Parrocchia di San Martino a Vado
Strada in Casentino (AR)
Quarta Edizione della
Rassegna di Testimonianza Letteraria
IN CAMMINO…CON GESU'
Pieve di San Martino
9 Dicembre 2007
Presentazione delle Opere
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Con Maria incontro a Gesù
STRUTTURA DELLA RASSEGNA
Ambito Prima Comunione
Bambini area istruzione elementare
Ambito Cresima
Ragazzi area istruzione media inferiore
Ambito Giovani
Giovani fino ai 30 anni
Ambito Adulti
Adulti laici
Sezione Preghiera in poesia
Sezione Testimonianza in prosa
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Presentazione
E' con soddisfazione e gioia che ci accingiamo a pubblicare i lavori inviati
alla IV Rassegna Letteraria "In Cammino con Gesù".
La Rassegna si realizza solo se ragazzi, giovani e adulti decidono di
esprimere e manifestare la loro testimonianza di Fede. E' per questo che
ringraziamo di Cuore tutti coloro che hanno partecipato permettendoci di
realizzarla e viverla anche quest' anno.
Ogni credente deve avere la fierezza ed il coraggio della propria identità e
deve abbattere la paura ed il rispetto umano presentandosi all'uomo
miscredente di oggi.
Per essere cristiani veri non bisogna mai nascondere ciò che Cristo dona ai
seguaci, in termini di salvezza, senso della vita e valori illuminanti
l'esistenza.
La testimonianza del laico è significativa e convincente, una volta che è data
nella semplicità e sincerità di un'esperienza vissuta personalmente.
Don Roberto Bresciani, parroco di Strada in Casentino
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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SEZIONE AGGIUNTA
COMUNICAZIONE MEDIATICA
SITI INTERNET PARROCCHIALI
PREMIATO:
Propositura di S. Ippolito Martire
Parrocchia di Bibbiena (AR)
www.parrocchie.it/bibbiena/propositura
Oggi l'annuncio del Vangelo richiede una speciale attenzione ai sofisticati
strumenti di comunicazione sociale. E' sorta la CULTURA DEI MEDIA che
interpella noi cristiani e la Chiesa intera: la PARROCCHIA gioca un ruolo
particolare in questo sistema mediale! Ecco perchè è nato il nostro sito
parrocchiale: far conoscere la VITA della comunità cristiana anche
all'esterno, uscendo dalla SACRESTIA per camminare nel mondo!
Il Proposto Don Sante Attanasio
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Ambito Prima Comunione
ELEMENTARE DI MONTEMIGNAIO, STRADA, SOCI, CHIUSI DELLA VERNA
STIA, MARIA S.S. CONSOLATRICE AREZZO
Maria è molto dolce e generosa, anche suo figlio Gesu’ è uguale a sua madre Maria. Gesu’ è un
miracolo per tutto il mondo che sia venuto alla luce.
Francesca Agostini IV
Signore, grazie di tutto quello che hai fatto per me. Tu mi hai accompagnato fin dalla mia nascita;
grazie della mia famiglia e degli amici. Gesu’, Tu per me sei tutto e spero che Tu mi accompagni
nelle difficoltà piu’ grandi.
Andrea Andreucci IV
Gesu’ è buono, cura i peccatori. A lui chiedo grazie. Gesu’, aiuta tutti nel mondo.
Ti voglio molto bene.
Marco Bagnoli
IV
Maria, per me Tu sei la madre del cielo, di tutti gli uomini e di tutte le donne. Insieme al Tuo
compagno Giuseppe, sei arrivata fino alla terra di Davide, dove in una stalla al caldo di soli due
animali, hai dato alla luce Gesu’, il Santo figlio di Dio; te ne sei presa cura e lo hai protetto fino a
quando non si è fatto uomo ed è andato per la sua strada, facendo miracoli e guarendo i malati.
Tu sei la serva di Dio, l’unica donna senza peccato. Ti prego, Maria, fa che i bambini crescano nella
felicità e le famiglie vivano nella pace.
Laura Ceccarelli IV
Signore, grazie di avermi dato una famiglia e degli amici. Grazie di avermi fatto vivere sulla Terra.
Tu mi hai fatto crescere ed io mi sono sentito felice con te, perché Tu sei mio fratello ed io Ti
voglio molto bene.
Io con Te, farei ogni cosa, perché Tu sei stato inchiodato sulla croce per tutti noi.
Io vorrei stare sempre accanto a Te.
Fortunato Falcone IV
Mentre Maria stava spazzando casa sua, un Angelo le annunciò che doveva dare vita a Gesu’.
Gesu’ è nato a Betlemme, in una vecchia capanna; ricevette tanti regali dai pastori e dai Re Magi e
trascorsero un po’ di tempo insieme.
Manfredi Fuochi IV
Io sono Matteo e di Te Gesu’, conosco molte cose, come che tu per noi sei morto in croce, hai fatto
del bene a delle persone che stavano male.
Gesu’, Tu per me sei come un fratello.
Matteo Gerini IV
Per me Gesu’ è un Angelo custode che mi starà sempre vicino e mi aiuterà sempre quando mi
troverò nel bisogno. Grazie Gesu’
Daiana Grifoni IV
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Gesu’, ti voglio bene, voglio essere un Tuo amico perché Tu sei un amico speciale
Lorenzo Lanini IV
La Madonna per me è la moglie di Giuseppe.
La Madonna stava spazzando la casa, quando venne l’Angelo che le disse che aspettava un
bambino. Poi passato molto tempo, Maria ha fatto nascere Gesu’ a Betlemme.
Quando nacque il bambino, Maria lo chiamò Gesu’.
Poi Lui diventò grande.
Gesu’ mi aiuta sempre
Irina Loghin IV
Io sono Alessandro e di Te, conosco molte cose: per esempio so che Tu sei nato a Betlemme in una
vecchia capanna.
Tu Gesu’ per me sei come un fratello o come un Salvatore. Tu Gesu’ per me sei questo.
Alessandro Madiai IV
Maria è la mamma di Gesu’, perché un angelo le ha detto:-avrai un figlio e lo chiamerai Gesu’.
Gesu’ è figlio di Dio; Maria l’ha fatto nascere in una città che si chiama Betlemme.
Ylenia Magni Vannini IV
Per me Gesu’ è il migliore amico perché mi aiuta ad andare avanti nella vita e adesso ti saluto.
Martina Paggetti IV
Per me Gesu’ è come il mio padre. Lui mi aiuta in tutte le cose. Quando sono a casa, mi metto a
pregare Gesu’. Tutt le sere penso a Lui.
Donoris Pascu IV
La prima volta in cui ho conosciuto Gesu’ è stato in Chiesa ed un sacerdote ha parlato tanto di Lui.
Per me Gesu’ è un fratello che mi aiuta, mi porta verso la luce e mi fa camminare verso la strada del
bene.
Lorenzo Vagionakis IV
Gesu’, io Ti considero come un fratello che mi sta sempre vicino e mi aiuta quando sono in
difficoltà. Ti prego di aiutare la mia sorella e il mio fratello anche se qualche volta fa qualcosa di
sbagliato. Proteggi la mia famiglia e le famiglie del mondo intero. Perdonami se qualche volta ha
fatto qualcosa di sbagliato e se qualche bene ho fatto, Ti prego di accettarlo. Ti voglio bene Gesu’.
Mattia Babazzi V
Caro Gesu’,
Tu sei la mia ombra, il mio pastore..il pastore di tutte le persone del mondo! Chi ti segue conoscerà
Dio in Paradiso. Io non Ti ho visto di persona, ma già Ti vedo nel mio cuore!
Ti vedo illuminato da una luce soave e sento una dolce melodia.
Quando la mattina della comunione, mi sono svegliata, non pensavo fosse il gran giorno ed ero
molto emozionata. Appena messa l’Ostia benedetta in bocca, mi sentivo una bambina nuova, fatata.
E’ stata un’esperienza che non dimenticherò mai!!
Gesu’, Ti voglio un mondo di bene e spero che anche Tu lo voglia a me!
Elisa Ceccarelli V
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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LETTERA A GESU’
Caro Gesu’, avrei molte cose da dirti cominciando dalla scuola, dalla famiglia, insomma dalla mia
vita. Gesu’, Tu sei una persona speciale, sei come un fratello per me; il tuo amore lo stengo stretto
dentro il mio cuore. Anche nei momenti piu’ difficili, sei con me, non mi lasci mai. Tu mi dai la
forza per andare avanti e mi aiuti a non mollare mai.
Sei una persona speciale; aiuti tutti, anche le persone piu’ cattive perché anche loro hanno diritto di
vivere, anche se dovrebbero cambiare il loro atteggiamento.
Io spero che tu sia sempre accanto a me.
Vorrei pregare per la mia famiglia perché Tu mi aiuti a crescere bene e a mano a mano farmi
diventare una donna matura.
Grazie di tutto
Carolina Chiaramonti V
Caro Gesu’, Tu sei la luce che ci illumina e ci salva dai pericoli. Spero che quando sarò piu’ grande,
mi aiuterai a prendere la strada giusta e non quella sbagliata. Tu continuerai a proteggere tutti
coloro che mi stanno vicino, ma soprattutto chi ne ha bisogno.
Lorena Curinga V
Gesu’, amico mio, Ti chiedo che tutte le famiglie del mondo intero, stiano bene, anche quelle piu’
povere e che possono raggiungere il paradiso. Nella vita molte persone hanno peccato contro di Te:
perdonale e ammettile a godere la luce del Tuo volto perchè, anche per me, è un traguardo andare in
paradiso, perché sono piccolo e ancora non mi rendo conto che il paradiso è il posto piu’ bello del
mondo e tutti, anche i malviventi, vogliono raggiungere il paradiso e vederti per la prima volta.
Cosimo Fani V
Per me Gesu’, Tu sei la vita eterna, io ti voglio solamente dire che ti aiuterò a realizzare il sogno da
Te molto desiderato: spargere per il mondo la gioia e la pace.
Quando sono triste, Tu lo sai e mi stai ad ascoltare; a volte ti dico delle cose che poi mi restano
molto difficoltose da eseguire: per questo ti chiedo scusa.
Tu per me sei un fratello che aiuta i bisognosi e che sei sempre disponibile nel bene.
Io spero che Tu mi perdoni sempre attraverso la confessione e mi aiuti a togliere il mio orgoglio con
il Tuo Santo Spirito.
Giulia Farsini V
Per me Gesu’ è un uomo importante e credo anche che gli uomini del mondo pensino che Gesu’ è il
Salvatore. Vorrei che tutti i bambini credano il Lui perché Gesu’ può fare dei miracoli per loro.
Celeste Feni V
Gesu’, io quando mi sento in difficoltà, penso sempre a Te ed ho ancora una speranza.
So che Tu mi guardi da lassu’, dall’alto dei cieli e mi proteggi.
Quando sono insieme alla mia famiglia ed ai miei amici, mi sento molto bene e Ti vorrei ringraziare
Anche perché Tu dai aiuto a chi ne ha bisogno e non fai ammalare la mia famiglia.
Tu sei il mio Angelo Custode
Elena Ilies V
Tu Gesu’ che mi aiuti molto, che mi curi quando cado, sappi che Tu occupi una parte del mio cuore.
Tu per me sei come un fratello generoso che hai aiutato tutti i malati per le strade della Palestina. Io
ti voglio e ti vorrò sempre bene. Gesu’, sappi che io credo in Te.
Paola Norcini V
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Federico Paggetti
V
Per me Gesu’ è un fratello che cammina con me e aiuta la mia famiglia
Caro Gesu’,
so che i miei nonni defunti sono vicini a Te e spero che stiano bene, anche se i genitori di mia
madre non li ho conosciuti. Solo il padre di mio padre e lui mi manca tantissimo e spero però che
quella nonna che mi è rimasta non se ne vada presto.
E spero che mio zio, che ieri sera si è operato, stia bene.
Gesu’, io ti vorrei conoscere e so che Tu sei vicino a tutti i bambini e alle famiglie che sono povere
che ti vogliono bene.
Preghiamo Gesu’.
Candida Pastore V
Caro Gesu’, Tu sei amico di tutti quanti, me compresa; Tu sei la luce di tutti noi, ci guidi in tutto ciò
che è bene.
Quando una persona muore, Tu la accogli felicemente in paradiso e non gli fai dimenticare le
persone piu’ importanti. Tu sei molto buono con noi; penso che qualche volta con noi ti arrabbi, ma
appena rimediamo o ci confessiamo ritorni felice. Mentre si riceve la comunione, tutti sono felici,
perché prendono Te solo e unico che ci dà fiducia nel bene.
Ti voglio bene.
Chiara Piantini V
Per me Gesu’ è una cosa grande e mi piace. E’ bello e può aiutare tutto il mondo e spero che ti si
veda, perché sei con noi e per il mondo e la nostra vita. A me porti orgoglio e tanta tristezza perché
mi manchi.
Alessio Sberti V
Caro Gesu’, ti siamo tanto grati di averci donato la vita. Cara Maria, sei bella come una rosa che
sboccia a primavera.
Alessia, Leonardo, Niccolò e Fabio
DIO
Caro Dio, ti adoro e ti amo,
mi hai donato tante cose e son tutte valorose.
Grazie di tutto mio Dio
E quando ci incontreremo
Tanti baci ci daremo
Alex Ceramelli V
Cara Maria, ti voglio bene perché tu mi doni la grazia e perché tu ci fai vivere da bravi cristiani.
Ti voglio molto bene.
Emanuele
Lusini
II
Maria che sei nei cieli, ti voglio tanto bene perché proteggi noi bambini.
Davide Castri II
Maria, per noi bambini sei bella come una sposa.
Cristian Fani II
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Caro Gesu’, ti amo e voglio che stai con me.
Paola Nuzzi II
Cara Maria, ti voglio tanto bene, sei molto affascinante e ti vorrei regalare ogni giorno un mazzetto
di fiori.
Francesca Fanciullacci I
Caro Gesu’, ti voglio tantissimo bene; te sei unico al mondo ed io vorrei chiederti una cosa: perchè
non fai smettere la guerra che è bruttissima? Muore tanta gente che vorrebbe la pace, ma almeno
questa gente, mandala in paradiso e perdona quelli che non ti conoscono e che non ti hanno mai
sentito dentro il cuore e che non sanno cos’è la pace. Io ti prego e non mandarli all’infernoElisa Cappelletti
Maria, Tu che porti i nostri desideri a Gesu’,
fai che li avveri tutti quaggiù.
Proteggi i bambini negli ospedali laggiu’
fai che i poveri non ci siano piu’,
che tutti si sentano da Voi amati e coccolati
e mai piu’ dagli uomini abbandonati
Alunni classe II - AREZZO
Chiediamo a Maria l’aiuto di avvicinarsi insieme Gesu’ e aiutaci a diventare piu’ bravi.
Maria un giorno andò a Gerusalemme e conobbe Giuseppe che doveva diventare suo sposo.
Maria n giorno incontrò l’Angelo Gabriele che gli diede un bella notizia: “avrai un bambino e lo
chiamerai Gesu’”. Si incamminarono per cercare casa, ma tutti gli alberghi e case erano occupate,
ma poi trovarono una capanna libera con un bue ed un asino e lì Maria partorì Gesu’.
Margherita Mattesini, Didier Natalizi Baldi, Francesca Conte
III
Ave o Maria piena di luce, Madre di Gesu’, sei piu’ splendente di tutte le stelle. Hai il cuore piu’
dolce del mondo. Gesu’, proteggi tute le persone del mondo. Sei benedetto in mezzo a tutta la
natura e sei benedetto per tutti i bambini. Amen.
Simone Caneschi, Mattia Alberini
III
Ave o Maria piena di luce,
fa che tutti si amino e che stiano bene,
fa che il bene colpisca il male,
fa che il cibo sia per tutti e che non manchi mai.
Fa che le guerre finiscano,
prega per noi peccatori
e noi pregheremo per Te e tuo figlio Gesu’.
Dio, noi ti preghiamo,
tutti i nostri peccati son colpa nostra, nostra grandissima colpa
e Dio, Ti chiediamo scusa.
Tutte le creature che tu hai creato
Stanno diminuendo per colpa nostra, nostra grandissima colpa.
Amen
Lorenzo e Nickolas
III
O Maria, Tu che sei nell’alto dei cieli, aiutaci insieme ai Tuoi Angeli ad arrivare a Gesu’.
Tu Gesu’ che hai il cuore puro come una rosa, aiutaci a non essere cattivi, ma facci imparare ad
essere sempre buoni.
Elena Isneghi, Alexander Vanduinen III
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
O Maria, noi ti ringraziamo
di aver risposto “si”
alla richiesta del Signore,
Se Tu non avessi accettato,
Gesu’ non ci avrebbe salvato,
Insieme hai accolto anche il dolore
Di vedere Gesu’ in croce che muore.
Avevi il cuore spezzato
perché Tuo figlio non è stato salvato.
Con tante lacrime agli occhi
e i fiori che sbocciano a fiocchi.
Tuo figlio morirà,
ma il suo messaggio non svanirà.
Il dolore poi finirà,
perchè Cristo risorgerà.
Noi Ti ringraziamo
e sempre Ti preghiamo
e in futuro continuiamo
per quello che ci fai
e per ciò che ci dai.
Aiutaci a esser buoni
e fare belle azioni
in modo da venire lassu’
per conoscere Gesu’.
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Alunni classe IV - AREZZO
Maria dal suo cuore faceva uscire un grande affetto, un amore così grande che nessuno aveva mai
avuto.
Maria era piu’ splendente di qualsiasi stella; incontrò un uomo di nome Giuseppe che un giorno
sarebbe stato suo sposo. Dio, vedendo Maria si meravigliò e pensò di dargli il dono piu’ grande che
uno possa avere, suo figlio Gesu’.
Allora un giorno venne un angelo nella casa di Maria che gli diede la notizia; Maria dopo quelle
parole gli rispose di si, in quel momento incontro Gesu’.
Maria Heleen V
Maria, nei tre giorni della Settimana Santa, vive con Gesu’ il dolore della morte.
A Pasqua, gli ebrei vollero eliminare il Figlio di Dio per mezzo di Ponzo Pilato. Il giovedì Santo, lo
misero alla colonna e lo frustarono con le spighe di grano. Il venerdì Santo, gli ebrei raggiunsero il
loro scopo, finalmente riuscirono a mettere Cristo alla Croce, lo torturarono e gli fecero bere aceto.
La domenica Santa, Gesu’, il Figlio di Dio, risuscitò dalla morte davanti agli occhi delle donne che
andarono al sepolcro. Maria quando venne a sapere la notizia corse subito al sepolcro e fecero festa
per la sua nuova vita.
Maria piena di grazia, fa che i ricchi diano un po’ del loro denaro ai poveri per farli felici.
Gesu’ spero che esaudirai questo mio desiderio. Amen
Alunno di V - AREZZO
Maria, anima pura senza peccato, che accogli ogni essere nel Tuo regno, che ascolti ogni cosa che
noi diciamo, donna che porti in grembo Gesu’, che ci perdoni per ogni peccato, sbaglio e dubbi.
Tu con l’anima buona e generosa, che hai avuto il dolore di perdere un figlio ma lo ha accettato ci
ha perdonato.
Tu che ci stai ascoltando, ti ringrazio per tutto quello che fai per noi.
Camilla Giannotti V
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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In una notte come tutte le altre, Maria e Giuseppe erano promessi sposi. La sera ella vide un angelo
che scendeva dal cielo che le disse: Tu, concepirai un figlio e si chiamerà Gesu’.
Il bambino nacque e Maria vide nei suoi occhi la grandezza del Signore: ella ne rimase stupefatta,
Capì che quando guardava Gesu’, guardava Dio. Il suo cuore per poco non scoppiò dalla felicità.
Noi se fossimo un po’ piu’ bravi e meno affezionati agli oggetti propri, saremo piu’ dedicati al
Signore.
Per favore Maria, perdona i nostri peccati e conducici alla vita eterna.
Martina Pierazzuoli V
Un angelo viene dal cielo e annuncia la nascita di Gesu’ a Maria. Ella restò affascinata da questa
apparizione e si mise a proteggerlo fino alla nascita.
Giuseppe non capì questa nascita, pensò che era un miracolo e dalla felicità pianse.
La notte sognò l’angelo che gli parlò e gli disse che questo bambino era il figlio di Dio.
Quel bambino di nome Gesu’, portò la parola di Dio in tutto il mondo e ancora oggi è viva.
Maria, aiutaci a comprendere questa parola di Dio per vivere meglio; aiutaci a portarla alle persone
di tutto il mondo.
Michele, Andrea e Marco V
Nella notte ombrosa, gli angeli portavano luce in tutto il mondo, stavano andando ad annunciare a
Maria che avrebbe avuto in grembo il figlio di Dio. Maria rimase estasiata dall’annuncio.
Gesu’ nacque e Maria portò nel cuore di tutti i segreti di Gesu’ e anche la sua morte. Dopo la sua
morte, viene assunto in cielo.
Maria, donna bella, gentile, volenterosa, ogni sera mandò lo Spirito Santo in ogni casa del mondo.
Signore, aiutaci ad essere buoni con tutti come Maria.
Savia V
In cielo risplende una stella, l’unica che brilla: è Dio che manda il suo messaggero per annunciae a
Maria che presto avrà un figlio: il figlio di Dio.
Maria si stupì perché le finestre erano tutte illuminate come un manto bianco. Maria si accecò nel
vedere quella luce dello Spirito Santo che la avvolgeva tutta.
Maria cercò qualcuno che la accompagnasse nel cammino a Nazareth. Lo trovò: era un pastore che
si chiamava Giuseppe; insieme si misero in cammino. Gesu’ nasceva, Maria vide Gesu’ e lo diede
all’umanità.
Iside Fruscia V
L’angelo vien dal cielo e porta lo Spirito Santo nel grembo di Maria, donando salvezza al mondo.
L’angelo le dice che presto avrà un figlio e lo chiamerà Gesu’, il figlio di Dio.
Gesu’ nacque nella città di Betlemme, in una stalla, durante la notte. Una stella lucente ando a
chiamare i pastori dicendo: è nato il Salvatore.
Maria che hai portato al mondo la salvezza, aprici le porte del paradiso, aiutaci a essere puri di
cuore.
Davide e Gianluca V
In cielo c’è sempre una stella che brilla: è quella di Dio!
Gesu’ muore crocifisso, Maria vive quei tre giorni con tristezza e angoscia. Dopo la sua
resurrezione, Maria è nel cenacolo con gli apostoli, scendono delle fiammelle di fuoco; il gruppo è
abbagliato da una luce che entra dalla finestra: è lo Spirito Santo. Nasce la Chiesa.
Maria, guidaci nella via dell’amore, fa che incontriamo Gesu’, toglici il peccato, accoglici nel
Paradiso. Amen.
Riccardo Peloni, Lapo Lucani, Giorgio Bertoli V
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Signore Gesù per piacere fammi capire che donare è molto più bello che ricevere
Preghiamo
Bachini Gian Luca
Dove si semina amore nasce la gioia
Gesù vorrei poter seminare l’amore nel mondo come fai tu, perché solo con l’amore si può essere
felici e volerci bene l’un con l’altro.
Vorrei che tutti si amassero e avessero tante cose belle. Fai che non ci siano più litigi e che la gente
impari a non chiedere più di quello che tu ci hai donato
Preghiamo
Balestri Silvia
Per noi bambini perché possiamo ricevere Gesù nel nostro corpo con amore e purezza e perché i
nostri genitori, i padrini, le madrine, le catechiste e gli amici ci aiutino a continuare questo cammino
con Gesù fino alla salvezza
Preghiamo
Biagiotti Miriam
Ti prego Gesù, fa che i bambini meno fortunati di noi possano ricevere aiuti e in particolare amore e
affetto
Preghiamo
Binozzi Igor
Signore aiutami ad amare tutti come vuoi tu e a sentirti sempre nel mio cuore
Preghiamo
Bruschini Giammarco
Quando sono diventato chierichetto ho provato una grande gioia, oggi sono ancora più contento
perché Gesù viene nel mio cuore e voglio ringraziarlo per tutto quello che mi da ogni giorno
Preghiamo
Cadar Giovanni
Signore Gesù è la mia prima Comunione, spero che questi ultimi giorni di attesa siano i più belli
della mia vita e ti ringrazio perché so che mi vuoi molto bene
Preghiamo
Cappelli Mattia
Signore Gesù ti ringrazio perché mi hai aiutato a diventare più buono e ad avvicinarmi a te, rimani
sempre nel mio cuore
Preghiamo
Chianucci Andrea
Questa Comunione per me è molto importante: ricevere il Corpo di Cristo
Aspettavo da anni questo momento e finalmente oggi si realizzerà.
Ricevere il Corpo di Cristo è come se Gesù mi volesse dire: “Ora sei una vera cristiana”
Preghiamo
Ciabatti Silvia
Detto con il mio cuore!
Signore fammi passare una bella Comunione aiutami ad essere più puro, più pulito.
Fa che tu entri in me e che io ti accolga con gioia, fa che il male non entri mai in me.
Preghiamo
Corezzi Matteo
Signore ti ringrazio, perché nel giorno della prima Comunione, per la prima volta, entri in tutti noi
attraverso l’Ostia Consacrata.
Aiutaci a capire che tu sei dentro di noi in ogni momento, anche quando pensiamo di essere soli.
Preghiamo
Donati Gianluca
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Signore era da molto che aspettavo questo momento ed ora finalmente potrò ricevere il Corpo di
Cristo nel mio cuore.
Grazie rimani sempre vicino a me.
Preghiamo
Detti Arianna
Signore Gesù ti ringrazio perché oggi entri nel mio cuore e ti chiedo di aiutarmi sempre
Preghiamo
Dobos Andrei
Signore Gesù è facile per me amare gli amici che mi sono simpatici mentre mi è difficile amare
quelli che non mi piacciono ma tu hai detto: “guarda il Padre manda il sole sui buoni e sui cattivi,
manda la pioggia sui buoni e sui cattivi” Ti prego Signore
Aiutami ad amare tutti come hai fatto tu.
Preghiamo
Fantoni Giovanni
Signore, tu che con la tua bontà hai redento il mondo, ti prego aiutami a ricevere nel mio spirito il
tuo Corpo. Ho aspettato tanto questo momento nel quale tu mi chiami e mi fai diventare più
cristiana.
Per questo voglio chiederti di rafforzare la mia fede e di guidarmi nel cammino verso il Padre
Preghiamo
Fantoni Cleliamaria
Caro Gesù ti ringrazio per la vita che mi hai dato, per la mia famiglia, per mio fratello
Fa che io sia più buono e che impari a dare e non a ricevere ed anche a perdonare.
Aiutami insieme alla Vergine Maria a Dio tuo Padre e alle catechiste a seguire il tuo cammino.
Signore tu, con la tua bontà hai redento il mondo, aiutami a ricevere il tuo Corpo in me. Ti chiedo di
rafforzare il mio cammino verso di te e di guidarmi nel cammino verso il Padre
Preghiamo
Gambineri Matteo
Signore Gesù fammi capire che la Comunione è un sacramento molto bello e importante
Preghiamo
Mangani Lorenzo
Gesù ti prego salva il mondo dal razzismo e dalle guerre e aiuta soprattutto gli ammalati che
soffrono ogni giorno.
Preghiamo
Milaneschi David
Prego perché Gesù ci accompagni al sacramento benedetto della Comunione e aiuti i nostri cuori a
diventare pieni di amore per tutti
Preghiamo
Moneti Irene
Signore Gesù ti ringrazio per tutto quello che mi hai donato in tutti questi anni. Fa che possa avere
per la mia prima Comunione tanta felicità
Preghiamo
Nassini Samuele
Gesù fai che tutte le famiglie del mondo vivano in pace e che i fratelli si vogliano più bene e non
bisticcino più
Preghiamo
Orlandi Nicola
Signore grazie perché sono un bambino fortunato grazie per avermi dato una casa e una famiglia
che mi ama
Preghiamo
Piccolo Ivano
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
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Signore ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, fai che possa vivere il giorno della mia
prima Comunione con gioia insieme ai miei compagni e alla mia famiglia
Preghiamo
Pini Samuele
Prego per i genitori, i padrini, le madrine e gli amici perché uniti a Gesù ci aiutino a costruire una
vita serena e felice, prego anche per tutti i ragazzi del mondo e spero che questa mia preghiera
possa aiutarli a non sciupare la loro vita, perché la vita è molto bella soprattutto se si vive con
amore come ci insegna Gesù
Preghiamo
Polmonari Chiara
O Signore mio che sei morto per me e per tutti, sono nata con il peccato, con il Battesimo sono
rinata e oggi in questo giorno così importante ascolterò meglio la tua voce grazie all’Eucaristia che
ricevo, rimani nel mio cuore e aiutami sempre
Preghiamo
Primitivi Paola
Signore Gesù fa che nei nostri cuori si accenda la fiamma del cero Pasquale e ci aiuti a capire il
vero significato della Comunione
Preghiamo
Santini Lorenzo
Signore per me è difficile amare per primo, aiutami con il Sacramento della Comunione a vederti in
ogni fratello che incontro
Preghiamo
Gabriele Tigliè
Signore Gesù che oggi entri nel mio cuore aiutami a portare la pace intorno a me e dona la pace a
tutto il mondo
Preghiamo
Vella Giacomo
Risposte dei bambini, trascritte dall’insegnante, alla domanda:
CHE COSA VORRESTI DIRE A GESU’ E A MARIA?
(classe I elementare di Strada in Casentino)
Lo abbraccerei e sarebbe il mio amico. Ci ha donato da mangiare. Ci ha donato la libertà. Mi ha
fatto leggere e poi basta.
Riccardo Biondi
Ci vuole bene.
Giacomo Lusignano
Vorrei che non morisse mai. Gesù è il mio amico. Gli vorrei dire grazie che si è preso cura di noi.
Vorrei che fosse con Lui una persona che conosco che si chiama Gino. Vorrei che quelli che sono
poveri hanno da mangiare. Gesù ci ha donato la vita e quindi gli voglio tanto bene. Gli voglio tanto
bene, che voglio che sia qui con me.
Silvia Ceccarelli
Visto che sono poveri gli vorrei offrire del cibo. Voglio bene a Gesù perché ci ha creato.
Cassandra Del Sere
Io dico a Gesù che gli voglio tanto bene.
Maria Francesca De Filippo
Io voglio bene a Gesù. Vorrei che Gesù stasse con la nonna del mio babbo.
Gesù è buono perché ci ha creato. Gesù è gentile.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Alberto Carota
Francesca
Martini
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
Io voglio che Gesù mi voglia bene.
Jada Chiaramonti
Gli voglio bene io. Un bacio per lui.
Talia
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Rossi
Io voglio tantissimo bene a Gesù perché anche Lui mi vuole bene. Io a Gesù gli voglio tantissimo
bene perché Lui alla mi’ nonna gli dà la pace.
Alessio Magni Vannini
Io a Gesù gli voglio bene come se fosse il mio fratello. A Maria voglio bene come sorella.
Agnese Benucci
Gesù vuole tanto bene a me.
Jacopo Castellani
Vorrei che Gesù mi farebbe diventare una fata. Vorrei essere anche magica. Vorrei avere una nuova
casa.
Giada Biondi
Gesù è buono. Gli voglio bene.
Gli voglio tanto bene.
O Gesù vivi nel cuore. O Gesù imparami a leggere.
Gaia Maioli
Gioia
Rescigno
Renan Rossi
A me mi piace la Madonna. Io ce l’ho una davanti a casa. Mi piace il paradiso. Voglio bene alla
Madonna e a Gesù.
Alessio Tozzi
Ci vuole bene.
Alessandro Benucci
Vorrei che Gesù mantenesse la pace e tutti siano buoni in tutto il mondo. Vorrei che qua [ a scuola]
si imparasse tante cose. E quando abbiamo imparato a fare la scrittura dei grandi, sappiamo anche
leggere.
Alessio Giorgi
Gli voglio bene e mi piace.
Gesù è buono e tanto bravo. Mi fa giocare. Gesù e Maria sono belli.
Davide Paggetti
Giacomo Pastore
Gli voglio tanto bene.
Jacopo Lucherini
Io ti amo Gesù.
Leonardo Grifoni
Mi piace stare con Gesù e con Maria.
Elisa Martini
Caro Gesù, sei gentile e dolce. Per piacere, aiutami a crescere.
Babazzi Ginevra
Caro Gesù, ti ringrazio di avermi creato e di avermi creato una famiglia buona e intelligente. Amen
Bucarelli Alessia
Gesù , tu sei in cielo con un mio nonno, uno zio,una nonna ed una zia.
Mi piacerebbe parlarti per dirti che sei buonissimo e che ti adoro.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Curinga Alessia
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
17
Caro Gesù, ti voglio tanto bene. Proteggi la mia famiglia ed i miei nonni. Aiutami a crescere e ad
essere brava a scuola. Spero che tu stia bene in quel bel Paradiso.
Fani Viola
Gesù, proteggi la mia famiglia. Fai crescere i miei amici e ti prego di farmi vedere il mio nonno e la
mia zia.
Fammi diventare buona, io voglio bene alla mia famiglia, aiutami ad essere dolce ed ubbidiente.
Farsini Giada
Caro Gesù, proteggi la mia famiglia ed i miei cugini Ettore e Bruno.
Francini Pietro
Gesù, saluta i miei nonni per piacere da parte mia, loro sono in cielo con Te.
Lorenzo Fuochi
Gesù aiutami a crescere gentile, bravo ed anche buono. Grazie da parte mia .
Giulio Gallai
Caro Gesù, aiutami a crescere e ad imparare molte cose, ma soprattutto aiuta la mia famiglia e
saluta i miei bisnonni.
Gerini Chiara
Caro Gesù, grazie per le cose buone che ci dai, salutami il mio zio Andrea, Aiutami ad essere una
bambina buona .
Lanini Giulia
Gesù il mio desiderio è questo: che il mio fratellino cresca bene.
Io adoro tutti i miei amici, ma vorrei sapere se questo lo provano anche loro. Fai che io non mi
arrabbi mai.
Mirko Minucci
Caro Gesù, proteggi tutta la mia famiglia e proteggi tutto il mondo, fai guarire tutta la gente malata.
Minucci Martina
Caro Gesù, ti voglio tanto bene, con affetto.
Martina Nottoli
Grazie Gesù per quello che hai fatto per noi. Ti ringrazio per la mia famiglia, per i miei amici e per
tutta questa meravigliosa natura.
Pietrini Jennifer
Gesù fammi diventare bravo ed ubbidiente con la mamma e con il babbo.
Rossi Federico
Gesù aiuta i poveri e per piacere aiuta la mia famiglia . Ti prego di farmi crescere bene ed educata.
Sereni Chiara
Caro Gesù,ti voglio bene perché sei buono e gentile.
Simonetti Marco
Caro Gesù. Tu per tutti noi sei diventato un amico bello e buono, anche perché stai sempre accanto
a tutti noi e non ci fai succedere niente di pericoloso. Ci fai stare bene e ci vuoi bene Gesù, aiuta
anche i bambini che non hanno né cibo , né acqua. Ti vogliamo bene Gesù, grazie di tutto.
Agostini Simona
Caro Gesù, ti voglio tanto bene. Grazie per aver creato il cibo e l’acqua, ti ringrazio di cuore di
aver fatto tutto quello che ci circonda. Ti ringrazio anche per averci dato la vita, grazie per aver
creato la Natura.
Aveta Antonio
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
18
Caro Gesù , ti ringrazio da tutto il profondo del cuore per aver creato la Natura, il cibo, gli animali, i
prati, gli alberi e noi umani. Quando sarai triste puoi darmi la mano, io sono sempre disponibile. Ti
prego, fai in modo che tutti gli ammalati guariscano. Grazie.
Brunelli Angelica
Caro Gesù, fai stare bene la mia nonna ed il mio nonno, la mia zia ed il mio zio, la mia mamma ed il
mio babbo ed il mio caro cugino Simone Martini.
Cargi Alessandro
Grazie Gesù per averci donato la Natura.
De Filippo Salvatore
Caro Gesù, ti ringrazio di aver creato la Terra, gli animali, la Natura e soprattutto di aver creato tutti
noi e di avermi fatto nascere l’ultimo dell’anno.
Sono contento di andare a scuola, grazie di avermi fatto conoscere tanti amici.
Ghirelli Pietro
Caro Gesù, ti ringrazio per la mia famiglia perché mi ha regalato tutto quello che ho chiesto, come
la mini moto che costa tantissimo. Ti ringrazio per la mia sorella che si chiama Elena e ti ringrazio
anche per tutti i miei amici della scuola.
Ilies Ionut Vladut
Grazie Gesù per aver protetto in questi anni la mia famiglia, ci hai dato il cibo,l’acqua e la felicità.
Spero che anche le altre famiglie abbiano avuto tanto. Vorrei la felicità per tutto il mondo, per gli
stranieri, i bambini e i loro genitori.
Linari Giulia
Gesù hai creato il cibo, la frutta e l’acqua. Grazie per tutte queste cose preziose e per la natura.
Aiuta tutte le persone nel mondo ed aiutaci ad essere più bravi con gli amici.
Mangani Simone
Caro Gesù ti ringrazio tantissimo per aver creato la Natura e averci dato da mangiare e da bere. Ti
prego di non farci mancare niente, aiuta soprattutto i malati a guarire e le maestre a vivere per
sempre.
Aiuta il mio babbo, la mia mamma, i miei zii e la mia sorella.
Minucci Francesca
Caro Gesù, ti ringrazio per tutte le cose che ci hai dato:cibo, acqua e tanto altro. Per favore, fai in
modo che io e la mia famiglia andiamo d’accordo.
Moretti Gianni
Caro Gesù, io ti voglio tanto bene. Grazie per il pane, per l’acqua e per i frutti della Terra. Aiutami
a diventare buono, ti ringrazio per la vita.
Paggetti Lorenzo
Gesù grazie che ci hai creato perché la vita è bella,anche se a volte litigo con mio fratello.
A parte questo mi piace tutto della vita, grazie anche che ci hai dato da mangiare, la pasta, la frutta,
la cioccolata. Io ti volevo dire solo questo.
Rossi Gianpaolo
Caro Gesù, ti ringrazio per averci dato la vita e l’amore a tutti. Ti ringrazio per la Natura.
Renzetti Angela
Caro Gesù, ti ringrazio di avermi creato e di tutto il cibo.
Grazie per aver creato la Natura, gli alberi, gli animali e il mio gatto.
Caro Gesù, sono una bambina e mi chiamo Rachele.
Sono molto felice di stare qui perché ci sto bene.
Grazie Gesù per l’aiuto che mi dai; ti voglio tanto bene.
Serra Alessio
Vannucci Rachele
Caro Gesù,grazie di avermi creato, di avermi dato l’acqua e il cibo. Grazie di avere creato il babbo e
la mamma. Grazie per le cose belle, aiuta le persone povere.
Venturini Giada
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
19
Caro Gesù
Caro Gesù, mi piacerebbe incontrarti e vederti una volta in tutta la mia vita per divertirmi insieme a
te. Mi piacerebbe che tu mi insegnassi qualcosa che non so, così almeno diventerei più bravo, o
anche qualche insegnamento religioso. E mi piacerebbe che tu fossi una apparizione bella e che mi
faccia diventare gentile, come eri tu di sicuro.
Vorrei imparare una preghiera con te oppure inventare una preghiera con te.
Ilario Cattani
Tra le nuvole
Era una sera d’estate. Stavo andando a letto quando entrò il mio babbo e mi chiese se volevo
imparare una preghiera su Dio.
Io esclamai: “Volentieri!”
Mettemmo le mani giunte ed iniziammo a pregare. Mi commossi molto.
Quella notte poi sognai Dio su un tappeto che mi portava dove tutti erano felici, dove i sogni
diventano veri e dove c’è la pace: in paradiso, insomma!
Vidi la mia bisnonna che mi veniva incontro ridendo e vidi Gesù che raccontava parabole ai
pescatori e Dio seduto su un trono d’oro e d’argento che ascoltava. Sorrideva a tutti e dava il
benvenuto ai nuovi arrivati… in paradiso.
Milan Weidensdorfer
Poesia
Caro Dio,
perdonami
se sono birichino
con la maestra Suora Eletta.
Ti posso fare
una domanda?
Perché hai scelto proprio Maria
per mamma di Gesù?
Qualche volta ti prego
perché mi fa piacere,
altre volte quando sono triste,
spero che Tu mi possa fare felice.
Milan Weidensdorfer
Maria
O Maria
Tu che hai messo al mondo il piccolo Gesù,
tu che hai visto l’angelo Gabriele,
tu che hai viaggiato fino in Egitto,
tu che sei riuscita a sfuggire ai romani con il tuo bimbo in collo,
che hai fatto tante fatiche per Gesù
solo per farlo crescere,
meriti di vivere felice,
ma ora che è cresciuto
dovrai soffrire ancora di più
per via della sua morte.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Denisa Moraru
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
20
Maria
O Maria
Che sei amica mia,
a te chiedo se mi perdonerai
ma tu forse non lo farai;
io ti conosco,
come il bosco,
cioè ti conosco poco
ma il mio amore per te brucia come il fuoco.
Tu mi perdoni sempre
E io non raduno più le mie tempre
Ma ora so quanto mi vuoi bene
E sei tu quella che mi fa scorrere il sangue nelle vene.
Sofia Ciampelli
Lettera a Gesù
Caro Gesù,
ti scrivo questa lettera per raccontarti come vivo la mia fede.
Tutte le domeniche non riesco mai a svegliarmi tardi perché non solo vado alla Messa per adorarti,
ma per me è un vero e proprio incontro con te. E’ come se tu fossi un amico.
Ti racconto come ho passato la settimana: pregandoti ogni sera, facendo trovare a me e alla mia
famiglia la strada per la tua santa casa e pregando per tutti i morti, soprattutto per i morti in guerra
perché trovino il paradiso.
Gaia Bernacchi
L’amico Dio
Quando vai in chiesa che cosa fai?
Provo a esprimere i miei sentimenti;
sto imparando che questo è importante,
quando mi diverto,
quando sono giù di morale,
quando sono arrabbiata
vado in Chiesa
perché Dio quando meno se lo aspetta
mi trova lì in chiesa a pregare e riesce a dirti
che se tu ami davvero qualcuno
portalo nel posto sacro
perché è lì che davvero ami una persona.
Guja Ammannati
Gesù
Mi piacerebbe incontrarti,
giocare insieme,
correre, camminare verso i posti
dove sei stato.
Posso vedere l’angelo Gabriele?
Prego con i miei genitori,
vado in chiesa,
prego qualche volta da solo,
faccio il chierichetto,
faccio catechismo
perché voglio imparare tante cose
su Gesù e la sua Mamma.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Leonardo Fani
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
21
Caro Gesù
Caro Gesù, nel mondo c’è troppo odio, troppa lotta. Riusciremo a sconfiggerla solo con gesti
d’amore, di pace e di gioia.
Ci sono persone che muoiono. E’ ora di dare una mano alla vita, è il dono più grande. La sola cosa
di cui abbiamo bisogno è tanto amore. La guerra a volte può provocare la fine di un’amicizia o la
fine di una grande o piccola vita. E’ per questo che la guerra nel mondo deve finire. E per noi
bambini la guerra non finirà finché tutti gli adulti non saranno uniti.
Caro Gesù, noi saremmo molto felici se tu esaudissi il nostro desiderio. Tutte le sere noi pensiamo
ai nostri nonni e a come può essere fatto il paradiso. Se in paradiso ci vanno le persone buone… i
nostri nonni sono sicuramente lì con te.
Noi ti vogliamo bene.
Lara Loddi
A Maria
Santa Madre del cielo,
della terra,
della gente,
accogli nella tua casa
chi si pente.
Santa Madre del cielo,
della terra,
della gente,
fai che tutti gli uomini
siano uguali,
e che non esistano guerre o rivali.
Santa Madre del cielo,
della terra,
della gente,
fai che nel mondo regnino solo
pace,
amore,
e che tutti abbiano un grande cuore.
Siria Cecconi
Maria incontro a Gesù
La Vergine Maria accoglie e perdona tutti, è il vigile della nostra vita che ci porta nella strada
giusta.
Questa strada si chiama “strada servitrice”.
Alla fine di questa si trovano molti viali, ogni persona prende il viale della sua vita.
Queste stradine finiscono, quando si trova Gesù che ci fa una domanda: “sei pronto a varcare questa
porta?”
Ed ogni persona risponde con il suo cuore.
“Grazie Gesù della volontà che ci dai”.
Beatrice Tenti, Francesca Sperti
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
22
Pensando a Maria
Penso alla Madonna
Quando prego Gesù
E di lei, che ha
Dato vita al Messia.
Vorrei sapere com’è, che carattere ha,
che madre è stata.
Penso a Lei
Quando sono malato
Perché riesce
A darmi fiducia
E a farmi sentire
Meno dolore.
Penso a Lei
Quando sono solo,
per non sentirmi
impaurito e abbandonato.
Lei è presente
Nel momento
Sacro della Messa
In ogni parola,
come in ogni preghiera
del giorno e della sera.
Ed è Lei che,
negli incontri di Catechismo,
ci prende per mano
per farci incontrare Gesù.
Bambini della III elementare di Stia (AR)
La Madonna per me è la mamma di Gesu’, è una donna bella e si veste in modo semplice, fa i lavori
in casa e aiuta Gesu’ a diventare grande e buono. Gli ha insegnato la gentilezza e l’amore.
Barbara Piantini IV
Gesu’ per me sei una persona monto importante, grazie di avermi dato tanti regali bellissimi, però
come hai aiutato me, aiuta anche i poveri e i malati.
Gesu’ grazie di avermi aiutato nei momenti brutti e di avermi dato momenti belli. Per me sei una
persona tanto importante.
Aurora Gerini V
Maria è la madre di Gesu’,
un angelo le ha dato - Lei farà un figlio e lo chiamerà Gesu’, ed avvenne proprio così.
Gesu’ è figlio di Dio, Maria l’ha fatto nascere in un fienile.
Lucrezia Vettori
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
IV
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
23
Ambito Cresima
Quello che penso di Gesu’
Io penso che Gesu’ sia nostro salvatore
io penso a Lui tutte le ore.
Sua madre e Suo padre, che non fu Giuseppe,
insegnarono a Lui come vivere e Lui come fare seppe.
Odio pensare a Lui in modo da ignoranti
e se ci penserò farò molti pianti.
Vado in Chiesa a pregare per Lui
e prendo dentro di me anche il corpo di Costui.
Vado in Chiesa a fare la chierichetta
e verso nel calice anche l’acqua benedetta.
La chiesa di Vertelli è quella dove vado,
ma vado anche in quella di San Martino a Vado.
Io con Gesu’ voglio stare
e per questo sto all’altare.
Tutte la sere
dico le preghiere.
La notte lo sogno
e quando mi sveglio mi tiro un pugno.
Vorrei che fosse vero
e che succeda davvero
Fiamma Baldini I D
Gesu’ per me Tu sei come un fratello e Ti voglio tanto bene.
Tu sei buono e vuoi sempre bene a tutti ed io senza Te non potrei vivere.
Tu potevi decidere di non farti uccidere mentre l’hai fatto per noi, per il mondo.
Tu sei speciale per me perché dici cose buone. Aiuti tutti noi.
Tu ci dai tutto: acqua, pane non ci fai mancare niente.
Tu per farci imparare il Tuo insegnamento ci dai catechiste, sacerdoti, suore e
anche la Bibbia ed il Vangelo.
Tu ci aiuti in qualsiasi occasione o almeno ci fai capire ed imparare.
Tu ci hai fatto capire che Te sei una persona buona, gentile, ma non una persona
cattiva che non aiuta, egoista che fa brutte azioni.
Sei una persona semplice e anch’io voglio diventare come Te e non una persona che
pensa solo a se stessa, si Gesu’, Tu mi hai dato dei buoni genitori che mi vogliono bene
e tanti invece purtroppo non li hanno conosciuti o perché sono morti.
Io Signore Ti ringrazio per tutto quello che fai per me.
Anna Bucarelli I D
O Gesu’, Tu che ci guardi e che ci proteggi dagli spiriti maligni, continua a proteggerci,
noi che ogni domenica veniamo in Chiesa a pregarti e a stare insieme a Te: cantiamo, preghiamo
per Te.
Poi Tu ci chiami e noi per venire con Te, lasciamo la nostra famiglia e la nostra vita sulla terra,
prendiamo una strada che ci porta a Te; poi ci troviamo anche noi a guardare gli altri dal Paradiso.
Marco Candia
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
ID
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
24
Io ho iniziato a conoscere Gesu’ quando avevo quattro anni. Infatti ogni mattina, prima di andare
all’asilo insieme alla mia nonna, dicevo due preghiere: Padre Nostro e l’Ave Maria. A Conoscere
Gesu’ mi hanno aiutato la mia nonna, il prete, il catechista e le insegnanti.
Quando ero piccolo infatti mi hanno sempre detto che Gesu’ era sempre con noi in ogni luogo si
vada e che ci proteggerà sempre.
La domenica o il sabato, quando vado alla messa, faccio sempre il chierichetto. Andando a
catechismo ho imparato anche che Gesu’ perdona sempre qualsiasi azione cattiva si compia. Le
messe che durante l’anno mi piacciono di piu’, sono la Messa di Pasqua e di Natale.
Il giorno religioso piu’ bello della mia vita è stato quando sono passato a Comunione, perché ho
potuto mangiare il Corpo di Cristo e bere il suo Sangue.
Le parti della Messa che mi affascinano di piu’ sono quando il coro canta canzoni bellissime e
quando il prete legge il Vangelo.
Michele Consumi I D
Come ho fatto a conoscere Gesu’
Io ho conosciuto Gesu’ attraverso i miei genitori, ma soprattutto attraverso la mia nonna.
Quando eravamo piu’ piccini, io e mio fratello, eravamo fissi dalla mia nonna, perché i nostri
genitori lavoravano. Prima di andare all’asilo, dicevamo insieme il Padre Nostro; anche all’ora di
pranzo e di cena, dicevamo una preghiera. Ogni sabato alle 16.30, andavamo alla messa e la
servivamo aiutando il prete.
Alla Comunione, tutte le persone si alzavano e andavano a prendere l’Ostia ed io li ammiravo
quando la mangiavano, perché sarebbe piaciuto anche a me poter assaggiare il Corpo di Cristo.
Le prime volte che andavo alla Messa, mi piaceva cantare anche se non sapevo cosa bisognava dire;
perciò prendevo il libretto delle preghiere e incominciavo leggere, così dopo tante prove, le ho
imparate tutte a memoria e infatti a volte andavo a cantare nel coro della Chiesa.
Dalla prima elementare in su, ho incominciato ad andare a dottrina, così potevo conoscere meglio la
vita di Gesu’ che mi sembrava così interessante. Quello che io so di Gesu’ è che ci aiuta sempre in
ogni momento della nostra vita; che ci perdona sempre sulle azioni brutte che compiamo e che ci
segue sempre in ogni luogo si vada.
Se io so chi è Gesu’, è perché i miei genitori e la mia nonna, si sono impegnati per insegnarmelo ed
io li ringrazio, perché è una cosa importante e bella sapere chi è Gesu’, perché Lui è il nostro
Salvatore.
Rachele Consumi I D
Ho sognato che molto tempo fa, in una collina, c’era una fattoria in cui abitavano molti contadini
Che vivevano felicemente la loro semplice vita.
Un giorno di primavera, però molto nuvoloso, sentirono degli strani rumori provenire da bosco;
però tranquilli continuavano il loro lavoro.
Dopo qualche ora, videro sbucare dal bosco molti lupi; loro impauriti, come tutto il paesino,
combatterono e poi si rifugiarono nelle loro case.
Purtroppo due contadini non ce la fecero e vennero sbranati dai lupi. Tutti i cittadini, avevano paura
persino di aprire le persiane.
Con il passare del tempo vennero uccisi molti uomini.
Secondo me i lupi erano il diavolo che faceva del male agli uomini innocenti che non gli fecero
nulla; lui aveva soltanto voglia di spargere odio, tristezza e dolore fra le persone.
Lorenzo Danesi I D
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Sto camminando e mi trovo davanti a due strade diverse: una è grande con scritto tante cose e
invece quell’altra è piccola e davanti all’entrata c’è una croce con Gesu’.
Io ragiono e direi che quando sarei morta sceglierei di prendere quella strada piccola piccola, perché
io dico:
L’amore non è guerra
L’amore è una carezza di un bambino
L’amore è quando il sole spende
e siamo la domenica in casa con tutti
i parenti, amici, genitori, nonni.
L’amore è la contentezza di un bambino
e gli occhi di un bambino
quando piange perché sa
che da grande scoprirà
che l’odio di persone
farebbero di tutto
per avere una sola cosa.
La felicità non sono i soldi,
ma l’amicizia di una persona.
Alla fine decido di prendere la cosa giusta, perché ho ascoltato le parole degli altri e anche se l’avrei
ascoltati, avrei deciso di prendere la strada di Gesu’.
Debora Mattoni I D
Un aiuto per sconfiggere il male
Sei piu’ importante del cielo e della terra;
dell’acqua e del fuoco: sei tutto per me!
Maria, Tu che non hai mai conosciuto il peccato,
aiutami a sconfiggere il male
e a non cedere alla tentazione
perché non sono le cose materiali a rendere felici,
ma l’amore e l’amicizia.
Marta Mazzetti I D
Sto camminando in una strada asfaltata: gli uccellini cantano nel cielo libero, il sole illumina tutte le
creature. Mi pare che ci sia un laghetto; qua vicino sento l’acqua fresca che scorre nelle rocce…
Ma all’improvviso una voce mi interrompe; una voce che mi dice di stare attenta e di prendere la
strada giusta. Io esclamo:- Qual è? Gesu’ mi risponde che lo so solo io e che non lo può sapere
nessun altro. :- non so la strada giusta, me la devi dire Tu! –Esclamo! :- devi seguire il tuo cuore mi
dice convinto Gesu’. Poi dopo mi fa una strana domanda: - A chi hai voluto del bene e a che del
male?
Male no! Non ho voluto sempre bene volevo dirgli, ma tanto da oggi cambierò (i suggerimenti di
Gesu’ sono come quelli di un babbo o di un tuo amico)
E sono molto contenta di avere Gesu’ come amico che mi aiuta nei momenti difficili: mi conforta e
mi fa sentire che Lui c’è.
Francesca Paggetti I D
La prima volta in Chiesa
Io ho conosciuto Gesu’ quando ero piccola e la mia nonna mi diceva delle preghiere e mi spiegava
chi era. Questo accadeva soprattutto nel periodo natalizio. Lei mi cantava anche delle canzoni come
Tu Scendi dalle Stelle. Una domenica decise di portarmi in Chiesa. La Chiesa dove mi portò era
vicino a casa sua; arrivata al portone ero emozionata come se dovevo salire sulla luna. Quando vidi
l’enorme altare, posto su na specie di palco, perché così le persone potevano vedere meglio, chiesi
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
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alla mia nonna cosa era e a cosa serviva. La nonna mi disse che li ci stava il sacerdote per celebrare
la Messa. I contenitori per l’Acqua Santa erano enormi. Sul soffitto della Chiesa sono raffigurati
grandi dipinti raffiguranti angeli. La prima esperienza in Chiesa me la ricorderò per sempre, perché
ho avuto contatto con Gesu’.
Claudia Sillo I D
Caro Gesu’
Caro Gesu’, grazie per avermi dato dei genitori così bravi con me.
Ti dico ancora grazie per la sorella, la nonna e lo zio, perché senza di loro non saprei come fare i
compiti e studiare; insomma mi stanno sempre dietro. Se non avessi avuto la mia sorella non mi
divertirei da solo a giocare.
Grazie di tutto Gesu’.
Ti voglio bene. Ciao
Giulio Verlato I D
Caro Gesu’,
Caro Gesu’, io mi chiamo Sara e ti volevo chiedere di aiutarmi a crescere bene: sai in questo
momento le cattive compagnie mi potrebbero trascinare e io non lo vorrei.
Sono nel buio piu’ completo e tu mi devi aiutare a trovare la strada illuminata: quella fatta di bontà,
affetto e amore per il prossimo. Se mi aiuterai, ti ringrazierò moltissimo.
So già che mi aiuterai, perciò Ti ringrazio molto.
Grazie Gesu’
Bagnoli Sara I E
GRAZIE
Grazie Gesu’ per avermi dato la vita proprio nel giorno della Madonna: l’8 settembre;
Grazie dei genitori protettivi e affettivi che mi hai dato.
Grazie degli amici generosi e simpatici che hai creato intorno a me.
Grazie di avermi dato la possibilità di vivere nella serenità con tutti, soprattutto con i genitori: di
questo Ti ringrazio.
Grazie di tutte le cose belle che hai creato, come la natura.
Quindi, grazie della vita che mi hai dato, dal profondo del mio cuore, che in questo momento è
pieno di gioia.
Un grazie e un grazie ancora a una persona veramente speciale.
Arantxa Bucarelli I E
GRAZIE GESU’
Grazie Gesu’ di avermi dato dei genitori così disponibili con me: di questo Ti ringrazio.
Grazie di avermi dato degli amici molto simpatici: di questo Ti ringrazio.
Grazie di avermi dato la possibilità di vivere serenamente con tutti: di questo Ti ringrazio.
Un grazie veramente speciale dal profondo del cuore per esserti sacrificato dandomi la vita: per
questo Ti ringrazio scrivendoti questa poesia.
E per finire un grazie speciale ad una persona fondamentale.
Sofia Cenni I E
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
LA MADONNINA
Cara Madonnina,
te sei come la mia mammina.
Sei buona, sei bella
Come una margaritella!
O Madonnina
Sei molto bellina
Veronica Ciccone
I E
pag.
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LA MADONNINA
O Madonnina, Tu sei molto brava, aiuti i poveri ed i malati;
non vogliono mangiare e Tu li fai mangiare per farli
sopravvivere.
Io Ti prego tutte le notti per fare in modo che ci sia pace tra gli
uomini
GESU’
Caro Gesu’, Tu sei il nostro Salvatore, che Ti sei fatto uccidere
per noi. Siamo molto grati che ci hai aiutati e per questa cosa che
hai fatto Ti voglio bene
Veronica Ciccone I E
GESU’
Io Ti voglio tanto bene Gesu’. Voglio dirti qualcosa, parlare a Gesù alla sua Madre, la mamma di
Gesù che si chiama Maria. Gesù ci vuole bene come Maria.
Raffaella Danesi
MADONNINA SANTA
O Madonnina, Madonnina Santa, Tu che hai accettato in grembo Cristo fatto persona.
O Madonnina, Madonnina Santa, Tu che l’hai accudito e protetto facendo lo stesso con noi.
O Madonnina, Madonnina Santa, Tu che avevi donato a Cristo l’amore eterno di una madre; lo
stesso dono che fai a noi.
O Madonnina, Madonnina Santa, Tu che c’eri insieme a pochi altri a soffrire accanto a Dio il dolore
non solo della Croce, ma del mondo intero.
Neri Fuochi I E
SONO FELICE….GRAZIE A LUI!
Un bel giorno, la famiglia, gli amici, la scuola…Sono loro a farmi sentire felice qui sulla terra; ma
lassu’ dove abita colui che mi permette di essere felice, c’è anche una donna al suo fianco: Maria,
colei che accetta il fatto di permettere agli uomini di conoscere Gesu’. E’ questa la Sua importanza.
Quando penso alla felicità, mi viene in mente la mia famiglia e a quanto ha fatto per rendermi
felice. Mi ha reso felice volendomi bene e non viziandomi come si pensa quando si è piccoli.
Solo Lui mi poteva donare un gioiello così prezioso come la famiglia…
Gaia Moretti I E
LA MADONNINA
O Madonnina, io Ti voglio tanto bene. Tu sei gentile e buona. Aiutami a crescere e ad ubbidire.
Ti prego, fai sparire la guerra. Aiuta i poveri. Dai loro del cibo.
GESU’
Gesu’, Tu ti sei fatto uccidere per salvarci. Io Ti ringrazio e Ti voglio dire che hai fatto una cosa
davvero grande nei nostri confronti….GRAZIE
Chiara Paggetti I E
…10 domande per 10 risposte…
Che cos’è il voler bene? Sono sicura che chiedendolo a 10 persone diverse avrei 10 risposte diverse!
E…questo perche? Forse perché ognuno di noi ha un modo tutto suo per dimostrare il voler bene!
C’è solo una persona che riesce a voler bene a tutti noi in modo diverso per ciascuno: DIO
Federica Tozzi I E
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
O Signore, figlio dell’Onnipotente,
che sei stato anche sofferente;
grazie per le meraviglie che ci hai donato;
una famiglia ci hai creato
ed un cervello ci hai messo in testa
un cuore in pancia che cresca.
E Tua madre, la Madonna
che è una santa e vergin donna
è Lei che ha saputo dire di “si”
e questo ha salvato l’umanità
Federico Ceccarelli II D
Caro Gesu’
Io Ti adoro,
perché fai star bene
la mia famiglia,
me e i miei parenti.
Gesu’,
io credo in Te e Ti prego
in qualsiasi momento della giornata,
perchè Tu,
fai star bene
tutte le persone del mondo
e perché
non fai accadere una terza guerra mondiale.
Per il bene di tutti, queste disgrazie non farle mai accadere.
Gesu’, io Ti adoro e canterò per Te.
Davide Cittadino II D
Caro Gesu’,
Sei molto bravo
e spero che da lassu’
stai pregando per il mio gatto Dravo
tengo molto a lui, ma sai
che c’è qualcuno che ci tiene a noi
sai che io dico ahi!
Quando mi faccio male penso a Voi
Che da lassu’ mi dice giu’ giu’
E senza di Voi da solo non potrei
All’inferno forse andrò e spero di dire su su
E poi anche da solo non vorrei
Luigi Codella II D
Padre, grazie di tutte le cose che sono state create
Adesso le creature vivono beate.
Padre veramente Santo fonte di salvezza
Tu che porti la purezza per ogni peccato
di ogni speranza del creato.
Signore grazie per il mondo
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
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Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
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che all’apparenza sembra rotondo
ma in realtà è immenso e bello.
Guardando verso il cielo mi accorgo che è vero
Gesu’ esiste davvero!
Grazie Grazie Grazie!
Caterina Della Luna II D
Altissimo Onnipotente buon Gesu’,
Tue sono le lodi, la gloria e l’onore e ogni benedizione.
Laudato sia, mio Gesu’, con tutte le Tue creature,
specialmente il signor fratello sole, il quale giorno e illumini noi per mezzo di Lui.
Laudato sia, mio Gesu’ a caussa di sorella luna e le stelle: in cielo l’hai formate chiare, preziose e
belle.
Laudato sia mio Gesu’, per fratello vento e l’aria, il tempo nuvoloso e quello sereno e ogni tempo
Per lo quale alle tue creature dai nutrimento.
Laudato sia, mio Gesu’, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile e preziosa e pura.
Laudato sia, mio Gesu’ per fratello fuoco, per lo quale illumini la notte: e ello è bello e che da ioia e
robusto e forte.
Laudato sia, mio Gesu’, per sorella luna, nostra madre terra, la quale ci nutre e ci alleva e produce
diversi con coloriti fiori ed erba.
Laudato sia, mio Gesu’, per quelli che perdonano per il tuo amore sopportano malattia e sofferenza.
Laudato e benedicente mio Gesu’ e ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.
Enrico Michelacci II D
GESU’ PREGA PER NOI
Gesu’, ringrazia il Signore per l’intelligenza che ha dato agli uomini, così che hanno potuto scoprire
cose indispensabili per la vita.
Gesu’, ringrazia il Signore per gli studi fatti dagli uomini dall’antichità ad oggi, grazie ai quali
possiamo ampliare la nostra cultura.
Gesu’, ringrazia il Signore per le meraviglie che ci sono nel mondo, aiuta gli uomini a capirne
l’importanza.
Prega Gesu’, per tute le persone che muoiono per colpa dell’alcool e della droga.
Prega Gesu’, perché torni la pace nel mondo e fai finire la guerra in Iraq, che ha già fatto morire
molte persone.
Prega Gesu’ per tutti noi!
Niccolo’ Moradei II D
Vedo qualcuno laggiu’,
dev’esser per forza Gesu’.
No, non vedo nessuno lassu’,
sto parlando di me Gesu’.
Dico a Te, Gesu’,
che stai lassu’,
puoi venire un attimo giu’,
così parliamo tra me e Tu,
dei problemi che abbiamo quaggiu’
e dei problemi che ci sono lassu’
Stefan Neagu II D
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Le nostre giornate sono vissute dai sentimenti, le gioie e le speranze,
le tristezze e le angosce degli uomini che in questo momento, vivono ringraziando Gesu’
del miracolo della vita, del miracolo dell’amore, che colma il cuore di spensieratezza e serenità.
Tali sentimenti ci riscaldano nelle dure giornate invernali e ci aiutano nelle prove dure che ha in
serbo la vita per noi.
E’ Gesu’ che ci da la forza di perdonare, di resistere le sofferenze per amor suo.
La parola del Signore è nel cuore dei fanciulli, Lui è vita eterna, luce dei nostri passi e aiuto nella
nostra vita.
Altissimo Salvatore, nostro unico e solo amore. Gesu’ gli angeli sono portatori della Tua parola e
noi ne siamo il gregge smarrito; riportaci nella giusta via.
Il solo Tuo pensiero mi porta la mente a ricordare le cose belle della vita, l’amore per le persone e
quanto è grande il Tuo nome sulla terra, mio Santissimo, Altissimo Salvatore, Gesu’.
Maria Laura Nibi II D
Gesu’, Tu che sei diverso
Almeno Tu nell’universo
Io so che tornerai
E a tutti ci aiuterai
Un giorno o l’altro verrai da me
E poi mi porterai con Te
Con Te partirò, su nuvole per i cieli
Dove non so
Per sempre rimarrò con Te
Manuel Paggetti II D
O signore, nostro Dio,
quanto è grande il Tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la Tua magnifica patria.
Con la bocca dei bambini affermi la Tua potenza contro i Tuoi avversari, per ridurli al silenzio.
Se guardo il Tuo cielo, opera delle Tue dita, la luna e le stelle che brillano in cielo.
Ogni giorno ci si fanno tanto domande: cosa è l’uomo perché te ne ricordi come il figlio dell’uomo
perché te ne curi?
Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere
sulle opere delle Tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi e tutti i greggi e gli armenti, tutte le
bestie della campagna, gli uccellini nel cielo e i pesci del mare che percorrono le vie marine.
O Signore nostro Dio, quanto è grande il Tuo amore su tutta la terra.
Francesca Tribolini II D
Mentre Maria prega col cuore,
Le appare un angelo del Signore.
Le dice: Maria, sei stata scelta,
perché sei la donna piu’ benedetta.
Ha detto che avrai un bel bambino,
esso sarà molto piccino,
ma sarà giusto e con la gente,
saprà perdonare la loro semente.
Da adulto guarirà le persone,
e sarà buono,
e da quel cielo, rriverà un tuono.
E la voce di Dio, spezzò un grande tiglio.
Disse: ascoltatelo, questo è mio Figlio.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Elisa Batistoni III D
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Caro Gesu’,
io Ti dico soltanto di proteggere me e tutta la mia famiglia.
Per me sei una persona importante che è con me ogni minuto, che mi indica la strada giusta e che
quando faccio cose brutte come rispondere male ai miei genitori, mi punisce e fa bene.
Non sopporto le persone che ti offendono in continuazione; ancora ho da capire che senso ha
bestemmiare.
Uno può rispondermi dicendo che bestemmiando una persona si può sfogare, per me uno si può
sfogare senza offendere nessuno ma in altri modi. Io penso che bisogna avere rispetto per tutte le
persone. Io spero che Te porterai sempre tanta pace in tutto il mondo.
Ginevra Gerini Collecchia III D
Nessuno è un idolo. Non si può vivere e crescere da soli. La solitudine è morte, la comunione è vita.
La vita umana è vita con gli altri, una vita per gli altri.
Per crescere, per maturare come uomini e maturare come donne, è necessario saper guardare attorno
a se e davanti a se. Saper uscire dal proprio guscio per incontrare gli altri, partecipare attivamente
alla vita sociale, impegnarsi a costruire una comunità migliore.
Giuseppe Falcone III D
Gesù, Tu sei quello che ci ha salvato e per questo Ti voglio molto bene.
Io so solo che sei molto buono e Ti prego sempre per la mia famiglia.
Fino ad ora Ti sei sempre curato di tutta la mia famiglia e non solo.
Grazie
Lapo Fuochi
III D
LA VIA DELLA RIVELAZIONE
Non solo l’uomo cerca Dio, ma anche Dio viene incontro all’uomo; toglie il velo di separazione e si
fa conoscere. Il cristianesimo si definisce una religione rivelata proprio perché Dio si è manifestato
ad Abramo, a Mosè, ai profeti ed infine si è fatto uomo nel suo figlio Gesù.
Al movimento di Dio che si rivela, che invita l’uomo alla comunione d’amore con Lui, l’uomo è
chiamato a dare una risposta. Se l’uomo accetta di entrare in comunione con Dio, nasce la fede.
La fede per i cristiani, è la risposta positiva dell’uomo alla parola e alla volontà di Dio: la risposta
d’amore. All’amore con Lui Dio la ama da sempre mediante la fede l’uomo ripone in Dio
l’adempimento di ogni speranza, di ogni amore e di ogni ricerca di scusa, ascolta, raccoglie e da il
suo assenso alla verità che Dio ha rivelato mediante suo “Figlio Gesù”.
Silviu Mastacan III D
Quando vedo attorno a me un mondo orrendo, penso a Te Signore e sogno un mondo migliore, dove
non esistono persone cattive, dove le bombe che cadono sono fatte di caramello, dove i bimbi hanno
sempre il sorriso sulle labbra e dove non ci sono più persone che soffrono…
Però, quando mi accorgo che era un sogno, mi rattristo… ma ci sei Tu ed io ci credo ancora, perché
so che al di la delle nuvole, esiste un mondo migliore. Certo, non come quello che immaginavo, ma
sicuramente bello.
Grazie Signore, perché mi stai sempre vicino e mi dai tanta SPERANZA! E come diciamo noi
adolescenti….T.V.B!
Michela Nibi III D
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Chi ama è paziente e premuroso.
Chi ama non è geloso,
non si gonfia di orgoglio.
Chi ama è rispettoso,
non va in cerca del proprio interesse,
non conosce la collera,
dimentica i torti.
Chi ama rifiuta l’ingiustizia.
La verità è la sua gioia.
Chi ama, tutto scusa,
di tutti ha fiducia, tutto sopporta;
non perde mai la speranza.
L’amore non tramonta mai.
Andrea Sberti III D
Questa prosa la scrivo per l’uomo piu’ importante della mia vita, l’uomo che mi ha dato la vita, la
fortuna di avere una famiglia; quest’uomo è Gesu’.
Gesu’ oltre ad avermi dato tante cose bellissime, mi ha fatto capire cosa vuole dire amare, rispettare
il prossimo… e dopo tutto è anche l’uomo che mi ha creato, l’uomo che mi fa passare momenti
belli e brutti, l’uomo che mi è sempre accanto e che mi da sempre consigli esatti. Ogni giorno che
passa, io cresco e sento che Lui, Gesu’, mi è sempre vicino come se fosse un organo indispensabile
al mio corpo e come se fosse il mio pane.
Mamma e babbo mi hanno sempre insegnato a pregare prima di andare a letto, quando ci si sveglia
e prima dei pasti; sono due anni che prego anche se non me lo ricordano i genitori e sono sicura che
farò sempre così, fino a quando non avrò figli a cui insegnerò a farlo.
Pregare secondo me è un momento in cui pensi e arrivi da Gesu’ e credo che bisogna farlo sempre
con amore.
Giulia Tapinassi III D
Caro Gesu’,
ma quando da morte passerò alla vita,
sento già che dovrò darti ragione Signore.
E come un punto sarà nella memoria
Questo mare di giorni.
Allora avrò capito come belli
Erano i salmi della sera;
e quanta rugiada spargevi
con delicate mani, la notte, nei prati,
non visto.
Mi ricorderò del lichene
Che un giorno avevi fatto nascere
Sul muro diroccato del convento
E sarà come un albero immenso
A coprire le macerie.
Allora riudirò la dolcezza degli squilli mattutini
Per cui tanta malinconia sentii
Ad ogni incontro con la luce.
Allora saprò la pazienza
Con cui m’attendevi;
e quanto mi preparavi, con amore, alle nozze.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Stefano Tizzano III D
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Caro Gesu’,
Tu mi sei sempre stato vicino, da quando io sono venuta al mondo; mi hai fatto nascere in una
famiglia stupenda, che mi ha dato tutto quello che si potesse desiderare. Per questo non ti
ringrazierò mai abbastanza. Mi hai dato la gioia di conoscere le persone che oltre alla famiglia amo
di piu’: i miei carissimi amici, che conosco da quando ero piccola. Poi mi hai resa ancora piu’ felice
facendomi nascere in questo piccolo paese che si chiama Strada in Casentino, dove ogni cosa, ogni
piccolo dettaglio, per me è bellissimo.
Non finirò mai di ringraziarti abbastanza per tutto quello che mi hai dato e per ricompensarti, ogni
giorno prego e, perché oltre che rendere felice me, Tu renda felice le persone che non sanno piu’
cosa vuol dire la parola e il sentimento “felicità”.
Grazie di tutto
Alice Verlato III D
OH GESU’ MIO
Se dalla immensità del cielo poso lo sguardo sulla terra, scopro meraviglie senza numero e il mio
occhio passa di stupore in stupore.
Gesu’, per i cristiani è la via di accesso di Dio. E’ Lui stesso che lo dice: Io sono la via, la verità e la
vita. Nessuno viene al padre se non per mezzo di me. Se conoscete me conoscerete anche il Padre,
Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita.
Io sono il padre della vita…se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno.
Dio, come afferma la Bibbia, ha creato l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza e quindi
essi non sono marionette nelle sue mani. Dio non è il burattinaio che muove i fili a cui sono
attaccati gli uomini.
Gli uomini sono liberi di corrispondere all’amore di Dio e di entrare nella relazione con lui oppure
di non corrispondere o addirittura contrapporsi alla Sua volontàGesu’ per i cristiani il figlio di Dio che, diventando uomo, unisce una volta per sempre Dio e
l’umanità. In Lui ogni uomo può trovare la risposta di Dio alle sue domande piu’ profonde, alle sue
aspirazioni piu’ grandi, ai problemi della vita e della storia. Tu per me, Dio, sei unico. Hai creato
anche la terra. Per me sei unico.
Eva Paggetti II E
Gesu’, perché non mi aiuti?
Io ho bisogno di Te.
Sono un ragazzo buono, eppure non mi sento molto felice.
Aiutami a seguire il Tuo cammino.
Tu che illumini il mondo, con la Tua luce interiore,
oh Gesu’, Tu che ci doni il perdono,
riporta la pace nel mondo
e fai finire la guerra in Iraq e in Pakistan.
Aiuta quei bambini poveri
Dalle bombe e dal patire della fame.
Aiutami a realizzare questi desideri.
Amen
Oh Gesu’,
aiutami Tu
che stai lassu’
nel cielo piu’ blu
torna quaggiu’.
Finisca la guerra,
inizi la pace
impari la terra
a far meno strage.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Riccardo Lanini
II E
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
Togli la fame
Ai bambini dell’Africa
Togli il fucile
Ai bambini dell’Afganistan.
Dona una scuola
Ai bambini poveri
Perché anche loro hanno gli stessi diritti
Che abbiamo tutti
Non posso pensare
Cosa hanno fatto di male.
Con tutto questo
Vorrei un mondo migliore
Fatto di pace e amore
pag.
Andrea Tapinassi
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II E
Se dall’infinita immensità del cielo poso lo sguardo sulla terra, sorvolo osservando meraviglie e il
mio occhio passa di stupore in stupore. Mi chiedo chi è l’inventore di queste meraviglie, si in parte
l’uomo, ma il vero creatore di questa meraviglia è Lui, l’unico: Dio!!
Anche la natura con la sua bellezza complessiva e ordine provoca stupore che apre al
riconoscimento e alla lode di Dio.
Lo stupore e la meraviglia sono sentimenti improvvisi provocati da qualcosa inatteso che ci
affascina e ci lascia a bocca aperta per la sua bellezza. E’ come quando ci offre un dono inaspettato:
una gioia forte che ci afferra il cuore.
Di fronte alla bellezza della vita e della natura, capita di rimanere stupiti e meravigliati: è come se la
vita e l’universo parlassero di una realtà piu’ grande di quella che si vede e si può toccare. Questa
esperienza fa si che l’uomo si ponga delle domande che nè la scuola, nè la scienza può rispondere
ma solo la religione e la fede in Dio.
E con questo voglio concludere invitando tutti ad avere piu’ fede e a credere in Dio
Daniela Lanini II E
Fin dall’antichità l’uomo si interroga sull’origine del mondo e dell’universo e sui problemi
fondamentali come ad esempio la vita e la morte. Ma l’uomo ha anche saputo rispondere a queste
domande: Dio esiste e con Lui Gesu’ Cristo e la Madonna. Il Signore ha creato tutto quello che
vediamo: la vita, la terra e tutte le sue bellezze. C’è stato un personaggio un tempo, Gesu figlio di
Maria che diceva di essere figlio di Dio. Gli uomini non credendogli, lo condannarono alla
crocifissione perché dicevano che aveva bestemmiato contro la parola di Dio.
Gesu’ si fece crocifiggere senza reagire e subì una morte lenta e dolorosa. Ma Gesu’ lo fece
solamente per salvare la terra e l’uomo, perché Gesu’ è veramente esistito ed è veramente il figlio di
Dio e per provarlo è risuscitato per noi.
Credo che nessun uomo si sia mai sacrificato e non si sacrificherà mai per l’umanità così tanto
come Gesu’ Cristo.
Con questa mia lettera, vorei far capire agli uomini, quanto Gesu’ si sia sacrificato per noi e a farci
pensare in un mondo nuovo, migliore, senza guerre ma di bontà e di pace.
Francesca Giuntini
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
Ambito Adulti e Giovani laici
Sezione Preghiera in poesia
Tavola mistica
Tu dici: «Come puoi accettare
la mediocrità del mio vissuto?
L’esile trama dei miei gesti
non basta certo a riscattarla!»
Raccogli pagliuzze
e con le travi del risentimento
puoi imbastire un’arca
per portare in salvo i tuoi timori.
Poi ribadisci: «Non c’è più sponda alla Parola,
la risacca ha bisogno di altri lidi,
di nuovi approdi la memoria
per condurci oltre
la somma dei passi sbagliati.»
Maria semplicemente ha accolto
la Parola
e ne ha fatto vita.
Alza la palma della destra
in sintonia col sacrificio
e la sinistra rendila un nido:
il tuo respiro è accompagnato,
i tuoi pensieri si fanno strada
con umiltà e coraggio
se lasci operare in te il Consolatore.
Vedi? La liturgia può sembrare una sequenza inerte
ma dietro
c’è più di un mero tuffo
al cuore, di un’emozione facile.
La mia resurrezione è un fatto
come la mia crocifissione
non basta il tuo desiderio
per credere la mia grazia
sola. sì.
Alessandro Ramberti (Rimini)
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
pag.
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Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
Smarrita ho la Via….
(riconducimi a Lui)
Un passo esitante
ed a questo un altro incerto segue.
E’ buio oggi
nel mio quotidiano cammino,
ed io ti cerco
Madre Celeste.
Lo smarrimento è tanto, troppo,
e la fede vacilla sussulta trema,
rende il percorso tormentato
il cuore cupo, la voce tremula.
Non saprei cosa fare, ora,
se non potessi ancora sentirti
seppur in lontananza.
Lo so,
lo spazio che adesso mi separa da Te
non è mai stato accresciuto da un tuo allontanarti,
giacché la tua materna voce, sempre mi fu vicina
nel tuo amorevole tracciare la retta Via….
ma il mio orecchio ascoltava altrove.
Assordato da altre sterili voci.
Tu Madre Suprema
non lasceresti un tuo figlio smarrirsi
nelle tenebre dell’anima,
e allora TI PREGO
avvolgimi nel manto della tua infinita
e misericordiosa dolcezza,
prendimi per mano
e riportami lungo la strada verso il Giusto.
Riaccompagnami sul sentiero di Vita.
Smarrita ho la Via…..riconducimi a Lui.
LUIGI FORMISANO CHIETI
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
pag.
36
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
NON SOLTANTO
Non bisogna essere tanto ingenui
nel credere che la sola bontà
della umanità, risolva
tutti i problemi.
Essa, comunque,
apre i cuori al dialogo,
alla comprensione,
al mutuo rispetto,
alla collaborazione.
E, nella Preghiera,
ogni azione non rimane
esteriorità inconcludente,
ma acquista valore
e nel labirintico
dolore della vita
pag.
37
genera i frutti
di ogni intelligenza
e di ogni cuore,
con cura particolare
verso coloro
che ci sono più vicini
nell´ambito familiare e
con l´uso saggio e moderato
delle ricchezze della Natura
che la Provvidenza
ha sparso nel mondo
in modo appropriato!
Estella Tomaselli Sanacori
Monterotondo RM
Ma io vado alla Cappella del Miracolo
Eccomi! Oggi giornata scura. Cuore
pesante.
Eccomi! Il mio rifugio, luogo del mio
silenzio.
Questa cappella buia, spoglia:
davanti passa chi sale ai piani superiori
pieni
di luci, ori, fiori e canti;
Dietro, il passaggio delle auto fa
tintinnare il vecchio lucchetto del
portone: sembra un
campanellino di richiamo.
Ma io sono qui davanti a te, cara
mamma.
Nel tuo silenzio parlante mi lascio
abbracciare
sicura che tu mi ascolti. Sicura che tu
capisci
appieno le mie paure, le mie speranze
che poi
sono certezze.
La statua è un po’ sporca, le tue mani
sono rotte
ALBERTA COLASANTI
ma quel Gesù Bambino che ci mostri
risponde a
tutte le mie domande.
Che hanno tutte la stessa risposta :
AMORE.
Da te ho imparato l’umiltà dell’amare
Dio, la
pazienza di aspettare Dio, la fiducia
nell’aiuto di Dio.
Questo Gesù che hai cresciuto con la
stessa trepidazione
con cui ho cresciuto i miei figli, anche
Lui sa, anche
Lui comprende e Lui sicuramente può.
Per questo vengo spesso a trovarti,
dolce mamma,
Madre di tutte le mamme, Madre del
Cristo, Madre
del Buon Consiglio, Aiuto dei cristiani.
Prendici per mano e guida i nostri
fragili passi
verso l’unica giusta via.
Non ci lasciare soli. Ti prego.
SAN GIOVANNI VALDARNO (Arezzo)
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
Invoco
Madre bambina,
che accogliesti con fede semplice
il tuo santo destino,
volgi a noi figli
il tuo sguardo di compassione feconda
che tutto illumina e beatifica.
Invoco Te
Regina di pace,
Madre d’ogni madre,
speranza di conforto perpetuo;
tendi a noi le braccia che furon culla
dell’Uom Divino
e come in quel primo dì e in quei che
dopo furono
offri rifugio a chi in Te confida.
Guidaci
in quel tortuoso cammino verso il
giusto
che fu già tuo nei faticosi passi
che ti portarono al giaciglio di
Betlemme.
pag.
38
Illumina
col tuo salvifico sorriso,
gli oscuri antri che in cuori di pietra,
sordi alla tua voce,
talora dentro di noi insidiosamente
mesti albergano.
Di ogni piccolo nodo che nel terreno
transito
la sofferenza dello spirito a noi uomini
regala,
grazie al potere del tuo immenso
amore,
trame d’incanto per la nostra anima
tessi
Accogli sotto l’immenso manto della
tua misericordia
chi la Strada lungo il percorso
smarrisce,
affinché al caldo tepore della tua
materna protezione,
Stella Polare della nostra fede
nei nostri giorni futuri tu sempre sia.
LUIGI FORMISANO CHIETI
IN CAMMINO CON GESU’: ASSIEME A MARIA
La mano nella mano, il passo cadente accanto
a quello svelto, gioioso della mia fatina
che saltellando mi trascina verso il boschetto.
“Dai nonna, spicciati, vieni, vieni a vedere!”
“Piano, piano, amore, nonna non ce la fa a starti dietro!!”
Il sole scintilla e ci riscalda in questi primi giorni di autunno;
è già finita l’estate e un lungo, noioso inverno ci attende nel nostro
piccolo paese di mezza montagna.
“Guarda nonna”, la mia piccola mi indica una nicchia in pietra da dove
Una Madonnina ci guarda e ci sorride.
“Nonna, guarda come è bella, lo sai chi è?
Mi guarda con curiosità, forse pensa che io non sappia la risposta.
“Allora nonna?” “Certo amore, che so chi è: è la Mamma di Gesu’!!”
Poi aggiungo: “E’ Madre Nostra”.
“Ma io ho già una mamma!” Esclama felice la mia piccola.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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“Certo, ma questa è la nostra Madre Celeste!”
“Dai nonna, che dici? Lo vedi che è bianca..!”
Mi viene da sorridere, piccola mia, ancora non sai tante cose,
ma te le insegnerò con tanto amore!
“Si dice Madre Celeste, perché è in cielo, vicino a Gesu’ e con il suo amore,
con il suo aiuto, ci guida e ci porta a Lui. Ci indica la via giusta per piacere
a Lui e per fare con il suo aiuto, la Sua volontà!”
La mia piccola mi guarda un po’ strana, mi rendo conto che ancora non capisce bene
a chi mi rivolgo con quel “Lui!”
Coglie un fiore e lo posa davanti alla Madonna, poi mi prende per mano e
sorridendomi dice:
“andiamo a casa nonna, possiamo tornare domani?”
La guardo e sorrido. “Certo amore, torneremo per tanti domani, finchè Lui vorrà!”
Franca Boattini Verdi - Pratovecchio (AR)
PREGHIERA
PREGHIERA
Signore, fa che la mia casa
Sia la Tua casa,
fa che ogni persona che vi entri
provi un senso di soave ristoro
dell’anima,
di pace interiore, di gioia nel cuore e
di luce positiva.
Fa che ogni centimetro di queste mura
Siano impregnate di calore Divino.
Il Tuo calore Signore
Quello che solo Tu sai donare
Distribuendolo a chi vuole accoglierlo
e ancora più a chi pena di non averne
bisogno.
Fa che in ogni angolo di questa casa
Per tutti appaia a caratteri cubitali
La scritta “Ti voglio bene”
Tua per sempre Signore
Cara Amica
Quando sei triste, siediti
Ed in silenzio aspetta di sentire la voce
del tuo Angelo Custode.
Egli ti tranquillizza, ti rasserena, ti
coccola,
ti solleva da ogni affanno.
Non aspettare d’esser triste per
ascoltare
Chi non ti abbandonerà mai,
chi ti ama veramente,
chi ti protegge senza nulla chiedere.
Impara ad ascoltarlo piu’ spesso,
così facendo perfezionerai sempre piu’
la tua acustica e
potrai sempre piu’ comunicare,
migliorando così l’ascolto
dei Suoi messaggi d’amore.
Egli vive solo per te, non dimenticare.
Io parlo per esperienza.
Io l’ho sperimentato
E ne sono fiera e felice
Grazie Signore
De Cola Nunzia Ada Motta Calastra (Me)
De Cola Nunzia Ada Motta Calastra (Me)
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Preghiera di una Catechista
Signore sappiamo quanto è grande la tua misericordia, per questo ti chiediamo di
guardarci con occhio benevolo se non abbiamo fatto e non abbiamo dato a questi
bambini tutto quello che tu avresti voluto.
Noi abbiamo messo le nostra umanità ma, consapevoli dei nostri limiti, affidiamo a te
quanto abbiamo seminato affinché tu lo faccia fruttificare.
Ti chiediamo di benedire questi bambini, di metterli sotto il tenero sguardo della
Vergine Madre, di riempire i loro cuori del tuo amore e di proteggerli sempre da ogni
pericolo e da ogni male. Preghiamo
Graziella Giustizi – Soci (AR)
Quando verrà la morte
Quando verrà la morte
e nella notte nera
il suo respiro abbraccerà il mio corpo,
No, non temere non aver paura
se tu quel giorno non sarai già morto
Non sarò sola lungo quel viaggio
dal quale non potrò più far ritorno…
lo porterò con me quel tuo sorriso
forse un po' stanco se sarà invecchiato
Io porterò con me tutte le cose belle
che in questa vita tu,m'avrai donato
E le risate stridule gioiose
dei nostri figli
quando la domenica giocavano
correndo per i prati
lo porterò con me
tutti i dolori
che assieme noi avremo sopportati
No non temere, non aver paura
quando verrà la morte
e nelle notte nera il suo respiro
abbraccerà il mio corpo.
Franca Bottini,
Casalino di Pratovecchio (AR)
Alle mamme
Care mamme
ognuno nasce con la propria stella
ognuno segue la propria strada
ognuno porta la propria croce
ognuno di noi ha i giorni contati sulla
Terra La vita non è nostra
ma del Padre nostro
Da lui siam venuti
e a Lui ritorneremo
Dunque non fasciamoci la testa
perchè anche i figli nostri
che in prestito abbiam
son Suoi
E allora mamme non piangete
perchè il vero incontro
la vita eterna insieme
sta lassù ove regna L’AMORE.
S. Agostino:
"Rende felice l'uomo soltanto chi l'ha
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
cercato".
Nunzia Ada De Cola Motta
Calastra (Messina)
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
pag.
41
Solo per Amore
Che dono immenso
ha fatto per te l'Onnipotente.
Ti ha fatto pura,
o splendida creatura.
Ti ha preservato dall' Antico male.
Solo a te! Unica, magnifica.
Quando t'apparve l'angelo
nell 'umile tua casa
eri da poco fanciulla,
piena di sogni e giocosa.
Quando ti disse distinte,
quelle superbe parole
troppo pese per te.
Le scolpisti nel cuore,
senza dire lo! Perchè?
Tu l'accettasti con amore.
Un amore sì grande,
un amore totale.
Nel tuo grembo sì puro
dove Dio dimorò.
Ed il tuo latte materno,
lo nutrì e lo sfamò.
Egli il Re della vita
nacque pieno di stenti.
Tra lo sterco di bue
nella paglia bagnata
tra muggiti e correnti.
Quanto amore gli hai dato.
Il tutto e il nulla si sono uniti.
L'antica alleanza è tornata.
Tu sei l'arco pieno di luce
che hai riportato l'uomo a Dio.
Dio ha avuto bisogno di una Donna
per rifare l'alleanza.
E questa donna è l'umile Maria.
Questa giovinetta Ebrea
non istruita, non sapiente
ma umile e disponibile,
a qualcosa di troppo grande per lei.
E Maria non s'è posta domande.
L 'ha accettato senza condizioni.
Poche parole chiare e bisbigliate.
Sono la tua umile Serva o Dio.
Sia fatta la tua volontà!
Ed è per questo che ti ha messa
al disopra di ogni essere umano.
Sei tanto grande e splendente
che nè stelle, ne' sole ti competono. La
tua meravigliosa vita
Vissuta solo per amore.
Contornata di privazioni, fughe, dolore.
Da l'inizio alla fine.
Sino alla morte di tuo figlio.
Quel figlio non voluto dalla carne,
Ma dall'Onnipotente.
Troppo grande è il mistero.
E troppo forte lo stupore.
Troppo umile la fanciulla.
Ma Dio non ama i superbi.
Non ama i potenti.
Egli ama gli umili, i semplici,
i miti, i poveri.
Ed ha scelto Maria.
In tutti i tempi. Questa sorridente
semplice ragazzina l 'ha fatta
divenire Regina dell 'umanità,
arco tra il cielo e la terra.
Il suo nome rimbomba più
di un tuono
su l'universo intero.
Negli oceani infiniti.
Nelle cime imbiancate dei monti.
Sui deserti assetati.
Maria, Maria, Maria, Maria!
E l'eco si espande
su tutti i morenti
che invocano il tuo aiuto.
Su giovani vuoti
ricolmi soltanto di sesso.
Di giovani corpi venduti
e mai così in basso caduti.
Maria, Maria. Maria.
Di vite spezzate da droga,
e bimbi venduti, ammazzati
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
e vecchi dai figli lasciati.
Sei tu la loro speranza,
tu sola la loro certezza
Maria il tuo nome è carezza.
Ed il vento che non ha tempo
Trasporta e ripete ancora
Le parole dettate da Dio a l'angelo.
Ti saluto o Piena di Grazia Tu sei
Benedetta tra le donne E tutte le genti
ti chiameranno…Beata.
Quando arrivò anche per te
Come figlia di Adamo l'incontro
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con la morte. Hai avuto tu sola, dopo
tuo figlio il privilegio di non toccare il
sepolcro.
Tu Regina della vita.
Non potevi marcire nella terra.
Ma sei assunta nel cielo
in carne ed ossa da Dio e tuo Figlio. In
quella luce che non avrà
mai fine.
E su quei cieli che non hanno tempo. E
sotto il tuo grande e
immenso manto.
Ammireremo il tuo volto
di infinita bellezza e Amore
per l'eternità.
Orazio Moretti - Firenze
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Ambito Adulti e Giovani laici
Sezione Testimonianza in prosa
CON MARIA INCONTRO A GESU´ Avvenne domani
Solitari pensieri giungono al calar della sera: sono ricordi, speranze, frammenti di
luce screziati qua e là da ombre vaganti che mi corrono incontro ed improvvisi si
perdono nel labirinto sconfinato della mente. In quel continuo fluire di idee é
costante la domanda se mai un giorno, dopo un cammino tra innumerose umane
vicende, si riuscirà a comprendere la giusta misura del vivere e se mai si troverà la
stella guida che illumini il cammino di vita o la bussola che alimenta ed orienta la
visione del mondo. Intorno é un oceano sconfinato di forme, di richiami, lusinghe,
sentimenti, tanti da rendere difficile, nella confusione delle moltitudini, la scelta della
dimensione perfetta alla quale ispirarsi per approdare senza macchie alla meta finale.
Tra ansie, emozioni e chimere si percorrono sentieri interminabili di anni alla ricerca
della Verità, del Bene, con tenacia instancabile, con desideri mai domati, si attende
che una voce amica parli nell’intimo, che magari da una pieve solitaria un rintocco di
campane all´ora crepuscolare ci chiami per la preghiera della l’Ave Maria, E qui, ai
piedi dell´altare. nei momenti di mistica ascesi, complice la magia del tramonto
incantato di porpora e d´oro, nella spiritualità del luogo sacro, sfuma la realtà in
anelito, é qui che si prende l´ascensore per il cielo in un pensiero, in un sogno ad
occhi aperti, in un volo leggero sopra avversità quotidiane, é qui si rimarginano ferite
doloranti, svaniscono inutili zavorre. Ecco, ascolta, anima mia, ora corre nell´aria il
rintocco dell´Ave Maria, ecco, parla, anima mia, rivolgi ora nel vespro una fervente
preghiera, una richiesta accorata alla Madre del Redentore di condurti a Suo figlio, di
soccorrere la nostra umanità smarrita, deole, di accoglierci tra le Sue braccia, di
illuminare le tenebre del mondo attraverso la luce dei Suoi occhi. "Maria santissima,
siamo foglie peregrine trascinate dal vento d´autunno, gocce di esistenza in acque
oceaniche, spiriti inquieti in sembianze corporee alla costante ricerca del divino.
Cadiamo per rialzarci sempre rinnovati e più decisi nel bene. Quante volte abbiamo
bussato alle porte del cielo per vedere il volto di Tuo Figlio, sfiorare la Sua veste,
ascoltarne la voce, inginocchiarci ai Suoi piedi. Mai una risposta alle nostre
preghiere andate chissà dove. Maria Santissima, Tu sei Sua Madre, Ti preghiamo,
presentaci a Tuo Figlio" Forse l´elevazione spirituale del momento stimolata
dall´odore d´incenso tra le navate della pieve, forse la magia del tramonto nel trionfo
di luci e colori o la fede palpitante che trasforma suppliche in realtà, ma in un respiro,
improvviso, profondo nel tempo senza ore, é come se Maria avesse accolto il
desiderio a lungo espresso: simili alle acque bibliche del mar Rosso, ecco, si dividono
le nuvole, si aprono le porte della celeste dimora degli angeli, delle anime elette e
una gioia indicibile, scende benefica dal cielo a guisa di soffice rugiada, avvolge noi,
voi, la pieve, le montagne, i boschi, gli esseri viventi, la terra intorno tutta in un
unico amoroso materno abbraccio.
Nicolò Sanacori, Monterotondo RM
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Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Con Maria incontro a Gesù
Maria (Mario), quante mamme hanno dato questo nome alle loro figlie, ai loro figli; ma
in ogni donna, in ogni uomo penso ci sia un po’ del Tuo Santo Spirito, Maria, dono di
cui noi stesse/stessi non siamo del tutto consapevoli. Esso, però, ci sostiene
nell´accettazione delle tristezze, dei dolori, delle ingiustizie che ci possono, nostro
malgrado, capitare. Sono queste delle Croci che, a volte, si possono trasformare in Bene.
Infatti, quando siamo aiutate/aiutati, incoraggiate/incoraggiati, ispirate/ispirati, quando ci
educhiamo (traducendo il vero significato del verbo latino educere ) alla dignità, all´auto
stima…allora possiamo anche evitare ed aggiustare del "male" (violenze, vendette,
dispetti, invidie, calunnie . . . ) mettendo in Luce virtù, doti, carisma, saggezza . . .
possiamo lenire ferite del corpo e dello Spirito, possiamo portare serenità, gioia,
laboriosità . . . aiutando noi stesse/stessi e il nostro prossimo (compreso quello
familiare), nonostante i nostri limiti.
Non dimentichiamo, inoltre, che in ogni umana creatura è inevitabile che ci sia anche lo
Spirito, la figura di Marta. Infatti, il lavoro pratico, ordinario é sempre indispensabile,
come quello dei pensieri. Essere equilibrate/equilibrati nel nostro lavoro in casa e fuori é
un impegno quotidiano, costante, come quello di gestire i Sentimenti per capire . . .
quando i sensi di colpa sono inutili e nocivi o quando, invece, sono giusti ed
indispensabili, perché inducono a pensieri di buon senso, giuste azioni, positivi
cambiamenti in coerenza di vita, quindi con Gesù risorto, riflesso in noi per aiutarci a
vicenda.
Estella Tomaselli Sanacori, Monterotondo (RM)
SINFONIA N° 12
Dicesti Sì.
Dicesti quel Sì.
Dicesti il Sì.
E continui a dirlo, ogni giorno, annaffiando di nuovo il primo respiro di una zolla, tra
le mai impolverate di farina per la crosta, nel saluto premuroso dal cancello di una
scuola, nelle grida pedisseque di un sesso che si spacca in ospedale onorando la vita
che si affaccia, nelle uova aperte che mostrano occhi grandi in attesa del loro
mescolarsi.
E’ passando dal Tuo orecchio, che succhiò ed accolse la Parola, e vedendo da dentro
il Tuo ventre, che rese sangue e respiro alla carne, che possiamo toccare e sentire
Gesù.
Maria è Luigina.
Attraverso di te si arriva a Gesù perché hai la gioia calma di un’anima in cammino.
Su quel mulo custodisci i sorrisi genuini per un sogno incerto che teme, e che, perciò,
fa solo capolino.
Una laurea presa quasi per scommessa, 33 anni e navighi senza quell’Itaca dove il
capo si ripoggia, sicura solo di volere l’amore.
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Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Suoni trombette e tiri a calci una palla, mentre aspetti di perdonare tuo padre.
Parli di cose sane e pulite, vivi la tua vita con coraggio.
E non quella degli altri.
Maria è Carla.
Ascolti Guccini e De Andrè, ti nascondi ad ogni alba un crocifisso nel reggiseno,
parli con lui nel silenzio di lenzuola fredde e sole, dopo aver rimboccato i tuoi figli ed
aver ricordato dentro un sospiro, quel libretto d’esami troppo vuoto da troppo tempo.
Stendi panni e forse cerchi in fondo al secchio i tuoi vent’anni.
E la possibilità di chiudere un perchè.
Almeno uno.
Maria è Laura.
Mostri il volto indurito al mattino con due mandorle arrostite che troppo hanno pianto
su quella seggiola fredda da giovane vedova, e madre con un filo rinsecchito di
formaggio per le tue creature da asilo.
Ti dichiari senza Dio, mentre Cristo esce fiero da ogni tua mossa, sopra una bocca
che spesso non ride, sopra le spalle già ringobbite, dentro una sveglia che mette in
azione te e una giostra di anime attorno.
Maria è Rosetta.
Che nascondi i tuoi anni e il tuo ieri tra una foto e un sorriso sbiadito.
Nel tuo letto vivono sogni, sotto il cuscino sudato di tuo marito, tra i pupazzi consunti
delle tue figlie, sulla trapunta d’un inverno che fugge furtivo dalla finestra.
Maria è Simonetta.
Rubi alla notte tre ore di sonno, nel mezzo del cammino della tua vita hai ripreso
penne e libri, tra i fornelli da scrostare e un lavoro ancora vano.
Pazienza e convinzione di non fare mai abbastanza.
Parli di tua nonna e di un prete di campagna troppo solo.
Maria è Valentina.
Lo sguardo è grande quanto il tuo cuore, per la tua età che è un quarto di secolo.
Prendi i colori, la pioggia d’estate, il mare d’inverno, la gioia ed il pianto di un
bimbo, la gioia ed il pianto d’un vecchio.
Prendi la vita.
Tutta.
Maria è Claudia.
Come Lei, hai deposto il corpo del tuo giovane figlio.
E tu, con la forza che ingravidi senza far rumore, con il volto che ti asciughi quando
chiudi la porta, con la terra che ti trema ed un cielo che ti chiama, resti giovane con
lui.
Maria è Elisa.
Perchè ridi e parli con Gesù quando pensi che nessuno ti ascolti.
Chiedi di uscire dai tuoi nove anni, raccogli animali e conti le perle, bussando al
domani sulle gambe ferme di tua nonna.
Maria è Milena.
Metti insieme pomodori, annaffi tulipani, qualcuno sorride se racconti dei tuoi gatti.
La mano forte si unisce alla tua storia di una guerra sfiorata tra i boschi.
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E accarezza tua nipote.
Maria è Vittoria.
Mia suocera.
Maria è Anna.
Mia madre.
Maria è Debora.
Io?
Non so.
Queste sono le mie Marie.
E sono più delle tre del panettone.
E sono comunque di più.
Le incontro sempre.
Ogni giorno.
Ovunque.
Ovunque un’idea gemma e si divarica alla luce dell’oggi.
Ovunque un’ombra troppo vecchia sia da incidere di luce.
Ovunque un’attesa si fa pura e nascosta come il bruco fa con le sue ali.
Ovunque un silenzio diventi pronto.
Per un Sì.
Debora Bongianni - Castel San Niccolò (AR)
Testimonianza
Convertirsi, cambiare direzione, può avere vari significati. Per alcuni è passare dal
"non credere" al credere che Dio esiste. Per me non è stato così perché non ho mai
pensato la mia vita senza Dio.
Convertirsi può anche significare scoprire di amarLo. Ma io mi sono resa conto dei
limiti del mio amore, che c'è, lo sento; eppure questo sentimento non mi ha impedito
di rispondere spesso con un "no", nonostante questo fosse una sofferenza anche per
me. A volte si cerca di scappare anche davanti all'amore.
Convertirsi significa camminare guardando la luce, significa avere in Lui una fede
assoluta che consente un abbandono completo; e da questo sono ancora lontana. Una
svolta importante è comunque avvenuta nella mia vita intorno ai quarant'anni: in due
anni ho letto tutta la Bibbia. Non lo avevo mai fatto e mi ha aiutato molto l'incontro
con la Parola.
Questo desidero testimoniare a proposito della mia vita: mi sono resa conto di quanto,
sempre e comunque, la Sua presenza mi è stata vicina. Se io non mi perdonavo, Lui
sapeva farlo e lo ha dimostrato con la pazienza con cui mi ha donato, dopo ogni mio
"no", un'altra possibilità, sempre, come in una prospettiva all'infinito.
Infinito Amore, infinito Amato. Grazie Maria di averLo portato fra noi.
GUIDELLI EVA - Roteglia (RE)
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Esperienza di Fede
Scrivere un’esperienza di fede, non è facile. Alcune cose sono così inspiegabili da non trovare
parole, altre potrebbero farla sembrare una fiaba ed invece quello che accade dentro la vita delle
persone è così reale e tangibile, visibile a tutti gli occhi che vogliono vedere. Volendo essere sincera
mi sembra perfino esagerato considerare la mia un’esperienza di fede. Mi sento ancora così alle
prime armi. La mia fede è ancora tutta da crescere, fortificare, aspetta ancora di essere espressa in
maniera totale come meriterebbe. I miei limiti, i difetti, le paure, mi sono ancora tanto di ostacolo.
Penso che mi potrei semplicemente definire una donna in cammino. Solo Lui sa a che punto sono e
forse nella sua infinità bontà prenderà per buona anche quel po’ di fede che in questi ultimi anni mi
si è cucita addosso.
Ho incontrato Gesù fin dalle prima elementare perché per fortuna, per esigenze familiari, la scuola
privata delle suore era l’unica compatibile con gli impegni e gli orari dei miei genitori. Penso però
che alcune cose mi erano già familiari. I primi quattro anni della mia vita gli ho trascorsi a Firenze,
quando i miei abitavano ancora in casa con i miei nonni. Mia nonna aveva un modo di vivere la
fede alla vecchia maniera, così in casa, in ogni stanza potevo vedere un crocefisso, un quadro con la
Madonna, piccoli segni che facevano ricordare chi fosse l’ospite d’onore in quella casa. Qualche
anno dopo, durante i giorni passati da lei nelle vacanze estive, mi ricordo lunghe passeggiate per
andare a fare la spesa e per andare a messa. Poi a casa ci mettevamo all’opera con cucito, ferri e
rosario. Mi ricordo che la messa con lei mi piaceva perché era tutta cantata e mi sembrava una festa.
Il primo ricordo forte che ho, risale al giorno in cui ho visto per la prima volta un film sulla vita di
Gesù. Ho pianto tanto, mi ricordo ancora adesso di aver provato un dolore e una rabbia così forti
che mi ci sono voluti dei giorni per lasciarle scivolare via. Le giornate a scuola iniziavano e
finivano con la preghiera ed anche se in maniera incostante cercavo di fare lo stesso a casa. Il
Natale, la Pasqua, il santo patrono, il mese di maggio in particolare, ogni occasione, ogni domenica,
era spunto per lavorare ed ascoltare. C’ era la recita da preparare, i piccoli lavori da portare ai
genitori, le canzoni da imparare e nel mese di maggio, l’impegno di fare almeno un fioretto al
giorno. Confesso che per fare contenta la suor Marcella, ogni tanto noi bambini, i fioretti, ce l’
inventavamo! Ovviamente la vera soddisfazione era vedere le tue piccole azioni tradursi in piccoli
fiori sul tuo cartellone!
Ascoltare. Tante piccole cose non me le ricordo più, ma non posso dimenticare il modo in cui
ascoltavo. Sono sempre stata una bambina calma, obbediente, spesso ascoltavo la lezione in
silenzio, ma quando leggevamo il vangelo, parlavamo di nostro Signore o di Maria, diventavo seria,
non sentivo altro e soprattutto quel meraviglioso nodo allo stomaco, spesso mi commuovevo e mi
domandavo cosa avrei potuto fare, ogni volta mi accorgevo di quanto avrei potuto fare meglio, di
quanto ero piccola in certe cose. Anche adesso è così, non saprei dire se è un pregio o un difetto.
Ogni lettura mi stimola ad andare avanti in questo cammino, per migliorare tanto quanto mi è
possibile come creatura. Mi commuovo e piango anche adesso, anche se da adulti si ha più paura di
farsi vedere così. Sto imparando a non curarmene, mi dispiace solo che molti interpretino questo
come dolore, mentre spesso è gratitudine.
In particolare, il ricordo più bello è quello del giorno della prima comunione. Del resto ricordo
poco, pochi dettagli del pranzo, quasi niente dei regali, ma di quel magone mentre ero
inginocchiata, non l’ ho potuto dimenticare. Non mi ricordo chi, dopo la cerimonia me lo fece anche
notare. Troppo seria. A dire il vero, per tante cose non ero un modello di costanza e di
perseveranza. Non tutte le domeniche andavo alla messa dei ragazzi, anche se mi piaceva tanto
perché cantavo nel coro, andavo spesso però alla messa della domenica pomeriggio insieme a tante
“nonne”. Saltavo anche il catechismo a volte, non seguivo bene tante piccole cose che ci dicevano
di fare, ma soprattutto in casa mia non ho mai respirato aria di fede, voglia di confrontarsi,
condivisione di questi interessi, anzi se cantavo per troppo tempo canzoni di chiesa mi zittivano, se
parlavo di questa o l’altra cosa lo stesso. Le risposte erano sempre sul critico o sul vago. Così ho
imparato che non si parla di Dio, di fede e tutto il resto dietro. Al contrario di quello che si
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
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sarebbero aspettati tutti da me, quel magone era presente, quasi lo facesse a dispetto. La sensazione
è sempre stata quella di essere troppo sensibile e presa da certe cose rispetto ai miei compagni o all’
ambiente familiare, ma allo stesso tempo, troppo particolare anche per essere apprezzata o presa in
considerazione sul lato spirituale.
Nonostante tutto, mentre per molti altri la messa, il coro, il rosario, il ricamo, erano obblighi
sgradevoli da dover fare, per me non era così. Lo facevo volentieri, anche se in maniera scostante.
Le cose non le ho mai fatte tanto per fare. Bambina strana vero? Nei giochi di bambina, giocavo
spesso a fare la mamma oppure mi mettevo il velo e facevo la maestra, in ogni caso fin da piccola
ho sempre adorato i bambini. Quando ero già più grande passavo la ricreazione all’asilo facendo le
scenette di Stanlio e Olio insieme ad una mia compagna di scuola (io ovviamente face Stanlio!),
durante l’estate poi era una festa. Ero la più grande di tutti. Nel pomeriggio con meticolosa
precisione suonavo ad uno ad uno, il campanello di ogni bambino o bambina. Via via le mamme mi
affidavano i loro bimbi con tranquillità, mentre andavano a comprare il pane o finivano
frettolosamente di fare le ultime faccende di casa. La cosa buffa è che davano più retta a me che a
loro! Questo è stato il paradiso terrestre della mia infanzia, ma come ogni paradiso su questa terra
non poteva durare per sempre. L’ adolescenza è stata un disastro sotto tutti i punti di vista. Non ero
più quella bambina calma e socievole, accogliente e curiosa. Mi sono progressivamente chiusa a
tutto, isolata, ho imparato a non volermi bene, a farmi esplodere tutto dentro. Della bambina che ero
stata non era rimasto più niente. A volte mi sono domandata cosa sarebbe stata la mia adolescenza
se solo avessi trovato un adulto che mi avesse accolto, che si fosse fermato un attimo a capire cosa
volesse davvero dire quel silenzio. Invece è andato tutto perso, Dio compreso. Forse pensavo che
neanche lui avesse tempo e voglia di prendersi cura di me. Dopo la cresima ho continuato a
frequentare per un pò i gruppi post cresima, ma i rapporti con i miei compagni erano troppo logori
per continuare ed ho preferito lasciar perdere, non mi sentivo comunque in grado di fare le varie
attività del gruppo anche se mi piacevano da morire, primo fra tutti il teatro.
Le cose non sono più migliorate, fino a quando ho incontrato quello che poi sarebbe diventato mio
marito, Luca, ma soprattutto fino a quando nel 1994 è nata la mia bambina, Alessia. Dio mi ha
amato così tanto da mandarmi l’ unica cosa che mi potesse mantenere attaccata alla vita. Avevo 16
anni eppure non ho mai avuto dubbi sulla cosa da fare, anche se avevo paura. Non ho mai pensato
che sia stato un errore, un caso, penso invece che sia stato il più grande atto d’amore che Dio mi
potesse dedicare. Alessia è nata il 16 ottobre e mi ha stravolto la vita in un modo che non avrei mai
potuto immaginare. Il mio stare male si è aggravato, ho sviluppato un sempre più malsano rapporto
con il cibo e con il mio corpo, tutto a volte sembrava incontrollabile, ma non ho mai potuto mollare
del tutto perché c’ era Alessia. Allora stringevo i denti e dentro i suoi occhi trovavo nuova energia.
Della fede mi sembrava non ci fosse più traccia, forse era solo in letargo. Ogni tanto tornava quel
magone e no si dava per vinto finché non andavo a messa o non stavo un po’ in chiesa provando a
ricordarmi cosa volesse dire pregare. Non credevo più in tante cose, a niente probabilmente, eppure
davanti a quel crocefisso, sentivo di poter essere amata. Nel 1999, ho conosciuto Stefania. Parlava
di cose che conoscevo anche io. Del cibo, del rapporto distorto con il proprio corpo, del rapporto
con gli altri così difficile, eppure aveva negli occhi una luce che le invidiavo. Cos’ era? Mi ha dato
un libro, l’unico che abbia letto tutto di un fiato. Dalla prima all’ultima pagina non ho potuto fare a
meno di piangere. Ho capito perché stavo male, potevo dargli un nome. La settimana dopo ero
seduta insieme con altri mangiatori compulsivi, alla mia prima riunione. Ho smesso di sentirmi un
alieno su questa terra. In quella stanza, settimana dopo settimana, ho trovato persone che mi
tenevano la mano, mi ascoltavano ed a loro volta condividevano con me la propria esperienza di
recupero. Ho ritrovato Dio in queste persone. Ho dato nuova fiducia, tirato un sospiro di sollievo e
mi sono appoggiata a quest’ onda nuova. Non è stato facile, ma non ero sola a lottare. Quante
telefonate, incontri, quanto pianto. I primi tempi specialmente è stato difficile ammettere di avere
una malattia, un problema, cercare di cambiare abitudini, condividere con gli altri, ma poi sono
arrivati i primi sorrisi, le prime vittorie sulle mie paure e questo mi spronava ad affrontare il gradino
successivo, che non era facile da scalare, ma mi prometteva nuova energia e vita da vivere.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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L’ aspetto del recupero spirituale è quello che mi richiedeva più sforzo. Avevo imparato a vederlo
nelle persone che mi sedevano a canto il sabato pomeriggio. L’ ho ritrovato nella meraviglia della
natura, ma finché non l’ho trovato anche dentro me stessa non sono riuscita a pregare. Ho
cominciato, quando un’amica mi ha detto “Elena, Dio non crea schifezze. Odiare te stessa vuol dire
odiare ciò che lui ha creato. Dio ti ama infinitamente per quello che sei stata e per quello che sei
oggi, esattamente così come sei”. Dio ci parla attraverso tante cose, quel giorno mi ha parlato così e
per mia fortuna ho lasciato che queste parole entrassero. Ho scoperto cosa vuol dire essere amati e
se Dio poteva, allora anche io potevo riservarmi almeno un po’ di bene. Ho iniziato a pregare, a
meditare per come potevo. Non agivo abbastanza ancora, la mia vita fuori di casa era sempre un
disastro sociale e nelle mura di casa facevo fatica a tenere un po’ d’ordine. Come potevo
immaginarmi che anche le mie azioni potessero essere un piccolo servizio a Dio. Lo lessi su libro,
potevo essere un piccolo strumento nelle mani di Dio. Le faccende di casa sono diventate sempre
meno gravose e piano piano ho ripreso il gusto di fare le cose con cura anche nel lavoro, che non mi
piaceva, ma era pur sempre quello che mi consentiva di aiutare Luca nel sostentamento della
famiglia. Non sempre mi riusciva, è così anche adesso, ma quando sei stato così in basso da non
vedere niente, tutte queste piccole cose che a volte si danno per scontate, ti sembrano miracoli. Via
via che andavo avanti nel mio cammino, ho trovato il coraggio di mollare il lavoro. Avevo trovato
un lavoro part time, con l’idea di riprendere gli studi. Il lavoro è andato a rotoli dopo soli due mesi
ed io non mi sono iscritta all’ università. In quell’occasione ho imparato che non sempre quello che
penso buono per me lo sia davvero perché proprio quando mi disperavo e non sapevo come fare il
mio babbo torna a casa con il bando per un corso come operatore socio sanitario. Durava solo un
anno, mi consentiva di lavorare durante il fine settimana e non ultimo avrei potuto lavorare in
ospedale con un po’ di pazienza aspettando un concorso pubblico. Ho ritrovato il gusto di studiare,
non mi pesava frequentare le lezioni e fare il tirocinio. Tante cose erano per me una novità, mi
spaventavano, non sapevo se ero davvero capace di farle, eppure sono andata avanti. Durante il
tirocinio ho capito che quello era quello che volevo fare nella vita. Quel corso è stato importante per
diverse cose. Ho conosciuto Suor Maddalena. I primi tempi, me ne stavo al primo banco, troppo
presa dalle lezioni, ma una mattina ho deciso di cambiare posto e sorprendendomi, mi sono messa
in fondo alla classe proprio vicino a lei. Maddalena è una persona dolcissima, calma, divertente. Ci
aiutavamo con gli appunti, facevamo un pezzo di strada insieme al ritorno, il classico rapporto fra
compagne di banco anche se un po’ cresciute. L’ ho sentita così familiare che era diventato naturale
scherzare con lei che poi mi “brontolava” in un modo tutto suo ed io scoppiavo a ridere. Abbiamo
riso tanto, ma fra una risata e l’altra lei mi parlava della sua vita di suora, com’era iniziata,
rispondeva alle mie domande quando non riuscivo a capire il significato di alcune cose della sua
scelta o di alcuni gesti o simboli cristiani. Alla fine del corso, mi ha regalato due libri. Gli scitti di
Santa Chiara e San Francesco ed una sua biografia. Pochi giorni dopo ho visto un film che parlava
proprio di loro e nei giorni successivi non ho potuto fare a meno di leggere ogni mattina un po’ di
quegli scritti. Ho trovato in Francesco un pezzo della spiritualità che mi mancava e me ne sono
innamorata. Sono state le sue preghiere ad accompagnarmi, a farmi riscoprire il gusto di pregare e la
consapevolezza che c’era qualcosa che potevo riscoprire in mezzo a tutto quel mondo che avevo
messo da parte e reputavo sbagliato fino a poco tempo prima. Di Francesco mi colpì soprattutto
l’umiltà, il suo modo meraviglioso di donarsi completamente, la sua obbedienza. Purtroppo però
vacillavo ancora tanto e non ero forse ancora pronta a capire fino in fondo, ad affidarmi, ad
ammettere che da sola, senza Dio, non potevo farcela. Finito il corso ho fatto il servizio civile
presso i servizi sociali, che mi consentiva di lavorare con i bambini delle elementari, di frequentare
un corso d’ inglese e poter comunque stare più tempo a casa. Nel frattempo ho fatto il concorso per
entrare in ospedale e penso che sia stata la prima cosa che ho affidato a Dio fino in fondo. La
mattina mentre tutti si agitavano io ho fatto le cose d’ogni giorno. Ho pregato, letto, scritto qualche
riga sul mio quaderno e mandato qualche sms per condividere le sensazioni di quel momento. Così i
pensieri che mi tornavano indietro mi hanno tenuta lontana dall’ansia. Nel quaderno avevo scritto
che mi sarebbe bastato entrare in graduatoria anche all’ultimo posto, avrei atteso con pazienza. Il
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2003 è stato un anno importante. Stare più tempo a casa mi consentiva di prendermi più cura
d’Alessia, Luca, della casa, ma anche di me. Le cose sembravano arrivare e passare da sole. Del
concorso non sapevo ancora nulla, ma ero contenta così, avevo i miei bimbi da seguire e avevo
ormai deciso di continuare su quella strada, il servizio civile è stato così positivo che non potevo
che volere che continuasse. Il 2004 aveva in serbo altro per me. A gennaio mi è arrivata la
comunicazione da Careggi che mi confermava l’assunzione (sopra ogni mia attesa sono arrivata
34°!) e la settimana dopo ho fatto un test che mi confermava che stavo aspettando il mio secondo
bambino che fin da subito per me è stato Riccardo. Nel ricevere la lettera, stavo pensando che forse
non fosse più il caso di cercare il secondo bimbo, adesso dovevo pensare al lavoro ed invece per
fortuna i bimbi arrivano, quando Dio li ha pensati e disegnati per noi nella nostra vita e non quando
ce lo programmiamo noi. La gravidanza e la nascita di Riccardo sono state importanti anche nella
mia vita spirituale. Durante la gravidanza ho sentito sempre più forte l’ esigenza di fare un’
esperienza che da tanto rimandavo e così a luglio mi sono iscritta al primo corso della Fraternità di
Romena della quale non sapevo assolutamente nulla, ma vedevo gli occhi di chi ci era stato e
sentivo che qualunque cosa fosse la volevo anche io. Adesso posso dire che ciò che leggevo negli
occhi di chi me ne parlava, era amore. Il corso è stato bellissimo, intenso, Riccardo scalciava come
un puledrino. In quei giorni l’ ho sentito tanto più vicino, sentivo quanto le mie emozioni si
riversassero su di lui e viceversa. Ho incontrato persone meravigliose che ancora adesso mi
accompagnano nel cammino, che per me sono fratelli e sorelle dolcissimi e discreti. Ho intravisto
luce nuova, speranza, forza, ma soprattutto non ho potuto fare a meno d’innamorarmi di Gesù,
davvero sminuente come termine, ma a me ci sono voluti dei mesi per capire quella sensazione che
sempre più spesso mi prendeva allo stomaco, come da bambina, perché mi emozionavo così tanto
ed a volte non potevo fare a meno di piangere, non solo a casa durante una preghiera o una lettura,
ma cosa che mi lasciava sempre più allibita anche durante la messa. Finché non l’ ho letto fra le
pagine di un libro non mi era mai venuto in mente che ci si potesse innamorare di Dio e quando me
lo sono visto scritto davanti agli occhi all’ improvviso mi è sembrato così naturale! Riccardo è nato
ad ottobre. E’ stato meraviglioso vivere di nuovo questa esperienza, con una nuova consapevolezza,
con altra storia alle spalle che ti sostiene e ti fa sentire pronta ad affrontare anche questa nuova
avventura, che sai essere faticosa, ma immensamente bella. Mi sono lasciata prendere da tutto e mi
sono dimenticata di nuovo che per funzionare bene devo nutrirmi non solo di pane, ma anche
d’esperienze, di preghiera, di condivisione, d’attenzioni ed ho passato un ennesimo momento di
buio. Oltretutto mi sentivo così in colpa perché mi domandavo come si facesse a stare male con una
famiglia così bella, con le sue problematiche certo, ma pur sempre ricca di tante cose, a volerle
vedere. Anche questa volta è stato attraverso un bambino che mi è arrivata la risposta. Era arrivato
il momento di battezzare Riccardo. Partecipiamo agli incontri che il parroco ci propone. Al
penultimo incontro, incontriamo una coppia che non era mai venuta e che non ho più visto, il cui
aspetto avrebbe fatto pensare a tutto meno che a persone attente a certi significati, gesti. Lei fece un
intervento così convinto sulla confessione che non potei fare a meno di pormi davanti a questo
sacramento anche se con tanta paura. Erano anni che non lo facevo, non mi ricordavo neanche come
si faceva, ma Don Massimo m’ispirava fiducia, cosa strana perché mi sembrava di essere stata
educata a diffidare. La mamma come tante altre persone intorno a me, si riempiono la bocca di frasi
fatte su tutto, preti compresi. Per molto tempo non ho sentito che questo. Mi sono confessata, una
faticata. Ho deciso di vivere il battesimo di Riccardo ricercandone il significato, togliendo di mezzo
quante più distrazioni possibili. Via le bomboniere, via il rinfresco, via i vestiti nuovi da comprare
in boutique. Solo poche persone, un taglio di torta, un cin cin. E’ successo che con Riccardo mi
sono ribattezzata anche io. Ho continuato ad andare da Don Massimo, a domandare. Sono diventata
spiritualmente curiosa, si è attivata un altro tipo di fame che non mi era mai capitato di sentire.
Avevo tante resistenze, ma di San Francesco primo fra tutte, mi ricordo dell’ obbedienza,
quell’ appoggiarsi dolce che ti fa sentire in pace. In modo incostante certo, ma ho iniziato a fare
piccole cose nuove. Prendevo spunto dalle chiacchierate, dalle risposte alle mie domande o
semplicemente prendevo in considerazione ciò che mi veniva proposto. Piano piano ho iniziato a
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
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ricercare incontri, occasioni di scambio. Mi ero posta come obiettivo di fare per lo meno un
incontro al mese col Don, ma ad agosto il Don parte e per l’ appunto passo una settimana da incubo,
non riesco pregare e mi sento uno schifo. Passando davanti all’oratorio vedo che dentro la chiesa
c’ è don Maurizio, l’“ultimo” acquisto della nostra parrocchia. Non ne avevo voglia, ma stavo così
male che sono stata costretta a farmi un po’ di violenza e sono andata a parlargli. Dal battesimo di
Riccardo ad aprile e da quell’agosto del 2005 ho avuto la dimostrazione che non si può mai sapere
da dove verranno i messaggi che Dio vuole mandarti. Non me lo sarei davvero aspettata da due
uomini, se mi avessero affermato che addirittura due dei miei migliori amici sarebbero stati preti, io
gli avrei fatti ricoverare di corsa da qualche parte perché proprio non sarebbe stato possibile. Invece
lo è stato. Forse ero io ad essere pronta, sicuramente più ricettiva e aperta al nuovo e loro non sono
stati altro che gli strumenti che dio ha usato per arrivare a me, sicuramente è così, succederà
migliaia di volte ogni giorno, forse non è neanche una grande scoperta, ma per me si è accesso un
immenso debito di gratitudine perché quello che mi hanno fatto scoprire proprio non me lo potrò
scordare più, in assoluto la cosa più bella della mia vita. Continuo ad essere curiosa, ho riscoperto il
gusto di tutte quelle cose che da bambina amavo tanto, quella fame non mi è ancora passata anzi si
sta aggravando. I due Don mi sopportano con pazienza ed io faccio lo stesso con loro. Siamo a metà
ottobre del 2007, ho appena fatto il secondo corso a Romena, io e Luca stiamo facendo il corso di
preparazione al matrimonio . Sembra strano, per lo meno a me, ma più consacro questi miei piccoli
pensieri e le azioni a Dio e più ho voglia di farlo anche con Luca. Dopo 15 anni che stiamo insieme
mi sento finalmente pronta a promettermi a lui per tutta la vita, non da soli però in questo cammino.
Voglio fare questo passo perché mi consente di rafforzare la promessa che ho fatto a Luca e mi
consente allo stesso tempo di promettermi a Dio. A volte ho avuto il dubbio di aver sbagliato strada
o scelta. Adesso sono più che convinta che il mio cammino sia questo, il matrimonio è il mio voto.
In questo momento sono così piena di gratitudine per tutto questo, visto così sulla carta sono solo
cinque paginette, neanche scritte benissimo se proprio voglio essere obiettiva, ma addosso alla mia
pelle, cucite nella mia vita , ogni incontro, ogni passo, ogni sguardo diverso verso il mondo e verso
gli altri sono stati frutto della fatica, del dolore, ma mi hanno permesso di provare e vivere ciò che
davvero conta, ciò che davvero è l’ essenziale. Forse ci sono persone che non proveranno mai certe
cose nella propria vita ed io non posso che sentirmi fortunata, anzi, amata. Mi domando cosa abbia
fatto per meritarmi questi doni, forse sarebbero serviti di più ad altri ed invece li ho ricevuti proprio
io. Mi domando se questi doni li saprò tirare fuori, o se sarò ancora egoista e me li vorrò tenere per
me. Mi domando se riuscirò a contraccambiare, se sarò capace, un giorno alla volta, a condividere
questo con altre persone, se chi mi sta accanto trova un po’ di sollievo a stare con me. La
sensazione è quella di chi non potrà mai contraccambiare a pieno, così alla fine non mi rimane che
vivere semplicemente ogni giorno, cercando di accettare i miei limiti e quelli degli altri, stringendo i
denti se è necessario, appoggiandomi a Dio con preghiera e semplicità sperando che mi arrivi ogni
giorno un po’ più di umiltà ed obbedienza che fino a poco tempo fa, mi sarebbero sembrate catene,
ma che oggi vedo come strumenti di infinita libertà. La conferma che non è un sogno, una favola,
sta nel fatto che ogni aspetto di me e della mia vita è cambiato, tanti piccoli miracoli mi hanno
sorpreso, cose che non credevo più possibili nella mia vita sono accadute.
A questo punto vi domanderete se forse non mi sono dimenticata qualcosa in questo racconto. Il
tema era certo questo, ma in particolare dovevamo scrivere come ci aveva accompagnato Maria
verso questo incontro con Gesù. Cinque pagine e non l’ ho neanche nominata. Maria era la madre
che avrei voluto, la madre e la donna che vorrei essere. Come mamma, mi ha amato, guardato
crescere, lasciata sbagliare, perdonato, dato fiducia, ascoltato. E’ stata una madre discreta, non
invadente. Umile a tal punto, da mettersi al mio fianco e non davanti a me, in modo che io potessi
guardare verso Gesù. Così discreta che a volte rischio di dimenticarla eppure il suo amore
dolcissimo mi accompagna da sempre, come se fosse il filo conduttore di tutta una vita. Una
presenza così semplice che rischia di passare per scontata, ma oggi sono più che mai convinta che
avrei visto meno dolore se solo una volta, per un attimo, mi fossi voltata, trovandola al mio fianco.
Posso solo aggiustare il tiro adesso, riscoprire questo rapporto con occhi nuovi, vivere magari il
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
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rosario come un momento di dialogo e di scambio, tenerla presente nei pensieri, nei gesti perché
proprio Lei meglio di qualsiasi altro sa accompagnarmi su queste nuove strade che non sono certo
facili, ma che nonostante tutto mi affascinano e mi chiamano così tanto. Ho tutto un mondo da
scoprire, imparare, vivere, condividere. Ci sono tante mete che voglio toccare, esperienze che
voglio vivere, ma del resto questa è solo la storia di un inizio.
Elena Landi – Rufina (FI)
IL PRIMO INCONTRO CON GESU’
Quello che noi catechiste abbiamo chiesto al Signore, in questi anni, è stato l’aiuto
per poter essere per questi ragazzi dei testimoni credibili dell’amore di Dio.
Quel Dio che ci ha amati così tanto da donarci suo Figlio Gesù che ha dato la sua vita
per noi e che è rimasto in quel piccolo pezzo di Pane che ci nutre e ci rafforza.
Proprio sul dono abbiamo tracciato il nostro cammino e siamo arrivati con gioia al
primo traguardo la Santa Comunione.
Abbiamo parlato di Gesù e conoscendo meglio la sua vita abbiamo scoperto insieme
quanto è importante seguirlo e cercare di imitarlo nell’amore.
Abbiamo gettato semi di carità, lealtà, altruismo, fedeltà, speranza, fiducia, amore
reciproco e rispetto per ogni persona e nel giorno in cui per la prima volta Gesù
entrerà nei loro cuori preghiamo perché sia Lui a far fruttificare e crescere ogni
giorno della loro vita questi semi.
Vogliamo ringraziare Gesù e la Santissima Vergine Maria per l’aiuto che non ci è
mai venuto meno, per la grazia che ha sostenuto i nostri momenti di sconforto e per
aver permesso che questi ragazzi ci rendessero il centuplo di quello che noi abbiamo
loro dato.
Oggi con grande gioia abbracciamo la loro felicità per il primo incontro con Gesù e
chiediamo al Signore di proteggerli e colmarli della Sua benedizione
Graziella Angela, Eleonora, Romana e Paola – catechiste di Soci (AR)
Un mio atto di FEDE.
Nel 2000, avevo 80 anni: cominciai a non vedere più bene, nemmeno con gli occhiali,
così, consigliata dal medico, mi sono operata agli occhi, per le cataratte.
Tutto andò bene, operazione riuscita, fino all1nizio del 2006, quando la mia vista, che
fino a quel momento era perfetta, cominciò a vedere cose e persone raddoppiate.
Il dottore mi prescrisse il DOPPLER, la RISONANZA MAGNETICA, esami del
sangue, per trovarne la causa e la cura adatta.
. In attesa di poter fare tutto questo, mi ricordai che in altre occasioni, l'acqua
BENEDEITA della MADONNA di LOURDES, presa in una mia visita, mi aveva
aiutata a guarire. Il problema era che ora non ne avevo più, né potevo fare di nuovo
questo viaggio.
Pochi giorni dopo, senza conoscere il mio dramma, una SUORA MISSIONARIA
BRASILIANA che vive anche lei a Monterotondo, mi venne a trovare, portando con
sé un regalo : una MADONNINA contenente l'acqua BENEDEITA di LOURDES
presa giorni prima in un pellegrinaggio.
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
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Ho intuito subito che era un SEGNO DIVINO e con grande FEDE, misi subito le
gocce agli occhi. Mi bruciarono moltissimo, ma solo per pochi secondi, ed anche
ogni qualvolta le mettevo nei giorni seguenti.
E' passato un anno dal giorno che ho incominciato a mettere le gocce MIRACOLOSE
e vedo sempre molto bene, tanto che ora le uso poche volte e solo quando ho gli
occhi stanchi.
Posso infilare l'ago, cucire anche a macchina, leggere e scrivere, vedere da lontano,
tutto senza occhiali!
Questo meraviglioso evento, mi aiuta ad accettare e superare altri malesseri, come i
dolori alle gambe, che mi costringono, a volte, a non muovermi come negli anni
passati.
Potendo fare tutti i miei lavori, passo serenamente le mie giornate.
Lucia Panunzi Patarini - Monterotondo (Roma)
La Tua Veste nella nostra vita
"Si sono avvicinate le mie dita alla radiosa preghiera, si sono appoggiate le rose sopra
il cenno di un'Ave Maria, si sono liberate le dolci note di un canto, si sono accese
candele e nel mondo ha risuonato la gioia.
Il vento soffiava e nella sua aria emanava sollievo, cosa accadeva, cosa sentiva
l'anima mia, se non il discernimento, se non il caro passo di una fede che sbalzava
dalla staticità, se non il caro attimo d’abbandono a quella tenera voce che chiamava
incessantemente il nome mio. Non è stato un attimo da condividere con altri all'inizio,
ma era un introspezione che dovevo amare con tutta me stessa, poi ho visto panche
piene di gente, poi le ginocchia piegate per un incontro con lei la Madre del mio
Signore.
Rimanere ad un passo da quel suo sguardo, rimanere lì ad un passo da quelle sue
braccia desiderose di abbracciare, era per me come vivere il senso della vita. Ho
capito che quel suo parlare era un donare, ho capito che quel suo essere presente era
qualcosa di più, era come un dipinto reale, un disegno, ed io ne ero parte senza essere
degna. Particolare e intenso è stato il momento in cui quel suo cuore si è aperto,
quanto avrei voluto accarezzarlo, quanto avrei voluto dire parole che non avrebbero
certo irrigato prati in fiore, Il}a lo stesso quelle sue mani le avrebbero accolte perché
in esse c'era l'amore. Quanta beatitudine, quanta dolcezza si può provare e mai
portare via dal cuore se la posiamo nella verità, quanto sia bello ora stare mano nella
mano, quanto sia bello vivere la sua chiamata che porta al Figlio.
Non si cancellano queste lacrime che scendono per !'innamoramento, non tornano
indietro, non vanno oltre il giorno che. finisce, ma restano come testimonianza di
questa Tua Veste nella nostra vita."
Valentina Guiducci Arezzo
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La Madonna della selva
Filomena Parenti nata a Serra Pistoiese (Marliana) il 4 gennaio 1913, partì per
Firenze all'età di 14 anni per fare la bambinaia. Successivamente seguì un corso per
infermiera ferrista.
Emigrò in Svizzera dove incontrò Gianni, elettromeccanico, l'uomo della sua vita.
Guardarobiera in un hotel, stiratrice. Nel 1946 partì per l'Argentina, più precisamente
a Mar del Plata.
Una notte del 1979, in quella città oltre oceano, sognò un tabernacolo mai visto prima
a Serra il suo paese di origine, vicino ad un metato (seccatoio per castagne). Sempre
nel sogno, mentre camminava la Madonna le disse:” Bambina, devi passare di qua “.
Le apparve anche la madre morta nel 1960. Filomena chiedeva a quella "Signora" il
perchè di tutto questo. Subito dopo si svegliò.
Nel 1980 fece ritorno in Italia con il desiderio di verificare la realtà del messaggio
trasmessole in quello strano sogno.
Si recò da vera credente nel bosco del suo paesello nativo. Il tabernacolo nel luogo
indicato c'era veramente e proprio vicino al metato, come nel sogno. Una selva
remota, molto distante dalle case, vicino al fiume.
L'immagine sacra raffigurante la Vergine col Bambino era distrutta, la costruzione
pericolante, la strada impervia, quasi una giungla, essendo un luogo non frequentato
da anni.
Nonostante le difficoltà il restauro ebbe inizio e la Madonna sostituita con una nuova
di terracotta. Una fede sincera giunge per strade oniriche, un messaggio autentico. La
Madre di carità esige chiarezza. Una storia vera.
Una cosa è certa, Filomena non sapeva che il tabernacolo esisteva veramente. Ora il
suo sogno è realtà.
Concludo con le parole del popolo di Serra rivolte alla Madre di Misericordia:
"A te mistica rosa di paradiso / Vergine della Serra / che allieti del sorriso tuo
materno / questa cerula chiostra di monti / e dal tempio rinnovellato / della Pieve /
canti le misericordie infinite di Dio / quest'umile serto di fiori montani / roridi di
celesti rugiade / questo popolo / prostrato al tuo trono / vuole a Te dedicarti”
Giancarlo Bianchi – Firenze
Loredana Fanfani
Il 4 agosto quel corpo era disteso nel giardino per l'ultima volta, ognuno portò un
fiore ma quello del dolore era il più bello, ciò che rimaneva del suo spirito già partito
verso la patria.
Provarono a sigillare quel tesoro ma il tesoro era dal Padre. Tutto si avverò, io portai i
suoi fiori preferiti, le rose del mio giardino. Ora quando cammino nei silenzi
dell'anima prego affinché il ricordo di quel tesoro non mi lasci solo con me stesso.
Ricordo il profumo di quel giardino alla rinascita di ogni istante. Nei pressi dell' oasi
una goccia di rugiada era un diadema, una foglia secca un ricciolo d'oro, radici simili
a fili d'argento, gli occhi celavano un interno sole: dolcezza infinita, lei era il sole più
bello dell'universo, il suo cuore, centro di ogni mutamento.
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Un grande tesoro - luna - circondata di stelle, oceano venerato dai mari, oasi nel
deserto. Non resta che pregare con parole dell' anima affinché quel sovrano usi pietà e
mi accolga un giorno così da vedere il suo volto. Le mie lacrime cadono, quel
giardino germoglia e rinasce al ritmo delle stagioni. Mi vedo come viandante alla
ricerca di una sorgente, scintilla di vita dei luoghi sempre rivolti ad accogliere il
dolore, un giorno infrangerai il mio corpo simile a prigione dell' anima, legami sacri
della patria celeste.
TI tuo fiore preferito è la rosa con tutte le spine, simbolo di trasformazione del
dolore. Tu, Loredana, trasformavi te stessa e la tua sofferenza ora è vita che vibra nel
creato. L'io e la parola priva di carità sono simili a frecce scagliate nel buio, non
conducono in nessun luogo. Il silenzio è molto eloquente quando si sposa al dolore.
Trovai me stesso al tuo capezzale, mi indicasti la strada. La tua anima ora è dal Padre
a fare la sua volontà. Silenzio, fiori indescrivibili, luce su luce e parlare un' altra
lingua. Per Loredana non c'era posto, la fretta e l'indifferenza non si accorsero di lei.
Solo Giampaolo l'amò e l'ama in forma di sogno sotto il suo tetto. La tua dimora è
dolcezza nell'universo perché sei un sole sterminato. Sei dove si inizia; in alto con ali
d'oro figlia del vento. Il tuo profumo è particolare e penetra nei petali della mia
anima. Canto di te, serenità infinita, impensabile, indicibile nelle trasparenze azzurre.
Mi accoglievi come foglia accoglie una goccia di rugiada, il tuo corpo grazie al
dolore era simile a un tempio, ora riposa in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio.
Amavi la vita senza chiedere niente, vivevi di piccole cose, la tua infermità era fonte
di purificazione e sublimazione. Mi vedo come albero della tua oasi affondare radici
in acqua di roccia, grazie a una musica soave e dolce trovo la forza e oltrepasso la
notte verso il libero azzurro immutabile cielo.
Conservo in fondo al cuore uno squarcio, voragine preziosa, le tue parole essenziali
giunte dall' etere fino a me. Soffio vitale delle cose forgiate dal dolore, tu scorri nel
mio sangue simile a preghiera, sacramento della rosa dell' anima, questo era per te
dolce come rugiada. La chiamano morte, ma ciò che è non può cessare di essere.
Si era fatta sentire questa voce nella mia anima e tornando da un sogno capii che
quella dimora era ormai anche la mia. Come staccarsi da quella luce, dalla porta della
vera vita? Non mi lascia il ricordo un solo istante. Loredana, sapevi donare tanta
serenità e non volevi partire. Ti cerco, tu donavi la vita. Non ho più lacrime e aspetto
di incontrarti ancora nel regno della pace. Tornerò a trovarti con i fiori del mio
giardino. Vicino a te non c'è solitudine e le ferite di un tempo non ci sono più, ho
portato i fiori ma quel fiore riposa nella pace che si può solo immaginare. Non vorrei
tornare indietro, ma devo andare, ritornerò da te che mi hai dato la vita, un marmo, un
nome: «Loredana». Io ancora viandante.
Giancarlo Bianchi - Firenze
Lo sguardo dell’Amore
L’ho incontrato negli occhi di Gianni, timorosi e fieri, nel suo primo giorno di scuola.
Nello sguardo limpido di quegli occhi neri che parlano al posto delle parole, ancora
troppo poche per esprimere una valanga di emozioni, gioie e paure in un paese nuovo
e tanto diverso dal suo.
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Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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L’ho visto negli occhi di una madre immersa nei suoi pensieri ….
“E’ bello il mio ragazzo” guardando quel giovane alto, biondo, occhi scuri e pelle
abbronzata. Sembrava ieri quando a quel bambino un po’ strano fu diagnosticata una
rara malattia: autismo.
Lei non sapeva di cosa si trattasse fino a quando si accorse di come il suo bambino si
irrigidisse alle carezze, rifiutasse i suoi baci e l’amore che nonostante tutto lei
continua a donargli con sempre nuova energia.
Lo vedo negli occhi di Elisabetta, graziosa adolescente, spavalda nel cammino verso
il mondo, ma tanto fragile nel dominare le emozioni.
L’ho trovato in quella madre che aspettava Giovanni davanti a casa; una casa
modesta ma calda ed accogliente. Giovanni stava per arrivare e lei come tutte le sere,
trepidante, sulla porta, con la luce dell’amore ad illuminarle lo sguardo. Era difficile
per noi assistenti comprendere quella gioia quando “scaricavamo” dal pulmino
Giovanni, ventenne tetraplegico. Sul suo viso appariva generalmente una smorfia di
dolore che si trasformava in un sorriso solo quando gli spasmi lo scuotevano.
L’ho scoperto nelle tenere effusioni di ragazzi innamorati o verso sera, quando l’aria
si rinfrescava dall’arsura estiva e Beppa usciva di casa.
Era pettinata, ben vestita e profumata; al collo una collana appariscente, di poco
valore, ma che dava un tocco di classe alla sua semplicità. Seduta sulla sedia a rotelle
che suo marito spingeva, fiero di tutte le attenzioni che riservava a quella che era
stata la compagna di una vita.
Lo leggo nei gesti quotidiani che ogni madre compie, mentre stira la camicia di suo
figlio e ogni volta che il ferro passa sul tessuto rivive la sua vita con lui: i suoi
sussulti quand’era ancora in pancia, i primi vagiti, la parole lette sillabando sul primo
libro di scuola, i primi sbalzi d’umore dell’adolescenza e adesso che quel bambino
ormai uomo, non cerca più le sue carezze, lei continua ad amarlo attraverso i gesti
semplici di ogni giorno.
L’ho vissuto quella sera dell’ultimo giorno dell’anno, il mondo intero distratto e
pronto a festeggiare, una sera frenetica che spesso ti distrae dal vero valore della vita.
D’un tratto lo squillo del telefono, rispondo, è un’amica.
La mamma inferma vive con lei.
Io conosco le sue sofferenze, sono quelle di chi non può vivere appieno la vita,
respirare la serenità dei figli piccoli, godere della libertà. Dalla sua bocca però mai
uno sfogo, spesso l’ho sentita dire; Noi non possiamo venire, c’è mia madre. Mi ha
fatto spesso pensare…..questa sua serenità! Il suo invito mi lascia interdetta:
Rinunciare al gruppo di amici? Da tempo preparavamo questa serata! Spesso mi
accade di non sapermi negare, così, accetto. Ancora lo ricordo quell’ultimo dell’anno,
non certo per il frastuono o i fiumi di champagne, ma per aver condiviso con quella
bella famiglia il significato vero dell’amore.
Ho conosciuto queste persone, ho letto l’amore nei loro volti e tutte le volte che ho
incrociato il loro sguardo, ho incrociato lo sguardo dell’amore: lo sguardo di Maria.
Silvia Mazzarone - Pratovecchio
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
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Osservazioni e ringraziamenti finali
La rassegna, giunta alla sua quarta edizione, presenta testimonianze in
forma di racconto o di preghiera, inviate da bambini, adolescenti,
giovani e adulti laici provenienti da tutta Italia. Tutte le opere pervenute
sono incluse nella presente pubblicazione. Le opere premiate sono quelle
segnalate come più significative, secondo parametri che non sono la
“forma” letteraria con la quale sono espresse, ma che prendono in
considerazione il contenuto e la spontaneità delle testimonianze.
Come accaduto nelle tre precedenti edizioni, anche quest’anno la giuria
ha deciso di premiare tutte le opere della sezione bambini-prima
comunione, per un totale di circa 160 componimenti. Le premiazioni
vere e proprie riguarderanno quindi gli ambiti cresima, giovani e adulti,
nelle sezioni prosa e poesia.
Un sentito grazie alla giuria che è composta da:
don Roberto Bresciani – presidente, parroco di San Martino a Vado
don Guido Pratesi - Parroco di Pratovecchio
Antonella Fani laureata in Filosofia Cristiana alla Pontificia Università
Gregoriana di Roma, laurea Istituto di scienze religiose di Arezzo,
Laurea in filosofia Università di Siena, insegnante di religione nelle
scuole pubbliche
Silvia Pecorini - laureata in lettere, direttore responsabile del giornalino
parrocchiale “In Cammino…” animatrice gruppo giovani parrocchiale.
Silvana Alunno Pergentini - laureata in Teologia Spirituale alla
Pontificia Università Gregoriana di Roma, insegnante di religione nelle
scuole pubbliche.
Un ringraziamento, infine, a tutti quelli che si adoperano per la riuscita
della manifestazione.
Ing. Antonio FANI
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007
Si ringraziano in particolare:
La Giuria
Serena Ongaro Tarani
Emiliana e Elisa Rialti
Coro Parrocchiale
Insegnanti delle varie scuole partecipanti
Circolo Parrocchiale Giovanni Paolo II
Comunità Montana del Casentino
Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù”
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La pubblicazione di tutti i testi della presente raccolta
è stata autorizzata come da clausola di partecipazione del bando.
Sono scaricabili in formato elettronico sul sito parrocchiale.
www.parrocchiastrada.net
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Pubblicazione delle opere 2007 - Parrocchia di San Martino a Vado