Auto di importazione parallela La liberalizzazione del mercato nell’ambito dell’Ue è un’ottima cosa ed aumenta la concorrenza, ma troppo spesso permette ad operatori disinvolti di fare concorrenza sleale, aggirando od eludendo le imposte dovute, creando meccanismi di scatole cinesi, di aziende che nascono, creano un serio debito Iva, svaniscono nel nulla per riapparire sotto altre spoglie magari negli stessi locali. Contratto diretto con l’esportatore? No, grazie. Per saperne di più Nell’acquistare un veicolo, in caso di dubbio – prima di firmare e di pagare alcunché – è bene far riesaminare il contratto dagli esperti della sede Adiconsum più vicina. Per saperne di più, è possibile scaricare il “Vademecum per l’acquisto e la gestione dell’auto” dal sito www.adiconsum.it settore auto. Dalla stessa pagina, infine, si può accedere al “minisito” del settore auto, per approfondire ogni aspetto della relazione tra chi compra, chi vende, chi produce od importa, e chi fornisce assistenza. www.adiconsum.it Un click e sei in Adiconsum! • Per iscriverti e abbonarti • Per conoscere i recapiti delle sedi • Per l’informazione, i servizi, l’attività dell’associazione Iscriversi all’Adiconsum conviene: • Per l’aggiornamento sui tuoi diritti • Per l’assistenza nei 300 sportelli territoriali • Per la consulenza online ([email protected]) 5 x mille? All’Adiconsum. Codice fiscale: 96107650580 OkkiO a… Test noi consumatori • Periodico settimanale di informazione e studi su consumi, servizi, ambiente • Anno XXI • Supplemento al n. 58 • 23 ottobre 2009 Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L.46/2004) art.1, comma 2 - DCV Roma Se vi propongono un contratto diretto con l’esportatore, con pagamenti tramite bonifico bancario, state ancora più attenti: state trattando con un agente, non col venditore, e sapere dove vanno davvero a finire i vostri soldi può essere molto difficile. …L’acquisto dell’auto di importazione parallela Veicoli a lunga consegna subito pronti e magari con lo sconto? Attenti alle insidie! Adiconsum, dalla parte del consumatore. Importazione parallela: affare o trappola? Oggi è possibile trovare offerte mirabolanti di veicoli – per i quali di solito è richiesta una lunga attesa – offerti in pronta consegna, magari con lo sconto: si tratta molto probabilmente di importazione parallela, ossia di veicoli che il venditore acquista in altri paesi – eludendo i canali distributivi del costruttore – e rivende in Italia, sfruttando il divario tra prezzo di acquisto all’estero e prezzo di vendita nel nostro paese. Attenzione però: quello che sembra un affare può nascondere insidie. In fase di contratto è bene definire con chiarezza alcune cose in più rispetto al normale acquisto di una vettura nuova dal concessionario. Quali precauzioni? • Chiedete l’origine del veicolo, e se ha lo stesso codice di omologazione del corrispondente modello ufficialmente importato e distribuito nel nostro Paese. In caso l’immatricolazione potrebbe richiedere tempi assai lunghi, inoltre la configurazione del veicolo potrebbe non essere adatta al nostro clima, senza parlare delle possibili difficoltà a reperire i ricambi. • Procuratevi il leaflet promozionale del modello commercializzato in Italia, che illustra gli equipaggiamenti di serie ed opzionali, e pretendete che sia allegato al contratto. • Attenti agli operatori pasticcioni: la prassi è che vi chiedano di saldare tutto per procedere al’immatricolazione; in qualche caso vi invitano a “regolare” la vettura come condizione per avviare il trasporto dal paese di origine. Potrebbe però succedere che l’immatricolazione ritardi o sia addirittura impossibile, a meno di costose modifiche, oppure che quella specifica vettura non sia più disponibile. In questi casi se il pagamento è già stato effettuato ottenere il rispetto dei vostri diritti può diventare assai impervio. La garanzia del costruttore • Attenzione alla garanzia del costruttore; verificate che il veicolo non sia già immatricolato all’estero, nel qual caso non è nuovo, ma a km zero. In questo caso la garanzia del costruttore, se applicabile, decorre dal momento della prima immatricolazione. Verificate se la rete di officine autorizzate riconoscerà la garanzia del costruttore su quello specifico veicolo: fatevi consegnare il libretto di garanzia e chiedete ad una officina autorizzata della casa se avrà problemi ad applicare la garanzia del costruttore in caso di necessità. • In ogni caso specificate chiaramente al venditore che siete ben consci che l’unico responsabile della garanzia è lui, e non esiterete a far valere i vostri diritti, in caso di difetti al veicolo per i quali non vi venisse riconosciuta la garanzia da parte delle officine della rete del costruttore. Ovviamente attenti alla solidità dell’azienda, perchè se chiude dopo avervi venduto il veicolo l’importatore ufficiale del marchio non ha nessun obbligo verso di voi e la vostra vettura, e non avrete nessuna protezione in caso di difetti. Una recente sentenza del Giudice di Pace di Viterbo ribadisce che la garanzia per un veicolo pre immatricolato all’estero, e venduto per nuovo, è 24 mesi e per il periodo tra la fine della garanzia del costruttore ed il termine della garanzia legale, risponde direttamente il Venditore, che non potrà avvalersi delle officine autorizzate della casa per intervenire su problemi di garanzia. Al momento della consegna Quando arriverà il momento della consegna dell’auto, pretendete che questa avvenga di giorno, con la luce del sole, e siate molto pignoli. Controllate con attenzione che tutti gli equipaggiamenti previsti, di serie e/o opzionali, siano presenti e funzionanti, e che non vi siano danni apparenti da trasporto. Ricordate anche di controllare che vi sia data la chiave master (se prevista per la duplicazione delle chiavi), la seconda chiave e il codice di attivazione dell’autoradio – nel caso questa sia integrata nella plancia all’origine –. In caso di irregolarità o difetti non accontentatevi di vaghe assicurazioni, ma pretendete che siano verbalizzati in forma scritta, insieme ai provvedimenti che il venditore si impegna ad adottare per rendere il veicolo conforme al contratto. In casi gravi, rifiutate di ritirare il veicolo e chiedete la immediata risoluzione del contratto. Attenzione alle “trappole fiscali” Non pagate nulla senza fattura, ed esigete una dichiarazione esplicita, su carta intestata del venditore, che quest’ultimo abbia totalmente assolto ogni impegno fiscale, con particolare riferimento all’Iva. Se così non fosse l’Agenzia delle Entrate potrà legittimamente rivalersi su di voi per il recupero delle somme evase, e, se il prezzo di vendita risulta troppo vantaggioso, spetterà a voi dimostrare che tale vantaggio non è dovuto all’evasione dell’Iva.