OVERSEAS Notiziario dell’Organizzazione Overseas per lo sviluppo globale di comunità in Paesi extraeuropei Sede dell’Associazione e del periodico Via Castelnuovo Rangone 1190 41057 Spilamberto (MO) tel 059/ 784464 fax 059/ 785425 e-mail overseas @ orion.it www.overseas1971.org Anno XXXII, n. 2 marzo-aprile 2003 OSARE LA SPERANZA ! “Sacro è ogni albero a Dio poiché congiunge la terra con il cielo, segnando il mutar delle stagioni nel volger degli astri“. Così Lanza Del Vasto parlava della natura che lega l’uomo nella comunione con Dio. Perciò siamo convinti che mettere a dimora un albero sia oggi un gesto di speranza e aggiungiamo un altro adagio del saggio secondo il quale a volte la speranza non è che la disperazione che trova la strada della preghiera. Piantare un albero è un gesto molto importante anche per la riflessione che ci induce osservare questa azione: occorre scavare un buco quindi lavorare sodo guardando in basso (dentro di noi) poi si pone a dimora la piantina e si ricoprono le radici con il terreno (guardare attorno a noi e riscoprire le ragioni del nostro agire) infine si annaffia e si guarda la sommità delle cime che si protendono verso il cielo (dare futuro alle nostre speranze ed innalzare una preghiera a Dio). Mettere a dimora un albero quindi è piantare speranza per il futuro, innalzare una preghiera a Dio nostro creatore: mettere a dimora una preghiera. Di fronte ai drammi del mondo di oggi, dobbiamo avere il coraggio di osare la speranza, convinti che il tempo appartiene agli uomini di buona volontà. I nostri passi saranno seguiti da altri passi, le nostre sconfitte un giorno forse saranno la pietra che qualcun altro userà per costruire una nuova casa. Mesi fa da queste pagine invitavamo tutti gli uomini di buona volontà a non rimanere in silenzio di fronte ai tamburi di guerra, ad innalzare la propria voce senza temere di esporsi per dichiarare le ragioni della pace. Le idee hanno bisogno di voci e di gambe e di fronte alle ingiustizie il peggior rumore per la nostra anima è il silenzio, che è come il silenzio che precede lo scoppio di una bomba in guerra. Esiste il tempo delle ragioni ed il tempo delle soluzioni. Noi spendiamo il 90 % del tempo per trovare le ragioni e solo il 10 % per trovare le soluzioni mentre l’uomo di pace antepone le soluzioni alle ragioni ed è disposto a pagare di persona affinché le soluzioni siano condivise. Nel recente conflitto in Iraq a fronte di quanti chiedevano più tempo per dare spazio alle trattative per trovare possibili soluzioni politiche ai problemi la risposta più ricorrente era che non si poteva concedere altro tempo e che pertanto non si poteva che dichiarare la guerra per mancanza di tempo. Il grande conflitto fra Palestinesi ed Israeliani non potrà trovare fine se continueranno a prevalere le ragioni sulle soluzioni; occorre partire dalle possibili soluzioni e su quelle costruire un processo di pace. Il Vangelo ci propone l’insegnamento di Gesù di spezzare il pane con il nostro prossimo, cioè condividere l’essenziale con i fratelli affinché tutta la vita sia condivisione. Forse il bene più prezioso ed essenziale è il tempo e un grande gesto di carità consiste proprio nello spezzare il proprio tempo con gli altri. Un bellissimo proverbio della tradizione ebraica dice che anche quando tutto sembra perduto, rimane comunque il domani e ci sprona a fare della speranza la nostra quotidianità: di fronte a tutti i nostri problemi e difficoltà, abbiamo comunque il domani, per noi, per i nostri figli per l’umanità. Le ragioni di un uomo di pace non stanno solo nelle proprie idee e certezze ma anche e soprattutto nei suoi dubbi: i dubbi dell’agire quotidiano in un mondo che cambia. Esitare spesso è segno di saggezza. “Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati” (Bertolt Brecht). Somalia, Bosnia, Afganistan, ora Iraq: partiranno altre truppe a mantenere la pace, per ricostruire quanto altri hanno distrutto. Noi vogliamo dire in modo chiaro e deciso che al posto di distruggere per ricostruire proponiamo di condividere per abbellire, al posto di lottare per crescere economicamente noi proponiamo di cooperare per crescere umanamente. “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”. Oggi uscirò di casa ed abbraccerò un albero. ALL’INTERNO 2 BRASILE: IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA PROGETTO AGUA LIMPA 3 INDIA: RAPPORTO DAGLI OSTELLI 4 CILE: OVERSEAS E FUNDACIÓN SOLIDARIDAD 6 ECONOMIA GANDHIANA 7 STELLE MARINE 8 COME AIUTARE Fausto Prandini Volontari di Overseas piantano la siepe nel campo della sede BRASILE IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA PROGETTO AGUA LIMPA “Ciao a tutti”: da qualche settimana cominciano così le frequenti corrispondenze di Matteo Morandi da Senhor do Bonfim che, grazie alla rapidità del mezzo telematico, hanno permesso a tanti di condividere da vicino la sua coinvolgente esperienza. Ecco come ci ha resi partecipi del primo giorno di scuola. I nostri tre volontari a Senhor do Bonfim, Matteo Morandi, Maria Mastropietro e Paolo Prandini, nel loro periodo di servizio in Brasile, come loro stessi ci hanno riferito, hanno veramente mosso le acque. Tra le varie attività di supporto alla Fundação Sao Francisco hanno concentrato la loro attenzione sul problema delle infezioni intestinali che colpisce oltre il 90% della popolazione della zona. Le cause sono sicuramente da addebitare alle scarse condizioni igieniche in particolare alla mancanza di acqua potabile. E’ nato così il Progetto Agua Limpa per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle parassitosi intestinali. I quartieri interessati sono quelli di Mutirao e di Promorar, vicini alla scuola Francesco Galli. Il progetto prevede la fornitura di un filtro per l’acqua alle famiglie più povere, controlli sanitari di sangue e feci ai bambini della scuola e ai loro familiari, fornitura di medicinali adeguati per la cura delle infezioni. Per la prevenzione il progetto prevede la costruzione di bagni e di fosse biologiche nelle case sprovviste. Il Progetto è stato prontamente avviato grazie anche alla sollecita risposta all’appello inoltrato dagli stessi volontari e registra la consegna dei primi 250 filtri e la costruzione di alcuni bagni.La consegna dei filtri è stata accompagnata da azioni divulgative, insieme al personale sanitario della municipalità, per sensibilizzare le famiglie all’importanza dell’acqua e per istruire sui metodi per non sprecarla e purificarla. Un filtro costa 8 euro e con altrettanti si può curare un bambino malato. Per i versamenti specificare: Brasile Controllo Infezioni. Sehnor do Bonfim, 24 febbraio 2003 EDUCAZIONE E SALUTE SONO LE PRIORITA’ DI OVERSEAS A SENHOR DO BONFIM Stamattina è iniziata la scuola... e il primo giorno di scuola è uguale in tutto il mondo anche a 10 mila chilometri di distanza. C´erano circa 150 meninos per l´asilo e le prime classi elementari, i più piccoli, ed oggi pomeriggio altrettanti, per le classi più avanzate. Il Brasile è uno dei pochi Paesi al mondo dove bimbi biondissimi, possono avere tranquillamente tratti orientali, gli occhi azzurri e la pelle mulatta se non addirittura più scura. Qui le etnie si mescolano in una commistione di colori, di tratti somatici e di culture e tutto è profondamente unito da tre miracolosi cementanti: la musica (e il ballo), il calcio e la religione. E il primo giorno è uguale in tutto il mondo... anche qui ci sono i più piccoli che esplodono in pianti disperati prima di entrare in classe, in quel senso di stupore e paura di fronte all´”abbandono” momentaneo dei genitori... Oggi ho conosciuto tanti piccoli monelli, quelli che hanno più problemi (di qualsiasi genere, ma per lo più familiare) rimangono l´intero giorno ed è più facile fare conoscenza con loro anche perché non esistono imbarazzi, sono loro a cercarti, a chiederti come ti chiami e se sei italiano. La scuola è importante per imparare a leggere, a scrivere, a far di conto ma è altrettanto importante per dare a questi bimbi una speranza, un ambiente dove crescere serenamente e dove riuscire, perché anche a sognare. Matteo Morandi I muri portanti della scuola professionale sono ultimati: ora si lavora al tetto scuole amiche Tutto è cominciato dall’iniziativa di un genitore, che aveva avuto notizia della nostra scuola a Senhor do Bonfim e dei bambini adottati a distanza da famiglie italiane e dalla disponibilità di un gruppo di volontarie che erano state a Sehnor do Bonfim negli anni passati e che quindi potevano offrire una testimonianza diretta (Mila Romagnoli e Loriana Gherardi affiancate da Chiara Marchetti). Seguendo le avventure di un viaggio immaginario, i bambini della III elementare di Saliceto Panaro (Modena) hanno ricevuto molteplici informazioni sull’ambiente naturale, sulla storia, sull’alimentazione e sulle abitudini di vita del Brasile; giochi e attività interattive hanno messo a confronto la giornata vissuta da un bambino modenese e da un bambino brasiliano e i diversi tipi di alimentazione. Uno dei sette incontri è stato dedicato alla musica e alla copeira, la danzalotta degli schiavi africani deportati. Il viaggio si concluderà, con la presenza dei genitori, a Spilamberto presso la nostra sede (nel pomeriggio del 24 maggio) con la proposta di valutare la possibilità di mantenere i contatti duraturi tra le scuole sotto forma di gemellaggio. 2 INDIA RAPPORTO ANNUALE DAGLI OSTELLI Sono 55 le studentesse e gli studenti dell’ostello di Gandhigram, 40 gli studenti dell’ostello di Kotthur, 100 le studentesse dell’ostello di Valivalam. GANDHIGRAM Negli esami sostenuti durante l’anno, le studentesse hanno raggiunto buoni risultati. In particolare due studenti, Manikandan e Sindabas, hanno ottenuto il primo posto con l’80% di 500 punti. Questi due ragazzi sono orfani, ma grazie all’aiuto dei loro genitori italiani ed alle cure dei lavoratori dell’ostello hanno potuto esprimere le loro capacità negli studi, nonostante la mancanza di un retroterra culturale. Gli studenti di Gandhigram hanno la fortuna di vivere all’interno del campus dell’Università Rurale Gandhiana ed hanno numerose opportunità di partecipare alle attività universitarie come conferenze ed incontri importanti che coinvolgono persone di tutto il paese. Un altro aspetto positivo della ubicazione dell’ostello è la disponibilità di terra coltivabile di modo che gli studenti hanno avuto la possibilità di dedicare il tempo libero alle attività di coltivazione, irrigazione e lavorazione della terra. Quest’anno sono stati piantati 240 alberi di banane, 200 di limoni e 50 di mango, è stato creato un giardino ornamentale di fronte alla sala di preghiera ed alla tomba di Keitanji. Gli studenti crescono in una atmosfera sana, pulita e sicura. KOTTHUR Negli esami sostenuti durante l’anno, il 20% delle studentesse ha il primo posto nei rispettivi anni di appartenenza e il 40% ha totalizzato punteggi tra il secondo e quarto posto. Quest’anno gli studenti hanno eccelso anche nelle discipline extra-scolastiche quali football e kabadi, uno sport di squadra tradizionale, sia a livello distrettuale che statale. Essi hanno inoltre partecipato ad un concorso musicale e sei di loro hanno ottenuto dei premi. VALIVALAM Agli esami il 30% delle studentesse ha raggiunto il primo posto nei rispettivi anni di appartenenza e il 40% ha totalizzato punteggi tra il secondo e quarto posto. Quest’anno le studentesse hanno eccelso anche nelle discipline come disegno, sport e rangouli, cioè decorazioni artistiche effettuate nel pavimento, sia a livello distrettuale che statale. Vicino all’ostello le ragazze hanno creato un giardino di piante aromatiche per la cucina, si sono dedicate all’orticoltura ed alle attività di creazione di compostaggio per il riciclo dei rifiuti organici.Le studentesse e gli studenti di Valivalam e di Kothur sono stati coinvolti in varie attività di responsabilizzazione e solidarietà del LAFTI. 3 Quest’anno in Tamil Nadu, a causa delle mancate piogge monsoniche e del mancato rilascio delle acque del Cauvery da parte del Karnataka sono stati persi due raccolti e molte famiglie hanno sofferto per mancanza di lavoro e cibo. Gli studenti coordinati dai lavoratori del LAFTI di Kotthur hanno aiutato nella raccolta dei fondi e del riso da famiglie benestanti, da ufficiali governativi e dagli studenti ed insegnanti delle scuole vocazionali, nell’impacchettamento del riso in porzioni da 5 kg e nella distribuzione a 500 famiglie al di sotto della soglia di povertà. A questi programmi hanno preso parte anche gli studenti cantando canzoni educative e di protesta nei villaggi ed animando i giovani. Il mese di dicembre in tutta l’India è particolarmente ricco di cerimonie religiose e festival in tutte le case e nei templi. In Tamil Nadu la tradizione racconta della santa Andal che scrisse 30 canzoni devozionali, una per ogni giorno del mese in onore del dio Krishna. Ancora oggi le donne dei villaggi, nel loro camino all’alba verso il tempio cantano queste canzoni invitando le altre ad unirsi a loro. Le studentesse hanno partecipato intonando anche canti a favore dell’emancipazione delle donne. In occasione del compleanno di Gandhiji e del santo tamil Sri Ramalingam le studentesse hanno piantato alberi di cocco, mango e albero del pane in cinque villaggi. Esse hanno inoltre partecipato ai campi sulla sanità sostenuti dal governo per la prevenzione della cecità e della poliomelite. Le studentesse si sono unite alla penitenza devota e loro stesse hanno digiunato per una giornata in occasione dei 13 giorni di digiuno del leader del Movimento Gram Swaraj S. Jagannathan contro l’allevamento dei gamberetti. Le studentesse ringraziano calorosamente tutti i genitori italiani, gli amici ed i sostenitori per il supporto morale e il sostegno economico ricevuto. Krishnammal Jagannathan Gli studenti distribuiscono sementi di riso ai poveri L’OPERAZIONE FUTURO DI SPERANZA COSTRUISCE IL FUTURO DEI VILLAGGI I BAMBINI AIUTANO LE FAMIGLIE COLPITE DALLA SICCITA’ cile OVERSEAS E FUNDACIÓN SOLIDARIDAD GLI ARAZZI DELLA SOLIDARIETA’ DALLE BARACCOPOLI DI SANTIAGO ALLA FIERA NAZIONALE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE Nelle prossime settimane (dal 12 al 15 giugno 2003) si terrà a Modena, nell’area del Parco Novi Sad la Fiera Nazionale Tuttaunaltracosa, appuntamento annuale delle Botteghe del Mondo italiane. Con grande piacere proponiamo agli amici e ai lettori un caloroso invito a visitare la mostra Le arpilleras di Santiago ospitata nella manifestazione modenese. Esposte in un percorso informativo che dal 1994, dopo il primo allestimento nella Fiera di S.Giovanni a Spilamberto, Overseas mette a disposizione delle Botteghe del mondo che vogliono conoscere questo particolare artigianato-testimonianza, le arpilleras di Santiago danno voce alle donne arpilleriste delle poblaciones e raccontano, sui fili colorati che uniscono gli avanzi di stoffa, un altro modo di guardare l’economia e i suoi riflessi nella vita delle persone. La cooperazione di Overseas e Bottega d’Oltremare con Fundación Solidaridad di Santiago del Cile è fortemente legata alle visite in Italia effettuate dalla direttrice Winnie Lira che, insieme alla determinante collaborazione dei coniuigi cileni Inés Casassa e Andrés Garrido — allora residenti presso la nostra sede — hanno dato vita a una singolare esperienza di conoscenza e di sostegno all’attività dei Talleres Solidarios attraverso la diffusione delle arpilleras. Un piccolo contributo per le necessità più urgenti. inviato nei mesi scorsi da Overseas a Fundación Solidaridad, proveniente dalla generosità di alcuni sostenitori, ha creato l’occasione per scambiarsi reciprocamente il dono dell’amicizia e della stima. Queridos amigos, non potete immaginare la gioia al leggere il vostro nome visualizzato sullo schermo della posta elettronica. E’ proprio vero che la nostra amicizia e l’affetto rimangono inalterati nel tempo e quasi non c’è bisogno di parole per sentirli fortemente presenti… però che bello seguire il percorso dei ricordi che mi riportano alla mia camera nel primo piano nella vostra bellissima sede e la cucina e il buon vino e le lunghe chiacchierate. Solo da grandi amici come Voi, che non si dimenticano dei piccoli anche se sono “dall’altra parte del mondo”, poteva arrivare questo meraviglioso regalo del contributo per le arpilleriste, per le tante scatole di PROVIDA dei laboratori. Perchè 2.500 euro, per noi, non sono un “piccolo” contributo e arrvieranno a tante di loro. Mille volte grazie! Winnie Lira Santiago, 6 gennaio 2003 4 4 Winnie Lira, animatrice della Fundación Solidaridad, si dedica da più di vent’anni al riscatto delle famiglie che “vivono” nelle baraccopoli e nelle poblaciones (i sobborghi più disperati) di Santiago del Cile, è stata fra i grandi amici che hanno onorato con il loro soggiorno la nostra Sede. La presentiamo a coloro che non l’hanno incontrata proponendo un passaggio dell’intervento che tenne al Forum delle donne di Bologna 4 ottobre 1997 (pubblicato nel notiziario Overseas n. 6/97) “Quando mi sono messa a pensare su che cosa potevo dire in questo Forum che aggiungesse qualcosa al grandissimo sforzo che è la Tavola per Pace, ho deciso che la cosa migliore fosse visitare un gruppo di donne artigiane con cui lavoriamo. Prima di andare via dal Taller Solidario “Grand Avenida” del Comune di San Miguel, uno dei comuni più poveri di Santiago, ho chiesto su un oggetto che mi aveva incuriosito: una scatola di latte Nestlè con scritto sopra in grosse lettere rosse PROVIDA (Mi era sembrato strano perché Provida è la più grande compagnia privata di previdenza in Cile). Quando ho chiesto tutte le donne si sono messe a ridere. “Quel nome lo abbiamo messo per scherzo”… dicono maliziose. Nella scatola di PROVIDA ognuna mette il suo contributo per comprare materiali per le spese generali, secondo quello che guadagnano per lavoro venduto. Da quella scatola prendono i soldi per l’acquisto di materiale per pagare la quota municipale, per comprare forbici, aghi, ecc. E mi fanno vedere che tutte hanno un piccolo libretto ove ognuna scrive quanti soldi mette nella scatola. Prima di prendere dei soldi da PROVIDA tutte devono fare la somma di quello che hanno messo dentro, com’è segnato nei loro libretti. Questa cifra deve essere uguale ai soldi dentro la scatola PROVIDA. Trasparenza completa (A questo punto sto pensando di invitare il Visita alla nuova sede della Fundación Solidaridad (novembre 2000) al centro Winnie Lira, primo a sinistra Danilo Sarzana e ultima a destra Inés Casassa. cile PER LE DONNE ARPILLERISTE DI SANTIAGO Ministro delle Finanze. Quando tutti i giorni i giornali sono pieni di informazioni su come diventa sempre più grande il problema della corruzione nei settori più alti della società cilena, anche la scatola di latte Nestlè e i loro piccoli libretti, in mano a donne oneste, meriterebbero un posto sul giornale). Dato che non sono ancora riuscita ad arrivare fino alla stampa, ho chiesto la scatola in prestito e l’ho portata con me per farvela vedere. Finalmente sono andata via che erano già le otto di sera. Era buio, ma io non avevo paura e non ero più stanca. Il cane del prete fece un po’ di strada con me. Le persone che sono rimaste fuori da questo mondo di documenti, di cifre macroeconomiche perfette di conferenze in grandi alberghi a carico dei guru del mercato e della concorrenza, loro, quelli che appartengono al mondo dei poveri, stanno costruendo un piccolo mondo con una razionalità economica completamente diversa. Queste donne, LORO STESSE, vincendo il loro isolamento, arricchendo fra loro il loro linguaggio, la loro socialità, ricevendo un reddito degno per il loro lavoro, sono riuscite a riacquistare il rispetto per se stesse, i figli le vedono ridere e raccontare cose del mondo fuori della casa, sono riuscite ad aprire un piccolo varco nel circolo vizioso della povertà. Lo so che esperienze di questo tipo esistono in tutti i paesi poveri. In Aprile, con occasione della Conferenza sul Commercio Equo in India, abbiamo saputo di parecchie. Perché non fare più globali queste esperienze? Questo fenomeno è un fatto e non si torna più indietro. Perché solo i MacDonald si spargono per il mondo, le Pizze Hut, l’informatica e Benetton? Perché non pensare alla globalizzazione delle nostre esperienze? Dobbiamo fare l’impossibile per arrivare a un altro tipo di globalizzazione, quello delle idee, di un’etica, di una cultura di solidarietà”. le arpilleras I prodotti artigianali più caratteristici commercializzati dalla Fundación sono le arpilleras, applicazioni di stoffa cucite sopra vecchi sacchi per la farina. Le prime arpilleras hanno avuto origine durante la durissima dittatura militare negli anni settanta: rappresentavano scene di repressione e violenza, manifestazioni di protesta per la violazione dei diritti umani, il dolore universale delle donne madri, mogli e sorelle nell’incessante ricerca dei congiunti scomparsi. Oggi le scene rappresentate riflettono problematiche della vita quotidiana delle fasce di popolazione più emarginate di Santiago: l’ottenimento dell’acqua e della corrente elettrica, il bucato, la scuola, i giochi dei bambini, l’orto, il consultorio, la mensa comunitaria… La tecnica dell’arpillera si è diffusa in tanti altri prodotti artigianali in stoffa e continua a portare oltre il proprio orizzonte l’alto valore umano della solidarietà e della creatività delle donne dei quartieri poveri di Santiago. 5 Fundación Solidaridad è un’organizzazione senza fini di lucro che appoggia la creazione e lo sviluppo di laboratori artigianali gestiti da persone e da gruppi che per diverse ragioni vivono in una situazione di emarginazione e povertà. In tutte le occasioni – fra le quali la partecipazione ai Forum internazionali dell’IFAT (International Federation Alternative Traid) Winnie Lira, la direttrice della Fundación Solidaridad - non perde occasione per evidenziare la mistificazione dell’immagine patinata del Cile ufficiale -tigre del Sudamericafondata solo sugli indicatori della crescita economica completamente disgiunti dai costi sociali che questa ha comportato (oltre un milione di mas pobres tra i quattro milioni di poveri su dodici milioni di abitanti). Fedele alla propria mission di dedicarsi al servizio dei mas pobres la Fundación Solidaridad, con il contributo di alcuni partner, tra i quali anche Overseas, ha avviato nell’anno 2000 un nuovo percorso che al presente ha raggiunto significativi risultati: - l’apertura di un nuovo punto vendita a Santiago in un’area dedicata ad espositori di artigianato di qualità - il trasferimento dalla sede storica nel cuore della vecchia Santiago alla nuova più ampia e funzionale situata nel barrio Brasil dove sono stati ricavati con un eccellente recupero architettonico spazi adeguati per il punto vendita, i servizi di design, raccolta, deposito e spedizione, l’amministrazione e la direzione, locali per riunioni e attività di addestramento e formazione - un catalogo dedicato ai sussidi didattici creato per la partecipazione alle gare per l’assegnazione dei sussidi alle scuole materne municipali (giochi per la pace) DAR TRABAJO ES MEJOR APOYO Y EL MÁS DIGNIFICANTE Le arpilleras in mostra a cura della Bottega La Siembra di Crema 5 educazione alla mondialita’ TERZO INCONTRO DEL CORSO SATYAGRAHA 2003 L’ECONOMIA GANDHIANA ILLUSTRATA DAL PROF. ROBERTO BURLANDO GRAM SWARAJ Azioni quotidiane per attori-autori di una nuova economia Prof. Roberto Burlando dell’Università di Torino 22 febbraio 2003 Il Prof. Roberto Burlando, membro del Comitato Etico di Banca Etica, ha sviluppato il tema già introdotto lo scorso anno di un modo nuovo di pensare l’economia, l’economia gandhiana, che ha le sue radici nella tradizione dello yoga ed in quella cristiana. Burlando ha esordito affermando che c’è un’assonanza tra questa e l’economia solidale del Sud America. Il Prof. Burlando ha riassunto la filosofia dello yoga in tutte le sue parti affermando che le religioni sono dei percorsi utili che vanno nella medesima direzione, ma che vanno completati con l’esperienza personale. Ha poi introdotto l’economia gandhiana distinguendola dall’economia classica; in questa la cultura ed i rapporti sono condizionati dall’economia. Nell’approccio gandhiano è la cultura che determina l’economia. Cultura intesa come insieme di relazioni, come rapporti di amore che producono reciprocità. Ad esempio il capitale sociale è una rete di relazioni che rappresenta lo stato di fiducia che c’è all’interno di una comunità. Cresce con l’uso, anziché consumarsi. E’ un bene pubblico, che dà vantaggi a tutti, che lo produca o meno. C’è una ricchezza relazionale da valorizzare. Nell’economia industriale se si aumenta il consumo di beni aumenta anche lo standard di vita. Questo è l’unico parametro utilizzato. Nell’economia gandhiana i beni materiali sono solo il substrato materiale su cui vanno innestate le relazioni ed il bisogno di aver cura e amore verso gli altri. Armonia con sé stessi, con l’ambiente e con gli altri. La carenza di cure e di attenzione si compensa consumando di più: aumenta l’insicurezza, aumenta la sfiducia, aumenta il consumo. L’economia classica si è fondata su di un clamoroso fraintendimento: “se ognuno persegue il proprio interesse si ottiene l’interesse di tutti”. Questo è falso. Alla base dell’azione umana non c’è solo egoismo e competitività. Le condizioni di “concorrenza perfetta” esistono solo sulla carta. Nell’economia a base etica invece l’interesse più alto è quello di tutti. 6 I principi guida dell’economia gandhiana possono essere così riassunti: non-possesso: puntare al minimo di sussistenza (oltre un certo livello il consumo sostituisce qualcosa dentro di noi); swadeschi: è il dovere spirituale, il dovere di aderire al profondo del nostro cuore; non-sfruttamento: è l’opposto della logica di sfruttamento che domina l’economia tradizionale: finanziarizzazione dell’economia, speculazioni, falso in bilancio, mercati senza regole; uguaglianza: significa redistribuzione della ricchezza nella logica del giubileo; amministrazione fiduciaria: è l’amministrazione che deve rendere conto delle proprie azioni, che amministra per il benessere di tutti; lavoro per il pane: lavoro prestato, secondo le proprie capacità, per la collettività. Il Prof. Burlando ha affermato che l’economia gandhiana sviluppa i valori d’uso (autoconsumo), è critica verso i valori di scambio mentre è decisamente contraria ai valori di minaccia, che hanno come unico scopo il dominio. Ha poi concluso accennando alle politiche economiche che possono iniziare un cammino diverso. Le alternative ci sono, ad esempio, tassare pesantemente la pubblicità, che induce la cultura dello spreco. (dagli appunti di Vittorio Merlini) un mondo diverso e’ in costruzione...anche con noi! Il corso di formazione per volontari della solidarietà Un mondo diverso è in costruzione...anche con noi! ha ultimato, con la lezione del 12 aprile 2003 (Overseas: proposte e progetti) la prima parte del programma, intitolata: Conoscere il mondo per cambiarlo. Nella stessa data ha preso avvio la seconda parte del corso che intende rispondere all’interrogativo: Noi cosa possiamo fare? che prevede diverse azioni: 1.formazione pratica attraverso stage e affiancamento (aprile-maggio) 2.tirocinio “sul campo” (viaggio, campo di lavoro all’estero o in sede) 3.progettazione di un’attività continuativa di volontariato personalizzata. In questa seconda fase si intende raggiungere l’obiettivo di fare incontrare il bisogno della nostra Organizzazione di avere volontari attivi nei diversi progetti con i bisogni di tante persone di fare qualcosa di concreto per rendere il mondo più giusto. E’ una sfida da cogliere per il bene di tutti. Questa fase si concretizzerà in quattro incontri, sempre al sabato pomeriggio, dalle 15.00 alle 19.00 in queste date: 10 maggio, 24 maggio, 7 giugno e 21 giugno. Sono previsti viaggi in Brasile ed in India. da leggere con i tuoi figli STELLE MARINE Una tempesta terribile si abbatté sul mare gettando sulla spiaggia migliaia di stelle marine. Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo. Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza le piccole stelle di mare. Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente. All’improvviso, il bambino lasciò la mano del papà e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le piccole mani tre piccole stelle del mare e le gettò in acqua. Dalla balaustra un uomo chiamò: “Ma che fai, ragazzino?” “Ributto in mare le stelle marine, altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia” rispose il bambino senza fermarsi. “Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!” gridò l’uomo. “Non puoi cambiare le cose!”. Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: “Ho cambiato le cose per questa qui”. L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò e cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in acqua. Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell’acqua. Qualche minuto dopo erano cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle marine nell’acqua. Così furono salvate tutte. Per cambiare il mondo basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare. ATTIVITA’ NELLE SCUOLE Nell’anno scolastico che volge al termine 91 classi di varie scuole modenesi si sono avvalse dell’apporto del progetto “Sottosopra sostenibilità e diritti umani: via della pace” promosso dalle associazioni Overseas, Modena Terzo Mondo e Mani Tese, dalla Bottega d‘Oltremare e dal nodo di Modena della Rete di Lilliput. L’idea di predisporre un piano di azione per le scuole è scaturita dalla conoscenza reciproca dei soggetti promotori che hanno condiviso obiettivi e risorse e promosso la costituzione di un gruppo di operatori a ciò dedicato. I percorsi didattici sono stati preparati accuratamente, portando nelle classi una ricca documentazione e stimolanti testimonianze. L’attività è stata molto apprezzata dagli insegnanti e dagli studenti, incoraggiando così il gruppo a riproporsi ancora più motivato e preparato per il prossimo anno scolastico. Presso la sede di Overseas è disponibile un’ampia biblioteca con sussidi audiovisivi e didattici, materiali informativi e mostre. E’ possibile inoltre utilizzare la sede anche per iniziative residenziali, quali corsi, seminari, conferenze e cene di solidarietà. ASSEMBLEA OVERSEAS Si è svolta presso la Sede il 6 aprile 2003 (e non il 22 marzo come comunicato in un primo tempo anche sul Notiziario) l’Assemblea ordinaria dei Soci dell’Organizzazione Overseas. Il lusinghiero apprezzamento espresso dai Soci nei confronti dell’attivitá svolta nel passato triennio e l’approvazione del programma proposto per il 2003, costituiranno il costante riferimento per il compito del Comitato Esecutivo eletto nel corso dell’Assemblea per il prossimo triennio. L’Assemblea ha ampiamente confermato i consiglieri precedenti eleggendo i soci: Mauro Baschieri, Mario Cavani, Deanna Gozzoli, Giorgio Monari, Giuseppe Natalini, Fausto Prandini e Annamaria Veresani. Il Comitato Esecutivo ha eletto Segretario Generale il socio Mauro Baschieri e ha confermato l’incarico del coordinamento operativo alla socia Giuseppina Caselli. Un particolare ringraziamento al socio Oscar Malaguti che, a seguito di maggior impegni di lavoro non ha potuto confermare la disponibilità di consigliere, ai Sindaci Revisori dei Conti, a tutti i soci, volontari e collaboratori che, nei vari settori operativi, hanno contribuito con passione e competenza al felice esito delle molteplici iniziative realizzate. 7 VITA ASSOCIATIVA I bIMBI CRESCONO: COSTRUISCI CON NOI IL LORO FUTURO! servono ancora 700 mattoni da 100 euro sottoscrivi anche tu uno o più mattoni! 1.000 euro PER I VOSTRI VERSAMENTI UTILIZZATE: COME AIUTARE conto corrente postale n° 11158417 Banca Popolare Etica n.29 ABI 12100 CAB 5018 Banca Popolare Emilia R. n.2465 ABI 5387 CAB 67061 INDICANDO LA DESTINAZIONE: INDIA.OPERAZIONE FUTURO DI Autoriz. del Tribunale di Modena n. 730 del 13/9/1983. Tassa pagata stampe periodiche L. 662/96 art. 2 Comma 20 Lettera C Autorizzazione Ente Poste di Modena. Non contiene pubblicità. Resp. legale: Marinella Correggia Direzione, Redazione a cura del Comitato Esecutivo. Gli articoli pubblicati esprimono l’opinione dei loro autori e non necessariamente quellla dell’Organizzazione Overseas Stampa: GRAFICHE IL PUNTO Via Isonzo 6/b 41057 Spilamberto M0 tel 059/ 781253 SPERANZA N…. INDIA. LAFTI.ADOTTA UNA FAMIGLIA BRASILE. ASILO BRASILE. SCUOLA PROFESSIONALE ERITREA. COOPERATIVE A TOCOMBIE ALBANIA. MICROCREDITO EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO PALESTINA. AIN ARIK ALTRO (specificare.............................) OVERSEAS Notiziario dell’ Organizzazione Overseas per lo sviluppo globale di comunità in Paesi extraeuropei Via per Castelnuovo Rangone, 1190 41057 Spilamberto (MO) tel 059/ 784464 fax 059/ 785425 e-mail overseas @ orion.it www.overseas1971.org Bimestrale. Anno XXXII, n. 2 marzo-aprile 2003 Overseas sostiene la finanza etica partecipando fin dalle fasi iniziali alla Banca Popolare Etica, della quale è socio fondatore. A seguito della attivazione dei servizi, Overseas invita i soci e i benefattori a utilizzare il conto corrente aperto presso la Banca Popolare Etica per il versamento dei contributi e delle donazioni. C/c n. 29 CAB 12100 ABI 5018 Banca Popolare Etica Sede di Padova Piazzetta Forzatè, 2 - 35137 Padova tel. 049/8771166