Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 1 Camera dei Deputati — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 5310 — PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA DEI DEPUTATI CAPARINI, CÈ, CALZAVARA, BAGLIANI, PAROLO, APOLLONI, SANTANDREA, BIANCHI CLERICI, GIANCARLO GIORGETTI, COVRE, FAUSTINELLI, MARTINELLI, GNAGA, RIZZI, BAMPO, PITTINO, STUCCHI, LUCIANO DUSSIN, FONTAN, BORGHEZIO, PIROVANO Istituzione, presso il Dipartimento della protezione civile, degli elenchi ufficiali delle unità cinofile da impiegare per la ricerca in superficie delle persone scomparse e per la ricerca delle persone travolte da macerie Presentata il 9 ottobre 1998 ONOREVOLI COLLEGHI ! — È bene innanzitutto sottolineare che l’esame attitudinale consiste in un insieme di esercizi eseguiti dall’unità cinofila per dimostrare il grado di efficienza posseduto. Tali esercizi, che comportano alcune difficoltà di ordine pratico che potrebbero apparire non del tutto attinenti alle singole specializzazioni, sono stati previsti in funzione dell’utilizzo delle unità cinofile di soccorso in condizioni ambientali anche difficili, quali obiettivamente si possono incontrare nella realtà delle operazioni in zone impervie o disastrate. Ogni persona che con il suo cane si accinge a sostenere le prove attitudinali per ottenere l’attestato operativo di unità cinofila di soccorso deve aver acquisito nozioni generali di protezione civile in tutte le discipline ad essa connesse. Inoltre il suo cane deve essere stato istruito convenientemente per essere in grado di superare le numerose prove diversificate, assimilate con l’adozione di metodi di Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 2 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI insegnamento che fanno parte del bagaglio di esperienze personali di ciascun conduttore o gruppo specifico di addestramento e che ovviamente non fanno parte delle norme d’esame che riguardano esclusivamente le prove attitudinali per valutare le capacità operative specifiche delle unità cinofile. Tutti i metodi di insegnamento adottati, purché in grado di fornire una buona condotta compor- — DOCUMENTI tamentale durante le operazioni di soccorso, vere o simulate che siano, sono pertanto accettabili. Ciascun conduttore si avvarrà pertanto della propria o dell’altrui esperienza, rivolgendosi, se del caso, ad istruttori singoli o a gruppi od associazioni cinofile operanti in questo settore, per acquisire le necessarie conoscenze e per prepararsi convenientemente alla prova di esame. Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 3 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI PROPOSTA__DI LEGGE ART. 1. 1. Presso il Dipartimento della protezione civile – Presidenza del Consiglio dei ministri, sono istituiti l’elenco ufficiale delle unità cinofile da impiegare per la ricerca in superficie delle persone scomparse e l’elenco ufficiale delle unità cinofile da impiegare per la ricerca delle persone travolte da macerie. 2. Alle unità cinofile di cui al comma 1 è rilasciato, a cura dell’Ufficio del Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile, un attestato operativo. ART. 2. 1. Ai fini dell’iscrizione negli elenchi di cui al comma 1 dell’articolo 1, le unità cinofile devono superare una prova attitudinale, volta ad accertare il possesso dei requisiti tecnici di abilità, ed una prova operativa, volta ad accertare l’idoneità all’impiego nella specifica opera di soccorso. 2. Le modalità di svolgimento delle prove di cui al comma 1 sono riportate nell’allegato A annesso alla presente legge. 3. L’allegato A annesso alla presente legge può essere modificato o integrato con decreto del Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile. ART. 3. 1. La prova attitudinale di cui al comma 1 dell’articolo 2 è affidata all’Ente nazionale della cinofilia italiana; a tale prova può assistere un rappresentante del comitato di esperti di cui all’ordinanza del Ministro per il coordinamento della pro- — DOCUMENTI Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 4 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI tezione civile n. 547 del 24 maggio 1985, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 4 giugno 1985. 2. La prova operativa di cui al comma 1 dell’articolo 2 è affidata ad una commissione composta da almeno tre rappresentanti del comitato di esperti di cui al comma 1 del presente articolo. — DOCUMENTI Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 5 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI ALLEGATO A (v. articolo 2) DISPOSIZIONI PER L’ABILITAZIONE DELLE UNITÀ CINOFILE DA IMPIEGARE PER LA RICERCA IN SUPERFICIE DI PERSONE SCOMPARSE PARTE PRIMA PROVE ATTITUDINALI 1. – Possono accedere alle prove attitudinali i cani regolarmente iscritti alle razze da pastore, da guardia, difesa, utilità, caccia e di altre razze o non iscritti, di cui l’ENCI abbia riscontrato, attraverso dati attendibili, una particolare inclinazione al lavoro di ricerca in catastrofe e per il soccorso. L’età dei soggetti per essere ammessi alla prova non dovrà essere inferiore a mesi dodici. 2. – La prova attitudinale è organizzata da un comitato composto da responsabili di uno o più gruppi cinofili purché siano presentate alla prova medesima almeno sei unità cinofile aderenti possibilmente ai gruppi stessi. Il comitato inoltrerà domanda all’ENCI per ottenere l’autorizzazione ad organizzare la prova. La domanda deve contenere: a) il nominativo e l’indirizzo dell’ente organizzatore con l’indicazione del suo presidente e del segretario; b) il luogo e la data di effettuazione della prova e la località ove si svolgeranno i vari esercizi; c) il numero e le generalità dei conduttori e i dati genealogici dei cani che devono sostenere le prove; d) il nome della persona responsabile della manifestazione quale direttore di campo. 3. – Il comitato organizzatore deve obbligatoriamente predisporre un elenco con tutti i dati genealogici e segnaletici atti ad individuare inequivocabilmente i cani iscritti. Nell’ambito di ogni prova non verranno giudicati più di dodici soggetti per giornata. 4. – La segreteria del comitato organizzatore deve essere in funzione almeno mezz’ora prima dell’orario previsto per l’inizio della manifestazione. Essa, prima che ogni prova abbia inizio deve predisporre: a) i fogli di giudizio per il conteggio dei punti; b) penne o matite (queste ultime obbligatorie in caso di pioggia) e dotazione di cancelleria necessaria, nonché possibilmente adeguati supporti tecnici quali macchine da scrivere, fotocopiatrici, eccetera; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 6 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI c) le intestazioni dei fogli di giudizio e dei libretti delle qualifiche compilate con scrittura leggibile. A conclusione delle prove i giudici convalideranno con la loro firma le pagelle, i fogli di giudizio, i libretti delle qualifiche su cui saranno stati riportati i risultati ed ogni altra documentazione ufficiale di loro competenza. Per facilitare il lavoro è opportuno che la segreteria sia allestita in locali al coperto. L’accesso a tali locali sarà vietato ai concorrenti fino al momento che le operazioni di compilazione delle valutazioni non saranno terminate. 5. – Il comitato organizzatore deve provvedere affinché per tutta la durata delle prove sia presente il direttore di campo e siano reperibili un medico ed un veterinario. Nel caso questi ultimi non possano essere presenti sul campo, dovrà essere previsto un adeguato servizio di trasporto per raggiungere i rispettivi ambulatori. Prima dell’inizio delle prove, tutti i cani partecipanti devono essere sottoposti ad una visita di controllo da parte del veterinario che, verificato lo stato di salute, provvederà ad escludere i cani risultati ammalati, le femmine in stato di gravidanza o allattamento. Le femmine in stato di estro saranno esaminate per ultime. 6. – L’iscrizione alle prove selettive comporta per il proprietario del cane l’assunzione della responsabilità ai sensi dell’articolo 2052 del codice civile per gli eventuali danni arrecati dal proprio cane a persone o cose, anche durante lo svolgimento degli esercizi previsti. Gli organizzatori hanno comunque l’obbligo di sottoscrivere una polizza adeguata per la responsabilità civile. 7. – La commissione esaminatrice è composta da tre giudici designati dall’ENCI. Questi saranno disponibili presso il ritrovo delle unità cinofile almeno mezz’ora prima dell’inizio dello svolgimento delle prove e non lasceranno il campo delle prove prima che queste siano concluse. I giudici devono raggiungere la località designata per lo svolgimento delle prove la serata antecedente all’effettuazione, qualora la distanza intercorrente fra tale località ed il luogo abituale di residenza disti più di 150 chilometri. 8. – È compito del direttore del campo sovraintendere allo svolgimento delle prove, disponendo che queste abbiano inizio all’orario indicato sul programma. Egli concorderà con i giudici i tempi e le modalità di eventuali sospensioni o riprese delle prove. Il direttore di campo è responsabile della disponibilità degli attrezzi e di tutto il materiale occorrente per una corretta effettuazione delle prove. Con l’aiuto di altro personale curerà che tutto sia disposto secondo le indicazioni della giuria. Egli inoltre dovrà sovraintendere alla disciplina dei concorrenti ed a quella del personale addetto, nonché dovrà collaborare con la giuria, adeguandosi in ogni caso alle sue istruzioni. Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 7 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI 9. – L’ENCI designerà per ciascuna prova un proprio delegato con le seguenti mansioni: a) controllare preventivamente, dopo aver contattato il comitato organizzatore, l’idoneità di quanto predisposto (terreno, attrezzature, personale, segreteria) per un regolare svolgimento delle prove; b) osservare che venga effettuato il preventivo deposito dei libretti di qualifica da parte dei concorrenti, onde verificare che siano in possesso dei titoli per prendere parte alla prova; c) osservare che la segreteria escluda dalla prova quei concorrenti che non abbiano sottoposto il proprio cane alla prescritta visita veterinaria; d) ritirare alla fine delle prove una copia dei fogli di giudizio con i conteggi firmati dai giudici; e) convalidare in caso di necessità l’avvenuto ritiro dell’unità cinofila. 10. – Sul modulo di iscrizione devono essere riportati: il nome del cane; la razza di appartenenza; il sesso; la data di nascita; l’eventuale numero del certificato di origine; il nome del proprietario del cane; il suo indirizzo. Per i cani non in possesso dell’iscrizione ai libri genealogici valgono le disposizioni di cui al numero 5. Con l’invio dell’iscrizione, il proprietario dichiara di conoscere ed accettare il regolamento delle prove e tutte le norme ufficiali emanate dall’ENCI per le manifestazioni riconosciute. 11. – Ogni partecipante alle prove selettive, prima dell’inizio delle stesse, deve consegnare in segreteria il libretto delle qualifiche (rilasciato dall’ENCI su specifica richiesta) onde consentire il previsto controllo dei titoli di idoneità alla partecipazione alle stesse. Sul libretto delle qualifiche, al termine delle prove, a cura della segreteria, verranno annotati i risultati conseguiti. Al concorrente verrà rilasciata una pagella di giudizio. 12. – Per le prove attitudinali i concorrenti devono presentare i propri soggetti muniti di adeguato guinzaglio di circa metri 1,20 di lunghezza e di un collare a maglie larghe. È sempre vietato sul campo di prova e nelle immediate vicinanze, l’uso di collari di forza od a strangolo di cuoio, del frustino e di altri oggetti di coercizione. Il collare troppo stretto o portato comunque immediatamente sotto le orecchie è da considerare estremamente coercitivo. 13. – Il conduttore deve il massimo rispetto al delegato dell’ENCI, ai giudici, ai loro assistenti, ai componenti il comitato organizzatore, ai loro collaboratori, al pubblico ed agli altri conduttori. Il suo comportamento deve sempre essere ispirato ad una esemplare correttezza ed educazione civica. Chi trasgredisce questa fon- Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 8 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI damentale condizione sarà senz’altro escluso dalla prova e denunciato all’ENCI per i conseguenti provvedimenti disciplinari. Il delegato dell’ENCI od i giudici possono escludere dalla prova in corso ed allontanare dal campo quel conduttore che, già richiamato ad un comportamento più corretto, ricada in infrazioni disciplinari. In particolare saranno esclusi dalla prova quei conduttori che, anche fuori dal campo, con frasi irriguardose o scorrette, o con maltrattamenti al proprio cane, rendano incompatibile la loro presenza fra gli altri conduttori. 14. – Il ritiro di un cane iscritto è consentito prima che la prova abbia inizio senza che il conduttore debba fornire giustificazioni. A prova iniziata, viceversa, il ritiro potrà avvenire solo per giustificato motivo, che deve essere segnalato all’ENCI e riportato sul libretto delle qualifiche. L’autorizzazione al ritiro deve essere concessa dai giudici e convalidata dal delegato dell’ENCI. Motivi di salute del conduttore o del cane devono essere convalidati da certificati redatti dai sanitari di servizio. È vietato ai conduttori provare le attrezzature ed i percorsi predisposti sul campo prima dell’effettuazione delle prove. 15. – Il conduttore al termine di ogni esercizio ha la facoltà di premiare il proprio cane secondo le proprie abitudini. 16. – I giudici possono, prima dell’inizio delle prove, modificare in parte o del tutto la disposizione dei percorsi e delle varie attrezzature. 17. – Le prove attitudinali, da effettuare su terreno naturale di superficie sufficientemente ampia, sito anche in due o più luoghi diversi, prevedono lo svolgimento dei seguenti tre gruppi di esercizi e l’assegnazione del punteggio massimo indicato a fianco di ciascuno di essi: punti – Gruppo A Prove di ubbidienza 100 Gruppo B Prova di passaggio di ostacoli 200 Gruppo C Prova di fiuto 300 Totale . . . . . 600 Ogni gruppo di esercizi prevede le prove di seguito indicate e l’assegnazione per ciascuna di esse di un punteggio massimo il cui totale è quello massimo previsto per il gruppo al quale appartengono. 18. − Le unità cinofile supereranno la prova attitudinale e saranno ammesse alla seconda prova operativa se avranno ottenuto almeno l’80 per cento del punteggio massimo previsto per ciascuno dei tre gruppi di esercizi di cui al numero 17. Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 9 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Gruppo A – Prove di ubbedienza punti – a) Condotta al guinzaglio 10 b) Condotta senza guinzaglio 10 c) Invio in avanti 20 d) Terra durante la marcia con richiamo 20 e) Passaggio strisciando 20 f) Terra libero con effetti di distrazione e disturbo 20 Totale . . . 100 a) Condotta al guinzaglio. Il cane tenuto al guinzaglio deve seguire naturalmente, volonterosamente e spontaneamente il conduttore su un percorso indicato dall’esaminatore, a passo normale, lento e di corsa. Nell’effettuazione della prova si dovranno eseguire alcuni cambiamenti di direzione, almeno due dietro-front e qualche fermata nelle prime due andature. Il conduttore può impartire al proprio cane gli ordini relativi per le varie andature e posizioni da assumere. Questa condotta deve essere eseguita con la massima disinvoltura e naturalezza, evitando qualsiasi forma di sottomissione. In particolare il cane deve dimostrare uno spiccato piacere al lavoro. Durante tale prova devono essere prodotti dei rumori a moderata distanza dall’unità cinofila. Lungo il percorso il conduttore deve transitare con il proprio cane tra un gruppo di persone, una delle quali terrà un cane al guinzaglio, ovviamente ad una distanza minima di sicurezza. Segni di nervosismo o di apprensività saranno valutati negativamente. b) Condotta senza guinzaglio. Al termine della prova di condotta al guinzaglio, il conduttore stacca il guinzaglio al cane mettendoselo in tasca o a tracolla e procede identicamente a quanto descritto per la condotta a guinzaglio salvo l’indifferenza verso persone ed animali. c) Invio in avanti. Ad un invito del giudice, il conduttore ed il suo cane, privo di guinzaglio, marciano ad andatura normale in linea retta. Dopo qualche passo il conduttore fermandosi comanda al proprio cane di andare avanti. È acconsentito accompagnare il comando con un gesto della mano. Il cane deve avanzare almeno per quindici passi e, sempre su comando del conduttore, sostare in piedi per un breve istante. Quindi il conduttore, con ulteriore comando acustico, e con eventuale cenno di mano, fa percorrere al cane un secondo tratto sempre nella Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 10 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI medesima direzione, fermandolo quindi di nuovo. A questo punto con altrettanti comandi fa rientrare il cane, fermandolo a circa metà percorso di rientro e dopo una sosta di alcuni secondi richiamandolo al proprio fianco sinistro. Sarà il giudice a comandare al conduttore di far eseguire al cane le varie fasi dell’esercizio, mentre sarà il conduttore ad impartire gli ordini al cane affinché raggiunga le diverse posizioni. d) Terra durante la marcia con richiamo. Dalla posizione di partenza, il conduttore ed il cane marciano ad andatura normale in linea retta per una decina di passi. Ad un comando del conduttore, il cane deve assumere la posizione a terra. Il conduttore prosegue la sua marcia per una ventina di passi, quindi si ferma e fa dietro-front rivolgendosi verso il cane. Trascorso qualche istante richiama a sé l’animale, che deve accorrere prontamente, con andatura rapida e gioiosa per sedersi al piede sinistro del conduttore. e) Passaggio strisciando. Su ordine del giudice, il conduttore si porta a circa 2 metri davanti all’ostacolo da superare consistente in un percorso angusto ricavato mediante l’apposizione di opportuni diaframmi regolabili in altezza in funzione della taglia del cane, per obbligarlo a procedere strisciando in un passaggio lungo circa metri 2,50 e largo circa metri 1,00. Il conduttore deve restare fermo nella posizione di partenza, fin tanto che il cane avrà attraversato strisciando il tratto ribassato; al di là dell’ostacolo su comando del conduttore, il cane deve assumere la posizione di terra e mantenerla fino a quando il conduttore lo raggiungerà e gli si affiancherà ordinandogli di assumere la posizione di seduto (vedi figura 1). f) Terra libero con effetti di distrazione e disturbo. Questo esercizio si svolge normalmente in gruppo, avendo cura che la distanza fra un cane ed un altro non sia inferiore ai 7 metri. Tutti gli ordini devono essere dati dal conduttore su indicazione del giudice. Il cane, libero dal guinzaglio, nella posizione di seduto al fianco sinistro del conduttore, all’ordine deve sollecitamente assumere la posizione di terra. Il conduttore dopo l’ordine « resta » impartito al cane, si allontana fin fuori vista dello stesso. Dopo circa un minuto trascorso in tale posizione, il giudice ordina ad alcuni addetti al campo di produrre diversi rumori anche con l’ausilio di mezzi meccanici, simulando una situazione reale di ambiente rumoroso. Il personale per tale incombenza si collocherà di fronte al gruppo dei cani ad una distanza non inferiore ai 6 metri. Dopo circa altri due minuti le azioni di disturbo cessano ed il personale addetto si allontana dal campo. Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 11 Camera dei Deputati — 5310 — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Trascorsi altri due minuti durante i quali i cani devono sempre mantenere la propria posizione di terra, i conduttori vengono fatti rientrare in campo; ciascun conduttore a passo normale si porta presso il fianco destro del proprio cane e su indicazione del giudice dà comando di seduto al cane e gli mette il guinzaglio. L’esercizio sarà giudicato con punti zero, se durante l’azione di disturbo il cane avrà manifestato atteggiamento aggressivo. Gruppo B – Prove di passaggio di ostacoli punti – a) Salto in alto 10 b) Salto in lungo 20 c) Indifferenza all’acqua 30 d) Indifferenza al fuoco e al fumo 40 e) Invio su tre aree delimitate 50 f) Superamento barriere 50 Totale . . . 200 a) Salto in alto. Il conduttore, con il cane al guinzaglio, prende posizione davanti all’ostacolo da superare. Su invito del giudice gli toglie il guinzaglio e, restando fermo nella posizione iniziale, ordina al cane di superare l’ostacolo, consistente in un diaframma di legno od altro materiale alto circa 1,00 metro e con un fronte di circa 1,50 metri. Il salto va eseguito superando l’ostacolo nei due sensi, con una breve pausa del cane dopo il primo superamento e con il conduttore sempre fermo nella posizione iniziale. L’esercizio si conclude allorché il cane ha raggiunto il conduttore al suo fianco in posizione di « seduto » e questi gli rimette il guinzaglio (vedi figura 2). b) Salto in lungo. Il conduttore, con il cane senza guinzaglio, prende posizione a distanza conveniente per lo slancio, davanti ad un ostacolo formato da un rettangolo lungo centimetri 200 e largo centimetri 150, posto ad un’altezza dal suolo di circa centimetri 20. Il cane, ad un comando del conduttore, deve superare l’ostacolo attendendolo in piedi al di là dello stesso. Il conduttore può incitare il cane con la voce e con gesti per indirizzarlo sull’ostacolo. L’esercizio si conclude con il cane a fianco del conduttore, in posizione di « seduto » (vedi figura 3). Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 12 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI c) Indifferenza all’acqua. Il conduttore prende posizione con il cane in posizione di « seduto » avanti ad un fossato colmo d’acqua e largo mediamente 1,00 metro. Il cane, ad un comando del conduttore su invito del giudice, dopo essere stato liberato dal guinzaglio, deve attraversare a nuoto il fossato; sempre su comando del conduttore, deve attraversare nuovamente il fossato a nuoto per fermarsi al fianco del conduttore nella posizione iniziale. d) Indifferenza al fuoco e al fumo. Da una posizione prefissata, con l’assenso del giudice, liberato il cane dal guinzaglio, il conduttore deve camminare con il cane al piede lungo un camminamento compreso fra due barriere di fuoco lunghe non meno di 5 metri e distanti fra loro non più di 3 metri. Il fuoco verrà alimentato con materiale che sprigioni fumo, il che non deve essere d’ostacolo all’esecuzione dell’esercizio, consistente nel superare il camminamento senza esitazioni da parte del cane. Al termine dell’esercizio, il cane assume la posizione di « seduto » a fianco del conduttore e questi gli rimette il guinzaglio per indicare la fine della prova. e) Invio su tre aree delimitate. Il conduttore conduce il proprio cane alla postazione di partenza, gli dà il comando di « seduto » su invito del giudice e dopo avergli tolto il guinzaglio lo indirizza su tre aree (stalli) chiaramente delimitate da opportune staccionate. Il cane in ogni area deve rimanere fermo almeno 30 secondi sino a che il conduttore, con comando acustico accompagnato da un gesto della mano, lo indirizza nell’area successiva. Al termine dell’esercizio il cane deve raggiungere il conduttore ed affiancarglisi in posizione di « seduto » per farsi mettere il guinzaglio. L’ubicazione delle aree può essere modificata dalla giuria prima della prova di ciascun conduttore. Gli stalli possono essere realizzati in qualsiasi materiale disponibile (vedi figura 4). f) Superamento barriere. Il conduttore con il proprio cane si pone a circa 10 metri dall’ostacolo da superare. Liberato il cane dal guinzaglio, su invito del giudice, lo indirizza su di un ostacolo costituito da un muro di cinta dell’altezza di almeno metri 1,80 che il cane deve superare arrampicandosi o scavalcandolo. Durante la prova il conduttore può incitare il cane con mezzi acustici e gesti, restando fermo nella posizione iniziale e facendosi poi raggiungere dallo stesso, anche aggirando l’ostacolo una volta superatolo. La prova termina con il cane in posizione di « seduto » a fianco del conduttore allorché questi gli rimette il guinzaglio. Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 13 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Gruppo C – Prove di ricerca punti – a) Tattica di intervento 50 b) Comportamento di ricerca 50 c) Successo nel ritrovamento 200 Totale . . . . . 300 a) Tattica di intervento. Il conduttore all’inizio della prova che deve essere effettuata su di un terreno naturale rappresentante un ipotetico terreno di ricerca, di una superficie minima di circa 30.000 metri quadrati, riceve dal direttore di campo ogni ragguaglio tecnico e la descrizione della persona da ricercare, la quale avrà raggiunto il proprio nascondiglio, dopo lungo girovagare sul terreno della prova. Il conduttore può richiedere altre informazioni da lui ritenute utili e può farsi consegnare un indumento dello scomparso, qualora il suo cane sia abituato a tale supporto nella ricerca. Il conduttore, in base agli elementi in suo possesso, predispone un piano tattico di intervento che viene illustrato alla giuria, la quale esprime la propria valutazione tenendo conto della validità del piano predisposto e della capacità di sfruttare al meglio i suggerimenti ricevuti e le condizioni ambientali. b) Comportamento di ricerca. Il conduttore, con il suo cane, prende posto nella postazione di partenza e, ad un segnale del giudice, inizia la ricerca, avendo a propria disposizione al massimo 60 minuti per concluderla. La giuria deve valutare il comportamento di ricerca dell’unità cinofila considerando le caratteristiche olfattive e la capacità nel ritrovamento della persona ricercata, la sicurezza nel portamento, la collaborazione e l’intesa tra conduttore e cane, la resistenza fisica ed il rendimento dell’unità in funzione del lavoro svolto. c) Successo nel ritrovamento. Se il cane, seguendo le proprie convinzioni, ben coadiuvato dal conduttore, giunge al ritrovamento della persona ricercata, il successo è pieno. La giuria deve comunque valutare la capacità di lavoro del cane ed esprimere un giudizio sull’unità cinofila rispetto a tutta la ricerca, anche con esito di ritrovamento nullo, osservando specialmente se il conduttore mette in pratica la strategia operativa illustrata nel colloquio con la giuria. PARTE SECONDA PROVE OPERATIVE 19. – Le unità cinofile da impiegare su disposizione del Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile, per la ricerca Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 14 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI in superficie di persone scomparse, devono aver superato una prova volta ad accertare la loro idoneità operativa, secondo le norme riportate nei successivi articoli. Alla prova sono ammesse solo le unità cinofile che abbiano superato le prove attitudinali affidate all’ENCI e che abbiano inoltrata apposita istanza al Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile tramite il predetto Ente, che la trasmette entro dieci giorni dalla data della sua presentazione, al Dipartimento della protezione civile, corredata dagli atti relativi alle prove attitudinali. 20. – Il giudizio della prova è dato da una commissione composta da almeno tre rappresentanti del comitato di esperti di cui all’ordinanza del Ministro per il coordinamento della protezione civile n. 547 del 24 maggio 1985, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 4 giugno 1985 assistita da un delegato giudice dell’ENCI. All’inizio di ogni prova tale commissione nomina tra i suoi membri il presidente ed il segretario, che mantiene le funzioni di componente. La prova è predisposta dal Dipartimento della protezione civile che potrà avvalersi della collaborazione di organizzazioni del volontariato di protezione civile, operanti nel settore cinofilo. Nell’ambito di ogni prova il numero massimo dei soggetti ammessi al giudizio per giornata è limitato a sei. 21. – L’età minima del cane per essere ammesso alle prove di brevetto di operatività deve essere di norma non inferiore a mesi diciotto. 22. – Il conduttore deve presentarsi alla prova operativa munito dell’equipaggiamento completo per una operazione di intervento. La commissione terrà conto nel giudizio anche dell’attrezzatura in possesso del conduttore e della sua capacità di utilizzarla al meglio. 23. – La prova di ricerca deve essere effettuata con il cane libero dal guinzaglio. La prova consiste nel ritrovamento di una o più persone, massimo tre, disperse su una superficie di circa 50.000 metri quadrati in zona montana di media difficoltà. Il figurante o i figuranti, dopo lungo girovagare nell’area prestabilita di ricerca si fermeranno. Il conduttore potrà partire, a sua discrezione, da un punto qualsiasi della zona di ricerca e potrà avvalersi dell’uso di un indumento. Tempo massimo di ricerca novanta minuti. Il conduttore prima dell’inizio della prova deve dichiarare le abitudini di segnalazione del proprio cane, e la propria tattica di intervento. 24. – Al termine delle prove, la commissione rilascia ad ogni partecipante la pagella di giudizio e, se l’esito delle prove è stato favorevole, provvede all’inoltro della documentazione all’Ufficio del Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile, per la registrazione nell’apposito elenco ufficiale delle unità cinofile da soccorso ed al rilascio dell’attestato operativo. Il risultato delle prove, qualunque sia l’esito delle stesse, viene inoltre trascritto sul libretto qualifiche intestato al cane e convalidato dalla commissione giudicante. Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 15 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI 25. – L’attestato di cui al numero 24 ha validità biennale e può essere rinnovato previo superamento delle prove stabilite per il primo rilascio, salvo diverse disposizioni del Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile. DISPOSIZIONI PER L’ABILITAZIONE DELLE UNITÀ CINOFILE DA IMPIEGARE PER LA RICERCA DI PERSONE TRAVOLTE DA MACERIE PARTE PRIMA PROVE ATTITUDINALI 26. – Possono accedere alle prove attitudinali i cani regolarmente iscritti alle razze da pastore, da guardia, difesa utilità, caccia e di altre razze o non iscritti, di cui l’ENCI abbia riscontrato, attraverso dati attendibili, una particolare inclinazione al lavoro di ricerca in catastrofe e per il soccorso. L’età dei soggetti per essere ammessi alla prova non dovrà essere inferiore a mesi dodici. 27. – La prova attitudinale è organizzata da un comitato composto da responsabili di uno o più gruppi cinofili purché vengano presentate alla prova medesima almeno sei unità cinofile aderenti possibilmente ai gruppi stessi. Il comitato inoltrerà domanda all’ENCI per ottenere l’autorizzazione ad organizzare la prova. La domanda deve contenere: a) il nominativo e l’indirizzo dell’Ente organizzatore con l’indicazione del suo presidente e del segretario; b) il luogo e la data di effettuazione della prova e la località ove si svolgeranno i vari esercizi; c) il numero e le generalità dei conduttori e i dati genealogici dei cani che devono sostenere le prove; d) il nome della persona responsabile della manifestazione quale direttore di campo. 28. – Il comitato organizzatore deve obbligatoriamente predisporre un elenco con tutti i dati genealogici e segnaletici atti ad individuare inequivocabilmente i cani iscritti. Nell’ambito di ogni prova non verranno giudicati più di dodici soggetti per giornata. 29. – La segreteria del comitato organizzatore deve essere in funzione almeno mezz’ora prima dell’orario previsto per l’inizio della manifestazione. Essa, prima che ogni prova abbia inizio deve predisporre: a) i fogli di giudizio per il conteggio dei punti; Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 16 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI b) penne o matite (queste ultime obbligatorie in caso di pioggia e dotazione di cancelleria necessaria, nonché possibilmente adeguati supporti tecnici quali macchine da scrivere, fotocopiatrici, eccetera); e) deve compilare con scrittura leggibile le intestazioni dei fogli di giudizio e dei libretti delle qualifiche. A conclusione delle prove i giudici convalideranno con la loro firma le pagelle, i fogli di giudizio, i libretti delle qualifiche su cui saranno stati riportati i risultati ed ogni altra documentazione ufficiale di loro competenza. Per facilitare il lavoro è opportuno che la segreteria venga allestita in locali al coperto. L’accesso a tali locali sarà vietato ai concorrenti fin tanto che le operazioni di compilazione delle valutazioni, non saranno terminate. 30. – Il comitato organizzatore deve provvedere affinché per tutta la durata delle prove sia presente il direttore di campo e siano reperibili un medico ed un veterinario. Nel caso questi ultimi non possano essere presenti sul campo, dovrà essere previsto un adeguato servizio di trasporto per raggiungere i rispettivi ambulatori. Prima dell’inizio delle prove, tutti i cani partecipanti devono essere sottoposti ad una visita di controllo da parte del veterinario che, verificato lo stato di salute, provvederà ad escludere i cani risultati ammalati, le femmine in stato di gravidanza o allattamento. Le femmine in stato di estro saranno esaminate per ultime. 31. – L’iscrizione alle prove selettive comporta per il proprietario del cane l’assunzione della responsabilità ai sensi dell’articolo 2052 del codice civile per gli eventuali danni arrecati dal proprio cane a persone o cose, anche durante lo svolgimento degli esercizi previsti. Gli organizzatori hanno comunque l’obbligo di sottoscrivere una polizza adeguata per la responsabilità civile. 32. – La commissione esaminatrice è composta da tre giudici designati dall’ENCI. Questi saranno disponibili presso il ritrovo delle unità cinofile almeno mezz’ora prima dell’inizio dello svolgimento delle prove e non lasceranno il campo delle prove prima che queste siano concluse. I giudici devono raggiungere la località designata per lo svolgimento delle prove la sera antecedente l’effettuazione, qualora la distanza intercorrente fra tale località ed il luogo abituale di residenza disti più di 150 chilometri. 33. – È compito del direttore di campo sovraintendere allo svolgimento delle prove, disponendo che queste abbiano inizio all’orario indicato sul programma. Egli concorderà con i giudici i tempi e le modalità di eventuali sospensioni o riprese delle prove. Il direttore di campo è responsabile della disponibilità degli attrezzi e di tutto il materiale occorrente per una corretta effettuazione delle prove. Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 17 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Con l’aiuto di altro personale curerà che tutto sia disposto secondo le indicazioni della giuria. Egli inoltre dovrà sovraintendere alla disciplina dei concorrenti ed a quella del personale addetto nonché dovrà collaborare con la giuria, adeguandosi in ogni caso alle sue istruzioni. 34. – L’ENCI designerà per ciascuna prova un proprio delegato con le seguenti mansioni: a) controllare preventivamente dopo aver contattato il comitato organizzatore, l’idoneità di quanto predisposto (terreno, attrezzature, personale; segreteria) per un regolare svolgimento delle prove; b) osservare che venga effettuato il preventivo deposito dei libretti di qualifica da parte dei concorrenti onde verificare che siano in possesso dei titoli per prendere parte alla prova; c) osservare che la segreteria escluda dalla prova quei concorrenti che non abbiano sottoposto il proprio cane alla prescritta visita veterinaria; d) ritirare alla fine delle prove una copia dei fogli di giudizio con i conteggi firmati dai giudici; e) convalidare in caso di necessità l’avvenuto ritiro dell’unità cinofila. 35. – Sul modulo di iscrizione devono essere riportati: il nome del cane; la razza di appartenenza; il sesso; la data di nascita; l’eventuale numero del certificato di origine; il nome del proprietario del cane; il suo indirizzo. Per i cani non in possesso dell’iscrizione ai libri genealogici valgono le disposizioni di cui al numero 26. Con l’invio dell’iscrizione, il proprietario dichiara di conoscere ed accettare il regolamento delle prove e tutte le norme ufficiali emanate dall’ENCI per le manifestazioni riconosciute. 36. – Ogni partecipante alle prove selettive, prima dell’inizio delle stesse deve consegnare in segreteria il libretto delle qualifiche (rilasciato dall’ENCI su specifica richiesta) onde consentire il previsto controllo dei titoli di idoneità alla partecipazione alle stesse. Sul libretto delle qualifiche, al termine delle prove, a cura della segreteria, verranno annotati i risultati conseguiti. Al concorrente verrà rilasciata una pagella di giudizio. 37. – Per le prove attitudinali i concorrenti devono presentare i propri soggetti muniti di adeguato guinzaglio di circa metri 1,20 di lunghezza e di un collare a maglie larghe. È sempre vietato sul campo di prova e nelle immediate vicinanze, l’uso di collari di forza od a strangolo di cuoio, del frustino o di altri oggetti di coercizione. Il collare troppo stretto o portato comunque immediatamente sotto le orecchie è da considerare estremamente coercitivo. Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 18 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI 38. – Il conduttore deve il massimo rispetto al delegato dell’ENCI, ai giudici ai loro assistenti, ai componenti il comitato organizzatore, ai loro collaboratori, al pubblico ed agli altri conduttori. Il suo comportamento deve sempre essere ispirato ad una esemplare correttezza ed educazione civica. Chi trasgredisce questa fondamentale condizione sarà senz’altro escluso dalla prova e denunciato all’ENCI per i conseguenti provvedimenti disciplinari. Il delegato dell’ENCI od i giudici possono escludere dalla prova in corso ed allontanare dal campo quel conduttore che, già richiamato ad un comportamento più corretto, ricada in infrazioni disciplinari. In particolare saranno esclusi dalla prova quei conduttori che, anche fuori dal campo con frasi irriguardose o scorrette o con maltrattamenti al proprio cane, rendano incompatibile la loro presenza fra gli altri conduttori. 39. – Il ritiro di un cane iscritto è consentito prima che la prova abbia inizio senza che il conduttore debba fornire giustificazioni. A prova iniziata viceversa il ritiro potrà avvenire solo per giustificato motivo, che deve essere segnalato all’ENCI e riportato sul libretto delle qualifiche. L’autorizzazione al ritiro deve essere concessa dai giudici e convalidata dal delegato dell’ENCI. Motivi di salute del conduttore o del cane devono essere convalidati da certificati redatti dai sanitari di servizio. È vietato ai conduttori provare le attrezzature ed i percorsi predisposti sul campo prima dell’effettuazione delle prove. 40. – Il conduttore al termine di ogni esercizio ha la facoltà di premiare il proprio cane secondo le proprie abitudini. 41. – I giudici possono, prima dell’inizio delle prove, modificare in parte o del tutto la disposizione dei percorsi e delle varie attrezzature. 42. – Le prove attitudinali, da effettuare su terreno naturale di superficie sufficientemente ampia, sito anche in due o più luoghi diversi, prevedono lo svolgimento dei seguenti tre gruppi di esercizi e l’assegnazione del punteggio massimo indicato a fianco di ciascuno di essi: punti – Gruppo A Prove di ubbidienza 100 Gruppo B Prova di passaggio di ostacoli 200 Gruppo C Prova di fiuto 300 Totale . . . . . 600 Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 19 Camera dei Deputati — 5310 — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Ogni gruppo di esercizi prevede le prove di seguito indicate e l’assegnazione per ciascuna di esse di un punteggio massimo il cui totale è quello massimo previsto per il gruppo al quale appartengono. 43. – Le unità cinofile supereranno la prova attitudinale e saranno ammesse alla seconda prova operativa se avranno ottenuto almeno l’80 per cento del punteggio massimo previsto per ciascuno dei tre gruppi di esercizi di cui al numero 42. Gruppo A – Prove di ubbedienza punti – a) Condotta al guinzaglio 10 b) Condotta senza guinzaglio 10 c) Invio in avanti 20 d) Terra durante la marcia con richiamo 20 e) Passaggio strisciando 20 f) Terra libero con effetti di distrazione e disturbi 20 Totale . . . . . 100 a) Condotta al guinzaglio. Il cane tenuto al guinzaglio deve seguire naturalmente, volonterosamente e spontaneamente il conduttore su un percorso indicato dall’esaminatore, a passo normale, lento e di corsa. Nell’effettuazione della prova si dovranno eseguire alcuni cambiamenti di direzione, almeno due dietro-front e qualche fermata nelle prime due andature. Il conduttore può impartire al proprio cane gli ordini relativi per le varie andature e posizioni da assumere. Questa condotta deve essere eseguita con la massima disinvoltura e naturalezza, evitando qualsiasi forma di sottomissione. In particolare il cane deve dimostrare uno spiccato piacere al lavoro. Durante tale prova devono essere prodotti dei rumori a moderata distanza dall’unità cinofila. Lungo il percorso il conduttore deve transitare con il proprio cane tra un gruppo di persone, una delle quali terrà un cane al guinzaglio, ovviamente ad una distanza minima di sicurezza. Segni di nervosismo o di apprensività saranno valutati negativamente. b) Condotta senza guinzaglio. Al termine della prova di condotta al guinzaglio, il conduttore stacca il guinzaglio al cane mettendoselo in tasca o a tracolla e procede identicamente a quanto descritto per la condotta a guinzaglio salvo l’indifferenza verso persone ed animali. c) Invio in avanti. Ad un invito del giudice, il conduttore ed il suo cane, privo di guinzaglio, marciano ad andatura normale in linea retta. Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 20 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Dopo qualche passo il conduttore fermandosi comanda al proprio cane di andare avanti. È acconsentito accompagnare il comando con un gesto della mano. Il cane deve avanzare almeno per quindici passi e sempre su comando del conduttore, sostare in piedi per un breve istante. Quindi il conduttore, con ulteriore comando acustico, e con eventuale cenno di mano, fa percorrere al cane un secondo tratto sempre nella medesima direzione, fermandolo quindi di nuovo. A questo punto con altrettanti comandi fa rientrare il cane, fermandolo a circa metà percorso di rientro e dopo una sosta di alcuni secondi richiamandolo al proprio fianco sinistro. Sarà il giudice a comandare al conduttore di far eseguire al cane le varie fasi dell’esercizio, mentre sarà il conduttore ad impartire gli ordini al cane affinché raggiunga le diverse posizioni. d) Terra durante la marcia con richiamo. Dalla posizione di partenza, il conduttore ed il cane marciano ad andatura normale in linea retta per una decina di passi. Ad un comando del conduttore, il cane deve assumere la posizione a terra. Il conduttore prosegue la sua marcia per una ventina di passi, quindi si ferma e fa dietro-front rivolgendosi verso il cane. Trascorso qualche istante richiama a sé l’animale, che deve accorrere prontamente, con andatura rapida e gioiosa, per sedersi al piede sinistro del conduttore. e) Passaggio strisciando. Su ordine del giudice, il conduttore si porta a circa 2 metri davanti all’ostacolo da superare consistente in un percorso angusto ricavato mediante l’apposizione di opportuni diaframmi regolabili in altezza in funzione della taglia del cane, per obbligarlo a procedere strisciando in un passaggio lungo circa metri 2,50 e largo circa metri 1,00. Il conduttore deve restare fermo nella posizione di partenza, fin tanto che il cane avrà traversato strisciando il tratto ribassato; al di là dell’ostacolo, su comando del conduttore, il cane deve assumere la posizione di terra e mantenerla fino a quando il conduttore lo raggiungerà e gli si affiancherà ordinandogli di assumere la posizione di seduto. (vedi figura 1). f) Terra libero con effetti di distrazione e disturbo. Questo esercizio si svolge normalmente in gruppo, avendo cura che la distanza fra un cane ed un altro non sia inferiore ai 7 metri. Tutti gli ordini devono essere dati dal conduttore su indicazione del giudice. Il cane, libero dal guinzaglio, nella posizione di seduto al fianco sinistro del conduttore, all’ordine deve sollecitamente assumere la posizione di terra. Il conduttore dopo l’ordine « resta » impartito al cane, si allontana fin fuori vista dello stesso. Dopo circa un minuto trascorso in tale posizione, il giudice ordina ad alcuni addetti al campo di produrre Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 21 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI diversi rumori anche con l’ausilio di mezzi meccanici, simulando una situazione reale di ambiente rumoroso. Il personale per tale incombenza si collocherà di fronte al gruppo dei cani ad una distanza non inferiore ai 6 metri. Dopo circa altri due minuti le azioni di disturbo cessano ed il personale addetto si allontana dal campo. Trascorsi altri due minuti durante i quali i cani devono sempre mantenere la propria posizione di terra, i conduttori vengono fatti rientrare in campo; ciascun conduttore a passo normale si porta presso il fianco destro del proprio cane e su indicazione del giudice dà il comando di seduto al cane e gli mette il guinzaglio. L’esercizio verrà giudicato con punti zero, se durante l’azione di disturbo il cane avrà manifestato atteggiamento aggressivo. Gruppo B – Prove di passaggio di ostacoli punti – a) Passaggio in tubi 10 b) Salita su scala 20 c) Passaggio su ostacoli 40 d) Invio su tre manufatti 50 e) Passaggio in zona rumorosa 40 f) Passaggio su materiale sconnesso 40 Totale . . . 200 a) Passaggio in tubi. Su ordine del giudice, il conduttore fa assumere al cane la posizione di seduto a circa un metro da un cunicolo di sezione circolare con diametro non superiore a metri 0,55, realizzato in lamiera, plastica, calcestruzzo od altro materiale idoneo, lungo circa 4 metri con inserita una curva a 90 gradi nella seconda metà della sua lunghezza. Raggiunta la posizione, lo libera dal guinzaglio e dal collare e ricevuto l’assenso del giudice, lo invia nel cunicolo, mediante comando acustico ed eventuale cenno della mano. Il cane, compiuto il percorso all’interno del cunicolo, una volta uscito dal tubo deve attendere in posizione « in piedi », su comando, l’arrivo del conduttore, per poi assumere con ulteriore comando la corretta posizione di seduto a fianco dello stesso. (vedi figura 2). b) Salita su scala. Su invito del giudice, il conduttore porta il cane a circa un metro dall’ostacolo consistente in una scaletta a gradini piani con pedata di larghezza di circa centimetri 10, lunga almeno 2 metri e larga non meno di 0,25 metri, facendogli assumere la posizione di « seduto ». Provvede quindi a liberarlo dal guinzaglio e dal collare. Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 22 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Con il consenso del giudice, il conduttore con comando acustico ed eventualmente con cenno della mano ordina al cane di arrampicarsi sulla scala opportunamente appoggiata con inclinazione di circa 40 gradi sulla verticale ad una piattaforma praticabile. Superata la scala e salito sulla piattaforma, il cane discenderà utilizzando una passerella costituita da un asse lungo circa 4,00 metri di robusta fattura e munito di traversini antisdrucciolo. Ridisceso al suolo, attende in piedi (ovviamente su comando del proprio conduttore) di essere raggiunto dallo stesso, il quale gli ordinerà di assumere la corretta posizione di « seduto », al suo fianco. Le varie fasi di salita e discesa del cane dall’ostacolo devono effettuarsi con il conduttore fermo nella posizione di inizio dell’esercizio. L’andatura del cane deve essere lenta e sicura e non devono esserci ripensamenti o ritorni. c) Passaggio su ostacoli. L’esercizio consiste nel far superare al cane una serie di ostacoli fissi o mobili realizzati con materiale eterogeneo, predisposti dal direttore di campo ed approvati dalla commissione giudicante. Il conduttore si pone davanti al primo ostacolo da superare con il cane al guinzaglio ed al comando del giudice gli fa assumere la posizione di « seduto » togliendogli quindi guinzaglio e collare. Ad un cenno del giudice il conduttore indirizza il cane a superare l’ostacolo, mediante comando acustico ed eventuale cenno di mano. Superato l’ostacolo il cane viene fermato dal conduttore e lo attende in piedi. Il conduttore raggiuntolo lo affianca e gli impartisce il comando di superare il secondo ostacolo, restando fermo in tale posizione fino a superamento avvenuto. Comandato di nuovo di restare, lo raggiunge e lo indirizza al terzo ostacolo e cosı̀ via fino a compiere tutto il percorso previsto. Durante tutta la prova il cane deve comportarsi con la massima naturalezza mantenendo un’andatura tranquilla e sicura. Durante l’esecuzione dei vari esercizi è il giudice a richiedere che il cane si arresti od inverta la marcia. Gli ostacoli, in numero non superiore a cinque, devono essere superati secondo una sequenza prestabilita e secondo le istruzioni impartite dal giudice. Se il conduttore per far svolgere correttamente gli esercizi previsti deve incitare il proprio cane con reiterati comandi ed imposizioni, ciò costituirà motivo di penalizzazione nella valutazione. Gli esercizi a), b) e c) sono facoltativi, l’esercizio d) è obbligatorio. (vedi figura 4). d) Invio su tre manufatti. Il conduttore conduce il proprio cane alla postazione di partenza, gli ordina il « seduto » e dopo aver tolto guinzaglio e collare lo indirizza sui tre manufatti in successione. Il cane salito sul manufatto deve rimanervi fermo almeno 5 secondi, fino a che il conduttore, con comando acustico, accompagnato dal gesto della mano, gli indica di raggiungere il manufatto successivo. Atti Parlamentari — XIII LEGISLATURA — 23 Camera dei Deputati — 5310 — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Al termine dell’esercizio, su comando del conduttore, il cane deve raggiungerlo ed affiancarglisi in posizione di « seduto » al suo fianco sinistro. L’ubicazione dei tre manufatti è decisa dalla giuria al momento della prova. Tali manufatti possono essere naturali od artificiali di qualsiasi forma. (vedi figura 5). e) Passaggio in zona rumorosa. Al termine dell’esercizio di cui alla lettera d), il conduttore affiancato dal proprio cane privo di guinzaglio e collare deve attraversare una zona dove saranno in funzione macchine operatrici, autoveicoli, motocompressori pneumatici od altre macchine, sorgenti di forti rumori, inoltre apposito personale percuoterà lamiere e bidoni per produrre frastuono. f) Passaggio su materiale sconnesso. Al termine dell’esercizio di cui alla lettera e), il conduttore indirizza il proprio cane privo di guinzaglio e collare su un terreno ingombro di detriti e materiale proveniente da demolizioni civili ed industriali con residui ferrosi da demolizioni di edifici, trucioli di gommapiuma o di schiuma espansa, calcinacci, rottami vari e residui di demolizioni di autoveicoli, oltre a cataste di legname o gomme d’auto da poter incendiare al momento della prova od altri materiali adatti allo stesso scopo. Il cane nell’attraversare tale zona non deve dare segni di insofferenza o paura. Gruppo C – Prove di fiuto SEZIONE A SEZIONE B punti − punti − a) Distacco del cane 20 a) Decisione tattica di intervento 10 b) Mimica della segnalazione 40 b) Distacco del cane 10 c) Perseveranza nel segnalare 20 c) Guida del cane 30 d) Mimica della segnalazione 60 d) Comportamento dell’unità cinofila durante il recupero 20 e) Perseveranza nella segnalazione 30 f) Successo nel ritrovamento Totale . . . 100 Totale . . . 60 200 Sezione A − Segnalazione di persona nascosta in nascondiglio emergente da terra con base rincalzata da abbondante ghiaietto misto sabbia. Un collaboratore, opportunamente istruito, viene nascosto in un nascondiglio naturale od artificiale emergente da terra e riconoscibile Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 24 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI alla vista, costituito per esempio da un vano ricavato fra ruderi, oppure da un tubo posto verticalmente e munito di coperchio, o da un cassone od altro contenitore, ancorato a terra e mimetizzato in modo che da opportune fessure sia possibile la fuoriuscita degli effluvi umani. Sul campo, ancorché vuoti, dovranno esservi altri nascondigli simili. Il conduttore deve porsi baricentralmente ai nascondigli ad una distanza di circa 15 metri da essi, e su indicazione del giudice ordina al cane di iniziare la ricerca, senza tuttavia condizionarlo con imposizioni, ma lasciandogli la più ampia autonomia di ricerca. Il conduttore, restando nella posizione iniziale, deve seguire le mosse del cane ed interpretare correttamente le fasi di ricerca e di ritrovamento che devono essere segnalate con latrati e il grattare alla base del nascondiglio. In questa fase il conduttore è autorizzato ad incoraggiare il proprio cane ad evidenziare il ritrovamento. Una volta segnalata inequivocabilmente la presenza dell’uomo nel nascondiglio, il cane, su comando del suo conduttore, deve assumere la posizione di « terra » ed in tale posizione restare fino al recupero della persona nascosta, mentre il conduttore può avvicinarsi al cane. Il giudice deve valutare il comportamento del cane anche in questa fase; è possibile infatti che il cane tenti di affrontare gli addetti al recupero del collaboratore nascosto, per istinto di possesso della persona ritrovata, il che sarebbe assai negativo. Non appena il collaboratore sarà stato liberato, il cane accompagnato dal proprio conduttore può avvicinarsi e ricevere le lodi sia della persona ritrovata che del conduttore. Durante tutto il tempo della prova, dovranno essere prodotti dei rumori simulanti mezzi meccanici al lavoro, per controllare le reazioni del cane e la sua abitudine a non lasciarsi distrarre da situazioni estranee durante la ricerca. Il giudice deve dare il giudizio tenendo conto di come il cane svolge la ricerca, come spazia sul terreno, e quale è la efficacia della mimica di segnalazione del ritrovamento. Sezione B − Ricerca in macerie di un finto ferito. In un campo ricoperto da macerie, oppure in una casa in demolizione, una discarica, uno smottamento di terreno, un campo di esercitazione militare o di protezione civile od altro di superficie fortemente sconnessa, le cui dimensioni variano secondo le circostanze e le disponibilità, ma che non devono essere inferiori a 550 metri quadri di macerie, il cane deve scoprire, mediante una ricerca sistematica, una persona sepolta con opportuni accorgimenti, fra le macerie ed i detriti. Il conduttore, all’inizio della prova riceve dal direttore di campo una breve relazione illustrante un’ipotesi realistica di una catastrofe che avrebbe travolto la persona scomparsa da ricercare. Il conduttore, in base ai ragguagli ricevuti ed in funzione degli eventi atmosferici in atto, deve decidere come agire. Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 25 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Il conduttore è autorizzato a sua discrezione ad adottare la tattica di ricerca che reputa più opportuna ed operare conseguentemente mantenendo un comportamento congruente con le ipotesi formulate dal direttore di campo ed alle obiettive situazioni di praticabilità della zona interessata alla ricerca. Il conduttore, durante la prova, deve limitarsi a guidare il cane da una posizione di sicurezza osservando il suo lavoro. È indispensabile che la distanza tra il cane ed il conduttore sia sempre almeno di qualche metro, affinché i giudici possano rilevare l’indipendenza effettiva del lavoro del cane, non dovendo il conduttore sostituirsi al cane nella ricerca di eventuali segni o tracce di nascondigli lasciando operare il cane con la massima indipendenza fino alla individuazione del disperso che deve essere segnalato abbaiando, grattando con mimica inequivocabile. Alla segnalazione del cane, il conduttore che ritiene di aver individuato la persona dispersa, alza il braccio e richiede l’intervento del personale addetto per le operazioni di recupero. In tale frangente il cane, su comando del conduttore assume la posizione di « terra » a fianco del proprio conduttore ed attende che l’opera di ritrovamento abbia termine. Il cane a prova ultimata con risultato positivo riceverà gli elogi dal conduttore ed eventualmente dalla persona ritrovata. In tutte le prove del gruppo C le femmine devono operare dopo i maschi, per evitare depistaggi per l’emanazione di particolari effluvi. Il tempo a disposizione dell’unità cinofila per portare a termine la prova di cui alla sezione A è di 10 minuti, mentre quello per portare a termine la prova di cui alla sezione B è di 15 minuti. PARTE SECONDA PROVE OPERATIVE 44. – Le unità cinofile da impiegare su disposizione del Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile, per la ricerca di persone travolte da macerie, devono aver superato una prova volta da accertare la loro idoneità operativa, secondo le norme riportate nei successivi articoli. Alla prova sono ammesse solo le unità cinofile che abbiano superato le prove attitudinali affidate all’ENCI e che abbiano inoltrata apposita istanza al Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile tramite il predetto Ente che la trasmette, entro dieci giorni dalla data della sua presentazione, al Dipartimento della protezione civile, corredata dagli atti relativi alle prove attitudinali. 45. − Il giudizio della prova è dato da una commissione composta da almeno tre rappresentanti del comitato di esperti di cui all’ordinanza del Ministro per il coordinamento della protezione civile n. 547 del 24 maggio 1985, assistita da un delegato giudice dell’ENCI. All’inizio di ogni prova tale commissione nomina tra i suoi membri il presidente ed il segretario, che mantiene le funzioni di componente. La prova è predisposta dal Dipartimento della protezione civile che potrà avvalersi della collaborazione di organizzazioni del volontariato di protezione civile, operanti nel settore cinofilo. Atti Parlamentari XIII LEGISLATURA — — 26 — Camera dei Deputati — 5310 DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI 46. − L’età minima del cane per essere ammesso alle prove di brevetto di operatività deve essere di norma non inferiore a mesi diciotto. 47. − Il conduttore deve presentarsi alla prova operativa munito dell’equipaggiamento completo per una operazione di intervento. La commissione terrà conto nel giudizio anche dell’attrezzatura in possesso del conduttore e della sua capacità di utilizzarla al meglio. 48. − L’esame pratico consiste in una ricerca di un numero prestabilito da uno a tre figuranti in un’area di ricerca non inferiore a 1.500 metri quadri con azioni di disturdo (da un minimo di cinque persone che si muovono sulle macerie ed un mezzo meccanico al fine di riprodurre una maggiore fedeltà alla realtà). Tempo massimo di ricerca 30 minuti. La ricerca con esito negativo non potrà essere ripetuta. 49. − La seconda prova dell’esame pratico (prova di gruppo) consiste nella simulazione di un intervento con l’impiego contemporaneo di più unità cinofile. A questa prova sono ammesse le unità cinofile che hanno superato la prima prova pratica. Ogni gruppo operativo è costituito da un capogruppo operante senza cane, con funzioni di coordinamento delle operazioni di salvataggio e da tre unità cinofile. L’incarico di capogruppo verrà assegnato dalla giuria al conduttore che avrà a suo giudizio dimostrato le maggiori capacità operative nella prova singola. Qualora le unità cinofile idonee non raggiungessero il numero prescritto il gruppo può essere completato anche con unità cinofile non ancora abilitate che pertanto non saranno sottoposte al giudizio della commissione. Il capogruppo provvede a raccogliere le informazioni necessarie ed a fare un piano operativo, dopo di che predispone le tre unità ad operare. 50. − Al termine delle prove la commissione rilascerà ad ogni partecipante la pagella di giudizio e, se l’esito delle prove è stato favorevole, provvederà all’inoltro della documentazione all’Ufficio del Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile per la registrazione nell’apposito elenco ufficiale delle unità cinofile da soccorso ed al rilascio dell’attestato operativo. Il risultato delle prove, qualunque sia l’esito delle stesse, viene inoltre trascritto sul libretto qualifiche intestato al cane e convalidato dalla commissione stessa. 51. L’attestato di cui al numero 50 ha validità biennale e può essere rinnovato previo superamento delle prove stabilite per il primo rilascio, salvo diverse disposizioni del Ministro incaricato per il coordinamento della protezione civile. PAGINA BIANCA PAGINA BIANCA DDL13-5310 Lire 1200