Parrocchia di San Martino a Vado Strada in Casentino (AR) Quarta Edizione della Rassegna di Testimonianza Letteraria IN CAMMINO…CON GESU' Pieve di San Martino 9 Dicembre 2007 Presentazione delle Opere Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 3 Con Maria incontro a Gesù STRUTTURA DELLA RASSEGNA Ambito Prima Comunione Bambini area istruzione elementare Ambito Cresima Ragazzi area istruzione media inferiore Ambito Giovani Giovani fino ai 30 anni Ambito Adulti Adulti laici Sezione Preghiera in poesia Sezione Testimonianza in prosa Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 4 Presentazione E' con soddisfazione e gioia che ci accingiamo a pubblicare i lavori inviati alla IV Rassegna Letteraria "In Cammino con Gesù". La Rassegna si realizza solo se ragazzi, giovani e adulti decidono di esprimere e manifestare la loro testimonianza di Fede. E' per questo che ringraziamo di Cuore tutti coloro che hanno partecipato permettendoci di realizzarla e viverla anche quest' anno. Ogni credente deve avere la fierezza ed il coraggio della propria identità e deve abbattere la paura ed il rispetto umano presentandosi all'uomo miscredente di oggi. Per essere cristiani veri non bisogna mai nascondere ciò che Cristo dona ai seguaci, in termini di salvezza, senso della vita e valori illuminanti l'esistenza. La testimonianza del laico è significativa e convincente, una volta che è data nella semplicità e sincerità di un'esperienza vissuta personalmente. Don Roberto Bresciani, parroco di Strada in Casentino Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 5 SEZIONE AGGIUNTA COMUNICAZIONE MEDIATICA SITI INTERNET PARROCCHIALI PREMIATO: Propositura di S. Ippolito Martire Parrocchia di Bibbiena (AR) www.parrocchie.it/bibbiena/propositura Oggi l'annuncio del Vangelo richiede una speciale attenzione ai sofisticati strumenti di comunicazione sociale. E' sorta la CULTURA DEI MEDIA che interpella noi cristiani e la Chiesa intera: la PARROCCHIA gioca un ruolo particolare in questo sistema mediale! Ecco perchè è nato il nostro sito parrocchiale: far conoscere la VITA della comunità cristiana anche all'esterno, uscendo dalla SACRESTIA per camminare nel mondo! Il Proposto Don Sante Attanasio Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 6 Ambito Prima Comunione ELEMENTARE DI MONTEMIGNAIO, STRADA, SOCI, CHIUSI DELLA VERNA STIA, MARIA S.S. CONSOLATRICE AREZZO Maria è molto dolce e generosa, anche suo figlio Gesu’ è uguale a sua madre Maria. Gesu’ è un miracolo per tutto il mondo che sia venuto alla luce. Francesca Agostini IV Signore, grazie di tutto quello che hai fatto per me. Tu mi hai accompagnato fin dalla mia nascita; grazie della mia famiglia e degli amici. Gesu’, Tu per me sei tutto e spero che Tu mi accompagni nelle difficoltà piu’ grandi. Andrea Andreucci IV Gesu’ è buono, cura i peccatori. A lui chiedo grazie. Gesu’, aiuta tutti nel mondo. Ti voglio molto bene. Marco Bagnoli IV Maria, per me Tu sei la madre del cielo, di tutti gli uomini e di tutte le donne. Insieme al Tuo compagno Giuseppe, sei arrivata fino alla terra di Davide, dove in una stalla al caldo di soli due animali, hai dato alla luce Gesu’, il Santo figlio di Dio; te ne sei presa cura e lo hai protetto fino a quando non si è fatto uomo ed è andato per la sua strada, facendo miracoli e guarendo i malati. Tu sei la serva di Dio, l’unica donna senza peccato. Ti prego, Maria, fa che i bambini crescano nella felicità e le famiglie vivano nella pace. Laura Ceccarelli IV Signore, grazie di avermi dato una famiglia e degli amici. Grazie di avermi fatto vivere sulla Terra. Tu mi hai fatto crescere ed io mi sono sentito felice con te, perché Tu sei mio fratello ed io Ti voglio molto bene. Io con Te, farei ogni cosa, perché Tu sei stato inchiodato sulla croce per tutti noi. Io vorrei stare sempre accanto a Te. Fortunato Falcone IV Mentre Maria stava spazzando casa sua, un Angelo le annunciò che doveva dare vita a Gesu’. Gesu’ è nato a Betlemme, in una vecchia capanna; ricevette tanti regali dai pastori e dai Re Magi e trascorsero un po’ di tempo insieme. Manfredi Fuochi IV Io sono Matteo e di Te Gesu’, conosco molte cose, come che tu per noi sei morto in croce, hai fatto del bene a delle persone che stavano male. Gesu’, Tu per me sei come un fratello. Matteo Gerini IV Per me Gesu’ è un Angelo custode che mi starà sempre vicino e mi aiuterà sempre quando mi troverò nel bisogno. Grazie Gesu’ Daiana Grifoni IV Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 7 Gesu’, ti voglio bene, voglio essere un Tuo amico perché Tu sei un amico speciale Lorenzo Lanini IV La Madonna per me è la moglie di Giuseppe. La Madonna stava spazzando la casa, quando venne l’Angelo che le disse che aspettava un bambino. Poi passato molto tempo, Maria ha fatto nascere Gesu’ a Betlemme. Quando nacque il bambino, Maria lo chiamò Gesu’. Poi Lui diventò grande. Gesu’ mi aiuta sempre Irina Loghin IV Io sono Alessandro e di Te, conosco molte cose: per esempio so che Tu sei nato a Betlemme in una vecchia capanna. Tu Gesu’ per me sei come un fratello o come un Salvatore. Tu Gesu’ per me sei questo. Alessandro Madiai IV Maria è la mamma di Gesu’, perché un angelo le ha detto:-avrai un figlio e lo chiamerai Gesu’. Gesu’ è figlio di Dio; Maria l’ha fatto nascere in una città che si chiama Betlemme. Ylenia Magni Vannini IV Per me Gesu’ è il migliore amico perché mi aiuta ad andare avanti nella vita e adesso ti saluto. Martina Paggetti IV Per me Gesu’ è come il mio padre. Lui mi aiuta in tutte le cose. Quando sono a casa, mi metto a pregare Gesu’. Tutt le sere penso a Lui. Donoris Pascu IV La prima volta in cui ho conosciuto Gesu’ è stato in Chiesa ed un sacerdote ha parlato tanto di Lui. Per me Gesu’ è un fratello che mi aiuta, mi porta verso la luce e mi fa camminare verso la strada del bene. Lorenzo Vagionakis IV Gesu’, io Ti considero come un fratello che mi sta sempre vicino e mi aiuta quando sono in difficoltà. Ti prego di aiutare la mia sorella e il mio fratello anche se qualche volta fa qualcosa di sbagliato. Proteggi la mia famiglia e le famiglie del mondo intero. Perdonami se qualche volta ha fatto qualcosa di sbagliato e se qualche bene ho fatto, Ti prego di accettarlo. Ti voglio bene Gesu’. Mattia Babazzi V Caro Gesu’, Tu sei la mia ombra, il mio pastore..il pastore di tutte le persone del mondo! Chi ti segue conoscerà Dio in Paradiso. Io non Ti ho visto di persona, ma già Ti vedo nel mio cuore! Ti vedo illuminato da una luce soave e sento una dolce melodia. Quando la mattina della comunione, mi sono svegliata, non pensavo fosse il gran giorno ed ero molto emozionata. Appena messa l’Ostia benedetta in bocca, mi sentivo una bambina nuova, fatata. E’ stata un’esperienza che non dimenticherò mai!! Gesu’, Ti voglio un mondo di bene e spero che anche Tu lo voglia a me! Elisa Ceccarelli V Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 8 LETTERA A GESU’ Caro Gesu’, avrei molte cose da dirti cominciando dalla scuola, dalla famiglia, insomma dalla mia vita. Gesu’, Tu sei una persona speciale, sei come un fratello per me; il tuo amore lo stengo stretto dentro il mio cuore. Anche nei momenti piu’ difficili, sei con me, non mi lasci mai. Tu mi dai la forza per andare avanti e mi aiuti a non mollare mai. Sei una persona speciale; aiuti tutti, anche le persone piu’ cattive perché anche loro hanno diritto di vivere, anche se dovrebbero cambiare il loro atteggiamento. Io spero che tu sia sempre accanto a me. Vorrei pregare per la mia famiglia perché Tu mi aiuti a crescere bene e a mano a mano farmi diventare una donna matura. Grazie di tutto Carolina Chiaramonti V Caro Gesu’, Tu sei la luce che ci illumina e ci salva dai pericoli. Spero che quando sarò piu’ grande, mi aiuterai a prendere la strada giusta e non quella sbagliata. Tu continuerai a proteggere tutti coloro che mi stanno vicino, ma soprattutto chi ne ha bisogno. Lorena Curinga V Gesu’, amico mio, Ti chiedo che tutte le famiglie del mondo intero, stiano bene, anche quelle piu’ povere e che possono raggiungere il paradiso. Nella vita molte persone hanno peccato contro di Te: perdonale e ammettile a godere la luce del Tuo volto perchè, anche per me, è un traguardo andare in paradiso, perché sono piccolo e ancora non mi rendo conto che il paradiso è il posto piu’ bello del mondo e tutti, anche i malviventi, vogliono raggiungere il paradiso e vederti per la prima volta. Cosimo Fani V Per me Gesu’, Tu sei la vita eterna, io ti voglio solamente dire che ti aiuterò a realizzare il sogno da Te molto desiderato: spargere per il mondo la gioia e la pace. Quando sono triste, Tu lo sai e mi stai ad ascoltare; a volte ti dico delle cose che poi mi restano molto difficoltose da eseguire: per questo ti chiedo scusa. Tu per me sei un fratello che aiuta i bisognosi e che sei sempre disponibile nel bene. Io spero che Tu mi perdoni sempre attraverso la confessione e mi aiuti a togliere il mio orgoglio con il Tuo Santo Spirito. Giulia Farsini V Per me Gesu’ è un uomo importante e credo anche che gli uomini del mondo pensino che Gesu’ è il Salvatore. Vorrei che tutti i bambini credano il Lui perché Gesu’ può fare dei miracoli per loro. Celeste Feni V Gesu’, io quando mi sento in difficoltà, penso sempre a Te ed ho ancora una speranza. So che Tu mi guardi da lassu’, dall’alto dei cieli e mi proteggi. Quando sono insieme alla mia famiglia ed ai miei amici, mi sento molto bene e Ti vorrei ringraziare Anche perché Tu dai aiuto a chi ne ha bisogno e non fai ammalare la mia famiglia. Tu sei il mio Angelo Custode Elena Ilies V Tu Gesu’ che mi aiuti molto, che mi curi quando cado, sappi che Tu occupi una parte del mio cuore. Tu per me sei come un fratello generoso che hai aiutato tutti i malati per le strade della Palestina. Io ti voglio e ti vorrò sempre bene. Gesu’, sappi che io credo in Te. Paola Norcini V Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 9 Federico Paggetti V Per me Gesu’ è un fratello che cammina con me e aiuta la mia famiglia Caro Gesu’, so che i miei nonni defunti sono vicini a Te e spero che stiano bene, anche se i genitori di mia madre non li ho conosciuti. Solo il padre di mio padre e lui mi manca tantissimo e spero però che quella nonna che mi è rimasta non se ne vada presto. E spero che mio zio, che ieri sera si è operato, stia bene. Gesu’, io ti vorrei conoscere e so che Tu sei vicino a tutti i bambini e alle famiglie che sono povere che ti vogliono bene. Preghiamo Gesu’. Candida Pastore V Caro Gesu’, Tu sei amico di tutti quanti, me compresa; Tu sei la luce di tutti noi, ci guidi in tutto ciò che è bene. Quando una persona muore, Tu la accogli felicemente in paradiso e non gli fai dimenticare le persone piu’ importanti. Tu sei molto buono con noi; penso che qualche volta con noi ti arrabbi, ma appena rimediamo o ci confessiamo ritorni felice. Mentre si riceve la comunione, tutti sono felici, perché prendono Te solo e unico che ci dà fiducia nel bene. Ti voglio bene. Chiara Piantini V Per me Gesu’ è una cosa grande e mi piace. E’ bello e può aiutare tutto il mondo e spero che ti si veda, perché sei con noi e per il mondo e la nostra vita. A me porti orgoglio e tanta tristezza perché mi manchi. Alessio Sberti V Caro Gesu’, ti siamo tanto grati di averci donato la vita. Cara Maria, sei bella come una rosa che sboccia a primavera. Alessia, Leonardo, Niccolò e Fabio DIO Caro Dio, ti adoro e ti amo, mi hai donato tante cose e son tutte valorose. Grazie di tutto mio Dio E quando ci incontreremo Tanti baci ci daremo Alex Ceramelli V Cara Maria, ti voglio bene perché tu mi doni la grazia e perché tu ci fai vivere da bravi cristiani. Ti voglio molto bene. Emanuele Lusini II Maria che sei nei cieli, ti voglio tanto bene perché proteggi noi bambini. Davide Castri II Maria, per noi bambini sei bella come una sposa. Cristian Fani II Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 10 Caro Gesu’, ti amo e voglio che stai con me. Paola Nuzzi II Cara Maria, ti voglio tanto bene, sei molto affascinante e ti vorrei regalare ogni giorno un mazzetto di fiori. Francesca Fanciullacci I Caro Gesu’, ti voglio tantissimo bene; te sei unico al mondo ed io vorrei chiederti una cosa: perchè non fai smettere la guerra che è bruttissima? Muore tanta gente che vorrebbe la pace, ma almeno questa gente, mandala in paradiso e perdona quelli che non ti conoscono e che non ti hanno mai sentito dentro il cuore e che non sanno cos’è la pace. Io ti prego e non mandarli all’infernoElisa Cappelletti Maria, Tu che porti i nostri desideri a Gesu’, fai che li avveri tutti quaggiù. Proteggi i bambini negli ospedali laggiu’ fai che i poveri non ci siano piu’, che tutti si sentano da Voi amati e coccolati e mai piu’ dagli uomini abbandonati Alunni classe II - AREZZO Chiediamo a Maria l’aiuto di avvicinarsi insieme Gesu’ e aiutaci a diventare piu’ bravi. Maria un giorno andò a Gerusalemme e conobbe Giuseppe che doveva diventare suo sposo. Maria n giorno incontrò l’Angelo Gabriele che gli diede un bella notizia: “avrai un bambino e lo chiamerai Gesu’”. Si incamminarono per cercare casa, ma tutti gli alberghi e case erano occupate, ma poi trovarono una capanna libera con un bue ed un asino e lì Maria partorì Gesu’. Margherita Mattesini, Didier Natalizi Baldi, Francesca Conte III Ave o Maria piena di luce, Madre di Gesu’, sei piu’ splendente di tutte le stelle. Hai il cuore piu’ dolce del mondo. Gesu’, proteggi tute le persone del mondo. Sei benedetto in mezzo a tutta la natura e sei benedetto per tutti i bambini. Amen. Simone Caneschi, Mattia Alberini III Ave o Maria piena di luce, fa che tutti si amino e che stiano bene, fa che il bene colpisca il male, fa che il cibo sia per tutti e che non manchi mai. Fa che le guerre finiscano, prega per noi peccatori e noi pregheremo per Te e tuo figlio Gesu’. Dio, noi ti preghiamo, tutti i nostri peccati son colpa nostra, nostra grandissima colpa e Dio, Ti chiediamo scusa. Tutte le creature che tu hai creato Stanno diminuendo per colpa nostra, nostra grandissima colpa. Amen Lorenzo e Nickolas III O Maria, Tu che sei nell’alto dei cieli, aiutaci insieme ai Tuoi Angeli ad arrivare a Gesu’. Tu Gesu’ che hai il cuore puro come una rosa, aiutaci a non essere cattivi, ma facci imparare ad essere sempre buoni. Elena Isneghi, Alexander Vanduinen III Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 O Maria, noi ti ringraziamo di aver risposto “si” alla richiesta del Signore, Se Tu non avessi accettato, Gesu’ non ci avrebbe salvato, Insieme hai accolto anche il dolore Di vedere Gesu’ in croce che muore. Avevi il cuore spezzato perché Tuo figlio non è stato salvato. Con tante lacrime agli occhi e i fiori che sbocciano a fiocchi. Tuo figlio morirà, ma il suo messaggio non svanirà. Il dolore poi finirà, perchè Cristo risorgerà. Noi Ti ringraziamo e sempre Ti preghiamo e in futuro continuiamo per quello che ci fai e per ciò che ci dai. Aiutaci a esser buoni e fare belle azioni in modo da venire lassu’ per conoscere Gesu’. pag. 11 Alunni classe IV - AREZZO Maria dal suo cuore faceva uscire un grande affetto, un amore così grande che nessuno aveva mai avuto. Maria era piu’ splendente di qualsiasi stella; incontrò un uomo di nome Giuseppe che un giorno sarebbe stato suo sposo. Dio, vedendo Maria si meravigliò e pensò di dargli il dono piu’ grande che uno possa avere, suo figlio Gesu’. Allora un giorno venne un angelo nella casa di Maria che gli diede la notizia; Maria dopo quelle parole gli rispose di si, in quel momento incontro Gesu’. Maria Heleen V Maria, nei tre giorni della Settimana Santa, vive con Gesu’ il dolore della morte. A Pasqua, gli ebrei vollero eliminare il Figlio di Dio per mezzo di Ponzo Pilato. Il giovedì Santo, lo misero alla colonna e lo frustarono con le spighe di grano. Il venerdì Santo, gli ebrei raggiunsero il loro scopo, finalmente riuscirono a mettere Cristo alla Croce, lo torturarono e gli fecero bere aceto. La domenica Santa, Gesu’, il Figlio di Dio, risuscitò dalla morte davanti agli occhi delle donne che andarono al sepolcro. Maria quando venne a sapere la notizia corse subito al sepolcro e fecero festa per la sua nuova vita. Maria piena di grazia, fa che i ricchi diano un po’ del loro denaro ai poveri per farli felici. Gesu’ spero che esaudirai questo mio desiderio. Amen Alunno di V - AREZZO Maria, anima pura senza peccato, che accogli ogni essere nel Tuo regno, che ascolti ogni cosa che noi diciamo, donna che porti in grembo Gesu’, che ci perdoni per ogni peccato, sbaglio e dubbi. Tu con l’anima buona e generosa, che hai avuto il dolore di perdere un figlio ma lo ha accettato ci ha perdonato. Tu che ci stai ascoltando, ti ringrazio per tutto quello che fai per noi. Camilla Giannotti V Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 12 In una notte come tutte le altre, Maria e Giuseppe erano promessi sposi. La sera ella vide un angelo che scendeva dal cielo che le disse: Tu, concepirai un figlio e si chiamerà Gesu’. Il bambino nacque e Maria vide nei suoi occhi la grandezza del Signore: ella ne rimase stupefatta, Capì che quando guardava Gesu’, guardava Dio. Il suo cuore per poco non scoppiò dalla felicità. Noi se fossimo un po’ piu’ bravi e meno affezionati agli oggetti propri, saremo piu’ dedicati al Signore. Per favore Maria, perdona i nostri peccati e conducici alla vita eterna. Martina Pierazzuoli V Un angelo viene dal cielo e annuncia la nascita di Gesu’ a Maria. Ella restò affascinata da questa apparizione e si mise a proteggerlo fino alla nascita. Giuseppe non capì questa nascita, pensò che era un miracolo e dalla felicità pianse. La notte sognò l’angelo che gli parlò e gli disse che questo bambino era il figlio di Dio. Quel bambino di nome Gesu’, portò la parola di Dio in tutto il mondo e ancora oggi è viva. Maria, aiutaci a comprendere questa parola di Dio per vivere meglio; aiutaci a portarla alle persone di tutto il mondo. Michele, Andrea e Marco V Nella notte ombrosa, gli angeli portavano luce in tutto il mondo, stavano andando ad annunciare a Maria che avrebbe avuto in grembo il figlio di Dio. Maria rimase estasiata dall’annuncio. Gesu’ nacque e Maria portò nel cuore di tutti i segreti di Gesu’ e anche la sua morte. Dopo la sua morte, viene assunto in cielo. Maria, donna bella, gentile, volenterosa, ogni sera mandò lo Spirito Santo in ogni casa del mondo. Signore, aiutaci ad essere buoni con tutti come Maria. Savia V In cielo risplende una stella, l’unica che brilla: è Dio che manda il suo messaggero per annunciae a Maria che presto avrà un figlio: il figlio di Dio. Maria si stupì perché le finestre erano tutte illuminate come un manto bianco. Maria si accecò nel vedere quella luce dello Spirito Santo che la avvolgeva tutta. Maria cercò qualcuno che la accompagnasse nel cammino a Nazareth. Lo trovò: era un pastore che si chiamava Giuseppe; insieme si misero in cammino. Gesu’ nasceva, Maria vide Gesu’ e lo diede all’umanità. Iside Fruscia V L’angelo vien dal cielo e porta lo Spirito Santo nel grembo di Maria, donando salvezza al mondo. L’angelo le dice che presto avrà un figlio e lo chiamerà Gesu’, il figlio di Dio. Gesu’ nacque nella città di Betlemme, in una stalla, durante la notte. Una stella lucente ando a chiamare i pastori dicendo: è nato il Salvatore. Maria che hai portato al mondo la salvezza, aprici le porte del paradiso, aiutaci a essere puri di cuore. Davide e Gianluca V In cielo c’è sempre una stella che brilla: è quella di Dio! Gesu’ muore crocifisso, Maria vive quei tre giorni con tristezza e angoscia. Dopo la sua resurrezione, Maria è nel cenacolo con gli apostoli, scendono delle fiammelle di fuoco; il gruppo è abbagliato da una luce che entra dalla finestra: è lo Spirito Santo. Nasce la Chiesa. Maria, guidaci nella via dell’amore, fa che incontriamo Gesu’, toglici il peccato, accoglici nel Paradiso. Amen. Riccardo Peloni, Lapo Lucani, Giorgio Bertoli V Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 13 Signore Gesù per piacere fammi capire che donare è molto più bello che ricevere Preghiamo Bachini Gian Luca Dove si semina amore nasce la gioia Gesù vorrei poter seminare l’amore nel mondo come fai tu, perché solo con l’amore si può essere felici e volerci bene l’un con l’altro. Vorrei che tutti si amassero e avessero tante cose belle. Fai che non ci siano più litigi e che la gente impari a non chiedere più di quello che tu ci hai donato Preghiamo Balestri Silvia Per noi bambini perché possiamo ricevere Gesù nel nostro corpo con amore e purezza e perché i nostri genitori, i padrini, le madrine, le catechiste e gli amici ci aiutino a continuare questo cammino con Gesù fino alla salvezza Preghiamo Biagiotti Miriam Ti prego Gesù, fa che i bambini meno fortunati di noi possano ricevere aiuti e in particolare amore e affetto Preghiamo Binozzi Igor Signore aiutami ad amare tutti come vuoi tu e a sentirti sempre nel mio cuore Preghiamo Bruschini Giammarco Quando sono diventato chierichetto ho provato una grande gioia, oggi sono ancora più contento perché Gesù viene nel mio cuore e voglio ringraziarlo per tutto quello che mi da ogni giorno Preghiamo Cadar Giovanni Signore Gesù è la mia prima Comunione, spero che questi ultimi giorni di attesa siano i più belli della mia vita e ti ringrazio perché so che mi vuoi molto bene Preghiamo Cappelli Mattia Signore Gesù ti ringrazio perché mi hai aiutato a diventare più buono e ad avvicinarmi a te, rimani sempre nel mio cuore Preghiamo Chianucci Andrea Questa Comunione per me è molto importante: ricevere il Corpo di Cristo Aspettavo da anni questo momento e finalmente oggi si realizzerà. Ricevere il Corpo di Cristo è come se Gesù mi volesse dire: “Ora sei una vera cristiana” Preghiamo Ciabatti Silvia Detto con il mio cuore! Signore fammi passare una bella Comunione aiutami ad essere più puro, più pulito. Fa che tu entri in me e che io ti accolga con gioia, fa che il male non entri mai in me. Preghiamo Corezzi Matteo Signore ti ringrazio, perché nel giorno della prima Comunione, per la prima volta, entri in tutti noi attraverso l’Ostia Consacrata. Aiutaci a capire che tu sei dentro di noi in ogni momento, anche quando pensiamo di essere soli. Preghiamo Donati Gianluca Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 14 Signore era da molto che aspettavo questo momento ed ora finalmente potrò ricevere il Corpo di Cristo nel mio cuore. Grazie rimani sempre vicino a me. Preghiamo Detti Arianna Signore Gesù ti ringrazio perché oggi entri nel mio cuore e ti chiedo di aiutarmi sempre Preghiamo Dobos Andrei Signore Gesù è facile per me amare gli amici che mi sono simpatici mentre mi è difficile amare quelli che non mi piacciono ma tu hai detto: “guarda il Padre manda il sole sui buoni e sui cattivi, manda la pioggia sui buoni e sui cattivi” Ti prego Signore Aiutami ad amare tutti come hai fatto tu. Preghiamo Fantoni Giovanni Signore, tu che con la tua bontà hai redento il mondo, ti prego aiutami a ricevere nel mio spirito il tuo Corpo. Ho aspettato tanto questo momento nel quale tu mi chiami e mi fai diventare più cristiana. Per questo voglio chiederti di rafforzare la mia fede e di guidarmi nel cammino verso il Padre Preghiamo Fantoni Cleliamaria Caro Gesù ti ringrazio per la vita che mi hai dato, per la mia famiglia, per mio fratello Fa che io sia più buono e che impari a dare e non a ricevere ed anche a perdonare. Aiutami insieme alla Vergine Maria a Dio tuo Padre e alle catechiste a seguire il tuo cammino. Signore tu, con la tua bontà hai redento il mondo, aiutami a ricevere il tuo Corpo in me. Ti chiedo di rafforzare il mio cammino verso di te e di guidarmi nel cammino verso il Padre Preghiamo Gambineri Matteo Signore Gesù fammi capire che la Comunione è un sacramento molto bello e importante Preghiamo Mangani Lorenzo Gesù ti prego salva il mondo dal razzismo e dalle guerre e aiuta soprattutto gli ammalati che soffrono ogni giorno. Preghiamo Milaneschi David Prego perché Gesù ci accompagni al sacramento benedetto della Comunione e aiuti i nostri cuori a diventare pieni di amore per tutti Preghiamo Moneti Irene Signore Gesù ti ringrazio per tutto quello che mi hai donato in tutti questi anni. Fa che possa avere per la mia prima Comunione tanta felicità Preghiamo Nassini Samuele Gesù fai che tutte le famiglie del mondo vivano in pace e che i fratelli si vogliano più bene e non bisticcino più Preghiamo Orlandi Nicola Signore grazie perché sono un bambino fortunato grazie per avermi dato una casa e una famiglia che mi ama Preghiamo Piccolo Ivano Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 15 Signore ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, fai che possa vivere il giorno della mia prima Comunione con gioia insieme ai miei compagni e alla mia famiglia Preghiamo Pini Samuele Prego per i genitori, i padrini, le madrine e gli amici perché uniti a Gesù ci aiutino a costruire una vita serena e felice, prego anche per tutti i ragazzi del mondo e spero che questa mia preghiera possa aiutarli a non sciupare la loro vita, perché la vita è molto bella soprattutto se si vive con amore come ci insegna Gesù Preghiamo Polmonari Chiara O Signore mio che sei morto per me e per tutti, sono nata con il peccato, con il Battesimo sono rinata e oggi in questo giorno così importante ascolterò meglio la tua voce grazie all’Eucaristia che ricevo, rimani nel mio cuore e aiutami sempre Preghiamo Primitivi Paola Signore Gesù fa che nei nostri cuori si accenda la fiamma del cero Pasquale e ci aiuti a capire il vero significato della Comunione Preghiamo Santini Lorenzo Signore per me è difficile amare per primo, aiutami con il Sacramento della Comunione a vederti in ogni fratello che incontro Preghiamo Gabriele Tigliè Signore Gesù che oggi entri nel mio cuore aiutami a portare la pace intorno a me e dona la pace a tutto il mondo Preghiamo Vella Giacomo Risposte dei bambini, trascritte dall’insegnante, alla domanda: CHE COSA VORRESTI DIRE A GESU’ E A MARIA? (classe I elementare di Strada in Casentino) Lo abbraccerei e sarebbe il mio amico. Ci ha donato da mangiare. Ci ha donato la libertà. Mi ha fatto leggere e poi basta. Riccardo Biondi Ci vuole bene. Giacomo Lusignano Vorrei che non morisse mai. Gesù è il mio amico. Gli vorrei dire grazie che si è preso cura di noi. Vorrei che fosse con Lui una persona che conosco che si chiama Gino. Vorrei che quelli che sono poveri hanno da mangiare. Gesù ci ha donato la vita e quindi gli voglio tanto bene. Gli voglio tanto bene, che voglio che sia qui con me. Silvia Ceccarelli Visto che sono poveri gli vorrei offrire del cibo. Voglio bene a Gesù perché ci ha creato. Cassandra Del Sere Io dico a Gesù che gli voglio tanto bene. Maria Francesca De Filippo Io voglio bene a Gesù. Vorrei che Gesù stasse con la nonna del mio babbo. Gesù è buono perché ci ha creato. Gesù è gentile. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Alberto Carota Francesca Martini Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. Io voglio che Gesù mi voglia bene. Jada Chiaramonti Gli voglio bene io. Un bacio per lui. Talia 16 Rossi Io voglio tantissimo bene a Gesù perché anche Lui mi vuole bene. Io a Gesù gli voglio tantissimo bene perché Lui alla mi’ nonna gli dà la pace. Alessio Magni Vannini Io a Gesù gli voglio bene come se fosse il mio fratello. A Maria voglio bene come sorella. Agnese Benucci Gesù vuole tanto bene a me. Jacopo Castellani Vorrei che Gesù mi farebbe diventare una fata. Vorrei essere anche magica. Vorrei avere una nuova casa. Giada Biondi Gesù è buono. Gli voglio bene. Gli voglio tanto bene. O Gesù vivi nel cuore. O Gesù imparami a leggere. Gaia Maioli Gioia Rescigno Renan Rossi A me mi piace la Madonna. Io ce l’ho una davanti a casa. Mi piace il paradiso. Voglio bene alla Madonna e a Gesù. Alessio Tozzi Ci vuole bene. Alessandro Benucci Vorrei che Gesù mantenesse la pace e tutti siano buoni in tutto il mondo. Vorrei che qua [ a scuola] si imparasse tante cose. E quando abbiamo imparato a fare la scrittura dei grandi, sappiamo anche leggere. Alessio Giorgi Gli voglio bene e mi piace. Gesù è buono e tanto bravo. Mi fa giocare. Gesù e Maria sono belli. Davide Paggetti Giacomo Pastore Gli voglio tanto bene. Jacopo Lucherini Io ti amo Gesù. Leonardo Grifoni Mi piace stare con Gesù e con Maria. Elisa Martini Caro Gesù, sei gentile e dolce. Per piacere, aiutami a crescere. Babazzi Ginevra Caro Gesù, ti ringrazio di avermi creato e di avermi creato una famiglia buona e intelligente. Amen Bucarelli Alessia Gesù , tu sei in cielo con un mio nonno, uno zio,una nonna ed una zia. Mi piacerebbe parlarti per dirti che sei buonissimo e che ti adoro. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Curinga Alessia Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 17 Caro Gesù, ti voglio tanto bene. Proteggi la mia famiglia ed i miei nonni. Aiutami a crescere e ad essere brava a scuola. Spero che tu stia bene in quel bel Paradiso. Fani Viola Gesù, proteggi la mia famiglia. Fai crescere i miei amici e ti prego di farmi vedere il mio nonno e la mia zia. Fammi diventare buona, io voglio bene alla mia famiglia, aiutami ad essere dolce ed ubbidiente. Farsini Giada Caro Gesù, proteggi la mia famiglia ed i miei cugini Ettore e Bruno. Francini Pietro Gesù, saluta i miei nonni per piacere da parte mia, loro sono in cielo con Te. Lorenzo Fuochi Gesù aiutami a crescere gentile, bravo ed anche buono. Grazie da parte mia . Giulio Gallai Caro Gesù, aiutami a crescere e ad imparare molte cose, ma soprattutto aiuta la mia famiglia e saluta i miei bisnonni. Gerini Chiara Caro Gesù, grazie per le cose buone che ci dai, salutami il mio zio Andrea, Aiutami ad essere una bambina buona . Lanini Giulia Gesù il mio desiderio è questo: che il mio fratellino cresca bene. Io adoro tutti i miei amici, ma vorrei sapere se questo lo provano anche loro. Fai che io non mi arrabbi mai. Mirko Minucci Caro Gesù, proteggi tutta la mia famiglia e proteggi tutto il mondo, fai guarire tutta la gente malata. Minucci Martina Caro Gesù, ti voglio tanto bene, con affetto. Martina Nottoli Grazie Gesù per quello che hai fatto per noi. Ti ringrazio per la mia famiglia, per i miei amici e per tutta questa meravigliosa natura. Pietrini Jennifer Gesù fammi diventare bravo ed ubbidiente con la mamma e con il babbo. Rossi Federico Gesù aiuta i poveri e per piacere aiuta la mia famiglia . Ti prego di farmi crescere bene ed educata. Sereni Chiara Caro Gesù,ti voglio bene perché sei buono e gentile. Simonetti Marco Caro Gesù. Tu per tutti noi sei diventato un amico bello e buono, anche perché stai sempre accanto a tutti noi e non ci fai succedere niente di pericoloso. Ci fai stare bene e ci vuoi bene Gesù, aiuta anche i bambini che non hanno né cibo , né acqua. Ti vogliamo bene Gesù, grazie di tutto. Agostini Simona Caro Gesù, ti voglio tanto bene. Grazie per aver creato il cibo e l’acqua, ti ringrazio di cuore di aver fatto tutto quello che ci circonda. Ti ringrazio anche per averci dato la vita, grazie per aver creato la Natura. Aveta Antonio Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 18 Caro Gesù , ti ringrazio da tutto il profondo del cuore per aver creato la Natura, il cibo, gli animali, i prati, gli alberi e noi umani. Quando sarai triste puoi darmi la mano, io sono sempre disponibile. Ti prego, fai in modo che tutti gli ammalati guariscano. Grazie. Brunelli Angelica Caro Gesù, fai stare bene la mia nonna ed il mio nonno, la mia zia ed il mio zio, la mia mamma ed il mio babbo ed il mio caro cugino Simone Martini. Cargi Alessandro Grazie Gesù per averci donato la Natura. De Filippo Salvatore Caro Gesù, ti ringrazio di aver creato la Terra, gli animali, la Natura e soprattutto di aver creato tutti noi e di avermi fatto nascere l’ultimo dell’anno. Sono contento di andare a scuola, grazie di avermi fatto conoscere tanti amici. Ghirelli Pietro Caro Gesù, ti ringrazio per la mia famiglia perché mi ha regalato tutto quello che ho chiesto, come la mini moto che costa tantissimo. Ti ringrazio per la mia sorella che si chiama Elena e ti ringrazio anche per tutti i miei amici della scuola. Ilies Ionut Vladut Grazie Gesù per aver protetto in questi anni la mia famiglia, ci hai dato il cibo,l’acqua e la felicità. Spero che anche le altre famiglie abbiano avuto tanto. Vorrei la felicità per tutto il mondo, per gli stranieri, i bambini e i loro genitori. Linari Giulia Gesù hai creato il cibo, la frutta e l’acqua. Grazie per tutte queste cose preziose e per la natura. Aiuta tutte le persone nel mondo ed aiutaci ad essere più bravi con gli amici. Mangani Simone Caro Gesù ti ringrazio tantissimo per aver creato la Natura e averci dato da mangiare e da bere. Ti prego di non farci mancare niente, aiuta soprattutto i malati a guarire e le maestre a vivere per sempre. Aiuta il mio babbo, la mia mamma, i miei zii e la mia sorella. Minucci Francesca Caro Gesù, ti ringrazio per tutte le cose che ci hai dato:cibo, acqua e tanto altro. Per favore, fai in modo che io e la mia famiglia andiamo d’accordo. Moretti Gianni Caro Gesù, io ti voglio tanto bene. Grazie per il pane, per l’acqua e per i frutti della Terra. Aiutami a diventare buono, ti ringrazio per la vita. Paggetti Lorenzo Gesù grazie che ci hai creato perché la vita è bella,anche se a volte litigo con mio fratello. A parte questo mi piace tutto della vita, grazie anche che ci hai dato da mangiare, la pasta, la frutta, la cioccolata. Io ti volevo dire solo questo. Rossi Gianpaolo Caro Gesù, ti ringrazio per averci dato la vita e l’amore a tutti. Ti ringrazio per la Natura. Renzetti Angela Caro Gesù, ti ringrazio di avermi creato e di tutto il cibo. Grazie per aver creato la Natura, gli alberi, gli animali e il mio gatto. Caro Gesù, sono una bambina e mi chiamo Rachele. Sono molto felice di stare qui perché ci sto bene. Grazie Gesù per l’aiuto che mi dai; ti voglio tanto bene. Serra Alessio Vannucci Rachele Caro Gesù,grazie di avermi creato, di avermi dato l’acqua e il cibo. Grazie di avere creato il babbo e la mamma. Grazie per le cose belle, aiuta le persone povere. Venturini Giada Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 19 Caro Gesù Caro Gesù, mi piacerebbe incontrarti e vederti una volta in tutta la mia vita per divertirmi insieme a te. Mi piacerebbe che tu mi insegnassi qualcosa che non so, così almeno diventerei più bravo, o anche qualche insegnamento religioso. E mi piacerebbe che tu fossi una apparizione bella e che mi faccia diventare gentile, come eri tu di sicuro. Vorrei imparare una preghiera con te oppure inventare una preghiera con te. Ilario Cattani Tra le nuvole Era una sera d’estate. Stavo andando a letto quando entrò il mio babbo e mi chiese se volevo imparare una preghiera su Dio. Io esclamai: “Volentieri!” Mettemmo le mani giunte ed iniziammo a pregare. Mi commossi molto. Quella notte poi sognai Dio su un tappeto che mi portava dove tutti erano felici, dove i sogni diventano veri e dove c’è la pace: in paradiso, insomma! Vidi la mia bisnonna che mi veniva incontro ridendo e vidi Gesù che raccontava parabole ai pescatori e Dio seduto su un trono d’oro e d’argento che ascoltava. Sorrideva a tutti e dava il benvenuto ai nuovi arrivati… in paradiso. Milan Weidensdorfer Poesia Caro Dio, perdonami se sono birichino con la maestra Suora Eletta. Ti posso fare una domanda? Perché hai scelto proprio Maria per mamma di Gesù? Qualche volta ti prego perché mi fa piacere, altre volte quando sono triste, spero che Tu mi possa fare felice. Milan Weidensdorfer Maria O Maria Tu che hai messo al mondo il piccolo Gesù, tu che hai visto l’angelo Gabriele, tu che hai viaggiato fino in Egitto, tu che sei riuscita a sfuggire ai romani con il tuo bimbo in collo, che hai fatto tante fatiche per Gesù solo per farlo crescere, meriti di vivere felice, ma ora che è cresciuto dovrai soffrire ancora di più per via della sua morte. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Denisa Moraru Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 20 Maria O Maria Che sei amica mia, a te chiedo se mi perdonerai ma tu forse non lo farai; io ti conosco, come il bosco, cioè ti conosco poco ma il mio amore per te brucia come il fuoco. Tu mi perdoni sempre E io non raduno più le mie tempre Ma ora so quanto mi vuoi bene E sei tu quella che mi fa scorrere il sangue nelle vene. Sofia Ciampelli Lettera a Gesù Caro Gesù, ti scrivo questa lettera per raccontarti come vivo la mia fede. Tutte le domeniche non riesco mai a svegliarmi tardi perché non solo vado alla Messa per adorarti, ma per me è un vero e proprio incontro con te. E’ come se tu fossi un amico. Ti racconto come ho passato la settimana: pregandoti ogni sera, facendo trovare a me e alla mia famiglia la strada per la tua santa casa e pregando per tutti i morti, soprattutto per i morti in guerra perché trovino il paradiso. Gaia Bernacchi L’amico Dio Quando vai in chiesa che cosa fai? Provo a esprimere i miei sentimenti; sto imparando che questo è importante, quando mi diverto, quando sono giù di morale, quando sono arrabbiata vado in Chiesa perché Dio quando meno se lo aspetta mi trova lì in chiesa a pregare e riesce a dirti che se tu ami davvero qualcuno portalo nel posto sacro perché è lì che davvero ami una persona. Guja Ammannati Gesù Mi piacerebbe incontrarti, giocare insieme, correre, camminare verso i posti dove sei stato. Posso vedere l’angelo Gabriele? Prego con i miei genitori, vado in chiesa, prego qualche volta da solo, faccio il chierichetto, faccio catechismo perché voglio imparare tante cose su Gesù e la sua Mamma. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Leonardo Fani Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 21 Caro Gesù Caro Gesù, nel mondo c’è troppo odio, troppa lotta. Riusciremo a sconfiggerla solo con gesti d’amore, di pace e di gioia. Ci sono persone che muoiono. E’ ora di dare una mano alla vita, è il dono più grande. La sola cosa di cui abbiamo bisogno è tanto amore. La guerra a volte può provocare la fine di un’amicizia o la fine di una grande o piccola vita. E’ per questo che la guerra nel mondo deve finire. E per noi bambini la guerra non finirà finché tutti gli adulti non saranno uniti. Caro Gesù, noi saremmo molto felici se tu esaudissi il nostro desiderio. Tutte le sere noi pensiamo ai nostri nonni e a come può essere fatto il paradiso. Se in paradiso ci vanno le persone buone… i nostri nonni sono sicuramente lì con te. Noi ti vogliamo bene. Lara Loddi A Maria Santa Madre del cielo, della terra, della gente, accogli nella tua casa chi si pente. Santa Madre del cielo, della terra, della gente, fai che tutti gli uomini siano uguali, e che non esistano guerre o rivali. Santa Madre del cielo, della terra, della gente, fai che nel mondo regnino solo pace, amore, e che tutti abbiano un grande cuore. Siria Cecconi Maria incontro a Gesù La Vergine Maria accoglie e perdona tutti, è il vigile della nostra vita che ci porta nella strada giusta. Questa strada si chiama “strada servitrice”. Alla fine di questa si trovano molti viali, ogni persona prende il viale della sua vita. Queste stradine finiscono, quando si trova Gesù che ci fa una domanda: “sei pronto a varcare questa porta?” Ed ogni persona risponde con il suo cuore. “Grazie Gesù della volontà che ci dai”. Beatrice Tenti, Francesca Sperti Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 22 Pensando a Maria Penso alla Madonna Quando prego Gesù E di lei, che ha Dato vita al Messia. Vorrei sapere com’è, che carattere ha, che madre è stata. Penso a Lei Quando sono malato Perché riesce A darmi fiducia E a farmi sentire Meno dolore. Penso a Lei Quando sono solo, per non sentirmi impaurito e abbandonato. Lei è presente Nel momento Sacro della Messa In ogni parola, come in ogni preghiera del giorno e della sera. Ed è Lei che, negli incontri di Catechismo, ci prende per mano per farci incontrare Gesù. Bambini della III elementare di Stia (AR) La Madonna per me è la mamma di Gesu’, è una donna bella e si veste in modo semplice, fa i lavori in casa e aiuta Gesu’ a diventare grande e buono. Gli ha insegnato la gentilezza e l’amore. Barbara Piantini IV Gesu’ per me sei una persona monto importante, grazie di avermi dato tanti regali bellissimi, però come hai aiutato me, aiuta anche i poveri e i malati. Gesu’ grazie di avermi aiutato nei momenti brutti e di avermi dato momenti belli. Per me sei una persona tanto importante. Aurora Gerini V Maria è la madre di Gesu’, un angelo le ha dato - Lei farà un figlio e lo chiamerà Gesu’, ed avvenne proprio così. Gesu’ è figlio di Dio, Maria l’ha fatto nascere in un fienile. Lucrezia Vettori Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” IV Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 23 Ambito Cresima Quello che penso di Gesu’ Io penso che Gesu’ sia nostro salvatore io penso a Lui tutte le ore. Sua madre e Suo padre, che non fu Giuseppe, insegnarono a Lui come vivere e Lui come fare seppe. Odio pensare a Lui in modo da ignoranti e se ci penserò farò molti pianti. Vado in Chiesa a pregare per Lui e prendo dentro di me anche il corpo di Costui. Vado in Chiesa a fare la chierichetta e verso nel calice anche l’acqua benedetta. La chiesa di Vertelli è quella dove vado, ma vado anche in quella di San Martino a Vado. Io con Gesu’ voglio stare e per questo sto all’altare. Tutte la sere dico le preghiere. La notte lo sogno e quando mi sveglio mi tiro un pugno. Vorrei che fosse vero e che succeda davvero Fiamma Baldini I D Gesu’ per me Tu sei come un fratello e Ti voglio tanto bene. Tu sei buono e vuoi sempre bene a tutti ed io senza Te non potrei vivere. Tu potevi decidere di non farti uccidere mentre l’hai fatto per noi, per il mondo. Tu sei speciale per me perché dici cose buone. Aiuti tutti noi. Tu ci dai tutto: acqua, pane non ci fai mancare niente. Tu per farci imparare il Tuo insegnamento ci dai catechiste, sacerdoti, suore e anche la Bibbia ed il Vangelo. Tu ci aiuti in qualsiasi occasione o almeno ci fai capire ed imparare. Tu ci hai fatto capire che Te sei una persona buona, gentile, ma non una persona cattiva che non aiuta, egoista che fa brutte azioni. Sei una persona semplice e anch’io voglio diventare come Te e non una persona che pensa solo a se stessa, si Gesu’, Tu mi hai dato dei buoni genitori che mi vogliono bene e tanti invece purtroppo non li hanno conosciuti o perché sono morti. Io Signore Ti ringrazio per tutto quello che fai per me. Anna Bucarelli I D O Gesu’, Tu che ci guardi e che ci proteggi dagli spiriti maligni, continua a proteggerci, noi che ogni domenica veniamo in Chiesa a pregarti e a stare insieme a Te: cantiamo, preghiamo per Te. Poi Tu ci chiami e noi per venire con Te, lasciamo la nostra famiglia e la nostra vita sulla terra, prendiamo una strada che ci porta a Te; poi ci troviamo anche noi a guardare gli altri dal Paradiso. Marco Candia Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” ID Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 24 Io ho iniziato a conoscere Gesu’ quando avevo quattro anni. Infatti ogni mattina, prima di andare all’asilo insieme alla mia nonna, dicevo due preghiere: Padre Nostro e l’Ave Maria. A Conoscere Gesu’ mi hanno aiutato la mia nonna, il prete, il catechista e le insegnanti. Quando ero piccolo infatti mi hanno sempre detto che Gesu’ era sempre con noi in ogni luogo si vada e che ci proteggerà sempre. La domenica o il sabato, quando vado alla messa, faccio sempre il chierichetto. Andando a catechismo ho imparato anche che Gesu’ perdona sempre qualsiasi azione cattiva si compia. Le messe che durante l’anno mi piacciono di piu’, sono la Messa di Pasqua e di Natale. Il giorno religioso piu’ bello della mia vita è stato quando sono passato a Comunione, perché ho potuto mangiare il Corpo di Cristo e bere il suo Sangue. Le parti della Messa che mi affascinano di piu’ sono quando il coro canta canzoni bellissime e quando il prete legge il Vangelo. Michele Consumi I D Come ho fatto a conoscere Gesu’ Io ho conosciuto Gesu’ attraverso i miei genitori, ma soprattutto attraverso la mia nonna. Quando eravamo piu’ piccini, io e mio fratello, eravamo fissi dalla mia nonna, perché i nostri genitori lavoravano. Prima di andare all’asilo, dicevamo insieme il Padre Nostro; anche all’ora di pranzo e di cena, dicevamo una preghiera. Ogni sabato alle 16.30, andavamo alla messa e la servivamo aiutando il prete. Alla Comunione, tutte le persone si alzavano e andavano a prendere l’Ostia ed io li ammiravo quando la mangiavano, perché sarebbe piaciuto anche a me poter assaggiare il Corpo di Cristo. Le prime volte che andavo alla Messa, mi piaceva cantare anche se non sapevo cosa bisognava dire; perciò prendevo il libretto delle preghiere e incominciavo leggere, così dopo tante prove, le ho imparate tutte a memoria e infatti a volte andavo a cantare nel coro della Chiesa. Dalla prima elementare in su, ho incominciato ad andare a dottrina, così potevo conoscere meglio la vita di Gesu’ che mi sembrava così interessante. Quello che io so di Gesu’ è che ci aiuta sempre in ogni momento della nostra vita; che ci perdona sempre sulle azioni brutte che compiamo e che ci segue sempre in ogni luogo si vada. Se io so chi è Gesu’, è perché i miei genitori e la mia nonna, si sono impegnati per insegnarmelo ed io li ringrazio, perché è una cosa importante e bella sapere chi è Gesu’, perché Lui è il nostro Salvatore. Rachele Consumi I D Ho sognato che molto tempo fa, in una collina, c’era una fattoria in cui abitavano molti contadini Che vivevano felicemente la loro semplice vita. Un giorno di primavera, però molto nuvoloso, sentirono degli strani rumori provenire da bosco; però tranquilli continuavano il loro lavoro. Dopo qualche ora, videro sbucare dal bosco molti lupi; loro impauriti, come tutto il paesino, combatterono e poi si rifugiarono nelle loro case. Purtroppo due contadini non ce la fecero e vennero sbranati dai lupi. Tutti i cittadini, avevano paura persino di aprire le persiane. Con il passare del tempo vennero uccisi molti uomini. Secondo me i lupi erano il diavolo che faceva del male agli uomini innocenti che non gli fecero nulla; lui aveva soltanto voglia di spargere odio, tristezza e dolore fra le persone. Lorenzo Danesi I D Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 25 Sto camminando e mi trovo davanti a due strade diverse: una è grande con scritto tante cose e invece quell’altra è piccola e davanti all’entrata c’è una croce con Gesu’. Io ragiono e direi che quando sarei morta sceglierei di prendere quella strada piccola piccola, perché io dico: L’amore non è guerra L’amore è una carezza di un bambino L’amore è quando il sole spende e siamo la domenica in casa con tutti i parenti, amici, genitori, nonni. L’amore è la contentezza di un bambino e gli occhi di un bambino quando piange perché sa che da grande scoprirà che l’odio di persone farebbero di tutto per avere una sola cosa. La felicità non sono i soldi, ma l’amicizia di una persona. Alla fine decido di prendere la cosa giusta, perché ho ascoltato le parole degli altri e anche se l’avrei ascoltati, avrei deciso di prendere la strada di Gesu’. Debora Mattoni I D Un aiuto per sconfiggere il male Sei piu’ importante del cielo e della terra; dell’acqua e del fuoco: sei tutto per me! Maria, Tu che non hai mai conosciuto il peccato, aiutami a sconfiggere il male e a non cedere alla tentazione perché non sono le cose materiali a rendere felici, ma l’amore e l’amicizia. Marta Mazzetti I D Sto camminando in una strada asfaltata: gli uccellini cantano nel cielo libero, il sole illumina tutte le creature. Mi pare che ci sia un laghetto; qua vicino sento l’acqua fresca che scorre nelle rocce… Ma all’improvviso una voce mi interrompe; una voce che mi dice di stare attenta e di prendere la strada giusta. Io esclamo:- Qual è? Gesu’ mi risponde che lo so solo io e che non lo può sapere nessun altro. :- non so la strada giusta, me la devi dire Tu! –Esclamo! :- devi seguire il tuo cuore mi dice convinto Gesu’. Poi dopo mi fa una strana domanda: - A chi hai voluto del bene e a che del male? Male no! Non ho voluto sempre bene volevo dirgli, ma tanto da oggi cambierò (i suggerimenti di Gesu’ sono come quelli di un babbo o di un tuo amico) E sono molto contenta di avere Gesu’ come amico che mi aiuta nei momenti difficili: mi conforta e mi fa sentire che Lui c’è. Francesca Paggetti I D La prima volta in Chiesa Io ho conosciuto Gesu’ quando ero piccola e la mia nonna mi diceva delle preghiere e mi spiegava chi era. Questo accadeva soprattutto nel periodo natalizio. Lei mi cantava anche delle canzoni come Tu Scendi dalle Stelle. Una domenica decise di portarmi in Chiesa. La Chiesa dove mi portò era vicino a casa sua; arrivata al portone ero emozionata come se dovevo salire sulla luna. Quando vidi l’enorme altare, posto su na specie di palco, perché così le persone potevano vedere meglio, chiesi Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 26 alla mia nonna cosa era e a cosa serviva. La nonna mi disse che li ci stava il sacerdote per celebrare la Messa. I contenitori per l’Acqua Santa erano enormi. Sul soffitto della Chiesa sono raffigurati grandi dipinti raffiguranti angeli. La prima esperienza in Chiesa me la ricorderò per sempre, perché ho avuto contatto con Gesu’. Claudia Sillo I D Caro Gesu’ Caro Gesu’, grazie per avermi dato dei genitori così bravi con me. Ti dico ancora grazie per la sorella, la nonna e lo zio, perché senza di loro non saprei come fare i compiti e studiare; insomma mi stanno sempre dietro. Se non avessi avuto la mia sorella non mi divertirei da solo a giocare. Grazie di tutto Gesu’. Ti voglio bene. Ciao Giulio Verlato I D Caro Gesu’, Caro Gesu’, io mi chiamo Sara e ti volevo chiedere di aiutarmi a crescere bene: sai in questo momento le cattive compagnie mi potrebbero trascinare e io non lo vorrei. Sono nel buio piu’ completo e tu mi devi aiutare a trovare la strada illuminata: quella fatta di bontà, affetto e amore per il prossimo. Se mi aiuterai, ti ringrazierò moltissimo. So già che mi aiuterai, perciò Ti ringrazio molto. Grazie Gesu’ Bagnoli Sara I E GRAZIE Grazie Gesu’ per avermi dato la vita proprio nel giorno della Madonna: l’8 settembre; Grazie dei genitori protettivi e affettivi che mi hai dato. Grazie degli amici generosi e simpatici che hai creato intorno a me. Grazie di avermi dato la possibilità di vivere nella serenità con tutti, soprattutto con i genitori: di questo Ti ringrazio. Grazie di tutte le cose belle che hai creato, come la natura. Quindi, grazie della vita che mi hai dato, dal profondo del mio cuore, che in questo momento è pieno di gioia. Un grazie e un grazie ancora a una persona veramente speciale. Arantxa Bucarelli I E GRAZIE GESU’ Grazie Gesu’ di avermi dato dei genitori così disponibili con me: di questo Ti ringrazio. Grazie di avermi dato degli amici molto simpatici: di questo Ti ringrazio. Grazie di avermi dato la possibilità di vivere serenamente con tutti: di questo Ti ringrazio. Un grazie veramente speciale dal profondo del cuore per esserti sacrificato dandomi la vita: per questo Ti ringrazio scrivendoti questa poesia. E per finire un grazie speciale ad una persona fondamentale. Sofia Cenni I E Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 LA MADONNINA Cara Madonnina, te sei come la mia mammina. Sei buona, sei bella Come una margaritella! O Madonnina Sei molto bellina Veronica Ciccone I E pag. 27 LA MADONNINA O Madonnina, Tu sei molto brava, aiuti i poveri ed i malati; non vogliono mangiare e Tu li fai mangiare per farli sopravvivere. Io Ti prego tutte le notti per fare in modo che ci sia pace tra gli uomini GESU’ Caro Gesu’, Tu sei il nostro Salvatore, che Ti sei fatto uccidere per noi. Siamo molto grati che ci hai aiutati e per questa cosa che hai fatto Ti voglio bene Veronica Ciccone I E GESU’ Io Ti voglio tanto bene Gesu’. Voglio dirti qualcosa, parlare a Gesù alla sua Madre, la mamma di Gesù che si chiama Maria. Gesù ci vuole bene come Maria. Raffaella Danesi MADONNINA SANTA O Madonnina, Madonnina Santa, Tu che hai accettato in grembo Cristo fatto persona. O Madonnina, Madonnina Santa, Tu che l’hai accudito e protetto facendo lo stesso con noi. O Madonnina, Madonnina Santa, Tu che avevi donato a Cristo l’amore eterno di una madre; lo stesso dono che fai a noi. O Madonnina, Madonnina Santa, Tu che c’eri insieme a pochi altri a soffrire accanto a Dio il dolore non solo della Croce, ma del mondo intero. Neri Fuochi I E SONO FELICE….GRAZIE A LUI! Un bel giorno, la famiglia, gli amici, la scuola…Sono loro a farmi sentire felice qui sulla terra; ma lassu’ dove abita colui che mi permette di essere felice, c’è anche una donna al suo fianco: Maria, colei che accetta il fatto di permettere agli uomini di conoscere Gesu’. E’ questa la Sua importanza. Quando penso alla felicità, mi viene in mente la mia famiglia e a quanto ha fatto per rendermi felice. Mi ha reso felice volendomi bene e non viziandomi come si pensa quando si è piccoli. Solo Lui mi poteva donare un gioiello così prezioso come la famiglia… Gaia Moretti I E LA MADONNINA O Madonnina, io Ti voglio tanto bene. Tu sei gentile e buona. Aiutami a crescere e ad ubbidire. Ti prego, fai sparire la guerra. Aiuta i poveri. Dai loro del cibo. GESU’ Gesu’, Tu ti sei fatto uccidere per salvarci. Io Ti ringrazio e Ti voglio dire che hai fatto una cosa davvero grande nei nostri confronti….GRAZIE Chiara Paggetti I E …10 domande per 10 risposte… Che cos’è il voler bene? Sono sicura che chiedendolo a 10 persone diverse avrei 10 risposte diverse! E…questo perche? Forse perché ognuno di noi ha un modo tutto suo per dimostrare il voler bene! C’è solo una persona che riesce a voler bene a tutti noi in modo diverso per ciascuno: DIO Federica Tozzi I E Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. O Signore, figlio dell’Onnipotente, che sei stato anche sofferente; grazie per le meraviglie che ci hai donato; una famiglia ci hai creato ed un cervello ci hai messo in testa un cuore in pancia che cresca. E Tua madre, la Madonna che è una santa e vergin donna è Lei che ha saputo dire di “si” e questo ha salvato l’umanità Federico Ceccarelli II D Caro Gesu’ Io Ti adoro, perché fai star bene la mia famiglia, me e i miei parenti. Gesu’, io credo in Te e Ti prego in qualsiasi momento della giornata, perchè Tu, fai star bene tutte le persone del mondo e perché non fai accadere una terza guerra mondiale. Per il bene di tutti, queste disgrazie non farle mai accadere. Gesu’, io Ti adoro e canterò per Te. Davide Cittadino II D Caro Gesu’, Sei molto bravo e spero che da lassu’ stai pregando per il mio gatto Dravo tengo molto a lui, ma sai che c’è qualcuno che ci tiene a noi sai che io dico ahi! Quando mi faccio male penso a Voi Che da lassu’ mi dice giu’ giu’ E senza di Voi da solo non potrei All’inferno forse andrò e spero di dire su su E poi anche da solo non vorrei Luigi Codella II D Padre, grazie di tutte le cose che sono state create Adesso le creature vivono beate. Padre veramente Santo fonte di salvezza Tu che porti la purezza per ogni peccato di ogni speranza del creato. Signore grazie per il mondo Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” 28 Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 29 che all’apparenza sembra rotondo ma in realtà è immenso e bello. Guardando verso il cielo mi accorgo che è vero Gesu’ esiste davvero! Grazie Grazie Grazie! Caterina Della Luna II D Altissimo Onnipotente buon Gesu’, Tue sono le lodi, la gloria e l’onore e ogni benedizione. Laudato sia, mio Gesu’, con tutte le Tue creature, specialmente il signor fratello sole, il quale giorno e illumini noi per mezzo di Lui. Laudato sia, mio Gesu’ a caussa di sorella luna e le stelle: in cielo l’hai formate chiare, preziose e belle. Laudato sia mio Gesu’, per fratello vento e l’aria, il tempo nuvoloso e quello sereno e ogni tempo Per lo quale alle tue creature dai nutrimento. Laudato sia, mio Gesu’, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile e preziosa e pura. Laudato sia, mio Gesu’ per fratello fuoco, per lo quale illumini la notte: e ello è bello e che da ioia e robusto e forte. Laudato sia, mio Gesu’, per sorella luna, nostra madre terra, la quale ci nutre e ci alleva e produce diversi con coloriti fiori ed erba. Laudato sia, mio Gesu’, per quelli che perdonano per il tuo amore sopportano malattia e sofferenza. Laudato e benedicente mio Gesu’ e ringraziatelo e servitelo con grande umiltà. Enrico Michelacci II D GESU’ PREGA PER NOI Gesu’, ringrazia il Signore per l’intelligenza che ha dato agli uomini, così che hanno potuto scoprire cose indispensabili per la vita. Gesu’, ringrazia il Signore per gli studi fatti dagli uomini dall’antichità ad oggi, grazie ai quali possiamo ampliare la nostra cultura. Gesu’, ringrazia il Signore per le meraviglie che ci sono nel mondo, aiuta gli uomini a capirne l’importanza. Prega Gesu’, per tute le persone che muoiono per colpa dell’alcool e della droga. Prega Gesu’, perché torni la pace nel mondo e fai finire la guerra in Iraq, che ha già fatto morire molte persone. Prega Gesu’ per tutti noi! Niccolo’ Moradei II D Vedo qualcuno laggiu’, dev’esser per forza Gesu’. No, non vedo nessuno lassu’, sto parlando di me Gesu’. Dico a Te, Gesu’, che stai lassu’, puoi venire un attimo giu’, così parliamo tra me e Tu, dei problemi che abbiamo quaggiu’ e dei problemi che ci sono lassu’ Stefan Neagu II D Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 30 Le nostre giornate sono vissute dai sentimenti, le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini che in questo momento, vivono ringraziando Gesu’ del miracolo della vita, del miracolo dell’amore, che colma il cuore di spensieratezza e serenità. Tali sentimenti ci riscaldano nelle dure giornate invernali e ci aiutano nelle prove dure che ha in serbo la vita per noi. E’ Gesu’ che ci da la forza di perdonare, di resistere le sofferenze per amor suo. La parola del Signore è nel cuore dei fanciulli, Lui è vita eterna, luce dei nostri passi e aiuto nella nostra vita. Altissimo Salvatore, nostro unico e solo amore. Gesu’ gli angeli sono portatori della Tua parola e noi ne siamo il gregge smarrito; riportaci nella giusta via. Il solo Tuo pensiero mi porta la mente a ricordare le cose belle della vita, l’amore per le persone e quanto è grande il Tuo nome sulla terra, mio Santissimo, Altissimo Salvatore, Gesu’. Maria Laura Nibi II D Gesu’, Tu che sei diverso Almeno Tu nell’universo Io so che tornerai E a tutti ci aiuterai Un giorno o l’altro verrai da me E poi mi porterai con Te Con Te partirò, su nuvole per i cieli Dove non so Per sempre rimarrò con Te Manuel Paggetti II D O signore, nostro Dio, quanto è grande il Tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la Tua magnifica patria. Con la bocca dei bambini affermi la Tua potenza contro i Tuoi avversari, per ridurli al silenzio. Se guardo il Tuo cielo, opera delle Tue dita, la luna e le stelle che brillano in cielo. Ogni giorno ci si fanno tanto domande: cosa è l’uomo perché te ne ricordi come il figlio dell’uomo perché te ne curi? Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle Tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi e tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna, gli uccellini nel cielo e i pesci del mare che percorrono le vie marine. O Signore nostro Dio, quanto è grande il Tuo amore su tutta la terra. Francesca Tribolini II D Mentre Maria prega col cuore, Le appare un angelo del Signore. Le dice: Maria, sei stata scelta, perché sei la donna piu’ benedetta. Ha detto che avrai un bel bambino, esso sarà molto piccino, ma sarà giusto e con la gente, saprà perdonare la loro semente. Da adulto guarirà le persone, e sarà buono, e da quel cielo, rriverà un tuono. E la voce di Dio, spezzò un grande tiglio. Disse: ascoltatelo, questo è mio Figlio. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Elisa Batistoni III D Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 31 Caro Gesu’, io Ti dico soltanto di proteggere me e tutta la mia famiglia. Per me sei una persona importante che è con me ogni minuto, che mi indica la strada giusta e che quando faccio cose brutte come rispondere male ai miei genitori, mi punisce e fa bene. Non sopporto le persone che ti offendono in continuazione; ancora ho da capire che senso ha bestemmiare. Uno può rispondermi dicendo che bestemmiando una persona si può sfogare, per me uno si può sfogare senza offendere nessuno ma in altri modi. Io penso che bisogna avere rispetto per tutte le persone. Io spero che Te porterai sempre tanta pace in tutto il mondo. Ginevra Gerini Collecchia III D Nessuno è un idolo. Non si può vivere e crescere da soli. La solitudine è morte, la comunione è vita. La vita umana è vita con gli altri, una vita per gli altri. Per crescere, per maturare come uomini e maturare come donne, è necessario saper guardare attorno a se e davanti a se. Saper uscire dal proprio guscio per incontrare gli altri, partecipare attivamente alla vita sociale, impegnarsi a costruire una comunità migliore. Giuseppe Falcone III D Gesù, Tu sei quello che ci ha salvato e per questo Ti voglio molto bene. Io so solo che sei molto buono e Ti prego sempre per la mia famiglia. Fino ad ora Ti sei sempre curato di tutta la mia famiglia e non solo. Grazie Lapo Fuochi III D LA VIA DELLA RIVELAZIONE Non solo l’uomo cerca Dio, ma anche Dio viene incontro all’uomo; toglie il velo di separazione e si fa conoscere. Il cristianesimo si definisce una religione rivelata proprio perché Dio si è manifestato ad Abramo, a Mosè, ai profeti ed infine si è fatto uomo nel suo figlio Gesù. Al movimento di Dio che si rivela, che invita l’uomo alla comunione d’amore con Lui, l’uomo è chiamato a dare una risposta. Se l’uomo accetta di entrare in comunione con Dio, nasce la fede. La fede per i cristiani, è la risposta positiva dell’uomo alla parola e alla volontà di Dio: la risposta d’amore. All’amore con Lui Dio la ama da sempre mediante la fede l’uomo ripone in Dio l’adempimento di ogni speranza, di ogni amore e di ogni ricerca di scusa, ascolta, raccoglie e da il suo assenso alla verità che Dio ha rivelato mediante suo “Figlio Gesù”. Silviu Mastacan III D Quando vedo attorno a me un mondo orrendo, penso a Te Signore e sogno un mondo migliore, dove non esistono persone cattive, dove le bombe che cadono sono fatte di caramello, dove i bimbi hanno sempre il sorriso sulle labbra e dove non ci sono più persone che soffrono… Però, quando mi accorgo che era un sogno, mi rattristo… ma ci sei Tu ed io ci credo ancora, perché so che al di la delle nuvole, esiste un mondo migliore. Certo, non come quello che immaginavo, ma sicuramente bello. Grazie Signore, perché mi stai sempre vicino e mi dai tanta SPERANZA! E come diciamo noi adolescenti….T.V.B! Michela Nibi III D Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 32 Chi ama è paziente e premuroso. Chi ama non è geloso, non si gonfia di orgoglio. Chi ama è rispettoso, non va in cerca del proprio interesse, non conosce la collera, dimentica i torti. Chi ama rifiuta l’ingiustizia. La verità è la sua gioia. Chi ama, tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta; non perde mai la speranza. L’amore non tramonta mai. Andrea Sberti III D Questa prosa la scrivo per l’uomo piu’ importante della mia vita, l’uomo che mi ha dato la vita, la fortuna di avere una famiglia; quest’uomo è Gesu’. Gesu’ oltre ad avermi dato tante cose bellissime, mi ha fatto capire cosa vuole dire amare, rispettare il prossimo… e dopo tutto è anche l’uomo che mi ha creato, l’uomo che mi fa passare momenti belli e brutti, l’uomo che mi è sempre accanto e che mi da sempre consigli esatti. Ogni giorno che passa, io cresco e sento che Lui, Gesu’, mi è sempre vicino come se fosse un organo indispensabile al mio corpo e come se fosse il mio pane. Mamma e babbo mi hanno sempre insegnato a pregare prima di andare a letto, quando ci si sveglia e prima dei pasti; sono due anni che prego anche se non me lo ricordano i genitori e sono sicura che farò sempre così, fino a quando non avrò figli a cui insegnerò a farlo. Pregare secondo me è un momento in cui pensi e arrivi da Gesu’ e credo che bisogna farlo sempre con amore. Giulia Tapinassi III D Caro Gesu’, ma quando da morte passerò alla vita, sento già che dovrò darti ragione Signore. E come un punto sarà nella memoria Questo mare di giorni. Allora avrò capito come belli Erano i salmi della sera; e quanta rugiada spargevi con delicate mani, la notte, nei prati, non visto. Mi ricorderò del lichene Che un giorno avevi fatto nascere Sul muro diroccato del convento E sarà come un albero immenso A coprire le macerie. Allora riudirò la dolcezza degli squilli mattutini Per cui tanta malinconia sentii Ad ogni incontro con la luce. Allora saprò la pazienza Con cui m’attendevi; e quanto mi preparavi, con amore, alle nozze. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Stefano Tizzano III D Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 33 Caro Gesu’, Tu mi sei sempre stato vicino, da quando io sono venuta al mondo; mi hai fatto nascere in una famiglia stupenda, che mi ha dato tutto quello che si potesse desiderare. Per questo non ti ringrazierò mai abbastanza. Mi hai dato la gioia di conoscere le persone che oltre alla famiglia amo di piu’: i miei carissimi amici, che conosco da quando ero piccola. Poi mi hai resa ancora piu’ felice facendomi nascere in questo piccolo paese che si chiama Strada in Casentino, dove ogni cosa, ogni piccolo dettaglio, per me è bellissimo. Non finirò mai di ringraziarti abbastanza per tutto quello che mi hai dato e per ricompensarti, ogni giorno prego e, perché oltre che rendere felice me, Tu renda felice le persone che non sanno piu’ cosa vuol dire la parola e il sentimento “felicità”. Grazie di tutto Alice Verlato III D OH GESU’ MIO Se dalla immensità del cielo poso lo sguardo sulla terra, scopro meraviglie senza numero e il mio occhio passa di stupore in stupore. Gesu’, per i cristiani è la via di accesso di Dio. E’ Lui stesso che lo dice: Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al padre se non per mezzo di me. Se conoscete me conoscerete anche il Padre, Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. Io sono il padre della vita…se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno. Dio, come afferma la Bibbia, ha creato l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza e quindi essi non sono marionette nelle sue mani. Dio non è il burattinaio che muove i fili a cui sono attaccati gli uomini. Gli uomini sono liberi di corrispondere all’amore di Dio e di entrare nella relazione con lui oppure di non corrispondere o addirittura contrapporsi alla Sua volontàGesu’ per i cristiani il figlio di Dio che, diventando uomo, unisce una volta per sempre Dio e l’umanità. In Lui ogni uomo può trovare la risposta di Dio alle sue domande piu’ profonde, alle sue aspirazioni piu’ grandi, ai problemi della vita e della storia. Tu per me, Dio, sei unico. Hai creato anche la terra. Per me sei unico. Eva Paggetti II E Gesu’, perché non mi aiuti? Io ho bisogno di Te. Sono un ragazzo buono, eppure non mi sento molto felice. Aiutami a seguire il Tuo cammino. Tu che illumini il mondo, con la Tua luce interiore, oh Gesu’, Tu che ci doni il perdono, riporta la pace nel mondo e fai finire la guerra in Iraq e in Pakistan. Aiuta quei bambini poveri Dalle bombe e dal patire della fame. Aiutami a realizzare questi desideri. Amen Oh Gesu’, aiutami Tu che stai lassu’ nel cielo piu’ blu torna quaggiu’. Finisca la guerra, inizi la pace impari la terra a far meno strage. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Riccardo Lanini II E Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 Togli la fame Ai bambini dell’Africa Togli il fucile Ai bambini dell’Afganistan. Dona una scuola Ai bambini poveri Perché anche loro hanno gli stessi diritti Che abbiamo tutti Non posso pensare Cosa hanno fatto di male. Con tutto questo Vorrei un mondo migliore Fatto di pace e amore pag. Andrea Tapinassi 34 II E Se dall’infinita immensità del cielo poso lo sguardo sulla terra, sorvolo osservando meraviglie e il mio occhio passa di stupore in stupore. Mi chiedo chi è l’inventore di queste meraviglie, si in parte l’uomo, ma il vero creatore di questa meraviglia è Lui, l’unico: Dio!! Anche la natura con la sua bellezza complessiva e ordine provoca stupore che apre al riconoscimento e alla lode di Dio. Lo stupore e la meraviglia sono sentimenti improvvisi provocati da qualcosa inatteso che ci affascina e ci lascia a bocca aperta per la sua bellezza. E’ come quando ci offre un dono inaspettato: una gioia forte che ci afferra il cuore. Di fronte alla bellezza della vita e della natura, capita di rimanere stupiti e meravigliati: è come se la vita e l’universo parlassero di una realtà piu’ grande di quella che si vede e si può toccare. Questa esperienza fa si che l’uomo si ponga delle domande che nè la scuola, nè la scienza può rispondere ma solo la religione e la fede in Dio. E con questo voglio concludere invitando tutti ad avere piu’ fede e a credere in Dio Daniela Lanini II E Fin dall’antichità l’uomo si interroga sull’origine del mondo e dell’universo e sui problemi fondamentali come ad esempio la vita e la morte. Ma l’uomo ha anche saputo rispondere a queste domande: Dio esiste e con Lui Gesu’ Cristo e la Madonna. Il Signore ha creato tutto quello che vediamo: la vita, la terra e tutte le sue bellezze. C’è stato un personaggio un tempo, Gesu figlio di Maria che diceva di essere figlio di Dio. Gli uomini non credendogli, lo condannarono alla crocifissione perché dicevano che aveva bestemmiato contro la parola di Dio. Gesu’ si fece crocifiggere senza reagire e subì una morte lenta e dolorosa. Ma Gesu’ lo fece solamente per salvare la terra e l’uomo, perché Gesu’ è veramente esistito ed è veramente il figlio di Dio e per provarlo è risuscitato per noi. Credo che nessun uomo si sia mai sacrificato e non si sacrificherà mai per l’umanità così tanto come Gesu’ Cristo. Con questa mia lettera, vorei far capire agli uomini, quanto Gesu’ si sia sacrificato per noi e a farci pensare in un mondo nuovo, migliore, senza guerre ma di bontà e di pace. Francesca Giuntini Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 Ambito Adulti e Giovani laici Sezione Preghiera in poesia Tavola mistica Tu dici: «Come puoi accettare la mediocrità del mio vissuto? L’esile trama dei miei gesti non basta certo a riscattarla!» Raccogli pagliuzze e con le travi del risentimento puoi imbastire un’arca per portare in salvo i tuoi timori. Poi ribadisci: «Non c’è più sponda alla Parola, la risacca ha bisogno di altri lidi, di nuovi approdi la memoria per condurci oltre la somma dei passi sbagliati.» Maria semplicemente ha accolto la Parola e ne ha fatto vita. Alza la palma della destra in sintonia col sacrificio e la sinistra rendila un nido: il tuo respiro è accompagnato, i tuoi pensieri si fanno strada con umiltà e coraggio se lasci operare in te il Consolatore. Vedi? La liturgia può sembrare una sequenza inerte ma dietro c’è più di un mero tuffo al cuore, di un’emozione facile. La mia resurrezione è un fatto come la mia crocifissione non basta il tuo desiderio per credere la mia grazia sola. sì. Alessandro Ramberti (Rimini) Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” pag. 35 Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 Smarrita ho la Via…. (riconducimi a Lui) Un passo esitante ed a questo un altro incerto segue. E’ buio oggi nel mio quotidiano cammino, ed io ti cerco Madre Celeste. Lo smarrimento è tanto, troppo, e la fede vacilla sussulta trema, rende il percorso tormentato il cuore cupo, la voce tremula. Non saprei cosa fare, ora, se non potessi ancora sentirti seppur in lontananza. Lo so, lo spazio che adesso mi separa da Te non è mai stato accresciuto da un tuo allontanarti, giacché la tua materna voce, sempre mi fu vicina nel tuo amorevole tracciare la retta Via…. ma il mio orecchio ascoltava altrove. Assordato da altre sterili voci. Tu Madre Suprema non lasceresti un tuo figlio smarrirsi nelle tenebre dell’anima, e allora TI PREGO avvolgimi nel manto della tua infinita e misericordiosa dolcezza, prendimi per mano e riportami lungo la strada verso il Giusto. Riaccompagnami sul sentiero di Vita. Smarrita ho la Via…..riconducimi a Lui. LUIGI FORMISANO CHIETI Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” pag. 36 Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 NON SOLTANTO Non bisogna essere tanto ingenui nel credere che la sola bontà della umanità, risolva tutti i problemi. Essa, comunque, apre i cuori al dialogo, alla comprensione, al mutuo rispetto, alla collaborazione. E, nella Preghiera, ogni azione non rimane esteriorità inconcludente, ma acquista valore e nel labirintico dolore della vita pag. 37 genera i frutti di ogni intelligenza e di ogni cuore, con cura particolare verso coloro che ci sono più vicini nell´ambito familiare e con l´uso saggio e moderato delle ricchezze della Natura che la Provvidenza ha sparso nel mondo in modo appropriato! Estella Tomaselli Sanacori Monterotondo RM Ma io vado alla Cappella del Miracolo Eccomi! Oggi giornata scura. Cuore pesante. Eccomi! Il mio rifugio, luogo del mio silenzio. Questa cappella buia, spoglia: davanti passa chi sale ai piani superiori pieni di luci, ori, fiori e canti; Dietro, il passaggio delle auto fa tintinnare il vecchio lucchetto del portone: sembra un campanellino di richiamo. Ma io sono qui davanti a te, cara mamma. Nel tuo silenzio parlante mi lascio abbracciare sicura che tu mi ascolti. Sicura che tu capisci appieno le mie paure, le mie speranze che poi sono certezze. La statua è un po’ sporca, le tue mani sono rotte ALBERTA COLASANTI ma quel Gesù Bambino che ci mostri risponde a tutte le mie domande. Che hanno tutte la stessa risposta : AMORE. Da te ho imparato l’umiltà dell’amare Dio, la pazienza di aspettare Dio, la fiducia nell’aiuto di Dio. Questo Gesù che hai cresciuto con la stessa trepidazione con cui ho cresciuto i miei figli, anche Lui sa, anche Lui comprende e Lui sicuramente può. Per questo vengo spesso a trovarti, dolce mamma, Madre di tutte le mamme, Madre del Cristo, Madre del Buon Consiglio, Aiuto dei cristiani. Prendici per mano e guida i nostri fragili passi verso l’unica giusta via. Non ci lasciare soli. Ti prego. SAN GIOVANNI VALDARNO (Arezzo) Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 Invoco Madre bambina, che accogliesti con fede semplice il tuo santo destino, volgi a noi figli il tuo sguardo di compassione feconda che tutto illumina e beatifica. Invoco Te Regina di pace, Madre d’ogni madre, speranza di conforto perpetuo; tendi a noi le braccia che furon culla dell’Uom Divino e come in quel primo dì e in quei che dopo furono offri rifugio a chi in Te confida. Guidaci in quel tortuoso cammino verso il giusto che fu già tuo nei faticosi passi che ti portarono al giaciglio di Betlemme. pag. 38 Illumina col tuo salvifico sorriso, gli oscuri antri che in cuori di pietra, sordi alla tua voce, talora dentro di noi insidiosamente mesti albergano. Di ogni piccolo nodo che nel terreno transito la sofferenza dello spirito a noi uomini regala, grazie al potere del tuo immenso amore, trame d’incanto per la nostra anima tessi Accogli sotto l’immenso manto della tua misericordia chi la Strada lungo il percorso smarrisce, affinché al caldo tepore della tua materna protezione, Stella Polare della nostra fede nei nostri giorni futuri tu sempre sia. LUIGI FORMISANO CHIETI IN CAMMINO CON GESU’: ASSIEME A MARIA La mano nella mano, il passo cadente accanto a quello svelto, gioioso della mia fatina che saltellando mi trascina verso il boschetto. “Dai nonna, spicciati, vieni, vieni a vedere!” “Piano, piano, amore, nonna non ce la fa a starti dietro!!” Il sole scintilla e ci riscalda in questi primi giorni di autunno; è già finita l’estate e un lungo, noioso inverno ci attende nel nostro piccolo paese di mezza montagna. “Guarda nonna”, la mia piccola mi indica una nicchia in pietra da dove Una Madonnina ci guarda e ci sorride. “Nonna, guarda come è bella, lo sai chi è? Mi guarda con curiosità, forse pensa che io non sappia la risposta. “Allora nonna?” “Certo amore, che so chi è: è la Mamma di Gesu’!!” Poi aggiungo: “E’ Madre Nostra”. “Ma io ho già una mamma!” Esclama felice la mia piccola. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 39 “Certo, ma questa è la nostra Madre Celeste!” “Dai nonna, che dici? Lo vedi che è bianca..!” Mi viene da sorridere, piccola mia, ancora non sai tante cose, ma te le insegnerò con tanto amore! “Si dice Madre Celeste, perché è in cielo, vicino a Gesu’ e con il suo amore, con il suo aiuto, ci guida e ci porta a Lui. Ci indica la via giusta per piacere a Lui e per fare con il suo aiuto, la Sua volontà!” La mia piccola mi guarda un po’ strana, mi rendo conto che ancora non capisce bene a chi mi rivolgo con quel “Lui!” Coglie un fiore e lo posa davanti alla Madonna, poi mi prende per mano e sorridendomi dice: “andiamo a casa nonna, possiamo tornare domani?” La guardo e sorrido. “Certo amore, torneremo per tanti domani, finchè Lui vorrà!” Franca Boattini Verdi - Pratovecchio (AR) PREGHIERA PREGHIERA Signore, fa che la mia casa Sia la Tua casa, fa che ogni persona che vi entri provi un senso di soave ristoro dell’anima, di pace interiore, di gioia nel cuore e di luce positiva. Fa che ogni centimetro di queste mura Siano impregnate di calore Divino. Il Tuo calore Signore Quello che solo Tu sai donare Distribuendolo a chi vuole accoglierlo e ancora più a chi pena di non averne bisogno. Fa che in ogni angolo di questa casa Per tutti appaia a caratteri cubitali La scritta “Ti voglio bene” Tua per sempre Signore Cara Amica Quando sei triste, siediti Ed in silenzio aspetta di sentire la voce del tuo Angelo Custode. Egli ti tranquillizza, ti rasserena, ti coccola, ti solleva da ogni affanno. Non aspettare d’esser triste per ascoltare Chi non ti abbandonerà mai, chi ti ama veramente, chi ti protegge senza nulla chiedere. Impara ad ascoltarlo piu’ spesso, così facendo perfezionerai sempre piu’ la tua acustica e potrai sempre piu’ comunicare, migliorando così l’ascolto dei Suoi messaggi d’amore. Egli vive solo per te, non dimenticare. Io parlo per esperienza. Io l’ho sperimentato E ne sono fiera e felice Grazie Signore De Cola Nunzia Ada Motta Calastra (Me) De Cola Nunzia Ada Motta Calastra (Me) Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 40 Preghiera di una Catechista Signore sappiamo quanto è grande la tua misericordia, per questo ti chiediamo di guardarci con occhio benevolo se non abbiamo fatto e non abbiamo dato a questi bambini tutto quello che tu avresti voluto. Noi abbiamo messo le nostra umanità ma, consapevoli dei nostri limiti, affidiamo a te quanto abbiamo seminato affinché tu lo faccia fruttificare. Ti chiediamo di benedire questi bambini, di metterli sotto il tenero sguardo della Vergine Madre, di riempire i loro cuori del tuo amore e di proteggerli sempre da ogni pericolo e da ogni male. Preghiamo Graziella Giustizi – Soci (AR) Quando verrà la morte Quando verrà la morte e nella notte nera il suo respiro abbraccerà il mio corpo, No, non temere non aver paura se tu quel giorno non sarai già morto Non sarò sola lungo quel viaggio dal quale non potrò più far ritorno… lo porterò con me quel tuo sorriso forse un po' stanco se sarà invecchiato Io porterò con me tutte le cose belle che in questa vita tu,m'avrai donato E le risate stridule gioiose dei nostri figli quando la domenica giocavano correndo per i prati lo porterò con me tutti i dolori che assieme noi avremo sopportati No non temere, non aver paura quando verrà la morte e nelle notte nera il suo respiro abbraccerà il mio corpo. Franca Bottini, Casalino di Pratovecchio (AR) Alle mamme Care mamme ognuno nasce con la propria stella ognuno segue la propria strada ognuno porta la propria croce ognuno di noi ha i giorni contati sulla Terra La vita non è nostra ma del Padre nostro Da lui siam venuti e a Lui ritorneremo Dunque non fasciamoci la testa perchè anche i figli nostri che in prestito abbiam son Suoi E allora mamme non piangete perchè il vero incontro la vita eterna insieme sta lassù ove regna L’AMORE. S. Agostino: "Rende felice l'uomo soltanto chi l'ha Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” cercato". Nunzia Ada De Cola Motta Calastra (Messina) Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 41 Solo per Amore Che dono immenso ha fatto per te l'Onnipotente. Ti ha fatto pura, o splendida creatura. Ti ha preservato dall' Antico male. Solo a te! Unica, magnifica. Quando t'apparve l'angelo nell 'umile tua casa eri da poco fanciulla, piena di sogni e giocosa. Quando ti disse distinte, quelle superbe parole troppo pese per te. Le scolpisti nel cuore, senza dire lo! Perchè? Tu l'accettasti con amore. Un amore sì grande, un amore totale. Nel tuo grembo sì puro dove Dio dimorò. Ed il tuo latte materno, lo nutrì e lo sfamò. Egli il Re della vita nacque pieno di stenti. Tra lo sterco di bue nella paglia bagnata tra muggiti e correnti. Quanto amore gli hai dato. Il tutto e il nulla si sono uniti. L'antica alleanza è tornata. Tu sei l'arco pieno di luce che hai riportato l'uomo a Dio. Dio ha avuto bisogno di una Donna per rifare l'alleanza. E questa donna è l'umile Maria. Questa giovinetta Ebrea non istruita, non sapiente ma umile e disponibile, a qualcosa di troppo grande per lei. E Maria non s'è posta domande. L 'ha accettato senza condizioni. Poche parole chiare e bisbigliate. Sono la tua umile Serva o Dio. Sia fatta la tua volontà! Ed è per questo che ti ha messa al disopra di ogni essere umano. Sei tanto grande e splendente che nè stelle, ne' sole ti competono. La tua meravigliosa vita Vissuta solo per amore. Contornata di privazioni, fughe, dolore. Da l'inizio alla fine. Sino alla morte di tuo figlio. Quel figlio non voluto dalla carne, Ma dall'Onnipotente. Troppo grande è il mistero. E troppo forte lo stupore. Troppo umile la fanciulla. Ma Dio non ama i superbi. Non ama i potenti. Egli ama gli umili, i semplici, i miti, i poveri. Ed ha scelto Maria. In tutti i tempi. Questa sorridente semplice ragazzina l 'ha fatta divenire Regina dell 'umanità, arco tra il cielo e la terra. Il suo nome rimbomba più di un tuono su l'universo intero. Negli oceani infiniti. Nelle cime imbiancate dei monti. Sui deserti assetati. Maria, Maria, Maria, Maria! E l'eco si espande su tutti i morenti che invocano il tuo aiuto. Su giovani vuoti ricolmi soltanto di sesso. Di giovani corpi venduti e mai così in basso caduti. Maria, Maria. Maria. Di vite spezzate da droga, e bimbi venduti, ammazzati Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 e vecchi dai figli lasciati. Sei tu la loro speranza, tu sola la loro certezza Maria il tuo nome è carezza. Ed il vento che non ha tempo Trasporta e ripete ancora Le parole dettate da Dio a l'angelo. Ti saluto o Piena di Grazia Tu sei Benedetta tra le donne E tutte le genti ti chiameranno…Beata. Quando arrivò anche per te Come figlia di Adamo l'incontro pag. 42 con la morte. Hai avuto tu sola, dopo tuo figlio il privilegio di non toccare il sepolcro. Tu Regina della vita. Non potevi marcire nella terra. Ma sei assunta nel cielo in carne ed ossa da Dio e tuo Figlio. In quella luce che non avrà mai fine. E su quei cieli che non hanno tempo. E sotto il tuo grande e immenso manto. Ammireremo il tuo volto di infinita bellezza e Amore per l'eternità. Orazio Moretti - Firenze Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 43 Ambito Adulti e Giovani laici Sezione Testimonianza in prosa CON MARIA INCONTRO A GESU´ Avvenne domani Solitari pensieri giungono al calar della sera: sono ricordi, speranze, frammenti di luce screziati qua e là da ombre vaganti che mi corrono incontro ed improvvisi si perdono nel labirinto sconfinato della mente. In quel continuo fluire di idee é costante la domanda se mai un giorno, dopo un cammino tra innumerose umane vicende, si riuscirà a comprendere la giusta misura del vivere e se mai si troverà la stella guida che illumini il cammino di vita o la bussola che alimenta ed orienta la visione del mondo. Intorno é un oceano sconfinato di forme, di richiami, lusinghe, sentimenti, tanti da rendere difficile, nella confusione delle moltitudini, la scelta della dimensione perfetta alla quale ispirarsi per approdare senza macchie alla meta finale. Tra ansie, emozioni e chimere si percorrono sentieri interminabili di anni alla ricerca della Verità, del Bene, con tenacia instancabile, con desideri mai domati, si attende che una voce amica parli nell’intimo, che magari da una pieve solitaria un rintocco di campane all´ora crepuscolare ci chiami per la preghiera della l’Ave Maria, E qui, ai piedi dell´altare. nei momenti di mistica ascesi, complice la magia del tramonto incantato di porpora e d´oro, nella spiritualità del luogo sacro, sfuma la realtà in anelito, é qui che si prende l´ascensore per il cielo in un pensiero, in un sogno ad occhi aperti, in un volo leggero sopra avversità quotidiane, é qui si rimarginano ferite doloranti, svaniscono inutili zavorre. Ecco, ascolta, anima mia, ora corre nell´aria il rintocco dell´Ave Maria, ecco, parla, anima mia, rivolgi ora nel vespro una fervente preghiera, una richiesta accorata alla Madre del Redentore di condurti a Suo figlio, di soccorrere la nostra umanità smarrita, deole, di accoglierci tra le Sue braccia, di illuminare le tenebre del mondo attraverso la luce dei Suoi occhi. "Maria santissima, siamo foglie peregrine trascinate dal vento d´autunno, gocce di esistenza in acque oceaniche, spiriti inquieti in sembianze corporee alla costante ricerca del divino. Cadiamo per rialzarci sempre rinnovati e più decisi nel bene. Quante volte abbiamo bussato alle porte del cielo per vedere il volto di Tuo Figlio, sfiorare la Sua veste, ascoltarne la voce, inginocchiarci ai Suoi piedi. Mai una risposta alle nostre preghiere andate chissà dove. Maria Santissima, Tu sei Sua Madre, Ti preghiamo, presentaci a Tuo Figlio" Forse l´elevazione spirituale del momento stimolata dall´odore d´incenso tra le navate della pieve, forse la magia del tramonto nel trionfo di luci e colori o la fede palpitante che trasforma suppliche in realtà, ma in un respiro, improvviso, profondo nel tempo senza ore, é come se Maria avesse accolto il desiderio a lungo espresso: simili alle acque bibliche del mar Rosso, ecco, si dividono le nuvole, si aprono le porte della celeste dimora degli angeli, delle anime elette e una gioia indicibile, scende benefica dal cielo a guisa di soffice rugiada, avvolge noi, voi, la pieve, le montagne, i boschi, gli esseri viventi, la terra intorno tutta in un unico amoroso materno abbraccio. Nicolò Sanacori, Monterotondo RM Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 44 Con Maria incontro a Gesù Maria (Mario), quante mamme hanno dato questo nome alle loro figlie, ai loro figli; ma in ogni donna, in ogni uomo penso ci sia un po’ del Tuo Santo Spirito, Maria, dono di cui noi stesse/stessi non siamo del tutto consapevoli. Esso, però, ci sostiene nell´accettazione delle tristezze, dei dolori, delle ingiustizie che ci possono, nostro malgrado, capitare. Sono queste delle Croci che, a volte, si possono trasformare in Bene. Infatti, quando siamo aiutate/aiutati, incoraggiate/incoraggiati, ispirate/ispirati, quando ci educhiamo (traducendo il vero significato del verbo latino educere ) alla dignità, all´auto stima…allora possiamo anche evitare ed aggiustare del "male" (violenze, vendette, dispetti, invidie, calunnie . . . ) mettendo in Luce virtù, doti, carisma, saggezza . . . possiamo lenire ferite del corpo e dello Spirito, possiamo portare serenità, gioia, laboriosità . . . aiutando noi stesse/stessi e il nostro prossimo (compreso quello familiare), nonostante i nostri limiti. Non dimentichiamo, inoltre, che in ogni umana creatura è inevitabile che ci sia anche lo Spirito, la figura di Marta. Infatti, il lavoro pratico, ordinario é sempre indispensabile, come quello dei pensieri. Essere equilibrate/equilibrati nel nostro lavoro in casa e fuori é un impegno quotidiano, costante, come quello di gestire i Sentimenti per capire . . . quando i sensi di colpa sono inutili e nocivi o quando, invece, sono giusti ed indispensabili, perché inducono a pensieri di buon senso, giuste azioni, positivi cambiamenti in coerenza di vita, quindi con Gesù risorto, riflesso in noi per aiutarci a vicenda. Estella Tomaselli Sanacori, Monterotondo (RM) SINFONIA N° 12 Dicesti Sì. Dicesti quel Sì. Dicesti il Sì. E continui a dirlo, ogni giorno, annaffiando di nuovo il primo respiro di una zolla, tra le mai impolverate di farina per la crosta, nel saluto premuroso dal cancello di una scuola, nelle grida pedisseque di un sesso che si spacca in ospedale onorando la vita che si affaccia, nelle uova aperte che mostrano occhi grandi in attesa del loro mescolarsi. E’ passando dal Tuo orecchio, che succhiò ed accolse la Parola, e vedendo da dentro il Tuo ventre, che rese sangue e respiro alla carne, che possiamo toccare e sentire Gesù. Maria è Luigina. Attraverso di te si arriva a Gesù perché hai la gioia calma di un’anima in cammino. Su quel mulo custodisci i sorrisi genuini per un sogno incerto che teme, e che, perciò, fa solo capolino. Una laurea presa quasi per scommessa, 33 anni e navighi senza quell’Itaca dove il capo si ripoggia, sicura solo di volere l’amore. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 45 Suoni trombette e tiri a calci una palla, mentre aspetti di perdonare tuo padre. Parli di cose sane e pulite, vivi la tua vita con coraggio. E non quella degli altri. Maria è Carla. Ascolti Guccini e De Andrè, ti nascondi ad ogni alba un crocifisso nel reggiseno, parli con lui nel silenzio di lenzuola fredde e sole, dopo aver rimboccato i tuoi figli ed aver ricordato dentro un sospiro, quel libretto d’esami troppo vuoto da troppo tempo. Stendi panni e forse cerchi in fondo al secchio i tuoi vent’anni. E la possibilità di chiudere un perchè. Almeno uno. Maria è Laura. Mostri il volto indurito al mattino con due mandorle arrostite che troppo hanno pianto su quella seggiola fredda da giovane vedova, e madre con un filo rinsecchito di formaggio per le tue creature da asilo. Ti dichiari senza Dio, mentre Cristo esce fiero da ogni tua mossa, sopra una bocca che spesso non ride, sopra le spalle già ringobbite, dentro una sveglia che mette in azione te e una giostra di anime attorno. Maria è Rosetta. Che nascondi i tuoi anni e il tuo ieri tra una foto e un sorriso sbiadito. Nel tuo letto vivono sogni, sotto il cuscino sudato di tuo marito, tra i pupazzi consunti delle tue figlie, sulla trapunta d’un inverno che fugge furtivo dalla finestra. Maria è Simonetta. Rubi alla notte tre ore di sonno, nel mezzo del cammino della tua vita hai ripreso penne e libri, tra i fornelli da scrostare e un lavoro ancora vano. Pazienza e convinzione di non fare mai abbastanza. Parli di tua nonna e di un prete di campagna troppo solo. Maria è Valentina. Lo sguardo è grande quanto il tuo cuore, per la tua età che è un quarto di secolo. Prendi i colori, la pioggia d’estate, il mare d’inverno, la gioia ed il pianto di un bimbo, la gioia ed il pianto d’un vecchio. Prendi la vita. Tutta. Maria è Claudia. Come Lei, hai deposto il corpo del tuo giovane figlio. E tu, con la forza che ingravidi senza far rumore, con il volto che ti asciughi quando chiudi la porta, con la terra che ti trema ed un cielo che ti chiama, resti giovane con lui. Maria è Elisa. Perchè ridi e parli con Gesù quando pensi che nessuno ti ascolti. Chiedi di uscire dai tuoi nove anni, raccogli animali e conti le perle, bussando al domani sulle gambe ferme di tua nonna. Maria è Milena. Metti insieme pomodori, annaffi tulipani, qualcuno sorride se racconti dei tuoi gatti. La mano forte si unisce alla tua storia di una guerra sfiorata tra i boschi. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 46 E accarezza tua nipote. Maria è Vittoria. Mia suocera. Maria è Anna. Mia madre. Maria è Debora. Io? Non so. Queste sono le mie Marie. E sono più delle tre del panettone. E sono comunque di più. Le incontro sempre. Ogni giorno. Ovunque. Ovunque un’idea gemma e si divarica alla luce dell’oggi. Ovunque un’ombra troppo vecchia sia da incidere di luce. Ovunque un’attesa si fa pura e nascosta come il bruco fa con le sue ali. Ovunque un silenzio diventi pronto. Per un Sì. Debora Bongianni - Castel San Niccolò (AR) Testimonianza Convertirsi, cambiare direzione, può avere vari significati. Per alcuni è passare dal "non credere" al credere che Dio esiste. Per me non è stato così perché non ho mai pensato la mia vita senza Dio. Convertirsi può anche significare scoprire di amarLo. Ma io mi sono resa conto dei limiti del mio amore, che c'è, lo sento; eppure questo sentimento non mi ha impedito di rispondere spesso con un "no", nonostante questo fosse una sofferenza anche per me. A volte si cerca di scappare anche davanti all'amore. Convertirsi significa camminare guardando la luce, significa avere in Lui una fede assoluta che consente un abbandono completo; e da questo sono ancora lontana. Una svolta importante è comunque avvenuta nella mia vita intorno ai quarant'anni: in due anni ho letto tutta la Bibbia. Non lo avevo mai fatto e mi ha aiutato molto l'incontro con la Parola. Questo desidero testimoniare a proposito della mia vita: mi sono resa conto di quanto, sempre e comunque, la Sua presenza mi è stata vicina. Se io non mi perdonavo, Lui sapeva farlo e lo ha dimostrato con la pazienza con cui mi ha donato, dopo ogni mio "no", un'altra possibilità, sempre, come in una prospettiva all'infinito. Infinito Amore, infinito Amato. Grazie Maria di averLo portato fra noi. GUIDELLI EVA - Roteglia (RE) Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 47 Esperienza di Fede Scrivere un’esperienza di fede, non è facile. Alcune cose sono così inspiegabili da non trovare parole, altre potrebbero farla sembrare una fiaba ed invece quello che accade dentro la vita delle persone è così reale e tangibile, visibile a tutti gli occhi che vogliono vedere. Volendo essere sincera mi sembra perfino esagerato considerare la mia un’esperienza di fede. Mi sento ancora così alle prime armi. La mia fede è ancora tutta da crescere, fortificare, aspetta ancora di essere espressa in maniera totale come meriterebbe. I miei limiti, i difetti, le paure, mi sono ancora tanto di ostacolo. Penso che mi potrei semplicemente definire una donna in cammino. Solo Lui sa a che punto sono e forse nella sua infinità bontà prenderà per buona anche quel po’ di fede che in questi ultimi anni mi si è cucita addosso. Ho incontrato Gesù fin dalle prima elementare perché per fortuna, per esigenze familiari, la scuola privata delle suore era l’unica compatibile con gli impegni e gli orari dei miei genitori. Penso però che alcune cose mi erano già familiari. I primi quattro anni della mia vita gli ho trascorsi a Firenze, quando i miei abitavano ancora in casa con i miei nonni. Mia nonna aveva un modo di vivere la fede alla vecchia maniera, così in casa, in ogni stanza potevo vedere un crocefisso, un quadro con la Madonna, piccoli segni che facevano ricordare chi fosse l’ospite d’onore in quella casa. Qualche anno dopo, durante i giorni passati da lei nelle vacanze estive, mi ricordo lunghe passeggiate per andare a fare la spesa e per andare a messa. Poi a casa ci mettevamo all’opera con cucito, ferri e rosario. Mi ricordo che la messa con lei mi piaceva perché era tutta cantata e mi sembrava una festa. Il primo ricordo forte che ho, risale al giorno in cui ho visto per la prima volta un film sulla vita di Gesù. Ho pianto tanto, mi ricordo ancora adesso di aver provato un dolore e una rabbia così forti che mi ci sono voluti dei giorni per lasciarle scivolare via. Le giornate a scuola iniziavano e finivano con la preghiera ed anche se in maniera incostante cercavo di fare lo stesso a casa. Il Natale, la Pasqua, il santo patrono, il mese di maggio in particolare, ogni occasione, ogni domenica, era spunto per lavorare ed ascoltare. C’ era la recita da preparare, i piccoli lavori da portare ai genitori, le canzoni da imparare e nel mese di maggio, l’impegno di fare almeno un fioretto al giorno. Confesso che per fare contenta la suor Marcella, ogni tanto noi bambini, i fioretti, ce l’ inventavamo! Ovviamente la vera soddisfazione era vedere le tue piccole azioni tradursi in piccoli fiori sul tuo cartellone! Ascoltare. Tante piccole cose non me le ricordo più, ma non posso dimenticare il modo in cui ascoltavo. Sono sempre stata una bambina calma, obbediente, spesso ascoltavo la lezione in silenzio, ma quando leggevamo il vangelo, parlavamo di nostro Signore o di Maria, diventavo seria, non sentivo altro e soprattutto quel meraviglioso nodo allo stomaco, spesso mi commuovevo e mi domandavo cosa avrei potuto fare, ogni volta mi accorgevo di quanto avrei potuto fare meglio, di quanto ero piccola in certe cose. Anche adesso è così, non saprei dire se è un pregio o un difetto. Ogni lettura mi stimola ad andare avanti in questo cammino, per migliorare tanto quanto mi è possibile come creatura. Mi commuovo e piango anche adesso, anche se da adulti si ha più paura di farsi vedere così. Sto imparando a non curarmene, mi dispiace solo che molti interpretino questo come dolore, mentre spesso è gratitudine. In particolare, il ricordo più bello è quello del giorno della prima comunione. Del resto ricordo poco, pochi dettagli del pranzo, quasi niente dei regali, ma di quel magone mentre ero inginocchiata, non l’ ho potuto dimenticare. Non mi ricordo chi, dopo la cerimonia me lo fece anche notare. Troppo seria. A dire il vero, per tante cose non ero un modello di costanza e di perseveranza. Non tutte le domeniche andavo alla messa dei ragazzi, anche se mi piaceva tanto perché cantavo nel coro, andavo spesso però alla messa della domenica pomeriggio insieme a tante “nonne”. Saltavo anche il catechismo a volte, non seguivo bene tante piccole cose che ci dicevano di fare, ma soprattutto in casa mia non ho mai respirato aria di fede, voglia di confrontarsi, condivisione di questi interessi, anzi se cantavo per troppo tempo canzoni di chiesa mi zittivano, se parlavo di questa o l’altra cosa lo stesso. Le risposte erano sempre sul critico o sul vago. Così ho imparato che non si parla di Dio, di fede e tutto il resto dietro. Al contrario di quello che si Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 48 sarebbero aspettati tutti da me, quel magone era presente, quasi lo facesse a dispetto. La sensazione è sempre stata quella di essere troppo sensibile e presa da certe cose rispetto ai miei compagni o all’ ambiente familiare, ma allo stesso tempo, troppo particolare anche per essere apprezzata o presa in considerazione sul lato spirituale. Nonostante tutto, mentre per molti altri la messa, il coro, il rosario, il ricamo, erano obblighi sgradevoli da dover fare, per me non era così. Lo facevo volentieri, anche se in maniera scostante. Le cose non le ho mai fatte tanto per fare. Bambina strana vero? Nei giochi di bambina, giocavo spesso a fare la mamma oppure mi mettevo il velo e facevo la maestra, in ogni caso fin da piccola ho sempre adorato i bambini. Quando ero già più grande passavo la ricreazione all’asilo facendo le scenette di Stanlio e Olio insieme ad una mia compagna di scuola (io ovviamente face Stanlio!), durante l’estate poi era una festa. Ero la più grande di tutti. Nel pomeriggio con meticolosa precisione suonavo ad uno ad uno, il campanello di ogni bambino o bambina. Via via le mamme mi affidavano i loro bimbi con tranquillità, mentre andavano a comprare il pane o finivano frettolosamente di fare le ultime faccende di casa. La cosa buffa è che davano più retta a me che a loro! Questo è stato il paradiso terrestre della mia infanzia, ma come ogni paradiso su questa terra non poteva durare per sempre. L’ adolescenza è stata un disastro sotto tutti i punti di vista. Non ero più quella bambina calma e socievole, accogliente e curiosa. Mi sono progressivamente chiusa a tutto, isolata, ho imparato a non volermi bene, a farmi esplodere tutto dentro. Della bambina che ero stata non era rimasto più niente. A volte mi sono domandata cosa sarebbe stata la mia adolescenza se solo avessi trovato un adulto che mi avesse accolto, che si fosse fermato un attimo a capire cosa volesse davvero dire quel silenzio. Invece è andato tutto perso, Dio compreso. Forse pensavo che neanche lui avesse tempo e voglia di prendersi cura di me. Dopo la cresima ho continuato a frequentare per un pò i gruppi post cresima, ma i rapporti con i miei compagni erano troppo logori per continuare ed ho preferito lasciar perdere, non mi sentivo comunque in grado di fare le varie attività del gruppo anche se mi piacevano da morire, primo fra tutti il teatro. Le cose non sono più migliorate, fino a quando ho incontrato quello che poi sarebbe diventato mio marito, Luca, ma soprattutto fino a quando nel 1994 è nata la mia bambina, Alessia. Dio mi ha amato così tanto da mandarmi l’ unica cosa che mi potesse mantenere attaccata alla vita. Avevo 16 anni eppure non ho mai avuto dubbi sulla cosa da fare, anche se avevo paura. Non ho mai pensato che sia stato un errore, un caso, penso invece che sia stato il più grande atto d’amore che Dio mi potesse dedicare. Alessia è nata il 16 ottobre e mi ha stravolto la vita in un modo che non avrei mai potuto immaginare. Il mio stare male si è aggravato, ho sviluppato un sempre più malsano rapporto con il cibo e con il mio corpo, tutto a volte sembrava incontrollabile, ma non ho mai potuto mollare del tutto perché c’ era Alessia. Allora stringevo i denti e dentro i suoi occhi trovavo nuova energia. Della fede mi sembrava non ci fosse più traccia, forse era solo in letargo. Ogni tanto tornava quel magone e no si dava per vinto finché non andavo a messa o non stavo un po’ in chiesa provando a ricordarmi cosa volesse dire pregare. Non credevo più in tante cose, a niente probabilmente, eppure davanti a quel crocefisso, sentivo di poter essere amata. Nel 1999, ho conosciuto Stefania. Parlava di cose che conoscevo anche io. Del cibo, del rapporto distorto con il proprio corpo, del rapporto con gli altri così difficile, eppure aveva negli occhi una luce che le invidiavo. Cos’ era? Mi ha dato un libro, l’unico che abbia letto tutto di un fiato. Dalla prima all’ultima pagina non ho potuto fare a meno di piangere. Ho capito perché stavo male, potevo dargli un nome. La settimana dopo ero seduta insieme con altri mangiatori compulsivi, alla mia prima riunione. Ho smesso di sentirmi un alieno su questa terra. In quella stanza, settimana dopo settimana, ho trovato persone che mi tenevano la mano, mi ascoltavano ed a loro volta condividevano con me la propria esperienza di recupero. Ho ritrovato Dio in queste persone. Ho dato nuova fiducia, tirato un sospiro di sollievo e mi sono appoggiata a quest’ onda nuova. Non è stato facile, ma non ero sola a lottare. Quante telefonate, incontri, quanto pianto. I primi tempi specialmente è stato difficile ammettere di avere una malattia, un problema, cercare di cambiare abitudini, condividere con gli altri, ma poi sono arrivati i primi sorrisi, le prime vittorie sulle mie paure e questo mi spronava ad affrontare il gradino successivo, che non era facile da scalare, ma mi prometteva nuova energia e vita da vivere. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 49 L’ aspetto del recupero spirituale è quello che mi richiedeva più sforzo. Avevo imparato a vederlo nelle persone che mi sedevano a canto il sabato pomeriggio. L’ ho ritrovato nella meraviglia della natura, ma finché non l’ho trovato anche dentro me stessa non sono riuscita a pregare. Ho cominciato, quando un’amica mi ha detto “Elena, Dio non crea schifezze. Odiare te stessa vuol dire odiare ciò che lui ha creato. Dio ti ama infinitamente per quello che sei stata e per quello che sei oggi, esattamente così come sei”. Dio ci parla attraverso tante cose, quel giorno mi ha parlato così e per mia fortuna ho lasciato che queste parole entrassero. Ho scoperto cosa vuol dire essere amati e se Dio poteva, allora anche io potevo riservarmi almeno un po’ di bene. Ho iniziato a pregare, a meditare per come potevo. Non agivo abbastanza ancora, la mia vita fuori di casa era sempre un disastro sociale e nelle mura di casa facevo fatica a tenere un po’ d’ordine. Come potevo immaginarmi che anche le mie azioni potessero essere un piccolo servizio a Dio. Lo lessi su libro, potevo essere un piccolo strumento nelle mani di Dio. Le faccende di casa sono diventate sempre meno gravose e piano piano ho ripreso il gusto di fare le cose con cura anche nel lavoro, che non mi piaceva, ma era pur sempre quello che mi consentiva di aiutare Luca nel sostentamento della famiglia. Non sempre mi riusciva, è così anche adesso, ma quando sei stato così in basso da non vedere niente, tutte queste piccole cose che a volte si danno per scontate, ti sembrano miracoli. Via via che andavo avanti nel mio cammino, ho trovato il coraggio di mollare il lavoro. Avevo trovato un lavoro part time, con l’idea di riprendere gli studi. Il lavoro è andato a rotoli dopo soli due mesi ed io non mi sono iscritta all’ università. In quell’occasione ho imparato che non sempre quello che penso buono per me lo sia davvero perché proprio quando mi disperavo e non sapevo come fare il mio babbo torna a casa con il bando per un corso come operatore socio sanitario. Durava solo un anno, mi consentiva di lavorare durante il fine settimana e non ultimo avrei potuto lavorare in ospedale con un po’ di pazienza aspettando un concorso pubblico. Ho ritrovato il gusto di studiare, non mi pesava frequentare le lezioni e fare il tirocinio. Tante cose erano per me una novità, mi spaventavano, non sapevo se ero davvero capace di farle, eppure sono andata avanti. Durante il tirocinio ho capito che quello era quello che volevo fare nella vita. Quel corso è stato importante per diverse cose. Ho conosciuto Suor Maddalena. I primi tempi, me ne stavo al primo banco, troppo presa dalle lezioni, ma una mattina ho deciso di cambiare posto e sorprendendomi, mi sono messa in fondo alla classe proprio vicino a lei. Maddalena è una persona dolcissima, calma, divertente. Ci aiutavamo con gli appunti, facevamo un pezzo di strada insieme al ritorno, il classico rapporto fra compagne di banco anche se un po’ cresciute. L’ ho sentita così familiare che era diventato naturale scherzare con lei che poi mi “brontolava” in un modo tutto suo ed io scoppiavo a ridere. Abbiamo riso tanto, ma fra una risata e l’altra lei mi parlava della sua vita di suora, com’era iniziata, rispondeva alle mie domande quando non riuscivo a capire il significato di alcune cose della sua scelta o di alcuni gesti o simboli cristiani. Alla fine del corso, mi ha regalato due libri. Gli scitti di Santa Chiara e San Francesco ed una sua biografia. Pochi giorni dopo ho visto un film che parlava proprio di loro e nei giorni successivi non ho potuto fare a meno di leggere ogni mattina un po’ di quegli scritti. Ho trovato in Francesco un pezzo della spiritualità che mi mancava e me ne sono innamorata. Sono state le sue preghiere ad accompagnarmi, a farmi riscoprire il gusto di pregare e la consapevolezza che c’era qualcosa che potevo riscoprire in mezzo a tutto quel mondo che avevo messo da parte e reputavo sbagliato fino a poco tempo prima. Di Francesco mi colpì soprattutto l’umiltà, il suo modo meraviglioso di donarsi completamente, la sua obbedienza. Purtroppo però vacillavo ancora tanto e non ero forse ancora pronta a capire fino in fondo, ad affidarmi, ad ammettere che da sola, senza Dio, non potevo farcela. Finito il corso ho fatto il servizio civile presso i servizi sociali, che mi consentiva di lavorare con i bambini delle elementari, di frequentare un corso d’ inglese e poter comunque stare più tempo a casa. Nel frattempo ho fatto il concorso per entrare in ospedale e penso che sia stata la prima cosa che ho affidato a Dio fino in fondo. La mattina mentre tutti si agitavano io ho fatto le cose d’ogni giorno. Ho pregato, letto, scritto qualche riga sul mio quaderno e mandato qualche sms per condividere le sensazioni di quel momento. Così i pensieri che mi tornavano indietro mi hanno tenuta lontana dall’ansia. Nel quaderno avevo scritto che mi sarebbe bastato entrare in graduatoria anche all’ultimo posto, avrei atteso con pazienza. Il Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 50 2003 è stato un anno importante. Stare più tempo a casa mi consentiva di prendermi più cura d’Alessia, Luca, della casa, ma anche di me. Le cose sembravano arrivare e passare da sole. Del concorso non sapevo ancora nulla, ma ero contenta così, avevo i miei bimbi da seguire e avevo ormai deciso di continuare su quella strada, il servizio civile è stato così positivo che non potevo che volere che continuasse. Il 2004 aveva in serbo altro per me. A gennaio mi è arrivata la comunicazione da Careggi che mi confermava l’assunzione (sopra ogni mia attesa sono arrivata 34°!) e la settimana dopo ho fatto un test che mi confermava che stavo aspettando il mio secondo bambino che fin da subito per me è stato Riccardo. Nel ricevere la lettera, stavo pensando che forse non fosse più il caso di cercare il secondo bimbo, adesso dovevo pensare al lavoro ed invece per fortuna i bimbi arrivano, quando Dio li ha pensati e disegnati per noi nella nostra vita e non quando ce lo programmiamo noi. La gravidanza e la nascita di Riccardo sono state importanti anche nella mia vita spirituale. Durante la gravidanza ho sentito sempre più forte l’ esigenza di fare un’ esperienza che da tanto rimandavo e così a luglio mi sono iscritta al primo corso della Fraternità di Romena della quale non sapevo assolutamente nulla, ma vedevo gli occhi di chi ci era stato e sentivo che qualunque cosa fosse la volevo anche io. Adesso posso dire che ciò che leggevo negli occhi di chi me ne parlava, era amore. Il corso è stato bellissimo, intenso, Riccardo scalciava come un puledrino. In quei giorni l’ ho sentito tanto più vicino, sentivo quanto le mie emozioni si riversassero su di lui e viceversa. Ho incontrato persone meravigliose che ancora adesso mi accompagnano nel cammino, che per me sono fratelli e sorelle dolcissimi e discreti. Ho intravisto luce nuova, speranza, forza, ma soprattutto non ho potuto fare a meno d’innamorarmi di Gesù, davvero sminuente come termine, ma a me ci sono voluti dei mesi per capire quella sensazione che sempre più spesso mi prendeva allo stomaco, come da bambina, perché mi emozionavo così tanto ed a volte non potevo fare a meno di piangere, non solo a casa durante una preghiera o una lettura, ma cosa che mi lasciava sempre più allibita anche durante la messa. Finché non l’ ho letto fra le pagine di un libro non mi era mai venuto in mente che ci si potesse innamorare di Dio e quando me lo sono visto scritto davanti agli occhi all’ improvviso mi è sembrato così naturale! Riccardo è nato ad ottobre. E’ stato meraviglioso vivere di nuovo questa esperienza, con una nuova consapevolezza, con altra storia alle spalle che ti sostiene e ti fa sentire pronta ad affrontare anche questa nuova avventura, che sai essere faticosa, ma immensamente bella. Mi sono lasciata prendere da tutto e mi sono dimenticata di nuovo che per funzionare bene devo nutrirmi non solo di pane, ma anche d’esperienze, di preghiera, di condivisione, d’attenzioni ed ho passato un ennesimo momento di buio. Oltretutto mi sentivo così in colpa perché mi domandavo come si facesse a stare male con una famiglia così bella, con le sue problematiche certo, ma pur sempre ricca di tante cose, a volerle vedere. Anche questa volta è stato attraverso un bambino che mi è arrivata la risposta. Era arrivato il momento di battezzare Riccardo. Partecipiamo agli incontri che il parroco ci propone. Al penultimo incontro, incontriamo una coppia che non era mai venuta e che non ho più visto, il cui aspetto avrebbe fatto pensare a tutto meno che a persone attente a certi significati, gesti. Lei fece un intervento così convinto sulla confessione che non potei fare a meno di pormi davanti a questo sacramento anche se con tanta paura. Erano anni che non lo facevo, non mi ricordavo neanche come si faceva, ma Don Massimo m’ispirava fiducia, cosa strana perché mi sembrava di essere stata educata a diffidare. La mamma come tante altre persone intorno a me, si riempiono la bocca di frasi fatte su tutto, preti compresi. Per molto tempo non ho sentito che questo. Mi sono confessata, una faticata. Ho deciso di vivere il battesimo di Riccardo ricercandone il significato, togliendo di mezzo quante più distrazioni possibili. Via le bomboniere, via il rinfresco, via i vestiti nuovi da comprare in boutique. Solo poche persone, un taglio di torta, un cin cin. E’ successo che con Riccardo mi sono ribattezzata anche io. Ho continuato ad andare da Don Massimo, a domandare. Sono diventata spiritualmente curiosa, si è attivata un altro tipo di fame che non mi era mai capitato di sentire. Avevo tante resistenze, ma di San Francesco primo fra tutte, mi ricordo dell’ obbedienza, quell’ appoggiarsi dolce che ti fa sentire in pace. In modo incostante certo, ma ho iniziato a fare piccole cose nuove. Prendevo spunto dalle chiacchierate, dalle risposte alle mie domande o semplicemente prendevo in considerazione ciò che mi veniva proposto. Piano piano ho iniziato a Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 51 ricercare incontri, occasioni di scambio. Mi ero posta come obiettivo di fare per lo meno un incontro al mese col Don, ma ad agosto il Don parte e per l’ appunto passo una settimana da incubo, non riesco pregare e mi sento uno schifo. Passando davanti all’oratorio vedo che dentro la chiesa c’ è don Maurizio, l’“ultimo” acquisto della nostra parrocchia. Non ne avevo voglia, ma stavo così male che sono stata costretta a farmi un po’ di violenza e sono andata a parlargli. Dal battesimo di Riccardo ad aprile e da quell’agosto del 2005 ho avuto la dimostrazione che non si può mai sapere da dove verranno i messaggi che Dio vuole mandarti. Non me lo sarei davvero aspettata da due uomini, se mi avessero affermato che addirittura due dei miei migliori amici sarebbero stati preti, io gli avrei fatti ricoverare di corsa da qualche parte perché proprio non sarebbe stato possibile. Invece lo è stato. Forse ero io ad essere pronta, sicuramente più ricettiva e aperta al nuovo e loro non sono stati altro che gli strumenti che dio ha usato per arrivare a me, sicuramente è così, succederà migliaia di volte ogni giorno, forse non è neanche una grande scoperta, ma per me si è accesso un immenso debito di gratitudine perché quello che mi hanno fatto scoprire proprio non me lo potrò scordare più, in assoluto la cosa più bella della mia vita. Continuo ad essere curiosa, ho riscoperto il gusto di tutte quelle cose che da bambina amavo tanto, quella fame non mi è ancora passata anzi si sta aggravando. I due Don mi sopportano con pazienza ed io faccio lo stesso con loro. Siamo a metà ottobre del 2007, ho appena fatto il secondo corso a Romena, io e Luca stiamo facendo il corso di preparazione al matrimonio . Sembra strano, per lo meno a me, ma più consacro questi miei piccoli pensieri e le azioni a Dio e più ho voglia di farlo anche con Luca. Dopo 15 anni che stiamo insieme mi sento finalmente pronta a promettermi a lui per tutta la vita, non da soli però in questo cammino. Voglio fare questo passo perché mi consente di rafforzare la promessa che ho fatto a Luca e mi consente allo stesso tempo di promettermi a Dio. A volte ho avuto il dubbio di aver sbagliato strada o scelta. Adesso sono più che convinta che il mio cammino sia questo, il matrimonio è il mio voto. In questo momento sono così piena di gratitudine per tutto questo, visto così sulla carta sono solo cinque paginette, neanche scritte benissimo se proprio voglio essere obiettiva, ma addosso alla mia pelle, cucite nella mia vita , ogni incontro, ogni passo, ogni sguardo diverso verso il mondo e verso gli altri sono stati frutto della fatica, del dolore, ma mi hanno permesso di provare e vivere ciò che davvero conta, ciò che davvero è l’ essenziale. Forse ci sono persone che non proveranno mai certe cose nella propria vita ed io non posso che sentirmi fortunata, anzi, amata. Mi domando cosa abbia fatto per meritarmi questi doni, forse sarebbero serviti di più ad altri ed invece li ho ricevuti proprio io. Mi domando se questi doni li saprò tirare fuori, o se sarò ancora egoista e me li vorrò tenere per me. Mi domando se riuscirò a contraccambiare, se sarò capace, un giorno alla volta, a condividere questo con altre persone, se chi mi sta accanto trova un po’ di sollievo a stare con me. La sensazione è quella di chi non potrà mai contraccambiare a pieno, così alla fine non mi rimane che vivere semplicemente ogni giorno, cercando di accettare i miei limiti e quelli degli altri, stringendo i denti se è necessario, appoggiandomi a Dio con preghiera e semplicità sperando che mi arrivi ogni giorno un po’ più di umiltà ed obbedienza che fino a poco tempo fa, mi sarebbero sembrate catene, ma che oggi vedo come strumenti di infinita libertà. La conferma che non è un sogno, una favola, sta nel fatto che ogni aspetto di me e della mia vita è cambiato, tanti piccoli miracoli mi hanno sorpreso, cose che non credevo più possibili nella mia vita sono accadute. A questo punto vi domanderete se forse non mi sono dimenticata qualcosa in questo racconto. Il tema era certo questo, ma in particolare dovevamo scrivere come ci aveva accompagnato Maria verso questo incontro con Gesù. Cinque pagine e non l’ ho neanche nominata. Maria era la madre che avrei voluto, la madre e la donna che vorrei essere. Come mamma, mi ha amato, guardato crescere, lasciata sbagliare, perdonato, dato fiducia, ascoltato. E’ stata una madre discreta, non invadente. Umile a tal punto, da mettersi al mio fianco e non davanti a me, in modo che io potessi guardare verso Gesù. Così discreta che a volte rischio di dimenticarla eppure il suo amore dolcissimo mi accompagna da sempre, come se fosse il filo conduttore di tutta una vita. Una presenza così semplice che rischia di passare per scontata, ma oggi sono più che mai convinta che avrei visto meno dolore se solo una volta, per un attimo, mi fossi voltata, trovandola al mio fianco. Posso solo aggiustare il tiro adesso, riscoprire questo rapporto con occhi nuovi, vivere magari il Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 52 rosario come un momento di dialogo e di scambio, tenerla presente nei pensieri, nei gesti perché proprio Lei meglio di qualsiasi altro sa accompagnarmi su queste nuove strade che non sono certo facili, ma che nonostante tutto mi affascinano e mi chiamano così tanto. Ho tutto un mondo da scoprire, imparare, vivere, condividere. Ci sono tante mete che voglio toccare, esperienze che voglio vivere, ma del resto questa è solo la storia di un inizio. Elena Landi – Rufina (FI) IL PRIMO INCONTRO CON GESU’ Quello che noi catechiste abbiamo chiesto al Signore, in questi anni, è stato l’aiuto per poter essere per questi ragazzi dei testimoni credibili dell’amore di Dio. Quel Dio che ci ha amati così tanto da donarci suo Figlio Gesù che ha dato la sua vita per noi e che è rimasto in quel piccolo pezzo di Pane che ci nutre e ci rafforza. Proprio sul dono abbiamo tracciato il nostro cammino e siamo arrivati con gioia al primo traguardo la Santa Comunione. Abbiamo parlato di Gesù e conoscendo meglio la sua vita abbiamo scoperto insieme quanto è importante seguirlo e cercare di imitarlo nell’amore. Abbiamo gettato semi di carità, lealtà, altruismo, fedeltà, speranza, fiducia, amore reciproco e rispetto per ogni persona e nel giorno in cui per la prima volta Gesù entrerà nei loro cuori preghiamo perché sia Lui a far fruttificare e crescere ogni giorno della loro vita questi semi. Vogliamo ringraziare Gesù e la Santissima Vergine Maria per l’aiuto che non ci è mai venuto meno, per la grazia che ha sostenuto i nostri momenti di sconforto e per aver permesso che questi ragazzi ci rendessero il centuplo di quello che noi abbiamo loro dato. Oggi con grande gioia abbracciamo la loro felicità per il primo incontro con Gesù e chiediamo al Signore di proteggerli e colmarli della Sua benedizione Graziella Angela, Eleonora, Romana e Paola – catechiste di Soci (AR) Un mio atto di FEDE. Nel 2000, avevo 80 anni: cominciai a non vedere più bene, nemmeno con gli occhiali, così, consigliata dal medico, mi sono operata agli occhi, per le cataratte. Tutto andò bene, operazione riuscita, fino all1nizio del 2006, quando la mia vista, che fino a quel momento era perfetta, cominciò a vedere cose e persone raddoppiate. Il dottore mi prescrisse il DOPPLER, la RISONANZA MAGNETICA, esami del sangue, per trovarne la causa e la cura adatta. . In attesa di poter fare tutto questo, mi ricordai che in altre occasioni, l'acqua BENEDEITA della MADONNA di LOURDES, presa in una mia visita, mi aveva aiutata a guarire. Il problema era che ora non ne avevo più, né potevo fare di nuovo questo viaggio. Pochi giorni dopo, senza conoscere il mio dramma, una SUORA MISSIONARIA BRASILIANA che vive anche lei a Monterotondo, mi venne a trovare, portando con sé un regalo : una MADONNINA contenente l'acqua BENEDEITA di LOURDES presa giorni prima in un pellegrinaggio. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 53 Ho intuito subito che era un SEGNO DIVINO e con grande FEDE, misi subito le gocce agli occhi. Mi bruciarono moltissimo, ma solo per pochi secondi, ed anche ogni qualvolta le mettevo nei giorni seguenti. E' passato un anno dal giorno che ho incominciato a mettere le gocce MIRACOLOSE e vedo sempre molto bene, tanto che ora le uso poche volte e solo quando ho gli occhi stanchi. Posso infilare l'ago, cucire anche a macchina, leggere e scrivere, vedere da lontano, tutto senza occhiali! Questo meraviglioso evento, mi aiuta ad accettare e superare altri malesseri, come i dolori alle gambe, che mi costringono, a volte, a non muovermi come negli anni passati. Potendo fare tutti i miei lavori, passo serenamente le mie giornate. Lucia Panunzi Patarini - Monterotondo (Roma) La Tua Veste nella nostra vita "Si sono avvicinate le mie dita alla radiosa preghiera, si sono appoggiate le rose sopra il cenno di un'Ave Maria, si sono liberate le dolci note di un canto, si sono accese candele e nel mondo ha risuonato la gioia. Il vento soffiava e nella sua aria emanava sollievo, cosa accadeva, cosa sentiva l'anima mia, se non il discernimento, se non il caro passo di una fede che sbalzava dalla staticità, se non il caro attimo d’abbandono a quella tenera voce che chiamava incessantemente il nome mio. Non è stato un attimo da condividere con altri all'inizio, ma era un introspezione che dovevo amare con tutta me stessa, poi ho visto panche piene di gente, poi le ginocchia piegate per un incontro con lei la Madre del mio Signore. Rimanere ad un passo da quel suo sguardo, rimanere lì ad un passo da quelle sue braccia desiderose di abbracciare, era per me come vivere il senso della vita. Ho capito che quel suo parlare era un donare, ho capito che quel suo essere presente era qualcosa di più, era come un dipinto reale, un disegno, ed io ne ero parte senza essere degna. Particolare e intenso è stato il momento in cui quel suo cuore si è aperto, quanto avrei voluto accarezzarlo, quanto avrei voluto dire parole che non avrebbero certo irrigato prati in fiore, Il}a lo stesso quelle sue mani le avrebbero accolte perché in esse c'era l'amore. Quanta beatitudine, quanta dolcezza si può provare e mai portare via dal cuore se la posiamo nella verità, quanto sia bello ora stare mano nella mano, quanto sia bello vivere la sua chiamata che porta al Figlio. Non si cancellano queste lacrime che scendono per !'innamoramento, non tornano indietro, non vanno oltre il giorno che. finisce, ma restano come testimonianza di questa Tua Veste nella nostra vita." Valentina Guiducci Arezzo Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 54 La Madonna della selva Filomena Parenti nata a Serra Pistoiese (Marliana) il 4 gennaio 1913, partì per Firenze all'età di 14 anni per fare la bambinaia. Successivamente seguì un corso per infermiera ferrista. Emigrò in Svizzera dove incontrò Gianni, elettromeccanico, l'uomo della sua vita. Guardarobiera in un hotel, stiratrice. Nel 1946 partì per l'Argentina, più precisamente a Mar del Plata. Una notte del 1979, in quella città oltre oceano, sognò un tabernacolo mai visto prima a Serra il suo paese di origine, vicino ad un metato (seccatoio per castagne). Sempre nel sogno, mentre camminava la Madonna le disse:” Bambina, devi passare di qua “. Le apparve anche la madre morta nel 1960. Filomena chiedeva a quella "Signora" il perchè di tutto questo. Subito dopo si svegliò. Nel 1980 fece ritorno in Italia con il desiderio di verificare la realtà del messaggio trasmessole in quello strano sogno. Si recò da vera credente nel bosco del suo paesello nativo. Il tabernacolo nel luogo indicato c'era veramente e proprio vicino al metato, come nel sogno. Una selva remota, molto distante dalle case, vicino al fiume. L'immagine sacra raffigurante la Vergine col Bambino era distrutta, la costruzione pericolante, la strada impervia, quasi una giungla, essendo un luogo non frequentato da anni. Nonostante le difficoltà il restauro ebbe inizio e la Madonna sostituita con una nuova di terracotta. Una fede sincera giunge per strade oniriche, un messaggio autentico. La Madre di carità esige chiarezza. Una storia vera. Una cosa è certa, Filomena non sapeva che il tabernacolo esisteva veramente. Ora il suo sogno è realtà. Concludo con le parole del popolo di Serra rivolte alla Madre di Misericordia: "A te mistica rosa di paradiso / Vergine della Serra / che allieti del sorriso tuo materno / questa cerula chiostra di monti / e dal tempio rinnovellato / della Pieve / canti le misericordie infinite di Dio / quest'umile serto di fiori montani / roridi di celesti rugiade / questo popolo / prostrato al tuo trono / vuole a Te dedicarti” Giancarlo Bianchi – Firenze Loredana Fanfani Il 4 agosto quel corpo era disteso nel giardino per l'ultima volta, ognuno portò un fiore ma quello del dolore era il più bello, ciò che rimaneva del suo spirito già partito verso la patria. Provarono a sigillare quel tesoro ma il tesoro era dal Padre. Tutto si avverò, io portai i suoi fiori preferiti, le rose del mio giardino. Ora quando cammino nei silenzi dell'anima prego affinché il ricordo di quel tesoro non mi lasci solo con me stesso. Ricordo il profumo di quel giardino alla rinascita di ogni istante. Nei pressi dell' oasi una goccia di rugiada era un diadema, una foglia secca un ricciolo d'oro, radici simili a fili d'argento, gli occhi celavano un interno sole: dolcezza infinita, lei era il sole più bello dell'universo, il suo cuore, centro di ogni mutamento. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 55 Un grande tesoro - luna - circondata di stelle, oceano venerato dai mari, oasi nel deserto. Non resta che pregare con parole dell' anima affinché quel sovrano usi pietà e mi accolga un giorno così da vedere il suo volto. Le mie lacrime cadono, quel giardino germoglia e rinasce al ritmo delle stagioni. Mi vedo come viandante alla ricerca di una sorgente, scintilla di vita dei luoghi sempre rivolti ad accogliere il dolore, un giorno infrangerai il mio corpo simile a prigione dell' anima, legami sacri della patria celeste. TI tuo fiore preferito è la rosa con tutte le spine, simbolo di trasformazione del dolore. Tu, Loredana, trasformavi te stessa e la tua sofferenza ora è vita che vibra nel creato. L'io e la parola priva di carità sono simili a frecce scagliate nel buio, non conducono in nessun luogo. Il silenzio è molto eloquente quando si sposa al dolore. Trovai me stesso al tuo capezzale, mi indicasti la strada. La tua anima ora è dal Padre a fare la sua volontà. Silenzio, fiori indescrivibili, luce su luce e parlare un' altra lingua. Per Loredana non c'era posto, la fretta e l'indifferenza non si accorsero di lei. Solo Giampaolo l'amò e l'ama in forma di sogno sotto il suo tetto. La tua dimora è dolcezza nell'universo perché sei un sole sterminato. Sei dove si inizia; in alto con ali d'oro figlia del vento. Il tuo profumo è particolare e penetra nei petali della mia anima. Canto di te, serenità infinita, impensabile, indicibile nelle trasparenze azzurre. Mi accoglievi come foglia accoglie una goccia di rugiada, il tuo corpo grazie al dolore era simile a un tempio, ora riposa in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. Amavi la vita senza chiedere niente, vivevi di piccole cose, la tua infermità era fonte di purificazione e sublimazione. Mi vedo come albero della tua oasi affondare radici in acqua di roccia, grazie a una musica soave e dolce trovo la forza e oltrepasso la notte verso il libero azzurro immutabile cielo. Conservo in fondo al cuore uno squarcio, voragine preziosa, le tue parole essenziali giunte dall' etere fino a me. Soffio vitale delle cose forgiate dal dolore, tu scorri nel mio sangue simile a preghiera, sacramento della rosa dell' anima, questo era per te dolce come rugiada. La chiamano morte, ma ciò che è non può cessare di essere. Si era fatta sentire questa voce nella mia anima e tornando da un sogno capii che quella dimora era ormai anche la mia. Come staccarsi da quella luce, dalla porta della vera vita? Non mi lascia il ricordo un solo istante. Loredana, sapevi donare tanta serenità e non volevi partire. Ti cerco, tu donavi la vita. Non ho più lacrime e aspetto di incontrarti ancora nel regno della pace. Tornerò a trovarti con i fiori del mio giardino. Vicino a te non c'è solitudine e le ferite di un tempo non ci sono più, ho portato i fiori ma quel fiore riposa nella pace che si può solo immaginare. Non vorrei tornare indietro, ma devo andare, ritornerò da te che mi hai dato la vita, un marmo, un nome: «Loredana». Io ancora viandante. Giancarlo Bianchi - Firenze Lo sguardo dell’Amore L’ho incontrato negli occhi di Gianni, timorosi e fieri, nel suo primo giorno di scuola. Nello sguardo limpido di quegli occhi neri che parlano al posto delle parole, ancora troppo poche per esprimere una valanga di emozioni, gioie e paure in un paese nuovo e tanto diverso dal suo. Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 56 L’ho visto negli occhi di una madre immersa nei suoi pensieri …. “E’ bello il mio ragazzo” guardando quel giovane alto, biondo, occhi scuri e pelle abbronzata. Sembrava ieri quando a quel bambino un po’ strano fu diagnosticata una rara malattia: autismo. Lei non sapeva di cosa si trattasse fino a quando si accorse di come il suo bambino si irrigidisse alle carezze, rifiutasse i suoi baci e l’amore che nonostante tutto lei continua a donargli con sempre nuova energia. Lo vedo negli occhi di Elisabetta, graziosa adolescente, spavalda nel cammino verso il mondo, ma tanto fragile nel dominare le emozioni. L’ho trovato in quella madre che aspettava Giovanni davanti a casa; una casa modesta ma calda ed accogliente. Giovanni stava per arrivare e lei come tutte le sere, trepidante, sulla porta, con la luce dell’amore ad illuminarle lo sguardo. Era difficile per noi assistenti comprendere quella gioia quando “scaricavamo” dal pulmino Giovanni, ventenne tetraplegico. Sul suo viso appariva generalmente una smorfia di dolore che si trasformava in un sorriso solo quando gli spasmi lo scuotevano. L’ho scoperto nelle tenere effusioni di ragazzi innamorati o verso sera, quando l’aria si rinfrescava dall’arsura estiva e Beppa usciva di casa. Era pettinata, ben vestita e profumata; al collo una collana appariscente, di poco valore, ma che dava un tocco di classe alla sua semplicità. Seduta sulla sedia a rotelle che suo marito spingeva, fiero di tutte le attenzioni che riservava a quella che era stata la compagna di una vita. Lo leggo nei gesti quotidiani che ogni madre compie, mentre stira la camicia di suo figlio e ogni volta che il ferro passa sul tessuto rivive la sua vita con lui: i suoi sussulti quand’era ancora in pancia, i primi vagiti, la parole lette sillabando sul primo libro di scuola, i primi sbalzi d’umore dell’adolescenza e adesso che quel bambino ormai uomo, non cerca più le sue carezze, lei continua ad amarlo attraverso i gesti semplici di ogni giorno. L’ho vissuto quella sera dell’ultimo giorno dell’anno, il mondo intero distratto e pronto a festeggiare, una sera frenetica che spesso ti distrae dal vero valore della vita. D’un tratto lo squillo del telefono, rispondo, è un’amica. La mamma inferma vive con lei. Io conosco le sue sofferenze, sono quelle di chi non può vivere appieno la vita, respirare la serenità dei figli piccoli, godere della libertà. Dalla sua bocca però mai uno sfogo, spesso l’ho sentita dire; Noi non possiamo venire, c’è mia madre. Mi ha fatto spesso pensare…..questa sua serenità! Il suo invito mi lascia interdetta: Rinunciare al gruppo di amici? Da tempo preparavamo questa serata! Spesso mi accade di non sapermi negare, così, accetto. Ancora lo ricordo quell’ultimo dell’anno, non certo per il frastuono o i fiumi di champagne, ma per aver condiviso con quella bella famiglia il significato vero dell’amore. Ho conosciuto queste persone, ho letto l’amore nei loro volti e tutte le volte che ho incrociato il loro sguardo, ho incrociato lo sguardo dell’amore: lo sguardo di Maria. Silvia Mazzarone - Pratovecchio Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 pag. 57 Osservazioni e ringraziamenti finali La rassegna, giunta alla sua quarta edizione, presenta testimonianze in forma di racconto o di preghiera, inviate da bambini, adolescenti, giovani e adulti laici provenienti da tutta Italia. Tutte le opere pervenute sono incluse nella presente pubblicazione. Le opere premiate sono quelle segnalate come più significative, secondo parametri che non sono la “forma” letteraria con la quale sono espresse, ma che prendono in considerazione il contenuto e la spontaneità delle testimonianze. Come accaduto nelle tre precedenti edizioni, anche quest’anno la giuria ha deciso di premiare tutte le opere della sezione bambini-prima comunione, per un totale di circa 160 componimenti. Le premiazioni vere e proprie riguarderanno quindi gli ambiti cresima, giovani e adulti, nelle sezioni prosa e poesia. Un sentito grazie alla giuria che è composta da: don Roberto Bresciani – presidente, parroco di San Martino a Vado don Guido Pratesi - Parroco di Pratovecchio Antonella Fani laureata in Filosofia Cristiana alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, laurea Istituto di scienze religiose di Arezzo, Laurea in filosofia Università di Siena, insegnante di religione nelle scuole pubbliche Silvia Pecorini - laureata in lettere, direttore responsabile del giornalino parrocchiale “In Cammino…” animatrice gruppo giovani parrocchiale. Silvana Alunno Pergentini - laureata in Teologia Spirituale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, insegnante di religione nelle scuole pubbliche. Un ringraziamento, infine, a tutti quelli che si adoperano per la riuscita della manifestazione. Ing. Antonio FANI Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” Quarta edizione – Novembre Dicembre 2007 Si ringraziano in particolare: La Giuria Serena Ongaro Tarani Emiliana e Elisa Rialti Coro Parrocchiale Insegnanti delle varie scuole partecipanti Circolo Parrocchiale Giovanni Paolo II Comunità Montana del Casentino Rassegna di Testimonianza Letteraria ”In cammino… con Gesù” pag. 58 La pubblicazione di tutti i testi della presente raccolta è stata autorizzata come da clausola di partecipazione del bando. Sono scaricabili in formato elettronico sul sito parrocchiale. www.parrocchiastrada.net