Dalle sorelle di Bari LE NOSTRE CASE: DOMENICANE NEL MONDO La comunità, che ha appena un anno di vita, è inserita tra la basilica di San Nicola e il Borgo Antico. Di essa fanno parte quattro suore, provenienti da tre paesi diversi, così giornalmente si vivono l’unità e la diversità. Attività in campo ecumenico coi Padri domenicani. Ognuna ha un compito specifico, per esempio, Sr. Marie-Line accoglie i pellegrini. Si insegna catechismo. I contatti con i devoti russi e, quindi, la necessità di apprenderne la lingua. L a nostra comunità, inserita nella zona tra la Basilica di San Nicola e il Borgo Antico (Bari vecchia), appartiene alla “Delegazione delle Frontiere” che è posta sotto la protezione dei Santi Cirillo e Metodio e di San Nicola. La Basilica di San Nicola dal 1950 è affidata ai Padri Domenicani: è una basilica pontificia legata al culto del Vescovo di Mira, S. Nicola, la cui tomba si trova nella cripta della basilica stessa. Gli abitanti del quartiere, nella quasi totalità, sono gente onesta, laboriosa, cordiale, anche se vi sono piccoli gruppi di ‘clan’ familiari che vivono nella illegalità. Il dialetto è considerato come prima lingua che identifica e cementa l’appartenenza territoriale, mentre la lingua italiana è vista come lingua ufficiale appartenente ad un ‘altro’ mondo. Oltre al dialetto anche la fede, le tradizioni ed il folklore locale costituiscono il patrimonio culturale tipico del luogo. Il 28 gennaio 2007 è stata istituita la nostra comunità ed è stata affidata a due grandi pro- Una veduta di Bari dal mare tettori: S. Martino de Porres e S. Tommaso d’Aquino, l’uno possedeva la sapienza degli umili e l’altro l’umiltà dei sapienti! Essa dunque, ha appena un anno di vita e fino ad oggi è l’ultima fondazione della Delegazione. È composta da quattro suore che provengono da tre Paesi: Sr. M. Consuelo e Sr. M. Sonia dall’Italia (nord e sud), Sr. MarieLine dalla Guadeloupe, isola francese dei Caraibi e Sr. M. Lilian dalla Nigeria. Noi, quindi, stiamo già sperimentando nella vita quotidiana l’unità nella diversità delle mentalità e delle culture per essere, in mezzo ai nostri fratelli, “segno di unità e legame di carità”. Ognuna di noi ha un compito ben preciso e le mansioni concernenti le attività ecumeniche e culturali si realizzano in collaborazione con i Padri domenicani incaricati di svolgere tali compiti. Sr. Consuelo ha l’ufficio del coordinamento delle attività del Centro Ecumenico e del sito internet sull’ecumenismo (non ancora attivo). Le attività riguardano i Corsi culturali-ecumenici che si svolgono a Mégara (Atene) in Grecia, la rivista O Odigos, la preparazio- 23 Le sorelle della Comunità di Bari, da sinistra: Sr. M. Sonia, Sr. Marie-Line, autrice dell’articolo, Sr. M. Consuelo e Sr. M. Lilian ne del libretto della preghiera per l’Unità dei cristiani, i viaggi ecumenici e altre iniziative che si prospettano per vivere l’ecumenismo spirituale. Sr. M. Sonia svolge principalmente un compito di segreteria della Basilica. Esso consiste nel coordinare le domande di incontri culturali e di celebrazioni in Basilica, soprattutto in onore di S. Nicola, domande che provengono dalla città di Bari, dall’Italia e anche dall’estero, in particolare dai paesi dell’Est Europa e dalla Russia, di fede ortodossa, devotissimi di S. Nicola. Collabora inoltre per la redazione del Bollettino di S. Nicola e l’aggiornamento del sito internet. Chiunque entra in Basilica, trova Sr. Marie-Line. A lei è affidata la missione dell’accoglienza dei visitatori e dei pellegrini, in modo speciale quelli russo-orto- 24 dossi, che quotidianamente vengono a celebrare l’Eucaristia e a pregare sulla tomba del santo. Questo è il suo modo di vivere l’ecumenismo spirituale che diventa visibile quando dà indicazioni, spiegazioni, o quando proferisce parole di conforto e di incoraggiamento a chi viene a cercare in Basilica pace e serenità. Sr. M. Sonia e Sr. Marie-Line si sono inserite anche nella parrocchia cattedrale per un servizio di catechesi per i ragazzi e i loro genitori. Sr. M. Lilian frequenta l’Istituto di Scienze religiose ed è quindi molto occupata con lo studio, ma presta anche servizio nella sala offerte dove si vendono oggetti religiosi per la devozione a S. Nicola e si prendono prenotazioni per celebrare S. Messe e per i matrimoni che si svolgono in Basilica. Qui avviene maggiormente il contatto linguistico con i pellegrini russi, motivo per cui quasi tutta la nostra comunità si sta impegnando nell’apprendere la lin- gua russa. È bellissimo vedere, quando dici anche solo una parola in russo, come si rompe il ghiaccio con i nostri fratelli ortodossi! Dopo questo giro d’orizzonte sui nostri impegni è giunto il momento di presentare la novità della nostra comunità. Dal 1968 al 1994, al posto in cui siamo noi, c’era una comunità della Congregazione delle Suore Domenicane del SS. Sacramento, il cui impegno era di assistere i Padri per quanto riguarda l’ordine del Convento. Per noi, la chiamata è stata per una collaborazione nel campo ecumenico. I Padri Domenicani hanno rivolto una petizione al Capitolo Generale Speciale del 2005/2006 per aprire una comunità che collaborasse alla loro missione ecumenica e pastorale. Il consiglio generalizio ha accolto tale richiesta vedendo in essa un segno di Dio e una sfida profetica a vivere l’unione da poco realizzata. Quindi la novità della nostra comunità si radica in una collaborazione storica La basilica di San Nicola che riunisce, nella sua stessa missione ecumenica i figli e le figlie di San Domenico, sotto lo sguardo benevolo di Madre Gérine. Da questo fatto, il compito fondamentale della comunità è di promuovere una sana collaborazione ecumenica secondo i principi cattolici; favorire l’ecumenismo spirituale, curare e organizzare incontri di preghiera, soprattutto la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, promuovere la collaborazione ecumenica con i fratelli acattolici…. In seno alla Basilica ci sono alcuni gruppi di laici come la Fraternita laica Domenicana, la corale che solennizza la Messa delle 10.30 e le feste solenni, il gruppo dei lettori e i dipendenti del convento. Anche con loro viviamo una bella esperienza di fraternità. Da poco tempo abbiamo iniziato la formazione dei lettori proseguendo nel tempo di Avvento con la condivisione settimanale del Vangelo. Come mai una fondazione nuova in un periodo in cui le suore sono sempre di meno e si chiudono altre case? Perché siamo donne di fede e di speranza! Dunque, è questa speranza che nasce nella fiducia in Gesù che dà la forza, il coraggio di osare quando la realtà umana dice di ‘no’. Una fondazione nuova al tempo delle ‘vacche magre’ è segno della Provvidenza senza fine di Dio. Nel suo Figlio diletto, il Padre ci chiama ad essere sempre, come Madre Gérine, sulla breccia. La nostra abitazione è in un’ala del convento dei Padri, ristrutturata per accoglierci. Un cortile interno ci introduce al nostro alloggio. Al piano terra abbiamo la sala comune, salendo le scale ci troviamo sul pianerottolo a destra del quale c’è l’ufficio-camera di Sr. M. Consuelo; a sinistra la porta si apre a un piccolo vano che usiamo per pregare e in cui c’è anche il computer, e dal quale si passa in un corridoio abbellito di armadi per libreria e deposito di materiale ad uso comune e sulla destra di esso si trovano le Il Borgo antico di Bari altre tre camerette con armadio, scrittoio e bagno. Il corridoio prosegue fino a comunicare con la cucina, il refettorio e il convento dei Padri. L’appartamento è bellissimo e grazioso, tale da sembrare la casa della bambola ‘Barbie’. L’indomani della presentazione della nostra comunità ai fedeli in Basilica, nel giornale locale si leggeva: “Ecco le consorelle che accoglieranno i pellegrini nicolaiani!” Questa esclamazione di gioia ci invita soprattutto ad essere, con gli altri pellegrini, sulla strada dell’unità per accogliere e compiere insieme, confidando nell’intercessione di S. Nicola, il desiderio di Gesù: “Fa’ che siano tutti una cosa sola”. Sr. Marie-Line Lucina o.p. L’abitazione delle suore (parte superiore dell’edificio) 25