padova
Campana Mezzana (MI)
AB OMNI MALO
LIBERA NOS MALO
A FULGURE ET TEMPESTATE LIBARA NOS MALO
Santi: S. Rocco - S. Antonio da Padova
Campana piccola (SOL)
BEATI MUNDO CORDE
UBI PETRUS IBI ECCLESIA
Santi: S. Luigi – S. Caterina - S. Pietro
(Nuova) Campana Piccola (LA)
peso 360 kg, acquistata dalla ditta De Poli di Vittorio
Veneto
FORTITER IN RE
SUAVITER IN MODO
NIHIL SINE DEO
Santi: Giovanni XXIII con l’ostensorio, Madonna con
bambino,
Cristo risorto, Ostensorio anno eucaristico 2005.
Intenzione della campana: unire la Messa, l’Eucaristia
alla famiglia.
Non ci può essere vera famiglia cristiana senza
l’Eucaristia.
FAMIGLIA ed EUCARISTIA
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Ricordi
TOMASI ANGELO
Nel trentesimo anniversario
della tua morte.
Genitori, fratelli e parenti tutti ti
ricordano sempre caramente.
ANAGRAFE
Nella casa del Padre
12. POSOCCO RINA di anni
74, fu Lodovico Angelo e fu Fiorin Orsolina, sposata con Possamai Sergio. Era nata a Tarzo il
1° giugno 1940 ed è deceduta
improvvisamente nella sua casa
il 23 agosto 2014. La sua scomparsa ha portato tanta amarezza
e dolore nella comunità, anche
per la situazione di sofferenza del
marito che abbisogna di continua
assistenza e la moglie era per il
marito: il Buon Samaritano che
infonde coraggio. La sua esistenza era riempita di lavoro ed amore per la famiglia. Il suo funerale il
giorno 25 agosto venne celebrato nella nostra chiesa da un padre Cappuccino, suo parente, e
poi accompagnata al cimitero in
attesa della promessa del Signore: “Vado a preparavi un posto e
poi vi porterò con me”.
13. CASAGRANDE DANILO
fu Augusto e fu Gallonetto Antonietta. Danilo era nato l’8. settembre 1938 e si era sposato con
De Bettin Alma. Con lei e famigliari condivise gioie e speranze,
ma sempre in clima di solidarietà, di reciproco aiuto e sostegno
nella serenità e forza d’animo. La
malattia che lo aggredì, in modo
inesorabile, fu per lui un continuo
calvario di dolore, di cure, di preoccupazioni alternate a qualche
momento di speranza. Concluse
il suo pellegrinaggio terreno il 22
agosto 2014 nella Casa Antica
Fonte di Vittorio veneto e le sue
esequie vennero celebrate nella
nostra chiesa il giorno 27 agosto.
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Scuola
MATERNA
L’avventura del Baby-Grest anche
quest’anno si è conclusa fra mille sorrisi,
giochi, balli, birichinate e tante soddisfazioni.
Tutto è iniziato il primo luglio, quando
già alle 7.30 la sig.ra Luigina era in asilo ad
aspettare i primi bambini a braccia aperte.
All’arrivo delle animatrici, di Suor Leontina e dei numerosi bambini (una sessantina
quest’anno) eravamo tutti pronti a iniziare
questo Baby-Grest col botto!! Così alle 9,
impaziente, la grande ciurma del BabyGrest è corsa in canonica per incontrare i
grandi del Grest. I bambini non sapevano
però che ad aspettarli c’era una sorpresa:
la prima scenetta e il primo momento di
preghiera si doveva svolgere nel campetto
della canonica immersi in un’atmosfera tutta africana, realizzata per l’occasione dallo
staff del Grest.
Quindi, il tema di quest’anno è stato
l’Africa, in particolare Zawadi - Il Sentiero del Fuoco. Questa storia racconta del
villaggio di Karibu, a cui è stata rubata la
pietra sacra che rinnova il fuoco e anche
il suo custode. Gli abitanti ritengono che i
colpevoli siano i guerrieri di Kuchoma che
abitano nel lontano villaggio di lava. I prescelti per compiere questa missione sono il
piccolo Badù, l’allegra e smemorata zebra
Wolly e l’intrepida figlia del capo villaggio
Nyma. Il loro viaggio per recuperare ciò
che era stato rubato sarà l’occasione perfetta per rendersi conto dello spirito che li anima dal profondo del loro cuore e dell’importanza che ha l’esperienza del dono.
Ogni giorno i bambini del Baby-Grest
non vedevano l’ora di andare dai grandi per
assistere alla scenetta, erano semplicemente
entusiasti del tema Africa e di vedere ogni
giorno gli animatori del Grest travestiti da
leoni, iene, elefanti e zebre per recitare.
Dopo il momento di raccoglimento fra
Grest e Baby-Grest, i piccoli ritornavano
all’asilo per la merenda, e poi dedicarsi
ai lavoretti con mille colori, abbiamo realizzato: sassi colorati, giraffe con tappi di
sughero, portapenne a forma
di leone o zebra, le magliette
delle squadre, l’album che raccoglieva tutti i disegni fatti nel
corso del Grest e altro...
Quest’anno i bambini erano
suddivisi in 5 squadre secondo
gli animali della savana: i leoni burloni, gli elefanti ballerini,
le scimmie gioconde, le giraffe
pazze e i coccodrilli innamorati.
«Voce amica»
Voce Amica
Tarzo
Luglio-Agosto 2014
www.parrocchiaditarzo.it
Dopo l’ora del lavoretto arrivava quella
del pranzo e quella della nanna per i più
piccoli, mentre i più grandi correvano in
cortile a giocare. Purtroppo non sempre il
tempo è stato dalla nostra parte, ma con
balletti, bans, filastrocche, canzoni, fogli e
pennarelli, il tempo è volato comunque in
un clima disteso di allegria e divertimento. Alle 15 i più piccoli venivano svegliati
e portati a fare merenda assieme ai grandi
fino all’arrivo di genitori e nonni.
Dato il tema di quest’anno, abbiamo colto
l’occasione per approfondire l’argomento
Africa, grazie alla coinvolgente presentazione di Suor Mercedes, che ha avuto laggiù una lunga esperienza missionaria. Lei ci
ha illustrato benissimo la geografia, le persone e gli usi e costumi presenti in Africa;
i bambini erano affascinati nel seguirla ed
estremamente attivi cercando di indovinare e precedere ciò che Suor Mercedes stava
per dire. Senza dubbio un’esperienza educativa ed interessante per tutti, che sarebbe
bello ripetere.
Questo Baby-
Grest non è però rimasto fermo in asilo, ha
portato la sua allegria in giro per il territorio! Il venerdì 4 luglio abbiamo ripetuto
l’esperienza a “Casera Vecia” sul Pian de
le Femene, i bambini ogni anno trascorrono del tempo stupendo in questo luogo tra
passeggiate, giochi, ottimo cibo e il calore
ed ospitalità delle persone che li accolgono.
Dopo questo venerdì in montagna, dedicato
all’avventura nella ricerca di grossi e piccoli animali del bosco, il venerdì seguente,
11 luglio, ci siamo recati a Nove, presso
il Rifugio degli Alpini. Il posto era parecchio spazioso, per cui giochi, bans, balletti
e gare di corsa non sono mancati, ma abbiamo fatto anche qui delle passeggiate nel
bosco che lasciano sempre aperto il campo
a nuove scoperte. A Nove abbiamo trascorso una giornata piena di luce che sfidava
quella dell’”insolito” sole che, quel giorno,
splendeva nel cielo.
Da queste due gite nel pomeriggio, stanchissimi ma pieni di ricordi stupendi, siamo
ritornati grazie ad un pulmino Battistuzzi.
Venerdì 18 alle 7.30 i bambini del Grest,
quelli del Baby con i loro genitori, hanno
preso il pullman nel piazzale della scuola
di Tarzo e sono corsi all’Acquasplash di Lignano per passare un’intera divertentissima
giornata nei giochi d’acqua. Il venerdì seguente il Grest stava finendo... Quella sera
ci sarebbe stata l’attesissima serata finale
con i genitori. I bambini si sono presentati tutti in ghingheri con la loro maglietta
firmata Baby-Grest 2014 e sono venuti in
Chiesa alle 18:30 per la Messa speciale celebrata da Don Francesco. Finita la Messa e
il seguente ricco buffet preparato
grazie all’aiuto delle mamme, era
arrivato il momento dell’esibizione; dopo una breve presentazione i bambini del Baby-Grest
sono saliti sul palco recitando a
gran voce le filastrocche imparate durante il Grest e ballando le
canzoni che avevano imparato.
Grandi e piccoli hanno detto che
la s erata è stata veramente piacevole. Al prossimo anno!
Elisabetta Michelon
Luglio-Agosto 2014
«Voce amica»
pagina 15
ZAWADI - IL SENTIERO DEL FUOCO
L’Africa, con i suoi
ritmi, i suoi animali e i suoi paesaggi, ha fatto da
cornice narrativa
alle avventure di
tre nuovi amici, i
protagonisti della
storia che ha fatto da filo conduttore nelle quattro
settimane di Baby
Grest. Badù, Nyma
e,
soprattutto,
l’amata Wolly, hanno guidato i bambini
in un lungo viaggio
pieno di insidie, di pericoli, ma anche
di nuovi amici, alla ricerca della pietra
sacra. Insieme a loro i bambini hanno
avuto la possibilità di trattare i temi
delle relazioni e del dono, crescendo
accompagnati dai genitori, dalle animatrici, dalla comunità e da un amico
speciale di nome Gesù. Legati al tema
dell’Africa sono stati proposti una serie
di laboratori, tra cui la realizzazione di
un portafoto utilizzando la pietra sacra
personale di ogni bambino, un leone
portapenne, il libretto che raccoglieva
tutto i disegni realizzati dai bambini nelle quattro settimane passate insieme e
la maglietta, che tutti hanno indossato
orgogliosamente nella serata finale, durante la quale, insieme, si sono esibiti
sul palco, con le filastrocche e i balletti
che avevano preparato con impegno,
trasmettendo allegria e gioia ai genitori
e ai presenti.
I bambini che avevano frequentato la
prima elementare, inoltre, hanno avuto
Zawadi
Anche quest’anno l’estate è arrivata
E una nuova avventura al baby grest è nata.
Tutti insieme ci ha rallegrati
E un nuovo viaggio ci ha conquistati.
Con la zebra Wolly, Nyma e l’amico Badù,
se vuoi puoi venire anche tu.
Un nuovo percorso affronteremo
E il sentiero del fuoco percorreremo.
Dall’Africa partiremo e molti animali incontreremo.
Il significato del dono impareremo
e ancor più uniti tutti diremo:
Badù e i suoi amici ci hanno guidati
e ora a voi ci siamo presentati.
la possibilità di fare i compiti delle vacanze, aspetto apprezzato dai genitori
e, alla fine, anche dai bambini.
Quest’anno non è mancata la pioggia,
che ci ha accompagnato per gran parte delle settimane, ma, nonostante ciò,
ci sono stati molti momenti di divertimento e, con le gite, abbiamo potuto
scoprire le bellezze della natura e condividere insieme delle giornate speciali.
Tutto questo è stato accompagnato dai
momenti di preghiera insieme al parroco e ai ragazzi del Grest, un momento
di condivisione da passare tutti insieme, per la gioia dei più piccoli, che potevano ritrovare i fratelli maggiori e gli
amici “più grandi”.
Marta Dal Gobbo
LEONI BURLONI
c’è il leone nella savana
nell’Africa lontana,
faceva scherzi , non uno ma tanti,
e li faceva a tutti quanti.
ELEFANTI BALLERINI
l’elefante è grande e grosso
e mangia a più non posso,
ha una proboscide lunga,
che usa come prolunga .
Elefanti ci hanno chiamati
e ballerini siamo diventati
SCIMMIE GIOCONDE
Spunta il sole e la sul banano
le scimmiette fan ciao con la mano.
Sono molto divertenti
E fanno ciao ciao mostrandoci i denti
GIRAFFE PAZZE
Lunghe e snelle siamo,
e il collo lungo abbiamo.
Non hai ancora capito chi siamo?
Presto presto te lo diciamo:
non beviamo dalle caraffe,
ma siamo le giraffe
COCCODRILLI INNAMORATI
Sono innamorati i coccodrilli,
e scattanti a tutti gli squilli.
Sono grandi come giganti
e spaventiamo tutti quanti.
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Luglio-Agosto 2014
ZAWADI – IL SENTIERO DEL FUOCO –
Tarzo. Mese di luglio. Sotto un sole in realtà non molto cocente si è svolto un imperdibile
appuntamento per i bambini fino ai 14 anni: il
grest 2014!!! Dopo quasi un mese di preparazione e duro lavoro, è cominciato il grest di
quest’anno, con un tema molto interessante che
ha scaldato la fredda estate: l’Africa selvaggia.
Più precisamente Zawadi, Il Sentiero del Fuoco,
la storia di un ragazzo proveniente dal villaggio
di Karibu’ che affronta, in compagnia della sua
amica zebra pasticciona, un travagliato e arduo
viaggio per salvare un “compaesano” rapito.
Zawadi è appunto il nome del sentiero affrontato dai protagonisti per raggiungere il proprio
scopo. Il messaggio nascosto in questa fantastica storia è la parola “dono”, il donarsi agli altri
per essere amati e per amare. È proprio questo
ciò che lo staff di animatori , capitanati da Don
Francesco e dalle stregacce Sabrina Anselmi e
Egle Altoè, ha provato a trasmettere ai ragazzi.
SI RIDE CON ALCUNI NOSTRI “ATTORI – ANIMATORI” DURANTE LE SCENETTE DI ZAWADI
SI INIZIA A GIORNATA TUTTI ASSIEME … CON I PICCOLINI DEL BABY GREST…
È stato un grest ricco di novità, prima tra tutte l’aggiunta di un terzo
giorno nella classica uscita di due giorni a Trichiana (BL) con la gentilissima collaborazione della Protezione Civile ANA di Trichiana; i
volontari hanno guidato il nostro gruppo grest alla scoperta della loro
associazione, e degli altri gruppi di volontariato locale (cinofili, cacciatori, sicurezza con corde) i quali collaborano attivamente per mantenere l’armonia tra uomo e natura e proteggere quest’ultima.
SI IMPARA A RISPETTARE LA NATURA CON
VOLONTARI ANTIINCENDI BOSCHIVI BL
SI RINGRAZIA E SALUTA I VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE ANA DI TRICHIANA - BL
Ringraziamo il gruppo di ragazzi africani che ha animato con loro balli e canti l’uscita al parco dell’area Fenderl a Vittorio Veneto e Anna Casaburi e Arcadio Lobato
dell’Associazione Favolarte per il prezioso aiuto nell’esecuzione del fantastico murales.
SI COLORA IL MURALES DI ZAWADI
Da aggiungere anche un caloroso ringraziamento alla
Pro Loco di Tarzo, che ha contribuito all’acquisto del telo
ombreggiante sull’area gioco del campetto parrocchiale,
ai preziosi collaboratori Piero Simon, Caterina Lovat, e Chiara De ALTRI MOMENTI DI FESTA DEL NOSTRO GREST
Bastiani e all’amministrazione Comunale che ha gentilmente procu- SI GIOCA CON L’ ACQUA .. (E NELLO SFONDO LE CAPANNE
AFRICANE “MADE BY PIERO SIMON!!)
rato il palco per la serata conclusiva.
Dopo la consueta gita al parco acquatico “Aquasplash” a Lignano SI PREPARA, SI CUCINA E POI SI…. DIVORA LA PIZZA AL
LABORATORIO CUCINA !
e una divertente ed esplosiva serata finale, che ha ottenuto un apprezSI DORME (ANZI NO..!!!) NEI 3 GIORNI DI USCITA IN
zabile successo, il grest di Tarzo si è concluso con la disperazione
MONTAGNA !
dei genitori che dovranno cuccarsi i propri figli a casa per il resto
SI PREPARA, SI CUCINA E POI SI…. DIVORA LA PIZZA AL
dell’estate, aspettando l’inizio della scuola. Grazie a tutti coloro che LABORATORIO CUCINA !
hanno partecipato, e pure a quelli che non l’hanno fatto.
Arrivederci e a presto.
Ale …..GREST 2015 LOADING... 1%
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2014
RENDICONTO GREST PARROCCHIALE 2014 - ZAWADI
ENTRATE:
N. 59 ISCRITTI + 20 COLLABORATORI
(COMPRESO CONTRIBUTO MENSA)
€ 6.384,00
CAPITOLI DI SPESA
MATERIALE PER ANIMATORI
€
MATERIALI PER LABORATORI E DI CONSUMO
€ 1.366,80
CONTRIBUTI EXTRA PER USCITE
€
940,00
SPESE ALIMENTI
€
781,77
ELETTRODOMESTICI PER LABORATORIO CUCINA
€ 3.180,00
938,50
• nota: offerta telo ombreggiante dalla Pro loco Tarzo Euro 397,00
USCITE:
€ 7.207,07
pagina 17
Al Sacro Monte di Varallo
10 maggio 2014
I partecipanti alla gita pellegrinaggio
pagina 18
«Voce amica»
Ma cos’è l’A.C.R?!
Azione Cattolica Ragazzi: State allerta!
Perché da ottobre riparte l’A.C.R.! Ogni
sabato dalle 15 alle 16, ricomincerà anche
questa attività, che non è né catechismo,
né un parcheggio. L’A.C.R. è un’associazione per ragazzi e bambini racchiusa in
una molto più grande associazione chiamata Azione Cattolica, che accoglie adulti
(A.C. adulti), giovani (A.C.G.), ragazzi e
bambini (A.C.R) di tutto il mondo cattolico.
Nel nostro piccolo, il fine di quest’associazione è creare unione fra le parrocchie,
le foranie e la diocesi. Infatti, l’A.C.R. è
un’attività itinerante, che non si limita a
quell’oretta del sabato in parrocchia, ed
è rivolta ai bambini ed agli animatori che
vogliono divertirsi inserendosi in questa
realtà che accoglie e ci fa sentire utili al
prossimo.
Ma cosa si fa il sabato pomeriggio?! In
che senso itinerante?! E cosa lega concretamente l’A.C.R. di più parrocchie?!
Innanzitutto, quando bambini e ragazzi arrivano in canonica, il sabato pomeriggio,
verso le 15, trovano un nutrito gruppetto
di animatori, che seguendo il programma
e la tematica pilota dell’anno, costruita su
misura per i ragazzi a livello nazionale,
pensano alle numerose attività, giochi, lavoretti e momenti di riflessione da proporre. Per esempio, il tema che ci ha guidati
l’anno scorso è stato “Non c’è gioco senza
te”, grazie al quale i bambini e gli animatori hanno cercato di sviscerare in maniera
attiva i temi delle relazioni, del rispetto dei
giochi e degli altri. Una delle attività è stata quella di andare in giro per il paese con
una macchina fotografica per fotografare
i giochi rotti o rovinati da comportamenti sbagliati e abbiamo creato un cartellone ancora appeso in canonica con le foto
fatte dai bambini. Abbiamo, poi, trattato il
tema del gioco nel mondo, soprattutto nei
paesi più poveri del nostro. In generale,
però, a prescindere dal tema annuale che
caratterizza l’A.C.R, l’anno è scandito da
periodi ben precisi. In primo luogo l’inizio dell’A.C.R è una festa, si fanno giochi all’aperto, di presentazione di sé e del
tema dell’anno e alla fine ci si fa una mangiata con torte e bibite portate da animatori e mamme!! Il periodo che va dall’inizio
dell’A.C.R a fine ottobre si chiama “Periodo del Ciao”, in quanto proprio dedicato alla conoscenza reciproca e del tema
dell’anno, alla fine del periodo si conclude
in bellezza con la “Festa del Ciao”, in cui
si organizzano giochi all’aperto a stand
o per squadra che si concludono con una
mangiata. Poi fino a fine gennaio circa c’è
il “Periodo della Pace” che si conclude
con una festa a livello foraniale, quindi con tutti gli acierrini (= bambini che
prendono parte all’ A.C.R) della forania
presso una delle parrocchie del territorio.
In questa giornata la parrocchia che ospita la festa non è l’unica ad organizzarla,
ma ogni parrocchia partecipante collabora
pensando ad un gioco o ad un altro aspetto
per realizzare la festa, a cui annualmente
partecipano circa un centinaio di bambini,
i quali, trascorrono un’intera giornata fra
giochi, canti e balli sul filo conduttore del
tema dell’anno e sulle note delle canzoni
dell’A.C.R. Rock! Segue poi il periodo
pasquale, alla fine del quale, verso maggio, c’è la festa che io anche se animatrice,
vivo sempre come fossi bambina. Essa è
amichevolmente chiamata “Congressino”, anche conosciuta come festa degli
incontri o unitaria. Questo è uno degli
eventi che simboleggiano al massimo il
legame che l’A.C. crea nelle parrocchie:
infatti tutti i bambini della diocesi si trovano in una parrocchia dotata di ampi spazi
e per un’intera giornata si canta, si gioca
e si balla, però il tutto è elevato all’ennesima potenza, poiché l’affluenza è tanta
da riempire un palazzetto dello sport fra
bambini, animatori e familiari e l’impegno
dello staff A.C.R. nella sua organizzazione
PRAPIAN
Luglio-Agosto 2014
è massima. Infatti, data l’importanza, non
sono più le singole parrocchie ad organizzare la festa, bensì le foranie che si uniscono per creare giochi ancora più grandi,
originali, divertenti, spiritosi, unici.
Inoltre, durante l’anno si tratta anche
“l’Operazione SIP” (Spezziamo il Pane),
in cui noi animatori scopriamo e cerchiamo di mettere in contatto i bambini con
una realtà più povera e bisognosa della nostra: per esempio, l’anno scorso abbiamo
parlato del territorio di Haiti, travolto da
un terribile terremoto nel 2010.
Con l’ultimo sabato di maggio molti
pensano che l’A.C.R. vada in ferie e non
si faccia più vedere fino ad ottobre e, invece, invita bambini, animatori e anche
adulti a venire con lei in vacanza ad Auronzo di Cadore presso Casa Cimacesta
per i miticissimi campiscuola A.C.R, della
durata di una settimana, che si susseguono
per tutto il periodo estivo. I campiscuola sono un’esperienza imperdibile per
bambini e animatori: passeggiate, giochi
all’aria aperta, avventure in escursione,
nuovi bambini, animatori, staff della casa
da conoscere; si passa davvero una settimana frizzante e diversa, riscoprendo la
gioia della semplicità e della condivisione. E’ un’esperienza fantastica, che merita
di essere vissuta nell’attesa che ricominci
l’A.C.R quando ritorna ottobre!!
E. M.
A Prapian il giorno 19 luglio, una delle poche sere di bel tempo, si è svolta la consueta
“Festa del Borgo” in ricorrenza della Madonna del Carmelo. Una festa che, come ogni
anno, viene coordinata da un gruppo di organizzatori ormai esperti: Una festa semplice
dove i partecipanti condividono prelibatezze culinarie, ma anche allegria e voglia di stare
insieme, animando la serata con musica e canzoni.
Durante la celebrazione una preghiera è stata fatta in memoria di Romanita e Antonio che
quest’anno ci hanno lasciati. I signori Crovato hanno omaggiato la loro memoria ponendo
due targhette commemorative sui banchi della chiesetta.
Lo spirito allegro della festa si è presto estinto nelle settimane successive, a seguito della
drammatica alluvione che ha colpito e danneggiato gravemente Prapian e i luoghi ove la
festa si svolge.
L’augurio e l’auspicio sono che l’ambiente sia presto ripristinato
e messo in sicurezza e
che la serenità si possa ritrovare. Anche nei
momenti più bui c’è
sempre qualcuno che
si ricorda di accendere
la luce.
Marco Cesca
Luglio-Agosto 2014
«Voce amica»
pagina 19
GITA A MALLES – MERANO
26.07.2014. Partenza ore 5.
Di solito don Francesco prenota anche il sole, ma questa
volta qualche cosa non ha
funzionato, e un tempo inclemente ci ha accompagnato
per tutta la giornata; solo una
breve pausa durante la visita
al giardino del castello Trauttmansdorff a Merano. Nubi
basse e nebbia ci hanno impedito di gustare i bei panorami.
Nelle gite, alla partenza, recitiamo sempre una preghiera,
perché il Signore ci accompagni sempre fino al ritorno.
Dopo una breve sosta in
autostrada, arrivo a Malles in
Val Venosta. Un po’ di difficoltà per il pullman, soprattutto nel parcheggiare all’arrivo,
a causa delle strade strette. Il
dislivello tra la pianura e l’abbazia benedettina di Monte
Maria, faceva un po’ impressione, ma tutto è andato bene.
Siamo entrati in chiesa per
la S. Messa. Una chiesa del
1200 molto ricca, anche se
negli anni aveva subito saccheggi e distruzione. Vivono
qui otto sacerdoti e tre frati.
Uno di loro, abbastanza an-
ziano, fa da guida ai vari
gruppi di pellegrini, che
arrivano anche da lontano. Anche a noi ha illustrato la storia di questa
abbazia. Scomodi i banchi della chiesa, molto
stretti, dallo schienale
all’inginocchiatoio, fatti
forse per fare un po’ di
penitenza.
Poi, arrivo al ristorante,
nelle vicinanze, dove abbiamo gustato cibi molto
buoni.
Dopo il pranzo subito
in viaggio per Merano. Durante il tragitto a causa di un
incidente incontrato, abbiamo
perso del tempo prezioso per
la visita al giardino, ma le guide ci hanno aspettato.
Divisi in tre gruppi, abbiamo percorso i viali, dove abbiamo ammirato i fiori meravigliosi di molte varietà. Ci
hanno colpito particolarmente
le piante grasse per le forme e
le dimensioni altissime. Lavorano in questo giardino trenta
persone per curare e sistemare le varie aiuole, secondo la
stagione. Soddisfatti per aver
trascorso una giornata serena
in buona compagnia, siamo
rientrati a Tarzo in tarda serata. Ci auguriamo che ci sia
presto un’altra occasione, che
fa bene al corpo, ma soprattutto allo spirito.
Sempre grazie a don Francesco.
Silvia F.
«Voce amica»
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Luglio-Agosto 2014
GRUPPO ALPINI di TARZO
ALPINI E FANTI AL MONTE PIANA
20 LUGLIO 2014
di Francesco Introvigne
Lo splendido scenario del Monte Piana, Rifugio “Bosi” quota 2205 con l’eccezionale vista sulle Tre Cime di Lavaredo, per la commemorazione dei 14.000
Caduti ha visto una folta affluenza, come
mai in precedenza, che ha occupato l’intera gradinata ed il sagrato della chiesetta
dedicata a Maria Santissima della Fiducia. Quattro i Vessilli sezionali: Cadore,
Padova, Vittorio Veneto e Belluno e ben
31 Gagliardetti di Gruppi da diverse Sezioni del Triveneto, ma anche dalla Bolognese-Romagnola e pure Pieve Ligure
- Genova. Tarzo ha reso gli onori con una
delegazione di Alpini e Fanti, coi rispettivi gagliardetti e bandiera, accompagnati
dal Capogruppo G. Liessi e Presidente L.
Cesca. La celebrazione, organizzata congiuntamente dalle Sezioni ANA Cadore
e Padova, dall’Associazione Amici del
Monte Piana, con il patrocinio dei Comuni di Auronzo di Cadore e Dobbiaco e
con il contributo culturale della scrittrice
e alpinista Antonella Fornari, ha assunto una significativa valenza da quando è
stata contestualizzata con gli importanti
accadimenti bellici del luglio 1915.
Alla presenza dell’Assessore P. De Filippo del Comune di Auronzo, del Comandante del 6 Rgt Alpini di Brunico
Col. L. Rossi, in rappresentanza delle
TT.AA., e dei Presidenti P. Bergamo della
Sezione Cadore e L. Rizzi della Sezione
di Padova, la cerimonia ha avuto inizio
con l’alzabandiera austriaca ed italiana al
suono dei rispettivi inni nazionali, a testimonianza della volontà di accumunare nel ricordo tutti i soldati che in questo
luogo hanno aspramente combattuto. È
seguita la deposizione della corona d’alloro, accompagnata dalla “Leggenda del
Piave” e dal “Silenzio”, le cui note si sono
dissolte tra le cime in memoria delle tanti giovani vite spezzate dalla guerra. La
S. Messa è stata celebrata dal Cap. don
L. Cottali cappellano capo delle TT.AA.,
infine, la lettura della preghiera per tutti i
Caduti, in tedesco e in italiano, dal Gen.
G. Ardi. I momenti salienti della celebrazione sono stati accompagnati dal bravo
flautista alpino F. Franco.
Erano presenti, con i capitani coman-
danti, i Carabinieri e la Guardia di Finanza delle Compagnie di Cortina il Distaccamento dell’Aeronautica di Dobbiaco e
gli Amici del Monte Piana.
In chiusura gli interventi ufficiali: l’Assessore De Filippo, per il Comune di Auronzo, ha manifestato il compiacimento
per la numerosa presenza ed espresso
l’auspicio che il Monte Piana diventi
sempre più meta di visita non solo turistica per il meraviglioso contesto dolomitico, ma anche sia conosciuto per quello
che esso testimonia per la storia del Paese e della gente.
Il Col. Rossi ha portato il saluto del Generale C.A. Primicerj, Comandante delle
TT.AA., ricordando come nell’adempimento del dovere verso la Nazione e
lo Stato, gli Alpini e i militari in genere
delle FF.AA., siano - parafrasando
l’omelia del celebrante - come il
seme buono che cresce ed è utilee
alla comunità nazionale per comee
svolgono i loro compiti, anchee
all’estero, con professionalità e
capacità, ed ha invitato a cono-scere quanto gli Alpini in armii
sanno fare unitamente agli alpini
dell’ANA.
I Presidenti sezionali Bergamo e
Rizzi hanno auspicato una sempre
maggiore solennità e partecipazione alla ricorrenza, in linea con
lo scopo associativo di mantenere
viva la memoria e le tradizioni
alpine, ma anche quale forte testimonianza del nostro passato in
vista del Centenario della Prima
Guerra mondiale della quale il
M. Piana ed il fronte dolomitico
sono stati teatro.
Ha concluso Antonella Fornari
ricordando, con la sua impareg-
giabile profondità d’animo, la storia del
Monte Piana e le vicende umane vissute
lassù, fra la violenza dei combattimenti
e la durezza delle condizioni di vita, al
cospetto delle circostanti meraviglie del
Creato, ponendo infine una domanda:
perché sino ad ora si è sempre parlato
meno o molto meno della Grande Guerra? Una guerra in cui il patriottismo, il
cameratismo, il senso dell’onore, del dovere e della famiglia emergono come un
anelito di vita e di speranza.
L’anno prossimo ricorrerà il centenario
dell’inizio della guerra per l’Italia e del
sacrificio del Maggiore Bosi sul M. Piana
ed è già nei propositi una cerimonia ancor
più partecipata e solenne per la domenica
del 19 luglio 2015.
Gruppo di Tarzo
Luglio-Agosto 2014
«Voce amica»
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Festa dell’Emigrante
In questa estate senza certezze di sole e di
caldo una certezza c’è!! A Fratta c’è stata
la 39a Edizione della Festa dell’Emigrante.
Le manifestazioni sono iniziate sabato 19
luglio con la mostra personale dell’artista
Tiziano Scarpel che ha portato il suo modo
di interpretare il paesaggio, ben espresso
anche sulla pergamena ricordo consegnata
a tutti i partecipanti nella ultima giornata
dedicata al ricordo di tutti gli emigranti.
Domenica 20 la tradizionale “marcia tra le colline
ed i castagni”, tappa dal
calendario di Trevisando
arrivata alla 41a edizione,
manifestazione ben partecipata, con oltre 820 iscritti
che si sono cimentati nei
vari percorsi sempre graditi ed apprezzati. Nel pomeriggio si è svolto il 48°
Trofeo Martiri della Libertà, gara ciclistica aperta
agli esordienti del 1° e 2°
anno organizzata in collaborazione con la Società
Sportiva Frare-De Nardi.
La festa è proseguita nei
tre fine settimana con la cucina da sempre
apprezzata per la ricca offerta gastronomica
e le serate danzanti.
Quest’anno siamo giunti alla 5a edizione de “I Cortili dell’Arte”. Con la collaborazione di artisti di fama nazionale ed
internazionale; nell’organizzazione siamo
stati coadiuvati dalla critica e storica d’arte Prof.ssa Lorena Gava. Oltre 60 gli artisti
che hanno portato il loro modo di esprimere l’arte dando così vita ad un’iniziativa di
ampio respiro che dona al visitatore un’im-
portante crescita culturale.
Purtroppo è stata un’edizione
segnata dal mal tempo, nonostante ciò siamo stati premiati
dalla partecipazione del pubblico e dal consenso positivo
degli artisti partecipanti.
La festa è terminata con
l’importante cerimonia della giornata dell’Emigrante
con la Messa celebrata nella
Chiesetta di S. Martino dal nostro parroco
mons. Francesco Taffarel. Alla cerimonia
hanno partecipato la Corale dei Laghi e 28
rappresentanti delle sezioni dei Trevisani
Nel Mondo della nostra provincia. È seguita la tradizionale deposizione della corona
d’alloro al monumento all’Emigrante ed
il pranzo comunitario. I nostri più sinceri
ringraziamenti vanno all’Amministrazione comunale, presente in
vari momenti di questa 39^ Festa
dell’Emigrante, a Banca Prealpi e
a tutti gli sponsor che danno il loro
sostegno a questa ed altre manifestazioni, nonostante il difficile periodo di congiuntura economica.
Grazie a tutti i volontari che lavorano in cucina, al banco, ai tavoli
e in strada, a loro va il merito del
successo senza di loro nulla di tutto ciò sarebbe realizzabile.
Grazie, anche, agli ospiti ed al
nostro affezionato pubblico.
La Pro Loco vi aspetta numerosi i primi
3 fine settimana del mese di ottobre per la
44a Edizione della Festa della Castagna.
Per La Pro Loco di Tarzo
Luciano Piaia
Bellissima pianta di vischio che si trova in località Rive di San Pietro.
Il vischio è una pianta sempreverde epifita, emiparassita di numerosi alberi: pioppi,
querce, tigli, olmi, noci, meli, ma anche sulle conifere: pino silvestre e pino montano.
Se ne può notare la presenza specialmente in inverno, quando i suoi cespugli piantati nei tronchi sono evidenziati dalla perdita delle foglie della pianta che li ospita.
La foglia verde del vischio indica la presenza di clorofilla, quindi questa pianta è in
grado di compiere la fotosintesi come tutte le altre. Non produce l’azoto, e lo sottrae
alla pianta ospite.
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IL DOTTOR
ANDREA
MONDINI
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2014
Angolo dei ricordi
Andrea Francesco Antonio Mondini, nasce in Carpesica il 17 novembre 1831
primo figlio del Nob. Gio.
Batta di Andrea e dalla Signora Giovanna Garbelotto, gli viene posto il nome
del nonno. Suo padre Gio.
Batta,, dopo il matrimonio,
poté usufruire di una proprietà dei Cossettini, nobile
famiglia Serravallese, avuta
in eredità dalla madre Francesca Cossettini, per cui si
traferisce da Tarzo a Carpesica dove, tra il 1831 ed il
1853, ebbe 13 figli!
Questo ramo della famiglia Mondini ebbe il nomignolo “mondinet” per via del tono “minore” con cui visse dovuto alle difficoltà economiche incontrate dal Gio.Batta e per le quali dovette
appoggiarsi in diversi momenti alla “benevolenza” dei fratelli
per portare avanti la numerosa famiglia. Andrea Francesco frequentò il corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Bologna dove
si laureò il 20 luglio 1865. Assieme al figlio Paride Mondini risultano, al momento, essere gli unici tarzesi laureati a Bologna
nell’800, mentre erano normalmente più frequentati i corsi universitari di Padova. Non sappiamo il motivo del portarsi a studiare fin lì quando lo stesso corso di studi era possibile praticarlo
in un’università più vicina e comunque autorevole come Padova
(erano ospiti di qualche familiare? Erano oppositori dell’Impero austro-ungarico e preferivano rimanere fuori dei confini del
Lombardo Veneto? Avevano una preferenza verso l’ateneo bolognese? Ancora non ci è dato saperlo).
Dopo la laurea il dott. Andrea ebbe la condotta medica in Pennabilli ora in provincia di Rimini, si sposò con Filomena Gasperini da cui ebbe i figli Domizia nel 1867, Paride (o Davide) nel
1869, Lavinia nel 1871, a cui seguirono Giovanna nel 1875 ed
Alfredo nel 1880 nati nel comune di Coriano (Rimini) dove aveva avuto una nuova condotta medica.
Intorno al 1890 (la data è approssimativa) fece ritorno a Tarzo
con tutta la famiglia ad eccezione di Paride che comunque poi
arriva anche lui in paese.
Con la morte di zii e parenti, diverse proprietà di famiglia confluirono nella disponibilità del dott. Andrea ed altre gli arriveranno nei successivi anni. Morirà il 26 dicembre 1902. Nel 1900, a
68 anni, aveva scritto nel suo testamento che le proprietà fossero
divise in parti uguali tra i 5 figli e lasciando alla moglie, che morirà nel 1920, l’intero usufrutto. Il ramo tarzese della famiglia si
estinguerà con la morte di Marianna Tandura sposa di Alfredo e
di Antonia Mondini di Paride che aveva sposato Rocco Vanzella
di Corbanese.
Bruno M.
Dr. Andrea Mondini
Carpesica 1831
Tarzo1902
E’ tra le foto più antiche che riguardano Tarzo.
Sul retro scritto a mano
“All’Amatissimo mio Padre. Pennabilli lì 11 novembre 1867. Dr.
Andrea”
e lo stampiglio degli autori della foto.
Tratta dalla collezione Traldi (discendenti di Giovanna Mondini sorella di Paride ed Alfredo) unico “fondo” fotografico ritrovato (finora) di questa importante famiglia.
LE DONNE NELLA BIBBIA
RACHELE
UNA MORTE CHE DA LA VITA
Rachele aveva finalmente partorito il suo primogenito e lo aveva
chiamato Giuseppe. Il nome deriva dal verbo “jasaf”, che significa “fare ancora”, “continuare”, e ha una funzione augurale. Infatti,
dopo un’ attesa di anni, Rachele si era talmente invaghita di quel
suo nuovo ruolo di madre, che aveva deciso di mandare a Dio un
segnale chiaro attraverso quel nome: “Il Signore mi aggiunga un
altro figlio” (Genesi 30,24).
Giacobbe era raggiante per la nascita di Giuseppe: finalmente un
figlio dalla moglie prediletta! Quello gli dovette sembrare il segno
per iniziare a costruirsi una vita tutta sua. Fu così che prese la decisione di abbandonare Labano e di tornare presso la casa di suo
padre. Comunicò la notizia a Labano, ma questi prese a guardarlo
con disprezzo. Infatti sapeva bene che la benedizione che Dio
aveva concesso a Giacobbe si estendeva anche a coloro che lo
circondavano. Perdendo Giacobbe, Labano sarebbe rimasto privo anche del suo prosperare. Gli mise allora i bastoni fra le ruote,
tanto che Giacobbe dovette fuggire come un ladro.
Mentre tutti raccoglievano le masserizie, Rachele entrò furtivamente nella tenda del padre e gli rubò gli idoli. Perché lo fece? Ci
sono diverse interpretazioni. Voleva allontanare il padre dall’idolatria. Oppure voleva impedire che Labano ricevesse da quelli informazioni sulla fuga di Giacobbe. Oppure perché con essi ci si
acquistava la primogenitura.
Appena Labano si accorse del doppio misfatto (fuga e sottrazione
degli idoli), radunò figli e servitori e partì all’inseguimento. Quando
fu raggiunto, Giacobbe ammise di essere scappato per paura di
perdere le mogli, quanto agli idoli non ne sapeva niente. Sfidò Labano a perquisire l’accampamento e gli promise che chi li avesse
rubati non sarebbe rimasto in vita.
Se avesse saputo chi era la vera colpevole, avrebbe parlato così?
Rachele, da parte sua, le provò tutte per non farsi scoprire. Nascose gli idoli sotto la sella del cammello e ci si sedette sopra e,
quando il padre la volle perquisire, disse di avere “le sue cose”.
Per gli ebrei le mestruazioni rendevano una donna impura, quindi
Labano se ne andò senza neppure toccarla. E lasciò il genero
libero di proseguire.
Ma quel che aveva detto Giacobbe, purtroppo, era destinato ad
avverarsi. Quando la carovana era poco distante da Betlemme,
giunse per Rachele l’ora del parto. Il travaglio si verificò così duro
da lasciarla senza forze e lei morì, appena in tempo per dare il primo sguardo al suo bebè. Lo volle chiamare “Ben-Oni”, “figlio del
mio dolore”. Ma Giacobbe decise di cambiare il nome in Beniamino, che significa “figlio della mia destra”, cioè il lato della fortuna e
della ricchezza, perché non voleva che quel figlio portasse scritto
nella carne il dramma della morte della madre.
Rachele muore dando la vita. La sua è stata interpretata come la
prima morte pasquale della Bibbia.
«Voce amica»
Luglio-Agosto 2014
Anagrafe
DEFUNTI
23. PRADELLA VIRGINIA
si è congedata da noi a 85
anni. Era nata a Tarzo il 22 maggio 1929. Trascorse la sua giovinezza con i suoi due fratelli ed
ancor giovane trascorse molti
anni a servizio di famiglie a Milano, per assicurarsi un avvenire discreto e provvedere alle
necessità della vita. Le giornate
potevano essere non solo monotone, ma accompagnate da
sacrificio e da vivere con umiltà
e discrezione. La fede sosteneva la sua esistenza. A Tarzo
risiedeva in via Salton e poi
trascorse gli ultimi anni ospite
di Villa Bianca, dove venne accompagnata e assistita fino alla
morte avvenuta all’Ospedale di
Vittorio Veneto il 1 luglio 2014.
Il suo funerale venne celebrato
nella chiesa di Tarzo il 3 luglio
e poi accompagnata al cimitero
nell’attesa della resurrezione.
24. POL AMALIA risiedeva
in località Bressa e si è congedata da noi a 92 anni. Da Tarzo
dove era nata il 8 ottobre 1921
cercò lavoro a Torino per molti
anni a servizio come collaboratrice familiare e in seguito per
alcuni anni anche presso famiglie di Tarzo. La giovinezza la
aveva trascorsa con i suoi otto
fratelli, dei quali ora rimane tra
noi la sorella Erminia. Si era
formata la famiglia celebrando
il matrimonio con Francesco
Pradal, con il quale condivise
gioie e fatiche per 31 anni e
che poi 36 anni fa lo pianse e
lo ricordava al Signore. Nel suo
animo ricordava la permanenza
in guerra per 8 anni del marito,
la sua prigionia, le trepidazioni
per la sua vita, l’ansia di vederlo ritornare a casa. Ebbero poi
la gioia dell’amore dei figli Leonardo e Paola. Amava la vita,
il bel canto, partecipava volentieri alle attività parrocchiali, fedele alla vita religiosa alla quale
partecipava con convinzione.
Concluse la sua esistenza su
questa terra all’Ospedale di Vittorio Veneto il 5 agosto .2014.
Il suo funerale venne celebrato
nella nostra chiesa il 7 agosto
e poi accompagnata al cimitero
in attesa della resurrezione.
25. DA ROS GIOVANNI
era nato a Vittorio Veneto il
7.12.1948. Poi con il fratello
Remo, negli anni seguenti abitò
a Formeniga, quindi a Corbanese e infine a Tarzo in via Col De
Mar. Celebrò, 38 anni fa, il matrimonio con Strazzer Eglontina
ed ebbe la gioia di amare i figli
Eleonora e Ivan, che erano vita,
speranza ed avvenire. La sua
vita era impegnata costantemente dal sacrificio, dall’attenzione al lavoro e alla famiglia.
Si congeda da noi a 65 anni
e concluse la sua esistenza su
questa terra all’Ospedale di Vittorio Veneto il 14 agosto 2014.
Il suo funerale venne celebrato
nella chiesa di Tarzo il 16 agosto e poi tumulato nel cimitero
di Corbanese nella fede del Signore risorto.
26. RUSALEN TULLIO era
nato a Tarzo il 1 agosto 1938.
Ancora piccolo, aveva solo 4
anni, venne portato in Francia
accolto dai nonni, i quali lì avevano trovato lavoro. Con lui vi
era anche il fratello Albino. In
Francia Tullio rimase per molti anni esercitando la professione di muratore, apprezzato
per le sue capacità e serietà
professionale. Ritornò a Tarzo per celebrare il matrimonio
con Elia Introvigne. Ebbe la
gioia delle figlie Maria Teresa
e Anna Lisa. Soffrì per la morte di un figlio ancora piccolo e
poi per la morte della moglie.
Ritornato in Italia trovò lavoro a
Conegliano fino alla pensione.
Risiedeva nella sua casa in via
Rive San Pietro. Le fatiche, le
traversie della vita resero fragile la sua salute e nella sua
casa concluse la sua esistenza
Corrige del numero precedente
Peron Cunegonda (Suor Maria Rainelda) nata a Sovizzo (VI)
il 27 aprile 1923 e deceduta a Tarzo il 29 maggio 2014.
pagina 23
il 15.8.2014. Il funerale venne
celebrato nella chiesa di Tarzo il
18 agosto e poi accompagnato
al cimitero in attesa della resurrezione.
27. BIGOZZI GIUSEPPE,
era nato a Jesolo (VE) il 20
ottobre 1929 e si è congedato da noi a 84 anni. Svolse la
sua esistenza a Venezia come
Capitano dei vaporetti e lì aveva celebrato il matrimonio con
Renata Forte 59 anni fa. Con
la sua sposa ha condiviso gli
impegni della vita familiare, gio-
ie e dolori, ed erano felici della nascita dei figli Antonella e
Francesco; poi il loro amore si
allargò ai nipoti. Da molti anni
Giuseppe veniva e risiedeva a
Tarzo, di cui apprezzava l’ospitalità e il clima. Con l’età la
sua salute divenne precaria e
la sua esistenza su questa terra si concluse all’Ospedale di
Vittorio Veneto il 17.8.2014. Il
funerale venne celebrato nella
nostra Chiesa il 19.8.2014 e
poi accompagnato al cimitero
in attesa della resurrezione alla
fine dei tempi.
Ricordi
Piol Maria Giovanna
in Zanetti
20.03.1947 - 18.09.2013
Consacrò alla famiglia e al lavoro
tutta la sua vita.
Fu onesta e si contentò di poco.
Ebbe il segreto di farsi amare da tutti.
Lascia al marito e ai figli una eredità di amore e di fede.
Angela Casagrande
A
vved.
e Posocco
01.09.1940 - 14.11.2011
“Non si perdono mai coloro che
am
amiamo, perché possiamo amarli in
C
Colui che non si può perdere”
(S. Agostino)
Cara Angela, mi manchi tanto tua
co
cognata Antonietta
Giuseppe Casagrande
08.08.1942 - 19.10.2007
Ogni giorno sei nel mio cuore
Tua moglie Antonietta
CADALT DANIEL
C
Ormai un anno è volato via come il
ba
battito d’ali di una farfalla…
Tu hai lasciato un grande vuoto, che
no
non potrà mai riempirsi,
hai lasciato una cicatrice incurabile,
ma hai anche lascito uno splendido
so
sorriso
pieno di gioia e di vita.
Mamma – Papà - Sorella
Per la Chiesa dalla visita
alle famiglie:
NN 10 €, Franceschet Egidio
10, Bernardi Giuseppe 10, Tomasi Giulia 10, Pilat Celestino
20, De Conto Giovanni 10, De
Conto Milva 10, Faraon Moreno 20, Pradal Erminia 10, Gallon
Michele 50, Franceschet Caterina 5, NN 15, Franceschet Ottilia 10, Resera Rina 10, Zangrando Evaristo 10, Zanetti Querino
5, Bez Emma 10, Morandin Gino
10, Mazzucco Maria 20, De Polo
Michele 10, Stevanato Arletta 5,
Pancot Antonio 50, Zandonella
Luciano 10, Casagrande Tiziano
20, Moret Linda 20, Casagrande Mario 20, NN 30, De Toni
Riccardo 25, Pradella Giorgio
15, Della Bella Ennio 50, Della
Bella Francesco 20, Con Sonego Antonio 30, Famiglie De
Bastiani e Michelon Amelia 30,
Franceschet Giovanni 10, NN
15, Perenzin Silvana 10, NN 10.
Pol Renzo 20. Zuanella Michele
20, Cancian Silvestrina 30, De
Conti Armida 20, Canzian Giuseppe 20, Gusatto Antonio 50,
Geronazzo Flavio 100, Dalle
Crode Zanet Bruno 10, Cesca
Pol Jole 30. Sacchet 10, Steffan
20, La Rosa 10, Zanetti Donata
20, N 10, Faraon 10,Vanzella 50,
Santyian 20, Gardenal Marisa 10,
Miraval 30, Bressan 20, Strazzer
20, Costacurta 10, NN 10, Rizzo Franco 20, Da Ros Giacomo
20, De Zanet Luciana 20, Santarossa 10, De Bortoli Antonio
20, NN 20, Zandonella Evaristo
10,,Grava Giovanni 50, Meneguz Erminia 20, Perenzin Paolo
40, Fontana Giacomo 50, Foltran Mario 20, Rusalen Albino
20, Rusalen Tullio 15, Ceneda 40.
Per la Chiesa
Funerale di Pugliesi Giuseppa
40.75 €, Casagrande Vittorino 10, Andreon Beniamino 10,
Gruppo Alpini di Tarzo 50, Istituto Padre Pio di Tarzo 150, Funerale di Pradella Virginia le nipoti 90 e offerte in chiesa 13.30,
In memoria di Resera Gino 50,
Offerte:festivo 743,35, Offerte
feriale 194,06, candele: 423,31,
Stampa 102.69, Prestito grazio-
“VOCE AMICA”
Direttore responsabile
Don Mario Fabbro
Direttore:
Mons. Francesco Taffarel
Iscriz. Al n. 705 Reg. Stampa
Tribunale TV 1-6-88
Stampa: TIPSE - Vittorio Veneto
O
F F E R T E
so 3.000, Offerte varie 1000,
Festa Madonna del Carmine a
Prapian70, Funerale di Pradal
Amalia 63.01 e per opere parrocchiali 49.97, e i familiari 100,
Dalle Crode Sante 10, Biz Paolina 20, De Nardi 5, Sassella-Bellio 90, Mazzucco Maria 20, Dal
Gobbo Pietro 70, Faraon Maria
15, Franceschet Ottilia 10, Tomasi Costantina 10, In memoria
di Cadalt Daniel 10, funerale di
Da Ros Giovanni 112.17 e per
opere parrocchiali 10, funerale
di Bigozzi Giuseppe 50, offerte in chiesa 33,21 e per opere
parrocchiali 5,50, Funerale di
Rusalen Tullio 47.83, per opere
parrocchiali 48.50 e la famiglia
in sua memoria 100, Castegner
Fiorenza 50, NN 50, campo
scuola 200.
Spese: Particole 30 €, foglietto
La Messa festiva 97.50, stampa
122.5, a saldo ricordo visita alle
famiglie 500, Cereria S. Antonio 1.490, ONPPI 26.84, ENEL
531.19, Ascotrade Gas 144.03,
Servizio idrico integrato 334.56.
Per la SCUOLA MATERNA
Comune di Tarzo – contributo
ordinario anno 2014 22.448 €,
Banca Prealpi contributo percorso di formazione 300, Comitato genitori acconto Piscine
2014 885.80, Latteria Cooperativa Tarzo Revine 30, In memoria di Da Ros Giovanni la famiglia Eglantina, Ivan, Eleonora Da
Ros 100,
Spese: Personale 10.766,28
€, Sodexo (alimentari cuoca e
varie) 3078,92, Ascotrade Gas
431,23, CESA 689,79, Ditta Bernardi 65, Raira 234,36, Percorso
formazione genitori 300, ONPPI 33.55, Rivista scuola materna
63. Varie 52, Servizio Idrico integrato 331.23, Riscaldamento
266,56.
Per la Chiesa di Fratta
Offerte: 180.7 €
Spese: Enel 72.65 €
Spese:Enel 80.86 €
Lampada SS:mo
Famiglia Pizzin 5 €
CARITAS NN 50 €
Per VOCE AMICA
Tarzo: Cecchin Valentino (Saronno) 15 €, in memoria di
Bernardi Innocente 10, Furlan
Luciano 20, Pancot Pier Giovanna (Francia) 30, NN 20, NN 10,
Favero Franco 20, Bianchet Celeste 20, Bonsai 15, NN 10, Dal
Gobbo Aurelio 15, NN (Venezia) 20, Morandin Gino 10, Pradella Rachele 10, Pradella Carlo 10, Bar Cafetteria 5, Tomasi
Guido 10, De Coppi Flavio 20,
Tomasi Ugo (Canadà) 20, Faraon Giulia (VR) 20, Franceschet
Adelia 20, In memoria di Zanetti
Pol Maria Giovanna 15, De Noni
Luigi (Voltaggio AL) 40, Franceschet Giovanni 10, Da Re Ugo
20, Classe 1956 10, Pradella
Lucio 10, Trevisan Maria 5, NN
20, Fattorel Nadia (Vittorio Ve-
neto) 10, De Lorenzi Mauro 20,
Dal Gobbo Maria Luigia (TO)
20, NN 20, NN (Vittorio Veneto) 10, Merli Caterina (MI) 30,
Tomasi Antonella 10, Possamai
Antonietta 20, In memoria di
Casagrande Giuseppe e Angela
50, Michelon Bruno e Gilda 20,
Checcuz Ferrucio 20, Michieletto Armanda (PD) 50, Favarato
Michelon Lucio 20, Scottà 10,
De Bastiani Giuliana 10, NN 20,
Mattiuz Giacomo 10, Resera 10,
Edicola Pol Nicola 80.
Corbanese: via Olimpia – S.
Giuseppe – Cervano - Siviglia
30 €, Piazza Papa Luciani 24,
via Madonna 15, Antiga Emilio
25, De Nardo Franco 20, Dalle
Crode Odilla 20, Dal Cin Primo
20, Marcon Anna 20, Tomasi Antonietta 10, Pol Giuseppina 10,
Borsoi Gabriella 5, Chiarel Segio 5, Tomasi Anna 10, Del Puppo Maurizio 10, Pol Romeo 18,
Amiche Liviana 33. Totale 275
Arfanta - Resera: 130 €
Spese:
Tipografia-stampa
1.150,50 €, Spese di spedizione
agli emigrati 175.
Calendarietto appuntamenti
SETTEMBRE
1. Confessioni ragazzi di 5 elementare (Prima Comunione)
2. Incontro Genitori e Padrini per il Battesimo
3. Confessioni ragazzi di 3 elementare
4. Incontro a Tarzo dei sacerdoti della Forania
S.Messa e preghiera per le vocazioni
5. I° venerdì del mese
7. Celebrazione del Battesimo
8. Incontro Comitato Genitori della Scuola
Materna e Consiglio Affari Economici
9. Incontro Catechisti
14. A Vittorio Veneto: Assemblea Caritas
28.Inizio del CATECHISMO – celebrazione del MANDATO
Incontro .Consiglio Pastorali della Unità Pastorale
OTTOBRE
1. Ottobre Missionario
Ottobre: Recita del Rosario
2. Scuola Materna: Festa dei nonni
3. I° venerdì del mese
5. Festa Madonna del Rosario
18. Celebrazione del Matrimonio
26. Celebrazione della Cresima
30. Redazione di Voce Amica
Per la Chiesa di Nogarolo
Offerte 31,01 €
Redazione e Collaboratori di questo numero
Parrocchia di Tarzo: Parroco, suor Leontina, Nicola De Polo, David e Roberto Casagrande, Bruno Michelon, Introvigne Francesco, De Bastiani Damiano, Martina Tonin, Elisabetta Michelon, Marta
Dal Gobbo.
Parrocchia di Corbanese: Parroco, Liviana Favero, Damian Renata, Francesco Borsoi, De Nardo
D., Bruno Meneguz.
Parrocchia di Arfanta Don Angelo, Maria Teresa Tomasi, Carla Da Parè, Lara Faraon, Manuela
Tessari, Valentina Resera, Milva Faraon.
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2014-4 - Parrocchia di Tarzo (TV)