Instructor book CMAS-PTA 2 Instructor book CMAS-PTA 3 Instructor book CMAS-PTA corsi ricreativi "Quando insegnano, gli uomini imparano" (Seneca) A cura del PUBLISHING OFFICE PTA www.pure-tech-agency.net/IT/PTA/Publishing_Office/index.html Ideazione Progetto grafico: Progetto editoriale: Collaboratori: Marco Braga Barbara Albrigo (Graficamente) Pure-Tech-Agency Avv. Natale De Angelis (uff. legale PTA), Nicola Bacchetta, Cristina Bai, Alberto Gnuva, Sebastiano Polgrossi, Massimiliano Maschio edizione: novembre 2010 Copyright © 2010 Pure Tech Agency Via Torino, 28 - 21013 Gallarate (VA) - www.pure-tech-agency.net Nessuna parte del presente manuale può essere copiata, riprodotta, elaborata e neppure trasmessa in alcuna forma tramite mezzo elettronico o meccanico senza previo consenso scritto dell’editore, tranne nel caso di brevi citazioni contenute in articoli di critica o recensioni. 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Con questo spirito venne convocato un secondo incontro a Monaco dal 9 al 10 Febbraio 1959, nel quale fu deciso di fondare la "Confederazione Mondiale per le Attività Subacquee", in breve la C.M.A.S.. Riconoscimenti United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization CIO - Comitato Olimpico Internazionale UICN - Unione Internazionale per la Conservazione della Natura AGFIS - Associazione Generale delle Fedrazioni Sportive Internazionali IWGA - Associazione Internazionale Campionati Mondiali Instructor book CMAS-PTA 5 Gli Uffici CMAS ESECUTIVO DIRETTIVO PRESIDENTE SEGRETARIO GENERALE Vice Presidente Presidente C. Scientifico Vice Presidente Presidente C. Sportivo Vice Presidente Presidente C. Tecnico TESORIERE 14 MEMBRI I Comitati CMAS COMMISSIONE DISCIPLINARE COMMISSIONE MEDICA e PREVENZIONE COMMISSIONE LEGALE COMMISSIONE PUBBLICHE RELAZIONI Instructor book CMAS-PTA 6 COMITATO SCIENTIFICO COMMISSIONI Archeologia Biologia Preservazione della natura Geologia Tecnologie Cooperazione professionisti-amatori GRAN PREMIO INTERNAZIONALE PER L’LAMBIENTE MARINO in collaborazione con LUNESCO a scadenza biennale COMITATO TECNICO COMMISSIONI O.C.C. Certificazioni Istruttori Internazionali Fotografia - Film - Video Formazione Tecnica Speologia Attrezzature BREVETTI INTERNAZIONALI ★ ★★ ★★★ Corsi di Specialità e per Istruttori COMITATO SPORTIVO COMMISSIONI Nuoto Pinnato Pesca subacquea Tiro Subacqueo Orientamento Hockey Subacqueo Rugby Subacqueo CAMPIONATI MONDIALI - DI ZONA - CONTINANTALI - NAZIONALI Instructor book CMAS-PTA 7 P.T.A. Pure Tech Agency La Subacquea Tecnica PTA è un mondo intero, un ambiente completo e composito, diverso dal ricreativo, nasce e cresce per dare la risposta adatta a coloro ai quali la Subacquea Ricreativa ha già dato quanto poteva dare, per offrire un Sistema Didattico profondamente, radicalmente, geneticamente diverso dal sistema ricreativo. PTA è un’Associazione Didattica di Subacquea Nitrox e Tecnica Pura, che ha una lunga costruzione del know-how avuta negli USA nel 1992-93 e un’esperienza maturata dal 1993 in avanti. L’approccio PTA dei primi Corsi (Nitrox, Tek-In, Decompression) è atto a costruire le basi fondamentali mantenendo basse le profondità e le richieste operative. Solo successivamente, quando si sono stabilite le basi, i Corsi diventano più performanti ed esigenti (dallo stadio di apprendimento "Technical" in avanti). In conclusione l’approccio PTA muove verso una nuova piattaforma didattica, evolutiva e comportamentale. La Filosofia Didattica PTA è infatti volta a costruire prima un profondista vero, puro, implementando tecniche accessorie su di esso solo dopo che il subacqueo è divenuto dichiaratamente tale, è maturato in quel senso. Iter didattici Instructor book CMAS-PTA 8 DIVER • Nitrox • Tek-In • Decompressione • Technical Air • Technical Trimix • Solo • Extended Technical • Human Factor • Full Cave • Wreck Explorer • Scientific Deep • Operatore di Protezione • Civile in Alto Fondale INSTRUCTOR PROVIDER • Blending & Mixing • Software-Planned Deco • Surface Tek Assistant DIVER/INSTRUCTOR (Rebreather) • Nitrox (abilita all’insegnamento dei Corsi "Nitrox" e "Decompression) • Tek-In • Technical Air o Trimix • Solo • Extended Technical • Wreck Explorer • Full Cave • Blending & Mixing • Human Factor • Scientific Deep • Software Planned Deco Surface Tek Assista • Evolution • Inspiration • Ouroboros • Vision Inspiration • Voyager Instructor book CMAS-PTA 10 Il sistema di certificazione internazionale CMAS-PTA per subacquei VALIDITA’ DELLE CERTIFICAZIONI Il periodo di validità delle certificazioni rilasciate dalla CMAS-PTA è quello della relativa certificazione nazionale. La certificazione come Istruttore CMAS ha validità cinque (5) anni. La CMAS ha stabilito gli standard che formano la base di un sistema Internazionale di Certificazione della Subacquea (International Divers Certificates), riconosciuto da tutte le federazioni nazionali e da altri organismi Professionisti del Comitato Tecnico CMAS. Gli standard, descrivono la conoscenza e l’attitudine richieste ad un subacqueo per essere corrispondente ai modelli di certificazione CMAS. Le certificazioni, possono essere rilasciate come un equivalente ad una qualifica già ottenuta dai subacquei, può essere rilasciata direttamente da un CMAS Diving School o da altre federazioni nazionali riconosciute. Gli standard CMAS-PTA descrivono i seguenti livelli di certificazione: Diver: • P1 ✩ • P2 ✩✩ • P3 ✩✩✩ Specialità: • Estensione limite immersione profonda 40 m corso P2 • Muta Stagna • Immersione su relitti • Nitrox • Naturalista Professionisti: • Quattro Stelle ✩✩✩✩ • M1 ✩ • M2 ✩✩ • M3 ✩✩✩ CMAS-PTA adotta un sistema didattico basato su quattro elementi: 1. BOOK GENERALE STANDARD E PROCEDURE = ❏ Normative generali CMAS-PTA ❏ Regole (standard) ❏ Direttive (procedure) entro i quali ogni corso, nonchè l’attività generale del Professionista CMAS-PTA debbono essere condotti Standard & Procedure = COSA DEVI FARE 2. Linee Guida = sistema che il Professionista CMAS-PTA deve attuare per lo svolgimento di uno specifico corso Linee Guida = COME DEVI SVOLGEREUN CORSO 3. Manuale = contenuti teorici del corso Manuale = COSA DEVI FAR CAPIRE 4. Esercizi in acqua = contenuti pratici del corso Esercizi = COSA DEVI FAR FARE Nessuno dei quattro supporti indicati è, da solo, sufficiente alla gestione di ogni specifico corso CMAS-PTA Motivazioni Gli Standard sono le fondamenta e delimitano il campo di un addestramento competente di un allievo subacqueo. Gli Standard sono garanzia di un approccio sistematico all’addestramento Necessità Sugli Standard si basa la credibilità della Certificazione perché, se non venissero rispettati gli Standard, la certificazione non avrebbe validità Gli Standard aiutano ad aggirare i problemi burocratici derivati dalle regolamentazioni governative dimostrando che la comunità subacquea ricreativa in generale e CMAS-PTA, sono dotati di strumenti di autoregolazione Gli Standard garantiscono soprattutto una protezione legale, stabilendo in modo inequivocabile gli "Standard di esecuzione" Instructor book CMAS-PTA 11 Non rispettare in tutto o in parte gli Standard, indebolirà la difesa legale e potrà danneggiare l’apprendimento degli allievi subacquei Perciò è doveroso insegnare rispettando uno Standard piuttosto che trascurarlo o uscire dai limiti minimi e/o massimi. Non si devono modificare, ignorare o annullare i requisiti di esecuzione richiesti dagli Standard; la loro applicazione alle varie situazioni di addestramento individuale richiede comunque la valutazione dell’Istruttore. Dato che i corsi CMAS-PTA possono essere condotti in tutto il mondo in differenti ambienti subacquei e culturali, i Professionisti CMAS-PTA devono muoversi all'interno del range consentito in ragione delle necessità locali ed a quelle degli allievi subacquei. Gli Standard indicano un minimo ed un massimo: ➣ ➣ L’Istruttore non deve applicare in modo arbitrario il rapporto massimo indicato, questo dovrebbe essere utilizzato solo quando tutti i fattori sono favorevoli, egli deve decidere sempre in modo conservativo Il rapporto numerico Istruttore/allievi e la profondità adatta all’immersione, deve essere riconsiderato qual’ora le condizioni non sono favorevoli e possono anche richiedere l’annullamento dell’immersione o la scelta di un altro luogo per immergersi Corsi Diver Strutture dei corsi I corsi sono suddivisi in 3 parti distinte fra: T = Teoria AC = Acque Confinate AL = Acque Libere Ogni parte è denominata con una sigla ed un numero progressivo (es. 1T2 indica corso P1, seconda lezione di teoria - 2AL4 indica corso P2 quarta esercitazione in acque libere). Ogni parte può essere scomposta o unita ad altre parti, eseguita in una o più volte secondo le esigenze logistico od organizzative; si deve comunque rispettare il numero minimo di ore indicato. La parte di teoria si deve ritenere superata solamente quando l’allievo-studente ha superato positivamente la prova scritta (quiz). La parte pratica in acque confinate si deve ritenere superata quando l’allievo-studente, a discrezione dell’Istruttore, ha mostrato di avere eseguito, sufficientemente, tutti gli esercizi previsti dagli standard del corso praticato. Le prove in acque confinate sono propedeutiche a quelle in acque libere, pertanto si deve dare importanza alla qualità dell’esecuzione e non a solo ad una mera ripetizione, non esasperando le richieste, ma agevolando il comfort ed il divertimento. La parte pratica in acque libere si deve ritenere superata quando l’allievo-studente ha superato tutte le esercitazioni richieste in modo adeguato. L’allievo ha l’obbligo di effettuare tutte le esercitazioni richieste, l’Istruttore, a secondo le necessità organizzative -logistiche e personali, deve rendersi disponibile a recuperare le eventuali esercitazioni mancanti e fornire spiegazioni e consigli su eventuali errori commessi dagli allievi. 12 Instructor book CMAS-PTA DIVER 1 STELLA ✩ Definizione É un subacqueo competente nella sicurezza e nel corretto uso dell’equipaggiamento subacqueo. Competenza che si acquisisce frequentando lo specifico corso. Il corso 1 Stella CMAS-PTA insegna agli studenti subacquei le conoscenze fondamentali e li addestra alle tecniche necessarie per immergersi con un compagno, senza la supervisione di una Guida o di un Istruttore subacqueo qualificato. I subacquei brevettati CMAS-PTA sono abilitati a: • Immergersi in coppia, senza supervisione, applicando le conoscenze e le tecniche apprese durante il corso, entro i limiti del loro addestramento e della loro esperienza, entro una profondità massima di 18 m • Noleggiare e/o ricarica delle bombole, l’attrezzatura subacquea ed altri servizi • Pianificare, condurre e registrare immersioni in acque libere in curva di non decompressione, equipaggiati in modo adeguato, in coppia e nelle condizioni in cui sono stati addestrati o per cui hanno fatto esperienza • Continuare il proprio addestramento subacqueo con il programma del Corso P2 o nei corsi di Specialità CMAS-PTA Requisiti • Quattordici (14) anni compiuti prima del rilascio del brevetto. • Un certificato medico per l’immersione, attestante di essere in condizioni idonee per la pratica dell’attività subacquea. Il certificato medico deve essere rilasciato nei precedenti 12 mesi secondo le normative locali vigenti conoscenza di base: • relazione tra pressione/volume ed effetti sul corpo umano e sull’attrezzatura subacquea • processi vitali del corpo umano e problemi relativi alle immersioni subacquee • attrezzature subacquee usate per immersioni e loro uso • regole per effettuare immersioni in sicurezza, autosoccorso e ai compagni d’immersione, procedure elementari di salvamento • tecniche per immersioni in curva di non decompressione abilità: • essere competente nella preparazione, manutenzione d uso delle attrezzature subacquee, regolazione dell’assetto e sulle procedure per mantenere le vie respiratorie libere • saper controllare i movimenti in tutte le direzioni, uso delle pinne in modo efficiente ed ergonomico, entrare ed uscire dall’acqua in sicurezza • avere abilità nell’effettuare una procedura di autosoccorso e buona tecnica nel soccorso al compagno d’immersione • essere disciplinato e responsabile come membro di un gruppo in immersione e sotto la supervisone di una guida • effettuare almeno cinque (5) immersioni in acque libere Valutazioni/accertamenti: il sistema che l’Istruttore CMAS-PTA deve adottare, prevede la valutazione continua dello studente/allievo. La certificazione potrà essere rilasciata solamente se lo studente/allievo dimostrerà di avere raggiunto le capacità richieste. 1. entrata in acqua e nuoto per almeno cento (100) m, senza uso di attrezzatura e senza fermarsi, 200 m di nuoto con maschera, aeratore e pinne 2. dare dimostrazione di sentirsi a proprio agio in acqua profonda da non toccare, galleggiando o nuotando senza nessun ausilio, per 10 minuti 3. preparare ed assemblare l'attrezzatura ARA, bombole, erogatore octpus (minimo) GAV, maschera, pinne, cintura di zavorra, snorkel, muta adeguata alla temperatura dell’acqua e al tipo d’immersione ed altri accessori 4. dimostrare capacità sulle tecniche di entrata e uscita dall’acqua in condizioni differenti: dal molo, dalla barca, dalla spiaggia ecc. 5. dimostrare le tecniche per lasciare la superficie, iniziare l’immersione ed effettuare una corretta risalita 6. dimostrare le tecniche per mantenere una corretta posizione e un buon sostentamento in superficie, con e senza l’uso della maschera e dell’erogatore 7. togliere e rimettere la maschera e recuperare l’erogatore, in immersione 8. dimostrare famigliarità sull’uso della Fonte d’Aria Alternativa (F.A.A.), respirazione in coppia o in coppia alternata, uso di queste tecniche in emergenza, il tutto con i relativi segnali standard 9. dimostrare le tecniche per il controllo dell’assetto in immersione e ripristino dell’assetto positivo in superficie É previsto un test finale (scritto) per stabilire il livello d’apprendimento raggiunto dallo studente/allievo. La valutazione deve essere effettuata dallo stesso Istruttore che ha tenuto il corso o da altro Istruttore di almeno pari livello. É richiesto all'Istruttore possedere almeno una certificazione CMAS di Primo Grado (M✩) Rapporto Istruttore allievi: rapporto massimo 1 a 6 più altri 2 allievi se supportato da uno o più Assistenti certificati Instructor book CMAS-PTA 13 PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO SEGUITO PER IL CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE 1 ✩ STELLA CMAS Struttura del corso Durata minima del corso ➣ 5 lezioni di teoria o distribuite in almeno 10 ore ➣ 5 esercitazioni in acque delimitate, ➣ 5 esercitazioni in acque libere a profondità comprese fra i 5 ed i 18 m ➣ Contenuti delle lezioni di teoria 1 T1 Introduzione al Corso: La lezione introduttiva spiega i vari punti del programma di addestramento, la sua collocazione all’interno del sistema di certificazione, la relazione tra la CMAS-PTA e le scuole/club/federazioni, ed infine la base del sistema di certificazione CMAS-PTA, inoltre chiarisce dettagli amministrativi riguardo i tempi di meeting ed ubicazione, orari, approvvigionamento attrezzatura. Presentazione dell’Istruttore e del suo staff - Informazioni generali sul corso (programma - logistica - attrezzature necessarie) - Cenni strorici sulla CMAS - Riconoscimenti - Gli uffici della cmas - I comitati della CMAS - Cenni storici sulla PTA - Gli uffici della PTA - Corsi PTA - Futuro di PTA Equipaggiamento di base: Maschera - Aeratore - Cintura di zavorra - Pinne - Mute - Guanti e Calzari - Apparato di sostentamento da snorkelling - Coltello - Segnasub borsa Indossare le attrezzature di base Attrezzature ARA: Bombola - Erogatore - Fonte di aria alternativa (f.a.a.) - Manometro - Giubbetto ad assetto variabile (GAV). Strumentazione e accessori: Profondimetro - Orologio - Segnasub - Torcia Subacquea - Bussola - Pallone Sparabile - Mulinello/Spool - Borsa scatola ricambi Preparazione e assemblaggio dell’attrezzatura ARA: Posizione della bombola - GAV - Erogatore Indossare l’attrezzatura ARA Entrate in acqua: Da un bordo basso - Da un bordo alto Segnali: Segnali elementari in superficie e in immersione Adattarsi all’ambiente: Manovra di compensazione - Suoni in immersione - La visione subacquea In acqua: Controllo dell’assetto - Manovra di compensazione - La vista - L’udito - Il tatto - L’olfatto Incidenti subacquei: Sincope - Sincope da apnea prolungata -Sincope da idrocuzione - Recupero dell’infortunato Considerazioni generali: Migliorare le prestazioni - Programmazione 1 T2 I principi fisici: Principio di torricelli - Principio di pascal - Principio di archimede - Assetto in acqua - Legge di boyle e mariotte -La vista in immersione - I suoni in immersione - La compensazione - Compensare l’attrezzatura Principi di fisiologia: L’apparato respiratorio - Gli alveoli - I vasi polmonari - Apparato cardio circolatorio Il metabolismo del corpo umano: Affanno - Ipossia - Ipotermia - Ipertermia Incidenti subacquei: Embolie - Embolia gassosa arteriosa (e.g.a.) - Pneumotorace - Enfisema mediastinico - Enfisema sottocutaneo -Trattamento delle sovradistensioni polmonari 1 T3 Assorbimento dei gas nel corpo umano: Composizione dell’aria in superficie Narcosi da azoto Patologia da decompressione: Instructor book CMAS-PTA 14 MDD cutanea - MDD osteoarticolare - MDD midollare - MDD cerebrale - Primo soccorso Prevenzione degli incidenti Tabelle di immersione: Terminologia - Uso delle tabelle - Esempi di calcolo con le tabelle Computer subacquei: Come usare il computer 1 T4 Programmazione dell’immersione: Preparazione all’immersione - Preparazione fisica - Pianificazione dell’immersione - Controllo delle attrezzature Immersione con il compagno - Preparazione delle attrezzature - Controllo della zavorratura - L’accompagnatore - Dotazioni di sicurezza - Procedure di sicurezza - Briefing - Controllo con il compagno - Preparazione all’entrata in acqua - Procedure in immersione - L’ uscita dall’ acqua ed il rientro - Registrazione delle immersioni 1 T5 Selezione e salvaguardia sito immersione: L’ambiente marino: Il mare - Termoclino - Le maree - I venti - Le onde - Correnti - La vita marina ed acquatica, scelta e riconoscimento - Atteggiamento verso la vita marina e l’ambiente, l’importanza della conservazione. Come affrontare le prime immersioni Come scegliere il luogo di immersione - Caratteristiche e Divieti - Ambiente Meteo e Maree - Pericoli, divieti, terapie ➣ Contenuti delle lezioni pratiche ACQUE CONFINATE Qui di seguito vengono fornite indicazioni utili all’Istruttore per spiegare e dimostrare gli esercizi richiesti e per meglio gestire gli stessi in funzione della sicurezza e del comfort. Maggiori dettagli sule modalità di esecuzione degli esercizi sono inseriti nel manuale allievo. Raccomandazioni: Lo scopo delle immersioni in Acque Confinate è quello di preparare lo studente alle Immersioni in Acque Libere. In funzione di ciò, si consiglia di rendere le immersioni in acque confinate, psicologicamente il più possibile simili alle immersioni in acque libere. • Rendendo le immersioni in acque confinate divertenti permetterà agli studenti di apprendere più velocemente e meglio • Spiegare agli studenti che stanno imparando le abitudini utili nelle acque libere li renderà più consapevoli delle indicazioni dell’Istruttore quali: ”non appendetevi al bordo della vasca” o ”tenete la maschera sul viso”, possono sembrare arbitrarie o finalizzate a creare difficoltà senza utilità • Far utilizzare agli studenti tutta l’attrezzatura che useranno in acque libere li abituerà all’attrezzatura. Per rendere meno pesante l’addestramento, far indossare inizialmente solo alcune parti della muta e successivamente le altre fino ad arrivare all’attrezzatura completa. • Rinforzare l’uso del sistema di coppia chiedendo agli studenti di rimanere costantemente vicino ai loro compagni • Se gli studenti non completano tutti gli esercizi di un’esercitazione di addestramento (ad esempio perché hanno consumato troppa aria, hanno freddo, per mancanza di tempo ecc.), l’Istruttore deve farli riprendere in una esercitazione successiva Valutazione dell’Acquaticità: Prima delle esercitazioni in Acque Libere, lo studente deve dare dimostrazione di sentirsi a proprio agio in acqua profonda da non toccare, galleggiando o nuotando senza nessun ausilio, per 10 minuti. Prima di essere certificato lo studente deve anche completare 100 m di nuoto, in superficie e senza fermarsi, 200 m di nuoto con maschera, aeratore e pinne. Per poter praticare l’attività subacquea, una persona deve essere in grado di nuotare e di stare in acqua dimostrando un ragionevole grado di tranquillità e di abilità. La valutazione si basa essenzialmente sul grado di tranquillità e confidenza piuttosto che sulla resistenza fisica o capacità tecnica nel nuoto. É importante evitare un’atmosfera da competizione. Occorre sminuire l’importanza del tempo ed enfatizzare la fase del nuoto ”rispettando il proprio ritmo”. Nel caso lo studente dimostri difficoltà nel nuoto o carenza di tranquillità si consiglia di fare pratica per migliorare. Evitare con attenzione test rigorosi che prevedono di nuotare senza uno scopo in quanto riducono l’entusiasmo e la motivazione degli studenti. Instructor book CMAS-PTA 15 1AC1- Introduzione all’equipaggiamento - Snorkeling e ARA1 Schema 1AC1 Nella prima lezione vengono mostrati all’allievo maschera, pinne, aeratore e il loro uso, verrà fatto notare loro anche l’effetto di schiacciamento della maschera e di come si propagano i suoni, sempre in acqua bassa Maschera: come indossarla, regolarla, come toglierla e pulirla per non farla appannare Aeratore: come montarlo sulla maschera, regolarlo, respirazione in superficie, come svuotarlo Pinne: come indossarle, regolarle se con cinghiolo, corretta pinneggiata, tipi di pinneggiata Nuoto di superficie: nuoto in immersione: con e senza pinne, maschera e aeratore Assemblaggio attrezzatura ARA: montaggio GAV ed erogatori: principale e Fonte d’Aria Alternativa; verificarne il corretto funzionamento • • Briefing Preparazione dell’attrezzatura ➤ • • • • Snorkeling: Entrate in acqua Respirazione Nuoto/pinneggiata in superficie Sommozzate /Capovolte dalla superficie (in apnea Manovra di compensazione Risalita Svuotamento dello snorkel • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura • Snorkeling: (Fare indossare agli studenti subacquei solo l’attrezzatura da apnea) • Entrate in acqua - (laterale, seduto per capovolta all’indietro) comunque deve essere la più comoda possibile ed evitare che possa creare pericoli per sé o per i compagni) • Posizione - (orizzontale, con le braccia distese verso la direzione di marcia e la testa orientata verso il fondo. Una posizione diversa, sia da fermi che in movimento, ci farebbe perdere il giusto assetto in fase di pinneggiamento e comunque ci costringerebbe ad uno sforzo aggiuntivo. Quando si è fermi in orizzontale, allargando le gambe si ottiene maggior stabilità e non si avrà bisogno di aiutarsi con le mani) • Respirazione - (una delle fasi fondamentali per un buon svolgimento dell’attività in apnea. La ventilazione dovrà essere molto calma e lenta così da permettere al subacqueo di sentirsi perfettamente calmo e rilassato. L’esercizio e l’acquaticità acquisiti nel tempo renderanno anche più tranquilli e porteranno ad avere un ritmo respiratorio sempre più regolare) • Nuoto/pinneggiata in superficie - (Spesso la pinneggiata è eseguita erroneamente con movimenti veloci e poco ampi con le gambe piegate al ginocchio. Così facendo non viene sfruttata la reale capacità di propulsione delle pinne, pur ottenendo comunque una spinta sufficiente. Il pinneggiamento corretto e con il maggior rendimento si esegue con i piedi e le gambe distesi e paralleli, facendo partire il movimento dall’anca e cercando di piegare solo leggermente le ginocchia, con movimenti lenti e regolari. Occorre mantenere le pinne sempre immerse per evitare il rumore di sciacquio e di sprecare inutilmente le energie) • Sommozzate /Capovolte dalla superficie (in apnea) - In acqua fonda da non poter toccare, l’Istruttore dimostra e in seguito deve far praticare agli studenti le capovolte dalla superficie usando le tecniche a squadra e in raccolta. É basilare sottolineare l’importanza della posizione corretta del corpo e di una tecnica efficace al fine di ottenere una discesa sul fondo senza sforzo eccessivo. La capovolta è il passaggio dal nuoto in superficie al nuoto in immersione. L’esecuzione corretta di questo esercizio permette di evitare inutili sprechi di energia. Una capovolta corretta sarà certamente anche silenziosa, consentendo di arrivare sott’acqua senza allarmare la fauna marina. La pinneggiata dovrà iniziare esclusivamente quando si sarà totalmente immersi. É opportuno, per sicurezza, togliersi il boccaglio appena immersi. Una buona capovolta offre la possibilità di percorrere, quasi senza sforzo, i primi m di immersione. Una volta effettuati i vari movimenti, è indispensabile assumere nuovamente una posizione il più idrodinamica possibile. Si potrà quindi, arrivati alla profondità desiderata, portarsi in posizione orizzontale e pinneggiare mantenendo un ritmo non troppo veloce per risparmiare energia, aiutandosi nei cambi di direzione con le mani. Per il pinneggiamento in immersione valgono le regole applicate in superficie aumentandone leggermente l’ampiezza • • • ➤ Ara: • Controllo di sicurezza preimmersione - controllare l'attrezzatura Acqua bassa Entrata in acqua • Gonfiaggio/sgonfiaggio del GAV in superficie • Contatto e respirazione con l’erogatore in superficie • Nuoto in superficie con ARA • Discesa sul fondo con compensazione • Regolazione del GAV (Vis) • Respirazione con l’erogatore sott’acqua • Togliere-svuotare-rimettere l’erogatore • Svuotamento della maschera parzialmente • Pinneggiare in immersione • Recupero dell’erogatore • Controllo dell’assetto • Uso del manometro • Segnali • Risalita Tempo per fare pratica • Scambio Aeratore/Erogatore • Liberazione dell’attrezzatura ARAzavorra • Uscita dall’acqua • Togliere, riporre e manutenzione dell’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica 16 • Manovra di compensazione - (Man mano si scende l’acqua esercita una pressione sempre più forte. In particolare nell’orecchio medio la riduzione del volume dell’aria, causato dall’aumento della pressione ambiente, deve essere corretta per non causare deformazioni o lesioni del timpano. Questo é possibile mediante una manovra detta compensazione. La più comune manovra di compensazione, detta del “Valsalva”, consiste nel chiudersi il naso con le dita espirando con dolcezza l’aria a bocca chiusa. Per eseguire la compensazione è bene abituarsi ad usare la mano destra, lasciando la sinistra libera per il controllo del GAV. É necessario compensare tutte le volte che se ne sente la necessità, senza aspettare di sentire dolore. • Risalita - (La manovra va effettuata pinneggiando decisamente verso la superficie con regolarità e senza soste, per evitare inutili consumi di ossigeno. In prossimità della superficie si deve estendere un braccio verso l’alto per proteggersi da eventuali ostacoli. É importante non espirare mai durante la risalita. Ricordare agli studenti di guardare in alto, di distendersi verso l’alto e di tenere un braccio alzato durante la risalita. I subacquei devono usare la tecnica uno in acqua - uno in assistenza) • Svuotamento dello snorkel - Dimostrare e far eseguire agli studenti lo svuotamento dell’aeratore usando sia il metodo della soffiata sia dello spostamento della testa, a seconda dal tipo di aeratore. É consigliato far provare entrambi i metodi di svuotamento e mostrare diversi tipi di aeratore . L’esercizio può essere abbinato alle capovolte dalla superficie o separatamente. Può capitare che tuffandosi un pò d’acqua entri all’interno della maschera. Quando si riemergerà, per farla defluire, basterà sollevare il bordo inferiore della maschera stessa rimanendo in posizione verticale. Questa manovra va eseguita anche nel caso in cui ci sia stato bisogno di allagare la maschera per pulirne il vetro. In immersione per svuotare la maschera basterà espirare con il naso, tenendo leggermente premuto il bordo superiore della maschera e guardando verso l’alto. L’aereatore non dovrà assumere una posizione troppo orizzontale rispetto alla superficie dell’acqua per evitare che un’ onda o un movimento brusco lo faccia allagare. Nel caso in cui sia necessario togliere l’areatore dalla bocca, si deve fare attenzione che questo movimento non comporti anche lo spostamento e l’eventuale allagamento della maschera. ATTENZIONE: spiegare come tre o quattro profondi respiri prima di immergersi in apnea - aiutino il subacqueo a migliorare la sua apnea, ma evidenziare come prolungare più di tre o quattro respiri risulta essere una pratica estremamente pericolosa poiché può ridurre il livello di anidride carbonica del subacqueo a tal punto da ritardare le contrazioni diaframatiche prima che il subacqueo avverta la necessità di riemergere. Ciò potrebbe avere serie conseguenze, sino all’annegamento, in quanto può portare alla perdita di conoscenza senza avvisi premonitori. Nelle immersioni in apnea è buona norma che un subacqueo rimanga in superficie mentre l’altro si immerge. Questo consente un controllo a vicenda e, in caso di necessità, permette di avere almeno un elemento in grado di soccorrere l’altro. Arrivati in superficie è bene mantenere la maschera indossata e respirare con l’aeratore, in modo da poter osservare il fondo. É buona norma far trascorrere alcuni minuti tra una sommozzata e l’altra. • Ara: Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura l’ARA (con l’assistenza di un compagno, dell’Istruttore o di un assistente brevettato) • Controllo di sicurezza preimmersione - (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) Acqua bassa (da poter rimanere in piedi) • Entrata in acqua - (sottolineare che è importante controllare il punto di ingresso, segnalare) OK dopo l’ingresso e nuotare per liberare la zona. Alla base della scelta del tipo di entrata in acqua c’è sempre la considerazione che deve essere il più comodo e il meno pericoloso per sé e soprattutto per i compagni di Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA • • • • • • • • • immersione. Per ottenere un assetto positivo è bene gonfiare leggermente il GAV prima di entrare in acqua) ➣ da un bordo basso: per entrare in acqua da un bordo basso il sistema più semplice consiste nell’appoggiare entrambe le mani da un lato del corpo, quindi lasciarsi scivolare in acqua ruotando, per terminare con la faccia rivolta verso il bordo stesso. Tutto questo permette di non perdere mai contatto con una parte stabile e sicura. ➣ da un bordo alto: la classica entrata da una barca con un bordo alto o con una plancetta poppiera consiste nel compiere un passo in avanti e mantenere la posizione verticale fino all’impatto con l’acqua, questo per far sì che il corpo abbia un affondamento minimo. Prima di far questo bisogna sempre controllare che non esistano impedimenti od altri subacquei presenti nella zona dove vogliamo effettuare il tuffo. Nel compiere questa entrata è molto importante, pena lo sfilamento, tenere con una mano la maschera e l’erogatore e con l’altra la cintura di zavorra. Gonfiaggio/sgonfiaggio del GAV in superficie - (Per riuscire ad immergersi occorre far fuoriuscire l’aria dal GAV, la tecnica che si insegna è quella che utilizza il pulsante posto sul gruppo comandi del corrugato.Per ottenere uno sgonfiamento completo occorre o tenere il corrugato ben disteso verso l’alto ed azionare il pulsante di scarico o esercitare, sempre sul corrugato una trazione verso il basso facendo intervenire la valvola di scarico. La posizione del subacqueo deve garanrtire sempre il controllo dell'assetto. Lo scarico dell’aria va comunque interrotto appena la spinta diventa negativa) Contatto e respirazione con l’erogatore in superficie - (Respirare con l’erogatore non richiede nessuna pratica particolare nè esercitazioni specifiche, la regola fondamentale è che il ritmo respiratorio deve essere il più regolare possibile, senza pause. In acqua bassa: con ARA indossato e viso emerso l’Istruttore (o l’Assistente) mostra come prendere contatto con l’erogatore, come svuotarlo dalla possibile acqua e come fermare l’autoerogazione. Effettua poi qualche atto respiratorio dimostrativo. Per far prendere confidenza con il nuovo modo di respirare, in acqua bassa, prima a viso emerso e poi in ginocchio sul fondo: l’Istruttore (o l’Assistente) fa provare agli allievi, uno di fronte all’altro, la respirazione dall’erogatore) Nuoto in superficie con ARA 1. Pinneggiata normale, con il viso rivolto verso il fondo utilizzando lo snorkel per respirare. Questo metodo non è il più comodo ma ci consente di tenere sotto controllo il percorso che stiamo seguendo 2. Pinneggiata sul fianco, con il viso fuori dall’acqua rivolto al punto di arrivo, più comodo ma difficilmente utilizzabile in caso di mare formato (=onde) in quanto non potendo usare lo snorkel rischieremmo di “bere” 3. Pinneggiata nuotando sul dorso, è il metodo più comodo in quando il GAV ci mantiene in galleggiamento, non abbiamo problemi a respirare e riusciamo anche a raggiungere una buona velocità di avanzamento. Dobbiamo solo controllare ogni tanto la direzione Discesa sul fondo con compensazione Regolazione del GAV (Vis) Respirazione con l’erogatore sott’acqua Togliere-svuotare-rimettere l’erogatore Svuotamento della maschera parzialmente allagata - (dopo il tuffo potrebbe entrare all’interno della maschera un pò di acqua. In superficie per farla defluire basterà sollevare il bordo inferiore della maschera stessa, rimanendo in posizione verticale. Durante l’immersione per svuotare la maschera basterà esercitare con le mani una leggera pressione sul bordo superiore e soffiare leggermente con il naso. Man mano che si prosegue nella discesa, con l’aumento quindi della pressione esterna, si ha una sensazione di depressione sul viso, che può portare alla rottura dei capillari oculari. Occorre perciò equilibrare la pressione all’interno della maschera con quella esterna, compensandola con il naso) Pinneggiare in immersione - (nuotare sott’acqua con l’attrezzatura mantenendo il controllo dell’assetto della direzione e della profondità, compensando correttamente le orecchie e la maschera alle variazioni di profondità, sottolineare la posizione corretta delle gambe/pinne e i cicli di pinneggiata ampi e lenti) 17 18 • Recupero dell’erogatore - (può capitare che durante l’immersione si perda contatto con l’erogatore. Per recuperarlo si possono utilizzare due metodi: 1. far percorrere al braccio un movimento rotatorio iniziando verso il basso e facendolo passare aderente al corpo, che deve essere inclinato leggermente dalla stessa parte. Così facendo, quando il braccio ritornerà in avanti, troveremo la frusta in una comoda posizione per essere afferrata. Bisogna ricordarsi che il corpo del II° stadio sarà allagato dall’acqua e quindi dovrà essere svuotato. La manovra di recupero riuscirà meglio se tutta l’attrezzatura sarà stata assemblata a dovere 2. recuperare la frusta dell’erogatore da dietro la spalla stando sott’acqua, alzando il fondello della bombola, cercare la frusta che parte dal I° stadio e poi far scorrere le dite sino al boccaglio) Svuotamento dell’erogatore (due metodi, espirazione e pulsante di spurgo) • Controllo dell’assetto - (un corpo immerso in acqua riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso dell’acqua che sposta. Da questo principio deriva che peso e volume del corpo sono basilari ma lo è anche la densità dell’acqua, dolce o salata, e lo spessore della muta che indossiamo. La cintura di zavorra permette di ristabilire un assetto neutro, la condizione cioè per rimanere fermi in acqua senza scendere né salire, facilitandoci anche nelle sommozzate. Si ha una pesata corretta quando in acqua, in posizione verticale, espirando si affonda non oltre la linea degli occhi) • Uso del manometro - (localizzare e leggere il manometro e indicare se la quantità di gas è sufficiente secondo le indicazioni della scorta di riserva fornite dall’Istruttore) • Segnali - I segnali elementari in superficie e sul fondo (riconoscere e dimostrare i segnali manuali standard) • Risalita - (segnalare, nuotare verso l’alto lentamente, guardare in alto, gonfiare il GAV in superficie. La risalita in superficie si inizia con una leggera pinneggiata verso l’alto, per controllare la velocità si deve scaricare l’aria dal GAV, in quanto espandendosi ne aumenta la spinta positiva. Avvicinandosi alla superficie è buona norma estendere il braccio verso l’alto per proteggersi da eventuali impedimenti. La respirazione deve, in ogni caso, continuare ad essere regolare e senza pause) Tempo per fare pratica • Scambio Aeratore/Erogatore - (in superficie, svuotare dall’acqua l’aeratore e riprendere a respirare senza toglierlo dalla bocca. Respirare alternativamente dall’aeratore e dall’erogatore senza alzare la faccia dall’acqua. Gli studenti devono praticare lo scambio snorkel/aeratore anche mentre nuotano in superficie) • Liberazione dell’attrezzatura ARA- zavorra - (una volta risaliti in superficie, in alcuni casi, può essere necessario sganciarsi la cintura velocemente per assumere un assetto positivo o per poter uscire dall’acqua più comodamente. Per fare questo è sufficiente, dopo avere individuato la posizione della cintura e della fibbia, aprire la fibbia stessa con la mano destra mantenendo la cintura con la mano sinistra per non farla scivolare via . Così facendo la mano destra prenderà il lato libero dalla parte opposta alla fibbia. Per maggior sicurezza in caso di abbandono della cintura la manovra dovrà essere effettuata stendendo il braccio lontano dal corpo) • Uscita dall’acqua - (evidenziare che bisogna togliere prima la zavorra, poi l’autorespiratore e le pinne se necessario. É permessa l’assistenza del compagno. La manovra di uscita deve sempre avvenire nel modo più sicuro e facile: si toglieranno cintura di zavorra e pinne tenendo conto anche del metodo seguito per entrare e delle condizioni ambientali. La sequenza di svestizione seguirà poi l’ordine inverso usato per la vestizione) • Togliere, riporre e manutenzione dell’attrezzatura - (al ritorno da una escursione tutte le attrezzature vanno lavate in acqua dolce, fatte asciugare possibilmente non al sole e riposte in ambienti asciutti. • Debriefing • Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 19 1AC2 - ARA livello 2 Schema 1AC2 • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura - Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura l’ARA (con l’assistenza di un compagno, dell’Istruttore o di un assistente brevettato) • Controllo di sicurezza preimmersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Entrata in acqua fonda - (seduto per capovolta all’indietro, in piedi passo in avanti/del gigante) • Svuotamento dell’aeratore - (svuotare dall’acqua l’aeratore usando il metodo del soffio e riprendere a respirare dal’aeratore senza alzare il viso dall’acqua) • Scambio aeratore - erogatore - (in superficie, svuotare dall’acqua lo snorkel e riprendere a respirare senza toglierlo dalla bocca. Respirare alternativamente dallo snorkel e dall’erogatore senza alzare la faccia dall’acqua). Questo esercizio può essere valutato dall’Assistente Istruttore) • Gonfiaggio a bocca e sgonfiaggio del GAV in superficie - (Dimostrare e far fare pratica agli studenti il gonfiaggio a bocca del GAV in superficie. Sottolineare il fatto che, per prevenire l’uscita dell’aria, non si deve premere il pulsante di scarico mentre non si sta soffiando nel GAV) • Nuoto in superficie con l’autorespiratore • Discesa sul fondo con compensazione - (sistema dei 5 punti) 1. Segnalare al compagno 2. Osservare i punti in superficie 3. Scambiare l’aeratore con l’erogatore 4. Annotare il tempo (timer-orologio-computer da polso) 5. Sgonfiare il GAV e scendere compensando • Togliere e rimettere la maschera - (dimostrare e far fare pratica agli studenti la completa rimozione, il riposizionamento e lo svuotamento della maschera, stando seduti o inginocchiati sul fondo in acqua bassa. Evidenziare la corretta sistemazione della maschera. Per svuotare la maschera in immersione occorre esercitare con le mani una leggera pressione sul bordo superiore della maschera stessa, evitando di sollevare il bordo inferiore, ed emettere leggermente aria dal naso, mantenendo la testa leggermente rivolta verso l’alto e inclinandola leggermente ed alternativamente verso destra e verso sinistra) • Respirazione senza la maschera - (dimostrare e far fare praticare agli studenti alla respirazione subacquea senza la maschera, stando seduti o inginocchiati sul fondo in acqua bassa. Evidenziare il controllo delle vie aeree e l’espirazione dal naso) • Pivoting (pendolo) senza movimenti - (con comando a bassa pressione e a bocca. Lo studente, in posizione orizzontale in appoggio sul fondo, dovrà gonfiare lentamente il GAV ottenendo un assetto che sarà positivo in inspirazione e negativo in espirazione, regolando il suo assetto in maniera tale da oscillare verso l’alto quando inspira e verso il basso quando espira facendo perno sulla punta delle pinne. L’Istruttore deve sottolineare che non si deve trattenere il respiro. Questo esercizio sviluppa anche la capacità di gonfiare il GAV a bocca stando sott’acqua. Importante, lo studente deve emettere delle bolle quando non ha l’erogatore in bocca e non premere il pulsante) • Togliere e rimettere la cintura di zavorra sul fondo - (scaricare l’aria dal GAV, liberare la cintura tenendola con la mano destra dalla parte opposta alla fibbia a sgancio rapido, facendo attenzione che non si sfilino i piombi. A questo punto, mantenendo l’erogatore in bocca, si dovrà compiere una rotazione verso sinistra tenendo la cintura ben vicina al fianco destro. Al termine della rotazione la cintura dovrà trovarsi sul fondo della schiena, in comoda posizione per poter essere allacciata, rimanendo sempre rivolti verso il basso. La stessa procedura si può eseguire anche in immersione facendo attenzione ad avere in partenza un assetto leggermente negativo • • • • • • • • • • • • • • • • Briefing Preparazione dell’attrezzatura Controllo di sicurezza preimmersione Entrata in acqua fonda Scambio aeratore - erogatore Gonfiaggio a bocca e sgonfiaggio del GAV in superficie Nuoto in superficie con l’autorespiratore Discesa sul fondo con compensazione 1. Segnalare al compagno 2. Osservare i punti in superficie 3. Scambiare l’aeratore con l’erogatore 4. Annotare il tempo 5. Sgonfiare il GAV e scendere compensando Togliere e rimettere la maschera Respirazione senza la maschera Pivoting (pendolo) Togliere e rimettere la cintura di zavorra sul fondo Uso della la FAA in coppia, statico Segnali Uso del manometro Risalita 1. Segnalare al compagno attendere il segnale OK SU dell’Istruttore 2. Verificare il tempo 3. Tenere una mano in alto e l’altra sul comando del GAV 4. Guardare verso alto 5. Nuotare lentamente verso l’alto ruotando su stessi Tempo per fare pratica • Togliere e rimettere la cintura di zavorra in superficie • Liberazione dell’attrezzatura ARAzavorra • Uscita dall’acqua • Togliere e riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica 20 sgonfiando il GAV. Importante è continuare a respirare dall’erogatore in maniera regolare, senza trattenere il respiro. Un buon sistema consiste anche nel fare passare la cintura dietro, in posizione verticale o inginocchiati; trattenendola con la mano destra, la sinistra andrà ad afferrare saldamente la fibbia portandola sul davanti. A questo punto, assicurandosi con la mano che la cintura sia in posizione corretta si potrà chiudere la fibbia. La posizione più comoda da assumere per questa tecnica è simile a quella adottata per la vestizione a terra, cioè leggermente piegati in avanti. L'indossamento della cintura può avvenire per rotazione e/o per passaggio posteriore • Uso della la Fonte d’Aria Alternativa in coppia, statico - (respirare sott’acqua per almeno 30 secondi dalla fonte d’aria alternativa fornita da un altro subacqueo e scambio dei ruoli donatore/ricevente. Reagire all’esaurimento dell’aria con il segnale di fine aria, afferrando e respirando da una fonte d’aria alternativa fornita dal compagno per almeno un minuto nuotando sott’acqua. Dividere l’aria con un altro subacqueo, utilizzando una Fonte d’Aria Alternativa, con scambio dei ruoli agendo come donatore/ricevente. Lo studente deve iniziare l’esercizio con i segnali standard ”fine aria” e ”dividiamo l’aria”, l’Istruttore deve essere pronto ad intervenire con il proprio erogatore secondario, tenendolo in mano. Generalmente la FAA più comune è costituita da un secondo stadio o ”octopus”, fissato in modo tale che sia ben visibile nell’area triangolare compresa tra il mento e i lati inferiori del torace. Da quale erogatore e come dover respirare dipende dalle caratteristiche della FAA utilizzata e da ulteriori fattori. Come sistema più attuabile è preferibile che il donatore tenga l’erogatore principale (dal quale sta respirando) e passi al ricevente il secondario, ma eventuali FAA integrate nel dispositivo di gonfiaggio del GAV e altre configurazioni richiedono che il donatore passi al ricevente l’erogatore principale e prenda contatto con il secondario. Il punto essenziale è che il compagni sia a conoscenza del funzionamento del sistema usato dall’altro. Il ricevente afferra autonomamente la FAA salvo nelle situazioni in cui sia il donatore a porgere l’erogatore principale. In questo caso il donatore offre l’erogatore principale e passa al suo secondario. Dopo il tempo necessario per permettere agli studenti di sentirsi al loro agio e sicuri, essi dovranno alternarsi nell’eseguire l’esercizio invertendo il ruolo donatore-ricevente. Si deve avvertire gli studenti che devono riprendere a respirare dal proprio erogatore se, in qualsiasi momento, si dovessero trovare in difficoltà. Contemporaneamente l’Istruttore deve essere pronto a fornire loro la propria FAA) • Segnali - riconoscere e dimostrare i segnali manuali standard • Uso del manometro - (localizzare e leggere il manometro ed indicare se la quantità di gas è sufficiente secondo le indicazioni della scorta di riserva fornite dall’Istruttore) • Risalita (sistema dei 5 punti) 1. Segnalare al compagno - attendere il segnale OK SU dell’Istruttore 2. Verificare il tempo 3. Tenere una mano in alto e l’altra sul comando del GAV 4. Guardare verso alto 5. Nuotare lentamente verso l’alto ruotando su stessi Tempo per fare pratica • Togliere e rimettere la cintura di zavorra in superficie - (in acqua fonda da non poter toccare, gli studenti devono rimuovere la zavorra e simulare di lasciarla cadere come se fosse un’emergenza. Se ciò non fosse possibile per evitare danni al fondo della piscina devono passare la zavorra all’Istruttore o a un suo assistente, oppure appoggiarla sul bordo della vasca, ecc. Gli studenti che usano un sistema di zavorra integrato devono usare il meccanismo di sgancio rapido) • Liberazione dell’attrezzatura ARA-zavorra • Uscita dall’acqua • Togliere e riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 21 1AC3 - ARA livello 3 Schema 1AC3 • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura - Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura l’ARA (con l’assistenza di un compagno, dell’Istruttore o di un assistente brevettato) • Controllo di sicurezza preimmersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Entrate in acqua - in acqua fonda (seduto per capovolta all’indietro, in piedi passo in avanti/del gigante) • Pratica con il GAV (in superficie gonfiaggio del GAV a bocca e con la frusta) • Togliere e rimettere la maschera con svuotamento. • Controllo dell’assetto pinneggiando con attrezzatura indossata • Nuoto subacqueo senza la maschera • Esaurimento dell’aria/fonte d’aria alternativa, esercizi abbinati, sia statici che in risalita - (l’Istruttore chiude il rubinetto dello studente che simula di aver finito l’aria. Quando lo studente avverte che l’aria sta per finire (senza guardare il manometro), deve segnalare: ”sono senz’aria”, afferrare la FAA del compagno e iniziare a respirare. Quando lo studente ha preso contatto con la FAA del compagno, l'Istruttore riapre il rubinetto cosi che l'erogatore sia di nuovo pronto all'uso. Dopo aver stabilito il contatto, di comune accordo, la coppia inizia a risalire uno di fronte all'altro oppure uno di fianco all'altro, secondo la configurazione concordata. La posizione più comune è quella uno di fronte all’altro tenendosi per il braccio destro o per gli spallacci del GAV. Il Vis va tenuto in mano. Durante la risalita, i subacquei devono controllare il proprio assetto e mantenere una velocità di risalita normale. In superficie, il ricevente, colui che simula una mancanza d’aria, non potendo usare il dispositivo di gonfiaggio a bassa pressione, deve gonfiare il GAV a bocca. Si devono avvertire gli studenti che devono riprendere a respirare dal proprio erogatore se, in qualsiasi momento, si dovessero trovare in difficoltà. Contemporaneamente l’Istruttore deve essere pronto a fornire loro la propria FAA. ) • Uso del manometro - (localizzare e leggere il manometro ed indicare se la quantità di gas è sufficiente secondo le indicazioni della scorta di riserva fornite dall’Istruttore • Risalita controllata di emergenza nuotando - (simulare una risalita controllata d’emergenza, nuotando sott’acqua in orizzontale per almeno 9 m, espirando in continuazione. Gli obiettivi di questo esercizio sono diversi: far apprendere allo studente la capacità di raggiungere la superficie in caso di emergenza autonomamente e come reagire positivamente nel caso di un'improvvisa mancanza d’aria. La risalita controllata di emergenza nuotando è raccomandata come principale mezzo per far fronte autonomamente ad un’improvvisa sensazione di mancanza d’aria qualora non sia immediatamente disponibile un altro subacqueo con una fonte d’aria alternativa. La scelta di questa azione, da parte di un subacqueo, dipende da alcune variabili come profondità, distanza dagli altri subacquei, possibilità di attirare l’attenzione di altri subacquei. Prima di decidere di effettuare una risalita controllata di emergenza nuotando, il subacqueo dovrebbe fermarsi, pensare, agire, tentare di respirare, cercare un altro subacqueo, e se possibile eseguire una normale risalita. ) • Nuoto in superficie con l’attrezzatura indossata respirando solo dall’aeratore • Rimozione di un crampo - (dimostrare e praticare, in superficie, la tecnica per la rimozione di un crampo su una gamba tirando la punta della pinna verso se stessi o spingendola verso il compagno mentre la tiene saldamente) Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua camminando e/o simulando dalla barca • Togliere e riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica • • • • • • • • • • • • • Briefing Preparazione dell’attrezzatura Controllo di sicurezza preimmersione Entrate in acqua Pratica con il GAV (in superficie gonfiaggio del GAV a bocca e con la frusta) Togliere e rimettere la maschera con svuotamento. Controllo dell’assetto pinneggiando con attrezzatura indossata Nuoto subacqueo senza la maschera Esaurimento dell’aria/fonte d’aria alternati, statico e in risalita Uso del manometro Risalita controllata di emergenza nuotando Nuoto in superficie con l’attrezzatura indossata respirando solo dall’aeratore Rimozione di un crampo Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua camminando e/o simulando dalla barca. • Togliere e riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 22 1AC4 ARA livello 4 Schema 1AC4 • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura - Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura l’ARA (con l’assistenza di un compagno, dell’Istruttore o di un assistente brevettato) • Controllo di sicurezza preimmersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Entrate in acqua • Discesa con controllo della velocità e prove di stop • Respirazione in coppia - (respirare in coppia scambiando un solo secondo stadio per una distanza di almeno 15 m sott’acqua sia come donatore che come ricevitore. Dimostrare la tecnica con i seguenti punti: Segnali corretti, mantenere il contatto, controllo da parte del donatore, cicli di respirazione, necessità di espirare emettendo aria quando l’erogatore non è in bocca) • Respirazione da un erogatore in continua - (respirare in modo efficace da un erogatore in continua per non meno di 30 secondi) • Pratica con il pallone gonfiabile - (pedagno), liberazione, estensione, gonfiaggio con la FAA e lancio pilotato in superficie • Ripasso esercizi precedenti • Risalita • Trasporto di un subacqueo stanco - (in superficie dove non si tocca eseguire il trasporto di un subacqueo stanco per 25 m con presa sotto il braccio e dalla rubinetteria) Tempo per fare pratica • Togliere e riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica • • • 1AC5 ARA livello 5 Schema 1AC5 • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura - Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura l’ARA (con l’assistenza di un compagno, dell’Istruttore o di un assistente brevettato) • Controllo di sicurezza pre-immersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Togliere e rimettere l’unità ARA sott’acqua - (far scaricare completamente prima l’aria dal pulsante di spurgo/VIS, permettere l’assistenza al compagno solo se necessario) • Scollegamento della frusta bassa pressione • Controllo dell’assetto (Hovering) - (assetto neutro gonfiando il GAV a bocca e con il carico a bassa pressione. Controllo dell’assetto rimanendo sospesi a mezz’acqua senza pinneggiare e senza muovere le braccia per almeno 30 secondi. Gli allievi dovrebbero dimostrare un buon controllo dell’assetto, stando lontano dal fondo e avendo costantemente la consapevolezza della loro galleggiabilità. Gli studenti subacquei eseguono il controllo dell’assetto gonfiando il GAV a bocca. L’ideale è che lo facciano vicino alla cima o a un altro oggetto che possa servire come riferimento visivo. L’Istruttore deve stare abbastanza vicino in modo da poter fermare lo studente che risale inconsapevolmente o che perde il controllo. Siccome si deve valutare la padronanza di questo esercizio non si devono avere limiti di tempo per la sua esecuzione. Sottolineare l’importanza della respirazione per la regolazione, ma ricordare di non trattenere il respiro). • Lancio del pallone - Esercizio da eseguire in due fasi, la prima posizionato sul fondo e la seconda in assetto neutro. Utilizzare il pallone di segnalazione anche in abbinamento ad un mulinello o uno spool (rocchetto). In assetto neutro ma con contatto visivo della cima di discesa/risalita o del fondo a secondo del luogo in cui viene svolta la prova. Estrarre il pallone di segnalazione, srotolarlo; contemporaneamente liberare il mulinello/spool. • • • • • • • • • • • Briefing Preparazione dell’attrezzatura Controllo di sicurezza preimmersione Entrate in acqua Discesa con controllo della velocità e prove di stop Respirazione in coppia Respirazione da un erogatore in continua Pratica con il pallone gonfiabile Ripasso esercizi precedenti Risalita Trasporto di un subacqueo stanco Tempo per fare pratica • Togliere e riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica • • • • • • Briefing Preparazione dell’attrezzatura Controllo di sicurezza preimmersione Togliere e rimettere l’unità ARA Scollegamento della frusta bassa pressione Controllo dell’assetto (Hovering) Recupero e sollevamento dal fondo del compagno con controllo della velocità di risalita Ripasso esercitazioni precedenti Togliere e rimettere l’unità ARA in superficie Tempo per fare pratica • Debriefing • Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 23 Agganciare il pallone al moschettone del mulinello, nel contempo si sarà provveduto ad allentare la frizione di ritenzione del rullo. Introdurre nel pallone il gas dall’apertura posta in basso utilizzando l ’erogatore secondario. Fare molta attenzione che durante questa fase e la successiva di lancio, non rimanga intrappolata la cima nell’erogatore o in qualche altra parte dell’equipaggiamento, ciò potrebbe causare una pericolosa risalita incontrollata. Una volta che il pallone è arrivato in superficie, recuperare il lasco della cima e metterla in leggera tensione. L'Istruttore deve rimanere sempre in contatto fisico con l'Allievo durante questo esercizio, pronto ad intervenire nel caso sorgano difficoltà o si presenti un problema (es cima intrappolata nell'equipaggiamento, frizione del mulinello chiusa, ecc). • Prove di recupero e sollevamento dal fondo del compagno con controllo della velocità di risalita • Togliere e rimettere l’unità ARA in superficie - (dimostrare e far fare pratica agli studenti la rimozione ed il riposizionamento dell’autorespiratore in superficie nell’acqua fonda. Possono utilizzare l’aeratore o l’erogatore. L’autorespiratore deve essere sufficientemente positivo in modo da fornire supporto una volta tolto, specialmente se si utilizza la zavorra integrata. Lo studente non deve perdere il contatto con l’autorespiratore, dopo averlo tolto. Permettere l’assistenza al compagno solo se necessario) ** • Ripasso esercitazioni precedenti Tempo per fare pratica • Debriefing • Compilazione modulistica ACQUE LIBERE: 5 sessioni di addestramento L’Istruttore deve fare una valutazione continua delle varie prove effettuate in acque libere prima della richiesta del brevetto, in caso contrario si suggerisce di far continuare nella pratica l’allievo. Qui di seguito vengono fornite indicazioni utili all’Istruttore per spiegare gli esercizi richiesti e per meglio gestire gli stessi in funzione della sicurezza e del comfort, proprio e della classe in acque libere. Maggiori dettagli sulle modalità di esecuzione degli esercizi sono inseriti nel manuale allievo. Raccomandazioni: Durante le esercitazioni in Acque Libere, la padronanza deve essere valutata come la capacità di eseguire un esercizio in modo da raggiungere gli obiettivi prestabiliti in modo positivo, fluido e confortevole. • Se gli studenti non completano tutti gli esercizi di un’esercitazione di addestramento (ad esempio perché hanno consumato troppa aria, hanno freddo, per mancanza di tempo ecc.), l’Istruttore deve farli riprendere in una esercitazione successiva. • Assicurarsi che tutti gli studenti abbiano e utilizzino attrezzatura assemblata correttamente: • La fonte d’aria alternativa va fissata nel triangolo formato tra il mento e le parti inferiori della gabbia toracica, che sia ben visibile e identificabile, che non penda e che sia pronta all’uso velocemente con uno semplice strappo. • Il manometro subacqueo o la consolle, devono essere fissati in modo da non essere trascinati sul fondo, non devono pendere anche per poterli ritrovare prontamente se necessario. • Nuotando in posizione orizzontale, nessun oggetto deve pendere o sporgere da sotto il subacqueo • Ricordarsi che gli studenti subacquei vogliono divertirsi. Le immersioni non devono essere delle esercitazioni di sopravvivenza, o paramilitari Instructor book CMAS-PTA 24 1 AL1 ARA Schema 1 AL1 massima profondità 6 m Obiettivi: 1. Facilitare il passaggio dalle esercitazioni in Acque Confinate alle acque libere riducendo il peso dei compiti degli esercizi da svolgere sott’acqua e introdurre gli studenti al nuovo ambiente. 2. Sviluppare l’applicazione delle abilità al buon senso, al controllo dell’assetto, alla consapevolezza di essere in un ambiente diverso da quello terrestre. Si sta preparando lo studente ad effettuare un’immersione molto simile a quelle che farà dopo essere stato brevettato • Briefing • Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA - (sotto la supervisione diretta dell’Istruttore o dell’Assistente certificato) • Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Ingresso in acqua - (scegliere una tecnica adatta alle condizioni ambientali. La più semplice è la migliore) • Pesata d’assetto - (calcolare la quantità di pesi necessaria tenendo l’erogatore in bocca, trattenendo un respiro normale, sollevando le gambe dal fondo e rimanendo immobili, gli studenti dovrebbero galleggiare con l’acqua a livello degli occhi. Far aggiungere o togliere pesi secondo necessità e ricontrollare. Si consiglia all’Istruttore di tenere dei pesi a portata di mano, magari in un galleggiante se non si è vicino a un pontile o alla barca) • Raggiungimento del punto d’immersione - (controllando l’assetto in superficie, respirando dall’aeratore)* • Scambio aeratore/erogatore • Discesa controllata con il sistema dei 5 punti - (eseguire lungo la cima precedentemente posizionata, facendo attenzione alla compensazione dell’allievo/i. Durante le prime esercitazioni in acque libere, lo studente ha bisogno di controllo e di un riferimento. Può seguire il profilo del fondo, una cima stesa sul fondo dalla riva sino al punto di immersione, la cima dell’ancora o una cima verticale di discesa (ad es si può usare la stessa boa di segnalazione sub, ma zavorrandola adeguatamente sul fondo in modo che possa permettere il sostentamento di un subacqueo in superficie); questo permette allo studente di orientarsi e di regolare la sua discesa • Recupero e svuotamento dell’erogatore - (gli allievi recuperano e svuotano il proprio secondo stadio come hanno fatto nelle immersioni in acque confinate, ma scegliendo la tecnica di recupero e quella di svuotamento preferita. É bene che l’Istruttore abbia la propria FAA a portata di mano nel caso in cui l’allievo non riesca a ritrovare il suo erogatore) • Allagamento parziale della maschera e successivo svuotamento (gli allievi svuotano la maschera parzialmente allagata e, successivamente, completamente allagata. Il primo svuotamento della maschera parzialmente allagata serve agli allievi per abituarsi alla temperatura dell’acqua, al cappuccio della muta, o a altre situazioni che si potrebbero creare rispetto a quelle delle loro Immersioni in Acque Confinate) • Termine esercitazione con risalita controllata - (vis in mano, uso delle pinne con GAV sgonfio) • In superficie assetto positivo - (eseguire gonfiando il GAV con ritorno al punto di uscita) • Uscita dall’acqua , svestizione dell’attrezzatura • Debriefing e compilazioni moduli • • • • • • • • • • • • • • Briefing Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione. * Ingresso in acqua Pesata Raggiungimento del punto d’immersione * Scambio aeratore/erogatore Discesa controllata con il sistema dei 5 punti Recupero e svuotamento dell’erogatore Allagamento parzialmente la maschera e successivo svuotamento Termine esercitazione con risalita controllata In superficie assetto positivo Uscita dall’acqua , svestizione dell’attrezzatura Debriefing e compilazioni moduli Instructor book CMAS-PTA 25 1 AL2 ARA Schema 1 AL2 massima profondità 10 m Obiettivi: 1. Applicare e migliorare le tecniche di immersione in acque libere. 2. Accrescere la confidenza, il comfort, il buon senso e le abilità d’ immersione. • Briefing • Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA - (sotto la supervisione diretta dell’Istruttore o dell’Assistente certificato) • Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Ingresso in acqua secondo la logistica • Verifica e controllo dell’assetto/pesi • Raggiungimento del punto d’immersione - (controllando l’assetto in superficie, respirando dall’aeratore)* • Scambio aeratore/erogatore - (in superficie, svuotare dall’acqua lo snorkel e riprendere a respirare senza toglierlo dalla bocca. Respirare alternativamente dallo snorkel e dall’erogatore senza alzare la faccia dall’acqua • Discesa controllata (5 punti) • Allagamento completo della maschera e successivo svuotamento (da fermi sul fondo, scaricare completamente il GAV prima di eseguire l’esercizio) • Pivoting sulle pinne - (assetto neutro) • Breve esplorazione subacquea con controllo dell’assetto - (sotto la diretta supervisione dell’Istruttore l’allievo/i può procedere in una breve esplorazione per acquisire esperienza) • Uso della Fonte d’Aria Alternativa da fermi e risalita assistita con FAA - (l’allievo, da fermo, deve afferrare e respirare da una FAA fornita da un altro subacqueo. Gli allievi devono risalire in modo adeguato usando una FAA, alternandosi prima come donatore e in seguito come ricevente. In superficie stabilire subito un assetto positivo. La coppia può eseguire solo una risalita con FAA, ma è consentito risalire più volte affinché ogni subacqueo agisca come donatore) • Termine prova in superficie - (dopo aver eseguito tutte le risalite, assetto positivo gonfiando il GAV, con ritorno al punto di uscita) • Svestizione della zavorra - (in superficie, nell’acqua dove non si tocca, togliere e rimettere il sistema di zavorra. Questo esercizio sviluppa la capacità di togliersi la zavorra in una situazione di emergenza. Gli studenti subacquei devono fare pratica usando il dispositivo a sgancio rapido del proprio sistema di zavorra. L’ideale è che gli studenti si tolgano e lascino cadere la propria zavorra, ma questo potrebbe non essere possibile durante l’addestramento in quanto potrebbero causare danni al fondo della piscina o all’ambiente, in questo caso dovrebbero togliersi la zavorra e passarla all’Istruttore e, a un assistente, a qualcuno sulla barca, ecc. Alcuni sistemi di zavorra ”scaricano” i pesi individualmente e contemporaneamente. Quando si fa eseguire questo esercizio, ci si deve assicurare che non vi siano subacquei sotto per prevenire possibili lesioni dovute ai pesi che cadono. Se opportuno, si può far rimettere la zavorra agli studenti per uscire, ma potrebbe essere più facile per loro uscire senza i pesi) • In superficie, nell’acqua dove non si tocca, togliere e rimettere l’autorespiratore • Uscita dall’acqua, svestizione dell’attrezzatura • Debriefing e compilazioni moduli • • • • • • • • • • • • • • • • • Briefing Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione. * Ingresso in acqua Verifica e controllo dell’assetto/pesi Raggiungimento del punto d’immersione * Scambio aeratore/erogatore Discesa controllata (5 punti) Allagamento completo della maschera e successivo svuotamento Pivoting sulle pinne Breve esplorazione subacquea con controllo dell’assetto Uso della Fonte d’Aria Alternativa da fermi e risalita assistita con Termine prova in superficie Svestizione della zavorra In superficie, nell’acqua dove non si tocca, togliere e rimettere l’autorespiratore Uscita dall’acqua , svestizione dell’attrezzatura Debriefing e compilazioni moduli Instructor book CMAS-PTA 26 1 AL3 ARA Schema 1 AL3 massima profondità 12 m Obiettivi: 1. Continuare ad applicare le tecniche di immersione in acque libere entro la profondità massima di 12 m 2. Accrescere ulteriormente, negli studenti, la confidenza, il buon senso e le abilità generali 3. Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA (gli allievi dovrebbero essere in grado di assemblare la propria attrezzatura senza assistenza o con la minima indispensabile; non si deve permettere a un subacqueo di assemblare l’attrezzatura di un altro compagno. Gli allievi devono essere incoraggiati ad aiutarsi l’un l’altro nella fase della vestizione e della regolazione dell’attrezzatura. Far eseguire alle coppie il controllo di sicurezza pre immersione con l’osservazione e la conferma dello svolgimento da parte dell’Istruttore o del suo Assistente) • Briefing • Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA • Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Ingresso in acqua secondo la logistica • Raggiungimento del punto d’immersione (controllando l’assetto in superficie, respirando dall’aeratore)* • Scambio aeratore/erogatore • Discesa controllata con (5 punti) • Controllo dell’assetto (Hovering) - (assetto neutro gonfiando il GAV a bocca e con il carico a bassa pressione. Gli allievi dovrebbero dimostrare un buon controllo dell’assetto, stando lontano dal fondo e avendo costantemente la consapevolezza della loro galleggiabilità. Gli studenti subacquei eseguono il controllo dell’assetto gonfiando il GAV a bocca Durante il briefing, ricordare agli studenti che c’è poca differenza rispetto a quando lo hanno eseguito nelle loro Immersioni in Acque Confinate eccetto che devono stare attenti a non sollevare il sedimento e che scopriranno di dover usare più aria per via della compressione della muta in profondità. Gli studenti eseguono questo esercizio così come l’hanno fatto durante le immersioni in acque confinate. L’ideale è che lo facciano vicino alla cima o comunque con un riferimento visivo. Stai abbastanza vicino in modo da poter fermare lo studente che risale inconsapevolmente o che perde il controllo. Siccome si deve valutare la padronanza di questo esercizio non si devono avere ha limiti di tempo per la sua esecuzione. Alcuni subacquei possono stabilire immediatamente un hovering controllato; altri hanno bisogno di un pò più di tempo) • Breve esplorazione subacquea con controllo dell’assetto - (sotto la diretta supervisione dell’Istruttore l’allievo/i può procedere in una breve esplorazione per acquisire esperienza) • Termine esercitazione con risalita controllata d’emergenza nuotando (l’allievo deve eseguire una risalita controllata di emergenza nuotando da una profondità di 6 - 9 m e stabilendo un assetto positivo in superficie. Questo esercizio deve essere condotto come di seguito delineato. Gli obiettivi di addestramento per la risalita controllata di emergenza nuotando sono diversi: 1. sviluppare la capacità dello studente di raggiungere indipendentemente la superficie in caso di emergenza 2. costruire la confidenza dello studente nella capacità di far fronte ad un improvvisa mancanza d’aria 3. principale mezzo per far fronte ad un’improvvisa sensazione di mancanza d’aria durante un’immersione e qualora non sia immediatamente disponibile un altro subacqueo con una fonte d’aria alternativa La scelta di questa alternativa, da parte del subacqueo è in funzione di diverse variabili come profondità, distanza dagli altri, capacità di attirare l’attenzione • • • • • • • • • • • • • • • • Briefing Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione* Ingresso in acqua Raggiungimento del punto d’immersione * Scambio aeratore/erogatore Discesa controllata con (5 punti) Controllo dell’assetto (Hovering) Breve esplorazione subacquea con controllo dell’assetto Termine esercitazione con risalita controllata d’emergenza nuotando In superficie assetto positivo Rimozione di un crampo Trasporto di un subacqueo stanco per 25 m Rimozione della zavorra Uscita dall’acqua , svestizione dell’attrezzatura Debriefing e compilazioni moduli Instructor book CMAS-PTA di qualcun altro e così via. Prima di decidere di eseguire una risalita controllata di emergenza nuotando, il subacqueo dovrebbe fermarsi, pensare, agire tentando di respirare e se questo è possibile, eseguire una normale risalita. Si raccomanda di effettuare una ”prova a secco” prima dell’immersione. ➣ Fasi: 1. mantenere l’erogatore in bocca 2. non cercare di abbandonare la zavorra 3. non usare la cima di controllo - la cima serve all’Istruttore, per bloccare l’allievo in caso di emergenza e per controllo 4. mantenere una velocità di risalita normale 5. emettere un suono continuo (aaahhh) durante la risalita 6. riprendere a respirare normalmente in caso che la risalita venga interrotta o in caso di difficoltà In superficie 7. in superficie gonfiare il GAV a bocca ➣ Gestione dell’Esercizio L’Istruttore deve usare una cima verticale di controllo, di spessore adeguato - non quella in dotazione alle boe segna sub per intendersi - per facilitare la presa, la stessa deve essere collegata ad un galleggiante. l’Istruttore deve altresì assicurarsi che la cima sia saldamente ancorata al fondo o a un oggetto sufficientemente pesante da permettere di bloccare la risalita in qualsiasi momento afferrandola con una mano o stringendola con la gamba. Queste misure permettono di fermare la risalita se il subacqueo non espira continuamente, trattiene il fiato o manifesta qualsiasi problema. Questo esercizio deve essere condotto con un allievo alla volta. Durante questo esercizio, l’Istruttore deve mantenere il contatto fisico con lo studente e con la cima di controllo. ➣ Luogo Scegliere un punto con una profondità di almeno 6 m ma che non ecceda i 9 m La risalita controllata di emergenza nuotando dovrebbe essere condotta in presenza di condizioni ambientali favorevoli. Evitare condizioni avverse come forte risacca, onde forti, profondità eccessiva o forte corrente. Usa il buon senso per scegliere il luogo adatto. ➣ Conduzione dell’Esercizio Evitare di farlo eseguire come primo esercizio dell’immersione. Piuttosto far eseguire prima altri esercizi o far fare un breve giro per permettere agli allievi di adattarsi alle condizioni ambientali. Prima di iniziare la risalita l’Istruttore deve assicurarsi che l’allievo sia in assetto neutro. l’Istruttore deve eseguire l’esercizio in questo modo: 1. Afferrare lo studente con una mano e mantenere il contatto con la cima. Afferrare un punto dell’allievo che consenta una presa solida. É importante mantenere costantemente il contatto con la cima per bloccare la risalita, se lo si dovesse ritenere necessario 2. Fare il segnale convenuto e iniziare la risalita con l’allievo. Mantenere il contatto con la cima e con l’allievo mentre si segnala di risalire. L’allievo non dovrebbe espirare prima di abbandonare il fondo, ma dovrebbe espirare lentamente e continuamente durante la risalita (guardare in alto per tenere aperte le vie aeree ed emettere una ”aaahhh” continua fino in superficie) 3. Lo studente pinneggia per staccarsi dal fondo, per la risalita lo studente non deve usare la cima di controllo 4. Assicurarsi che tenga l’erogatore e la zavorra a posto 5. L’aria dello studente deve rimanere aperta durante tutto lo svolgimento dell’esercizio. Non si deve aiutare lo studente a risalire 6. Durante la risalita, l’allievo deve mantenere il contatto con la valvola di scarico del GAV o della muta stagna, per far uscire l’aria in eccesso. Durante la risalita, si acquisirà maggiore galleggiabilità per via dell’aria che si espande nel GAV. L’Istruttore deve ricordare all’allievo che in una situazione reale di emergenza, dovrà sganciare la zavorra solo se ha ragionevoli dubbi che impediscano di raggiungere la superficie 27 Instructor book CMAS-PTA 28 • • • • • • 7. Durante la risalita, osservare e mantenere il controllo. L’allievo deve essere vicino all’Istruttore e leggermente più in basso. Questa posizione permette di sentire il suono aaahhh e tende a farlo guardare verso l’alto 8. Fare attenzione che espiri continuamente. Interrompere la risalita se c’è qualsiasi dubbio. Se si è dovuto interrompere la risalita, far ripetere l’esercizio dall’inizio 9. Dopo essere riemerso, l’allievo deve gonfiare il proprio GAV a bocca. Osservarlo per un paio di minuti prima di coinvolgerlo nell’esecuzione di altri esercizi. In superficie assetto positivo - (eseguire gonfiando il GAV con ritorno al punto di uscita) Rimozione di un crampo - (eseguire la rimozione di un crampo simulato su se stessi e sul compagno in superficie. Come già fatto in acque confinate, gli studenti devono praticare, in superficie, la rimozione di un crampo su una gamba tirando la punta della pinna verso se stessi o spingendola verso il compagno mentre la tiene saldamente) Trasporto di un subacqueo stanco per 25 m - (secondo la logistica, effettuare il ritorno al punto di uscita, facendo invertire nel ruolo gli allievi. Trasportare per 25 m in superficie e con tutta l’attrezzatura il compagno che simula di essere stanco. I subacquei, si scambieranno i ruoli, simulando di dare assistenza ad un compagno stanco o in difficoltà trasportandolo per 25 m in superficie, tirandolo per la rubinetteria, ecc.) Rimozione della zavorra Uscita dall’acqua, svestizione dell’attrezzatura Debriefing e compilazioni moduli 1 AL4 ARA Schema 1 AL4 massima profondità 15 m Obiettivi: 1. Continuare ad applicare ulteriormente le tecniche di immersione nell’ambiente delle acque libere entro la profondità massima di 15 m 2. Accrescere ulteriormente, negli studenti, la confidenza, il buon senso e le abilità generali • Briefing • Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA • Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Ingresso in acqua secondo la logistica • Raggiungimento del punto d’immersione (controllando l’assetto in superficie, respirando dall’aeratore)* • Scambio aeratore/erogatore • Discesa libera senza riferimento - (profondità massima durante l’immersione 15 m Discesa controllata con i cinque punti senza riferimento visivo. In questa fase gli studenti hanno acquisito una certa esperienza nelle discese e sono in grado di eseguire il controllo dell’assetto. Gli studenti devono controllare il profondimetro, fare riferimento alla necessità di compensare, monitorare e controllare la velocità di discesa. L’Istruttore deve utilizzare una cima di riferimento, ma gli allievi non devono entrare in contatto con essa, in quanto deve essere usata solo per sicurezza in caso di difficoltà necessità. Questo consente di avere un mezzo di controllo e nello stesso tempo di soddisfare i requisiti di esecuzione. L’Istruttore deve spiegare agli allievi che sarà con loro durante la discesa mentre regoleranno la loro velocità.) • Rimozione, riposizionamento e svuotamento della maschera (rimuovere, riposizionare e svuotare la maschera. Se indossano il cappuccio della muta, l’Istruttore deve ricordare agli allievi i di controllare che il bordo della maschera sia a contatto con la pelle del viso e non sopra il cappuccio, per evitare infiltrazioni di acqua.) • Breve esplorazione subacquea con controllo dell’assetto (sotto la diretta supervisione dell’Istruttore) • • • • • • • • • • • • • Briefing Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione* Ingresso in acqua Raggiungimento del punto d’immersione * Scambio aeratore/erogatore Discesa libera con riferimento Rimozione, riposizionamento e svuotamento della maschera Breve esplorazione subacquea con controllo dell’assetto Termine esercitazione con risalita controllata In superficie assetto positivo Uscita dall’acqua , svestizione dell’attrezzatura Debriefing e compilazioni moduli Instructor book CMAS-PTA 29 • Termine esercitazione con risalita controllata - (sistema dei 5 punti, vis in mano, uso delle pinne con GAV sgonfio. Durante la risalita va posta l’enfasi sulla gestione del controllo dell’assetto, sul controllo della velocità di risalita e sul mantenimento del contatto con il compagno. Per garantire un maggior controllo, è preferibile che la risalita sia fatta eseguire lungo il profilo del fondo, vicino a una cima o a un altro riferimento. Durante il briefing l’Istruttore deve spiegare agli studenti che risaliranno usando il metodo dei cinque punti che hanno già praticato nelle Immersioni in Acque Confinate, tuttavia si consiglia di ricordali usando dei segnali predeterminati: 1. Segnalare ”risaliamo” e attendere la risposta del compagno. 2. Controllare il tempo e la profondità. 3. Tenere in alto la valvola di scarico del GAV per eliminare l’aria in eccesso durante la risalita. 4. Distendere l’altro braccio sopra la testa. 5. Guardare in alto e nuotare verso l’alto, ruotando per avere una migliore visuale L’Istruttore deve enfatizzare il fatto che non devono risalire più velocemente di 10 m al minuto. Fermarsi a 5 m per eseguire la sosta di sicurezza, quindi proseguire con la risalita. Dopo essere riemersi gli allievi devono assumere un assetto positivo gonfiando il GAV prima di scambiare l’erogatore con l’aeratore e segnalare ”okay”. Siccome i principianti fanno fatica a stimare la velocità di risalita, l’Istruttore deve impostare la velocità giusta facendola valutare e “percepire” agli allievi. Man mano che, durante la risalita, l’aria nei loro GAV si espande gli studenti tendono a diventare positivi. É necessario, pertanto, segnalare di scaricare l’aria in eccesso prima che essi diventino troppo positivi. Può essere utile, durante il briefing, spiegare come controllare una risalita troppo veloce. Il metodo più semplice consiste nell’arcuarsi all’indietro distendendosi al massimo per creare il maggior attrito possibile in modo da rallentare. Simultaneamente, scaricare aria dal GAV, ricordandosi di respirare normalmente e/o emettere un suono tipo:… aaahhh.) • In superficie assetto positivo - (eseguire gonfiando il GAV con ritorno al punto di uscita) • Uscita dall’acqua • Svestizione dell’attrezzatura • Debriefing • compilazioni moduli 1 AL5 ARA Schema 1 AL5 massima profondità 18 m Gli obiettivi: 1. Continuare ad applicare ulteriormente le tecniche di immersione nell’ambiente delle acque libere entro la profondità massima di 18 m 2. Accrescere ulteriormente, negli studenti, la confidenza, il buon senso e le abilità generali 3. Sviluppare le tecniche fondamentali di navigazione con la bussola. • Briefing • Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA • Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Ingresso in acqua secondo la logistica • Navigazione con la bussola in superficie - (può essere integrato al raggiungimento del punto d’immersione. Eseguire nuoto in superficie con l’aeratore, in linea retta, con il viso in acqua e usando la bussola come unico riferimento. Questo esercizio introduce gli allievi all’uso della bussola. Prima di far usare la bussola in acqua, far fare pratica a terra durante il briefing. Nel briefing l’Istruttore deve mostrare agli allievi: 1. come determinare e impostare un percorso e la rotta reciproca 2. come allineare il corpo con la linea centrale della bussola e la necessità di guardare sopra la bussola durante la navigazione. • • • • • • • • • • • • • • • • Briefing Assemblare, regolare, preparare, indossare l’attrezzatura ARA Controlli di coppia di sicurezza pre-immersione* Ingresso in acqua Ingresso in acqua secondo la logistica Navigazione con la bussola in superficie Scambio aeratore/erogatore in superficie Discesa libera con riferimento Navigazione con bussola Termine esercitazione lancio del pallone sparabile risalita controllata In superficie assetto positivo Rimozione della zavorra Uscita dall’acqua , svestizione dell’attrezzatura Debriefing e compilazioni moduli 30 • • • • • • • • • • • 3. fare pratica camminando in linea retta con la bussola. In acqua, il compagno che usa la bussola, deve nuotare seguendo una rotta, verso un punto predeterminato e sufficientemente lontano 4. Il subacqueo può contare i cicli di pinneggiata indicati dall’Istruttore per stimare la distanza ma non deve sollevare lo sguardo per controllare la sua posizione. Dopo aver percorso la distanza richiesta il compagno (che non sta usando la bussola) si cambierà di ruolo navigando verso il punto di partenza seguendo la rotta reciproca. É consigliato che ogni subacqueo abbia la propria bussola, è comunque accettabile che sia disponibile una bussola per ogni coppia Scambio aeratore/erogatore in superficie Discesa libera con riferimento - (profondità massima durante l’immersione 18 m Navigazione con bussola - (Eseguire un percorso subacqueo nuotando con la bussola in linea retta andando in una determinata direzione e tornando al punto di partenza seguendo la rotta reciproca (ogni subacqueo esegue il percorso di andata e ritorno). Iniziare questo esercizio partendo da un punto di riferimento fisso come la cima di discesa o dell’ancora. Ogni coppia di subacquei deve essere accompagnata dall’Istruttore (o da un assistente brevettato con un rapporto di 2:1). Pinneggiare allontanandosi dal punto di riferimento, verso la direzione precedentemente determinata per un dato numero di cicli di pinneggiata (10/20), inseguito ritornare al punto di partenza, seguendo la rotta reciproca. Gli allievi devono stare vicino al fondo per avere un ulteriore riferimento oltre la bussola. Se, alla fine del ritorno, gli allievi non ritrovano il punto di partenza, devono riemergere per individuarlo e determinare la differenza. Avendo fatto provare le tecniche a terra durante il briefing per il nuoto con la bussola in superficie, si migliora l’apprendimento e l’efficacia. Ogni subacqueo deve eseguire un percorso di andata e ritorno) Termine esercitazione Lancio del pallone sparabile Risalita controllata - (vis in mano, uso delle pinne con GAV sgonfio) In superficie assetto positivo - (eseguire gonfiando il GAV con ritorno al punto di uscita) Rimozione della zavorra Uscita dall’acqua, svestizione dell’attrezzatura Debriefing compilazioni moduli Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 31 DIVER 2 STELLE ✩✩ Definizione É un subacqueo di livello avanzato con certificazione CMAS-PTA 2 stelle, o equivalente, che ha esperienza in acque libere e può pianificare ed effettuare, immersioni in acque libere, con subacquei almeno di pari grado, sino a 30 m. Con uno specifico addestramento di specialità alle immersione profonde, tale limite viene esteso a 40 m. Requisiti • 14 anni compiuti per il livello 30 m e 15 anni compiuti per l’estensione al livello 40 m • Dopo aver ottenuto una certificazione CMAS-PTA 1 stella o equivalente, il subacqueo dovrà aver effettuato almeno 5 immersioni certificate (sono escluse quelle didattiche) • Un certificato medico per l’immersione, attestante di essere in condizioni idonee per la pratica dell’attività subacquea. Il certificato medico deve essere rilasciato nei precedenti 12 mesi secondo le normative locali vigenti conoscenze: • Fisiologia e principi fisici, malattie ed incidenti subacquei • Primo soccorso di base e tecniche di rianimazione • Problemi associati alle immersioni profonde, calcolo dei consumi di gas, corretto uso delle tabelle di decompressione. • La scelta dei luoghi d’immersione e i principi per una giusta programmazione • Introduzione alle immersioni di esperienza • Ambiente abilità: • Competenza nell’uso della maschera, pinne e snorkel • Capacità di nuoto in superficie indossando l’attrezzatura ARA, usando lo snorkel • Famigliarità nell’uso dell’attrezzatura ARA a medie profondità • Abilità nell’effettuare una procedure di autosoccorso e buona tecnica nel soccorso al compagno di immersioni (Rescue) • Controllo dell’assetto con il GAV • Conoscenza sull’uso delle tabelle d’immersione per un’immersione singola o per immersioni ripetitive • Conoscenza nelle tecniche introduttive alle immersioni di esperienza subacquee Valutazioni/accertamenti: Il sistema che l’Istruttore CMAS-PTA deve adottare, prevede la valutazione continua dello studente/allievo. La certificazione potrà essere rilasciata solamente se lo studente/allievo dimostrerà di avere raggiunto le capacità richieste. 1. Dimostrare competenza nell’uso della maschera, pinne, snorkel. Entrata in acqua e nuoto per almeno 100 m. In apnea ad una profondità di cinque (5) m effettuare un percorso di almeno 10 m 2. Capacità di nuoto in superficie indossando l’attrezzatura ARA, usando solo lo snorkel, almeno per 200 m 3. Famigliarità nell’uso dell’ARA a medie profondità. Svuotamento della maschera e recupero dell’erogatore 4. Abilità nell’effettuare una procedura di autosoccorso e buona tecnica nel soccorso al compagno di immersione, seguito dal trasporto della vittima 5. Dimostrare le tecniche di assistenza al compagno di immersione, che è rimasto senza gas, respirazione in coppia, respirazione con la Fonte d’Aria Alternativa, ritorno alla superficie in coppia 6. Dimostrare di avere un buon controllo dell’assetto con il GAV 7. Conoscenza sull’uso delle tabelle di decompressione per un’immersione singola o per immersioni ripetitive 8. Essere abile a far parte di un gruppo di subacquei, sia in immersione che durante la preparazione dell’immersione É previsto un test finale (scritto) per stabilire il livello d’apprendimento raggiunto dallo studente/allievo. La valutazione deve essere effettuata dallo stesso Istruttore che ha tenuto il corso o da altro Istruttore di almeno pari livello. É richiesto all’Istruttore possedere almeno una certificazione CMAS di Secondo Grado (M2 **). Rapporto Istruttore allievi: rapporto massimo 1 a 6 più altri 2 allievi se supportato da uno o più Assistenti certificati Instructor book CMAS-PTA 32 PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO PER IL CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE 2 ✩✩ STELLE CMAS Struttura del corso ➣ 7 lezioni di teoria o distribuite in almeno 12 ore ➣ 4 (almeno) esercitazioni in acque delimitate ➣ 6 (almeno) esercitazioni in acque libere a profondità comprese fra i 5 ed i 30 m; più 2 (per il livello dei 40 m) 35 - 40 m ➣ Contenuti delle lezioni di teoria 2 T1 Ripasso dei principi fisici: Principio di Torricelli - Legge di Charles - Principio di Pascal - Principio di Archimede - Assetto in acqua - Legge di Boyle e Mariotte Il corpo umano Incidenti subacquei: Embolie - Embolia Gassosa Arteriosa - Pneumotorace - Enfisema Mediastinico - Enfisema Sottocutaneo - Trattamento delle Sovradistensioni Polmonari Assorbimento dei gas nel corpo umano: Composizione dell’aria in superficie - Legge di Dalton Narcosi da azoto (livello 40 m integrare con argomento Corso tek-in PTA) Patologie da decompressione: Legge di Henry - MDD cutanea - MDD osteoarticolare - MDD midollare - MDD cerebrale - Primo soccorso Prevenzione degli incidenti Attrezzature ARA: (livello 40 m integrare con argomento Corso tek-in PTA) Bombola - Erogatore - Primo stadio a membrana bilanciato - Primo stadio a pistone bilanciato - Primo stadio a membrana non bilanciato - Primo stadio a pistone non bilanciato - Secondo stadio - secondo stadio servoassistito - Funzionamento primo stadio a pistone bilanciato - Funzionamento primo stadio a pistone non bilanciato Funzionamento secondo stadio - Funzionamento secondo stadio servoassistito - Fonte di aria alternativa (f.a.a.) Manometro - Giubbetto ad assetto variabile (GAV) - Pallone sparabile - Approfondimento sulle attrezzature specifiche per le immersioni profonde (estratto corso tek-in) Strumentazione e accessori Assemblaggio dell’attrezzatura ARA Indossare l’attrezzatura ARA 2 T2 L’azoto e il corpo umano: Assorbimento di azoto - I principi di Haldane - Divisione dei tessuti in classi - Velocità di assorbimento e rilascio (tempi di emisaturazione) - Rapporto 2/1 - La decompressione può iniziare con un calo marcato della pressione ambiente - Adeguamenti del modello di Haldane Tabelle di decompressione: (livello 40 m integrare con argomento Corso tek-in/Decompression PTA) Terminologia - Uso delle tabelle - Il limite doppler - Apparecchio doppler - Bolle e malattie da decompressione - Le soste di decompressione - Esempi di calcolo con le tabelle (integrare con argomento Corso tek-in/Decompression PTA) 2 T3 L’immersione profonda: Definizione - L’immersione profonda - Programmare una immersione profonda - Controllo della pesata - Calcolo del consumo d’aria - L’immersione - Immersioni da evitare - Ritmo respiratorio - Upgrade 40m (integrare con argomento Corso tek-in/Decompression PTA) I computer subacquei: Calcolo dell’immersione multilivello - Principi di funzionamento - Compartimenti teorici e tempi di emisaturazione - Differenze con le tabelle nelle immersioni multilivello - Attenzioni nell’uso del computer - Scheda comparazione computer - Volare dopo un’immersione 2 T4 Basic Life Support/Defibrillatore - BLS-D: Obiettivi - struttura - Tavola di sequenza BLS-D Valutazioni preliminari Prima valutazione: Valutazione dello stato di coscienza - Allertamento dei soccorsi - Posizionamento della vittima - Posizionamento del soccorritore Instructor book CMAS-PTA 33 Fase A - Pervietà delle vie aeree: Seconda valutazione Valutazione della attività respiratoria FASE B - Respirazione artificiale. Terza valutazione Valutazione dell’attività circolatoria - Ricerca del punto di compressione FASE C - Massaggio cardiaco esterno: Posizione laterale di sicurezza - Compressioni addominali (manovra di heimlich) Compressioni toraciche RCP - Ciclo ad un soccorritore RCP a due soccorritori: Ciclo a due soccorritori - Scambio dei ruoli Nozioni di primo soccorso: Generalita’ sui traumi Ustioni Emorragie: Primo soccorso delle emorragie - Complicazioni delle emorragie - Emostasi per tamponamento - Emostasi per costrizione Fratture, distorsioni e lussazioni: Complicazioni delle fratture, distorsioni e lussazioni Lesioni muscolari e tendinee Generalita’ sui traumi vertebrali Considerazioni finali 2 T5 Introduzione alle immersioni di esperienza: ➣ Navigazione naturale e con bussola - Orientamento naturale: Osservazione del luogo di immersione - Osservazioni in immersione La bussola: La sfera terrestre - Posizione - Direzione - Miglio nautico e nodo - La carta nautica - Il magnetismo terrestre La rosa dei venti - La bussola - Parti della bussola Orientamento: Prendere un riferimento - Calcolo delle distanze Percorso con la bussola ➣ Immersione con scarsa visibilità: Scelta dell’equipaggiamento - Scelta e preparazione del luogo di immersione - Pianificare l’immersione - Preparazione delle attrezzature - Procedure di sicurezza - Segnali in immersione - Manutenzione delle attrezzature ➣ Le mute stagne: I materiali - Le guarnizioni - Le valvole - Il sottomuta - Prima dell’immersione - La vestizione - Entrata in acqua Controllo dell assetto - Iniziare l’immersione - Discesa - Controllo dell’assetto - Risalita in superficie - Procedure di emergenza - Manutenzione ➣ Immersione in altitudine: Calcolo e teoria Programmazione di immersioni in altitudine: Dopo una sosta di 48 ore - Dopo un trasferimento rapido da una quota inferiore - Scelta dell’equipaggiamento ➣ Immersione in corrente: Tipologie di immersione in corrente - Procedure di sicurezza ➣ Immersioni in acqua dolce e/o fredda: Laghi e fiumi - Le immersioni invernali - Procedure di sicurezza ➣ Immersione in miscela Nitrox: cenni sull’uso di miscele iperossigenate (integrare con argomento Corso Nitrox PTA) 2 T6 Il pianeta Terra: Un progetto globale - Carta d’identità degli oceani Nascita ed evoluzione degli oceani: Wegener - La deriva dei continenti - Il dopo wegener - Le placche principali - I continenti Oceani: la culla della vita Gli oceani: caratteristiche chimico-fisiche: Instructor book CMAS-PTA 34 Salinità - Temperatura - Termoclino - Luce - Colore del mare - Suoni - ghiacci I movimenti dell’oceano: onde, correnti e maree: Onde - Correnti - Correnti di deriva - Correnti di densità - Correnti di marea - maree - Maremoti L’esplorazione degli oceani: Mezzi e strumenti - Gli autorespiratori - I batiscafi /r.o.v. - Remotely operational vehicle - Sonde - Correntom campionatori - Sonar - Carotiere - Satellite 2 T7 Le provincie degli oceani: Gli ecosistemi marini Il litorale - L’estuario - Il fondo sabbioso - Il fondo roccioso - La prateria - Il mare aperto Il comportamento: alimentazione, difesa e riproduzione Alimentazione - Strategie di difesa - Riproduzione La classificazione: Una struttura gerarchica I regni: Monere e protisti - Piante - Animali la natura: un equilibrio fragile - al mare arriva tutto... - Il petrolio e il mare - Lo sfruttamento delle coste - La pesca e i suoi problemi - L’effetto serra ➣ Contenuti delle lezioni pratiche ACQUE CONFINATE (ulteriori descrizioni dell'esecuzione degli esercizi è contenuta nel manuale allievo) 2 AC1 Ripasso esercizi Schema 2A C1 Briefing Nuoto libero, nuoto con pinne, maschera ed aeratore Vestizione attrezzatura ARA, controllo personale e di coppia Entrate in acqua: passo del gigante, a piedi uniti, capovolta all’indietro Controllo dell’assetto: uso della cintura di zavorra e del GAV Segnali standard sia in superficie che in immersione. Immersione: mantenimento rapporto di coppia, controllo dell’assetto Cambio maschera (scorta) e successivo Svuotamento maschera in acqua fonda Recupero erogatore in acqua fonda Procedure di risalita e di superficie Tempo per fare pratica Uscita dall’acqua Riporre l’attrezzatura Debriefing Compilazione modulistica • Briefing • Nuoto libero, nuoto con pinne, maschere ed aeratore • Vestizione attrezzatura ARA • Controllo preimmersione • Entrate in acqua • Controllo dell’assetto • Segnali standard Immersione: • Cambio maschera (scorta) • Svuotamento maschera in acqua fonda • Recupero erogatore in acqua fonda • Procedure di risalita e di superficie Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing 2 AC2 Salvamento e Recupero (Rescue) Schema 2 AC2 NOTA prova di Salvamento/Rescue L’importanza di rendere reale una situazione simulata. Prima di proporre agli allievi esercitazioni dove far pratica, è importante ricordare cosa significa ricoprire il ruolo di “vittima” (il subacqueo che ha bisogno di aiuto in acqua, è “vittima”, mentre una volta fuori dall’acqua, quando riceverà i primi soccorsi, in sicurezza, diventa “paziente”). La riuscita di un soccorso normalmente fa affidamento sulla capacità del soccorritore di identificare e di distinguere le caratteristiche di un subacqueo stremato, in difficoltà, in preda al panico e/o non cosciente. Il modo migliore per far proprio la comprensione delle differenze e delle somiglianze di tali condizioni sia dei rischi ai quali sono esposti i subacquei in stato di bisogno, è quello di far provare personalmente la parte della “vittima” durante le prove tecniche. Briefing Vestizione attrezzatura ARA Controllo preimmersione Entrate in acqua Eliminazione dei crampi Subacqueo affaticato/cosciente Subacqueo in panico Respirazione in coppia con l’uso della FAA, statico • Prove di recupero e sollevamento del compagno Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica • • • • • • • • Instructor book CMAS-PTA L’Istruttore deve far provare agli allievi tutto ciò che caratterizza un subacqueo stremato, ferito, in difficoltà, in panico e/o non cosciente, se necessario, durante le lezioni finalizzate all’apprendimento delle tecniche di salvataggio, insieme al suo staff, può fungere da modello/i per valutare il comportamento della “vittima”. L’Istruttore deve anche spiegare che subacquei in difficoltà o in panico non rimangono stretti ai loro soccorritori (ad esempio: se il soccorritore si immerge) ma a volte, subacquei in difficoltà o in panico possono aggrapparsi al soccorritore in superficie per tentare di uscire dall’acqua. Gestione degli incidenti ➣ Gestione di un’emergenza Nella gestione di un’emergenza, si utilizza il termine di “vittima” e quello di “paziente”. 1. Una “vittima” è un subacqueo che si trova in una situazione critica e che non è ancora stato soccorso oppure che sta ricevendo i primi soccorsi, ma non è ancora in un ambiente sicuro 2. Un “paziente” è un subacqueo in una situazione critica che è già diventata incidente al quale si stanno prestando le prime cure mediche d’emergenza in un ambiente relativamente sicuro ➣ Attitudini richieste per prestare soccorso 1. Un’emergenza può capitare a chiunque in acqua indipendentemente dal fatto di essere o meno dei buoni subacquei. I problemi in immersione possono verificarsi senza preavvisi per svariati motivi quali ad esempio condizioni mediche, cambiamenti improvvisi dell’ambiente o imprevisti di varia natura impossibile da prevedere 2. Una delle più comuni cause di un’emergenza subacquea, comunque, è quasi certamente da ricondurre ad un “errore di valutazione”. Una fase essenziale di una corretta pianificazione è quella di valutare i rischi in cui ci si può imbattere. Infatti un errore nella valutazione dei rischi può, con ogni probabilità, causare un’emergenza ad un subacqueo 3. I subacquei, talvolta per superficialità o sottovalutazione, possono partecipare ad attività subacquee troppo impegnative per la loro esperienza e il loro livello di addestramento 4. I subacquei possono subire le conseguenze di una decisione avventata durante un’immersione, come non rendersi conto del peggioramento delle condizioni ambientali o un malfunzionamento dell’attrezzatura 5. I subacquei possono non eseguire i controlli di sicurezza in superficie 6. Essere in grado di identificare prontamente errori di valutazione può fornire ai subacquei la possibilità di prevenire un incidente 7. É fondamentale saper riconoscere la causa scatenante di un incidente in modo da non ripetere in futuro il medesimo errore 8. Ricordarsi di non mettere a rischio la propria vita ➣ Considerazioni da valutare prima di procedere al soccorso di un subacqueo 1. É fondamentale sapere cosa e come fare prima di iniziare qualsiasi azione per aiutare altri subacquei ed agire sempre in sicurezza per ridurre il rischio di trasformare il soccorritore in una vittima 2. Valutare sempre se un subacqueo o una persona necessitano di soccorso, prima di intervenire in acqua; se è possibile è sempre meglio o lanciare alla persona in difficoltà una cima o prestare soccorso da un natante 3. Accertarsi di disporre dell’attrezzatura e della preparazione necessari a garantire la sicurezza personale e quella della vittima ➣ Riconoscere lo stress in un subacqueo 1. Si definisce stress una tensione fisica o mentale che porta a mutamenti fisici, chimici ed emotivi. Lo stress può produrre reazioni diversificate, sia positive sia negative 2. Gli aspetti fondamentali di una situazione di stress sono: a. La causa iniziale (incidente, immaginazione, paura senza causa, ecc.) b. Una predisposizione del subacqueo a subire lo stress (sia positiva, negativa o insignificante) 35 Instructor book CMAS-PTA 36 c. Il modo in cui un subacqueo reagisce allo stress (positivamente annullando o interrompendo l’immersione, nel saper eliminare la causa ecc.; risposte negative nel negare, ingigantendo la paura avendo una reazione avventata istintiva non razionale che porti al panico) ➣ Cause ed esempi di stress fisico Talvolta i subacquei non riescono a percepire quali sono gli effetti prodotti da malesseri fisici. Disturbi di lieve entità, se trascurati, possono causare stress e, se non vengono eliminati, possono procurare problemi più seri. Le cause di stress fisico sono: a. temperature b. mal di mare c. stanchezza d. narcosi da azoto e. malattia o ferite f. alcool, farmaci o droghe g. disagi causati dall’attrezzatura malfunzionante o non posizionata correttamente ➣ Casi di stress psicologico Uno stress psicologico è spesso conseguenza di uno stress fisico. Alcuni esempi di stress psicologico sono conseguenza di stress fisico quali: a. stanchezza (può far pensare di non farcela) b. affanno (può portare il subacqueo a respirare più frequentemente inducendo a pensare di restare senza aria) c. compiti troppo gravosi (pensare di dover affrontare un maggior numero di compiti rispetto a quelli a cui sarebbe fisicamente in grado di adempiere) ➣ Cause dello stress psicologico? Lo stress psicologico è la risultanza di quando i subacquei percepiscono di sentirsi minacciati nella loro sicurezza. Eventuali cause sono: a. Immergersi perché si è pagatao per il viaggio invece di annullare b. Compiti troppo gravosi sia in termini fisici quanto mentali c. La pressione esercitata dai propri compagni d’immersione d. La percezione che il rischio sia maggiore della realtà Le cause che possono determinare uno stress psicologico possono essere sia reali quanto frutto d’immaginazione. Nei casi in cui un problema si presenti, occorre ricordare, prima di iniziare un soccorso, che è assolutamente necessario avviare determinate procedure per far si che tutto possa risolversi positivamente. La procedura da seguire è: 1. Fermati 2. Pensa/analizza cosa fare per risolvere il problema 3. Respira normalmente 4. Agisci con logica piuttosto che frettolosamente (preparati ad alternative nel caso non si riesca a risolvere il problema) 5. Identifica il problema ed immagina le risposte per risolverlo 6. Esercitati periodicamente nelle procedure di emergenza NOTA: quando l'esercitazione prevede che l'allievo debba togliere l’erogatore di bocca, l’Istruttore deve trovarsi vicino, nella migliore posizione per intervenire prontamente ma senza recare disturbo all’esecuzione. L’Istruttore deve avere sempre pronta, libera e tenuta in mano, la sua FAA da donare all’allievo in caso di qualsiasi necessità. Briefing Vestizione attrezzatura ARA, controllo personale e di coppia Entrate in acqua: passo del gigante, a piedi uniti, capovolta all’indietro Instructor book CMAS-PTA Eliminazione dei crampi - (tirare la punta della pinna verso il corpo permette di stirare il muscolo del polpaccio che subisce il crampo) Subacqueo affaticato/cosciente - (trasporto di un subacqueo affaticato prendendo da dietro le rubinetterie della bombola o con presa laterale con la mano destra del soccorritore posizionata sotto il braccio destro dell’infortunato sollevando il mento per tenerlo fuori dall’acqua- assicurare il costante controllo della situazione e parlare all’infortunato - eseguire solo dopo aver messo in sicurezza e in assetto positivo l’infortunato Subacqueo in panico (il subacqueo prima di qualsiasi azione deve avere il giusto approccio e procedere ad una valutazione) 1. fermarsi e valutare a distanza di sicurezza in modo tale da essere fuori dalla portata della vittima per avere tempo di reagire prontamente 2. individuare subito dove si trova e quale tipo di sistema di gonfiaggio adotta il GAV della vittima 3. tentare di comunicare con il subacqueo 4. tenendo conto della propria struttura fisica, in considerazione della struttura della vittima valutare se è il caso di entrare in contatto col subacqueo in superficie o sott’acqua ➣ Approccio di superficie: 1. mantenere l’assetto personale 2. restare fuori dalla portata della vittima nuotando oltre il suo raggio di azione 3. afferrare il polso opposto della vittima (polso destro della vittima/mano destra del soccorritore, polso sinistro/mano sinistra), tirarla velocemente e girare facendola ruotare 4. afferrare la rubinetteria da dietro stringendo con le ginocchia la bombola 5. gonfiare il GAV del subacqueo e/o sganciare la zavorra ➣ Approccio sott’acqua: 1. avvicinarsi sott’acqua 2. girare o nuotare attorno al subacqueo, prenderlo dalla parte posteriore; 3. risalire, afferrando la vittima dalla rubinetteria, oppure trattenendo la bombola con le ginocchia 4. gonfiare il GAV del subacqueo (rimuovendo la zavorra in superficie) ➣ Liberarsi Se il soccorritore viene afferrato da un subacqueo in panico, potrebbe essere necessario doversi liberare per riprendere il controllo della situazione. 1. Avvicinarsi sott’acqua, respirando dall’erogatore (l’ultimo posto dove la vittima vorrebbe tornare è sott’acqua) 2. Gonfiare il GAV di entrambi consente un assetto positivo e terrà anche più lontano la vittima 3. Spingere via la vittima muovendo con forza le pinne per allontanarsi non appena molla la presa NOTA. L’Istruttore deve sottolineare che affrontare un subacqueo in preda al panico è una situazione molto pericolosa per il soccorritore perciò si dovrà agire con molta cautela. Respirazione in coppia con l’uso della FAA, statico Prove di recupero e sollevamento del compagno - (cosciente in panico, in un 'emergenza, con controllo della velocità di risalita) In superficie issare la vittima non coscente e trasporto a secco. Il metodo da utilizzare per il trasporto di una vittima non cosciente sarà in funzione dell’ambiente in cui si è svolto lo scenario, dalla resistenza del soccorritore e dalla possibilità di ottenere o meno di aiuto. Le tecniche che si descrivono in questo testo possono essere valide fintanto che la loro applicazione risulti essere appropriata. Cinque tecniche applicabili per uscire dall’acqua con una vittima non cosciente 1. Trasporto a sella: la vittima viene posta di traverso sulla schiena del soccorritore. Questa tecnica è utile per uscire dalla riva 37 38 2. Trasporto alla pompiere: la vittima viene caricata sulle spalle del soccorritore. Anche questa tecnica è utilizzata per uscite dalla riva 3. Trasporto a cavalluccio: la vittima caricata sulla schiena del soccorritore con le braccia appoggiate sopra le spalle del soccorritore. Questa tecnica è la migliore per uscire da riva 4. Uscita a bagnino: il soccorritore appoggia le mani della vittima sul lato piano della barca e si tira fuori dall’acqua tenendo una sua mano sulle mani della vittima in modo che questa non possa scivolare di nuovo in acqua. Tenendo la vittima per i polsi e restando in piedi, il soccorritore la solleverà fino al punto in cui il piano sia all’altezza della sua vita, poi la farà stendere a faccia in avanti per farla ruotare fino a portare il corpo completamente fuori dall’acqua 5. Uscita a scaletta: la vittima deve essere disposta a cavallo sulla parte alta della gamba del soccorritore, in seguito appoggiata sulla sua spalla e tenuta fra le proprie braccia durante la salita La situazione ambientale e logistica può condizionare la scelta della tecnica da utilizzare per uscire dall’acqua. Qui di seguito vengono forniti alcuni suggerimenti utili da applicare: 1. Nelle uscite da riva senza nessuna possibilità di aiuto, si devono praticare due lente insufflazioni e poi trasportare il subacqueo a riva utilizzando la tecnica a sella, a pompiere o a cavalluccio. Qualora la vittima fosse troppo pesante per essere trasportato, lo si dovrà trascinerà verso la riva girandolo di schiena e afferrandone i polsi. Si riprenderà subito dopo la respirazione artificiale con due insufflazioni 2. In presenza di onde si dovrà proteggere le vie aeree della vittima quando si esce dall’acqua (la Pocket Mask è lo strumento migliore migliore). Se risulterà difficoltoso restare in piedi, si potrà uscire a carponi insieme al subacqueo invece di camminare 3. Dover uscire da una zona rocciosa può essere particolarmente difficoltoso e pericoloso. Se è possibile è decisamente consigliato evitare questo tipo di uscita e prendere in considerazione dirigersi verso un’uscita più semplice anche se occorre nuotare per un tragitto più lungo. Nel caso sia possibile ricevere aiuto si può restare in acqua, assicurando alla vittima la ventilazione e la pervietà delle vie aeree fino all’arrivo dei soccorritori 4. Per uscite su moli bassi o su piccole imbarcazioni, il modo più facile è l’uscita a bagnino 5. Poter disporre di un secondo soccorritore è certamente d’aiuto in qualsiasi fase del salvataggio, mentre uno dei due soccorritori continua a garantire la ventilazione l’altro può preparare l’uscita. 6. Nel soccorrere una vittima incosciente senza respiro autonomo è inderogabile assicurare la ventilazione e contattare al più presto il personale medico d’emergenza. In alcune circostanze può non essere possibile trasportare fuori dall'acqua immediatamente l'infortunato senza causare l'interruzione della respirazione. In questi casi si deve fare il possibile per riprendere al più presto le manovre RCP. L'interruzione non dovrebbe prolungarsi più di 30 secondi. Ricordati che la vittima ha più possibilità di sopravvivere fuori dall’acqua Tempo per fare pratica Uscita dall’acqua Riporre l’attrezzatura Debriefing Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 39 2 AC3 Salvamento e Recupero (Rescue) Schema 2 AC3 Briefing Vestizione attrezzatura ARA Controllo personale e di coppia Entrate in acqua: passo del gigante, a piedi uniti, capovolta all’indietro o camminando • Respirazione in coppia con l’uso della FAA, statico • Respirazione in coppia in movimento (Gli allievi nuoteranno insieme utilizzando la FAA alternandosi i ruoli sia come donatore sia come ricevente per almeno 25 m; al termine dell’esercizio, risalire in superficie sempre condividendo l’aria della FAA) • Risalita in emergenza pinneggiando • Prove di recupero e sollevamento del compagno incosciente in un'emergenza, con controllo della velocità di risalita Durante quest’esercitazione è importante mantenere una posizione adeguata e di controllare la risalita. È importante che il soccorritore pensi alle procedure da adottare una volta giunto in superficie. ➣ Risalite in assetto positivo (con vittima incosciente) Il soccorritore deve: 1. pinneggiare verso l’alto, usando il sistema di gonfiaggio a bassa pressione del GAV per ottenere un assetto leggermente positivo e iniziare la risalita con l’aria del GAV in espansione 2. scaricare l’aria in eccesso per controllare la velocità di risalita ed evitare una risalita incontrollata 3. in caso di velocità eccessiva, con difficoltà di controllo per rallentarla, può essere utile mettersi di traverso e utilizzare rapidamente la valvola di scarico rapido del GAV 4. È assolutamente fondamentale non trattenere mai il respiro e che la velocità di risalita non superi i 10 m al minuto. • • • • • • • • • ➣ Trasporto in superficie di una vittima incosciente Il soccorritore deve accertarsi se: 1. è palese la causa dell’incidente 2. l‘attrezzatura è al suo posto 3. la vittima si trova sul fondo è a faccia in giù, se galleggia sul fondo, ecc. 4. l’erogatore si trova nella bocca della vittima (lasciarlo in tale posizione durante la risalita) 5. l’erogatore non si trova nella bocca del subacqueo (non rimetterlo al suo posto) 6. prendere la vittima da dietro o dalla rubinetteria della bombola e tenere la testa in posizione normale 7. stabilire un assetto leggermente positivo (vittima e soccorritore), se necessario, rimuovere la zavorra 8. non iperestendere il capo della vittima o schiacciargli il petto, ma mantenerlo in posizione normale per consentire all’aria di uscire naturalmente in fase di espansione 9. controllare la risalita 10. il soccorritore deve visualizzare mentalmente le procedure da attuare una volta raggiunta la superficie, tenere il viso della vittima verso l’alto, stabilire il galleggiamento e chiamare aiuto L‘Istruttore deve: 1. condurre l’esercizio ad una profondità massima di 9 m 2. ricordare agli allievi di pensare, durante la risalita alle procedure da impiegare dopo essere giunti in superficie 3. controllare che gli allievi girino il viso della vittima verso l’alto, che chiamino aiuto e scarichino (o simulino di scaricare) la zavorra della vittima o la propria (in base alle configurazioni delle mute) 4. ricordare a tutti gli allievi di respirare normalmente per tutto il tempo, anche quando simulano di non essere coscienti e nel caso il soccorritore perda il controllo della risalita, vittima e soccorritore devono interrompere immediatamente l’esercizio per riprendere il controllo e ripetere l’esercizio • • • • • Briefing Vestizione attrezzatura ARA Controllo preimmersione Entrate in acqua Respirazione in coppia con l’uso della FAA, statico. Respirazione in coppia in movimento Risalita in emergenza pinneggiando Prove di recupero e sollevamento del compagno In superficie issare la vittima e trasporto a secco Pratica di Primo Soccorso con metodo BLS a terra Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica 40 NOTA: È consigliabile che gli allievi si allenino a compiere quest’esercitazione come se fosse reale. Per chiamare aiuto, si può gridare frasi come: ➜ Aiuto! C’è un’emergenza subacquea! ➜ Chiamate il 118! o qualsiasi altra tipologia di servizio d’emergenza presente in loco Nei luoghi di esercitazione talvolta possono essere presenti degli estranei che non sono a conoscenza del fatto che si sta svolgendo una simulazione. Sarebbe opportuno che un membro dello staff avvisi dicendo: “Questa è un’esercitazione!”, oppure affiggere dei cartelli segnalanti: “Esercitazione subacquea in corso”. • In superficie issare la vittima e trasporto a secco (utilizzo delle tecniche di trasporto di una vittima incosciente senza attività respiratoria) procedure: 1. chiamare aiuto mentre si stabilizza l’assetto 2. girare il viso della vittima verso l’alto 3. rimuovere la maschera e l’erogatore del subacqueo, aprirgli le vie respiratorie e controllare se respira 4. cominciare la respirazione artificiale (se necessario) utilizzare i seguenti metodi di respirazione artificiale in acqua: 1. bocca/bocca 2. bocca/Pocket Mask 3. bocca/snorkel (facoltativo) 4. bocca/naso (facoltativo) 5. rimuovere l’attrezzatura della vittima e del soccorritore, compreso maschere, zavorre e GAV/bombole continuando a ventilare la vittima Durante la gestione di un subacqueo non cosciente in superficie Il soccorritore deve: 1. essere sicuro che la vittima sia incosciente 2. portare il viso della vittima fuori dall’acqua girandolo verso l’alto 3. stabilire un assetto leggermente positivo (vittima e soccorritore), se necessario, rimuovere la zavorra 4. rimuovere la maschera e l’erogatore della vittima, aprire le vie respiratorie e controllare se respira Durante l’esecuzione della Respirazione Artificiale in acqua il soccorritore deve: 1. impedire all’acqua di entrare nelle vie respiratorie della vittima 2. mantenere ventilazioni efficaci e adeguate 3. limitare lo sforzo fisico per non affaticarsi 4. non gonfiare eccessivamente il proprio GAV o quello della vittima 5. rimuovere la zavorra della vittima e anche la propria 6. durante l’esercitazione, non entrare in reale contatto bocca/bocca, ma per simulare il contatto, posizionare la bocca sul mento della vittima sotto alla bocca 7. nuotare verso un posto sicuro continuando a praticare la respirazione artificiale 8. somministrare due ventilazioni lente e profonde se ci sono delle interruzioni tra le ventilazioni Rimozione dell’attrezzatura: La rimozione dell’attrezzatura riveste un aspetto secondario rispetto alla somministrazione di ventilazioni efficaci. Lo scopo prioritario è quello di portare la vittima fuori dall’acqua per cominciare la RCP/primo soccorso e contattare i servizi medici d’emergenza al più presto possibile. L’attrezzatura va perciò rimossa solo se può essere utile per facilitare le operazioni. Decidere se e come rimuovere l’attrezzatura può dipendere da vari fattori: 1. dalla distanza dall’uscita/dal luogo sicuro 2. dal tipo di uscita 3. dalla struttura fisica della vittima 4. dalla corporatura del soccorritore e dalle sue capacità 5. dal tipo di attrezzatura utilizzata L’attrezzatura va rimossa in diverse fasi in modo che le ventilazioni non vengano mai interrotte. Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 41 Nota per l’Istruttore: predisporre un addetto all’attrezzatura per evitare di perderla. In ambienti in cui si può facilmente recuperare l’attrezzatura, come in una piscina, è preferibile che gli allievi l’abbandonino. • Pratica di Primo Soccorso con metodo BLS a terra Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica 2 AC4 Pratica ARA (optionale) Schema 2 AC4 • Briefing • Muta Stagna L’allievo che non ha mai utilizzato una muta stagna, deve essere addestrato in acque confinate prima di poterla utilizzare nelle esercitazioni in acque libere in quanto ciò gli permetterà di acquisire maggiore confidenza con questo equipaggiamento facendo la necessaria pratica con le abilità specifiche. L’allievo deve: 1. togliere e rimettere la muta stagna con l’aiuto di un compagno 2. esercitarsi al raggiungimento del controllo dell’assetto in superficie con tutta l’attrezzatura completa con la muta stagna 3. eseguire correttamente l’esercizio del pivoting 4. eseguire l’esercizio dell’hovering per almeno un minuto, senza muovere le mani o le pinne 5. disinserire e reinserire, in immersione, la frusta di bassa pressione dalla valvola di gonfiaggio della muta stagna 6. effettuare una risalita controllata dal fondo 7. togliere e rimettere l’unità ARA e il sistema di zavorra mentre si è in superficie. • • Briefing Muta Stagna: Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica NOTA Per procedere nell'addestramenteo e certificazione all'immersione profonda, livello dei 40 metri; l'Istruttore DEVE aggiungere almeno una (1) esercitazione in acque confinate dove far fare pratica, agli allievi, all'uso della FAA con frusta lunga. 2 AC5 Esercizi con frusta lunga (FAA 150/200 cm) • • • • • • • • • Briefing Vestizione attrezzatura ARA Controllo personale e di coppia Entrate in acqua: passo del gigante, a piedi uniti, capovolta all’indietro o camminando Esercizi: Respirazione in coppia - (respirare in coppia scambiando un solo secondo stadio percorrendo una distanza di almeno 15 m sott’acqua sia come donatore che come ricevitore Dimostrare la tecnica con i seguenti punti: Segnali corretti, mantenere il contatto, controllo da parte del donatore, cicli di respirazione, emettendo aria quando l’erogatore non è in bocca) Uso della la Fonte d’Aria Alternativa in coppia, statico - (respirare sott’acqua per almeno 30 secondi dalla fonte d’aria alternativa fornita da un altro subacqueo e scambio dei ruoli donatore/ricevente Esaurimento dell’aria/fonte d’aria alternativa, esercizi abbinati, sia statici che in risalita Schema 2 AC5 Briefing Vestizione attrezzatura ARA Controllo preimmersione Entrate in acqua Respirazione in coppia con l’uso della FAA, statico. • Respirazione in coppia in movimento • Respirazione in coppia con l’uso della FAA, in risalita • • • • • Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 42 DA VALUTARE ALTRE ESERCITAZIONI, IN ACQUE CONFINATE, IN FUNZIONE DELL’INSEGNAMENTO E DELL’ADDESTRAMENTO AD ALTRE SPECIALITA’ D’IMMERSIONE Prima della passaggio in acque libere, l’Istruttore deve fare una valutazione continua delle varie prove effettuate in acque confinate, tale valutazione deve avere un esito positivo, in caso contrario si suggerisce di far continuare nella pratica all’allievo. ACQUE LIBERE: 20 gruppi di esercizi divisi per sessioni di addestramento = 6 + 2 sessioni di addestramento Le immersioni registrate necessarie per ottenere la certificazione 2 stelle CMAS-PTA devono essere effettuate, per quanto possibile, in diverse condizioni e devono comprendere diverse tipologie d’immersione quali ad esempio: • • • • • • • • • • immersione dalla spiaggia immersione da una imbarcazione (gommone-barca) immersione con visibilità limitata immersione naturalista immersione profonda immersione con la muta stagna immersione con miscele Nitrox immersione su relitti immersione notturna immersione navigazione subacquea Queste tipologie d’immersioni hanno lo scopo di fornire al subacqueo la possibilità di effettuare immersioni in differenti condizioni sotto controllo, in sicurezza e comfort, acquisendo l’ esperienza atta al conseguimento del brevetto. Almeno durante un’immersione di corso deve essere utilizzata una miscela d’Aria Arricchita (Nitrox) con la seguente procedura: (linee guida Istruttore Nitrox PTA) • Analisi della bombola di aria arricchita-Nitrox - (l’Istruttore deve mostrare agli studenti come si fa ad analizzare una bombola contenente una miscela Nitrox con un analizzatore di Ossigeno. Ogni sub deve analizzare personalmente la propria bombola sotto la supervisione dell’Istruttore) • Compilare il cartellino d’identificazione e della registrazione nell’apposito modulo - (Kit Istruttore PTA) • Pianificare l’immersione - (calcolare la massima profondità operativa-MOD ed il tempo di immersione, l’allievo, anche se in possesso di un computer Nitro -settato per uso con miscele iperossigenate- deve comunque vedere con l’Istruttore come pianificare l’immersione con l’uso delle tabelle d’immersione Nitrox PTA. L’Istruttore deve calcolare e dimostrare ai subacquei, la profondità massima, la profondità pianificata ed i limiti di non decompressione dell’immersione) L’Istruttore, oltre ad utilizzare un computer per immersioni in aria, può usare un computer subacqueo per aria arricchita, dimostrando come deve essere regolato, verificandone il corretto settaggio. In immersione potrà dimostrare, ai subacquei, le differenze dei dati tra i due computer) • Briefing - (ripassare la necessità di operare entro limiti conservativi) • Vestizione • Controllo di Sicurezza Pre-Immersione - (Controlli di superficie In acqua, controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Entrata • Discesa - (Assetto neutro durante una discesa lenta) ➣ Rilevare il tempo e la pressione dell’aria nella bombola. ➣ Controllare l’assetto (la discesa non deve essere più veloce di quella del proprio compagno, assistente o Istruttore). ➣ Mantenere il contatto con il proprio compagno. ➣ Utilizzare una cima di riferimento come guida tattile o visiva (quando possibile, discendere con i piedi verso il basso). ➣ Compensare gli spazi aerei • Immersione entro i limiti di profondità e di tempo pianificati • Risalita • Sosta di Sicurezza • Debriefing - (confermare che i sub sono rimasti entro i limiti pianificati. Sottolineare la necessità di completare il corso di specialità Nitrox Diver PTA, per potersi immergere indipendentemente con l’aria arricchita. Selezione del luogo di addestramento Per effettuare le immersioni di introduzione alle specialità, è fortemente consigliato di scegliere luoghi che siano in grado di soddisfare i requisiti richiesti. Quando possibile si consiglia all’Istruttore di variare il più possibile i luoghi di addestramento per fornire stimoli a proseguire l’addestramento subacqueo. Instructor book CMAS-PTA 43 2 AL1 Schema 2 AL1 Immersione in coppia con esecuzione dell’assetto più naturalista Profondità massima 20 m • Esecuzione dell'assetto più naturalista (in coppia) • Profondità massima 20 m • Pianificazione e programmazione a tabelle • Calcolo dei consumi di gas (Aria o Nitrox dove previsto) • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione • Entrata in acqua • Discesa lungo la cima di riferimento Hovering • Escursione subacquea con osservazione ambientale • Sosta vicino al fondo • Cambio maschera (scorta) • Lancio del pallone sparabile • Risalita • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Controllo dell'assetto postimmersione • Uscita • Debriefing • Compilazione modulistica Considerazioni 1. L’immersione naturalista è finalizzata a far conoscere all’allievo subacqueo la flora e la fauna tipiche delle località in cui egli si immerge. 2. L’allievo subacqueo deve essere incoraggiato a portare con sé, se disponibili per la zona in cui si immerge, delle lavagnette/schede di identificazione dei pesci 3. Se possibile, mostrare immagini e video delle specie di pesci che probabilmente avrà modo di vedere 4. L’allievo subacqueo deve ricordarsi di interagire responsabilmente con la vita acquatica durante l’immersione: a. limitandosi ad osservare, non toccando o asportando nulla b. mantenendo un assetto neutro c. tenendo il corpo lontano dal fondale d. (specialmente le ginocchia, le mani e le pinne) e. assicurando al corpo gli oggetti ciondolanti 5. L’Istruttore o il suo Assistente aiuteranno l’allievo subacqueo a trovare gli organismi, ad identificarli 6. Se ci si immerge in acque dolci si dovrà adattare quanto sopra descritto all’identificazione degli animali acquatici ed alle piante specifiche • Pianificazione e programmazione di un immersione a tabelle • Calcolo dei consumi di gas (Aria o Nitrox dove previsto) • Briefing (Valutare le condizioni e rivedere gli aspetti interessanti ed utili del punto d’immersione, discutere le tecniche appropriate per l’osservazione dei pesci ed il comportamento responsabile da adottare per non danneggiare l’ambiente. Informare gli allievi su profondità, tempo e minima riserva d’aria prevista per l’immersione Enfatizzare l’importanza di un buon controllo dell’assetto, del regolare controllo della strumentazione e della riserva d’aria) 1. Verifica delle attrezzature, valutazioni e suggerimenti 2. I segnali in immersione 3. Impostazione dei controlli in superficie 4. Descrizione ed istruzioni per l’esecuzione degli esercizi, sul sistema di coppia e di gruppo 5. Corretta valutazione della zavorra 6. Descrizione dell’immersione) • Preparazione dell’attrezzatura • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione (controlli di superficie In acqua, controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare e verificandone il funzionamento) • Entrata in acqua (fornire le informazioni necessarie ed adeguate, per comfort e sicurezza, del luogo d’immersione. Verificare la quantità di zavorra indossata dall’allievo per il buon controllo dell’assetto) • Controllo di assetto pre-immersione • Discesa lungo la cima di riferimento - (fare eseguire la discesa con l’ausilio di una cima di discesa o seguendo il fondo secondo le condizioni dell’immersione e senza oltrepassare la profondità pianificata, nella posizione più confortevole e fisiologicamente migliore, senza perdere il controllo del compagno, del Team, dell’ambiente. Contatto visivo con il compagno, il Team e con la cima/parete. Mantenimento del dispositivo di gonfiaggio jacket in mano) Instructor book CMAS-PTA 44 • Discesa: (Assetto neutro durante una discesa lenta) 1. Rilevare il tempo e la pressione dell’aria nella bombola 2. Controllare l’assetto (la discesa non deve essere più veloce di quella del proprio compagno, assistente o Istruttore) 3. Mantenere il contatto con il proprio compagno 4. Utilizzare una cima di riferimento come guida tattile o visiva (quando possibile, discendere con i piedi verso il basso) 5. Compensare gli spazi aerei 6. Dimostrare le tecniche per nuotare vicino al fondale senza danneggiarlo o sollevare la sospensione • Rimanere sospesi a mezz’acqua - (hovering). Affinamento dell'assetto con il controllo della respirazione • Escursione subacquea con osservazione ambientale - (Identificazione di forme di vita acquatica - Far nuotare gli allievi subacquei per tutto il percorso senza toccare il fondo o riemergere. Durante il nuoto subacqueo, gli allievi devono effettuare la verifica dell’assetto, utilizzando anche il controllo della respirazione. Devono concentrarsi sull’utilizzo di uno stile di pinneggiata efficace e rilassato. Far fare pratica a lasciarsi trasportare dopo i colpi di pinna) • Sosta vicino al fondo - (Senza toccarlo. Sottolineare l’importanza nell’utilizzo del controllo della respirazione per effettuare una microregolazione dell’assetto. L’Istruttore deve far in modo che gli allievi subacquei regolino i pesi (se possibile) e facciano pratica con l’assetto in diverse posizioni: verticale, orizzontale, piedi leggermente sollevati e testa leggermente sollevata) • Cambio maschera (scorta) • Lancio pallone sparabile • Risalita • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Controllo dell'assetto post-immersione • Uscita • Debriefing • Compilazione modulistica 2AL2 Tecniche WLS Schema 2AL2 Profondità massima 9 m Considerazioni e obiettivi di questa esercitazione: 1. Operare sempre in sicurezza 2. Prevenire e risolvere i problemi anticipandoli 3. Essere subacquei addestrati alle abilità di primo intervento in caso di emergenze subacquee 4. Essere i subacquei preparati a gestire situazioni di emergenza • • • • NOTA: Per svolgere queste esercitazioni deve essere presente un kit di pronto soccorso ed Ossigeno, oltre alla Pocket Mask (consigliata), cime, galleggianti, boa di superficie segna sub. Ogni subacqueo deve inoltre utilizzare l’equipaggiamento ARA completo ed adeguato all’ambiente ove si svolge l’immersione: pinne, maschera, snorkel, bombola, erogatore, Fonte d’Aria Alternativa, GAV con un sistema di gonfiaggio a bassa pressione, zavorra, muta adatta all’ambiente, timer e profondimetro o computer subacqueo, bussola, coltello/sistema di taglio per le immersioni (se non proibito da leggi e da consuetudini locali) e un dispositivo di segnalazione di emergenza (fischietto, razzo, tubo di segnalazione gonfiabile) • Briefing 1. Ripasso procedure d’emergenza: a. Preparare l’attrezzatura b. Suddividere a coppie (se gli allievi sono in numero dispari si consiglia di utilizzare degli assistenti) c. Ripassare i segnali da usare per comunicare • • • • Briefing Preparazione dell’attrezzatura Vestizione Controllo di sicurezza pre-immersione Svolgimento dell’esercitazione nello scenario predisposto: ricerca e recupero dell’infortunato trasporto in superficie e a terra trattamento BLS Uscita Debriefing Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA d. Ripassare le procedure per gestire un’emergenza causata da esaurimento di gas e. Ripassare le procedure da utilizzare in coppia ed i comportamenti da assumere nel caso in cui ci si separi f. Presentare lo scenario ed assegnare i ruoli ed esercizi che dovranno svolgere gli allievi g. Descriver il luogo di immersione f. Fornire informazioni in merito a: - profondità, temperatura, punti di entrata e di uscita - infrastrutture/parcheggi, aree asciutte e bagnate della barca, dove è situata l’attrezzatura d’emergenza, numeri da chiamare per l’emergenza, ecc. - limiti di tempo/profondità/riserva d‘aria stabiliti - le procedure da seguire nel casi si debba affrontare una reale emergenza La sicurezza dei subacquei deve avere sempre la precedenza su tutto, le risalite si devono compiere a una velocità prudente con la possibilità di interrompere l’esercizio se si dovesse evidenziare un problema reale o anche solo potenziale • Preparazione dell’attrezzatura • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione - (l’Istruttore o un Assistente certificato devono verificare che il controllo sia eseguito da tutti i componenti della coppia di allievi subacquei. Ogni allievo dovrà controllare la funzionalità dell’attrezzatura del compagno in particolar modo della FAA, del funzionamento valvole carico scarico GAV/Muta stagna, della boa gonfiabile e di un eventuale mulinello) • Svolgimento dell’esercitazione nello scenario predisposto: - ricerca e recupero dell’infortunato - trasporto in superficie e a terra - trattamento BLS • Uscita • Debriefing - (analizzare con gli allievi la qualità delle prestazioni, chiedendo loro di spiegare quanto è accaduto, di capire gli errori, cosa è funzionato e cosa no, cosa è stato capito ecc.) l’Istruttore deve chiedere inoltre: 1. chi ha portato soccorso ha valutato, prima e dopo l’intervento, in modo adeguato le condizioni psicologiche/psicofisiche delle vittime 2. durante le fasi di salvataggio, cosa ha funzionato e cos’altro non ha invece funzionato 3. se si sarebbe potuto fare in modo diverso 4. l‘emergenza per esaurimento dell’aria è stata gestita in modo positivo e se no per quale motivo 5. le cure per emergenza sono state prestate il più rapidamente possibile e se no per quale motivo • Compilazione modulistica 45 Instructor book CMAS-PTA 46 Norme da seguire per un tentativo di rianimazione in acqua Nel momento in cui ci si trovi con un subacqueo in arresto respiratorio, il soccorritore dovrà propendere per una difficile scelta, e cioè tentare di rianimarlo in acqua oppure portare la vittima a riva e poi tentare di rianimarla. Qui di seguito esponiamo alcune norme che possono servire come uno schema di procedure per una vittima in arresto respiratorio in acqua: - Fondamentale è garantire la sicurezza del soccorritore (Il soccorritore deve verificare, prima di qualsiasi azione, di poter agire in sicurezza, in quanto se lui stesso diventa vittima non è più in grado di poter prestare soccorso) - Garantire la sicurezza del soccorritore e della vittima. (Se il soccorritore non può praticare in condizione di sicurezza la respirazione artificiale sul posto dove è stata trovata la vittima, dovrà immediatamente spostare l'infortunato e portarlo in un luogo sicuro) - Garantire l’assetto positivo per il soccorritore e la vittima (togliere la cintura di zavorra, gonfiare il GAV, usare dei galleggianti ecc) - Controllare lo stato di coscienza della vittima e controllare se vi è attività respiratoria. Se la vittima è in arresto respiratorio, effettuare due insufflazioni lente e profonde. (Può essere difficile, mentre soccorritore e vittima sono ancora in acqua, valutare se una vittima nonì cosciente respira spontaneamente) - Se la vittima riprende a respirare, procedere verso la riva o la barca, controllando che la respirazione continui. (Il soccorritore deve sempre tenere la vittima sotto osservazione anche se ha già ripreso a respirare spontaneamente, perchè nei primi 5/10 minuti la vittima potrebbe nuovamente smettere di respirare) - Se la vittima è in arresto respiratorio, portarla immediatamente in un luogo sicuro dove richiedere e prestare assistenza (ad esempio su una barca o a riva) e praticargli una ventilazione ogni 5 secondi (Se è subentrato un arresto respiratorio oppure la respirazione spontanea non è adeguata, può essere un’operazione salvavita tenere le vie respiratorie aperte e praticare la respirazione artificiale. - Quando interviene l’arresto respiratorio primario il cuore ed i polmoni possono continuare a ossigenare il sangue per parecchi minuti permettendo all’ossigeno di continuare ad arrivare al cervello e agli altri organi vitali. All'arresto respiratorio segue, in un intervallo di tempo generalmente breve, l'arresto cardiaco che può essere provocato dalle condizioni fisiche della vittima, dalla temperatura dell’acqua, dall’ipossia precedente, dallo stato emotivo a cui è associata la malattia) - Valutare le circostanze (abilità, possibile assistenza, condizioni ambientali, condizioni psicofisiche del soccorritore)mentre si pratica una ventilazione ogni 5 secondi: • trasporta il subacqueo continuando a praticargli la respirazione artificiale e richiamando assistenza. Inizia anche la RCP, se la ritieni necessaria. (Tentare la rianimazione in acqua diminuisce immediatamente la possibilità di arresto cardiaco. Il maggior tasso di mortalità causato da arresto cardiaco (33%-93%) rispetto a quello provocato solo da arresto circolatorio (da 0 al 44%), giustifica il rischio di tentare immediatamente la rianimazione in acqua. Nella maggior parte dei casi, la respirazione viene normalmente riattivata con la ventilazione bocca/bocca nel primo minuto. In caso di arresto respiratorio in un luogo isolato, iniziare la ventilazione artificiale in acqua accresce le possibilità di sopravvivenza della vittima che non respira di oltre il 50%.) • Se ti sembra di trovarti a più di cinque minuti da un luogo sicuro, continua la ventilazione mentre controlli se la vittima si muove o ha altre reazioni in risposta alla ventilazione. In tal caso, continua a praticare la respirazione artificiale mentre traini la vittima verso il luogo sicuro. • In assenza di movimenti o di reazioni alla ventilazione, la vittima è probabilmente in arresto cardiaco. Interrompi allora la respirazione artificiale e trasporta la vittima al sicuro il più rapidamente possibile, esci dall’acqua, effettua un controllo circolatorio, inizia la RCP e riprendi la respirazione artificiale secondo le tecniche del BLS-D Bibliografia: • • • • American Heart Association DAN Europe Italian Resuscitational Council Società Nazionale Salvamento (Genova) Instructor book CMAS-PTA 47 2 AL3 (obbligatoria navigazione) - 2 AL4 ( a scelta) Immersioni di esperienza: scegliere una fra le seguenti tipologie: Notturna - Relitti - Stagna I° Navigazione Schema Navigazione Profondità massima 9 m Considerazioni e obiettivi di questa esercitazione: 1. La profondità consigliata per questa esercitazione è tra i 6-9 m. A questa profondità gli allievi subacquei dovrebbero avere una scorta di aria sufficiente per completare in sicurezza gli esercizi richiesti 2. Utilizzando degli assistenti certificati si consiglia di realizzare un percorso circoscritto da boe di segnalazione 3. Comunicare agli allievi subacquei prima dell’immersione le informazioni per la navigazione e per l’uso della bussola, coinvolgendoli anche nella pianificazione e nel preparare le boe e le cime di riferimento 4. Per questa esercitazione è consigliato di valutare l’allievo dalla superficie. É utile fornire a ogni coppia di allievi subacquei una boa per seguire il percorso dalla superficie 5. Un assistente certificato deve accompagnare ogni coppia di allievi, dalla superficie si devono osservare le boe mentre l’allievo subacqueo compie il percorso di navigazione subacquea 6. Evidenziare durante il briefing, il rispetto della linea di fede, la giusta posizione del corpo e il mantenimento di un assetto neutro Dimostrazione d’uso della bussola a terra: sulla spiaggia o sul ponte della barca, spiegare e dimostrare agli allievi: 1. Come tenere la bussola 2. Come prendere una rotta ed il suo inverso 3. Come allineare la linea di fede e mantenere l’allineamento della bussola mentre si pinneggia Effettuare un percorso di andata e di ritorno in linea retta (reciproco) e un percorso in quadrato Stima del tempo e della distanza a nuoto - (preparare un breve percorso subacqueo - una linea tra due boe): le coppie di subacquei devono discendere dalla boa posta all’estremità iniziale del percorso. Nuotare con un ritmo normale, costante e rilassato fino all’estremità opposta, contare il numero di cicli di pinneggiata necessari per coprire la distanza e registrarli sulle proprie lavagnette; la medesima operazione deve essere effettuata durante il ritorno al punto di partenza • Briefing • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione - (l’Istruttore o un Assistente certificato devono verificare che il controllo sia eseguito da tutti i componenti della coppia di allievi subacquei. Ogni allievo dovrà controllare la funzionalità dell’attrezzatura del compagno in particolar modo della FAA, del funzionamento valvole carico scarico GAV/Muta stagna, della boa gonfiabile e di un eventuale mulinello) • Entrata • Discesa • Navigazione naturale - prendere riferimenti naturali quali ad esempio: 1. Rocce 2. Vita acquatica 3. Direzione della risacca 4. Increspature del fondo sabbioso • Navigazione lungo una linea retta usando la navigazione naturale: 1. scegliere una zona a circa 30 m dal punto di partenza e identificarla posizionando una boa, un allievo, componente la coppia deve tenere conto della distanza usando i cicli di pinneggiata o il tempo impiegato 2. l’altro componente della coppia deve prendere nota di eventuali, e significative, caratteristiche topografiche subacquee utili come riferimento per il ritorno • • • • • • • • • • • • Briefing Vestizione Controllo di sicurezza pre-immersione Entrata Discesa Navigazione naturale Navigazione linea retta (rotta reciproca) Percorso quadrato usando la bussola Sosta di sicurezza Uscita Debriefing Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 48 3. la coppia di allievi può riemergere una volta per verificare la direzione 4. la coppia di allievi, dopo aver raggiunto il punto di arrivo deve fare ritorno al punto di partenza. Viene loro consentito di poter riemergere solo una volta per orientarsi • Navigazione lungo una linea retta e quella reciproca usando la bussola: 1. scegliere una zona a circa 30 m dal punto di partenza e identificarla posizionando una boa 2. un allievo, componente la coppia deve prendere in superficie con la bussola i punti di riferimento del punto di arrivo, mentre l’altro componente registrerà la distanza 3. dopo essere discesi, la coppia di allievi deve seguire la direzione della bussola per la distanza predeterminata (stima del tempo o dal numero dei cicli di pinneggiata) 4. al termine del tempo/cicli di pinneggiata, senza poter riemergere, un allievo deve calcolare la rotta reciproca per ritornare al punto di partenza mentre l’altro dovrà stimare la distanza 5. al termine del percorso/distanza prevista, la coppia di allievi deve risalire in superficie per controllare il punto di arrivo. Se il punto di arrivo è lontano più di 8 m, dal punto di partenza, gli allievi devono scambiarsi i ruoli e ripetere l’esercizio finché raggiungeranno i requisiti richiesti • Navigazione lungo un percorso quadrato usando la bussola: 1. Individuato un punto di riferimento fisso, la coppia di allievi deve completare un tracciato predeterminato, circa 30 m; un allievo subacqueo naviga con la bussola mentre l’altro valuta la distanza 2. dopo aver percorso ogni lato, la coppia deve ruotare di 90 gradi (a destra) e navigare per altri 30 m. Dopo aver compiuto tre rotazioni di 90 gradi, la coppia dovrebbe trovarsi in prossimità del punto di partenza 3. al termine del percorso/distanza prevista, la coppia di allievi deve risalire in superficie per controllare il punto di arrivo. Se il punto di arrivo è lontano più di 8 m, dal punto di partenza, gli allievi devono scambiarsi i ruoli e ripetere l’esercizio finché raggiungeranno i requisiti richiesti • Risalita • Sosta di sicurezza • Uscita • Debriefing: Discutere e confrontare i seguenti aspetti con le immersioni diurne: 1. il consumo dell’aria, la percezione del tempo, della profondità o delle distanze 2. l‘abilità di rimanere insieme al proprio compagno 3. l‘’abilità nella lettura della bussola • Compilazione modulistica II° Notturna Schema Notturna Profondità massima 20 m • Briefing - (evidenziare come l’ambiente notturno può influire sulle prestazioni, sulla percezione e sul livello di ansia/stress, fate notare anche i cambiamenti dell’ambiente e della vita acquatica rispetto alle ore diurne ) Gli allievi devono fare attenzione a: 1. consumo del gas 2. differenze di percezione del tempo, della profondità e delle distanze 3. comunicazioni fra compagni ed Istruttore 4. mantenere il contatto con il compagno (rapporto di coppia) 5. organismi e fenomeni che non si vedono durante il giorno • Vestizione dell’attrezzatura - (ispezionare ed accertarsi che gli allievi subacquei abbiano un segnalatore e la torcia principale. Posizionare le luci di riferimento di superficie e/o quelle subacquee) • Controllo di sicurezza pre-immersione - (l’Istruttore o un Assistente certificato devono verificare che il controllo sia eseguito da tutti i componenti della coppia di allievi subacquei. Ogni allievo dovrà controllare • • • • • • • • • • Briefing Vestizione dell’attrezzatura Controllo di sicurezza pre-immersione Entrata Discesa Giro subacqueo Risalita Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m Uscita Debriefing Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 49 la funzionalità dell’attrezzatura del compagno in particolar modo della FAA, del funzionamento valvole carico scarico GAV/Muta stagna, della boa gonfiabile e di un eventuale mulinello) • Entrata - (idonea alle condizioni ambientali e alla programmazione dell’immersione) • Discesa 1. Se possibile, far utilizzare una bussola per prendere nota della direzione del punto di uscita (barca, riva, ecc.) 2. Rilevare il tempo e la pressione dell’aria nelle bombole 3. Controllare l’assetto, (la discesa non deve essere più veloce di quella del proprio compagno, Assistente o Istruttore) 4. Utilizzare una cima di riferimento come guida tattile o visiva (quando possibile discendere in assetto orizzontale per poter valutare ladistanza e le caratteristiche del fondale, eventuali ostacoli e fermarsi in tempo per evitare il contatto con il fondo) 5. Compensare gli spazi aerei 6. Indirizzare la luce verso il basso, fare attenzione al fondale evitando di sollevare la sospensione dal fondo (controllo dell’ assetto e del movimento delle pinne) 7. Adattarsi al buio sul fondo 8. Osservare se ci sono pericoli sul fondo (vita acquatica ecc) 9. Comunicare con il proprio compagno 10. Controllare la profondità, il tempo e la pressione dell’aria nelle bombole • Giro subacqueo - (condurre gli allievi in un giro guidato, facendo notare i cambiamenti negli organismi acquatici durante la notte, gli organismi e i fenomeni che non si possono vedere durante il giorno) • Risalita • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Uscita • Debriefing - Discutere e confrontare i seguenti aspetti rispetto alle immersioni diurne: 1. il consumo dell’aria 2. la percezione del tempo, della profondità o delle distanze 3. l‘abilità di rimanere insieme al proprio compagno 4. l‘ambiente dell’immersione notturna • Compilazione modulistica III° Relitti Schema Relitti Profondità massima 30 m (esercitazione da compiere dopo aver eseguito l’immersione a 30 m prevista in questo corso) Considerazioni e obiettivi di questa esercitazione: 1. Durante questa immersione non è consentito entrare nel relitto. 2. L’immersione sui relitti consiste in un giro guidato all’esterno e sopra un relitto per permettere agli allievi subacquei di esercitarsi nelle tecniche di base dell’immersione 3. L’Istruttore deve documentarsi al fine di fornire agli allievi subacquei le informazioni storiche sul relitto scelto per l’esercitazione (la data in cui è affondato, il suo utilizzo, il valore storico, ecc.) e tecniche (dimensioni, struttura, caratteristiche particolari) e utili alla pianificazione dell’immersione (profondità a cui si trova il relitto, direzione, posizione, conformità del fondale, la visibilità ecc) 4. Presentare le leggi locali che regolano le immersioni sui relitti 5. Viene consigliato di utilizzare degli assistenti certificati per aiutare a controllare le coppie di allievi subacquei, a gestire le procedure di entrata/uscita e per intervenire in caso di eventuali emergenze 6. Discutere le procedure d'emergenza in caso di: smarrimento della cima di risalita - separazione dal compagno - eccesso di ansietà - narcosi d’azoto - subacqueo disperso - esaurimento dell’aria • Briefing • Vestizione • • • • • • • • • • • • Briefing Vestizione Controllo di sicurezza pre-immersione Entrata in acqua Controlli di superficie Discesa lungo una cima Navigazione lungo il relitto: Risalita Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m Uscita Debriefing Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 50 • Controllo di sicurezza pre-immersione - (l’Istruttore o un Assistente certificato devono verificare che il controllo sia eseguito da tutti i componenti della coppia di allievi subacquei. Ogni allievo dovrà controllare la funzionalità dell’attrezzatura del compagno in particolar modo della FAA, del funzionamento valvole carico scarico GAV/Muta stagna, della boa gonfiabile e di un eventuale mulinello) • Entrata in acqua • Controlli di superficie • Discesa lungo una cima • Navigazione lungo il relitto: 1. Controllo dell’assetto facendo attenzione a non sollevare il sedimento 2. Posizionare la sagola guida all’esterno del relitto 3. Nuotare lungo la sagola guida, evitando di sollevare sospensione con le pinne (utilizzare una torcia subacquea per eventuali segnalazioni, per osservare i particolari del relitto) 4. Al termine del percorso subacqueo, riavvolgere la sagola guida all’esterno del relitto 5. Fare ritorno al punto di risalita • Risalita • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Uscita • Debriefing • Compilazione modulistica IV° Stagna Schema Stagna Profondità massima 15 m • Briefing (ripassare le tecniche sul controllo dell’assetto effettuate in acque confinate) • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione - (l’Istruttore o un Assistente certificato devono verificare che il controllo sia eseguito da tutti i componenti della coppia di allievi subacquei. Ogni allievo dovrà controllare la funzionalità dell’attrezzatura del compagno in particolar modo della FAA, del funzionamento valvole carico scarico GAV/Muta stagna, della boa gonfiabile e di un eventuale mulinello). Fare attenzione che non venga lasciata la cerniera della muta aperta) • Vestizione - eliminazione dell’aria in eccesso dalla muta stagna • Entrata con muta stagna • Verifica della pesata con la muta stagna • Discesa lungo una cima 1. Controllo dell’assetto, (la discesa non deve essere più veloce di quella del proprio compagno, Assistente o Istruttore 2. Controllare lo schiacciamento della muta-effetto ventosa. Aggiungere aria per evitare il collassamento della muta stagna 3. Utilizzare una cima di riferimento ( scendere in assetto orizzontale o con i piedi rivolti leggermente verso il basso). 4. Compensare gli spazi aerei • Assetto neutro - Pivoting (far trovare agli allievi subacquei l’assetto neutro utilizzando il controllo del respiro, facendo perno sulle pinne, tempo previsto un minuto) • Assetto neutro - Hovering (far trovare agli allievi subacquei l’assetto neutro rimanendo sospesi a mezz’acqua vicino al fondo senza muoversi, tempo previsto un minuto) • Immersione con la muta stagna (effettuare un’escursione subacquea per divertimento verificando il corretto assetto ed uso delle valvole di gonfiaggio e sgonfiaggio della muta stagna) • Scollegamento dalla muta stagna della frusta di gonfiaggio a bassa pressione e ricollegamento (da fermi in assetto negativo) • Risalita • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • • Briefing Vestizione Controllo di Sicurezza Vestizione • Entrata • Verifica della pesata • Discesa lungo una cima: • Pivoting • Hovering • Immersione • Scollegare la frusta BP stagna • Ricollegare frusta BP • Risalita • Sosta di sicurezza • Togliere e rimettere ARA e zavorra in superficie • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Uscita • Debriefing • Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 51 • Togliere e rimettere l’attrezzatura ARA e il sistema di zavorra in superficie • Uscita • Debriefing • Compilazione modulistica 2AL5 Immersione profonda (25 m) più naturalista Considerazioni per questa esercitazione: 1. Pianificazione e programmazione a tabelle U.S. Navy 2. Calcolo dei consumi di gas 3. Valutare attentamente le condizioni ambientali, in caso di dubbio cambiare luogo o rinviare l’immersione 4. Discutere delle procedure per le tappe di sicurezza • Briefing - (informare gli allievi su profondità, tempo e scorta minima di gas prevista per l’immersione. Ricordare l’importanza del controllo dell’assetto, e del controllo della strumentazione e della scorta di gas) 1. Verifica delle attrezzature, valutazioni e suggerimenti 2. I segnali in immersione 3. Impostazione dei controlli in superficie 4. Descrizione ed istruzioni per l’esecuzione degli esercizi, sul sistema di coppia e di gruppo 5. Corretta valutazione della zavorra 6. Descrizione dell’immersione • Preparazione dell’attrezzatura - (l’Istruttore ,o un Assistente certificato devono verificare che l’allievo controlli il funzionamento dell’’attrezzatura personale , che effettui il controllo reciproco con il proprio compagno d’immersione. Gli allievi devono anche partecipare alla preparazione della boa di superficie, alla cima di riferimento e alla stazione di decompressione d’emergenza) • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione - (l’Istruttore o un Assistente certificato devono verificare che il controllo sia eseguito da tutti i componenti della coppia di allievi subacquei. Ogni allievo dovrà controllare la funzionalità dell’attrezzatura del compagno in particolar modo della FAA, del funzionamento valvole carico scarico GAV/Muta stagna, della boa gonfiabile e di un eventuale mulinello) • Entrata in acqua • Controlli di superficie - (in acqua, controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Discesa lungo la cima di riferimento - (fare eseguire la discesa con l’ausilio di una cima di discesa o seguendo il fondale a secondo la programmazione dell’immersione e senza oltrepassare la profondità pianificata, nella posizione più confortevole e fisiologicamente migliore, senza perdere il controllo del compagno, del Team, dell’ambiente. Contatto visivo con il compagno, il Team e con la cima/parete. Dispositivo di gonfiaggio del GAV in mano) • Adattamento alla profondità - (lasciare che ogni allievo prenda confidenza con il nuovo ambiente. L’allievo deve controllare la strumentazione, comunicare con il compagno mantenere un assetto neutro. Particolare importanza deve essere data al controllo dei segni e sintomi della narcosi d’azoto) • Esecuzione esercizi in profondità: 1. Confronto tra Istruttore e compagni d’immersione dei profondim/ computer subacquei. Ogni allievo deve annotare i dati dell’immersione sulla propria lavagnetta subacquea (profondità, quantità di gas presente nelle bombole e se si utilizza un computer subacqueo anche l’eventuale tempo in curva di non decompressione) 2. Far notare gli effetti della pressione sugli oggetti (l’Istruttore per evidenziare questo fenomeno può portare con se una pallina da ping pong o una bottiglietta di plastica vuota) Schema 2AL5 • • • • • • • • • • • • • • 1. Pianificazione e programmazione a tabelle U.S. Navy 2. Calcolo dei consumi di gas 3. Valutare condizioni ambientali 4. Procedure per le tappe di sicurezza Briefing Preparazione dell’attrezzatura Vestizione Controllo di sicurezza pre-immersione Entrata in acqua Controlli di superficie Discesa lungo la cima di riferimento Adattamento alla profondità Esecuzione esercizi in profondità: 1. Controllo profondimetro/ computer/orologio e manometro 2. Annotare i dati: profondità, gas e tempo curva no deco 3. Far notare gli effetti della pressione sugli oggetti 4. Giro subacqueo guidato Risalita Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m Uscita Debriefing Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 52 • • • • • 3. Effettuare un giro subacqueo guidato (gli allievi in quest’escursione subacquea potranno notare e apprezzare le differenze tra la vita acquatica profonda e quella a basse profondità) Risalita - seguendo la cima di discesa, o il profilo del fondo o di una parete Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m Uscita Debriefing Compilazione modulistica 2 AL6 Immersioni profonda (30 m): Considerazioni di questa esercitazione: 1. Pianificazione e programmazione a tabelle U.S. Navy 2. Calcolo dei consumi di gas 3. Valutare attentamente le condizioni ambientali, in caso di dubbio cambiare luogo o rinviare l’immersione 4. Discutere delle procedure per le tappe di sicurezza • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione - (l’Istruttore o un Assistente certificato devono verificare che il controllo sia eseguito da tutti i componenti della coppia di allievi subacquei. Ogni allievo dovrà controllare la funzionalità dell’attrezzatura del compagno in particolar modo della FAA, del funzionamento valvole carico scarico GAV/Muta stagna, della boa gonfiabile e di un eventuale mulinello) • Entrata in acqua • Controlli di superficie -(in acqua, controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento) • Discesa lungo la cima di riferimento (fare eseguire la discesa con l’ausilio di una cima di discesa o seguendo il fondale a secondo la programmazione dell’immersione e senza oltrepassare la profondità pianificata, nella posizione più confortevole e fisiologicamente migliore, senza perdere il controllo del compagno, del Team, dell’ambiente. Contatto visivo con il compagno, il Team e con la cima/parete. Dispositivo di gonfiaggio GAV in mano) • Adattamento alla profondità • Esecuzione esercizi in profondità: 1. Osservare gli effetti della pressione sugli oggetti 2. Effettuare un giro subacqueo 3. Verificare che l’allievo controlli profondimetro/computer/orologio e manometro 4. Ogni allievo deve annotare i dati dell’immersione sulla propria lavagnetta subacquea (profondità, quantità di gas presente nelle bombole e se si utilizza un computer subacqueo anche l’eventuale tempo in curva di non decompressione) • Risalita - seguendo la cima di discesa, o il profilo del fondo o di una parete • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Uscita • Togliere e rimettere l’attrezzatura ARA e il sistema di zavorra in superficie • Debriefing • Compilazione modulistica Schema 2 AL6 • • • • • • • • • • • • • • 1. Pianificazione e programmazione a tabelle U.S. Navy 2. Calcolo dei consumi di gas 3. Valutare condizioni ambientali 4. Procedure per le tappe di sicurezza Briefing Preparazione dell’attrezzatura Vestizione Controllo di sicurezza pre-immersione Entrata in acqua Controlli di superficie Discesa lungo la cima di riferimento Adattamento alla profondità Esecuzione esercizi in profondità: 1. Controllo profondimetro/ computer/orologio e manometro 2. Annotare i dati: profondità, gas e tempo curva no deco 3. Far notare gli effetti della pressione sugli oggetti 4. Giro subacqueo guidato Risalita Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m Uscita Togliere e rimettere ARA e zavorra in superficie Debriefing Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 53 Immersioni di addetramento per il conseguimento del livello 40 m 2 AL7 Immersioni profonda (35 m): Considerazioni di questa esercitazione: 1. Pianificazione e programmazione a tabelle U.S. Navy 2. Calcolo dei consumi di gas 3. Valutare attentamente le condizioni ambientali, in caso di dubbio cambiare luogo o rinviare l’immersione 4. Discutere delle procedure per le tappe di sicurezza • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione - a terra • Entrata in acqua • Controlli di superficie in acqua - (controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento). Entrati in acqua, posizionata e controllata l’attrezzatura aggiuntiva e riuniti in gruppo nel posto e nel modo più comodo, va controllata l’attrezzatura personale • Particolare attenzione va posta a: 1. funzionamento fruste stagna e GAV (attenzione premere i pulsanti!) 2. posizione e funzionamento del 2° erogatore (se in bocca o passante da parte a parte del petto, se ha un colore particolare colore. Ricorda di provarlo respirandoci) 3. chiusura varie clip e cinture (tirare!) 4. posizione (aperta o chiusa) di eventuale isolatore 5. apertura completa delle rubinetterie (non “mezzo giro indietro”, sentire il fondo corsa!) 6. eventuali perdite d’aria (controllo bolle con immersione della rubinetteria) 7. pressioni (vanno visti i manometri, non basta l’OK e respirare negli erogatori per controllare eventuali variazioni della pressione che indicherebbero un’anomalia) 8. controlli ai cinghiaggi delle pinne, posizionamento strumenti, disposizione maschera, palloni 9. mulinello, torce ecc..) • Discesa lungo la cima di riferimento - (fare eseguire la discesa con l’ausilio di una cima di discesa o seguendo il fondale a secondo la programmazione dell’immersione e senza oltrepassare la profondità pianificata, nella posizione più confortevole e fisiologicamente migliore, senza perdere il controllo del compagno, del Team, dell’ambiente. Contatto visivo con il compagno, il Team e con la cima/parete. Dispositivo di gonfiaggio del GAV in mano) • Adattamento alla profondità • Esecuzione esercizi in profondità: 1. Osservare gli effetti della pressione sugli oggetti 2. Effettuare un giro subacqueo 3. Verificare che l’allievo controlli profondimetro/computer/orologio e manometro 4. Osservare e memorizzare gli oggetti indicati dall’Istruttore (l’Istruttore deve indicare chiaramente uno o più oggetti, o particolari facilmente identificabili, che gli allievi dovranno imparare a memorizzare o annotare sulla lavagnetta o notes subacqueo. Nel debriefing, li descriveranno riferendo la quota ed il tempo d’immersione rilevato al momento della segnalazione) • Rispondere ai segnali indicati dall’Istruttore con il sistema del doppio filo (l’Istruttore deve indicare per primo i segnali, ai quali dovrà seguire la risposta dell’allievo, si raccomanda all’Istruttore di enfatizzare i segnali) Tecnica della domanda: 1. Segnali chiari e inconfondibili 2. Lo stop lo si fa con le dita completamente chiuse, le dita completamente aperte indicano il N° 5, il N° 1 lo si fa con l’indice e non con il pollice che invece segnala la risalita, ecc. Schema 2 AL7 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 1. Pianificazione e programmazione a tabelle U.S. Navy 2. Calcolo dei consumi di gas 3. Valutare condizioni ambientali 4. Procedure per le tappe di sicurezza Briefing Preparazione dell’attrezzatura Vestizione Controllo di sicurezza pre-immersione Entrata in acqua Controlli di superficie in acqua Discesa lungo la cima di riferimento Adattamento alla profondità Esecuzione esercizi in profondità: 1. Controllo profondimetro/ computer/orologio e manometro 2. Annotare i dati: profondità, gas e tempo curva no deco 3. Far notare gli effetti della pressione sugli oggetti 4. Giro subacqueo guidato 5. Osservare oggetti (quota e tempo) Rispondere ai segnali dell’Istruttore (doppio filo) Contatto con l’erogatore a frusta lunga del compagno Non superare la profondità massima pianificata Segnale di fine immersione dato dall’Istruttore Risalita Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m Lancio del pallone Uscita Togliere e rimettere ARA e zavorra in superficie Debriefing Compilazione modulistica 54 Tecnica della Risposta: 1. Non accetteremo il classico generico segnale di O.K. come unica risposta Quindi nella risposta bisogna: 1) ripetere la comunicazione posta; 2) fare seguire la risposta. Esempio: 1. Se devi chiedere: 2. “Tu (1 gesto), pinneggia (1 gesto), (1 gesto), fermati (1 gesto), O.K. (1 gesto)”. (4 segnali), il compagno dovrà rispondere: 3. “Io (1 gesto), pinneggia (1 gesto), (1 gesto), mi fermo (1 gesto), O.K. (1 gesto)”. (4 segnali) • Contatto con l’erogatore a frusta lunga del compagno (l’Istruttore dovrà essere pronto ad intervenire con la propria FAA lunga, in seguito, a esercizio terminato dovrà verificare che le fruste siano state riposte correttamente prima di fare proseguire nell’immersione): 1. liberazione rapida della frusta per tutta la sua lunghezza, passaggio dell’erogatore alla bocca del compagno, lasciandolo solo quando si è certi che il contatto sia corretto 2. effettuazione di tre atti respiratori allontanandosi alla massima distanza consentita 3. ripetere invertendo le parti 4. risistemazione reciproca delle fruste lunghe com’erano all’inizio • Non superare la profondità massima pianificata (la massima profondità pianificata è da intendersi come limite massimo raggiungibile, non come limite da raggiungere per forza: non viene assolutamente chiesto di far segnare la Max. Prof. pianificata al computer! si dovra' anche fare attenzione se il proprio compagnio sta andando oltre ed avvisarlo • Segnale di fine immersione dato dall’Istruttore • Risalita - (seguendo la cima di discesa, o il profilo del fondo o di una parete (l’allievo deve risalire senza lasciare nessuno sul fondo e senza perdere tempo, mantenendo il contatto con il compagno, con il punto di riferimento. l’Istruttore deve dare il segnale di fine immersione e l’allievo dovrà dirigersi verso la superficie mantenendo come punto di riferimento la cima/parete tenendo sempre in mano il dispositivo di sgonfiaggio del GAV) • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Lancio del pallone (da svolgere dopo la sosta di sicurezza. Utilizzare il pallone di segnalazione sia in abbinamento ad un mulinello o uno spool (rocchetto) sia con una cima ad esso collegata. In assetto neutro ma con contatto visivo della cima di discesa/risalita o del fondo a secondo del luogo in cui viene svolta la prova. Estrarre il pallone di segnalazione, srotolarlo; contemporaneamente liberare il mulinello/spool. Agganciare il pallone al moschettone del mulinello, nel contempo si sarà provveduto ad allentare la frizione di ritenzione del rullo. Introdurre nel pallone il gas dall’apertura posta in basso utilizzando l’erogatore secondario. Fare molta attenzione che durante questa fase e la successiva di lancio, non rimanga intrappolata della cima nell’erogatore o in qualche altra parte dell’equipaggiamento, ciò potrebbe causare una pericolosa risalita incontrollata. Una volta che il pallone è arrivato in superficie, recuperare il lasco della cima e metterla in leggera tensione. L’Istruttore deve essere in contatto fisico con l’allievo e con la cima pronto ad intervenire nel caso l’allievo dimostri difficoltà o si presenti un problema con il pallone (es cima intrappolata nell'equipaggiamento, frizione del mulinello, ecc). • Uscita • Togliere e rimettere l’attrezzatura ARA e il sistema di zavorra in superficie • Debriefing • Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 2 AL8 Immersione profonda (40 m) Considerazioni di questa esercitazione: • Pianificazione e programmazione a tabelle U.S. Navy • Calcolo dei consumi di gas • Valutare attentamente le condizioni ambientali, in caso di dubbio cambiare luogo o rinviare l’immersione • Discutere delle procedure per le tappe di sicurezza • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione - a terra • Entrata in acqua • Controlli di superficie in acqua - controllare l’attrezzatura del compagno facendo attenzione ad ogni particolare verificandone il funzionamento. Entrati in acqua, posizionata e controllata l’attrezzatura aggiuntiva (e riuniti in gruppo nel posto e nel modo più comodo, va controllata l’attrezzatura personale) Particolare attenzione va posta a: 1. funzionamento fruste stagna e GAV (attenzione: premere i pulsanti!) 2. posizione e funzionamento del 2° erogatore (se in bocca o passante da parte a parte del petto, se ha un colore particolare colore. Ricorda di provarlo respirandoci) 3. chiusura varie clip e cinture (tirare!) 4. posizione (aperta o chiusa) di eventuale isolatore 5. apertura completa delle rubinetterie (non “mezzo giro indietro”, sentire il fondo corsa!) 6. eventuali perdite d’aria (controllo bolle con immersione della rubinetteria) 7. pressioni (vanno visti i manom, non basta l’OK e respira negli erogatori per controllare eventuali variazioni della pressione che indicherebbe un’anomalia) 8. controlli ai cinghiaggi delle pinne 9. posizionamento strumenti, disposizione maschera, pallone, mulinello, torce ecc.) • Discesa lungo la cima di riferimento (fare eseguire la discesa con l’ausilio di una cima di discesa o seguendo il fondoale a secondo la programmazione dell’immersione e senza oltrepassare la profondità pianificata, nella posizione più confortevole e fisiologicamente migliore, senza perdere il controllo del compagno, del Team, dell’ambiente. Contatto visivo con il compagno, il Team e con la cima/parete. Dispositivo di gonfiaggio del GAV in mano) • Adattamento alla profondità • Esecuzione esercizi in profondità: 1. Osservare gli effetti della pressione sugli oggetti 2. Effettuare un giro subacqueo 3. Verificare che l’allievo controlli profondimetro/computer/orologio e manometro 4. Osservazione oggetti indicati dall’Istruttore (l’Istruttore deve indicare chiaramente uno o più oggetti, o particolari facilmente identificabili,che gli allievi dovranno imparare a memorizzare o annotare sulla lavagnetta o notes subacqueo. Nel debriefing, in seguito, li descriveranno riferendo la quota ed il tempo d’immersione rilevato al momento della segnalazione) • Rispondere ai segnali indicati dall’Istruttore con il sistema del doppio filo (l’Istruttore deve indicare per primo i segnali, ai quali dovrà seguire la risposta dell’allievo, si raccomanda all’Istruttore di enfatizzare i segnali. Vedi descrizione esercitazione precedente) • Contatto con l’erogatore a frusta lunga del compagno (l’Istruttore dovrà essere pronto ad intervenire con la propria FAA lunga, in seguito, a esercizio terminato dovrà verificare che le fruste siano siate riposte 55 Schema 2 AL8 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 1. Pianificazione e programmazione a tabelle U.S. Navy 2. Calcolo dei consumi di gas 3. Valutare condizioni ambientali 4. Procedure per le tappe di sicurezza Briefing Preparazione dell’attrezzatura Vestizione Controllo di sicurezza pre-immersione Entrata in acqua Controlli di superficie in acqua Discesa lungo la cima di riferimento Adattamento alla profondità Esecuzione esercizi in profondità: 1. Controllo profondimetro/ computer/orologio e manometro 2. Annotare i dati: profondità, gas e tempo curva no deco 3. Far notare gli effetti della pressione sugli oggetti 4. Giro subacqueo guidato 5. Osservare oggetti (quota e tempo) Rispondere ai segnali dell’Istruttore (doppio filo) Contatto con l’erogatore a frusta lunga del compagno Non superare la profondità massima pianificata Segnale di fine immersione dato dall’Istruttore Risalita Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m Lancio del pallone Uscita Togliere e rimettere ARA e zavorra in superficie Debriefing Compilazione modulistica 56 • • • • • • • • • correttamente prima di fare proseguire nell’immersione: 1. liberazione rapida della frusta per tutta la sua lunghezza passare l’erogatore alla bocca del compagno, lasciando l’erogatore solo quando si è certi che il contatto sia corretto 2. effettuazione di tre atti respiratori allontanandosi alla massima distanza consentita 3. ripetere invertendo le parti 4. risistemazione reciproca delle fruste lunghe com’erano all’inizio Segnale di fine immersione dato dall’Istruttore Non superare la profondità massima pianificata (vedi descrizione esercitazione precedente) Risalita seguendo il profilo del fondo o di una parete (vedi descrizione esercitazione precedente) Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m Lancio del pallone (da svolgere dopo la sosta di sicurezza. Vedi descrizione esercitazione precedente) Uscita Togliere e rimettere l’attrezzatura ARA e il sistema di zavorra in superficie Debriefing Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 57 DIVER 3 STELLE ✩✩✩ (Guida subacquea - Divemaster) Definizione É un subacqueo con certificazione CMAS-PTA 3 stelle che ha esperienza e responsabilità in acque libere. Al termine del corso, se con esito positivo e se con i requisiti necessari per i Professionisti CMAS-PTA, a secondo delle leggi della località in cui opera come subacqueo è tecnicamente abilitato a: • Organizzare e condurre altri subacquei, di ogni grado, in immersioni in acque libere a tutte le profondità entro i limiti consentiti dal proprio brevetto • Accompagnare gli studenti 1 stella (P1) sotto la supervisione indiretta di un Istruttore CMAS-PTA durante il nuoto in superficie al e dal punto di entrata/per raggiungere il punto d’immersione e rimanere con gli altri studenti mentre l’Istruttore conduce un esercizio, come una risalita o una discesa, con un singolo allievo o con una coppia • accompagnare gli allievi durante le immersioni di addestramento all’orientamento subacqueo del corso 2 Stelle (P2) sotto la supervisione indiretta di un Istruttore CMAS-PTA • Aiutare l’Istruttore per la preparazione delle lezioni rendendo disponibili le necessarie attrezzature per l’addestramento e per la sicurezza • Assistere gli allievi nelle fasi di preparazione delle attrezzature e nell’entrata in acqua, aiutandoli, qualora si rendesse necessario, sempre sotto la supervisione dell’Istruttore • Eseguire la dimostrazione degli esercizi che gli allievi dovranno ripetere, su indicazione dell’Istruttore e controllare gli allievi nel caso dovesse essere l’Istruttore ad effettuarla • Affiancare gli allievi nella dimostrazione di esercizi che dovranno essere eseguiti in coppia • Mantenere la posizione di controllo più appropriata alla situazione cosi come gli verrà indicato dall’Istruttore • Assistere gli allievi nell’uscita dall’acqua, nello smontaggio delle attrezzature e nella loro manutenzione • Assistere un Istruttore CMAS-PTA in stato di Insegnamento durante le sessioni di addestramento in acque confinate ed in acque libere per ogni corso subacqueo CMAS-PTA ad esclusione di quelli professionali • Condurre il programma Skill-Up Date (se in possesso dei requisiti per i Professionisti CMAS-PTA • Utilizzare, durante le immersioni sia personali sia durante le sue funzione di Professionista CMAS-PTA, miscele iperossigenate • Collaborare, professionalmente, con un Diving Center Il Corso P3 CMAS-PTA gioca un ruolo cardine all’interno del sistema CMAS-PTA di educazione subacquea, è il corso di accesso ai livelli professionali nell’addestramento subacqueo. Essi supervisionano le attività subacquee dei subacquei brevettati, di chi pratica lo snorkeling e aiutano gli altri Istruttori durante l’addestramento degli allievi. Questi nuovi professionisti possono influenzare la sicurezza ed il divertimento degli allievi subacquei ed anche dei subacquei brevettati durante l’addestramento e le immersioni. Il Corso richiederà la disponibilità per l’immersione di un diving center. I vari temi svolti del corso, costringerà il subacqueo ad accumulare una larga serie d’esperienze sotto condizioni differenti. Requisiti • Sedici (16) anni compiuti come brevetto non Professionale e diciotto (18) anni compiuti come Professionista CMAS-PTA secondo i requisiti richiesti • Un certificato medico per l’immersione, attestante di essere in condizioni idonee per la pratica dell’attività subacquea. Il certificato medico deve essere rilasciato nei precedenti 12 mesi secondo le normative nazionali e locali vigenti • Aver ottenuto una certificazione CMAS-PTA 2 stelle o equivalente, che abiliti a livello 40 m, per allievi provenienti da didattica non CMAS-PTA l'Istruttore provvederà a una verifica delle abilità • Brevetto Rescue (salvamento) e BLS-D in corso di validità (se non proveniente da corso CMAS-PTA), in caso contrario la certificazione verrà rinnovata frequentando il corso • Brevetto Nitrox diver PTA o equivalente. La certificazione Nitrox Diver PTA può essere acquisita durante il corso P3 ma comunque prima del rilascio del brevetto stesso • Aver effettuato almeno cinquanta (50) immersioni certificate, di cui almeno venti (20) oltre i 30 m, ad esclusione di quelle didattiche conoscenze: • Fisiologia e principi fisici, le cause e gli effetti delle malattie ed incidenti subacquei, la loro prevenzione e trattamento • Primo soccorso di base e tecniche di rianimazione (BLS-D), somministrazione Ossigeno normobarico • Problemi associati alle immersioni profonde, calcolo dei consumi di gas, corretto uso delle tabelle di decompressione • La guida subacquea PTA -CAMS • La scelta dei luoghi d’immersione e i principi per una giusta programmazione 58 Instructor book CMAS-PTA • Principi e pratica della navigazione subacquea • Le basi per una giusta conduzione di piccole imbarcazioni • Conoscenza della flora e fauna marina e potenziali pericoli, importanza della conoscenza delle condizioni del luogo di immersione e climatiche • Responsabilità legali della guida subacquea abilità: • Competenza e famigliarità sulle attrezzature subacquee, e sul loro uso ad ogni profondità • Competenza nell’organizzazione di un gruppo di subacquei per immersioni in qualsiasi luogo • Dimostrare esperienza e sicurezza in ogni condizione ed essere responsabile dell’accompagnamento e della pianificazione di immersione con altri subacquei • Abilità nell’effettuare una procedure di autosoccorso, buona tecnica nel soccorso al compagno di immersioni e trattamento di una vittima (Rescue), prevenire,trattare incidenti e svolgere da modello di comportamento delle capacità di salvataggio per gli allievi in addestramento. NOTA: Si consiglia di far effettuare al candidato P3 un periodo di apprendistato presso un Diving Center (Training Facility PTA) Valutazioni/accertamenti: Il sistema che l’Istruttore CMAS-PTA deve adottare, prevede la valutazione continua dello studente/allievo. La certificazione potrà essere rilasciata solamente se lo studente/allievo dimostrerà di avere raggiunto le capacità richieste. 1. Dimostrare competenza nell’uso della maschera, pinne, snorkel. Entrata in acqua e nuoto per almeno 200 m. In apnea ad una profondità di cinque (5) m effettuare un percorso di almeno 10 m per recuperare un oggetto. 2. Abilità nell’effettuare una procedura di autosoccorso e buona tecnica nel soccorso al compagno di immersione, nuoto senza sosta in superficie per almeno 100 m ed immersione dalla superficie di 20 secondi al massimo seguita da una discesa in apnea a 3 m per recuperare un oggetto di almeno 1,5 kg da trasportare in superficie per almeno 50 m 3. Capacità di nuoto in superficie indossando l’ARA, usando solo lo snorkel, almeno per 200 m 4. Abilità nell’effettuare una procedura di autosoccorso e buona tecnica nel soccorso al compagno d’immersione, seguito da trasporto della vittima 5. Conoscenza dei principali nodi e loro uso per l’attività subacquea 6. Capacità sull’organizzazione di una imbarcazione per immersioni 7. Essere abile a dirigere un gruppo in immersione, mantenendo il controllo dei subacquei, seguendo la pianificazione dell’immersione e il percorso, in qualsiasi condizione e profondità 8. Dimostrare conoscenza delle carte nautiche e subacquee per la selezione ed il raggiungimento dei luoghi d’immersione e per una corretta pianificazione delle procedure d’emergenza. É previsto un test finale (scritto) per stabilire il livello d’apprendimento raggiunto dallo studente/allievo. La valutazione deve essere effettuata dallo stesso Istruttore che ha tenuto il corso o da altro Istruttore di almeno pari livello. É richiesto all’Istruttore possedere almeno una certificazione CMAS-PTA di Secondo Grado (M2 **). Rapporto Istruttore allievi: rapporto massimo 1 a 6 più altri 2 allievi se supportato da uno o più Assistenti certificati. Instructor book CMAS-PTA 59 PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO PER IL CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE 3 ✩✩✩ STELLE CMAS Struttura del corso ➣ 9 lezioni di teoria o distribuite in 18 ore ➣ 1 esercitazione BLS-D con somministrazione di Ossigeno ➣ 5 esercitazioni in acque delimitate ➣ 7 esercitazioni in acque libere a profondità comprese fra i 5 ed i 40 m ➣ Contenuti delle lezioni di teoria corso 3 T1 Tipi di imbarcazione Gommone - Barche a scafo rigido - Conduzione delle imbarcazioni - Rilevamento - Procedure di rilevamento Contromisure per evitare la collisione - Ancore e manovre di ancoraggio - I nodi - Fanali e segnali - Manovre di recupero - Sistema di segnalamento marino - Bandiere - Attrezzature in barca - Attrezzature di sicurezza in barca - Condurre una imbarcazione - Entrare in acqua - Uscire dall’acqua Elementi di meteorologia: Caratteristiche dell’atmosfera - Le nubi - Descrizione delle nubi - Il vento - Brezze - Monsoni - Le perturbazioni atmosferiche - Teoria del fronte tropicale atlantico - Linea di instabilità - La depressione e le nubi - La previsione del tempo - Direzione di provenienza e forza del vento 3 T2 Water Life Support (Salvamento + BLSD): Aggiornamenti Somministrazione di ossigeno normobarico (Appendice Instructor book) - Le parole chiave del wls Il salvataggio: La prevenzione - Il riconoscimento del pericolante Situazioni d’emergenza Problemi di controllo del compagno o del gruppo: Sub disperso Problemi tecnici: Erogatore in autoerogazione continua - L’erogatore non eroga aria - Il GAV perde aria - Il GAV si carica d’aria senza controllo - Perdita della zavorra - Problemi con la muta stagna - Perdita della maschera Problemi fisici: Opotermia - Opertermia - Affanno - Iperventilazione - Crampi Emergenze durante l’immersione: Incidenti che possono verificarsi durante la discesa - Incidenti che possono verificarsi durante l’ immersione Incidenti che possono verificarsi durante la risalita - Incidenti vari 3 T3 Aggressione di un sub in panico - Trasporto del pericolante al sicuro: ➣ ATTENZIONE L’esecuzione dell’esercizio: “traino del pericolante incosciente ma con attività respiratoria, pagina 48 del manuale allievo P3, può essere eseguita anche come segue: Subacqueo affaticato (trasportare un subacqueo affaticato prendendo da dietro le rubinetterie della bombola o con presa laterale con la mano destra del soccorritore posizionata sotto il braccio destro dell’infortunato sollevando il mento per tenerlo fuori dall’acqua - assicurare il costante controllo della situazione e parlare all’infortunato - eseguire solo dopo aver messo in sicurezza e in assetto positivo l’infortunato. L'esecuzione dell'esercizio: “traino del pericolante incosciente e senza attività respiratoria”, pagina 48 del manuale allievo P3, è cambiata secondo quanto segue: Presa da sotto il collo della vittima con la mano destra (sinistra in caso di mancini) estensione del capo con la mano sinistra (destra). Questa presa facilita l’estensione del capo, tenere il viso fuori dall’acqua, la somministrazione della ventilazione ed il trasporto. Durante l’insufflazione d’aria è necessario non appoggiarsi alla vittima onde evitare di sommergerlo Controllo dello stato di coscienza - Richiesta d’assistenza - Controllo dell’attivita’ respiratoria -Respirazione artificiale bocca - Bocca in movimento - Traino del pericolante sulla superficie dell’acqua - Issaggio del pericolante sulla barca - Issaggio del pericolante sulla terra ferma - Situazioni particolari - Primo soccorso a secco DMP - Diving Medical Pack DPE - Diving Prevention Equipment - Ricerca e Recupero: Identificazione dell’area di ricerca - Selezione delle tecniche di ricerca - Schema di ricerca Percorsi di ricerca: Percorso ad "u" - Percorso quadrato - Percorso circolare - Percorso controllato dalla superficie - Recupero dell’oggetto Instructor book CMAS-PTA 60 3 T4 Attrezzature: Funzionamento di un compressore - I filtri di un compressore - Controlli al compressore - Procedure operative di ricarica - Uso di una unità di stivaggio aria - Registrazioni e obbligazioni legali Ripasso attrezzatura: Controllo attrezzatura - Manutenzione attrezzatura 3 T5 Ripasso conoscenze fisica e fisiologia 3T6 Introduzione alla decompressione e alle tecniche di immersione avanzate INTEGRARE CON ARGOMENTO CORSO TEK-IN/DECOMPRESSION PTA 3 T7 La Guida Subacquea CMAS-PTA/ mansione di accompagnatore/assistenza all’Istruttore: Partecipanti: controllare l’equipaggiamento (funzionalita’ e funzionamento) - Luogo - Attrezzature - I mezzi - Briefing - Immersione - Chiusura Programmare un’immersione: Conoscenza requisiti di una corretta pianificazione, conoscere la posizione dei subacquei e dell’accompagnatore, pianificare la durata dell’immersione - Adattare la pianificazione al luogo d’immersione Programmare un’immersione di specialità: Corrente - Notturna - Relitto - Nitrox Collaboratore di un centro d’immersione: Come preparare una mappa d’immersione - Pianificare e preparare una immersione - Redigere un piano d’emergenza 3 T8 Uso di miscele iperossigenate (nitrox 22-40 % O2) integrazione con Corso Nitrox PTA 3 T9 Introduzione alla conoscenza degli Standard CMAS-PTA . Accenno alle tecniche di comunicazione e introduzione alle lezioni teorico/pratico (fare riferimento alle Slide corso Istruttore CMAS-PTA) ➣ Contenuti delle lezioni pratiche ACQUE CONFINATE 3 AC1 - 3 AC2 Schema 3 AC1 - 3 AC2 Circuito degli esercizi: 1. Assemblare, regolare, preparare, indossare e smontare l’attrezzatura l’ARA 2. Controllo di sicurezza pre-immersione 3. Entrata in acqua profonda 4. Controllo dell’assetto in superficie 5. Scambio aeratore/erogatore – erogatore/aeratore 6. Discesa (5 punti) 7. Recupero e Svuotamento dell’erogatore 8. Togliere, rimettere e svuotare la maschera 9. Esaurimento dell’aria e Uso della fonte d’aria alternativa da fermi 10. Respirazione da un erogatore in erogazione continua 11. Pivoting sulle pinne (assetto neutro) 12. Risalita (5 punti) 13. Togliere e rimettere la cintura di zavorra in superficie 14. Risalita d’emergenza controllata nuotando 15. Hovering senza movimenti 16. Nuoto subacqueo senza la maschera 1. Assemblare, indossare e smontare l’attrezzatura l’ARA 2. Controllo di sicurezza pre-immersione 3. Entrata in acqua profonda 4. Controllo dell’assetto in superficie 5. Scambio aeratore/erogatore – erogatore/aeratore 6. Discesa (5 punti) 7. Recupero e Svuotamento dell’erogatore 8. Togliere, rimettere e svuotare la maschera 9. Esaurimento dell’aria e Uso della FAA 10. Respirazione da un erogatore in erogazione continua 11. Pivoting sulle pinne (assetto neutro) 12. Risalita (5 punti) 13. Togliere e rimettere la cintura di zavorra in superficie 14. Risalita d’emergenza controllata nuotando Instructor book CMAS-PTA 17. 18. 19. 20. 21. 22. Togliere e rimettere la cintura di zavorra sott’acqua Togliere e rimettere l’unità ARA sott’acqua Togliere e rimettere l’unità ARA in superficie Respirazione in coppia da fermi (donatore e ricevente) Utilizzo frusta lunga (1,50/2,10 cm) Lancio del pallone gonfiabile L’Istruttore dovrà utilizzare la tabella valutazione acque confinate libere per valutare l'esecuzione degli esercizi 61 15. Hovering senza movimenti 16. Nuoto subacqueo senza la maschera 17. Togliere e rimettere la cintura di zavorra sott’acqua 18. Togliere e rimettere l’unità ARA sott’acqua 19. Togliere e rimettere l’unità ARA in superficie 20. Respirazione in coppia da fermi (donatore e ricevente) 21. Utilizzo frusta lunga 22. Lancio del pallone gonfiabile 3 AC3 Schema 3 AC3 Prova Salvamento/Rescue (come da esercitazioni corso P2) Questa esercitazione ha tre obiettivi: I. Valutare che il candidato P3 sia in grado di eseguire un salvataggio in una eventuale emergenza II. Accrescere le abilità di salvataggio III. Prepararsi ad un livello di addestramento superiore partecipando al corso quattro stelle (P4) CMAS - PTA L’esercizio consiste nel simulare un'operazione di salvataggio di un subacqueo che non risponde e che non respira. L’esercitazione può essere valutata come: fallita o superata. • • • • • Si può condurre questo esercizio in acque confinate nei seguenti modi: 1. la “vittima” indossa l’attrezzatura ARA completa, si deve trovare immerso a distanza di circa 25 m dal candidato P3 che si sta valutando 2. Al segnale dell’Istruttore, il candidato P3, entra in acqua, localizza la vittima e la porta in superficie, dopo averla controllata incomincia la respirazione artificiale, inizia a trainarla, rimuovendo i pesi sia del pericolante che i propri, rimuove la maschera e l'unità Ara ed infine trascina la vittima fuori dall'acqua con il metodo più sicuro. (È consentita l’assistenza di altri subacquei per recuperare l’attrezzatura che viene tolta ed evitare che si possa perdere.) 3. Per poter considerare positivamente la prova di Salvamento/Rescue il candidato P3 deve avere eseguito positivamente i seguenti passaggi: a. in superficie, è stata stabilita la galleggiabilità della vittima? b. il soccorritore ha guardato, ascoltato e sentito il respiro? c. sono state aperte le vie aree e date due lente insufflazioni? d. ha chiamato aiuto? e. è stata usata una tecnica efficace di respirazione artificiale in acqua? f. sono state protette le vie aeree della vittima? g. la ventilazione è stata praticata senza interruzioni e svolta con regolarità? h. si è eseguito il salvataggio senza nessuna assistenza eccetto all’uscita? 3 AC4 Prova di abilità- Scambio dell’attrezzatura Obiettivo: risolvere dei problemi con imprevisti e sotto stress, mettendo in condizione i candidati P3 di dimostrare le loro esperienze, conoscenze e adattabilità, doti essenziali per svolgere al meglio un futuro ruolo di leadership. I candidati P3 devono: dimostrare l’abilità nel risolvere imprevedibili problemi sott’acqua, scambiando tutta l’attrezzatura (ad eccezione della muta e dei piombi) con il compagno, respirando in coppia da un solo erogatore Procedure: L’esercitazione deve essere svolta a coppie: ciascuno dei partecipanti deve disporre di attrezzatura subacquea completa. Nell’acqua più profonda, i candidati P3 iniziano con la respirazione a coppia, poi passano a scambiarsi tutta l’attrezzatura eccetto la muta e le cinture dei piombi. Quando lo scambio è completo, l’Istruttore deve indicare ai candidati P3 di ritornare in superficie mentre continuano la respirazione in coppia • • • • • • • • Briefing Vestizione attrezzatura ARA Controllo personale e di coppia Entrate in acqua Eliminazione dei crampi Subacqueo affaticato/cosciente Subacqueo in panico Respirazione in coppia con l’uso della FAA, statico Respirazione in coppia in movimento Risalita in emergenza pinneggiando Prove di recupero e sollevamento del compagno Gestione di un a vittima non cosciente in superficie In superficie issare la vittima e trasporto a secco Pratica di Primo Soccorso con metodo BLS a terra Tempo per fare pratica • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica Schema 3 AC4 Prova di abilità - Scambio dell’attrezzatura 62 Instructor book CMAS-PTA 3 AC5 Schema 3 AC5 Prove di resistenza (ogni prova deve essere completata e superata positivamente, in caso contrario deve essere ripetuta sino ad un esito completo e positivo prima della fine del corso per ottenere la certificazione). Queste prove sono finalizzate a verificare l'efficienza fisica e preparazione in quanto un subacqueo certificato P3 (con funzioni di Accompagnatore subacqueo/Divemaster) deve essere in grado di aiutare se stesso per potere essere pronto ad aiutare gli altri 1. Nuoto in superficie per almeno 400 m senza sussidi, secondo qualsiasi stile o combinazione di stili in un massimo di tempo di 18 minuti 2. Sostentamento in superficie, a corpo libero, con uso della sole gambe (movimento rana in verticale) per 3 minuti e ulteriori 2 minuti a braccia fuori dall’acqua 3. Trasporto di un subacqueo inerme senza attrezzatura a corpo libero (Questa è una capacità di nuoto da valutare non una prova di Rescue o a tempo. Se il candidato P3 si ferma, l’esercizio è incompleto e deve essere ripetuto) 4. Entrata in acqua con pinne –maschera-aeratore, nuotare per almeno 400 m in un tempo massimo di 18 minuti 5. In apnea (con pinne –maschera-aeratore) sino ad una profondità massima di 3 m effettuare un percorso orizzontale di almeno 10 m per recuperare un oggetto 6. Procedura di soccorso al compagno di immersione (nuoto veloce in superficie per almeno 50 m ed discesa in apnea (massimo 3 m) per recuperare un infortunato da trasportare in superficie per almeno 50 m con insufflazione bocca/bocca – Pocket Mask) 7. Nuoto in superficie indossando l’ARA, usando solo l’aeratore, almeno per 100 m 8. Trasporto di un subacqueo inerme (con l’attrezzatura ARA completa indossata, il candidato P3 deve trainare o spingere un subacqueo inerme che indossa l’attrezzatura ARA completa in superficie per 50 m senza fermarsi e senza assistenza in un tempo massimo di 5 minuti) Prove di resistenza 1. Nuoto in superficie/400 m. Tempo max 8’ 2. Sostentamento. Tempo max 3’ + 2’ braccia fuori dall’acqua 3. Trasporto a corpo libero 4. Nuoto per 400 m (pinne - maschera-aeratore). Tempo max 18’ 5. In apnea (pinne - maschera - aeratore) a. Max Prof 3 m, percorso orizzontale di 10 m b. Recupero oggetto 6. Soccorso al compagno di immersione. Nuoto in superficie 50 m discesa in apnea (max 3 m) recupero infortunato trasporto in superficie per 50 m insufflazione bocca/bocca - Pocket Mask 7. Nuoto in superficie con ARA, respirare da aeratore, 100 m 8. Trasporto sub inerme (in superficie per 50 m). Tempo max 5’ NOTA: è consentito al candidato P3 di fermarsi durante l’esecuzione degli esercizi ha tempo per riposare ma senza sostenersi e senza utilizzare mezzi di sostentamento: ciò non interrompe il conteggio del tempo e gli esercizi devono essere portati a termine o ripetuti ACQUE LIBERE Conduzione di piccole barche: da svolgere presso un diving center in concomitanza con una o più sessioni di addestramento • Controllo e preparazione di una imbarcazione da immersione • Varare, caricare, partire, lasciare l’ormeggio o la banchina (opzionale) • Operazioni di sicurezza in mare • Tecniche per immersione, come seguire i subacquei dalla superficie, come issarli a bordo • Procedure di emergenza • Ritorno all’ormeggio o alla banchina (opzionale) Instructor book CMAS-PTA 63 3 AL1 Schema 3 AL1 Navigazione subacquea - come esercizio navigazione corso P2 Uso della bussola a terra – Uso della bussola in immersione – Pianificazione esecuzione di un percorso subacqueo con navigazione naturale e con bussola Navigazione subacquea - come esercizio navigazione corso P2 3 AL2 Schema 3 AL2 Prova di autocontrollo, Salvamento/Rescue - Rapporto post-incidente come esercitazione WLS corso P2 Prova di autocontrollo in una simulazione di rescue e gestione di un emergenza subacquea con applicazione, simulata, di BLS-D (l’uso del defribrillatore è opzionale) e relativa somministrazione di Ossigeno gestione report post incidente Talvolta, pur avendo adottato la miglior pianificazione e cura possibile nella prevenzione del rischi, può accadere che capiti un incidente, per tale motivo diventa di fondamentale importanza tutto ciò che viene fatto prima e dopo. Un subacqueo P3 CMASPTA deve essere addestrato e preparato a fornire una rapida e competente assistenza sul luogo dell’incidente. La prima responsabilità è quella di prestare il primo soccorso e attivare il sistema di emergenza. Se si sospetta una patologia da decompressione, contattare il DAN (Divers Alert Network) o altri servizi di emergenza subacquea. Alcune procedure devono essere seguite per poter documentare gli avvenimenti sul luogo dell’incidente, sia che vi siamo stati coinvolti direttamente, sia che ne siamo solo testimoni. Il Rapporto Incidente viene utilizzato per trasmettere queste informazioni alla sede PTA. Tali informazioni, inoltre, dovrebbero essere fornite rapidamente alla compagnia assicuratrice, la quale, a seconda del tipo di incidente, potrebbe chiederci di contattare direttamente il nostro rappresentante legale. Le autorità locali potrebbero giungere sul luogo dell’incidente per raccogliere informazioni. È nostra responsabilità, oltre che nel nostro interesse, cooperare pienamente con le loro indagini. Prova di autocontrollo, Salvamento/ Rescue - rapporto post incidente • Briefing • Preparazione dell’attrezzatura • Vestizione • Controllo di sicurezza pre-immersione • Svolgimento dell’esercitazione nello scenario predisposto: - ricerca e recupero dell’infortunato - trasporto in superficie e a terra - trattamento BLS • Uscita • Debriefing • Compilazione modulistica NOTA: il Rapporto Incidente è un mezzo che serve SOLO per poter raccogliere dati e informazioni. Questo rapporto DEVE essere utilizzato solo ed esclusivamente da chi lo ha redatto. Per stendere un rapporto ci si deve limitare a fornire solo informazioni sui fatti di cui si è stati personalmente testimoni e perciò documentabili senza fare supposizioni o speculazioni. Opinioni personali vengono spesso usate fuori dal loro contesto e in circostanze legali. Pensieri esternati con le migliori intenzioni possono essere mal interpretati falsati e causare seri danni sia alla vittima cosi come a chi è stato coinvolto nell'incidente. Subito dopo un incidente, ci si trova in stato di stress emotivo, sarebbe pertanto meglio evitare di rispondere a domande fatte da estranei tranne a quelle poste dalla polizia o dalle autorità giudiziarie. Nel rispondere alle domande si deve evitare di fare supposizioni o congetture, ma ci si deve attenere solamente ai fatti di cui si è stati testimoni in prima persona, soprattutto se non si è visto personalmente cosa ha causato l’incidente, non bisogna dare informazioni al riguardo. Fatevi rilasciare una dichiarazione (verbale) dalle autorità competenti al termine delle indagini. Informazioni necessarie da raccogliere: Fornire il maggior numero di informazioni possibili sull’accaduto Descrivere quando ci si è accorti del problema Dove si trovava la vittima (profondità, luogo, ecc.) La vittima aveva qualche parte dell’attrezzatura posizionata in modo insolito o fuori posto (esempio l’erogatore fuori di bocca ecc.) Cosa è stato fatto quando si è intervenuti nella situazione d’emergenza Cosa si è personalmente visto dell’accaduto? Che tipo di intervento di primo soccorso è stato utilizzato Instructor book CMAS-PTA 64 É stato necessario somministrare l’ossigeno d’emergenza La persona si presentava cosciente o no. Respirava o no É stato chiamato il 118 (assistenza medica d’emergenza) o altro servizio d’emergenza, a che ora è stato chiamato, quando ha risposto e quali interventi sono stati visti effettuare L’attrezzatura della vittima è stata recuperata e in tale caso, se è stata personalmente controllata, descrivere se funzionava correttamente e quanto gas conteneva la bombola Non smontare l’attrezzatura della vittima. Qualcuno appositamente incaricato dovrà verificare se l’attrezzatura era funzionante. Le autorità giudiziarie potrebbero richiederne il sequestro 3 AL3 Schema 3 AL3 Ricerca e recupero in immersione • Identificazione dell’area di ricerca • Selezione delle tecniche d’impiego • Preparazione dei materiali • Briefing • Piano di ricerca, localizzazione dell’oggetto • Valutazione e scelta delle apparecchiature di sollevamento • Assicurare l’oggetto e portarlo in superficie • Portare l’oggetto fuori dall’acqua o in altra posizione • Tempo per fare pratica • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica • • • • • L’Istruttore responsabile del corso deve valutare che, durante l’esecuzione delle esercitazioni facente funzione di accompagnatore, il candidato P3 raggiunga questi determinati obiettivi: 1. Valutare le condizioni ambientali e dei subacquei 2. Effettuare appropriati briefing pre-immersione sul luogo d’immersione 3. Controllare, registrare e coordinare le coppie che entrano ed escono dall’acqua. 4. Risolvere o prevenire i problemi del subacqueo Se si assiste un Istruttore: 1. Partecipare alla preparazione di un luogo di addestramento in acque libere 2. Risolvere o prevenire i problemi degli allievi, qualora dovessero insorgere Cosa fare prima dell’immersione • Verificare le condizioni d’immersione • Descrivere la pianificazione dei limiti dell’immersione (tempo, profondità, distanza, scorta d’aria ) per le condizioni previste • Descrivere il luogo d’immersione (pericoli, punti di interesse, requisiti speciali) • Verificare l’equipaggiamento dei partecipanti come richiesto dalla programmazione • Riassumere brevemente ai partecipanti le tecniche di entrata e d’uscita e le tecniche locali • Verificare che le coppie siano formate • Contare le coppie che entrano ed escono dall’acqua. • Verificare che venga effettuato il controllo preimmersione • Ripassare le comunicazioni, le procedure di emergenza e le procedure di ritorno Identificazione dell’area di ricerca Selezione delle tecniche d’impiego Preparazione dei materiali Briefing Piano di ricerca, localizzazione dell’oggetto • Valutazione e scelta delle apparecchiature di sollevamento • Assicurare l’oggetto e portarlo in superficie • Portare l’oggetto fuori dall’acqua o in altra posizione Tempo per fare pratica • Sosta di sicurezza di 3 minuti a 5 m • Uscita dall’acqua • Riporre l’attrezzatura • Debriefing • Compilazione modulistica Instructor book CMAS-PTA 65 Cosa fare durante l’immersione • Supervisionare il gruppo da un punto di osservazione appropriato • Fornire, se richiesto efficaci dimostrazioni degli esercizi • Risolvere positivamente i problemi che possono presentarsi • Mantenere tutte le attività organizzate sotto controllo Cosa fare dopo l’immersione • Identificare i problemi e fornire le soluzioni • registrare le immersioni sul libretto dei partecipanti Procedure: 1. L’Istruttore deve scegliere un luogo di immersione conosciuto ed appropriato per le immersioni assegna ai partecipanti ruoli e compiti (accompagnatori, subacquei partecipanti). Se vi partecipano molti candidati P3, potranno alternarsi nei diversi ruoli in modo tale che tutti possano svolgere l’esercitazione 2. L’Istruttore deve assegnare ai partecipanti, che simulano il ruolo di “subacqueo partecipante”, compiti di vario tipo e problemi associati ad essi ( ad esempio: uno subacqueo che non mantiene il sistema di coppia deve essere richiamato ecc) 3. L’Istruttore deve guidare i candidati P3 a valutare il luogo d’immersione ed i subacquei e a scegliere un punto vantaggioso di osservazione e supervisione in acqua 4. L’Istruttore deve controllare che i candidati P3 facciano il briefing al gruppo, formino le coppie, dirigano i controlli pre-immersione 5. In acqua, i candidati P3 devono accompagnare i subacquei, risolvendo i problemi qualora dovessero insorgere 6. Dopo l’immersione, i candidati P3 devono completare l’esercitazione con un debriefing. Poi l’Istruttore eseguirà il debriefing al gruppo, e in seguito con ogni singolo candidato P3 sulle sue prestazioni 7. Quando il candidato P3 assiste un Istruttore durante un corso, l’Istruttore chiederà privatamente al candidato P3 informazioni circa l’esecuzione degli allievi, questa pratica è utile per sviluppare, in ogni candidato P3, la valutazione delle prestazioni di un subacqueo brevettato NOTA: L’esperienza, come accompagnatore di subacquei, che il candidato P3 deve raggiungere nelle prossime esercitazioni, può essere condotta presso un Diving Center o anche una scuola/associazione subacquea (si consiglia un Trainig Facility PTA) durante le attività da esse svolte. Il periodo di apprendimento ed addestramento presso queste strutture viene definito come periodo di praticantato 3 AL4 Schema 3 AL4 Immersione Funzione di Accompagnatore – realizzazione di una mappa – redigere un piano di assistenza Durante l’esecuzione di quest’esercitazione, candidati P3 sceglieranno un luogo adatto ad effettuare un’immersione di gruppo e disegnare una mappa da utilizzare durante il briefing. Quest’esercitazione ha lo scopo di addestrare e fornire l’esperienza utile in parecchie abilità: • creare mappe di supporto durante il briefing • pianificare un’immersione • navigazione subacquea • uso di strumenti di ricerca • ➣ I candidati P3 devono: 1. Esaminare il luogo d’immersione assegnato dall’Istruttore (caratteristiche e dettagli) 2. Creare una mappa del luogo d’immersione (rilievi subacquei, i punti importanti e di interesse, zone di entrata/uscita eventuali potenziali pericoli) • • • • • • • • • Preparare una mappa subacquea del luogo d’immersione Redigere un piano di emergenza Pianificare l’immersione Procedure d’emergenza Briefing Composizione delle coppie e del gruppo Controllo dell’equipaggiamento Posizione dei subacquei Immersione guidata Debriefing Instructor book CMAS-PTA 66 ➣ Procedure L‘Istruttore per assegnare i luoghi di immersione ai candidati P3 deve: 1. cercare un luogo in cui i candidati P3 abbiano poco o nessuna familiarità 2. enfatizzare l’importanza della pianificazione dell’immersione 3. ricordare che occorre essere il più precisi possibile 4. discutere con i candidati il lavoro svolto ➣ Come preparare un Piano di assistenza in un’emergenza Ogni candidato P3 deve personalmente preparare un Piano di assistenza per un’emergenza del luogo prescelto per l’immersione. Il piano deve includere: 1. Recapito telefonico centro medico d’emergenza (118) 2. Recapito telefonico autorità locali preposte all’evacuazione di un subacqueo ferito (118 – 1530 soccorso in mare – 115 vigili del fuoco - Dan emergenze nazionali 800-279802) 3. Sistemi di comunicazione necessari, (telefonia mobile – frequenza radio soccorso in mare canale 16) 4. Se il Piano d’emergenza presentato dal candidato P3 fosse incompleto, deve essere rivisto e completato • • • • • • • • • • Preparare una mappa subacquea del luogo d’immersione Redigere un piano di emergenza Pianificare l’immersione Procedure d’emergenza Briefing Composizione delle coppie e del gruppo Controllo dell’equipaggiamento Posizione dei subacquei Immersione guidata Debriefing 3 AL5 Schema 3 AL5 Immersione di esperienza notturna con funzione di accompagnatore Procedere come specificato nell’immersione di esperienza del corso Due Stelle (P2) • 3 AL6 Schema 3 AL6 Immersione di esperienza relitti con funzione di accompagnatore Procedere come specificato nell’immersione di esperienza del corso Due Stelle (P2) • 3 AL7 Schema 3 AL7 Immersione di esperienza profonda (massimo 30 m) con funzione di accompagnatore Procedere come specificato nell’immersione di esperienza del corso Due Stelle (P2) • Uso del compressore: da svolgere presso un diving center o un centro di ricarica Controllo - Procedure di accensione - Ispezione della bombola - Connessione della bombola al compressore - Operazioni di ricarica - Uso di un gruppo di stivaggio ad aria - Operazioni di spegnimento e disconnessione Manutenzione filtro dell’aria Procedere come specificato nell’immersione di esperienza del corso Due Stelle (P2) Procedere come specificato nell’immersione di esperienza del corso Due Stelle (P2) Procedere come specificato nell’immersione di esperienza del corso Due Stelle (P2) Instructor book CMAS-PTA SKILL UPDATE Requisiti Rapporto Istruttore allievi: rapporto massimo 1 a 4 PROGRAMMA DI INSEGNAMENTO PER IL CONSEGUIMENTO DELL’AGGIORNAMENTO Struttura del corso lezioni di teoria non obbligatorie, da valutare dopo colloquio informativo, esercitazioni in acque delimitate consigliate, 2 esercitazioni in acque libere a profondità comprese fra i 6 ed i 18 m Contenuti del corso: Preparazione e assemblaggio dell’attrezzatura ARA: Posizione della bombola GAV Erogatore Indossare l’attrezzatura ARA: Ordine di vestizione Indossare l’attrezzatura in piedi Indossare l’attrezzatura seduti Indossare l’attrezzatura in acqua Entrate in acqua: Da gommone o natante Da un bordo alto In superficie: Controllo dell’assetto Svuotare la maschera Recupero dell’erogatore 67 In immersione: Controllo dell’assetto Svuotare la maschera Recupero dell’erogatore Pinneggiare in immersione Assetto Pendolo Segnali Lancio del pallone gonfiabile Procedure di sicurezza: Respirazione in coppia con fonte d’aria alternativa Sgancio della cintura di zavorra Procedure di risalita: Risalita con respirazione in coppia alternata Risalita in coppia con fonte d’aria alternativa Risalita in emergenza pinneggiando Risalita in emergenza in assetto positivo Manovre con la cintura di zavorra in acqua Attrezzatura in acqua: Indossare l’attrezzatura in acqua Scambio dell’attrezzatura Uscita dall’ acqua Manutenzione delle attrezzature 68 Instructor book CMAS-PTA Corsi Professionali DIVER 4 STELLE ✩✩✩✩ (Assistente Istruttore) Definizione É un subacqueo, che ha ricevuto addestramento e sviluppato esperienza atta alla direzione e conduzione, in autonomia, di subacquei brevettati, nonché nell'affiancamento di un Istruttore durante le lezioni di teoria, tenere parti di essa sotto la supervisione diretta dell’Istruttore) e di assisterlo durante le lezioni in acque confinate e libere, aumentandone il rapporto studente /Istruttore Al termine del corso, se con esito positivo e se con i requisiti necessari, a secondo della legislazione in cui opera come subacqueo (assicurazione RC ecc..) in regola con la quota associativa a PTA può: • organizzare e condurre altri subacquei, di ogni grado, in immersioni in acque libere a tutte le profondità entro i limiti consentiti dalle immersioni ricreative • assistere un Istruttore CMAS-PTA in stato di Insegnamento durante le sessioni di addestramento in acque confinate ed in acque libere per ogni corso subacqueo CMAS-PTA ad esclusione di quelli professionali • accompagnare gli studenti 1 stella (P1) sotto la supervisione indiretta di un Istruttore CMAS-PTA durante il nuoto in superficie al e dal punto di entrata/per raggiungere il punto d’immersione e rimanere con gli altri studenti mentre l’Istruttore conduce un esercizio, come una risalita o una discesa, con un singolo allievo o con una coppia • accompagnare gli allievi durante le immersioni di addestramento del corso 2 Stelle (P2) o di Specialità sotto la supervisione indiretta di un Istruttore CMAS-PTA • se un diver 4 stelle (P4) è brevettato come diver di specialità tecnica, dopo uno specifico aggiornamento, secondo le linee guida della medesima specialità, tenuto da un Istruttore tecnico PTA, può diventare assistente Istruttore di specialità • condurre le lezioni di teoria di qualsiasi corso subacqueo CMAS-PTA sotto la supervisione indiretta di un Istruttore CMAS-PTA. L’Istruttore CMAS-PTA deve accertare personalmente il grado di esposizione del candidato Assistente Istruttore; • presentare gli esercizi di addestramento iniziali, durante le immersioni in Acque Confinate, presenta gli esercizi sotto la diretta supervisione di un Istruttore CMAS-PTA in stato di insegnamento. Requisiti 1. Diciotto (18) anni compiuti 2. Un certificato medico per l’immersione, attestante di essere in condizioni idonee per la pratica dell’attività subacquea. Il certificato medico deve essere rilasciato nei precedenti 12 mesi secondo le normative locali vigenti 3. Aver ottenuto una certificazione CMAS-PTA 3 stelle o equivalente 4. Oppure essere Assistente Istruttore Tecnico PTA 5. Aver effettuato almeno ottanta (80) immersioni certificate 6. Presentare la documentazione riguardante l’addestramento nel BLS-D e Uso Ossigeno per emergenze subacquee, in corso di validità (se non proveniente da corso CMAS-PTA), in caso contrario la certificazione verrà rinnovata frequentando il corso 7. Brevetto Nitrox diver 8. Oppure Assistente Tecnico PTA Istruttore abilitato all’insegnamento: Istruttore 2 stelle (M2) Contenuti del corso • Cenni delle tecniche di comunicazione • Come condurre una lezione di teoria • Come assistere un Istruttore in acque confinate e acque libere • Affiancare un' Istruttore per l'intera durata di un corso Diver Valutazioni Il sistema che l’Istruttore CMAS-PTA deve adottare, prevede la valutazione continua dello studente/allievo. La certificazione potrà essere rilasciata solamente se lo studente/allievo dimostrerà di avere raggiunto le capacità richieste L’allievo/studente dovrà dimostrarsi abile nell’organizzazione di immersione ed altre attività subacquee in particolari situazioni di stress e in procedure di emergenza. Dimostrare inoltre conoscenza dell’ambiente marino. L’istruttore M3 che conduce il corso deve comunicare al candidato Assistente Istruttore che al momento dell’iscrizione al corso la sua prestazione sarà valutata anche sotto l’aspetto Pisco/Attitudinale. La valutazione positiva del profilo di un candidato Assistente Istruttore è vincolante per il rilascio del brevetto É previsto un test finale (scritto) per stabilire il livello d’apprendimento raggiunto dallo studente/allievo. La valutazione deve essere effettuata dallo stesso Istruttore che ha tenuto il corso o da altro Istruttore di almeno pari livello. Instructor book CMAS-PTA 69 ISTRUTTORE 1 STELLA - M1 ✩ Definizione Un subacqueo con certificazione M1 CMAS-PTA o equivalente che ha acquisito conoscenza ed esperienza in immersioni di ogni livello ed è competente in ogni pratica istruzionale. É qualificato per: • organizzare e condurre altri subacquei, di ogni grado, in immersioni in acque libere a tutte le profondità entro i limiti consentiti dalle immersioni ricreative • Acquisire progressivamente esperienza, se affiancato da un Istruttore di livello più elevato • gestire e brevettare autonomamente il corso Scuba Diver • gestire e brevettare autonomamente il corso 1 Stella (P1) Se supervisionato da un Istruttore di secondo grado M2, un Istruttore Subacqueo M1 può guadagnare progressivamente esperienza nell'insegnare le conoscenze teoriche e visionare le esercitazioni di Acque Confinate e Acque Libere durante un Corso P2 e P3. La qualifica Istruttore M1 è il primo livello per gli Istruttori CMAS-PTA conseguito per le immersioni professionali. Durante l’addestramento, i candidati Istruttori ripassano gli Standard e le Procedure CMAS-PTA, gli scopi e la metodologia d’insegnamento, migliorano le abilità nell’insegnamento, le abilità subacquee e le conoscenze sulla teoria dell’immersione. Il brevetto si acquisisce dopo aver superato con successo un Instructor Examination (IE). Se già in possesso di una certificazione Diver Nitrox PTA, o equivalente, possono essere qualificati come Istruttore Nitrox PTA, con un ulteriore aggiornamento durante un I.P. (Instructor Program). Requisiti • Diciotto (18) anni compiuti • Presentare la documentazione riguardante l’addestramento nel BLS-D e Uso Ossigeno per emergenze subacquee, in corso di validità (se non proveniente da corso CMAS-PTA), in caso contrario la certificazione verrà rinnovata frequentando il corso • Un certificato medico per l’immersione, attestante di essere in condizioni idonee per la pratica dell’attività subacquea. Il certificato medico deve essere rilasciato nei precedenti 12 mesi secondo le normative locali vigenti • Polizza assicurativa RC come previsto dal Book S&P • Essere certificato 3 stelle CMAS-PTA o equivalente (corso Istruttore completo) • Oppure essere certificato 4 stelle CMAS-PTA o equivalente (corso Istruttore ridotto) • Aver effettuato almeno cento (100) immersioni certificate, di cui almeno 24 negli ultimi 12 mesi • Oppure essere Istruttore Tecnico PTA Contenuto del corso 1. L’equipaggiamento usato nell’istruzione subacquea 2. Standard CMAS-PTA 3. I rischi legali dell’Istruttore subacqueo 4 Conoscenze dell’industria subacquea 5. Conoscenze di marketing 6. I principi dell’insegnamento 7. Il processo di apprendimento 8. I processi istruzionali applicati all’insegnamento della subacquea 9. Sicurezza nel controllo e nella conduzione di allievi in acque confinate 10. Abilità nell’Istruzione ad un gruppo di allievi in acque libere 11. Correttezza nell’insegnamento dei contenuti nei corsi P1 CMAS-PTA 12. Qualità comunicative degli allievi 13. Principi di Human Factor 14. Educazione alla promozione dei Corsi Tecnici PTA 15. Tecniche d’insegnamento 16. Dimostrazione di capacità 17. Immersioni con miscele iperossigenate (22-40% O2, qual'ora il candidato Istruttore debba essere abilitato anche come Istruttore di Specialità Nitrox Base PTA) 18. Aggiornamento Rescue e BLS-D Valutazioni Il sistema che l’Istruttore CMAS-PTA deve adottare, prevede la valutazione continua dello studente/allievo. La certificazione potrà essere rilasciata solamente se lo studente/allievo dimostrerà di avere raggiunto le capacità richieste 1. 2. 3. 4. Dimostrare sicurezza nel controllo e nella conduzione di un gruppo di subacquei in acque confinate Dimostrare abilità nell’Istruzione ad un gruppo di allievi in acque libere Dimostrare correttezza nell’insegnamento dei contenuti dei Corsi P1 Dimostrare qualità comunicative con allievi 70 Instructor book CMAS-PTA Istruttore abilitato all’insegnamento: Istruttore M3 Contenuti delle lezioni di teoria • Introduzione • Logistica e programma di lavoro • Requisiti richiesti per essere un Istruttore CMAS-PTA • Il processo di formazione di un Istruttore PTA-CMAS • CMAS (cos’è) • PTA (cos’è) • PTA nel ricreativo, i motivi di una scelta • Corsi tecnici PTA • Standard CMAS • Sussidi didattici CMAS-PTA: - Linee Guida dei corsi - Slide - Richiesta brevetto on-line - Grafica brevetti • La comunicazione nella didattica • Tecniche d’insegnamento: - Teoria - Acque Confinate - Acque Libere • Come viene valutato un candidato Istruttore M1 • Schede di valutazione teoriche/pratiche • La gestione del rischio, aspetti legali • La subacquea: l’evoluzione e l’aspetto moderno • Marketing • Principi di Human Factor • Immersioni con miscele iperossigenate (22-40 % O2), Teoria e insegnamento di un corso di Specialità Nitrox Diver PTA Contenuti delle lezioni pratiche • Tecniche d’insegnamento: - Teoria - Acque Confinate • Prove di salvamento • Dimostrazione di abilità Instructor book CMAS-PTA 71 ISTRUTTORE 2 STELLE - M2 ✩✩ Definizione Un subacqueo con certificazione M2 CMAS-PTA o equivalente che ha acquisito conoscenza ed esperienza in immersioni di ogni livello ed è competente in ogni pratica istruzionale. É qualificato per: • gestire e brevettare autonomamente qualsiasi corso P1-P2-P3 CMAS-PTA , comprese le specialità per le quali è certificato con la sola esclusione dei corsi professionali • pianificare, organizzare e condurre immersioni e condurre altri subacquei ricreativi certificati di tutti i livelli in Acque Libere, comprese le operazioni di salvamento • Fare da supervisore ad un Istruttore M1 • Partecipare come staff M3 durante un Instructor Program Se già in possesso di una certificazione Diver Nitrox PTA, o equivalente, si acquisisce la qualifica di Instructor Nitrox PTA, con un ulteriore aggiornamento, durante un I.P. (Instructor Program). Qual'ora il candidato Istruttore non sia in possesso di una certificazione almeno Diver Nitrox PTA o equivalente, il Trainer M3 dovrà provvedere allo svolgimento di un corso Nitrox completo. Requisiti • Diciannove (19) anni compiuti • Presentare la documentazione riguardante l’addestramento nel BLS-D e Uso Ossigeno per emergenze subacquee, in corso di validità (se non proveniente da corso CMAS-PTA), in caso contrario la certificazione verrà rinnovata frequentando il corso • Un certificato medico per l’immersione, attestante di essere in condizioni idonee per la pratica dell’attività subacquea. Il certificato medico deve essere rilasciato nei precedenti 12 mesi secondo le normative locali vigenti • Polizza assicurativa RC come previsto dal Book S&P • Essere certificato Istruttore M1 CMAS-PTA o equivalente • Essere certificato almeno come Diver Nitrox PTA o equivalente • Oppure essere Istruttore Tecnico PTA • Dimostrare di avere esperienza nell’insegnamento • Aver effettuato almeno centotrenta (130) immersioni certificate, di cui almeno 24 negli ultimi 12 mesi Contenuto del corso Revisione dei contenuti: 1. I principi dell’insegnamento 2. Il processo di apprendimento 3. I processi istruzionali applicati all’insegnamento della subacquea 4. Sicurezza nel controllo e nella conduzione di un gruppo di subacquei in acque libere 5. Abilità nell’Istruzione ad un gruppo di allievi in acque libere Approfondimenti 1. Correttezza nell’insegnamento dei contenuti di un corso - P2 - P3 CMAS-PTA 2. Qualità comunicative dei candidati Istruttori 3. Educazione alla promozione dei Corsi Tecnici PTA 4. Aggiornamento Rescue e BLS-D 5. Dimostrazione di capacità 6. Immersioni con miscele iperossigenate (22-40% O2) 7. Immersioni di Specialità/esperienza: Dry Suit (Mute stagne) – Wreck (Relitti) Valutazioni Il sistema che l’Istruttore CMAS-PTA deve adottare, prevede la valutazione continua dello studente/allievo. La certificazione potrà essere rilasciata solamente se lo studente/allievo dimostrerà di avere raggiunto le capacità richieste 1. 2. 3. 4. Dimostrare sicurezza nel controllo e nella conduzione di un gruppo di subacquei in acque confinate Dimostrare abilità nell’Istruzione ad un gruppo di allievi in acque libere Dimostrare correttezza nell’insegnamento dei contenuti di un Corso P2 e P3 e dei corsi di Specialità/esperienza Dimostrare qualità comunicative con allievi Contenuti delle lezioni di teoria • Introduzione • Logistica e programma di lavoro • Requisiti richiesti per essere un Istruttore CMAS-PTA • Il processo di formazione di un Istruttore CMAS-PTA 72 • Corsi tecnici PTA • Standard CMAS • Sussidi didattici CMAS-PTA: - Linee Guida dei corsi - Slide - Richiesta brevetto on-line - Grafica brevetti • Specialità Nitrox Base • Corsi di Specialità Dry Suit - Wreck Revisione dei contenuti: • La comunicazione nella didattica • Tecniche d’insegnamento: - Teoria - Acque Confinate - Acque Libere • Come viene valutato un candidato Istruttore M2 • Schede di valutazione teoriche/pratiche Contenuti delle lezioni pratiche • Tecniche d’insegnamento: - Teoria - Acque libere • Prove di salvamento • Dimostrazione di abilità Istruttore abilitato all’insegnamento: Istruttore M3 Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 73 ISTRUTTORE 3 STELLE - M3 STAFF ✩✩✩ DEFINIZIONE Un subacqueo con certificazione Istruttore M3 PTA-CMAS o equivalente che ha acquisito conoscenza ed esperienza in immersioni di ogni livello ed è competente in ogni pratica istruzionale. É qualificato per: • Pianificare, organizzare e condurre immersioni e condurre altri subacquei ricreativi certificati di tutti i livelli in Acque Libere, comprese le operazioni di salvamento • Gestire e brevettare autonomamente qualsiasi corso CMAS-PTA P1-P2-P3-P4 , comprese le specialità • Assistere un Trainer M3 CMAS-PTA durante un Corso istruttori. • Condurre lezioni teorico/pratiche sotto la Supervisione Diretta di un Trainer M3 CMAS-PTA durante un Corso Istruttori Requisiti • Venti (20) anni compiuti • Presentare la documentazione riguardante l’addestramento nel BLS-D e Uso Ossigeno per emergenze subacquee, in corso di validità (se non proveniente da corso CMAS-PTA), in caso contrario la certificazione verrà rinnovata frequentando il corso • Un certificato medico per l’immersione, attestante di essere in condizioni idonee per la pratica dell’attività subacquea. Il certificato medico deve essere rilasciato nei precedenti 12 mesi secondo le normative locali vigenti • Polizza assicurativa RC come previsto dal Book S&P • Essere certificato Istruttore M2 CMAS-PTA o equivalente • Essere certificato Istruttore Nitrox PTA o equivalente • Dimostrare di avere esperienza nell’insegnamento • Oppure essere un Instructor Trainer PTA • Aver effettuato almeno centosessanta (160) immersioni certificate, di cui almeno 24 negli ultimi 12 mesi Contenuto del corso Revisione dei contenuti dei Corsi M1 - M2 e di Specialità CMAS-PTA 1. Correttezza nell’insegnamento teorico/pratico dei contenuti di un corso Assistente Istruttore P4 CMAS-PTA 2. Qualità comunicative dei candidati Istruttori 3. Capacità nella valutazione di un candidato Assistente Istruttore P4 CMAS-PTA 4. Capacità e correttezza nell’utilizzo dei materiali di valutazione candidati Istruttore. 5. Educazione alla promozione dei Corsi di Specialità. 6. Educazione alla promozione dei Corsi Tecnici PTA 7. Aggiornamento Rescue e BLS-D Valutazioni Il candidato Istruttore M3 deve: 1. Dimostrare sicurezza nel controllo e nella conduzione di un gruppo di subacquei in acque confinate 2. Dimostrare abilità nell’Istruzione ad un gruppo di allievi in acque libere 3. Dimostrare qualità comunicative con allievi 4. Dimostrare correttezza nell’insegnamento dei contenuti di un Corso Assistente Istruttore P4 CMAS-PTA Contenuti delle lezioni di teoria • Introduzione • Logistica e programma di lavoro • Requisiti richiesti per essere un Istruttore M3 CMAS-PTA • Il processo di formazione di un Assistente Istruttore CMAS-PTA • Revisione dei contenuti: - CMAS (cos’è) - PTA (cos’è) - PTA nel ricreativo, i motivi di una scelta - Corsi tecnici PTA - Standard CMAS • Sussidi didattici CMAS-PTA: - La comunicazione nella didattica - La gestione del rischio, aspetti legali - La subacquea: l’evoluzione e l’aspetto moderno - Marketing • Tecniche d’insegnamento: - Teoria 74 - Acque Confinate - Acque Libere • Come valutare un candidato Assistente Istruttore P4 CMAS-PTA • Schede di valutazione teoriche/pratiche Contenuti delle lezioni pratiche • Tecniche d’insegnamento/valutazione: - Teoria - Acque Confinate - Acque libere • Prove di salvamento - BLS-D • Dimostrazione di abilità • Prove pratiche di valutazione candidati Istruttore abilitato all’insegnamento: Headquarter CMAS-PTA –Trainer M3 CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 75 TRAINER 3 STELLE - M3 ✩✩✩ DEFINIZIONE Un subacqueo con certificazione M3 CMAS-PTA o equivalente che ha acquisito conoscenza ed esperienza in immersioni di ogni livello ed è competente in ogni pratica istruzionale. É qualificato per: • pianificare, organizzare e condurre immersioni e condurre altri subacquei ricreativi certificati di tutti i livelli in Acque Libere, comprese le operazioni di salvamento • gestire e brevettare autonomamente qualsiasi corso CMAS-PTA, comprese le specialità • gestire e brevettare autonomamente qualsiasi corso di formazione Istruttori CMAS-PTA, comprese le specialità Se già in possesso di una certificazione Istruttore Nitrox PTA, o equivalente, si acquisisce la qualifica di Trainer Nitrox PTA, con un ulteriore aggiornamento, durante un I.P. (Instructor Program). Qual'ora il candidato Istruttore non sia in possesso di una certificazione almeno Istruttore Nitrox PTA o equivalente, il candidato M3 dovrà effettuare un corso Istruttore Nitrox completo. Si può partecipare ad un Corso Istruttore M3 su invito di PTA o facendone richiesta alla Headquarter PTA, previa accettazione Requisiti • Ventuno (21) anni compiuti • Presentare la documentazione riguardante l’addestramento nel BLS-D e Uso Ossigeno per emergenze subacquee, in corso di validità (se non proveniente da corso CMAS 2 Stelle), in caso contrario la certificazione verrà rinnovata frequentando il corso • Un certificato medico per l’immersione, attestante di essere in condizioni idonee per la pratica dell’attività subacquea. Il certificato medico deve essere rilasciato nei precedenti 12 mesi secondo le normative locali vigenti • Polizza assicurativa RC come previsto dal Book S&P • Essere certificato Istruttore M2 CMAS-PTA o equivalente • Essere certificato Istruttore Nitrox PTA o equivalente • Dimostrare di avere esperienza nell’insegnamento • Oppure essere un Instructor Trainer PTA • Aver effettuato almeno duecento (200) immersioni certificate, di cui almeno 24 negli ultimi 12 mesi Contenuto del corso Revisione dei contenuti dei Corsi Diver, Istruttori e di Specialità CMAS-PTA 1. Qualità comunicative dei candidati Istruttori 2. Capacità nella valutazione di un candidato Istruttore 3. Capacità e correttezza nell’utilizzo dei materiali di valutazione candidati Istruttore. 4. Educazione alla promozione dei Corsi di Specialità. 5. Educazione alla promozione dei Corsi Tecnici PTA 6. Aggiornamento Rescue e BLS-D Valutazioni Il candidato Istruttore M3 deve: 1. Dimostrare sicurezza nel controllo e nella conduzione di un gruppo di subacquei in acque confinate 2. Dimostrare abilità nell’Istruzione ad un gruppo di allievi in acque libere 3. .Dimostrare qualità comunicative con allievi 4. Dimostrare correttezza nell’insegnamento dei contenuti di un Corso Istruttori 5. Dimostrare correttezza e capacita di una Valutazione Istruttori (I.E.) Contenuti delle lezioni di teoria • Introduzione • Logistica e programma di lavoro • Requisiti richiesti per essere un Istruttore M3 CMAS-PTA • Il processo di formazione di un Istruttore CMAS-PTA • Revisione dei contenuti: - CMAS (cos’è) - PTA (cos’è) - PTA nel ricreativo, i motivi di una scelta - Corsi tecnici PTA - Standard CMAS 76 • Sussidi didattici CMAS-PTA: - Linee Guida dei corsi - Slide - Richiesta brevetto on-line - Grafica brevetti - La comunicazione nella didattica - La gestione del rischio, aspetti legali - La subacquea: l’evoluzione e l’aspetto moderno - Marketing • Tecniche d’insegnamento: - Teoria - Acque Confinate - Acque Libere • Come valutare un candidato Istruttore M1 - M2 • Come viene valutato un candidato Istruttore M3 • Schede di valutazione teoriche/pratiche Contenuti delle lezioni pratiche • Tecniche d’insegnamento/valutazione: - Teoria - Acque Confinate - Acque libere • Prove di salvamento - BLS-D • Dimostrazione di abilità • Prove pratiche di valutazione candidati Istruttore abilitato all’insegnamento: Headquarter CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 77 ISTRUTTORE DI SPECIALITA’ RICREATIVE Gli Istruttori di Specialità ricreative sono Istruttori CMAS –PTA che hanno ottemperato a tutti i requisiti per svolgere e certificare corsi in vari tipi di attività subacquee. Questi istruttori hanno acquisito la conoscenza, le tecniche e le abilità necessarie per proporre addestramenti specifici. Gli istruttori devono far richiesta separatamente per ogni grado di Istruttore di Specialità. CMAS-PTA ha i seguenti corsi di Specialità standardizzati che gli Istruttori di Specialità possono condurre e che sono sostenuti da linee guida di corso e vari materiali dello studente. Gli istruttori possono predisporre eventuali programmi di specialità che, devono essere sottoposte ed approvate da PTA, prima di poter essere eseguite. I corsi di Specialità CMAS-PTA includono: 1. Dry Suit Diver 2. Nitrox Diver. 3. Wreck Diver Gli Istruttori CMAS-PTA possono essere certificati come Istruttori di Specialità, partecipando ad un Corso di Addestramento per Istruttore di Specialità condotto da un Istruttore M3 o Trainer PTA (Nitrox) o facendo richiesta direttamente alla PTA se in possesso dei prerequisiti necessari. Prerequisiti per Partecipare ad un Corso di Addestramento per Istruttori di Specialità La partecipazione ad un Corso di Addestramento per Istruttori di Specialità deve avvenire con un Istruttore M3 CMAS –PTA, secondo le Linee Guida dello specifico corso di Specialità. Per iscriversi ad un Corso di Addestramento per Specialty Instructor, un individuo deve: 1. Essere un Istruttore M1 CMAS-PTA, per la specialità Nitrox, certificato non prima di dodici (12) mesi. 2. Essere un Istruttore M2 CMAS-PTA, per le altre specialità, certificato non prima di dodici (12) mesi. Addestramento L’addestramento di un Istruttore di Specialità CMAS-PTA è svolto secondo le specifiche Linee guida della specialità richiesta. Prerequisiti per fare Richiesta Direttamente alla PTA Per richiedere i brevetti Istruttore di Specialità CMAS-PTA, direttamente alla PTA, un istruttore deve: 1. Essere un Istruttore M1 CMAS PTA, per la specialità Nitrox 2. Essere un Istruttore M2 CMAS-PTA 3. Aver brevettato almeno 25 subacquei a qualsiasi livello a dimostrazione di un effettiva esperienza nell’istruzione subacquea. 4. Aver registrato almeno 20 immersioni nella specifica specialità richiesta. 5. Utilizzare le Linee Guida (outlines) per Istruttore del Corso di Specialità CMAS-PTA, oppure inviare le linee guida predisposte dall’Istruttore per una particolare specialità non standarizzata da PTA. NOTA: Le linee guida di corso di specialità dall’Istruttore non standarizzata da PTA e predisposte dall’istruttore devono essere esaminate da PTA per determinare se il corso è coerente con l’intento del programma di Specialità CMAS-PTA e soddisfa anche gli Standards PTA e CMAS Le linee guida predisposte dall’istruttore possono essere: 1) accettate, con conseguente rilascio del brevetto di Istruttore di Specialità 2) restituite all’Istruttore m per un ulteriore revisione ed riesame 3) non approvate. NOTA: LA SPECIALITA’ NITROX NON PUO’ ESSERE RICHIESTA DIRETTAMENTE ALLA PTA, MA OCCORRE SVOLGERE UNO SPECIFICO CORSO CON UN ISTRUTTOREM3/TRAINER PTA ABILITATO. Procedure di Richiesta Per richiedere direttamente a PTA, una certificazione d’Istruttore di specialità, l’istruttore deve presentare: 1) 2) 3) 4) 5) dimostrazione di essere in Stato Attivo d’insegnamento apposito modulo debitamente compilato fotografia, tasse di richiesta verifica di 20 immersioni specifiche per la specialità richiesta 78 Instructor book CMAS-PTA 6) Linee guida (Outline) di eventuale specialità particolare predisposta dall’Istruttore non standarizzata da PTA RICHIESTA PER ISTRUTTORI DI CORSI DI SPECIALITÀ SPECIALTY INSTRUCTOR/TRAINER APPENDICE BOOK STANDARD & PROCEDURE Instructor book CMAS-PTA 80 La Comunicazione (APPLICATA ALLA DIDATTICA SUBACQUEA CMAS-PTA) NOZIONI ELEMENTARI E CENNI PRATICI DELLA COMUNICAZIONE NELLA DIDATTICA SUBACQUEA Scopo di questo testo non è quello di essere un corso sulla "comunicazione", ma semplicemente di fornire delle basi culturali e tecniche per migliore la qualità d’insegnamento del futuro Istruttore CMAS-PTA. I presupposti fondamentali della comunicazione: • non si può non comunicare • ogni comportamento è comunicazione • colui che comunica è responsabile del risultato che ottiene o non ottiene L’approccio è un elemento fondamentale nel momento in cui iniziamo, anche inconsapevolmente, a comunicare. Un momento fondamentale in cui si crea o non si crea empatia. Quante volte vi sarà capitato di trovarvi a vostro agio con qualcuno, magari anche sconosciuto? Inconsapevolmente abbiamo avviato dei comportamenti tali per cui si instaurato un buon rapporto con quella persona. spinti da un qualcosa di positivo abbiamo agito utilizzando strategie comunicative (verbali, paraverbali e non verbali) emanatrici di positività quali ad esempio: contatti visivi, tono della voce gesti ecc sorrisi,. RICORDATEVI: NON SI HA DUE VOLTE LA POSSIBILITA’ DI DARE LA PRIMA IMPRESSIONE! L’APPRENDIMENTO • Non possiamo insegnare direttamente a qualcuno. Possiamo solo facilitare il suo apprendimento". • Quanto al significato del termine "apprendimento", la maggior parte dei formatori è sostanzialmente concorde nei definirlo come una modificazione relativamente stabile, se non definitiva, nel comportamento di una persona, a seguito di un’esperienza formativa. L’INSEGNAMENTO • L’insegnamento è conseguentemente definito come un’attività organizzata, finalizzata a produrre apprendimento • II concetto più importante sul quale si basa la formazione è la motivazione che spinge una persona adulta ad aderire ad un corso, all’interno del quale, come allievo, deve mantenere un ruolo attivo. I "MOTORI" DELL’APPRENDIMENTO • Motivazione 1. Acquisizione di nuove competenze 2. Interesse per l’attività formativa in sé 3. Interesse per l’apprendimento in sé • Il messaggio deve essere percepito come : 1. Utile 2. Credibile 3. Chiaro FACILITANO L’APPREDIMENTO • Fattori ambientali comfort del sito sussidi didattici conoscenza degli allievi dinamica del gruppo disponibilità all’autocritica • Fattori legati all’Istruttore competenza tecnica credibilità rispetto entusiasmo capacità comunicativa - LEADERSHIP OSTACOLANO L’APPREDIMENTO • Incapacità del comunicatore : definizione generica degli obiettivi Instructor book CMAS-PTA 81 scarso entusiasmo dell’Istruttore ansie e umiliazioni correzione negativa degli errori Il nostro compito di Istruttori subacquei è dunque "insegnare" , mettere cioè i nostri "allievi" persone in maggioranza adulte che scelgono di affidarsi a noi per l’acquisizione di nuove competenze, in condizione di "apprenderle". Lo strumento con cui noi possiamo svolgere efficacemente questo difficile compito è la "COMUNICAZIONE" PERCHÉ DOBBIAMO SAPER COMUNICARE? • La nostra attività didattica ci obbliga a comunicare con gli altri: altri che possono essere allievi o altri Istruttori. • Si tratta di persone che hanno le stesse diversità che ogni persona porta con sé e che in più hanno la necessità di ricevere conoscenze pratiche e teoriche. • Trasmettere delle informazioni è il nostro scopo, la comunicazione è il nostro "strumento". • In questa presentazione analizzeremo come arrivare a tale scopo utilizzando le abilità che possediamo tutti. • Tutti noi comunichiamo continuamente ed ogni giorno con persone diverse, in situazioni diverse, in "atmosfere" a volte ben più complesse di quelle relative a questo contesto. • Distinguiamo gli argomenti in punti per meglio analizzare le difficoltà e le molte cose semplici della attività che svolgiamo durante la "comunicazione". COSA SIGNIFICA COMUNICARE • L’entità "emittente" trasmette un determinato messaggio ad una o più entità destinatarie, dette "ricevente" • L’entità "ricevente" decodifica ed elabora tale messaggio • Segnale di ritorno trasmesso dall’entità "ricevente" a quella "emittente" detto FEED-BACK ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE - INPUT : l’informazione da trasmettere - EMITTENTE : colui che codifica il messaggio - MESSAGGIO : informazione codificata - RICEVENTE : colui che decodifica il messaggio - OUTPUT : ciò che viene recepito - FEEDBACK : informazione di ritorno e verifica L’INPUT GLI ARGOMENTI/CONTENUTI DEVONO ESSERE COERENTI CON: • Programma didattico (es. 1 stella, 2 stelle, ecc.) • Livello dell’utenza • Studenti • Professionisti • Operai • Ecc RIMANERE NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA SENZA SCONFINAMENTI L’EMITTENTE • Deve avere: LEADERSHIP RICONOSCIUTA DAL GRUPPO • Deve farsi CAPIRE e NON fare sfoggio della propria cultura • Deve essere: CREDIBILE PREPARATO AGGIORNATO IL LINGUAGGIO La comunicazione si avvale di vari linguaggi • Verbale Il contenuto del messaggio in sé le parole che si dicono • Non verbale - la fisiologia - la postura, gli atteggiamenti del corpo - la prossemica - i paralinguaggi (il timbro della voce, il volume, le pause, i ritmi) 82 Instructor book CMAS-PTA COMUNICAZIONE NON VERBALE La postura del corpo Si parla con la voce ma si comunica con tutto il corpo, che trasmette la propria personalità, il proprio retroterra culturale e la situazione emotiva. La frequenza dei movimenti corporei aumenta con l’aumentare della tensione. La nostra cultura prevede nella comunicazione un abbondanza di movimenti corporei, che possono però essere amplificati o annullati in base alle emozioni che si stanno vivendo. Un ruolo particolarmente significativo come strumento di comunicazione è giocato dallo sguardo. La presenza • É l’insieme di elementi non verbali che ci conferisce un aspetto sicuro nei confronti della nostra platea. • Indicazioni pratiche: Se stiamo in piedi Spalle dritte Peso ben suddiviso tra le due gambe Baricentro leggermente spostato in avanti Braccia mai incrociate Gambe mai incrociate Gestualità di mani e braccia, con mani morbide e nel rispetto della giusta distanza sociale Lo Sguardo II contatto oculare e la prima forma di relazione che si crea tra due persone. Gli occhi percorrono incessantemente i lineamenti dell’altro soffermandosi soprattutto sugli occhi e sulla bocca. II tempo di contatto oculare può trasmettere disinteresse, attenzione, curiosità, attrazione, sfida, minaccia in relazione alla durata del periodo di fissazione. Anche la testa, con i suoi movimenti, gioca un ruolo importante, come regolatore degli scambi verbali, come indicatore di partecipazione attiva, oppure come segnale di interruzione o di negazione della comunicazione. Gli atti che più comunemente indicano negazione o disinteresse dell’altro sono: girare la testa dall’altra parte , far finta di non riconoscere, gettare la testa indietro come gesto di disperazione. Contatto con l’occhio • L’occhio è un importante mezzo di comunicazione, essere in grado di guardare correttamente una o più persona ci mette in una posizione autoritaria rispetto a chi non focalizza questo tipo di atteggiamento. • Se l’Emittente parla con un unico Ricevente, il guardarsi negli occhi è fondamentale. • Al limite, lo sguardo potrà essere guidato mediante l’uso di una mano dai propri occhi al supporto didattico, e viceversa. • Se l’Emittente parla con massimo tre Riceventi, lo sguardo verrà opportunamente spostato dagli occhi dell’uno agli occhi dell’altro. • Se l’Emittente parla con più persone, il nostro sguardo si punterà in un punto immaginario posto a circa dieci centim al di sopra di una spalla dei nostri interlocutori: questo, sulla distanza, darà la sensazione ad almeno quattro di essi di essere guardati dritti negli occhi. IL FEED-BACK NON VERBALE • Per interpretare il grado di efficienza della nostra comunicazione, esistono una serie di segnali non verbali, gestualità, posture e sguardi che il nostro interlocutore inconsciamente ci trasmette e che un buon comunicatore deve saper cogliere ed interpretare per modulare la propria comunicazione adeguandola alle esigenze del gruppo. Instructor book CMAS-PTA 83 Esempi di Posture oculari: VISIVO COSTRUITO VISIVO RICORDATO AUDITIVO COSTRUITO AUDITIVO RICORDATO CINESTETICO DIALOGO INTERNO • Segnali di chiusura mani sulle spalle, braccia incrociate, mani sui fianchi • Segnali di apertura Mani dietro la schiena, sporgersi in avanti, accavallare le caviglie (da seduti) • Segnali di disagio Ancoraggio(seduti), tenersi con le mani gambe accavallate, seduta "in punta di sedia", • Segnali di inquietudine Mano sulla bocca, toccarsi i capelli, toccarsi il naso, prendersi o pizzicarsi la gola, "allentare" il colletto, mordersi l’indice della mono. • Segnali di noia e/o diffidenza Sfregarsi o soreggersi il mento, "sistemarsi" i vestiti, dondolare la gamba o il piede,. LA PROSSEMICA É la scienza che studia il rapporto tra l’uomo e lo spazio Gli spazi che possiamo utilizzare sono basati sulle distanze che noi creiamo con gli altri e si dividono in quattro categorie: • distanza minima: la distanza all’’interno della quale sono accettate soltanto le persone amate o con le quali si vuole condividere una importante emozione; • distanza personale: la piccola sfera di protezione che un organismo crea attorno a se per isolarsi dagli altri ma che comunque consente all’organismo stesso di toccate 1’altro con una parte del suo corpo. è la distanza alla quale si dispongono due legate da amicizia • distanza sociale: la distanza che normalmente utilizzano gli Istruttori quando si rivolgono al proprio gruppo di allievi; • distanza pubblica, posta fuori dalla cerchia che riguarda direttamente il soggetto. è, ad esempio, la distanza che separa un relatore da una platea di congressisti. Instructor book CMAS-PTA 84 DISTANZE SOCIALI AREA PUBBLICA AREA SOCIALE AREA PERSONALE AREA CRITICA AREA DI FUGA 1. 2. 3. 4. 5. Area di Fuga (15 cm di raggio da sé) Area Critica - Distanza Minima (da area di fuga 45 cm intorno a sé) Area Personale - Distanza Personale (da area critica 1.5 m intorno a sé) Area Sociale - Distanza Sociale (da area personale 3.5 m intorno a sé) Area Pubblica - Distanza Pubblica (oltre area sociale) CENNI ELEMENTARI DI PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA • Per Programmazione Neuro Linguistica si intende lo studio dell’influenza che il linguaggio (verbale e non verbale) esercita sul nostro sistema nervoso. • L’uomo tende a strutturare le proprie rappresentazioni interne attraverso i cinque sensi: vista, udito, tatto, gusto e olfatto. Cioè sperimenta il mondo sotto forma di sensazioni: ecco perché tutte le esperienze che abbiamo immagazzinato nella nostra mente vengono rappresentate attraverso questi sensi. • Strategie e schemi di funzionamento di personaggi eccellenti furono studiati negli anni ‘70, da tale studio fu elaborato un sofisticato modello di comunicazione. • Il termine Programmazione sta ad indicare che noi creiamo e ripetiamo dei modelli comportamentali, mentre il termine Neurolinguistica riguarda l’aspetto neurologico, cioè lo specifico aspetto interiore ed il comportamento esteriore verbale e non verbale. • Si individuano quindi tre modalità di pensiero interne che fanno riferimento ad atteggiamenti esterni specifici. Visiva • 1- Visiva : fa riferimento alla nostra preferenza nell’immagazzinare esperienze secondo il senso della vista. La persona che fa riferimento alle immagini avrà un incedere veloce (l’immagine del pensiero è più veloce della parola), e sarà una sua caratteristica peculiare quella di respirare velocemente ed avere un tono di voce alquanto acuto. Il "pensare per immagini" la porterà spesso ad alzare lo sguardo verso l’alto, oppure a fissare un punto imprecisato nel vuoto di fronte a lei. • La postura sarà eretta, le spalle tese, il capo alto, mentre i tratti comportamentali indicheranno una certa tendenza alla sintesi, una preferenza per le schematizzazioni, ed il mantenere una certa distanza dall’interlocutore. Il soggetto visivo userà ad esempio verbi come vedere, dipingere, chiarire, focalizzare, osservare, schematizzare, ed aggettivi come chiaro, scuro, limpido, fosco, colorato, brillante Instructor book CMAS-PTA 85 Uditiva • 2- Uditiva: fa riferimento alla nostra preferenza nell’immagazzinare esperienze secondo il senso dell’udito. La persona che fa riferimento ai suoni avrà un incedere più lento (il suo pensiero concretizzerà in parole il discorso prima che possa essere effettivamente pronunciato), e sarà sua caratteristica peculiare quella di usare naturalmente le giuste pause nel discorso ed avere un tono di voce più pacato. Il "pensare per discorsi o suoni" la porterà spesso a dirigere lo sguardo a destra o a sinistra, verso i propri orecchi. • La postura sarà detta di ascolto, tipica di chi sta al telefono, mentre i tratti comportamentali indicheranno una certa attenzione alla proprietà di linguaggio. Il soggetto auditivo si esprimerà con frasi di tipo "ti ascolto attentamente", "qualcosa mi dice che", con verbi come suonare, intonare, sussurrare, dire, ed aggettivi come sordo, crescendo, armonico. Cinestetica • 3- Cinestesica: fa riferimento alla nostra preferenza nell’immagazzinare esperienze secondo gli altri sensi. La persona che ha la necessità di riferirsi a più punti di vista differenti nel ripensare alle proprie esperienze avrà un incedere decisamente lento, e sarà sua caratteristica peculiare quella di respirare a fondo e di fare ampie pause, alla ricerca delle parole esatte per esprimersi. • Il "pensare" per sensazioni lo porterà spesso a dirigere lo sguardo verso il basso. • Il tipo cinestesico utilizzerà espressioni come: "ho afferrato il concetto", "sono molto sensibile" e "ho la sensazione". Verbi come contattare, impressionare, sensibilizzare, muoversi; aggettivi some soffice, duro, duttile, corposo. IL MESSAGGIO ED IL CODICE LA SCELTA SARA DUNQUE CONDIZIONATA DA • I Contenuti ciò che dobbiamo comunicare • Il Ricevente a chi dobbiamo comunicare • Il codice il gergo condiviso o appreso con cui comunicare il messaggio • Il linguaggio auditivo, visivo, non verbale, cinestesico • La durata Stabilita in base ai param della Curva dell’attenzione Struttura standard scheda prova di teoria CMAS-PTA LA CURVA DELL’ATTENZIONE Instructor book CMAS-PTA 86 LA CURVA DELL’ATTENZIONE 2 PRESENTAZIONE MOTIVAZIONI/SOMMARIO SVOLGIMENTO FORMULAZIONE DOMANDE/RISPOSTE RIALZO - CONCLUSIONI L’OUTPUT ED IL FEED BACK • L’output la quantità di informazioni ricordata e compresa dopo la decodifica • Il Feed back Segnale di ritorno proveniente dal ricevente che l’emittente deve cogliere ed interpretare • CONFERMA : accettazione ed approvazione dei contenuti comunicati • RIFIUTO : riconoscimento dei contenuti ma non approvazione degli stessi • DISCONFERMA : mancato riconoscimento dei contenuti PRIMA DI INIZIARE • L’ANALISI Valutazione del/dei soggetti riceventi Valutazione dell’ambiente Scelta del codice Elaborazione del messaggio Attivazione del feed back GLI INDIVIDUI E IL GRUPPO Il gruppo è costituito da individui che manifestano le proprie peculiarità e diversità a cominciare dalle prime due fasi della costituzione del gruppo stesso. • I nostri allievi possiamo dire che si differenziano per: Instructor book CMAS-PTA 87 cultura (che si può migliorare) età (che ci dobbiamo tenere condizione atletica (che si può migliorare) capacità naturale (che non si può imparare) motivazione (che è il grado di desiderio, determinazione, tenacia, impegno a raggiungere il risultato; è sicuramente uno degli ingredienti che più ci aiuterà a raggiungere il traguardo) • Ognuno ha un "PROPRIO" carattere che possiamo definire: introverso: chiuso, ha difficoltà a comunicare con gli altri, crede di essere autosufficiente. aggressivo: audace, indisciplinato, non disdegna d’assalire il prossimo con parole ed ingiurie. emotivo: si lascia sopraffare dalle emozioni al minimo evento non previsto, non controlla gli stimoli esterni. ansioso: è in costante stato d’allarme, d’affanno, preoccupato d’incontrare ostacol iinsormontabili prima che questi si presentino. equilibrato: sereno nel comportamento, valuta le situazioni con obiettività. Conclusioni Possiamo dire quindi che l’Istruttore si deve guadagnare il ruolo di leader, deve cioè essere riconosciuto tale costruendosi questa figura con il proprio comportamento e il proprio carisma. L’Istruttore che è leader solo per l’incarico ricevuto avrà scarso successo. IL RICEVENTE • Valutazione del ricevente: Età Estrazione culturale e sociale Omogeneità Motivazione • Strumenti: Intervista Attivazione del feedback L’UDITORIO E L’AMBIENTE • L’uditorio Numero, tipologia, motivazione • L’ambiente Casa; aula; piscina; barca/mare • Il contesto Distanze, elementi di disturbo, supporti, stress L’ALLIEVO ADULTO • Non accetta di essere il prodotto passivo della "nostra" azione. • Cerca un processo di crescita personale • Il suo bagaglio di conoscenza rappresenta ciò che è lui di fatto • Negare o svalutare le sue esperienze per rimpiazzarle con nuovi elementi è una negazione della sua personalità PSICOLOGIA DEL GRUPPO • Gruppo : insieme di persone che interagiscono tra loro per raggiungere un obiettivo comune, condividendo situazioni, esperienze, emozioni. • Tre fasi della formazione 1. Presentazione ed osservazione 2. Studio 3. Lavoro FORMAZIONE DEL GRUPPO • presentazione e osservazione" ognuno si presenta e si manifesta per quanto ritiene opportuno, mentre gli altri ascoltano ed osservano; • "studio" ognuno cerca di imporre la propria personalità cercando di accattivarsi la simpatia ed il favore dei compagni, in questa fase può emergere spontaneamente un leader; • "lavoro " nella quale stabilite le regole ed il leader, si può procedere. 88 Instructor book CMAS-PTA IL LEADER • All’interno di un gruppo si forma una figura, o più di una, che può essere definita come leader del gruppo. • Il leader e colui che esprime una personalità carismatica in grado di soddisfare le esigenze di tutti i Professionisti del gruppo. • In una squadra si possono trovare, tra gli stessi componenti, leader che abbiano caratteristiche più legate agli aspetti tecnici, altri con caratteristiche più legate ad aspetti affettivi LA LEADERSHIP • La Conduzione La conduzione di un gruppo di persone dedite all’attività sportiva si configura come leadership, che e un processo di influenza interpersonale orientate al raggiungimen-to di particolari obiettivi. L’allenatore, 1’animatore del gruppo o 1’accompagnatore su-bacqueo, e quindi non necessariamente il leader, utilizza la leadership al fine di orienta-re il proprio gruppo di atleti verso un fine agonistico comune. La leadership (vedi figura slide successiva) può essere: • Gli Stili 1) autoritario, dove non esiste feed-back comunicativo; 2) lassista, dove ognuno fa quello che vuole, è tipico delle prime fasce di età nei bambini; 3) democratico, dove esiste feed-back comunicativo e dove l‘Istruttore è parte integrante del gruppo ma non ne fa parte. Il tecnico, l’accompagnatore o l’animatore non devono quindi fare parte integrante del gruppo, perchè devono poter prendere delle decisioni senza che il gruppo possa criticarli ritenendoli al pari del proprio livello. TIPOLOGIA DI LEADERSHIP STILE E RUOLI • Escludendo quello "Lassista", che dei tre stili descritti rappresenta l’esempio negativo, per gli altri due, quello "Autoritario" e quello "Democratico" rappresentano due valide alternative, se opportunamente applicati nel giusto contesto o ruolo. • Analizziamo sinteticamente pro e contro di ognuno dei due. STILE AUTORITARIO: L’ACCOMPAGNATORE • Pro Basso costo in termini di impegno Semplicità applicativa Alto rendimento in caso di obiettivo unico Rapidità di realizzazione del fine • Contro Basso rendimento in campo didattico e per obiettivi diversificati Dipendenza del gruppo da un unico conduttore Informazione "discendente" ad una via Basso grado di soddisfazione dei componenti Estrema "rigidità", l’Autoritario non può diventare Democratico senza perdere la leaderhip STILE DEMOCRATICO: L’OPERATORE DIDATTICO • Pro Alto rendimento, maggiore partecipazione e creatività per didattica e compiti "articolati" Maggior "richiamo" ,gruppo aperto Informazione anche "ascendente", a due vie Condivisione delle scelte dirigenziali, quindi alta consensualità Comunicazione "circolare" Alto grado di soddisfazione dei componenti Buona "flessibilità" e mobilità fra i ruoli • Contro Alto costo in termini di impegno Complessità applicativa, richiede "esperienza" ed attitudine Possibili ritardi nella realizzazione degli scopi IL CATTIVO ISTRUTTORE • Chi insegna DEVE saper "aprire" le barriere comunicative ed instaurare una corretta coMunicazione. Per fare ciò deve conoscere le proprie motivazioni. • Spesso chi fa questo "mestiere" è in lotta con se stesso, tra i suoi fantasmi quello legato al giudizio degli altri • Se porta dentro di sé il suo "fantasma" mentre insegna, instaura un dialogo interno ponendosi domande del tipo: Instructor book CMAS-PTA 89 • vado bene? / piaccio ? / mi credono ? / • Questo può instaurare una base di stress latente che può sfociare nella frustrazione, spingendolo ad improbabili sfide con il più debole, per gratificare il suo IO ferito, tipo : • non capisci niente • sei negato • te l’ho spiegato già cinque volte • sei un pericolo, • fammi vedere cosa sai fare, etc…. IL RIMEDIO • Dichiarare alla "platea" il proprio fantasma scusate, sono emozionato…. è la prima volta che parlo ad un gruppo così qualificato… questo argomento è complicato, scusate se dirò imprecisioni ma non sono un medico… • Gli altri interpretano questo gesto come un atto di coraggio e lealtà, sostengono il soggetto, lo considerano degno di fiducia.. GLI RICONOSCONO LA LEADERSHIP STRUTTURARE IL MESSAGGIO • Nel nostro caso parleremo di "lezione" TEORIA PRATICA IN ACQUE DELIMITATE/CONFINATE PRATICA IN ACQUE LIBERE Fin da quando siamo andati a scuola, alcuni argomenti hanno suscitato in noi maggior interesse di altri, li abbiamo imparati meglio e con più facilità. Perché? • È solo una questione di predisposizione - o altri fattori personali - o invece questo dipende dal «come» quella materia o quegli argomenti ci sono stati insegnati? • Molto probabilmente chi ci insegnava quella materia aveva un metodo di esposizione più semplice e più piacevole; quindi più efficace. • È importante conoscere i metodi di comunicazione e d’insegnamento per poter trasmettere, in modo efficace, le nostre conoscenze ai nostri allievi. • Impareremo oggi a utilizzare questi metodi. Obiettivi — Insegnare utilizzando un sistema didattico basato su micro lezioni; — Descrivere quali sono gli elementi critici nello sviluppo di una lezione; — Descrivere come questo sistema didattico aiuta a condurre una lezione; — Descrivere l’anatomia di una lezione; — Condurre sessioni di esercitazione; — Trasmettere efficacemente le conoscenze agli allievi. Panoramica — Micro-lezione — Come questo metodo didattico aiuta a sviluppare lezioni efficaci — Anatomia di una lezione di teoria — Come tenere esercitazioni pratiche Micro-Lezione • L’obiettivo della micro-lezione è suddividere l’argomento principale in singoli elementi che possano essere agevolmente combinati per ottenere risultati diversi in funzione delle necessità. • ESEMPIO: a un bambino non si insegna a scrivere una parola ma le singole lettere. Appresa questa tecnica, egli potrà scrivere qualsiasi parola. In questo modo l’insegnamento può essere semplificato riconducendo un argomento complesso a più elementi semplici. • Questo metodo di insegnamento è applicabile anche in qualsiasi settore; potrete usare queste tecniche per insegnare qualsiasi materia a voi nota, da una lezione d’informatica sia ad un corso di subacquea ricreativa quanto tecnica. Curiosità: questo sistema didattico è stato studiato negli USA dalla NASA per l’addestramento degli astronauti; ora è comunemente utilizzato - in tutto il mondo - in aziende, scuole e in corsi di formazione di vario genere. Come questo metodo didattico aiuta a sviluppare lezioni efficaci Gli elementi fondamentali nello sviluppo di una lezione e come questo sistema didattico aiuta a svolgerla: — Identificare gli argomenti 90 Instructor book CMAS-PTA — Determinare i tempi — Stabilire la quantità delle informazioni — Determinare obiettivi chiari e misurabili — Programmare la corretta sequenza — Creare la prontezza ad apprendere — Rinforzare l’apprendimento — Stabilire - ove richiesto - una valida forma di esame Identificare gli argomenti Per determinare quali argomenti dobbiamo esporre, dobbiamo: — Valutare le necessità dell’allievo e il suo grado di preparazione pre-corso. — Valutare l’uso che l’allievo farà della materia insegnata. — Consultare il manuale del Corso. — Esaminare il Corso e le sue finalità. — Giudicare le nostre conoscenze in materia (sia circa il Corso che il suo campo d’impiego). Determinare i tempi — Sia per sfruttare al meglio le capacità di apprendimento che per poter fornire informazione sui tempi necessari (e relativi costi) occorre determinare i tempi sia della singola lezione che del corso completo. Stabilire la quantità di informazioni Stabiliremo la quantità di informazioni da trasmettere all’allievo in funzione di: — Necessità dell’allievo e suo grado di conoscenza pre-corso. — Uso che l’allievo farà del Corso; — Tipo di corso (introduttivo, avanzato…). Determinare obiettivi "SMART" Gli obiettivi devono essere: — Semplici — Misurabili — Attuabili — Rilevanti — Tempo-definiti Programmare la corretta sequenza Ogni elemento che viene insegnato con una micro-lezione è base su cui costruire il resto dell’insegnamento. Occorre stabilire una sequenza adeguata affinché questa regola possa sempre essere applicata. Creare la prontezza ad apprendere tramite un’adeguata introduzione: — attirando l’attenzione in modo interessante ma non negativo o distraente; — presentando noi stessi e l’argomento; — ponendo domande inusuali o stimolanti; — esprimendo analogie tra l’argomento e l’esperienza comune degli allievi; — riferendo una storia interessante e pertinente; — includendo un racconto o un supporto visivo interessante. Rinforzare l’apprendimento Lo si fa seguendo quanto appreso durante questa lezione e seguendo le linee guida alla preparazione di una lezione teorica. Stabilire - ove richiesto - una valida forma di esame Usando dei quiz a risposta multipla o a risposta scritta. — Ci assicuriamo che l’allievo ha appreso a fondo tutte le informazioni; — Ci accorgiamo se qualcosa va rispiegato, magari usando termini differenti. Instructor book CMAS-PTA 91 L’E-learning CMAS-PTA Cos’è l’E-learning CMAS-PTA L’ e-learning è una moderna metodologia di insegnamento e di apprendimento che si basa sull’impiego delle nuove tecnologie informatiche, delle risorse multimediali e della rete internet. Rappresenta un differente sistema per l’apprendimento ampiamente diffuso in tutti i campi (scuole, università, ambienti di lavoro, ambiente scientifico) fornisce notevoli vantaggi alla persona che deve apprendere per via della flessibilità del sistema. Cosa non è l’E-learning CMAS-PTA Non è un sistema di apprendimento più facile di quello tradizionale, è semplicemente differente. Non è un sistema di sola lettura, dove lo studente si limita a leggere dei testi. L’e-learning prevede un’interazione costante con lo studente tramite test di verifica continui che impediscono di proseguire nel percorso formativo fino a quando il software non ha verificato la comprensione completa da parte dello studente. Non è un sistema che esula dall’Istruttore. Il sistema di e-learning permette un’interazione con l’Istruttore (tutor). In aggiunta a ciò lo studente si può avvantaggiare anche del lavoro svolto dagli altri studenti, dei loro dubbi e delle loro domande. Esistono aree dell’elearning che permettono l’accesso ad un sistema (stile forum) in cui gli studenti pongono domande agli Istruttori (tutor). Le risposte a queste domande possono arrivare da uno o più Istruttori. Queste domande e risposte rimangono memorizzate come patrimonio per gli studenti dei corsi successivi. Non è un sistema per fare un corso senza studiare. L’e-learning richiede allo studente lo stesso livello d’impegno di quello richiesto per il corso tradizionale. Lo studente e-learning è però maggior stimolato all’approfondimento dal momento che il sistema online mette a disposizione moltissime risorse per approfondire l’argomento (documenti, abstract, studi, manuali, ricerche, link a siti). Queste sono risorse aggiuntive, non indispensabili per raggiungere gli obiettivi del corso, ma che permettono allo studente di approfondire argomenti ai quali sono più interessati. Non è un corso per imparare ad immergesi rimanendo davanti ad una tastiera, l’e-learning sostituisce solo alcuni passaggi del corso. Normalmente in un corso, lo studente legge un manuale, vede un video, ascolta delle presentazioni fatte dall’Istruttore. Questa parte è gestita dall’e-learning nelle modalità spiegate precedentemente, mentre la verifica finale sulle nozioni acquisite avviene direttamente con l’Istruttore, Le lezioni in acque confinate e le immersioni in acque libere vengono effettuate esclusivamente con un Istruttore. Vantaggi dell’E-learning CMAS-PTA Maggior flessibilità per lo studente: Lo studente non deve frequentare le lezioni ad orari regolari. Può accedere al corso on-line a qualunque ora del giorno, è lo studente che decide quanto tempo dedicare all’apprendimento. Lo studente non deve spostarsi fino al luogo del corso. Non sempre il corso viene svolto sotto casa, e gli spostamenti sono una perdita di tempo e di soldi per lo studente. Con l’e-learning PTA il corso si svolge sempre a domicilio. Il corso è su misura: L’e-learning permette a ciascuno studente di progredire alla sua velocità in quanto lo studente può studiare più volte lo stesso argomento fino a quando non è in grado di soddisfare i requisiti richiesti per lo sblocco dell’argomento successivo. Maggior flessibilità per lo studente: Il corso è svolto in modalità "personal trainer": lo studente ha a disposizione il suo Istruttore per confrontarsi, chiarire dubbi, ottenere approfondimenti. Allo stesso tempo ha una banca dati di problemi già affrontati in passato dove potrà trovare le risposte ai più comuni dubbi sull’argomento. Lo studente può iniziare il corso immediatamente non è necessario attendere la costituzione di una classe con un numero minimo di partecipanti e non è necessario attendere il materiale didattico Miglior apprendimento per lo studente: Il corso on-line prevede vari modi per comprendere lo stesso argomento, permette di misurare costantemente il proprio livello di apprendimento tramite test e verifiche. Il corso on-line permette un maggior approfondimento delle nozioni e dei concetti: la struttura dei corsi e-learning PTA fornisce continui e costanti strumenti di approfondimento delle conoscenze. Il lavorare da casa in comodità, la possibilità di scegliere l’orario migliore permette un miglior apprendimento. Il corso in formato tradizionale spesso costringe lo studente a seguire il corso in orari non adatti (ad esempio la sera quando è stanco dopo una lunga giornata di lavoro). Non essendo vincolato ad un numero di lezioni prestabilite, lo studente può tornare a ripassare l’argomento in un qualunque momento, ad approfondire senza timore un tema anche se è già stato studiato le lezioni precedenti. Offre i vantaggi del corso di gruppo con i vantaggi del corso individuale. Spesso gli studenti evitano di fare domande in pubblico, sia per timidezza che per paura di essere giudicati dagli altri. Nel sistema e-learning questo non può succedere. Nel corso di gruppo lo studente può avvantaggiarsi delle domande e dei dubbi posti dagli altri partecipanti. Nel sistema e-learning lo studente può avvantaggiarsi dei dubbi e delle domande di tutti gli studenti (non solo quelli del suo corso e leggere le risposte date non da molti Istruttori e trainer. 92 Instructor book CMAS-PTA Maggior flessibilità per l’Istruttore: Uno dei problemi più frequenti durante l’organizzazione di un corso è mettere d’accordo i partecipanti sui giorni/orari delle lezioni. Gli impegni lavorativi e familiari degli studenti rendono difficoltoso trovare giorni che vadano bene a tutti. L’Istruttore è spesso costretto a fare lezioni di recupero per uno o più studenti che non hanno potuto partecipare alla lezione, questo comporta dei costi. Il sistema e-learning permette pertanto di controllare le sue spese in quanto non è vincolato da spostamenti per recarsi sul luogo del corso dove svolge le lezioni di teoria, ha più tempo da dedicare all’ organizzazione delle porzioni in acqua del corso. Maggior flessibilità per l’Istruttore: Il corso può iniziare subito, non ci sono tempi di attesa perché non è necessario ordinare il materiale da dare allo studente, non è necessario accordare le disponibilità di orario dell’Istruttore con quelle dell’allievo e non deve trovare un numero minimo di partecipanti per poter iniziare il corso Minori costi per l’Istruttore: L’Istruttore non ha necessità di acquistare prima il materiale didattico per lo studente, di sostenere costi per l’aula (incluso luce, riscaldamento, ecc), di sostenere costi per gli ausili didattici (computer, videoproiettore, lavagne, etc) e non ha costi di carburante per recarsi presso l’aula didattica Riducendo il numero di ore "face to face" con lo studente, il costo in termini di lavoro dell’Istruttore diminuisce drasticamente. Come si svolge un corso on-line CMAS-PTA: Lo studente sceglie l’Istruttore con cui svolgere il corso tramite il sito web e si mette in contatto con l’Istruttore, inizia con la lettura del primo modulo avvantaggiandosi delle risorse multimediali messe a disposizione dal software del corso Allo studente dopo ciascun argomento (non lezione) viene chiesto di rispondere a delle domande al fine di verificare la comprensione dell’argomento stesso. Ogni risposta analizzata viene spiegata e lo studente viene indirizzato verso un approfondimento dell’argomento non compreso correttamente. Alla fine dell’approfondimento nuovi test valuteranno l’avvenuta comprensione Superato il test viene sbloccato l’argomento successivo Durante il corso lo studente potrà consultare la banca dati delle domande poste dagli altri studenti relative allo stesso argomento e alle risposte fornite da tutti gli Istruttori e potrà porre altre domande agli stessi. Durante il corso lo studente potrà interagire in tempo reale con l’Istruttore tramite un sistema di chat e/o di videochat. Gli orari delle chat/videchat vanno concordate con l’Istruttore. Terminato il corso lo studente sosterrà un’ esame finale, in caso di superamento l’esame verrà notificato all’Istruttore. Lo studente si accorda con l’Istruttore per le fasi di addestramento pratico Alla prima lezione l’Istruttore dovrà effettuare una valutazione delle conoscenze prima di procedere alle lezioni in acqua e risponderà ad ogni ulteriore domanda dello studente. In seguito si procederà ad effettuare le lezioni pratiche e le immersioni come da corso tradizionale. CONSIGLI PER UNA BUONA COMUNICAZIONE • usate il nome dell’allievo - studente • ricordate che le lodi e gli apprezzamenti fanno emergere i lati migliori, mentre le critiche quelle peggiori • siate allegri e positivi sempre anche quando non ne avete voglia • tenete conto invece dell’umore degli altri • fate in modo che i vostri allievi- studenti si sentano capaci e di avere piena fiducia delle loro capacità • siate sempre grati per ciò che gli altri fanno per voi • siate sempre dei buoni ascoltatori • sviluppate un sano senso di umorismo, vedendo i lati divertenti di situazioni apparentemente serie • evitate di rilevare (personalmente) gli errori o le mancanze altrui. Sempre in forma generale • le informazioni confidenziali devono restare tali • verso chi cerca il vostro aiuto siate sempre simpatici e comprensivi • non fate promesse che non siete in grado di mantenere • non pretendete la perfezione assoluta da voi stessi • anche chi è soddisfatto di se stesso, può avere la tendenza a sentirsi inferiore in varie cose. Non diminuite mai la fiducia in voi stesso paragonandovi agli altri • parlate in modo sereno, con un linguaggio entusiasta, colorito e con espressioni positive RICORDATEVI CHE SPESSO IL COMPORTAMENTO DELLE PERSONE NEI VOSTRI CONFRONTI, RISPECCHIA IL VOSTRO MODO DI AGIRE CON LORO!! 94 Instructor book CMAS-PTA Anatomia di una lezione In una lezione correttamente strutturata dobbiamo: 1) dire agli allievi cosa stiamo per dire loro (introduzione) 2) dirglielo (corpo della lezione) 3) dire agli allievi cosa gli abbiamo detto (sommario) L’introduzione crea la prontezza all’apprendimento e include: 1) Contatto Serve per attrarre l’attenzione in modo interessante e positivo. Evitate a tutti i costi di esprimervi con aspetti negativi!!! Le tecniche sono: — Correlare l’argomento con un’esperienza che gli allievi possono avere fatto; — Porre una domanda insolita o stimolante; — Delineare alcune analogie tra l’argomento e l’esperienza comune degli allievi; — Correlare l’argomento con una storia interessante e pertinente; — Utilizzare degli ausili didattici creativi e interessanti. 2) Obiettivi — Sono una chiara descrizione di quali nuove capacità gli studenti acquisiranno con la lezione. — Obiettivi ben definiti possono essere la chiave per determinare se un mezzo di esame è valido; — Gli obiettivi da raggiungere sono lo scopo per cui l’allievo sta seguendo il nostro corso, dobbiamo semplicemente selezionare quelli relativi alla lezione. Gli obiettivi devono essere "SMART": — Semplici, affinché ognuno li comprenda. — Misurabili, così da potere verificare se si è raggiunto il livello di apprendimento che ci siamo prefissi. — Attuabili; vanno indicati obiettivi realistici e che noi abbiamo già raggiunto. — Rilevanti così che l’allievo, comprendendone l’importanza, sia invogliato a raggiungerli. — Tempo-definiti: va sempre indicato quale tempo è necessario per conseguire l’obiettivo. Un esempio: "Al termine di questa sessione sarete in grado di pianificare un’immersione in Nitrox, in curva di non decompressione, mediante l’uso della tabella." L’obiettivo è indicato in modo semplice e comprensibile. È misurabile in quanto è facilmente verificabile se, al termine della lezione, l’allievo è in grado di pianificare l’immersione in Nitrox con l’uso della tabella. È attuabile; è una cosa semplice e non v’è nulla di impossibile. L’obiettivo è rilevante in quanto consente all’allievo di effettuare una corretta pianificazione. È stato definito anche il tempo entro cui ci si prefigge di conseguire l’obiettivo: il termine della lezione. 3) Valore — È essenziale fornire agli studenti il motivo per apprendere. Ricordatevi sempre questi concetti: — Gli allievi non memorizzano quello che non ritengono necessario; — Stabilire il valore sempre in forma positiva; — Trattando elementi negativi, evidenziare la scarsa possibilità che avvengano e la facilità con cui si possono risolvere. 4) Panoramica — È un breve itinerario di come la lezione si svilupperà. Ricordatevi le seguenti linee guida: — Preparatevi e utilizzate anche per la panoramica uno schema guida della lezione; — Lo schema è anche un promemoria. 5) Condotta — Consiste semplicemente nel dire all’allievo come egli dovrà comportarsi durante la lezione (prendere appunti, fare domande, consultare il manuale del Corso piuttosto che indicare il comportamento durante le esercitazioni in acqua.). Contenuto (corpo) — Il corpo della lezione è una elaborazione delle informazioni delineate nel manuale del Corso. Questo è redatto al Instructor book CMAS-PTA 95 fine di conseguire gli obiettivi del Corso così come li avremo già indicati. — Il nostro lavoro consiste nell’esporre questo materiale agli allievi in modo che per loro sia significativo. Tecniche per rendere il materiale significativo: — far seguire alle regole generali degli esempi, — spiegare il contenuto usando termini noti all’allievo, — usare analogie quando possibile — usare termini comprensibili e - se possibile - in italiano. — non inventiamo termini nuovi, fantasiosi e/o incomprensibili: «esperto» è meglio che «schillato»; «aggiornare» è meglio che «updatare». — Fornire legami con l’educazione continua. Esempio: "Se seguirete il corso Blending & Mixing sarete in grado di produrre miscele binarie e ternarie per uso subacqueo." oppure: "Per essere abilitati a effettuare immersioni in grotte potete seguire il corso «Full Cave»." — Spiegare l’applicazione di queste conoscenze ad altre parti dell’addestramento Esempio: "Condurre immersioni in decompressione è la base per proseguire verso i corsi che prevedono l’uso di miscele per raggiungere profondità ancora maggiori". Domande Scopo delle domande: — verificare se le informazioni in nostro possesso sono valide — conoscere ed approfondire la conoscenza del nostro interlocutore — per il nostro interlocutoreottenere conferme circa l’importanza delle informazioni date/apprese — capire come dovremmo comunicxare, come formulare la notra proposta perché sia comprensibile DOMANDA APERTA: ESPLORARE DOMANDA CHIUSA: VERIFICARE Le domande aperte sono quelle alle quali è difficile rispondere con una risposta breve. Vantaggi: — incoraggiano l’interlocutore a parlare — fanno scoprire aspetti nuovi — favoriscono la relazione Rischi: — allungano il colloquio/lezione — potrebbero portare fuori tema Le domande chiuse sono quelle che consentono di rispondere con "SI" o "NO" o con una sola parola. Vantaggi: — permettono di confermare un fatto molto importante — usate correttamente, permettono un certo controllo sul discorso Rischi: — un senso di interrogatorio percepito dall’interlocutore I passi da compiere: — formulare la da domanda — motivarla — lasciar parlare l’interlocutore — dimostrare interesse — parafrasare la risposte 96 Instructor book CMAS-PTA Sommario di una lezione Sommario — Riesporre i punti chiave: Ricordare agli allievi i punti essenziali della lezione. Per far ciò ci ripeteremo la panoramica. — Ristabilire gli obiettivi: Ricordare agli allievi cosa hanno appreso, riesponendo gli obiettivi presentati nell’introduzione. Usare forme verbali al tempo presente. Esempio: "Ora siete in grado di…". — Dire quando saranno applicate le informazioni. Le persone ricordano meglio le informazioni importanti con le quali hanno un rapporto diretto. — Promuovere l’educazione continua. Approfittare sempre di qualsiasi opportunità per mostrare come alcuni aspetti dell’addestramento vengano ripresi e approfonditi in altri Corsi. — Sollecitare domande. Incoraggiate gli allievi a fare domande. Vi aiuta a determinare il loro grado di apprendimento. Ulteriori considerazioni: — fornire sempre un supporto visivo (guide, manuali, diapositive); — aiutare gli studenti a prendere appunti I supporti didattici • I rischi dei supporti visivi I supporti visivi, dalle fotocopie da distribuire al pubblico alle presentazioni audiovisive, possono arricchire una presentazione verbale. Il cervello umano recepisce meglio gli stimoli visivi che quelli uditivi. Quando si entra in una stanza in cui É accesa una televisione, si puo’ notare come gli occhi della maggior parte dei presenti restano fissi sullo schermo pur ascoltando le parole di chi É appena entrato. Allo stesso modo un supporto visivo distoglie l’attenzione del pubblico da qualunque altro stimolo, compresa la voce dell’oratore. Di conseguenza il discorso e la presentazione visiva non devono essere in concorrenza fra loro. É bene utilizzare i supporti visivi soltanto per illustrare un concetto, non certo per affermarlo. • É di fondamentale importanza la conoscenza approfondita sia degli argomenti da trattare che del contenuto dei supporti didattici. • Un grave e diffuso errore è proiettare dei lucidi e leggerli, dando a questi la funzione di scaletta personale e non di supporto comunicazionale. Quando il pubblico si trova di fronte ad una informazione visiva É probabile che la scorra e che si faccia un’idea di cio’ che verra’ detto e che tragga quindi le proprie conclusioni prima che l’oratore abbia aperto bocca. In questo modo, l’oratore perderà completamente il controllo del processo mentale dei soggetti riceventi.. Come tenere esercitazioni pratiche L’esercitazione pratica approfondisce il concetto di come raggiungere uno scopo. — L’uso delle tecniche oggetto del Corso deve diventare istintivo; l’allievo deve apprendere i metodi in modo da essere: indipendente, veloce nell’esecuzione e capace di combinare elementi semplici per raggiungere fini complessi. Durante le esercitazioni, stabilire e seguire delle procedure di gestione della classe assicura: — sicurezza; — un efficace apprendimento; — la massima efficienza. Condizioni per l’apprendimento delle tecniche L’apprendimento e l’insegnamento efficace delle tecniche richiedono che: — si operi in un ambiente e in modo il più rilassato e il più concentrato possibile; — si selezionino esercizi che abbiano un’applicazione pratica nella realtà eliminando quelli che non hanno un valore o un’applicazione specifica; — l’allievo deve avere la padronanza di tutte le componenti - o sub esercizi - che costituiscono l’esercizio» finale; — l’Istruttore deve assicurarsi che ci sia massima partecipazione e ripetizione degli esercizi; — gli esercizi devono essere strutturati e selezionati in modo da assicurare una altissima probabilità di riuscita; — piuttosto che esporre un’ampia varietà di esercizi, bisogna concentrarsi su pochi di essi, ma fornire numerose opportunità di praticarli. Queste condizioni chiariscono perché è indispensabile stabilire e seguire una sequenza logica: è necessario che gli allievi abbiano la padronanza di un elemento base prima di passare a fasi più avanzate dove occorre conoscere quell’elemento. Gestione degli esercizi Instructor book CMAS-PTA 97 Siate preparati — fatevi un piano di lezione e seguitelo; — studiate degli esercizi vostri o sfruttate quelli più appropriati tra quelli contenuti nel manuale del Corso; — preparate del materiale da elaborare (immagini, disegni o testi) con un contenuto gradevole e di facile comprensione; — se dimostrate gli esercizi, fatelo in modo esplicito, usando gesti ampi ed evidenti, sottolineando così ogni singolo passaggio; — proponete esercizi che simulino le attività quotidiane dell’allievo. Stabilite delle regole e assicuratevi che esse siano seguite — non permettete di fare esercizi non ancora spiegati o attività non pertinenti. Siate attenti alle necessità dell’allievo — fate delle pause sia durante la spiegazione che durante o svolgimento degli esercizi; — rendete gli esercizi coinvolgenti. Più l’esperienza sarà positiva e appagante, più l’allievo sarà motivato ad apprendere. Critiche e dimostrazioni Siate certi che gli allievi siano attenti — È più importante che gli allievi ascoltino la nostra spiegazione a un eventuale problema invece che tentino di risolverlo autonomamente. Siate certi che gli allievi possano vedere e udire. • Cominciate ogni critica con un rinforzo positivo: «Siete stati tutti molto bravi; possiamo ancora migliorare facendo…» • Non indicate chi ha commesso un errore, siate generici: «Ho notato che qualcuno di voi ha avuto dubbi su come…» • Fornire dei «Rinforzi positivi»: ogni volta che ne abbiamo la possibilità, complimentiamoci con l’allievo e dandogli gratificazione per l’impegno. 98 Instructor book CMAS-PTA Il controllo degli allievi in acqua Il controllo degli allievi in acqua rappresenta forse il momento più importante e delicato del sistema d’insegnamento per un Istruttore subacqueo, questo momento è subordinato da due aspetti fondamentali: comunicazione e sicurezza. Una lezione in acqua mal gestita e mal condotta ha poche possibilità di ottenere gli obiettivi richiesti e di determinare un’atmosfera poco congeniale all’apprendimento e alla sicurezza. L’Istruttore e il suo staff devono essere sempre in posizione tale da prestare assistenza immediata agli allievi. la classe deve essere posta in un luogo che facilità il comfort e la visibilità e lontano da possibili rischi. Condizioni negative come freddo, onde ecc possono indurre ansia nell’allievo già impegnato in un ambiente nuovo, la presenza effettiva e avvertita dell’Istruttore e il suo staff riducono l’ansia. Classi numerose necessitano di un ulteriore sforzo da parte dell’Istruttore nel controllare ogni singolo allievo aumentando la sua responsabilità e creando all’Istruttore stesso motivo di stress. Il massimo numero di allievi in acqua (confinate e libere) è dettato dagli standard di ogni specifico corso. Insegnamento in superficie La disposizione degli allievi in superficie è un momento importante e spesso sottovalutato. Generalmente gli spostamenti in superficie per raggiungere il punto d’immersione, devono essere svolti con il gruppo o la coppia unita e seguito dall’Istruttore e dal suo staff. Esistono diverse configurazioni in acqua che possono essere particolarmente efficaci e comode da eseguire: • Fila indiana: gli allievi si dispongono in fila indiana con l’Istruttore posto davanti a loro, è la configurazione più comune • Semicerchio: gli allievi si dispongono in semicerchio davanti all’Istruttore, è una configurazione che crea affiatamento tra gruppo ed Istrtuttore; è questo un sistema che fornisce un maggior controllo degli allievi • Istruttore al centro: L’Istruttore si pone in mezzo agli allievi, disposti attorno al lui; anche se è una configurazione che mette l’Istruttore in posizione tale da non incutere timore, lo lascia però scoperto nel controllo della sicurezza in quanto non riesce a vedere tutta la classe Insegnamento sottacqua É decisamente più sicuro e consigliabile avere degli assistenti certificati, con la supervisione dell’Istruttore, contatto e controllo adeguati vi sono diversi metodi per condurre in immersione una classe sott’acqua • Allievi che seguono l’Istruttore: configurazione che permette all’Istruttore di guidare la classe in molteplici situazioni • A chiamata: l’Istruttore precede gli allievi sul fondo per poi chiamarli. É un sistema efficace con buona visibilità e con l’asssitenza dello staff • Allievi che precedono: l’Istruttore segue il gruppo,è questa una situazione che permette di controllare il gruppo e i singoli Énecessaria però la presenza di assistenti in testa la gruppo • Coppie che seguono l’Istruttore: l’Istruttore chiama una coppia alla volta e li conduce nel giro subacqueo mentre gli assistenti controllano il resto del gruppo • Allievi che seguono l’Istruttore: situazione che permette all’Istruttore di controllare nel suo insieme la classe Instructor book CMAS-PTA 99 Anatomia di una lezione Acque Confinate /Libere Importanza dell’addestramento in acqua ➣ Durante le esercitazioni, stabilire e seguire delle procedure di gestione della classe assicura: • sicurezza • un efficace apprendimento • la massima efficienza Condizioni per l’apprendimento delle tecniche ➣ L’apprendimento e l’insegnamento efficace delle tecniche richiedono che: • operare in un ambiente e in modo il più rilassato e il più concentrato possibile • far eseguire solo esercizi da standard eliminando quelli che non sono codificati e che non hanno un valore o un’applicazione specifica • l’allievo deve avere la padronanza di tutte le componenti • l’Istruttore deve assicurarsi che ci sia massima partecipazione e ripetizione degli esercizi • gli esercizi strutturati e in modo da assicurare una corretta riuscita • piuttosto che esporre un’ampia varietà di esercizi, bisogna concentrarsi su pochi di essi Queste condizioni chiariscono perché è indispensabile stabilire e seguire una sequenza logica: è necessario che gli allievi abbiano la padronanza di un elemento base prima di passare a fasi più avanzate dove occorre conoscere quell’elemento. Gestione degli esercizi Durante le esercitazioni, stabilire e seguire delle procedure di gestione della classe assicura: • Siate preparati • fatevi un piano di lezione e seguitelo • siate ben addestrati nel dimostrare gli esercizi contenuti nel manuale del Corso • quando dimostrate gli esercizi, fatelo in modo esplicito, usando gesti ampi ed evidenti, sottolineando così ogni singolo passaggio; • proponete esercizi che simulino le attività reali dell’allievo Stabilite delle regole e assicuratevi che esse siano seguite • non permettete di fare esercizi non ancora spiegati o attività non pertinenti Siate attenti alle necessità dell’allievo • fate delle pause sia durante la spiegazione che durante o svolgimento degli esercizi; • rendete gli esercizi coinvolgenti • usate rinforzi positivi Comprende prove ripetute. La ripetizione è necessaria per apprendere e per acquisire la padronanza Verifica costantemente le capacità dell’allievo subacqueo. Le persone imparano meglio quando sono tranquille e si divertono. In qualità di educatore, l’Istruttore si dovrebbe concentrare nel creare un rapporto con gli allievi subacquei tale da meritarsi la loro fiducia. Permettere agli studenti di progredire secondo il loro ritmo ed evitare di stressarli. Critiche e dimostrazioni Siate certi che gli allievi siano attenti • È più importante che gli allievi ascoltino la vostra spiegazione a un eventuale problema invece che tentino di risolverlo autonomamente Siate certi che gli allievi possano vedere e udire. Cominciate ogni critica con un elogio: Complimenti, siete stati tutti molto bravi; possiamo ancora migliorare facendo…ho visto alcune cose che possono essere migliorate… ecc» Non identificate chi ha commesso un errore ma piuttosto siate generici: «Ho notato che qualcuno di voi ha avuto dubbi su come…ha fatto in questo modo…ecc» Fornire dei «Rinforzi positivi»: ogni volta che ne abbiamo la possibilità, complimentiamoci con l’allievo e dandogli gratificazione per l’impegno: bravi ho visto che vi siete applicati… ho visto eseguire bene quell’esercizio..ecc». 100 Instructor book CMAS-PTA Acque Confinate Definizione di un luogo d’immersione in acque confinate. Con l’espressione "acque confinate" si fa riferimento ad una piscina o a qualsiasi specchio d’acqua che offra delle condizioni simili ad una piscina per quanto riguarda limpidezza, calma e profondità La profondità di un luogo d’immersione in acque confinate deve permettere agli allievi subacquei di raggiungere tutti gli obiettivi richiesti dalla lezione - un accesso adeguato all’acqua sufficientemente bassa per stare in piedi, oppure in acqua abbastanza profonda da non toccare il fondale con i piedi. Importanza dell’addestramento in acque confinate La funzione principale dell’istruzione subacquea consiste nel far sviluppare agli allievi le abilità subacquee in funzione di attività di divertimento. Gli allievi subacquei apprendono come immergersi in acqua, non in un’aula. Lo sviluppo delle conoscenze serve unicamente per sviluppare la necessità di sviluppare un’abilità, per evidenziare la relazione tra causa ed effetto o per far comprendere perché si deve fare. É nelle acque confinate dove gli allievi subacquei apprendono, si esercitano ed acquisiscono padronanza nell’uso delle abilità che applicheranno in seguito nelle immersioni in acque libere. L’Istruttore deve perseguire cinque scopi: 1 Fornire una evidente dimostrazione dell’uso delle abilità subacquee 2 Semplificare al massimo l’esercitazione iniziale che lo studente effettua sotto la sua supervisione dell’Istruttore 3 Incoraggiare la ripetizione dell’esercizio per potenziare la capacità esecutiva degli allievi - padronanza dell’apprendimento 4 Poter identificare e correggere gli errori 5 Valutare se gli studenti si dimostrano capaci di utilizzare le abilità subacquee in acque libere Organizzazione e Controllo Vi sono quattro aspetti da considerare prima di programmare delle esercitazioni in acque confinate 1 Scelta del luogo - occorre scegliere un luogo che presenti le caratteristiche necessarie per immergersi in acque confinate in relazione alla profondità (acque più e meno profonde), alla tranquillità ed alla limpidezza 2 Attrezzatura - occorre assicurarsi che gli studenti abbiano tutta l’attrezzatura richiesta. Disporre anche di equipaggiamento. Verificare la temperatura dell’acqua ed accertarsi che tutti gli allievi subacquei abbiano una protezione termica adatta. Assicurarsi che gli studenti abbiano confidenza con l’attrezzatura che utilizzeranno in acque libere 3 Sequenzialità degli esercizi e collocazione della classe in funzione del luogo dell’immersione e sulle condizioni fisiche degli allievi subacquei 4 Collaborazione di assistenti certificati - Bisogna informare dettagliatamente gli assistenti certificati circa il ruolo che devono ricoprire durante le immersioni in acque confinate perché siano in grado di indicare: • L’ubicazione del kit di primo soccorso/ossigeno, della zavorra e dell’equipaggiamento supplementare, ecc. • Quale assistenza fornire agli allievi subacquei. • La progressione dell’esecuzione degli esercizi e l’esatta posizione loro e degli allievi subacquei in acqua • Dove e come è richiesta la loro collaborazione con l’Istruttore durante la dimostrazione e quali esercizi dovranno dimostrare Suggerimenti utili L’Istruttore deve: 1 Fornire agli allievi subacquei un orientamento circa i servizi 2 Delimitare un’area per l’assemblaggio dell’attrezzatura 3 Spiegare le regole e comportamenti da adottare Gli studenti devono: 1 Lavorare in coppia 2 Non lasciare le bombole in piedi e incustodite 3 Collocare l’attrezzatura in un’area delimitata 4 Non entrare in acqua senza l’autorizzazione dell’Istruttore 5 Non usare i bordi della piscina come appoggio 6 Tenere la maschera posizionata sul viso 7 Attendere le direttive dell’Istruttore Instructor book CMAS-PTA 101 Le sei parti di una lezione in acque confinate Briefing ➜ (spiegazione) Dimostrazione ➜ (osservazione dell’esecuzione dell’esercizio) Controllo ed organizzazione ➜ un ambiente che favorisca le esercitazioni) e la sicurezza Esercitazioni degli allievi subacquei ➜ (qualità) Risoluzione dei problemi ➜ (rapida) Debriefing ➜ (rinforzo positivo) Le sei parti di un briefing 1 Introduzione 2 Valore 3 Obiettivi 4 Spiegazione 5 Condotta 6 Segnali ➜ Il momento per presentare le abilità il proprio ruolo e quello dell’Assistente ➜ Fornire una motivazione reale per spiegare agli allievi subacquei il motivo per cui dovrebbero apprendere l’uso delle abilità me quando potranno impiegarle ➜ Esporre chiaramente e in forma misurabile gli obiettivi che si devono raggiungere ➜ Descrivere brevemente i passaggi necessari per portare a termine gli esercizi ➜ Momento in cui vengono illustrati l’organizzazione globale degli esercizi, dove e quando ➜ Mostrare agli allievi subacquei i segnali che saranno usati durante l’esecuzione degli esercizi Tecniche per dimostrare in modo efficace un esercizio Una dimostrazione serve per mostrare agli allievi subacquei tutti i passaggi critici che l’Istruttore ha descritto nel briefing e per essere di buona qualità, deve essere lenta, armoniosa e corretta: • Esagerando nel far notare i dettagli • Accertarsi che tutti gli allievi subacquei osservino la dimostrazione • Ricorrere ad un’assistente certificato per farsi aiutare a dimostrare un esercizio se necessario Varie tecniche di controllo e di organizzazione: • Posizionare gli allievi subacquei in una zona che favorisca l’esecuzione dell’esercizio • Organizzare le attività in modo scorrevole per non perdere tempo • Ricorrere ad una posizione e usare l’/gli assistente/i certificato/ i per controllare gli allievi subacquei • Fornire agli allievi subacquei suggerimenti e gratificazioni • Osservare l’ambiente circostante e verificare che l’allievo subacqueo si relazioni con l’ambiente in acque confinate e con qualsiasi altro fattore Tecniche per accertarsi che gli allievi subacquei abbiano raggiunto gli obiettivi prestabiliti e che si esercitino adeguatamente • Per raggiungere gli obiettivi di esecuzione degli esercizi si richiedono molti sforzi e molta pratica. • La ripetizione è indispensabile, è sempre consigliabile, se possibile, farsi assistere da un Assistente certificato che controlli le successive esecuzioni di un esercizio • Abbinare alle esercitazioni dei giochi per consentire agli allievi subacquei di mettere in pratica le abilità divertendosi Tecniche per verificare e controllare. . . Problemi ??? il modo in cui l’Istruttore risolve i problemi è importante per lo sviluppo delle abilità dell’allievo subacqueo e per la sicurezza generale. L’Istruttore deve prevenire i problemi più comuni Per risolvere efficacemente i problemi degli allievi subacquei, l’Istruttore deve: • Essere vicino e pronto a intervenire • Lasciare agli allievi subacquei il tempo per risolvere da soli il problema, ma essere pronto ad offrire assistenza e suggerimenti attraverso segnali e contatti • Intervenire in modo gentile e tranquillo - non muoversi di scatto, premere con forza gli allievi subacquei • Dopo aver corretto il problema, sottolineare all’allievo subacqueo le tecniche appropriate da usare per portare a termine correttamente l’esercizio • L’Istruttore si deve accertare che l’allievo subacqueo abbia soddisfatto totalmente le procedure di esecuzione Viceversa deve fare un controllo finale facendo eseguire un’altra volta l’esercizio all’allievo subacqueo Le cinque parti di un debriefing: 102 • • • • • • • • • • • • • • • Instructor book CMAS-PTA Esporre nuovamente gli obiettivi Ricordare i requisiti di esecuzione che gli allievi subacquei hanno soddisfatto Gratificazione Fornire esempi di come gli allievi subacquei abbiano eseguito in modo corretto gli esercizi Identificare i problemi Identificare i problemi specifici che si sono verificati durante l’esecuzione dell’esercizio Suggerimenti Fornire specifici suggerimenti per evitare di ripetere i problemi evidenziati per migliorare l’esecuzione Valore Rinforzare il valore dell’esercizio e come esso si applichi durante le immersioni Preparazione di una lezione in acque confinate Avrete modo di preparare una lezione in acque confinate facendo un lavoro di gruppo con il vostro Trainer e il suo staff ➣ (tabella valutazione acque confinate) • Work Shop • ➣ Scheda valutazione acque confinate Acque libere Definizione di un luogo d’immersione in acque libere: Per acque libere si intende uno specchio d’acqua in cui ci si possa immergere che non sia una piscina. Il luogo d’immersione deve essere scelto tenendo conto dei criteri di sicurezza. Quattro obiettivi dell’addestramento in acque libere 1 Applicazione delle conoscenze e delle abilità in acque libere. Il subacqueo deve mettere in atto ed utilizzare le abilità apprese nelle acque confinate. Il successo dei compiti in acque libere confermerà sia all’Istruttore sia agli allievi di avere appreso le conoscenze e le abilità richieste 2 Adattamento all’ambiente. Vivere l’emozione di un immersione è il motivo per cui ci si vuole immerge. L’immersione in acque libere insegna ai subacquei ad adattarsi all’ambiente 3 Apprendimento dell’arte di immergersi. Immergersi coinvolge molte abilità oltre a quelle apprese durante il corso. Rispettare l’ambiente, osservare le abitudini della vita subacquea, capacità che esaltano ildivertimento del subacqueo 4 Acquisizione di sicurezza e di autonomia. I subacquei cercano nell’addestramento sicurezza e comfort, da qui l’esigenza di specializzarsi per apprendere cose, ambienti e tecniche nuove e diverse Aspetti da considerare nella scelta di un luogo adatto ad un’immersione di addestramento: • requisiti circa profondità, topografia, il movimento dell’acqua adeguati alle necessità di controllo degli allievi subacquei • luogo e condizioni ambientali scelti in modo da possedere gli aspetti tipici dell’immersione che abitualmente si pratica nell’area locale • usare luoghi diversi d’immersione per dare ai subacquei l’opportunità di valutare e di gestire differenti situazioni • avere a disposizione dei luoghi alternativi nel caso in cui il luogo principale non offra condizioni ambientali adeguate Procedure per la logistica, l’equipaggiamento e lo Staff Tempi, luoghi e modalità > luogo conosciuto = + coinvolgimento - apprensione ➣ Equipaggiamento Istruttore - Staff - allievi subacquei • Equipaggiamento standard • Equipaggiamento di scorta Boe galleggianti, eventuali altri strumenti di segnalazione Instructor book CMAS-PTA 103 kit di primo soccorso e di Ossigeno Altro eventuale equipaggiamento specifico ➣ Assistenti certificati Sufficienti per soddisfare il rapporto Istruttore/allievi Informare sul il ruolo che devono ricoprire Linee guida essenziali per mantenere il controllo nelle acque libere 1 Essere preparati 2 Fornire un modello di ruolo sull’orientamento al luogo d’immersione 3 Usare gli assistenti per migliorare il controllo del gruppo e come supporto logistico 4 Avere un’adeguata stazione di supporto di superficie e una cima per condurre gli esercizi 5 Essere attenti alle necessità degli allievi subacquei, al comfort e alla sicurezza 6 Adoperarsi per rendere le esperienze di addestramento divertenti 7 Ribadire il concetto il divertimento e del rispetto per l’ambiente subacqueo E al termine dell’esercitazione….. Registrare l’immersione e firmando i i moduli richiesti!!! Organizzazione di una lezione di addestramento in acque libere Differenze tra le lezioni di addestramento in acque libere e quelle in acque delimitate: • richiedere agli allievi subacquei di applicare le abilità acquisite durante l’addestramento in acque confinate. • adattare gli esercizi all’ambiente • non dimostrare gli esercizi, generalmente le esecuzioni si devono basare sulle conoscenze già acquisite dagli allievi subacquei Metodo per organizzare una presentazione d’insegnamento in acque libere coerente con i criteri di valutazione Cinque aree di di valutazione: • briefing • risoluzione dei problemi • controllo • organizzazione • debriefing ➣ Il Briefing comprende: (non necessariamente nell’ordine seguente) Introduzione e Panoramica Un’introduzione degli esercizi da eseguire e talvolta un breve discorso di benvenuto agli allievi subacquei e una premessa sul luogo o sulle attività del giorno ➣ Valore Un realistico riassunto del motivo per cui gli allievi subacquei apprendono gli esercizi ed almeno una ragione per applicarli in acque libere ➣ Obiettivo Una chiara esposizione delle prestazioni richieste dall’esercizio Ripasso dell’esercizio = riepilogo dei passi-chiave di ciascun esercizio inclusi suggerimenti; non si deve fornire un’altra spiegazione dell’esercizio • Conduzione = descrizione di come sarà l’esercizio, la posizione degli gli allievi subacquei, la sequenza degli esercizi ed il ruolo degli Assistenti certificati e dell’Istruttore, ecc. • Segnali = descrizione dei segnali usati per indicare l’esecuzione di ogni esercizio ➣ Risoluzione dei problemi La risoluzione dei problemi richiede: 1 Anticiparli 2 Prevederli 3 Autocorrezione (senza compromettere la sicurezza degli allievi) 4 Comprensione del problema da parte degli allievi per identificarlo e per rafforzare la correttezza della tecnica esecutiva ➣ Controllo = decidere quando, dove e come verranno praticati gli esercizi Allievi subacquei e Assistenti in una zona adatta all’esecuzione degli esercizi. Instructor book CMAS-PTA 104 • Posizionare gli Assistenti dove possano osservare gli allievi subacquei che non sono sotto la vostra supervisione diretta. • Controllare tutti gli allievi subacquei durante tutta l’immersione, coordinando efficacemente la supervisione con i vostri Assistenti. • Comunicare in modo chiaro con gli allievi subacquei e con gli Assistenti. ➣ Organizzazione É l’organizzazione, o esecuzione, dei requisiti dell’immersione a determinare quanto efficace, organizzata e proficua sarà l’immersione stessa • Organizzare l’immersione in modo che gli allievi subacquei siano in posizione comfortevole per eseguire correttamente gli esercizi • Coordinare il flusso delle attività in modo che sia efficace • Mettere il gruppo dove ci sia la massima visibilità e siano necessari spostamenti minimi: chi si deve muovere? • Osservare ciò che vi sta attorno e stare attenti all’interazione con l’ambiente • Fornire adeguati rinforzi positivi ➣ Il debriefing comprende: esempi specifici di come gli studenti subacquei abbiano eseguito correttamente un esercizio = rinforzo positivo • Riesporre i requisiti d’esecuzione • Identificare i problemi specifici che si sono incontrati • Fornire suggerimenti specifici per evitare questi problemi e per migliorare le prestazioni • Rafforzare il valore Preparazione di una lezione in acque libere Avrete modo di preparare una lezione in acque libere facendo un lavoro di gruppo con il vostro Trainer e il suo staff ➣ (tabella valutazione acque confinate) • Work Shop • ➣ Scheda valutazione acque confinate 106 Instructor book CMAS-PTA Il processo di formazione e Valutazione di un Istruttore CMAS-PTA INSTRUCTOR PROGRAM (CORSO ISTRUTTORI) Il corso di formazione Istruttori CMAS-PTA si svolge in due fasi, una di preparazione ed una di valutazione. ➤ Preparazione = Instructor Program ➤ Valutazione = Instructor Examination l‘Instructor Examination CMAS-PTA è la fase di valutazione di un Istruttore CMAS-PTA. I candidati Istruttori che completano con successo un IP possono iscriversi ad un IE CMAS-PTA. Requisiti richiesti- Gli obiettivi Qual è, tra le più importanti, la caratteristica di un educatore professionista? • L’attitudine Il processo di formazione e sviluppo come Istruttore può migliorare le proprie abilità e la propria conoscenza. Sviluppare l’attitudine corretta, attraverso la formazione continua, il lavoro personale e l’autocritica, sono gli strumenti essenziali per aver successo come Istruttore. Scrivi la tua personale risposta alle seguenti domande: Credi di avere l’attitudine giusta per essere un buon educatore? ..................................................................................................................................................................................... Che cosa puoi fare per migliorarle? .....................................................................................................................................................................................Come ... ? ..................................................................................................................................................................................... Credi di avere l’attitudine giusta per essere un buon formatore di Istruttori? .....................................................................................................................................................................................Che cosa puoi fare per migliorarle? .....................................................................................................................................................................................Come ... ? ..................................................................................................................................................................................... Come deve essere un Educatore subacqueo? • Modello di ruolo "Dare un buon esempio non è il mezzo principale per influenzare gli altri; è l’unico mezzo." (A. Einstein ) Dovresti avere sempre come obiettivo fare del tuo meglio e, nel farlo, dovresti rappresentare un esempio positivo per tutte le persone che ti stanno intorno. Se diventerai un "modello di ruolo" positivo incoraggerai anche gli altri a emularti. Scrivi la tua personale risposta alle seguenti domande: Credi di essere un esempio positivo per gli altri? ..................................................................................................................................................................................... Che cosa puoi fare per motivare gli altri a seguire la tua guida? ..................................................................................................................................................................................... Come ... ? ..................................................................................................................................................................................... • Azioni da intraprendere: 1) Prendi un importante impegno con te stesso: dai sempre il massimo in tutto quello che fai 2) Conserva una forte passione e prendi l’iniziativa costantemente 3) Dai il buon esempio perchè è la cosa giusta da fare Instructor book CMAS-PTA 107 Prepararsi alla funzione di Istruttore PTA-CMAS prevede prerogative precise: • Lo sviluppo del programma permette di introdurre il sistema PTA-CMAS e di aiutare i candidati Istruttori ad utilizzarlo in modo efficace • Fornisce le conoscenze necessarie, le abilità e le tecniche di insegnamento per riuscire ad applicare realmente ciò che si apprende • Attraverso il programma si ha l’opportunità di vagliare le proprie esecuzioni e di migliorare le proprie abilità • Non ci sono limiti nel numero di tentativi da compiere per possedere il minimo dei requisiti di esecuzione richiesti • L’obiettivo primario di un Corsi Istruttori è il naturale risultato della preparazione acquisita per diventare Istruttore Bisogna stimolare gli allievi Istruttori a diventare Membri PTA-CMAS attivi ed apportatori di crescita e di successo per l’industria subacquea • Come Professionista PTA-CMAS si hanno molte opportunità per contribuire all’immagine positiva ed alla crescita della subacquea • Essere buoni Istruttori è solo il primo passo per diventare subacquei professionisti Comprendere il mercato della subacquea ed i fattori che influenzano l’industria subacquea è un punto vitale Attraverso questo programma, si potrà discutere anche di argomenti economici, sociali, culturali, legali, legislativi ed ambientali che possono influire sull’attività di un educatore subacqueo Si parlerà di marketing e di problemi connessi ai servizi ai clienti che possono fare la differenza tra il successo ed il fallimento Bisogna incoraggiare ad essere difensori dell’ambiente acquatico enfatizzando la responsabilità e la conservazione durante le attività subacquee • Si deve educare alla responsabilità e al rispetto verso l’ambiente acquatico durante lo svolgimento di questo programma "Il programma fornisce l’opportunità di vedere cosa offre il sistema PTA-CMAS, agli Istruttori che provengono da un’altra organizzazione di addestramento subacqueo" Si riconosce che sono già Istruttori abilitati all’insegnamento • Il programma serve come orientamento al Sistema PTA-CMAS rivisita le potenzialità e la conduzione dei corsi PTA-CMAS - può essere un’opportunità per provare nuove tecniche e strumenti per l’insegnamento • Si potranno acquisire nuove idee e aderire ad orientamenti attuali che aiuteranno a restare aggiornati come professionisti • Aprite la mente, il Sistema PTA-CMAS è flessibile NOTA: L'Instructor Program (IP) deve essere svolto in un minimo di 40 ore Esame Istruttori (Instructor Examination) PTA-CMAS NOTA: La data dell' Esame Istruttori (IE) deve essere comunicata in forma scritta (mail-fax) preventivamente alla Presidenza PTA; la quale può valutare se inviare un osservatore per verificare il rispetto degli standard I passi da compiere dopo il vostro addestramento di Formazione Istruttori PTA-CMAS: ➣ Restare aggiornati ➣ Continuare la vostra educazione: • Iscrivetevi ad un corso Istruttori BLS - First Aid • Acquisite qualifiche aggiuntive • Partecipate ai Corsi di formazione Tecnica PTA (diver) • Se già diver, partecipate ad un Corsi di formazione Istruttore Technical PTA "La formazione continua è il requisito minimo per il successo, in qualsiasi campo." (Denis Waitley)" "I leader sono persone che imparano. Apprendere continuamente è la soluzione giusta per il XXI secolo... Decidete oggi di adottare l’atteggiamento dello studente del vostro lavoro, colui che vuole continuare a imparare, migliorarsi sempre." (Brian Tracy) Il tuo cervello può sviluppare al massimo il suo potenziale illimitato solo se lo utilizzi costantemente. Gli americani dicono:"Use it, or lose it!" (il cervello o lo usi o lo perdi). Quanto più allenerai la tua mente, tanto più facilmente apprenderai cose nuove. Scrivi la tua personale risposta alle seguenti domande: Oggi che cosa imparerai? 108 Instructor book CMAS-PTA ..................................................................................................................................................................................... Come metterai in pratica le tue nuove conoscenze? ..................................................................................................................................................................................... Quali corsi (o seminari) frequenterai? ..................................................................................................................................................................................... INSTRUCTOR EXAMINATION (VALUTAZIONE) L’Esame Istruttori è inteso come prova unica e pertanto, tutte le sezioni del programma IE (Esame Istruttori) devono essere completate durante lo stesso Esame Istruttori: non è prevista una partecipazione parziale. In caso di gravi impedimenti che potessero interrompere l’Esame, le eventuali modalità per la ripetizione completa dell’Esame dovranno essere concordate con l’Istruttore M3 CMAS-PTA responsabile dell’IE. Nel caso che l’Esame Istruttori non venga superato al primo tentativo, il Candidato potrà partecipare ad un secondo Esame Istruttori non prima di quindici giorni dal primo e non oltre sei mesi dallo stesso, ripetendo tutte le modalità previste. In tale caso la Documentazione da presentare è. • Valida quella presentata alla prima valutazione • Copia del Completamento dell’IP firmata dall’Istruttore M3 che ha completato l’aggiornamento L’IE deve essere svolto entro un massimo di sessanta (60) giorno dal termine di un Instructor Program. Nel caso si superasse tale periodo, il candidato Istruttore deve effettuare un aggiornamento con un Istruttore M3 CMASPTA prima di ripresentarsi ad un nuovo IE. L’IE è un programma valutativo, nel quale il candidato Istruttore deve dimostrare le proprie abilità didattiche e di salvataggio, la conoscenza del sistema PTA-CMAS e della teoria dell’immersione. ➣ Nell’IE si è promossi o bocciati ➣ Lo staff M3 può offrire suggerimenti utili, ma il l suo compito primario è quello di valutare le abilità dei candidati Istruttori ➣ Non è previsto nessun addestramento durante l’IE - bisogna presentarsi preparati Dopo aver eseguito tutte le esercitazioni previste dal IP l’autorizzazione ad accedere all’IE deve essere decisa dall'Istruttore (M3) responsabile del corso in acordo con il candidato Istruttore, ma la decisione fi nale compete al candidato. Sebbene per diventare un Istruttore PTA-CMAS sia necessario superare una Valutazione, questa non è l’obiettivo primario dell’IP. L’abilità necessaria per superare l’IP è il naturale risultato della preparazione acquisita per diventare Istruttore. L'IE è tenuto dall' M3 che ha condotto l'IP, il quale, in alternativa, può richiedere che la valutazione sia condotta da un'altro M3 Aree di Valutazione: • Conoscenze teoriche generali (quiz) • Standards e Procedure PTA (quiz) • Capacità di insegnamento teorico (micro lezione) • Capacità di insegnamento pratico in Acque Confinate e Libere • Capacità acquatiche (nuotare continuamente per 400 m usando maschera, pinne e snorkel – galleggiare per 3 minuti + 2 minuti con le braccia fuori dall’acqua) • Dimostrazione delle abilità circuito di valutazione degli esercizi PTA-CMAS) • Capacità di salvamento subacqueo (Rescue + BLS) • Comportamento ed etica Le valutazioni minime ottenibili per il superamento delle varie prove sono: • Esami scritti (risposte esatte) 75% • Lezione teorica 3,0 • Sessione in Acque Confinate 12/20 • Sessione in Acque Libere 15/25 • Altre sezioni giudizio positivo Instructor book CMAS-PTA 109 Nel caso non si superassero le prove specifiche sono previste prove di recupero per: • Esami di teoria (un singolo argomento) • Lezione teorica • Sessione in Acque Confinate • Capacità di salvamento subacqueo Il metodo di valutazione è lo stesso utilizzato dagli Istruttori M3 Staff durante il Corso IP. Parte integrante di un IE è la valutazione del comportamento ed atteggiamento generale, la presenza nel ruolo di Istruttore anche il comportamento etico ed attitudinale del Candidato verso la PTA, lo Staff, gli altri Candidati: un comportamento che violi questi principi potrebbe essere motivo di espulsione dall’Esame stesso e richiedere un’autorizzazione scritta da parte della PTA per poter partecipare ad un secondo Esame Istruttori. Le procedure e le modalità specifiche di esame vengono dettagliate alla presentazione dell’Esame Istruttori stesso. CROSS OVER Gli istruttori in stato di insegnamento attivo, brevettati da altre agenzie didattiche riconosciute, nazionali e internazionali, di subacquea ricreativa possono fare richiesta a un Istruttore M3 CMAS-PTA di partecipare a un programma Crossover e, dopo aver superato con successo un IE, ottenere il brevetto Istruttore CMAS-PTA secondo il livello richiesto. Il programma Crossover fornisce una procedura semplificata per diventare Membro CMAS-PTA senza dover partecipare ad un Corso IP completo. Requisiti: • affliarsi alla PTA • avere una assicurazione Rc come richiesto dagli Standard CMAS-PTA • possedere un certificato medico (secondo quanto richiesto dagli standard CMAS-PTA) non scaduto • certificazione di BLS-D non scaduta (se non proveniente da agenzie circuito CMAS, in caso contrario verrà rinnovata durante il corso) • presentare documentazione possesso brevetti per il livello istruzionale di cui si richiede il croosover Agenzie Didattiche riconosciute Elenco delle Agenzie Didattiche ricreative riconosciute per eventuali equivalenze Didattiche Italiane: • ANIS (Associazione Nazionale Istruttori Subacquei) • FIAS (Federazione Italiana Attività Subacquee) • FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) Didattiche internazionali: • ACUC (American Canadian Underwater Certification) • BARAKUDA (International Aquatic Club) • CMAS (Confédération Mondiale des Activités Subacquatiques) • ESA (European Scuba Agency) • GUE (Global Underwater Explorer) • IDEA Europe (International Diving Educators Association) • IANTD (International Association of Nitrox and Technical Divers) • NASDS (National Association of Scuba Diving Schools) • NAUI (National Association of Underwater Instructors) • NASE (National Academy Scuba Association) • PADI Europe (Professional Association of Diving Instructors) • PDIC (Professional Diving Instructors Corporation) • PSS (Professional Scuba School) • SDI (Scuba Diving International) • SIAS-CEDIP (Confederazione Europea degli Istruttori Professionali) • SNSI (Scuba Nitrox Safety International) • S.S.I. (Scuba Schools International) Nota: l'elenco può essere aggiornato da PTA senza preavviso. In caso di dubbio contattare la sede PTA per chiarimenti. Instructor book CMAS-PTA 110 ORIA SCHEDA VALUTAZIONE TE ISTRUTTORE -S IM IL E .. .................................................. .......... VALUTATORE: .......... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... CANDIDATO:.......... ... ........ DATA:................................ ......................... SLIDE:.......... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ARGOMENTO ..... INTRODUZIONE 1 Contatto * Contatto mancato o negativo 1 senza nessuna introduzione ** one lezi la del lo Letto solo il tito 2 a a positiva e letto la panoramic Stimolato l’interesse in manier 3 one lezi la del re valo il e vi gli obietti Soddisfatto il punto 3 dando 4 ro beneficio per la classe e chia di 4, ...................... to pun Soddisfatto il 5 o messe in pratica ann sar i zion rma info le ndo spiegando qua zioni in relazione alla dimento e scopi delle informa CORPO (Obiettivi di appren 2 panoramica) Standard) e, pericolose * (rispetto degli Informazioni errate, non corrett 1 ose * * corrette, anche se non pericol Informazioni insufficienti, o non 2 l’attenzione della classe li argomenti o non controllo del Nessuna sequenza logica deg 3 i saranno gato quando queste informazion Informazioni adeguate e spie 4 sto corso o punto (a) messe in pratica durante que l’apprendimento ito con la classe per verificare Soddisfatto punto 4 e interag 5 promozione di possesso di PTA attinente all’argomento e/o (a) Promosso Corso CMASenti del corso (acque e/o relazione con altre compon attrezzatura specifica o viaggi, ioni in relazione o a reali circostanze di immers ...................... confinate/libere) e/o riferiment o ent dim ren app di all’attuale livello SOMMARIO Non eseguito. * Letta solo la panoramica ** gli obiettivi Soddisfatto punto 2 e ripetuto omento della lezione o curiosità ed interesse sull’arg olat stim 3, to Soddisfatto il pun ande aperte) ragito con la classe (fatto dom Soddisfatto il punto 4 ed inte FA C 3 1 2 3 4 5 4 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 GESTIONE GLOBALE Ausili Didattici Usato nessun ausilio * inefficace ** Usato un ausilio ma in modo e cac effi do mo Usato un ausilio in ra efficace ed uno era attrezzatu do mo in ilii Usato uno o piu’ aus subacquea o slide PTA-CMAS ro beneficio ausilio non subacqueo di chia Soddisfatto punto 4 ed usato dell’apprendimento ATTITUDINE / CONDOTTA o visivo, classe non attenta. * Voce monotona, nessun contatt ad i, troppo nervoso, impreparato Letto direttamente gli appunt affrontare una lezione** adeguato. o, gestualità, uso dello spazio Controllo della voce e del ton se ragito con la clas Soddisfatto il punto 3 ed inte la lezione razione in tutte le tre parti del inte con Soddisfatto il punto 4 Pure Tech Agency ...................... ..................... ...................... Instructor book CMAS-PTA 111 ORIA SCHEDA VALUTAZIONE TE ISTRUTTORE al livello dell’argomento e Promosso Corso PTA attinente della classe (aggiunge un 0,2 al CANDIDATO VALUTAZIONE TOTALE DEL one tazi sen * = rende nulla la pre di 2 le fina gio ** = risulta un punteg 5 = 1.0 10 = 2.0 15 = 3.0 20 = 4.0 25 = 5.0 8 = 1.6 13 = 2.6 18 = 3.6 23 = 4.6 7 =1.4 12 = 2.4 17 = 3.4 22 = 4.4 6 = 1.2 11 = 2.2 16 = 3.2 21 = 4.2 15/25 (3.0) 20/25 (4.0) Istruttore M1/M2: Punteggio minimo Candidato Trainer M3: Punteggio Minimo Candidato FA C -S IM IL E NOTE: Pure Tech Agency erale) punteggio finale della prova gen 9 = 1.8 14 = 2.8 19 = 3.8 24 = 4.8 QUE CONFINATE / LIBERE TABELLA VALUTAZIONE AC * prova nulla - ** punteggio finale 2 - PUNTEGGIO FINALE AC 15/25 AL 12/20 - DEBRIEFING POSITIVO - VALORE 1 NOME ESERCIZIO - RINFORZO I SIGL CON VISTO PROBLEMA - DATO 1 TO PUN DEL TI PUN 2 2 ESEGUITO 1 3 ESEGUITO 3 PUNTI DEL PUNTO 1 TO PUN DEL TI 4 ESEGUITO 4 PUN TO 1 PUN DEL TI PUN I I TUTT UITO 5 ESEG ZIONE - CONTROLLO ORGANIZZA D* DAR STAN NE AZIO VIOL 1 * 2 PERSO TEMPO - DISORGANIZZATO* TEMPO + DEL E CAC EFFI USO + ZATO 3 ORGANIZ CLASSE BEN DISPOSTA TIVO + ASSISTENTE 4 COME PUNTO 3 + RINFORZO POSI TO 4 5 ESEGUITI TUTTI I PUNTI DEL PUN - SOLUZIONE PROBLEMI PER L’ALLIEVO* 1 PROBLEMA NON VISTO PERICOLO COLOSO** PERI NON MA O VIST NON A 2 PROBLEM NON VERIFICATO A BLEM 3 PROBLEMA CORRETTO - PRO E UTIL PO TEM IN O RETT 4 PROBLEMA COR ALLIEVO PER A ANSI A SENZ 4 TO PUN E COM 5 - DIMOSTRAZIONE IN GRADO DI ESEGUIRLA* 1 NESSUNA DIMOSTRAZIONE O NON RI** ERRO O TÁ ICOL DIFF 2 ESEGUITA MA CON O POSIZIONE ERRATA ANO LONT MA O RETT COR CIZIO 3 ESER DETTAGLIATO 4 COME PUNTO 3 MA NON LENTO O ATO AGLI DETT E O LENT + 4 TO 5 COME PUN - BRIEFING 1 NESSUN BRIEFING ECISO 2 LUNGO - NON ADEGUATO - IMPR I NAL SEG + RE VALO 3 CHIARO + 4 COME PUNTO 3 + ASSISTENTE IMMERSIONE 5 COME PUNTO 4 + INFO LUOGO Numero Candidato Esercizi ........................ .............. Valutatore .......................................... 3 4 5 E IL IM -S FA C 1 2 6 7 8 9 10 112 Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 113 SALVAMENTO NUOTO NOTE 1 2 IL E 3 6 7 8 9 10 -S FA C 5 IM 4 5 Lancio del pallone gonfiabile Punteggio finale Esecuzione eseguire l’esercizio * 1 Incapace di dimostrare o di ta, o inefficace ** erra o oltà 2 Esecuzione con diffic po veloce 3 Esecuzione corretta, ma trop ad evidenziare i dettagli 4 Esecuzione corretta, adeguata da sembrare facile , uata adeg etta, corr ne 5 Esecuzio 20 Nome Nome Nome Punteggio totale minimo: 60 di due esercizio: 2 Punteggio minimo in non più E Nome IL IM -S FA C Entrata in acqua profonda – erogatore/aeratore Scambio aeratore/erogatore ontare unità l’ARA Assemblare, indossare e sm mersione Controllo di sicurezza pre-im Discesa (5 punti) l’erogatore Recupero e Svuotamento del 6 la maschera Togliere, rimettere e svuotare 7 (statico) Esaurimento dell’aria e Uso FAA 8 in continua Respirazione con erogatore 9 10 Pivoting sulle pinne 11 Risalita (5 punti) trollata nuotando 12 Risalita d’emergenza con i 13 Hovering senza moviment la maschera 14 Nuoto subacqueo senza tura sul fondo 15 Togliere e rimettere la cin ità ARA sott’acqua 16 Togliere e rimettere l’un ità ARA in superficie 17 Togliere e rimettere l’un da fermi (donatore e ricevente) 18 Respirazione in coppia vimento 19 Utilizzo frusta lunga in mo 4 3 2 1 Dimostrazione delle abilità Nome Nome 114 Instructor book CMAS-PTA Nome Nome Nome Nome Nome Nome E IL IM -S FA C Instructor book CMAS-PTA 115 118 Instructor book CMAS-PTA La Responsabilità nella pratica dell'attività subacquea Le situazioni da esaminare con riferimento alle potenziali responsabilità che possono scaturire per un Diving Center vanno esaminate in rapporto al soggetto che fornisce i servizi richiesti dal subacqueo ed all’oggetto del contratto. La rilevanza giuridica dei comportamenti tenuti in immersione, nonché nel pre e post immersione, varia sensibilmente a seconda che il soggetto che fornisce il servizio sia: a. il titolare di un centro immersioni b. un Istruttore c. una guida subacquea d. un semplice compagno d’immersione IL TITOLARE DI UN CENTRO IMMERSIONI L'attività subacquea in apnea o con autorespiratore può essere esercitata liberamente rispettando alcune norme generali che obbligano, ad esempio, a segnalarsi con una bandiera rossa con striscia diagonale bianca posta sul galleggiante o sulla barca d’appoggio, ai sensi dell'art. 130 del D.p.r. 1639/68 e di operare in un raggio di 50 m da essa o, di notte, con un fanale lampeggiante giallo1. Vi è inoltre una normativa particolare stabilita dalle leggi regionali, dalle ordinanze delle Capitanerie di porto per il territorio di loro competenza 2, dai regolamenti di parchi ed aree marine protette e dai provvedimenti d’altre competenti autorità amministrative. I subacquei possono immergersi direttamente da riva, oppure utilizzare un’imbarcazione a loro disposizione, oppure una per cui hanno stipulato un contratto di locazione o di noleggio. In quest'ultimo caso il noleggiatore non ha alcun obbligo inerente l’attività subacquea ed il locatore, quantunque si trovi a bordo, non è responsabile per i rischi della navigazione, se non nei limiti in cui assuma eventualmente il comando del mezzo. É di fondamentale importanza stabilire se il centro immersioni offra ai subacquei un pacchetto immersione tutto compreso o meno. Nel primo caso, il diving center è in una situazione di "massima responsabilità" nei confronti dei clienti, per qualunque evento dovesse verificarsi dal momento dell’accesso nella sede del diving al momento dell’abbandono della stessa, compresi il trasporto fino al sito d’immersione, l’immersione stessa e l’attrezzatura fornita. Al momento dell’accesso nel diving, il titolare del centro deve immediatamente accertarsi (annotandone gli estremi) che il subacqueo sia in possesso di brevetto, requisito minimo indispensabile per svolgere una determinata tipologia d’immersioni. Il titolare di un centro immersioni, oltre a fornire i servizi richiesti, deve: a. proteggere i propri clienti da rischi e prevenire situazioni di pericolo (artt. 1366 - 1375 c.c.) b. informare la clientela dei rischi dell’attività subacquea c. informare la clientela dei rischi del punto d’immersione d. tener pronti piani d’emergenza Molti di noi subacquei avranno immediatamente notato che i capi b) e c), nonchè l’annotazione del livello di brevetto, sono di regola inclusi nel modello di "scarico di responsabilità" che viene fatto solitamente sottoscrivere ai clienti dei diving centers. Ma bisogna prestare particolare attenzione, poichè il modello di scarico di responsabilità protegge il diving solo delimitando "l’oggetto del contratto" e provando per iscritto le informazioni fornite dal subacqueo. Poichè il contratto tra un Diving Center ed un subacqueo è riconducibile alla tipologia inizialmente prevista dall’art. 1469 c.c. ed oggi disciplinata dagli artt. 33-37 del Dlgs 206/2005, meglio conosciuto come "Codice del Consumo" (contratto concluso tra professionista e consumatore), il titolare del Diving Center risponde di eventuali danni subiti da un cliente, anche per colpa lieve, a meno che il cliente abbia chiesto espressamente di voler fruire del solo supporto logistico, nel qual caso il diving non è in alcun modo responsabile delle scelte d’immersione del cliente. É pertanto opportuno che ogni volta in cui il diving si occupi della mera organizzazione logistica, ciò sia espressamente evidenziato nel contratto col cliente (che non chiameremo più impropriamente "scarico di responsabilità"). 1 2 Art. 130. Segnalazione. Il subacqueo in immersione ha l'obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 m; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico. Il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 m dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione (comma così sostituito dall'art. 8, D.P.R. 18 marzo 1983, n. 219 in Gazz. Uff. 26 maggio 1983, n. 143, entrato in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione). L’ordinanza è una disposizione avente valore di legge emanata dal Capo del circondario per risolvere situazioni, disciplinare attività o problematiche che ricadono sul territorio, comprensivo dello spazio di mare inerente, a lui assegnato. É lo stesso Codice della Navigazione che lo specifica elencando una serie di situazioni in cui è possibile dare disposizioni tramite, appunto, le Ordnanze. Le ordinanze sono consultabili oltre che in ogni Capitaneria di Porto, presso gli stabilimenti balneari, nelle stazioni marittime e, grazie all’informatizzazione, sul sito internet www. guardiacostiera.it. Instructor book CMAS-PTA 119 L’Istruttore La figura contrattuale tipica che più si avvicina al rapporto tra Istruttore ed allievo è quella del contratto d’opera (art. 2222 C.C.) 3. Si definisce tale il contratto in cui: "una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente". L’Istruttore non è solo colui che insegna agli allievi le tecniche necessarie per conseguire un brevetto, ma anche colui che addestra i subacquei ad affrontare un’immersione diversa dall’ordinario (per particolari condizioni meteomarine o altro), purchè sempre nei limiti di brevetto del sub. Ogni volta che un sub dovrà apprendere qualcosa, di fronte a lui ci sarà una figura qualificabile come Istruttore. L’Istruttore è il soggetto sul quale gravano la maggior parte delle responsabilità per eventuali incidenti subiti dagli allievi in quanto, per la particolarità stessa della sua funzione, egli si occupa d’addestrare subacquei inesperti e, pertanto, le situazioni di pericolo saranno maggiori e l’Istruttore dovrà essere diligente nel prevenirle e nel predisporre adeguati sistemi per la gestione d’emergenze. In tali ipotesi, si può ritenere che l’Istruttore risponda dei danni subiti dall’allievo non solo per comportamenti erronei attivi, bensì anche per omissioni e cioè per la mancata prevenzione di situazioni potenzialmente pericolose: in buona sostanza, l’Istruttore è responsabile sia per aver agito erroneamente, sia per non aver agito nella situazione che ha generato il pericolo per l’allievo. Escludendo ovviamente il "dolo", l’Istruttore è responsabile per "colpa grave". Una definizione tipica di colpa grave non esiste, ma il concetto è facilmente comprensibile rapportandolo alle nozioni di comune esperienza e, quindi, valutando "gravemente colposo" il comportamento o l’omissione che si discostino in maniera significativa dalle nozioni tecniche che l’esperienza e le didattiche subacquee insegnano. In sintesi, poichè il contratto d’opera prevede un’obbligazione di mezzi (l’Istruttore deve mettere al servizio dell’allievo la sua esperienza, ma non garantirgli il conseguimento del brevetto), l’Istruttore è responsabile per: a. b. c. incompetenze tecnico-sportive omissione di controllo dell’attrezzatura sportiva utilizzata incapacità di valutare lo stato d’apprendimento dell’allievo L’Istruttore può liberarsi dalla responsabilità se dimostra che l’incidente s’è verificato per caso fortuito (situazione assolutamente imprevedibile e casuale) o forza maggiore (un improvviso maremoto o simile, la cui forza ha reso impossibile l’intervento umano). La responsabilità risulta invece aggravata nel caso, previsto dall’art. 2050 c.c., in cui si svolgano attività subacquee estreme: "chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di una attività pericolosa, per sua natura o per la natura dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il danno". Per definire le "attività estreme" o "pericolose" si può utilizzare il concetto di capacità umana: è estrema quell’attività che non può essere compiuta da un uomo normale, di normale esperienza e privo di addestramento tecnico ed esperienza particolare, tale da determinare una situazione di potenziale e serio pericolo. ➣ Gli allievi minorenni In caso di allievi minorenni, la responsabilità dell’Istruttore si aggrava. In tali circostanze, l’Istruttore ha in custodia soggetti incapaci (ovviamente non stupidi, ma incapaci per definizione legale) e dovrà prestare particolare attenzione agli stessi. In tali circostanze, si può ritenere che l’Istruttore sia responsabile anche per "colpa lieve" (il comportamento o l’omissione che si discostino in maniera anche minima dalle nozioni tecniche che l’esperienza e le didattiche subacquee insegnano). Inoltre, in presenza di allievi minorenni l’Istruttore è responsabile anche del danno cagionano dagli allievi (che, come detto in precedenza, sono sotto la sua custodia) a terzi. É assolutamente opportuno che si agisca come Istruttore solo nelle situazioni in cui tale opera è indispensabile (ad esempio nei corsi per conseguire un brevetto), vista la gravosità delle responsabilità che su tale figura incombono. 3 Art. 2222 C.C. - Contratto d'opera - Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo capo, salvo che il rapporto abbia una disciplina particolare. 120 Instructor book CMAS-PTA LA GUIDA SUBACQUEA Ai sensi dell’art. 14/4° comma,della Legge quadro del 2005 sull’ordinamento delle attività subacquee 4 , si definisce guida subacquea chi, in possesso di idoneo brevetto, assiste l’Istruttore nell’addestramento di singole persone o gruppi e li accompagna in immersione. Escludendo l'ipotesi in cui il danno derivi da un'azione / comportamento attivo della guida (caso in cui la guida risponderà del danno per responsabilità extracontrattuale ai sensi dell'art. 2043 c.c. come qualunque persona che cagioni danno ad un'altra, ovvero per responsabilità contrattuale nel caso in cui si ravvisi la violazione di un obbligo contrattuale), più interessante è esaminare se la guida sia chiamata a rispondere di un danno causato dall'omissione di un controllo (e quindi non per un'azione, ma per una omissione). A tal proposito occorre distinguere se l'obbligazione assunta dalla guida sia di sostegno per subacquei poco esperti e di controllo dei medesimi durante l'attività subacquea, ovvero se la guida si sia impegnata solamente ad accompagnare subacquei esperti su un sito di immersione sconosciuto ai partecipanti. Nel primo caso, la guida assumerà una responsabilità che si avvicina a quella dell'Istruttore e risponderà pertanto dei danni subiti dai partecipanti se non proverà di aver svolto la propria mansione con l'ordinaria diligenza e di aver fatto di tutto per evitare il danno (dovrà cioè provare che il danno si è verificato per caso fortuito o per forza maggiore). Nel secondo caso, la responsabilità della guida-accompagnatore sarà limitata ad eventuali comportamenti negligenti attivi posti in essere dalla guida stessa. Infatti, pur in assenza di un preciso orientamento giurisprudenziale, alcune sentenze sull'argomento hanno negato la responsabilità della guida subacquea nel caso in cui l'attività svolta non consistesse nell'assistenza e nell'istruzione all'immersione dei partecipanti, bensì nella semplice attività di accompagnamento di sub già esperti sul sito di immersione 5. In particolare, si ritiene che la guida non sia responsabile dell’omesso controllo della preparazione tecnica dei partecipanti, se presupposto per la partecipazione al corso è la qualità di sub esperto, né l’omesso controllo dell’equipaggiamento dei partecipanti, se la guida è tenuta esclusivamente a fornire le bombole e la zavorra, restando a carico dei partecipanti medesimi provvedere alle residue attrezzature. La responsabilità della guida subacquea è quindi molto ridotta rispetto a quella dell’Istruttore. In particolare, la guida subacquea è responsabile ex art. 2043 c.c., come ogni cittadino, per qualunque fatto doloso o colposo che abbia cagionato ad altri un danno ingiusto. La chiave di lettura sta nel termine "fatto". Per "fatto" s’intende necessariamente un’azione, commessa con dolo o colpa. A differenza dell’Istruttore, la guida subacquea è responsabile solo per aver agito erroneamente, e con tale comportamento cagionato il danno, ma mai per non aver agito nella situazione che ha generato il pericolo per il subacqueo. Una precisazione: tutti sono tenuti all’obbligo minimo di soccorso nei confronti di soggetti incapaci di autodeterminarsi. Per soggetti incapaci di autodeterminarsi s’intende sia il soggetto privo di conoscenza e sia quello ad esempio in stato di panico, incapace d’aver reazioni logiche e coerenti. Se la guida subacquea porta con se subacquei poco esperti, da sostenere, la sua responsabilità s’avvicina a quella dell’Istruttore, mentre se s’impegna solo a condurre i subacquei già esperti su un sito, allora la sua responsabilità è limitata a comportamenti negligenti attivi (art. 2043 c.c.). É assolutamente opportuno che l’opera della guida subacquea sia limitata alla conduzione dei subacquei, già esperti per la tipologia d’immersione, in un "giro guidato" e che tale circostanza sia espressamente evidenziata nel contratto col cliente. La guida subacquea potrà comunque fornire ai subacquei la bombola o l’eventuale zavorra - il cui peso dovrà espressamente essere indicato dal cliente - senza aggravare la sua potenziale responsabilità. 4 1. 2. 3. 4. 5. 6. 5 TESTO UNIFICATO ADOTTATO IL 2 FEBBRAIO 2005 DALLA COMMISSIONE XI DELLA CAMERA, RELATIVO ALLA DISCIPLINA DELLA ATTIVITA' SUBACQUEE ED IPERBARICHE. Art. 14 (Definizioni) Per immersione subacquea a scopo turistico e ricreativo si intende l'insieme delle attività ecosostenibili, effettuate da una o più persone e finalizzate all'addestramento, ad escursioni subacquee libere o guidate, studio del mare e delle sue forme di vita diurna e notturna, effettuazione di riprese video e fotografiche, nonché qualunque altra iniziativa riconducibile all'utilizzazione, da parte della persona, del proprio tempo libero. Tali attività, se effettuate con autorespiratore, possono essere svolte solo da persone in possesso di un brevetto subacqueo, rispettando i limiti di profondità, procedure e standard operativi stabiliti dall'organizzazione certificante. Sono escluse dalle disposizioni della presente legge le attività subacquee di tipo agonistico. Per brevetto subacqueo si intende un attestato di addestramento, rilasciato esclusivamente da un Istruttore subacqueo ed emesso dalla organizzazione didattica subacquea a cui l'Istruttore stesso appartiene, previa frequentazione del relativo corso teorico pratico. É Istruttore subacqueo chi, in possesso di corrispondente brevetto, insegna a persone singole e a gruppi, anche in modo non esclusivo e non continuativo, le tecniche dell'immersione subacquea a scopo ricreativo, in tutti i suoi livelli e specializzazioni. L'Istruttore subacqueo può svolgere anche l'attività di guida subacquea. É guida subacquea chi, in possesso di corrispondente brevetto, assiste l'Istruttore nell'addestramento di singoli o gruppi e accompagna in immersione singoli o gruppi di persone, anche in modo non esclusivo e non continuativo. Sono centri d'immersione e di addestramento subacqueo le imprese che operano nel settore dei servizi turistico-ricreativi subacquei, offrendo supporto all'immersione ed all'addestramento subacqueo didattico o ricreativo, in virtù di risorse di tipo logistico, organizzativo e strumentale. Sono organizzazioni didattiche subacquee le imprese o associazioni, italiane o estere, che abbiano come oggetto sociale principale, ancorché non esclusivo, l'attività di formazione per l'addestramento alle immersioni subacquee, dal livello d'ingresso a quello di Istruttore, così come la fornitura di materiali didattici e servizi ad istruttori, guide e centri subacquei. Tribunale di Milano, sez. VI, sent. 14 novembre 1990, dep. 19 novembre: "non è responsabile il soggetto sul quale grava l’obbligo di seguire il gruppo per ragioni di sicurezza, in quanto non può ricoprire nella circostanza la qualità di Istruttore subacqueo, se nessuna attività di insegnamento o di tirocinio deve essere svolta". Instructor book CMAS-PTA 121 IL COMPAGNO D’IMMERSIONE Il compagno d’immersione non É responsabile praticamente mai degli incidenti occorsi al proprio compagno a meno che, in situazioni estreme, non adotti comportamenti colposi o dolosi caratterizzati da particolare gravità, come, ad esempio, negare al compagno rimasto senz’aria la fonte d’aria alternativa, benchè egli sia ancora in possesso di sufficiente gas respiratorio. IL MODELLO CONTRATTUALE TRA DIVING CENTER E CLIENTE Prima di una immersione in cui ci si avvale del supporto di un Diving Center viene normalmente richiesta la compilazione e sottoscrizione di un documento impropriamente chiamato "scarico di responsabilità". Il documento in oggetto non ha una qualificazione giuridica unitaria, essendo composto da varie clausole di diverso tenore. In particolare, potrebbe essere assimilato ad un’autocertificazione, nella parte in cui richiede le generalità del subacqueo, lo stato di salute, il grado di addestramento e di esperienza nell'attività subacquea ed altre informazioni utili ai fini della programmazione dell'immersione. In tali ipotesi il documento è idoneo a fornire la prova delle informazioni rilasciate dal subacqueo sulle proprie condizioni fisiche e di addestramento e ad esonerare il Diving Center da responsabilità per infortuni o danni subiti a causa delle affermazioni mendaci riportate sul modulo. Di solito il documento richiede anche l'impegno del subacqueo ad uniformarsi alle leggi vigenti in materia di profondità e di comportamento, ad eseguire le direttive impartite dal personale del Diving Center o, se presente, dalla guida, di non eccedere i limiti imposti dalla curva di sicurezza e dal brevetto di cui si è dotati. In questo caso, il documento serve a dare prova dei limiti dell'oggetto del contratto intercorso tra il Diving Center ed il subacqueo: in pratica, il Diving Center si impegna ad accompagnare ed a coadiuvare il subacqueo durante l'immersione programmata, purché egli a sua volta garantisca di non eccedere i limiti convenuti e le leggi in vigore in materia. In genere, poi, vi sono una serie di clausole dirette ad esonerare il Diving Center dalla responsabilità per qualsiasi tipo di incidente od infortunio occorso in occasione dell'immersione, causato dal proprio comportamento o dal comportamento di terzi. Ebbene e per motivi che più avanti saranno precisati, tali clausole non sono idonee a tenere indenne il Diving Center da responsabilità. In considerazione di quanto su esposto, è opportuno che il modello contrattuale da sottoporre al cliente sia strutturato in maniera tale da contenere le seguenti dichiarazioni del subacqueo: a. generalità, brevetto posseduto, livello di preparazione ed autocertificazione dello stato di salute, alla quale è nettamente preferibile affiancare un certificato medico d’idoneità alla pratica dell’attività subacquea 6 b. impegno formale a rispettare determinate regole prescritte dal personale del Diving-center a tutela della sicurezza propria ed altrui c. elencazione completa e dettagliata dei servizi richiesti al diving center e/o alla guida subacquea Questa parte del documento assume una importanza rilevante dal punto di vista giuridico, in quanto costituisce piena prova delle informazioni fornite al Diving Center in merito alle condizioni di salute ed alle capacità tecniche del subacqueo. Pertanto, in caso di incidente o di qualsivoglia danno causato dalle informazioni mendaci del cliente, il Diving Center potrà invocare tale circostanza quale esimente della propria responsabilità. Il modello serve inoltre a delimitare l'oggetto del contratto, quindi gli impegni che le parti assumono reciprocamente in fase contrattuale e ne fornisce la prova. Solitamente, i contratti tra i subacquei ed i diving centers contengono anche una serie di clausole atte ad esonerare dalla responsabilità il Diving Center per qualsiasi evento dannoso, infortunio o incidente capitato nel corso dell'immersione o causato dal comportamento del subacqueo o di terzi. Attenzione: queste clausole si definiscono "vessatorie" e sono nulle. L'art. 1229 c.c. considera "nullo qualsiasi patto che esclude o limita preventivamente la responsabilità del debitore per dolo o per colpa grave". A ciò si aggiunga che, in base all'art. 33 del Codice del consumo (DLgs. 206/05) "si presumono vessatorie fino a prova contraria le clausole che hanno per oggetto o per effetto di escludere o limitare la responsabilità del professionista in caso di morte o danno alla persona del consumatore, risultante da un fatto o da una omissione del professionista" e di "escludere o limitare le azioni o i diritti del consumatore nei confronti del professionista o di un'altra parte in caso di inadempimento totale o parziale o di adempimento inesatto da parte del professionista". 6 il problema appare essere quello della tipologia richiesta per la "certificazione" dello stato di salute di colui che esercita attività subacquea. Si è soliti ritenere che, partendo da un’interpretazione sistematica del D.M. 18.2.1982 ed alla luce dalla circolare ministeriale n. 7 del 31.1.1983, l'attività subacquea sia considerata come attività di tipo agonistico, perché come tale è considerata dalla federazione competente. Pertanto, il certificato di idoneità sportiva potrebbe essere rilasciato solo da un medico specialista in medicina sportiva. Va però rilevato che nel D.M. 19.2.1982 non sono previste sanzioni nei confronti dei trasgressori, con la conseguenza di far scattare i controlli e le eventuali contestazioni solo ad incidente avvenuto. 122 Instructor book CMAS-PTA Pertanto, seppure in presenza del modulo firmato, il Diving Center sarà ritenuto responsabile per quei danni o infortuni derivanti dalla propria organizzazione o dal fatto od omissione dei propri dipendenti, come ad esempio i danni derivanti da una cattiva organizzazione (a titolo esemplificativo: aver effettuato il trasporto in mare in presenza di cattive condizioni di tempo e di mare segnalate o prevedibili, l'aver fornito attrezzatura difettosa ad un subacqueo, eccetera) o derivanti da omissioni della guida, quando richiesta (ad esempio, l'aver sbagliato il punto di immersione, la profondità o i tempi). In sintesi, sicuramente i cd. "moduli di scarico di responsabilità" sono idonei a fornire la prova delle informazioni ricevute e dell'ampiezza del contratto stipulato tra le parti, ma non producono l’effetto di esonerare il Diving Center o i suoi collaboratori da responsabilità inerente ad eventuali infortuni. Quindi, nonostante il modulo firmato, il Diving Center potrà essere ritenuto ugualmente responsabile per tutti quei danni derivanti da una cattiva organizzazione, da mediocri misure di sicurezza, da fatti ed omissioni commessi da Istruttori, guide, collaboratori e dipendenti. In ultimo si chiederà al cliente di approvare, dopo averne compreso il significato, i vari punti o paragrafi di cui consta il modulo e di acconsentire al trattamento dei propri dati personali ai sensi del Codice della privacy (Dlgs196/2003). Il consenso all'uso dei dati personali è ovviamente circoscritto a tutte le comunicazioni riguardanti il rapporto tra il Diving Center ed il cliente, con l'esclusione pertanto di ogni forma di disturbo. IL CODICE DELLA NAUTICA DA DIPORTO a. FONTI NORMATIVE Con decreto 29 luglio 2008 n°146 (in GU n°222 del 22/9/2008 - Suppl. Ordinario n.223), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha emanato il Regolamento di Attuazione dell'articolo 65 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171 7, recante il codice della nautica da diporto. Il predetto regolamento Regolamento è in vigore dal 21/12/2008. b. CRITERI D’APPLICAZIONE - IL FINE LUCRATIVO Per i professionisti della subacquea particolare rilievo assume la finalità lucrativa dell’attività sportiva esercitata. Il fine lucrativo costituisce, infatti, il criterio primario d’applicazione delle norme che di seguito andremo ad esaminare. Come detto la promulgazione di un nuove norme per le imbarcazioni da diporto può considerarsi diretta conseguenza della riforma del codice della navigazione. La predetta riforma ha per la prima volta disciplinato (art. 2 / let. C) le imbarcazioni utilizzate "come unità di appoggio per i praticanti immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo", prevedendone una specifica disciplina, semprechè le stesse vengano utilizzate per fini di lucro. Ma quand’è che l’imbarcazione può considerarsi utilizzata per finalità lucrative? Il primo criterio introdotto dalla legge è legato ad una "presunzione relativa" che, nel linguaggio giuridico, significa considerare vero a priori un fatto (nel caso specifico l’attività esercitata per fini di lucro), semprechè il soggetto interessato non dimostri il contrario. É importante evidenziare ai professionisti della subacquea, richiamando l’attenzione su tale punto, che la finalità commerciale dell’attività, con conseguente applicazione delle norme previste per le imbarcazioni utilizzate "come unità di appoggio per i praticanti immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo", si presume quando le imbarcazioni sono utilizzate da "centri di immersione e di addestramento subacqueo come unità di appoggio per i praticanti immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo". Ai fini dell’applicazione della presunzione, la legge richiede 2 elementi concorrenti: uno soggettivo ed uno oggettivo. In sostanza, se l’imbarcazione è utilizzata: • da un centro di immersione e di addestramento subacqueo (elemento soggettivo) • come unità di appoggio per i praticanti immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo (elemento oggettivo) si presume che l’attività svolta abbia finalità di lucro. Tecnicamente si chiama "inversione dell’onere della prova": sarà il titolare del centro di immersione e di addestramento subacqueo, qualora vi abbia interesse, a dover dimostrare che l’imbarcazione utilizzata come unità di appoggio per i praticanti immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo non viene utilizzata per fini di lucro (... prova alquanto problematica, in quanto, in presenza degli elementi su descritti, sarebbe difficile giustificare diversamente l’impiego di risorse, per loro natura costose, senza alcun tornaconto economico). 7 l’art. 65 cit., prevedeva che il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti avrebbe dovuto emanare, entro 90 giorni, un regolamento di attuazione, comprendente fra l'altro la "sicurezza della navigazione e delle unità da diporto, ivi comprese quelle impiegate in attività di noleggio o come unità appoggio per le immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo". Il lettore avrà certamente notato che il regolamento è stato emanato con un ritardo di circa 3 anni. Instructor book CMAS-PTA 123 Va pertanto ribadito che le norme in esame ed i precetti in esse contenuti sono inidirzzati a coloro i quali facciano uso commerciale delle imbarcazioni da diporto 8. Pertanto, il codice contiene precetti vincolanti per i diving centers che utilizzino le imbarcazioni per scopi commerciali, cioè per finalità lucrative (servizi prestati in cambio di un corrispettivo). Chi utilizza una imbarcazione per scopi esclusivamente privati, indifferentemente da fatto che si tratti d’imbarcazione da diporto immatricolata o un natante, cioè un'imbarcazione non immatricolata, non sarà tenuto a rispettare le prescrizioni di cui più avanti si dirà 9. c. NORME SPECIFICHE Particolare importanza per i professionisti della subacquea rivestono gli articoli 90 e 91 del Regolamento 10. Esaminiamoli in dettaglio. Art. 90. Mezzi di salvataggio e dotazioni di sicurezza 1. Le unità da diporto impiegate come unità appoggio per le immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo, oltre ai mezzi di salvataggio individuali e collettivi e alle dotazioni di sicurezza indicati nell'allegato V, devono avere a bordo le seguenti dotazioni supplementari: a) b) c) d) e) una bombola di riserva da almeno 10 litri ogni cinque subacquei imbarcati, contenente gas respirabile11 e dotata di due erogatori e, in caso di immersione notturna, di una luce subacquea stroboscopica in caso di immersioni che prevedono soste di decompressione obbligate, in sostituzione della bombola di riserva di cui alla lettera a), è richiesta una stazione di decompressione 12. La stazione è dotata di un sistema di erogazione di gas respirabile in grado di garantire l'esecuzione delle ultime due tappe di decompressione ad ogni subacqueo impegnato in tale tipo di immersione un'unità per la somministrazione di ossigeno con caratteristiche conformi alla norma EN 14467 13 una cassetta di pronto soccorso conforme alla tabella A allegata al decreto del Ministero della sanità 25 maggio 1988, n. 279, ed una maschera di insufflazione 14 un apparato ricetrasmittente ad onde mche (VHF), anche portatile, indipendentemente dalla navigazione effettivamente svolta 15 2. Le immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo richiedono la presenza di una persona abilitata al primo soccorso subacqueo. Appare opportuno chiarire che la prescrizione riguarda l’obbligatorietà della presenza, a bordo dell’imbarcazione, di una persona abilitata al primo soccorso; il termine "subacqueo" si riferisce alla conoscenza del trattamento degli incidenti da immersione e non solo del primo soccorso in generale. Se si tiene presente che nel caso di imbarcazioni utilizzate dai diving centers, per finalità commerciali, in barca c’è sempre almeno un divemaster o un Istruttore necessariamente addestrato al primo soccorso e somministrazione dell’ossigeno (è richiesto da tutte le agenzie didattiche per il rilascio dei brevetti) 16, il precetto normativo appare soddisfatto. Come ha recentemente chiarito il Ministero, le predette dotazioni sono obbligatorie solo per le unità utilizzate dai centri diving e dalle organizzazioni didattiche subacquee, e non anche per quelle utilizzate da privati per le immersioni proprie o di conoscenti oppure da circoli e associazioni sportive/ricreative o ONLUS per le immersioni degli associati a titolo gratuito. 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Di ciò si trova conferma nell'articolo redatto dal Com. A. Raiola (che ha partecipato alla stesura del regolamento), apparso sul supplemento al notiziario della Guardia Costiera numero 5/2008 e pubblicato sul sito intemet della stessa Guardia Costiera. I componenti di un gruppo di "amatori" che, senza rivolgersi ad alcuna struttura professionale, con il proprio gommone raggiungono il sito d’immersione ed ivi s’immergono, seppur non vincolati al rispetto delle norme del Codice della Nautica da Diporto, dovranno comunque avere un pedagno a testa ed utilizzare la luce lampeggiante gialla in caso d’immersione notturna. La maggior parte delle prescrizioni contenute negli artt. 90 e 91 sono rinvenibili nella norma EN 14467 e nella ISO 24803, che pur non avendo valore di legge perchè non direttamente recepite dalla legislazione italiana, sono spesso tenute in debito conto nella giurisprudenza, al fine di valutare l’applicazione dei criteri di prudenza e diligenza nello svolgimento d’attività subacquee. Può essere utilizzato anche nitrox oppure ossigeno (compatibilimente con la PO2). In notturna, la bombola deve essere dotata di luce stroboscopica per facilitarne l’individuazione. Si noti che la stazione di decompressione è richiesta nel caso di immersioni con decompressione programmata. Non è quindi prescritta nel caso di superamento accidentale del Limite di Non Decompressione (decompressione casuale). L’allestimento della stazione deco potrebbe sembrare eccessivamente laborioso, ma si tenga presente che, in sede di discussione, qualcuno aveva addirittura ipotizzato l’obbligatorietà della camera iperbarica a bordo. Capacità di erogazione di 15 litri al minuto per 20 minuti. La cd. pocket mask. Non è sufficiente il cellulare, in quanto in mare l’allerta deve avvenire attraverso il canale 16. Inoltre il cellulare in molte zone è privo di copertura. Per l’utilizzo dell’apparato VHF per la sola emergenza non è necessaria la licenza da radiotelegrafista e non è richiesto il pagamento di canoni o tasse. Le Capitanerie di Porto non hanno mai direttamente regolamentato la questione del riconoscimento dei brevetti rilasciati dalle organizzazioni didattiche genericamente riconosciute sul territorio nazionale, rimanendo volutamente al di fuori della questione. 124 Instructor book CMAS-PTA Art. 91. Segnalazione 1. Il subacqueo in immersione ha l'obbligo di segnalarsi con il galleggiante di cui all'articolo 130 17 del decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639. 2. In caso di immersione notturna, il segnale di cui al comma 1 del presente articolo è costituito da una luce lampeggiante gialla visibile, a giro di orizzonte, ad una distanza non inferiore a 300 m. 3. In caso di più subacquei in immersione, è sufficiente un solo segnale. Ogni subacqueo è dotato di un pedagno o pallone di superficie gonfiabile, di colore ben visibile e munito di sagola di almeno cinque m, da utilizzare, prima di risalire in superficie, in caso di separazione dal gruppo. 4. Il subacqueo deve operare entro il raggio di cinquanta m dalla verticale del segnale di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo. 5. Le unità da diporto, da traffico o da pesca in transito devono mantenersi ad una distanza non inferiore ai cento m dai segnali di posizionamento del subacqueo. d. SINTESI DELLE QUESTIONI APPLICATIVE Appare opportuno evidenziare che il competente Ministero è stato più volte interpellato dalle agenzie di didattiche subacquee, al fine d’ottenere una interpretazione autentica del Codice, che chiarisca i molteplici dubbi insorti a seguito dell’entrata in vigore delle norme. Appare comunque opportuno sintetizzare i punti che, ad oggi, appaiono fermi: • il decreto 29 luglio 2008 n°146 (Regolamento di Attuazione dell'articolo 65 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171), disciplina l’uso commerciale delle imbarcazioni da diporto, riferendosi principalmente ad unità immatricolate, quando utilizzate da diving centers e scuole per scopi lucrativi, contraddistinti dal versamento, da parte dei subacquei, di un corrispettivo economico; • il privato quindi non è tenuto all’osservanza delle norme su specificate, indipendentemente dal fatto che utilizzi una imbarcazione da diporto immatricolata, oppure un natante da diporto, cioè un’imbarcazione non immatricolata. BREVI CENNI SUL COMPORTAMENTO DA TENERE IN CASO DI INCIDENTE SUBACQUEO Tralasciando gli aspetti tecnici legati al primo soccorso, oggetto di specifici corsi, nonchè i profili di responsabilità legati ai professionisti dell’immersione, trattati in precedenza, esaminiamo le regole generali cui attenersi quando, sfortunatamente, ci troviamo ad assistere ad un incidente subacqueo. A norma dell’art. 593 del codice penale: "chiunque, trovando abbandonata... (omissis) una persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all'autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'autorità". In sintesi, ciò che qualifica la fattispecie è lo "STATO DI PERICOLO" 18. Per stato di pericolo non s'intende il ferimento lieve o una condizione generica di pericolo, ma una condizione soggettiva tale da privare il soggetto della capacità di provvedere a se stesso. Lo stato di pericolo e l'incapacità di autodeterminazione sono dalla legge presunti nell'ipotesi di soggetto che non manifesti segni di vita, o che sembri inanimato 19. In presenza dello stato di pericolo, gli obblighi che la legge impone sono: a. prestare un "quantum" d’assistenza, proporzionato alle proprie capacità b. presidiare il luogo dell'incidente e scongiurare ulteriori esposizioni a pericolo c. dare immediato avviso dell’incidente all'autorità É inoltre sempre opportuno annotare i dati della vittima (se conosciuti), non modificare lo stato dell’attrezzatura subacquea e, se possibile, annotare i param dell’immersione effettuata: tempo, profondità, pressione residua in bombola. 17 18 19 L'art. 130 del decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n.1639 (Regolamento per l'esecuzione della legge 14 luglio 1965, n. 963, concernente la disciplina della pesca marittima), è il seguente: "(Segnalazione) - Il subacqueo in immersione ha l'obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 m; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere issata sul mezzo nautico. Il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 m dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione". Cass. pen., Sez. IV, 19/09/2006, n.36608. Cass. pen., Sez. V, 24/09/1996, PARTI IN CAUSA Marmorale e altri, FONTE Riv. Pen., 1996, 1338 Instructor book CMAS-PTA 125 Il primo quesito da porci quindi è: che tipo di assistenza possiamo fornire alla vittima? Se siamo abilitati al primo soccorso, operiamo con la massima prudenza, senza mai strafare e stando attenti al rispetto degli standard procedurali appresi con i corsi specifici (ad es. "E.F.R.") in quanto, discostandoci dagli standard operativi, potremmo essere ritenuti colposamente responsabili di eventuali aggravamenti delle condizioni della vittima. Se non siamo in grado di fornire alcuna assistenza, la legge ci impone di dare immediato avviso dell’incidente all'autorità (con qualunque mezzo), presidiare il luogo dell'incidente e scongiurare ulteriori esposizioni a pericolo. Non è comunque legittima la condotta di colui il quale, in caso d’incidente, si allontani dal luogo dell’evento dopo essersi fermato ed avere avvisato telefonicamente la competente Autorità, in quanto, ai fini della prestazione della "assistenza occorrente", è d’obbligo anche presidiare il luogo dell'incidente allo scopo di adottare tutte le cautele necessarie a limitare il danno riportato dalla vittima ed a scongiurare la sua esposizione al rischio di essere vittima di ulteriori situazioni di pericolo 20. Un ultimo consiglio: fornire la massima collaborazione, ma astenersi dall’esprimere giudizi ed opinioni personali, sia prima, che dopo l’arrivo della competente autorità. SEZIONE II - MODULISTICA Di seguito ed a fini puramente indicativi, il lettore potrà trovare 2 esempi di convenzione tra diving center / Istruttore e cliente: il primo relativo alle immersioni ricreative ed il secondo alle immersioni con decompressione. ACCORDO PER LO SVOLGIMENTO D’ATTIVITA’ SUBACQUEA (esempio) Io sottoscritto/a (cognome) ...................................................................................... (nome)................................................................... Residente in ................................................................................ (prov) ............. (c.a.p.) .............................................. Alla Via .................................................................... n° ................... Occupazione .................................................... Tel. abitazione ................................................................. Tel. cellulare ........................................................................ Indirizzo di posta elettronica ......................................................................................................................................... Livello più alto di certificazione conseguito: ................................................................................................................. Brevetto n. ................... Rilasciato da .......................................... Istruttore ................................................................ Data ultima immersione .................... Alla profondità di m ................... Totale immersioni effettuate .................... CHIEDO DI EFFETTUARE LE SEGUENTI IMMERSIONI 21: Località 20 21 Sito d’immersione data firma Cass. pen., Sez. V, 14/12/2004, n.3397 Dopo aver preso visione della lista dei siti d’immersione da Voi offerti, mediante la consultazione del Vs. sito internet e dei depliant presenti presso la sede del diving center. Instructor book CMAS-PTA 126 DICHIARO 1. di essere in possesso di certificazione medica per l’idoneità dell’attività subacquea, in corso di validità 2. di essere in condizioni psicofisiche idonee per l’immersione 3. di non aver assunto e di non assumere, nelle 48 (quarantotto) ore precedenti la/le immersione/i, sostanze stupefacenti e/o psicotrope, di non essere sotto l’effetto di farmaci, di non aver ecceduto nel consumo di bevande alcoliche e cibo 4. di essere a conoscenza dei rischi, prevedibili e imprevedibili, connessi alla pratica dell’attività subacquea e peraltro di assumerli consapevolmente 5. di conoscere e di attenermi prima, durante e dopo ogni immersione, a tutte le norme, disposizioni di sicurezza e limitazioni concesse e relative alla tecnica dell’immersione subacquea sportiva e/o tecnica, anche in considerazione del brevetto subacqueo posseduto, nonché del mio livello di addestramento e di esperienza; 6. di uniformarmi al sistema di coppia per ogni l’immersione ed a pianificare preventivamente la stessa con il mio compagno, includendo i sistemi di comunicazione, le procedure per il ritrovamento del compagno in caso di separazione e le procedure di emergenza 7. di osservare e rispettare le leggi nazionali e le disposizioni impartite dal personale dell’imbarcazione e dal coordinatore della sicurezza riguardo le operazioni di discesa e di risalita 8. di effettuare tutte le immersioni entro i limiti imposti dal livello di brevetto e, se in possesso di brevetto di tipo ricreativo, di non superare i limiti imposti dalla curva di sicurezza, sia che si utilizzi un computer subacqueo, sia che si utilizzino le tabelle di immersione tradizionali 9. di effettuare tutte le immersioni con equipaggiamento ed attrezzatura idonea ed in perfetto stato di efficienza e manutenzione 10. di non praticare, durante l’immersione, alcun tipo di pesca, né di prelevare oggetti od organismi marini DICHIARO INOLTRE 11. di assumermi sin da ora ogni e qualsiasi responsabilità riguardo la mia persona, per danni personali e/o procurati ad altri (e/o a cose) a causa di un mio comportamento non conforme alle norme di buona tecnica dell’immersione oppure obiettivamente irresponsabile 12. per me, nonché per i miei eredi e/o aventi causa, di sollevare il diving center, i suoi collaboratori e dipendenti, il divemaster, la guida subacquea nonché i loro eredi e/o aventi causa da ogni responsabilità per lesioni, morte e/o qualsivoglia danno (anche causato da terzi), dovesse derivare alla mia persona in occasione ed a causa dell’attività subacquea svolta, ivi compreso il trasporto sull’imbarcazione Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... DICHIARO ANCORA 13. di richiedere espressamente in immersione il servizio di guida subacquea, così come previsto dall’art. 14/4° comma, Legge quadro del 2005 sull’ordinamento attività subacquee, con espressa esclusione d’ogni attività di training subacqueo e/o altre attività connesse all’istruzione subacquea 14. di essere consapevole che l’operato della guida subacquea è limitato al mero accompagnamento sul sito di immersione, con esclusione di ogni attività di sostegno o controllo durante l'attività subacquea Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... Agli effetti degli artt. 1341 e 1342 del codice civile, dichiaro di approvare specificatamente i punti: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 e 14 della presente scrittura, nonché la lista delle immersioni subacquee da me richieste. Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... Capisco e condivido pienamente gli scopi di queste norme stabilite per la mia sicurezza e che non rispettarle può porre sia me che il mio compagno in una situazione di pericolo durante l’immersione. Comprendo che il Diving Center, i suoi collaboratori e dipendenti, il divemaster, la guida subacquea si impegnano ad accompagnarmi, come subacqueo, durante l'immersione programmata, purché il sottoscritto, a mia volta garantisca di non eccedere i limiti convenuti e le leggi vigenti in materia. Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... Instructor book CMAS-PTA 127 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 D.LGS 196/2003 Gentile Cliente, ai sensi dell'art. 13 D. Lgs. 196/2003 (di seguito T.U.), ed in relazione ai dati personali di cui il Diving Center................, con sede in .................................. entrerà in possesso, La informiamo di quanto segue: 1. Finalità del trattamento dei dati. I dati in nostro possesso sono esclusivamente quelli da Voi forniti al momento dell’iscrizione e compilazione dell’accordo per lo svolgimento dell’attività subacquea. II trattamento è finalizzato unicamente al corretto e completo espletamento dei servizi subacquei da Lei richiesti e/o ai corsi ai quali si è iscritto, ivi compresi gli adempimenti fiscali e contabili connessi e pertinenti ed alle pratiche per l’emissione del brevetto, nonché e previo consenso, per finalità statistiche. 2. Modalità del trattamento dei dati. a) II trattamento è realizzato per mezzo delle operazioni o complesso di operazioni indicate all'art. 4 comma 1 lett. a) T.U.: raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco, comunicazione, cancellazione e distruzione dei dati. b) Le operazioni possono essere svolte con o senza l'ausilio di strumenti elettronici o comunque automatizzati, sempre nel rispetto delle misure minime di sicurezza stabilite per legge. c) II trattamento è svolto unicamente dal titolare e/o dagli incaricati del trattamento. 3. Conferimento dei dati. II conferimento di dati identificativi, personali e sensibili è necessario ai fini dello svolgimento delle attività di cui al punto 1. 4. Rifiuto di conferimento dei dati. L'eventuale rifiuto da parte dell'interessato di conferire dati personali nel caso di cui al punto 3 comporta l'impossibilità di adempiere alle attività di cui al punto 1. 5. Comunicazione dei dati. I dati personali possono venire a conoscenza degli incaricati del trattamento e possono essere comunicati per le finalità di cui al punto 1 a collaboratori esterni, e, in genere, a tutti quei soggetti cui la comunicazione sia necessaria per il corretto adempimento delle finalità indicate nel punto 1. In particolare, per motivi legati alle operazioni di emissione dei brevetti, i soli dati personali verranno comunicati anche agli uffici delle didattiche che provvederanno all’emissione del documento. 6. Diffusione dei dati. I dati personali non sono soggetti a diffusione a terzi se non per quanto concerne quanto stabilito al punto 5. 7. Trasferimento dei dati all'estero. I dati personali (su supporti cartacei e/o elettronici) possono essere trasferiti verso Paesi dell'Unione Europea e verso Paesi terzi rispetto all'Unione Europea nell'ambito delle finalità di cui al punto 1. 8. Diritti dell'interessato. L'art. 7 T.U. conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, tra cui quello di ottenere dal titolare la conferma dell'esistenza o meno di propri dati personali e la loro messa a disposizione in forma intelligibile; l'interessato ha diritto di avere conoscenza dell'origine dei dati, della finalità e delle modalità del trattamento, della logica applicata al trattamento, degli estremi identificativi del titolare e dei soggetti cui i dati possono essere comunicati; l'interessato ha inoltre diritto di ottenere l'aggiornamento, la rettificazione e l'integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge; il titolare ha il diritto di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati. 9. Titolare del trattamento. Titolare del trattamento è ............................................, con sede / domicilio in ....................................................., alla Via .............................................................................. al quale può rivolgersi, oltre che per lettera anche per: Telefono: .................................... Fax: .................................... E-mail:.................................................................... Instructor book CMAS-PTA 128 Dichiaro di essere stato pienamente informato anche oralmente ex L. 675/96 e DLG. 196/2003, di aver preso attentamente ed integralmente visione del presente documento, composto da n°6 pagine (pagine 1, 2, 3 e 4 comprendenti l’accordo per lo svolgimento dell’attività subacquea e pagine 4, 5 e 6 comprendenti l’informativa ex L. 675/96 e DLG. 196/2003) ed acconsento al trattamento dei miei dati personali. Espressamente acconsento a che i dati vengano conservati a fini statistici e storici, nonché per tutte le finalità connesse con adempimenti di legge, anche oltre il tempo necessario all’espletamento dell’attività subacquea. Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... Per ricevuta comunicazione Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... ACCORDO PER LO SVOLGIMENTO D’ATTIVITA’ SUBACQUEA (esempio) Io sottoscritto/a (cognome) ........................................................................................ (nome)................................................................. Residente in ..................................................................................... (prov) ................... (c.a.p.) ................................... Alla Via .................................................................................................................................... n° ............................... Tel. abitazione ................................................................. Tel. cellulare ........................................................................ Indirizzo di posta elettronica ......................................................................................................................................... Livello più alto di certificazione conseguito: ................................................................................................................. Brevetto n. .............. Didattica ...................................... Istruttore .............................................................................. Data ultima immersione .......................... Alla profondità di m .......... Totale immersioni effettuate ....................... DICHIARO 15. di essere in possesso di certificazione medica per l’idoneità dell’attività subacquea, in corso di validità; 16. di essere in condizioni psicofisiche idonee per l’immersione 17. di non aver assunto e di non assumere, nelle 48 (quarantotto) ore precedenti la/le immersione/i, sostanze stupefacenti e/o psicotrope, di non essere sotto l’effetto di farmaci, di non aver ecceduto nel consumo di bevande alcoliche e cibo 18. di essere a conoscenza dei rischi, prevedibili e imprevedibili, connessi alla pratica dell’attività subacquea e peraltro di assumerli consapevolmente 19. di conoscere e di attenermi prima, durante e dopo ogni immersione, a tutte le norme, disposizioni di sicurezza e limitazioni concesse e relative alla tecnica dell’immersione subacquea avanzata e/o tecnica, anche in considerazione del brevetto subacqueo posseduto, nonché del mio livello di addestramento e di esperienza; 20. di uniformarmi al sistema di coppia o team per ogni l’immersione ed a pianificare preventivamente la stessa con il mio compagno o con il team d’immersione, includendo i sistemi di comunicazione, le procedure in caso di separazione e le procedure di emergenza 21. di osservare e rispettare le leggi nazionali e le disposizioni impartite dal personale dell’imbarcazione 22. di effettuare tutte le immersioni entro i limiti imposti dal livello di brevetto 23. di effettuare tutte le immersioni con equipaggiamento ed attrezzatura idonea ed in perfetto stato di efficienza e manutenzione 24. di non praticare, durante l’immersione, alcun tipo di pesca, né di prelevare oggetti od organismi marini Instructor book CMAS-PTA 129 CHIEDO DI EFFETTUARE LE SEGUENTI IMMERSIONI AVANZATE/TECNICHE: data Sito d’immersione compagno/team firma DICHIARO INOLTRE 25.di assumermi sin da ora ogni e qualsiasi responsabilità riguardo la mia persona, per danni personali e/o procurati ad altri (e/o a cose) a causa di un mio comportamento non conforme alle norme di buona tecnica dell’immersione oppure obiettivamente irresponsabile 26.di aver richiesto al diving center, il solo trasporto dal luogo d’ormeggio dell’imbarcazione al sito d’immersione Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... DICHIARO ANCORA 27. di non aver richiesto alcun servizio di guida subacquea o d’ogni e qualsivoglia attività di training subacqueo e/o altre attività connesse all’istruzione subacquea 28. di aver espressamente informato il diving center e il/i compagno/i d’immersione che, nell’immersione avanzata/ tecnica non vi sarà alcuna guida o team leader, ma ogni subacqueo sarà semplice compagno d’immersione/ componente del team, equiparato a tutti gli altri 29. di conoscere personalmente il compagno e/o ogni componente del team d’immersione e di averlo scelto con piena coscienza e senza partecipazione alcuna del diving center a tale scelta 30. d’impegnarmi ad esercitare l'attività subacquea con autorespiratore operando in un raggio massimo di 50 m dalla barca d’appoggio 31. di essere consapevole che l’operato del diving center è limitato al mero accompagnamento sul sito di immersione, con esclusione di ogni attività di sostegno o controllo durante l'attività subacquea Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... Agli effetti degli artt. 1341 e 1342 del codice civile, dichiaro di approvare specificatamente i punti: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 e 16 della presente scrittura, nonché la lista delle immersioni subacquee da me richieste. Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... Capisco e condivido pienamente gli scopi di queste norme stabilite per la mia sicurezza e che non rispettarle può porre sia me che il mio compagno o il team dìimmersione in una situazione di pericolo durante l’immersione. Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... 130 Instructor book CMAS-PTA INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 D.LGS 196/2003 Gentile Cliente, ai sensi dell'art. 13 D. Lgs. 196/2003 (di seguito T.U.), ed in relazione ai dati personali di cui il Diving Center................, con sede in .................................. entrerà in possesso, La informiamo di quanto segue: 10. Finalità del trattamento dei dati. I dati in nostro possesso sono esclusivamente quelli da Voi forniti al momento dell’iscrizione e compilazione dell’accordo per lo svolgimento dell’attività subacquea. II trattamento è finalizzato unicamente al corretto e completo espletamento dei servizi subacquei da Lei richiesti e/o ai corsi ai quali si è iscritto, ivi compresi gli adempimenti fiscali e contabili connessi e pertinenti ed alle pratiche per l’emissione del brevetto, nonché e previo consenso, per finalità statistiche. 11. Modalità del trattamento dei dati. a) II trattamento è realizzato per mezzo delle operazioni o complesso di operazioni indicate all'art. 4 comma 1 lett. a) T.U.: raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco, comunicazione, cancellazione e distruzione dei dati. b) Le operazioni possono essere svolte con o senza l'ausilio di strumenti elettronici o comunque automatizzati, sempre nel rispetto delle misure minime di sicurezza stabilite per legge. c) II trattamento è svolto unicamente dal titolare e/o dagli incaricati del trattamento. 12. Conferimento dei dati. II conferimento di dati identificativi, personali e sensibili è necessario ai fini dello svolgimento delle attività di cui al punto 1. 13. Rifiuto di conferimento dei dati. L'eventuale rifiuto da parte dell'interessato di conferire dati personali nel caso di cui al punto 3 comporta l'impossibilità di adempiere alle attività di cui al punto 1. 14. Comunicazione dei dati. I dati personali possono venire a conoscenza degli incaricati del trattamento e possono essere comunicati per le finalità di cui al punto 1 a collaboratori esterni, e, in genere, a tutti quei soggetti cui la comunicazione sia necessaria per il corretto adempimento delle finalità indicate nel punto 1. In particolare, per motivi legati alle operazioni di emissione dei brevetti, i soli dati personali verranno comunicati anche agli uffici delle didattiche che provvederanno all’emissione del documento. 15. Diffusione dei dati. I dati personali non sono soggetti a diffusione a terzi se non per quanto concerne quanto stabilito al punto 5. 16. Trasferimento dei dati all'estero. I dati personali (su supporti cartacei e/o elettronici) possono essere trasferiti verso Paesi dell'Unione Europea e verso Paesi terzi rispetto all'Unione Europea nell'ambito delle finalità di cui al punto 1. 17. Diritti dell'interessato. L'art. 7 T.U. conferisce all'interessato l'esercizio di specifici diritti, tra cui quello di ottenere dal titolare la conferma dell'esistenza o meno di propri dati personali e la loro messa a disposizione in forma intelligibile; l'interessato ha diritto di avere conoscenza dell'origine dei dati, della finalità e delle modalità del trattamento, della logica applicata al trattamento, degli estremi identificativi del titolare e dei soggetti cui i dati possono essere comunicati; l'interessato ha inoltre diritto di ottenere l'aggiornamento, la rettificazione e l'integrazione dei dati, la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione della legge; il titolare ha il diritto di opporsi, per motivi legittimi, al trattamento dei dati. 18. Titolare del trattamento. Titolare del trattamento è ............................................, con sede / domicilio in ....................................................., alla Via .............................................................................. al quale può rivolgersi, oltre che per lettera anche per: Telefono: .................................... Fax: .................................... E-mail:.................................................................... Instructor book CMAS-PTA 131 Dichiaro di essere stato pienamente informato anche oralmente ex L. 675/96 e DLG. 196/2003, di aver preso attentamente ed integralmente visione del presente documento, composto da n°6 pagine (pagine 1, 2, 3 e 4 comprendenti l’accordo per lo svolgimento dell’attività subacquea e pagine 4, 5 e 6 comprendenti l’informativa ex L. 675/96 e DLG. 196/2003) ed acconsento al trattamento dei miei dati personali. Espressamente acconsento a che i dati vengano conservati a fini statistici e storici, nonché per tutte le finalità connesse con adempimenti di legge, anche oltre il tempo necessario all’espletamento dell’attività subacquea. Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... Per ricevuta comunicazione Luogo e data .................................................................................. Firma ......................................................... 134 Instructor book CMAS-PTA Informazioni generali Perché Human Factor Iniziare a parlare di Subacquea Tecnica ed introdurre la materia con un argomento come l’Human Factor è di fondamentale importanza in uno sport estremo dove la componente umana è fondamentale, la fa da padrone. Benché il nostro sport sia estremamente dipendente dalle attrezzature senza le quali non riusciremmo a sopravvivere in un ambiente ostile come quello subacque, non può prescindere dall’uomo e dalla sua mente. Dalla sua forza e dalle sue debolezze. Lo studio dell’Human Factor è ben strutturato e conosciuto in altri contesti molto specializzati e strutturati e il suo studio è accettato e consolidato. Parliamo dell’ambiente Aeronautico per esempio dove i programmi di addestramento specifici sull’elemento uomo sono obbligatoriamente inseriti nei curriculum didattici. Di recente anche nel mondo della subacquea si è capito quanto fondamentale è stato capire i meccanismi della mente che sovrintendono ai processi decisionali e quanto sia determinante capire dove e come si sbaglia per prevenire l’errore e ridurre gli incidenti. Lo studio del fattore umano deve fare parte del bagaglio conoscitivo e culturale del subacqueo tecnico, solo così potremmo affrontare le sfide e le difficoltà che sono proprie di questa attività con serenità e con maggiore sicurezza comprendendo a fondo quali siano le aree di rischio che inevitabilmente andremo ad affrontare. NOTA: É per questo motivo che la PTA ha fortemente voluto che lo studio dell’Human Factor fosse introdotto e presentato come un corso a se stante ➣ La DiveManShip Human factor quindi come base per la costruzione di un “Buon Sub”. É un prerequisito fondamentale. Ma come fare? Come sapere cosa imparare e come? Abbiamo necessariamente bisogno di un modello di riferimento al quale inspirarci partendo da una definizione di come deve essere un buon subacqueo, definizione veramente difficile da individuare, poiché può essere non condivisa dalla comunità dei sub. Allora affrontiamo il problema di quali sono le aree fondamentali ed indispensabili che un individuo che si avvicina a quest’attività deve conoscere e padroneggiare. Racchiudiamo tutte le “migliori qualità” di un subacqueo in un modello e una volta che tutte, nessuna esclusa, saranno state affrontare in modo organico si potrà parlare di “Divemaship”. Il termine deriva da “Airmanship”, parola che in gergo aeronautico identifica il “buon pilota”. In generale avere una buona Divemanship significa avere abilità, conoscenze e capacità decisionali. “Essere un Buon Sub significa possedere delle abilità motorie specifiche, conoscere la propria e l’altrui personalità, conoscere e padroneggiare le attrezzature indispensabili alla missione, conoscere l’ambiente operativo dove si andrà ad agire, conoscere le dinamiche del Team, avere delle doti di comunicazione, avere una consapevolezza totale di cosa si sta facendo, avere la capacità di prendere Buone decisioni, il tutto con una disciplina senza compromessi e con la necessaria flessibilità mentale”. Quindi l'”abilità del sub" intesa come capacità di sapere e saper fare. L'abilità intesa come connubio di conoscenza, competenza, abilità manuali , tecniche e di giudizio.” Il modello di Divemanship si basa su delle Fondamenta e delle Colonne della Conoscenza. Il tutto concorre ad avere una Consapevolezza della Situazione superiore che ci consente di prendere le giuste decisioni avendo coscienza dei meccanismi della decisione stessa. Il Modello è raffigurato semplicemente con la figura di un tempio antico che si poggia su solide fondamenta, la Disciplina Operativa e le Abilità Tecniche e Procedurali, sulle quali si poggiano cinque colonne della conoscenza a rappresentare le basi di “cultura” indispensabili. Su questo pacchetto di “strumenti” si poggia una Consapevolezza della Situazione che ci fa essere consci di ciò che è successo, di cosa sta succedendo e di cosa succederà. Tutto questo, previa conoscenza dei meccanismi del processo decisionale e quindi anche delle sue trappole, ci consentirà di prendere delle decisioni in modo più giusto e consap evole, ci consentirà di acquisire e consolidare le nostre Abilità di Giudizio. ➣ Le fondamenta: Disciplina e Abilità É evidente quanto è importante essere disciplinati in un’attività ad alta concentrazione di errori e dove dipendiamo grandemente dalle nostre attrezzature e dalla corretta applicazione di moltissime procedure. Pensate cosa succederebbe se deviassimo senza preavviso da un piano decompressivo, se eccedessimo il tempo di fondo pianificato in relazione alla scorta di gas trasportata, se respirassimo una miscela non analizzata. Nella migliore delle ipotesi ci prenderemmo un bello spavento. In ogni area della DiveManShip possiamo commettere indiscipline con conseguenze spesso fatali. Non esiste altra disciplina che quella totale Instructor book CMAS-PTA 135 A meno di un’emergenza pianifichiamo, seguiamo linee guida, procedure consolidate, direttive addestrative e soprattutto rispettiamole. Sopra queste indispensabili fondamenta è necessario possedere delle abilità tecniche e procedurali di livello adeguato al nostro addestramento. Di solito sono proprio quelle minime che si richiedono nei corsi. Da notare che esistono diversi livelli di abilità: da quella basica di un allievo appena formato a quella di un vecchio ed esperto subacqueo. La differenza non la fanno solo gli anni d’esperienza e il numero d’immersioni ma anche la loro qualità. Spesso la motivazione e la voglia di imparare fanno la differenza. Non è raro vedere come giovani subacquei siano molto più preparati e in possesso di molte più conoscenze di vecchi lupi di mare che si sono adagiati sulla consuetudine. Sarà solo questione di tempo perché avvenga il “sorpasso, quando i giovani avranno maturato le abilità, consolidato le conoscenze e vissuto le esperienze. ➣ Le colonne della conoscenza Ambiente, Team, Attrezzature, Noi stessi e Rischio La conoscenza approfondita di ognuna di queste aree concorre alla definizione e costruzione del nostro modello. Ognuna di queste colonne è indispensabile affinché il tempio rimanga solidamente in piedi e concorri ad una buona “Divemanship”. Conoscere le attrezzature che impieghiamo e che ci sostengono in vita è fondamentale, però spesso è una delle poche aree di conoscenza alla quale dedichiamo attenzione cosi come l’ambiente operativo, il mare, il lago o le grotte. Meno attenzione è posta invece alla conoscenza delle dinamiche del gruppo con il quale lavoriamo, a come deve essere un leader e meno ancora a come deve essere un follower (seguace). Meno che meno alle dinamiche della nostra mente, a come l’uomo si sente e si pone, ai suoi atteggiamenti, alle sue debolezze, ai tipici comportamenti positivi e soprattutto a quelli negativi. Tutto questo è dentro il Modello di DiveManShip. L’ultima area indispensabile è la cosiddetta “consapevolezza del rischio” al quale ci esponiamo che è raggiunta attraverso una fase chiamata “Risk assessment”, dove sono individuate le fonti di rischio, e una fase chiamata “Risk Management” dove questo rischio è gestito e finalmente affrontato dopo averlo reso un “rischio calcolato”. ➣ Il processo decisionale Prima di prendere una decisione è necessario, indispensabile conoscere i meccanismi principali del cosiddetto processo decisionale. La maggior parte degli errori deriva da cattive decisioni. Il “Decision Making” nasce e si struttura in diverse fasi. Una fase d’acquisizione di informazioni, una fase di analisi delle possibili soluzioni e una fase operativa di presa delle decisioni vera e propria. Prima ancora di arrivare alla decisione il sub deve avere acquisito la cosiddetta “Consapevolezza della Situazione” che non è nient’altro che l’esatta percezione di cosa è successo, di cosa sta succedendo e di cosa succederà. Questa consapevolezza si raggiunge solamente dopo che sono consolidati tutti gli elementi precedenti: le fondamenta e le colonne della conoscenza oltre al catalizzatore dell’esperienza acquisita con il tempo e con un’attività di qualità. Il Modello così comè può sembrare molto teorico e difficilmente applicabile ma non è così. Lo richiameremo spesso nella nostra trattazione per dimostrare come sia importante e determinante, per affrontare al meglio quest’attività estrema. É un Modello vivo e pratico, adattabile a qualsiasi attività d’immersione e veramente utile. Questi paragrafi rappresentano comunque una introduzione al corso vero e proprio che affronterà tutti gli argomenti in maniera molto approfondita. All’interno di questo corso comincerai a pensare a tutto quello che farai tenendo presente il modello di DiveManShip. ➣ Applicazione pratica Per fare tutto questo devi: essere estremamente Disciplinato nell’esecuzione delle tue attività ovviamente ma la disciplina si applica a tutte le aree del modello. Per esempio nell’area delle abilità la mancanza di disciplina si manifesta per esempio nella deliberata mancata applicazione di una procedura conosciuta per esempio andare fuori standard addestrativi, usare gas non previsti. Prova ad immaginare da solo le aree di indisciplina possibili e mettiti al riparo. Nell’area di conoscenza dell’ambiente per esempio costituisce una indisciplina immergersi senza il dovuto addestramento o la necessaria conoscenza in un ambiente poco conosciuto come potrebbe essere una grotta sommersa. Nell’area della conoscenza delle attrezzature utilizzare un componente mal funzionante o non opportunamente revisionato e così via. Sarà il tuo Istruttore a farti notare passo dopo passo durante il tuo corso le criticità che coinvolgono lo Human Factor invitandoti a considerarlo elemento fondamentale della tua preparazione di subacqueo tecnico. PTA ti suggerisce di frequentare l’apposito corso, la modalità “multiformazione”può essere quelle più funzionale L’applicazione pratica del modello di Divemanship a partire dai primi corsi tecnici come questo corre di pari passo con lo svolgimento del corso stesso, non ci sono esercizi specifici per “imparare” lo Human Factor ma commentare i singoli eventi addestrativi in chiave Human Factor è la chiave del suo utilizzo. Nel momento che ti verranno impartite delle istruzioni o ti verranno spiegate delle procedure dovrai applicarle con disciplina a meno di una emergenza. Le abilità contenute nel corso, spiegate e dimostrate sono essenziali per 136 Instructor book CMAS-PTA il prosieguo del tuo iter tecnico. Avrai modo di conoscere probabilmente un ambiente operativo nuovo e la sua comprensione sarà indispensabile al tuo addestramento e quindi al raggiungimento di una efficace Divemanship. Farai nuove esperienze che potranno metterti alla prova dal punto di vista psicologico e quindi avrai una conoscenza più stretta di quelli che sono i tuoi limiti, i punti di forza e le tue debolezze. Ne parlerai con il tuo Istruttore comprendendo meglio le dinamiche della tua mente. Avrai a che fare con attrezzature più complesse. Avrai esigenza di conoscere più a fondo il funzionamento delle tue attrezzature. Avrai a che fare con algoritmi decompressivi che mai avevi studiato e ne dovrai comprendere i meccanismi di base. Argomenti tutti affrontati in maniera esaustiva in seguito, nei corsi a venire. Lavorerai in Team e ti confronterai con gli altri affrontando nel loro embrione le prime dinamiche di gruppo quali il conflitto, la leadership e la followership. Farai conoscenza con i rischi connessi con la tua attività, individuerai il rischio, lo valuterai e cercherai un modo per gestire questo rischio. Tutto questo costituisce la base per capire che cosa sta succedendo, cosa è successo e cosa succederà. Avrai in pratica una maggiore consapevolezza della situazione e riuscirai a prendere delle decisioni migliori. Tutto questo e molto altro è parte del coro Human Factor che costituisce un elemento indispensabile alla formazione del subacqueo tecnico. Instructor book CMAS-PTA 138 Contenuti: • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Linee Guida per Primo Soccorso di emergenza con Ossigeno nei Corsi CMAS-PTA Decreto 29 luglio 2008 N. 146 Aggiornamento BLS-D Linne ERC Esame teorico 1 stella Esame teorico 2 stelle Esame teorico 3 stelle Foglio risposte esame teorico allievo Foglio risposte esame teorico Istruttore Modulo Addestramento diver Modulo Addestramento Istruttore Modulo dichiarazione medica diver Modulo dichiarazione medica Istruttore Modulo informativo - rischi potenziali Modulo Informativa privacy Scheda valutazione teoria Istruttore Tabella valutazione acque confinate/libere Valutazione abilità Outline Briefing/Debriefing Outline Teoria Instructor book CMAS-PTA 139 Linee Guida per Primo Soccorso di emergenza con Ossigeno nei Corsi CMAS-PTA Queste linee guida sono fornite da DAN EUROPE, esse costituiscono parte integrante del corso DAN Oxygen Provider DAN e prevedono uno specifico brevetto DAN solo dopo aver partecipato ad un corso DAN Oxygen Provider tenuto da un Istruttore DAN in stato attivo. Queste informazioni e sviluppo di abilità vengono inserite nei corsi CMAS-PTA per fornire, all’Istruttore CMAS-PTA, indicazioni utili nell’educare allievi di corsi CMAS-PTA alle tecniche di utilizzo dell’Ossigeno come primo soccorso per sospetto incidente subacqueo. Queste linee guida non sono state redatte per addestrare alla somministrazione dell’Ossigeno in generale, le attrezzature mediche per l’uso dell’Ossigeno nelle emergenze subacquee e non, sono gli stessi, l’addestramento ricevuto durante i corsi CMAS-PTA non prepara all’uso dell’Ossigeno in emergenza in casi di infortuni o malattie in genere. Ore di addestramento minime raccomandate sviluppo delle conoscenze e delle abilità (lezione di teoria e pratica) ore = una (1) prima di partecipare a questa sessione teorico-pratica, l’allievo deve avere ricevuto già informazioni riguardanti: • • • • • anatomia, fisiologia e fisica generale di immersione sistema respiratorio sistema cardio-vascolare riconoscimento di segni e sintomi delle specifiche emergenze subacquee patologia da decompressione (PDD - MDD - EGA) tecniche di BLS-D al termine delle sessioni teoriche l’allievo sarà informato sui seguenti argomenti: • effetti dell’Ossigeno sul corpo • benefici e problemi dell’uso di Ossigeno per un infortunio subacqueo • attrezzatura di erogazione di Ossigeno per emergenza (scopi-tipi-caratteristiche-funzioni-cura e manutenzione) al termine delle sessioni pratiche l’allievo sarà educato all’addestramento alle seguenti abilità: • • • • verifica della sicurezza ambientale familiarità con l’uso di un unità Ossigeno con i seguenti dispositivi di erogazione: erogatore a domanda e maschera flusso costante, maschera non-rebreather L’Istruttore deve ricordare agli allievi che le capacità di fornire un aiuto adeguato in casi di sospetto incidente subacqueo diminuiscono a ritmi variabile ed è consigliato un riaddestramento periodico ogni due anni, ma che comunque che si deve solamente fare del proprio meglio, in buona fede, in base al prorpio livello di addestramento ed esperienza. Contenuti delle lezioni di teoria Panoramica Cos’è il DAN Cos’ è l’Ossigeno Bombole per Ossigeno e Ricarica Rischi legati alla respirazione di Ossigeno Sicurezza dell’Ossigeno Benefici dell’Ossigeno Attrezzature per Ossigeno (bombole - erogatori - maschere) L’Ossigeno e la legge 140 Instructor book CMAS-PTA Contenuti delle lezioni pratiche Accertamento della sicurezza della situazione (S-A-F-E) Accertamento iniziale BLS Fornire soccorso con Defribrillatore Esterno Automatico - DAE (Opzionale) Erogatore a domanda Maschera Non - Rebreather Maschera di rianimazione Oro-Nasale (tipo pocket Mask) Posizione corretta Smontare, pulire e riassemblare unità Ossigeno Piano di assistenza di emergenze Raccomandazioni per l’uso di attrezzature per Ossigeno Schema per l’addestramento all’uso dell’Ossigeno 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Verifica della sicurezza ambientale Basic Life Support Fornire cure con un DAE (opzionale) Identificazione dell’attrezzatura Scenario 1: erogatore a domanda con un subacqueo reattivo che respira Scenario 2: maschera non-rebreather con un subacqueo infortunato non reattivo che respira Scenario 3: ventilazioni con l’utilizzo di una maschera oronasale di rianimazione con Ossigeno supplementare per assistere un subacqueo infortunato non reattivo che non respira 8. Scenario 4: assistere due subacquei 9. Montaggio e smontaggio dell’attrezzatura Ossigeno 10. Piano di assistenza di emergenza Instructor book CMAS-PTA 141 Uso dell’ossigeno in caso d’emergenza La somministrazione dell’ossigeno in caso di sospetta Patologia Da Decompressione rappresenta il trattamento standard in uso nella comunità subacquea. I rapporti su alcuni casi clinici mostrano infatti come la pronta somministrazione dell’ossigeno durante gli interventi di primo soccorso possa migliorare l’efficacia del trattamento di ricompressione e fornire buone probabilità di una completa guarigione. Si ricordi che l’ossigeno va somministrato anche ai pazienti che hanno subito un quasi annegamento. Occorre tenere presente che l’attrezzatura per l’uso dell’ossigeno provvista di erogatore a domanda presenta delle caratteristiche comuni a tutti i tipi di attrezzatura subacquea, ma alcune operazioni previste per il suo utilizzo e manutenzione differiscono da quelle per l’attrezzatura subacquea comunemente usata e quindi è necessario conoscerle. Quest’attenzione la si rende necessarie per il fatto che l’ossigeno puro può rendere combustibili o persino esplosivi dei materiali normalmente non infiammabili. Usati in modo corretto, i sistemi ad ossigeno sono sicuri, ammesso di tenere bene presente le precauzioni qui di seguito descritte. Indicazioni da seguire nell’utilizzare un’unità di ossigeno per emergenza: 1. Mantenere l’unità sempre pulita e protetta nel suo imballaggio fino al momento di utilizzarla; in particolare, si deve evitare il contatto con grassi, con oli e anche con grasso di silicone 2. Mai lubrificare l’equipaggiamento ad ossigeno né sostituire dei pezzi con altre parti dell’attrezzatura subacquea standard. L’ossigeno puro richiede l’uso esclusivo di lubrificanti e di materiali specifici 3. Aprire sempre piano la rubinetteria dell’equipaggiamento ad ossigeno, in modo da pressurizzare l’unità lentamente, in quanto una pressurizzazione rapida può generare calore e causare un incendio se l’equipaggiamento è stato contaminato da materiali infiammabili 4. Mantenere montata l’unità ossigeno per ridurre al minimo le possibilità di contaminazione ed anche per guadagnare tempo in caso di emergenza. Se possibile, si devono lavare le mani prima di toccare l’equipaggiamento, per quanto possibile si deve cercare di eliminare almeno l’olio o il grasso (comprese le creme e gli oli solari) 5. Mai pulire l’equipaggiamento da soli, perché per eliminare l’ossigeno dall’attrezzatura si devono usare prodotti e procedure particolari, pertanto ci si deve affidare solamente a personale professionale e qualificato. 6. Si deve provvedere alla manutenzione regolarmente come richiesto dal produttore, proprio come si farebbe per qualsiasi altro tipo di attrezzatura subacquea 7. Allontanare sempre qualsiasi fonte di calore (come sigarette) prima di utilizzare l’ossigeno, utilizzare l’equipaggiamento in un luogo ventilato, il più lontano possibile da motor e da qualsiasi materiale combustibile Per somministrare dell’ossigeno puro a una vittima di un incidente subacqueo che respira si devono seguire le seguenti istruzioni: ➣ vittima che respira - erogatore a domanda 1. Aprire la rubinetteria della bombola dell’ossigeno (l’erogatore deve essere montato sulla bombola anticipatamente secondo le istruzioni del produttore). Controllare il manometro dell’ossigeno per non lasciar svuotare l’unità 2. Aprire lentamente la rubinetteria della bombola, effettuare una verifica del suo funzionamento senza esalare nella maschera 3. Fissare la bombola e proteggerla affinchè non rotoli liberamente 4. Esclamare alla vittima: “Questo è ossigeno.Ti aiuterà. Posso somministrartelo?”; 5. Se la vittima è d’accordo posizionare la maschera sul suo viso e chiedergli di respirare normalmente 6. Se il subacqueo non è cosciente ma respira, vale il cosi detto tacito consenso) pertanto somministraglielo con l’unità con l’erogatore a domanda ➣ Vittima che respira (debolmente o che rifiuta l’erogatore a domanda) - flusso continuo/maschera non rebreather 1. Aprire la rubinetteria della bombola, controllare il manometro dell’ossigeno per non lasciar svuotare l’unità ed attaccare il tubo della maschera non rebreather all’uscita del flusso continuo sul primo stadio dell’erogatore 2. Aprire lentamente la rubinetteria e regolare il flusso continuo a 15 litri al minuto 3. Utilizzando una maschera non rebreather, tenere il pollice sull’entrata all’interno della maschera e far gonfiare il sacco polmone 4. Esclamare alla vittima: “Questo è ossigeno. Ti aiuterà. Posso somministrartelo?” 5. Se la vittima è d’accordo posizionare la maschera sul viso e chiedergli di respirare normalmente (utilizzare l’elastico per la testa per assicurarsi che la maschera aderisca perfettamente) 6. Se il sacco polmone si svuota completamente mentre il subacqueo inala, aumentare il flusso a 25 litri al minuto 142 Instructor book CMAS-PTA ➣ Vittima non cosciente e non respira (Pocket Mask con valvola di entrata per l’ossigeno e il sistema a flusso continuo) 1. Preparare l’unità ossigeno facendo si che non si interferisca con la prarica della RCP 2. Aprire lentamente la rubinetteria e regolare il flusso continuo a 15 litri al minuto 3. Praticare la respirazione artificiale attraverso la Pocket Mask. (ogni insufflazione porterà un aumento dell’ossigeno dal flusso continuo) 4. Se il subacqueo inizia a respirare, passare al sistema a richiesta o alla maschera non rebreather Gestione della situazione in attesa dei soccorsi Dopo aver praticato le cure primarie, aver somministrato l’ossigeno ed eventuali altri interventi di primo soccorso necessari al paziente, in attesa delll’arrivo del servizio d’emergenza bisogna ricordarsi che: 1. Le condizioni di una vittima possono mutare repentinamente,passando da una situazione di respiro normale all’arresto respiratorio e da una perdita di coscienza 2. Proteggere la vittima dal caldo o dal freddo eccessivi 3. Lasciare la zona libera facendo allontanare curiosi 4. Le lesioni connesse ad incidenti da immersione solitamente richiedono il trattamento in camera iperbarica, pertanto occorre avvisare i servizi medici d’emergenza locali 5. Tenere il paziente nella posizione più comoda possibile mantenendolo sdraiato 6. Si deve somministrare l’ossigeno al subacqueo fino a quando non verrà sottoposto alle cure mediche Se ci si dovesse trovare nella condizione di non avere ossigeno a sufficienza, bisogna somministrare l’ossigeno alla maggiore concentrazione possibile fino all’esaurimento per garantire alla vittima, Non ridurre il flusso o somministrarlo in modo discontinuo. Se l’ossigeno si esaurisce, ma sul posto è disponibile dell’aria arricchita nitrox, una vittima cosciente la può respirare da un erogatore subacqueo, ricevendo benefici minori rispetto all’ossigeno puro, ma maggiori rispetto all’aria. Non si deve cercare di ricomprimere un subacqueo in acqua. Le seguenti informazioni devono essere raccolte e consegnate al personale medico: 1. Nome del subacqueo e sui recapiti (telefono, indirizzo persona da informare ecc 2. Procedure di primo soccorso praticate 3. Informazioni sul profilo d’immersione Instructor book CMAS-PTA 143 Decreto 29 luglio 2008 - n. 146 Estratto da: DECRETO 29 luglio 2008, n. 146 Regolamento di attuazione dell'articolo 65 del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, recante il codice della nautica da diporto (GU n. 222 del 22-9-2008 - Suppl. Ordinario n. 223) Capo III Norme di sicurezza per unità da diporto impiegate come unità appoggio per immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo Art. 90 Mezzi di salvataggio e dotazioni di sicurezza 1. Le unità da diporto impiegate come unità appoggio per le immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo, oltre ai mezzi di salvataggio individuali e collettivi e alle dotazioni di sicurezza indicati nell’allegato V, devono avere a bordo le seguenti dotazioni supplementari: a) una bombola di riserva da almeno 10 litri ogni cinque subacquei imbarcati, contenente gas respirabile e dotata di due erogatori e, in caso di immersione notturna, di una luce subacquea stroboscopica; b) in caso di immersioni che prevedono soste di decompressione obbligate, in sostituzione della bombola di riserva di cui alla lettera a), È richiesta una stazione di decompressione. La stazione è dotata di un sistema di erogazione di gas respirabile in grado di garantire l’esecuzione delle ultime due tappe di decompressione ad ogni subacqueo impegnato in tale tipo di immersione; c) un’unità per la somministrazione di ossigeno con caratteristiche conformi alla norma EN 14467; d) una cassetta di pronto soccorso conforme alla tabella A allegata al decreto del Ministero della sanità 25 maggio 1988, n. 279, e una maschera di insufflazione, indipendentemente dalla navigazione effettivamente svolta; e) un apparato ricetrasmittente ad onde metriche (VHF), anche portatile, indipendentemente dalla navigazione effettivamente svolta. 2. Le immersioni subacquee a scopo sportivo o ricreativo richiedono la presenza di una persona abilitata al primo soccorso subacqueo. Art. 91 Segnalazione 1. Il subacqueo in immersione ha l’obbligo di segnalarsi con il galleggiante di cui all’articolo 130 del decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639. 2. In caso di immersione notturna, il segnale di cui al comma 1 del presente articolo È costituito da una luce lampeggiante gialla visibile, a giro di orizzonte, ad una distanza non inferiore a trecento metri. 3. In caso di più subacquei in immersione, È sufficiente un solo segnale. Ogni subacqueo È dotato di un pedagno o pallone di superficie gonfiabile, di colore ben visibile e munito di sagola di almeno cinque metri, da utilizzare, prima di risalire in superficie, in caso di separazione dal gruppo. 4. Il subacqueo deve operare entro il raggio di cinquanta metri dalla verticale del segnale di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo. 5. Le unità da diporto, da traffico o da pesca in transito devono mantenersi ad una distanza non inferiore ai cento metri dai segnali di posizionamento del subacqueo. 144 Instructor book CMAS-PTA Aggiornamento BLS-D Linee ERC SINTESI DELLE PRINCIPALI MODIFICHE APPORTATE DALLE NUOVE LINEE GUIDA ERC 2005 PER LA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE BASE E DEFIBRILLAZIONE ESEGUITA IN SOGGETTI ADULTI 1. CHIAMATA DI AIUTO E SICUREZZA Punto della situazione attuale: Nelle nuove linee guida ERC 2005 si conferma l'attenzione alla sicurezza della scena: viene indicato di assicurarsi che sia la vittima sia gli astanti siano sicuri. Rispetto alla chiamata d'aiuto indicano di procedere alla valutazione dello stato di coscienza (è rimasta uguale nelle modalità operative): • se la vittima risponde la si lascia dove la si trova, se non vi è pericolo, e si cerca di capire cosa è successo, si chiede aiuto se serve. • e non è cosciente si grida per attirare l'attenzione di qualcuno che possa provvedere alla chiamata del sistema di emergenza (aiuto generico), si posiziona la vittima supina e si aprono le vie aeree, si valuta se c'è il respiro, se non respira si fa chiamare il sistema di emergenza territoriale da eventuali altri testimoni o ci si allontana personalmente per farlo,comunicando al 118 l'assenza della coscienza e del respiro. Per i sanitari è prescritta la valutazione anche dei segni di circolo e, se addestrati ed esperti, del polso carotideo. Perché: La sicurezza sia del soccorritore che della vittima è prioritaria durante il soccorso. Le linee guida sottolineano l'importanza della tempestività ma soprattutto della continuità nella esecuzione della RCP una volta iniziata. Trovare qualcuno che effettui la chiamata per il soccorritore già intento a mettere in atto la sequenza BLS si inserisce in quest'ottica. Considerando, inoltre, che sul territorio nazionale le centrali operative 118 alla telefonata del testimone chiedono di verificare se la vittima è cosciente e respira, diventa logico posticipare la chiamata effettiva al sistema di soccorso dopo aver verificato i due parametri. 2. APERTURA DELLE VIE AEREE Com’era prima: Il soccorritore operava una modesta estensione del capo con una mano sulla fronte della vittima, osservava e ispezionava il cavo orale, quindi iperestendeva il capo (se non si sospettavano traumi alla colonna cervicale) con l’aiuto di due dita dell’altra mano sulla punta del mento. Com’è cambiato: Si posizionano le mani sulla fronte e sulla punta del mento e si procede alla iperestensione del capo e al sollevamento del mento. Per i laici non è previsto alcun controllo visivo delle vie aeree e in particolare non si esplora il cavo orale con le dita. Lo si fa solo se si sospetta una ostruzione delle vie aeree. Nella relativa sezione delle linee guida è infatti prescritto per i soccorritori laici un rapido controllo mentre si esegue l'iperestensione del capo, mentre per i sanitari nella sezione ALS è espressamente previsto il controllo del cavo orale dopo l'apertura delle vie aeree. Ai soccorritori laici viene espressamente indicato di aprire le vie aeree sempre con lo stesso metodo, anche in caso di sospetto trauma, mentre ai sanitari viene indicato l’uso della sublussazione della mandibola. Perché: L'apertura delle vie aeree attraverso la sub-lussazione della mandibola non è suggerita per i soccorritori laici perché è difficoltosa da imparare ed eseguire e può causare movimenti spinali. Di conseguenza, il soccorritore laico dovrebbe aprire le vie respiratorie usando sempre la manovra di iperestensione del capo e sollevamento del mento dando la priorità assoluta al tentativo di rianimazione cardiopolmonare. L'incidenza di soffocamento insospettato come causa di incoscienza o dell'arresto cardiaco è bassa, quindi, durante la RCP controllare ordinariamente la bocca per vedere se ci sono corpi estranei non è necessario. Nessuno studio ha valutato l'uso sistematico di una pulizia del cavo orale con le dita per eliminare i corpi estranei nelle vie respiratorie in assenza di un'ostruzione visibile. Quattro case reports hanno documentato danni alle vittime e al soccorritore in seguito alla pulizia del cavo orale con le dita, è quindi indicato evitare l'uso di questa tecnica ma rimuovere manualmente un corpo estraneo solido soltanto se può essere visto. Per i sanitari è indicato l’uso di pinze o aspiratore 3. SOPPRESSIONE DELLE PRIME 2 VENTILAZIONI DI SUPPORTO Com’era prima: dopo la fase A (verifica dello stato di coscienza e apertura delle vie aeree), si valuta il respiro attraverso la manovra GAS (Guarda, Ascolta e Senti) per 10”, se respira porre la vittima in posizione laterale di sicurezza. Se non respira eseguire 2 ventilazioni di supporto della durata di circa 2” ciascuna. Com’è cambiato: Nel primi minuti dopo l'arresto cardiaco, può persistere una bradipnea estrema o un saltuario gasping. Questi fenomeni non vanno confusi con una respirazione normale. Dopo l'apertura delle vie aeree si valuta Instructor book CMAS-PTA 145 il respiro: Guarda, Ascolta e Senti per non più di 10 secondi per determinare se la vittima respira normalmente. Se non si è certi che la vittima respiri normalmente, comportarsi come se non lo facesse. Se respira si pone la vittima in posizione laterale di sicurezza. Se non respira far allertare i servizi di emergenza o, se si è da soli, allontanarsi dalla vittima per avvisare il servizio di emergenza, al ritorno iniziare le compressioni toraciche. Perché: Durante i primi minuti dopo l'arresto cardiaco, la cui causa non sia l’asfissia, il contenuto di ossigeno nel sangue rimane alto e la distribuzione dello stesso al miocardio e al cervello è limitata più dalla ridotta gittata cardiaca che da una mancanza di ossigeno nei polmoni. La ventilazione è inizialmente, quindi, meno importante delle compressioni toraciche. Inoltre, è riconosciuto che l'acquisizione ed il mantenimento delle abilità pratiche sono favoriti dalla semplificazione della sequenza di azioni di BLS. E’ inoltre riconosciuto che i soccorritori sono frequentemente poco disposti ad effettuare la ventilazione bocca-bocca per una varietà di motivi, compreso il timore di infezione e l’avversione per la procedura. Per questi motivi, e per enfatizzare la priorità delle compressioni toraciche, è suggerito che negli adulti la RCP cominci con le compressioni toraciche piuttosto che con la ventilazione. 4. POSIZIONE DELLE MANI NELLE COMPRESSIONI TORACICHE Com’era prima: Ricercare il punto di repere al centro del torace facendo scorrere l’indice e il medio sul margine inferiore della gabbia toracica fino al punto di congiungimento delle coste con lo sterno; posizionare il dito medio su questo punto, appoggiare l'indice sullo sterno, far scorrere la mano libera sullo sterno fino ad affiancarla all'indice e qui appoggiarla. Sovrapporre l'altra mano alla prima. La frequenza delle compressioni è di circa 100 al minuto (poco meno di due compressioni al secondo). Com’è cambiato: Porre la parte prossimale del palmo al centro del torace facendo attenzione ad appoggiarla sullo sterno e non sulle coste. Sovrapporre l'altra mano alla prima. Intrecciare le dita delle due mani sovrapposte. Non appoggiarsi sopra l'addome superiore o l'estremità inferiore dello sterno. La frequenza delle compressioni è di 100 al minuto, poco meno di 2 compressioni al secondo. Perché: Gran parte delle informazioni sulla fisiologia delle compressioni toraciche, sugli effetti della variazione della frequenza di compressione, del rapporto di compressione-ventilazione e rispetto del ciclo (rapporto fra il tempo di compressione del torace e il tempo totale fra una compressione e la successiva) sono derivati da modelli animali. Tuttavia, le conclusioni della Consensus Conference 2005 comprendono quanto segue: 1) ogni volta che si riprendono le compressioni, il soccorritore dovrebbe porre le mani, senza indugi, al centro del torace. 2) comprimere il torace ad una frequenza di circa 100 compressioni al min. 3) porre attenzione a raggiungere la profondità massima di compressione di 4-5 cm (nell’adulto) 4) consentire al torace di riespandersi completamente dopo ogni compressione 5) assicurare approssimativamente lo stesso tempo per compressione e rilasciamento 6) ridurre al minimo le interruzioni nelle compressioni toraciche 7) non considerare il polso carotideo o femorale palpabile come indicatore di flusso arterioso efficace. Le prove di evidenza sono insufficienti per sostenere una specifica posizione della mano nelle compressioni toraciche durante RCP negli adulti. Le precedenti linee guida suggerivano un metodo di ricerca della metà inferiore dello sterno disponendo un dito sull'estremità inferiore dello sterno e facendo scorrere l'altra mano lungo lo stesso. E’ stato dimostrato che per i sanitari la stessa posizione della mano può essere trovata più rapidamente se i soccorritori sono addestrati a “porre la parte prossimale del palmo di una mano al centro del torace con l'altra mano sovrapposta ”, l'insegnamento include una dimostrazione di disposizione delle mani al centro della metà inferiore dello sterno. Le linee guida considerano ragionevole estendere questa pratica alla popolazione laica. La frequenza di compressione si riferisce alla velocità a cui le compressioni vengono eseguite, e non al numero totale erogato in ogni minuto. Il numero erogato è determinato dalla frequenza, ma anche dal numero di interruzioni per aprire le vie respiratorie, ventilare e permettere l'analisi del DAE. In uno studio ospedaliero i soccorritori hanno registrato una frequenza di compressione fra 100 e 120/min., ma il numero medio di compressioni efficaci risultava ridotto a 64/min. a causa delle frequenti interruzioni. In caso di RCP in spazi angusti le LG consigliano di prendere in considerazione la possibilità, per il soccorritore singolo di eseguire le compressioni stando alla testa della vittima, mentre per équipes di due soccorritori chi effettua le compressioni potrebbe porsi a cavalcioni della vittima 5. DURATA DELLE VENTILAZIONI E VOLUMI Com’era prima: Si eseguono 2 ventilazioni della durata di circa 2”. Il volume dovrebbe essere di circa 700 ml senza O2 e circa 400 ml con O2. 146 Instructor book CMAS-PTA Com’è cambiato: Si eseguono due ventilazioni della durata di circa 1”. Il volume consigliato è di 500-600 ml Perché: Durante la RCP lo scopo della ventilazione è garantire un’ossigenazione sufficiente. Il volume corrente ottimale, il ritmo respiratorio ed la concentrazione di ossigeno inspirato più efficaci, tuttavia, non sono del tutto noti. Le raccomandazioni correnti sono basate sulle seguenti prove: 1. Durante la RCP, la perfusione dei polmoni è ridotta sostanzialmente, questo comporta che l’adeguato rapporto ventilazione-perfusione può essere raggiunto con volumi correnti e ritmi respiratori più bassi del normale 2. Non solo una iperventilazione (frequenze elevate o volume troppo grande) è inutile, ma è nociva perché aumenta la pressione intratoracica, facendo così diminuire il ritorno venoso e di conseguenza il volume di sangue arterioso determina, inoltre, una riduzione del flusso ematico coronarico e cerebrale. Tutto questo concorre a ridurre la sopravvivenza. 3. Quando le vie respiratorie non sono protette, un volume corrente di 1 litro produce una distensione gastrica più significativa che un volume corrente di 500 ml. 4. Un basso rapporto ventilazioni-minuto (volume corrente e ritmo respiratorio più basso del normale) possono mantenere una ossigenazione e una ventilazione efficaci durante la RCP. Durante la RCP nell'adulto i volumi correnti adeguati dovrebbero essere di circa 500-600 ml (6-7 ml/kg). 5. Le interruzioni della sequenza delle compressioni toraciche (per esempio per eseguire le ventilazioni) sono nocive alla sopravvivenza. Erogare ventilazioni più brevi contribuirà a ridurre la durata delle interruzioni a tempi essenziali. La raccomandazione corrente per i soccorritori è, quindi, di insufflare aria in circa 1 secondo, con volume sufficiente a far espandere il torace, ma evitando ventilazioni troppo veloci o energiche. Questa raccomandazione si applica a tutte le forme di ventilazione durante la RCP 6. PRESIDI PER LA VENTILAZIONE Com’era prima: le tecniche utilizzabili bocca a bocca, bocca-naso, bocca-tracheostomia, bocca-maschera (con pocket mask), pallone autoespansibile-maschera Com’è cambiato: Non vi è più il suggerimento ad eseguire il bocca a bocca se il soccorritore non se la sente. In questo caso deve procedere solo al massaggio cardiaco. Rimane l'indicazione al bocca-naso e bocca-stoma tracheale in situazioni particolari. Non viene più fortemente consigliato l'uso ai laici della pocket mask. Il sistema più appropriato per i sanitari rimane il pallone autoespansibile-maschera con l'aggiunta di O2. Perché: La raccomandazione corrente per i soccorritori è di insufflare aria in circa 1 secondo, con volume sufficiente per fare espandere il torace, ma evitando ventilazioni troppo veloci o energiche. Questa raccomandazione si applica a tutte le forme di ventilazione durante la RCP, compreso il bocca-bocca e il pallone-maschera (BVM) con o senza ossigeno supplementare. La ventilazione bocca-naso è una efficace alternativa al bocca-bocca. Può essere considerata se la bocca della vittima è seriamente danneggiata o non può essere aperta, se il soccorritore soccorre una vittima nell'acqua, o quando la tenuta del bocca-bocca è difficile da realizzare. Non c’è alcuna evidenza pubblicata sulla sicurezza, sull'efficacia o sulla fattibilità della ventilazione boccatracheostomia, ma può essere usata per una vittima, con un tubo tracheostomico o uno stoma tracheale, che richiede la respirazione artificiale. Usare la ventilazione bocca-maschera richiede abilità e pratica considerevoli. Il soccorritore singolo deve essere in grado di aprire le vie aeree mediante sublussazione della mandibola mentre simultaneamente tiene la maschera aderente al viso della vittima. È una tecnica che è adatta soltanto per i soccorritori laici che lavorano in aree fortemente specialistiche, per esempio dove c’è il rischio di avvelenamento o di esposizione a cianuro o ad altri agenti tossici. Ci sono altre circostanze specifiche in cui i soccorritori non sanitari ricevono un addestramento esteso nel primo soccorso, che può prevedere l'addestramento e il riaddestramento alla ventilazione bocca maschera. In tal caso dovrebbe essere seguito lo stesso rigoroso addestramento dei professionisti sanitari. 7. SOPPRESSIONE CONTROLLI POLSO E RESPIRO DURANTE LA SEQUENZA Com’era prima: Nel laico non si esegue controllo polso ma solo dei segni di circolo. La sequenza prevede che dopo un 1' si esegua il primo controllo dei segni di circolo e respiro. Com’è cambiato: Nel laico non si esegue il controllo del polso e neanche quello dei segni di circolo, ma solo quello dell’attività respiratoria, la cui assenza dà avvio alla RCP. La sequenza viene interrotta solo dall'utilizzo di un DAE oppure dalla ripresa di una respirazione efficace, dall'arrivo del soccorso avanzato, dall’esaurimento fisico del Instructor book CMAS-PTA 147 soccorritore o dall'arrivo di un medico. La sequenza risulta dunque ininterrotta, senza ulteriori interruzioni per le valutazioni Nel soccorritore sanitario le valutazioni restano pressoché invariate: si verifica il respiro (per non più di 10 secondi) contemporaneamente si controllano i segni di circolo e il polso caroditeo solo per quei soccorritori che abbiano esperienza clinica (per non più di 10 secondi). Perché: Per i soccorritori non sanitari controllare il polso carotideo è un metodo inadeguato per la conferma della presenza o assenza di circolo. Tuttavia, non vi è prova che il controllo della presenza di movimenti, respirazione o tosse (“segni di circolo”) sia diagnosticamente superiore. E', invece, indicato per i soccorritori sanitari controllare se ci sono segni di circolo mentre può essere difficoltoso determinare che non c'è polso carotideo. - I soccorritori non sanitari, quindi, se il paziente non respira normalmente, debbono iniziare la RCP fino a che non arrivino gli aiuti o il paziente riprenda un respiro normale. - I soccorritori sanitari con esperienza nella valutazione clinica dovrebbero valutare il polso carotideo mentre simultaneamente cercano i segni di circolo (mancanza di movimento, di respirazione normale, o di tosse) per non più di 10 secondi. Se il paziente sembra non avere segni di vita, o se si hanno dubbi in proposito, iniziare immediatamente la RCP. Ritardare la RCP avrà effetti negativi sulla sopravvivenza del soggetto e quindi deve essere evitato. Se c'è polso o segni di circolo, è necessaria una valutazione medica urgente (secondo i protocolli locali, questo può assumere la forma di una squadra di rianimazione). Mentre il soccorritore sanitario attende questa squadra, deve somministrare ossigeno, continuare il controllo del paziente e (gli infermieri) inserire un cannula endovenosa. Se non c'è respirazione, ma c'è un polso (arresto respiratorio), ventilare il paziente (10 ventilazioni al minuto – 1 ventilazione ogni 6 secondi) e controllare il circolo ogni 10 ventilazioni (1 minuto). I sanitari, così come i soccorritori laici, hanno difficoltà a determinare la presenza o l'assenza di una adeguata respirazione normale in una vittima non cosciente. Questo può avvenire perché le vie respiratorie non sono aperte o perché la vittima ha un respiro agonico. Quando agli astanti è richiesto telefonicamente dagli operatori di centrale operativa se il respiro è presente, spesso scambiano respiri agonici per una respirazione normale. Queste valutazioni errate possono portare gli astanti a non eseguire una RCP su vittime di arresto cardiaco. I respiri agonici si manifestano in più del 40% degli arresti cardiaci. Gli astanti descrivono il respiro agonico come un respiro debole, pesante, faticoso o rumoroso. Alla popolazione laica dovrebbe, quindi, essere insegnato di iniziare la RCP se la vittima è incosciente e non respira normalmente. Durante l'addestramento dovrebbe essere dato risalto al fatto che i respiri agonici che si presentano comunemente nei primi minuti dopo un arresto cardiaco non debbono essere confusi con la respirazione normale e sono da ritenersi un'indicazione per una immediata RCP. 8. RAPPORTO COMPRESSIONI/VENTILAZIONI Com’era prima: Il rapporto compressioni/ventilazioni era di 15:2. Com’è cambiato: Attualmente il rapporto compressioni/ventilazioni è di 30:2 Perché: Le prove di evidenza derivanti da studi sull’uomo sono insufficienti per indicare il miglior rapporto compressione-ventilazione. I dati provenienti da studi sugli animali sostengono l'opportunità di un aumento nel rapporto compressioni ventilazioni dal precedente 15:2, un modello matematico suggerisce che un rapporto di 30:2 fornirebbe il compromesso migliore fra il flusso ematico e l'ossigeno somministrato. Ciò dovrebbe fare diminuire il numero di interruzioni nella compressione, ridurre la probabilità di iperventilazione, semplificare l’insegnamento e migliorare il mantenimento delle abilità. La persona che applica le compressioni toraciche dovrebbe cambiare ogni 2 minuti. 9. RCP PER 2 MINUTI PRIMA DELLA DEFIBRILLAZIONE NEGLI ARRESTI CARDIACI NON TESTIMONIATI (PER I SOCCORRITORI SANITARI) Com’era prima: Nell’arresto cardio-respiratorio extraospedaliero la defibrillazione doveva essere tentata non appena disponibile un defibrillatore mentre la Rianimazione Cardio-polmonare (RCP) veniva eseguita con un rapporto di 15 compressioni toraciche: 2 ventilazioni Com’è cambiato: Nell’arresto cardio-respiratorio extraospedaliero non testimoniato, in cui intervengano soccorritori professionali provvisti di defibrillatori manuali o semiautomatici, si deve eseguire RCP con rapporto 30 compressioni toraciche: 2 ventilazioni per 2 minuti (cioè circa 5 cicli) prima del tentativo di defibrillazione. In caso invece di AC extraospedaliero testimoniato da soccorritori professionali, di AC intraospedaliero, oppure di intervento di soccorritori non sanitari sul territorio, tentare immediatamente la defibrillazione. 148 Instructor book CMAS-PTA Perché: Numerosi studi recenti, clinici e sperimentali, hanno suggerito che un periodo di RCP prima della defibrillazione possa incrementare le probabilità di ritorno del circolo spontaneo, di sopravvivenza alla dimissione e di sopravvivenza a 1 anno, in particolare in caso di arresto prolungato. Pertanto, non essendo spesso quantificabile la durata dell’arresto in assenza di soccorritori professionali, è ragionevole che questi eseguano RCP per 2 minuti in tutti gli arresti extra-ospedalieri NON testimoniati. Il rapporto 30 compressioni toraciche : 2 ventilazioni sostituisce il precedente 15:2 per la dimostrata necessità di aumentare il supporto circolatorio, soprattutto coronarico e cerebrale mediante massaggio cardiaco esterno, e ridurre la frequente iperventilazione osservata in corso di RCP. A sostegno di ciò, dati sperimentali indicano che una frequente e prolungata interruzione delle compressioni toraciche è deleteria per la sopravvivenza. 10. STRATEGIA DELLA DEFIBRILLAZIONE Com’era prima: In caso di ritmi defibrillabili (FV/TV senza polso), erogare – se necessario - in rapida sequenza fino a 3 shock con energia di 200-200-360 J per i defibrillatori monofasici (da 120 a 200 J per i bifasici), controllando la ricomparsa di polso, dopo ogni indicazione di shock non consigliato. In caso di persistenza di un ritmo defibrillabile, effettuare 1 min di RCP con rapporto 15:2 dopo ogni tripletta, dopodiché ripetere la somministrazione di 3 shock – se necessari – con energia di 360 J fissi per i defibrillatori monofasici e 150-200 J per i bifasici Com’è cambiato: Trattare i ritmi defibrillabili con un singolo shock, utilizzando un’energia iniziale di 360 J per i defibrillatori monofasici e di almeno 150 J per i bifasici, precisando che l’energia iniziale dovrà essere 200 J per i bifasici manuali, se non chiaramente specificata l’energia iniziale consigliata per l’apparecchio in uso. Immediatamente dopo l’erogazione della scarica, NON controllare il ritmo né il polso, ma riavviare la RCP con rapporto MCE : ventilazioni di 30:2 per 2 minuti (cioè circa 5 cicli), dopo di che controllare il ritmo: in caso di persistenza di ritmo defibrillabile dopo 2 min di RCP, erogare una seconda scarica (360 J fissi per gli apparecchi monofasici, 150-360 J per i bifasici) e subito dopo riprendere la RCP con rapporto 30:2 per 2 minuti, nuovamente senza controllare il ritmo al monitor. Perché: La somministrazione di triplette di shock e l’analisi del ritmo dopo ogni scarica comportano ingiustificate interruzioni prolungate delle compressioni toraciche e –di conseguenza- del supporto circolatorio coronarico e cerebrale da esse fornito. In realtà, non esistono studi pubblicati sull’uomo o sull’animale da esperimento che abbiano confrontato direttamente il protocollo di shock singolo versus triplette di shock, tuttavia studi sperimentali mostrano che interruzioni relativamente brevi delle compressioni toraciche per l’analisi del ritmo si associano a disfunzione miocardica post-rianimatoria e ridotta sopravvivenza, oltre che a minore efficacia nella conversione della FV in ritmo organizzato. Inoltre, quand’anche lo shock sia stato in grado di convertire un ritmo defibrillabile in un ritmo perfusivo, è molto raro che sia apprezzabile un polso immediatamente dopo la defibrillazione e il ritardo derivante dal controllo del polso comprometterebbe ulteriormente le riserve energetiche del miocardio. In conclusione, è raccomandato ridurre al minimo le interruzioni delle compressioni toraciche limitando la terapia elettrica all’erogazione di un solo shock sia per i defibrillatori monofasici che per i bifasici, ed effettuando l’analisi del ritmo dopo 2 min di RCP eseguita immediatamente post-shock 11. COMPRESSIONI TORACICHE FINO ALL’APPLICAZIONE DELLE PIASTRE Com’era prima: Dopo aver verificato che i segni di circolo (e per i sanitari il polso carotideo) erano assenti, l'operatore DAE allontanava tutti provvedeva a posizionare le piastre e faceva iniziare l'analisi. Com’è cambiato: Per i soccorritori laici dopo aver verificato che il soggetto non respira si posizionano le piastre del DAE e si fa attivare l'analisi. Se sono presenti più soccorritori che hanno iniziato la RCP si continua fino a quando le piastre sono state posizionate, poi l'operatore DAE fa allontanare tutti all'avvio dell'analisi. I soccorritori sanitari devono prima verificare i segni di circolo e, se sono esperti, controllare il polso carotideo per 10 secondi, poi, se essi stessi sono stati testimoni dell’AC, proseguono nella stessa sequenza: – se sono da soli applicano le piastre del DAE, – se sono presenti più soccorritori, mentre alcuni procedono alla RCP l'operatore DAE applica le piastre. In caso di arresto non testimoniato da loro protraggono la RCP per due minuti prima di operare la defibrillazione con le modalità appena descritte (vedi anche punto 9) Perché: La defibrillazione immediata, non appena un DAE diventa disponibile, è stata sempre un elemento chiave nelle linee guida di riferimento e nell'insegnamento ed è considerata tuttora di capitale importanza per la sopravvivenza in pazienti con FV. Questo concetto però è stato in parte rivisto perché la letteratura suggerisce che, quando il tempo fra la chiamata e l'arrivo dell’ambulanza eccede i 5 minuti, l’immediato inizio della RCP - o almeno Instructor book CMAS-PTA 149 delle compressioni toraciche - e la sua prosecuzione per un certo periodo prima della defibrillazione può migliorare sensibilmente la sopravvivenza. Questa guida di riferimento suggerisce comunque ai soccorritori non sanitari uno shock immediato, non appena il DAE è disponibile, pur attribuendo molta importanza alla sequenza ininterrotta di compressioni toraciche esterne. 11. SOPPRESSIONE CONTROLLI POLSO DOPO SHOCK Com’era prima: Dopo le 3 scariche o all'indicazione “shock non indicato” ricontrollare i segni di circolo (e il polso carotideo per i soccorritori sanitari). Se non c'è polso né ci sono i segni di circolo eseguire una RCP per 1 minuto (rapporto 15:2) fino a quando il defibrillatore non riprende l'analisi. Com’è cambiato: Non appena arriva il defibrillatore, applicare le piastre al torace e far analizzare il ritmo. Se sono presenti FV/TV il defibrillatore si carica e il soccorritore eroga lo shock (150-200-J bifasico o 360- J monofasico). Senza rivalutare il ritmo o controllare il polso, il soccorritore riprende la RCP (rapporto 30:2) subito dopo la scarica, cominciando con le compressioni toraciche. Perché: Anche se il tentativo di defibrillazione riesce a ristabilire il ritmo cardiaco, è molto raro che il polso carotideo torni palpabile subito dopo la scarica, il controllo del polso fa solo ritardare la ricomparsa della perfusione e quindi comprometterà ulteriormente il miocardio. Se è stato ristabilito un ritmo cardiaco, l'applicazione delle compressioni toraciche non aumenta la probabilità di ricomparsa di FV. In presenza di una asistolia post-shock, le compressioni del torace possono indurre favorevolmente una FV (sensibile alla defibrillazione). 13. POSIZIONE DEGLI ELETTRODI Com’era prima: La posizione degli elettrodi era stabilita come segue: una piastra a destra dello sterno in posizione sottoclaveare e una a sinistra sulla linea ascellare media a livello dell'apice cardiaco. Com’è cambiato: Attualmente per la defibrillazione delle FV viene confermata la posizione già consigliata nelle precedenti linee guida (una piastra lateralmente a destra dello sterno, sotto la clavicola e la seconda sulla linea ascellare media, a livello della derivazione V6 dell'ECG), ma qualora vi siano degli impedimenti come ad esempio un pace-maker o un defibrillatore impiantabile vengono consigliati altri 3 siti: • una placca posta sull'apice anteriormente (posizione standard) e l'altra placca applicata posteriormente, nella parte superiore del torace, a destra o a sinistra • una placca posta sul precordio di sinistra anteriormente e l'altra in modo speculare posteriormente, medialmente alla scapola sinistra • una placca posta sulla linea ascellare media sinistra e l'altra sempre sulla linea ascellare media, ma a destra. Si consiglia sempre di non defibrillare su dispositivi sottocutanei, né su cerotti transdermici, né direttamente sul tessuto mammario nelle donne. Perché: Nessuno studio sull'essere umano ha valutato la posizione degli elettrodi come determinante per il ripristino della circolazione o della sopravvivenza dall'arresto cardiaco da FV/TV. E’ stato dimostrato che l’impedenza toracica viene ridotta al minimo quando l'elettrodo dell'apice non è disposto sul seno femminile. La posizione asimmetrica dell'elettrodo apicale ha minore impedenza quando è posto longitudinalmente piuttosto che trasversalmente. L'asse lungo della piastra apicale dovrebbe dunque essere orientato in senso cranio-caudale. L'impedenza transtoracica aumenta durante l'atto inspiratorio (e quindi l’insufflazione), la defibrillazione dovrebbe essere effettuata dunque durante la fase finale della espirazione, quando una minor quantità di aria è presente nei polmoni. 150 Instructor book CMAS-PTA Aggiornamento linee guida ERC (European Resuscitation Council) 2010 sulla rianimazione cardiopolmonare (RCP) Le linee guida ERC (European Resuscitation Council) 2010 sulla rianimazione cardiopolmonare (RCP) aggiornano quelle pubblicate nel 2005 e rispettano il ciclo quinquennale di revisioni previste per le modifiche alle linee guida. Come le precedenti, le nuove linee guida del 2010 sono basate sul più recente Consenso Scientifico Internazionale sulla Rianimazione Cardiopolmonare con Raccomandazioni sul Trattamento (CoSTR) che ha riunito i risultati di revisioni sistematiche nell’ambito di un’ampia serie di argomenti relativi alla RCP. La scienza della rianimazione è in continua evoluzione e le linee guida cliniche devono essere regolarmente aggiornate per seguire il progresso scientifico ed indirizzare il personale sanitario sul miglior approccio da seguire nella pratica clinica. Nei cinque anni che intercorrono tra gli aggiornamenti delle linee guida, comunicazioni scientifiche provvisorie possono informare il personale sanitario sulle nuove terapie che potrebbero influenzare significativamente la prognosi. La sintesi operativa delle linee guida ERC 2010, fornita in anteprima da Italian Resuscitation Council, fornisce gli algoritmi di trattamento essenziale per la rianimazione di bambini e adulti e mette in luce le principali modifiche rispetto alle linee guida del 2005. Indicazioni dettagliate sono disponibili nel testo completo in lingua inglese disponibili sul sito ERC (www.erc.edu ). Ecco le novità rispetto dalle linee guida del 2005 suddivise per aree tematiche. In realtà, come tutti possono constatare, non si tratta spesso di vere e proprie novità ma di conferme ed enfatizzazioni di concetti già conosciuti. 1. SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI NELL’ADULTO (BLS, BASIC LIFE SUPPORT) • Gli operatori di centrale operativa devono essere addestrati ad intervistare gli utenti secondo protocolli rigidi per raccogliere informazioni focalizzate sul riconoscimento dello stato di incoscienza (assenza di responsività) e sulla qualità della respirazione. In presenza di uno stato di incoscienza, l'assenza di respiro o qualunque alterazione dello stesso dovrebbe far attivare un protocollo di invio per sospetto arresto cardiaco. L'importanza del gasping come segno di arresto cardiaco è enfatizzata. • Tutti i soccorritori, addestrati e non, dovrebbero effettuare compressioni toraciche alle vittime di arresto cardiaco. Una forte enfasi sull'esecuzione di compressioni toraciche di alta qualità rimane comunque essenziale; l'obbiettivo dovrebbe essere quello di comprimere il torace di almeno 5 cm di profondità ad una frequenza di almeno 100 compressioni al minuto per permettere la completa retrazione della cassa toracica e ridurre al minimo le interruzioni tra le compressioni. I soccorritori addestrati dovrebbero anche praticare le ventilazioni con un rapporto compressioni-ventilazioni (CV) di 30:2; la RCP con le sole compressioni toraciche, guidata telefonicamente, è incoraggiata per i soccorritori non addestrati. • L'utilizzo di dispositivi di suggerimento e feedback vocale durante la RCP, consente ai soccorritori di ottenere un riscontro immediato ed è incoraggiato; i dati memorizzati nelle apparecchiature di soccorso possono essere utilizzati per monitorare e migliorare la qualità della performance durante la RCP e forniscono feedback ai soccorritori professionisti durante le sessioni di debriefing. 2. TERAPIA ELETTRICA: DEFIBRILLATORI AUTOMATICI ESTERNI, DEFIBRILLAZIONE, CARDIOVERSIONE E PACING • Confermata l’importanza delle compressioni toraciche: precoci e ininterrotte; ancora una volta questo può essere considerato il “rumore di fondo” delle linee guida e delle pratiche rianimatorie in caso di arresto cardiaco. • Viena posta maggiore enfasi sul rendere minime le pause (senza compressioni) sia pre che post- defibrillazione. Si raccomanda di continuare il massaggio durante la carica del defibrillatore che, insieme alla immediata ripresa delle compressioni dopo la defibrillazione, comporta un tempo disponibile per lo shock non superiore ai 5 secondi. Instructor book CMAS-PTA 151 • La sicurezza dei soccorritori rimane un aspetto primario; allo stesso tempo si vuole ricordare che i rischi “elettrici” per i soccorritori sono molto bassi, soprattutto se si indossano guanti. Si enfatizza quindi la rapidità dei controlli di sicurezza pre-shock per minimizzare l’interruzione delle compressioni. • In ambiente extra ospedaliero, l’effettuazione di routine di un predeterminato periodo di RCP prima dell’analisi del ritmo e dell’erogazione dello shock non viene più raccomandata. 3. SUPPORTO AVANZATO DELLE FUNZIONI VITALI NELL’ADULTO (ALS, ADULT LIFE SUPPORT) • Aumenta l’enfasi sull’importanza di compressioni toraciche di elevata qualità interrotte il meno possibile durante tutta la durata di ogni intervento ALS. • Aumenta l’enfasi sull’utilizzo di “sistemi di rilevazione e allertamento” (track and trigger) per riconoscere il paziente instabile e per porre in atto trattamenti che possano prevenire l’arresto cardiaco intra-ospedaliero. • Viene posta maggiore attenzione sui segni di allarme associati ad un potenziale rischio di morte cardiaca improvvisa extra-ospedaliera. • È rimossa la raccomandazione di un predeterminato periodo di rianimazione cardiopolmonare (RCP) prima della defibrillazione effettuata in ambito extra ospedaliero in caso di arresto cardiaco non testimoniato dai servizi di emergenza territoriale (118). • Viene raccomandato di non interrompere le compressioni toraciche mentre viene caricato il defibrillatore. • È ridimensionato (de-enfatizzato) il ruolo del pugno precordiale. • C’è il riconoscimento del danno potenziale causato dall'iperossiemia dopo la ripresa della circolazione spontanea: la saturazione dell'ossigeno nel sangue arterioso (SaO2) può essere controllata in modo affidabile (tramite pulsiossimetria o emogasanalisi arteriosa) per regolare l'Ossigeno inspirato in modo da ottenere una SaO2 compresa tra il 94% e il 98 %. • Viene posta maggiore enfasi al trattamento della sindrome post-arresto cardiaco. Si riconosce che la realizzazione di un protocollo esauriente e strutturato per il trattamento post-rianimatorio può migliorare la sopravvivenza dopo il ROSC delle persone colpite da arresto cardiaco. Fonte: Sintesi operativa a cura di Italian Resuscitation Council Instructor book CMAS-PTA Esame Teorico 1 Stella CMAS-PTA 152 1 A) B) C) D) Quali requisiti principali deve avere una maschera subacquea: Vetro temperato e alloggiamento per il naso Colori vivaci per una rapida individuazione Parti morbide in silicone trasparente Cinturino antistrappo 14 A) B) C) D) 2 A) B) C) D) La zavorra serve: A velocizzare la discesa A controbilanciare un assetto neutro Ad assumere un assetto neutro quando si indossa la muta di neoprene A neutralizzare la spinta positiva dell’aria inspirata 15 Il dolore alle orecchie è dovuto A) Alla diminuzione del volume di aria nell’orecchio medio a causa dell’aumento della pressione esterna B) All’aumento della pressione sanguigna C) Al raffreddamento dell’orecchio interno D) Alla riduzione dell’elasticità del timpano 3 A) B) C) D) La muta dovrebbe essere: Della giusta misura Di spessore adeguato Completa di cappuccio Tutto quanto sopra 4 A) B) C) D) La pinneggiata deve essere: Ampia e lenta comandata dall’anca Gambe tese e movimenti veloci Ginocchia piegate con movimenti ampi e lenti Nessuno dei precedenti 5 A) B) C) D) Una delle funzioni del GAV è: Ammortizzare la spinta positiva della cintura di zavorra Mantenere un assetto neutro Mantenere una posizione eretta durante l’immersione Bilanciare il peso della bombola 6 A) B) C) D) Sulle bombole deve essere riportato: Nome del proprietario Marchio dell’ importatore Date di collaudo Tutto quanto sopra 7 A) B) C) D) Il primo stadio dell’erogatore fornisce aria a : 9 Atm. Pressione ambiente Pressione idrostatica Pressione ambiente + 9 Atm. circa 8 A) B) C) D) Manometro, profondimetro e orologio sono strumenti: Utili Indispensabili e per uso personale Inutili se l’immersione è guidata da un Istruttore Indispensabili anche se è sufficiente che un solo subacqueo della coppia li possegga 9 A) B) C) D) L’attrezzatura subacquea va revisionata: Ogni volta che si esegue una immersione a più di 18 m. Solo in caso di mancato funzionamento Quando si fa collaudare la bombola Almeno una volta all’anno 10 A) B) C) D) Un suono in acqua: Si diffonde più velocemente Non permette di distinguere la direzione Épercettibile anche a grande distanza Tutte le precedenti 11 A) B) C) D) Quale tipo di respirazione è consigliata ad un subacqueo in immersione: Rapida e superficiale Lenta e profonda con brevi pause espiratorie Sfruttando la capienza massima dei polmoni Con lunghe pause inspiratorie ed espiratorie 12 Gli oggetti in acqua: A) Più piccoli e più lontani B) Più piccoli e più vicini C) Più grandi e più veloci D) Più grandi e più vicini 13 A) B) C) D) L’assetto in acqua di un oggetto può essere variato: Aumentando o diminuendo il suo volume Aumentando o diminuendo il suo peso Aumentando o diminuendo la densità dell’acqua Tutte le precedenti Si deve compensare: Al primo sintomo di dolore Entro i primi m dell’immersione In discesa e in risalita Appena se ne sente la necessità, senza mai avvertire dolore 16 A) B) C) D) La pressione atmosferica in montagna è: Uguale a quella a livello del mare Maggiore Minore Dipende dalle condizioni atmosferiche 17 A) B) C) D) Noi respiriamo: Aria ed espelliamo CO Ossigeno ed aria ed espelliamo CO Aria ed espelliamo aria carica di CO Tutti i casi precedenti 18 A) B) C) D) A 20 m di profondità avremo una pressione ambiente di: 2 Atm. 2,5 Atm. 3 Atm. Quanta ne segna il manometro 19 Un pallone che a livello del mare ha un volume di 15 litri, portato sott’acqua raggiunge un volume di 3 litri, la profondità raggiunta sarà stata: A) 45 m B) 40 m C) 25 m D) 15 m 20 Per svuotare completamente dall’acqua un contenitore di latta di 5 litri di volume a 18 m. di profondità occorrerà far uscire dalla bombola, rapportati alla superficie: A) 14 litri B) 18,5 litri C) 45 litri D) 90 litri 21 Risalire in immersione senza respirare regolarmente: A) Evita formazione di bolle di azoto B) Può provocare una sovradistensione C) Può danneggiare l’orecchio interno D) Facilita la risalita aumentandone la velocità di esecuzione 22 A) B) C) D) Il primo soccorso per i casi di embolia è: Riposo assoluto Somministrazione di ossigeno Ricompressione immediata in camera iperbarica Tutti i precedenti 23 A) B) C) D) L’aria che respiriamo è composta da circa: 20% di ossigeno 78% di ossigeno 58% di ossigeno 15% di ossigeno 24 A) B) C) D) La pressione parziale dell’azoto a 15 m è: 7,50 Atm. 2,00 Atm. 0,80 Atm. 15,5 Atm. 25 A) B) C) D) Le cause della narcosi da azoto sono: Velocità di risalita troppo elevata Elevata pressione parziale dell’azoto Principio di embolia gassosa arteriosa Velocità di risalita troppo lenta 26 A) B) C) D) La miglior prevenzione per la narcosi da azoto è: Programmazione dell’immersione Allenamento Non eccedere nella profondità Tutti i precedenti Instructor book CMAS-PTA Esame Teorico 1 Stella CMAS-PTA 27 A) B) C) D) Aumentando la pressione ambiente l’azoto: Aumenta di volume proporzionalmente alla pressione Diminuisce di quantità in funzione dell’aumentato consumo di ossigeno Aumenta la propria pressione parziale accumulandosi nei tessuti Nessuno dei precedenti 28 A) B) C) D) L’azoto viene assorbito in funzione: Della pressione contenuta nella bombola Della durata dell’immersione Della profondità massima Della durata e della profondità 29 A) B) C) D) Il tempo di immersione si calcola: Dall’arrivo sul fondo al ritorno in superficie Dall’inizio della discesa all’inizio della risalita Dall’entrata in acqua all’inizio della risalita Dall’arrivo sul fondo al ritorno in superficie 30 A) B) C) D) La velocità di risalita da non superare è: 10 m al minuto 12 m al minuto 15 m al minuto A discrezione dell’Istruttore 31 A) B) C) D) Si considera una immersione ripetitiva quando viene effettuata: Entro 10 minuti dal termine della precedente Dopo 10 minuti dal termine della precedente Dopo 60 minuti dal termine della precedente Il tempo necessario per il cambio della bombola 32 A) B) C) D) Le tabelle di immersione usate durante il corso sono valide: Per immersioni sportive in curva di sicurezza Per ogni tipo di immersione Per immersioni con miscele di gas diversi dall’aria Solo per subacquei con età inferiore a 50 anni 33 A) B) C) D) Una immersione per essere considerata in sicurezza deve prevedere: Tappa di decompressione al massimo a 11 m per 3 minuti Velocità di risalita non superiore a 10 m al minuto e uno stop a 3 m per 3 min. Velocità di risalita adeguata alle condizioni ambientali Tappa di decompressione breve e non troppo profonda 34 Il miglior trattamento di primo soccorso per i casi di malattia da decompressione è: A Riposo assoluto B) Somministrazione di ossigeno C) Ricompressione immediata in camera iperbarica D) Tutti i precedenti 153 A) B) C) D) minuti si programma di fare una immersione a 18 m, il tempo massimo di immersione sarà: 60 minuti 55 minuti 40 minuti 30 minuti 41 A) B) C) D) Un subacqueo in affanno deve: Risalire decisamente verso la superficie Interrompere ogni attività e concentrarsi sulla respirazione Aumentare la velocità di respirazione polmonare Respirare in coppia col compagno 42 A) B) C) D) Durante la fase di risalita le operazioni da fare con il GAV sono: Gonfiarlo leggermente per controbilanciare l’espansione volumca Gonfiarlo in espirazione e sgonfiarlo in inspirazione Sgonfiarlo man mano si sale per rallentare la velocità Sgonfiarlo rapidamente usando la valvola di scarico rapido 26 43 A) B) C) D) La barca di appoggio per subacquei deve esporre: Bandiera rossa con banda diagonale bianca Boa arancione a poppa Bandiera con scritta "attenzione sub" Tutte le precedenti 44 Gli argomenti di immersione che vanno pianificati prima di arrivare sul luogo sono: A) Il tipo di attività B) La quantità di aria a disposizione e la camera iperbarica più vicina C) Il compagno di immersione e il capo gruppo D) Tutte le precedenti 45 A) B) C) D) La posizione da mantenere durante una immersione in gruppo guidata è: Nella posizione concordata nel briefing comunque vicino al compagno Più vicino possibile al fondo Alla portata dell’erogatore di riserva del capogruppo Mai più profondi della guida purchè si riesca a vedere il compagno 46 A) B) C) D) Gli strumenti indispensabili per il subacqueo sono: Torcia e orologio Coltello, computer e manometro Tabelle e lavagnetta Manometro, tabelle, orologio e profondimetro 47 A) B) C) In caso di emergenza si deve: Risalire immediatamente in superficie Cercare di risolvere la situazione Analizzare la situazione, riflettere, mantenere la calma, attirando l’attenzione dell’Istruttore Assumere un assetto neutro 35 Al termine di una immersione l’azoto che rimane nel corpo: A) Viene liberato immediatamente con la normale respirazione nei 10 minuti seguenti B) Viene liberato immediatamente con la normale respirazione nei 60 minuti seguenti C) Viene liberato lentamente con la normale respirazione e viene detto azoto residuo D) Nessuno dei precedenti D) 36 Quale lettera di appartenenza si ha dopo una immersione a 19 m. per 42 minuti A) K B) I C) T D) L 49 A B) C) D) Controllare la respirazione in immersione serve: A respirare meno ossigeno Controllare lo stato emotivo Ridurre la tossicità dell’anidride carbonica Aumentare il metabolismo dell’ossigeno 50 A) B) C) D) I migliori ricordi di una immersione si conservano: Nella bacheca dei "trofei" Nei racconti con gli amici Nella borsa per le attrezzature insieme agli erogatori. Nella descrizione sul libretto di immersione 37 A) B) C) D) Quale è il limite di non decompressione per una immersione a 15 m 70 minuti 80 minuti 90 minuti 100 minuti 38 Programmando una immersione a 17 m. per 26 minuti alla fine dell’immersione il gruppo di appartenenza sarà: A) E B) F C) G D) H 39 Prendendo come riferimento i dati della domanda n° 38, volendo pianificare una seconda immersione ad una profondità identica alla precedente, dopo un intervallo di 2 ore e 5 minuti, il tempo di immersione massimo consentito sarà: A) 36 minuti B) 43 minuti C) 53 minuti D) 60 minuti 40 Partendo da un gruppo di appartenenza G con intervallo di 1 ora e 58 48 Si deve comunicare all’Istruttore o al capogruppo la pressione della bombola: A Dopo le prime 100 Atm. B Quando si hanno 50 Atm. o viene richiesto C Quando avviene una richiesta da parte dell’Istruttore o del capogruppo D Tutte le precedenti nota per allievo: non scrivere nulla in queste pagine, usa il foglio delle risposte Instructor book CMAS-PTA Esame Teorico 2 Stelle CMAS-PTA 154 1 A) B) C) D) 2 Quante sono le classi di tessuti prese in considerazione nelle tabelle US Navy? 6 7 4 Tante quante quelle studiate da Haldane A) B) C) D) Qual’é, secondo Haldane, il differenziale di pressione da non superare in risalita? 1:1 1,5:1 2:1 Dipende dalla velocità di risalita 3 A B C) D Qual’é la differenza tra tessuti lenti e veloci? I tessuti sono lenti in assorbimento di Azoto e veloci nel suo rilascio I tessuti sono veloci in assorbimento di Azoto e lenti nel suo rilascio I tessuti veloci assorbono Azoto nei primi m, quelli lenti in profondità Il tempo di emisaturazione 4 A) Programmando una immersione a 26 m per 46 minuti, alla fine dell’immersione il gruppo di appartenenza sarà: l B) M C) N D) O 5 A) B) C D) Per l’immersione precedente sono richieste tappe di decom pressione?: No, é sufficiente attendere 3 ore prima della immersione successiva Sì, 18 min a 3 m Sì, se l’acqua é fredda Sì, 4 min a 6m + 14 min a 3 m 6 Uscendo da un’immersione in gruppo l, quanto tempo deve passare per trovarsi in gruppo F?: 3h 42’ 6h 05’ 2h 20’ 2h 19’ A) B) C) D) 7 A) B) C) D) 8 A) B) C) D) 9 A) B) C) D) Considerando un’immersione di 23 min a 32 m, quale sarà il tempo minimo dall’arrivo alla tappa di decompressione alla superficie? : 3’ 20" 3’ 00" 7’ 30" 6’ 20" 1a imm. 27 m 24 min., quale delle seguenti immersioni é in curva dopo 4:35 di tempo di superficie? 28 m per 12 min 25 m per 20 min 30 m per 15 min Tutti i casi precedenti Dopo un’immersione di 23 min a 34 m, quanto tempo occorre rimanere in superficie per tornare a 31 m per 10 min rimanendo in curva di sicurezza?: Non si possono fare immersioni ripetitive dopo un’immersione fuori curva 12h Dipende dall’effettuazione o meno della tappa di sicurezza nella 1° immersione 3h 44’ 10 Cosa occorre fare se il computer si guasta durante un’immersione in curva di sicurezza? A) Risalire il più velocemente possibile B) Cercare di ripararlo in breve tempo C) Chiedere consiglio al compgno di immersione D) Consultare e seguire quanto indicato dalle tabelle 11 A) B) C) D) Si possono calcolare le immersioni multilivello? Sì con le tabelle Sì solo con il computer subacqueo Sì programmandole con appositi software per personal computer Nessuna delle risposte precedenti 12 A) B C) D) Si definisce emorragia: una perdita di sangue da un vaso sanguigno. una perdita di sangue da un’arteria. una perdita di sangue da una vena. tutte le precedenti. 13 A) B) C) D) Un infortunato in posizione antishock si presenta prono con le braccia disposte all’indietro appoggiato su un fianco supino con il capo sollevato supino con gli arti inferiori sollevati da terra 14 A) B) C) D) La manovra di HEIMlICH serve: a posizionare l’infortunato per una corretta rianimazione a trasportare un traumatizzato vertebrale a ripristinare velocemente la respirazione ad un individuo in arresto respiratorio a liberare le vie aeree inferiori 15 A) B) C) D) Nel caso di una sospetta frattura di un arto occorre: immobilizzarlo immediatamente evitando ulteriori complicazioni muovere l’arto per capire dove é dolente eseguire una stretta fasciatura sulla parte colpita solidarizzare l’arto leso con quello sano per evitare movimenti inconsulti 16 Il rapporto insufflazioni/compressioni cardiache in una rianimazione in coppia é: A) 2/10 B) 2/15 C) 2/30 D 5/5 17 A) B) C D) L’aria che viene insufflata durante una resirazione artificiale contiene: il 21% di ossigeno il 20% di ossigeno e l’80% di azoto il 16% di ossigeno il 16% di anidride carbonica 18 A) B) C) D) Quando un’immersione viene considerata profonda? Quando é fuori curva Tra i 40 ed i 55 m Oltre i 30 m Quando il tempo di permanenza supera 1 ora 19 A) D) C) D) Cosa é consigliato per un’immersione profonda? Muta stagna Torcia Tutte le risposte sono corrette Maschera di scorta 20 A) B) C) D) Per immersioni in acque fredde occorre: Prestare attenzione all’abbigliamento Immettere gas antigelo nella bombola Coibentare la bombola Tutti i casi precedenti 21 A) B) C) D) Come si calcola una rotta di ritorno con la bussola? Sommando 90° Sommando 180° Sommando 270° Eseguendo la stessa rotta con valore negativo 22 A) B) C) D) Quali dei seguenti sono punti salienti per l’orientamento su bacqueo? Senso della corrente Profondità Orientamento rispetto al sole Tutti i casi precedenti 23 A) B) C) D) Qual’é la cosa più importante per l’orientamento? Prendere punti di riferimento Munirsi di carta nautica Seguire il Nord magnetico Tutti i casi precedenti 24 A) B) C) D) Una muta stagna é sicuramente munita di: Cappuccio integrato valvole di carico e scarico Scarpe con suola in piombo Attacco per la bombola 25 Cosa occorre fare per iniziare la discesa con muta stagna oltre a quanto richiesto con muta umida: A) Allagare il cappuccio B) Togliere l’aria in eccesso C) Chiudere bene le valvole di carico e scarico D) Tutte i casi precedenti Instructor book CMAS-PTA Esame Teorico 2 Stelle CMAS-PTA 26 A) B) C) D) Quali inconvenienti specifici può procurare una muta stagna: Malfunzionamento della valvola di carico Perdita d’aria dalla valvola di scarico Allagamento della muta Tutti i casi precedenti 155 39 A) B) C) D) Le masse d’acqua degli oceani sono in continuo movimento grazie a: tutte le cause sottoelencate solo al vento escusivamente al moto di rotazione terrestre dalla differenza di salinità e temperatura 27 Cosa occorre fare prima di iniziare un’immersione in altitudine con il computer? A) Comparare i dati con le tabelle B) verificare che sia scaduto il tempo di non volo C) verificare che sia programmato per la quota D) Sottrarre 10 minuti a tutti i tempi di permanenza in curva alle varie quote 40 L’ambiente "oceano" viene distinto in zone o provincie e tra queste la più ricca di vita è: A) la provincia neritica che coincide con le piane abissali B) la provincia pelagica che coincide con il mare aperto C) la provincia neritica che coincide con il mare aperto D) la provincia neritica che concide con la piattaforma continentale 28 Immergersi in altitudine dopo un trasferimento rapido da una quota inferiore: A) É irrilevante B) É vietato C) Costringe a calcolare la pressione baromca D) Costringe al calcolo dell’immersione come ripetitiva 41 Gli abitanti del mare sono legati da relazioni alimentari che preve dono la presenza di: A) produttori B) produttori e consumatori C) consumatori D) a volte di produttori, a volte di consumatori 29 A) B) C) D) Il tempo di immersione si calcola: Dall’arrivo sul fondo al ritorno in superficie Dall’inizio della discesa all’inizio della risalita Dall’entrata in acqua all’inizio della risalita Dall’arrivo sul fondo al ritorno in superficie 42 A) B) C) D) 30 A) B) C) D) L’ipotesi della deriva dei continenti è stata formulata: da Wegener nel XX secolo da Hesse nel XX secolo da un gruppo di oceanografi nella seconda metà del XX secolo da un paleontologo del XIX secolo 43 Per nascondersi gli animali utilizzano il mimetismo termine generale che indica fenomeni come: A) tutte le sottoindicate B) il complicare la percezione del proprio aspetto C) l’imitare altri organismi D) il confondersi con l’ambiente 31 A) B) C) D) L’ecoscandaglio fu lo strumento chiave per: dimostrare la deriva dei continenti tracciare i profili dei fondi marini determinare le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua determinare il movimento delle placche oceaniche 32 A) B) C) D) Gli oceani attuali sono: recenti e dinamici antichi e dinamici antichi e statici recenti e statici 33 A) B) C) D) Le placche sono porzioni di crosta terrestre: tutte della stessa densità ed immobili di diversa densità e in movimento di diversa densità e immobili tutte della stessa densità e in movimento 34 A) B) C) D) l’oceano è l’ambiente dove nacque la vita: 10 miliardi di anni fa 4 mila anni fa 4 milioni di anni fa 4 miliardi di anni fa 35 A) B) C) D La salinità esprime: la quantità di cloruro di sodio nell’acqua marina la quantità di sali nell’acqua marina la quantità di sali in 1000 g di acqua marina la quantità di cloruro di sodio in 1000 g di acqua marina 36 A) B) C) D) Il termoclino è definito come la zona dove la temperatura dell’acqua: aumenta bruscamente diminuisce bruscamente rimane costante è di 15 °C 37 A) B) C) D) La radiazione solare che giunge al mare: scalda e illumina le acque profonde illumina le acque superficiali scalda le acque superficiali scalda e illumina le acque superficiali 38 L’esplorazione dei fondi oceanici, iniziata nella seconda metà del XX secolo, ha dato il suo contributo per la formulazione dell’ipotesi: A) della tettonica delle zolle B) della deriva dei continenti C) fissista D) evoluzionista di Darwin Vengono definiti produttori gli organismi che: si nutrono di organismi in decomposizione producono sostanze di rifiuto producono sostanze organiche utilizzando sostanze semplici e luce si nutrono di consumatori 44 A) B) C) D) La classificazione attuale prevede: 2 regni 3 regni 4 regni 5 regni 45 A) B) C) D) Il regno delle piante è rappresentato in mare da: alghe verdi, brune, rosse e da piante con fiori come la Posidonia alghe azzurre alghe verdi, brune, rosse e azzurre piante con fiori come la Posidonia 46 A) B) C) D) Le barriere coralline si formano grazie a: tutti gli organismi marini dotati di scheletro esterno tutti gli organismi marini dotati di scheletro interno organismi coloniali come le clavelline minuscoli organismi coloniali capaci di costruirsi uno scheletro calcareo come i polipi 47 A) B) C) D) I vertebrati marini posseggono: uno scheletro esterno articolato uno scheletro interno cartilagineo uno scheletro interno osseo o cartilagineo uno scheletro interno osseo 48 A) B) C) D) Il bioaccumulo è un fenomeno di accumulo: di sostanze organiche sul fondo marino di sostanze inquinanti sul fondo marino di sostanze organiche nelle specie marine superiori di sostanze inquinanti nelle specie marine superiori 49 A) B) C D) La terra è un unico sistema in cui: i fenomeni dell’atmosfera non influenzano gli oceani l’uomo e tutti i fenomeni naturali ne influenzano l’equilibrio tutti i fenomeni naturali sono interdipendenti la presenza dell’uomo è irrilevante ai fini dell’equilibrio del pianeta 50 A) B) C) D) Un subacqueo con certificazione 2 stelle CMAS: ha già esperienza in immersioni in acque libere può effettuare immersioni con compagni di pari grado o supe riore non ha la sufficiente esperienza per svolgere funzioni di Guida Subacquea tutte le precedenti nota per allievo: non scrivere nulla in queste pagine, usa il foglio delle risposte Instructor book CMAS-PTA Esame Teorico 3 Stelle CMAS-PTA 156 1 A) B) C) D) Trovandosi a navigare esiste il pericolo di collisione (abbordo) con un' altra imbarcazione: mai sempre quando il rilevamento non cambia Navigando a più di 20 nodi 2 A) B) C) D) In presenza di onde formate è buona norma affrontarle: di prua al traverso di poppa accellerando ripetutamente 3 A B C) D Che cosa misura la scala di Beaufort? la forza del mare la forza del vento la direzione delle onde l'altezza delle onde 4 A) B) C) D) Dove soffiano i monsoni? suf America hawaii australia oceano indiano 5 A) B) C D) la somministrazione di ossigeno a una vittima non cosciente e che non respira si esegue con: maschera con erogatore a domanda maschera non rebreather Pocket Mask con entrata ossigeno a flusso continuo erogatore subacqueo 6 A) B) C) D) Il pericolante passivo si riconosce da: stato euforico 6nessuna reazione agli stimoli estrem si apre la muta tiene in mano il manometro 7 A) B) C) D) Il subacqueo esperto una volta resosi conto di aver perso il gruppo deve: andare alla ricerca del gruppo e/o risalire in superficie attendere pazientemente dove si trova il ritorno dei compagni scendere più in profondità continuare la propria immersione, tanto i compagni sono capaci e ci si ritroverà in barca 8 Se improvvisamente il nostro erogatore va in autoerogazione continua dobbiamo: attivare l'attenzione del compagno, continuare a respirare e incominciare la risalita utilizzare la F.A.A. e provare a chiudere il boccaglio e gli scarichi dell'erogatore difettoso con le mani se F.A.A. ed erogatore principale sono innestati su due rubinetti separati chiedere al compagno di chiudere il rubinetto dell'erogatore difettoso tutte le azioni sopra riportate vanno bebe A) B) C) D) B) D) raccogliamo l'attrezzatura pericolante, iniziamo a smontare e a riportarla nella sua borsa continuiamo a monitorare le condizioni del pericolante fino all'arrivo dei soccorsi iniziamo a compilare un rapporto dell'incidente 14 A) B) C) D) Che cos'è il Diving Prevention Equipment? è un kit di pronto soccorso è un kit per la rianimazione cardiopolmonare è un tipo di assicurazione subacquea è un equipaggiamento di tutela prevenita del subacqueo 15 A) B) C) D) Qual'è il miglior medoto di ricerca e recupero? percorso quadrato percorso circolare percorso ad "U" il più semplice in rapporto alle condizioni del mare e del tipo di fondale 16 A) B) C) D) Le proprietà che un olio lubrificante per aria respirabile deve avere sono: bassi depositi buone proprietà anticorrosive effetto emulsionante tutte le proprietà sopra 17 A) B) C) D) In un compressore per aria respirabile i filtri separatori servono a: miscelare bene aria e olio purificare l'aria prima di immetterla nella bombola separare condensa e olio dall'aria di ricarica caricare il nitrox C) 18 Il condotto di aspirazione del compressore per aria respirabile va posizionato: A) vicino a terra perchè l'aria è più fredda B) in alto per una migliore aerazione C) anche vicino a esalazioni di gas di scarico perchè ci sono i filtri D) il condotto deve arrivare in un locale umido 19 A) D) C) D) Dopo un'immersione la nostra attrezzatura dovrà: essere risciacquata in mare essere messa al sole per una più rapida asciugatura essere sciacquata in acqua dolce essere riposta senza risciacquo 20 A) B) C) D) Per immersioni in acque fredde occorre: Prestare attenzione all’abbigliamento Immettere gas antigelo nella bombola Coibentare la bombola Tutti i casi precedenti 21 A) B) C) D) Un corpo immerso in un fluido in assetto neutro tende a: galleggiare verso la superficie mantenere la posizione affondare nessuno dei comportamenti sopra menzionati 9 A) B) C) D) Un subacqueo in affanno deve: interrompere ogni attività scendere velocemente di qualche metro continuare a pinneggiare in modo sostenuto e risalire se si sta respirando una miscela nitrox si può continuare l'immersione senza preoccuparsi 22 La legge di Boyle e Mariotte dice che atemperatura costante il volume di una data quantità di gas è: A) inversamente proporzionatlealla pressione B) direttamente proporzionale alla pressione C) inversamente proporzionale alla pressione ma solo in acqua dolce D) inversamente proporzionale alla pressione ma solo in acqua salata 10 A) B) C) D) Durante la discesa può verificarsi: sovradistensione polmonare dolore ai sensi paranasali MDD ai seni paranasali intossicazione da azoto 23 A) B) C) D) Durante la risalita si deve: respirare molto velocemente trattenere ogni tanto il respiro usare l'erogatore di emergenza continuare a respirare normalmente 11 A) B) C) D) Se un subacqueo in panico si avvicina frontalmente a noi possiamo: porgergli la F.A.A. se è rimasto senza aria ed iniziare una risalita in coppia aiutarlo nella gestione del G.A.V. se ha problemi di assetto ristabilire la calma se è in una situazione di panico o affanno improvviso ognuna delle azioni sopra descritte può funzionare 24) a) b) c) d) La velocità del suono in acqua è: 330 m/s. 1500 m/s 430 m/s 1000 m/s 12 Quando si traina un subacqueo incosciente e senza attività respiratoria dobbiamo: A) sgonfiargli il G.A.V. B parlargi con calma C) spingerlo con presa sulle pinne 13 In una situazione di emergenza dopo che abbiamo allertato i soccorsi: A) ci riposiamo perchè stanchi, tanto il pericolante non si muove 25) Programmando un’ immersione ad aria a 30 m per 35 minuti sono richieste tappe di decompressione? a) sì b) no c) si, ma solo se l’acqua è fredda d) si, 15 minuti a 3 m Instructor book CMAS-PTA Esame Teorico 3 Stelle CMAS-PTA 157 26) Immergendosi in mare respirando aria, quale sarà la PN2 a 31 metri? A) 3.183 ata B) 3.602 ata C) 3.239 ata D) 2.111 ata 39) A) B) C) D) Cosa non deve contenere il “Rapporto incidente”? luogo dove è stata trovata la vittima opinioni personali cosa è stato fatto durante l’ intervento cosa si è personalmente visto riguardo l’ accaduto 27) A) B) C) D) 40) A) B) C) D) Prima dell’ immersione la guida deve: riscaldarsi nuotando pranzare descrivere il luogo e le modalità d’ immersione ridere e scherzare 41) A) B) C) D) Si definisce “Nitrox I”: qualunque miscela nitrox miscela nitrox standard al 32% di ossigeno miscela nitrox per decompressione non esiste la miscela “Nitrox I” 42) A) B) C) D) Che cos’ è l’ “Ean32”? una miscela per immersioni profonde una miscela al 32% di azoto una miscela per immergersi a -32 m una miscela nitrox al 32% di O2 43) A) B) C) D) Il corso nitrox PTA-Cmas abilita a: immersioni con decompressione immersioni fino a -42 m immersioni senza soste di decompressione immersioni in ossigeno puro 44) A) B) C) D) Un vantaggio del nitrox è: diminuire il tempo di immersione non ha vantaggi diminuire il tempo di non-volo Aumento dei tempi limite di non decompressione 45) A) B) C) D) Utilizzando il nitrox si ha: riduzione del rischio di PDD assenza di rischio di MDD possibilità di compensare meglio tutti i vantaggi sopra descritti 46) A) B) C) D) L’ immersione in nitrox è meno stancante? si, ma solo in acqua dolce si, ma solo con nitrox II si no, è più stancante Che cosa si intende con il termine “Immersione Avanzata”? immersione senza decompressione immersione con una o più tappe decompressive obbligatorie immersione tecnica immersione con nitrox con tappe di decompressione facoltative 28) Durante un’ immersione avanzata è possibile: A) terminato il tempo di fondo uscire rispettando la velocità di risalita B) prolungare il tempo di fondo pianificato se troviamo qualcosa che attrae la nostra curiosità C) scegliere di saltare una tappa decompressiva se abbiamo freddo D) terminare l’ immersione e rispettare le tappe decompressive 29) A) B) C) D) Si ha la “saturazione” di un tessuto quando: la tensione tissutale è uguale alla pressione parziale di un gas inerte dopo un periodo di sei ore quando la pressione parziale dell’ ossigeno raggiunge il valore di 2 bar i tessuti non si saturano mai 30) A) B) C) D) Il processo di rilascio del gas dai nostri tessuti prende il nome di: sovrasaturazione periodo valore “M” desaturazione 31) Ci sono tappe decompressive in un’ immersione con nitrox II a -33 m per 50 minuti usando le tabelle Noaa? A) no B) solo se la temperatura dell’acqua è sotto i 20° C C) si, 18 minuti a -3 m D) solo se indossiamo la muta umida 32) Riferendoci all’ immersione di prima, dopo un intervallo di superficie di due ore possiamo farne un’altra a -18 m per 20 minuti sempre con nitrox II? A) è possibile solo per 15 minuti B) non si può fare C) dobbiamo usare nitrox I D) dobbiamo limitare la massima profondità a -12 m 33) A) B) C) D) La guida subacquea Cmas PTA deve: possedere conoscenze approfondite di numerosi argomenti possedere conoscenze relative solo alla zona in cui opera prestare attenzione ai subacquei solo saltuariamente stare a debita distanza dal gruppo in immersione per non innervosirlo 34) A) B) C) D) Programmando un’ immersione la guida subacquea deve: adattarla ai più esperti programmarla senza vedere i brevetti dei partecipanti controllare i log book idarsi degli amici 35) A) B) C) D) L’ immersione in notturna nonandrebbe svolta se: la visibilità è scarsa le condizioni meteo marine sonobuone i partecipanti sono preparati tutti hanno almeno una torcia 36) A) B) C) D) In quale caso si annulla l’ immersione in corrente? quando la corrente è debole quando il numero di partecipanti èlimitato quando si respira nitrox quando il comandante dell’imbarcazione non può seguire consicurezza i subacquei 37) A) B) C) D) Un piano d’ emergenza deve contenere: recapito telefonico centro medico d’ emergenza numero dei partecipanti indirizzo negozio subacqueo n° telefonico dell’ albergo 38) A) b) C) D) A cosa serve il “Rapporto incidente”? è il modulo della R.C.A. si usa in un abbordo in mare è un mezzo che serve solo per raccogliere dati e informazioni si usa per le opinioni personali 47) Il rischio di ipotermia in un’immersione nitrox è uguale a quella di un’immersione ad aria: A) no B) si, ma solo con nitrox I C) dipende dalla percentuale di O2 D) si 48) A) B) C) D) I primi corsi PTA (Nitrox, Tek-In, Decompression) sono atti a: migliorare un subacqueo tecnico portare a grandi profondità costruire le basi fondamentali per un subacqueo tecnico tutte le risposte sopra 49) A) B) C) D) Il diver P3 Cmas-PTA deve immergersi: come meglio preferisce attenendosi agli standards con un compagno non certificato altuariamente oltre i propri limiti 50) A) B) C) D) Il diver tre stelle (P3) è abilitato a: sostituire l’istruttore (a volte) creare nuovi esercizi aiutare l’ Istruttore nella preparazione delle lezioni insegnare agli allievi P1 Foglio Risposte Esame Teorico - Allievo Corso ...... Instructor book -CMAS-PTA 158 Allievo Cognome: ......................................................... Nome: .............................................................. Istruttore Cognome: .......................................................... Nome: ............................................................. 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) 25) A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D 26) 27) 28) 29) 30) 31) 32) 33) 34) 35) 36) 37) 38) 39) 40) 41) 42) 43) 44) 45) 46) 47) 48) 49) 50) A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A A B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B B C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D D Mi sono stati spiegati gli errori e li ho capiti Totale risposte esatte: ..................... Superato: .....................Fallito: .....................Data: .................................... Firma Allievo: .................................................... Firma Istruttore:...................................................................... Foglio Risposte Esame Teorico - Allievo - Corso ...... Instructor book CMAS-PTA 159 1) A B C D 26) A B C D 2) A B C D 27) A B C D 3) A B C D 28) A B C D 4) A B C D 29) A B C D 5) A B C D 30) A B C D 6) A B C D 31) A B C D 7) A B C D 32) A B C D 8) A B C D 33) A B C D 9) A B C D 34) A B C D 10) A B C D 35) A B C D 11) A B C D 36) A B C D 12) A B C D 37) A B C D 13) A B C D 38) A B C D 14) A B C D 39) A B C D 15) A B C D 40) A B C D 16) A B C D 41) A B C D 17) A B C D 42) A B C D 18) A B C D 43) A B C D 19) A B C D 44) A B C D 20) A B C D 45) A B C D 21) A B C D 46) A B C D 22) A B C D 47) A B C D 23) A B C D 48) A B C D 24) A B C D 49) A B C D 25) A B C D 50) A B C D Foglio Risposte Esame Teorico - Istruttore - Corso P3 Instructor book CMAS-PTA 160 1) A B C D 26) A B C D 2) A B C D 27) A B C D 3) A B C D 28) A B C D 4) A B C D 29) A B C D 5) A B C D 30) A B C D 6) A B C D 31) A B C D 7) A B C D 32) A B C D 8) A B C D 33) A B C D 9) A B C D 34) A B C D 10) A B C D 35) A B C D 11) A B C D 36) A B C D 12) A B C D 37) A B C D 13) A B C D 38) A B C D 14) A B C D 39) A B C D 15) A B C D 40) A B C D 16) A B C D 41) A B C D 17) A B C D 42) A B C D 18) A B C D 43) A B C D 19) A B C D 44) A B C D 20) A B C D 45) A B C D 21) A B C D 46) A B C D 22) A B C D 47) A B C D 23) A B C D 48) A B C D 24) A B C D 49) A B C D 25) A B C D 50) A B C D Instructor book CMAS-PTA 161 MODULO ADDESTRAMENTO DIVER - 1 COD. PTA ................................................................ ❏ P1✩ ❏ P2✩✩ ❏ P3✩✩✩ ❏ P4✩✩✩✩ ❏ ALTRO Cognome .................................................... Nome ............................................. Nato il .................................. a ............................................................................ FOTO Residente a .......................................................................................................... Via ....................................................................................................................... Prov ........................CAP ............................. Stato ............................................. e-mail: ............................................................ Tel. .............................................. Titolo di studio .................................................................................................... * Brevetto CMAS (o equivalente) ....................................... anno ...................... * n. Immersioni registrate ................................ nell’ultimo anno ....................... * Data ultima immersione ................................................................................... * Addestramento/Aggiornamento BLS-D ........................................................... Certificato Medico: rilasciato il................................ scade il ............................. (allegato) Direttore di corso (se previsto) ........................................... * SOLO PER I CORSI P2 - P3 - P4 Luogo ........................................... Data ............................................. STUDENTE ISTRUTTORE ............................................................ ............................................................ Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 162 MODULO ADDESTRAMENTO DIVER - 2 COD. PTA ................................................................ FREQUENZA LEZIONI TEORIA ACQUE CONFINATE ACQUE LIBERE 1 Data ............................................ 1 Data ............................................ 1 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 2 Data ............................................ Istruttore ......................................... 2 Data ............................................ Istruttore ......................................... 2 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 3 Data ............................................ Istruttore ......................................... 3 Data ............................................ Istruttore ......................................... 3 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 4 Data ............................................ Istruttore ......................................... 4 Data ............................................ Istruttore ......................................... 4 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 5 Data ............................................ Istruttore ......................................... 5 Data ............................................ Istruttore ......................................... 5 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 6 Data ............................................ Istruttore ......................................... 6 Data ............................................ Istruttore ......................................... 6 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 7 Data ............................................ Istruttore ......................................... 7 Data ............................................ Istruttore ......................................... 7 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 8 Data ............................................ Istruttore ......................................... 8 Data ............................................ Istruttore ......................................... 8 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 9 Data ............................................ Istruttore ......................................... 9 Data ............................................ Istruttore ......................................... 9 Data ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... 10 Data ........................................... Istruttore ......................................... 10 Data ........................................... Istruttore ......................................... 10 Data ........................................... Allievo ............................................ Allievo ............................................ Allievo ............................................ Istruttore ......................................... Istruttore ......................................... Istruttore ......................................... Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 163 MODULO ADDESTRAMENTO DIVER - 3 COD. PTA ................................................................ Istruttore ......................................................................................... Brevetto numero ............................ Assistente Istruttore ....................................................................... Brevetto numero ............................ Training Facility ............................................................................. Codice ........................................... Data di certificazione ..................................................................... Direttore di corso (se previsto) ..................................................... Io sottoscritto ......................................................................... Dichiaro • di avere presentato e compilato tutta la documentazione richiesta per la partecipazione a questo specifico corso e di attenermi a quanto ho dichiarato • di avere frequentato il Corso di cui sopra • di avere compreso ogni insegnamento • di attenermi fedelmente agli standard imposti da CMAS-PTA Luogo ........................................... Data ............................................ TIMBRO FACILITY STUDENTE ISTRUTTORE ............................................................ ............................................................ IL MODULO DEVE ESSERE EVASO IN OGNI SINGOLA VOCE Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 164 MODULO ADDESTRAMENTO ISTRUTTORE - 1 COD. PTA ................................................................ ❏ M1✩ ❏ M2✩✩ ❏ M3✩✩✩ ❏ ALTRO ❏ CROSSOVER Cognome .......................................... Nome ....................................................... Nato il .................................. a ............................................................................ Residente a .......................................................................................................... FOTO Via ....................................................................................................................... Prov ........................CAP ............................. Stato ............................................. e-mail: ............................................................ Tel. .............................................. Titolo di studio .................................................................................................... Ultimo Brevetto.................................................................. anno ........................ * Certificato CPR-First Aid/BLS-D (validità 2 anni) ................................................................... Aggiornamento CPR-First Aid/BLS-D (se certificato scaduto o non presentato) ....................... * Fotocopia Brevetti prerequisiti ......................................................................... Didattica (se diversa da CMAS) ......................................................................... * n. Immersioni registrate ................................ nell’ultimo anno ...................... * Certificato Medico: rilasciato il........................... scade il ............................... (inviare copia a PTA) * Assicurazione: .................................................... scade il ................................ (inviare copia a PTA) Instructor Program dal ............................... al ........................ presso ........................................... Instructor Esamination dal ............................... al ........................ presso ..................................... * (allegare documentazione) STUDENTE TRAINER ............................................................ ............................................................ Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 165 MODULO ADDESTRAMENTO ISTRUTTORE - 2 COD. PTA ................................................................ FREQUENZA LEZIONI I.P. TEORIA DATA ARGOMENTO FIRMA SESSIONI DI ADDESTRAMENTO DATA NOTE Pure Tech Agency FIRMA Instructor book CMAS-PTA 166 MODULO ADDESTRAMENTO ISTRUTTORE - 3 COD. PTA ................................................................ Con la presente si certifica che il sottoscritto ha completato quanto richiesto per l’Instructor Program-IP Cognome ......................................................................... Nome ................................................................................... Firma del candidato ....................................................................................................................................................... Nome del Trainer ................................................................................ codice CMAS-PTA ......................................... Firma Trainer ...................................................................................... data .................................................................. Io sottoscritto Trainer dichiaro di aver verificato i prerequisiti richiesti, e ritengo questo candidato idoneo a partecipare all’Esame Istruttori - IE Nome del Trainer ................................................................................ codice CMAS-PTA ......................................... Firma Trainer ...................................................................................... data................................................................... Eame Istruttori - EI Valutazione finale ❏ POSITIVA ❏ NEGATIVA Data di certificazione ............................................................ Valutatore ....................................................................... Firma .................................................................................... Io sottoscritto ....................................................................................... Dichiaro • • di avere compreso ogni insegnamento di attenermi fedelmente agli standard imposti da CMAS-PTA Luogo ............................................................. Data ........................................... Firma ....................................................................................... TIMBRO FACILITY Training Facility .............................................................. Codice .............................................................................. IL MODULO DEVE ESSERE EVASO IN OGNI SINGOLA VOCE Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 167 MODULO DICHIARAZIONE MEDICA ANAMNESI DIVER - 1 Lo scopo di questo questionario è di verificare che non ci siano i presupposti per richiederti una visita specialistica prima di partecipare ad un addestramento subacqueo. Una risposta affermativa ad una delle seguenti domande non ti esclude automaticamente dalla pratica dell’attività subacquea. Una risposta affermativa significa che c’è una preesistente condizione che potrebbe influire sulla tua sicurezza e richiedere il parere di un medico specialista prima di intraprendere qualsiasi attività subacquea. Rispondi a queste domande sulla tua storia medica passata o presente con un SI o un NO. In caso di incertezza rispondi SI. Se qualunque di queste voci ti è applicabile, il tuo Istruttore potrebbe chiederti di effettuare una visita specialistica prima di partecipare all’attività subacquea del corso che intendi frequentare. La presente dichiarazione non sostituisce il certificato medico (obbligatorio). Cognome ..................................... Nome ............................................. Nato il ........................... a ......................................................... Residente a ....................................................Via ...........................................................Prov ............CAP ................. Stato .................. Dati relativi ai familiari (Genitori, fratelli, nonni) Diabete ............ Asma............ Ipertensione Arteriosa............ Morte improvvisa............ Cardiopatia ischemica od infarto............ Altro (specificare)............ Dati relativi allievo Sport praticato oltre alla subacquea? ............ Quando pratichi sport accusi disturbi improvvisi, dolori toracici o svenimenti? ............ Hai già eseguito visite per l’idoneità agonistica? ............ Sei mai stato giudicato NON idoneo o sospeso nel corso di tali visite? ............ In caso affermativo, indicare la ragione? ............ Potresti essere incinta o stai cercando di esserlo? ............ Assumi abitualmente o hai assunto dei farmaci (con l’eccezione dei contraccettivi o pillole anti-malaria)? ............ Se SI, quali e perché? ............ Hai superato i 45 anni di età? ............ Fumi abitualmente pipa, sigari o sigarette? ............ Hai un alto tasso di colesterolo? ............ Stai attualmente seguendo cure mediche? ............ Hai la pressione alta? ............ Hai il diabete? ............ Hai mai avuto o hai attualmente: Asma, o respirazione rumorosa a riposo o dopo l’esercizio fisico? ............ Frequenti o gravi attacchi di febbre da fieno o allergia? ............ Frequenti raffreddori, sinusiti o bronchiti? ............ Qualsiasi forma di malattia dei polmoni? ............ Un pneumotorace (polmone collassato)? ............ Ananamnesi di chirurgia polmonare? ............ Claustrofobia o agorafobia (paura degli spazi chiusi o aperti, panico)? ............ Epilessia, attacchi epilettici, convulsioni o prendi medicinali per prevenirli? ............ Frequenti emicranie o prendi medicinali per prevenirle? ............ Episodi di mancamenti o svenimenti (totale/ parziale perdita di sensi)? ............ Soffri spesso di mal di macchina, mal di mare ecc.? ............ Dissenteria o disidratazione che richiedono cure mediche? ............ Anamnesi di incidenti subacquei o malattia da decompressione? ............ Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 168 MODULO DICHIARAZIONE MEDICA ANAMNESI DIVER - 2 Incapacità di eseguire sforzi moderati? ............ Traumi cranici con perdita di conoscenza negli ultimi cinque anni? ............ Una storia di chirurgia alla schiena? ............ Episodi di problemi a schiena, braccia, gambe in seguito a chirurgia, lesioni o fratture? ............ Una anamnesi di alta pressione o prendi medicinali per controllare la pressione? ............ Malattie cardiache? ............ Crisi cardiache o infarti? ............ Angina pectoris / chirurgia cardiaca o vascolare? ............ Una anamnesi di chirurgia a orecchie o seni? ............ Una anamnesi di malattie dell’orecchio, perdita d’udito o problemi d’equilibrio? ............ Storia di problemi di compensazione (orecchie otturate) sugli aerei o in montagna? ............ Una anamnesi di emorragie o altri disordini circolatori? ............ Interventi chirurgici subiti? ............ Infortuni rilevanti o fratture? ............ Bevi alcolici o superalcolici? ............ Una anamnesi di abuso di alcool o droghe negli ultimi cinque anni? ............ Le informazioni che ho fornito sulla mia anamnesi sono accurate al massimo delle mie conoscenze. Sono altresi cosciente e ben consapevole dei potenziali rischi per la mia salute, ivi compresa anche la morte, che dichiarazioni false o mendaci potrebbero produrre. Firma ................................................................... Data............................................... Consenso ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 196/03 Apponendo la firma in calce al presente modulo, manifesto il mio consenso al trattamento dei miei dati personali, nell’ambito delle finalità connesse allo svolgimento e con le modalità di cui sopra, e nei limiti di cui il mio consenso fosse richiesto ai sensi di legge. Firma ................................................................... Data............................................... Nome e indirizzo del tuo medico di famiglia o personale Cognome ................................................................ Nome ................................................................ Città ................................................................Via ................................................................ Prov .................. TIMBRO FACILITY STUDENTE TRAINER ............................................................ ............................................................ IL MODULO DEVE ESSERE EVASO IN OGNI SINGOLA VOCE Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 169 MODULO DICHIARAZIONE MEDICA ANAMNESI ISTRUTTORE - 1 Lo scopo di questo questionario è di verificare che non ci siano i presupposti per richiederti una visita specialistica prima di partecipare ad un addestramento subacqueo. Una risposta affermativa ad una delle seguenti domande non ti esclude automaticamente dalla pratica dell’attività subacquea. Una risposta affermativa significa che c’è una preesistente condizione che potrebbe influire sulla tua sicurezza e richiedere il parere di un medico specialista prima di intraprendere qualsiasi attività subacquea. Rispondi a queste domande sulla tua storia medica passata o presente con un SI o un NO. In caso di incertezza rispondi SI. Se qualunque di queste voci ti è applicabile, il tuo Trainer potrebbe chiederti di effettuare una visita specialistica prima di partecipare all’attività subacquea del corso che intendi frequentare. La presente dichiarazione non sostituisce il certificato medico (obbligatorio). Cognome ..................................... Nome ............................................. Nato il ........................... a ......................................................... Residente a ....................................................Via ...........................................................Prov ............CAP ................. Stato .................. Dati relativi ai familiari (Genitori, fratelli, nonni) Diabete ............ Asma............ Ipertensione Arteriosa............ Morte improvvisa............ Cardiopatia ischemica od infarto............ Altro (specificare)............ Dati relativi allievo Sport praticato oltre alla subacquea? ............ Quando pratichi sport accusi disturbi improvvisi, dolori toracici o svenimenti? ............ Hai già eseguito visite per l’idoneità agonistica? ............ Sei mai stato giudicato NON idoneo o sospeso nel corso di tali visite? ............ In caso affermativo, indicare la ragione? ............ Potresti essere incinta o stai cercando di esserlo? ............ Assumi abitualmente o hai assunto dei farmaci (con l’eccezione dei contraccettivi o pillole anti-malaria)? ............ Se SI, quali e perché? ............ Hai superato i 45 anni di età? ............ Fumi abitualmente pipa, sigari o sigarette? ............ Hai un alto tasso di colesterolo? ............ Stai attualmente seguendo cure mediche? ............ Hai la pressione alta? ............ Hai il diabete? ............ Hai mai avuto o hai attualmente: Asma, o respirazione rumorosa a riposo o dopo l’esercizio fisico? ............ Frequenti o gravi attacchi di febbre da fieno o allergia? ............ Frequenti raffreddori, sinusiti o bronchiti? ............ Qualsiasi forma di malattia dei polmoni? ............ Un pneumotorace (polmone collassato)? ............ Ananamnesi di chirurgia polmonare? ............ Claustrofobia o agorafobia (paura degli spazi chiusi o aperti, panico)? ............ Epilessia, attacchi epilettici, convulsioni o prendi medicinali per prevenirli? ............ Frequenti emicranie o prendi medicinali per prevenirle? ............ Episodi di mancamenti o svenimenti (totale/ parziale perdita di sensi)? ............ Soffri spesso di mal di macchina, mal di mare ecc.? ............ Dissenteria o disidratazione che richiedono cure mediche? ............ Anamnesi di incidenti subacquei o malattia da decompressione? ............ Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 170 MODULO DICHIARAZIONE MEDICA ANAMNESI ISTRUTTORE - 2 Incapacità di eseguire sforzi moderati? ............ Traumi cranici con perdita di conoscenza negli ultimi cinque anni? ............ Una storia di chirurgia alla schiena? ............ Episodi di problemi a schiena, braccia, gambe in seguito a chirurgia, lesioni o fratture? ............ Una anamnesi di alta pressione o prendi medicinali per controllare la pressione? ............ Malattie cardiache? ............ Crisi cardiache o infarti? ............ Angina pectoris / chirurgia cardiaca o vascolare? ............ Una anamnesi di chirurgia a orecchie o seni? ............ Una anamnesi di malattie dell’orecchio, perdita d’udito o problemi d’equilibrio? ............ Storia di problemi di compensazione (orecchie otturate) sugli aerei o in montagna? ............ Una anamnesi di emorragie o altri disordini circolatori? ............ Interventi chirurgici subiti? ............ Infortuni rilevanti o fratture? ............ Bevi alcolici o superalcolici? ............ Una anamnesi di abuso di alcool o droghe negli ultimi cinque anni? ............ Le informazioni che ho fornito sulla mia anamnesi sono accurate al massimo delle mie conoscenze. Sono altresi cosciente e ben consapevole dei potenziali rischi per la mia salute, ivi compresa anche la morte, che dichiarazioni false o mendaci potrebbero produrre. Firma ................................................................... Data............................................... Consenso ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 196/03 Apponendo la firma in calce al presente modulo, manifesto il mio consenso al trattamento dei miei dati personali, nell’ambito delle finalità connesse allo svolgimento e con le modalità di cui sopra, e nei limiti di cui il mio consenso fosse richiesto ai sensi di legge. Firma ................................................................... Data............................................... Nome e indirizzo del tuo medico di famiglia o personale Cognome ................................................................ Nome ................................................................ Città ................................................................Via ................................................................ Prov .................. TIMBRO FACILITY STUDENTE TRAINER ............................................................ ............................................................ IL MODULO DEVE ESSERE EVASO IN OGNI SINGOLA VOCE Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 171 MODULO INFORMATIVO RISCHI POTENZIALI - 1 Lo studente legga attentamente, riempa gli spazi bianchi e firmi sia al fondo che alla fine di ogni paragrafo. Io sottoscritto ........................................................................ in qualità di allievo del corso .................................................. Qui dichiaro sotto la mia responsabilità: 1) di essere in possesso di un brevetto riconosciuto da almeno uno stato, ovverosia di aver frequentato i corsi abilitanti ad esso con successo che corrisponda agli standards stabiliti per il corso in oggetto (copia in allegato ad eccezione del corso P1✩); 2) di essere stato completamente ed esaurientemente informato su tutti i pericoli inerenti all’attività subacquea con autorespiratore ed in particolar modo su quanto concerne la respirazione normobarica ed iperbarica di varie miscele (considerando l’aria una miscela) nonché sugli apparecchi respiratori usati; 3) 4) 5) 6) 7) di pianificare l’immersione con i sistemi proposti dal corso di sapere che possono essere presenti nelle diverse fasi dell’immersione o anche in superficie più miscele per diversi usi e scopi; di attenermi a ciò che viene pianificato, salvo diverse, esplicite ed inconfutabili decisioni dell’Istruttore sarà mia premura e responsabilità conoscerle, riconoscerle e che è mia decisione di usarle nella maniera corretta o di non usarle; verificare tutte le attrezzature personali e non che utilizzerò in questo corso, facendo particolare attenzione ai diversi materiali e alle diverse modalità d’utilizzo, con riferimento specifico alle informazioni ricevute durante lo svolgimento dello stesso; 8) di essere responsabile dell’equipaggiamento e/o attrezzature affidatemi dall’Istruttore o dal centro immersioni per effettuare il corso; in caso di danneggiamento o smarrimento dovuto alla mia negligenza o imperizia, rimborserò l’ammontare del danno causato; 9) di non aver mai manifestato sintomi di ipersensibilità o intolleranza durante la respirazione di miscele sotto pressione, con attenzione specifica per l’Ossigeno nei confronti del quale sono fisiologicamente nella norma; 10) di essere in stato di buona salute e di non avere falsificato il certificato medico presentato in originale rilasciato secondo le normative di legge (in allegato); 11) di mantenere una buona forma mentale e fisica durante tutte le fasi del corso; 12) Informare l’Istruttore tempestivamente di eventuali cambi di condizioni personali o sofferenze psicofisiche 13) di non fare uso di farmaci, alcool o droghe. Comprendo che: 14) l’immersione subacquea, intesa nella sua globalità, comporta dei rischi che sono possibili cause di incidenti quali: Patologie cardiache, da Decompressione (Embolia Gassosa, MDD, ...) Lesioni Iperbariche, Annegamento, etc....... 15) le immersioni necessarie per il conseguimento del brevetto possono essere svolte in luoghi distanti da ospedali e/o servizi di Pronto Soccorso. 16) le immersioni necessarie per il conseguimento del brevetto possono essere svolte in luoghi distanti da camere di ricompressione necessarie a trattare alcuni di questi incidenti 17) Dovrò sostenere i costi di eventuali trattamenti medici, iberbarici, di salvataggio e spese di trasferimento di emergenza. In caso di incoscienza autorizzo l’Istruttore o il responsabile del centro immersioni a prendere le decisioni da esso ritenute opportune per la mia salvaguardia; io sosterrò i costi da essi derivanti. Dichiaro di aver letto e compreso tutte le norme sopra citate e di attenermi scrupolosamente alle direttive fornitemi dall’istruttore durante il corso e nello specifico prima dell’immersione prevista. Con la mia firma fornisco il mio consenso ad effettuare le immersioni necessarie per ottenere il rilascio del brevetto del corso in oggetto Luogo ........................................... Data ............................................. STUDENTE ISTRUTTORE ............................................................ ............................................................ Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 172 MODULO INFORMATIVO RISCHI POTENZIALI - 2 Si rende noto che l’inosservanza degli standards specifici del corso e il non rispetto delle norme accettate e controfirmate è causa di immediata sospensione dal corso e nei casi più gravi di allontanamento dallo stesso. Dichiaro che ¾né la società Hdueo DIVING ACTIVITIES di Gallarate (Va) in via Torino, 28 ¾né la P.T.A. EUROPE di Gallarate ( Va) in via Torino, 28; ¾né nessuno dei loro rispettivi impiegati, agenti, concessionari, Training Facilities, Istruttori ed AiutoIstruttori possono essere citati in causa o ritenuti responsabili per ferite, morte od altri danni a me ed alla mia famiglia, eredi o proprietà, a seguito di una mia negligenza durante la partecipazione a questo corso __________________________________________________________________________________________ Dichiaro d’essere maggiorenne e legalmente idoneo e competente per firmare; affermo che tutto quanto dichiarato corrisponde al vero; riconosco che i termini qui esposti sono contrattuali e non una finzione o recita così come dichiaro di firmare questo documento e di frequentare il corso di mia libera iniziativa. __________________________________________________________________________________________ DICHIARO DI AVER LETTO E COMPRESO TUTTE LE NORME SOPRA CITATE E DI ESSERE STATO ESAURIENTEMENTE INFORMATO SUL SIGNIFICATO DELLE AFFERMAZIONI IVI CONTENUTE. SONO INOLTRE CONSCIO CHE PER ESERCITARE ATTIVITÀ SUBACQUEE DIFFERENTI DA QUESTO CORSO, O CON DIVERSE MISCELE RESPIRATORIE, È NECESSARIO UN ULTERIORE ADDESTRAMENTO SPECIFICO. SE L’ALLIEVO È UN MINORE Io sottoscritto ......................................................................... in qualità di .................................................................................. autorizzo ......................................................................... a frequentare il corso subacqueo ........................................................ tenuto dall’Istruttore sottoindicato. Responsabile ............................................................................... Istruttore ................................................................................. Firma ......................................................................................... Firma ....................................................................................... Per espressa approvazione dei punti 1, 2, 3.....17 Cognone e Nome ........................................... Firma ................................. Luogo ........................................... Data ............................................. STUDENTE ISTRUTTORE ............................................................ ............................................................ TIMBRO FACILITY IL MODULO DEVE ESSERE EVASO IN OGNI SINGOLA VOCE Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 173 INFOR INFORMATIVA ORMAT AT VA 1 INFORMATIVA Ai sensi dell’art. 13 del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs.30.06.2003,n.196), si informa che i dati personali, anche sensibili, da Lei forniti verranno trattati nel rispetto della normativa sopra richiamata. Tali dati verranno trattati per le finalità connesse allo svolgimento del corso teorico-pratico, per l’adempimento di obblighi contrattuali e normativi (in particolare contabili e fiscali) oltre che per fornirLe informazioni sui nostri prodotti, servizi e attività. Titolare del trattamento è ___________________________________________________________. Il trattamento sarà effettuato presso _____________________________________________________ _______attraverso modalità cartacee e/o strumenti elettronici. I suoi dati personali non sensibili saranno comunicati alla società HdueO Diving Activities con sede in Gallarate, via Torino 28, al fine del rilascio del brevetto richiesto; tale società, previo Suo specifico consenso, potrà comunicare i medesimi dati a soggetti terzi per finalità pubblicitarie o di comunicazione commerciale. I suoi dati fiscali potranno essere comunicati a nostri consulenti (ad esempio, commercialisti) al fine di adempiere a specifici obblighi di legge. La informiamo inoltre che, in relazione al predetto trattamento, Lei potrà esercitare i diritti di cui all’art. 7 del citato Codice e, in particolare, potrà accedere ai Suoi dati personali, chiederne la rettifica, l’aggiornamento e la cancellazione, se incompleti, erronei o raccolti in violazione di legge nonché opporsi al loro trattamento per motivi legittimi o qualora questo avvenga per fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, rivolgendosi al Titolare sopra indicato. Il conferimento dei dati richiesti è obbligatorio per la frequenza del corso e per il conseguimento del brevetto. CONSENSO Preso atto dell’informativa fornitami ai sensi dell’art.13 D.Lgs 196/2003, esprimo il mio consenso al trattamento dei miei dati personali, anche sensibili, e alla loro comunicazione per finalità non commerciali nei limiti e con le modalità ivi indicate. Data ___________________ Firma ___________________________________________________ Autorizzo espressamente la comunicazione dei miei dati personali non sensibili a soggetti terzi per finalità pubblicitarie o di comunicazione commerciale, nei limiti e con le modalità indicate nell’informativa sopra riportata. Data ___________________ Firma ___________________________________________________ Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 174 INFOR INFORMATIVA ORMAT AT VA 2 LETTERA DI INCARICO Il sottoscritto _________________________________ in qualità di Titolare del trattamento dei dati personali effettuato presso ______________________________________________________________ con sede in_____________________________, via _________________________________ NOMINA Il sig. ______________________________, nato a ________________________, il ____________, incaricato del trattamento dei dati comuni e sensibili degli allievi che intendono partecipare ai nostri corsi subacquei. A tal fine l’incaricato potrà accedere alle pratiche cartacee relative agli allievi e, tramite l’utilizzo di un’apposita password personale, ai dati contenuti negli strumenti elettronici utilizzati. Il compito assegnato dovrà essere svolto nel rispetto di quanto qui di seguito specificato: - il trattamento dei dati deve essere effettuato in modo lecito e corretto e nel rispetto delle istruzioni di volta in volta impartite dal titolare; - i dati personali devono essere raccolti e registrati unicamente per finalità inerenti l’attività svolta; - è necessaria la verifica costante dei dati ed il loro aggiornamento; - è necessaria la verifica costante della completezza e pertinenza dei dati trattati; - devono essere rispettate le misure di sicurezza elencate nel D.Lgs. 196/2003 e nel relativo allegato B (disciplinare tecnico). Le operazioni di trattamento consentite all’incaricato sono le seguenti: a) raccolta, registrazione e conservazione dei dati presenti nei documenti contenuti nei fascicoli cartacei e nei supporti informatici; b) qualsiasi altra operazione di trattamento nei limiti delle proprie mansioni e nel rispetto delle norme di legge. Per ogni operazione del trattamento deve essere garantita la massima riservatezza ed in particolare: a) non potrà procedersi alla comunicazione o diffusione dei dati senza la preventiva autorizzazione del titolare; b) l’accesso ai dati è autorizzato limitatamente all’espletamento delle proprie mansioni; c) in caso di interruzione, anche temporanea, del lavoro sarà necessario assicurarsi che i dati trattati non siano accessibili a terzi non autorizzati; d) le credenziali di autenticazione (password) sono strettamente personali e devono rimanere riservate. Gli obblighi relativi alla riservatezza, alla comunicazione ed alla diffusione dei dati dovranno essere osservati anche in seguito a modifica dell’incarico e/o cessazione del medesimo. Ulteriori istruzioni potranno essere fornite in qualsiasi momento dal titolare, che provvede anche alla formazione degli incaricati. Data _____________ TIMBRO FACILITY Il Titolare l’Incaricato ............................................................ ............................................................ IL MODULO DEVE ESSERE EVASO IN OGNI SINGOLA VOCE Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 175 SCHEDA VALUTAZIONE TEORIA ISTRUTTORE CANDIDATO:................................................................. VALUTATORE: .............................................................. ARGOMENTO ........................................................................... SLIDE:.................. DATA:................................... 1 INTRODUZIONE Contatto 1 Contatto mancato o negativo * 2 Letto solo il titolo della lezione senza nessuna introduzione ** 3 Stimolato l’interesse in maniera positiva e letto la panoramica 4 Soddisfatto il punto 3 dando gli obiettivi e il valore della lezione 5 Soddisfatto il punto 4, di chiaro beneficio per la classe e spiegando quando le informazioni saranno messe in pratica ...................... 2 CORPO (Obiettivi di apprendimento e scopi delle informazioni in relazione alla panoramica) 1 Informazioni errate, non corrette, pericolose * (rispetto degli Standard) 2 Informazioni insufficienti, o non corrette, anche se non pericolose * * 3 Nessuna sequenza logica degli argomenti o non controllo dell’attenzione della classe 4 Informazioni adeguate e spiegato quando queste informazioni saranno messe in pratica durante questo corso o punto (a) 5 Soddisfatto punto 4 e interagito con la classe per verificare l’apprendimento (a) Promosso Corso CMAS-PTA attinente all’argomento e/o promozione di possesso di attrezzatura specifica o viaggi, e/o relazione con altre componenti del corso (acque confinate/libere) e/o riferimento a reali circostanze di immersioni in relazione all’attuale livello di apprendimento ...................... 3 1 2 3 4 5 SOMMARIO Non eseguito. * Letta solo la panoramica ** Soddisfatto punto 2 e ripetuto gli obiettivi Soddisfatto il punto 3, stimolato curiosità ed interesse sull’argomento della lezione Soddisfatto il punto 4 ed interagito con la classe (fatto domande aperte) ...................... 4 GESTIONE GLOBALE Ausili Didattici Usato nessun ausilio * Usato un ausilio ma in modo inefficace ** Usato un ausilio in modo efficace Usato uno o piu’ ausilii in modo efficace ed uno era attrezzatura subacquea o slide PTA-CMAS Soddisfatto punto 4 ed usato ausilio non subacqueo di chiaro beneficio dell’apprendimento ..................... ATTITUDINE / CONDOTTA Voce monotona, nessun contatto visivo, classe non attenta. * Letto direttamente gli appunti, troppo nervoso, impreparato ad affrontare una lezione** Controllo della voce e del tono, gestualità, uso dello spazio adeguato. Soddisfatto il punto 3 ed interagito con la classe Soddisfatto il punto 4 con interazione in tutte le tre parti della lezione ...................... 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 176 SCHEDA VALUTAZIONE TEORIA ISTRUTTORE Promosso Corso PTA attinente al livello dell’argomento e della classe (aggiunge un 0,2 al punteggio finale della prova generale) VALUTAZIONE TOTALE DEL CANDIDATO * = rende nulla la presentazione ** = risulta un punteggio finale di 2 5 = 1.0 10 = 2.0 15 = 3.0 20 = 4.0 25 = 5.0 6 = 1.2 11 = 2.2 16 = 3.2 21 = 4.2 7 =1.4 12 = 2.4 17 = 3.4 22 = 4.4 Punteggio minimo Candidato Istruttore M1/M2: Punteggio Minimo Candidato Trainer M3: 15/25 (3.0) 20/25 (4.0) NOTE: Pure Tech Agency 8 = 1.6 13 = 2.6 18 = 3.6 23 = 4.6 9 = 1.8 14 = 2.8 19 = 3.8 24 = 4.8 TABELLA VALUTAZIONE ACQUE CONFINATE / LIBERE * prova nulla - ** punteggio finale 2 - PUNTEGGIO FINALE AC 15/25 AL 12/20 - DEBRIEFING 1 NOME ESERCIZIO - RINFORZO POSITIVO - VALORE VISTO PROBLEMA - DATO CONSIGLI 2 ESEGUITO 2 PUNTI DEL PUNTO 1 3 ESEGUITO 3 PUNTI DEL PUNTO 1 4 ESEGUITO 4 PUNTI DEL PUNTO 1 5 ESEGUITO TUTTI I PUNTI DEL PUNTO 1 - CONTROLLO ORGANIZZAZIONE 1 VIOLAZIONE STANDARD* 2 PERSO TEMPO - DISORGANIZZATO** 3 ORGANIZZATO + USO EFFICACE DEL TEMPO + CLASSE BEN DISPOSTA 4 COME PUNTO 3 + RINFORZO POSITIVO + ASSISTENTE 5 ESEGUITI TUTTI I PUNTI DEL PUNTO 4 - SOLUZIONE PROBLEMI 1 PROBLEMA NON VISTO PERICOLO PER L’ALLIEVO* 2 PROBLEMA NON VISTO MA NON PERICOLOSO** 3 PROBLEMA CORRETTO - PROBLEMA NON VERIFICATO 4 PROBLEMA CORRETTO IN TEMPO UTILE 5 COME PUNTO 4 SENZA ANSIA PER ALLIEVO - DIMOSTRAZIONE 1 NESSUNA DIMOSTRAZIONE O NON IN GRADO DI ESEGUIRLA* 2 ESEGUITA MA CON DIFFICOLTÁ O ERRORI** 3 ESERCIZIO CORRETTO - MA LONTANO O POSIZIONE ERRATA 4 COME PUNTO 3 MA NON LENTO O DETTAGLIATO 5 COME PUNTO 4 + LENTO E DETTAGLIATO - BRIEFING 1 NESSUN BRIEFING 2 LUNGO - NON ADEGUATO - IMPRECISO 3 CHIARO + VALORE + SEGNALI 4 COME PUNTO 3 + ASSISTENTE 5 COME PUNTO 4 + INFO LUOGO IMMERSIONE Numero Candidato Esercizi Valutatore ................................................................................ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Instructor book CMAS-PTA 177 Instructor book CMAS-PTA 178 SALVAMENTO NUOTO NOTE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Controllo di sicurezza pre-immersione Entrata in acqua profonda Scambio aeratore/erogatore – erogatore/aeratore Discesa (5 punti) Recupero e Svuotamento dell’erogatore Togliere, rimettere e svuotare la maschera Esaurimento dell’aria e Uso FAA (statico) Respirazione con erogatore in continua Pivoting sulle pinne Risalita (5 punti) Risalita d’emergenza controllata nuotando Hovering senza movimenti Nuoto subacqueo senza la maschera Togliere e rimettere la cintura sul fondo Togliere e rimettere l’unità ARA sott’acqua Togliere e rimettere l’unità ARA in superficie Respirazione in coppia da fermi (donatore e ricevente) Utilizzo frusta lunga in movimento Lancio del pallone gonfiabile 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Esecuzione 1 Incapace di dimostrare o di eseguire l’esercizio * 2 Esecuzione con difficoltà o errata, o inefficace ** 3 Esecuzione corretta, ma troppo veloce 4 Esecuzione corretta, adeguata ad evidenziare i dettagli 5 Esecuzione corretta, adeguata, da sembrare facile Punteggio finale Assemblare, indossare e smontare unità l’ARA 1 Dimostrazione delle abilità Nome Nome Nome Nome Punteggio totale minimo: 60 Punteggio minimo in non più di due esercizio: 2 Nome Nome Instructor book CMAS-PTA 179 Nome Nome Nome Nome Nome Nome Instructor book CMAS-PTA 180 Instructor book CMAS-PTA 181 OUTLINE BRIEFING/DEBRIEFING BRIEFING INTRODUZIONE: .............................................................................................................................................. Presentazione personale e staff (posizione in acqua) Richiesta attuale condizione psico/fisica allievi CONTENUTO: .................................................................................................................................................... Esposizione breve (nome e sequenza esercizi) VALORE: ............................................................................................................................................................. Motivazione ( perché si deve fare) ESPOSIZIONE (breve se in acque libere): .......................................................................................................... Descrizione dell’ambiente (ingresso in acqua - subacqueo – discesa sul fondo - risalita/uscita dall’acqua) Formazione coppie e sequenza esecuzioni compiti Controlli Attrezzatura (personale/compagno) Controlli pre immersione Descrizione esercizio (step by step) Ripasso segnali e procedure d’emergenza Cenno sul comportamento da tenere in acqua (vedi standards - sicurezza allievo/staff) Domande di verifica Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 182 OUTLINE BRIEFING/DEBRIEFING DEBRIEFING • Valutazione generale dell’immersione • • • • • • • Rinforzo positivo Identificazione problemi Coinvolgimento degli allievi Dare suggerimenti Ringraziare staff Compilazione/registrazione moduli Saluti Pure Tech Agency Instructor book CMAS-PTA 183 OUTLINE BRIEFING/DEBRIEFING OUTLINE TEORIA Controllo sussidi didattici (pc acceso- messa a fuoco proiettore - slide pronte- ecc.) PRESENTAZIONE PERSONALE - STAFF - ALLIEVI INTRODUZIONE: Oggi tratteremo (panoramica) ................................................................................................................. Al termine sarete ..................................................................................................................................... E’ importante ........................................................................................................................................... ESPOSIZIONE: Controllo della classe, disposizione e attenzione ..................................................................................... Esporre l’argomento ................................................................................................................................. Riferimenti ai manuali ............................................................................................................................. Esempi d’immersione - riferimenti esercizi in acqua .............................................................................. Promuovere l’educazione continua ai corsi PTA ..................................................................................... Promuovere l’industria subacquea (attrezzature - viaggi ecc) ................................................................. Domande (aperte e precise) ..................................................................................................................... CHIUSURA: Sommario ................................................................................................................................................. Ora siete in grado ..................................................................................................................................... Vi ricordo che è importante perché .......................................................................................................... RINFORZO POSITIVO: Vi ricordo i punti chiave ........................................................................................................................... Ringraziamento staff, compilazione modulo allievo, assegnare prossimo argomento, saluti e appuntamento al prossimo incontro. Pure Tech Agency M1 P3 – P4 M1 + Nitrox(b) M2 M3 Staff + Nitrox (c) M1 18 19 20 21 18 P2 +Nitrox (a) P3 // P1 P1 // P1 B REVE TTO P RERE QUES IT O 18 16 NO Member 18 Member 18 16 limited 18 Standard 14 14 anni 14 x30m 15 x40m E TA’ M INIMA 100 130 160 200 20*** 50 (20 oltre 30 m) 80 30 - Limited (10 almeno15 m) -Standard (10 almeno 30m) // // I M MERS ION I P RERE QU IS ITO 1:8 1:8 1:8 1:8 1:8 1:8 1:8 1:6 1:12 ** 1.8 1:6 1Istruttore: 4alievi 1:6 1:6 x 30 m 1:4 x 40 m R AT IO I STR UTT ORE – A LLIEVO ° ° ° ° ° ° ° 7 // 2 2 5 6 + 2 step 40 A DDES TRA MENT O A CQU E L IB ERE 18 40 40 40 40 18 40 40 40 18 18 1 step 30 2 step 40 P ROFO ND ITA ’ M ASS IM A M3 M3 M3 HQ PTA M3 M3 M3 Staff M2 M2 Istruttore di specialità M2 M1 M2 G RAD O M INIMO I STR UTT0 RE I rapporti massimi sono da intendersi con condizioni di immersione ottimali. Per sicurezza, laddove necessario, l’Istruttore DEVE ridurre il rapporto in misura prudenziale ** In aula e in funzione del numero dei manichini a disposizione per le prove pratiche *** La richiesta può essere inoltrata direttamente al’HQ PTA ° Consultare le Linee Guida del Corso per i dettagli (a) se non in possesso (brevetto), lo si acquisisce contestualmente al corso (b) come punto (a) , ma si acquisisce il brevetto Istruttore Nitrox base (c) come punto (b) ma si acquisisce il brevetto Trainer Nitrox base Brevetti: NON al momento disponibili * Con uno o più assistenti + 2 allievi. P4 Istruttore di Specialità Dry Suit/Wreck M1 M2 Istruttore M3 Staff Trainer M3 Istruttore di Spec. Nitrox CPR-FirstAid MEMBER P3 Nitrox Specialty Dry Suit Wreck ESEPRIENZA Delfino 1 Delfino 2 Delfino 3 DIVER Skin Diver Scuba Diver Up date P1 P2 L IVE LLO 184 Instructor book CMAS-PTA Instructor book CMAS-PTA 185 Biglietti da Visita é possibile richiedere biglietti da visita personalizzati facendo richiesta direttamente alla segreteria PTA. Pure Tech Agency Mario Bianchi Instructor c/o HdueO Diving Activities Via Torino, 28 21013 Gallarate VA Tel +39 0331 717631 Fax +39 0331 767130 [email protected] www.pure-tech-agency.net quantità: 100 pezzi modalità per ordine: via mail a: [email protected] indicando la quantità, nome, cognome, qualifica ed eventualmente specialità 186 Instructor book CMAS-PTA Sommario C.M.A.S. - Confederazione Mondiale Attività Subacquee Riconoscimenti PTA - Pure Tech-Agency Iter didattici Definizione e Linee Guida dei corsi Diver - Professionisti 4 4 7 7 9 Il sistema di certificazione internazionale cmas-pta per subacquei validita’ delle certiifcazioni 1. Book generale standard e procedure = 2. Linee Guida = 3. Manuale= contenuti teorici del corso 4. Esercizi in acqua = contenuti pratici del corso motivazioni necessità 10 10 10 10 10 10 10 10 Corsi Diver Strutture dei corsi: T= teoria - AC= Acque Confinate - AL= Acque Libere Diver 1 stella ✩ Requisiti Conoscenza di base Abilità Valutazioni/accertamenti Rapporto Istruttore Allievi Programma di insegnamento per il conseguimento della certificazione 1 ✩ stella cmas Struttura del corso Contenuti delle lezioni di teoria 1 T1 Introduzione al corso 1 T2 I principi fisici 1 T3 Assorbimento dei gas nel corpo umano 1 T4 Programmazione dell'immersione 1 T5 Selezione e salvaguardia sito immersioni Contenuti delle lezioni pratiche acque confinate Raccomandazioni Valutazione dell'acquaticità 1 AC1 Introduzione all'equipaggiamento - Snorkeling e ARA 1 1 AC2 ARA livello 2 1 AC3 ARA livello 3 1 AC4 ARA livello 4 1 AC5 ARA livello 5 ACQUE LIBERE 5 sessioni di addestramento Raccomandazioni 1 AL1 ARA - massima profondità 6 m 1 AL2 ARA - massima profondità 10 m 1 AL3 ARA - massima profondità 12 m 1 AL4 ARA - massima profondità 15 m 1 AL5 ARA - massima profondità 18 m 11 11 12 12 12 12 12 12 13 13 13 13 13 13 14 14 14 14 14 14 15 19 21 22 22 23 23 23 24 25 26 28 29 Diver 2 stelle ✩✩ Requisiti Conoscenze Abilità Valutazioni/accertamenti Rapporto Istruttore Allievi Programma di insegnamento per il conseguimento della certificazione 2 ✩✩ stelle cmas Struttura del corso Contenuti delle lezioni di teoria 31 31 31 31 31 31 32 32 32 Instructor book CMAS-PTA 187 2 T1 Ripasso dei principi fisici 2 T2 L'Azoto e il corpo umano 2 T3 L'mmersione profonda 2 T4 BLS-D 2 T5 Introduzione alle immersioni di esperienza 2 T6 Il pianeta terra 2T7 le provincie degli oceani Contenuti delle lezioni pratiche ACQUE CONFINATE 2 AC1 Ripasso esercizi 2 AC2 Salvamento e recupero (Rescue) Gestione degli incidenti 2 AC3 Salvamento e recupero (Rescue) 2 AC4 Pratica ARA (optionale) 2 AC5 Esercizi con frusta lunga (FAA 150/200 cm) 34 34 34 34 35 39 41 41 ACQUE LIBERE massima profondità 20 m Techiche WLS - massima profondità 9 m (obbligatoria navigazione) (a scelta) I° Navigazione II° Notturna III° Relitti IV° Stagna Immersione profonda (25 m) più naturalista Immersione profonda (30 m) Immersione profonda (35 m) Immersione profonda (40 m) 42 43 44 47 47 47 48 49 50 51 52 53 55 2 AL1 2 AL2 2 AL3 2 AL4 2 AL5 2 AL6 2 AL7 2 AL8 Diver 3 stelle ✩✩✩ Requisiti Conoscenze Abilità Valutazioni/accertamenti Rapporto Istruttore Allievi Programma di insegnamento per il conseguimento della certificazione 3 ✩✩✩ stelle cmas Struttura del corso Contenuti delle lezioni di teoria 3 T1 Tipi di imbarcazione 3 T2 Water Life Support (Salvamento + BLSD): Aggiornamenti 3 T3 Aggressione di un sub in panico 3 T4 Attrezzature 3 T5 Ripasso conoscenze fisica e fisiologia 3 T6 Introduzione alla decompressione e alle tecniche di immersione avanzate 3 T7 La Guida subacquea CMAS-PTA 3 T8 Uso di miscele iperossigenate (nitrox 22-40% O2) 3T Introduzione della conoscenza degli Standard & Procedure CMS-PTA Contenuti delle lezioni pratiche ACQUE CONFINATE 3 AC1 Circuito degli esercizi 3 AC2 Circuito degli esercizi 3 AC3 Prova salvamento/Rescue 3 AC4 Prova di abilità - scambio dell'attrezzatura 3 AC5 Prove di resistenza 3 AL1 3 AL2 3 AL3 3 AL4 ACQUE LIBERE Navigazione subacquea Prova di autocontrollo Ricerca e recupero in immersione Immersione Funzione di Accompagnatore 32 32 32 33 33 34 57 57 57 58 58 58 59 59 59 59 59 59 60 60 60 60 60 60 60 60 60 60 61 61 62 62 63 63 64 65 188 Instructor book CMAS-PTA 3 AL5 Immersione di esperienza notturna con funzione di accompagnatore 3 AL6 Immersione di spesialità relitti con funzione di accompagnamento 3 AL7 Immersione di esperienza profonda (max 30 m) SKILL UPDATE 66 66 66 67 Corsi Professionali Diver 4 stelle ✩✩✩✩ Requisiti Contenuti del corso Valutazioni 68 68 68 68 68 Istruttore 1 stella ✩ Definizione Requisiti Contenuto del corso Valutazione Contenuti delle lezioni di teoria Contenuti delle lezioni pratiche 69 69 69 69 69 70 70 Istruttore 2 stelle ✩✩ Definizione Requisiti Contenuto del corso Valutazione Contenuti delle lezioni di teoria Contenuti delle lezioni pratiche 71 71 71 71 71 71 72 Istruttore 3 stelle M3 STAFF ✩✩✩ Definizione Requisiti Contenuto del corso Valutazione Contenuti delle lezioni di teoria Contenuti delle lezioni pratiche Istruttore di Specialità ricreative Prerequisiti Addestramento 73 73 73 73 73 73 74 74 74 74 Trainer 3 stelle M✩✩✩ Definizione Requisiti Contenuto del corso Valutazione Contenuti delle lezioni di teoria Contenuti delle lezioni pratiche Istruttore di Specialità ricreative Prerequisiti Addestramento 75 75 75 75 75 75 76 76 76 76 La comunicazione L'apprendimento L'insegnamento I motori dell'apprendimento Facilitano l'apprendimento Ostacolano l'apprendimento Perchè dobbiamo saper comunicare? Cosa significa comunicare Elementi della comunicazione Gli argomenti/contenuti devono essere coerenti con: L'emittente Il linguaggio 79 80 80 80 80 80 81 81 81 81 81 81 Instructor book CMAS-PTA 189 COMUNICAZIONE NON VERBALE La presenza Lo sguardo Contatto con l'occhio Il feed-back non verbale Esempi di posture La prossemica Distanze sociali Cenni elementari di programmazione neuro linguistica Visiva/Uditiva/Cinestetica Il messaggio ed il colore La curva dell'attenzione la curva dell'attenzione 2 L'Output ed il feed back Prima di iniziare Gli individui e il gruppo Il Ricevente L'Uditorio e l'ambiente L'allievo adulto psicologia del gruppo Formazione del gruppo Il leader La leadership Tipologia di leadership Stile e ruoli Stile autoritario: l'accompagnatore Stile democratico: l'operatore didattico Il cattivo Istruttore Il rimedio Gli riconoscono la leadership 82 82 82 82 82 83 83 84 84 84 85 85 86 86 86 86 87 87 87 87 87 88 88 88 88 88 88 88 89 89 L'E-learning CMAS-PTA Cos'è l'E-learning I vantaggi Come si svolge un corso on-line Consigli per una buona comunicazione 91 91 91 92 92 TECNICHE DI INSEGNAMENTO Anatomia di una lezione Sommario di una lezione Il Controllo degli allievi in acqua Anatomia di una lezione - Acque confinate/libere 93 94 96 98 99 PROCESSO DI FORMAZIONE E VALUTAZIONE Il processo di formazione e valutazione di un Istruttore CMAS-PTA Instructor Examination (Valutazione) Cross Over 105 106 108 109 Allegati Gestione del rischio La responsabilità nella pratica dell'attività subacquea La guida subacquea Il compgano d'immersione Il modello contrattuale tra diving center e cliente Il codice della nautica Art. 91 Segnalazione Brevi cenni sul comportamento da tenere in caso di incidente subacqueo Sezione II - Modulistica Informativa 110 117 118 120 121 121 122 124 124 125 127 Principi Human Factor Informazioni generali Appendice Contenuti 133 134 137 138 190 Instructor book CMAS-PTA Linee Guida per primo soccorso di emergenza Contenuti delle lezioni pratiche Schema per l'addestramento all'uso dell'Ossigeno uso dell'Ossigeno in caso d'emergenza Decreto 29 luglio-2008 - N. 146 Aggiornamento BLS-D Linne ERC Esame Teorico 1 stella Esame Teorico 2 stelle Esame Teorico 3 stelle Foglio Risposte Esame teorico - Allievo Foglio Risposte Esame teorico - Istruttore 139 140 140 141 143 145 152 154 156 158 160 MODULI 161