Le sette sorelle
VICENZA
Battesimo ufficiale per Avis Vicenza
Le consorelle
della provincia
l’11 dicembre
scorso hanno
festeggiato
insieme
l’avvenimento.
A
Vicenza si è ufficialmente insediata la nuova Avis
comunale. Da domenica 11 dicembre 2005, con la
consegna del labaro da parte della dirigenza provinciale, l'Avis cittadina può quindi a tutti gli effetti operare
nel territorio comunale. Un vero e proprio “evento” per
il capoluogo, che da tempo ormai attendeva di poter
contare su un punto di riferimento anche Avis nel panorama della donazione volontaria del sangue. Un obiettivo che già si era prefisso il precedente Consiglio provinciale dell'Avis, guidato da Gianfranco Zilio, e che è stato
portato avanti con convinzione dal nuovo, retto da
Enrico Iseppi. Dopo una breve sfilata per le vie del
centro cittadino, i ventidue labari delle quattordici Avis
comunali della provincia di Vicenza, sostenuti dai propri
presidenti, si sono diretti verso la cattedrale di Vicenza
per assistere alla Santa Messa. Data la straordinaria
occasione, la cerimonia è stata officiata dal Vicario
generale della Diocesi di Vicenza, mons. Pietro
Lanzarini, che è stato donatore di sangue e che ha
sottolineato l'alto valore solidale e la necessità del gesto
della donazione. Alla fine della cerimonia, lo stendardo
sigillato che rappresenta l'Avis comune di Vicenza, è
stato aperto per ricevere la sua prima benedizione. La
festa è quindi proseguita in un noto ristorante cittadino,
dove il presidente della nuova Avis, Gaetano Bellon, ha
illustrato gli obiettivi dell'associazione e presentato il
Consiglio direttivo che risulta formato da Giacomo
Gecchelin in qualità di vicepresidente, Stefano Berti di
segretario e Paolo Bauce di amministratore. La soddisfazione si respirava a pieni polmoni in tutti i presenti. Il
primario del Centro emotrasfusionale. Dott. Maurizio
Belloni, ha rivolto parole di ringraziamento ai responsabili del gruppo per quanto fatto sin qui, auspicando un
sempre maggior numero di iscritti. L'augurio di un buon
lavoro e di una proficua collaborazione con le altre Avis
comunali e con la provinciale è venuto quindi dal presidente Enrico Iseppi, “perché è insieme - ha detto - che
si costruiscono le cose migliori”. Una collaborazione che
è già in moto dal momento che quest'anno è proprio la
città di Vicenza ad ospitare l'assemblea regionale
dell'Avis. L'8 aprile, al Teatro Olimpico, a fare gli onori
di casa accanto alla provinciale, ci sarà per l'appunto la
neonata Comunale. Alla cerimonia di insediamento
hanno partecipato anche i vicepresidenti regionali Avis,
Francesco Ioppi e Gianfranco Sottoriva.
Povolaro: “Un grazie a Marcello”
L
'Avis di Povolaro ha celebrato l'8 ottobre
scorso la sua festa annuale, presso Villa
Bressan a Vigardolo. L'occasione è stata
propizia per fare conoscenza diretta con il
nuovo Consiglio ed il neoeletto presidente,
Gaudenzio Salin. Un impegno importante il
suo, visto che eredita la carica direttamente
dal “padre fondatore”: il Cavalier Marcello
Dalla Costa (nella foto accanto i due presidenti). “Marcello è oramai per il paese, e non
solo, una vera istituzione: musicista, maestro
di musica e di canto, e fine poeta - è stato
detto - Uomo dall'animo nobile e dal profondo altruismo, ha fatto del dono del sangue la
sua bandiera, un modo concreto per fare
dono di se agli altri”. La sua forza d'animo ed
il suo naturale carisma lo hanno aiutato a
creare una realtà, che oramai conta in paese
più di cento Avisini. Anche se non presiede
più il Consiglio, egli ne è membro importante e prezioso. L'Avis di Povolaro gli ha voluto
tributare affetto e riconoscenza per il suo
impegno e la sua dedizione.
Paolo De Stefani
23
Le sette sorelle
VICENZA
A Schio convegno
sui nuovi decreti
I
nuovi decreti ministeriali per l'idoneità dei donatori di
sangue e il Dipartimento Internazionale Medicina
Trasfusionale” (DIMT) sono stati il tema del convegno
svoltosi a Schio sabato 26 novembre ed organizzato
dall'Avis provinciale, in collaborazione con l'Avis regionale. Prima di entrare nel merito dell'argomento, il
presidente provinciale Enrico Iseppi ha consegnato i tre
defibrillatori assegnati alla provincia di Vicenza dalla
Regione Veneto ad altrettante associazioni di volontariato (Onlus). A riceverli il presidente della protezione
civile di Asiago, Fabio Rigoni, del C.S.I. di Vicenza,
Enrico Mastella e dell'Associazione “Amici del cuore” di
Schio, Giuseppe Dalla Fina. L'iniziativa è stata promossa
dalla Regione Veneto che è venuta incontro alle esigenze di alcune associazioni, individuate dall'Avis nel territorio della provincia, in grado di farsi carico sia dell'utilizzo che della custodia dei defibrillatori. Il convegno è
quindi entrato nel vivo con le esaurienti spiegazioni del
dott. Roberto Ferrari, direttore sanitario dell'Avis
Veneto, per la parte riguardante i decreti ministeriali, e
del dott. Roberto Rondin, segretario Avis Veneto a
proposito del regolamento dei DIMT. Molti medici
presenti in sala hanno manifestato alcune perplessità sui
tempi di durata della fase finestra per le malattie
trasmissibili, e sui conseguenti periodi di sospensione. In
un precedente incontro, al quale erano intervenuti i
primari dei diversi Centri trasfusionali, era stata elaborata la bozza di un eventuale protocollo degli intervalli e
sull'idoneità alla donazione di sangue per tutto il territorio vicentino. Tale protocollo dovrà ora passare al
vaglio del DIMT provinciale per diventare operativo. Il
DIMT, nonostante ci si auspichi la nascita, sta già creando attriti interni tra le varie Ulss per quanto riguarda la
nomina di capo dipartimento, ruolo appetibile a molti.
Il dott Semini, direttore dell'Ulss 3 di Bassano del
Grappa, ha sostenuto che sarebbe bello e d'estrema
necessità che il sangue donato potesse circolare liberamente all'interno della provincia e della regione. Ha
quindi sottolineato che anche se è nato il Fondo
Regionale Attività Trasfusionale (FRAT) con lo scopo di
finanziare e controllare le attività trasfusionali, il personale medico e paramedico è ancora sotto la tutela
amministrativa e giuridica delle varie Ulss, e che quindi
sarà problematico gestire il tutto senza ulteriori contrasti di competenza sui costi e sulla programmazione della
raccolta del sangue. Gli accordi aziendali-sindacali che
sono in essere, come evolveranno con il nuovo sistema?
Con queste considerazioni e interrogativi si è chiuso il
convegno, al quale sono accorsi numerosissimi dirigenti delle Avis comunali.
Brogliano: Ragazzi, che calendario!
F
ra i calendari di tutti i generi che ci vengono
proposti ogni anno, c’è finalmente… anche il
nostro. Lo abbiamo realizzato con i disegni eseguiti dai ragazzi di terza media di Brogliano nell'ambito del concorso “Avis-Scuole”. Nell'agosto del
2005 avevamo esposto i disegni in una mostra
durante la sagra patronale e, visto il successo che
aveva ottenuto, è nata l'idea del calendario. I costi
però, per una piccola Avis come la nostra, erano
proibitivi così come difficile trovare uno sponsor.
Abbiamo pensato quindi di suddividere la cifra,
chiedendo la sponsorizzazione di ogni pagina. Alla
nostra richiesta hanno risposto l'Amministrazione
26
comunale, una banca, la stessa tipografia, alcuni
negozi e ditte del paese che hanno potuto stampare il loro logo nella pagina di fianco al mese di
riferimento. Il calendario, nel formato di 33 centimetri per 48, è stato stampato in 600 copie su
carta patinata e colorata. Il risultato ha superato
ogni previsione ed ha soddisfatto tutti, rendendo
felici soprattutto i ragazzi che hanno visto immortalate le loro opere. L'ultima fatica ha visto impegnato il Direttivo, che si è dato da fare per recapitarloa tutti gli Avisini come dono di inizio anno. E
già qualcuno propone… il bis per il 2007.
Avis Brogliano
Le sette sorelle
TREVISO
Quando l’Avis suona il rock
P
er il Gruppo Giovani Avis provinciale, guidato da
Davide Cagnato, il grosso impegno di questa stagione è sicuramente la partecipazione al “DeliRiock
Festival”. La manifestazione, che si terrà il 7-8 e 15 aprile a Riese Pio X°, è un appuntamento molto atteso dalle
band musicali giovanili alle quali viene data l'occasione
di esibirsi e, per le migliori, di incidere un cd. La tre giorni di musica, che la scorsa edizione ha attirato migliaia
di giovani da tutto il Veneto, vedrà l'Avis di supporto
all'organizzazione, oltre che presente con un proprio
punto informativo di sensibilizzazione al dono del
sangue. Ma di occasioni per stare insieme ai coetanei, il
Gruppo Giovani trevigiano ne ha messe in cantiere per
tutti i mesi dell'anno.
Dopo la pizza di gennaio
e la giornata sulla neve a
febbraio, il carnevale di
Crocetta del Montello e la
partecipazione con un
gazebo alla “Treviso
Marathon”, i giovani
sono ora impegnati in una
serie di incontri di formazione. A maggio saranno
alla manifestazione Civis
di Padova e giugno parteciperanno, invece, alla
“Giornata internazionale
del donatore di sangue” a
Villa Pisani di Strà (Ve),
assieme ai giovani avisini
del resto del Veneto. A
luglio, in centro a Treviso e in collaborazione con l'Avis
comunale cittadina, tornerà l'atteso appuntamento con
il torneo di calcio saponato che da anni riscuote un
grande successo. A Jesolo (Ve), invece, i giovani parteciperanno al torneo di beach volley, in collaborazione con
l'Avis di Venezia. La “Festa della Birra” a Trevignano (Tv)
sarà l'occasione per parlare di donazione di sangue ad
agosto, mentre già si stanno raccogliendo le idee per la
festa provinciale dei Giovani Avis in programma a
settembre. Un'altra festa, targata Hallowen, potrebbe
far capolino a fine ottobre, mentre a dicembre tutte le
energie saranno impegnate nella raccolta fondi a favore di Avis-Telethon.
E’ solo l’ultima
fra le tante
attività messe
in atto dalla
Commissione
Giovani dell’Avis
provinciale.
DeliRiock, alla prima edizione 1500 giovani in una notte
T
re serate dedicate alla musica giovanile, tre serate di note e delirio.
Esplode la seconda edizione del DeliRiock Festival, il concorso musicale organizzato da www.deliriocaneva.com e patrocinato quest'anno
anche dai giovani dell'Avis provinciale trevigiana. In gara, oltre un centinaio di band emergenti venete che si sono scontrate tramite delle preselezioni in locali e tramite un sondaggio on line. Le migliori 14 giungeranno alla semifinali, che saranno celebrate il 7 e 8 aprile a Cendrole di
Riese Pio X, in attesa della finalissima del 15 aprile dove le due migliori
band saliranno sul palco prima di Giulio Casale. Un evento patrocinato
dalla Provincia di Treviso, finanziato dal Comune di Riese Pio X e che sarà
trasmesso in diretta su Radio Base. Un concorso musicale che la peculiarità di essere organizzato da giovani con l'unico obiettivo di dare impulso alle band dell'underground veneto. Lo scorso anno in una sola notte
al DeliRiock parteciparono circa 1500 persone. Sul palco salirono dalle
ore 17 del pomeriggio all'una di notte dieci tra le migliori band emergenti venete. I vincitori Snakioplatz (Mestre) e Genus Caput (Castelfranco
Veneto) hanno inciso un cd negli studios di Conegliano di Ruben Marton
(Ruben'd Studios) con la supervisione di Umberto Maggi, ex bassista dei
Nomadi, studios che anche quest'anno permetteranno alla band vincente di registrare un demo con gli strumenti dell'olofonia, ossia con un
brevetto mondiale e unico del suono a tre dimensioni. Ma non finisce
qui: le migliori band riceveranno importanti riconoscimenti da parte di
associazioni impegnate nella musica e una finirà direttamente alle finali
dell'Arezzo Wave. Appuntamento a Riese Pio X, dunque. Natale con i
tuoi, Pasqua col DeliRiock.
Mauro Pigozzo
27
Le sette sorelle
TREVISO
Dipartimento
Trasfusionale!
Istituito
ufficialmente
e presentato
alla stampa
il Dipartimento
Trasfusionale
della provincia
di Treviso.
Soddisfazione
dell’Avis.
V
iva soddisfazione per l'Avis provinciale in seguito
all'attivazione del Dipartimento interaziendale di
medicina trasfusionale diretto dal dottor Giovanni
Battista Gaio. Si tratta di un sistema unico a livello
provinciale operante
nelle azioni di raccolta,
controllo, lavorazione e
gestione del sangue
donato presso i centri
trasfusionali delle tre
Ulss Trevigiane. Il nuovo
Dipartimento è stato
presentato, lo scorso 2
febbraio, nel corso di
una conferenza stampa
tenutasi all'ospedale di
Conegliano. Presenti
l'Assessore regionale alle
Politiche Sanitarie, Flavio
Tosi, Gino Redigilo, direttore generale Ulss 8 e
coordinatore del Tavolo di Concertazione delle Ulss
Trevigiane, Angelo Lino Del Favero, direttore generale
Ulss7 e Claudio Dario, direttore generale Ulss 9. “Il
Dipartimento Interaziendale di medicina trasfusionale”
ha detto l'Assessore Tosi, “garantirà la raccolta e la
distribuzione del sangue in modo più efficiente e razionale, aumenterà il grado di sicurezza del sangue e degli
emocomponenti ed emoderivati, permettendo di fronteggiare nel modo migliore le disomogeneità dei flussi
di richiesta del sangue e degli emoderivati; consentirà,
inoltre, alle tre Ulss trevigiane economie di scala nella
gestione della raccolta del sangue”.
Secondo i dati, infatti, l'attività del nuovo dipartimento dovrebbe attestarsi fra le 40-50mila unità all'anno raggiungendo non solo l'autosufficienza provinciale,
ma anche la possibilità di fornire quantitativi di sangue
a livello regionale e nazionale. Allo stesso tempo, inoltre, il sistema unico di validazione del sangue e il protocollo operativo garantiranno la massima sicurezza del sangue disponibile. Ogni informazione relativa a donatori e
pazienti sarà disponibile
in tutta la Provincia e
questo renderà ogni
donatore “riconoscibile” in qualunque centro
si rechi e valutato con
criteri condivisi. A sottolineare l'importanza di
questo dipartimento
non manca la voce del
presidente dell'Avis provinciale, Gino Foffano, il quale
ne ribadisce l'estrema sicurezza essendo l'unico sistema
informativo capace di garantire un prodotto certificato,
valorizzando così la storica generosità dei donatori
veneti. M.C.
Caerano: l’Avis promuove un progetto sociale
S
i discorre spesso delle situazioni difficili nelle quali versa la comunità anziana, di bisogni puntualmente inascoltati, di solitudine. Si
discute di come la persona anziana sia sofferente per una carenza di
relazioni, per l'abbandono, l'isolamento. Si ragiona su come si dovrebbe, come si potrebbe, su chi sarebbe tenuto a fare e su cosa andrebbe
fatto. La chiacchierata s'infarcisce presto di luoghi comuni e qualunquismi da bar. Punto e a capo. Questo ha pensato l'Avis di Caerano S.
Marco quando ha ideato il progetto “Quattro chiacchiere con l'anziano”, in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato della
provincia di Treviso, con i fondi di cui all'art. 15 della legge 266/91,
iniziativa già sul trampolino di lancio. Quale miglior modo per capire
cosa può aiutare un anziano a vivere meglio se non chiederglielo? Nei
prossimi mesi, quindi, gli ultra sessantacinquenni di Caerano S. Marco
saranno chiamati a compilare un breve questionario allo scopo di conoscerne dal vivo le problematiche e la qualità della vita. Nell'iniziativa
sociale ha da subito creduto l'Amministrazione comunale, e l'idea è
28
molto piaciuta a numerose associazioni locali. Il sondaggio permetterà
di disegnare un quadro veritiero e non stereotipato del mondo anziano, evidenziando possibili fenomeni di disadattamento e producendo
una precisa quanto preziosa istantanea del grado di benessere. “Si
tratterà di un utile strumento per predisporre interventi mirati alle
esigenze degli anziani - ha sottolineato il sindaco di Caerano S. Marco,
Luciana Velo, in occasione della presentazione ufficiale del progetto
alle associazioni. Per la concreta realizzazione del progetto si intende
valorizzare il volontariato locale, una delle ricchezze interne della
comunità. Secondo il Presidente dell'Avis di Caerano S. Marco
Leonardo Mezzalira “laddove le istituzioni talvolta faticano ad arrivare,
il volontariato si propone come la risorsa che meglio è capace di
sorreggere e difendere talune realtà sociali più deboli ed isolate, interpretandone le occorrenze e soddisfacendone i bisogni”. A lavori
completati, i risultati dell'indagine confluiranno in un libretto distribuito gratuitamente alle famiglie caeranesi.
E la Provinciale fa... novanta
L
a più “vecchia” e la più giovane Avis d'Italia! E' il
primato che la provincia di Treviso detiene con l'ingresso nell'Associazione, il 24 febbraio scorso, della
neonata Avis comunale di Monastier. Un momento
“storico” per la Provinciale tutta che oltre a fare 90
(tante sono ora le Avis di base) e ad allargare il numero
di soci e donazioni, può contare ormai su un patrimonio
di esperienze enorme. Ottant'anni fa nasceva a Treviso
il primo Gruppo di donatori, poi costituitosi in Avis
comunale, nel 2006 il G.A.V.S di Monastier sceglie di
diventare Avis. Non si tratta infatti di una costituzione
ex novo, perché a Monastier il volontariato della donazione di sangue ha una storia trentennale che ha inizio
nel 1974 con la nascita del G.A.V.S. (Gruppo Autonomo
Volontari Sangue), presieduto dal comm. Giuseppe
Granzotto, al quale è stata ora conferita la carica di
presidente onorario.
Lo scioglimento del Gruppo ha rappresentato l'esito
di una riflessione lunga e sofferta. Una riflessione dettata da una situazione che è totalmente cambiata rispetto al passato. Le nuove norme, che attribuiscono alle
Ulss in maniera esclusiva la gestione del sangue, hanno
demandato alle associazioni del volontariato la gestione
dei donatori, il proselitismo, la collaborazione e la
programmazione con le istituzioni. In questo nuovo
contesto, le associazioni di donatori devono essere
rappresentate ai vari livelli (provinciale, regionale e
nazionale), e il G.A.V.S. di Monastier si è trovato isolato.
“Con un nostro solido patrimonio ideale ed organizzativo, con 175 donatori attivi e una media di 300 dona-
zioni all'anno aderiamo con entusiasmo all'Avis, associazione nella quale abbiamo trovato le giuste risposte
per utilizzare al meglio le potenzialità della donazione
espresse dai nostri aderenti -ha esordito il neo presidente, Antonio Lorenzonetto- siamo soddisfatti di far parte
d'ora in poi della grande famiglia Avis, certi che con lo
spirito che l'anima e con l'eccellente organizzazione che
garantisce, troveremo nuovi stimoli per il raggiungimento insieme di obiettivi sempre più importanti”.
“Siamo grati all'Avis provinciale, e al suo presidente
Gino Foffano in particolare, che sin dai primi incontri ha
manifestato serietà, correttezza e disponibilità nel coaudiuvarci nel difficile cambiamento operato -continua
Lorenzonetto- e siamo felici di intraprendere questo
nuovo cammino”.
Naturalmente l' Avis
numero 1 e l'Avis
numero 90 sono
state le “ospiti
d'onore” quest'anno, all'assemblea
provinciale
dell'Associazione
tenutasi il 25 marzo
a Gaiarine.
Nell’anno
in cui la
Comunale
di Treviso
compie 80 anni,
arriva la 90ª
Avis: è
Monastier.
Michela Rossato
Il presidente provinciale
Gino Foffano e quello della
nuova Comunale,
Antonio Lorenzonetto.
Gorgo: nuova sede per i quarantacinque anni
I
l trasferimento della sede in locali più idonei, messi a
disposizione dall'Amministrazione comunale, e i
festeggiamenti per i suoi 45 anni di fondazione sono
stati tra i più importanti momenti vissuti dall'Avis di
Gorgo al Monticano nell'ultimo anno. Un periodo
intenso per l'attività svolta e per i risultati raggiunti, che
ha visto molti giovani affacciarsi alla realtà del dono: in
18 hanno donato infatti per la prima volta. Il totale delle
donazioni è stato di 320 (con un +15) di cui 64 piastrino/plasma da aferesi. Mete raggiunte grazie all'impegno dell'attuale Direttivo e dei precedenti dirigenti, che
hanno fatto dell'Avis una presenza tangibile nel tessuto
sociale. 45 anni di impegno, di divulgazione, di crescita
costante e ininterrotta, ai quali si aggiunge il 20° anno
di gemellaggio con l'Avis di Liestal, in Svizzera. Un
sodalizio originato da una storia di emigrazione come
tante, che si è tradotta in scambio socio-culturale tra le
due comunità. Ed è sempre una grande emozione ospitare gli amici svizzeri o essere da loro ospitati. Un comune patrimonio di valori muove tutti i donatori che
hanno trovato nell'Avis un motivo per avvicinarsi al
prossimo (qualsiasi esso sia), scegliendo come stile di
vita la solidarietà e il volontariato.
E fra gli altri
traguardi
un aumento
costante
di giovani
e donazioni.
Giavera del Montello: un premio a Bruno
B
runo Durigan, presidente dell'Avis di
Giavera del Montello fin dal 1973, è
stato premiato il 4 febbraio scorso
dall'Amministrazione comunale.
Il “Premio Giavera 2005” è stato asse-
gnato a Durigan per essersi distinto
nell'impegno sociale, in particolare per
l’attività avisina. Durigan ha raggiunto le
124 donazioni di sangue ed è Cavaliere
della Repubblica Italiana.
29
Le sette sorelle
VENEZIA
Src: un 2005 pieno di novità
Anche per
l’anno 2006
saranno 150
le uscite
domenicali
previste.
S
i è chiuso un 2005 ricco di novità per il “Servizio
Raccolte Convenzionate” (S.R.C.) provinciale Avis di
Venezia. L'attività comprende la raccolta diretta di
sangue e, presso l'Ospedale Umberto 1°, anche la
raccolta di plasma da aferesi e la selezione dei donatori
per la donazione di piastrine. Innanzi tutte le unità di
sangue e di plasma da aferesi raccolte globalmente
presso il centro attivo all'interno dell'Ospedale Umberto
1° di Mestre e nel corso delle raccolte domenicali nelle
varie località della Provincia sono aumentate. In merito
a quest'ultime, ne sono programmate circa 150 anche
per l'anno 2006 ed i risultati sono incoraggianti, sia per
le quantità di sacche raccolte (4.688 nel 2005 solo da
donatori che hanno
già effettuato gli
esami di idoneità)
sia per i numerosi
colloqui ed esami
preventivi fatti ad
aspiranti donatori
che in tali occasioni
vengono effettuati.
Durante l'assemblea di novembre è
stato approvato il
nuovo Statuto associativo per renderlo
più aderente ai
dettati delle leggi sul
volontariato ed al
nuovo
Statuto
dell'Avis nazionale,
dalla quale abbiamo
ottenuto l'affiliazione. Il futuro ci impegna su molti
fronti. In primis la predisposizione di quanto necessario
per ottenere l'accreditamento di tutte le nostre struttu-
re in base ai dettami della nuova legge n° 191 che stabilisce norme di qualità e sicurezza per la raccolta, in
controllo, la conservazione e la distribuzione del sangue
umano e dei suoi componenti. Poi, ma certamente di
grande importanza, l'avvio del nuovo sistema di gestione dei donatori che rappresenta un importante punto di
arrivo di una fase di studio e progettazione di un sistema che è stato messo a disposizione di tutte le sedi
comunali e che utilizza un collegamento remoto via
internet. Detto sistema, che è un logico completamento dell'attuale sistema informativo che consente la
completa automazione bidirezionale delle attività sia in
sede sia nelle raccolte esterne con sedici portatili e
stampanti a codice a barre per le sacche e provette, è
già in via di avanzato collaudo. Il sistema è già accessibile utilizzando archivi di prova da parte di tutte le 42
comunali della Provincia di Venezia coinvolte nel progetto. Consente la totale gestione del donatore dall'iniziale adesione, agli esiti degli esami preventivi, alla chiamata effettuata in forma automatica con e-mail, lettera, SMS, ecc., alla gestione delle premiazioni e, molto
importante, la possibilità di effettuare studi e statistiche
su comportamenti e preferenze da parte dei donatori.
Trattasi quindi di una completa gestione dell'attività di
segreteria della comunale. Per le donazioni fatte presso
i nostri centri di raccolta esiste inoltre la possibilità di
aggiornamento automatico degli archivi e di accesso
diretto da parte dei donatori all'archivio dei propri
esami. Ricordiamo con l'occasione che il nostro sito
internet www.avisrcmestre.ve.it è in fase di controllo e
sarà consultabile dai prossimi giorni informazioni utili
sia ai donatori sia a chi vuole diventarlo con il calendario delle raccolte domenicali. Precisiamo che possono
donare in queste occasioni anche i donatori che si recano abitualmente in altri centri, purché portino gli esami
relativi all'ultima donazione.
Giorgio Gobbo
Maerne: entusiasmo per la lucciolata
L
a popolazione di Maerne, Olmo e Martellago ha
risposto con entusiasmo alla tradizionale manifestazione a favore dei malati di tumore. Mille
persone sono scese in strada per partecipare alla
settima Lucciolata per la "Casa Via di Natale" di
Aviano, promossa da Avis, Aido e Admo locali col
contributo del Comune e di tante altre associazioni. Ad aprire il corteo di fiaccole lungo quasi un
chilometro, sono stati i labari delle Avis e Aido e i
30
figuranti del Presepio vivente che, partito dalla
chiesa di Olmo, è approdato in campiello
Marzenego a Marne.
Grazie alla solidarietà di tanti paesi sia del
Veneto che del Friuli, in un decennio la “Casa Via di
Natale” ha potuto ospitare 15mila malati in cura
presso il Centro Oncologico di Aviano e i loro familiari, accogliere nell'hospice e assistere più di un
migliaio di malati terminali.
Intensa attività dell’Avis “Zorzetto”
C
ome sempre, l'Avis comunale di Mestre-Marghera
“Zorzetto” cerca di abbinare l'attività sportiva
alla solidarietà. A maggio il suo appuntamento fisso
è la manifestazione “Corri…
all'Avis” che raccoglie ogni
anno centinaia di partecipanti
e che anche per il 2006 attende il via. Ma non solo. L'11
settembre scorso, tra i partecipanti alla manifestazione
“Riviera fiorita” nel corteo
acqueo, spiccava la nostra
“Bissona” addobbata di fiori
rossi e blu con un equipaggio
di vogatori tutti avisini che
indossavano gli stessi colori
dell'Avis. Alla manifestazione
facevano mostra alcune
imbarcazioni che di solito
partecipano alla regata storica, con i relativi equipaggi in
costume. Al passaggio da Strà
a Malcontenta, la nostra barca è stata calorosamente
applaudita dalla folla sistematasi sulle rive di tutti i paesi
attraversati. “Riviera fiorita” è stata allietata da rinfreschi offerti ai vogatori e da musiche eseguite dalle
bande paesane in onore degli stanchi partecipanti.
Un'altra, simpatica occasione per spingere la gente ad
avvicinarsi all'Avis è stata la manifestazione Telethon,
che ha visto allestito un gazebo in piazza Ferretto a
Mestre.
E il 23 aprile torna il “Trofeo Avis”
T
orna il “III° Trofeo Avis”, domenica 23
aprile, con partenza ed arrivo a piazza
mercato di Marghera. Il raduno cicloturistico valido per il campionato italiano di categoria si snoda lungo un percorso di 60
chilometri attraverso Malcontenta, Oriago,
Mira, Dolo, Fiesso D'Artico, Strà, Busa di
Vigonza, Mellaredo, Caselle, Santa Maria
di Sala, Mirano, Spinea, Chirignago e
Marghera. Il raduno è aperto ai tesserati
F.C.I. ed agli Enti ed è organizzato dal
Gruppo sportivo “Al Majo”. Iscrizioni aperte il giorno stesso dalle ore 7 alle 8 in piazza Mercato, di fronte al Municipio.
Avis comunale Mestre-Marghera
Ma in laguna non sono certo da meno
D
a cinquant'anni opera in centro storico e nelle isole,
ed è punto di riferimento per l'intera città. L'Avis
comunale di Venezia ha festeggiato il 18 settembre,
nello splendido scenario della Scuola Grande di San
Teodoro, il suo mezzo secolo di vita. Una giornata intensa che ha visto rispettata la tradizione tra sfilata, cerimonia religiosa e consegna di numerosi riconoscimenti,
oltre all'intervento del presidente dell'Avis comunale di
Venezia. “Da tempo coltivo un sogno - ha detto Roberto
Belli rivolgendosi ad avisini e non - e cioè che in ogni
famiglia veneziana ci possa essere almeno un donatore”
Un obiettivo che, se trovasse realizzazione, permetterebbe un notevole incremento di soci. “Adoperiamoci
tutti affinché questo sogno si avveri - ha concluso Belli,
rivolgendo a tutti l'augurio che la quotidiana testimonianza di solidarietà di tanti volontari possa servire a
fare più grande l'Avis. Concetto ribadito il 23 ottobre
anche alla festa del Gruppo di Zona Isola di Pellestrina,
che ha avuto come momento clou la regata sociale Avis
con partenza dallo specchio acqueo antistante il Duomo
e trasferimento con peschereccio fino alla sede sociale
dell'A.C.S. Murazzo”. Il pranzo e la relazione del presi-
dente Natale Vinello hanno concluso un'altra giornata
di riflessione e divertimento della grande famiglia Avis.
31
Le sette sorelle
VERONA
Nuova sede
in arrivo
Grazie alla
disponibilità
di Comune,
Fondazione
CariVerona
e Regione
a breve sarà
pronta la nuova
sede provinciale
in zona Fiera.
F
avorita da una serie di positive coincidenze (comodato d'uso di una piccola scuola dismessa dal Comune
di Verona e due consistenti finanziamenti di Fondazione
CariVerona e Regione Veneto), arrivate peraltro a riconoscere l'importanza sociale del nostro volontariato e la
pubblica credibilità dell'Avis, la nuova sede arriva opportunamente a sanare una cronica carenza di spazi, che
limita l'attività di coordinamento provinciale, la possibilità di interventi formativi dedicati agli attivisti, nonché
la tempestiva e corretta informazione al pubblico.
Componenti, queste, di vitale importanza per il futuro
associativo. La nuova sede, destinata a diventare ben
presto il preciso punto di riferimento per gli oltre 20.000
donatori di sangue Avis di Verona e provincia si trova,
visibilissima e facilmente raggiungibile, in prossimità
dello svincolo “ZAI Fiera” della Tangenziale sud, con
ampia possibilità di parcheggio, in grado di favorire la
quotidiana accoglienza di donatori e attivisti, che più
facilmente potranno così partecipare all'organizzazione
della vita associativa. Inoltre, con il mantenimento della
sede di via Ponte Aleardi da parte della Comunale di
Verona, che ancora ringraziamo per la cordiale ospitalità negli uffici tuttora condivisi, raddoppierà la presenza
associativa dell'Avis nella città capoluogo. Dovremo innanzitutto provvedere ad un consistente intervento di
restauro, per il quale confidiamo nell'aiuto di molti
donatori e attivisti Avisini, che vorremmo ravvisassero
l'opportunità di contribuire alla costruzione della casa
comune. Una casa vissuta e partecipata, casa dell'Avis
veronese, di ciascun donatore, alla cui realizzazione
ognuno possa partecipare per migliorare la nostra
presenza nel territorio e guardare con fiducia al futuro.
Consapevoli di aver gettato solide basi per favorire la
diffusione della cultura della solidarietà e proseguire
con successo l'attività volontaria in favore degli ammalati. Buon lavoro amici e non solo per la sede, ovviamente: abbiamo concluso il 2005 a quota 39.200 donazioni, aumentando di 523 unità (+1,35%) rispetto il
2004, ma già l'ufficio sangue regionale chiede oltre il
2% per quest'anno per far fronte alle maggiori necessità. Ancora una volta sapremo dimostrarci all'altezza
della situazione, ne sono convinto!
Luigi Piva
Balconi di Pescantina: ballando sulle rotelle
Collaborazione
fra Avis e
Polisportiva
San Floriano.
32
A
Pescantina si è tenuto a fine anno, il tradizionale
saggio di Natale con il quale i giovani pattinatori
della Polisportiva S. Floriano hanno voluto porgere gli
auguri a genitori e simpatizzanti. E' stata l'occasione per
testimoniare il forte legame creatosi tra la giovane, ma
intraprendente società sportiva e l'Avis di Balconi di
Pescantina: le ragazze e i ragazzi hanno dato vita ad
uno spettacolo ricco di musica ed evoluzioni alla presenza di un folto pubblico. Pubblico che poi ha ascoltato
con interesse gli interventi del presidente dell'Avis di
Balconi, Raffaello Fugolo e del consigliere nazionale,
Nereo Marchi. Fin dalla sua nascita nel 2004, infatti,
questa realtà sportiva che si occupa della promozione e
diffusione del pattinaggio artistico a rotelle in
Valpolicella, ha voluto portare avanti il messaggio sociale della donazione di sangue, stimolata dall'attivo e
costante appoggio dell'Avis di Balconi, non solo come
sponsor tecnico ma anche come partner in vari eventi
promozionali.
La Polisportiva, iscritta alla Fihp (Federazione Italiana
Hockey e Pattinaggio) e allenata dal tecnico federale
Chiara Partelli, comprende una trentina di atleti tra i 3 e
i 14 anni di ambo i sessi e partecipa a competizioni a
carattere provinciale e regionale. I giovani pattinatori
hanno confermato, anche in questa occasione, di essere dei validi testimonial dell'impegno profuso dall'Avis
nella sensibilizzazione al dono del sangue, dono tanto
più prezioso perché dono di vita per la vita.
Centomila sacchetti di... Avis
L
o slogan “Tutto in un gesto: donare sangue”, con il
doppio logo Avis e Galvan, è entrato in circolazione
grazie a 100mila sacchetti di plastica per la spesa. Li ha
fatti stampare l'ipermercato “Tutto Galvan” di Ca' degli
Oppi per promuovere la cultura della donazione di
sangue tra i suoi clienti. Un'iniziativa partita a febbraio
e che, dato il successo, continuerà probabilmente anche
dopo Pasqua. Sembra quasi certo, infatti, che lo slogan
verrà stampato anche su migliaia di sacchetti di misura
più grande. “Da sempre sono un convinto sostenitore
delle iniziative ispirate alla solidarietà - spiega Luigi
Galvan, titolare dell'omonimo centro di grande distribu-
zione durante la presentazione - ed è per questo che ho
raccolto con piacere l'invito rivoltomi dal presidente
dell'Avis di Ca' degli Oppi, Giulietto Perazzani con il
quale collaboro da molti anni”. Una sensibilità che il
sindaco, Alessandro Montagnoli, ha sottolineato come
diffusa tra la cittadinanza oppeanese. Anche l'assessore
regionale alla sanità, Flavio Tosi, e il vicepresidente della
Provincia, Antonio Pastorello, hanno lodato l'iniziativa
che vede insieme imprenditori e associazioni di volontariato, e che danno la possibilità alle istituzioni di capire
lo sforzo generoso che ogni giorno viene fatto ovunque
per promuovere la solidarietà.
Anche
in provincia
di Verona
i consumatori
troveranno
l’invito a donare
sangue sui
sacchetti
della spesa.
Il tutto grazie
all’ipermercato
“TuttoGalvan”.
“Orientiamoci” al dono in... amicizia
I
l Gruppo Giovani della provincia di Verona, in collaborazione con la Fidas e l'Admor, ha allestito uno stand
per poter incontrare e parlare con i giovani sui problemi
inerenti la donazione del sangue. L'occasione è stata
data dall'annuale manifestazione “Job&Orienta”, tenutasi lo scorso novembre 2005 alla Fiera di Verona e che
è stata visitata da più di 50.000 giovani provenienti da
tutta Italia. Come già sperimentato in passato, è stato
proposto a molti visitatori il “Gioco dell'Amicizia”, un
simpatico raffronto che viene fatto in coppia tra due
amici: consiste nel rispondere ad un certo numero di
domande e, a fianco, supporre quali risposte avrebbe
dato il loro amico. Al termine, valutando le risposte che
tra di loro coincidono, viene dato un punteggio che
stabilisce il grado di amicizia che c'è tra di loro. In calce
a questo foglio, per chi lo vuole, c'era la possibilità di
sottoscrivere liberamente la “Promessa di donazione”,
rilasciando le proprie generalità. Il risultato è stato
entusiasmante: le promesse sono state 478! I nostri
giovani, successivamente, hanno diligentemente selezionato queste domande, inviandole alle rispettive
Associazioni Avis o Fidas delle località (in tutta Italia) dei
giovani che avevano aderito.
Mario Luchi
33
Le sette sorelle
ROVIGO
Lo ‘stato dell’arte’ per il futuro
Un convegno
dell’Avis
provinciale in
collaborazione
con il Csv.
G
iornata speciale, quella del 4 febbraio,
all'Auditorium dell'ospedale di Rovigo. L'Avis
provinciale, con il patrocinio della Provincia di Rovigo e
la collaborazione del CSV (Centro di Servizio per il
Volontariato) e dell'Azienda Ulss 18, ha organizzato un
convegno dal titolo “Avis: stato dell'arte e prospettive
future”, nell'ambito del quale l'associazione ha incontrato i sindaci del Polesine.
Moderatrice del convegno la dott.ssa Tiziana Virgili,
direttore sanitario dell'Avis provinciale di Rovigo; relato-
ri Tiziano Gamba, dell'Esecutivo Avis nazionale e
responsabile dell'Attuazione programmatica, e il dott.
Rocco Potenza, direttore DPMT di Rovigo, che ha relazionato sul tema: “L'attività trasfusionale dal Servizio al
Dipartimento, all'Area Vasta: un cammino continuo”.
Altro momento significativo della mattinata è stata la
consegna di cinque defibrillatori, alla presenza dell'assessore alle politiche sociali della Regione Veneto,
Antonio De Poli e del presidente dell'Avis regionale,
Alberto Argentoni.
Le apparecchiature sono state consegnate alla
Protezione civile di Porto Viro, ai Volontari del Soccorso
di Badia Polesine, all'Ostello “Canalbianco” di Arquà
Polesine, ai Vigili del Fuoco e alla Polizia stradale di
Rovigo. È poi ripreso il convegno con la relazione del
dott. Adriano Marcolongo, Direttore generale
dell'Azienda Ulss 18, il quale è entrato nello specifico
della situazione polesana parlando di “Tutela della salute del cittadino”. Per le conclusioni è intervenuto il
presidente dell'Avis provinciale, Gianluca Braga, che ha
chiesto alle amministrazioni di collaborare con le Avis di
base non solo dal punto di vista del sostegno economico, ma anche a mezzo di azioni concrete: ad esempio
attraverso la garanzia di “una sede visibile” per ogni
realtà comunale e l'istituzione di cicli di conferenze
informative. Ciò che l'Avis si propone è la “cultura del
dono” sotto ogni aspetto. Braga ha concluso illustrando la struttura e la funzionalità dell'ufficio unico di chiamata, fiore all'occhiello dell'associazione.
Rovigo: BabbAvis con i doni all’ospedale
S
i è ripetuta anche nel 2005 l'iniziativa promossa
dall'Avis e dall'Aido rodigine: la visita di Babbo
Natale presso l'ospedale cittadino. Dodici volontari delle
due associazioni hanno regalato caramelle, dolci e frutta a tutti i pazienti della struttura ospedaliera.
Anche a Natale non mancano, purtroppo, le persone malate: portare loro un sorriso e un dono simbolico
permette di diffondere un po' di gioia e di serenità, tra
lo stupore senza parole dei più piccoli e il sorriso riconoscente dei più grandi. La soddisfazione è grande
tanto per chi dona, quanto per chi riceve. La visita natalizia all'ospedale è divenuta, ormai, un appuntamento
fisso, una tradizione irrinunciabile ed è realizzata in
accordo con l'Azienda sanitaria.
Mattia De Poli
34
A Concadirame feste zeppe d’iniziative
A
Concadirame, l'8 gennaio, si è tenuto il concerto
"Ricordando il Natale". Protagonisti sulla scena, il
gruppo folkloristico "Cante e ciacoe" che ha proposto
ai numerosi presenti, presso le scuole elementari
“Collodi" di Concadirame, un ampio repertorio fatto di
canzoni natalizie e di canti della tradizione popolare. A
dirigere il coro e i musicisti, il maestro Vaifro Zanforlin.
C'è stato anche uno spazio dedicato alla poesia, sempre
in dialetto veneto, e uno spazio dedicato al buon
umore, con le storielle raccontate da Pasquale Tiberio.
Tra i presenti anche il sindaco di Rovigo, Paolo Avezzù,
che al termine ha avuto parole di elogio per il gruppo
che, con il suo impegno, tiene viva e diffonde la cultura
delle nostre origini. Sono intervenuti alla manifestazione anche l'assessore Flavio Ambroglini e il vice presidente del consiglio comunale di Rovigo, nonché cittadino di Concadirame, Angelo Montagnolo. Il concerto è
stato proposto dall'Avis e dall'Aido di Concadirame, che
si sono rese artefici di numerose iniziative, come le insegne luminose lungo le strade paesane, la cioccolata
calda al termine della Messa di Natale e la calza donata
ai bambini in occasione della festa dell'Epifania.
Roberto Giannese
Boara Pisani: il dono è come l’acqua che scorre
L
'Avis comunale di Boara Pisani nasceva 25 anni fa
grazie ad un primo nucleo di 34 donatori. Cinque
anni più tardi, sull'esempio dell'Avis, nasceva anche il
gruppo Aido. Il 27 novembre scorso, in occasione del
25° anniversario di fondazione Avis e il 20° di fondazione Aido, è stato inaugurato il monumento al donatore.
Un'idea cullata per un ventennio e divenuta finalmente
realtà. L'opera scultorea, progettata gratuitamente
dall'architetto Antonio Zancanaro, in collaborazione
con il geometra Micaela Baldacchini, è stata realizzata
dalle Officine Creative di Andrea Rimondo di Este. Il
materiale in porfido è stato donato dalla ditta “L'Opera
Costruzioni” di Luigi Guerra.
L'impianto elettrico è stato realizzato da Luigi
Rubello, quello idraulico da Fabio De Stefani. Il monumento è una composizione di tre monoblocchi: quelli
laterali rappresentano le mani che ricevono il sangue,
quello centrale esalta la mano del donatore. I vari paral-
lelepipedi alla base dei monoblocchi laterali (di diverso
colore), simboleggiano il dono degli organi che ricevono vita dal sangue.
La commistione delle
tinte rappresenta l'universalità del dono che non
conosce distinzioni, di
sesso, razza, ideologia…
Il grande contenitore
posto al centro rappresenta la raccolta del sangue. Il
monumento, costruito in
pietra di Vicenza nelle sue
varie tonalità (bianca, gialla dorata e grigia) è stato
eseguito a mano ed è
considerato pezzo unico.
Gastone Pellegrini
Villanova: un ventesimo con i diversamente abili del Ceod
L
'Avis comunale di Villanova del Ghebbo ha festeggiato, quest'anno, il traguardo dei vent' anni di vita. Per celebrare a dovere questa
importante ricorrenza, il direttivo Avis ha stilato un programma ricco
di manifestazioni. Il 4 novembre, presso la palestra polivalente, la
compagnia dei ragazzi” del “Ceod Ancora” di Canda (centro educativo occupazionale diversamente abili) ha presentato la commedia “La
casa della pace”, una rappresentazione che ha commosso il folto
pubblico e ha visto i 27 attori, tutti diversamente abili, meritevoli dei
numerosi applausi. La manifestazione ha avuto seguito la domenica
successiva, 6 novembre, con la tradizionale festa sociale. Nel corso del
pranzo il presidente Avis, Maurizio Milan, ha presentato i nuovi donatori e ha consegnato le benemerenze ed ha omaggiato con una targa
il comune di Villanova del Ghebbo, l'Avis provinciale e, tra gli altri, la
famiglia Menardo, in ricordo del compianto presidente Avis Vittorino.
Un cuoricino color argento è stato distribuito agli Avisini a ricordo del
XX anniversario.
L. M. M.
35
Le sette sorelle
PADOVA
Nuova, giovane e... avisina
Intervista
con la dottoressa
Nicoletta Gallo,
è la nuova
responsabile
sanitaria
del Centro
di Raccolta
della Provinciale.
36
I
l 16 gennaio la dott.ssa Nicoletta Gallo ha assunto il
ruolo di responsabile sanitario del Centro di Raccolta
Avis Provinciale di Padova. 33 anni, sposata con due
figlie, vive a Padova. Laureata in Medicina e Chirurgia
nel 1998, nel 2003 si è specializzata in Patologia clinica
all'Università degli Studi di Padova e nel 2005 ha seguito un corso di Manegement organizzato dalla
“Bocconi” di Milano.
Dott.ssa, come ha conosciuto l'Avis?
Già durante gli studi universitari collaboravo come
paramedico e, dopo la laurea, ho continuato il rapporto grazie alla Comunale di Montegrotto.
Qual è stata la sua prima impressione nella
nuova veste? Che cosa ha trovato?
Ho avuto un'impressione positiva: ho trovato una
nuova e confortevole sede, personale sempre disponibile e pronto a sostenermi nei momenti di difficoltà.
L'associazione mi ha accolto
molto calorosamente. Al
momento del mio arrivo stava
per concludersi la definizione
del programma “Emonet”
predisposto
dall'Azienda
Ospedaliera per la gestione della
raccolta, del trattamento e
dell'utilizzo del sangue e degli
emoderivati. Un grande progetto, diventato operativo il 13
febbraio 2006, con un blocco
totale delle donazioni nei due
giorni precedenti resosi necessario per caricare il programma sui
server dell'Ospedale.
Quali sono gli aspetti,
positivi e non, di tale
programma?
Permetterà uno snellimento delle procedure interne
all'ospedale, garantirà una più rapida gestione del
sangue e un abbattimento delle possibili cause di errore, anche in sede di invio degli esami. Avremo quindi la
sicurezza che ogni goccia di sangue donato dai nostri
volontari sarà utilizzata al meglio. A livello interno ci
aspetta un lavoro di “allineamento” tra la nostra banca
dati e quella dell'ospedale. C'è stato un iniziale rallentamento della procedura di accettazione alla donazione,
soprattutto in occasione delle uscite.
Utilizzate Emonet anche per le uscite?
Certo: mentre in sede abbiamo un collegamento
digitale diretto con l'ospedale tramite un server dedica-
to, per le uscite l'Azienda Ospedaliera ci ha messo a
disposizione sei “postazioni mobili”. Come tutte le cose
nuove, comunque, all'inizio c'è sempre qualcosa che
non si trasmette, non comunica, non funziona.
Quali le maggiori cause di ciò?
E' normale che vi siano problemi tecnici al momento di una grande “rivoluzione informatica” come
questa. E' passato poco tempo tra il completamento
della formazione di tutti coloro che utilizzano il
programma e la sua entrata in funzione. Chiediamo ai
donatori di portare pazienza e di collaborare col personale perché tutti gli sforzi che stiamo producendo sono
finalizzati a garantire che il loro dono sia utilizzato nel
miglior modo possibile.
Quali sono le maggiori risorse in Avis?
Il donatore è e rimane la nostra principale ed insostituibile risorsa. Cerchiamo di metterlo nelle condizioni
più favorevoli perché compia sempre serenamente il
generoso atto di donazione e ritorni a donare subito
dopo la pausa prescritta. L'Avis ha predisposto un
questionario, affinché il donatore ci aiuti a migliorare il
servizio offerto.
Programmi per l’immediato futuro?
A stretto contatto con tutti i dirigenti dell'Avis, che
hanno segnalato tale aspetto, punteremo a rendere più
rapida la procedura di valutazione dei nuovi donatori,
continuando a migliorare le condizioni della donazione.
A tale proposito sono state acquistate cinque nuove
bilance oscillanti e otto termosaldatori per chiudere le
sacche.
‘Ciaspoloni’ padovani in Val di Non
N
oi giovani Avisini dell'Avis di Saonara, guidati da un
impavido presidente, abbiamo deciso di rinunciare
ai doni della Befana per portare i colori dell'Avis alla 33ª
edizione della Ciaspolada della Val di Non. Si tratta di
una delle più note e frequentate manifestazioni invernali organizzate in Trentino, che vede i concorrenti
correre sulla neve calzando delle racchette da neve,
dette ciaspole nel dialetto locale. L'esperienza è di quelle che lasciano il segno: nella splendida cornice delle
montagne trentine innevate, un serpentone di oltre
6000 persone di tutte le età ha solcato gli 8 chilometri
di sentieri tra Romeno e Fondo. Giunti all'arrivo, affaticati ma soddisfatti, siamo stati orgogliosi di sfoggiare le
mitiche felpe del gruppo giovani dell'Avis, realizzate
grazie ad un'idea dell'Avis di Verona. Le felpe hanno
riscosso grande successo e ci hanno permesso di scoprire che in realtà erano moltissimi gli Avisini iscritti alla
I giovani avisini
di Saonara
all’affollatissima
“ciaspolada”
della Val di Non.
Oltre a tanti
“colleghi”
donatori, hanno
trovato con le
racchette ai piedi
anche una
“vecchia”
conoscenza.
manifestazione, tra cui
anche l'ex-presidente regionale, Maurizio Bonotto.
Siamo stati orgogliosi di aver
corso con i colori dell'Avis,
non solo per testimoniare
l'importanza del dono del
sangue, ma soprattutto per lanciare un messaggio forte
con il nostro entusiasmo ai giovani che ancora non
conoscono l'associazione.
Il Gruppo Giovani AVIS di Saonara
Montegrotto fa “poker” con le scuole medie
A
Montegrotto Terme è giunto alla sua quarta edizione il concorso “AvisScuola” rivolto agli studenti delle classi terza media, che premia i tre
migliori disegni sul tema delle donazioni di sangue. L’iniziativa della nostra
Avis comunale, con il patrocinio del Comune di Montegrotto Terme, ci regala
di anno in anno sempre maggiori soddisfazioni per la qualità dei lavori svolti
e per la capacità dei partecipanti di cogliere il messaggio di solidarietà che è
proprio delle nostra Associazione. Filo conduttore di quest’anno è stato il
colore, che simboleggia la vita, e non a caso il disegno vincitore è tra i più
colorati. La premiazione dei tre migliori disegni si è svolta presso il Palazzo del
Turismo di Montegrotto Terme. Il disegno del vincitore verrà stampato su
bandiere adesive e inviato a tutte le famiglie tramite il periodico
dell'Amministrazione comunale. Un ringraziamento a quanti hanno collaborato e ai ragazzi dell'Istituto comprensivo di Montegrotto Terme - Scuola
Media “A.Vivaldi” in particolare.
Andrea Carraro
37
Le sette sorelle
BELLUNO
Grazie, olimpionici bellunesi
Uno per uno
i ringraziamenti
dei bellunesi
ai propri
rappresentanti
alle olimpiadi
di Torino 2006
C
i hanno fatto sognare, soffrire, divertire e, in molti
casi, saltare di gioia e cantare con loro l’inno di
Mameli. E dal Veneto, alle recenti olimpiadi invernali di
Torino, di sicuro è stata la provincia di Belluno quella più
rappresentata in assoluto. Tantissimi erano infatti gli
atleti bellunesi che hanno partecipato alle Olimpiadi. A
loro va il “grazie” di tutti i bellunesi e dell’Abvs perché,
vincitori o meno, hanno saputo tutti testimoniare lo
spirito generoso e leale della nostra terra. Eccoli.
Sci Alpino
Kristian Ghedina classe 1969 di Cortina d'Ampezzo
Wendy Siorpaes classe 1985 di Cortina d'Ampezzo
Sci di Fondo
Pietro Piller Cottrer classe 1974 di Sappada
Magda Genuin classe 1979 di Falcade
(nonché gli addetti alla sciolinatura, importantissimi:
Aldo Fauner, Ivano Zambelli e Francesco Semenzato).
Bob
Simone Bertazzo classe 1982 di Pieve di Cadore
Jessica Gillarduzzi classe 1980 di Vodo di Cadore
Snowboard
Giacomo Kratter classe 1982 di Sappada
Simone Salvati classe 1973 di Cortina d'Ampezzo
Nazionale Olimpica Hockey Femminile
Agordo Hockey:
Nadia De Nardin, Linda De Rocco, Manuela Friz, Heidi
Caldart, Diana Da Rugna, Sabrina Viel, Eleonora
Tabacchi, Eleonora Dal Prà e Barbara Da Rold.
Nazionale Olimpica Curling Maschile
Fabio Alverà di Cortina d'Ampezzo (Curling Club
Dolomiti), Marco Mariani di Cortina d'Ampezzo
(Curling Club Dolomiti), Antonio Menardi di Cortina
d'Ampezzo (Curling Club Tofane), Gianpaolo
Zandegiacomo B. di Auronzo di Cadore (U.S. Tre Cime),
Alessandro Zisa di Cortina d'Ampezzo (Curling Club
Dolomiti)
Pattinaggio velocità Pista Lunga
Chiara Simionato di Valle di Cadore (A.E.V. Sportmann
D.G. -Bolzano)
Nazionale Olimpica Curling Femminile
Eleonora Alverà di Cortina d'Ampezzo (Curling
Club Tofane), Violetta Caldart di Auronzo di Cadore
(Olimpia Ladies), Diana Gaspari di Cortina d'Ampezzo
(New Wawe Curling Cortina),
Rosa Pompanin di Cortina
d'Ampezzo (New Wawe
Curling Cortina), Giulia
Lacedelli di Cortina d'Ampezzo
(Olimpia Ladies), Arianna
Lorenzi di Cortina d'Ampezzo
(New Wawe Curling Cortina).
Nazionale Olimpica Hockey
maschile
Giorgio De Bettin di Pieve di
Cadore (S.G. Cortina), Andrè
Signoretti (S.G. Cortina),
Manuel De Toni (Alleghe
Hockey), Nicola Fontanile
(Alleghe Hockey), Carlo
Lorenzi (Alleghe Hockey).
ABVS Belluno
38
Visome: torna il Palio delle frazioni
T
orna domenica 28 maggio, organizzato dalla sezione Abvs di Visome e Castoi, il “Palio e Minipalio delle
Frazioni” della Parrocchia di Visome (Bl). La manifestazione avrà inizio nel primo pomeriggio e a partecipare
saranno le squadre di Castoi, Cet, Rivamaor, Tassei,
Piandelmonte più Ronce, Rivamaor e Visome. Dopo il
successo dell'edizione 2005, vinta dalla squadra di
Visome composta da Alice, Paolo ed Elia, verrà riproposto il trofeo per il Minipalio e successivamente quello del
Palio per gli atleti più grandi, vinto lo scorso anno da
Visome “B” composto da Davide Sponga, Antonio
Pachner e Damiano Prizzon. Si ricorda inoltre che la
domenica precedente, 21 maggio, sempre in occasione
della Sagra di Visome, la A.S.D. Pantera Rosa organizzerà la classica “Pedonata di Visome” che partirà alle
ore 9 ed alla quale partecipano ogni anno numerosi
gruppi di donatori di sangue non solo della zona, ma di
tutta la provincia bellunese. Anche l'Abvs di Visome e
Castoi collaborerà con i propri soci per la riuscita della
manifestazione. Nella foto alcuni partecipanti 2005.
Pierangelo Da Gioz
Le Abvs scendono in piazza con il Telefono Azzurro
I
l 29 e 30 aprile ed il 1° maggio, saranno in oltre
2000 piazze d’Italia. Ed in numerose piazze della
nostra provincia, troverete dei volontari Abvs impegnati nel sostenere attivamente la campagna di
sensibilizzazione organizzata da Telefono Azzurro.
Denominata “Fiori d'azzurro” offre la tradizionale
ortensia azzurra, materiale informativo sulle attività dell'associazione e sui diritti dell'infanzia in
cambio di un aiuto economico e morale. I fondi
raccolti finanzieranno la complessa attività di
Telefono Azzurro; la linea per i Bambini, la linea
istituzionale, la linea di emergenza, il team di emergenza, Tetto Azzurro, il progetto Bambini e carcere, il progetto “Uno a Uno”, i centri territoriali
regionali, il centro studi e documentazione, la
formazione. Per informazioni più approfondite vi
aspettiamo presso i “banchetti”, ricordando che i
bambini sono il nostro futuro.
Nicola Boito
Padola: cori in concerto per la “Primavera”
N
ella chiesa di Padola, l'Abvs di Comelico Superiore
ha organizzato, in collaborazione con il Consorzio
Turistico Val Comelico, un concerto con la partecipazione del “Coro Cima Bianca” di Vipiteno, diretto dal
maestro Gianfranco Bogana, e del “Coro Comelico”,
diretto dal maestro Luciano Casanova Fuga. Dopo la
presentazione della serata, lo speaker Livio Olivotto ha
evidenziato la volontà dell'Abvs comelicense di devolvere l'incasso della serata all'“Associazione Primavera”
per le famiglie con bambini disabili. Ottaviano Cereser,
consigliere regionale, ha portato il saluto del presidente
regionale dell'Avis-Abvs, Alberto Argentoni e della
presidente provinciale Abvs, Gina Bortot, ringraziando i
donatori per la loro disponibilità nell'aiutare le persone
meno fortunate. Il presidente sezionale, Luciano De
Martin Pinter, dopo essersi complimentato con i cori per
le splendide esecuzioni, ha auspicato che il gruppo
donatori possa aumentare, perché di sangue c'è tanto
bisogno, ed ha rivolto un grazie particolare al parroco di
Padola, don Renzo, per la disponibilità. Oltre duecento
persone, nonostante la serata particolarmente fredda,
hanno applaudito i cori a più riprese: una bella iniziativa da ripetere. Nella foto, un momento della serata.
39
Scarica

Le Sette Sorelle - Avis Regionale Veneto