OVERSEAS
Notiziario
dell’Organizzazione Overseas
per lo sviluppo globale di comunità
in Paesi extraeuropei
Sede dell’Associazione e del periodico
Via Castelnuovo Rangone 1190
41057 Spilamberto (MO)
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Anno XXXII, n. 2 marzo-aprile 2003
OSARE LA SPERANZA !
“Sacro è ogni albero a Dio poiché congiunge
la terra con il cielo, segnando il mutar delle
stagioni nel volger degli astri“.
Così Lanza Del Vasto parlava della natura che
lega l’uomo nella comunione con Dio. Perciò
siamo convinti che mettere a dimora un albero
sia oggi un gesto di speranza e aggiungiamo un
altro adagio del saggio secondo il quale a volte la
speranza non è che la disperazione che trova la
strada della preghiera.
Piantare un albero è un gesto molto importante
anche per la riflessione che ci induce osservare
questa azione: occorre scavare un buco quindi
lavorare sodo guardando in basso (dentro di noi)
poi si pone a dimora la piantina e si ricoprono le
radici con il terreno (guardare attorno a noi e
riscoprire le ragioni del nostro agire) infine si
annaffia e si guarda la sommità delle cime che si
protendono verso il cielo (dare futuro alle nostre
speranze ed innalzare una preghiera a Dio).
Mettere a dimora un albero quindi è piantare
speranza per il futuro, innalzare una preghiera a
Dio nostro creatore: mettere a dimora una
preghiera.
Di fronte ai drammi del mondo di oggi,
dobbiamo avere il coraggio di osare la speranza,
convinti che il tempo appartiene agli uomini di
buona volontà. I nostri passi saranno seguiti da
altri passi, le nostre sconfitte un giorno forse
saranno la pietra che qualcun altro userà per
costruire una nuova casa.
Mesi fa da queste pagine invitavamo tutti gli
uomini di buona volontà a non rimanere in silenzio
di fronte ai tamburi di guerra, ad innalzare la
propria voce senza temere di esporsi per dichiarare
le ragioni della pace. Le idee hanno bisogno di
voci e di gambe e di fronte alle ingiustizie il peggior
rumore per la nostra anima è il silenzio, che è
come il silenzio che precede lo scoppio di una
bomba in guerra. Esiste il tempo delle ragioni ed
il tempo delle soluzioni. Noi spendiamo il 90 %
del tempo per trovare le ragioni e solo il 10 % per
trovare le soluzioni mentre l’uomo di pace
antepone le soluzioni alle ragioni ed è disposto a
pagare di persona affinché le soluzioni siano
condivise.
Nel recente conflitto in Iraq a fronte di quanti
chiedevano più tempo per dare spazio alle
trattative per trovare possibili soluzioni politiche
ai problemi la risposta più ricorrente era che non
si poteva concedere altro tempo e che pertanto
non si poteva che dichiarare la guerra per
mancanza di tempo. Il grande conflitto fra
Palestinesi ed Israeliani non potrà trovare fine se
continueranno a prevalere le ragioni sulle soluzioni;
occorre partire dalle possibili soluzioni e su quelle
costruire un processo di pace.
Il Vangelo ci propone l’insegnamento di Gesù
di spezzare il pane con il nostro prossimo, cioè
condividere l’essenziale con i fratelli affinché tutta
la vita sia condivisione. Forse il bene più prezioso
ed essenziale è il tempo e un grande gesto di carità
consiste proprio nello spezzare il proprio tempo
con gli altri.
Un bellissimo proverbio della tradizione ebraica
dice che anche quando tutto sembra perduto,
rimane comunque il domani e ci sprona a fare
della speranza la nostra quotidianità: di fronte a
tutti i nostri problemi e difficoltà, abbiamo
comunque il domani, per noi, per i nostri figli per
l’umanità.
Le ragioni di un uomo di pace non stanno solo
nelle proprie idee e certezze ma anche e soprattutto
nei suoi dubbi: i dubbi dell’agire quotidiano in un
mondo che cambia. Esitare spesso è segno di
saggezza. “Ci sedemmo dalla parte del torto
perché tutti gli altri posti erano occupati” (Bertolt
Brecht). Somalia, Bosnia, Afganistan, ora Iraq:
partiranno altre truppe a mantenere la pace, per
ricostruire quanto altri hanno distrutto. Noi vogliamo
dire in modo chiaro e deciso che al posto di
distruggere per ricostruire proponiamo di
condividere per abbellire, al posto di lottare per
crescere economicamente noi proponiamo di
cooperare per crescere umanamente. “Fatti non
foste a viver come bruti ma per seguir virtute e
conoscenza”.
Oggi uscirò di casa ed abbraccerò un albero.
ALL’INTERNO
2 BRASILE:
IL PRIMO
GIORNO DI
SCUOLA
PROGETTO
AGUA
LIMPA
3 INDIA:
RAPPORTO
DAGLI
OSTELLI
4 CILE:
OVERSEAS E
FUNDACIÓN
SOLIDARIDAD
6 ECONOMIA
GANDHIANA
7 STELLE
MARINE
8 COME AIUTARE
Fausto Prandini
Volontari di Overseas piantano la siepe nel campo della sede
BRASILE
IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA
PROGETTO AGUA LIMPA
“Ciao a tutti”: da qualche settimana cominciano
così le frequenti corrispondenze di Matteo Morandi
da Senhor do Bonfim che, grazie alla rapidità del
mezzo telematico, hanno permesso a tanti di
condividere da vicino la sua coinvolgente
esperienza. Ecco come ci ha resi partecipi del
primo giorno di scuola.
I nostri tre volontari a Senhor do Bonfim, Matteo
Morandi, Maria Mastropietro e Paolo Prandini, nel
loro periodo di servizio in Brasile, come loro stessi
ci hanno riferito, hanno veramente mosso le acque.
Tra le varie attività di supporto alla Fundação Sao
Francisco hanno concentrato la loro attenzione sul
problema delle infezioni intestinali che colpisce
oltre il 90% della popolazione della zona.
Le cause sono sicuramente da addebitare alle
scarse condizioni igieniche in particolare alla
mancanza di acqua potabile.
E’ nato così il Progetto Agua Limpa per la
prevenzione, la diagnosi e la cura delle parassitosi
intestinali. I quartieri interessati sono quelli di
Mutirao e di Promorar, vicini alla scuola Francesco
Galli. Il progetto prevede la fornitura di un filtro per
l’acqua alle famiglie più povere, controlli sanitari
di sangue e feci ai bambini della scuola e ai loro
familiari, fornitura di medicinali adeguati per la cura
delle infezioni. Per la prevenzione il progetto
prevede la costruzione di bagni e di fosse
biologiche nelle case sprovviste.
Il Progetto è stato prontamente avviato grazie
anche alla sollecita risposta all’appello inoltrato
dagli stessi volontari e registra la consegna dei
primi 250 filtri e la costruzione di alcuni bagni.La
consegna dei filtri è stata accompagnata da azioni
divulgative, insieme al personale sanitario della
municipalità, per sensibilizzare le famiglie
all’importanza dell’acqua e per istruire sui metodi
per non sprecarla e purificarla.
Un filtro costa 8 euro e con altrettanti si può
curare un bambino malato.
Per i versamenti specificare: Brasile Controllo
Infezioni.
Sehnor do Bonfim, 24 febbraio 2003
EDUCAZIONE E
SALUTE SONO
LE PRIORITA’ DI
OVERSEAS A
SENHOR DO
BONFIM
Stamattina è iniziata la scuola... e il primo giorno di
scuola è uguale in tutto il mondo anche a 10 mila
chilometri di distanza. C´erano circa 150 meninos per
l´asilo e le prime classi elementari, i più piccoli, ed oggi
pomeriggio altrettanti, per le classi più avanzate. Il Brasile
è uno dei pochi Paesi al mondo dove bimbi biondissimi,
possono avere tranquillamente tratti orientali, gli occhi
azzurri e la pelle mulatta se non addirittura più scura.
Qui le etnie si mescolano in una commistione di colori,
di tratti somatici e di culture e tutto è profondamente
unito da tre miracolosi cementanti: la musica (e il ballo),
il calcio e la religione.
E il primo giorno è uguale in tutto il mondo... anche
qui ci sono i più piccoli che esplodono in pianti disperati
prima di entrare in classe, in quel senso di stupore e
paura di fronte all´”abbandono” momentaneo dei
genitori...
Oggi ho conosciuto tanti piccoli monelli, quelli che
hanno più problemi (di qualsiasi genere, ma per lo più
familiare) rimangono l´intero giorno ed è più facile fare
conoscenza con loro anche perché non esistono
imbarazzi, sono loro a cercarti, a chiederti come ti
chiami e se sei italiano.
La scuola è importante per imparare a leggere, a
scrivere, a far di conto ma è altrettanto importante per
dare a questi bimbi una speranza, un ambiente dove
crescere serenamente e dove riuscire, perché anche a
sognare.
Matteo Morandi
I muri portanti della scuola professionale sono ultimati: ora si lavora al tetto
scuole amiche
Tutto è cominciato dall’iniziativa di un genitore,
che aveva avuto notizia della nostra scuola a Senhor
do Bonfim e dei bambini adottati a distanza da
famiglie italiane e dalla disponibilità di un gruppo di
volontarie che erano state a Sehnor do Bonfim negli
anni passati e che quindi potevano offrire una
testimonianza diretta (Mila Romagnoli e Loriana
Gherardi affiancate da Chiara Marchetti).
Seguendo le avventure di un viaggio immaginario,
i bambini della III elementare di Saliceto Panaro
(Modena) hanno ricevuto molteplici informazioni
sull’ambiente naturale, sulla storia, sull’alimentazione
e sulle abitudini di vita del Brasile; giochi e attività
interattive hanno messo a confronto la giornata vissuta
da un bambino modenese e da un bambino brasiliano
e i diversi tipi di alimentazione. Uno dei sette incontri
è stato dedicato alla musica e alla copeira, la danzalotta degli schiavi africani deportati.
Il viaggio si concluderà, con la presenza dei
genitori, a Spilamberto presso la nostra sede (nel
pomeriggio del 24 maggio) con la proposta di valutare
la possibilità di mantenere i contatti duraturi tra le
scuole sotto forma di gemellaggio.
2
INDIA
RAPPORTO ANNUALE DAGLI OSTELLI
Sono 55 le studentesse e gli studenti dell’ostello
di Gandhigram, 40 gli studenti dell’ostello di
Kotthur, 100 le studentesse dell’ostello di
Valivalam.
GANDHIGRAM
Negli esami sostenuti durante l’anno, le
studentesse hanno raggiunto buoni risultati. In
particolare due studenti, Manikandan e Sindabas,
hanno ottenuto il primo posto con l’80% di 500
punti. Questi due ragazzi sono orfani, ma grazie
all’aiuto dei loro genitori italiani ed alle cure dei
lavoratori dell’ostello hanno potuto esprimere le
loro capacità negli studi, nonostante la mancanza
di un retroterra culturale.
Gli studenti di Gandhigram hanno la fortuna di
vivere all’interno del campus dell’Università Rurale
Gandhiana ed hanno numerose opportunità di
partecipare alle attività universitarie come
conferenze ed incontri importanti che coinvolgono
persone di tutto il paese.
Un altro aspetto positivo della ubicazione
dell’ostello è la disponibilità di terra coltivabile di
modo che gli studenti hanno avuto la possibilità
di dedicare il tempo libero alle attività di
coltivazione, irrigazione e lavorazione della terra.
Quest’anno sono stati piantati 240 alberi di
banane, 200 di limoni e 50 di mango, è stato creato
un giardino ornamentale di fronte alla sala di
preghiera ed alla tomba di Keitanji.
Gli studenti crescono in una atmosfera sana, pulita
e sicura.
KOTTHUR
Negli esami sostenuti durante l’anno, il 20% delle
studentesse ha il primo posto nei rispettivi anni
di appartenenza e il 40% ha totalizzato punteggi
tra il secondo e quarto posto.
Quest’anno gli studenti hanno eccelso anche nelle
discipline extra-scolastiche quali football e kabadi,
uno sport di squadra tradizionale, sia a livello
distrettuale che statale. Essi hanno inoltre
partecipato ad un concorso musicale e sei di loro
hanno ottenuto dei premi.
VALIVALAM
Agli esami il 30% delle studentesse ha raggiunto
il primo posto nei rispettivi anni di appartenenza e
il 40% ha totalizzato punteggi tra il secondo e
quarto posto.
Quest’anno le studentesse hanno eccelso anche
nelle discipline come disegno, sport e rangouli,
cioè decorazioni artistiche effettuate nel
pavimento, sia a livello distrettuale che statale.
Vicino all’ostello le ragazze hanno creato un
giardino di piante aromatiche per la cucina, si sono
dedicate all’orticoltura ed alle attività di creazione
di compostaggio per il riciclo dei rifiuti organici.Le
studentesse e gli studenti di Valivalam e di Kothur
sono stati coinvolti in varie attività di
responsabilizzazione e solidarietà del LAFTI.
3
Quest’anno in Tamil Nadu, a causa delle mancate
piogge monsoniche e del mancato rilascio delle
acque del Cauvery da parte del Karnataka sono
stati persi due raccolti e molte famiglie hanno
sofferto per mancanza di lavoro e cibo.
Gli studenti coordinati dai lavoratori del LAFTI di
Kotthur hanno aiutato nella raccolta dei fondi e
del riso da famiglie benestanti, da ufficiali
governativi e dagli studenti ed insegnanti delle
scuole vocazionali, nell’impacchettamento del riso
in porzioni da 5 kg e nella distribuzione a 500
famiglie al di sotto della soglia di povertà.
A questi programmi hanno preso parte anche gli
studenti cantando canzoni educative e di protesta
nei villaggi ed animando i giovani.
Il mese di dicembre in tutta l’India è particolarmente
ricco di cerimonie religiose e festival in tutte le
case e nei templi. In Tamil Nadu la tradizione
racconta della santa Andal che scrisse 30 canzoni
devozionali, una per ogni giorno del mese in onore
del dio Krishna. Ancora oggi le donne dei villaggi,
nel loro camino all’alba verso il tempio cantano
queste canzoni invitando le altre ad unirsi a loro.
Le studentesse hanno partecipato intonando anche
canti a favore dell’emancipazione delle donne.
In occasione del compleanno di Gandhiji e del
santo tamil Sri Ramalingam le studentesse hanno
piantato alberi di cocco, mango e albero del pane
in cinque villaggi.
Esse hanno inoltre partecipato ai campi sulla sanità
sostenuti dal governo per la prevenzione della cecità
e della poliomelite.
Le studentesse si sono unite alla penitenza devota
e loro stesse hanno digiunato per una giornata in
occasione dei 13 giorni di digiuno del leader del
Movimento Gram Swaraj S. Jagannathan contro
l’allevamento dei gamberetti.
Le studentesse ringraziano calorosamente tutti i
genitori italiani, gli amici ed i sostenitori per il
supporto morale e il sostegno economico ricevuto.
Krishnammal Jagannathan
Gli studenti distribuiscono sementi di riso ai poveri
L’OPERAZIONE
FUTURO DI
SPERANZA
COSTRUISCE IL
FUTURO DEI
VILLAGGI
I BAMBINI
AIUTANO LE
FAMIGLIE
COLPITE DALLA
SICCITA’
cile
OVERSEAS E FUNDACIÓN SOLIDARIDAD
GLI ARAZZI
DELLA
SOLIDARIETA’
DALLE
BARACCOPOLI
DI SANTIAGO
ALLA FIERA
NAZIONALE
DEL
COMMERCIO
EQUO E
SOLIDALE
Nelle prossime settimane (dal 12 al 15 giugno
2003) si terrà a Modena, nell’area del Parco
Novi Sad la Fiera Nazionale Tuttaunaltracosa,
appuntamento annuale delle Botteghe del
Mondo italiane.
Con grande piacere proponiamo agli amici e ai
lettori un caloroso invito a visitare la mostra Le
arpilleras di Santiago ospitata nella
manifestazione modenese. Esposte in un percorso
informativo che dal 1994, dopo il primo allestimento
nella Fiera di S.Giovanni a Spilamberto, Overseas
mette a disposizione delle Botteghe del mondo
che vogliono conoscere questo particolare
artigianato-testimonianza, le arpilleras di Santiago
danno voce alle donne arpilleriste delle
poblaciones e raccontano, sui fili colorati che
uniscono gli avanzi di stoffa, un altro modo di
guardare l’economia e i suoi riflessi nella vita delle
persone.
La cooperazione di Overseas e Bottega
d’Oltremare con Fundación Solidaridad di Santiago
del Cile è fortemente legata alle visite in Italia effettuate
dalla direttrice Winnie Lira che, insieme alla
determinante collaborazione dei coniuigi cileni Inés
Casassa e Andrés Garrido — allora residenti presso
la nostra sede — hanno dato vita a una singolare
esperienza di conoscenza e di sostegno all’attività
dei Talleres Solidarios attraverso la diffusione delle
arpilleras.
Un piccolo contributo per le necessità più urgenti.
inviato nei mesi scorsi da Overseas a Fundación
Solidaridad, proveniente dalla generosità di alcuni
sostenitori, ha creato l’occasione per scambiarsi
reciprocamente il dono dell’amicizia e della stima.
Queridos amigos,
non potete immaginare la gioia al leggere
il vostro nome visualizzato sullo schermo
della posta elettronica.
E’ proprio vero che la nostra amicizia e
l’affetto rimangono inalterati nel tempo e
quasi non c’è bisogno di parole per sentirli
fortemente presenti… però che bello
seguire il percorso dei ricordi che mi
riportano alla mia camera nel primo piano
nella vostra bellissima sede e la cucina e
il buon vino e le lunghe chiacchierate.
Solo da grandi amici come Voi, che non
si dimenticano dei piccoli anche se sono
“dall’altra parte del mondo”, poteva arrivare
questo meraviglioso regalo del contributo
per le arpilleriste, per le tante scatole di
PROVIDA dei laboratori. Perchè 2.500
euro, per noi, non sono un “piccolo”
contributo e arrvieranno a tante di loro. Mille
volte grazie!
Winnie Lira
Santiago, 6 gennaio 2003
4 4
Winnie Lira, animatrice della Fundación
Solidaridad, si dedica da più di vent’anni al riscatto
delle famiglie che “vivono” nelle baraccopoli e nelle
poblaciones (i sobborghi più disperati) di Santiago
del Cile, è stata fra i grandi amici che hanno onorato
con il loro soggiorno la nostra Sede. La presentiamo
a coloro che non l’hanno incontrata proponendo un
passaggio dell’intervento che tenne al Forum delle
donne di Bologna 4 ottobre 1997 (pubblicato nel
notiziario Overseas n. 6/97)
“Quando mi sono messa a pensare su che cosa
potevo dire in questo Forum che aggiungesse
qualcosa al grandissimo sforzo che è la Tavola per
Pace, ho deciso che la cosa migliore fosse visitare
un gruppo di donne artigiane con cui lavoriamo.
Prima di andare via dal Taller Solidario “Grand
Avenida” del Comune di San Miguel, uno dei comuni
più poveri di Santiago, ho chiesto su un oggetto che
mi aveva incuriosito: una scatola di latte Nestlè con
scritto sopra in grosse lettere rosse PROVIDA (Mi
era sembrato strano perché Provida è la più grande
compagnia privata di previdenza in Cile). Quando ho
chiesto tutte le donne si sono messe a ridere. “Quel
nome lo abbiamo messo per scherzo”… dicono
maliziose. Nella scatola di PROVIDA ognuna mette
il suo contributo per comprare materiali per le spese
generali, secondo quello che guadagnano per lavoro
venduto. Da quella scatola prendono i soldi per
l’acquisto di materiale per pagare la quota municipale,
per comprare forbici, aghi, ecc. E mi fanno vedere
che tutte hanno un piccolo libretto ove ognuna scrive
quanti soldi mette nella scatola. Prima di prendere
dei soldi da PROVIDA tutte devono fare la somma
di quello che hanno messo dentro, com’è segnato
nei loro libretti. Questa cifra deve essere uguale ai
soldi dentro la scatola PROVIDA. Trasparenza
completa (A questo punto sto pensando di invitare il
Visita alla nuova sede della Fundación Solidaridad
(novembre 2000) al centro Winnie Lira, primo a sinistra
Danilo Sarzana e ultima a destra Inés Casassa.
cile
PER LE DONNE ARPILLERISTE DI SANTIAGO
Ministro delle Finanze. Quando tutti i giorni i giornali
sono pieni di informazioni su come diventa sempre
più grande il problema della corruzione nei settori
più alti della società cilena, anche la scatola di latte
Nestlè e i loro piccoli libretti, in mano a donne oneste,
meriterebbero un posto sul giornale). Dato che non
sono ancora riuscita ad arrivare fino alla stampa, ho
chiesto la scatola in prestito e l’ho portata con me
per farvela vedere.
Finalmente sono andata via che erano già le otto
di sera. Era buio, ma io non avevo paura e non ero
più stanca. Il cane del prete fece un po’ di strada con
me. Le persone che sono rimaste fuori da questo
mondo di documenti, di cifre macroeconomiche
perfette di conferenze in grandi alberghi a carico dei
guru del mercato e della concorrenza, loro, quelli che
appartengono al mondo dei poveri, stanno costruendo
un piccolo mondo con una razionalità economica
completamente diversa. Queste donne, LORO
STESSE, vincendo il loro isolamento, arricchendo
fra loro il loro linguaggio, la loro socialità, ricevendo
un reddito degno per il loro lavoro, sono riuscite a
riacquistare il rispetto per se stesse, i figli le vedono
ridere e raccontare cose del mondo fuori della casa,
sono riuscite ad aprire un piccolo varco nel circolo
vizioso della povertà.
Lo so che esperienze di questo tipo esistono in
tutti i paesi poveri. In Aprile, con occasione della
Conferenza sul Commercio Equo in India, abbiamo
saputo di parecchie. Perché non fare più globali
queste esperienze? Questo fenomeno è un fatto e
non si torna più indietro. Perché solo i MacDonald si
spargono per il mondo, le Pizze Hut, l’informatica e
Benetton? Perché non pensare alla globalizzazione
delle nostre esperienze? Dobbiamo fare l’impossibile
per arrivare a un altro tipo di globalizzazione, quello
delle idee, di un’etica, di una cultura di solidarietà”.
le arpilleras
I prodotti artigianali più caratteristici commercializzati dalla Fundación sono le arpilleras,
applicazioni di stoffa cucite sopra vecchi sacchi per la
farina.
Le prime arpilleras hanno avuto origine durante la
durissima dittatura militare negli anni settanta:
rappresentavano scene di repressione e violenza,
manifestazioni di protesta per la violazione dei diritti
umani, il dolore universale delle donne madri, mogli e
sorelle nell’incessante ricerca dei congiunti scomparsi.
Oggi le scene rappresentate riflettono problematiche
della vita quotidiana delle fasce di popolazione più
emarginate di Santiago: l’ottenimento dell’acqua e della
corrente elettrica, il bucato, la scuola, i giochi dei
bambini, l’orto, il consultorio, la mensa comunitaria…
La tecnica dell’arpillera si è diffusa in tanti altri
prodotti artigianali in stoffa e continua a portare oltre il
proprio orizzonte l’alto valore umano della solidarietà e
della creatività delle donne dei quartieri poveri di
Santiago.
5
Fundación Solidaridad è un’organizzazione
senza fini di lucro che appoggia la creazione e
lo sviluppo di laboratori artigianali gestiti da
persone e da gruppi che per diverse ragioni
vivono in una situazione di emarginazione e
povertà.
In tutte le occasioni – fra le quali la
partecipazione ai Forum internazionali dell’IFAT
(International Federation Alternative Traid)
Winnie Lira, la direttrice della Fundación
Solidaridad - non perde occasione per
evidenziare la mistificazione dell’immagine
patinata del Cile ufficiale -tigre del Sudamericafondata solo sugli indicatori della crescita
economica completamente disgiunti dai costi
sociali che questa ha comportato (oltre un
milione di mas pobres tra i quattro milioni di
poveri su dodici milioni di abitanti).
Fedele alla propria mission di dedicarsi al
servizio dei mas pobres la Fundación
Solidaridad, con il contributo di alcuni partner,
tra i quali anche Overseas, ha avviato nell’anno
2000 un nuovo percorso che al presente ha
raggiunto significativi risultati:
- l’apertura di un nuovo punto vendita a
Santiago in un’area dedicata ad espositori di
artigianato di qualità
- il trasferimento dalla sede storica nel cuore
della vecchia Santiago alla nuova più ampia
e funzionale situata nel barrio Brasil dove
sono stati ricavati con un eccellente recupero
architettonico spazi adeguati per il punto
vendita, i servizi di design, raccolta, deposito
e spedizione, l’amministrazione e la
direzione, locali per riunioni e attività di
addestramento e formazione
- un catalogo dedicato ai sussidi didattici
creato per la partecipazione alle gare per
l’assegnazione dei sussidi alle scuole
materne municipali (giochi per la pace)
DAR
TRABAJO
ES MEJOR
APOYO
Y EL MÁS
DIGNIFICANTE
Le arpilleras in mostra a cura della Bottega La Siembra di Crema
5
educazione alla mondialita’
TERZO
INCONTRO DEL
CORSO
SATYAGRAHA
2003
L’ECONOMIA
GANDHIANA
ILLUSTRATA
DAL PROF.
ROBERTO
BURLANDO
GRAM SWARAJ
Azioni quotidiane per attori-autori di una nuova
economia
Prof. Roberto Burlando dell’Università di Torino
22 febbraio 2003
Il Prof. Roberto Burlando, membro del Comitato
Etico di Banca Etica, ha sviluppato il tema già
introdotto lo scorso anno di un modo nuovo di
pensare l’economia, l’economia gandhiana, che ha
le sue radici nella tradizione dello yoga ed in quella
cristiana. Burlando ha esordito affermando che c’è
un’assonanza tra questa e l’economia solidale del
Sud America.
Il Prof. Burlando ha riassunto la filosofia dello
yoga in tutte le sue parti affermando che le religioni
sono dei percorsi utili che vanno nella medesima
direzione, ma che vanno completati con
l’esperienza personale.
Ha poi introdotto l’economia gandhiana
distinguendola dall’economia classica; in questa
la cultura ed i rapporti sono condizionati
dall’economia. Nell’approccio gandhiano è la
cultura che determina l’economia. Cultura intesa
come insieme di relazioni, come rapporti di amore
che producono reciprocità. Ad esempio il capitale
sociale è una rete di relazioni che rappresenta lo
stato di fiducia che c’è all’interno di una comunità.
Cresce con l’uso, anziché consumarsi. E’ un bene
pubblico, che dà vantaggi a tutti, che lo produca o
meno.
C’è una ricchezza relazionale da valorizzare.
Nell’economia industriale se si aumenta il consumo
di beni aumenta anche lo standard di vita. Questo
è l’unico parametro utilizzato. Nell’economia
gandhiana i beni materiali sono solo il substrato
materiale su cui vanno innestate le relazioni ed il
bisogno di aver cura e amore
verso gli altri. Armonia con sé
stessi, con l’ambiente e con gli
altri. La carenza di cure e di
attenzione si compensa
consumando di più: aumenta
l’insicurezza, aumenta la
sfiducia, aumenta il consumo.
L’economia classica si è
fondata su di un clamoroso
fraintendimento: “se ognuno
persegue il proprio interesse si
ottiene l’interesse di tutti”.
Questo è falso. Alla base
dell’azione umana non c’è solo
egoismo e competitività. Le
condizioni di “concorrenza
perfetta” esistono solo sulla
carta.
Nell’economia a base etica
invece l’interesse più alto è
quello di tutti.
6
I principi guida dell’economia gandhiana
possono essere così riassunti:
non-possesso: puntare al minimo di sussistenza
(oltre un certo livello il consumo sostituisce
qualcosa dentro di noi);
swadeschi: è il dovere spirituale, il dovere di aderire
al profondo del nostro cuore;
non-sfruttamento: è l’opposto della logica di
sfruttamento che domina l’economia tradizionale:
finanziarizzazione dell’economia, speculazioni,
falso in bilancio, mercati senza regole;
uguaglianza: significa redistribuzione della
ricchezza nella logica del giubileo;
amministrazione fiduciaria: è l’amministrazione
che deve rendere conto delle proprie azioni, che
amministra per il benessere di tutti;
lavoro per il pane: lavoro prestato, secondo le
proprie capacità, per la collettività.
Il Prof. Burlando ha affermato che l’economia
gandhiana sviluppa i valori d’uso (autoconsumo),
è critica verso i valori di scambio mentre è
decisamente contraria ai valori di minaccia, che
hanno come unico scopo il dominio. Ha poi
concluso accennando alle politiche economiche
che possono iniziare un cammino diverso. Le
alternative ci sono, ad esempio, tassare
pesantemente la pubblicità, che induce la cultura
dello spreco.
(dagli appunti di Vittorio Merlini)
un mondo diverso e’ in
costruzione...anche con noi!
Il corso di formazione per volontari della
solidarietà Un mondo diverso è in
costruzione...anche con noi! ha ultimato, con la
lezione del 12 aprile 2003 (Overseas: proposte e
progetti) la prima parte del programma, intitolata:
Conoscere il mondo per cambiarlo.
Nella stessa data ha preso avvio la seconda
parte del corso che intende rispondere
all’interrogativo: Noi cosa possiamo fare? che
prevede diverse azioni:
1.formazione pratica attraverso stage e
affiancamento (aprile-maggio)
2.tirocinio “sul campo” (viaggio, campo di
lavoro all’estero o in sede)
3.progettazione di un’attività continuativa di
volontariato personalizzata.
In questa seconda fase si intende raggiungere
l’obiettivo di fare incontrare il bisogno della nostra
Organizzazione di avere volontari attivi nei diversi
progetti con i bisogni di tante persone di fare
qualcosa di concreto per rendere il mondo più
giusto. E’ una sfida da cogliere per il bene di tutti.
Questa fase si concretizzerà in quattro incontri,
sempre al sabato pomeriggio, dalle 15.00 alle 19.00
in queste date: 10 maggio, 24 maggio, 7 giugno e
21 giugno.
Sono previsti viaggi in Brasile ed in India.
da leggere con i tuoi figli
STELLE MARINE
Una tempesta terribile si abbatté sul mare gettando sulla spiaggia migliaia di stelle marine.
Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa.
Le stelle marine erano quasi immobili. Stavano morendo.
Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c’era anche un bambino che fissava con gli occhi pieni di
tristezza le piccole stelle di mare.
Tutti stavano a guardare e nessuno faceva niente.
All’improvviso, il bambino lasciò la mano del papà e corse sulla spiaggia. Si chinò, raccolse con le
piccole mani tre piccole stelle del mare e le gettò in acqua. Dalla balaustra un uomo chiamò:
“Ma che fai, ragazzino?”
“Ributto in mare le stelle marine, altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia” rispose il bambino senza
fermarsi.
“Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte. Sono troppe!”
gridò l’uomo. “Non puoi cambiare le cose!”.
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: “Ho
cambiato le cose per questa qui”.
L’uomo rimase un attimo in silenzio, poi si chinò e cominciò a raccogliere stelle marine e a buttarle in
acqua. Un istante dopo scesero due ragazze ed erano in quattro a buttare stelle marine nell’acqua.
Qualche minuto dopo erano cinquanta, poi cento, duecento, migliaia di persone che buttavano stelle
marine nell’acqua.
Così furono salvate tutte.
Per cambiare il mondo basterebbe che qualcuno,
anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare.
ATTIVITA’ NELLE SCUOLE
Nell’anno scolastico che volge al termine 91
classi di varie scuole modenesi si sono avvalse
dell’apporto del progetto “Sottosopra sostenibilità e diritti umani: via della pace”
promosso dalle associazioni Overseas, Modena
Terzo Mondo e Mani Tese, dalla Bottega
d‘Oltremare e dal nodo di Modena della Rete di
Lilliput.
L’idea di predisporre un piano di azione per
le scuole è scaturita dalla conoscenza reciproca
dei soggetti promotori che hanno condiviso
obiettivi e risorse e promosso la costituzione di
un gruppo di operatori a ciò dedicato.
I percorsi didattici sono stati preparati
accuratamente, portando nelle classi una ricca
documentazione e stimolanti testimonianze.
L’attività è stata molto apprezzata dagli
insegnanti e dagli studenti, incoraggiando così il
gruppo a riproporsi ancora più motivato e
preparato per il prossimo anno scolastico.
Presso la sede di Overseas è disponibile
un’ampia biblioteca con sussidi audiovisivi e
didattici, materiali informativi e mostre.
E’ possibile inoltre utilizzare la sede anche
per iniziative residenziali, quali corsi, seminari,
conferenze e cene di solidarietà.
ASSEMBLEA OVERSEAS
Si è svolta presso la Sede il 6 aprile 2003 (e non
il 22 marzo come comunicato in un primo tempo
anche sul Notiziario) l’Assemblea ordinaria dei Soci
dell’Organizzazione Overseas.
Il lusinghiero apprezzamento espresso dai Soci
nei confronti dell’attivitá svolta nel passato triennio e
l’approvazione del programma proposto per il 2003,
costituiranno il costante riferimento per il compito
del Comitato Esecutivo eletto nel corso
dell’Assemblea per il prossimo triennio.
L’Assemblea ha ampiamente confermato i
consiglieri precedenti eleggendo i soci: Mauro
Baschieri, Mario Cavani, Deanna Gozzoli, Giorgio
Monari, Giuseppe Natalini, Fausto Prandini e
Annamaria Veresani. Il Comitato Esecutivo ha eletto
Segretario Generale il socio Mauro Baschieri e ha
confermato l’incarico del coordinamento operativo alla
socia Giuseppina Caselli.
Un particolare ringraziamento al socio Oscar
Malaguti che, a seguito di maggior impegni di lavoro
non ha potuto confermare la disponibilità di
consigliere, ai Sindaci Revisori dei Conti, a tutti i soci,
volontari e collaboratori che, nei vari settori operativi,
hanno contribuito con passione e competenza al
felice esito delle molteplici iniziative realizzate.
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VITA
ASSOCIATIVA
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INDICANDO LA DESTINAZIONE:
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Autoriz. del Tribunale di Modena
n. 730 del 13/9/1983.
Tassa pagata stampe periodiche
L. 662/96 art. 2 Comma 20 Lettera
C Autorizzazione Ente Poste di
Modena.
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Resp. legale:
Marinella Correggia
Direzione, Redazione a cura del
Comitato Esecutivo.
Gli articoli pubblicati esprimono
l’opinione dei loro autori e non
necessariamente
quellla
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BRASILE. ASILO
BRASILE. SCUOLA PROFESSIONALE
ERITREA. COOPERATIVE A TOCOMBIE
ALBANIA. MICROCREDITO
EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO
PALESTINA. AIN ARIK
ALTRO (specificare.............................)
OVERSEAS
Notiziario dell’ Organizzazione Overseas
per lo sviluppo globale di comunità in Paesi
extraeuropei
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41057 Spilamberto (MO)
tel 059/ 784464 fax 059/ 785425
e-mail overseas @ orion.it
www.overseas1971.org
Bimestrale. Anno XXXII, n. 2 marzo-aprile 2003
Overseas sostiene la finanza etica
partecipando fin dalle fasi iniziali alla Banca
Popolare Etica, della quale è socio fondatore.
A seguito della attivazione dei servizi, Overseas
invita i soci e i benefattori a utilizzare il conto
corrente aperto presso la Banca Popolare
Etica per il versamento dei contributi e delle
donazioni.
C/c n. 29 CAB 12100 ABI 5018
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n. 2 Marzo-Aprile