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Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
LINGUA, LETTERATURA E CIVILTÀ ITALIANA
Laurea Magistrale
Conoscere e gustare l’intreccio
OBIETTIVI E CONTENUTI
delle arti e della letteratura
Ha scritto Yves Bonnefoy che l’arte italiana è
l’«arrière-pays», il retroterra di qualsiasi esperienza e generato dalla civiltà italiana
memoria del bello; e Osip Mandelštam osservò che
per leggere Dante occorre avere uno sguardo volto al futuro. Questo è l’ambito della civiltà
italiana: la memoria di una perfezione condivisa, l’esercizio di un pensiero capace di abbracciare gli «universali» della condizione umana. Questa universalità non è somma di digressioni
all’infinito: è, al contrario, come scrisse Jorge Luis Borges della Divina Commedia, capacità di
racchiudere tutta una vita in un verso. Comprendere il vissuto della storia, gli universali del
pensiero, stringerli in sintesi, offrirli come una ‘prospettiva’: arte, filosofia, poesia, spiritualità
chiamate a dar forma all’essenziale.
In questa prospettiva, il Master in Lingua, letteratura
Approfondire il legame fra
e civiltà italiana realizza quanto Gianfranco Folena
la civiltà italiana e quella
disegnò storicamente nel suo saggio L’italiano in
europea
Europa (1983): una lingua di civiltà delle arti,
capace di unire creazione e ragioni civili del ‘patrimonio dell’umanità’. Per questo sono stati chiamati ad insegnare docenti che, dalla Svizzera,
dall’Italia, dalla Francia, dalla Germania, incarnino essi stessi – nel loro percorso di ricerca –
questa parabola, sempre viva, di una «lingua dolce e sapida, fatta di suoni di solidarietà»
(O. Mandelštam, 1933).
Il Master individua tre profili professionali, oltre alla possibilità di proseguire con un dottorato di
ricerca: l’insegnamento dell’italiano, della sua lingua e civiltà, nelle scuole della Svizzera, e non
solo; la formazione bibliografica e archivistica per le Biblioteche e gli Archivi; la conoscenza dei
modi e delle forme della conservazione dei manufatti artistici e del patrimonio per la gestione
dei Musei e del lascito della «memoria collettiva». Dopo il primo anno di Master, il terzo e
quarto semestre prevedono anche insegnamenti specifici per conseguire competenze orientate
agli ambiti professionali individuati. Una tesi di ricerca nell’area prescelta completerà, per tutti
e tre i percorsi, il biennio formativo.
Guardare alla storia con la
capacità critica necessarie a
progettare un futuro condiviso
Nel processo di formazione di una coscienza della
comune civiltà europea, che attende l’esercizio di
responsabilità dei giovani del XXI secolo, questo
Master si presenta come il maturo convergere a
sintesi di larghissime esperienze di insegnamento
e il coerente articolarsi di paradigmi di lettura critica per disporre, dal presente, di “cornici
d’avvenire”.
PIANO DEI CORSI
PRIMO SEMESTRE
Crediti obbligatori (24 ECTS)
Lingua
Grammatica e atti di linguaggio
Storia della lingua italiana
3
3
Letteratura
Letteratura Medievale e Umanistica
Letteratura del Rinascimento
6
3
SECONDO SEMESTRE
Crediti obbligatori (21 ECTS)
Lingua
Argomentazione
Retorica e stilistica
3
3
Letteratura
Letteratura dell’età barocca
Letteratura del secondo Ottocento e Novecento
Letterature comparate
Ermeneutica e storia della critica
3
6
3
3
TERZO SEMESTRE
Crediti obbligatori (21 ECTS)
Lingua e letteratura
Costruzione di testi
Letteratura e libri di testo
Letterature regionali e tradizioni europee
Storia dei generi letterari
Arti / Storia / Civiltà
Storia del libro e bibliografia
Principi di biblioteconomia digitale
Storia delle comunicazioni nell’Italia
contemporanea
3
3
3
3
Letteratura dei Lumi
Letteratura dell’età romantica
Letterature comparate
3
3
3
Crediti a scelta
Arti / Storia / Civiltà
Storia dell’arte medievale
Storia dell’arte moderna
Il testo in scena
3
3
3
Crediti a scelta
Arti / Storia / Civiltà
Storia delle forme
Musica e letteratura
Storia, cultura, mentalità
Analisi del prodotto cinematografico
Storia della spiritualità
3
3
3
3
3
Crediti a scelta
Biennalizzazione esame del prof. relatore
Stage opzionale (III o IV semestre)
Storia della fotografia
Museologia e museografia
Dottrine politiche
Archivi digitali
3-6
6
3
3
3
3
3
3
3
QUARTO SEMESTRE
Tesi
Totale ECTS
Il piano di studi può essere soggetto a cambiamenti.
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Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
LINGUA, LETTERATURA E CIVILTÀ ITALIANA
Laurea Magistrale
Tema annuale: Misure del mondo
Ripetiamo per il nostro tempo la domanda che Shakespeare pone all’inizio del suo Measure for
measure: «First Gentleman: “What, in metre?”; Lucio: “In any proportion or in any language”;
First Gentleman: “I think, or in any religion”» (Atto I, scena 2). Non appena si cerchi di misurare,
in realtà si commisura: “a qual metro” appunto? Più che la precisione, nasce la relatività, più che
la certezza la pluralità. La ricerca della «misura del mondo» è – ad ogni epoca – il segnale di un
“bisogno di forma” sì che misura sia anche, o forse soprattutto, rappresentazione: ma – come
Calvino e il suo Marco Polo notano nelle Città invisibili – «Il catalogo delle forme è sterminato…».
PRIMO SEMESTRE
Silvia Albesano
Storia della lingua
«Fa profitto V. S. nella lingua italiana? Non troppo, non so quasi niente.» L’italiano allo specchio
nelle grammatiche per stranieri tra Cinque e Settecento
Lingua di cultura, delle arti, della musica, come pure commerciale e diplomatica, l’italiano ha
suscitato sin dal Rinascimento un forte interesse anche al di fuori dei confini nazionali, fino a
diventare, nel Seicento, lingua ufficiale alla corte di Vienna; nonché una via d’accesso privilegiata al patrimonio culturale dell’Umanesimo e dell’antichità classica per chi non era ammesso
all’insegnamento del latino, come le donne; o lo strumento scelto per l’espressione di sentimenti privati da francofoni e germanofoni del calibro di Voltaire e Mozart nei loro epistolari.
Oggetto del corso sarà l’esame comparativo di alcuni tra i più fortunati strumenti per l’apprendimento dell’italiano (in particolare, grammatiche e manuali di conversazione) allestiti in area
romanza e germanica tra Cinque e Settecento. Quale modello e visione della lingua e dell’Italia
se ne può trarre e come cambia nell’arco temporale considerato? Emergono differenze significative in base alla provenienza dei destinatari e rispetto alle grammatiche approntate in patria?
Qual è il peso attribuito alla lingua parlata?
Claudia Caffi, Johanna Miecznikowski
Grammatica e atti di linguaggio
Misurare le parole
Nel corso verranno introdotte le categorie fondamentali della pragmatica linguistica (deissi,
performatività, atti linguistici) che consentiranno di aprire nuovi orizzonti di analisi dei testi e dei
discorsi. Verranno poste in luce quelle zone della riflessione pragmatica più utili a comprendere
i principali meccanismi testuali e discorsivi tenendo conto della connessione storica, teorica e
metodologica fra pragmatica e linguistica testuale.
Entro la cornice di temi particolarmente discussi dall’attuale pragmatica linguistica, in particolare il tema della cortesia, si darà rilievo ai modi in cui i parlanti ‘misurano le parole’, cioè alle
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diverse strategie e ai diversi mezzi linguistici della mitigazione, definibile come una riduzione
degli impegni che il parlante si assume con le sue enunciazioni. Verranno dunque presentati,
con ampia esemplificazione, i seguenti argomenti:
• L’approccio pragmatico al linguaggio. Deissi, performatività, atti linguistici.
• Legami fra l’approccio pragmatico e l’approccio testuale.
• La mitigazione. Scelte linguistiche e responsabilità enunciative. Modi del coinvolgimento e
delle prese di distanza (d)al proprio dire e d(a)ll’interlocutore.
• Tipi di mitigazione: siepi, cespugli, schermi.
• Tipi di mitigazione e tipi di testo. La mitigazione nei testi scientifici.
Piero Boitani
Letterature comparate
Miti e storia delle misurazioni del mondo
Il corso sarà dedicato ai modi nei quali l’Occidente ha esplorato e misurato il mondo: con il
mito, in primo luogo, con l’azione nella storia, e con la conoscenza scientifica, poi. L’antichità
greca ci ha lasciato due miti centrali da questo punto di vista, quello degli Argonauti e quello
di Ulisse. Partiremo dunque da questi per passare poi alla lettura di alcuni capitoli di Erodoto,
il primo storico-geografo dell’epoca classica, quindi di Strabone e Plinio il Vecchio. Ci fermeremo su Eratostene e Tolomeo. Nel Medio Evo, mito ed esplorazione vanno di pari passo: il
Milione di Marco Polo e il Viaggio in Mongolia di Guglielmo di Rubruck sono racconti di viaggi
effettivamente avvenuti, ma l’Ulisse di Dante è inventato pochi decenni prima della (ri)scoperta
delle Canarie. Del Rinascimento, studieremo le relazioni tra testi letterari come l’Orlando furioso, la Gerusalemme liberata, e i Lusiadi da una parte, e i resoconti dei viaggi di esplorazione
in Oriente e nel Nuovo Mondo dall’altra (Colombo, Vespucci, Pigafetta, Pedro Sarmiento de
Gamboa, ecc.). Col Romanticismo e l’Ottocento, è l’esplorazione a dare lo spunto all’invenzione
mitopoietica: per esempio, i resoconti delle spedizioni di Cook verso la Terra Australis Incognita
saranno fonti per la Rime of the Ancient Mariner di Coleridge. Ancora, la conquista dell’orbe
terracqueo da parte degli imperi coloniali prepara il terreno alle invenzioni romanzesche di Jules
Verne e Karl May. Tuttavia, il mito antico rimane sempre ombra della misura del mondo: l’Ulisse
di Tennyson è l’eroe che, riprendendo Omero e Dante, prefigura l’esplorazione dell’Africa e del
continente antartico.
Corrado Bologna – Mira Mocan
Letteratura Medievale e Umanistica
In mensura et numero et pondere. Ordine del mondo e ordine del testo fra Medioevo e
Umanesimo
Nei secoli medioevali l’idea di ordine e armonia del cosmo creato si collega in vari modi alla
“misurazione” del mondo. Dalle mappae mundi, vere e proprie rappresentazioni dello spazio
umano ma anche della sua storia, ai grandi testi enciclopedici, che ambiscono a racchiudere il
sapere universale nella forma dello Speculum, naturale, historiale e morale, conoscere la realtà
significa poterne ricondurre l’inesauribile molteplicità entro le coordinate di «misura, numero
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Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
e peso» (Sap. 11,21) su cui si fonda la Creazione stessa. Uno stesso anelito verso l’armonia
nella misura percorre anche molte delle riflessioni sull’individuo e sull’interiorità, nelle attente
classificazione degli affetti e delle passioni, dei vizi e delle virtù che orientano il percorso della
vita umana.
Il corso presenterà, attraverso l’analisi di alcune fra queste “mappe” dello spazio geografico e
di quello interiore, la presenza e l’evoluzione di tali riflessioni nel passaggio fra età medievale e
Umanesimo. Attraverso l’opera dei grandi geografi e storiografi, ma anche dei mercanti e viaggiatori, l’uomo misura il mondo reale, trasformandolo in sistemi concettuali. La figura umana,
sulla cui visione Dante chiude la Commedia, diventerà lungo i secoli l’emblema copernicano
della conoscenza dell’universo, e l’uomo confermerà così di poter incarnare «la misura del
mondo», in quanto «orizzonte» fra le cose terrene e quelle celesti (Monarchia, III 15).
Prof. Stefano Prandi
Letteratura del Rinascimento, 3 ECTS
L’ideale di misura nei testi rinascimentali di disciplinamento.
Il corso prevede una parte introduttiva sui precetti comportamentali all’interno della cultura
monastica e sulle riflessioni umanistiche dedicate ai poli opposti dell’immanitas e della conversazione, per poi concentrarsi su tre testi capitali del disciplinamento cinquecentesco: Il libro del
cortegiano di Castiglione, il Galateo di Della Casa, La civil conversazione di Guazzo. Si tratterà
di scandagliare, in particolare, il problematico e fragile equilibrio su cui poggia il concetto di
misura in tali opere, fondato com’è su una discrezione che si realizza sulla capacità di separare
escludendo, così come negativo appare il fondamento della precettistica comportamentale,
trovando il suo funtore più significativo nella formula del divieto.
Sara Garau
Letteratura dell’età dei Lumi, 3 ECTS
Misure del tempo, misura del mondo.
«L’homme vit par son ame, et l’ame est la pensée. C’est elle qui pour vous doit mesurer le
tems», si legge nell’Encyclopédie sotto la voce Tems. Delle due Misure del mondo di cui parla
Paul Zumthor, il tempo è quella da cui l’uomo più inesorabilmente dipende: il «padrone indiscutibile dell’uomo», il quale si colloca «in posizione di paziente nei riguardi del tempo, di agente
nei riguardi dello spazio».
Come misura il tempo, il Settecento della Ragione (sempre più solito, fra l’altro, a percorrere
gli spazi e le distanze)? Come razionalizza e oggettiva quel tempo che scorreva negli onnipresenti orologi barocchi («da ruote, da polve, da sole»), che misuravano gli attimi al vivere stesso
dell’osservatore?
Il corso si propone di indagare diverse ‘misure’ del tempo nella cultura settecentesca: dai tempi
lunghi dell’evoluzione storica (in Vico per esempio), a quelli che scandiscono la vita umana nel
racconto autobiografico; dal tempo naturale e insieme sociale del Giorno pariniano, a quello
fisico misurato con criterio scientifico nella poesia didascalica.
Carlo Ossola
Letteratura dell’età romantica
«Interminati / Spazi». Da Leopardi a Ungaretti
Il celebre enjambement che leggiamo nell’Infinito leopardiano apre una meditazione su ciò che,
dalla specola mondana, sia possibile discernere dell’oltre. Il corso percorrerà il lento dissolversi
della “misura del mondo”, tra il XIX e il XX secolo, sino a quando, perentoria, vibrerà solo più
dismisura: «Dismisura sùbito, / Volle quel mare abisso…» (Ungaretti, Cantetto senza parole).
Carla Mazzarelli
Storia dell’arte moderna, 3 ECTS
Microcosmi e macrocosmi: sguardi sulla natura tra Umanesimo e Barocco
“Fiamenghi che vanno e vengono e non gli si puo’ dar regola”. Con questa parole Mancini alludeva alla presenza crescente in Italia, e a Roma in particolare, di pittori giunti dalle Fiandre. La
visione della natura, dello spazio, del mondo creato in genere espressa dagli artisti provenienti
dal nord Europa ebbe, fin dal primo Umanesimo, un impatto notevole sulla percezione di sintesi
prospettica indagata nell’arte italiana. Prendendo le mosse dai primi esiti di questo incontro, il
corso si propone di mettere in relazione e di seguire l’evoluzione di due “misure” del mondo,
quella nordica e quella italiana, da Van Eyck e Piero della Francesca, fino a Adam Elshemeier e
Caravaggio, tra letture micrografiche della realtà, indagini sull’essenza geometrico-matematica
del mondo creato e rivoluzioni percettive dello spazio e del tempo.
Gerhard Wolf
Storia dell’arte medievale, 3 ECTS
Per il descrittivo del corso, cfr. www.mlci.usi.ch/contenuti.htm
Stefano Tomassini
Il testo in scena, 3 ECTS
Al di là del Nome-del-Padre
Una delle leggi universali che misurano il mondo riguarda la parentela. Il corso affronterà alcune
letture del mito tragico di Antigone, tra teatro danza e cinema, nelle quali la questione del conflitto parentale come disobbedienza alla legge dello Stato coincide con la rivalsa del singolare,
dell’antiautoritario e con la legittimità di un’idea di speranza senza redenzione. Sullo sfondo
occorrerà anche saper cogliere lo spaesamento per l’informe, il cadavere in decomposizione del
fratello come emblema del lavoro del lutto e del rifiuto di un ordine imposto al mondo: la vita
sotto condizione del Nome-del-Padre.
Testi di riferimento:
Sofocle, Anouilh, Brecht, Antigone. Variazioni sul mito, a c. di Maria Grazia Ciani, Venezia:
Marsilio, 2000
Luigi Alemanni, La tragedia di Antigone, a c. di F. Spera, San Mauro (TO): Res, 1997
Vittorio Alfieri, Antigone [qualsiasi edizione]
Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
Pier Paolo Pasolini, Affabulazione, Torino: Einaudi, 1997
Maria Zambrano, La tomba di Antigone (1983), Milano: La Tartaruga, 1995
Saggi di riferimento:
Jacques Lacan, Dei Nomi-del-Padre (1953), Torino: Einaudi, 2006
Judith Butler, La rivendicazione di Antigone. La parentela tra la vita e la morte (2000), Torino:
Bollati Boringhieri, 2003
Sotera Fornaro, Antigone. Storia di un mito, Milano: Carocci, 2012
SECONDO SEMESTRE
Antonella Anedda
Letteratura del secondo Ottocento e Novecento
Misure di traduzioni. La misura della poesia e il misurarsi del saggio.
Il corso è dedicato a due poeti: Giovanni Giudici, Amelia Rosselli che si sono misurati in modo
diverso non solo con la traduzione, ma, come nel caso di Amelia Rosselli, con linguaggi diversi:
l’inglese e il francese. Proveremo a misurarci con le poetiche di questi due autori interrogandoci
intorno all’idea di “lingua madre” anche a partire dalle scelte di traduzione, inclusa quella particolare forma di traduzione e misura di un testo che è la saggistica e l’adattamento-riflessione(
cfr. di Giudici: Il Paradiso. Perché mi vinse il lume di una stella). Ci concentreremo dunque sia
sulle traduzioni di Giudici: A una casa non sua, sia sulle traduzioni e auto traduzioni di Rosselli:
Sleep Diario in tre lingue, sia sui testi teorici e in prosa. Una particolare attenzione sarà riservata
per quanto riguarda Giudici ai saggi di Per forza e per amore a fronte dell’opera in versi. Per
quanto riguarda Rosselli saranno approfonditi gli scritti teorici e le prose: da Spazi metrici, a
Interventi in margine della poesia, da Prime prose italiane a Diario Ottuso.
Giacomo Jori
Letteratura del secondo Ottocento e Novecento
“Misurarsi con la materia”. Primo Levi scrittore e scienziato
Per Primo Levi, chimico, testimone di Auschwitz, scrittore, misurare significa misurarsi: «Le
esperienze (nel senso vasto: le esperienze di vita) sono dunque una materia prima: lo scrittore
che ne manca lavora a vuoto, crede di scrivere ma scrive pagine vuote. Ora, le cose che ho viste,
sperimentate e fatte nella mia precedente incarnazione sono oggi, per me scrittore, una fonte
preziosa di materie prime, di fatti da raccontare, e non solo di fatti: anche di quelle emozioni
fondamentali che sono il misurarsi con la materia (che è un giudice imparziale, impassibile ma
durissimo: se sbagli ti punisce senza pietà), il vincere, il rimanere sconfitti» (P. Levi, Ex chimico).
Di questo «misurarsi con la materia» il corso si propone di studiare, con Levi, quei ‘limiti’ che
configurano una cosmogonia: «Nel Settecento Lazzaro Spallanzani misurava i tempi delle sue
celebri esperienze sugli infusori esprimendole in credi, si serviva cioè come unità di misura del
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tempo necessario per recitare un Credo. Oggi misuriamo il tempo in base alle frequenze di
emissione dell’atomo di cesio, e un errore di secondo ci pare intollerabile. […] A meno di un
improbabile ritorno al Settecento, il mostruoso reticolo delle specificazioni è destinato a crescere, perché ogni oggetto nominato in una specificazione deve essere a sua volta specificato»
(Id., La misura di tutte le cose).
Andrea Celli
Ermeneutica e storia della critica
Misura e dismisura. Rappresentazioni del mondo islamico nel Rinascimento
La storiografia tende a identificare il Rinascimento con la riscoperta e lo studio degli autori
antichi soprattutto greci e latini. Tuttavia uno degli episodi simbolicamente e materialmente
centrali per il Rinascimento e per l’autorappresentazione europea è la “caduta di Bisanzio”.
Tale evento, se apporta un contributo sostanziale alla elaborazione della cultura umanistica,
rappresenta anche l’entrata nella scena europea di un nuovo protagonista, il mondo islamico
e più precisamente turco-ottomano, in forme in parte nuove rispetto a quelle sperimentate nel
Medioevo. Durante il corso verrà proposta l’analisi di alcune rappresentazioni del mondo islamico e dei suoi protagonisti storici o immaginari, facendo ricorso a fonti letterarie, trattatistiche,
storiografiche e iconografiche. Il corso offrirà anche un primo approccio al dibattito scientifico
riguardante i modi di rappresentazione e costruzione delle alterità.
Marco Maggi
Letteratura dell’età barocca
Letteratura e cartografia nel Seicento italiano
Nel secolo della nascita della cartografia moderna, portolani e mappe invadono gli scrittoi
dei letterati, e di lì – allusi, minuziosamente descritti, o graficamente inseriti nella pagina – si
riversano nelle loro opere. Ne derivano originali contaminazioni tra verbale e visivo (o meglio
visivo-verbale, considerato lo statuto ibrido della carta geografica) e altrettanto inedite assimilazioni del testo letterario alla mappa, come nel caso della Carta del navegar pitoresco di Marco
Boschini o dell’Acus nautica di Secondo Lancellotti. «Piani sul mondo», secondo la formula del
geografo Franco Farinelli, che nella voluta ambiguità accenna tanto all’ambizione conoscitiva
della cartografia moderna, quanto al suo asservimento alle logiche del colonialismo europeo;
ma anche, nei testi letterari, interstizi cartografici da cui sprigionano fantastiche invitations au
voyage, fosse solo anche autour de sa chambre, come nel sonetto di Federico Meninni intitolato
alla Carta geografica: «Forza d’umano ingegno! In breve giro / Europa tutta epilogata io trovo; /
per sentier sconosciuto il piè non movo, / e pur straniere io le città rimiro». Nel corso delle lezioni verrà esplorata la presenza dell’immaginario cartografico in alcuni testi del Seicento italiano,
insieme alle logiche inclusive, mimetiche o eversive che la regolano. Particolare attenzione verrà
prestata ai generi della letteratura astronomica, di viaggio e utopica – dall’Isola Taprobana di
Tommaso Campanella alle mappe del Terrestre paradiso di Benedetto Menzini.
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Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
Annick Paternoster
Retorica e stilistica
La forma della misura: la stilistica della cortesia nella letteratura comportamentale del
Cinquecento.
Dopo una parte introduttiva in cui vengono illustrati i concetti centrali e l’approccio metodologico promossi dalla linguistica della (s)cortesia e della pragmatica storica, il corso intende analizzare la forma delle conversazioni contenute nel Libro del cortegiano di Castiglione e nella Civil
conversazione di Guazzo, in quanto realizzazione stilistico-pragmatica del concetto regolatore
della misura. L’analisi si appoggerà ad una riflessione teorica su una serie di concetti pragmatici
legati alla misura - la consapevolezza metapragmatica, l’appropriatezza, il discernment, il rituale
di deferenza, la convenzione, la cortesia emergente, la circostanza - che saranno riesaminati per
il contesto storico della letteratura comportamentale del Cinquecento.
Eddo Rigotti
Argomentazione
Una prima parte del corso, richiamata nei suoi tratti fondamentali l’evoluzione della retorica
classica, si incentra sul contributo allo studio dei processi argomentativi offerto dalla filosofia
e dalla logica tardo-antica e medievale, considerando in particolare le elaborazioni della Topica
di Severino Boezio, Abelardo, Pietro Ispano, Buridano e Rodolfo Agricola.
La rilevanza di questo contributo è sicuramente ribadita dalla sua marcata attualità che emerge,
nella seconda parte del corso, dalla considerazione delle ricerche a noi contemporanee sugli
schemi argomentativi che rappresentano una naturale continuazione dei Topoi.
Un’ultima parte, per altro più estesa delle precedenti, si incarica di illustrare alcune applicazioni
nella cultura italiana ed europea dell’argomentazione. Vengono esaminati numerosi passaggi
ad alto tasso argomentativo tratti dalla Divina Commedia e della Monarchia di Dante, dal De
Regimine Principum di Egidio Romano e da altre opere.
Victor Stoichita
Storia delle Forme
Lontananza e vicinanza nelle arti figurative
Per il descrittivo del corso, cfr. www.mlci.usi.ch/contenuti.htm
Benedetta Papasogli
Storia della Spiritualità
Scale di amore
Descrittivo: Come “misurare” il progresso nella vita spirituale? Come dare una forma e una
gradazione ai sentieri senza tracciato del mondo interiore? Il corso prenderà in considerazione diversi modelli elaborati nella letteratura spirituale e mistica per scandire l’”itinerarium in
Deum” in rappresentazioni ordinate, di solito topologiche e debitrici al simbolismo dell’ascesa.
Ma verrà anche, per contrasto, messo l’accento su scale in discesa, sull’immaginario del profondo e sulle figure della perdita. Misura e dismisura si costituiscono in una intensa dialettica, nei
testi fra tardo Medioevo e età barocca dai quali il corso prenderà esempi e riferimenti.
Jürgen Maehder
Musica e letteratura
Storia del melodramma italiano - Il ruolo del libretto nel sistema produttivo.
L’opera in musica su testo cantato in italiano - creata a Firenze nel 1599 e presente come spettacolo pubblico a Venezia sin dal 1637 - costituisce da oltre 400 anni una delle manifestazioni
della cultura letteraria italiana che più hanno influenzato l´immagine dell’Italia nel mondo. La
rapida diffusione europea dell´opera di corte durante la seconda metà del Seicento e durante
tutto il Settecento, poi la diffusione mondiale del melodramma romantico dell´Ottocento e
dell´opera italiana di fine secolo hanno creato una presenza quasi mondiale di cultura musicale
e letteraria italiana. Il corso presenterà un abbozzo della storia del melodramma, vista attraverso la produzione librettistica prevalentemente di lingua italiana; il lavoro si concentrerà su
aspetti strutturali della librettistica attraverso i secoli e la loro relazione con le strutture musicali
dell´epoca. Laddove influssi di altre culture operistiche furono decisivi per lo sviluppo dell’opera
italiana, p.e. nel caso del wagnerismo italiano, anche queste culture saranno esaminate.
Raffaele De Berti
Analisi del prodotto cinematografico
Il corso è organizzato in due parti. Nella prima si intende fornire agli studenti le conoscenze di
base dell’analisi del film, sia dal punto di vista più strettamente tecnico (inquadratura, montaggio, rapporto suono/immagine), sia da quello dell’uso di diverse prospettive metodologiche per
l’interpretazione dei film (tematico, psicanalitico, iconologico, culturologico ecc.).
Questa prima parte verrà completata da una panoramica sui problemi legati ai contesti produttivi e di consumo del cinema contemporaneo, anche in relazione con altri media.
Nella seconda parte ci si confronterà con l’eredità e l’attualità del cinema e del pensiero di Pier
Paolo Pasolini in relazione all’industria culturale contemporanea, al cinema e più in generale
alle arti performative.
Docente da definire
Storia, cultura, mentalità
Per il descrittivo del corso, cfr. www.mlci.usi.ch/contenuti.htm
Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
TERZO SEMESTRE
Carlo Ossola
Letteratura e libri di testo
Il canone attraverso il quale viene tràdita una letteratura non è composto soltanto dai classici
che ne sono la struttura portante, il modello e la memoria, bensì anche - ad ogni generazione
- dai libri di testo che di quei classici disegnano un percorso antologico, dando voce più distinta
ad alcuni generi e autori e mettendo ai margini altri. La letteratura italiana ha il privilegio di
avere, tra gli autori di celebri “libri di testo”, alcuni dei suoi stessi classici: dal Leopardi della
Crestomazia della prosa e della poesia, al De Sanctis, al Carducci e al Pascoli, e in tempi più
recenti a Italo Calvino che nel 1969 pubblicò una delle antologie più belle per la nuova scuola
media italiana: La Lettura, ponendo l’accento sul ‘compito’ del lettore e sottolineando l’importanza di un concetto che si diramerà sino al Lector in fabula (1979) di Umberto Eco.
Ilaria Gallinaro
Storia dei generi letterari
«Fia che ‘l più ardito allor di tutti i legni / quanto circonda il mar circondi e lustri, / e la terra misuri,
immensa mole, / vittorioso ed emulo del sole». Questi versi della Gerusalemme Liberata celebrano
l’impresa di Colombo, proprio mentre Tasso racconta il viaggio, magico e guidato dalla Fortuna,
di due cavalieri cristiani oltre le colonne d’Ercole, verso le Isole Fortunate. La terra misurata da
Colombo un secolo prima ospita ancora luoghi al di là del mondo, isole ricreate dalla magia. Il
poema tassiano e il confronto con quello ariostesco saranno il modo per leggere due geografie
sospese fra realtà e favola in proporzioni significativamente diverse, fra la corsa centrifuga dei
cavalieri dell’Orlando Furioso e l’intento centripeto della Liberata, potente come un esergo nella
prima ottava del poema: «e sotto ai santi / segni ridusse i suoi compagni erranti».
Fabio Pusterla
Letterature regionali e tradizioni europee
Prima e dopo la lirica. Poetiche e antologie di tendenza nel secondo Novecento italiano.
Per il descrittivo del corso, cfr. www.mlci.usi.ch/contenuti.htm
Johanna Miecznikowski
Costruzione di testi
Il corso intende aiutare gli studenti ad affinare le proprie capacità di scrittura accademica.
Sul piano teorico, si svilupperà l´approccio pragmatico al discorso introdotto nel corso
“Grammatica e atti di linguaggio”, mettendo a fuoco, in particolare, le differenze tra scritto e
parlato, i procedimenti compositivi (narrazione, argomentazione, descrizione e altri) come atti
di linguaggio complessi e la nozione di genere in rapporto con i testi d´uso.
Nella parte pratica del corso, si applicheranno queste categorie in esercizi sia di analisi che di
scrittura. Saranno messi a fuoco due generi testuali, la recensione accademica e l´articolo di
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giornale divulgativo, che permetteranno di affrontare problemi di organizzazione del testo
ricorrenti nella scrittura accademica. Dopo l´analisi di esempi tipici di questi generi in classe ciascuno partecipante recensirà un saggio di critica o di linguistica e redigerà un articolo divulgativo su un argomento a sua scelta. Gli studenti avranno così modo di esercitare le tecniche utili
alle varie fasi di redazione, dalla documentazione (scelta e lettura di testi, raccolta di eventuali
altri materiali) e la pianificazione del proprio testo (scelte in funzione del genere, del destinatario e del contesto; mappe concettuali e scalette) alla rilettura autocritica e collaborativa.
François Dupuigrenet-Desroussiles,
Storia del libro e bibliografia
Forme e spazi del libro italiano tra quattrocento e seicento.
Nella tradizione medievale le forme del libro microcosmo riproducono le misure ideali del
macrocosmo - un libro e un mondo -, e le peregrinazioni del libro a stampa disegnano tra
1450 e 1650 uno spazio nuovo, dalle misure inedite, quello della tipografia, le cui frontiere non
corrispondono né a quelle politiche né a quelle religiose. Libro italiano sarà inteso nel doppio
senso di libro in lingua italiana, il che ci porterà a disegnare una mappa dinamica dell’italianismo tra tre secoli, e di libro prodotto da autori ed editori italiani nella lingua europea maggiore
dell’antico regime, il latino, fino a quando il primato italiano in questo campo passa ai paesi
del nord, Francia e Paesi Bassi.
Giuseppe Richeri
Storia delle comunicazioni nell’Italia contemporanea
Il corso analizza lo sviluppo dei principali mass media dall´eredità del periodo fascista alla ricostruzione post-bellica fino alla fine del ´900. Particolare attenzione è data alle principali fasi
di sviluppo della televisione e della stampa e alle trasformazioni dei rispettivi contenuti, della
struttura organizzativa e della regolazione. Il percorso seguito dai mass media nel periodo
considerato è analizzato e interpretato alla luce dell´evoluzione del contesto socio-culturale del
paese e delle reciproche influenze tra mass media, società politica e società civile.
Paul Gabriele Weston
Principi di biblioteconomia
Antonio Panizzi e l’organizzazione della biblioteca del British Museum.
Nei circa quarant’anni trascorsi lavorando, prima come Extra assistant librarian, poi come
Keeper of the Department of printed books e infine come Principal Librarian, Panizzi si adoperò
in molti modi per dotare la biblioteca del British Museum degli strumenti atti a consentire allo
studioso di orientarsi in questo deposito di testimonianze culturali di ogni tempo e provenienza.
L’operato di Panizzi passò attraverso la messa a punto di un codice catalografico, l’allestimento
di spazi dedicati alla conservazione e allo studio dei materiali bibliografici e l’introduzione di
nuove pratiche e servizi per favorire la circolazione della conoscenza. È per mezzo di un nuovo
e più efficiente criterio di rappresentazione e di sistematizzazione dei contenuti e la progetta-
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Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
zione di una sala di lettura circolare nella quale gli strumenti di lavoro del ricercatore fossero in
qualche modo equidistanti e favorissero un approccio che oggi diremmo interdisciplinare, che
Panizzi fece di quella biblioteca un mondo di conoscenze più agevolmente misurabile ed esplorabile. Riprodotto in numerosi altri contesti e perfezionato per adeguarlo alla moltiplicazione
dei supporti e alle innovazioni nelle tecnologie della comunicazione, l’ideale panizziano ispira
tuttora la missione della British Library, il cui logo infatti recita “Explore the world’s knowledge”.
Maurizio Viroli
Dottrine politiche
Il corso propone un’introduzione ai principali concetti della teoria politica attuale, mostrandone da un lato la continuità con quelli proposti dai principali autori del passato - pensatori e
filosofi, uomini di scienza e di azione; dall´altro lato, illustrando i cambiamenti e le specificità
dei paradigmi di base (quali ad esempio democrazia vs. dittatura). Alcune tematiche d´attualità
serviranno ad esemplificare i principi e i concetti illustrati, ad esempio quelle concernenti le relazioni con paesi economicamente emergenti, la legittimità dell´intervento dello Stato o l´efficacia
delle istituzioni pubbliche.
Per il tema specifico dell’a.a. 2014-15 riferirsi al sito: www.mlci.usi.ch/contenuti.htm
N.B.: Le lezioni si terranno nel SP 2015.
Daniela Mondini
Storia della fotografia
L’obbiettivo sul Ticino: Storia della fotografia – arte e documento
Il seminario si propone di dare un’introduzione alla storia della fotografia in tre moduli di
diverso indirizzo. In una prima parte sarà studiata e discussa in aula una serie di testi teorici
sulla qualità mediale della fotografia e del “fotografico”. In una seconda parte il corso prevede
sopralluoghi in varie collezioni per conoscere le qualità tecniche, i problemi di conservazione del
materiale fotografico storico e i procedimenti di catalogazione, riproduzione digitale e presentazione in rete di questi preziosi documenti. Visiteremo in Canton Ticino l’Archivio Donetta a
Corzoneso e a Berna la Biblioteca nazionale svizzera (Gabinetto delle stampe, Archivio federale
dei monumenti storici) con l’intenzione di fare un censimento di alcuni fondi relativi alla storia
visiva del territorio ticinese (aspetti etnografici, sociali, del paesaggio e della urbanizzazione).
In un terzo modulo verranno sviluppate le linee di ricerca dei singoli studenti (tesine di circa
10-15 pagine).
Theo Mäeusli
Archivi digitali,
Le aziende mediatiche, grazie alle tecnologie digitali, trasformano i loro archivi da un peso patrimoniale in una risorsa di produzione, spostando gli archivi dalla posizione di fine di un processo al
centro dei flussi produttivi. Sempre più si osserva come gli archivi, soprattutto, ma non solo quelli
delle radiotelevisioni di servizio pubblico, possono assumere un ruolo importante nella ricostruzio-
ne della memoria sociale di un territorio. Come “museo del XX e XXI secolo” gli archivi possono
così fornire ai produttori multimediali un ulteriore legittimità come servizio pubblico.
Tematiche principali:
1. Archivio dei media come asset management: introduzione, definizione e problematiche.
Presentazione dell´esempio aziendale SSR SRG idée suisse: video, radio, musica e scritto.
2. Regole e standard dell´archiviazione audiovisiva: essenza e metadati, standard internazionali
di qualità; dall´analogico al digitale.
3. Sviluppo dei supporti. Problemi di degrado e della tecnica obsoleta.
4. Sicurezza tecnica e di gestione; la problematica dei diritti.
5. Progettualità nella digitalizzazione degli archivi: return of investment; la memoria fisica; il
processo di documentazione; i sistemi di retrival; il collegamento con il flusso produttivo; la
nuova professionalità del media manager.
6. Metadati: dal “legacy” al multimediale; l´importanza dei modelli dei dati; sistemi
d´indicizzazione automatica.
7. Criteri e processi di selezione.
8. Flusso dal NEWS room ai sistemi d´archiviazione e alla piattaforma multimedia; digitalizzazione di massa; centro di documentazione tv e documentazione scritta; memoria di massa
robotizzata (visita alle teche RSI).
9. La banca dati dei media svizzeri (SMD): una rete tra i grandi editori svizzeri tedeschi e francesi.
10. Valorizzazione e fruizione esterna dei contenuti d´archivio: teoria e pratiche regionali, nazionali e internazionali. Modelli di business, diritti ed etica. Sviluppi futuri.
Per maggiori informazioni riferirsi al sito: www.mlci.usi.ch/contenuti.htm
Docente da definire
Museologia e Museografia, 3 ECTS
Per il descrittivo del corso, cfr. www.mlci.usi.ch/contenuti.htm
Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLO DI STUDIO CONSEGUITO ALLA FINE DEL PROGRAMMA:
Master of Arts in Lingua, letteratura e civiltà italiana
REQUISITI DI AMMISSIONE
Sono ammessi:
1. Studenti che hanno ottenuto un diploma di Bachelor in area umanistica con un numero
adeguato di crediti nelle diverse discipline dell’italianistica (almeno 60 su 180). Potranno
essere ammessi al Master coloro che discutono la prova finale di laurea triennale (Bachelor)
entro la fine del corrente anno.
2. Studenti che hanno ottenuto una laurea quadriennale in area umanistica, previa valutazione
degli studi pregressi ed eventuale colloquio con il direttore del Master. Essi potranno conseguire il Master con 60 crediti di studio più complemento della tesi.
La direzione del Master si riserva la possibilità di integrare il piano di studi con alcuni corsi fondamentali ove non siano presenti nel curriculum universitario del candidato.
BORSE DI STUDIO
Per l’anno accademico 2014-15 l’USI mette a concorso 5 borse di studio destinate a studenti
iscritti al Master in Lingua, letteratura e civiltà italiana. La borsa copre la tassa annuale ed è rinnovabile per il secondo anno. Per il bando dettagliato riferirsi al sito.
Per i descrittivi dei corsi consultate il sito:
www.mlci.usi.ch
Master in Lingua, letteratura e civiltà italiana è impegnativo ma anche
“ Ilmolto
soddisfacente. All’inizio mi sono persa in un mare di nuove cose
da imparare. Ma pian piano ho imparato a fare ricerche, a gustare la lettura, a scoprire le pagine più belle della letteratura italiana, ad immergermi nel mondo artistico e nell’armonia tra oriente e occidente.
Le Thuy Hien dal Vietnam, alumna
”
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