Anno XXI, num. 83. 15 ottobre 1885. CrION "EDI - ABBUON AMENTI: PUBBLICAZIONE: 5[:111, DI PISA \ei giorni di 010 V11.:1J1 e DOMEN1CA. l. Un numero. centesimi 10. DIREZIONE: .ila Tipogratia Vannucchi. via del Monte, 12, Pisa. . AV VERTENZE: L'Amininistrazione. Fili Vannucchi. risponde dei soli incassi di cui lia emesso riceNuta. I manoscritti non si restituiscono. 1.e lettere non affrancate si respingono. .171 - 1■•■•••■ GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE ▪ l10. 'e n tes t re. , 111l delle sp, Lper. .1 t- i I. .1 r INSERZIONI: el corpo (Lei 'ornale. ceni.. 50 per lineti l'a•• zio di linea. Dopo la firma del gerente. cent. 25 cs. Annunzi commerciali, industriali cc.. per la prima pubblicazione, 5 centesimi ogni centimetro quadrato; per le ristampe successive, non interrotte. si flinno alilmonaii,enti. /.1MmoD OTIZIARIO — Il Times ha da Berlino: « Il memo•andum redatto dagli ambasciatori a Co,,i,autinopoli è arrivato. In esso gli ambasciatori dichlaransi formalmente favorevoli al trattato di Berlino; biasimano severamente il movimento bulgaro; affermano la risoluzione delle potenze d' impedire il ritorno a simili fatti e riconoscono il diritto della Turchia (1' impiegare tutti i mezzi per stabilirvi lo statu quo. Gli ambasciatori non propongono alcuna soluzione alla crisi ». — Lo stesso giornale ha da Vienna: « Si crede che la diplomazia trascini in lungo i negoziati affinchè la Turchia possa terminare gli armamenti ed impedire colla forza ciò che le potenze non possono impedire diplomaticamente ». — Pare che la Grecia non voglia accontentarsi di promesse a lunga scadenza. Essa persiste nel domandare un compenso immediato in caso che l'unione della Rumelia alla Bulgaria venga ratificata dalle potenze. Si teme quindi un movimento panellenico, e si studia, in comune, la opportunità di una dimostrazione navale onde appoggiare i consigli pacifici dati al governo di Atene, se la Grecia, provocando un movimento, mettesse in pericolo la pace dell'Europa. — La mobilizzazione delle truppe turche sarebbe ormai compiuta. Fra qualche giorno 60 mila uomini saranno accampati presso Adrianopoli ; altri 60 mila presso Uskub. I vapori turchi e quelli del Lloyd austriaco avranno ben presto finito di trasportare le truppe dai vari porti dell'Asia minore in Europa. L'Albania è tranquillissima; cosicchè Vejssel pascià annuncia a CostanUnopoli, secondo un dispaccio di fonte inglese, che può disporre di tutte le sue truppe non solo, ma anche di qualche schiera di volontari albanesi. L'Austria-Ungheria, per non contrariare la Germania sarebbesi dichiarata anche essa recisatnente contraria a qualunque pretesa serba o greca e avrebbe notificato ai governi di Atene e di Belgrado che essi non hanno da sperare aiuto da alcuna potenza. Il progetto di intimidire la Grecia con una dimostrazione navale si andrebbe sempre più chiaramente delineando. È confermato intanto che la Pireo son già raccolte alcune navi russe e due o tre austriache oltre le francesi. Però la Grecia non si mostra ancora scoraggiata. Essa continua la mobilitazione del suo esercito e raccoglie schiere di volontari che accorrono specialmente dalle provincie greche ancor soggette alla Turchia. — La stampa russa e la tedesca tengono un linguaggio ostilissimo e specialmente alla Grecia. La Norddeutsche All. Zeitung attacca il ministro Delyannis, e il signor Tricupis, i quali dice, fanno a gara per alienare alla Grecia le simpatie dell' Europa colle loro aspirazioni chirneriche. Osserva poi che di fronte alla nota della Porta in cui dichiara di aspettare per intervenire il cenno delle potenze, il discorso del sig. Tricupis al banchetto della colonia greca di Londra e l'allocuzione del sig. Delyaunis provano che si vuol fare dell'ottimismo per partito preso. — Il Nord di Bruxelles scrive alcune parole molto ostili ai bulgari. Questi, dice l' ufficioso russo, si fanno illusione se credono che l' Europa sia disposta a consacrare la fusione completa della Rumelia orientale col principato bulgaro. La situazione che i gabinetti sembrano di. sposti a sanzionare si scosta poco dallo stato di cose fissato nel 188. Qualunque pretesto sarà così tolto agli altri stati balcanici per reclamare dei compensi in ragione di una pretesa rottura d' equilibrio che in realtà non avverrà punto, giac.chè l' Europa vuole conservare l' istrumento di pace che ha assicurato in questi ultimi anni la quiete della penisola balcanica. L' inchiesta doganale e la relazione del senatore Lampertico La commissione d' inchiesta per la revisione della tariffa doganale ha teste pubblicata la relazione del senatore Fedele Lampertico sulla parte agraria. Essa consta di 46 capitoli e di 184 pagine, con tre tavole. La maggior parte della relazione si occupa della questione del dazio sul grano e sul riso, perchè si è principalmente per essa che venne determinata l' inchiesta. Parlando però del grano, e sempre in relazione ai dazii, vi si tratta pure delle condizioni generali dell'agricoltura italiana. Nella sua inchiesta la commissione si dirigeva indistintamente a tutti i cittadini, a singoli ed a società, ai proprietari di terre ed ai coltivatori, al commerciante e al consumatore. A tale uopo fu largamente distribuito un interrogatorio distinto per ciascun capo dei prodotti agrari, mirandosi principalmente a conoscere quali conseguenze provino' in causa dei dazii, tanto di entrata in Italia quanto in altri stati. E furono pure numerose le risposte che si vanno pubblicando in riassunto in distinti allegati. Secondo le statistiche ufficiali la produzione del grano in Italia occupa 4,736,705 ettari ossia più di due quinti della Superficie occupata dalla coltivazione dei prodotti principali, ed il 15,98 per cento della superficie territoriale del regno. 11 valore del solo frumento rappresenta 878,362,738 lire, ossia pressoché il sesto del valore attribuito ai prodotti così della coltivazione del suolo, come pure dell'allevamento del bestiame e ragguagliato ad oltre 5 miliardi di lire. Di fronte alla crisi che colpisce questo prodotto e che esercita la sua azione sull' intiera economia agraria. è necessario tener presenti gli elementi tutti i quali costituiscono il bilancio dell'agricoltura e che contribuiscono perciò ad aggravare od alleviare la crisi. E così quanto alla produzione del grano si deve mettere in conto tutti gli elementi dell'effettivo costo ragguagliatamente al valore di cambio ed al prezzo di mercato. Giova quindi indagare alcuni degli elementi che gravitano sul costo di produzione e che devono avere un compenso nel prezzo. Vengono in primo luogo le imposizioni dello stato, delle provincie, dei comuni : gravosissime in via assoluta ed in via di sperequazione. Si hanno poscia la tassa di registro per trasmissione di beni immobili, e gli oneri che gravitano sugli atti giudiziari, specialmente per la piccola proprietà. E sulla proprietà fondiaria gravita pure un debito ipotecario fruttifero ed infruttifero di oltre 14 miliardi. Sarebbe arduo il dare notizie complete e precise sull'effettivo aumento delle mercedi. Le notizie raccolte però bastano a dimostrare e arguire che aumento vi fu. Sarebbe più aiduo ancora l'assegnare la parte che vi ebbe il corso forzoso, nonchè quella dipendente da cause generali. E finalmente si esige un maggior impiego di capitale. Come bene afferma il conte Jacini, l' Italia agricola ha tutte le attitudini di perfezionamento e di prosperità, ma a questa sola condizione, di sostituire alle forme di economia rurale, che esauriscono ogni virtù produttiva, quelle che, mediante il capitale, la reintegrano e accrescono. A. tale uopo Si è invocata dinanzi alla commissione la riduzione nel dazio d' introduzione delle macchine, si denunciarono le sofisticazioni e adulterazioni dei concimi chimici, si è fatto lagno del prezzo che si fa pagare pel sale, si chiesero le maggiori facilitazioni di trasporto per ferrovia, si rappresentò la necessità di favorire le irrigazioni; si discusse de' modi che rendano più accessibile il credito agrari o. Ai maggiori aggravi dell'agricoltura conviene contrapporre i provvedimenti vani adottati a suo favore, e prime le riforme daziarie a benefizio dell'agricoltura e degli agricoltori iniziate dal conte di Cavour. Vengono poscia molteplici provvedimenti di varia natura, come gli aiuti ed impulsi che l'agricoltura ha dalla costruzione delle strade comuni e ferrate; dagli istituti di credito; dall'istruzione, più specialmente agraria, dalla legge sui consorzi d'irrigazione, da quelle centro la fillossera ; dalle solerti sollecitudini della direzione generale di agricoltura; dal consiglio superiore d'agricoltura; dal ministero d'agricoltura, industria e commercio, dalle stazioni agrarie, dai concorsi a premio, ecc. Fra le cause che influiscono sui prezzi, conviene prima prendere in esame quelle che contribuiscono a determinare i prezzi entro lo stato; prima della concorrenza americana ed asiatica, la concorrenza che ci facciamo noi stessi. Il moto iniziale dei prezzi è pur sempre dato dalle più vicine previsioni del la messe del paese. Cause molteplici contribuito hanno in Italia e ad una maggiore estensione di superficie coltivata a grano e ad una maggiore quantità di prodotto. Nonostante lo aumento della produzione, è questa oggidì insufficiente, e l'aumento della popolazione e di consumo che vi sono correlativi, tendono a portare il punto iniziale del prezzo più alto. Non è questa la prima volta in cui si sia attribuita ai bassi prezzi delle derrate la depressione dell'agricoltura. Giova ricordare le grandi perturbazioni dei prezzi nell'Ighilterra susseguenti alla ripresa dei pagamenti in contante nel 1819 1821: quelle in Toscana dal 1817 al 1823, nonché le più recenti nel!' Europa occidentale e intorno a cui è rimasto celebre il discorso del Thiers al corpo legislativo il 10 marzo 1866. Con tuttociò le leggi di annona anche in tempi recenti erano contro il caro. Popoli, scrittori, governi versavano in assidua preoccupazione delle carestie, od almeno di prezzi alti del grano. I tentativi per determinare il prezzo rimuneratore del grano a favore degli agricoltori riescirono sempre infruttuosi. Le notizie raccolte dalla commissione sono le più varie da regione a - regione, non solo, ma dentro gli stessi confini di una regione, d' un compartimento e persino da fondo a fondo. La ricerca diviene più difficile a fronte delle nuove concorrenze mondiali. Viene anzitutto la concorrenza degli Stati Uniti aggravata dal ribasso dei noli e dallo cattive stagioni in Europa. Le più recenti indagini dimostrano tuttavia come le condizioni economiche che nel periodo dal 1870 al 1880 diedero così rapido e vigoroso impulso alla produzione e alla esportazione dei cereali negli Stati Uniti non continuaroao ad agire colla stessa forza ed intensità nel periodo successivo al 1880. Le vaste e fertili estensioni di terreno libero da occupazione e facilmente arabile vanno rapidamente restringendosi cosicchè l'occupazione e la coltivazione già sono arrivate al limite della zona montuosa o arida. Nella maggior parte degli Stati Uniti si va operando una grande trasformazione agraria. coll'abbandono dell' agricoltura estensiva. Il prezzo del terreno varia notevolmente da stato a stato ma come elemento del costo di produzione non ha che un valore relativo. La proprietà fondiaria vi è gravata da molteplici imposte locali che variano grandemente da luogo a luogo. La credenza volgare che i I suolo agli Stati Uniti fosse quasi esente da imposte è in gran parte dovuta all'errore che l' imposta gravi il reddito, mentre essa è ragguagliata al valore capitale Le notizie pii autorevoli concordati nell' attestare che il basso prezzo a cui scese il grano nell' autunno del 1884 produsse anche agli Stati Uniti gravi lamenti e indusse gli agricoltori a restringere la superficie seminata a grano. Dato invece 1' incentivo di prezzi più alti è pressoché la quantità di grano che gli Stati Uniti potrebbero ancora produrre ed esportare. E perciò si dee con grande cura guardarsi da tutto quello che artificialmente creando prezzi alti susciterebbe una nuova e più perniciosa concorrenza in confronto di quella che dentro un certo periodo di tempo necessariamente si liquida.. La parte relativa agli Stati Uniti è illustrata da tre carte tolte da documenti americani. Viene in seconda linea la concorrenza dell' India. L'esportazione del grano indiano in quantità notevole è un fenomeno forse ancora troppo recente perchè possa servire di fondamento a previsioni stabili e durature. La produzione del grano nell' India è assai ristretta in rapporto alla popolazione. La possibilità dell' esportazione dipende dalla povertà degli abitanti che fa per essi del grano un consumo di lusso. Non pare molto probabile che si possa avere una rapidissima estensione a nuove terre della produzione del grano, malgrado il graduale incremento della superficie coltivata o la moderata costruzione di nuove ferrovie aventi piuttosto un carattere militare e maggiormente destinate a proteggere il paese dalle carestie periodiche. Unione delle carestie è di far sì che il consumo interno tenda in dette, annate ad assorbire la produzione del paese. Esse fanno sentire il loro effetto sui prezzi e sulle esportazioni durante un certo numero d'anni cosicchè il commercio dei grani d' India tende a presentare dei periodi di notevoli variazioni. Cause speciali hanno contribuito dal 1880 in poi a promuovere le maggiori esportazioni di grano dall' India: sembra però che ai prezzi attuali codesto commercio si faccia in condizioni piuttosto difficili, , ti All'America e al India si aggiungono le concorrenze dei nuosri continenti, come l'Australia. Per la prirm volta, nella storia moderna, il raccolto de I frumento è stato superiore ai bisogni del consumo mondiale. Però non è un fatto durat.uro r a temporaneo. Lo stesso basso prezzo Iha in sè il suo correttivo nella limitazione dell ,a produzione. arduo precisar e gli elementi che determinano il prezzo del grano La storia dei dazii sull' introduzione del grano sia in Italia sia in altri paesi, anche se.condo la scala mobile, è una serie di disingan ni e di delusioni. Il dazio temporaneo creerebb, e uno stato di cose precario e dannoso. All' adozione ne di un dazio non segue sempre un auimenta di prezzo: ma anche quando ciò avvie ne, il dazio di per sè non I1011 fa che spostarla. è aumento di ricche2 Esso costituisce molti7e un ostacolo ai progressi agrari. L'abolizione del c;orso forzoso in Italia ha pure esercitato il suio effetto sul prezzo del grano e sull'agricoli tura. Singolare riscontro ha la corriapondenza del presente svilimento dei prezzi e del grai "de svilimento de' prezzi dopo il 1819 colle perturbazioni monetarie. La produzione e l' in"porto zione del grano in Italia dipende segna temei te dal COISO delle stagioni. Fino ad ora le importazioni di grano dall'America e d ridia n Italia sono assai ristrette. Le differenze che corrano tra l'agricoltura e le manifatture spi egana il diverso trattamento dell' una e deli' altre nella legislazione doganale. La question, e dell' incidenza del dazio sui consumatori nazic mali, sui produttori stranieri o sui commer'ciant è difficilissima e forse non sarà mai satirita, al pari di quella dell' influenza del dalzio sul prezzo del pane. Ma non si può scor'dare che il dazio è un elemento perturbato' sempre. Per ultimo il dazio non darebbe un reddito di qualche conto alla finanza dello sta to, se non quando eserciterebbe sul prezzo un'azione funesta. La relazione si chiu COI) alcuni capitoli sulla produzione e sul con intere o del riso in Italia e nell' India, sul be: 3tiarm bovino, sul vino, sopra i semi bachi la seta e bozzoli, e sul caseificio, nonché sul trattamento doganale di questi prodotti. Le eluestioni relative ai dazii degli altri generi ag ;rari sono riservate alla parte industriale. Nella conclusione il relatore ricorda come la depressione dei pr,ezzi e quindi dell'agricoltura dipende non da una sola causa, ma da varie. La concorrenzE è ceetamente fra queste e proviene da una ;ovrat bondanza mondiale di produzione che eb be cause se eccezionalissime e che deve necessari amente. in un certo periodo di tempo. cess are. Qualunque provvedimento che artificiali "lente aumenti i prezzi, ritarda il momento in cui la produzione si proporzioni al bisogn.o real e. L'esempio dato a altre stati non vale per l' Italia in condizioni affatto diverse. Il dazio protettore che va pii, sempre sconsigliato per ragioni d'ordine socia .le sa rebbe per l'aericoltura stessa un' illusicid'e e ritarderebbe quella condizione di cose in cui 'agricoltura si protegge se. L'azioni?. dei dazii protettori va presa in esame ancho 3 in relazione ali' esportazione, ai dazi su ci ò che occorre all'agricoltura nuche ai dazi oasteri, Il benefizio che si attende da un dazio sull' introduzione dei cereali si farebbe pagai 'e a caro prezzo in causa dei compensi che gli altri stati e le altre industrie non manchere bbero di far valere. Oltre che il dazio protettor'e rappresenta un tributo che si fa pagare da tina classe di cittadini ad un' altra e nella stes.sa classe dei produttori è causa di una nuova spertquazione nelle condizioni della produzia Per queste ragionii il relatore dichiara che la commissione non può III 'CIUhl modo consigliare MI aumento (ti dazio sul l' introduzione del grano e che nelLa presente condizione di cose essa propone chi non Si porti alterazione nelle tariffe dei prode twrari che hanno costituito oggetto della Ve lui ione. Le riscossioni del!' erario storia del governo italiano dalla proclamazione del traeformismo in poi. ■sa F. stato pubblicato il parallelo tra le riscossioni dal l° luglio 1885 a tutto settembre dell'anno 1884. Da questo parallelo rileviamo che dal 1 0 luglio a tutto settembre dell'anno 1885 l' erario ha riscosso per imposte dirette lire 57,366,218,073, mentre nello stesso periodo dell'anno 1884 aveva riscosso 56,347,646 lire e 50 centesimi. Ha riscosso in più, quindi, quest'anno lire I ,018,572,23. Per tasse sugli affari, l'erario ha riscosso dal 10 luglio a tutto settembre dell'anno 1885 lire 44,974,573,054, mentre nel periodo stesso dell'anno precedente aveva riscosso la somma di lire 43,791,384,045. Ha dunque riscosso più in quest'anno lire 1,202,990,009. Per dogane e altri proventi amministrati della direzione generale delle gabelle, l'erario ha riscosso dal 10 luglio al 30 settembre di quest'anno lire 146,595,624,052, mentre nello stesso periodo dell'anno precedente aveva riSCOSRO !ire 143.455,853,064. Ha quindi riscosso in più quest'anno lire 3,139.770,085. Totale: l'erario ha riscosso nei vari rami (i' imposte surriferite, dal 1° luglio a tutto settembre 1885, lire 248,936,216,080, mentre nello stesso periodo dell'anno precedente aveva riscosso lire 243,574,883,59. Ha dunque riscosso in più quest'anno nel periodo dal i° luglio a tutto settembre, in confronto al periodo corrispondente dell'anno passato, lire 5,381,333,021. Rivelazioni piccanti Riproduciamo dal giornale La riforma: Il deputato De Zerbi. direttore del Piccolo di Napoli, in uno sfego contro il ministero, racconta, fra le altre cose, che nelle ultime elezioni amministrative di Napoli, i ministeriali avevano stabilito di abbandonare la lega stretta per lo innanzi coi borbonicoclericali, volendo impedire che questi formassero la maggioranza assoluta del consiglio comunale. Erasi quindi deciso di stringere il fascio di tutte le forze liberali. E il deputato di Napoli racconta « Ma, prima di entrare in questa via, vollero domandare il consiglio del ministro e del segretario generale dell' interno, i quali o li incoraggiarono o non li dissuasero. Così entrarono in quella via; ed entrativi, per evitare che il movimento potesse dare ombra al governo. stabilirono che nessun uomo politico dovesse essere fra' candidati ; e, eccedendo in fedeltà, prima d' impegnarsi definitivamente vollero far nota al ministro dell'interno la lista dei candidati. Si erano già impegnati definitivamente e ritenevano in buona fede di camminare di accordo col ministero, quando il segretario generale cominciò non si sa per quale cagione, a tentare alcuni fra loro ad una contromarcia; ed il prefetto, riprovando il movimento, si staccò da tutti i deputati amici del ministero. « Ma era impossibile ritirarsi dalla via gia fatta. Si combattè dunque tutti i liberali concordi. malgrado le autorità politiche locali e malgrado il segretario generale. mentre il il ministro, come suole, nè si mostrava recisamente favorevole agli uni, nè agli altri. « Or questa manovra del segretario generale, forse abile, ancora inesplicabile per noi, a me non sembra sia stata corretta. Se quella via non piaceva, perché incoraggiarci ad entrare? E, se di accordo siamo entrati, perchè poi lamentarsene? ». Rimane, dunque, accertato che il ministero preferiva il trionfo assoluto e completo dei borbonici e dei clericali alla riuscita dei liberali. La cosa non sorprenderà forse , ma è sempre bene che se ne prenda atto per la il colèra Notizie tristissime giungono dalla provincia di Palermo : il colera è comparso in parecchi villaggi. Il morbo causa danni gravissimi a Belmonte ove le condizioni igieniche sono pessime. Le condizioni samiterie SODO gravissime anche ad Isola delle Femmine : gli abitanti respingono medici, medicine e soccorsi. A Partaina Mondello sono stati tirati colpi di fucile contro alcuni pretesi untori che fortunatamente non sono stati colpiti. A Palermo vi è stata una leggiera recrudescenza causata da intemperie. Nelle altre provincie del continente in cui il colera si è in anifestato, si ripetono ancora pochissimi casi. CARTOLINE VALORI Togliamo dal Fanfulla Il signor Felice Pagliuzzi, vice-segretario alle direzione generale delle poste, ha presentato alla direzione stessa un suo progetto per la istituzione di cartoline-valori, le quali, oltre al semplificare le operaz otri degli uffici postali, faciliterebbero di assai, anche per il pubblico, la trasmissione delle piccole somme. La cartolina che il sig. Pagliuzzi propone è iii forma di un parallelogramma molto allungato e consta di quattro parti, ossia: matrice, buono, cartolina e ricevuta. Essa viene rilasciata da tutti gli uffici postai. Il valore della cartolina è rappresentato da un francobollo apposto al buono. Occorreedo , per 1710 di esempio. di fare la spedizione di <d'ique lire, s' acquista una cartodna-valore di pari somma, sborsando alla posta cinque lire più venti centesimi di tassa fisse. L'impiegato postale, incaricato della vendita stacca dalla matrice le altre tre parli della cartolina. ossia: il buono, la cartolina propr'amente detta e la ricevuta, dopo aver impresso su questa e sul buono il bollo con la dat t del giorno. I I mittente scrive sulla cartolina l' indirizzo del destinatario e, nella fr ccia posteriore quello che più crede, come nelle cartoline comuni ; quiieli lp mette in buca, staccaadone la ricevuta, che trattiene per qualunque caso di smarrimento, o mancato pagamento. : ' CRONACA DELLE SCUOLE Il ministro della pubblica istruzione ha fatto stampare il progetto di legge sullo stipendio dei maestri elementari. Il minimo legale per le scuole urbane salirebbe a lire 900 per i maestri, a 720 per le reaestre. Nei comuni rurali a lire 700 per i meestri e per le ma( stre a lire 56u. Il maseimo dovrebbe ascendere nelle scuole urbane a lire 1320 pei maestri, per le maestre a 1050 : nei comuni rurali a Vre 900 per i primi, a lire 750 per le seconde. L'onere derivante alle Sin° per i sussidi ai redimili onde attuare :aumento progettato sarci,be di lire 3,000,887,81: verrebbe iurittia in bilancio per tre milioai. Precauzioni monetarie Si legge nel Diritto : Preveniamo il govereo ed il pubblico d' un pericolo abbastanza grave a cui può dar luogo I' unione monetaria latine ; perieolo assai più grave degli scudi francesi calanti, essendochè questi facilmente si riesportano in Francia e il governo francese è d'accordo col nostro di riaccettarli. pericol o è questo. Il popolo, abituato a vedere monete di conio forestiero passar di ebano in mano come le monete itabalie, non è abile a disenguere fra le monete degii stati ascritti all' unione e quelle degli stati che non ne fanno parte. Esso finisce coll'accettare monete d'ogni conio, colla stessa indifferenza con cui accetta monete italiane, francesi, belghe e svizzere. Ciò può dar luogo a speculazioni fraudolente, e può specialmente recare gravi disturbi al commercio. In Francia furono recentemente importati soles chiliani e peruviani, eguali per il disco alle nostre monete di 5 lire, e in fatto equivalenti per valore a sole lire 4. Tesoro e banche li rifiutarono; e rimasero a carico degli ultimi detentori che fra perdita reale e spese del cambio vi perdettero più del 25 per cento, pagando così molto cara la propria ignoranza. Così pure circolarono in Francia pezze decimali rumene da 5 lire. Ora la Rumenia non fa parte dell' unione latina. Una gran quantità di pesetas spagnuole, somiglianti alle nostre monete da una lira, infiltrò per i Pirenei nel suolo francese ; e il ministro delle finanze dovette con una circolare avvertire che non erano moneta legale. Noi non abbiamo molte comunicazioni commerciali colla Spagna, colla Romania, col Chili e col Perù; però, specialmente con questi due ultimi paesi, abbiamo frequenti rapporti a causa dell'emigrazione. Inoltre dalla Francia possono entrare facilmente in Italia. Non sarà quindi mai troppo raccomandata la prudenza e l'avvedutezza. L'oro, come moneta buona, si può accettare da qualunque parte venga; ma l'argento è moneta cattiva e conviene diffidarne. NOTIZIE AGRICOLE Le campagne. Diamo un sunto delle notizie agrarie dell' ultima decade del mese di settembre, che togliamo lal Bollettino di agricoltura. La vendemmia è sul finire. L' uva in generale è scarsa. ma di ottima qualità. Prosegue il raccolto del maiz con prodotto soddisfacente I temporali e i venti fortissimi nell' alta e media Italia furono causa di gravi danni alle campagna, però la- pioggia ha ben disposto il terreno per le prossime semine. Gli olivi, le castagne, le patate e le ghiande promettono un soddisfacente raccolto. Nella provincia di Avellino e nel circondario di Castrovillari è apparsa la peronospora, che ha recato gravi danni. L'ITALIA IN AFRICA La statistica a Massaua. Diamo la prima statistica della popolazione di Massaua, fatta per ordine del ministero. dal tenente Giuseppe Brengola del terzo battaglione d'Africa. Famiglie di Massatia n. 397 — Popolazione approssimativa n. 5226 — Massauini 3302 — Arabi 358 — Abissini 235 — Datikali 346 — Sihau 467 — Indiani 30 — Baniatii 62 — Turchi 25 — Armeni 15 — Tedeschi I — Maltesi 2 — Sudanesi 275 — Greci 51 — Francesi 11 -- Italiani 45. In Massaua poi ci sono : 3 moschee principali — 10 moschee secondarie — 3 Minareti — 12 caffè arabi — 5 caffè europei — IO nuove costruzioni. I principali edifici sono Il consolato francese — L'agenzia di navigazione Florio — La caserma dei carabinieri reali — Il tribunale egiziano — La dogana e la posta (dove si trovano tanto la posta italiana quanto la posta egiziana). I caffè europei si chiamano: Caffè Garibaldi — Caffè d' Italia — Caffè della marina — Caffè d' Europa e caffè del veterano. — Riceviamo dal prof. ing. Luigi Bellincioni la seguente lettera, che è in replica allo scritto intitolato Barbarismo, da noi pubblicato nel n. 82: ti La replica del prof. ing. è rivolta al nostro giornale e ad un suo corrispondente, e ciò sembra essere in regola; e diciamo sembra giacchè non si tratta, nel caso, di una corrispondenza o di uno scritto che ci appartenga ma, invece, di una inserzione a pagamento. Noi siamo e rimarremo estranei alla questione. Accordando oggi la parola al professor ing. Bellincioni, che sostiene il suo progetto, intendiamo riservarla domani all'autore dello scritto Barbarismo, che l'oppugna; e ciò facendo miriamo solo allo svolgimento di una questione d' arte e di attualità, che, cogniti degli avversari, ci attendiamo spoglia d' acrimonie di persone e di parte e perfettamente cortese. Pregiatissimo sig. direttore del giornale La Provincia di Pisa. di Pisa mi credo pure in obbligo di una risposta. A rassicurare il corrispondente di questo giornale, che dubita non abbia ad essere di stile romanzo l'architettura del campanile secondo il mio progetto, ritengo gli basti il giudizio pronunziato dal giornale fiorentino sopracitato, la di cui competenza nessuno potrà disconoscere, perchè redatto da persone di accertato valore nell' arte. Quanto alla sconvenienza del progetto che La Provincia di Pisa lamenta in riguardo al carattere dell' edifizio, veramente non si comprende bene se il giornale per edifizio intenda di parlare della chiesa, o della torre a cui la chiesa trovasi a contatto. Nella prima ipotesi non saprei spiegare il significato della critica altrochè supponendo che voglia disconoscersi nella chiesa lo stile romanzo, la quale opinione in parte non sarebbe tanto errata, se si riflette che di questo stile non rimane che la facciata principale, assai deturpata però da una tettoia che la taglia sconciamente in due parti, mentre l'interno della chiesa è stato completamente trasformato con male intese opere di riduzione, Pontedera, 13 ottobre 1885. Le sarò grato se, per debito d' imparziache le hanno tolto intierarnente l' impronta lità, si compiacerà pubblicare la presente nel dello stile medio-evale con cui ebbe origine. più prossimo numero del suo accreditato giorMa io fui di opinione, divisa da moltissimi nale, anticipandogliene i miei ringraziamenti. artisti, e quindi anche dal competente giorNel numero 9 del giornale fiorentino Arte nale Arte e storia, che lo stile più confacente « storia del 1° marzo decorso deploravasi, alla nuova torre destinata a formare un incon una corrispondenza da Peccioli, il modo sieme colla chiesa, dovesse corrispondere a di ricostruzione della torre campanaria attiquello con cui l'edifizio ebbe la sua fondazione, gua alla chiesa propositura, e la corrispone conservato nella facciata principale. denza suddetta chiudevasi con queste parole Nell' ipotesi invece che per edifizio siasi « Pur troppo non Si è tenuto conto delle inteso parlare della torre, debbo allora cre« ragioni dell'arte, non si è pensato ad armodere che l'autore dell'articolo intestato Bar« nizzare la torre campanaria con l' architet&mimo del giornale La Provincia di Pisa « tura di stile romanzo che decorava la fifesia troppo facile a riscontrar pregi monumen« cinta del tempio e che esiste tuttora, scamtali in costruzioni comunissime che non ri« pata alle barbariche mani dei vandali, perchè portano l' impronta di alcuno stile, poiché la « in gran parte nascosta sotto un portico apvecchia torre di Peccioli che ha funzionato « piccicato davanti alla chiesa, ed ora, a da campanile fino ad oggi, non era che un relativi « quanto ci si afferma, si ricostruisce la torre troncone qualunque, da molti ritenuto quale « di stile cgivale che coll'architettura romanza avanzo di torre castellana, e malissimo con« ci sta peoprio come il cavolo a merenda. servata, contrariamente a quanto asserisce La « Sempre cosi! » Provincia di Pisa, tantochè in molti punti Come autore del progetto di tale ricostrumancandovi le originarie bozze di pietra, vi 17.80 zione cre(lei doveroso replicare alla citata era stato riparato con una muratura comune corrispondenza. onde ristabilire la verità dei di materiali laterizi, da cui derivavane 1 7,45 fatti dalla stessa alterati, e dimostrare che aspetto assai sgradevole, per togliere il quale il corrispondente erasi anche ingannato nelaltro di meglio non si poteva che incrostarla l' apprezzare lo stile della torre secondo il con nuovo rivestimento di pietra ad imitazione progetto da me rimesso, e ritenni ben fatto dell'antico, non essendo prezzo dell'opera sodi unire alle poche parole da me inviate a stituire alle vecchie delle nuove bozze, che quel giornale, una fotografia del disegno già avrebbero portato ingentissima, e non giustiil presentato all' onorevole commissione peccioficata spesa. lese, e da questa utianimemente e con molto E da sapersi inoltre che chiesa e torre favore accolto, e quindi nel successivo numero non hanno mai formato un medesimo insieme, I del medesimo giornale Arte e storia legciò che facilmente rilevasi dalla specie dei gevasi quanto appresso: pietrami che si verificano dall' una all' altra « L' egregio ingegnere prof. Luigi Bellindifferentissimi. « cioni, al quale fu affidato l' incarico di reRiguardo ah' assistenza del lavoro che il « staurare ed adornare il campanile della giornale La Provincia dt Pisa ritiene affidato « chiesa di Peccioli, ci ha trasmesso un diad un fabbro e ad un beccaio del luogo, fa « segno del suo progetto di riduzione, e la scuoprire fieli' estensore dell' articolo qualche « lettera che segue, allo scopo di schiarire personalità che a me non tocca rilevare, ma « ciò che in una notizia pubblicata nel numero che deploro moltissimo, anche perchè mi fa « 9 fu scritto intorno al restauro di quella dubitare della imparzialità con cui il giornale « fabbrica. ha emesso il suo giudizio in merito a questo « In codesto lavoro il Bellincioni si è atmodesto lavoro. Tengo però a dichiarare che « tenuto, come era desiderabile, allo stile rola costruzione ed assistenza è affidata al si« manzo, non a quello ogivale come ci era gnor Giovanni Bonfanti, il quale è, ed è sem« stato riferito, e mentre l' insieme del propre stato uno fra i più abili maestri muratori « getto non ci dispiace, siamo lieti che il tedella provincia pisana, della cui opera ho « muto ibridismo architettonico non avvenga». avuto occasione di valermi in altri lavori di A queste brevi parole seguiva la mia letnon minore importanza, ed ho avuto ragione tera di rettifica, che stimo superfluo di qui di lodarmi sempre della sua intelligenza e riportare. 'capacità. Ine.e* L. BEL LINCION1. Dopo ciò sernbravarni che un modesto laPS. Stava per chiudere la presente, quanvoro della ricostruzione di un campanile non do mi capita sott'occhio un articolo del gioravesse sì tanta importanza da sollevare polenale 11 Corriere dell'Arno, che disapprovando miche per parte della pubblica stampa, e per i lavori che si stanno eseguendo a questo quanto ciò lusinghi il mio amor proprio, pure povero campanile, così preso di mira, censura dubito che ragioni partigiane del luogo, anzilo stile romanzo perchè non armonizzante colla chè il desiderio del bello, spingano a scrivere chiesa ; critica nuova che sta in opposizione i vari corrispondenti. a quella fatta negli altri giornali succitati. Infatti vedo ripetuto nell' ultimo numero queste manifeste contradizioni può arguirsi la della Provincia di Pisa pressoché le stesse serietà della critica stessa e il giudizio spascensure g à stampate e confutate nel giornale sionato emesso dai vari corrispondenti. Ing. L. BELLINCIONI. Arte e storia, ed al giornale La Provincia — Martedì sera, ( 13 nell' adunanza generale dei rappresentanti delle società pisane, fu definitivamente costituito il comitato di soccorso ai colerosi di Palermo e ai danneggiati della Versi l ia. ), — 11 bollettino di notizie commerciali del ministero di agricoltura e commercio contiene il seguente annunzio : « Cav. Gaetano Guelfi. Navacchio, medaglia di argento al merito industriale, pel miglioramento da esso introdotto nella fabbricazione dei biscotti (uso inglese) e pel notevole sviluppo di tale industria ». OSSERVATORIO WIETE9RICO della scuola, superiore di agraria dell'. R. università di Pisa. barometro è ridotto a Ov. Altezza della stazione sul livello del mio., metri 1:ì c r c z, OTTOB.‘ 9 ant. IO ;3 poni. (9 pom. 184 170 14°0 749 2 :49.0 745,8 ant. 104 170 9 P:i* 11°4 9 ant 3 poni 9 pom 118 160 10 2 11 12 N 9 91 8,07 71 56 NO OSO 9,25 78 :43,0 8,43 4:3.6 62 68 93 OS So :45.2 9,81 9,43 47,0 8,32 81 SE - 45,8 - 7,77 8,69 ESE N SO 92 o o 12 27 3 1 9 NNO 4 8,57 90 NNE 8 8 57 $3 s 100752,3 8,57 92 — 111213 Ottobre 10 mass. 19418919416"3 Temperatura ( min. 11511")7"582 s•ATo Ottobre 10. Coperto. Pioggia in 24 ore: millimetri 15,5. ( 9 ant. 13 ; 3 pom 9 poni. 10"6753.5 123 750,8 300 più i frutti, impostato ad Assunta Veriturini. — Prima pubblicazione d' un estratto di bando per vendita di beni immobili di proprietà delle minorenni Marianna e Maddalena fu Giov. Battista Cola. L'incanto sarà tenuto il 25 ottobre corrente, in Vecchiano, avanti il notaro delegato dott. Achille Ricordi e sarà subordinato a tutte le condizioni contenute nel bando del dì 7 ottobre 1885. I beni vengono divisi in 6 lotti come appresso: l° lotto. — Un pezzo di terra lavorativa, vitiata, pioppata, pOS La in popolo di Vecchiano, luogo (letto Via Nuova, di misura ettari 0,48,30, di libera proprietà, sarà esposto per il prezzo di lire 1,262,58. 2° lotto. — Altro appezzamento di terra lavorativo, con alberi, posto come sopra, luogo detto Piaggra, di misura ettari 0,36.2 l livellare dell' opera della chiesa di Vecchiano per il canone annuo di ettolitri 0,88 grano, sarà esposto per il prezro di lire 645,98. Altro appezzamento di terra 30 lotto. lavorativo, prativo, posto nel popolo di Nodica, luogo (letto Le Prata, di misura ettari 0,R1,82, livellare degli spettati di Pisa per canone annuo di lire 23,52, verrà esposto per il prezzo di lire 823,20. 4° lotto. — Un pezzo di terra montuosa, olivata. posto in pipolo di Vecchiano, luogo detto Conca, di misura ettari 0.36,53, (li libera inmwiAit, Sard esposto por n prezzo di — lire 687,96. 50 lotto. — Altro pezzo di terra montunaa, incolta, posta come sopra, luogo detto Conca, hi misura ettari 1,04.91, di libera proprietà, verrà esposto per il prezzo di lire 328,96. 6° lotto. — Altro pezzo di terra lavorativo, vitiato. pioppato, posto in popolo di Nodica, luogo detto Il Feo, di misura ettari 0,67,51, livellare del sig. dott. Fangacci Carlo per il canone di ettolitri 0,79 grano, sarà esposto per il prezzo di lire 1,319,68. Prezzi delle grasce Vendute in Pisa Otiobre 11. Coperto. nel mercato del 14 ottobre l885. Ottobre 12. Idem. Ottobre 13. Coperto. Pioggia in 24 ore: milli- metri NB. I prezzi segnati nella 1.a colonna sono ai gene venAnti in partita fuori dazio, e per 14,4, ATTI GIUDIZIARII Sunto degli atti legali inseriti nel n. 79 (9 ottobre) del Supplemento al foglio periodico della R. prefettura (li Pisa. — L' intendenza di finanza di Pisa, pubblica un avviso di secondo incanto per affitto sessennale di n. 1 I preselle del già padule di Bientina. L'incanto sarà tenuto il dì 16 corrente alle ore 11 ant. nella sala della pretura in Pontedere, ed il deliberamento provvisorio seguirà a favore di quello che avra fatta la maggiore offerta. Nuove offerte di aumento, non inferiori al ventesimo, potranno essere presentate entro il termine di giorni 15 dal deliberamento provvisorio. Il quaderno d'oneri relativo è visibile presso l'ufficio del registro in Poritedera. — Il cancelliere della pretura dei Bagni di San Giuliano, rende noto che la signora Grassi Rosa di Cosimo vedova Balzmi, domiciliata a Campo, comune dei Bagni S. Giuliano, dichiarò di accettare nell' interesse (lei suoi figli minori Viro, Balzino e Cosinio, e col benefizio di legge ed inventario, l'eredita relitta dal defunto loro genitore e respettivo suo marito Astolfo Balzini morto a Campo suddetto il 17 marzo del corrente anno. — L'esattoria comunale di Volterra rende noto che la mattina del dì 7 novembre prossimo, avanti la R. pretura di Volterra, saranno esposti in vendita a pubblico incanto gli appresso descritti immobili di proprietà del cav. Niccolò Maffei fu Mario. Una casa ad uso di frantoio ad un piano e 4 vani posta in Volterra, in via dei Lecci, al numero civico 6, con rendita imponibile di lire 172,50; verra esposta per il prezzo minimo di lire 1,294,20. Altra casa posta egualmente in via dei Lecci al numero 6, ad un piano e 4 vani, con rendita imponibile di lire 52,50; verrà esposta per il prezzo minimo di lire 694,20. Occorrendo un secondo e terzo incanto, questi avranno luogo nei giorni 14 e 21 novembre 1885. — La direzione della cassa di risparmi di Pisa fa una seconda denunzia (li smarrimento del libretto n. 51,676, per un credito di lire : ogni ettolitro. I previ segnati uPll4 2.a colonna riguarilano i g eneri venduti in dettaglio dado compreso, e per - ogni ettolitro. Grano gontile rosso I.a qual. Detto di 2.a . Detto biaiwo 1.a i. L. e O.E. e C 18,50 18,15 17,80 >> . Detto (li 2. .. .. . Detto mazzocchio 1.a qual. D e t to[2:inv. 0.1 .10 17,45 1(1,757,00 Detto grano grosso buon . Dea() di Nlaremina il linin 21,00 a lombarda toprovenienza al Det te quintale . . 21,00 a sDeegt atole Rormigna da 99 50 , 22,50 Segalato . . 14.0 0 Vecce schietto Orzo tiostrale Detto estero I '2,30 • Fave noatrali Dette estere. 1)ette 13,35 4,40 8,53 9,6 0 9.00 MeSeOlo. AVella tli itul t. DCtLIL to . ‘:LI 10,25 Grantiirca di i .1 Detto di 2.1 Riso 1.a il. illi 9.60 51,00 44,00 Detto ■li 2.n. Faginoli Detti mezzani . 1)etti tondini Detti coll'.•:, eci cremi larpiiii . Detti estae. Saggina Miglio 1 0.23 9,60 27,40 24,00 l . Ii 20,00 25,35 9,60 Panico I .a p(. . ()etto 2.a Olio di I.a (i. per Ogni 01.1,. Detto di 2..a. Detto da lumi Farina di castagne• • . l'atate, il +militale \'ino del Piano di Pi .(a 1 :1 q. Ogni ettolitro, nnovo. Detto 2.a Fieno I al q• il quintale . Detto di 2.a Paglia, il quintale Detta a tiranne il vintati! . VASQUA.1.1s1 l'INA Il , 138,00 149,00 126,00 137,00 84,00 95,00 32,75 39,30 28,4031,95 6,50 5.50 2,50 4,00 go,':?it/.e Piaa, Tip. Vannuechi, 1885 PI La Ditta editrice FRANCESCO MANIN1, Milano, via Durini, 31, ha pubblicato: A.VVIS(). PILLOLE BLANCAND Di APPROVATE DALLA ACCADEMIA DI MEDICINA DI PARIGI GRANDE ÀSSORTIMENT@ L' IMBOTTATO E DEPOSITO Il Daziere, il Geometra, il Cantiniere d'attorno il liquido imbottato STRIIENTI CIIIRERGICI Riassumono tutte le Proprietà dell' IODIO e del FERRO. 40 Rue Bonaparie PARIS PASTIGLIE PER LA TOSSE, ELIXIR DI CHINA e deposito di ogni sorta di Specialità medicinali Nazionali ed Estere. DEPOSITO DI VINI FINI NAZIONALI ED ESTERI, RUM e COGNAC marche superiori. Queste Pillole sono di una efficacia meravigliosa contro l'Anemia, la Clorosi e in tutti i casi in cui si vuol combattere la Povertà del Sangue. Alla Farmacia e Drogheria C. Paladini, Lungarno regio presso il ponte nuovo, Pisa. PREZZI MODERATISSIMI. ■••■I .! V47?.' harigiOni e garantita dei Os a N TYL o ai piedi . mediante Merisontylon Zulin:, rimedio nuovissimo, di meraviglicsa e sicura efficacia. Prezzo L. UNA_ al flacone. SI vende in tutte le FermiLie e principali Droghene del Regno. 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Questo libretto prontuario perchè basato sopra un metodo di misurazione riconosciuto il più approssimativo, anche a confronto dei metodi scientifici — il sistema del diametro comune constatato con nuove regole — perciò più celere e sicuro nel conteggio, e per la ben ordinata e completa raccolta di tutte le norme suggerite da molti casi presentati • in una lunga pratica di misuraz;one. stante la diversa coaformazione flei fusti; dimostra competenteniente di avere il utirattere della più alta UtiiiL, duZieri, professionisti geometri, cantinieri, osti e per chiunque volesse conoscere la capacita d'un fusto pieno e scemo senza ricorrere al travuoto. Dunque Ilcul più travaoti. poiché col prontuario si troverà la quantità in litri di ogni botte a qualuiique altezza di liquido, centimetro per centimetro, ciocche nessuno finora potè stabilire. Egli è quindi che i d.a.zik3t-i per la constatazione del liquido daziabile e controlleria successiva, i geometri per le pratiche di loro istituto, ed i cantinieri ed osti pei loro bilanci semestrali od annuali, non si troveranno più impacciati e titub Lnti per le lunghe ed i.nperfette operazioni di calcolo geometrico nelle loro rispettive attribuzioni. Difatti in questo libretto prontuario troveranno quella facilitazione di compito tanto finora ricercato in specialità pei recipienti scemi; corroborata poi da una estesa ed esatta tabella delle misure vecchie ragguagliate al sistema metrico decimale; da una norma pel ragguaglio fra il pes) e la misura degli spiriti e degli olii; e da alcune regole di suggellazione e disposizione degli spaghi alle botti ed alle bottiglie nei riguardi daziari. it\ AMIDO NAZICNALE M PIENI E SCEMI I., i NON PIÙ AMIDO INGLESE i MANUALE DI MISURAZIONE DEI RECIPIENTI delle principali fabbriche d' Inghilterra, Germania e Francia che si vendono a prezzi di fabbrica. lPATICA IL ULIEEd nei Comuni aperti nei Comuni chiusi MANUALE MANUALE di tutte le disposizioni daziarie di tutte le disposizioni daziarie relative al servizio esecutivo relative al servizio esecutivo confortato da massime ministeriali e di giurisprudenza — illustrato con vari moduli di protocolli — verbali — schiarimenti di tariffa — suggellazione dei fusti e timbratura carni con un esteso criterio per riconoscere l'età e condizioni dei piccoli bovini uei riguardi daziari — con prontuarii per la bacchettazione e gradazione alcoolica con tavole di ragguaglio dei pesi e misure vecchie al sistema decimale — con vignette, ecc., ecc confortato da varie massime giudiziarie ed amministrative — scioglimento di dubbi — confutazioni ed analisi per ogni singola voce di tariffa — disposizioni pei pacchi postali — criteri sulle tassazioni, esenzioni e tare con esteso rapporto fra il peso e la misura — vari moduli di 'protocolli, verbali ed istanze — can istruzioni e tabelle per la gradazione alcoolica — norme e prontuari per la bacchettazione ed una tabella dei pesi e misure vecchie ragguagliate al sistema metrico-decimale. - a edizione debitamente corretta ed aumentata. 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