Luglio 2008 n°14
la Provincia in casa
N. aut. NAZ/370/2008
16/05/2008 al 15/05/2009
Francatura ordinaria a
carico del destinatario
da addebitarsi sul conto
di credito speciale
n.10250 presso l’Ufficio
Postale Milano Aporti
UDR - Aut. N. CMP/01/
bm/9424 del 04.10.01
Milano CMP Borromeo
- Servizio Amm.ne
Sicurezza
PER LA PREVENZIONE
E L’INTEGRAZIONE
 
Politiche Sociali
PARTITO IL PROGETTO
LA FAMIGLIA NEL CUORE
 
Trasporti
ARRIVANO LE LINEE Z
I BUS METROPOLITANI 
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Settore Comunicazione
Provincia di Milano
via Vivaio, 1
20122 Milano
n°14
S C U O L A L AV O R O T E R R I T O R I O T E M P O L I B E R O A M B I E N T E C U LT U R A
La Provincia in Casa aderisce al progetto ImpattoZero di LifeGate
NON AFFRANCARE
Nuova serie Luglio 2008 - Trimestrale della Provincia di Milano
Dopo il successo di San Vittore Sing Sing
UNA CALDA ESTATE
METROPOLITANA
Tornano PROXPRO, Idroscalo in festa, le gite alla
scoperta del territorio: tanti eventi, manifestazioni
e incontri per trascorrere l’estate insieme.
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Luglio 2008
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n°14
La Provincia in Casa… Vostra
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la mia provincia
LE PROVINCE
PROTAGONISTE
DEL TERRITORIO
Fabio Melilli,
presidente della Provincia di
Rieti, è il presidente dell’Upi,
Unione delle Province d’Italia.
C’è un tema che come Unione delle Province italiane ci sta particolarmente a cuore,
perché interessa direttamente quella riforma e quella innovazione delle istituzioni locali
per cui le Province hanno lavorato e stanno lavorando almeno da un decennio. Le riforme
amministrative e costituzionali che si sono susseguite, infatti, hanno creato una nuova
Provincia, sempre più protagonista del territorio, capace di porsi alla guida dei processi
di sviluppo, attore principale del governo di area vasta. Questo ha fatto sì che nelle
Province, anche grazie alla accelerazione prodotta da una nuova classe dirigente sempre
più responsabilizzata e attenta al rapporto diretto con i cittadini, la qualità dell’azione
amministrativa abbia subito un notevole balzo in avanti, fino a disegnare strutture snelle,
efficienti, fortemente innovative.
Una “buona” pubblica amministrazione, infatti, passa anche dalla capacità dei suoi
amministratori di mettersi in gioco, di cercare nuove soluzioni, di trovare nel rapporto
con le altre istituzioni, nella cooperazione e nel coordinamento quotidiano dell’azione di
governo, soluzioni efficaci alle richieste dei cittadini. È questo, infatti, il nostro obiettivo
prioritario: migliorare la qualità della vita dei cittadini, far sì che il sistema economico e
sociale dei nostri territori produca sviluppo e che di questo sviluppo traggano giovamento
sia i soggetti locali che l’intero Paese. Si tratta di una sfida cui tutti noi siamo chiamati
a rispondere per il cui fine bisogna mettere in campo strumenti sempre più efficaci.
È necessario che ci sia un ente intermedio, un ente di area vasta, che svolga funzioni
amministrative e servizi di rete, funzioni che non possono essere affidate a miriadi di
comuni piccoli e piccolissimi, né tantomeno alle regioni, rischiando il ritorno ad un nuovo
centralismo non utile ai cittadini e alle imprese. D’altronde tutto ciò è già previsto dalla
Costituzione che riconosce la Città Metropolitana come forma di governo di area vasta
che, sostituendo la Provincia, darebbe risposte più efficaci a temi che superano i confini
comunali.
01
in breve
dalla provincia
Inaugurato il nido
di Vaprio d’Adda
Piccoli giornalisti
crescono
Avvicinarsi al mondo del giornalismo come stimolo
per comprendere meglio la realtà. È questo lo spirito
del Campionato di Giornalismo rivolto agli studenti
delle scuole medie della Lombardia, promosso
anche quest’anno dalla Provincia di Milano insieme
al quotidiano Il Giorno. La seconda edizione del
torneo si è chiusa con successo, con la cerimonia di
premiazione dei vincitori accolti al Centro congressi
di via Corridoni dal presidente Penati, e ha visto la
partecipazione di 100 istituti. Sono stati oltre 40 mila
i ragazzi coinvolti e 5 mila gli studenti che hanno
realizzato le 250 pagine di giornale pubblicate
durante l’anno scolastico sul quotidiano diretto da
Giovanni Morandi. Un progetto che vuole avvicinare
i ragazzi alla lettura dei quotidiani, spronarli ad
informarsi e ad analizzare ciò che succede intorno e
aiutarli a sviluppare una coscienza critica.
È stato inaugurato a Vaprio d’Adda dal presidente della Provincia Filippo Penati,
insieme al sindaco Roberto Orlandi, il nuovo nido realizzato grazie a “Cerchi un
nido?”, il bando con cui Palazzo Isimbardi ha messo a disposizione 17 milioni e
450 mila euro in conto capitale a fondo perduto per consentire a tutti i Comuni
dell’area metropolitana di qualificare al meglio l’offerta alle famiglie dei servizi per
l’infanzia. Il Girotondo, così si chiama la nuova struttura di via Mazzini, offrirà un
posto dove giocare e crescere a 50 bimbi: un modo concreto di aiutare le famiglie
a conciliare i tempi di vita. Il nido è stato realizzato con il contributo di 270 mila
euro che la Provincia di Milano ha versato per realizzare il progetto che è valso al
Comune di Vaprio il secondo posto nella graduatoria del bando. Sono in tutto 90
le strutture dell’infanzia che con “Cerchi un nido?” saranno attive in 87 comuni
dell’area metropolitana milanese.
Riapre Villa Necchi Campiglio
Dal 30 maggio è riaperta al pubblico, grazie all’intervento di restauro del Fai,
Fondo Italiano per l’Ambiente, Villa Necchi Campiglio, la casa in stile razionalista
progettata negli anni ’30 da Piero Portaluppi in via Mozart a Milano, che per anni
è rimasta nascosta nel cuore di Milano. La Provincia di Milano ha partecipato
all’intervento, durato 3 anni e costato complessivamente 6 milioni di euro, con un
contributo di 350 mila euro. I lavori hanno restituito a cittadini e turisti una “casa
museo” multiuso. Oltre ad ammirarne i tesori d’arte del Novecento italiano, tra
cui opere di De Chirico, Morandi, Martini e Sironi, Villa Necchi potrà essere una
cornice d’eccezione per eventi, convegni e ricevimenti.
02
Energia pulita
a tasso zero
Chi investe in energia pulita viene premiato e
soprattutto non paga una lira, anzi un euro.
La Provincia di Milano ha stretto una convenzione
con sei banche di Credito Cooperativo per
erogare prestiti personali fino a 50 mila euro a
Tasso Zero ai proprietari di case che decidono di
realizzare interventi di risparmio energetico nelle
loro abitazioni, come, ad esempio, pannelli solari
o pompe di calore. Gli edifici devono trovarsi nei
Comuni di competenza delle Banche di Credito
Cooperativo, cioè quelli di Barlassina, Carate
Brianza, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Lesmo e
Sesto San Giovanni.
Maggiori informazioni su www.infoenergia.eu
La Provincia all’Angel Day
Camerieri per un giorno al servizio dei senzatetto. Anche la Provincia di Milano ha
risposto all’appello dei City Angel e si è presentata all’appuntamento con l’ottava
edizione dell’Angel Day che si è svolta all’Opera Cardinal Ferrari.
Filippo Penati, che per l’occasione ha indossato la divisa ufficiale, ovvero t-shirt
rossa e basco blu, insieme all’assessore Francesca Corso e al presidente
del Consiglio provinciale Vincenzo Ortolina e altri personaggi del mondo dello
spettacolo, ha voluto essere al fianco dei 200 senzatetto assistiti della struttura di
via Boeri. L’esercito di magliette rosse e caschi blu, camerieri d’eccezione, hanno
servito alla mensa. Un gesto semplice, ma importante per regalare un sorriso e
sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle persone
deboli e bisognose.
Lo scudetto della Provincia
on-line
Il sito della Provincia di Milano è usabile e accessibile. A regalare questi due
prestigiosi aggettivi al nostro sito web sono i giudici del Premio @-Gov che
hanno ritenuto il portale in grado di coniugare al meglio la soddisfazione del
cittadino-utente con la sostenibilità economica dei servizi erogati.
Il riconoscimento sull’ottima qualità del design è stato conferito alla nostra
Provincia durante l’Euro P.A., il salone delle autonomie locali, che si è tenuto
a Rimini a inizio giugno.
03
Qua la zampa
anche a Rodano,
Pantigliate e
Agrate Brianza
Cresce nella nostra provincia l’attenzione e
l’educazione per i nostri amici a quattro zampe,
con la coda o con le ali. Nello scorso mese sono
stati aperti ben tre nuovi Uffici per i diritti degli
animali. Due sportelli, quelli dei Comuni di Rodano
e Pantigliate, sono collegati con l’Ufficio Diritti
Animali della Provincia di Milano e sono ubicati
presso l’Ufficio della Polizia locale per garantire
informazione, consulenza e sostegno ai proprietari
di animali domestici e alle associazioni. Si possono
segnalare i casi di maltrattamento, smarrimento
e abbandono via mail a [email protected] e
[email protected]. Lo sportello aperto ad
Agrate Brianza, invece, è stato istituito presso la
sede del Comune e gestito dai volontari della nuova
associazione agratese “Animali sull’arca”
con apertura ogni lunedì dalle 9 alle 12.
Buone pratiche e
sostenibilità direttamente
sul web
Nell’ambito delle attività di Agenda 21 e dell’Osservatorio per la Sostenibilità
nasce la “Vetrina delle Buone Pratiche”, una raccolta di circa 100 tra progetti
e iniziative, realizzate dai Comuni del milanese e dalla Provincia sui temi della
sostenibilità ambientale, economica e sociale. La Vetrina è disponibile on-line
(www.provincia.mi.it/pianificazione_territoriale/agenda_21) e organizzata
secondo criteri di facile consultabilità per fornire idee e soluzioni concrete a tutte
le Amministrazioni comunali impegnate sul fronte dello sviluppo sostenibile, cioè
ad attuare azioni che non compromettano le scelte delle generazioni future.
Ambiente: stanziati fondi
per il recupero dei fontanili
Anche per il 2008 l’assessorato all’Ambiente ha stanziato fondi per contributi ai
Comuni che vogliono assumersi l’impegno di recuperare i Fontanili presenti nel
proprio territorio, che sono degli ecosistemi peculiari e costituiscono la trama
fondamentale del paesaggio agrario. I Comuni interessati possono rivolgersi,
per informazioni e chiarimenti, ai seguenti numeri telefonici: 02 77403810;
02 77403669; 02 77403652.
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sommario
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La mia Provincia
In breve
Lettere
Appuntamenti metropolitani
Riparte PROxPRO
In carcere sulle note della musica
La sicurezza per la metropoli
Per la sicurezza partecipata 100 comuni e 22 progetti
La famiglia nel cuore
Primi in integrazione
A proposito di immigrazione
Buono come il pane
L’attenzione all’ambiente motore dello sviluppo
Ambiente: bonificare per crescere
Dorsale verde. Il futuro sostenibile
Alla scoperta di Palazzo Isimbardi
Musica e teatro in scena a Milano
Arriva l’estate, torna Idroscalo in Festa
Navigando fra gli aironi di Milano
Tra la Brianza e i Balcani
Un aiuto concreto ai cittadini milanesi
Il vivaio delle idee, parole e contraddizioni
Una scuola divisa in due
Trasporto pubblico: arrivano le linee Z
Alto milanese. Un patto per EXPO 2015
Consulta per lo sport: fare rete fa’ bene
Storia della Provincia di Milano
Dentro il Consiglio
La tua Provincia
37
28
La Provincia in Casa aderisce
al progetto ImpattoZero di LifeGate
a tutela dell’ambiente
Nuova serie, n. 14
anno 4 - luglio 2008
Pubblicazione a cura del Settore Comunicazione
Provincia di Milano
Direttore editoriale: Franco Maggi
Direttore responsabile: Angelo De Vivo
Coordinatore redazionale: Maurizio Fenini
In redazione: Daria De Carlini, Maria Rosa Donadelli,
Ilaria Modanesi, Ilaria Imbasciati, Silvia Mascheroni,
Laura Rischitelli
Direzione, redazione, amministrazione e pubblicità:
Provincia di Milano, Palazzo Isimbardi,
via Vivaio 1, 20122 Milano
Tel. 02.7740.2895-2176 - Fax 02.7740.2336
Hanno collaborato: Barbara Forti, Lara Lagonegro,
Flavio Caminada, Luca Romano, Gigi Alberti, Fabio Melilli.
Progetto grafico: Andrea Schieppati
Impaginazione: Elena Gravaghi, Francesca Vanzetta
Fotografie: Federico Pollini, Sergio Fermi, Tips.
Disegni: Roberto Maremmani
Stampa: Roto2000 Spa, via L. da Vinci 18/20 - Casarile
(Mi)
Registrazione Tribunale di Milano n. 346 del 6/6/2001
© Provincia di Milano
i testi e le foto non possono essere riprodotti senza
autorizzazione
www.provincia.milano.it/provinciaincasa
[email protected]
Chiuso in redazione il 30 Giugno alle 18,00
Tiratura 380.000 copie
05
Filippo Penati
risponde
Ho letto che i nostri politici vogliono “cancellare” le province e, di
conseguenza, anche la Provincia di Millno. Cosa mi può dire a riguardo?
Grazie in anticipo,
Alberto Bagnoli
Gentile signor Bagnoli,
la ringrazio per quanto mi scrive perché mi dà la possibilità di esprimerle la mia
posizione a riguardo. Da tempo sostengo che la forma del governo sul territorio
oggi risulta imbrigliata in meccanismi irrigiditi, poco duttili rispetto alle velocità
del cambiamento del Paese. Ritengo necessario portare avanti il percorso avviato
dal Governo precedente sul sistema delle Autonomie, riprendere e portare a
compimento la riforma e il rilancio del ruolo degli Enti locali. In particolare le
Province dovranno evolversi, asciugate nelle loro funzioni, più funzionali ai bisogni
delle comunità e dei territori. E in questa evoluzione sta anche il ragionamento
sull’attuazione del Titolo V della Costituzione, laddove introduce come uno
dei livelli possibili di articolazione dello Stato le Città metropolitane. In questo
processo generale di semplificazione la Città metropolitana deve essere non un
livello aggiuntivo, ma un livello sostitutivo di governo di area vasta, in grado di
assorbire quei livelli di competenze che di fatto oggi sono ostacolo allo sviluppo
del territorio. Ne è un esempio l’area metropolitana milanese, che già esiste come
luogo, persone, imprese e che attende, ormai da oltre trent’anni, un livello di
governo che la rappresenti.
La Città metropolitana avrebbe competenze specifiche solo su alcuni temi:
viabilità, traffico, ambiente, sicurezza e sviluppo economico. Si tratterebbe quindi
di un nuovo ente che andrebbe a sostituire l’attuale Provincia, con competenze
ben definite su quei problemi dell’intera area milanese che di fatto possono
essere affrontate solo su scala sovra comunale.
Solo in tale prospettiva di allargamento della democrazia che la Provincia è
disposta a scomparire, consapevole del fatto di essere sostituita da un’istituzione
altrettanto democratica e radicata, ma con compiti e funzioni più idonei a
raccogliere e soddisfare le istanze del territorio in continuo cambiamento.
PER SCRIVERE AL PRESIDENTE
Filippo Penati risponde,
La Provincia in Casa
via Vivaio 1
20122 Milano
[email protected]
06
PENATI RISPONDE
Non desidero disturbare proprio il Presidente della Provincia,
un impiegato provinciale preposto ai trasporti pubblici
andrebbe benissimo, ma dove lo trovo? Sto cercando
informazioni sul trasporto pubblico interurbano (linee,
percorsi, ecc), ma sulla rivista patinata che ricevo gratis dalla
Provincia c’è di tutto tranne le informazioni spicciole.
Ho trovato (Ottobre 2007) solo un articolo sui trasporti
pubblici interurbani molto elaborato, vago e inutile. Io voglio
sapere quali sono gli autobus che collegano i vari paesi a
nord di Milano, da Bovisio a Desio, per esempio, da Cesano
Maderno a Varedo ecc. Ce ne sono? E ci sono treni? Pare
impossibile, ma non c’è modo di saperlo! La vostra rivista
sarebbe ancor più utile se desse più informazioni spicciole al
cittadino e facesse meno autopromozione... comunque, per
il futuro, gradirei una rivista meno patinata ma più pratica.
Grazie.
Marco Balbi
La rivista “La Provincia in Casa” ha intenti divulgativi rivolti a
tutto il territorio provinciale, per esporre progetti ed iniziative di
ampio respiro. Proprio per integrare questo tipo di informazione
con altre di carattere più specifico e localizzato, è nato da quasi
un anno anche un nuovo periodico provinciale, “Q5”, che riporta
informazioni più di servizio all’utenza. Per quanto riguarda le
informazioni specifiche che lei richiede, può consultare il sito della
Direzione Centrale Trasporti e Viabilità, che è stato completamente
rinnovato ed è on line proprio da questa settimana. In particolare
può trovare informazioni sugli orari e le linee di autobus di nostra
competenza, oltre alle mappe di zona scaricabili, a questo link:
http://www.provincia.milano.it/trasporti/settori/trasporto_
pubblico/trasporto_pubblico_locale/orari_percorsi_fermate_
2008.html. Esiste inoltre il libretto orari di BrianzaTrasporti, che
può richiedere anche presso il suo Comune. In ogni caso i nostri
uffici sono a disposizione per informazioni e segnalazioni:
Settore trasporto pubblico
[email protected]
tel: 02 7740 3655-3610 - fax: 02 7740 3941-3759
Ringraziandola per le osservazioni, nella speranza di averLe dato
un’informazione esauriente.
Cordiali saluti
Appuntamenti
metropolitani
Collegati all’agenda on line
della tua provincia
www.appuntamentimetropolitani.milano.it
Bollate
Segrate
Dal 19 al 21 luglio
FESTIVAL DI VILLA ARCONATI
19 luglio
DURAN DURAN
Idroscalo Arena Concerti,
via Circonvallazione Idroscalo, 41
Il Festival di Villa Arconati spegne le prime 20 candeline
organizzando una due-giorni con la “festa delle arti”, eventi
musicali e spettacoli, mostre, proiezioni e visite guidate nello
splendido scenario della Villa e dei suoi giardini; il ruolo della
manifestazione è fondamentale nello sviluppo musicale del
territorio e valorizza l’importante intervento di recupero che
interesserà tutta l’area. Ricco il programma dell’edizione
numero 20: dal cantautorato italiano con Daniele Silvestri
fino alle dolci melodie brasileire di Caetano Veloso, per poi
tornare al più irriverente dark punk inglese di Souxsie. Gli
appuntamenti più ghiotti sono quelli con i Baustelle, il 21
luglio, per assaggiare “Amen”, uno degli album più ascoltati
dell’anno. Il 9 luglio sua maestà Paul Weller, uno dei grandi
padri del brit-pop, ci regalerà un pezzo della grande storia
della musica inglese, ripercorrendo i successi ottenuti prima
con i Jam, poi con gli Style Council e infine come solista.
Di quest’anno è il CD “22 Dreams”, un sogno colorato con
una colonna sonora a tutto rock, con una discreta dose di
free jazz e tanta elettronica. Il 15 luglio i figli di Frank Zappa,
Dweezil e Ahmet, rendono omaggio al padre ripercorrendo
la straordinaria carriera del chitarrista californiano. Torna il
ritmo jazz, infarcito con i suoni “Aria” grazie alla fisarmonica
di Richard Galliano che si mescola con il piano e la tromba
di Caceres. Infine il duo al femminile di Cat Powell e Camille
e il concerto di Katrin Dawn Lang.
Orario: 21.30.
Ingresso a pagamento: da euro 20,00 a euro 38,00.
Info Polo Culturale Insieme Groane
Piazza C.A. Dalla Chiesa, 30
tel. 02 35005520
[email protected]
Negli anni Ottanta molte avrebbero voluto sposarli,
soprattutto Simon Le Bon, leader indiscusso della
band inglese. Ora lui continua a guidare i suoi
riproponendo i successi di sempre e inediti dall’ultimo
album “Red Carpet Massacre”, registrato con la
collaborazione di Justin Timberlake. Chi volesse
rivedere insieme Nick Rhodes, John Taylor e Roger
Taylor e Simon Le Bon, faccia un salto all’Idroscalo.
Orario: 21.00.
Ingresso: euro 28,00 + prevendita
Info Infopoint tel. 02 70200902
www.provincia.milano.it/idropark
[email protected]
Albiate
19 luglio
NOTTURNI - BALCANI ELETTRICI
Villa Campello, via Dante 15/A
Gemellaggio con la cultura slava attraverso musica,
danza, teatro, articoli e video. Tromba e violoncello
portano i suoni dell’est Europa, mentre irrompono
immagini violente di una Sarajevo impazzita, del
ponte di Mostar e delle bombe, attraverso postazioni
artistiche fisse e itineranti. Edizione 2008 dei
Notturni nelle ville e nei parchi della Brianza, iniziativa
promossa da Provincia di Milano-Progetto Monza
Brianza, ideata e prodotta da Musicamorfosi.
Orario: 21.30.
Ingresso libero.
Info tel. 331 4519922
www.monzaebrianzainrete.it
[email protected]
8
Caetano Veloso
appuntamenti
Monza
Milano
Dal 1 giugno al 27 luglio
FEDERICA GALLI
L’INCANTO DELLO SGUARDO (DAL 1954 AL 2007)
Serrone della Villa Reale
Dal 3 al 19 luglio
LE NOZZE DEI PICCOLO BORGHESI
Teatro Libero, Via Savona, 10
L’artista attraversa cinquant’anni di incisioni con una
ricca esposizione di circa 200 opere, dalla prima
lastra del 1954 fino agli ultimi lavori. Tra i temi spicca
il paesaggio, sia naturale che artefatto, le vedute di
Venezia e di Milano, che è riuscita a cogliere negli
aspetti più romantici, i luoghi meno noti della “sua”
campagna lombarda e i colossali Alberi Monumentali.
Orari: da martedì a venerdì 15.00-20.00; sabato,
domenica e festivi 10.00-20.00. Lunedì chiuso.
Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 4.
Com’è il mondo borghese per Bertolt Brecht? Ce lo
dice Corrado d’Elia al Teatro Libero. Mondo piccolo,
ipocrita, superficiale, dove meschinità e falsità si
insinuano nei rapporti. Nove commensali scherzano,
si ubriacano e sparlano durante una festa di nozze
rivelando mezze verità o stravolgendo quello che
accade. La loro vita è controllata da una sorta di
demiurgo fantasma che li muove come marionette,
prigionia ben evidenziata dai fili che portano a mani
e piedi e dalla stanza nera nella quale si muovono.
Orario: 21.00.
Ingresso: da euro 9,00 a euro 18,00.
Info Ufficio Mostre, viale Brianza, 2 Monza
tel. 039 322086
fax 039 361558
[email protected]
Info Teatro Libero tel. 02 8323126
www.teatrolibero.it
Monza
Cinisello Balsamo
21 luglio
GORAN BREGOVIC
Villa Reale, viale Brianza
Fino al 27 luglio
VICTOR BURGIN
Museo di Fotografia Contemporanea,
Villa Ghirlanda, via Frova, 10
Accompagnato dalla piccola Orchestra per
matrimoni e funerali (Wedding and Funeral
Orchestra), uno dei più grandi studiosi del suono ci
regala un concerto dove offre un saggio della sua
bravura coniugando il rock con la musica classica,
le litanie bizantine con il folk dei Balcani, le leggende
zingare con l’elettronica e i campionamenti. Ne
nasce una melodia nuova dove traspare, però,
l’esuberanza gitana e la malinconia della sua patria,
quella Sarajevo martoriata che lui dipinge sempre
con tenerezza e amore.
Orario: 21.00.
Ingresso: euro 20,00 + euro 3,00 prevendita.
Info ProMonza tel. 039 323222
09
Ha dedicato all’immagine tutta la sua vita diventando
uno dei padri dell’Arte Concettuale; Victor Burgin
ha alimentato da sempre anche il dibattito teorico
sull’immagine. Ha esplorato tutte le novità degli
ultimi anni, comprese quelle portate avanti dalla
tecnologia digitale e dagli audiovisi. In mostra il
video “Alle 8. Solito posto”, ispirato alla sequenza
finale del film L’Eclisse di Michelangelo Antonioni.
Orari: da martedì a domenica 10.00-19.00; giovedì
10.00-23.00. Chiuso lunedì.
Ingresso libero.
Info Museo di Fotografia Contemporanea
tel. 02 66056661
www.museofotografiacontemporanea.org
Trezzo sull’Adda
Lainate
1 agosto
CAPAREZZA
Piazza Grande
15 agosto
FERRAGOSTO AL NINFEO
Villa Borromeo Visconti Litta, Largo Vittorio Veneto, 12
Serata all’insegna dell’hip-hop salentino e del rock
pugliese con il surreale Caparezza, che propone
nella piazza di Trezzo il suo nuovo lavoro, come
sempre all’insegna della creatività più sfrenata.
“Le dimensioni del mio caos” è un insieme di capitoli
musicali che uniti fra loro ci raccontano una storia.
Solo se lo si ascolta completamente si arriverà al
lieto fine e a comprendere la vicenda della hippie
sessantottina Ilaria Condizionata (già il nome è un
programma…) e del muratore precario Luigi delle
Bicocche. Caparezza prosegue la sua storia con un
piccolo romanzo dal titolo: “Saghe mentali”.
Spettacolo di acqua e luce all’interno di questo
gioiello di arte cinquecentesca, tra zampilli d’acqua,
tanto verde, splendide fanciulle marmoree o divinità
latine quali Venere o Mercurio, delfini e draghi. Per
l’apertura straordinaria di Ferragosto del Ninfeo è
possibile visitare le stanze completamente decorate
della Villa Borromeo Visconti Litta, ricca di mosaici di
ciottoli bianchi e neri e tasselli dipinti a tempera.
Orario: 21.00.
Info www.liveclub.it
Orario: 15.00-18.00.
Ingresso: intero euro 7,00; gruppi euro 5,00.
Info Comune di Lainate - Ufficio Cultura
tel. 02 93598266-267
www.castellieville.it
[email protected]
Vimercate
Lissone
3 agosto
ALBERTO CAPELLI “ESPERIA FLAMENCO TRIO”
Parco Trotti, via Vittorio Emanuele
14 settembre
BANDA LARGA
Centro cittadino
Improvvisazione jazz unita a tradizione e ritmo
caliente, miscelare con arte e maestria (quella che
al Trio di Alberto Capelli non manca) e ne nascerà
un’esplosione di creatività, danza e colore che unisce
suoni e culture dei due generi. Lo spettacolo rientra
nella rassegna etno-folk del Polo del Vimercatese
nell’ambito del progetto Metropoli della Provincia di
Milano. Viaggio tra sonorità e tradizioni del mondo,
dall’est europeo ai ritmi africani o dell’America Latina.
Leggendo in modo romantico e un po’ nostalgico
le parole banda larga riscopriremo un mondo che
sembra lontano, con tradizioni salde e valori scolpiti
nel tempo. Banda Larga è una rassegna musicale
promossa dalla Provincia di Milano per restituire
dignità al genere molto diffuso in Europa, ma poco
praticato in Italia, dei concerti all’aperto per bande
musicali. In programma 70 appuntamenti nelle
piazze comunali della provincia: a Lissone si esibisce
allegramente il Corpo Bandistico “S. Cecilia”.
Orario: 21.00.
Ingresso libero.
Orario: 16.00-18.00.
Ingresso libero.
Info Ufficio Cultura
tel. 800 333722
www.comune.vimercate.mi.it
Info Provincia di Milano/Settore cultura
tel. 02 77406329-73
www.provincia.milano.it/cultura
10
appuntamenti
Marcallo con Casone
Lissone
21 settembre
RADUNO TUNING
Parco Ghiotti, via Vitali
Fino al 21 settembre
SEGNALI DI STILE. IL PREMIO LISSONE
Museo d’Arte Contemporanea, Viale Padania, 6
Spazio alla stravaganza e alla personalizzazione:
a sfilare non saranno modelle altissime, ma circa
150 automobili dai mille colori e ritocchi estetici
provenienti da tutta Italia. 5° edizione del raduno
organizzato dall’associazione HFT Club per
appassionati di tuning, con esposizione di automezzi
personalizzati, gare di estetica, di qualità sonora e
vari spettacoli di contorno. Scopo: sensibilizzare i
giovani verso i “pericoli della strada” legati all’uso di
sostanze stupefacenti, alcool e alta velocità.
Storia del Premio Lissone, testimonianza del
vivace intreccio di arte e territorio al servizio della
produzione e della progettazione. Dipinti, oggetti
di design, fotografie, disegni e documenti sonori,
capolavori che partendo dall’astrattismo toccano neodada, nouveau realisme, pop art e sperimentalismo
neo-avanguardistico fino all’arte informale.
Orario: 21.00.
Ingresso libero.
Info www.compagniadellabirinto.it
[email protected]
Orari: martedì, mercoledì e venerdì 15.00-19.00;
giovedì 15.00-23.00; sabato e festivi 10.00-12.00
e 15.00-19.00. Chiuso lunedì e mese di agosto.
Ingresso libero.
Info tel. 039 2145174
www.comune.lissone.it
[email protected]
Milano
Segrate
Fino al 21 settembre
UN LIBRO IN MASCHERA
Fondazione Biblioteca di via Senato, via Senato, 14
26 settembre
TIENITI IN MOVIMENTO
Idroscalo Area Villette, via Circonvallazione Idroscalo, 41
Una cerimonia di scuse e di riparazione del mondo
moderno per le passate distruzioni di libri, sia per
alluvioni e incendi che per la violenza dell’uomo
ispirata da presunte ideologie libertarie. L’opera in 5
atti è compiuta da 25 grandi artisti che ci regalano
libri felici, per liberare le parole e renderle sacre.
Tra gli altri partecipano alla mostra Filippo Marinetti,
Fortunato Depero, Emilio Vedova, Arnaldo Pomodoro
e Bruno Munari.
Uno, due, tre…via! Lo sport è per tutti! La Consulta
Provinciale dello sport per il secondo anno consecutivo
regala due giornate all’insegna dell’integrazione.
Alla manifestazione partecipano numerose associazioni,
società sportive, studenti delle scuole superiori,
oltre a 400 atleti, che si confronteranno in diverse
discipline sportive quali calcio, tennis, golf, ginnastica,
pallacanestro, equitazione, wheelchair hockey, judo,
shodown, all’interno di squadre miste, composte da
atleti diversamente abili e altri normodotati.
Orari: martedì 15.00-18.00; giovedì 15.00-20.00;
mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.0018.00. Chiuso lunedì.
Ingresso libero.
Info tel. 02 76215318
www.bibliotecadiviasenato.it
Tutta la giornata.
Ingresso libero.
Info Infopoint 02 70200902
www.provincia.milano.it/idropark
[email protected]
11
RIPARTE PROXPRO
TORNA LA MANIFESTAZIONE VOLUTA DALLA PROVINCIA
TRA SPETTACOLI, INTRATTENIMENTO E RIFLESSIONI
Anche quest’estate la Provincia di Milano non lascia
soli i cittadini. Dopo il successo della scorsa edizione,
che ha allietato le serate di oltre 35 mila persone,
riparte il viaggio di PROXPRO, una manifestazione
che affianca intrattenimento e spazi di riflessione su
problematiche ed esigenze del territorio. L’edizione
PROXPRO di quest’anno sarà dedicata al tema della
città policentrica, ovvero della città che supera il
dualismo tra centro e periferie per promuovere servizi,
funzioni e una qualità della vita diffusa in tutti i quartieri
della città e in tutti i comuni dell’area metropolitana
milanese. Venti spettacoli gratuiti allestiti su un camion
che funzionerà da palco itinerante, da metà luglio a
metà agosto renderanno più viva l’estate in 6 quartieri
periferici della città, in 12 comuni della provincia di
Milano e in due di quella di Monza e Brianza. Un modo
per rendere centro tutti i luoghi della metropoli, anche
quelli come alcune periferie milanesi che spesso sono
considerati solo territori di transito, privi di una propria
identità, per renderli protagonisti a pieno titolo della vita
della città. PROXPRO proporrà musica da ascoltare e
ballare insieme, oltre ai recital di alcuni dei più brillanti
cabarettisti italiani. Ma non solo.
Tutti coloro che lo vorranno potranno esprimere
il proprio punto di vista sul territorio lasciando un
messaggio sul pullman che stazionerà nelle piazze dove
si terranno i concerti. Si tratta di una sorta di centro
raccolta mobile di segnalazioni di ciò che funziona e
ciò che non funziona, di proposte su come migliorare la
vivibilità della metropoli. A bordo, dove saranno installati
alcuni computer, tutti avranno la possibilità di formulare
le proprie opinioni su temi come la viabilità, l’ambiente,
i trasporti pubblici e la sicurezza. Anche quest’anno le
idee, le proposte, le segnalazioni dei cittadini saranno
per l’amministrazione provinciale preziosi suggerimenti
per conoscere sempre meglio il territorio e poterlo così
meglio governare.
12
Ecco il calendario 2008
Tutti gli spettacoli comincieranno alle ore 21.00
LUGLIO
15 martedì
17 giovedì
18 venerdì
19 sabato
21 lunedì
22 martedì
23 mercoledì
24 giovedì
25 venerdì
26 sabato
30 mercoledì
31 giovedì
DARIO VERGASSOLA + SETTESOTTO
Quarto Oggiaro, via Fratelli Antona Traversi, Milano
LEONARDO MANERA e CLAUDIA PENONI
Quartiere Gratosoglio, via Baroni, Milano
NEW TROLLS
Cinisello Balsamo, Piazza Gramsci
DIK DIK
Vanzaghello, Piazza Pertini
ALESSANDRO BENERICETTI & L’ORCHESTRA BEGHINI SHOW
Quartiere Olmi, via delle Betulle, Milano
DIK DIK
Quartiere Gorla, piazzale Martesana, Milano
CHECCO ZALONE
Quartiere Barona, via Di Rudinì, Milano
ENRICO BERTOLINO + SETTESOTTO
Quarto Cagnino, via Pio II, Milano
KATIA E VALERIA + SETTESOTTO
Piazza Terracini, Mediglia
DIK DIK
Piazza Italia, Cologno Monzese
CHECCO ZALONE
Via Cavallotti, Sesto San Giovanni
FORMULA 3
Piazza Umberto I, Besana Brianza
AGOSTO
1 venerdì
5 martedì
6 mercoledì
7 giovedì
8 venerdì
9 sabato
12 martedì
13 mercoledì
13
PALI E DISPARI + TEKA-PI
Piazza Diaz, Ceriano Laghetto
MICHI & LESC - DEBORAH VILLA + SETTESOTTO
Piazza Salvo D’acquisto, Gaggiano
PALI E DISPARI + SETTESOTTO
Piazza San Lorenzo, Trezzano Sul Naviglio
DARIO VERGASSOLA + SETTESOTTO
Piazza Giovanni Foglia, Rozzano
LEONARDO MANERA E CLAUDIA PENONI
Centro sportivo di via Toti, Paderno Dugnano
MICHI & LESC - DEBORAH VILLA + SETTESOTTO
Piazza Liberazione, Magenta
ANDREA MINGARDI
Piazza Mercato di via Grandi, Settimo Milanese
FORMULA 3
Piazza Castello, Pessano Con Bornago
IN CARCERE SULLE NOTE
DELLA MUSICA
RITORNA IL FESTIVAL SAN VITTORE SING SING
LA MARATONA ARTISTICA OLTRE LE SBARRE
Sulle note della musica si è svolta anche quest’anno
con grande successo il Festival San Vittore Sing
Sing 2008, l’iniziativa giunta ormai alla sua quarta
edizione, organizzata dall’Agenzia Piano B, promossa
e sostenuta dalla Provincia di Milano. La musica e
il divertimento hanno varcato i confini delle carceri
per entrare in contatto con il mondo dei detenuti,
superando le barriere che li dividono dal mondo
esterno. Questa edizione è stata caratterizzata
da una novità. Oltre che a San Vittore e Bollate,
infatti, per la prima volta il Festival è entrato al
carcere minorile di Milano Beccaria, per un evento
straordinario. La maratona artistica è iniziata nella
casa di reclusione di Bollate il 12 giugno dove sono
stati allestiti due palchi, uno nel campo di calcio
per i detenuti dei reparti maschili e uno nel teatro
del reparto femminile. Tre ore no stop di musica e
spettacolo. Il 16 giugno, invece è stata la volta del
carcere cittadino di San Vittore, all’interno del quale
gli artisti si sono esibiti a rotazione sui 4 palchi
allestiti nelle zone d’aria, mentre uno spettacolo
pomeridiano ha intrattenuto i i figli delle detenute
ospitati nell’ I.C.A.M di Via Macedonio Melloni a
Milano, l’Istituto di custodia attenuata per detenute
madri. Il 20 giugno infine San Vittore Sing Sing ha
debuttato al Beccaria, dove ragazzi e ragazze hanno
assistito a uno spettacolo con un cast studiato su
misura per loro di hip hop, con le esibizioni di grandi
artisti. Durante il pomeriggio si sono alternati gruppi
di fama nazionale ed internazionale, a gruppi di
musicisti nati all’interno delle carceri, come i VLP
Sound, gli Aria Dura e i Suoni Sonori. “Attraverso la
musica - ha affermato il presidente della Provincia
di Milano, Filippo Penati - lanciamo un messaggio
rivolto a coloro che, nelle carceri, stanno pagando
il proprio debito con la società. Chi sconta una
pena deve poter vivere il carcere in condizioni di
vita sostenibili. È da questa ferma convinzione che
nasce il mio impegno. Anche quest’anno ho voluto
promuovere il Festival San Vittore Sing Sing per
proseguire così sul cammino intrapreso quattro anni
fa e rompere l’isolamento del carcere”. Una miscela
di suoni e persone che ha superato le sbarre per un
incontro che va nella direzione della umanizzazione
delle condizioni di vita nelle carceri. “Le carceri - ha
affermato l’assessore all’Integrazione delle persone
in carcere o ristrette nelle libertà Francesca Corso
- sono luoghi dove c’è mancanza di libertà, ma
dove l’arte e la musica volano libere. Ed è grazie a
iniziative come questa che si può contribuire alla
nascita di forme di creatività all’interno delle carceri
che fanno sentire ancora vive persone che stanno
pagando con la pena detentiva gli sbagli commessi
nei confronti della società”.
14
Dall’alto in basso, i VLP Sound, Jonathan
La Lokura, la direttrice del carcere di
Bollate Lucia Castellano con La Pina.
sing sing
Dall’alto in basso, gli Aria Dura,
i Franco Branco, Ale e Franz,
James Tont, i Suoni Sonori, il
cantante dei Cluster.
CAST CARCERE DI BOLLATE
• Sud Sound System • Ale e Franz • Banda del Villaggio solidale • Nour-Eddine
• Franco Branco
• Aria Dura
• Suoni Sonori
• La Pina
• Cluster
reggae italiano
comici
gruppo rom
musica berbera
rock, gruppo agenti di San Vittore
rock, gruppo detenuti di Bollate
rock, gruppo detenuti di Bollate
presentatrice
gruppo vocale
CAST CARCERE DI SAN VITTORE
• Roy Paci
• Frankie hi nrg mc
• Nour-Eddine
• Banda del villaggio solidale
• Fabrizio Fontana
• Franco Branco
• VLP Sound
• La Pina
• Jonathan La Lokura
ska, swing, jazz italiano
hip hop italiano
musica berbera
gruppo rom
comico
rock, gruppo agenti di San Vittore
rock, gruppo detenuti di San Vittore
presentatrice
reggaetton
CAST CARCERE MINORILE BECCARIA
• Club Dogo
• Fabri Fibra
• Marracash
• Sidh
• Suoni Sonori
• DJ Rido + La Pina
15
hip hop italiano
hip hop italiano
hip hop italiano
gruppo algerino
rock, gruppo detenuti Beccaria
presentatori
trovare l’emancipazione attraverso
il lavoro, soluzioni autonome in
sistemazioni dignitose
16
sicurezza
LA SICUREZZA
PER LA METROPOLI
LAVORARE PER L’INTEGRAZIONE
NEL RISPETTO DELLA LEGALITÀ
Eliminare i campi rom abusivi per offrire a chi ne
ha diritto sistemazioni dignitose di permanenza
temporanea; rafforzare l’impegno per garantire il
rispetto delle leggi, con espulsioni per chi delinque
e maggiore garanzia della certezza della pena.
E sui poteri affidati al Prefetto di Milano come
commissario per l’emergenza rom, l’auspicio che ci
siano risorse adeguate e il pieno coinvolgimento dei
sindaci della Provincia, per affrontare il problema in
modo responsabile ed efficace su tutto il territorio.
Insomma più rigore e rispetto delle leggi per
difendere tutti i cittadini, soprattutto i più deboli, e
per promuovere convivenza e integrazione.
Sono queste, in sintesi, le “linee” illustrate in aula dal
presidente della Provincia di Milano Filippo Penati
durante la seduta del Consiglio provinciale dedicata
al tema della sicurezza, a cui erano presenti anche
molti dei sindaci dei Comuni dell’area metropolitana.
“Le grandi aree metropolitane, come quella di
Milano, sono oggi punti di approdo di ingenti flussi
migratori che hanno trasformato in poco tempo
i modelli di convivenza delle comunità locali” ha
affermato il presidente Penati, sottolineando come
oggi il tema della sicurezza vada inquadrato come
tema di legalità democratica. Penati ha ricordato poi
come il tema della sicurezza riguarda molti:
“I lavoratori clandestini che muoiono in cantiere, le
persone anziane, isolate dentro a quartieri dove non
ci si può assentare troppo pena l’occupazione della
propria casa, i bambini sfruttati, privati dell’infanzia
e costretti a commettere reati”. Mentre sulla
situazione dei campi rom nell’area metropolitana
milanese, dove si contano “oltre 200 accampamenti
e 23 mila persone”, il presidente ha chiarito che
l’obiettivo “deve essere zero campi rom dove si vive
in condizioni disumane e che costituiscano una fonte
di insicurezza per chi vive intorno”. “La questione
- ha affermato Penati - deve essere affrontata con
realismo e concretezza, anche rispetto alle risorse,
per superare l’attuale situazione dei campi abusivi
e aiutare a trovare, per chi può restare sul nostro
territorio e vuole trovare l’emancipazione attraverso
il lavoro, soluzioni autonome in sistemazioni
dignitose”. Secondo Penati “l’obiettivo prioritario
deve essere quello di arrestare i delinquenti ed
espellere coloro che vivono di espedienti e di
illegalità, non certo quello di una spalmatura dei
campi esistenti su un territorio più vasto con l’esito
di un inevitabile aumento degli accampamenti”.
Per questo, la Provincia ha chiesto con forza che sul
tema ci sia un pieno coinvolgimento dei sindaci di
tutti i Comuni del territorio, confermando la volontà
di continuare a lavorare per l’integrazione nel
rispetto imprescindibile della legalità.
17
Sopra un momento della seduta
del Consiglio Provinciale. In basso
a sinistra il presidente Penati
illustra la relazione sulla sicurezza.
A destra i sindaci della provincia
intervenuti in Consiglio.
PER LA SICUREZZA partecipata
100 COMUNI E 22 PROGETTI
PROMUOVERE UN SISTEMA INTEGRATO PER LA
SICUREZZA CON INTERVENTI FINALIZZATI AL
SOSTEGNO E ALLO SVILUPPO
Il tema sicurezza interessa sempre più l’area
metropolitana e le componenti istituzionali, sociali
ed economiche che la rappresenta. In questi
ultimi mesi in particolare la questione “sicurezza”
è entrata prepotentemente nell’agenda politica
sollecitando l’impegno delle istituzioni sia a livello
delle amministrazioni centrali che periferiche anche
per le conseguenze sociali e l’impatto sulle comunità
del fenomeno del nomadismo e in generale
dell’immigrazione. Ogni giorno le Istituzioni, tra cui la
Provincia di Milano, vengono sempre più sollecitate
dai cittadini che manifestano un crescente senso di
insicurezza e che segnalano diverse criticità.
Scegliendo d’istituire, fin dall’inizio del suo mandato,
la delega alla Sicurezza e lotta all’Usura, la Provincia
di Milano ha voluto sottolineare l’impegno a
sviluppare un sistema integrato di strumenti per
affrontare le problematiche relative alla sicurezza
pubblica. Tre i temi portanti di questo impegno:
l’ascolto,la promozione di sistemi partecipati
di sicurezza urbana e la ricerca scientifica in
collaborazione con le università. Sono questi gli
strumenti che la Provincia ha attivato e che si sono
affiancati ai più tradizionali interventi legati alla
gestione dell’ordine pubblico (che spetta alle forze
dell’ordine). L’assessorato provinciale alla Sicurezza
in questi anni di attività è stato il “centro di gravità”
attorno al quale hanno ruotano le iniziative della
Provincia in materia, raccordate con l’attività di chi,
ogni giorno, affronta la questione della sicurezza
intesa come contrasto al fenomeno criminale.
Per comprendere meglio i fenomeni in atto si è
anche ideato e realizzato un percorso di studio e
ricerca che, grazie al concorso degli Enti Locali
18
lo sviluppo come fattore per risposte
durature alle richieste di sicurezza dei
cittadini e delle imprese
e delle associazioni di volontariato, sta favorendo
la comprensione e, dunque, la prevenzione delle
problematiche che minano il senso di sicurezza
dei cittadini, e con esso la qualità della vita e la
coesione sociale. La convinzione della centralità
della questione sicurezza si è rafforzata in tutti i
soggetti politici, e nell’azione dell’Amministrazione
provinciale in particolare, e si è arricchita in questi
anni dell’esperienza fatta e della riflessione di
numerosi ed importanti studi commissionati; tra
questi i più significativi sono quelli riferiti ad alcune
zone della nostra provincia quali il Rhodense, l’Estmilanese (Comune di Gessate) e il Corsichese, dove
si registrano criticità spesso sottovalutate.
I cittadini hanno diritto alla sicurezza, una esigenza
fondamentale che costituisce parametro di
valutazione per la qualità della vita; è questa una
priorità che deve subire una forte accelerazione
nell’impegno già ampio della Provincia di Milano e di
tutte le Istituzioni. La convinzione è che la chiave per
la risoluzione dei problemi che caratterizzano la nostra
area metropolitana stia in una forte combinazione di
interventi finalizzati da un lato a garantire un quadro
generalizzato di legalità e dall’altro a sostenere lo
sviluppo come fattore per dare risposte durature alle
richieste di sicurezza dei cittadini e delle imprese.
In particolare, crediamo innovativo l’aver previsto
all’interno dei Patti Locali di Sicurezza Urbana la
presenza del volontariato qualificato (personale delle
forze dell’ordine in congedo) e la collaborazione delle
Guardie Ecologiche Volontarie e dei gruppi volontari
ittico-venatorii, che dallo scorso mese di gennaio
sono sotto il coordinamento operativo del Comando
della Polizia provinciale.
19
Alberto Grancini
assessore alla Sicurezza,
lotta all’usura, caccia e pesca
e Polizia provinciale
Telefono:
02 7740 3012-3013
[email protected]
SICUREZZA
un’adeguata presenza sul territorio degli
operatori di Polizia locale sia condizione
necessaria a garantire l’efficace tutela
della sicurezza urbana
I PROGETTI 2008
Con l’entrata in vigore della legge regionale n. 4 del
14 aprile 2003, il concetto di “sicurezza urbana”,
che si affianca a quello di “sicurezza pubblica”
richiamando la distinzione proposta nel mondo
anglosassone fra security e safety, è stato introdotto
nel dettato legislativo e nella pratica dell’intervento
istituzionale sul territorio lombardo. Tale sviluppo si è
reso possibile con il riconoscimento della “ordinata e
civile convivenza nelle città e nel territorio regionale”
come bene giuridico autonomo, distinto “dall’ordine
e dalla sicurezza pubblica” che ha definito e
circoscritto “uno spazio legislativo legittimo per le
politiche regionali della sicurezza”.
Obiettivo comune è infatti la promozione di un
Sistema integrato di sicurezza. Un sistema basato
sulla consapevolezza della complessità della
questione, per cui si riconosce la necessità, da
un lato, che le politiche locali per la sicurezza dei
cittadini trovino attuazione mediante un sistema
qualificato ed integrato di azioni ed interventi di
natura preventiva, come la riduzione dei conflitti
sociali e culturali e l’aiuto alle vittime dei reati,
l’educazione alla legalità, il rafforzamento del
controllo sul territorio per la prevenzione e il
contrasto dei fenomeni di illegalità e inciviltà diffusa;
e dall’altro lato si prende atto che queste politiche
locali per la sicurezza, di competenza degli enti
locali, interagiscono con le politiche di contrasto
alla legalità e di sicurezza pubblica di competenza
esclusiva dello Stato.
Entro la cornice normativa così delineata, la
legge regionale assegna alle Provincie un ruolo di
assoluto rilievo. Ciò si è tradotto, concretamente
per la Provincia di Milano, in un ampio programma
di interventi denominato “sicurezza partecipata”.
Cardine di tale programma è l’impegno costante e
sistematico dell’amministrazione nella promozione e
nell’ampliamento dei progetti di sicurezza.
La cooperazione con i Comuni ha inoltre prodotto
20
l’approvazione di numerosi progetti, passati da 6
del 2005 a 22 del 2008. Una realtà, quest’ultima,
che ha riguardato complessivamente 100 Comuni
della Provincia, con il coinvolgimento di circa un
milione e 500 mila abitanti. Nel 2007 vi è stata
l’erogazione di circa tre milioni e 300 mila euro di
risorse aggiuntive per aumentare l’impiego orario
del personale e il rinnovo e il potenziamento dei
mezzi tecnici. Per il 2008 è previsto un ulteriore
incremento. La convinzione è che un’adeguata
presenza sul territorio degli operatori di Polizia locale
sia condizione necessaria a garantire l’efficace
tutela della sicurezza urbana.
È quindi cruciale assicurare l’ampliamento della
fascia oraria dedicata all’attività di pattugliamento,
così come la copertura delle ore notturne e dei giorni
festivi e l’effettuazione di controlli periodici nelle
cosiddette “zone a rischio” del territorio.
Le attività previste nei progetti consentono inoltre il
coordinamento e la razionalizzazione degli interventi,
con lo sviluppo di sinergie operative nell’impiego di
risorse tecniche e professionali a disposizione dei
Corpi di Polizia locale, inclusa la Polizia locale della
stessa Provincia di Milano. I significativi risultati
ottenuti in termini di efficacia ed efficienza delle
azioni di controllo del territorio e i consensi da
parte dei cittadini e delle Amministrazioni coinvolte,
hanno poi trovato riscontro nell’incremento che
ha interessato, nello stesso triennio, il numero dei
progetti e le loro dimensioni operative.
Infine le speciali competenze tecniche e
professionali della Polizia provinciale in materia di
salvaguardia dell’ambiente naturale e repressione
della criminalità ambientale sono particolarmente
apprezzate nei casi di progetti sviluppati in
collaborazione con consorzi regionali di gestione
di Parchi, com’è nel caso del progetto denominato
“Dorsale delle Groane”, coordinato dal Consorzio
Regionale Parco delle Groane, fra i primi ad essere
realizzati con l’attiva collaborazione della Provincia.
ANZIANI SEMPRE PIÙ INDEBITATI E VITTIME POTENZIALI DELL’USURA
Il disagio tra gli anziani è in continua crescita, mentre gli strumenti a disposizione
degli operatori non solo sono pochi, ma il più delle volte inefficaci. È questo il
quadro che emerge dall’indagine “Nuovi processi di esclusione sociale: anziani
e usura nell’area metropolitana milanese”, realizzata dal Centro nazionale di
prevenzione e difesa sociale in collaborazione con la Camera di Commercio
di Milano e presentata lo scorso maggio a Palazzo Isimbardi alla presenza
del presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, dell’assessore alla
sicurezza e lotta all’usura Alberto Grancini, del Prefetto Gian Valerio Lombardi,
di Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio, e di
Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano e segretario generale della
fondazione Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale. L’indagine, unica nel
suo genere, è stata condotta tra gli anziani, gli assistenti sociali, i rappresentanti
di associazioni antiusura che operano in quartieri popolari di Milano come
Ponte Lambro, Giambellino, Barona, viale Ungheria. “La ricerca - sottolinea
Sonia Stefanizzi, coordinatrice del gruppo di lavoro - ha voluto approfondire il
concetto di stato di bisogno o meglio di condizione di difficoltà economica o
finanziaria come aggravante del reato di usura al fine di estenderne il significato
oltre i confini prettamente giuridici. La vulnerabilità sociale, intesa come il
risultato della sommatoria di numerosi fattori (reddito insufficiente, presenza di
patologie invalidanti, assenza di capitale culturale e sociale) può porre i cittadini
e, nello specifico, la popolazione anziana in una condizione di rischio di usura.
In questo caso laddove gli organi istituzionali trovano difficoltà a intervenire si
può ipotizzare che attori illegali del commercio e del credito possano trovare
spazi di proliferazione”. La giornata si è conclusa con una tavola rotonda sul
tema moderata da Giovanni Negri, giornalista de Il Sole 24 Ore, che ha visto
la partecipazione del colonnello Sergio Pascali, Comandante provinciale dei
Carabinieri, del generale Rosario Lorusso, Comandante provinciale della guardia
di Finanza, di Angela Alberti, della segreteria regionale Adiconsum, di Luciano
Gualzetti, vice direttore Caritas e presidente fondazione S.Bernardino,
e di Ferdinando Superti Furga, presidente della Fondazione per la prevenzione
del fenomeno dell’usura.
21
realizzare una rete costituita da
enti locali, mondo del volontariato,
imprese no-profit e coordinata
dall’amministrazione provinciale
22
LA FAMIGLIA
NEL CUORE
LA PROVINCIA DI MILANO SOSTIENE 110 ASSOCIAZIONI
DEL VOLONTARIATO, CHE REALIZZERANNO PROGETTI
INNOVATIVI RIVOLTI ALLE FAMIGLIE
Negli ultimi anni la condizione economica e sociale
dell’area metropolitana milanese ha evidenziato
problematiche complesse. Sempre più spesso le
nostre città affrontano nodi di diversa natura con
strumenti non sempre adeguati. Le famiglie vivono
affanni economici, a causa della precarietà del lavoro
e di stipendi troppo bassi, mentre gli anziani e i
disabili necessitano di servizi e cure adeguate.
Per affrontare i mutamenti di questa società
complessa in rapida evoluzione, la Provincia lavora
con assiduità e risultati alla creazione di un nuovo
welfare adeguato alle sfide sociali del momento: la
realizzazione di una rete d’interventi costituita da enti
locali, mondo del volontariato, imprese no-profit e
coordinata dall’amministrazione provinciale.
Un sistema assistenziale moderno e agile in grado di
elaborare progetti ed offrire servizi che escano dalla
logica emergenziale per diventare strutturali. Al centro
di questa rete assistenziale la Provincia di Milano
pone la persona e la famiglia. L’ultimo progetto, di
ampia portata, elaborato dalle Politiche sociali della
Provincia di Milano, interamente rivolto alle famiglie,
si chiama “La famiglia nel cuore” e vede un primo
stanziamento di bilancio di 2 milioni e 500 mila euro.
Negli ultimi mesi del 2007, attraverso un bando, ci
si è rivolti direttamente al mondo del volontariato e
delle onlus sociali, chiedendo loro di elaborare progetti
innovativi riservati a nuclei familiari a rischio di
fragilità e famiglie gravate dalla responsabilità di cura
di parenti anziani o disabili; non solo, progetti in grado
di rispondere alle nuove problematiche familiari, come
la conciliazione dei tempi lavorativi con l’assistenza
dei bambini nei nidi, piuttosto che il sostegno alle
funzioni pedagogiche e genitoriali.
Il risultato di questa richiesta di collaborazione è stato
incredibile: 236 associazioni hanno risposto all’appello
presentando progetti davvero interessanti. Centodieci
realtà associative, presenti a Milano e in tutta l’area
metropolitana, compresa la futura Provincia di Monza e
Brianza, hanno ottenuto un finanziamento (dai 25 mila
ai 10 mila euro) per realizzare progetti a sostegno delle
famiglie. Un volontariato ricco d’idee, risorse e servizi
elabora così, col supporto della Provincia, un primo
intervento organico di politiche familiari.
Questi interventi concreti saranno realizzati, in ogni
territorio, in base alle esigenze specifiche delle
comunità. Le aree tematiche principali affrontate dai
volontari saranno: le famiglie a rischio di fragilità, le
responsabilità di cura in casa e i problemi emergenti.
Avremo quindi progetti per sostenere l’affido familiare,
per realizzare nuove case-famiglia, per aiutare le donne
vittime di violenza, per prevenire, grazie alla mediazione,
i conflitti familiari. Per quanto riguarda invece la cura di
un parente anziano o disabile a domicilio, tema molto
caro alla Provincia, saranno attivati progetti per aiutare
i malati di Alzheimer, le persone con disturbi psichiatrici
e tante altre patologie. Sempre in questo settore le
associazioni attiveranno progetti per la residenzialità dei
disabili ed ancora servizi di pet-therapy rivolti a bambini
disabili. Nelle nuove urgenze sociali, infine, i progetti
attivati daranno sostegno alle famiglie in difficoltà
economica e con problemi nella ricerca della casa.
Diverse associazioni hanno presentato, inoltre, percorsi
educativi per favorire una equilibrata genitorialità. Non ci
si dimentica nemmeno della mediazione linguistica delle
famiglie straniere, che sempre più numerose affrontano
con pesantezza la cura di parenti anziani o malati.
Un universo di bisogni, problemi e relazioni difficili,
affrontato dal volontariato e dalle cooperative sociali con
sensibilità, adeguatezza e strumenti nuovi.
23
Ezio Casati
assessore alle Attività
economiche, servizi sociali,
formazione professionale
Telefono:
02 7740 3118-3222
[email protected]
POLITICHE SOCIALI
UN PASSAGGIO PER TE. ECCO I 35 NUOVI
PULLMINI PER IL TRASPORTO ANZIANI E DISABILI
Sono 32 le realtà associative del volontariato, presenti
su tutto il territorio provinciale, vincitrici del bando
“Un passaggio per te”. Grazie ai progetti presentati,
tutti inerenti il trasporto di persone con disabilità
o anziani, queste associazioni (onlus, fondazioni e
croci di pronto soccorso) ottengono dalla Provincia di
Milano un finanziamento dai 10 mila ai 15 mila euro
per acquistare un mezzo attrezzato. In aggiunta ogni
associazione ottiene 2 mila 500 euro per le spese
di gestione del servizio (assicurazione, bollo, buoni
benzina). Grazie a “Un passaggio per te” (500 mila
euro di stanziamento) si realizza sui territori una rete
costituita da 35 nuovi mezzi che saranno utilizzati
per la mobilità sociale. Obiettivo della rete: fornire
ai cittadini con fragilità o disabilità la possibilità di
muoversi liberamente sul proprio territorio.
I trasporti attivati, soprattutto per raggiungere luoghi
di cura o anche semplicemente per fare la spesa,
si configureranno come veri e propri servizi di
accompagnamento gratuiti. Secondo una stima della
Provincia di Milano, visti i dati forniti dalle stesse
associazioni, i servizi di accompagnamento effettuati
dalla flotta di “Un passaggio per te” raggiungeranno,
in un anno, quota 20 mila.
Per maggiori informazioni: tel. 02 7740 5829
“CI PRENDIAMO CURA DI TE”:
AIUTI PER METTERE IN REGOLA LE BADANTI
Un sostegno economico per aiutare le famiglie che
curano, in casa, un parente anziano o disabile.
Grazie a questo contributo, attivato sui territori da
centri di assistenza fiscale (Caf) convenzionati, le
famiglie o i cittadini potranno mettere in regola dal
punto di vista previdenziale le badanti impegnate
nel lavoro di cura domiciliare. L’assessorato alle
Politiche sociali, entrando con il progetto
“Ci prendiamo cura di te” nel merito del tema
badanti, stanzia risorse finanziarie per un milione
di euro. Nell’area metropolitana milanese sono
circa 85 mila le persone, in maggioranza donne
provenienti soprattutto dall’Est europeo e
dall’America latina, che svolgono l’attività di badante
(45 mila nella città di Milano e 40 mila nei comuni
della Provincia). Un fenomeno lavorativo che occupa
un segmento sociale, quello delle cure domiciliari,
ormai abbandonato dalle lavoratrici italiane e per il
quale è necessario fare emergere il sommerso.
Le statistiche di questa realtà migratoria ci
mostrano che solo il 35% di queste donne hanno
un regolare permesso di soggiorno e un regolare
contratto lavorativo, il 20% ha un regolare permesso
di soggiorno, ma è sprovvista delle garanzie
previdenziali. Per incidere su questa situazione, col
duplice obiettivo di sostenere le famiglie nel lavoro
di cura domiciliare e fare emergere, regolarizzare,
dal punto di vista contributivo il lavoro sommerso
delle badanti, la Provincia di Milano ha presentato
“Ci prendiamo cura di te”. In pratica: le famiglie
e i cittadini che nel corso del 2008 intendono
assumere o hanno assunto una badante potranno
aderire al sostegno. Il contributo economico erogato,
da un minimo di 500 euro e fino a mille euro, in
proporzione alle ore di prestazione lavorate, servirà
alla copertura parziale dei contributi previsti. Così le
famiglie che ospitano una badante con permesso di
soggiorno potranno metterla in regola dal punto vista
24
A sinistra, il presidente della
Provincia di Milano, Filippo Penati,
con, a destra, l’assessore
Ezio Casati.
Sotto, uno dei pulmini per il
trasporto dei disabili.
previdenziale. I parametri essenziali per ottenere il contributo
sono: un reddito Isee non superiore ai 40 mila euro e
l’assenza di altri sussidi pubblici. Per attivare sul territorio
“Ci prendiamo cura di te” la Provincia di Milano si avvarrà
della collaborazione di numerosi Caf convenzionati.
Gli sportelli attivati, a Milano città e nei principali comuni
della provincia, saranno un centinaio e inizieranno la pratica
senza alcun costo per gli utenti. Per maggiori informazioni
sul progetto: Direzione centrale Affari sociali, Settore
Sostegno e prevenzione Emergenze sociali,
Viale Piceno, 60 - Milano - tel. 02 7740 3120
PER ATTIVARE LA PRATICA, ECCO I CAF CONVENZIONATI
Cisl Milano Servizi, in via Tadino 23 Milano tel. 02 20525301
Labor 93 Cisl Brianza via Dante 6 Monza tel. 039 2301074
Cgil - Csf via Cesare Battisti 21 Milano tel. 02 540211
A.s.s.o via Salvini 4 a Milano tel. 02 7606791
Acli Provinciali via Della Signora 3 Milano tel. 02 7723222/220
Federfamiglia via Martiri della Libertà 2 Melzo tel. 02 95711007
C.n.a via Giacosa 3 Milano tel. 02 261681
A.c.a.i Services via Mezzera 16 Seveso tel. 0362 505851
L’elenco completo è disponibile all’indirizzo web:
www.provincia.milano.it/affari_sociali
25
EMODIALIZZATI:
UN NUOVO CENTRO DI CURA A LOANO
Un centro emodialisi in grado di offrire, in
convenzione con ASL, cure avanzate ai cittadini
che soffrono di patologie nefrologiche e anche di
fare una vacanza al mare. Questo potrà offrire Villa
Morteo, struttura del patrimonio provinciale, a Loano
in Liguria. L’edificio, grazie all’intervento congiunto
degli assessorati al Patrimonio e alle Politiche sociali,
sarà ristrutturato e riqualificato per ospitare pazienti
in dialisi della Provincia di Milano. La struttura, che
dovrebbe inaugurarsi agli inizi del 2009, sarà in
grado di curare giornalmente una decina di pazienti
in dialisi seguiti da un’equipe medico-infermieristica
di livello. “La Provincia di Milano - spiega Ezio Casati,
assessore alle Politiche sociali - offre ai tanti nostri
cittadini in cura dialisi la possibilità di una vacanza
fuori regione. Sono infatti 2 mila 500 i pazienti
residenti sul territorio provinciale che necessitano di
trattamenti dialitici e, come i familiari sanno, sono
vincolati a doppio filo con le strutture sanitarie locali.
È difficile per il dializzato coniugare la cura con un
periodo di vacanza adeguato. Così abbiamo stipulato,
su proposta dell’Associazione nazionale emodializzati,
una convenzione con la Fondazione “Graziano
Frigato” che segue da anni la ricerca e la cura dei
malati nefrologici. La Fondazione avrà il compito di
gestire il servizio di cura offrendo ai nostri cittadini
un’opportunità e un servizio medico di qualità”.
BREVETTA LA TUA IDEA
La Provincia di Milano, la Regione Lombardia e le
Camere di Commercio di Milano e della Brianza
promuovono il bando 2008 a sostegno della
brevettazione europea e internazionale delle micro,
piccole e medie imprese. “Con questo bando - spiega
Ezio Casati, assessore alle Attività economiche ogni impresa potrà ottenere un contributo di 8 mila
euro per brevetto, fino ad un massimo di 24 mila
euro per tre brevetti. Riteniamo importante dare alle
nostre piccole e medie imprese, che rappresentano
il 95% del tessuto produttivo dell’area milanese,
uno strumento in più per competere sui mercati
internazionali”.
Le domande possono essere presentate a partire
da lunedì 14 luglio 2008. Per maggiori informazioni:
www.provincia.milano.it/economia;
www.artigianato.regione.lombardia.it;
www.mi.camcom.it; www.mb.camcom.it.
Numero verde: 800 743 660.
garantire agli imprenditori immigrati un
aiuto per le loro attività, così preziose
per il tessuto economico italiano
26
dalla provincia
PRIMI IN
INTEGRAZIONE
UN NUOVO PROGETTO DI MICROFINANZA PER
I CITTADINI IMMIGRATI IMPRENDITORI
Agevolare l’accesso al credito e prevenire il
ricorso alla “finanza informale” per i nuovi cittadini
imprenditori. Questo l’obiettivo di PR.IM.I, il
Progetto imprenditori immigrati, promosso da Intesa
Sanpaolo, Provincia di Milano, Fondazione Ethnoland
e Fondazione lombarda antiusura, che ha preso il
via nelle scorse settimane. “In questi anni - afferma
il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati
- abbiamo promosso diverse iniziative per sostenere
gli immigrati che intraprendono un’attività lavorativa
nel nostro Paese e contemporaneamente abbiamo
sempre prestato molta attenzione ai cittadini più
deboli, che possono facilmente cadere nelle spirale
criminale dell’usura. Questo progetto non poteva
che vederci tra i sostenitori, visto che garantisce agli
imprenditori immigrati un aiuto per le loro attività,
così preziose per il tessuto economico italiano”.
L’intesa vuole agevolare l’accesso al credito delle
imprese gestite da cittadini immigrati che operano
in provincia di Milano, superando in questo
modo le barriere sociali, culturali e linguistiche e
prevenire il ricorso alla “finanza informale”, che
può portare a condizionamenti e a vere e proprie
derive criminali. Inoltre il progetto vuole dare
supporto alle aspettative di crescita di una delle
componenti più vivaci della società (ad oggi in Italia
sono 250 mila con un tasso di natalità quattro volte
quello italiano) che però fino a questo momento
nella maggior parte dei casi conta solo sui propri
risparmi (solo il 14 per cento si rivolge a banche e
finanziarie). “Il nostro gruppo - sottolinea Corrado
Passera, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo
- segue da anni il tema della microfinanza. Per gli
immigrati abbiamo sviluppato prodotti storici come
il “conto people”. Sappiamo però che, specie per
gli imprenditori immigrati, le difficoltà sono ancora
molte. Il progetto PR.IM.I. è una sperimentazione
fatta per essere allargata alle aree del Paese dove la
risorsa immigrazione è più significativa.” Il fondo di
garanzia ha una prima dotazione di 350 mila euro,
formata con 150 mila euro dalla Provincia di Milano,
150 mila euro dalla Fondazione Lombarda Antiusura
e 50 mila euro dalla Fondazione Ethnoland. Grazie
all’effetto leva della garanzia, nel primo anno si
prevede di sostenere 100 imprese, erogando fino
a 3 milioni di euro. Il taglio massimo dei prestiti
ammonta a 30 mila euro, per i quali non è richiesta
alcuna rendicontazione. Anche gli imprenditori
immigrati che accedono al progetto alimentano il
fondo versando il 2% di quanto loro erogato.
Da sinistra Corrado Passera,
Consigliere Delegato e CEO di Intesa
Sanpaolo, Otto Bitjoka, presidente di
Ethnoland e Filippo Penati, presidente
della Provincia di Milano.
COME FARE
Il canale di accesso a PR.IM.I. è il portale www.fondoprimi.eu, che guida
l’imprenditore nella descrizione del progetto da finanziare e gli segnala
informazioni utili e opportunità. La documentazione raccolta via internet viene
valutata da una commissione mista Ethnoland-Fondazione Lombarda Antiusura;
in caso di esito positivo la banca completa il percorso con il processo creditizio.
A seconda che l’iniziativa sia forprofit o nonprofit, il finanziamento sarà concesso
da Intesa Sanpaolo o dalla specializzata Banca Prossima. I tassi, in linea con i
migliori del segmento PMI, partono da Euribor +1,75 (oggi pari a 6,35%),
a seconda del rating.
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A PROPOSITO DI
IMMIGRAZIONE
LA PROVINCIA E LA
QUESTURA DI MILANO
INSIEME. RINNOVATA
L’INTESA SUI PERMESSI
DI SOGGIORNO ON LINE
Si rafforza l’asse tra Provincia di Milano e Questura
attraverso la sperimentazione di iniziative relative
ai permessi di soggiorno. La Giunta Provinciale ha,
infatti, dato “via libera” al rinnovo di un protocollo
d’intesa che si propone di individuare le condizioni
migliori per agevolare i tempi di rilascio o conferma
del titolo di soggiorno e dell’ingresso dei lavoratori
stranieri nel nostro Paese. La collaborazione tra
le due istituzioni prevede reciproci impegni per
la creazione di modalità innovative per governare
il fenomeno dell’immigrazione e le pratiche di
regolarizzazione. Tra i servizi del protocollo d’intesa,
spicca il progetto “permessi di soggiorno on line”:
si tratta di un’apposita area di consultazione web,
messa a punto dalla Provincia di Milano, per la
verifica da parte del cittadino extra-comunitario
dello stato della propria pratica. Attraverso il sito
della Provincia, digitando l’indirizzo dell’apposita
pagina web, l’utente potrà trovare le informazioni
relative allo stato d’avanzamento della propria
pratica; il servizio è disponibile in ben dieci lingue
diverse. L’immigrato potrà così entrare in contatto
con la Questura, chiedendo informazioni ed
ottenendo una risposta personalizzata, comprensiva
della convocazione stessa in Questura per il
completamento della pratica. L’iniziativa dei
“permessi di soggiorno on line” presente all’interno
dell’intesa stipulata tra Provincia e Questura, è il
frutto di una collaborazione tra l’assessore alle
Politiche Sociali Ezio Casati e l’assessore al Sistema
Informativo Giuliana Carlino. Quest’ultima, con il
supporto del settore Sviluppo Sistema Informativo,
si è interessata dell’applicazione tecnologica del
servizio, che è stato concepito seguendo i criteri di
una navigazione semplice ed accessibile, a seguito
di un corposo lavoro di raccolta in un database delle
informazioni provenienti dalla Questura.
“L’intesa con la Questura - afferma l’assessore
al Sistema Informativo Giuliana Carlino - è la
dimostrazione di come la Provincia di Milano voglia
affrontare il tema dell’immigrazione partendo
dall’integrazione. La semplificazione amministrativa
e l’utilizzo delle nuove tecnologie possono
realmente contribuire al raggiungimento di tale
traguardo, oltre che a dare un’immagine di pubblica
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Giuliana Carlino
assessore ai Sistemi informativi,
provveditorato, economato,
responsabilità Sociale d’Impresa
e Pubblica Amministrazione
Telefono:
02 7740 2202-2016
[email protected]
amministrazione moderna, efficiente e vicina alle
esigenze dei cittadini”. La Provincia di Milano,
responsabile del trattamento dei dati, s’impegnerà a
promuovere il progetto presso gli enti e le istituzioni
del territorio interessate allo stesso tema.
Per informazioni
www.provincia.milano.it/immigrazione
FORUM PA DI ROMA: LA PROVINCIA PRESENTA
IL PROGETTO “VICINI ALLE IMPRESE”
Lo scorso 12 maggio, la Provincia di Milano è stata protagonista alla 19°
edizione del ForumPA, fiera dell’Innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni,
con l’organizzazione di un seminario sul tema “Acquisti sostenibili: la Pubblica
Amministrazione e la Responsabilità Sociale d’Impresa”. L’assessore Giuliana
Carlino ha illustrato i risultati fin qui ottenuti con il progetto “Vicini alle Imprese”,
finalizzato alla diffusione di una cultura della responsabilità sociale d’impresa.
Il progetto, giunto nella sua fase centrale con la formazione diretta alle imprese,
è rivolto alle ditte fornitrici dell’ente, quelle da cui la Provincia di Milano acquista
beni e servizi. “La dimensione degli acquisti pubblici in Italia - ha sottolineato
nel corso del seminario l’assessore Carlino - si attesta intorno al 18% del Pil
nazionale. L’ente pubblico gioca quindi un ruolo di grande cliente pubblico.
È importante lanciare il tema degli acquisti sostenibili, con particolare attenzione
alla sicurezza sui luoghi di lavoro, al rispetto ambientale, all’etica nella gestione
degli affari, all’impatto sulla comunità locale. Ed è altrettanto necessario che
sia l’ente pubblico a sensibilizzare le imprese su questi temi”. L’esperienza
della Provincia di Milano ha ricevuto il plauso della Commissione Europea, nella
persona di Sue Bird, coordinatrice della Direzione Generale Occupazione, Affari
Sociali e Pari Opportunità.
FIRENZE TERRA FUTURA
IMPARARE A CONOSCERE LA FILIERA DI PRODUZIONE
Il monitoraggio sulla filiera di produzione del valore. È stato questo il tema al
centro di un dibattito, organizzato da Regione Toscana, Provincia di Milano e
Mani Tese, che si è tenuto lo scorso 23 maggio nel corso della terza edizione
di “Terra Futura” a Firenze. L’assessore alla Responsabilità Sociale d’Impresa e
Pubblica Amministrazione Giuliana Carlino ha introdotto i lavori. “Parlare di filiera
- ha spiegato - significa prestare attenzione ai fornitori e agli altri soggetti con cui
si entra in contatto nella propria attività d’impresa. Vuol dire tenere conto delle
peculiarità ambientali, sociali e culturali. Nell’epoca dei mercati globali, questo
passaggio di prospettiva è sempre più necessario”.
29
È un pane di tipo “0”, fatto come una
volta, sano e genuino e dura fino a
quattro giorni
30
BUONO COME IL PANE
GRAZIE A UN ACCORDO
CON COOP E CONAD
SI PUO’ ACQUISTARE UN
CHILO DI PANE A UN EURO
Dal 2 maggio, e fino all’inizio dell’autunno, è
possibile acquistare il pane ad un euro al chilo in
tutti i supermercati Coop e Conad della provincia di
Milano. È un pane di tipo “0”, fatto come una volta,
sano e genuino e dura fino a quattro giorni.
L’accordo sul pane prevede che, al pezzo di un euro,
un chilo di pane potrà essere acquistato, tranne
che nei giorni festivi in cui i punti vendita saranno
chiusi, dal lunedì al sabato, tutte le settimane da
qui al prossimo autunno. È un eccellente risultato,
se si considera che a Milano il prezzo del pane
è ormai arrivato a toccare la cifra record di 4,80
euro al chilo, nonostante a fine marzo sui mercati
internazionali il prezzo del grano fosse sceso
di parecchio rispetto alle quotazioni raggiunte
in passato. Per una famiglia di quattro persone
che consuma un chilo di pane al giorno significa
risparmiare ogni mese una cifra importante.
Si è arrivati all’intesa con Coop e Conad dopo aver
studiato le “buone prassi” in diverse realtà del
Paese, segnalate dal Garante per la sorveglianza
dei prezzi, ma soprattutto grazie al contatto con
padre Ottavio Raimondo, del Centro Formazione e
Ricerca don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana,
che da tempo si sta adoperando per realizzare con
gli enti locali intese per la vendita a prezzi calmierati
di generi di prima necessità. Grazie a loro le Coop
di Emilia Romagna, Marche, Umbria e Veneto hanno
messo in vendita, a un euro al chilo, lo stesso pane
che adesso si commercializza anche in tutta la
provincia di Milano.
Di recente Federdistribuzione, l’associazione che
raggruppa molti marchi di supermercati, ha deciso
di lanciare una promozione contro il carovita
attraverso una gamma di prodotti di largo consumo,
scontata a partire dallo scorso 2 maggio. Si tratta
naturalmente di un fatto positivo, come giustamente
ha affermato il Garante dei Prezzi. Ma c’è qualcosa
in più: Federdistribuzione, pur non sottoscrivendo
l’accordo sul pane, si era impegnata con la Provincia
di Milano a dare un analogo segnale di disponibilità,
come richiesto. Questo segnale è immediatamente
arrivato, anche perché la campagna di prodotti a
prezzo scontato decorre proprio dalla stessa data
della campagna del pane a un euro al chilo. L’intesa
fra Provincia di Milano, Coop Lombardia e Conad si
è dimostrata perciò un accordo valido e un accordo
pilota. Oramai da più di un mese è in corso la
vendita del pane a un euro al chilo. A sostegno di
questa iniziativa e della campagna per il consumo
consapevole è stato anche predisposto un libretto
sul pane, dal titolo “Buono come il pane”. Nel libretto
si trova la storia del pane, le sue caratteristiche,
persino qualche ricetta. Si tratta di un gradevole
modo per andare “alla scoperta del pane perduto”,
e cioè delle sue tante, e spesso dimenticate, risorse.
Per maggiori informazioni
www.provincia.milano.it/tutelaconsumatori
31
Francesca Corso
assessora al Bilancio sociale,
integrazione sociale,
Protezione civile, diritti dei
bambini e delle bambine
Telefono:
02 7740 3905-6 3495-6
[email protected]
cambiamenti climatici, fonti energetiche, mobilità,
bisogna promuovere una riflessione scientifica e
politica sulle emergenze del pianeta
32
eventi
L’ATTENZIONE ALL’AMBIENTE
MOTORE DELLO SVILUPPO
AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELL’AMBIENTE
PROPOSTE E RIFLESSIONI VESO EXPO 2015
“L’ambiente deve essere fattore di sviluppo, quindi
l’ambientalismo deve essere un’attenzione verso
l’ambiente che non neghi lo sviluppo, ma che anzi
ne diventi il motore”. Questo il senso dell’intervento
del presidente della Provincia di Milano, Filippo
Penati, al convegno di apertura del Festival
internazionale dell’ambiente, che si è svolto a Milano
dal 5 all’11 giugno scorso, patrocinato da Comune
di Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia,
prima tappa di avvicinamento all’Expo 2015.
La convention, che ha visto la partecipazione di
130 relatori e 200 eventi, è stata un occasione per
pensare al futuro del pianeta e del territorio, per
riflettere sui temi relativi ai cambiamenti climatici,
alle fonti energetiche, alla mobilità, per promuovere
la riflessione scientifica e politica sulle sfide più
urgenti e una più diffusa e consapevole sensibilità
individuale e collettiva. “Il connubio ambientesviluppo - ha sottolineato Penati - è quello che
dovremo dimostrare con ciò che realizzeremo
per l’Expo, che deve essere un catalizzatore dei
progetti di sostenibilità ambientale che interessano
l’area metropolitana milanese”. Connubio, quello di
ambiente e sviluppo, sul quale è intervenuto anche il
presidente della Regione, Roberto Formigoni, che ha
ribadito che “bisogna coniugare sviluppo economico
e rispetto dell’ambiente per disegnare un percorso
di crescita realmente a misura d’uomo”.
Due secondo il sindaco di Milano, Letizia Moratti,
le novità sull’ambiente.” Un ambientalismo pronto a
lavorare su problemi concreti.
E poi un ambientalismo che parta anche dai
comportamenti personali, quindi non solo più
deleghe dello stato, che deve naturalmente fare
la propria parte, ma un ambientalismo che parte
anche dalle scelte di ognuno di noi”. E proprio “CO2
kick the habit” (Co2 dai un calcio alle abitudini), lo
slogan della Giornata mondiale dell’Ambiente, è
stato uno delle citazioni più ricorrenti nelle giornate
del Festival, i cui promotori hanno anche scelto
di compensare le emissioni di Co2 degli eventi
piantando 1600 alberi tra tigli e frassini.
Filippo Penati in
un momento della
relazione al
Festival internazionale
dell’ambiente.
33
la sostenibilità, la tutela della
persona e il benessere collettivo,
come obiettivo finale
34
AMBIENTE, BONIFICARE
PER CRESCERE
RECUPERATI AL VERDE E ALLA DISPONIBILITà
PUBBLICA IMPORTANTI SPAZI DELL’AREA
METROPOLITANA MILANESE
Parlare di bonifiche significa parlare di valorizzazione
economica, sociale, ambientale di luoghi
precedentemente riservati ad attività industriali
poi dismesse. Temi ancora più importanti in tempi
di riprogettazione e crescita delle nostre città, in
vista dell’Expo 2015, quando la riqualificazione
delle grandi aree (dall’ex area Falck a Sesto alle
ex discariche di melme acide di Cerro al Lambro,
dal Polo chimico di Pioltello Rodano sino all’area
Bovisa ex AEM) diventa l’opportunità di mettere in
campo politiche pubbliche che, in stretta relazione
con il privato, abbiano la sostenibilità come matrice
principale e la tutela della persona e il benessere
collettivo come obiettivo finale. Non per niente,
contrariamente a quello che si pensa, quando si
parla di bonifiche si parla anche di tutela del verde,
come spiegano i numeri. Questi e altri i temi portanti
di ConSoil 2008, l’importante convegno sulle
bonifiche, che la Provincia di Milano ha ospitato,
lo scorso mese di giugno, e che riunisce i massimi
esperti mondiali del tema.
L’evento è stato organizzato dalla Provincia
dopo che, l’estate scorsa, se ne è aggiudicata
l’organizzazione grazie all’elevato livello tecnico
del suo settore bonifiche provinciale, superando
una decina di concorrenti prestigiosi e importanti
di altri Paesi europei. Sono oltre 35 i km quadrati,
equivalgono, per avere un’idea, a ben 3 mila
500 campi di calcio, che in questi anni sono stati
interessati da interventi di bonifica sui 1.800 km
quadrati totali del territorio provinciale.
Se rapportiamo questo dato con la sola porzione di
territorio utilizzata per scopi industriali, circa 300 km
quadrati, possiamo dire che ben il 12% di aree ex
industriali è stato recuperato ed è stato immesso sul
circuito del libero mercato. Ciò ha comportato una
Bruna Brembilla
assessora all’Ambiente,
risorse naturali
Telefono:
02 7740 3509-3603
[email protected]
minore pressione sull’utilizzo di aree verdi e naturali.
Nell’ambito di questi 35 km quadrati ben il 20% è
ricoperto da alberi e un altro 12% ricoperto da verde
e prati con scopi ricreativi. Circa il 30% delle aree
recuperate quindi è ritornato verde, alberato fruitivo
o bosco e foresta.
IL METROBOSCO COMPIE DUE ANNI.
IL GRANDE ANELLO VERDE CHE CIRCONDA MILANO CONTINUA A CRESCERE
Il Metrobosco, il progetto per la realizzazione di un grande anello verde attorno
all’area metropolitana milanese, nato dalla collaborazione tra l’assessorato
all’Ambiente ed il laboratorio multiplicity.lab del DIAP del Politecnico di Milano,
festeggia in questi giorni il suo secondo compleanno e si pone nuovi e più
ambiziosi obiettivi. A cominciare dalla piantumazione, per il 2009, di 170 mila
nuovi alberi nella provincia di Milano e l’istituzione di una “Fondazione per il
Metrobosco”, che contribuirà a sostenere le opere di riforestazione che verranno
realizzate, ottimizzando anche le numerose risorse economiche disponibili e che
prevede il coinvolgimento del Comune di Milano e della Regione Lombardia.
In questi due anni il progetto ha messo radici. Tra il 2006 e il 2008, i Comuni che
hanno aderito al progetto sono stati 87, mettendo a disposizione quasi 3 mila
ettari di territorio per la forestazione (equivalenti a 3 mila campi di calcio); sono
state piantate ben 300 mila nuove piante autoctone, che contribuiscono a filtrare
sei tonnellate di Co2 per ettaro ogni anno. All’iniziativa hanno aderito anche i
ragazzi di 250 scuole, elementari, medie e superiori, della provincia di Milano,
che, nell’ambito dell’iniziativa “Adotta un albero per il giardino della tua scuola”,
hanno messo a dimora 5 mila piante nel mese di novembre ed altre 5 mila lo
scorso marzo.
Oggi il Metrobosco ha anche un sito dedicato, consultabile all’indirizzo:
www.ilmetrobosco.it
35
LE BONIFICHE IN NUMERI
La Provincia di Milano è una delle realtà italiane con il maggiore numero di aree
interessate a processi di rincoversione urbana a causa della deindustrializzazione
degli ultimi decenni. I dati raccolti sottolineano la crescita esponenziale degli
interventi di bonifica in provincia dal 2000 ad oggi: dai 359 interventi del 2000, ai
960 in atto nel 2006. Ma ecco tutti i numeri dell’oggi: circa 1300 situazioni attive
di siti con procedimenti di bonifica attualmente in corso. Circa 700 situazioni
per le quali sono stati presentati dei progetti. Di questi circa 300 sono in fase di
caratterizzazione; circa 400 sono in fase di bonifica.
Siti di interesse nazionale
Il servizio bonifiche della Provincia di Milano si occupa dei quattro siti di interesse
nazionale che ricadono sul territorio provinciale: Milano Bovisa: ex officine del Gas
AEM; Pioltello Rodano: polo chimico (SISAS); Sesto San Giovanni: ex Acciaierie
Falck; Cerro al Lambro: discariche di melme acide, lungo il fiume Lambro.
Siti di particolare rilevanza sui quali è già stato eseguito l’intervento di bonifica.
PEGASO, IL PROGETTO DI EDUCAZIONE
AMBIENTALE PREMIA LE SCUOLE DELLA
PROVINCIA
Il 30 maggio allo Spazio Oberdan sono stati
presentati i filmati realizzati dalle scuole intorno
al tema proposto da Pegaso per l’anno scolastico
2007/2008: “Inquinamento atmosferico e
cambiamenti climatici”.
Il progetto ha visto coinvolti gli alunni delle scuole
della provincia nella creazione di spot pubblicitari a
tutela dell’ambiente: “Green spot”, per sensibilizzare
l’opinione pubblica sui temi ambientali e a stimolare
la riflessione sulle più attuali problematiche
ambientali e sulle modalità di comunicazione più
efficaci per avviare un cambiamento; “Heroes of the
Planet”, incentrati sull’importanza dei piccoli gesti
quotidiani per migliorare la qualità dell’ambiente.
I 5 video presentati sono stati realizzati, in piena
autonomia, dai ragazzi delle scuole di Paderno
Dugnano, Pantigliate, San Giuliano Milanese,
Trezzano sul Naviglio e Gorgonzola.
I filmati si possono vedere nel sito:
www.provincia.milano.it/ambiente/novita
Esempi di recupero ambientale sui quale c’è già un progetto urbanistico
di riqualificazione sono: Ex Carlo Erba - Maciacchini Center; Ex Montedison Santa Giulia; Ex Magneti Marelli - Quartiere Adriano; Ex Sieroterapico, ex Cartiere
Binda - rinnovamento aree Navigli; Ex Pirelli, Ex Ansaldo - Quartiere Bicocca;
Ex Alfa Romeo, Portello - Centro Congressi FieraMilanoCity; Ex Raffineria Agip
(Rho-Pero) - Nuovo Polo Fieristico; Ex Alfa Romeo (Arese) - Polo di riconversione
industriale; Ex Acna (Cesano Maderno) - Nuovo Polo industriale; Ex Cartiere Burgo
(Corsico) - Nuovo quartiere residenziale.
Siti di particolare rilevanza sui quali è in corso l’intervento di bonifica.
Porta Vittoria - BEIC biblioteca Europea; Porto di Mare - Cittadella della Giustizia;
Ex Manifattura Tabacchi - Città del Cinema; Ex Fiera di Milano - CityLife; Ex
Varesine - PII Garibaldi Palazzo della Regione; Ex Bovisa AEM Gasometri
- Politecnico Parco Scientifico Tecnologico; Ex Acciaierie Falck (Sesto S.G.) Quartiere Residenziale; Ex I.Pi.Ci.(Novate M.se) - Nuovo Polo Sanitario; Ex Sisas
(Pioltello-Rodano) - Nuovo polo commerciale; Ex AutoBianchi (Desio) - Polo
Commerciale.
La locandina dell’iniziativa.
36
DORSALE VERDE
IL FUTURO sostenibile
UN MILIONE DI EURO NEL 2008
PER IL CORRIDOIO ECOLOGICO CHE
COLLEGHERÀ TUTTI I PARCHI DELL’AREA
METROPOLITANA
La Provincia di Milano ha da tempo messo a
punto un progetto strategico di tutela e sviluppo
ambientale del territorio metropolitano, proprio
a partire dai presidi esistenti, rappresentati dai
parchi. Un progetto che intende costruire una rete
ecologica provinciale. E a partire da questa puntare
alla realizzazione del vero obiettivo: la Dorsale
verde. Una vera e propria “infrastruttura” verde,
una fascia di territorio protetto che colleghi tutti i
parchi - regionali e locali - presenti nel quadrante
settentrionale del territorio provinciale, a segnare un
percorso naturale che innervi, ecologicamente, tutta
l’area, dal Parco del Ticino fino a quello dell’Adda
Nord. Un corridoio verde lungo 65 chilometri, di
larghezza variabile (da 17 km a 50 metri minimo)
e di 29 mila ettari di superficie. Una infrastruttura
già in parte esistente, grazie ai parchi regionali e a
quelli intercomunali, in parte da realizzare nel tempo.
Con l’aiuto di tutti: della Provincia di Milano (e dal
2009 anche di quella di Monza e Brianza), della
Regione, dei Comuni, dei parchi, degli agricoltori,
degli ambientalisti. Il disegno di questa infrastruttura
è stato definito all’interno del Piano territoriale di
coordinamento provinciale in fase di approvazione e
prevede un perimetro che coinvolge quattro parchi
regionali - Ticino, Groane, Valle del Lambro, Adda - e
dieci parchi locali: Balossa, Brianza centrale, Colli
Briantei, Grugnotorto, Molgora, Rio Vallone, Roccolo,
Roggìe, Basso Olona-Rhodense e Cavallera, i due
ultimi in via di istituzione. Questo è lo schema di
partenza del progetto, la spina dorsale che include
le zone a maggiore rischio ambientale e di erosione
dovuta a potenziali insediamenti e che quindi
37
è necessario mettere rapidamente al sicuro per
garantire la struttura portante dell’intero progetto.
Ma nell’immediata prossimità di questo primo nastro
verde si trovano altre aree che saranno coinvolte
nello sviluppo del progetto. Parchi locali, soprattutto,
il cui perimetro confina con il tracciato della Dorsale
e che saranno la sua naturale immediata espansione.
Un terzo livello del progetto coinvolgerà poi gli altri
parchi presenti nella zona a nord del capoluogo, per
completare una fitta rete sul territorio. La Dorsale
sarà così il tracciato portante di un complesso
sistema del verde dell’intero Nord Milanese, un
reticolato ecologico capace di innervare l’intera area
metropolitana milanese nel quadrante settentrionale.
Come tutti i progetti di grande respiro anche questo
della Dorsale deve fare i conti con una serie di
problemi e complessità insite nel nostro territorio.
La realtà degli insediamenti urbani è spesso caotica,
con zone in cui la saldatura fra i diversi centri
Pietro Mezzi
assessore alla Politica del
territorio e Parchi
Telefono:
02 7740 3387-3389
[email protected]
Una simulazione dal satellite
della Dorsale verde Nord Milano.
DORSALE VERDE
NORD MILANO
PARCHI
abitati è quasi irreversibile. Ma è quel quasi che
ci permette non di sognare, ma di programmare
un’azione sul lungo periodo capace di creare le
condizioni perché la Dorsale sia presto una realtà.
In alcune aree infatti la situazione è molto critica
e il tracciato della futura Dorsale si riduce a pochi
metri di larghezza, così come si devono fare i conti
con i tracciati delle grandi infrastrutture ferroviarie
e stradali, presenti e future. Tutti elementi che non
facilitano il compito, ma il progetto ha definito una
serie di passaggi che permettono di disegnare un
tracciato dai contorni precisi e convincenti. Le grandi
scommesse hanno bisogno di coraggio e costanza
e questi sono gli ingredienti messi in campo oggi.
Ma hanno bisogno anche di risorse concrete e infatti
l’assessorato al territorio e parchi ha stanziato per
il 2008 la cifra di 1 milione di euro per finanziare
le prime opere dirette a realizzare l’infrastruttura
ecologica. La Dorsale verde è una proposta di
strategia, di visione, di futuro per il nord milanese.
Nata per garantire spazi liberi tra gli abitati, un
ruolo all’agricoltura nelle sue versioni tradizionale e
multifunzionale, aree da forestare per combattere
le emissioni che danneggiano il clima, ricostruzione
del paesaggio, spazi liberi per piccoli e anziani, aree
verdi collegate a quelle urbane, zone dove potere
produrre e lavorare in un ambiente reso nuovamente
competitivo. Una proposta capace anche di fare i
conti con il forte impatto delle nuove infrastrutture
autostradali che attraverseranno la provincia da est
a ovest. A questo proposito va detto che il tracciato
della futura strada Pedemontana in alcuni tratti
coincide con il disegno della Dorsale e a questo
proposito si stanno coordinando gli interventi per
una mitigazione dell’arteria di traffico recuperando e
ricostruendo porzioni di paesaggio. Stiamo lavorando
a un progetto di territorio migliore dell’attuale,
insomma, un’altra idea del nord milanese.
Senza trascurare il ruolo che la Dorsale può avere
nel grande quadro di profonde trasformazioni
previste in occasione dell’Expo del 2015.
Un progetto di questa portata può ambire a diventare
una delle priorità da realizzare per disegnare la
grande area metropolitana milanese del futuro.
UN ATLANTE DEL VERDE
Per dare completezza al lavoro svolto e un segno tangibile e riconoscibile, la
Provincia di Milano ha deciso di pubblicare l’Atlante dei Plis, Parchi locali di
interesse sovracomunale. Per la prima volta viene raccolto in un unico ambito,
con un’informazione dettagliata ed esaustiva, il patrimonio completo di questi
Parchi. Una raccolta completa per raccontare cosa sono i parchi locali provinciali,
la loro realtà e le loro bellezze. Oltre 700 pagine di immagini, mappe, schemi e
descrizioni. I parchi locali ufficialmente riconosciuti dalla Provincia sono oggi 16:
Alto Milanese, Balossa, Bosco del Rugareto, Brianza Centrale, Brughiera Briantea,
Cascine, Colli Briantei, Colline di San Colombano, Grugnotorto-Villoresi, Media
Valle del Lambro, Molgora, Mulini, Rio Vallone, Roccolo, Roggìe, Valletta. A questi
entro il 2009 si aggiungeranno altri quattro parchi: Basso Olona-Rhodense,
Cavallera, Est delle Cave, Gelso.
38
occorre concentrare gli sforzi per un’azione
capace di riequilibrare il territorio
UN PROGETTO CONDIVISO
L’idea è stata presentata agli amministratori locali,
ai responsabili dei parchi e al pubblico in un recente
incontro a Milano. In quella sede sono state anche
chiarite le tappe di un percorso che sarà in primo
luogo di divulgazione dell’idea e delle sue articolazioni,
ma anche di coinvolgimento diretto di tutte le realtà
presenti sul territorio, che saranno chiamate a fornire
il loro contributo. Quello che si chiama un percorso
partecipato. Nel prossimo autunno, infatti, si svolgerà
un ciclo di incontri sul territorio tra la Provincia,
i Comuni coinvolti, i responsabili dei Parchi, le
associazioni e i cittadini, per arricchire il progetto con i
contributi e le osservazioni di tutti. Costruire la Dorsale
verde è un obiettivo complesso ma raggiungibile, un
punto di arrivo che può rappresentare una svolta di
enorme significato per il territorio provinciale milanese.
A dimostrare che è possibile coniugare lo sviluppo
con una corretta gestione sostenibile, rispettosa
degli equilibri naturali e capace di mantenere le
caratteristiche tipiche di ogni area.
Il territorio della provincia milanese è densamente
costruito, gli insediamenti - residenziali, produttivi,
commerciali - si sono diffusi nel corso degli anni
riducendo progressivamente gli spazi aperti.
Una situazione particolarmente visibile nella fascia
nord della provincia, un’area tra le più antropizzate
d’Italia, in cui la concentrazione urbana raggiunge già
oggi livelli altissimi, così come il consumo di suolo, e
in cui la saldatura dei centri abitati è il dato urbanistico
più appariscente. Un’area altamente produttiva
ma ambientalmente in crisi, dove si consuma una
qualità di vita non adeguata alle esigenze attuali
della popolazione che in questa area geografica vive
e lavora. In questa zona, a Nord di Milano, occorre
dunque concentrare gli sforzi per un’azione capace
di riequilibrare il territorio. Allora assume una grande
importanza lo sviluppo di tutte le aree verdi protette
disseminate nel territorio, perché svolgono un ruolo
39
PARCHI
di argine all’espansione degli insediamenti urbani
e costituiscono una rete di base per disegnare
un insieme equilibrato di corridoi ecologici, aree
boschive, spazi agricoli e zone per il tempo libero.
Nella provincia milanese sono presenti due tipi di
aree protette, due tipologie di parchi: quelli regionali
e quelli locali, che sono definiti PLIS, Parchi locali di
interesse sovracomunale.
I PARCHI REGIONALI E LOCALI
I Parchi regionali, di grandi dimensioni, strutturati
e organizzati, con una lunga storia alle spalle,
sono sei: Ticino, Groane, Valle del Lambro, Nord
Milano, Adda collocati nel quadrante Nord, mentre
il Parco Agricolo Sud Milano si estende nel versante
meridionale. I Parchi locali, i Plis, sono invece 16.
Uno, le Colline di San Colombano, è situato a Sud,
gli altri vanno a disegnare un mosaico nella fascia
settentrionale della provincia milanese. Queste 15
aree verdi sono: Alto Milanese, Balossa, Bosco del
Rugareto, Brianza Centrale, Brughiera Briantea,
Cascine, Colli Briantei, Grugnotorto-Villoresi,
Media Valle del Lambro, Molgora, Mulini, Rio
Vallone, Roccolo, Roggìe, Valletta. A queste se ne
aggiungeranno presto altre quattro - Basso OlonaRhodense, Cavallera, Est delle Cave, Gelso - quando
saranno completate le procedure amministrative
attualmente in corso. La Provincia di Milano, e in
particolare l’assessorato al territorio e parchi che ha
la delega per questo argomento, ha creduto molto
nel progetto di sviluppo dei Plis - che a differenza
di quelli regionali sono di sua competenza - e dal
2005 ha investito molte risorse per svilupparli, sia in
termini di dimensione che di numero. In quattro anni
sono infatti passati da 11 a 16, con la prospettiva
a breve termine, come si diceva, di arrivare a
venti. Un programma di sviluppo molto importante
che nel solo 2007 ha visto un investimento
complessivo di oltre 3 milioni di euro, calcolando
l’impegno della Provincia, dei Comuni e degli altri
enti coinvolti. Si deve essere consapevoli che non è
sufficiente cercare di difendere il territorio creando e
sviluppando presidi che singolarmente rappresentino
argini all’espansione urbana incontrollata.
Si tratta certo di un’azione fondamentale e
irrinunciabile, che contribuisce a migliorare
consistentemente la qualità della vita degli abitanti,
ma occorre fare un salto di qualità e disegnare un
progetto organico di grande respiro.
Per informazioni: www.dorsaleverde.it
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DALLA PROVINCIA
ALLA SCOPERTA DI
PALAZZO ISIMBARDI
GRANDE PARTECIPAZIONE
DEI CITTADINI ALLE VISITE
GUIDATE GRATUITE ALLA
SEDE STORICA DELLA
PROVINCIA DI MILANO
Negli ultimi dieci anni ben 25 mila persone hanno
visitato Palazzo Isimbardi, antica residenza nobiliare
milanese e sede storica della Provincia di Milano
dal 1935. Nell’edificio è custodita buona parte del
cospicuo patrimonio artistico provinciale che si è
andato arricchendo dal 1860 ai nostri giorni. Infatti è
per consentire a tutti i cittadini di poterlo conoscere ed
ammirare che Palazzo Isimbardi ha aperto le sue porte
al grande pubblico. Il palazzo, anche se in particolari
condizioni ed in genere su prenotazione (vedi box), è
aperto tutto l’anno. Inoltre, per consentire veramente
a tutti di poter visitare la sede della Provincia, vengono
effettuate delle aperture straordinarie, in occasione
di particolari feste o avvenimenti (Festa di Primavera,
Festa della Repubblica, “Una sera a Palazzo Isimbardi”
e Festa dei Nonni). Lo scorso 2 giugno, in occasione
della Festa della Repubblica, lo stesso presidente
della Provincia, Filippo Penati, ha voluto dare il
benvenuto agli oltre cinquecento visitatori, buona
parte dei quali hanno pazientemente atteso in coda
il loro turno. Nel corso dell’anno anche numerose
scolaresche, centri anziani, associazioni culturali e
Cral aziendali organizzano specifiche visite. Il cortile
d’onore costituisce la parte più antica di Palazzo
Isimbardi. Risale infatti al XVI secolo ed ancora oggi
è possibile ammirare una splendida pavimentazione
cinquecentesca, realizzata con mattonelle di cotto
disposte a spina di pesce e con inserti in marmo di
Candoglia, lo stesso utilizzato per la fabbricazione del
Duomo di Milano. Nobili e potenti famiglie, milanesi
e lombarde, si sono alternate nella proprietà del
palazzo: i marchesi Pallavicino, i conti Taverna, i Conti
Lambertenghi ed infine i marchesi Isimbardi, nobili
pavesi che hanno lasciato il loro nome all’edificio.
Diversi gli stili architettonici: dal Cinquecento, al
Barocchetto lombardo, al Neoclassico, per finire
con lo stile funzionalista dell’Ala Muzio, progettata
dal famoso architetto milanese nel periodo 19391941. Numerose ed importanti le opere d’arte
custodite. Pregevoli affreschi del Cinquecento e
del Seicento, rari mappamondi lignei del XVII sec.,
una considerevole collezione di orologi antichi
(pendole da tavola e da camino) che pochi enti
pubblici possono vantare, numerose tele del
Settecento, Ottocento e Novecento ed infine il
gioiello artistico di Palazzo Isimbardi: il prezioso
telero (misura sei metri per otto!) del celebre pittore
veneziano Giovambattista Tiepolo (1696-1770).
Dipinto dal maestro veneto nel 1750, fu acquistato
nel 1954 dalla Provincia in una galleria d’arte di
Ginevra, impedendo così che questa importante
opera andasse perduta. Quasi tutte le opere che
è possibile vedere nella sede della Provincia sono
frutto di acquisti effettuati poiché l’edificio, divenuto
sede di rappresentanza della Provincia nel 1935, si
presentava senza alcun arredo.
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Il presidente Filippo Penati
accoglie i visitatori a Palazzo
Isimbardi.
PRENOTA UNA VISITA
I singoli visitatori possono
prenotare una visita rivolgendosi a:
IAT - Informazione e accoglienza
turistica della Provincia di Milano
(ex APT)
Piazza Duomo, 19/a - Milano
Tel. 0277404343
I gruppi di visitatori
(Centri anziani, Cral, Associazioni,
Scolaresche, ecc.) possono
prenotare una visita rivolgendosi a:
Provincia di Milano
Settore Comunicazione
Ufficio Visite a Palazzo
Tel. 0277402895
Fax 0277402920
MUSICA E TEATRO
IN SCENA A MILANO
LA MILANESIANA.
LA NONA EDIZIONE DEL
FESTIVAL DEDICATO A
CULTURA, LETTERATURA,
MUSICA E CINEMA
Si è appena conclusa la nona edizione
de’ La Milanesiana, festival ideato e diretto
da Elisabetta Sgarbi, promosso dalla
Provincia di Milano e dal Comune di
Milano. Un cartellone di oltre trenta
appuntamenti: al Teatro Dal Verme, al
Teatro degli Arcimboldi, allo Spazio
Oberdan e alla Sala Buzzati per gli
Aperitivi con gli autori e al Museo
Nazionale della Scienza e della
Tecnologia. In scena oltre centoventi
ospiti internazionali e diciassette
proiezioni cinematografiche. “Anche
quest’anno rinnoviamo il nostro
impegno nel sostegno della Milanesiana.
- ha sottolineato Daniela Benelli, assessore
alla Cultura della Provincia di Milano - Un
appuntamento ormai ‘storico’ per Milano, che
riflette le tendenze più significative del panorama
culturale internazionale, mettendole a confronto
con il dibattito politico, le contraddizioni sociali e
i fermenti della nostra epoca. La Milanesiana è
un’occasione straordinaria di incontro diretto tra
autori e pubblico, ma anche una formula unica in
Italia di dialogo tra più discipline. Il successo che
la contraddistingue ne ha fatto un festival sempre
animato dalla sperimentazione, cosmopolita e in
continua trasformazione, quindi coerente con la
miglior rappresentazione dell’area milanese.”
“Quest’anno, il nono della Milanesiana - ha
affermato Elisabetta Sgarbi, direttore artistico e
ideatrice della Milanesiana - credo di poter dire
che il nostro Festival abbia veramente colpito nel
Nelle foto da sinistra:
Ute Lemper, Teshigawara,
Jethro Tull.
segno. Innanzi tutto
perché si viene sempre più
configurando il senso reale e
profondo di questa iniziativa, che
consiste nella capacità/possibilità
di raggiungere un totale intreccio dei
saperi al di là di ogni barriera e confine.
E in secondo luogo, perché il cospicuo
numero di ‘ritorni’ alla Milanesiana
2008, nelle diverse sezioni, letteratura,
musica, cinema, danza, scienza,
è il più bel traguardo che siamo
riusciti a raggiungere: far parlare
ogni protagonista con le voci della
molteplicità.”
42
FESTA DEL TEATRO. UNA MANIFESTAZIONE
DIFFUSA SUL TERRITORIO METROPOLITANO
Daniela Benelli
assessora alla Cultura,
culture e integrazione
Telefono:
02 7740 6304-6305-6307
[email protected]
La Festa del teatro è arrivata nei
Comuni della provincia, superando i suoi
confini e proponendosi in una inedita
versione estiva. Dal 6 al 15 giugno la
manifestazione già sperimentata con
grande successo in contesto cittadino
(e l’anno scorso anche ad Assago, Monza
e Sesto San Giovanni) ha coinvolto
numerosi Comuni dell’area milanese.
I teatri e le compagnie hanno collaborato
stata invece una manifestazione corale,
che dimostra come si possa fare cultura in
modo accattivante e convincente anche sul
territorio, chiamando a raccolta competenze,
professionalità ed entusiasmo. Tutti gli
spettacoli sono stati ad ingresso gratuito,
una scelta fortemente voluta per rivendicare
il significato democratico dell’accesso
alla cultura, soprattutto all’interno di una
manifestazione come questa, essendo il
Cornaredo, oppure vissuti come quotidiani
e quindi “normali”, come nel caso della
stazione delle Ferrovie Nord Milano di Bollate
e la metropolitana di San Donato. Contesto
suggestivo, ma inedito, è stata anche la
Centrale Idroeletteica Taccani di Trezzo
d’Adda. Il teatro al di fuori dei teatri, che
dimostra come recitazione e perfomance
possano nascere e crescere ovunque ci
sia un pubblico e un testo da mettere in
per produrre insieme un cartellone estivo
che collega con un unico filo rosso tutti
gli spettacoli in una rete ideale. Si tratta
di uno sforzo di programmazione comune
che avevamo già messo a punto due anni
fa per la città. Stavolta si è trattato di
ottimizzare idee e mezzi per valorizzare le
risorse culturali dei Comuni, progettare una
manifestazione che desse riconoscimento
all’interesse per il teatro, sempre fortissimo,
ma troppo spesso confinato nella cinta dei
Bastioni, insomma a Milano. La Festa è
teatro il genere artistico costituzionalmente
più aperto alla discussione, al dibattito,
ad una dimensione culturale e sociale
insieme. La Festa è stata del resto anche
un’ occasione per vedere nella cultura
un motore di aggregazione e di qualità
della vita cittadina, e non esclusivamente
un intrattenimento. Il progetto, sviluppato
insieme ai Comuni, è davvero stato
studiato per diffondere la Festa in luoghi
altrimenti spesso poco conosciuti, come
per esempio la Cascina San Rocco di
scena. In tutto questo possiamo vedere però
anche qualcosa di più: la grande potenzialità
degli spazi attualmente disponibili nei
Comuni del territorio a diventare location di
appuntamenti culturali oppure essi stessi
luoghi adatti ad ospitare cultura. Questa
Festa del Teatro vuole essere un’occasione
per il territorio e un preludio per l’edizione
autunnale già in corso di preparazione.
Un accordo, speriamo, di interazione
culturale metropolitana sempre più
costruttiva tra Milano e la sua provincia.
43
CULTURA
QUANDO C’ERANO
I BEATLES. IL MITO DEI
FAB FOUR RIVIVE ALLO
SPAZIO OBERDAN
In occasione del quarantesimo anniversario del
Sessantotto, la nuova mostra dello Spazio Oberdan
individua nei Beatles, nella loro storia, nelle
trasformazioni, nei segni che sembrano cucire
insieme l’apice della popolarità e l’anticamera dello
scioglimento del più celebre gruppo della storia
della musica pop, il riferimento ideale per raccontare
quella stagione straordinaria. “Beatles ’68” è curata,
come la mostra “Arrivano i Beatles” tenutasi ad
Aosta nei mesi scorsi, da Umberto Buttafava e Enzo
Gentile, ma da essa si differenzia sotto vari aspetti.
L’allestimento, curato da Nicola Marras, intende
visualizzare e spettacolarizzare i punti focali di
quell’anno fatidico in rapporto alla vicenda dei
Beatles, nel naturale contatto con il 1968, in modo
da fornire una finestra, uno sguardo privilegiato
sul periodo, tenendo conto sia della dimensione
strettamente artistica-musicale, sia delle implicazioni
e delle relazioni con la società. Nel disegnare un
percorso narrativo e divulgativo, i Fab Four vengono
raccontati partendo da una sorta di quadrilatero che
aiuti a fotografare le loro gesta, i prodromi della fine
e gli avvenimenti dei tempi. I quattro punti cardinali
del ’68 beatlesiano sono rappresentati da quattro
momenti precisi: il doppio lp omonimo, meglio
conosciuto come “White Album”; il viaggio in India,
con le implicazioni e le variabili che ne seguirono;
il rapporto con il cinema (da Magical Mystery
Tour, presentato alla fine di dicembre ’67, a Yellow
submarine); l’inizio di tutte le carriere soliste e dei
progetti individuali che coincide con il lancio della
Apple, società dalle molte facce e anime.
Per ciascuno di questi punti sono state create
delle aree specifiche, dove sviluppare l’esposizione
BEATLES ‘68
Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano
dal 17 giugno al 14 settembre 2008.
Orari: tutti i giorni 10-19.30, martedì e giovedì fino
alle 22, chiuso il lunedì.
Biglietto: intero 4,00 euro, ridotto 2,50 euro; gruppi
scolastici 1,50 euro. Ingresso libero il primo martedì
di ogni mese.
Catalogo edito da Gabriele Mazzotta.
IL CATALOGO DELLA MOSTRA
L’esposizione è accompagnata da un catalogo
pubblicato da Mazzotta Editore, che consta di
144 pagine, arricchito, rispetto all’esposizione,
da interventi e testimonianze di personaggi noti,
del mondo dello spettacolo e della vita pubblica,
tra gli altri Albero Fortis, Enrico Ruggeri, Altan,
Mick Hucknall e Beppe Carletti. Inoltre ci sono le
cronologie dettagliate sul Sessantotto dei Beatles,
della musica internazionale e del costume con i
principali avvenimenti mondiali.
44
Sopra, particolare della copertina
del film Yellow Submarine.
Sotto, i quattro Beatles: da
sinistra a destra, John Lennon,
George Harrison, Paul McCartney
e Ringo Starr.
CULTURA
dei materiali, con un criterio atto a stuzzicare gli
appassionati o i semplici curiosi, per qualità e
quantità, tra copertine discografiche, spartiti, acetati,
rarità autografate. Si tratta di uno spaccato della
storia dei Beatles, con l’intenzione di presentare una
dimensione poco vista fino all’indagine su quelle
opere che, tra dischi solisti e avventure a proprio
nome, John, Paul, George e Ringo cominciano
in quel periodo a firmare, ancora senza grande
attenzione da parte dei media. Il tutto è corredato
da un’ampia selezione di immagini, giornali,
riviste, libri e 45 giri, cover, manifesti, locandine e
oggettistica di stretta derivazione beatlesiana, che
aiutano a focalizzare il ruolo dei Fab Four nel 1968,
e da un originale impianto grafico. “Attraverso foto
d’epoca e registrazioni si vuol suggerire la ricchezza
di avvenimenti del periodo e le trasformazioni
sociali, culturali e di costume” spiega Daniela
Benelli, Assessore alla Cultura della Provincia di
Milano. “Attraverso cimeli, memorabilia, documenti
e fotografie si intende evocare la beatlemania.
Vorremmo condurre i visitatori in un’immersione
totale nel periodo. Ed è sorprendente vedere come,
a quarant’anni di distanza, sebbene i Beatles non
siano stati organici al ’68, molte delle loro idee e
tensioni ideali, quali il pacifismo, l’attrazione per
l’India, lo spiritualismo, così come la loro iconografia
pop, siano poi diventate tra i più famosi simboli del
periodo. Se il mito Beatles è sopravvissuto fino ai
giorni nostri e la loro musica continua a piacere, un
tuffo nell’atmosfera del tempo può divertire chi c’era
e incuriosire chi non c’era ancora.”
In alto, veduta di Milano.
Sopra, il logo di Metropòli.
METROPÒLI HA FATTO TREDICI
Metropòli oggi, anno 2008, dopo ben tredici edizioni, è un termine che è entrato
nel linguaggio della cultura cittadina; con la sua “ò” accentata, a spostare
l’attenzione dalla parola che significa “città madre”, grande città, a quella nuova,
altamente denotativa, che dà subito l’idea di tanti poli, ben commisurati tra
loro che fanno e offrono cultura. Furono solo cinque i poli primordiali, il primo
nucleo, ora sono ben dodici i territori di aggregazione che richiamandosi alle loro
radici storiche (le filande, i castelli, le ville) o al connotato geografico (il naviglio,
l’Adda, il Ticino) ogni anno fra giugno e settembre attirano decine di migliaia di
spettatori. Tra tante soddisfazioni che ha dato il progetto Metropòli, la maggiore e
la più durevole è forse quella di aver condotto per mano tanti e tanti cittadini ad
accorgersi delle bellezze del Milanese, a cogliere con occhio diverso quello scorcio
o quell’edificio che per tanti anni magari era rimasto dietro l’angolo e ora viene
finalmente percepito, compreso, valutato come bene culturale.
Quanta maggiore consapevolezza ora - tanto nei residenti nei piccoli comuni
quanto nei “cittadini in visita”- che il territorio della provincia di Milano è un
enorme serbatoio di bellezze paesaggistiche , di edifici storici, di nessi armoniosi
tra il lavoro dell’uomo e la natura dei luoghi! Si può credere veramente che se
l’impresa avviata con poche forze quasi tre lustri fa non fosse stata fondata su
una forte consapevolezza dell’assessorato alla Cultura e di chi ne ha condiviso
il coraggio, Metropòli si sarebbe arenato tra le difficoltà burocratiche, le piccole
rivalità di campanile o i dispetti di colore politico. Ma l’iniziativa ha avuto il
sostegno dei cittadini, il riscontro del successo di pubblico, il crescere delle
adesioni, la qualità sempre in ascesa dell’offerta stagionale. Prove, queste, che il
coraggio di spostare un accento, di proporre tutto il territorio provinciale come un
complesso insieme organico alla metropoli è stato premiato come meritava.
45
ARRIVA L’ESTATE,
IDROSCALO IN FESTA
MUSICA, SPETTACOLI E DIVERTIMENTO
PER GRANDI E PICCINI
Per l’edizione 2008 molte novità e un calendario
sempre più vasto e variegato ideato dal direttore
artistico Nico Colonna. Un nuovo e imperdibile
programma per tutti i cittadini che trascorreranno
l’estate a Milano e per tutti coloro che sono in
cerca di un’originale rassegna artistica e culturale
gratuita. Concerti, eventi e spettacoli di cabaret si
susseguiranno nelle tre strutture principali: Arena,
Villetta e Tribune dell’Idroscalo. Diversi gli eventi
sportivi, tra cui i Campionati italiani di Fondo di
nuoto pinnato o ancora i campionati italiani di
Cablewakeskate, e molte le proposte per i più piccoli
che verranno accolti anche quest’anno al Villaggio
della Pace e potranno partecipare a IDROCAMP
Sport & Fun,i corsi organizzati in collaborazione
con i Comitati Provinciali di Milano di UISP,
CSI e US ACLI, dal 9 giugno al 25 luglio con
un’appendice dal 1 al 5 settembre per un totale
di otto turni settimanali. L’iniziativa, ulteriormente
arricchita da nuove proposte, è rivolta a bambini
e ragazzi dai 6 ai 14 anni.
Le discipline praticabili saranno arrampicata,
basket, calcio, canoa, tennis e tiro con l’arco,
hockey, mountain bike, baseball e una novità: la
scuola circense. I giovani partecipanti potranno
cimentarsi in queste attività in tutta sicurezza,
sotto l’attenta guida di istruttori ed educatori
sportivi specializzati.
47
Irma Dioli
assessora alla Pace,
Idroscalo, sport,
politiche giovanili
Telefono:
02 7740 5900-5901
[email protected]
IDROSCALO
1938 - 2008
SETTANT’ANNI DI IDROSCALO
Sempre più un luogo partecipato e frequentato,
uno spazio dove praticare sport divertendosi,
incontrandosi e integrandosi. Scenario di
molteplici eventi sportivi dedicati alle persone
disabili, di iniziative di incontro multietnico e di
scambio culturale. Quasi due milioni e mezzo le
persone che ogni anno ne affollano il parco e
il bacino, usufruiscono delle strutture presenti,
praticano sport o semplicemente passeggiano nel
verde: questo è l’Idroscalo oggi. In questi anni è
stato realizzato, attraverso una programmazione
puntuale, innovativa e condivisa, un sistema
di iniziative pubbliche per la promozione dello
sport e del divertimento. E oggi l’Idroscalo vive
tutto l’anno nelle diverse edizioni di Idroscalo in
Festa, la stagione estiva, e Ice in Idro, la stagione
invernale. Un vastissimo calendario di iniziative
gratuite: concerti, spettacoli di cabaret, eventi
sportivi, ludici e ricreativi. L’idroscalo, come non
tutti sanno, nasce come pista per idrovolanti.
I lavori di realizzazione del bacino partirono nel
1928. Le dimensioni del bacino, che richiesero la
movimentazione di milioni di metri cubi di terreno
con mezzi tecnici ancora piuttosto modesti, sono
notevoli: 2 mila 500 metri di lunghezza, 300
metri di larghezza all’estremità nord e 450 metri
all’estremità sud, con una profondità media di
una decina di metri. La prima parte dello scavo fu
conclusa in circa due anni ed il primo idrovolante
poté ammarare all’idroscalo già nel maggio
del 1930, anche se l’inaugurazione ufficiale
dell’opera, battezzata col nome di “Idroscalo
Provincia di Milano”, avvenne solo il 28 ottobre
dello stesso anno. Auguri Idroscalo!
Questo il calendario della Stagione estiva.
Nella pagina a fianco, alcuni momenti dai
concerti della scorsa stagione.
48
49
CAMPIONATI EUROPEI DI CANOA E KAYAK
La Provincia di Milano, assessorato all’Idroscalo,
sport e politiche giovanili in collaborazione con la
Federazione Italiana Canoa e Kayak e Idroscalo Club
ha ospitato i “Campionati Europei Canoa e Kayak”,
che hanno visto lo svolgersi in acqua di avvincenti
sfide per la conquista dell’ambita partecipazione
alle Olimpiadi di Pechino. Questo appuntamento è
stato senza dubbio il momento più importante di
una lunga serie di competizioni di canoa e kayak
ospitate in questi ultimi mesi all’Idroscalo. Il brutto
tempo non ha scoraggiato i molti appassionati che
hanno seguito le gare direttamente dagli spalti.
La cerimonia di apertura ha visto così sfilare
rappresentanti di quaranta squadre nazionali, 750
atleti e 400 tra dirigenti, tecnici e accompagnatori.
Grandi soddisfazioni per gli italiani, con la qualifica
del K4 di Antonio Rossi alle Olimpiadi e il bronzo
ottenuto. L’Idroscalo è stato cosi trasformato per
qualche giorno in una sorta di villaggio sportivo,
canoe e atleti hanno animato l’area verde e le vie
dell’Idroscalo, rappresentando cosi la conferma
della vocazione internazionale di questo splendido
bacino acquatico, unico impianto che consente
gare di valore olimpionico. Una struttura in grado
di supportare le manifestazioni più complesse,
grazie ad una felice combinazione tra specchio
d’acqua, ambiente naturale e ricettività di pubblico.
L’Idroscalo vuole essere protagonista del futuro,
con un bacino sempre più efficiente e all’altezza
delle sfide internazionali. A questo proposito, si sta
realizzando un nuovo impianto di slalom in grado
di rispondere alle esigenze dei mondiali del 2010,
il quale ha già ricevuto parte del finanziamento dal
Ministero delle Politiche Giovanili e attività Sportive.
SOSTEGNO A DISTANZA. ALL’IDROSCALO LA PRIMA FESTA
Due giornate piene di eventi, a cominciare dall’animazione per bambini, mostre,
spettacoli, stand dimostrativi, con l’obiettivo di rafforzare la rete di solidarietà fra
enti locali e associazioni. Durante il breve ponte festivo del 2 giugno l’Idroscalo
di Milano è diventato teatro di una grande festa, organizzata dall’Assessorato
alla cooperazione Internazionale, Pace, Partecipazione e Politiche giovanili,
nell’ambito di ELSAD, Coordinamento Nazionale Enti Locali per il Sostegno
a Distanza e con la partecipazione di ForumSAD, Forum Permanente del
Sostegno a Distanza. Il pubblico ha potuto cosi assistere ad uno spettacolo di
Poesia, Musica e Danza indiana e ad un concerto di Habib Koité & Bamada,
artista del Mali rappresentativo di una generazione che in questi anni è
testimone della progressiva caduta delle barriere culturali, consapevole che le
evoluzioni si compiono mantenendo saldi legami con il folklore, la mitologia e
la storia del proprio popolo. Nell’ambito di queste due giornate di festa è stata
inoltre presentata l’edizione aggiornata della “Guida al Sostegno a Distanza
nella provincia di Milano”, pubblicata nel novembre 2007, che ora raccoglie
i riferimenti e i profili di 48 soggetti del territorio che operano in progetti di
sostegno a distanza.
50
NAVIGANDO
FRA GLI AIRONI DI MILANO
IN UNA SOLA GIORNATA DIVERTIMENTO, SPORT,
BENESSERE, CULTURA, SCOPERTA DEL TERRITORIO.
TUTTO QUESTO A POCHI PASSI DA CASA VOSTRA
Antonio Oliverio
assessore al Turismo, moda,
affari generali
Telefono:
02 7740 2661-2662
[email protected]
Alcuni momenti della
navigazione del battello sul
Naviglio Grande.
L’estate con le sue giornate lunghe e soleggiate
ci offre l’opportunità di scoprire ancora meglio il
territorio metropolitano, con le sue bellezze e le
sue particolarità. Per questo motivo, la Provincia di
Milano, tramite l’Assessorato al Turismo, propone
anche quest’anno degli itinerari estivi. Ogni sabato
e domenica, fino a fine luglio, si potrà navigare in
battello, pranzare nelle cascine intorno a Gaggiano,
andare in escursione in bicicletta o farsi portare,
comodamente seduti, in una carrozza trainata da
cavalli. Si parte dal Naviglio Grande, dalla Darsena
a Gaggiano, nel cuore del primo Sistema Turistico
della Provincia di Milano, l’Abbiatense-Magentino,
alla riscoperta dei Navigli milanesi, suggestive
“strade d’acqua”, che entro il 2015, anno dell’Expo,
potrebbero diventare, o meglio ritornare, interamente
navigabili, cambiando il volto dell’area milanese e il
suo rapporto con l’ambiente e il territorio.
La Provincia di Milano, in collaborazione con la
Navigli Lombardi Scarl, propongono quest’anno un
itinerario che coinvolga giovani e famiglie, anziani
e bambini, alla scoperta della natura e dei sapori di
questa parte di territorio a sudovest di Milano.
Oltre alla gita guidata in barca fino a Gaggiano,
è previsto un itinerario nei parchi e nelle cascine
circostanti, compresa la sosta per il pranzo, per
51
turismo
la provincia di Milano è anche parchi,
natura, corsi d’acqua, gioielli di storia,
arte, architettura
52
A fianco, la Cascina Boscaccio. Sotto,
Villa Guzza. Sotto e nella pagina a
fianco, alcuni scorci del Lago Boscaccio.
degustare i prodotti d’eccellenza del territorio.
L’itinerario è per tutti: i più giovani e sportivi potranno
usufruire delle biciclette per avventurarsi nella
natura, mentre per le famiglie con i bambini sono
a disposizione delle carrozze trainate da cavalli.
Si tratta di un impegno preciso dell’assessore al
Turismo della Provincia di Milano, Antonio Oliverio, per
valorizzare il territorio dell’area metropolitana, troppo
spesso considerato esclusivamente a vocazione
industriale e identificato con le attività fieristiche,
commerciali o finanziarie. “La Fiera, il business,
la finanza - spiega l’assessore Oliverio - sono
certamente il nostro fiore all’occhiello, riconosciuto
nel mondo e importante traino per il turismo, ma
la provincia di Milano è anche parchi, natura, corsi
d’acqua, gioielli di storia, arte, architettura che spesso
neanche sappiamo di avere. Gli anni scorsi abbiamo
organizzato degli itinerari in pullman, quest’anno
53
invece abbiamo voluto pensare qualcosa di più
originale che potesse valorizzare il Naviglio e
promuovere il fatto che sia navigabile e accessibile
a tutti”. Grazie al riconoscimento di Sistema
Turistico provinciale, l’area Abbiatense-Magentino
sta già accedendo a finanziamenti per oltre un
milione di euro, lavorando così sulla ricettività,
sull’accoglienza, sulle infrastrutture, sul recupero
di ville e cascine, e appunto sulla riqualificazione
dei navigli. E questa è la dimostrazione che “fare
sistema” è la chiave vincente per il rilancio del
territorio. Ecco perché entro il 2008 la Provincia è
fermamente intenzionata, dopo l’esperienza positiva
dell’Abbiatense, a costituire il Sistema unico di tutta
la provincia di Milano. Fare sistema significa più
risorse, più coordinamento, più comunicazione.
Prenotazioni: tel. 02 33227336.
Per informazioni www.visitamilano.it
tra la brianza
e i balcani
DALLA SPOSA DI KUSTURICA AL TANGO DI
GARDEL: TANTI EVENTI PER L’EDIZIONE 2008
DEI NOTTURNI
Il roseto della Villa Reale di Monza, Villa Pusterla
Crivelli Arconati a Limbiate, Villa Borromeo d’Adda
ad Arcore, Villa Greppi a Monticello Brianza, Villa
Campello ad Albiate. Questi i luoghi suggestivi che
ospiteranno l’edizione 2008 dei Notturni nelle ville
e nei parchi della Brianza, un’iniziativa promossa
da Provincia di Milano, Progetto Monza Brianza,
ideata e prodotta da Musicamorfosi. L’edizione
2008 proporrà una sorta di gemellaggio tra la
Brianza e i Balcani: attraverso musica, danza, teatro,
proiezioni di articoli e video sulle pareti delle ville,
sarà proposto al pubblico il modo di vivere e di far
festa delle popolazioni balcaniche. Nel corso del
primo appuntamento nella Villa Reale di Monza è
stato infatti rappresentato “Ultimo tango a Sarajevo”,
incontro tra tango e musica balcanica, regia di Paolo
Bignamini, con i Nuevos Aires e Debora Mancini che,
nei panni di una zingara, ha raccontato la storia del
grande Carlos Gardel, leggenda del tango in visita
a Sarajevo. Da altre postazioni giungeva la musica
cangiante: dalla yiddish alla tzigana, dei Rhapsodija
Trio; quella del pianista jazz Antonio Zambrini, che
debutta ai Notturni con un nuovo progetto dedicato
alla Sevdah; la danza coordinata dalle artiste di
ArtedanzaE20, accompagnate dal multi strumentista
Roberto Zanisi e dalla ciaramella e dal sax di
Adalberto Ferrari. Sulla fascinazione del primo lavoro
di Emir Kusturica “Arrivano le spose” del 1978, una
sposa stralunata, la danzatrice Marcella Fanzaga, si
aggirava danzando tra le rose del Roseto.
Spazio poi alla videoproiezione di cortometraggi e a
un simpatico video vocabolario “bosniaco - brianzolo
e brianzolo - bosniaco”, grazie al quale i visitatori
si sono cimentati con la trasposizione del dialetto
brianzolo in lingua bosniaca, due culture e due modi
di vivere a confronto in modo spiritoso. Infine rose
e spine della storia del centro Europa sono state
svelate nelle pagine videoproiettate del Corriere
Gigi Ponti
assessore delegato
all’attuazione della Provincia
di Monza e Brianza
Telefono:
039 2358 768-769
02 7740 2566-2571
[email protected]
della Sera. “Il viaggio tra le ville e i parchi della
Brianza - spiega Gigi Ponti, Assessore all’attuazione
della Provincia di Monza e Brianza - ci porta anche
quest’anno alla scoperta della nostra terra e dei
suoi tesori preziosi. I Notturni ci guideranno, in
queste notti d’estate, attraverso le Ville della Brianza:
patrimoni che punteggiano la nuova Provincia e
che si rivelano palcoscenici inediti per una serata
all’insegna della musica e del teatro e delle emozioni
che insieme sanno suscitare”. “In questa edizione
- ha aggiunto Saul Beretta, direttore artistico di
Musicamorfosi - abbiamo voluto far incontrare
due culture attraverso gli strumenti di espressione
artistica, dalla musica al teatro alla danza.
Quella brianzola, operosa e concreta, e quella
balcanica, che vive la vita in modo ironico e
fantasioso. Per noi si tratta di un modo diverso e
originale per gustare la notte e proporre in un modo
nuovo la promozione del ricco patrimonio artistico
e naturale che la nostra bella terra di Brianza offre
tutti i giorni a chi è capace di fermarsi un attimo ad
ascoltare”. Il primo appuntamento è partito a Monza,
nel Roseto della Villa Reale, il 30 e 31 maggio
scorsi. Si prosegue il 14 e 28 giugno rispettivamente
a Limbiate e ad Arcore, per poi toccare Monticello
Brianza il 5 luglio e Albiate il 19 luglio. In ciascuna
delle cinque serate, dalle 21.00 alle 24.00, saranno
allestite postazioni artistiche fisse e itineranti: come
nelle scorse edizioni i visitatori potranno circolare
liberamente attraverso gli spazi, decidendo dove
fermarsi. I Notturni hanno il sostegno e il contributo
di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia,
Fondazione Corriere della Sera e Lifegate Radio.
Per informazioni
www.provincia.milano.it/monzabrianza
55
Nelle foto da sinistra Villa Pusterla Crivelli
Arconati a Limbiate,Villa Campello ad
Albiate,Villa Borromeo d’Adda ad Arcore,
Villa Greppi a Monticello Brianza.
MONZA E BRIANZA
È IN PIAZZA DIAZ
A MONZA, LA SEDE
OPERATIVA DELLA NUOVA
PROVINCIA
Disposta su sette piani, su una superficie lorda di
3 mila 440 mq, la nuova sede operativa della nuova
Provincia di Monza e Brianza è stata inaugurata, alla
presenza di Filippo Penati, Presidente della Provincia
di Milano, Gigi Ponti, Assessore all’attuazione
della Provincia di Monza e Brianza, Luigi Piscopo,
Commissario Governativo, autorità cittadine e
rappresentanti istituzionali della Brianza. Ospita
le prime strutture operative distaccate da Milano.
Sono circa 90 i dipendenti che stanno avviando il
rodaggio della macchina organizzativa della nuova
Provincia in servizio presso la sede di Piazza Diaz.
Si è già insediato il personale dei settori viabilità,
edilizia scolastica, formazione professionale, polizia
provinciale, agricoltura, provveditorato, oltre alla
Direzione di Progetto Monza e Brianza che dal 2004
sta seguendo le operazioni dedicate all’avvio della
nuova Provincia e previste dalla legge istitutiva
146/04. Oltre agli uffici sono già operativi nell’openspace del piano terra - ingresso da via XX settembre
- sei sportelli aperti al pubblico, a disposizione dei
cittadini e dei Comuni della Brianza: protocollo
generale, trasporti, caccia e pesca, spazio donna,
sportello energia e orientamento scolastico. A questi
si aggiungono quattro sportelli gestiti da associazioni
della Brianza che hanno trovato ospitalità nella sede
provinciale: Spazio Europa, gestito dalla rete europea
Eurodesk, Spazio senza Barriere, Snodo handicap,
la delegazione territoriale del FAI - Monza e Brianza.
“Abbiamo costruito un ente giovane - spiega Gigi
Ponti, Assessore all’attuazione della Provincia di
Monza e Brianza - con le porte aperte anche verso
le tante associazioni che lavorano sul territorio.
Alcune hanno trovato ospitalità nella nostra sede:
56
Sopra e sotto, disposta su
sette piani, la nuova sede
operativa della Provincia di
Monza e Brianza.
segno tangibile che una Provincia vicina è più utile”.
“Oggi consegniamo alla Brianza la prima casa della
nuova Provincia - continua Ponti - In questi mesi che
ci separano dal 2009 completeremo il rodaggio della
macchina organizzativa, in linea con le scadenze
previste dalla legge”.
UN AIUTO CONCRETO
AI CITTADINI MILANESI
APPROVATA LA
CONVENZIONE PER LA
REALIZZAZIONE E LA
GESTIONE DI UN CENTRO
DIALISI A LOANO
La Provincia di Milano è proprietaria dal 1960 di
un appezzamento di terreno di oltre 35 mila mq
a Loano (SV). Questo terreno ospita due edifici.
Il primo, di maggior pregio, risale ai primi anni
del Novecento ed è Villa Morteo. La Villa ha una
superficie di circa 1.550 mq e venne acquistata
dalla Provincia di Milano per essere adibita a
colonia estiva per i bambini. Il secondo edificio, di
circa 600 mq, era la casa del custode della Villa.
L’intero complesso immobiliare, che fino ad oggi non
trovava occasione di utilizzo e versava in condizioni
di degrado, sarà destinato, dopo la riqualificazione
degli edifici esistenti, alla realizzazione di un Centro
Dialisi dedicato ai cittadini della provincia di Milano
sottoposti a trattamento, che avrebbero scarse
possibilità di soggiornare in Liguria a causa della
ridotta potenzialità dei centri di cura liguri, destinati
quasi esclusivamente a pazienti residenti. Così come
stabilito per Villa Pendice a Bordighera, nel corso
del mandato precedente il Consiglio Provinciale
decise di dismettere l’intera proprietà, a causa della
lontananza e delle ingenti spese necessarie per il
recupero degli edifici. L’attuale Giunta Provinciale,
pur consapevole delle difficoltà dell’intervento, ha
provato a sviluppare un progetto che consentisse
da un lato di recuperare gli immobili e dall’altro di
perseguire finalità socialmente rilevanti. Dopo un
primo periodo di selezione dei progetti proposti
da diversi Enti ed Associazioni, l’attenzione della
Provincia si è concentrata sulla proposta avanzata
dall’Associazione Nazionale Emodializzati Onlus
che, attraverso la collaborazione con la Fondazione
Graziano Frigato pro-centro emodialisi, prevede la
realizzazione all’interno di Villa Morteo di un Centro
Dialisi dedicato appunto ai cittadini della provincia
di Milano e di Monza e Brianza. Questo progetto
sociale permetterà l’attivazione di prestazioni per
l’accoglienza di emodializzati, in grado di offrire un
servizio convenzionato con il SSN (Sistema Sanitario
Nazionale) e, al tempo stesso, in grado di coniugare
sedi di villeggiatura e di cura. La struttura infatti,
che sarà in grado di ospitare fino a otto pazienti
contemporaneamente, si avvarrà di un’equipe
medico-infermieristica idonea ed offrirà la possibilità
ai pazienti emodializzati che decideranno di stabilirsi
autonomamente nei pressi di Loano per un periodo
di villeggiatura, di usufruire delle cure di dialisi
necessarie a carico del SSN.
Bruno Casati
assessore al Lavoro, Crisi
industriali e occupazionali,
Demanio e Patrimonio,
Edilizia varia
Telefono:
02 7740 2206-2423
[email protected]
Sotto, interno di un centro dialisi.
PATRIMONIO. GLI INTERVENTI PER LA NUOVA SEDE DI MONZA E BRIANZA
Un’ampia riqualificazione urbanistica, territoriale, infrastrutturale e ambientale
delle aree costituite dal complesso immobiliare IV Novembre e dalle aree
limitrofe di proprietà privata nonché di ulteriori aree interessate da interventi
viabilistici. Queste le caratteristiche principali delle scelte progettuali, in linea
con le esigenze di risparmio energetico e di bioarchitettura, di sostenibilità
locale, per la costruzione dell’edificio della nuova Provincia di Monza e Brianza.
Integrato con il contesto ambientale, si sono utilizzati, ove possibile, materiali
bio-ecologici e sistemi costruttivi a basso consumo energetico.
Grande attenzione è stata rivolta agli spazi verdi, anche all’interno dei corpi di
fabbrica, al riciclo delle acque piovane, raccolte in vasche ed impiegate per
l’irrigazione, e alla produzione di calore per l’abbattimento delle emissioni in
atmosfera grazie anche all’installazione di pannelli fotovoltaici.
57
Turbine in lavorazione alla Franco Tosi.
Nella pagina a fianco, ripetitore televisivo.
CRISI INDUSTRIALI.
L’IMPEGNO
DELLA PROVINCIA
FRANCO TOSI
A seguito dell’intenzione espressa dal Gruppo
Casti di voler cedere la Franco Tosi Meccanica,
l’azienda è stata oggetto di interessamento
inizialmente da parte dell’impresa giapponese
Mitsubishi, che intendeva collocare sul sito di
Legnano una forte unità produttiva sempre nel
settore elettromeccanico e, successivamente,
anche dalla Società austriaca A-Tec. Con l’uscita
di scena sia del gruppo giapponese che di quello
austriaco è partita una nuova trattativa con il gruppo
indiano Gammon che, ad oggi, risulterebbe in via di
definizione. La Provincia di Milano ritiene che con
il rilancio della Tosi si possa dare il via a politiche
di sviluppo territoriale orientate alla ripresa del
comparto elettromeccanico-energetico, tramite la
costituzione di un Distretto dedicato che, così come
sta avvenendo nell’area della Brianza con il Distretto
Hi Tech, possa rilanciare da una parte i marchi
storici dell’alto milanese e dall’altra ricostituire un
polo di eccellenza in grado di creare occupazione,
fare da volano all’economia e sperimentare nuove
realizzazioni in campo industriale. Franco Tosi,
pioniere dell’industria meccanica, noto soprattutto
per il suo contributo alla tecnologia dei motori a
vapore, si trasferì a Legnano nel 1876, dopo un
periodo di tirocinio in Germania. Fu assunto da
Eugenio Cantoni quale direttore della sua azienda, la
Cantoni-Krumm. Nel 1881 Tosi ne divenne socio e
l’azienda cambiò nome in Franco Tosi & C.
L’azienda, che nel periodo di maggior sviluppo
impiegava circa 6 mila lavoratori, divenne famosa
in tutto il mondo e rappresentò una componente
fondamentale dell’economia del territorio.
Nel 1990, in un contesto generale di pesanti
processi di ristrutturazione, fu acquistata entrando
a far parte di Ansaldo (Gruppo Finmeccanica).
Nel 2000 la Casti Group, di proprietà dell’
imprenditore varesino Gianfranco Castiglioni, ha
acquistato da Ansaldo Energia il ramo d’azienda
che opera nel settore delle turbine a gas e a
vapore, specializzato nelle lavorazioni meccaniche
ad alta precisione. Nel 2006 i processi di crisi in
atto coinvolgono anche i lavoratori della Franco
Tosi, per alcuni dei quali scatta un periodo di Cassa
Integrazione. Un primo accordo con i rappresentanti
sindacali viene sottoscritto per stabilire le
modalità di applicazione degli ammortizzatori
sociali, per l’attivazione di corsi di formazione
e di aggiornamento rivolti ai dipendenti e per
investimenti sugli impianti e sulla struttura.
Oggi l’azienda è un’industria manifatturiera che
occupa 620 dipendenti e produce, sempre a
Legnano, impianti di energia termoidraulica e
componentistica d’impianto, settori che hanno
ancora margini di espansione e crescita anche a
livello mondiale.
58
CRISI INDUSTRIALI
EUTELIA
Negli ultimi mesi ha perso commesse pubbliche e
private significative, che non sono state compensate
da nuovi ordini; ha licenziato lavoratori con
competenze specifiche non attivando adeguati
processi di riqualificazione. Tutte queste sono le
premesse che hanno portato Eutelia, nel maggio
2008, ad avviare un pesantissimo processo di
ristrutturazione con riduzione generalizzata di
costi, chiusura di sedi, trasferimenti di personale
e l’apertura di una crisi con procedura di Cassa
Integrazione Straordinaria di un anno per 772
lavoratori, 240 dei quali nell’unità produttiva di
Pregnana Milanese. Attualmente, a livello nazionale,
è stato istituito un Tavolo ministeriale che si occupa
della crisi di Eutelia e, a livello regionale, si attiverà
un Tavolo di monitoraggio composto da Regione
Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano
e Comune di Pregnana Milanese. Di proprietà della
famiglia Landi di Arezzo, Eutelia è una società
operante nel settore delle Telecomunicazioni dal
1998, presente sull’intero territorio nazionale con
più di 20 sedi e 2 mila 700 dipendenti.
Negli anni passati ha acquistato alcune aziende,
nel settore delle telecomunicazioni, tra cui EdisonTel,
Noicom, NTS-Freedomland, C3 e Alpha Telecom
e le società italiane dei Gruppi multinazionali di
informatica Getronics (ex Olivetti) e Bull, aprendo
il proprio mercato all’ICT. Caratteristica delle
società acquistate era la difficile situazione
finanziaria e occupazionale, senza contare che
l’acquisizione avveniva con operazioni finanziarie
non completamente chiare e che i risultati di
bilancio vedevano una riduzione di quote di fatturato
e perdite operative elevate. La preoccupazione
del sindacato e dei lavoratori in questi anni si è
concentrata anche sul piano industriale, non definito,
in due settori molto competitivi quali l’informatica
e le telecomunicazioni, che necessitano di continui
investimenti.
59
IL VIVAIO DELLE IDEE,
PAROLE E CONTRADDIZIONI
A PALAZZO ISIMBARDI, FINO A LUGLIO,
SEI INCONTRI-DIBATTITO SUL RUOLO DELLA POLITICA
Un ciclo di incontri sulla storia e il significato delle
parole che accompagnano la politica. È questo
il filo conduttore de “Il Vivaio delle idee”: sei
appuntamenti con altrettanti esperti della materia
che a partire da marzo animano la sala Affreschi
di Palazzo Isimbardi. Lo spunto per questo ciclo
di iniziative nasce dalla constatazione di come
alcune parole siano percepite spesso dall’opinione
pubblica come condizioni problematiche, come
critiche spinose alla politica stessa. Parole che in
realtà sono principi, valori e obiettivi di cui i cittadini
sentono un largo bisogno, perché da essi, o meglio
dalla loro applicazione virtuosa, dipenderebbe non
solo il buon funzionamento della politica, ma della
società stessa. Ispirandosi all’antico concetto di
seminario quale vivaio di spirito e cultura, il ciclo di
incontri punta a riflettere e approfondire tematiche
differenti ma tutte connesse alla politica per storia,
tradizione, associazione di pensieri e di fatti. Incalzati
dalle emergenze e dalla velocità delle informazioni,
i tempi della politica non danno più spazio alla
riflessione. Per questo la Provincia di Milano ha
voluto promuovere la rassegna di sei incontri,
moderati dal giornalista Massimiliano Finnazer
60
Un’occasione per parlare di principi,
valori e obiettivi di cui i cittadini
sentono un largo bisogno
Flory, con l’obiettivo di creare un nuovo spazio di
dibattito, un “laboratorio di idee” per ripensare
davvero alla politica e al suo ruolo quale governo
della città contemporanea. Un confronto meditato e
aperto, uno scambio di idee su temi, metodi e scelte
che incidono sulla vita di tutti noi e sulla nostra
società, affrontati con sei eminenti personalità della
cultura tra cui filosofi, teologi, scienziati, politologi.
Il pubblico ha apprezzato l’iniziativa e la formula
proposta come testimonia il numero elevato di
presenze a ogni appuntamento. Con lo scienziato
Edoardo Boncinelli si è discusso del rapporto
tra “Politica e ignoranza”, intesa non solo come
la condizione di chi non sa o non è acculturato.
L’ignoranza può essere anche la consapevolezza
filosofica del limite umano di socratica memoria
in una società a torto definita “della conoscenza”.
Al filosofo Salvatore Petrosino il compito invece
di affrontare il tema “Politica e irresponsabilità”.
Irresponsabile è colui il quale non si rende conto
delle conseguenze prevedibili delle proprie
azioni, oppure chi mantiene un atteggiamento di
indifferenza o disimpegno in ordine a valori, ruoli,
vincoli e obiettivi. E ciò, in qualunque attività come in
politica, ha effetti negativi.
Di “politica e infedeltà” ha parlato Vito Mancuso.
Come deve orientarsi l’uomo contemporaneo in
campi controversi quali la religione, la politica,
la famiglia? Mancuso, teologo, si è soffermato
sull’infedeltà di questi anni che, soprattutto
nell’ambito della sfera pubblica, è stata rivendicata
in nome della coerenza interiore. La non osservanza
della parola data, degli impegni assunti o
l’apparente inconformità quando si estende da
un livello individuale a uno collettivo amplifica
problemi di portata sociale. Al centro dell’incontro
Alberto Mattioli
vicepresidente, Bilancio,
politiche finanziarie e rapporti
internazionali
Telefono:
02 7740 2730-2731
[email protected]
con il sociologo Guido Martinotti il rapporto tra la
città e il suo buon governo, ovvero “Politica e fine
della Polis”. L’attuale città, e in particolare quella
che verrà, con il suo nuovo territorio si discosta
radicalmente dalla sua antica storia, dalla polis. In
quale direzione? Sarà una direzione che estenderà
o ridurrà il suo ruolo come fonte di formazione
comunitaria? Una discussione molto aperta e
attuale, sempre al centro della cronaca quotidiana.
E ancora, un tema scottante, ovvero “Politica
e potere”. Che cos’è il potere? Cosa significa
esercitare un potere? Il potere appare connesso
alla tipologia di rapporti che nascono all’interno
di una società. Potere non è sinonimo di potenza.
Esistono diverse forme di potere sia materiale che
simbolico. Quali gli intrecci di poteri e quale la posta
in gioco oggi quando pensiamo e rappresentiamo
la parola potere? Domande in apparenza semplici
affrontante insieme al professor Lorenzo Ornaghi,
ma dalle risposte complesse segnate da una lunga
storia di teorie e strategie sul e del potere. Infine
“Politica e infelicità”. Autorevoli studiosi affermano
che l’infelicità sia qualcosa di connaturato alla
condizione dell’uomo. Ma, nell’ambito delle decisioni
pubbliche, le istituzioni devono “curare” l’infelicità?
La risposta il 2 luglio alle 18.30 con il filosofo
Salvatore Natoli, protagonista dell’ultimo incontro.
61
Il cortile d’onore di Palazzo Isimbardi.
UNA SCUOLA
DIVISA IN DUE
È QUANTO EMERGE DAL RAPPORTO 2007 SULLA SCUOLA
SUPERIORE METROPOLITANA, PRESENTATO A MILANO
DALLA PROVINCIA E DAL CISEM
Una situazione caratterizzata da profondi
mutamenti, rispetto anche solo a un decennio fa:
questo lo sfondo sul quale si muovono i dati del
Rapporto 2007 sulla scuola superiore a Milano e
provincia. Molti gli spunti di riflessione. Infatti si
evidenzia, da una parte, una marcata tendenza alla
“licealizzazione”, dall’altra la conferma delle scuole
a cosiddetto indirizzo tecnico. Da segnalare poi una
presenza crescente di studenti di nazionalità non
italiana, distribuiti però in modo ineguale nei vari
indirizzi e ambiti territoriali. La dispersione rimane
elevata, circa il 28% degli studenti esce dal sistema
scolastico e formativo. Come al solito, le studentesse
conseguono risultati decisamente migliori dei loro
compagni maschi. La selezione rimane elevata,
soprattutto in prima e negli anni intermedi. L’insieme
di questi elementi fa emergere l’immagine di una
scuola milanese divisa in due, tra indirizzi liceali,
che raccolgono gli alunni con le valutazioni delle
medie e il background socioculturale migliori, e
indirizzi tecnici e professionali, in cui si concentrano
le situazioni più problematiche. Il Rapporto 2007,
curato oltre che dalla Provincia anche dal Centro per
l’Innovazione e la Sperimentazione Educativa Milano
(CISEM), si propone di fornire un quadro della realtà
della scuola superiore a Milano e provincia esaustivo
e ragionato, per mostrane la situazione attuale e
l’evoluzione nel tempo (i dati si riferiscono agli anni
scolastici dal 2000 in poi). Il Rapporto, inoltre, non
si limita ad offrire tabelle di numeri, ma punta a
trasformare i dati in indicatori del funzionamento
e dei problemi della scuola secondaria di secondo
grado di Milano e provincia. L’analisi dell’insieme
dei dati contenuti nel Rapporto 2007 - ha dichiarato
l’assessore all’Istruzione della Provincia di Milano,
Giansandro Barzaghi - ci conferma che le iniziative
dell’Assessorato nel campo dell’orientamento e
della lotta alla dispersione rispondono ad effettivi
snodi problematici della scuola superiore della
provincia di Milano e mostra che su molte questioni,
come l’elevata selezione scolastica negli indirizzi
professionali e tecnici, si può e si deve fare di
più. Questo lavoro è particolarmente importante
per l’Amministrazione provinciale proprio perché
analizza la scuola milanese con serietà scientifica
e in modo ragionato per poterla migliorare affinché,
come sancisce la Costituzione, sia effettivamente
garantito a tutte e tutti l’accesso alla conoscenza.”
62
Giansandro Barzaghi
assessore alla Istruzione,
edilizia scolastica
Telefono:
02 7740 4834-4835
[email protected]
A fianco e sotto,
studenti davanti ad alcune
scuole milanesi.
Nella pagina a sinistra,
l’assessore Barzaghi
parla ai giornalisti.
SCEGLIERE BENE IL FUTURO
COL CENTRORIENTAMENTO
Partito, presso il Centro Scolastico Gallaratese a
Milano, il nuovo sportello provinciale di orientamento
scuola-università “CentrOrientamento” che sarà a
disposizione degli studenti delle superiori di Milano
e provincia gratuitamente. L’obiettivo è quello
di aiutare i ragazzi degli ultimi anni della scuola
superiore nella scelta formativa post diploma.
Contestualmente all’inaugurazione dello sportello,
avvenuta lo corso mese, è stata presentata anche
la guida dell’offerta formativa universitaria “ITER 2 guida ragionata alla scelta dell’università”, prodotta
dall’assessorato all’Istruzione della Provincia di
Milano, che verrà distribuita gratuitamente agli
studenti delle classi quinte degli Istituti superiori
di Milano e provincia. Il progetto della Provincia,
realizzato in collaborazione con il Centro per
l’Innovazione e Sperimentazione Educativa
Milano (CISEM), prevede: percorsi di accoglienza
e definizione di progetti orientativi; informazioni,
anche on-line, sulle opportunità formative postdiploma e azioni orientative individuali e di gruppo.
“L’Assessorato all’Istruzione e all’edilizia scolastica
della Provincia di Milano pone tra i suoi obiettivi
prioritari quello di promuovere azioni di orientamento
- ha dichiarato l’assessore Giansandro Barzaghi
63
- favorendo il passaggio dalla scuola superiore
all’università e alla formazione superiore.
Spesso una scelta sbagliata porta lo studente
all’insuccesso, con frequenti casi di abbandono,
soprattutto nel primo anno di corso.
L’auspicio è che questa iniziativa contribuisca in
modo efficace alla cultura dell’orientamento, in
sinergia con le diverse istituzioni scolastiche e
formative”. All’inaugurazione hanno partecipato
anche Roberto Biorcio, presidente del CISEM, Anna
Maria Dominici, direttore dell’Ufficio Scolastico
regionale della Lombardia, Antonio Lupacchino,
direttore dell’Ufficio Scolastico provinciale di Milano,
Giuseppe Boccioni, direttore dell’Agenzia Nazionale
per lo sviluppo dell’Autonomia scolastica ex IRRE
Lombardia, i referenti per l’orientamento degli atenei
milanesi e i dirigenti scolastici delle scuole superiori
di Milano e provincia.
Lo sportello ha sede presso il Centro Scolastico
“Gallaratese” in via Natta 1 a Milano.
Orari di apertura: martedì e venerdì dalle 10.00 alle
13.00; giovedì dalle 14.00 alle 17.00.
Per informazioni: tel. 02 38010796
[email protected]
ISTRUZIONE
L’ITIS GIORGI CAMBIA PELLE
L’Amministrazione provinciale, considerado la
vetustà della struttura esistente, ha avviato un
programma di demolizione e ricostruzione di tutti gli
edifici con l’obiettivo di ottenere un plesso scolastico
completamente rinnovato in grado di offrire
strutture didattiche conformi alle attuali richieste
formative. L’investimento previsto è di 17 milioni
di euro, lo scopo è quello di rilanciare la preziosa
realtà istituzionale rappresentata da questa scuola
confermando e valorizzando la sua presenza sul
territorio milanese. La progettazione ha riservato
particolare attenzione alle esigenze tecniche dei
corsi di studi peculiari di questo Istituto, per favorire
l’aggiornamento in un campo didattico sempre in
evoluzione. Oltre ai laboratori ed alle officine sono
stati previsti un auditorium, una nuova palestra con
gradinate, ed alcuni campi sportivi all’aperto.
Gli edifici didattici saranno molto arretrati rispetto
alle vie di scorrimento del traffico urbano. Nessuna
aula affaccerà più direttamente sulla strada, ma solo
verso corpi scala o ambienti di servizio. La posizione
dei nuovi edifici permetterà anche di realizzare un
ampio parcheggio a servizio della scuola. Per non
interrompere l’attività didattica il programma dei
lavori è stato suddiviso in due fasi. Saranno costruiti
prima di gli edifici destinati ai laboratori ed alle
aule normali mantenendo attiva la vecchia struttura
scolastica. Successivamente sarà costruita la
palestra, l’auditorium ed i campi esterni demolendo
gli ultimi edifici. L’istituto “G.Giorgi” di Milano vanta
una lunga tradizione nel campo dell’istruzione media
superiore ad orientamento tecnico industriale.
Da alcuni anni, accanto ai corsi tradizionali offre
anche anche l’indirizzo scientifico-tecnologico
Brocca. Attualmente la scuola è dislocata all’interno
di alcuni edifici che furono sede dell’industria
farmaceutica “Sieroterapico”, in viale Liguria 21, nei
pressi della stazione della metropolitana “Romolo”
quindi in una posizione territoriale assai favorevole.
Tradizionalmente infatti la scuola è molto richiesta
anche per i corsi serali. A lavori ultimati il complesso
scolastico sarà completamente rinnovato, dotato
di parcheggi e servizi all’avanguardia nonché
di un esemplare impianto fotovoltaico integrato
con la facciata. L’operazione si inserisce in un
ampio progetto di trasformazione urbana che
prevede la costituzione di un Parco attiguo all’area
scolastica ottenendo un gradevole continuum con le
sistemazioni a verde della scuola.
A SCUOLA CON LA COSTITUZIONE
La Provincia di Milano distribuisce agli studenti delle scuole superiori di Milano
e provincia, in occasione del 60° anniversario della Costituzione Italiana, il
volume “1948 - 2008. La Costituzione da far vivere”, contenente la Costituzione
commentata e la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. “La Carta
Costituzionale è il luogo dei valori condivisi della nazione - ha dichiarato
l’Assessore Giansandro Barzaghi - la bussola della vita del Paese, il fondamento
della Repubblica. È la principale fonte di educazione civica delle nuove generazioni.
La Costituzione ha compiuto 60 anni, una Carta giovane, ancora da attuare
pienamente. Così come la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, anch’essa
del 1948. Anch’essa ancora da attuare nel mondo. E ovunque nel mondo venga
calpestato un diritto universale, lì dovremo far vivere l’insegnamento della nostra
Costituzione”. La presentazione dell’iniziativa si è tenuta presso l’aula magna
del Liceo Beccaria di Milano, alla presenza di oltre 500 studenti delle scuole
medie superiori di Milano e provincia (in alto nella foto). Sono intervenuti anche
Lidia Franceschi, della Fondazione Roberto Franceschi ONLUS, Antonio Pizzinato,
Presidente Regionale dell’ANPI, il direttore dell’Ufficio Scolastico Regione
Lombardia, Anna Maria Dominici e il Presidente emerito della Corte Costituzionale,
Valerio Onida.
64
TRASPORTO PUBBLICO
ARRIVANO LE LINEE Z
RIORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI, NUOVI GESTORI E
POTENZIAMENTO DEI MEZZI
Fra le competenze dirette della Provincia c’è
l’affidamento, il controllo e la distribuzione di risorse
dedicate al trasporto su gomma extraurbano.
Grazie alle risorse trasferite dalla Regione (quasi
21 milioni di euro) e a quelle messe in campo
direttamente dalla Provincia (5 milioni e 700 mila,
più altri 6 per nuove tecnologie), nel 2008 saranno
messi in circolazione circa quarantacinque nuovi
autobus, portando a circa duecentocinquanta i nuovi
mezzi a disposizione per il servizio. Praticamente
un nuovo bus ogni quattro: questo significa un
trasporto pubblico più ecologico, ma anche
maggiori comfort e accessibilità per gli utenti.
Anche sul fronte della sicurezza e comodità
degli utenti alle fermate, vi sono importanti
novità, con un piano di realizzazione di nuove
piazzole attrezzate su tutto il territorio.
Contestualmente all’avvio dei nuovi gestori,
viene progressivamente razionalizzata anche
la numerazione delle linee, per renderle più
riconoscibili: tutte le linee provinciali sono
nominate “Z”, seguito dal numero del lotto
(“6” per la zona Ovest) e da altre 2 cifre che
specificano la linea, ad esempio “Z622”.
Lo scorso anno la riorganizzazione ha toccato la
zona sud-est, Lotto 4 (a luglio) e nord Brianza, Lotto
2 (a novembre). Quest’anno, da gennaio la Net
gestisce i trasporti nel Sud Est (Lotto 3), mentre il
prossimo luglio partirà la nuova gestione del Lotto
4 che riguarda la zona Ovest della Provincia.
65
Paolo Matteucci
assessore alla Mobilità
e trasporti
Telefono:
02 7740 3900-3901
[email protected]
TRASPORTI
un riassetto delle linee in stretta collaborazione
con i comuni presenti sul territorio
NUOVI GESTORI
Nel campo dei trasporti è cambiata qualche anno
fa la normativa di riferimento. La precedente
Amministrazione indisse una gara pubblica per
l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico nei
sei lotti in cui è suddiviso il territorio: in pratica i
vincitori diventano i nuovi gestori degli autobus
che collegano i Comuni della Provincia. In questo
periodo la Provincia sta provvedendo ad affidare
progressivamente la gestione dei servizi.
Tutto ciò, oltre a comportare un notevole
impegno organizzativo e di coordinamento
sul territorio (con Comuni e istituti scolastici),
implica l’entrata in vigore di servizi innovativi,
nuovi autobus e un generale potenziamento
sia qualitativo che quantitativo dei trasporti.
Le aziende che hanno vinto la gara pubblica sono
STIE, ATM ed ATINOM, che si sono unite nella
società Movibus, per una zona che comprende
venti autolinee più il servizio a chiamata, e circa
cinquecento fermate, otto interscambi con la
ferrovia (Magenta, Legnano, Parabiago, Vanzago,
Rho, Vittuone, Castano Primo e Santo Stefano
Ticino) e quattro con la metropolitana (M1 Rho
Fiera, Molino Dorino, Lotto, Cadorna M2), per
una percorrenza annua di 6 milioni e 780 mila
bus-km, in aumento del 5% rispetto ad oggi.
Il cambio di gestori non muterà, almeno
nell’immediato, l’assetto delle linee di trasporto
della zona: si è preferito attuare un cambiamento
graduale, in cui, dopo una prima fase di “rodaggio”
nel periodo estivo, quando le scuole sono chiuse,
verranno poi aumentati i servizi di trasporto e
verrà effettuato il riassetto delle linee in stretta
collaborazione con i comuni presenti sul territorio.
Sono confermati i servizi integrativi attivati
dalla Provincia, quali il servizio a chiamata nei
comuni a nord di Magenta e i collegamenti con
le stazioni e gli istituti di Parabiago e Vittuone.
Progressivamente verranno attivate e potenziate
altre linee, quali la “Magenta FS-Corbetta-Santo
Stefano Ticino FS-Ossona-Arluno-Vittuone (FS)”
e la “Magenta FS-Inveruno-Cuggiono-Castano
Primo FS”, con estensione a Malpensa (T1).
Ciò che sarà presente fin dall’inizio sarà invece
un nuovo standard qualitativo: il nuovo contratto
di gestione porterà infatti, progressivamente,
un miglioramento della qualità e della quantità
del servizio di trasporto pubblico offerto.
Il rinnovo del parco bus porterà da un’età media
dei mezzi di 13 anni, a una media di 6,5, in modo
che alla fine tutti gli autobus siano di classe
ambientale conforme agli standard europei.
LAVORI AL PONTE DI TREZZO
A causa dei lavori di riqualificazione del Ponte di Trezzo sull’Adda (in alto nelle
foto), lungo la SP 2, lo stesso resterà parzialmente chiuso. La riapertura al traffico
è prevista in tempo per l’inizio delle scuole, nei primi giorni di settembre, al fine
di evitare ulteriori disagi ai cittadini. Pertanto per 3 mesi il ponte sarà percorribile
a senso unico in direzione Capriate (Bg) - Trezzo (Mi), mentre la direzione
Trezzo-Capriate viene deviata sull’autostrada A4 (Torino-Venezia) con ingresso
al casello di Trezzo ed uscita a Capriate San Gervasio. Sarà cura della Provincia,
in coordinamento con i Comuni interessati e le polizie sul territorio, posizionare
l’adeguata cartellonistica di cantiere e le indicazioni dei percorsi alternativi.
Sul ponte sarà garantito il transito ai pedoni e biciclette lungo il marciapiede.
Durante il periodo di cantiere gli autobus delle linee V della Trasporti Bergamo
Sud Ovest e Z della Locatelli si fermeranno a Capriate San Gervasio in via Vittorio
Veneto, a circa 300 metri dal capolinea tradizionale, mentre non sono previste
modifiche per le altre linee.
66
NUOVI AUTOBUS
Fin dall’inizio del nuovo servizio tutti i 204 autobus
saranno attrezzati con display per informare
sulla destinazione e le successive fermate.
Saranno infatti tutti provvisti di sistema di
monitoraggio satellitare, che oltre ad individuare
la posizione del bus sul territorio, permette una
verifica puntuale degli orari e degli eventuali ritardi.
Con il rinnovo del materiale rotabile, migliorerà
anche il comfort e l’accessibilità per gli
utenti: entro la fine del 2008 un quarto dei
bus avrà il pianale ribassato, che diventerà il
60% entro la scadenza del contratto, mentre
l’accessibilità per i portatori di handicap passerà
dall’attuale 45% alla quasi totalità (92%).
Contestualmente aumenterà anche il numero di
bus con impianto di climatizzazione, attualmente
il 5% del totale, che arriveranno ad essere il
54% alla fine del primo anno di gestione per
arrivare alla copertura pressochè totale.
Vengono inoltre potenziati i sistemi di informazione,
comunicazione e verifica della puntualità:
Le nuove aziende faranno una campagna di
informazione all’avvio del servizio, e saranno
distrubuiti libretti orario annuali con linee e
fermate, mentre verranno affisse nelle principali
fermate, agli interscambi e presso i comuni
le mappe della rete di trasporto della zona.
Si potranno avere informazioni, oltre che dai
libretti, attraverso un sito Internet dedicato, un
call center, e quattro punti di informazione a
Magenta, San Vittore Olona, Pero, Milano ed uno
a Molino Dorino che sarà attivato nel 2009.
Le paline alle fermate saranno attrezzate
con gli orari, interscambi e informazioni sulle
rivendite, mentre fra il 2012 e il 2015 verranno
progressivamente installate 83 paline elettroniche.
Il livello qualitativo, stabilito dalla “Carta della
Mobilità”, sarà inoltre monitorato per mezzo
di indagini sulla soddisfazione degli utenti,
la gestione dei reclami con risposta scritta
dell’azienda entro venti giorni, e con l’applicazione
di sanzioni in caso di mancato rispetto degli
standard assunti con il contratto di servizio.
67
ALTO MILANESE
UN PATTO PER EXPO 2015
UN SISTEMA INDUSTRIALE E PRODUTTIVO
PARTE INTEGRANTE DELL’AREA METROPOLITANA
L’Alto Milanese è ancora oggi una delle aree della
regione con una presenza forte e significativa di un
sistema industriale e produttivo; territorio strategico
per la sua collocazione tra l’aeroporto di Malpensa
e la Fiera di Rho Pero, territorio ad alta eccellenza
ambientale con parchi e vie fluviali di grande
significato, territorio di cerniera e contiguità con
altre province (Varese e Novara). Attraverso il Patto
tra la Provincia e i Comuni dell’Alto Milanese si è
avviata una sperimentazione di un nuovo modello
di governance istituzionale che coinvolge anche gli
attori rilevanti dell’economia e della società locali.
Con il Patto si promuovono le eccellenze dell’area
e si opera per potenziare il ruolo dell’Alto Milanese
all’interno della regione urbana milanese. Il Patto,
inoltre, rappresenta un prezioso sforzo di individuare
una modalità per concorrere al governo metropolitano,
costruito dal basso, in forma volontaria e concertata,
a partire da un nuovo protagonismo delle
Amministrazioni comunali e delle forze sociali presenti
sul territorio. Il Patto ha dato vita alla Conferenza
dei Sindaci: composta da tutti i sindaci aderenti al
Patto, la Conferenza è sede di lavoro e condivisione
tra Provincia e Comuni. Infine, la Provincia di
Milano, attraverso il Patto e in collaborazione con
la Conferenza dei Sindaci, ha individuato una serie
di progetti sperimentali su cui avviare l’attività
condivisa con il Forum dell’Alto Milanese e chiamando
a collaborare, oltre ai Comuni, operatori privati,
imprese, sindacati, associazioni ed organizzazioni
territoriali. Alcuni di questi progetti fanno parte anche
delle proposte che il sistema Alto Milanese intende
proporre e discutere con il Comitato di Pianificazione
Milano Expo 2015 e con le istituzioni che a diverso
titolo lavorano e collaborano per l’Esposizione
Universale.
L’OCCASIONE EXPO 2015
È questa un’opportunità speciale per il territorio.
Ancora prima che dal punto di vista delle opere
e degli interventi da realizzare, delle ricadute
positive, del possibile apporto che il sistema Alto
Milanese può portare ad Expo, l’occasione è di
grande rilevanza per consolidare e strutturare l’idea
di fare rete. Opportunità imperdibile per costruire
un vero sistema territoriale, una sperimentazione
di governo del territorio che può rappresentare
un modello esportabile in altre aree della regione
urbana milanese. Un esempio per la gestione del
rapporto tra il Comitato di Pianificazione Milano Expo
2015 e i territori della provincia. Dal punto di vista
operativo, senza dubbio, l’Esposizione Universale
rappresenta una grande opportunità di crescita e
sviluppo per l’area dell’Alto Milanese grazie anche
alla sua collocazione ai confini della Fiera di RhoPero e al sito dove sorgeranno i padiglioni dell’Expo.
Accanto ad alcune grandi realizzazioni, il sistema
Alto Milanese può essere anche un valore aggiunto
per lo stesso Expo: sta a questi territori saper
rappresentare al meglio opportunità e sinergie da
mettere in campo. L’assessorato con delega all’Alto
Milanese, con il coinvolgimento degli attori sociali e
le istituzioni locali, sta predisponendo un documento
di programma e di confronto che si articola su tre
assi portanti: le infrastrutture strategiche per la
mobilità; politiche per l’accoglienza, il turismo e
la cultura; l’impresa e il lavoro. Il filo conduttore
delle diverse proposte è rappresentato dal tema
dell’innovazione, dell’energia e del rapporto
Uomo-Ambiente. Una visione che s’integra con la
filosofia del progetto Expo 2015 che vede al centro
dell’attenzione l’Uomo e la Nutrizione del Pianeta.
68
Expo 2015 È l’occasione per
consolidare e strutturare l’idea
di fare rete
POLITICHE PER L’ABITABILITÀ
IN MOSTRA ALLA TRIENNALE
“La vita nuda”. Titolo accattivante e pieno di sfide
quello scelto dalla Triennale di Milano per mettere
in mostra le questioni dell’abitabilità, della casa, dei
bisogni elementari: dal dormire, mangiare, ripararsi
dal freddo, alle necessità delle nuove popolazioni
che abitano il pianeta. La Provincia di Milano,
impegnata in uno sforzo di governo del tema della
casa, coordinando e favorendo l’approccio ai temi
dell’abitabilità su una scala metropolitana, non
poteva certo mancare. L’assessorato provinciale
al Piano strategico dell’area metropolitana e alle
Politiche per l’abitabilità è, infatti, tra i partner
istituzionali della Mostra. Parlare oggi di abitabilità
significa prestare attenzione all’importanza degli
spazi fisici ed istituzionali, materiali e immateriali,
capaci di ospitare nuove forme di residenza, di
lavoro, di innovazione, di vita di relazione, esito delle
trasformazioni che hanno interessato in particolare
le grandi aree metropolitane come quella milanese.
Attraverso la seconda fase del Piano strategico
Città di città, la Provincia, in collaborazione con
i 189 comuni del territorio, ha messo a fuoco il
tema dell’abitabilità come prospettiva strategica
di intervento per le politiche della casa nell’area
urbana milanese, un territorio che presenta i
maggiori bisogni abitativi della Regione e che
impone una programmazione che tenga conto degli
attuali fenomeni sociali, ma anche delle inevitabili
interdipendenze che si generano tra i territori e
che spingono a ragionare a una scala diversa, non
più e non sempre coincidente con i confini delle
amministrazioni comunali. Nell’ambito della mostra
sarà possibile consultare documenti e progetti
che, prendendo le mosse dal Patto Metropolitano
per la Casa e dal Piano strategico Città di città,
rappresentano il prodotto di un intenso lavoro che
la Provincia di Milano - insieme ad altri soggetti,
pubblici, privati e del terzo settore - sta portando
avanti per costruire politiche abitative integrate
a sostegno di una prospettiva di sviluppo che
vede nell’abitabilità il suo punto di forza. In una
suggestiva ed efficace scenografia, dei pannelli a
soffitto rappresentano le città di città in relazione
alla specificità che la questione abitativa assume in
ogni territorio. Infine, un grande pannello a parete
“Per la città abitabile” restituisce la complessità
legata al tema della casa e, al contempo, la vivacità
dei territori e la ricchezza progettuale espressa nel
territorio della provincia di Milano.
69
Daniela Gasparini
assessora al Personale,
Conferenza dei sindaci e
area metropolitana
Telefono:
02 7740 2511-2554
[email protected]
PASSAGGIO DEL TESTIMONE IN GIUNTA
L’assessore al Personale, Daniela Gasparini, con
quest’ultimo articolo saluta i cittadini dell’area
metropolitana milanese perché chiamata dal presidente
Filippo Penati ad assumere il ruolo di amministratore
delegato di Agenzia di sviluppo Milano Metropoli.
Si costruirà in questo modo una forte partnership tra
l’Agenzia e la Provincia anche sull’organizzazione di
Expo 2015. Al posto di Daniela Gasparini, Filippo Penati
ha chiamato Matteo Mauri (nella foto), già consigliere
provinciale del PD, che è entrato a far parte della
Giunta di Palazzo Isimbardi, per iniziare con passione
e senso del dovere una nuova avventura al fianco dei
cittadini.
IN RETE I SERVIZI
DEDICATI AGLI STUDENTI
Un anno fa venivano premiate le proposte vincitrici
del bando “Città di città. Dieci progetti (5 idee
progettuali e 5 buone pratiche) scelti tra oltre
250 proposte presentate da diversi attori della
comunità milanese. Proprio in queste settimane
celebriamo la prima proposta vincitrice che passa
da idea progettuale a progetto concreto: Univercity,
sistemi di servizi integrati per la popolazione
universitaria milanese. Il progetto, promosso da
un gruppo di studenti universitari costituitosi poi in
associazione, ha inteso individuare ed affrontare
le necessità di chi vive la città metropolitana nel
periodo degli studi universitari, partendo dalla
creazione di un Portale web che mette in rete i
servizi dedicati agli studenti universitari. Il Portale è
stato realizzato dall’Associazione UniverCity insieme
all’Associazione MeglioMilano, con il supporto
tecnico del Politecnico di Milano.
Per informazioni www.sistemauni.it
CONSULTA PER LO SPORT
FARE RETE FA BENE
A UN ANNO DALLA NASCITA
IL PRIMO BILANCIO DI ATTIVITÀ
Istituita con delibera consiliare del settembre 2007,
la Consulta Provinciale dello Sport è un organismo
consultivo, propositivo e di partecipazione nata per
soddisfare alcune esigenze di fondo emerse negli
ultimi anni: anni in cui il dibattito sullo Sport e il
tempo libero dei cittadini si è fatto più responsabile.
Nata per mettere in rete le esperienze locali, far
emergere le buone pratiche sperimentate sul
territorio e sviluppare un lavoro di coordinamento
e di raccordo nell’area metropolitana milanese, tra
il mondo dello sport e le amministrazioni pubbliche
locali e sovra comunali, la Consulta si avvia a
celebrare il primo anno di attività. Fin dalla sua
fondazione è emerso come obbiettivo primario della
Consulta quello di proporre e stimolare iniziative
tendenti alla diffusione della pratica motoria e
70
sportiva, intesa come occasione per lo sviluppo
della salute e del benessere psico-fisico di tutte
le cittadine e i cittadini sul territorio provinciale.
Una simile attenzione non solo va a favorire la
conoscenza e la valorizzazione delle risorse presenti
sul territorio provinciale, ma funge da stimolo alla
costruzione di un solido rapporto tra associazionismo
sportivo, volontariato, istituzioni, enti pubblici e
privati. “Abbiamo voluto istituire un organismo
innovativo - spiega Costanzo Ariazzi, presidente
della Consulta - che non fosse semplicemente la
riproduzione delle numerose consulte già attive
a livello comunale. Il nostro obiettivo è allargare
l’orizzonte, mettendo in rete le differenti esperienze
positive sperimentate sul territorio provinciale,
le risorse locali e il prezioso lavoro realizzato dal
mondo delle istituzioni sportive e dalle scuole.
Vogliamo mettere in campo uno strumento
Filippo Penati con il consigliere
delegato Costanzo Ariazzi, alla
presentazione della Consulta
Provinciale dello sport.
DALLA PROVINCIA
realmente operativo, dove possano emergere le
competenze di tutti i territori. Anche per questo
verranno istituiti dei gruppi di lavoro, che saranno
un punto di elaborazione delle politiche sportive di
questa amministrazione provinciale”.
Molto si è fatto dalla creazione della Consulta:
definiti i quadranti, ovvero la suddivisione del
territorio provinciale in 5 macro aree, si è creata
una rete tra tutte le realtà territoriali e in particolare
con i Comuni capofila dei quadranti stessi; è stato
realizzato e pubblicato on-line il sito della Consulta
su cui subito si è visto quanto dinamico ed attivo
è il mondo dello sport nel nostro territorio. In esso
si possono trovare eventi sportivi che si realizzano,
conoscere la suddivisione in quadranti del territorio,
vedere cosa fa la Consulta e come opera, visionare
il regolamento e, a breve sarà possibile ricercare
l’elenco degli impianti sportivi di tutta la provincia:
indirizzi e contatti sicuri per sapere dove e quando
andare, per i singoli cittadini e le società sportive.
Tutto il territorio provinciale è rappresentato, anche
istituzionalmente, dalla Consulta e tutelato nelle
sue piccole realtà. Presidente è Costanzo Ariazzi,
consigliere provinciale delegato alle Politiche
del tempo libero; ne fanno poi parte l’assessora
provinciale allo Sport, Irma Dioli, il consigliere
provinciale Fabio Meroni, il presidente della
commissione Sport, i rappresentati provinciali del
Coni di Milano e Monza, degli enti di promozione
sportiva (Aics, Csi, Uisp, l’Ufficio Scolastico
Provinciale), gli assessori allo sport di 38 Comuni
dell’area milanese in rappresentanza dei 189
Comuni della Provincia di Milano.
Per informazioni:
www.provincia.milano.it/consultasport
71
STORIA DELLA
PROVINCIA DI MILANO
SESTa parte
La fine della Seconda guerra mondiale lasciò la città
di Milano, il territorio provinciale e soprattutto i suoi
abitanti, duramente provati da lutti e distruzioni.
Infatti non si devono dimenticare tutti i problemi
dovuti al disordine organizzativo, provocato dalla
guerra, e al fatto che molti edifici provinciali - come
altri edifici pubblici e privati - erano stati in parte
distrutti, altri non erano più adibiti alle loro funzioni
originarie (i padiglioni del Brefotrofio provinciale
per esempio furono usati per ospitare i senzatetto);
anche la rete stradale ed i ponti erano in parte
distrutti o compromessi nella loro sicurezza da
mine, bombardamenti e passaggio di pesanti mezzi
militari. Lentamente ma con determinazione iniziò
il periodo della ricostruzione e della sofferta ripresa
economica e sociale. L’immediato dopoguerra
72
segna, finalmente anche per il nostro Paese, un
importante traguardo: il voto alle donne.
Il 1° febbraio 1945 viene emanato il Decreto
Legislativo Luogotenenziale n.23 “Estensione
alle donne del diritto di voto” su proposta di due
uomini politici già allora famosi: Palmiro Togliatti
e Alcide De Gasperi. Erano passati 154 anni
dalla “Dichiarazione dei diritti delle donne e delle
cittadine” firmata da Olympe de Gouges poco prima
della Rivoluzione francese. La prima occasione
di esercitare questo diritto fu in occasione del
referendum Monarchia/Repubblica e per l’elezione
dell’Assemblea Costituente nel 1946. Particolare
che forse non tutti sanno: l’Italia non fu l’ultima a
concedere il voto alle donne. La Svizzera lo fece solo
nel 1971. In particolare il lungo cammino verso la
STORIA DELLA provincia
“Apoteosi di Angelo della Vecchia nel segno delle virtù”,
particolare - Giovambattista Tiepolo - Palazzo Isimbardi.
ricostruzione in senso democratico delle strutture
amministrative provinciali proseguì per circa sei anni
dopo la liberazione: infatti nel 1945 fu ripristinata la
Deputazione provinciale, il cui posto era stato preso
dal Preside negli anni del regime fascista, ma si
dovette attendere il 1951 per vedere la ricomparsa
anche del Consiglio provinciale.
Con la legge n.122 dell’8 marzo di quell’anno, che
fissava in 45 il numero dei consiglieri, cambiava
anche il nome della Deputazione. Nasceva così la
Giunta provinciale, organo esecutivo dell’Ente, e
veniva determinato per legge il numero dei suoi
componenti: otto effettivi e due supplenti.
Il Presidente della Provincia veniva eletto dal
Consiglio provinciale e scelto tra i suoi componenti.
Per quanto riguarda gli interventi tesi a migliorare la
viabilità segnaliamo la costituzione - con atto notarile
del 28 luglio 1951 - della Società per la SerravalleMilano, primo esempio di società autostradale
formata da soli enti pubblici e presieduta dal
Presidente della Provincia. La necessità di collegare
con mezzi rapidi la zona più industrializzata d’Italia
con gli altri Paesi europei e degli altri continenti
portò la Deputazione a compiere attorno al problema
uno studio che convinse la Provincia di Varese,
le città prossime alla Malpensa e le Camere di
Commercio di Varese e Milano a costituire la società
per azioni Aeroporto di Busto, diventata nel 1956
l’ormai nota SEA: Società Esercizi Aeroportuali.
Nel campo dell’istruzione e quindi - per quanto
riguarda le competenze della Provincia - la
riorganizzazione degli edifici scolastici esistenti e la
costruzione di nuovi complessi, è da segnalare la
deliberazione del Consiglio provinciale che il
7 maggio 1953 approvò la costruzione del nuovo
liceo Leonardo da Vinci presso la Chiesa di San
Pietro in Gessate (Via Corridoni). Inaugurato
nel 1956, esso ospita anche la Sala Congressi
73
STORIA DELLA provincia
1859
1959
Superficie
E Confini
Superficie
Pianura
E Collina
della Provincia di Milano. Nel 1956 la Giunta
introdusse, prima tra le Province italiane, un piano
di previsioni triennale che, uscendo dai limiti
annuali, abbracciava praticamente tutto il periodo
del mandato. Il periodo compreso tra il 1956 ed il
1960 può considerarsi come quello dell’apertura
degli interessi provinciali in senso internazionale.
Lo dimostra la partecipazione della Provincia di
Milano al Congresso mondiale di Sociologia, alla
Conferenza europea sugli inquinamenti atmosferici,
al Seminario sulla sanità mentale dell’infanzia
minorata e all’iniziativa per un convegno di studi
sui problemi comuni agli enti intermedi europei.
Una parte di Palazzo Isimbardi, sede storica della
Provincia di Milano dal 1935, era stata colpita
dai bombardamenti su Milano del 1943 e dopo
la guerra si pensò a ripristinare anche questo
edificio. Approfittando della ricostruzione venne
creata, in una parte del Palazzo, la Sala Consiglio
che prima della guerra non esisteva. La nuova sala
fu inaugurata il 5 dicembre 1952, ospitando per
l’occasione il XIV Congresso delle Province italiane.
Nell’ambito di una fattiva politica di conservazione
e valorizzazione dei beni culturali, la Provincia di
Milano effettuò nel 1954 il suo investimento artistico
più importante. L’allora direttrice della Pinacoteca
di Brera - Prof.ssa Fernanda Wittgens - interessò
Comune e Provincia di Milano segnalando che
in una galleria d’arte di Ginevra era stato messa
in vendita una grande tela (circa 48 mq) del
celeberrimo pittore veneziano del Settecento,
Giovambattista Tiepolo (Venezia 1696 - Madrid
1770). Il rischio era che un’opera di questa
importanza andasse definitivamente perduta per il
nostro Paese e perciò la Prof.ssa Wittgens chiedeva
l’intervento dei due enti. Il Comune declinò l’invito,
ma non la Provincia di Milano che acquistò il grande
telero per ben 19 milioni di lire dell’epoca. L’opera
fu quindi sapientemente restaurata e collocata nella
Sala della Giunta di Palazzo Isimbardi dove ancora
Longitudine
E Latitudine
Strade
Ferrovie
Comuni
Densità
Abitanti
oggi è ammirata dalle migliaia di cittadini che ogni
anno visitano la nostra sede. Per quanto riguarda la
popolazione del territorio provinciale, abbiamo come
riferimento i dati relativi al censimento del 1951 che
attestano una popolazione complessiva di circa 2
milioni e mezzo di persone, delle quali circa il 55%
residente nella città di Milano, e quasi il 60% donne.
Come abbiamo ricordato nella puntata precedente,
nel 1927 nacque la Provincia di Varese.
Questo comportò una riduzione consistente del
territorio della Provincia di Milano che perse una
cinquantina di comuni. Fra questi vi era la città
di Gallarate, il cui stemma comunale compariva
nell’emblema della Provincia di Milano.
La soppressione della Deputazione provinciale e del
Consiglio, avvenuta con l’avvento del regime fascista
e quindi lo scoppio della seconda guerra mondiale
impedirono la necessaria sostituzione sullo stemma
provinciale del comune che aveva lasciato il nostro
territorio. Tale sostituzione avvenne solo nel 1954: il
posto del Comune di Gallarate fu preso dal Comune
di Legnano.
74
assemblee elettive:
spazio di democrazia
C’è un tema che, sulle pagine dei giornali, di tanto in tanto ricorre: la scarsa produttività degli enti locali
e, più in generale, delle assemblee elettive. Credo, allora, sia il caso di fare qualche riflessione, cercando,
se possibile, di fare anche un po’ di chiarezza. In premessa una domanda: come si misura la produttività
di un’assemblea elettiva? La funzione di un Consiglio è quella di approvare gli atti fondamentali dell’ente,
e di indirizzare e controllare (in senso non ragionieristico) l’attività dell’esecutivo. Quest’ultima funzione
in particolare si esercita in molti modi: definendo linee d’indirizzo per la giunta, formulando ordini del
giorno e mozioni, presentando interrogazioni e via discorrendo. In questo contesto, parlare di produttività
come se fossimo in un’azienda, a me sembra davvero un po’ superficiale. Certo, di atti consiliari che
producono immediati effetti amministrativi (se questa è la misura della produttività) non ce ne sono più
moltissimi oggi, né in Provincia e neppure negli enti più grossi. Il problema è che sindaci e presidenti di
Provincia, da quando sono eletti direttamente, concentrano nelle proprie mani, come ha voluto la legge,
moltissimi poteri, parte dei quali in precedenza assegnati ai Consigli. Conseguentemente le assemblee,
da anni, sono chiamate a deliberare in via formale meno, molto meno che nel passato. La mia opinione è
che v’era indubbiamente l’esigenza di rendere più produttivi gli enti (più che i singoli organi degli stessi)
e questo implicava il rafforzamento, in particolare, degli esecutivi. Ma forse si è esagerato.
Sia chiaro: sono tante le sedute di commissione e di consiglio, oltre che le riunioni di altra natura.
Pertanto non si può affatto dire, in una visione puramente quantitativa, che i consiglieri non lavorano.
Tanto più che gli stessi hanno anche l’impegno di raccordarsi periodicamente col territorio che li ha
scelti. Il problema è che la reale incisività della loro azione è frenata, ribadisco, dalla legislazione vigente.
Ecco perché da anni si parla di crisi delle assemblee elettive, quelle degli enti locali in particolare.
Crisi alla quale il parlamento nazionale ha risposto riducendo il numero dei componenti le stesse e
tagliando le indennità, nonostante esse non siano scandalose e, in ogni caso, assai meno elevate di
quelle dei parlamentari e anche dei consiglieri regionali. Con queste scelte, i vertici istituzionali hanno
dato l’impressione di ritenere questi organismi un po’ inutili. Chi invece come il sottoscritto crede
fortemente nel valore della democrazia, li considera insostituibili e ritiene che l’esigenza vera sia quella
di ridefinire in misura equilibrata, senza mancare l’obiettivo dell’efficienza dell’ente, il rapporto fra Giunte
e Consigli, oggi squilibrato a favore delle prime. È stato detto e scritto tante volte, da destra, dal centro
e da sinistra: nessuno desidera tornare ai tempi in cui le assemblee deliberavano anche sull’acquisto
delle matite, ma si sente il bisogno di attribuire loro un ruolo (politico, d’indirizzo, di controllo) che sia
certo, fattivo. In una parola, vero. Anche se, soprattutto di questi tempi, si tratta di un argomento che non
appassiona certo l’opinione pubblica, io invito tutti a una riflessione. Di mezzo c’è una questione non
proprio marginale: si chiama democrazia.
Vincenzo Ortolina
Presidente del Consiglio Provinciale
Il presidente del
Consiglio provinciale
Vincenzo Ortolina.
QUESTE PAGINE,
INTERAMENTE AUTOGESTITE,
SONO RISERVATE ALLA
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
PROVINCIALE E AI
GRUPPI CONSILIARI
75
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Luca Guerra
CAPOGRUPPO
Giuseppe Foglia
76
La Casa delle Culture, un’occasione
da non sprecare
In provincia di Milano risiedono diverse
centinaia di migliaia di cittadini stranieri:
la Provincia di Milano intende dare dignità
e significato alla partecipazione di questi
cittadini alla vita culturale e sociale delle
nostre città. Per questo Sinistra Democratica
ha sostenuto con convinzione la creazione
della “Casa delle Culture del Mondo”: un
centro culturale che avrà come compito
quello di favorire lo scambio interculturale e
le iniziative di dialogo fra le diverse culture
oggi presenti sul territorio della Provincia di
Milano. Questo atto è la dimostrazione che
quando non ci si lascia andare al balletto
delle dichiarazioni, rilasciate oggi da un
esponente politico domani da un altro, si
riesce ad operare per il meglio: questo centro
culturale segna il distacco tra il dire e il fare.
Noi siamo per rilasciare poche esternazioni e
fare molte azioni significative, proprio come
fa oggi la Provincia di Milano. L’integrazione
e il confronto fra le culture sono la nostra
risposta a chi agita quotidianamente il
fantasma del pericolo sociale rappresentato
dai cittadini stranieri.
Tel. 02 7740 2525
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CAPOGRUPPO
Inclusione e rispetto dei diritti
Un tempo conosciuta per importanti
primati di impegno morale e civile, Milano
è oggi famosa per la persecuzione e lo
sgombero indiscriminato. La folle caccia
allo straniero, scatenata dal Comune sugli
autobus milanesi, rappresenta infatti un
ulteriore salto di qualità rispetto ai già
gravissimi fatti di Opera e Napoli, perché
ora è un’amministrazione locale a scendere
direttamente in campo con un’inedita forma
di razzismo istituzionale, che prende di mira
i migranti in quanto tali. In questo clima
generalizzato di intolleranza e odio, resistono
però importanti segnali in controtendenza,
come l’indignazione di quei cittadini che,
di fronte ad un evidente sopruso da parte
dei vigili milanesi, hanno preso il cellulare
per chiamare le redazioni dei giornali e
denunciare quanto stava accadendo. Un
piccolo segnale da cui partire per ricostruire
un terreno di convivenza umana e civile.
Come rappresentanti delle istituzioni e come
forza politica di sinistra, siamo ancora più
impegnati nella battaglia per l’inclusione
sociale e per il rispetto dei diritti.
Sicurezza, qual è il vero Penati?
Luci e ombre sulla relazione del presidente
Penati durante la seduta del consiglio
provinciale dedicata alle questioni Rom e
sicurezza. Un passo in avanti rispetto alle
esternazioni degli ultimi giorni, ma siamo
ancora molto lontani dal prendere la giusta
direzione. Penati, che continua a sembrare
un Giano bifronte, è più preoccupato di
fare a gara col commissario Lombardi e
di ingraziarsi il favore dei sindaci piuttosto
che di risolvere il problema. L’intervento
di Penati contiene molte contraddizioni.
Condivido la netta condanna all’introduzione
del reato di immigrazione clandestina, la
censura delle scellerate politiche degli
sgomberi fatte da De Corato e le critiche
alla Regione per il mancato rifinanziamento
della legge sul nomadismo. Manca però
una proposta politica chiara ed alternativa
alla demagogica delle destre lombarde.
Da sinistra, chiediamo quindi al presidente
Penati di prendere una posizione chiara.
Penati continua a ripetere che l’obiettivo
è “zero campi Rom”: un’affermazione
ambigua. Già, “zero campi” come intendono
gli alfieri della xenofobia Salvini e Prosperini
oppure “zero campi” perché non possiamo
accettare che un essere umano viva in quelle
condizioni? La domanda non è retorica, dal
momento che il presidente Penati è avvezzo
a cambiare idea.
Tel. 02 7740 2614
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Tel. 02 7740 2902
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CAPOGRUPPO
Antonello Patta
dentro il consiglio
Piero Maestri
CAPOGRUPPO
CAPOGRUPPO
Arianna Cavicchioli
Verso il 2015: sette anni di guai
Si affilano le armi per l’Expo 2015. Regione,
Provincia e Comune, ma soprattutto i
poteri economici e finanziari della città, si
preparano a gestire i miliardi di euro che
sperano pioveranno sulla città: miliardi
soprattutto pubblici! La città e l’intera
area metropolitana riceverà invece quasi
esclusivamente un danno da un evento
che produrrà effetti negativi per Milano
- nuove infrastrutture autostradali e paraautostradali, perdita di zone agricole,
accelerazione della speculazione sulle
aree, spinta formidabile alle ricerca e
alla progettazione di biotecnologie legate
all’alimentazione, con una forte apertura sul
terreno degli Ogm, sottrazione del dibattito
politico dalle sedi elettive - e comporterà
uno spreco di risorse finanziarie che sarebbe
meglio destinare ai bisogni attuali, in primo
luogo quello abitativo. Per fortuna una parte
della società milanese (in particolare riunita
intorno al Comitato NoExpo) prosegue il suo
lavoro di informazione (vedi il sito www.
noexpo.it) e la sua iniziativa per contrastare
le scelte più dannose che amministratori,
speculatori, imprenditori e banche ci
riservano nel prossimo futuro.
Legalità e riscatto sociale per la
sicurezza dell’area metropolitana
La questione della sicurezza è uno tra i più
complessi temi dell’area metropolitana
milanese. È indispensabile affrontare il tema
con serietà, anche nei delicati momenti in cui
fatti di cronaca, scioccanti e terribili, spingono
verso scorciatoie quali l’auto-giustizialismo.
Ruolo di una politica responsabile è di sentire
con la cittadinanza la gravità dei problemi per
individuare soluzioni che garantiscano a tutti
il diritto di vivere in sicurezza nella propria
abitazione, nel proprio quartiere e nella
propria città. Questo significa intervenire
drasticamente nelle situazioni di illegalità e
garantire invece serenità e sicurezza a chi
vive nella legalità. Per esempio, è necessaria
un’azione condivisa sull’emergenza campi rom
per contrastare la criminalità connessa con la
presenza di campi abusivi. In contemporanea
la politica deve sostenere progetti a favore
dell’inclusione, perché il riscatto sociale può
favorire l’integrazione e allontanare dalla
microcriminalità. In questo senso anche
il Governo dovrebbe chiarire quanto potrà
investire nel campo dell’inclusione per coloro
che sono legalmente presenti nel nostro
Paese.
Tel. 02 7740 4467
[email protected]
Tel. 02 7740 2782
[email protected]
CONSIGLIERE
Giuseppe Scarano
Ripartire dell’acqua: i fiumi come
arterie del mondo
Sempre più spazio conquista nelle tavole
rotonde televisive e negli approfondimenti
sociopolitici il concetto di identità di
un popolo. Non c’è dubbio che, tra i
primari fattori che fin dalle origini hanno
caratterizzato l’evoluzione umana, risulta
fondamentale il rapporto tra l’uomo e
le acque di superficie, elettivamente i
fiumi. Ancor prima delle civiltà agricole, la
velocità, la portata, la navigabilità dei corsi
d’acqua hanno determinato la logistica
degli spostamenti e degli insediamenti,
e più tardi la fortuna nei commerci con
altri popoli. Oggi la difesa dell’ambiente
non può non prescindere dalla tutela
metodica e coraggiosa dei corsi d’acqua,
vere arterie dell’umanità, eliminando ogni
causa d’inquinamento lungo il loro percorso
sulla terra, proteggendoli con legislazioni
e normative che li salvaguardino dalle
costruzione sugli argini e dallo sfruttamento
selvaggio, per impedire quella “strage
differita” come conseguenza sugli uomini,
donne e bambini per la morte dei corsi
d’acqua. Ripartire dai fiumi: un imperativo
per invertire la marcia che minaccia la morte
delle nostre acque.
Tel. 02 7740 2786-2842
[email protected]
77
dentro il consiglio
CAPOGRUPPO
Roberto Caputo
78
Basiglio, una vicenda vergognosa
La vicenda dei due fratellini di Basiglio, al di là
del fatto di cronaca, mi ha dato l’opportunità
di riflettere come politico e come padre sulle
istituzioni che intervengono in questi casi.
Tribunale dei Minori e servizi sociali rivestono
un ruolo fondamentale e nei mesi scorsi sono
emerse lacune e carenze in questo sistema.
Che la Giustizia italiana abbia bisogno di
correzioni e revisioni è risaputo, ma quando
si tratta di bambini questo diventa ancora
più urgente. Nella vicenda dei due fratellini
ci sono state leggerezze e ritardi burocratici
che hanno aggravato una situazione già
molto delicata, procurando una sofferenza
assolutamente non necessaria a questi
bambini. Il problema è che i due fratellini
non sono gli unici a dover raccontare storie
di questo tipo: esperienze traumatiche che
procurano danni indelebili. Mi domando
a questo punto se non sia necessaria una
riorganizzazione degli organi competenti e
una formazione diversa dei vari operatori,
che devono svolgere il compito delicatissimo
di tutelare i minori e di garantire e difendere
i loro diritti. A Basiglio, invece, purtroppo, i
diritti di questi bambini e dei loro genitori
sono stati ignorati, una vergogna che non
deve più ripetersi, una ingiustizia che non
potrà mai più essere risarcita.
Tel. 02 7740 4471-4472
[email protected]
Ernesto Nobili
CAPOGRUPPO
CAPOGRUPPO
Ruggiero Lombardi
La città metropolitana per l’Expo 2015
Dopo 99 anni di attesa (1906-2015) Milano
ospiterà l’Esposizione Internazionale. Ci
saranno sette anni di grandi lavori anche
nei Comuni di Pero e di Rho con l’arrivo
di almeno 70 mila lavoratori e i problemi
organizzativi per realizzare le previste
infrastrutture saranno notevoli. Milano
sorge su un’area di appena 183 chilometri
quadrati, dove vivono un milione e 300 mila
persone, densità urbanistica di 6 mila 902
abitanti per chilometro quadrato (una delle
più alte di tutta Europa), dove circolano
565 automobili per ogni mille residenti,
dove scorrono 76 chilometri di linee
metropolitane con traffico automobilistico
tra i più caotici di tutto il Paese. È prevedibile
quindi per questi sette anni l’acuirsi di
alcuni problemi che già oggi caratterizzano
la città: traffico, smog, quartieri degradati.
È necessario programmare una strategia di
interventi affidata alla Città Metropolitana,
come è stato fatto per Parigi e Francoforte.
Così eviteremo di ridurre Milano a una
grande megalopoli, intensamente vivibile
di giorno, ma ridotta a un dormitorio di
sera, annullando la tradizione umanistica e
sociale della città che, non dimentichiamolo,
ha una storia lunga 2 mila 631 anni.
Rom: alla Politica il compito di non
illudere, prima di accogliere
L’Udc da tempo sostiene l’idea di aree
attrezzate (e non quindi di campi) per
un’accoglienza ai nomadi che sia dignitosa
ma anche, evidentemente, temporanea. Di
contro ci deve essere una reale possibilità
di integrazione per chi decide di diventare
stanziale, fuori da queste aree e nel rispetto
delle regole. Nonostante l’ampio dibattito, non
vedo come la maggioranza di centrosinistra
della Provincia possa conciliare l’idea di
garantire la sola permanenza temporanea,
nomade appunto, per le popolazioni Rom
e Sinti, con il modello finora sostenuto del
Villaggio Solidale, che sembra fatto apposta
per incentivare una stanzialità e per essere
polo attrattivo per irregolari. Noi riteniamo
improponibile la sola eventualità di nuovi
campi nomadi in Provincia. Condividiamo i
dubbi di Penati e di molte forze politiche sulla
reale efficacia dell’introduzione del reato di
immigrazione clandestina, ma riteniamo
che l’iniziativa per ora solo accennata del
governo, da calare nel concreto, parte da un
presupposto per noi positivo di una giusta
intransigenza e cogliamo pure segnali
importanti come l’invito ad abbandonare
l’idea dei quartieri monoetnici.
Tel. 02 7740 2582-2583
[email protected]
Tel. 02 7740 2729-2361
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Enrico Elli
CONSIGLIERE
Rottura Rifondazione-Penati? No, la
solita sceneggiata napoletana
Da mesi Rifondazione Comunista (con il
capogruppo Antonello Patta in testa) tuona
contro le esternazioni elettorali di stampo
“leghista” del presidente Penati: tolleranza
zero, no ai campi rom, espulsioni immediate,
fino al recentissimo “basta con il simbolo
falce e martello”. Proprio dopo quest’ultima
dichiarazione il capogruppo Patta ha tuonato
così: “Adesso è troppo, toglieremo la fiducia
al presidente Penati”. Amministrazione
provinciale in crisi, dunque? Neppure
per idea, perché Penati si è inventato
l’ennesimo colpo di teatro: prima si dice
malato (era forse un malore diplomatico) per
non venire in consiglio provinciale, poi viene
in aula e legge una relazione fiume su rom
e sicurezza che contiene tutto e il contrario
di tutto. E patta che fa? Tanto tuonò che…
non piovve! Nella miglior tradizione della
sceneggiata napoletana la faccia feroce di
Patta ha lasciato il posto a un cordiale e un
po’ laconico “volemose bene”. Così - Penati,
Patta e compagnia cantante - vissero tutti
felici e contenti. Evidentemente la “cadrega”
del potere è più forte di qualsiasi coerenza
morale e politica, ma fino a quando durerà
questa finta pace?? Aspettiamo con curioso
interesse…
Tel. 02 7740 2273
[email protected]
Bruno Dapei
CAPOGRUPPO
Per il ‘sì’ alla Bre.Be.Mi decisivi i voti di
Forza Italia e AN
Il Consiglio Provinciale di Milano nella
seduta dell’8 maggio ha detto sì, per appello
nominale, alla realizzazione della Bre.Be.Mi.
Ma questo “sì” è stato pronunciato soltanto
grazie ai voti di Forza Italia e AN, non certo
per volontà della maggioranza di sinistracentro che sostiene Penati, la quale anzi sul
tema Bre.Be.Mi. è andata letteralmente in
frantumi. È questa una vittoria politica che
ci da enorme soddisfazione. Ora infatti sarà
possibile dare il via libera alla BreBeMi, con
l’impegno a non porre in essere, direttamente
o indirettamente, alcuna attività che possa
ostacolare o ritardare la realizzazione
dell’opera. La nostra presenza e i nostri
voti sono stati determinanti alla luce della
clamorosa spaccatura della maggioranza
di Penati che ha portato il solo PD a votare
a favore. Avremmo potuto far mancare il
numero legale per enfatizzare l’incapacità
della coalizione al governo della Provincia di
realizzare alcunché, ma ha prevalso in noi il
senso di responsabilità: preferiamo goderci
questo successo politico e soprattutto offrire
ai cittadini e al territorio la garanzia che la
Provincia non sarà più un ostacolo, dopo 4
anni di barricate e meline, alla realizzazione,
da parte di Regione Lombardia e del nuovo
Governo, di un’opera indispensabile.
Tel. 02 7740 2780-2328-2841
[email protected]
CAPOGRUPPO
Giovanni De Nicola
Le metamorfosi di Filippo
Da tempo il presidente Penati dà segni di
insofferenza. È come se patisse di allergie,
di pruriti fastidiosi. Il fenomeno, dal 15 di
aprile, va accentuandosi. Tanto che, da
comunista di lungo corso qual era, adesso
non sopporta più la vista della falce e
martello, provocando panico e sconcerto
fra i suoi granitici alleati. I quali, come i
giapponesi nella jungla, persistono nella
convinzione che la guerra continui. Le
posizioni di questa sinistra conservatrice
e regressista - per cui la realtà sociale è
quella rintracciabile in approssimative e
mal digerite letture marxiane - sono forse la
causa delle sofferenze di Penati. Presidente,
non si ammali e punti agli obiettivi che
ritiene giusti! In proposito, le suggeriamo
di indire subito una conferenza di tutte le
province lombarde, per richiedere a gran
voce al governo di dotare la Lombardia di
centrali nucleari. I lombardi sono coraggiosi
e guardano al futuro. I suoi piagnucolosi
alleati guardano al passato. Ma i loro strilli,
ormai, provengono dalla tomba della storia.
Tel. 02 7740 2878
[email protected]
79
la tua
provincia
A TE MILANO
A te Milano voglio parlare
Tu che le tue porte spalancate tieni
Tu che abbeveri tutti senza distensioni
A te si prostrano tutte le speranze
E là, a quella Madonnina gli sguardi si elevano
Come complice di alleanza umana
Tu che ospiti vagabondi e cartoni bagnati
Tu che ti mostri in svariate facce
Con la lussuria più strabiliante sei goduria di occhi passanti
Con quel tuo suolo tutto sconnesso
Bastan poche gocce d’acqua per farti affogare
Sei scandalo di ingiurie e voci rabbiose
Sembra che il tempo, per troppo si sia fermato
Da quelle tue mura quel vecchio senatore
Per secoli ancora vorrebbe cantarti
A te Milano voglio parlare
Tu culla di menti sognanti e avanzati
Punto di incontri di lingue diversi
Sei colorata di tutte le razze
Città veloce e intrigante
Sempre di corsa a velocità smisurata
Per l’uomo nuovo sei aspettativa
Di futuri brillanti e luccicanti
Tutto è veloce le cose son tante
Ma tu Milano fermati un attimo
Posa il tuo sguardo sulle tue porte
Fa che la storia possa ricordarti città aperta e di bellezze rare
E a quei passanti lesti e frettolosi
Lascia qualcosa che rimane nei cuori
Milano, città modello di carità e amore
Rita Virgillito
Dall’alto in basso,
Fontana di Corsico di Giorgio Mascoli;
Cicloescursione di Roberto Guarnieri;
Parco Groane di Gianni Zoppellaro.
Racconta la tua provincia con le parole
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Nuova serie Luglio 2008 - Trimestrale della Provincia di Milano
Dopo il successo di San Vittore Sing Sing
UNA CALDA ESTATE
METROPOLITANA
Tornano PROXPRO, Idroscalo in festa, le gite alla
scoperta del territorio: tanti eventi, manifestazioni
e incontri per trascorrere l’estate insieme.
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Luglio 2008 - Città metropolitana di Milano