Le sette sorelle VICENZA Battesimo ufficiale per Avis Vicenza Le consorelle della provincia l’11 dicembre scorso hanno festeggiato insieme l’avvenimento. A Vicenza si è ufficialmente insediata la nuova Avis comunale. Da domenica 11 dicembre 2005, con la consegna del labaro da parte della dirigenza provinciale, l'Avis cittadina può quindi a tutti gli effetti operare nel territorio comunale. Un vero e proprio “evento” per il capoluogo, che da tempo ormai attendeva di poter contare su un punto di riferimento anche Avis nel panorama della donazione volontaria del sangue. Un obiettivo che già si era prefisso il precedente Consiglio provinciale dell'Avis, guidato da Gianfranco Zilio, e che è stato portato avanti con convinzione dal nuovo, retto da Enrico Iseppi. Dopo una breve sfilata per le vie del centro cittadino, i ventidue labari delle quattordici Avis comunali della provincia di Vicenza, sostenuti dai propri presidenti, si sono diretti verso la cattedrale di Vicenza per assistere alla Santa Messa. Data la straordinaria occasione, la cerimonia è stata officiata dal Vicario generale della Diocesi di Vicenza, mons. Pietro Lanzarini, che è stato donatore di sangue e che ha sottolineato l'alto valore solidale e la necessità del gesto della donazione. Alla fine della cerimonia, lo stendardo sigillato che rappresenta l'Avis comune di Vicenza, è stato aperto per ricevere la sua prima benedizione. La festa è quindi proseguita in un noto ristorante cittadino, dove il presidente della nuova Avis, Gaetano Bellon, ha illustrato gli obiettivi dell'associazione e presentato il Consiglio direttivo che risulta formato da Giacomo Gecchelin in qualità di vicepresidente, Stefano Berti di segretario e Paolo Bauce di amministratore. La soddisfazione si respirava a pieni polmoni in tutti i presenti. Il primario del Centro emotrasfusionale. Dott. Maurizio Belloni, ha rivolto parole di ringraziamento ai responsabili del gruppo per quanto fatto sin qui, auspicando un sempre maggior numero di iscritti. L'augurio di un buon lavoro e di una proficua collaborazione con le altre Avis comunali e con la provinciale è venuto quindi dal presidente Enrico Iseppi, “perché è insieme - ha detto - che si costruiscono le cose migliori”. Una collaborazione che è già in moto dal momento che quest'anno è proprio la città di Vicenza ad ospitare l'assemblea regionale dell'Avis. L'8 aprile, al Teatro Olimpico, a fare gli onori di casa accanto alla provinciale, ci sarà per l'appunto la neonata Comunale. Alla cerimonia di insediamento hanno partecipato anche i vicepresidenti regionali Avis, Francesco Ioppi e Gianfranco Sottoriva. Povolaro: “Un grazie a Marcello” L 'Avis di Povolaro ha celebrato l'8 ottobre scorso la sua festa annuale, presso Villa Bressan a Vigardolo. L'occasione è stata propizia per fare conoscenza diretta con il nuovo Consiglio ed il neoeletto presidente, Gaudenzio Salin. Un impegno importante il suo, visto che eredita la carica direttamente dal “padre fondatore”: il Cavalier Marcello Dalla Costa (nella foto accanto i due presidenti). “Marcello è oramai per il paese, e non solo, una vera istituzione: musicista, maestro di musica e di canto, e fine poeta - è stato detto - Uomo dall'animo nobile e dal profondo altruismo, ha fatto del dono del sangue la sua bandiera, un modo concreto per fare dono di se agli altri”. La sua forza d'animo ed il suo naturale carisma lo hanno aiutato a creare una realtà, che oramai conta in paese più di cento Avisini. Anche se non presiede più il Consiglio, egli ne è membro importante e prezioso. L'Avis di Povolaro gli ha voluto tributare affetto e riconoscenza per il suo impegno e la sua dedizione. Paolo De Stefani 23 Le sette sorelle VICENZA A Schio convegno sui nuovi decreti I nuovi decreti ministeriali per l'idoneità dei donatori di sangue e il Dipartimento Internazionale Medicina Trasfusionale” (DIMT) sono stati il tema del convegno svoltosi a Schio sabato 26 novembre ed organizzato dall'Avis provinciale, in collaborazione con l'Avis regionale. Prima di entrare nel merito dell'argomento, il presidente provinciale Enrico Iseppi ha consegnato i tre defibrillatori assegnati alla provincia di Vicenza dalla Regione Veneto ad altrettante associazioni di volontariato (Onlus). A riceverli il presidente della protezione civile di Asiago, Fabio Rigoni, del C.S.I. di Vicenza, Enrico Mastella e dell'Associazione “Amici del cuore” di Schio, Giuseppe Dalla Fina. L'iniziativa è stata promossa dalla Regione Veneto che è venuta incontro alle esigenze di alcune associazioni, individuate dall'Avis nel territorio della provincia, in grado di farsi carico sia dell'utilizzo che della custodia dei defibrillatori. Il convegno è quindi entrato nel vivo con le esaurienti spiegazioni del dott. Roberto Ferrari, direttore sanitario dell'Avis Veneto, per la parte riguardante i decreti ministeriali, e del dott. Roberto Rondin, segretario Avis Veneto a proposito del regolamento dei DIMT. Molti medici presenti in sala hanno manifestato alcune perplessità sui tempi di durata della fase finestra per le malattie trasmissibili, e sui conseguenti periodi di sospensione. In un precedente incontro, al quale erano intervenuti i primari dei diversi Centri trasfusionali, era stata elaborata la bozza di un eventuale protocollo degli intervalli e sull'idoneità alla donazione di sangue per tutto il territorio vicentino. Tale protocollo dovrà ora passare al vaglio del DIMT provinciale per diventare operativo. Il DIMT, nonostante ci si auspichi la nascita, sta già creando attriti interni tra le varie Ulss per quanto riguarda la nomina di capo dipartimento, ruolo appetibile a molti. Il dott Semini, direttore dell'Ulss 3 di Bassano del Grappa, ha sostenuto che sarebbe bello e d'estrema necessità che il sangue donato potesse circolare liberamente all'interno della provincia e della regione. Ha quindi sottolineato che anche se è nato il Fondo Regionale Attività Trasfusionale (FRAT) con lo scopo di finanziare e controllare le attività trasfusionali, il personale medico e paramedico è ancora sotto la tutela amministrativa e giuridica delle varie Ulss, e che quindi sarà problematico gestire il tutto senza ulteriori contrasti di competenza sui costi e sulla programmazione della raccolta del sangue. Gli accordi aziendali-sindacali che sono in essere, come evolveranno con il nuovo sistema? Con queste considerazioni e interrogativi si è chiuso il convegno, al quale sono accorsi numerosissimi dirigenti delle Avis comunali. Brogliano: Ragazzi, che calendario! F ra i calendari di tutti i generi che ci vengono proposti ogni anno, c’è finalmente… anche il nostro. Lo abbiamo realizzato con i disegni eseguiti dai ragazzi di terza media di Brogliano nell'ambito del concorso “Avis-Scuole”. Nell'agosto del 2005 avevamo esposto i disegni in una mostra durante la sagra patronale e, visto il successo che aveva ottenuto, è nata l'idea del calendario. I costi però, per una piccola Avis come la nostra, erano proibitivi così come difficile trovare uno sponsor. Abbiamo pensato quindi di suddividere la cifra, chiedendo la sponsorizzazione di ogni pagina. Alla nostra richiesta hanno risposto l'Amministrazione 26 comunale, una banca, la stessa tipografia, alcuni negozi e ditte del paese che hanno potuto stampare il loro logo nella pagina di fianco al mese di riferimento. Il calendario, nel formato di 33 centimetri per 48, è stato stampato in 600 copie su carta patinata e colorata. Il risultato ha superato ogni previsione ed ha soddisfatto tutti, rendendo felici soprattutto i ragazzi che hanno visto immortalate le loro opere. L'ultima fatica ha visto impegnato il Direttivo, che si è dato da fare per recapitarloa tutti gli Avisini come dono di inizio anno. E già qualcuno propone… il bis per il 2007. Avis Brogliano Le sette sorelle TREVISO Quando l’Avis suona il rock P er il Gruppo Giovani Avis provinciale, guidato da Davide Cagnato, il grosso impegno di questa stagione è sicuramente la partecipazione al “DeliRiock Festival”. La manifestazione, che si terrà il 7-8 e 15 aprile a Riese Pio X°, è un appuntamento molto atteso dalle band musicali giovanili alle quali viene data l'occasione di esibirsi e, per le migliori, di incidere un cd. La tre giorni di musica, che la scorsa edizione ha attirato migliaia di giovani da tutto il Veneto, vedrà l'Avis di supporto all'organizzazione, oltre che presente con un proprio punto informativo di sensibilizzazione al dono del sangue. Ma di occasioni per stare insieme ai coetanei, il Gruppo Giovani trevigiano ne ha messe in cantiere per tutti i mesi dell'anno. Dopo la pizza di gennaio e la giornata sulla neve a febbraio, il carnevale di Crocetta del Montello e la partecipazione con un gazebo alla “Treviso Marathon”, i giovani sono ora impegnati in una serie di incontri di formazione. A maggio saranno alla manifestazione Civis di Padova e giugno parteciperanno, invece, alla “Giornata internazionale del donatore di sangue” a Villa Pisani di Strà (Ve), assieme ai giovani avisini del resto del Veneto. A luglio, in centro a Treviso e in collaborazione con l'Avis comunale cittadina, tornerà l'atteso appuntamento con il torneo di calcio saponato che da anni riscuote un grande successo. A Jesolo (Ve), invece, i giovani parteciperanno al torneo di beach volley, in collaborazione con l'Avis di Venezia. La “Festa della Birra” a Trevignano (Tv) sarà l'occasione per parlare di donazione di sangue ad agosto, mentre già si stanno raccogliendo le idee per la festa provinciale dei Giovani Avis in programma a settembre. Un'altra festa, targata Hallowen, potrebbe far capolino a fine ottobre, mentre a dicembre tutte le energie saranno impegnate nella raccolta fondi a favore di Avis-Telethon. E’ solo l’ultima fra le tante attività messe in atto dalla Commissione Giovani dell’Avis provinciale. DeliRiock, alla prima edizione 1500 giovani in una notte T re serate dedicate alla musica giovanile, tre serate di note e delirio. Esplode la seconda edizione del DeliRiock Festival, il concorso musicale organizzato da www.deliriocaneva.com e patrocinato quest'anno anche dai giovani dell'Avis provinciale trevigiana. In gara, oltre un centinaio di band emergenti venete che si sono scontrate tramite delle preselezioni in locali e tramite un sondaggio on line. Le migliori 14 giungeranno alla semifinali, che saranno celebrate il 7 e 8 aprile a Cendrole di Riese Pio X, in attesa della finalissima del 15 aprile dove le due migliori band saliranno sul palco prima di Giulio Casale. Un evento patrocinato dalla Provincia di Treviso, finanziato dal Comune di Riese Pio X e che sarà trasmesso in diretta su Radio Base. Un concorso musicale che la peculiarità di essere organizzato da giovani con l'unico obiettivo di dare impulso alle band dell'underground veneto. Lo scorso anno in una sola notte al DeliRiock parteciparono circa 1500 persone. Sul palco salirono dalle ore 17 del pomeriggio all'una di notte dieci tra le migliori band emergenti venete. I vincitori Snakioplatz (Mestre) e Genus Caput (Castelfranco Veneto) hanno inciso un cd negli studios di Conegliano di Ruben Marton (Ruben'd Studios) con la supervisione di Umberto Maggi, ex bassista dei Nomadi, studios che anche quest'anno permetteranno alla band vincente di registrare un demo con gli strumenti dell'olofonia, ossia con un brevetto mondiale e unico del suono a tre dimensioni. Ma non finisce qui: le migliori band riceveranno importanti riconoscimenti da parte di associazioni impegnate nella musica e una finirà direttamente alle finali dell'Arezzo Wave. Appuntamento a Riese Pio X, dunque. Natale con i tuoi, Pasqua col DeliRiock. Mauro Pigozzo 27 Le sette sorelle TREVISO Dipartimento Trasfusionale! Istituito ufficialmente e presentato alla stampa il Dipartimento Trasfusionale della provincia di Treviso. Soddisfazione dell’Avis. V iva soddisfazione per l'Avis provinciale in seguito all'attivazione del Dipartimento interaziendale di medicina trasfusionale diretto dal dottor Giovanni Battista Gaio. Si tratta di un sistema unico a livello provinciale operante nelle azioni di raccolta, controllo, lavorazione e gestione del sangue donato presso i centri trasfusionali delle tre Ulss Trevigiane. Il nuovo Dipartimento è stato presentato, lo scorso 2 febbraio, nel corso di una conferenza stampa tenutasi all'ospedale di Conegliano. Presenti l'Assessore regionale alle Politiche Sanitarie, Flavio Tosi, Gino Redigilo, direttore generale Ulss 8 e coordinatore del Tavolo di Concertazione delle Ulss Trevigiane, Angelo Lino Del Favero, direttore generale Ulss7 e Claudio Dario, direttore generale Ulss 9. “Il Dipartimento Interaziendale di medicina trasfusionale” ha detto l'Assessore Tosi, “garantirà la raccolta e la distribuzione del sangue in modo più efficiente e razionale, aumenterà il grado di sicurezza del sangue e degli emocomponenti ed emoderivati, permettendo di fronteggiare nel modo migliore le disomogeneità dei flussi di richiesta del sangue e degli emoderivati; consentirà, inoltre, alle tre Ulss trevigiane economie di scala nella gestione della raccolta del sangue”. Secondo i dati, infatti, l'attività del nuovo dipartimento dovrebbe attestarsi fra le 40-50mila unità all'anno raggiungendo non solo l'autosufficienza provinciale, ma anche la possibilità di fornire quantitativi di sangue a livello regionale e nazionale. Allo stesso tempo, inoltre, il sistema unico di validazione del sangue e il protocollo operativo garantiranno la massima sicurezza del sangue disponibile. Ogni informazione relativa a donatori e pazienti sarà disponibile in tutta la Provincia e questo renderà ogni donatore “riconoscibile” in qualunque centro si rechi e valutato con criteri condivisi. A sottolineare l'importanza di questo dipartimento non manca la voce del presidente dell'Avis provinciale, Gino Foffano, il quale ne ribadisce l'estrema sicurezza essendo l'unico sistema informativo capace di garantire un prodotto certificato, valorizzando così la storica generosità dei donatori veneti. M.C. Caerano: l’Avis promuove un progetto sociale S i discorre spesso delle situazioni difficili nelle quali versa la comunità anziana, di bisogni puntualmente inascoltati, di solitudine. Si discute di come la persona anziana sia sofferente per una carenza di relazioni, per l'abbandono, l'isolamento. Si ragiona su come si dovrebbe, come si potrebbe, su chi sarebbe tenuto a fare e su cosa andrebbe fatto. La chiacchierata s'infarcisce presto di luoghi comuni e qualunquismi da bar. Punto e a capo. Questo ha pensato l'Avis di Caerano S. Marco quando ha ideato il progetto “Quattro chiacchiere con l'anziano”, in collaborazione con il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Treviso, con i fondi di cui all'art. 15 della legge 266/91, iniziativa già sul trampolino di lancio. Quale miglior modo per capire cosa può aiutare un anziano a vivere meglio se non chiederglielo? Nei prossimi mesi, quindi, gli ultra sessantacinquenni di Caerano S. Marco saranno chiamati a compilare un breve questionario allo scopo di conoscerne dal vivo le problematiche e la qualità della vita. Nell'iniziativa sociale ha da subito creduto l'Amministrazione comunale, e l'idea è 28 molto piaciuta a numerose associazioni locali. Il sondaggio permetterà di disegnare un quadro veritiero e non stereotipato del mondo anziano, evidenziando possibili fenomeni di disadattamento e producendo una precisa quanto preziosa istantanea del grado di benessere. “Si tratterà di un utile strumento per predisporre interventi mirati alle esigenze degli anziani - ha sottolineato il sindaco di Caerano S. Marco, Luciana Velo, in occasione della presentazione ufficiale del progetto alle associazioni. Per la concreta realizzazione del progetto si intende valorizzare il volontariato locale, una delle ricchezze interne della comunità. Secondo il Presidente dell'Avis di Caerano S. Marco Leonardo Mezzalira “laddove le istituzioni talvolta faticano ad arrivare, il volontariato si propone come la risorsa che meglio è capace di sorreggere e difendere talune realtà sociali più deboli ed isolate, interpretandone le occorrenze e soddisfacendone i bisogni”. A lavori completati, i risultati dell'indagine confluiranno in un libretto distribuito gratuitamente alle famiglie caeranesi. E la Provinciale fa... novanta L a più “vecchia” e la più giovane Avis d'Italia! E' il primato che la provincia di Treviso detiene con l'ingresso nell'Associazione, il 24 febbraio scorso, della neonata Avis comunale di Monastier. Un momento “storico” per la Provinciale tutta che oltre a fare 90 (tante sono ora le Avis di base) e ad allargare il numero di soci e donazioni, può contare ormai su un patrimonio di esperienze enorme. Ottant'anni fa nasceva a Treviso il primo Gruppo di donatori, poi costituitosi in Avis comunale, nel 2006 il G.A.V.S di Monastier sceglie di diventare Avis. Non si tratta infatti di una costituzione ex novo, perché a Monastier il volontariato della donazione di sangue ha una storia trentennale che ha inizio nel 1974 con la nascita del G.A.V.S. (Gruppo Autonomo Volontari Sangue), presieduto dal comm. Giuseppe Granzotto, al quale è stata ora conferita la carica di presidente onorario. Lo scioglimento del Gruppo ha rappresentato l'esito di una riflessione lunga e sofferta. Una riflessione dettata da una situazione che è totalmente cambiata rispetto al passato. Le nuove norme, che attribuiscono alle Ulss in maniera esclusiva la gestione del sangue, hanno demandato alle associazioni del volontariato la gestione dei donatori, il proselitismo, la collaborazione e la programmazione con le istituzioni. In questo nuovo contesto, le associazioni di donatori devono essere rappresentate ai vari livelli (provinciale, regionale e nazionale), e il G.A.V.S. di Monastier si è trovato isolato. “Con un nostro solido patrimonio ideale ed organizzativo, con 175 donatori attivi e una media di 300 dona- zioni all'anno aderiamo con entusiasmo all'Avis, associazione nella quale abbiamo trovato le giuste risposte per utilizzare al meglio le potenzialità della donazione espresse dai nostri aderenti -ha esordito il neo presidente, Antonio Lorenzonetto- siamo soddisfatti di far parte d'ora in poi della grande famiglia Avis, certi che con lo spirito che l'anima e con l'eccellente organizzazione che garantisce, troveremo nuovi stimoli per il raggiungimento insieme di obiettivi sempre più importanti”. “Siamo grati all'Avis provinciale, e al suo presidente Gino Foffano in particolare, che sin dai primi incontri ha manifestato serietà, correttezza e disponibilità nel coaudiuvarci nel difficile cambiamento operato -continua Lorenzonetto- e siamo felici di intraprendere questo nuovo cammino”. Naturalmente l' Avis numero 1 e l'Avis numero 90 sono state le “ospiti d'onore” quest'anno, all'assemblea provinciale dell'Associazione tenutasi il 25 marzo a Gaiarine. Nell’anno in cui la Comunale di Treviso compie 80 anni, arriva la 90ª Avis: è Monastier. Michela Rossato Il presidente provinciale Gino Foffano e quello della nuova Comunale, Antonio Lorenzonetto. Gorgo: nuova sede per i quarantacinque anni I l trasferimento della sede in locali più idonei, messi a disposizione dall'Amministrazione comunale, e i festeggiamenti per i suoi 45 anni di fondazione sono stati tra i più importanti momenti vissuti dall'Avis di Gorgo al Monticano nell'ultimo anno. Un periodo intenso per l'attività svolta e per i risultati raggiunti, che ha visto molti giovani affacciarsi alla realtà del dono: in 18 hanno donato infatti per la prima volta. Il totale delle donazioni è stato di 320 (con un +15) di cui 64 piastrino/plasma da aferesi. Mete raggiunte grazie all'impegno dell'attuale Direttivo e dei precedenti dirigenti, che hanno fatto dell'Avis una presenza tangibile nel tessuto sociale. 45 anni di impegno, di divulgazione, di crescita costante e ininterrotta, ai quali si aggiunge il 20° anno di gemellaggio con l'Avis di Liestal, in Svizzera. Un sodalizio originato da una storia di emigrazione come tante, che si è tradotta in scambio socio-culturale tra le due comunità. Ed è sempre una grande emozione ospitare gli amici svizzeri o essere da loro ospitati. Un comune patrimonio di valori muove tutti i donatori che hanno trovato nell'Avis un motivo per avvicinarsi al prossimo (qualsiasi esso sia), scegliendo come stile di vita la solidarietà e il volontariato. E fra gli altri traguardi un aumento costante di giovani e donazioni. Giavera del Montello: un premio a Bruno B runo Durigan, presidente dell'Avis di Giavera del Montello fin dal 1973, è stato premiato il 4 febbraio scorso dall'Amministrazione comunale. Il “Premio Giavera 2005” è stato asse- gnato a Durigan per essersi distinto nell'impegno sociale, in particolare per l’attività avisina. Durigan ha raggiunto le 124 donazioni di sangue ed è Cavaliere della Repubblica Italiana. 29 Le sette sorelle VENEZIA Src: un 2005 pieno di novità Anche per l’anno 2006 saranno 150 le uscite domenicali previste. S i è chiuso un 2005 ricco di novità per il “Servizio Raccolte Convenzionate” (S.R.C.) provinciale Avis di Venezia. L'attività comprende la raccolta diretta di sangue e, presso l'Ospedale Umberto 1°, anche la raccolta di plasma da aferesi e la selezione dei donatori per la donazione di piastrine. Innanzi tutte le unità di sangue e di plasma da aferesi raccolte globalmente presso il centro attivo all'interno dell'Ospedale Umberto 1° di Mestre e nel corso delle raccolte domenicali nelle varie località della Provincia sono aumentate. In merito a quest'ultime, ne sono programmate circa 150 anche per l'anno 2006 ed i risultati sono incoraggianti, sia per le quantità di sacche raccolte (4.688 nel 2005 solo da donatori che hanno già effettuato gli esami di idoneità) sia per i numerosi colloqui ed esami preventivi fatti ad aspiranti donatori che in tali occasioni vengono effettuati. Durante l'assemblea di novembre è stato approvato il nuovo Statuto associativo per renderlo più aderente ai dettati delle leggi sul volontariato ed al nuovo Statuto dell'Avis nazionale, dalla quale abbiamo ottenuto l'affiliazione. Il futuro ci impegna su molti fronti. In primis la predisposizione di quanto necessario per ottenere l'accreditamento di tutte le nostre struttu- re in base ai dettami della nuova legge n° 191 che stabilisce norme di qualità e sicurezza per la raccolta, in controllo, la conservazione e la distribuzione del sangue umano e dei suoi componenti. Poi, ma certamente di grande importanza, l'avvio del nuovo sistema di gestione dei donatori che rappresenta un importante punto di arrivo di una fase di studio e progettazione di un sistema che è stato messo a disposizione di tutte le sedi comunali e che utilizza un collegamento remoto via internet. Detto sistema, che è un logico completamento dell'attuale sistema informativo che consente la completa automazione bidirezionale delle attività sia in sede sia nelle raccolte esterne con sedici portatili e stampanti a codice a barre per le sacche e provette, è già in via di avanzato collaudo. Il sistema è già accessibile utilizzando archivi di prova da parte di tutte le 42 comunali della Provincia di Venezia coinvolte nel progetto. Consente la totale gestione del donatore dall'iniziale adesione, agli esiti degli esami preventivi, alla chiamata effettuata in forma automatica con e-mail, lettera, SMS, ecc., alla gestione delle premiazioni e, molto importante, la possibilità di effettuare studi e statistiche su comportamenti e preferenze da parte dei donatori. Trattasi quindi di una completa gestione dell'attività di segreteria della comunale. Per le donazioni fatte presso i nostri centri di raccolta esiste inoltre la possibilità di aggiornamento automatico degli archivi e di accesso diretto da parte dei donatori all'archivio dei propri esami. Ricordiamo con l'occasione che il nostro sito internet www.avisrcmestre.ve.it è in fase di controllo e sarà consultabile dai prossimi giorni informazioni utili sia ai donatori sia a chi vuole diventarlo con il calendario delle raccolte domenicali. Precisiamo che possono donare in queste occasioni anche i donatori che si recano abitualmente in altri centri, purché portino gli esami relativi all'ultima donazione. Giorgio Gobbo Maerne: entusiasmo per la lucciolata L a popolazione di Maerne, Olmo e Martellago ha risposto con entusiasmo alla tradizionale manifestazione a favore dei malati di tumore. Mille persone sono scese in strada per partecipare alla settima Lucciolata per la "Casa Via di Natale" di Aviano, promossa da Avis, Aido e Admo locali col contributo del Comune e di tante altre associazioni. Ad aprire il corteo di fiaccole lungo quasi un chilometro, sono stati i labari delle Avis e Aido e i 30 figuranti del Presepio vivente che, partito dalla chiesa di Olmo, è approdato in campiello Marzenego a Marne. Grazie alla solidarietà di tanti paesi sia del Veneto che del Friuli, in un decennio la “Casa Via di Natale” ha potuto ospitare 15mila malati in cura presso il Centro Oncologico di Aviano e i loro familiari, accogliere nell'hospice e assistere più di un migliaio di malati terminali. Intensa attività dell’Avis “Zorzetto” C ome sempre, l'Avis comunale di Mestre-Marghera “Zorzetto” cerca di abbinare l'attività sportiva alla solidarietà. A maggio il suo appuntamento fisso è la manifestazione “Corri… all'Avis” che raccoglie ogni anno centinaia di partecipanti e che anche per il 2006 attende il via. Ma non solo. L'11 settembre scorso, tra i partecipanti alla manifestazione “Riviera fiorita” nel corteo acqueo, spiccava la nostra “Bissona” addobbata di fiori rossi e blu con un equipaggio di vogatori tutti avisini che indossavano gli stessi colori dell'Avis. Alla manifestazione facevano mostra alcune imbarcazioni che di solito partecipano alla regata storica, con i relativi equipaggi in costume. Al passaggio da Strà a Malcontenta, la nostra barca è stata calorosamente applaudita dalla folla sistematasi sulle rive di tutti i paesi attraversati. “Riviera fiorita” è stata allietata da rinfreschi offerti ai vogatori e da musiche eseguite dalle bande paesane in onore degli stanchi partecipanti. Un'altra, simpatica occasione per spingere la gente ad avvicinarsi all'Avis è stata la manifestazione Telethon, che ha visto allestito un gazebo in piazza Ferretto a Mestre. E il 23 aprile torna il “Trofeo Avis” T orna il “III° Trofeo Avis”, domenica 23 aprile, con partenza ed arrivo a piazza mercato di Marghera. Il raduno cicloturistico valido per il campionato italiano di categoria si snoda lungo un percorso di 60 chilometri attraverso Malcontenta, Oriago, Mira, Dolo, Fiesso D'Artico, Strà, Busa di Vigonza, Mellaredo, Caselle, Santa Maria di Sala, Mirano, Spinea, Chirignago e Marghera. Il raduno è aperto ai tesserati F.C.I. ed agli Enti ed è organizzato dal Gruppo sportivo “Al Majo”. Iscrizioni aperte il giorno stesso dalle ore 7 alle 8 in piazza Mercato, di fronte al Municipio. Avis comunale Mestre-Marghera Ma in laguna non sono certo da meno D a cinquant'anni opera in centro storico e nelle isole, ed è punto di riferimento per l'intera città. L'Avis comunale di Venezia ha festeggiato il 18 settembre, nello splendido scenario della Scuola Grande di San Teodoro, il suo mezzo secolo di vita. Una giornata intensa che ha visto rispettata la tradizione tra sfilata, cerimonia religiosa e consegna di numerosi riconoscimenti, oltre all'intervento del presidente dell'Avis comunale di Venezia. “Da tempo coltivo un sogno - ha detto Roberto Belli rivolgendosi ad avisini e non - e cioè che in ogni famiglia veneziana ci possa essere almeno un donatore” Un obiettivo che, se trovasse realizzazione, permetterebbe un notevole incremento di soci. “Adoperiamoci tutti affinché questo sogno si avveri - ha concluso Belli, rivolgendo a tutti l'augurio che la quotidiana testimonianza di solidarietà di tanti volontari possa servire a fare più grande l'Avis. Concetto ribadito il 23 ottobre anche alla festa del Gruppo di Zona Isola di Pellestrina, che ha avuto come momento clou la regata sociale Avis con partenza dallo specchio acqueo antistante il Duomo e trasferimento con peschereccio fino alla sede sociale dell'A.C.S. Murazzo”. Il pranzo e la relazione del presi- dente Natale Vinello hanno concluso un'altra giornata di riflessione e divertimento della grande famiglia Avis. 31 Le sette sorelle VERONA Nuova sede in arrivo Grazie alla disponibilità di Comune, Fondazione CariVerona e Regione a breve sarà pronta la nuova sede provinciale in zona Fiera. F avorita da una serie di positive coincidenze (comodato d'uso di una piccola scuola dismessa dal Comune di Verona e due consistenti finanziamenti di Fondazione CariVerona e Regione Veneto), arrivate peraltro a riconoscere l'importanza sociale del nostro volontariato e la pubblica credibilità dell'Avis, la nuova sede arriva opportunamente a sanare una cronica carenza di spazi, che limita l'attività di coordinamento provinciale, la possibilità di interventi formativi dedicati agli attivisti, nonché la tempestiva e corretta informazione al pubblico. Componenti, queste, di vitale importanza per il futuro associativo. La nuova sede, destinata a diventare ben presto il preciso punto di riferimento per gli oltre 20.000 donatori di sangue Avis di Verona e provincia si trova, visibilissima e facilmente raggiungibile, in prossimità dello svincolo “ZAI Fiera” della Tangenziale sud, con ampia possibilità di parcheggio, in grado di favorire la quotidiana accoglienza di donatori e attivisti, che più facilmente potranno così partecipare all'organizzazione della vita associativa. Inoltre, con il mantenimento della sede di via Ponte Aleardi da parte della Comunale di Verona, che ancora ringraziamo per la cordiale ospitalità negli uffici tuttora condivisi, raddoppierà la presenza associativa dell'Avis nella città capoluogo. Dovremo innanzitutto provvedere ad un consistente intervento di restauro, per il quale confidiamo nell'aiuto di molti donatori e attivisti Avisini, che vorremmo ravvisassero l'opportunità di contribuire alla costruzione della casa comune. Una casa vissuta e partecipata, casa dell'Avis veronese, di ciascun donatore, alla cui realizzazione ognuno possa partecipare per migliorare la nostra presenza nel territorio e guardare con fiducia al futuro. Consapevoli di aver gettato solide basi per favorire la diffusione della cultura della solidarietà e proseguire con successo l'attività volontaria in favore degli ammalati. Buon lavoro amici e non solo per la sede, ovviamente: abbiamo concluso il 2005 a quota 39.200 donazioni, aumentando di 523 unità (+1,35%) rispetto il 2004, ma già l'ufficio sangue regionale chiede oltre il 2% per quest'anno per far fronte alle maggiori necessità. Ancora una volta sapremo dimostrarci all'altezza della situazione, ne sono convinto! Luigi Piva Balconi di Pescantina: ballando sulle rotelle Collaborazione fra Avis e Polisportiva San Floriano. 32 A Pescantina si è tenuto a fine anno, il tradizionale saggio di Natale con il quale i giovani pattinatori della Polisportiva S. Floriano hanno voluto porgere gli auguri a genitori e simpatizzanti. E' stata l'occasione per testimoniare il forte legame creatosi tra la giovane, ma intraprendente società sportiva e l'Avis di Balconi di Pescantina: le ragazze e i ragazzi hanno dato vita ad uno spettacolo ricco di musica ed evoluzioni alla presenza di un folto pubblico. Pubblico che poi ha ascoltato con interesse gli interventi del presidente dell'Avis di Balconi, Raffaello Fugolo e del consigliere nazionale, Nereo Marchi. Fin dalla sua nascita nel 2004, infatti, questa realtà sportiva che si occupa della promozione e diffusione del pattinaggio artistico a rotelle in Valpolicella, ha voluto portare avanti il messaggio sociale della donazione di sangue, stimolata dall'attivo e costante appoggio dell'Avis di Balconi, non solo come sponsor tecnico ma anche come partner in vari eventi promozionali. La Polisportiva, iscritta alla Fihp (Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) e allenata dal tecnico federale Chiara Partelli, comprende una trentina di atleti tra i 3 e i 14 anni di ambo i sessi e partecipa a competizioni a carattere provinciale e regionale. I giovani pattinatori hanno confermato, anche in questa occasione, di essere dei validi testimonial dell'impegno profuso dall'Avis nella sensibilizzazione al dono del sangue, dono tanto più prezioso perché dono di vita per la vita. Centomila sacchetti di... Avis L o slogan “Tutto in un gesto: donare sangue”, con il doppio logo Avis e Galvan, è entrato in circolazione grazie a 100mila sacchetti di plastica per la spesa. Li ha fatti stampare l'ipermercato “Tutto Galvan” di Ca' degli Oppi per promuovere la cultura della donazione di sangue tra i suoi clienti. Un'iniziativa partita a febbraio e che, dato il successo, continuerà probabilmente anche dopo Pasqua. Sembra quasi certo, infatti, che lo slogan verrà stampato anche su migliaia di sacchetti di misura più grande. “Da sempre sono un convinto sostenitore delle iniziative ispirate alla solidarietà - spiega Luigi Galvan, titolare dell'omonimo centro di grande distribu- zione durante la presentazione - ed è per questo che ho raccolto con piacere l'invito rivoltomi dal presidente dell'Avis di Ca' degli Oppi, Giulietto Perazzani con il quale collaboro da molti anni”. Una sensibilità che il sindaco, Alessandro Montagnoli, ha sottolineato come diffusa tra la cittadinanza oppeanese. Anche l'assessore regionale alla sanità, Flavio Tosi, e il vicepresidente della Provincia, Antonio Pastorello, hanno lodato l'iniziativa che vede insieme imprenditori e associazioni di volontariato, e che danno la possibilità alle istituzioni di capire lo sforzo generoso che ogni giorno viene fatto ovunque per promuovere la solidarietà. Anche in provincia di Verona i consumatori troveranno l’invito a donare sangue sui sacchetti della spesa. Il tutto grazie all’ipermercato “TuttoGalvan”. “Orientiamoci” al dono in... amicizia I l Gruppo Giovani della provincia di Verona, in collaborazione con la Fidas e l'Admor, ha allestito uno stand per poter incontrare e parlare con i giovani sui problemi inerenti la donazione del sangue. L'occasione è stata data dall'annuale manifestazione “Job&Orienta”, tenutasi lo scorso novembre 2005 alla Fiera di Verona e che è stata visitata da più di 50.000 giovani provenienti da tutta Italia. Come già sperimentato in passato, è stato proposto a molti visitatori il “Gioco dell'Amicizia”, un simpatico raffronto che viene fatto in coppia tra due amici: consiste nel rispondere ad un certo numero di domande e, a fianco, supporre quali risposte avrebbe dato il loro amico. Al termine, valutando le risposte che tra di loro coincidono, viene dato un punteggio che stabilisce il grado di amicizia che c'è tra di loro. In calce a questo foglio, per chi lo vuole, c'era la possibilità di sottoscrivere liberamente la “Promessa di donazione”, rilasciando le proprie generalità. Il risultato è stato entusiasmante: le promesse sono state 478! I nostri giovani, successivamente, hanno diligentemente selezionato queste domande, inviandole alle rispettive Associazioni Avis o Fidas delle località (in tutta Italia) dei giovani che avevano aderito. Mario Luchi 33 Le sette sorelle ROVIGO Lo ‘stato dell’arte’ per il futuro Un convegno dell’Avis provinciale in collaborazione con il Csv. G iornata speciale, quella del 4 febbraio, all'Auditorium dell'ospedale di Rovigo. L'Avis provinciale, con il patrocinio della Provincia di Rovigo e la collaborazione del CSV (Centro di Servizio per il Volontariato) e dell'Azienda Ulss 18, ha organizzato un convegno dal titolo “Avis: stato dell'arte e prospettive future”, nell'ambito del quale l'associazione ha incontrato i sindaci del Polesine. Moderatrice del convegno la dott.ssa Tiziana Virgili, direttore sanitario dell'Avis provinciale di Rovigo; relato- ri Tiziano Gamba, dell'Esecutivo Avis nazionale e responsabile dell'Attuazione programmatica, e il dott. Rocco Potenza, direttore DPMT di Rovigo, che ha relazionato sul tema: “L'attività trasfusionale dal Servizio al Dipartimento, all'Area Vasta: un cammino continuo”. Altro momento significativo della mattinata è stata la consegna di cinque defibrillatori, alla presenza dell'assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, Antonio De Poli e del presidente dell'Avis regionale, Alberto Argentoni. Le apparecchiature sono state consegnate alla Protezione civile di Porto Viro, ai Volontari del Soccorso di Badia Polesine, all'Ostello “Canalbianco” di Arquà Polesine, ai Vigili del Fuoco e alla Polizia stradale di Rovigo. È poi ripreso il convegno con la relazione del dott. Adriano Marcolongo, Direttore generale dell'Azienda Ulss 18, il quale è entrato nello specifico della situazione polesana parlando di “Tutela della salute del cittadino”. Per le conclusioni è intervenuto il presidente dell'Avis provinciale, Gianluca Braga, che ha chiesto alle amministrazioni di collaborare con le Avis di base non solo dal punto di vista del sostegno economico, ma anche a mezzo di azioni concrete: ad esempio attraverso la garanzia di “una sede visibile” per ogni realtà comunale e l'istituzione di cicli di conferenze informative. Ciò che l'Avis si propone è la “cultura del dono” sotto ogni aspetto. Braga ha concluso illustrando la struttura e la funzionalità dell'ufficio unico di chiamata, fiore all'occhiello dell'associazione. Rovigo: BabbAvis con i doni all’ospedale S i è ripetuta anche nel 2005 l'iniziativa promossa dall'Avis e dall'Aido rodigine: la visita di Babbo Natale presso l'ospedale cittadino. Dodici volontari delle due associazioni hanno regalato caramelle, dolci e frutta a tutti i pazienti della struttura ospedaliera. Anche a Natale non mancano, purtroppo, le persone malate: portare loro un sorriso e un dono simbolico permette di diffondere un po' di gioia e di serenità, tra lo stupore senza parole dei più piccoli e il sorriso riconoscente dei più grandi. La soddisfazione è grande tanto per chi dona, quanto per chi riceve. La visita natalizia all'ospedale è divenuta, ormai, un appuntamento fisso, una tradizione irrinunciabile ed è realizzata in accordo con l'Azienda sanitaria. Mattia De Poli 34 A Concadirame feste zeppe d’iniziative A Concadirame, l'8 gennaio, si è tenuto il concerto "Ricordando il Natale". Protagonisti sulla scena, il gruppo folkloristico "Cante e ciacoe" che ha proposto ai numerosi presenti, presso le scuole elementari “Collodi" di Concadirame, un ampio repertorio fatto di canzoni natalizie e di canti della tradizione popolare. A dirigere il coro e i musicisti, il maestro Vaifro Zanforlin. C'è stato anche uno spazio dedicato alla poesia, sempre in dialetto veneto, e uno spazio dedicato al buon umore, con le storielle raccontate da Pasquale Tiberio. Tra i presenti anche il sindaco di Rovigo, Paolo Avezzù, che al termine ha avuto parole di elogio per il gruppo che, con il suo impegno, tiene viva e diffonde la cultura delle nostre origini. Sono intervenuti alla manifestazione anche l'assessore Flavio Ambroglini e il vice presidente del consiglio comunale di Rovigo, nonché cittadino di Concadirame, Angelo Montagnolo. Il concerto è stato proposto dall'Avis e dall'Aido di Concadirame, che si sono rese artefici di numerose iniziative, come le insegne luminose lungo le strade paesane, la cioccolata calda al termine della Messa di Natale e la calza donata ai bambini in occasione della festa dell'Epifania. Roberto Giannese Boara Pisani: il dono è come l’acqua che scorre L 'Avis comunale di Boara Pisani nasceva 25 anni fa grazie ad un primo nucleo di 34 donatori. Cinque anni più tardi, sull'esempio dell'Avis, nasceva anche il gruppo Aido. Il 27 novembre scorso, in occasione del 25° anniversario di fondazione Avis e il 20° di fondazione Aido, è stato inaugurato il monumento al donatore. Un'idea cullata per un ventennio e divenuta finalmente realtà. L'opera scultorea, progettata gratuitamente dall'architetto Antonio Zancanaro, in collaborazione con il geometra Micaela Baldacchini, è stata realizzata dalle Officine Creative di Andrea Rimondo di Este. Il materiale in porfido è stato donato dalla ditta “L'Opera Costruzioni” di Luigi Guerra. L'impianto elettrico è stato realizzato da Luigi Rubello, quello idraulico da Fabio De Stefani. Il monumento è una composizione di tre monoblocchi: quelli laterali rappresentano le mani che ricevono il sangue, quello centrale esalta la mano del donatore. I vari paral- lelepipedi alla base dei monoblocchi laterali (di diverso colore), simboleggiano il dono degli organi che ricevono vita dal sangue. La commistione delle tinte rappresenta l'universalità del dono che non conosce distinzioni, di sesso, razza, ideologia… Il grande contenitore posto al centro rappresenta la raccolta del sangue. Il monumento, costruito in pietra di Vicenza nelle sue varie tonalità (bianca, gialla dorata e grigia) è stato eseguito a mano ed è considerato pezzo unico. Gastone Pellegrini Villanova: un ventesimo con i diversamente abili del Ceod L 'Avis comunale di Villanova del Ghebbo ha festeggiato, quest'anno, il traguardo dei vent' anni di vita. Per celebrare a dovere questa importante ricorrenza, il direttivo Avis ha stilato un programma ricco di manifestazioni. Il 4 novembre, presso la palestra polivalente, la compagnia dei ragazzi” del “Ceod Ancora” di Canda (centro educativo occupazionale diversamente abili) ha presentato la commedia “La casa della pace”, una rappresentazione che ha commosso il folto pubblico e ha visto i 27 attori, tutti diversamente abili, meritevoli dei numerosi applausi. La manifestazione ha avuto seguito la domenica successiva, 6 novembre, con la tradizionale festa sociale. Nel corso del pranzo il presidente Avis, Maurizio Milan, ha presentato i nuovi donatori e ha consegnato le benemerenze ed ha omaggiato con una targa il comune di Villanova del Ghebbo, l'Avis provinciale e, tra gli altri, la famiglia Menardo, in ricordo del compianto presidente Avis Vittorino. Un cuoricino color argento è stato distribuito agli Avisini a ricordo del XX anniversario. L. M. M. 35 Le sette sorelle PADOVA Nuova, giovane e... avisina Intervista con la dottoressa Nicoletta Gallo, è la nuova responsabile sanitaria del Centro di Raccolta della Provinciale. 36 I l 16 gennaio la dott.ssa Nicoletta Gallo ha assunto il ruolo di responsabile sanitario del Centro di Raccolta Avis Provinciale di Padova. 33 anni, sposata con due figlie, vive a Padova. Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1998, nel 2003 si è specializzata in Patologia clinica all'Università degli Studi di Padova e nel 2005 ha seguito un corso di Manegement organizzato dalla “Bocconi” di Milano. Dott.ssa, come ha conosciuto l'Avis? Già durante gli studi universitari collaboravo come paramedico e, dopo la laurea, ho continuato il rapporto grazie alla Comunale di Montegrotto. Qual è stata la sua prima impressione nella nuova veste? Che cosa ha trovato? Ho avuto un'impressione positiva: ho trovato una nuova e confortevole sede, personale sempre disponibile e pronto a sostenermi nei momenti di difficoltà. L'associazione mi ha accolto molto calorosamente. Al momento del mio arrivo stava per concludersi la definizione del programma “Emonet” predisposto dall'Azienda Ospedaliera per la gestione della raccolta, del trattamento e dell'utilizzo del sangue e degli emoderivati. Un grande progetto, diventato operativo il 13 febbraio 2006, con un blocco totale delle donazioni nei due giorni precedenti resosi necessario per caricare il programma sui server dell'Ospedale. Quali sono gli aspetti, positivi e non, di tale programma? Permetterà uno snellimento delle procedure interne all'ospedale, garantirà una più rapida gestione del sangue e un abbattimento delle possibili cause di errore, anche in sede di invio degli esami. Avremo quindi la sicurezza che ogni goccia di sangue donato dai nostri volontari sarà utilizzata al meglio. A livello interno ci aspetta un lavoro di “allineamento” tra la nostra banca dati e quella dell'ospedale. C'è stato un iniziale rallentamento della procedura di accettazione alla donazione, soprattutto in occasione delle uscite. Utilizzate Emonet anche per le uscite? Certo: mentre in sede abbiamo un collegamento digitale diretto con l'ospedale tramite un server dedica- to, per le uscite l'Azienda Ospedaliera ci ha messo a disposizione sei “postazioni mobili”. Come tutte le cose nuove, comunque, all'inizio c'è sempre qualcosa che non si trasmette, non comunica, non funziona. Quali le maggiori cause di ciò? E' normale che vi siano problemi tecnici al momento di una grande “rivoluzione informatica” come questa. E' passato poco tempo tra il completamento della formazione di tutti coloro che utilizzano il programma e la sua entrata in funzione. Chiediamo ai donatori di portare pazienza e di collaborare col personale perché tutti gli sforzi che stiamo producendo sono finalizzati a garantire che il loro dono sia utilizzato nel miglior modo possibile. Quali sono le maggiori risorse in Avis? Il donatore è e rimane la nostra principale ed insostituibile risorsa. Cerchiamo di metterlo nelle condizioni più favorevoli perché compia sempre serenamente il generoso atto di donazione e ritorni a donare subito dopo la pausa prescritta. L'Avis ha predisposto un questionario, affinché il donatore ci aiuti a migliorare il servizio offerto. Programmi per l’immediato futuro? A stretto contatto con tutti i dirigenti dell'Avis, che hanno segnalato tale aspetto, punteremo a rendere più rapida la procedura di valutazione dei nuovi donatori, continuando a migliorare le condizioni della donazione. A tale proposito sono state acquistate cinque nuove bilance oscillanti e otto termosaldatori per chiudere le sacche. ‘Ciaspoloni’ padovani in Val di Non N oi giovani Avisini dell'Avis di Saonara, guidati da un impavido presidente, abbiamo deciso di rinunciare ai doni della Befana per portare i colori dell'Avis alla 33ª edizione della Ciaspolada della Val di Non. Si tratta di una delle più note e frequentate manifestazioni invernali organizzate in Trentino, che vede i concorrenti correre sulla neve calzando delle racchette da neve, dette ciaspole nel dialetto locale. L'esperienza è di quelle che lasciano il segno: nella splendida cornice delle montagne trentine innevate, un serpentone di oltre 6000 persone di tutte le età ha solcato gli 8 chilometri di sentieri tra Romeno e Fondo. Giunti all'arrivo, affaticati ma soddisfatti, siamo stati orgogliosi di sfoggiare le mitiche felpe del gruppo giovani dell'Avis, realizzate grazie ad un'idea dell'Avis di Verona. Le felpe hanno riscosso grande successo e ci hanno permesso di scoprire che in realtà erano moltissimi gli Avisini iscritti alla I giovani avisini di Saonara all’affollatissima “ciaspolada” della Val di Non. Oltre a tanti “colleghi” donatori, hanno trovato con le racchette ai piedi anche una “vecchia” conoscenza. manifestazione, tra cui anche l'ex-presidente regionale, Maurizio Bonotto. Siamo stati orgogliosi di aver corso con i colori dell'Avis, non solo per testimoniare l'importanza del dono del sangue, ma soprattutto per lanciare un messaggio forte con il nostro entusiasmo ai giovani che ancora non conoscono l'associazione. Il Gruppo Giovani AVIS di Saonara Montegrotto fa “poker” con le scuole medie A Montegrotto Terme è giunto alla sua quarta edizione il concorso “AvisScuola” rivolto agli studenti delle classi terza media, che premia i tre migliori disegni sul tema delle donazioni di sangue. L’iniziativa della nostra Avis comunale, con il patrocinio del Comune di Montegrotto Terme, ci regala di anno in anno sempre maggiori soddisfazioni per la qualità dei lavori svolti e per la capacità dei partecipanti di cogliere il messaggio di solidarietà che è proprio delle nostra Associazione. Filo conduttore di quest’anno è stato il colore, che simboleggia la vita, e non a caso il disegno vincitore è tra i più colorati. La premiazione dei tre migliori disegni si è svolta presso il Palazzo del Turismo di Montegrotto Terme. Il disegno del vincitore verrà stampato su bandiere adesive e inviato a tutte le famiglie tramite il periodico dell'Amministrazione comunale. Un ringraziamento a quanti hanno collaborato e ai ragazzi dell'Istituto comprensivo di Montegrotto Terme - Scuola Media “A.Vivaldi” in particolare. Andrea Carraro 37 Le sette sorelle BELLUNO Grazie, olimpionici bellunesi Uno per uno i ringraziamenti dei bellunesi ai propri rappresentanti alle olimpiadi di Torino 2006 C i hanno fatto sognare, soffrire, divertire e, in molti casi, saltare di gioia e cantare con loro l’inno di Mameli. E dal Veneto, alle recenti olimpiadi invernali di Torino, di sicuro è stata la provincia di Belluno quella più rappresentata in assoluto. Tantissimi erano infatti gli atleti bellunesi che hanno partecipato alle Olimpiadi. A loro va il “grazie” di tutti i bellunesi e dell’Abvs perché, vincitori o meno, hanno saputo tutti testimoniare lo spirito generoso e leale della nostra terra. Eccoli. Sci Alpino Kristian Ghedina classe 1969 di Cortina d'Ampezzo Wendy Siorpaes classe 1985 di Cortina d'Ampezzo Sci di Fondo Pietro Piller Cottrer classe 1974 di Sappada Magda Genuin classe 1979 di Falcade (nonché gli addetti alla sciolinatura, importantissimi: Aldo Fauner, Ivano Zambelli e Francesco Semenzato). Bob Simone Bertazzo classe 1982 di Pieve di Cadore Jessica Gillarduzzi classe 1980 di Vodo di Cadore Snowboard Giacomo Kratter classe 1982 di Sappada Simone Salvati classe 1973 di Cortina d'Ampezzo Nazionale Olimpica Hockey Femminile Agordo Hockey: Nadia De Nardin, Linda De Rocco, Manuela Friz, Heidi Caldart, Diana Da Rugna, Sabrina Viel, Eleonora Tabacchi, Eleonora Dal Prà e Barbara Da Rold. Nazionale Olimpica Curling Maschile Fabio Alverà di Cortina d'Ampezzo (Curling Club Dolomiti), Marco Mariani di Cortina d'Ampezzo (Curling Club Dolomiti), Antonio Menardi di Cortina d'Ampezzo (Curling Club Tofane), Gianpaolo Zandegiacomo B. di Auronzo di Cadore (U.S. Tre Cime), Alessandro Zisa di Cortina d'Ampezzo (Curling Club Dolomiti) Pattinaggio velocità Pista Lunga Chiara Simionato di Valle di Cadore (A.E.V. Sportmann D.G. -Bolzano) Nazionale Olimpica Curling Femminile Eleonora Alverà di Cortina d'Ampezzo (Curling Club Tofane), Violetta Caldart di Auronzo di Cadore (Olimpia Ladies), Diana Gaspari di Cortina d'Ampezzo (New Wawe Curling Cortina), Rosa Pompanin di Cortina d'Ampezzo (New Wawe Curling Cortina), Giulia Lacedelli di Cortina d'Ampezzo (Olimpia Ladies), Arianna Lorenzi di Cortina d'Ampezzo (New Wawe Curling Cortina). Nazionale Olimpica Hockey maschile Giorgio De Bettin di Pieve di Cadore (S.G. Cortina), Andrè Signoretti (S.G. Cortina), Manuel De Toni (Alleghe Hockey), Nicola Fontanile (Alleghe Hockey), Carlo Lorenzi (Alleghe Hockey). ABVS Belluno 38 Visome: torna il Palio delle frazioni T orna domenica 28 maggio, organizzato dalla sezione Abvs di Visome e Castoi, il “Palio e Minipalio delle Frazioni” della Parrocchia di Visome (Bl). La manifestazione avrà inizio nel primo pomeriggio e a partecipare saranno le squadre di Castoi, Cet, Rivamaor, Tassei, Piandelmonte più Ronce, Rivamaor e Visome. Dopo il successo dell'edizione 2005, vinta dalla squadra di Visome composta da Alice, Paolo ed Elia, verrà riproposto il trofeo per il Minipalio e successivamente quello del Palio per gli atleti più grandi, vinto lo scorso anno da Visome “B” composto da Davide Sponga, Antonio Pachner e Damiano Prizzon. Si ricorda inoltre che la domenica precedente, 21 maggio, sempre in occasione della Sagra di Visome, la A.S.D. Pantera Rosa organizzerà la classica “Pedonata di Visome” che partirà alle ore 9 ed alla quale partecipano ogni anno numerosi gruppi di donatori di sangue non solo della zona, ma di tutta la provincia bellunese. Anche l'Abvs di Visome e Castoi collaborerà con i propri soci per la riuscita della manifestazione. Nella foto alcuni partecipanti 2005. Pierangelo Da Gioz Le Abvs scendono in piazza con il Telefono Azzurro I l 29 e 30 aprile ed il 1° maggio, saranno in oltre 2000 piazze d’Italia. Ed in numerose piazze della nostra provincia, troverete dei volontari Abvs impegnati nel sostenere attivamente la campagna di sensibilizzazione organizzata da Telefono Azzurro. Denominata “Fiori d'azzurro” offre la tradizionale ortensia azzurra, materiale informativo sulle attività dell'associazione e sui diritti dell'infanzia in cambio di un aiuto economico e morale. I fondi raccolti finanzieranno la complessa attività di Telefono Azzurro; la linea per i Bambini, la linea istituzionale, la linea di emergenza, il team di emergenza, Tetto Azzurro, il progetto Bambini e carcere, il progetto “Uno a Uno”, i centri territoriali regionali, il centro studi e documentazione, la formazione. Per informazioni più approfondite vi aspettiamo presso i “banchetti”, ricordando che i bambini sono il nostro futuro. Nicola Boito Padola: cori in concerto per la “Primavera” N ella chiesa di Padola, l'Abvs di Comelico Superiore ha organizzato, in collaborazione con il Consorzio Turistico Val Comelico, un concerto con la partecipazione del “Coro Cima Bianca” di Vipiteno, diretto dal maestro Gianfranco Bogana, e del “Coro Comelico”, diretto dal maestro Luciano Casanova Fuga. Dopo la presentazione della serata, lo speaker Livio Olivotto ha evidenziato la volontà dell'Abvs comelicense di devolvere l'incasso della serata all'“Associazione Primavera” per le famiglie con bambini disabili. Ottaviano Cereser, consigliere regionale, ha portato il saluto del presidente regionale dell'Avis-Abvs, Alberto Argentoni e della presidente provinciale Abvs, Gina Bortot, ringraziando i donatori per la loro disponibilità nell'aiutare le persone meno fortunate. Il presidente sezionale, Luciano De Martin Pinter, dopo essersi complimentato con i cori per le splendide esecuzioni, ha auspicato che il gruppo donatori possa aumentare, perché di sangue c'è tanto bisogno, ed ha rivolto un grazie particolare al parroco di Padola, don Renzo, per la disponibilità. Oltre duecento persone, nonostante la serata particolarmente fredda, hanno applaudito i cori a più riprese: una bella iniziativa da ripetere. Nella foto, un momento della serata. 39