Anno XXI, num. 83.
15 ottobre 1885.
CrION "EDI
-
ABBUON AMENTI:
PUBBLICAZIONE:
5[:111, DI PISA
\ei giorni di 010 V11.:1J1 e DOMEN1CA.
l.
Un numero. centesimi 10.
DIREZIONE:
.ila Tipogratia Vannucchi. via del Monte, 12, Pisa.
.
AV VERTENZE:
L'Amininistrazione. Fili Vannucchi. risponde dei
soli incassi di cui lia emesso riceNuta.
I manoscritti non si restituiscono.
1.e lettere non affrancate si respingono.
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GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO
UFFICIALE PER GLI ATTI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
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INSERZIONI:
el corpo (Lei 'ornale. ceni.. 50 per lineti l'a••
zio di linea.
Dopo la firma del gerente. cent. 25 cs.
Annunzi commerciali, industriali cc.. per la prima
pubblicazione, 5 centesimi ogni centimetro quadrato; per le ristampe successive, non interrotte. si flinno alilmonaii,enti.
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OTIZIARIO
— Il Times ha da Berlino: « Il memo•andum redatto dagli ambasciatori a Co,,i,autinopoli è arrivato. In esso gli ambasciatori dichlaransi formalmente favorevoli al
trattato di Berlino; biasimano severamente il
movimento bulgaro; affermano la risoluzione
delle potenze d' impedire il ritorno a simili
fatti e riconoscono il diritto della Turchia
(1' impiegare tutti i mezzi per stabilirvi lo
statu quo. Gli ambasciatori non propongono
alcuna soluzione alla crisi ».
— Lo stesso giornale ha da Vienna: « Si
crede che la diplomazia trascini in lungo i
negoziati affinchè la Turchia possa terminare
gli armamenti ed impedire colla forza ciò
che le potenze non possono impedire diplomaticamente ».
— Pare che la Grecia non voglia accontentarsi di promesse a lunga scadenza.
Essa persiste nel domandare un compenso
immediato in caso che l'unione della Rumelia
alla Bulgaria venga ratificata dalle potenze.
Si teme quindi un movimento panellenico,
e si studia, in comune, la opportunità di una
dimostrazione navale onde appoggiare i consigli pacifici dati al governo di Atene, se la
Grecia, provocando un movimento, mettesse
in pericolo la pace dell'Europa.
— La mobilizzazione delle truppe turche
sarebbe ormai compiuta. Fra qualche giorno
60 mila uomini saranno accampati presso Adrianopoli ; altri 60 mila presso Uskub.
I vapori turchi e quelli del Lloyd austriaco avranno ben presto finito di trasportare le truppe dai vari porti dell'Asia minore
in Europa.
L'Albania è tranquillissima; cosicchè Vejssel pascià annuncia a CostanUnopoli, secondo
un dispaccio di fonte inglese, che può disporre
di tutte le sue truppe non solo, ma anche di
qualche schiera di volontari albanesi.
L'Austria-Ungheria, per non contrariare
la Germania sarebbesi dichiarata anche essa
recisatnente contraria a qualunque pretesa
serba o greca e avrebbe notificato ai governi
di Atene e di Belgrado che essi non hanno
da sperare aiuto da alcuna potenza.
Il progetto di intimidire la Grecia con
una dimostrazione navale si andrebbe sempre
più chiaramente delineando.
È confermato intanto che la Pireo son già
raccolte alcune navi russe e due o tre austriache oltre le francesi.
Però la Grecia non si mostra ancora scoraggiata.
Essa continua la mobilitazione del suo esercito e raccoglie schiere di volontari che
accorrono specialmente dalle provincie greche
ancor soggette alla Turchia.
— La stampa russa e la tedesca tengono
un linguaggio ostilissimo e specialmente alla
Grecia.
La Norddeutsche All. Zeitung attacca il
ministro Delyannis, e il signor Tricupis, i
quali dice, fanno a gara per alienare alla
Grecia le simpatie dell' Europa colle loro aspirazioni chirneriche.
Osserva poi che di fronte alla nota della
Porta in cui dichiara di aspettare per intervenire il cenno delle potenze, il discorso del
sig. Tricupis al banchetto della colonia greca
di Londra e l'allocuzione del sig. Delyaunis
provano che si vuol fare dell'ottimismo per
partito preso.
— Il Nord di Bruxelles scrive alcune parole molto ostili ai bulgari.
Questi, dice l' ufficioso russo, si fanno illusione se credono che l' Europa sia disposta
a consacrare la fusione completa della Rumelia orientale col principato bulgaro.
La situazione che i gabinetti sembrano di.
sposti a sanzionare si scosta poco dallo stato
di cose fissato nel 188.
Qualunque pretesto sarà così tolto agli
altri stati balcanici per reclamare dei compensi in ragione di una pretesa rottura d' equilibrio che in realtà non avverrà punto,
giac.chè l' Europa vuole conservare l' istrumento di pace che ha assicurato in questi
ultimi anni la quiete della penisola balcanica.
L' inchiesta doganale
e la relazione del senatore Lampertico
La commissione d' inchiesta per la revisione della tariffa doganale ha teste pubblicata
la relazione del senatore Fedele Lampertico
sulla parte agraria. Essa consta di 46 capitoli
e di 184 pagine, con tre tavole.
La maggior parte della relazione si occupa
della questione del dazio sul grano e sul riso,
perchè si è principalmente per essa che venne
determinata l' inchiesta. Parlando però del
grano, e sempre in relazione ai dazii, vi si
tratta pure delle condizioni generali dell'agricoltura italiana.
Nella sua inchiesta la commissione si dirigeva indistintamente a tutti i cittadini, a
singoli ed a società, ai proprietari di terre
ed ai coltivatori, al commerciante e al consumatore. A tale uopo fu largamente distribuito un interrogatorio distinto per ciascun
capo dei prodotti agrari, mirandosi principalmente a conoscere quali conseguenze provino'
in causa dei dazii, tanto di entrata in Italia
quanto in altri stati. E furono pure numerose
le risposte che si vanno pubblicando in riassunto in distinti allegati.
Secondo le statistiche ufficiali la produzione
del grano in Italia occupa 4,736,705 ettari
ossia più di due quinti della Superficie occupata dalla coltivazione dei prodotti principali,
ed il 15,98 per cento della superficie territoriale del regno. 11 valore del solo frumento
rappresenta 878,362,738 lire, ossia pressoché
il sesto del valore attribuito ai prodotti così
della coltivazione del suolo, come pure dell'allevamento del bestiame e ragguagliato ad oltre
5 miliardi di lire.
Di fronte alla crisi che colpisce questo
prodotto e che esercita la sua azione sull' intiera economia agraria. è necessario tener
presenti gli elementi tutti i quali costituiscono
il bilancio dell'agricoltura e che contribuiscono
perciò ad aggravare od alleviare la crisi. E
così quanto alla produzione del grano si deve
mettere in conto tutti gli elementi dell'effettivo costo ragguagliatamente al valore di cambio ed al prezzo di mercato. Giova quindi
indagare alcuni degli elementi che gravitano
sul costo di produzione e che devono avere
un compenso nel prezzo.
Vengono in primo luogo le imposizioni
dello stato, delle provincie, dei comuni : gravosissime in via assoluta ed in via di sperequazione. Si hanno poscia la tassa di registro
per trasmissione di beni immobili, e gli oneri
che gravitano sugli atti giudiziari, specialmente
per la piccola proprietà. E sulla proprietà fondiaria gravita pure un debito ipotecario fruttifero ed infruttifero di oltre 14 miliardi.
Sarebbe arduo il dare notizie complete e
precise sull'effettivo aumento delle mercedi.
Le notizie raccolte però bastano a dimostrare
e arguire che aumento vi fu. Sarebbe più aiduo ancora l'assegnare la parte che vi ebbe
il corso forzoso, nonchè quella dipendente da
cause generali. E finalmente si esige un maggior impiego di capitale. Come bene afferma
il conte Jacini, l' Italia agricola ha tutte le
attitudini di perfezionamento e di prosperità,
ma a questa sola condizione, di sostituire alle
forme di economia rurale, che esauriscono ogni
virtù produttiva, quelle che, mediante il capitale, la reintegrano e accrescono.
A. tale uopo Si è invocata dinanzi alla
commissione la riduzione nel dazio d' introduzione delle macchine, si denunciarono le sofisticazioni e adulterazioni dei concimi chimici,
si è fatto lagno del prezzo che si fa pagare
pel sale, si chiesero le maggiori facilitazioni
di trasporto per ferrovia, si rappresentò la
necessità di favorire le irrigazioni; si discusse
de' modi che rendano più accessibile il credito
agrari o.
Ai maggiori aggravi dell'agricoltura conviene contrapporre i provvedimenti vani adottati a suo favore, e prime le riforme daziarie
a benefizio dell'agricoltura e degli agricoltori
iniziate dal conte di Cavour. Vengono poscia
molteplici provvedimenti di varia natura, come
gli aiuti ed impulsi che l'agricoltura ha dalla
costruzione delle strade comuni e ferrate; dagli istituti di credito; dall'istruzione, più specialmente agraria, dalla legge sui consorzi
d'irrigazione, da quelle centro la fillossera ;
dalle solerti sollecitudini della direzione generale di agricoltura; dal consiglio superiore
d'agricoltura; dal ministero d'agricoltura, industria e commercio, dalle stazioni agrarie,
dai concorsi a premio, ecc.
Fra le cause che influiscono sui prezzi,
conviene prima prendere in esame quelle che
contribuiscono a determinare i prezzi entro lo
stato; prima della concorrenza americana ed
asiatica, la concorrenza che ci facciamo noi
stessi. Il moto iniziale dei prezzi è pur sempre
dato dalle più vicine previsioni del la messe
del paese. Cause molteplici contribuito hanno
in Italia e ad una maggiore estensione di superficie coltivata a grano e ad una maggiore
quantità di prodotto. Nonostante lo aumento
della produzione, è questa oggidì insufficiente,
e l'aumento della popolazione e di consumo
che vi sono correlativi, tendono a portare il
punto iniziale del prezzo più alto.
Non è questa la prima volta in cui si sia
attribuita ai bassi prezzi delle derrate la depressione dell'agricoltura. Giova ricordare le
grandi perturbazioni dei prezzi nell'Ighilterra
susseguenti alla ripresa dei pagamenti in contante nel 1819 1821: quelle in Toscana dal
1817 al 1823, nonché le più recenti nel!' Europa occidentale e intorno a cui è rimasto
celebre il discorso del Thiers al corpo legislativo il 10 marzo 1866. Con tuttociò le leggi
di annona anche in tempi recenti erano contro
il caro. Popoli, scrittori, governi versavano
in assidua preoccupazione delle carestie, od
almeno di prezzi alti del grano. I tentativi
per determinare il prezzo rimuneratore del
grano a favore degli agricoltori riescirono
sempre infruttuosi. Le notizie raccolte dalla
commissione sono le più varie da regione a
-
regione, non solo, ma dentro gli stessi confini di una regione, d' un compartimento e
persino da fondo a fondo. La ricerca diviene
più difficile a fronte delle nuove concorrenze
mondiali.
Viene anzitutto la concorrenza degli Stati
Uniti aggravata dal ribasso dei noli e dallo
cattive stagioni in Europa. Le più recenti indagini dimostrano tuttavia come le condizioni
economiche che nel periodo dal 1870 al 1880
diedero così rapido e vigoroso impulso alla
produzione e alla esportazione dei cereali negli
Stati Uniti non continuaroao ad agire colla
stessa forza ed intensità nel periodo successivo
al 1880. Le vaste e fertili estensioni di terreno libero da occupazione e facilmente arabile
vanno rapidamente restringendosi cosicchè l'occupazione e la coltivazione già sono arrivate
al limite della zona montuosa o arida. Nella
maggior parte degli Stati Uniti si va operando
una grande trasformazione agraria. coll'abbandono dell' agricoltura estensiva. Il prezzo del
terreno varia notevolmente da stato a stato
ma come elemento del costo di produzione
non ha che un valore relativo. La proprietà
fondiaria vi è gravata da molteplici imposte
locali che variano grandemente da luogo a
luogo. La credenza volgare che i I suolo agli
Stati Uniti fosse quasi esente da imposte è
in gran parte dovuta all'errore che l' imposta
gravi il reddito, mentre essa è ragguagliata
al valore capitale Le notizie pii autorevoli
concordati nell' attestare che il basso prezzo
a cui scese il grano nell' autunno del 1884
produsse anche agli Stati Uniti gravi lamenti
e indusse gli agricoltori a restringere la superficie seminata a grano. Dato invece 1' incentivo di prezzi più alti è pressoché
la quantità di grano che gli Stati Uniti potrebbero ancora produrre ed esportare. E perciò si dee con grande cura guardarsi da tutto
quello che artificialmente creando prezzi alti
susciterebbe una nuova e più perniciosa concorrenza in confronto di quella che dentro un
certo periodo di tempo necessariamente si liquida..
La parte relativa agli Stati Uniti è illustrata da tre carte tolte da documenti americani.
Viene in seconda linea la concorrenza dell' India. L'esportazione del grano indiano in
quantità notevole è un fenomeno forse ancora
troppo recente perchè possa servire di fondamento a previsioni stabili e durature. La produzione del grano nell' India è assai ristretta
in rapporto alla popolazione. La possibilità
dell' esportazione dipende dalla povertà degli
abitanti che fa per essi del grano un consumo
di lusso. Non pare molto probabile che si possa
avere una rapidissima estensione a nuove terre
della produzione del grano, malgrado il graduale incremento della superficie coltivata o
la moderata costruzione di nuove ferrovie
aventi piuttosto un carattere militare e maggiormente destinate a proteggere il paese dalle
carestie periodiche. Unione delle carestie è
di far sì che il consumo interno tenda in dette,
annate ad assorbire la produzione del paese.
Esse fanno sentire il loro effetto sui prezzi e
sulle esportazioni durante un certo numero
d'anni cosicchè il commercio dei grani d' India
tende a presentare dei periodi di notevoli variazioni. Cause speciali hanno contribuito dal
1880 in poi a promuovere le maggiori esportazioni di grano dall' India: sembra però che
ai prezzi attuali codesto commercio si faccia
in condizioni piuttosto difficili,
,
ti
All'America e al India si aggiungono le
concorrenze dei nuosri continenti, come l'Australia. Per la prirm volta, nella storia moderna, il raccolto de I frumento è stato superiore ai bisogni del consumo mondiale. Però
non è un fatto durat.uro r a temporaneo. Lo
stesso basso prezzo Iha in sè il suo correttivo
nella limitazione dell ,a produzione.
arduo precisar e gli elementi che determinano il prezzo del grano La storia dei dazii
sull' introduzione del grano sia in Italia sia in
altri paesi, anche se.condo la scala mobile, è
una serie di disingan ni e di delusioni. Il dazio
temporaneo creerebb, e uno stato di cose precario e dannoso. All' adozione
ne di un dazio non
segue sempre un auimenta di prezzo: ma anche quando ciò avvie ne, il dazio di per sè non
I1011 fa che spostarla.
è aumento di ricche2
Esso costituisce molti7e un ostacolo ai progressi
agrari.
L'abolizione del c;orso forzoso in Italia ha
pure esercitato il suio effetto sul prezzo del
grano e sull'agricoli tura. Singolare riscontro
ha la corriapondenza del presente svilimento
dei prezzi e del grai "de svilimento de' prezzi
dopo il 1819 colle perturbazioni monetarie.
La produzione e l' in"porto zione del grano in
Italia dipende segna temei te dal COISO delle
stagioni. Fino ad ora le importazioni di grano
dall'America e d
ridia n Italia sono assai
ristrette.
Le differenze che corrano tra l'agricoltura
e le manifatture spi egana il diverso trattamento dell' una e deli' altre nella legislazione
doganale. La question, e dell' incidenza del dazio
sui consumatori nazic mali, sui produttori stranieri o sui commer'ciant è difficilissima e
forse non sarà mai satirita, al pari di quella
dell' influenza del dalzio sul prezzo del pane.
Ma non si può scor'dare che il dazio è un
elemento perturbato' sempre. Per ultimo il
dazio non darebbe un reddito di qualche conto
alla finanza dello sta to, se non quando eserciterebbe sul prezzo un'azione funesta.
La relazione si chiu COI) alcuni capitoli sulla
produzione e sul con intere o del riso in Italia
e nell' India, sul be: 3tiarm bovino, sul vino,
sopra i semi bachi la seta e bozzoli, e sul
caseificio, nonché sul trattamento doganale di
questi prodotti. Le eluestioni relative ai dazii
degli altri generi ag ;rari sono riservate alla
parte industriale.
Nella conclusione il relatore ricorda come
la depressione dei pr,ezzi e quindi dell'agricoltura dipende non da una sola causa, ma da
varie. La concorrenzE è ceetamente fra queste
e proviene da una ;ovrat bondanza mondiale
di produzione che eb be cause
se eccezionalissime
e che deve necessari amente. in un certo periodo di tempo. cess are. Qualunque provvedimento che artificiali "lente aumenti i prezzi,
ritarda il momento in cui la produzione si
proporzioni al bisogn.o real e.
L'esempio dato a altre stati non vale per
l' Italia in condizioni affatto diverse. Il dazio
protettore che va pii, sempre sconsigliato per
ragioni d'ordine socia .le sa rebbe per l'aericoltura stessa un' illusicid'e e ritarderebbe quella
condizione di cose in cui 'agricoltura si protegge se. L'azioni?. dei dazii protettori va
presa in esame ancho 3 in relazione ali' esportazione, ai dazi su ci ò che occorre all'agricoltura nuche ai dazi oasteri, Il benefizio che si
attende da un dazio sull' introduzione dei cereali si farebbe pagai 'e a caro prezzo in causa
dei compensi che gli altri stati e le altre industrie non manchere bbero di far valere. Oltre
che il dazio protettor'e rappresenta un tributo
che si fa pagare da tina classe di cittadini ad
un' altra e nella stes.sa classe dei produttori
è causa di una nuova spertquazione nelle condizioni della produzia
Per queste ragionii il relatore dichiara che
la commissione non può III 'CIUhl modo consigliare MI aumento (ti dazio sul l' introduzione
del grano e che nelLa presente condizione di
cose essa propone chi non Si porti alterazione
nelle tariffe dei prode
twrari che hanno costituito oggetto della Ve lui ione.
Le riscossioni del!' erario
storia del governo italiano dalla proclamazione
del traeformismo in poi.
■sa
F. stato pubblicato il parallelo tra le riscossioni dal l° luglio 1885 a tutto settembre dell'anno 1884.
Da questo parallelo rileviamo che dal 1 0
luglio a tutto settembre dell'anno 1885 l' erario ha riscosso per imposte dirette lire
57,366,218,073, mentre nello stesso periodo
dell'anno 1884 aveva riscosso 56,347,646 lire
e 50 centesimi.
Ha riscosso in più, quindi, quest'anno lire
I ,018,572,23.
Per tasse sugli affari, l'erario ha riscosso
dal 10 luglio a tutto settembre dell'anno 1885
lire 44,974,573,054, mentre nel periodo stesso
dell'anno precedente aveva riscosso la somma
di lire 43,791,384,045.
Ha dunque riscosso più in quest'anno lire
1,202,990,009.
Per dogane e altri proventi amministrati
della direzione generale delle gabelle, l'erario
ha riscosso dal 10 luglio al 30 settembre di
quest'anno lire 146,595,624,052, mentre nello
stesso periodo dell'anno precedente aveva riSCOSRO !ire 143.455,853,064.
Ha quindi riscosso in più quest'anno lire
3,139.770,085.
Totale: l'erario ha riscosso nei vari rami
(i' imposte surriferite, dal 1° luglio a tutto
settembre 1885, lire 248,936,216,080, mentre
nello stesso periodo dell'anno precedente aveva riscosso lire 243,574,883,59.
Ha dunque riscosso in più quest'anno nel
periodo dal i° luglio a tutto settembre, in confronto al periodo corrispondente dell'anno passato, lire 5,381,333,021.
Rivelazioni piccanti
Riproduciamo dal giornale La riforma:
Il deputato De Zerbi. direttore del Piccolo di Napoli, in uno sfego contro il ministero, racconta, fra le altre cose, che nelle
ultime elezioni amministrative di Napoli, i
ministeriali avevano stabilito di abbandonare
la lega stretta per lo innanzi coi borbonicoclericali, volendo impedire che questi formassero la maggioranza assoluta del consiglio comunale.
Erasi quindi deciso di stringere il fascio
di tutte le forze liberali.
E il deputato di Napoli racconta
« Ma, prima di entrare in questa via, vollero domandare il consiglio del ministro e del
segretario generale dell' interno, i quali o li
incoraggiarono o non li dissuasero. Così entrarono in quella via; ed entrativi, per evitare che il movimento potesse dare ombra
al governo. stabilirono che nessun uomo politico dovesse essere fra' candidati ; e, eccedendo in fedeltà, prima d' impegnarsi definitivamente vollero far nota al ministro dell'interno la lista dei candidati. Si erano già
impegnati definitivamente e ritenevano in
buona fede di camminare di accordo col
ministero, quando il segretario generale cominciò non si sa per quale cagione, a tentare
alcuni fra loro ad una contromarcia; ed il
prefetto, riprovando il movimento, si staccò
da tutti i deputati amici del ministero.
« Ma era impossibile ritirarsi dalla via
gia fatta. Si combattè dunque tutti i liberali
concordi. malgrado le autorità politiche locali
e malgrado il segretario generale. mentre il
il ministro, come suole, nè si mostrava recisamente favorevole agli uni, nè agli altri.
« Or questa manovra del segretario generale, forse abile, ancora inesplicabile per noi,
a me non sembra sia stata corretta. Se quella
via non piaceva, perché incoraggiarci ad entrare? E, se di accordo siamo entrati, perchè
poi lamentarsene? ».
Rimane, dunque, accertato che il ministero
preferiva il trionfo assoluto e completo dei
borbonici e dei clericali alla riuscita dei liberali.
La cosa non sorprenderà forse , ma è
sempre bene che se ne prenda atto per la
il colèra
Notizie tristissime giungono dalla provincia
di Palermo : il colera è comparso in parecchi
villaggi.
Il morbo causa danni gravissimi a Belmonte ove le condizioni igieniche sono pessime.
Le condizioni samiterie SODO gravissime
anche ad Isola delle Femmine : gli abitanti
respingono medici, medicine e soccorsi.
A Partaina Mondello sono stati tirati colpi
di fucile contro alcuni pretesi untori che fortunatamente non sono stati colpiti.
A Palermo vi è stata una leggiera recrudescenza causata da intemperie.
Nelle altre provincie del continente in cui il
colera si è in anifestato, si ripetono ancora pochissimi casi.
CARTOLINE VALORI
Togliamo dal Fanfulla
Il signor Felice Pagliuzzi, vice-segretario
alle direzione generale delle poste, ha presentato alla direzione stessa un suo progetto per
la istituzione di cartoline-valori, le quali, oltre
al semplificare le operaz otri degli uffici postali, faciliterebbero di assai, anche per il
pubblico, la trasmissione delle piccole somme.
La cartolina che il sig. Pagliuzzi propone
è iii forma di un parallelogramma molto allungato e consta di quattro parti, ossia: matrice, buono, cartolina e ricevuta. Essa viene
rilasciata da tutti gli uffici postai. Il valore
della cartolina è rappresentato da un francobollo apposto al buono. Occorreedo , per
1710 di esempio. di fare la spedizione di <d'ique lire, s' acquista una cartodna-valore di
pari somma, sborsando alla posta cinque lire
più venti centesimi di tassa fisse. L'impiegato
postale, incaricato della vendita stacca dalla
matrice le altre tre parli della cartolina. ossia: il buono, la cartolina propr'amente detta
e la ricevuta, dopo aver impresso su questa
e sul buono il bollo con la dat t del giorno.
I I mittente scrive sulla cartolina l' indirizzo
del destinatario e, nella fr ccia posteriore quello
che più crede, come nelle cartoline comuni ;
quiieli lp mette in buca, staccaadone la ricevuta, che trattiene per qualunque caso di
smarrimento, o mancato pagamento.
:
'
CRONACA DELLE SCUOLE
Il ministro della pubblica istruzione ha
fatto stampare il progetto di legge sullo stipendio dei maestri elementari.
Il minimo legale per le scuole urbane salirebbe a lire 900 per i maestri, a 720 per
le reaestre. Nei comuni rurali a lire 700 per
i meestri e per le ma( stre a lire 56u. Il
maseimo dovrebbe ascendere nelle scuole urbane a lire 1320 pei maestri, per le maestre
a 1050 : nei comuni rurali a Vre 900 per i
primi, a lire 750 per le seconde.
L'onere derivante alle Sin° per i sussidi
ai redimili onde attuare :aumento progettato
sarci,be di lire 3,000,887,81: verrebbe iurittia
in bilancio per tre milioai.
Precauzioni monetarie
Si legge nel Diritto :
Preveniamo il govereo ed il pubblico d' un
pericolo abbastanza grave a cui può dar luogo
I' unione monetaria latine ; perieolo assai più
grave degli scudi francesi calanti, essendochè
questi facilmente si riesportano in Francia e
il governo francese è d'accordo col nostro di
riaccettarli. pericol o è questo. Il popolo,
abituato a vedere monete di conio forestiero
passar di ebano in mano come le monete itabalie, non è abile a disenguere fra le monete
degii stati ascritti all' unione e quelle degli
stati che non ne fanno parte. Esso finisce
coll'accettare monete d'ogni conio, colla stessa
indifferenza con cui accetta monete italiane,
francesi, belghe e svizzere.
Ciò può dar luogo a speculazioni fraudolente, e può specialmente recare gravi disturbi
al commercio.
In Francia furono recentemente importati
soles chiliani e peruviani, eguali per il disco
alle nostre monete di 5 lire, e in fatto equivalenti per valore a sole lire 4. Tesoro e
banche li rifiutarono; e rimasero a carico degli
ultimi detentori che fra perdita reale e spese
del cambio vi perdettero più del 25 per cento,
pagando così molto cara la propria ignoranza.
Così pure circolarono in Francia pezze
decimali rumene da 5 lire. Ora la Rumenia
non fa parte dell' unione latina.
Una gran quantità di pesetas spagnuole,
somiglianti alle nostre monete da una lira,
infiltrò per i Pirenei nel suolo francese ; e il
ministro delle finanze dovette con una circolare avvertire che non erano moneta legale.
Noi non abbiamo molte comunicazioni
commerciali colla Spagna, colla Romania, col
Chili e col Perù; però, specialmente con
questi due ultimi paesi, abbiamo frequenti
rapporti a causa dell'emigrazione. Inoltre dalla
Francia possono entrare facilmente in Italia.
Non sarà quindi mai troppo raccomandata
la prudenza e l'avvedutezza. L'oro, come moneta buona, si può accettare da qualunque
parte venga; ma l'argento è moneta cattiva
e conviene diffidarne.
NOTIZIE AGRICOLE
Le campagne.
Diamo un sunto delle notizie agrarie dell' ultima decade del mese di settembre, che
togliamo lal Bollettino di agricoltura.
La vendemmia è sul finire. L' uva in generale è scarsa. ma di ottima qualità. Prosegue
il raccolto del maiz con prodotto soddisfacente
I temporali e i venti fortissimi nell' alta e
media Italia furono causa di gravi danni alle
campagna, però la- pioggia ha ben disposto il
terreno per le prossime semine. Gli olivi, le
castagne, le patate e le ghiande promettono
un soddisfacente raccolto. Nella provincia di
Avellino e nel circondario di Castrovillari è
apparsa la peronospora, che ha recato gravi
danni.
L'ITALIA IN AFRICA
La statistica a Massaua.
Diamo la prima statistica della popolazione
di Massaua, fatta per ordine del ministero.
dal tenente Giuseppe Brengola del terzo battaglione d'Africa.
Famiglie di Massatia n. 397 — Popolazione approssimativa n. 5226 — Massauini
3302 — Arabi 358 — Abissini 235 — Datikali 346 — Sihau 467 — Indiani 30 — Baniatii 62 — Turchi 25 — Armeni 15 —
Tedeschi I — Maltesi 2 — Sudanesi 275 —
Greci 51 — Francesi 11 -- Italiani 45.
In Massaua poi ci sono :
3 moschee principali — 10 moschee secondarie — 3 Minareti — 12 caffè arabi —
5 caffè europei — IO nuove costruzioni.
I principali edifici sono
Il consolato francese — L'agenzia di navigazione Florio — La caserma dei carabinieri reali — Il tribunale egiziano — La dogana e la posta (dove si trovano tanto la
posta italiana quanto la posta egiziana).
I caffè europei si chiamano:
Caffè Garibaldi — Caffè d' Italia — Caffè
della marina — Caffè d' Europa e caffè del
veterano.
— Riceviamo dal prof. ing. Luigi
Bellincioni la seguente lettera, che è
in replica allo scritto intitolato Barbarismo, da noi pubblicato nel n. 82:
ti
La replica del prof. ing.
è rivolta al nostro giornale e ad un
suo corrispondente, e ciò sembra essere in regola; e diciamo sembra giacchè non si tratta, nel caso, di una
corrispondenza o di uno scritto che ci
appartenga ma, invece, di una inserzione a pagamento.
Noi siamo e rimarremo estranei
alla questione.
Accordando oggi la parola al professor ing. Bellincioni, che sostiene il
suo progetto, intendiamo riservarla domani all'autore dello scritto Barbarismo, che l'oppugna; e ciò facendo miriamo solo allo svolgimento di una
questione d' arte e di attualità, che,
cogniti degli avversari, ci attendiamo
spoglia d' acrimonie di persone e di
parte e perfettamente cortese.
Pregiatissimo sig. direttore
del giornale La Provincia di Pisa.
di Pisa mi credo pure in obbligo di una
risposta.
A rassicurare il corrispondente di questo
giornale, che dubita non abbia ad essere di
stile romanzo l'architettura del campanile secondo il mio progetto, ritengo gli basti il
giudizio pronunziato dal giornale fiorentino
sopracitato, la di cui competenza nessuno potrà disconoscere, perchè redatto da persone
di accertato valore nell' arte.
Quanto alla sconvenienza del progetto che
La Provincia di Pisa lamenta in riguardo
al carattere dell' edifizio, veramente non si
comprende bene se il giornale per edifizio
intenda di parlare della chiesa, o della torre
a cui la chiesa trovasi a contatto.
Nella prima ipotesi non saprei spiegare il
significato della critica altrochè supponendo
che voglia disconoscersi nella chiesa lo stile
romanzo, la quale opinione in parte non sarebbe tanto errata, se si riflette che di questo
stile non rimane che la facciata principale,
assai deturpata però da una tettoia che la
taglia sconciamente in due parti, mentre l'interno della chiesa è stato completamente trasformato con male intese opere di riduzione,
Pontedera, 13 ottobre 1885.
Le sarò grato se, per debito d' imparziache le hanno tolto intierarnente l' impronta
lità, si compiacerà pubblicare la presente nel
dello stile medio-evale con cui ebbe origine.
più prossimo numero del suo accreditato giorMa io fui di opinione, divisa da moltissimi
nale, anticipandogliene i miei ringraziamenti.
artisti, e quindi anche dal competente giorNel numero 9 del giornale fiorentino Arte
nale Arte e storia, che lo stile più confacente
« storia del 1° marzo decorso deploravasi,
alla nuova torre destinata a formare un incon una corrispondenza da Peccioli, il modo
sieme colla chiesa, dovesse corrispondere a
di ricostruzione della torre campanaria attiquello con cui l'edifizio ebbe la sua fondazione,
gua alla chiesa propositura, e la corrispone conservato nella facciata principale.
denza suddetta chiudevasi con queste parole
Nell' ipotesi invece che per edifizio siasi
« Pur troppo non Si è tenuto conto delle
inteso parlare della torre, debbo allora cre« ragioni dell'arte, non si è pensato ad armodere che l'autore dell'articolo intestato Bar« nizzare la torre campanaria con l' architet&mimo del giornale La Provincia di Pisa
« tura di stile romanzo che decorava la fifesia troppo facile a riscontrar pregi monumen« cinta del tempio e che esiste tuttora, scamtali in costruzioni comunissime che non ri« pata alle barbariche mani dei vandali, perchè
portano l' impronta di alcuno stile, poiché la
« in gran parte nascosta sotto un portico apvecchia torre di Peccioli che ha funzionato
« piccicato davanti alla chiesa, ed ora, a
da
campanile fino ad oggi, non era che un
relativi
« quanto ci si afferma, si ricostruisce la torre
troncone qualunque, da molti ritenuto quale
« di stile cgivale che coll'architettura romanza
avanzo di torre castellana, e malissimo con« ci sta peoprio come il cavolo a merenda.
servata, contrariamente a quanto asserisce La
« Sempre cosi! »
Provincia di Pisa, tantochè in molti punti
Come autore del progetto di tale ricostrumancandovi le originarie bozze di pietra, vi
17.80
zione cre(lei doveroso replicare alla citata
era stato riparato con una muratura comune
corrispondenza. onde ristabilire la verità dei
di
materiali laterizi, da cui derivavane
1
7,45
fatti
dalla stessa alterati, e dimostrare che
aspetto assai sgradevole, per togliere il quale
il corrispondente erasi anche ingannato nelaltro di meglio non si poteva che incrostarla
l' apprezzare lo stile della torre secondo il
con nuovo rivestimento di pietra ad imitazione
progetto da me rimesso, e ritenni ben fatto
dell'antico, non essendo prezzo dell'opera sodi unire alle poche parole da me inviate a
stituire alle vecchie delle nuove bozze, che
quel giornale, una fotografia del disegno già
avrebbero portato ingentissima, e non giustiil
presentato all' onorevole commissione peccioficata spesa.
lese, e da questa utianimemente e con molto
E da sapersi inoltre che chiesa e torre
favore accolto, e quindi nel successivo numero
non hanno mai formato un medesimo insieme,
I del medesimo giornale Arte e storia legciò che facilmente rilevasi dalla specie dei
gevasi quanto appresso:
pietrami che si verificano dall' una all' altra
« L' egregio ingegnere prof. Luigi Bellindifferentissimi.
« cioni, al quale fu affidato l' incarico di reRiguardo ah' assistenza del lavoro che il
« staurare ed adornare il campanile della
giornale La Provincia dt Pisa ritiene affidato
« chiesa di Peccioli, ci ha trasmesso un diad un fabbro e ad un beccaio del luogo, fa
« segno del suo progetto di riduzione, e la
scuoprire fieli' estensore dell' articolo qualche
« lettera che segue, allo scopo di schiarire
personalità che a me non tocca rilevare, ma
« ciò che in una notizia pubblicata nel numero
che deploro moltissimo, anche perchè mi fa
« 9 fu scritto intorno al restauro di quella
dubitare della imparzialità con cui il giornale
« fabbrica.
ha emesso il suo giudizio in merito a questo
« In codesto lavoro il Bellincioni si è atmodesto lavoro. Tengo però a dichiarare che
« tenuto, come era desiderabile, allo stile rola costruzione ed assistenza è affidata al si« manzo, non a quello ogivale come ci era
gnor Giovanni Bonfanti, il quale è, ed è sem« stato riferito, e mentre l' insieme del propre stato uno fra i più abili maestri muratori
« getto non ci dispiace, siamo lieti che il tedella provincia pisana, della cui opera ho
« muto ibridismo architettonico non avvenga».
avuto occasione di valermi in altri lavori di
A queste brevi parole seguiva la mia letnon minore importanza, ed ho avuto ragione
tera di rettifica, che stimo superfluo di qui
di lodarmi sempre della sua intelligenza e
riportare.
'capacità.
Ine.e* L. BEL LINCION1.
Dopo ciò sernbravarni che un modesto laPS. Stava per chiudere la presente, quanvoro della ricostruzione di un campanile non
do mi capita sott'occhio un articolo del gioravesse sì tanta importanza da sollevare polenale 11 Corriere dell'Arno, che disapprovando
miche per parte della pubblica stampa, e per
i lavori che si stanno eseguendo a questo
quanto ciò lusinghi il mio amor proprio, pure
povero campanile, così preso di mira, censura
dubito che ragioni partigiane del luogo, anzilo stile romanzo perchè non armonizzante colla
chè il desiderio del bello, spingano a scrivere
chiesa ; critica nuova che sta in opposizione
i vari corrispondenti.
a quella fatta negli altri giornali succitati.
Infatti vedo ripetuto nell' ultimo numero
queste manifeste contradizioni può arguirsi la
della Provincia di Pisa pressoché le stesse
serietà della critica stessa e il giudizio spascensure g à stampate e confutate nel giornale
sionato emesso dai vari corrispondenti.
Ing. L. BELLINCIONI.
Arte e storia, ed al giornale La Provincia
— Martedì sera, ( 13 nell' adunanza generale dei rappresentanti delle
società pisane, fu definitivamente costituito il comitato di soccorso ai colerosi di Palermo e ai danneggiati della
Versi l ia.
),
— 11 bollettino di notizie commerciali del ministero di agricoltura e commercio contiene il seguente annunzio :
« Cav. Gaetano Guelfi. Navacchio, medaglia di argento al merito industriale, pel miglioramento da esso introdotto nella fabbricazione dei biscotti (uso inglese) e pel notevole
sviluppo di tale industria ».
OSSERVATORIO WIETE9RICO della scuola,
superiore di agraria dell'. R. università
di Pisa.
barometro è ridotto a Ov.
Altezza della stazione sul livello del mio., metri 1:ì
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Ottobre 10
mass. 19418919416"3
Temperatura ( min. 11511")7"582
s•ATo
Ottobre 10. Coperto. Pioggia in 24 ore: millimetri 15,5.
( 9 ant.
13 ; 3 pom
9 poni.
10"6753.5
123 750,8
300 più i frutti, impostato ad Assunta Veriturini.
— Prima pubblicazione d' un estratto di
bando per vendita di beni immobili di proprietà delle minorenni Marianna e Maddalena
fu Giov. Battista Cola. L'incanto sarà tenuto
il 25 ottobre corrente, in Vecchiano, avanti il
notaro delegato dott. Achille Ricordi e sarà
subordinato a tutte le condizioni contenute nel
bando del dì 7 ottobre 1885. I beni vengono
divisi in 6 lotti come appresso:
l° lotto. — Un pezzo di terra lavorativa,
vitiata, pioppata, pOS La in popolo di Vecchiano, luogo (letto Via Nuova, di misura ettari
0,48,30, di libera proprietà, sarà esposto per
il prezzo di lire 1,262,58.
2° lotto. — Altro appezzamento di terra
lavorativo, con alberi, posto come sopra, luogo
detto Piaggra, di misura ettari 0,36.2 l livellare dell' opera della chiesa di Vecchiano
per il canone annuo di ettolitri 0,88 grano,
sarà esposto per il prezro di lire 645,98.
Altro appezzamento di terra
30 lotto.
lavorativo, prativo, posto nel popolo di Nodica, luogo (letto Le Prata, di misura ettari
0,R1,82, livellare degli spettati di Pisa per
canone annuo di lire 23,52, verrà esposto per
il prezzo di lire 823,20.
4° lotto. — Un pezzo di terra montuosa,
olivata. posto in pipolo di Vecchiano, luogo
detto Conca, di misura ettari 0.36,53, (li libera inmwiAit, Sard esposto por n prezzo di
—
lire 687,96.
50 lotto. — Altro pezzo di terra montunaa,
incolta, posta come sopra, luogo detto Conca,
hi misura ettari 1,04.91, di libera proprietà,
verrà esposto per il prezzo di lire 328,96.
6° lotto. — Altro pezzo di terra lavorativo, vitiato. pioppato, posto in popolo di Nodica, luogo detto Il Feo, di misura ettari
0,67,51, livellare del sig. dott. Fangacci Carlo
per il canone di ettolitri 0,79 grano, sarà esposto per il prezzo di lire 1,319,68.
Prezzi delle grasce Vendute in Pisa
Otiobre 11. Coperto.
nel mercato del 14 ottobre l885.
Ottobre 12. Idem.
Ottobre 13. Coperto. Pioggia in 24 ore: milli-
metri
NB. I prezzi segnati nella 1.a colonna sono
ai gene venAnti in partita fuori dazio, e per
14,4,
ATTI GIUDIZIARII
Sunto degli atti legali inseriti nel n. 79
(9 ottobre) del Supplemento al foglio periodico della R. prefettura (li Pisa.
— L' intendenza di finanza di Pisa, pubblica un avviso di secondo incanto per affitto
sessennale di n. 1 I preselle del già padule di
Bientina.
L'incanto sarà tenuto il dì 16 corrente alle
ore 11 ant. nella sala della pretura in Pontedere, ed il deliberamento provvisorio seguirà
a favore di quello che avra fatta la maggiore
offerta. Nuove offerte di aumento, non inferiori al ventesimo, potranno essere presentate
entro il termine di giorni 15 dal deliberamento provvisorio. Il quaderno d'oneri relativo
è visibile presso l'ufficio del registro in Poritedera.
— Il cancelliere della pretura dei Bagni
di San Giuliano, rende noto che la signora
Grassi Rosa di Cosimo vedova Balzmi, domiciliata a Campo, comune dei Bagni S. Giuliano, dichiarò di accettare nell' interesse (lei
suoi figli minori Viro, Balzino e Cosinio, e
col benefizio di legge ed inventario, l'eredita
relitta dal defunto loro genitore e respettivo
suo marito Astolfo Balzini morto a Campo
suddetto il 17 marzo del corrente anno.
— L'esattoria comunale di Volterra rende
noto che la mattina del dì 7 novembre prossimo, avanti la R. pretura di Volterra, saranno esposti in vendita a pubblico incanto
gli appresso descritti immobili di proprietà
del cav. Niccolò Maffei fu Mario.
Una casa ad uso di frantoio ad un piano
e 4 vani posta in Volterra, in via dei Lecci,
al numero civico 6, con rendita imponibile di
lire 172,50; verra esposta per il prezzo minimo di lire 1,294,20.
Altra casa posta egualmente in via dei
Lecci al numero 6, ad un piano e 4 vani, con
rendita imponibile di lire 52,50; verrà esposta
per il prezzo minimo di lire 694,20.
Occorrendo un secondo e terzo incanto,
questi avranno luogo nei giorni 14 e 21 novembre 1885.
— La direzione della cassa di risparmi di
Pisa fa una seconda denunzia (li smarrimento
del libretto n. 51,676, per un credito di lire
:
ogni ettolitro.
I previ segnati uPll4 2.a colonna riguarilano
i g eneri venduti in dettaglio dado compreso, e per
-
ogni ettolitro.
Grano gontile rosso I.a qual.
Detto di 2.a .
Detto biaiwo 1.a i.
L. e O.E. e C
18,50
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Detto grano grosso buon .
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quintale . . 21,00 a
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1)etti tondini
Detti coll'.•:,
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Detti estae. Saggina Miglio 1 0.23
9,60
27,40
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20,00
25,35
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Olio di I.a (i. per Ogni 01.1,.
Detto di 2..a.
Detto da lumi
Farina di castagne• •
.
l'atate, il +militale
\'ino del Piano di Pi .(a 1 :1
q. Ogni ettolitro, nnovo.
Detto 2.a Fieno I al q• il quintale .
Detto di 2.a Paglia, il quintale
Detta a tiranne il vintati! .
VASQUA.1.1s1 l'INA Il ,
138,00 149,00
126,00 137,00
84,00 95,00
32,75 39,30
28,4031,95
6,50
5.50
2,50
4,00
go,':?it/.e
Piaa, Tip. Vannuechi, 1885
PI
La Ditta editrice FRANCESCO MANIN1, Milano, via Durini, 31, ha pubblicato:
A.VVIS().
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Di
APPROVATE DALLA
ACCADEMIA DI MEDICINA
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con tutte le regole di misurazione, vignette e relativi prontuari — con una tavola delle misure vecchie ragguagliate al sistema metrico-decimale — con alcune norme di ragguaglio fra
il peso e la misura — con altre norme generali per le tare dei recipienti in caso di pesatura — con un chiaro indirizzo per la suggellazione dei fusti nei riguardi daziari — con istruzioni e tabelle per la suggellazione dei fusti nei riguardi daziari — con istruzioni e tabelle
per la constatazione dei gradi alcoolici dell' acquavite per l alcoolometro Gay Lussac e per
quello ufficiale — con estesi schiarimenti per l'uso del lambicco e ricerca della forza alcoolica
dei vini — con, esempi soll'uso della stazza per la misurazione, delle botti ed operazioni geometriche, per la misurazione delle vasche e caldaie nelle fabbriche di birra ed alcool, ecc.
-
Un volume in-13 di ci:oa pag. 88 L. I
,-ints mr
-
Segretario del Consiglio notarile di Pisa,
Notare accreditato pel servizio del Debito pubblico
e già Segretario ed Maiale di Stato civile nel Comune di Pisa
11 libro consta di un 1'011111W in 8" grande di pag. xvt-648, e si spedisce franco in pacco postale, a chi ne faccia richiesta, dietro invio di Un
vaglia di L. 10,00.
Le richieste ed i vaglia debbono dirigersi — Al dott. Augusto Rossini
notaro a Pisa
—
Legato in tutta tela L. 1,50.
Questo libretto prontuario perchè basato sopra un metodo di misurazione riconosciuto il più approssimativo, anche a confronto dei metodi scientifici — il sistema del diametro comune constatato con nuove regole — perciò più celere e sicuro nel conteggio, e per
la ben ordinata e completa raccolta di tutte le norme suggerite da molti casi presentati • in
una lunga pratica di misuraz;one. stante la diversa coaformazione flei fusti; dimostra competenteniente di avere il utirattere della più alta UtiiiL, duZieri, professionisti geometri, cantinieri, osti e per chiunque volesse conoscere la capacita d'un fusto pieno e scemo senza ricorrere al travuoto.
Dunque Ilcul più travaoti. poiché col prontuario si troverà la quantità in litri di ogni botte
a qualuiique altezza di liquido, centimetro per centimetro, ciocche nessuno finora potè stabilire.
Egli è quindi che i d.a.zik3t-i per la constatazione del liquido daziabile e controlleria
successiva, i geometri per le pratiche di loro istituto, ed i cantinieri ed osti pei
loro bilanci semestrali od annuali, non si troveranno più impacciati e titub Lnti per le lunghe
ed i.nperfette operazioni di calcolo geometrico nelle loro rispettive attribuzioni.
Difatti in questo libretto prontuario troveranno quella facilitazione di compito
tanto finora ricercato in specialità pei recipienti scemi; corroborata poi da una estesa ed esatta
tabella delle misure vecchie ragguagliate al sistema metrico decimale; da una norma
pel ragguaglio fra il pes) e la misura degli spiriti e degli olii; e da alcune regole
di suggellazione e disposizione degli spaghi alle botti ed alle bottiglie nei riguardi daziari.
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AMIDO NAZICNALE
M
PIENI E SCEMI
I., i
NON PIÙ AMIDO INGLESE
i
MANUALE DI MISURAZIONE DEI RECIPIENTI
delle principali fabbriche d' Inghilterra,
Germania e Francia che si vendono a
prezzi di fabbrica.
lPATICA IL ULIEEd
nei Comuni aperti
nei Comuni chiusi
MANUALE
MANUALE
di tutte le disposizioni daziarie
di tutte le disposizioni daziarie
relative al servizio esecutivo
relative al servizio esecutivo
confortato da massime ministeriali e di giurisprudenza — illustrato con vari moduli di
protocolli — verbali — schiarimenti di tariffa
— suggellazione dei fusti e timbratura carni
con un esteso criterio per riconoscere l'età e
condizioni dei piccoli bovini uei riguardi daziari — con prontuarii per la bacchettazione
e gradazione alcoolica con tavole di ragguaglio dei pesi e misure vecchie al sistema decimale — con vignette, ecc., ecc
confortato da varie massime giudiziarie ed amministrative — scioglimento di dubbi — confutazioni ed analisi per ogni singola voce di
tariffa — disposizioni pei pacchi postali — criteri sulle tassazioni, esenzioni e tare con esteso rapporto fra il peso e la misura — vari
moduli di 'protocolli, verbali ed istanze — can
istruzioni e tabelle per la gradazione alcoolica
— norme e prontuari per la bacchettazione
ed una tabella dei pesi e misure vecchie ragguagliate al sistema metrico-decimale.
-
a edizione
debitamente corretta ed aumentata.
Nuova edizione
Un vol. in-16 di pag. VIII-172. Prezzo L. I.
Un vol. di circa pag. 160. Prezzo L. 1.
Legato in tutta tela L. 1,50.
Legato in lutta tela L. 1J50.
-
Con questi due lavori si ha la lusinga di provvedere- al tin bisogno vivamente sentito
presentando agli agenti del dazio due libri che in piccola mole o con ben ordinata forma
raccolgano tutte le più importanti disposizioni che riguardano l' applicazione e la riscossione
del dazio-consumo forese e murato. In essi viene egregiamente raggiunto lo scopo, essendo
redatti da persona che ha completa cognizione della legislazione daziaria e di tutto il complicato organismo di questo servizio, e quindi una competenza che alle opere suddette dà il
carattere della più alta utilità.
Infatti codesti manuali riescono di evidente utilità per tutti gli impiegati daziari in genere, ed agenti comunali, i quali, costretti ora, per la natura del loro
servizio a consultare vani grossi volumi per la ricerca delle astruse disposizioni di legge per
lo più incompleti e pochissimo coarlinati, oppure di molto costo, avranno invece tutto quanto
abbisogna nelle innumerevoli e svariate contingenze del servizio esterno l'accolto in un elegante
volumetto tascabile di modicissiino prezzo; quindi alla portata anche degli agenti meno abbienti.
Detti manuali hanno sugli altri pubblicati finora il vantaggio di una maggior copia,
anzi di una raccolta addirittura completa di tutte le dispAtioni daziarie relative al servizio
esecutivo, e di esempi pratici inaestrevolinente esposti, miche una coordinazione più razionale delle materie; aggiungasi il formato tascabile, pregio massimo pe:!' un'opera come questa
destinata specialmente pel servizio esterno.
Scarica

15 ottobre 1885.