Ministero della Pubblica Istruzione,dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO
“ RUSSO - RACITI”
•
•
•
•
Via Tindari n° 52 - 90135 Palermo
Tel. 091/6730533 Fax 091/311151
e-mail: [email protected]
codice mecc.: PAIC8AZ00V
www.icrussoraciti.it
Piano
dell’ Offerta
Formativa
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di primo grado
Anno scolastico 2013-2014
1
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013- 2014
L’ I.C.”Russo – Raciti”
Scuola
secondaria
Scuola
Infanzia e
Primaria
L’ Istituto Comprensivo statale “Russo - Raciti””
nasce nell’anno scolastico 2013 - 2014 dalla
fusione di due storiche realtà scolastiche del
Territorio :
•la Scuola secondaria di I grado “G. Russo”
•il
Circolo
Didattico
statale
“F.Raciti-”ex
“Borgonuovo II”, costituito dagli ordini di Scuola
Primaria ( plessi “Don Bosco ed ex Deledda”) e
Scuola dell’Infanzia (plessi Maritain e Agazzi).
2
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013- 2014
Dove siamo:
“Gregorio Russo”Scuola secondaria di I grado
•Via Tindari, 52
•tel.091/6730533
•fax 091/311151
• Sede della Direzione e della Segreteria dell’Istituto comprensivo “RUSSO RACITI”
“Don Bosco” Scuola Primaria & Scuola dell’Infanzia
•Via Alia 16/18
•Tel.091/6731769 Fax-0916749251
Ex “Deledda” Scuola Primaria
• Piazza San Paolo
•Tel.091 221120
“Maritain” Scuola dell’Infanzia
Largo Gibilmanna,10
Tel. 091 6733117
“Agazzi” Scuola dell’Infanzia
•Piazzale Fausto Pirandello
•Tel.091 6734871
3
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013- 2014
L’ “I.C. Russo – Raciti” offre … Ambienti strutturati
Risorse strutturali e materiali
Aule informatiche
e multimediali
Aule per didattica
ordinaria
Infanzia – Primaria
Secondaria di I grado
Spazi
laboratorio
musicale
Palestre coperte
ed esterne
Laboratorio
scientifico
Laboratorio
ceramica
Spazi per accoglienza
Sportelli d’ascolto :
genitori, alunni, docenti
Locali mensa
per la Scuola
dell’Infanzia
Biblioteca
docenti/studenti
Spazio teatrale
4
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Il Tempo -Scuola
Le scelte metodologiche e contenutistiche della Scuola richiedono per la loro
realizzazione,oltre all’applicazione della Legge, la progettazione di un “ambiente” scolastico
facilitante l’apprendimento.
L’organizzazione oraria, il tempo scuola, fanno parte integrante di tale progettazione e
vengono organizzati sulla base delle Indicazioni nazionali.
Orari di funzionamento
L’orario scolastico, articolato su 5 giorni, dal lunedì al venerdì,è il seguente:
Scuola dell’Infanzia
dalle
alle
Tempo normale
08:00
16:00
Tempo ridotto
08:00
13:00
Scuola Primaria
Orario a 27 h
dalle
alle
TUTTE LE CLASSI
Dalla I alla V
08:00
13:00
08:00
14:00
Lunedì, mercoledì e venerdì
TUTTE LE CLASSI
Martedì - Giovedì
Scuola secondaria di I grado
Le attività didattiche presentano due opzioni per le Famiglie:
•TEMPO BASE DI 30 ORE
•TEMPO PROLUNGATO 36 ore con 2 rientri pomeridiani
curati dai docenti di italiano e matematica.
Gli alunni che frequentano il tempo prolungato hanno
l’opportunità di svolgere lezioni a carattere laboratoriale
mediante attività di recupero, studio guidato, potenziamento.
5
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
LE RISORSE UMANE: CHI SIAMO
I Collaboratori del Dirigente scolastico
Le Funzioni Strumentali
L’organico, I Referenti, Gli ATA,…
Dirigente: Prof.ssa Pasqualina Guercia
I Collaboratore
II Collaboratore
Tumbiolo Maria
Virzì Anna Maria
Responsabile Plesso G. Russo
Navarra Milena
Responsabile Plesso Deledda
DSGA
Gabriella Follone
Responsabile Plesso Agazzi
Strazzeri Maria Grazia
Responsabile Plesso Maritain
Gervasi A. Maria
RSPP
Franco Antonio
6
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
I Collaboratori del Dirigente
Le Funzioni Strumentali al P.O.F.
I Referenti
Le Funzioni Strumentali al P.O.F.
AREA /AMBITO D’AZIONE
DOCENTE INCARICATO
F.S. AREA.1: POF e valutazione
•Revisione e aggiornamento POF
•Coordinamento delle attività del POF
•Verifica e valutazione delle attività del POF con stesura di documento finale
•Coordinamento dei gruppi disciplinari su criteri di valutazione alunni
•Progetto FARO (raccolta dati questionario alunni-docenti; report)
•Valutazione esterna: INVALSI
Vancheri Daniela
Zaffuto Fernanda
F.S.AREA 2: Progettazione
•Coordinamento delle attività di progettazione curricolare dei gruppi disciplinari
•Sostegno ai docenti su scelte e strategie didattiche
•Revisione e aggiornamento POF
•Coordinamento delle attività di aggiornamento e formazione
•Coordinamento della progettazione extracurricolare
Benincasa Roberta
F.S.AREA 3: Disagio giovanile e dispersione
•Prevenzione del disagio giovanile e controllo della dispersione
•Rilevazione dei dati relativi alla dispersione
•Segnalazione dei casi problematici agli enti competenti
•Rapporti con osservatorio scolastico dispersione,Servizi sociali, Tribunale,NPI,
associazioni del territorio
•Rapporti con le famiglie di alunni con disagio con i Consigli di classe per la gestione
dei casi problematici
•Formazione classi
•Revisione e aggiornamento POF
Bruno Nunzia
Tumbiolo Barbara
F.S.AREA 4: Orientamento e continuità
•Orientamento scolastico e professionale
•Modulo di metacognizione e orientamento
•Continuità verticale ed orizzontale:scuola primaria e secondaria superiore
•Accoglienza classi prime
•Formazione classi prime
•Revisione e aggiornamento POF
Orilio Mirella
Sanfilippo Vincenza
F.S AREA 5: Educazione alla cittadinanza e territorio
•Gestione e coordinamento delle attività legate all’educazione alla legalità:
manifestazioni scolastiche, extrascolastiche, assemblee d’Istituto (es. Questionario
e gioco dell’oca sulla Costituzione, giornata della Shoah)
•Progettazione di attività volte al coinvolgimento dei genitori con tabulazione dati
provenienti dalle famiglie (questionario FARO sula qualità della scuola)
•Revisione e aggiornamento POF
Farinella Piera
Fiore Loredana
F.S.AREA :6 Informatica
•Coordinamento del lavoro dei docenti nell’utilizzo delle nuove tecnologie e gestione
aule informatiche
•Gestione e aggiornamento sito scuola
•Gestione innovazioni tecnologiche (LIM, scheda di valutazione)
•Supporto ai docenti nelle attività informatiche
•Revisione e aggiornamento POF
Barrile Roberto
Mazzola Vincenzo
7
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
I collaboratori del Dirigente
Le Funzioni strumentali
I referenti
I Referenti
VALES
Tumbiolo Maria
DSA (alunni con disturbi specifici
d’apprendimento)
Gambino Enza
Sport
Drago Daniela
Musumeci Pietro
Ambiente
Pascali Carla
Sperimentazione e Promozione pratiche musicali
Schimmenti Daniele
SPP
Internicola Vincenzo
Sanfilippo Vincenza
Alunni diversamente abili
Cortegiani Rosaria
D’Angelo Lucia
CTRH
D’Angelo Lucia
Azione Scuola /Famiglia
Modesto Maria Luisa
Virzì Anna Maria
Salute
Liga Caterina
Tumbiolo Barbara
Gite e visite guidate
Tortorici Daniela
Tumbiolo Maria
Aule informatiche
Mazzola Vincenzo (+ lab linguistico
mobile)
Virzi Anna Maria
COMENIUS
Cirrincione Roberta
Laboratorio scientifico
Avila Giancarlo
Biblioteca
Maisano Valentina
Strumentazione visiva e teatrale
Orofino Mario
8
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Organi Collegiali
Consiglio d’Istituto
Docenti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Virzì Anna Maria
Tumbiolo Barbara
Benincasa Roberta
Bonaffino Teodosia
Fiore Loredana
Zaffuto Fernanda
Gervasi Anna Maria
Morana Dorotea
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Genitori
A.T.A.
Dirigente
scolastico
Di Liberto Loredana
Pawlik Edyte Elzbieta
Tessitore Rita
Prestigiano Giuseppe
Piazza Barbara
Montalbano Cinzia
Alabiso Maria
Billitteri Rosalia
Marsiglia
Provvidenza
Prof.ssa
P. Guercia
Presidente :
Giunta esecutiva
Dirigente
scolastico
Direttore
amministrativo
Componente
ATA
Docenti
Genitori
9
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Ancora …risorse umane
Personale amministrativo
Personale ausiliario
Tutti i Docenti del Collegio
Comitato di
Valutazione del
Servizio
Docenti della Scuola Secondaria di primo grado e
Primaria :
Effettivi:
Salmeri, Manfrè, Marino, Virzì.
Supplenti :
Liga -Tumbiolo M
RSU
CISL : Bonaffino, Parisi , Spatola
FLC CGIL : Vancheri
RLS
10
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La “Mission”:
2013 -2014
Le scelte di fondo, l’Impegno della Scuola
11
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La Società contemporanea
CARATTERISTICHE
BISOGNI FORMATIVI
DELLA SOCIETA’
EMERGENTI
Complessità, per la contemporanea
presenza di valori, culture, idee,
eventi e comportamenti, a volte
anche in netta contrapposizione
Possedere strumenti
per problematizzare,valutare,
scegliere e decidere …
Frammentazione
… per individuare
“nuclei aggreganti”
Cambiamento iperaccelerato
… per individuare il cambiamento,
gestirlo e orientarlo senza esserne
travolti
Multiculturalità
… per decentrarsi dalla propria
cultura e di assumere la diversità
come ricchezza e risorsa
Globalizzazione
Competenze in lingua inglese
come strumento di decodifica della
realtà odierna e di ampliamento
degli orizzonti linguistici e culturali
Informatizzazione
Conoscenza dei nuovi linguaggi
informatici e uso delle nuove
tecnologie per la comunicazione
Scarso rispetto della Legge e del
vivere civile
Comprensione dell’esistenza e
applicazione di regole e norme
come valori indispensabili per la12
vita individuale e collettiva
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Il Territorio: Il Quartiere
Il quartiere Borgo Nuovo, dove l’Istituto comprensivo svolge la sua azione formativa, si
trova nella V circoscrizione della città di Palermo ed ha circa 22.000 abitanti
Sorto tra gli anni ‘50 e ‘60, prevalentemente costituito da abitazioni di edilizia popolare, è
ubicato in una zona periferica a nord–ovest della città .Il quartiere nasce dal progetto di
risanamento del centro storico; i nuclei che vi abitano provengono da varie parti della città di
Palermo e sono portatori di sub–culture diverse che hanno creato difficoltà all’ attivazione di
processi di integrazione ed all’acquisizione di una precisa identità culturale e sociale.
Da indagini effettuate risulta che il quartiere è quasi interamente a edilizia popolare; più del
40% dei padri lavora saltuariamente, impegnato nel basso terziario o è disoccupato, la
maggior parte delle madri, invece, è casalinga o effettua assistenza per anziani o fa la
collaboratrice domestica. La maggior parte dei genitori possiede solo la licenza media. Le
coppie spesso sono molto giovani e appartengono a livelli socio-culturali e economici deboli o
molto deboli. Molti di loro non hanno nessun tipo di formazione e la loro idea della scuola è di
tipo strumentale o solo di obbligo: dato che ostacola notevolmente i rapporti scuola-famiglia.
Borgonuovo*
Criticità:
- Degrado socio-culturale
-Carenza di Cinema ed
Associazioni culturali
-Assenza di servizi di
Pubblica Sicurezza
-Struttura edilizia a “borgo
chiuso”(con cortili e stradine
contorte)
-Unica zona centrale con
due grandi piazze
-Scarsa illuminazione
Risorse :
-Servizi sanitari
-Rete trasporti
-Associazioni sportive
-Biblioteca di quartiere
-Centro diurno per anziani
-Assoc. Agesci
ed ARCI-ragazzi
-Centro Comunale di servizio
sociale
-Zona verde attrezzata, ma
non sorvegliata
-Centro Commerciale
“ la Torre”
Forte disagio a causa di:
-Degrado socio-culturale
-Micro - delinquenza
-Droga
-Matrimoni e gravidanze
precoci
-Disoccupazione
-Lavoro minorile
*Sintesi dei dati informativi relativi ad analisi sul contesto socio - ambientale .
13
Progetto FARO.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Le Famiglie e … i bisogni
La partecipazione dei genitori alla
vita della Scuola è connotata da una
gamma di variabili :
• totale delega alla Scuola
•scarsa attenzione all’aspetto
didattico ed educativo
•presenze formali
•fattiva collaborazione e significativa
presenza.
Le Famiglie, negli ultimi anni
manifestano una
consapevolezza diffusa della
necessità di partecipare
attivamente alla vita della
Scuola, condividendone il
Progetto Formativo
In ogni caso, negli ultimi anni si
registra il miglioramento della
quantità e della qualità della
partecipazione.
Molte le Famiglie che si
dimostrano pronte ad assumere
la responsabilità rispetto al
contratto formativo tra la
Scuola - la Famiglia – l’Alunno –
il Territorio
L’incremento qualitativo nella
partecipazione, la maggiore
attenzione alla Scuola ed ai problemi
educativi dei figli sono segnali di una
graduale crescita culturale delle
famiglie che induce la Scuola ad
investire sempre più nella
direzione del Rapporto
Conoscere e utilizzare le
opportunità di aggregazione,
socializzazione, informazione e
formazione offerte dalla Scuola
e dalle altre Agenzia Educative
del Territorio(attività
laboratoriali e sportive, in
orario scolastico ed
extrascolastico come
arricchimento del curricolo
scolastico per gli Alunni e come
momenti socializzanti e
aggreganti oltre che come spazi
personali per i Genitori).
Scuola -Famiglia
.
14
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Gli Alunni
Un’attenta analisi delle caratteristiche dei bisogni del Quartiere, ha condotto la Nostra
Istituzione scolastica alla formulazione di precisi Obiettivi Generali del processo
Formativo. Tali Obiettivi rispecchiano le scelte di fondo dell’Istituto comprensivo
“Russo - Raciti”, per gli alunni del territorio, utenti il Nostro servizio scolastico. Ma essi
sono anche strettamente correlati alle Indicazioni per il Curricolo e alla più recente
Normativa scolastica.
Essi sono:
•Accogliere ogni alunno/a favorendo il suo inserimento nella realtà scolastica.
•Promuovere una dimensione dinamica dell’apprendimento
•Realizzare la continuità tra i diversi ordini di scuola.
•Offrire opportunità per la socializzazione, l’interazione e la collaborazione.
•Motivare alla conoscenza fornendo occasioni di esperienze concrete di tipo
espressivo, motorio, linguistico, logico e scientifico.
•Favorire atteggiamenti positivi verso le differenze, con particolare attenzione ai
cambiamenti della società e della cultura.
•Promuovere la valorizzazione delle eccellenze.
•Educare ai valori che determinano la convivenza civile, quali la pace, la giustizia e la
democrazia.
•Promuovere l’autonomia personale e la riflessione critica.
•Orientare verso scelte consapevoli e preparare alla
responsabilità personale
Attraverso la costruzione di un percorso unitario, articolato, attivo e
significativo che ha come punto di riferimento la
CENTRALITA’ della PERSONA
unitaria
globale
autonoma
molteplice
consapevole
15
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2012 -2013
Obiettivi generali
del processo formativo (O.G.P.F.)
Infanzia e Primaria
(i fili rossi del Curricolo)
1.
Favorire lo
sviluppo
consapevole
e armonico
dell’identità
della
persona
attraverso:
a) la conoscenza
di sé,
ovvero
l’individuazione,
il riconoscimento e
la gestione delle
esperienze,
motorie,emotive,
razionali
b) la relazione con
gli altri,
ovvero l’ascolto e il
confronto, la
negoziazione e il
dialogo, il rispetto,
la collaborazione,
la solidarietà
c) l’autonomia di
giudizio,
ovvero lo sviluppo
del pensiero critico
e la capacità di
trasferire le
competenze
possedute da un
contesto all’altro
d) l’auto –
orientamento,
ovvero la
conoscenza delle
proprie potenzialità
e dei propri limiti
per favorire la
costruzione di un
personale progetto
di vita
16
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Obiettivi generali
del processo formativo
2.
Fornire gli
strumenti
culturali
per:
a) la
conoscenza del
proprio corpo e
la padronanza
delle abilità
motorie di base
b) la
conoscenza e
la padronanza
della lingua
italiana,
attraverso
l’acquisizione
delle
competenza di
codifica,
decodifica e
ricodifica
c) la
conoscenza e
la padronanza
dei linguaggi
matematici per
risolvere e
rappresentare
situazioni
problematiche
in contesti vari
ed indagare con
metodo le
cause dei
fenomeni
d) la
conoscenza e
la padronanza
delle proprie
radici storiche,
culturali e
religiose
operando
confronti
costruttivi fra
realtà diverse
e) la
conoscenza e
l’uso dei diversi
linguaggi:
iconico,
corporeo,
musicale,
simbolico,
informatico
17
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Obiettivi generali
del processo formativo
3
Favorire
la
maturazione
di una
cittadinanza
consapevole
e attiva
attraverso:
a)
la
a) La
promozione
promozione,
negli
alunnidi
negli
alunni,
di
atteggiamenti
atteggiamenti
interiori
positivi
positivi per
per
l’acquisizione
l’acquisizione
delle regole
delledella
regole
della
convivenza
convivenza
democratica
democratica
b)
Il rispetto del
patrimonio
comune
e la
b) il rispetto
salvaguardia
del
patrimonio
dell’ambiente
comune e la
salvaguardia
dell’ambiente
c)
l’educazione
alimentare,
c)la
cultura
l’igiene
alimentare,
personale
l’igiene
e la
personale
e la
prevenzione
prevenzione
d)Il rispetto
dei valori
della non
violenza,
d) il rispetto
della pace e
dei valori della
della legalità
non violenza,
pace, legalità
e)
e)
l’educazione
al
l’educazione al
confronto dei
dei
confronto
valori culturali
culturali
valori
sociali del
eesociali
del
proprio
proprio
ambiente con
ambiente con
quelli di
quelli di
ambienti
ambienti
diversi
in uno
diversi
in di
uno
spirito
spirito di
comprensione
comprensione
e di
e di
cooperazione
18
cooperazione
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Obiettivi generali
del processo formativo
Scuola secondaria di I grado
comunicare
Acquisire,
sviluppare,
potenziare
competenze :
Imparare ad imparare
partecipare
pianificare
costruire
progettare
Acquisire, sviluppare, potenziare valori
Cittadini attivi
Per diventare
Persone autonome
e consapevoli
19
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Il servizio contro la dispersione scolastica
La Nostra istituzione scolastica da sempre opera per contrastare la dispersione
scolastica, in rete con l’Osservatorio Distretto 12 e rete di R.E.P. ( Rete di
Educazione Prioritaria)
L’operatore psicopedagogico, i Docenti del Gruppo Operativo di Supporto
(GOSP), le funzioni strumentali dell’area “Disagio e dispersione” della scuola
primaria e secondaria di primo grado del nostro istituto e, da quest’anno, i
docenti specializzati sui DSA, si occupano di prevenire ed affrontare le
problematiche che emergono nei diversi Plessi della Scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria di primo grado.
Il loro intervento, supportando l’opera dei docenti con la progettazione e la
realizzazione di azioni mirate nei confronti degli alunni con maggior difficoltà di
comportamento e/o apprendimento, si propone di individuare le barriere che si
frappongono alla realizzazione psicosociale dell’alunno a “rischio” di insuccesso
e/o dispersione scolastica.
Gli operatori, conducendo un lavoro centrato su alunni, insegnanti, genitori,
collaborando con le istituzioni territoriali (ASL e Servizio sociale, Procura dei
minori e Tribunale), con i propri referenti di area, si prefigge di:
1.
•
•
•
•
•
•
•
•
Prevenire e contenere le diverse fenomenologie di dispersione
scolastica (evasioni, abbandoni, frequenze irregolari):
monitoraggio periodico presenza/assenza degli alunni all’interno della scuola;
contatti con le famiglie;
contatti con gli alunni;
collaborazione con i servizi sociali, ASL, USP, Operatori della Pubblica Istruzione
del Comune di Palermo, sulla base del protocollo d’intesa;
accoglienza dei minori che rientrano a scuola,
colloqui informativi ed esplorativi volti al contenimento del disagio del minore e
alla qualificazione dei bisogni;
collaborazione all’elaborazione di percorsi educativi - didattici individualizzati
volti alla ri - motivazione degli allievi alla frequenza;
coinvolgimento della famiglia al progetto di accoglienza del minore.
20
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Il servizio contro la dispersione scolastica
2. Qualificare i bisogni educativo/didattici e psicosociali dell’utenza al
fine del contenimento del disagio:
•
organizzazione del testing/re-testing per sondare variabili rintracciate
come significative in relazione al successo scolastico;
•
analisi quanti-qualitativa dei risultati dei test/re-test;
•
pianificazione di attivita’ volte al superamento delle difficoltà e ad una
positiva “accoglienza” dei minori a scuola;
•
incontri dei docenti con la psicopedagogista di scuola e i docenti
specializzati DSA per la progettazione di specifici percorsi didattico/operativi
•
Osservazioni in classe, laddove richiesto dai Docenti;
•
Pianificazione di interventi mirati alla risoluzione delle specifiche
problematiche emerse (anche in collaborazione – se necessario – con i
servizi di neuropsichiatria infantile e i servizi sociali del Territorio).
3. Promuovere spazi di riflessione sulle problematiche degli alunni in
situazioni di difficoltà o con Bisogni Educativi Speciali:
•
osservazione e rilevazione degli indicatori di rischio/sofferenza/disagio;
•
gestione del disagio;
•
elaborazione di piani didattici personalizzati;
•
attivazione di strategie per la mediazione dei conflitti e la promozione di
relazioni positive intergruppali;
•
presa in carico degli alunni in difficolta’ nel continuum educativo-formativo
•
Miglioramento del rapporto Scuola-Famiglia individuando specifici momenti
di incontro e raccordo tra Genitori, Docenti e O.P.
Grazie all’attivazione di uno sportello di ascolto per Docenti,
Genitori e alunni è possibile:
• individuare strategie e modalità di intervento per gestire le dinamiche e le
situazioni problematiche in classe;
• offrire momenti di counseling psicopedagogico riservati ai genitori che ne
fanno richiesta, sulle problematiche educative e le dinamiche relazionali che
possono instaurarsi all’interno della Famiglia;
• accogliere e contenere gli alunni con difficoltà di apprendimento, relazionali,
affettivo – emotive e/o di comportamento, segnalati dai Docenti.
21
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Il servizio contro la dispersione scolastica
4.Sostenere la realizzazione di esperienze di apprendimento
•progettazione e gestione con i docenti di percorsi laboratoriali atti a facilitare
negli alunni la costruzione autonoma e consapevole della conoscenza;
•pianificazione di percorsi individualizzati volti allo sviluppo di abilita’
specifiche;
•partecipazione alle riunioni di gruppo misto ex legge 104/92;
•Partecipazione agli incontri del GLI, Gruppo di Lavoro per l’Inclusività
(Direttiva MIUR 27/12/2012, Circ. 06/03/2013 n.8)
•collaborazione alla stesura di piani educativi individualizzati per gli alunni con
disabilità;
• collaborazione alla stesura di piani didattici personalizzati per gli alunni
individuati con BES;
•tutoring ai docenti volto allo sviluppo di competenze e alla conoscenza di
specifici strumenti didattici utili nello svolgimento delle attività in classe con
alunni in difficoltà di apprendimento
L’Equipe del Nostro Servizio Psicopedagogico
Tumbiolo Barbara
Bruno Nunzia
Operatore psicopedagogico (O.P.) e
funzione strumentale area “disagio e
dispersione” Scuola Primaria
funzione strumentale area “disagio e
dispersione” e componente gruppo
GOSP Scuola Secondaria di primo grado
Di Palma Margherita
Componente Gruppo GOSP:
docente Scuola Primaria
Gambino Enza
Docente Scuola Primaria specializzato
in Disturbi Specifici di Apprendimento
Rametta Sonia
Docente Scuola Primaria specializzato
in Disturbi Specifici di Apprendimento
22
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
OFFERTA FORMATIVA PER ALUNNI CON D.S.A.
L’Istituto Comprensivo Russo- Raciti si propone di porre attenzione alle problematiche dei Disturbi
Specifici dell’Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, sinteticamente D.S.A.),
in conformità alla Legge 170/2010 sulle Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico, favorendo:
•l’accoglienza e il riconoscimento delle diverse esigenze degli alunni con D.S.A. da parte di tutti i
docenti;
•l’introduzione e l’uso di strumenti compensativi e dispensativi;
•l’adattamento della didattica e delle modalità di valutazione formativa per gli alunni con D.S.A.
Tutto ciò viene formalizzato con la stesura da parte del Consiglio di Classe di un documento detto
PDP (Piano Didattico Personalizzato), che, una volta redatto, viene condiviso con la famiglia.
L’Istituto dispone di due figure dedicate a queste problematiche (Referente DSA: prof. ssa Gambino
per la Scuola primaria e prof.ssa Bonaffino per la Scuola Secondaria di Primo grado).
In conformità alle Linee Guida, allegate al D.M. 12 luglio 2011 “le funzioni del referente sono, in
sintesi, riferibili all’ambito della sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche, nonché del
supporto ai colleghi direttamente coinvolti (…) operando per sostenere la presa in carico
dell’alunno e dello studente con DSA da parte dell’insegnante di classe”.
Le suddette insegnanti Referenti svolgono, pertanto, ciascuna nel proprio ordine di scuola, un ruolo
di supporto per i colleghi:
•fornendo indicazioni su strumenti compensativi, misure dispensative e materiali didattici;
•definendo e registrando i criteri personalizzati relativi alla valutazione formativa, nel rispetto delle
disposizioni nazionali in materia di valutazioni finali, in accordo con le FF.SS. sulla valutazione;
•rendendo disponibile la normativa vigente;
•diffondendo informazioni su iniziative di formazione specifica o di aggiornamento;
•Svolgono, inoltre, un ruolo:
•informativo per le famiglie, fornendo informazioni sulla risposta della scuola ai bisogni degli alunni
con DSA;
•di continuità tra le scuole, organizzando il passaggio (magari insieme con i colleghi che si occupano
dell’orientamento in entrata e in uscita) delle informazioni degli allievi con DSA che provengono
da altre scuole o si iscrivono ad altra scuola.
23
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Alunni diversamente abili
e attività di sostegno
La
Nostra
prospettiva di supporto all’Integrazione e all’Inclusione sul concetto dinamico
dell’Accoglienza,è intesa come riconoscimento, accettazione e valorizzazione della diversità. Ciò
è agito su diversi livelli di progettazione realistica di interventi rispondenti ai bisogni formativi dei Nostri
alunni, per migliorare la QUALITA’ dell’apprendimento, della Comunicazione e della Relazione.
Nostro intento è quello di strutturare l’ambiente in modo eco - sistemico, come luogo di relazioni il cui
equilibrio produce salute, ben – essere e apprendimento.
Ogni alunno è portatore infatti di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e
cognitive.
Nel contesto scolastico Egli entra in contatto con coetanei e adulti, sperimentando diversità di genere, di
carattere, di stili di vita, mettendo a confronto le proprie potenzialità (abilità) e incapacità (disabilità), con
quelle altrui.
L’Istituto comprensivo “RUSSO – RACITI” nell’ottica di rispondere in modo puntuale e preciso ai bisogni
peculiari la cui specificità richiede attenzioni particolari, nel rispetto della normativa di riferimento, ha
previsto di organizzarsi in base al seguente protocollo:
Nomina di Gruppo di lavoro &
Costituzione di un Comitato tecnico di coordinamento e gestione del CTI
Elaborazione del Piano annuale per l’Inclusività
Integrazione
di Competenze
Inclusività
di
Linguaggi
Condividendo
BUONE PRASSI
Per l’anno scolastico 2013- 2014 il Gruppo di Lavoro per l’INCLUSIONE è così composto:
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Pasqualina Guercia
Unità Operativa di NPIA PA 2 composta da:
•Neuropsichiatra: dott. Valerio Pane;
•Pedagogista: dott.ssa Sebastiana Genzone;
•Assistente Sociale: dott.ssa Giuseppina Ferro;
•Psicologo: dott.ssa Serena Silvia
•Terapista della riabilitazione: dott.ssa Maria Felicia Riva di San Severino
•Docenti specializzati per le attività di sostegno
•Docenti curriculari
•Referenti alunni con D.S.A, Alunni DIVERSAMENTE DISABILI
•Genitori
di Risorse
Costituendo
Buone relazioni
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Alunni disabili e attività di sostegno
Ogni anno, per ciascun alunno disabile, viene elaborato dai docenti della classe e di sostegno il
Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), che rappresenta lo strumento essenziale di osservazione,
conoscenza, programmazione, verifica e valutazione della situazione globale dell’alunno.
A partire dalle indicazioni contenute nel PEI, viene poi predisposta la progettazione educativodidattica individualizzata che si pone come obiettivo generale lo sviluppo delle potenzialità della
Persona per migliorare la qualità dell’apprendimento, della comunicazione e della relazione.
In tale prospettiva i docenti:
•sentono come centrale il compito di identificare, per tutti i nostri alunni “I BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI” in relazione agli elementi costitutivi del benessere di una persona;
•intervengono cercando di essere meno condizionati dalle diagnosi e più attenti al concetto di
“funzionamento educativo - apprenditivo”, in riferimento al concetto multidimensionale che l’ICF
attribuisce alla parola “funzionamento” e all’azione circolare di reciproca influenza che le diverse
dimensioni possono avere nel facilitare o nell’impedire il “funzionamento nell’apprendimento e
nello sviluppo della persona”;
•si adoperano per affrontare le problematiche degli alunni disabili cogliendone le differenze, le
difficoltà e offrendo loro le opportunità e le stimolazioni necessarie, valutando e valorizzando le
risorse finalizzate all’inclusione;
•si adoperano inoltre per esercitare il diritto/dovere della piena responsabilità per una buona
integrazione degli alunni disabili nella costante ricerca di collaborazione e di confronto con le altre
istituzioni e agenzie formative.
•danno particolare riguardo alla programmazione integrata per gli alunni disabili. Essa assume
grande rilevanza nel processo di integrazione scolastica e per predisporla è necessario tener conto,
come stabilito a livello normativo, della diagnosi funzionale (DF) per definire la descrizione
analitica dei punti di forza e dei punti di debolezza, del profilo dinamico funzionale (PDF) che
contribuisce alla predisposizione degli obiettivi da perseguire mediante il piano educativo
individualizzato (PEI) che è la sintesi del progetto didattico, di quello riabilitativo e di quello di
socializzazione.
A favore degli alunni con disabilità grave nelle classi/sezioni sono inoltre presenti Assistenti
Specialistici del Comune di Palermo per favorire competenze linguistico-comunicative, socioaffettivo-relazionali e di autonomia.
Rispetto alla presenza nel circolo degli alunni sordi, alcuni insegnanti specializzati e curriculari,
utilizzano metodologie e approcci specifici per tale disabilità (metodo Bimodale, IS, ISE, metodo
Bilingue L1-L2), al fine di garantire l’acquisizione di un codice linguistico funzionale alla
comunicazione e all’integrazione di tali alunni nel contesto scuola e, potendo generalizzare gli
apprendimenti, anche in contesti diversi.
L’integrazione è inoltre promossa da esperienze laboratoriali e attraverso la realizzazione di
progetti extracurriculari volti alla socializzazione e alla scolarizzazione di tutti gli alunni disabili e al
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coinvolgimento delle loro Famiglie.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Da CTRH a CTI : il Sistema per l’Integrazione
e l’Inclusione
Ambiti e Comitato Tecnico
La Nostra Istituzione Scolastica è sede di CTRH/CTI., ed opera in rete nel Distretto 12.
A favore delle Scuole che afferiscono al territorio di competenza del C.T.R.H stesso, gli
ambiti di intervento sono:
•Acquisto attrezzature/ausili per alunni disabili
•Formazione personale Docente e ATA
•Sperimentazione metodologico-didattica
Tali interventi al fine di:
•costruire e diffondere la cultura dell’integrazione
•favorire l’accoglienza dei “Bisogni Educativi Speciali” delle persone disabili e delle loro
famiglie
•promuovere e diffondere “buone prassi” per l’integrazione socio-scolastica delle
persone disabili
Il Comitato Tecnico di coordinamento e gestione del C.T.R.H/CTI è così composto:
•Prof.ssa P. Guercia, Dirigente Scolastico dell’I. C “Russo-Raciti”, Direttore del C.T.R.H;
•Dr. Cosimo Maurizio Gentile, Coordinatore del GLIP;
•Dott.ssa Agata
Miccichè,
Docente Specializzata in qualità di Operatore
Psicopedagogico territoriale presso l’Osservatorio Monte Cuccio 2° - I.C Boccadifalco –
Tomasi di Lampedusa;
•Dott.ssa Gabriella Follone, Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi dell’I. C.
“Russo- Raciti”;
•Ins.te Barbara Tumbiolo, Operatore Psicopedagogico dell’I. C. “Russo- Raciti”;
•Ins.te Lucia D’Angelo, Referente per il coordinamento delle attività di accoglienza,
integrazione e recupero degli alunni diversamente abili” dell’I. C. “Russo- Raciti”
•Dott.ssa Fiorella Palumbo, Dirigente Scolastico dell’I.C “Uditore-Setticarraro”;
•Prof. Gaetano Bonaccorso, Dirigente Scolastico dell’IPSIA “Ascione”;
•Prof.ssa Domenica Airo’ Farulla, Dirigente Scolastico dell’I.C.S “E. Basile”;
•Dott.ssa Rosanna Patorno Funzionario del Comune di Palermo, Settore Servizi
Educativi;
•Dott.ssa Concetta Negrelli Funzionario della Provincia di Palermo-linea di attività
Diritti Umani e Civili rappresentante della Provincia Regionale di Palermo;
•Dott.ssa Lucia Ingenio, responsabile dei servizi rivolti ai disabili sensoriali della
cooperativa sociale “Segni d’Integrazione” e referente per la sordità nominata
dall’E.N.S in seno al Protocollo siglato con USR e Dipartimento Pubblica Istruzione
della Regione Sicilia.
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
L’Offerta formativa.
Un percorso
dall’Infanzia alla Secondaria di I grado
Occasioni e proposte delineano la condivisione di un più ampio percorso formativo, a garanzia
di un incremento della qualità della ricerca didattica,per uno sviluppo organico delle esperienze
e delle conoscenze , delle abilità e delle competenze che gli alunni maturano (sia in ambito
scolastico, sia extrascolastico). Inoltre l’attenzione del passato scolastico dei diversi ordini di
Scuola ,trova conferma nel perseverare dell’Istituto comprensivo RUSSO - RACITI ad offrire
servizi che orientino l’attenzione degli Utenti (Alunni e Famiglie) alla Convivenza Civile che si
basa principalmente su aspetti educazionali: Educazione alla CITTADINANZA e al
TERRITORIO(STRADALE;AMBIENTALE;SALUTE e ALIMENTAZIONE; AFFETTIVITA’,…)
•Valorizzazione delle
potenzialità e dei
talenti personali
•Attenzione ai diversi
approcci possibili
•Rispetto del Diritto
all’apprendimento
•Rispetto del Diritto
all’insegnamento
libero da
condizionamenti
Esplorazioni,
Itinerari trasversali e ricerca didattica,
inter – disciplinari per
innovazione
esperire percorrendo
nella libertà
strade differenti
d’Insegnamento
Facilitazione
dell’acquisizione
dei “Saperi”
•Crescita della
comunità scolastica
•apprendimento
permanente (lifelong
learning)
Riconoscimento
della pluralità
delle intelligenze
•Integrazione come
ricchezza e valore
•Inclusione
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Un percorso formativo
dall’Infanzia alla Secondaria di I grado
Tenendo conto delle esperienze e delle competenze professionali presenti nel settore
dell’Infanzia e della Primaria, la Scuola si propone anche di attivare laboratori curriculari ed
extracurriculari, sia per rispondere a specifici bisogni, sia per arricchire l’offerta formativa,
attraverso percorsi didattici opportunamente progettati e utilizzando strategie d’insegnamento
- apprendimento, volti al conseguimento di obiettivi formativi e di apprendimento, che sono
parte integrante del curricolo dei tre Ordini di Scuola. All’interno dei laboratori, volti ad un
arricchimento dei contenuti culturali di diverse aree, che verranno progettati saranno inclusi
gli alunni disabili della Nostra Scuola, al fine di una loro maggiore integrazione.
AREA AMBIENTALE
AREA MUSICALE
AREA TEATRALE
AREA
GRAFICO
ESPRESSIVO
MANIPOLATIVA
AREA INFORMATICA
AREA LINGUISTICA
AREA SPORTIVA
La Scuola secondaria di primo grado ( Plesso Gregorio Russo) programma percorsi di
insegnamento–apprendimento che mirano a garantire l’acquisizione di saperi significativi,
stabili e spendibili attraverso modelli di intervento modulare e laboratoriale, grazie ai quali gli
alunni:
•diventano protagonisti della ricerca- azione;
•esprimono al meglio le proprie potenzialità;
•prendono coscienza del personale stile di apprendimento.
L’offerta formativa si articola in :
MODULI E CURRICOLI
DISCIPLINARI
MODULI FORMATIVI
TRASVERSALI
LABORATORI DEL
TEMPO PROLUNGATO
•con utilizzazione di
molteplici metodi e strategie
(vedi sezione);
•con possibile articolazione
flessibile del gruppo classe
per un insegnamento
individualizzato e specifico;
•con visite d’istruzione;
•accoglienza per le classi
prime
•educazione alla salute, alla
sessualità e prevenzione
della tossicodipendenza;
•orientamento personale,
scolastico, professionale;
•educazione alla
Convivenza civile e
all’intercultura;
•Metacognizione e metodo
di studio
•Recupero e studio guidato
o potenziamento
•Attività laboratoriale
(teatro, scacchi,
informatica,balli latino –
americani,…)
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Attività formative trasversali -verticali
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E TERRITORIO
L’Educazione alla Cittadinanza e Territorio è un vasto e complesso campo di raccordo culturale e
interdisciplinare che attiene alla dimensione più vasta dell’uomo-cittadino inserito in un contesto
di vita sociale organizzata.
Guida l’alunno, attraverso la conoscenza di sé e della realtà territoriale in cui vive, a porsi in
maniera consapevole e critica di fronte alla realtà che lo circonda, ad acquisire comportamenti
costruttivi come il senso del dovere, della giustizia e dell’onestà.
Tematica
contenuti
Orientamento
valoriale
Analisi dei comportamenti propri ed altrui nei vari momenti della relazione
(nel gruppo dei pari, nella famiglia, a scuola, per strada) Gioco dei ruoli
(role playing).
Elaborazione di tabelle di comportamenti corretti/scorretti nelle situazioni
osservate. - Osservatorio comportamenti alunni - Lettura di brevi testi
regolativi legati a giochi conosciuti - Produzione del regolamento di
classe- Percorso di riflessione sul bullismo.
Conoscere e
agire diritti e
doveri
Analisi e studio dei diritti e dei doveri irrinunciabili.
Analisi dei fenomeni di violenza relativi ai minori.
Lettura – analisi degli articoli più significativi della Carta Internazionale sui
diritti dell’infanzia.
Scelta di un diritto dell’infanzia o di un diritto in genere da approfondire
Socializzazione in Aula Magna e dibattito con presentazioni delle
produzioni artistico-letterarie sull’argomento scelto
Identità
personale e
cittadinanza
attiva
Studio della realtà territoriale di appartenenza e siciliana
Analisi del quartiere e ricerche sul territorio con particolare
attenzione al lavoro minorile, al ruolo della donna e a quello dei
Servizi Sociali.
Conoscenza degli eventi più significativi della storia di Palermo
con visite a monumenti e istituzioni culturali della città;
Partecipazione a manifestazioni cittadine commemorative delle
vittime di mafia, in particolare, in ricordo dei giudici Falcone e
Borsellino.
Studio dell’organizzazione politico/amministrativa degli Enti Locali
e della Costituzione Italiana, degli organismi europei e
internazionali.
Assemblee di classe con elezione dei rappresentanti di classe,
con la giuda dell’insegnante e Assemblee d’Istituto.
Iniziative proposte da componenti sul territorio: scuole, forze
dell’ordine, parrocchie, associazioni culturali, per la promozione 29
della Legalità.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Attività formative trasversali
Tematica
contenuti
Educazione
alla Salute
L’Educazione alla salute è finalizzata all’acquisizione del concetto di
“salute” come promozione di equilibrio e benessere psico-fisico.
Tenuto conto del contesto in cui opera la Scuola vengono elaborati percorsi
di Ed. sanitaria alimentare sessuale socio-affettivo e prevenzione delle
dipendenze per raggiungere obiettivi, quali:
•conoscenza e consapevolezza di se stessi e dei propri bisogni;
•capacità di relazionarsi con gli altri in maniera serena ed equilibrata;
•capacità di acquisire atteggiamenti adeguati alla cura della propria salute.
Il percorso di Educazione alla Salute prevede inoltre, attività, curate da
esperti.
PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE: Nell’ambito della prevenzione delle
dipendenze le informazioni teoriche sono integrate da attività didattiche
finalizzate all’autogestione di problemi collegati alla salute personale ed
affiancata da attività che educhino alle scelte e ai valori:
acquisire conoscenze e avere cura del proprio Sistema nervoso;
osservare i propri comportamenti e compiere scelte in modo consapevole e
motivato per il raggiungimento di un equilibrio personale
individuare e gestire alcuni fattori che creano disagio.
EDUCAZIONE AD UNA SANA E SERENA SESSUALITA’ : sono previste
lezioni di carattere informativo con attività e strategie tendenti a:
aiutare a superare la delicata fase della pubertà e poter affrontare in modo
sereno ed equilibrato il proprio ruolo sessuale;
fare raggiungere una consapevole valorizzazione delle differenze, nella
difesa delle pari opportunità per l'uomo e per la donna.
PERCORSO DI EDUCAZIONE SANITARIA: in collaborazione con il
Servizio di Medicina scolastica e con operatori del consultorio, la scuola
organizza incontri di tipo formativo (rivolti ad alunni e genitori), sulla
prevenzione di malattie e disadattamenti, e incontri con specialisti per
l’individuazione di fattori anomali o di rischio nello sviluppo delle persone
(screening visivo, ortopedico, auxologico, odontoiatrico, prove allergiche).
Il percorso rivolto agli alunni prevede attività tendenti a:
sviluppare le conoscenze e l’accettazione del proprio corpo
adottare comportamenti sani e corretti nei confronti della propria persona,
conoscere e mettere in atto azioni di primo soccorso – Imparare a
difendersi dai rischi
EDUCAZIONE ALIMENTARE
A fronte di un peggioramento delle condizioni di salute e nutrizione dei giovani, la
scuola pone attenzione alle abitudini alimentari e agli stili di vita dei giovani
ponendosi come obiettivi:
Incentivare la consapevolezza dell’importanza del rapporto cibo-salute.
Favorire l’adozione di sani comportamenti alimentari.
prevenire le malattie correlate ad una scorretta alimentazione.
Promuovere la conoscenza del sistema agroalimentare.
Promuovere la trasversalità dell’ed. alimentare.
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Attività formative trasversali
Tematica
Contenuti
L’Educazione
stradale
L’Ed. stradale rientra nell’azione educativa della Scuola come insegnamento
finalizzato alla formazione integrale dell’uomo e del cittadino responsabile e
consapevole dei codici e delle norme della strada.
•Conoscere le norme principali del Codice Stradale e la segnaletica
•Acquisire comportamenti corretti quale utente della strada.
•Conoscere i fattori di rischio che costituiscono pericolo per la circolazione
stradale e per la propria salute
Orientamento e
continuità
Per l’Orientamento la Scuola si pone le seguenti finalità:
•Conoscere se stesso/a e la realtà circostante
•Elaborare un proprio progetto di vita integrato nel mondo reale
•Saper argomentare il proprio progetto secondo il percorso scelto
•Interagire con adulti (famiglia e scuola) e organizzazioni sociali e territoriali che
collaborano alla definizione e allo svolgimento del progetto
•Essere capaci di adattarsi al cambiamento
Tali finalità vengono perseguite attraverso gli obiettivi sotto indicati:
•Sapere individuare i propri bisogni, limiti e risorse personali..
•Saper riconoscere e valorizzare i propri stili di apprendimento
•Essere consapevoli del proprio cambiamento fisico e adeguarsi ad esso
•Sviluppare la propria stabilità emotiva
•Essere capaci di prendere decisioni ed iniziative positive e costruttive
•Conoscere le principali prospettive formative ed occupazionali
•Possedere capacità di autovalutazione
•Possedere capacità progettuali
Per assicurare agli alunni un percorso formativo armonico e continuo rispetto
allo sviluppo psicofisico, relazionale e sociale, il progetto di Orientamento è
strettamente correlato al Progetto Continuità che, prevede in collaborazione con
le scuole primarie e gli Istituti superiori, la realizzazione di visite, incontri e
attività per un raccordo didattico - formativo.
Accoglienza prime classi
L’accoglienza degli alunni delle prime classi è un momento importante che
consente agli stessi un sereno inserimento nella scuola attraverso la
conoscenza dei docenti, del D.S., dei locali scolastici ,dei laboratori.
La prima settimana di scuola viene dedicata alla socializzazione e
all’integrazione del nuovo contesto scolastico; agli alunni vengono somministrati
test per una iniziale verifica delle conoscenze possedute per una
programmazione adeguata ai livelli di apprendimenti.
Ed. Ambientale
L’Educazione ambientale, rappresenta un momento fondamentale per integrare
gli argomenti di studio con l’esperienza concreta, canale preferenziale per unire
lo studio teorico al vissuto degli alunni. Nel triennio della Scuola secondaria di
primo grado si affrontano i seguenti temi: Ambiente naturale,Materiali e
riciclo,Sviluppo sostenibile.
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Attività laboratoriali
Tematica
Contenuti
LABORATORIO
INFORMATICO
Sia nella sede centrale (edificio Gregorio Russo) sia nelle sedi di scuola
Primaria vi sono Aule di informatica ben attrezzate. I ragazzi hanno modo di
utilizzare i programmi di videoscrittura, di grafica ecc.e possono anche
imparare a realizzare ipertesti e prodotti multimediali, utilizzare Internet per
collegamenti in rete per progetti vari, servirsi di enciclopedie multimediali,
giochi didattici, CD informativi, utilizzare la macchina fotografica digitale.
L’utilizzo delle Aule informatiche, che viene regolamentato in funzione dei
progetti che ogni anno sono presentati dai singoli docenti, avviene in base ad
un calendario settimanale di prenotazione oraria.
LABORATORIO
TEATRALE
L’Aula Magna attrezzata, capiente di 200 posti, e una ricca dotazione
di materiale e soprattutto una particolare professionalità di alcuni
docenti, consentono la realizzazione di SPETTACOLI TEATRALI
significativi e manifestazioni di grande interesse.
I ragazzi, attraverso vari itinerari, imparano l'arte e la tecnica di far
teatro; dalla stesura del testo alla sua messa in scena; scoprono tutto
ciò che consente la realizzazione di uno spettacolo: recitazione,
gestualità, luci, scenografia, trucco, costumi ecc. Imparano a lavorare
in gruppo, scoprono che la parola non è l'unico mezzo di
comunicazione dell'uomo, ma ci si può esprimere anche in silenzio,
con i gesti ed il corpo.
LABORATORIO
SCIENTIFICO
Il Laboratorio scientifico della scuola Secondaria è ricco di
attrezzature e materiali.
Esso viene utilizzato dai docenti di Scienze Matematiche per fare
acquisire il metodo scientifico quale ottimale mezzo di indagine per la
comprensione della realtà, per motivare allo studio delle scienze e per
rendere gli alunni protagonisti nel costruire e condurre un
esperimento di laboratorio. In laboratorio i ragazzi possono condurre
esperimenti di biologia, di chimica e di fisica.
LABORATORIO
SCACCHI
Grazie a questo “gioco” gli alunni esercitano e potenziano le loro
capacità logiche ed intellettive.
Sperimentano nuove strategie di apprendimento, controllano meglio
le loro azioni, imparano a socializzare e a rispettare le regole. Negli
anni, l’attività si è allargata, coinvolgendo alunni di tutta la scuola con
laboratori a classi aperte in ore extracurriculari. Gli alunni della
Secondaria di primo grado hanno partecipato ogni anno sia ai tornei
provinciali individuali sia ai giochi sportivi studenteschi proposti
dall’Accademia, qualificandosi e partecipando in modo individuale
32
e a squadre alla fase regionale e nazionale.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Attività laboratoriali
Tematica
LABORATORIO
MUSICALE
Contenuti
Il Plesso Don Bosco e il Plesso Russo sono dotati di laboratorio
musicale . Attraverso i laboratori musicali , realizzati sia in orario
curriculare che extracurriculare , gli alunni possono sperimentare la
pratica strumentale con diverse tipologie di strumenti musicali e
sono coinvolti nella realizzazione di spettacoli musicali che vengono
presentati in occasione di manifestazioni di scuola o extrascolastiche.
LABORATORIO
CREATIVO
Nella didattica curriculare ed extra curriculare , i docenti possono
guidare gli alunni nella realizzazione di attività creative inerenti i temi
didattici, fruendo di appostiti spazi .
LABORATORIO
LINGUISTICO
Il laboratorio linguistico, nella Scuola Secondaria di primo grado, è
una struttura mobile, in cui sono presenti alcuni computer e tavolette
grafiche. E’ uno strumento versatile che permette la diversificazione
delle attività di classe , attraverso l’utilizzo di supporti multimediali.
33
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Attività formative trasversali nel territorio
Tematica
Contenuti
GITE E VISITE
GUIDATE
Particolare cura viene dedicata alle “Visite Didattiche” sia per
l’alto valore socio-formativo che, per consentire ai nostri alunni,
abitanti di un quartiere di periferia , di conoscere la propria città,
i monumenti, le bellezze naturali.
VIAGGI
D’ISTRUZIONE
E GARE
Le classi III della Sc. sec. di 1° grado effettuano un viaggio di
istruzione di carattere artistico-culturale per approfondire le
tematiche oggetto di studio.
Gli alunni partecipano a tornei provinciali individuali e ai giochi
sportivi studenteschi, e coloro che si qualificano partecipano
anche alle fasi regionali e nazionali.
MANIFESTAZIONI
La Scuola partecipa inoltre a manifestazioni teatrali, sportive,
musicali, scientifiche e culturali, coerenti con gli obiettivi del
POF.
34
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
SCUOLA in BUS … Il Territorio come AULA
VISITE GUIDATE DI MEZZA GIORNATA
Classe
Sezioni
Destinazione
Accompagnatori
Prima
A-B-C-D
Fattoria Didattica : Masseria
Acque o Tancrè o Biddeci
Insegnanti della
Classe
Seconda
A- B-C-D
Fattoria Didattica : Augustali
(Partinico)
o F.D.Biologica Cambuca
(Alcamo)
o Azienda Agricola Casenuove
(Monreale)
e Città dei Ragazzi
Insegnanti della
Classe
Terza
A-B-C-D
Museo Gemmellaro e
Bioparco Carini
Insegnanti della
Classe
Quarta
A-B-C-D-E
Orto Botanico e Museo Pitrè o
Palazzo D'Aumale e visita
guidata Cattedrale, Palazzo dei
Normanni e Cappella Palatina e
Fattoria Didattica : Augustali
(Partinico) o F.D.Biologica
Cambuca (Alcamo) o Azienda
Agricola Casenuove (Monreale)
Insegnanti della
Classe
VISITE GUIDATE DI UNA GIORNATA
Classe
Quinta
Sezioni
A-B-C
Destinazione
Accompagnatori
Visita guidata Centro storico e
Riserva Bosco della Ficuzza
Insegnanti della
Classe
35
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
SCUOLA in BUS … Il Territorio come AULA
VISITE GUIDATE DI MEZZA GIORNATA
ABBAZIA DI S.MARTINO
ITINERARIO BAROCCO
ITINERARIO LIBERTY
BAROCCO: TESORI DELLA LOGGIA
AGRITURISMO BOSCO TUMMINIA
RNO “CAPO GALLO”
CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO
GALLERIA D’ARTE MODERNA
ITINERARIO ARABO NORMANNO (PALAZZO REALE, MONREALE, ZISA, CAPPELLA
PALATINA)
MUSEO DEL MARE
MUSEO “G. G. GEMMELLARO”
MUSEO MARIONETTE
MUSEO SALINAS
MUSEO DI ZOOLOGIA “DODERLEIN”
ORTO BOTANICO
PALAZZINA CINESE
PARCO “NINNI CASSARÀ”
PLANETARIO DI VILLA FILIPPINA
36
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
SCUOLA in BUS … Il Territorio come AULA
VISITE GUIDATE DI UNA GIORNATA
RNO BOSCO FICUZZA
RNO ZINGARO
AGRITURISMO BOSCO TUMMINIA
GEOPARCO DI PETRALIA
CEFALU’
PARCO AVVENTURE DI PETRALIA
CASTELBUONO
PARCO DELLE MADONIE
CASTELBUONO E CEFALU’
ERICE
SEGESTA ED ERICE
SEGESTA
SEGESTA E MOZIA
MARSALA E MOZIA
MARSALA
TRAPANI, SALINE E MOZIA
TRAPANI E SALINE
VIAGGIO D’ISTRUZIONE
Il Viaggio della durata di più giorni, deliberato dagli Organi Collegiali
dell’Istituzione scolastica, si realizza nel periodo Marzo/Aprile. Le mete
individuate per l’anno scolastico 2013/14 sono le città di ROMA E
FIRENZE.
37
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
SERVIZIO BIBLIOTECA
La Scuola è fornita di una biblioteca in cui gli alunni possono trovare più di
1.600 testi di vario genere.
Obiettivi del servizio biblioteca sono:
•Alimentare e/o incrementare negli alunni la voglia di leggere tramite
iniziative quali il prestito libri, realizzato ogni settimana nel locale della
biblioteca, e la promozione di alcuni concorsi interni(“Chi più legge più vale”
e le “Olimpiadi della lettura”) con premiazione finale.
•Incrementare il patrimonio librario della scuola.
38
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Progetto Musica : Il Laboratorio musicale
Il Laboratorio Musicale nasce nell’ex Circolo Didattico Filippo Raciti (già Borgo Nuovo II) di Palermo
nel 1993 e nel 1999 viene ufficialmente riconosciuto con un finanziamento nell’ambito del “Progetto
Speciale Musica” del Ministero della Pubblica Istruzione (Legge n.440/97 e circolare attuativa Cm
198/99), con l’istituzione della figura del Coordinatore del Laboratorio Musicale e con l’inserimento
(anno 2001) nel progetto VALMUSS (INValSI - Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema
dell’Istruzione, Frascati, Roma).
In seguito a tali riconoscimenti e alla scelta di formare docenti interni alla scuola che fossero in grado
di gestire le attività senza ausili esterni, il L.M. si è progressivamente aperto alla partecipazione di un
numero sempre più elevato di alunni e di docenti, caratterizzandosi come laboratorio di strumenti a
percussione e di uso della voce.
Finalità principale del L.M. è l’utilizzo della musica in funzione educativa e socializzante, nonché la
possibilità di correlazione alle altre discipline (trasversalità): lingua italiana (il metodo di
insegnamento musicale, mutuato dalla “ritmica integrale” di Laura Bassi, si basa sull’uso della lingua in
funzione ritmico - melodica e sulla necessità di imparare a leggere e scrivere la lingua italiana per
potere leggere e scrivere gli eventi musicali prodotti), storia e geografia (storia e provenienza di
strumenti musicali, ritmi, canzoni, usi, costumi, tradizioni...).
Dal punto di vista strettamente musicale il Laboratorio privilegia senz’altro l’uso del tamburo. Da un
lato perché è lo strumento più accattivante (per forma, sonorità, potenza di suono) e quindi più
richiesto dai bambini stessi, dall’altro perché il tamburo è uno strumento ancestrale, voce di ogni
cultura in qualunque periodo storico.
Nel laboratorio si fa fondamentalmente musica d’insieme, si suona insieme, alunni e insegnanti.
Suonare insieme i tamburi :
- crea un forte senso di appartenenza e di identità;
- invita all’ascolto, di se stessi e degli altri, e al rispetto;
- rafforza le relazioni e la fiducia nelle proprie capacità;
- rispetta il bisogno di ciascuno di avere il proprio spazio;
- rafforza l’attitudine sia a guidare che a seguire;
- stimola la creatività;
- aiuta a rilasciare le tensioni e sviluppa le capacità psicomotorie;
- focalizza l’attenzione e sviluppa la memoria;
- mette in moto stimoli cognitivi.
Accanto alle percussioni, il L.M. cura l’uso della voce sia cantante che recitante.
Il funzionamento del L.M. è garantito dalla presenza di una struttura tecnico-organizzativa
denominato GRUPPO MUSICA.
Di tale GRUPPO fanno parte docenti, volontariamente propostisi, in rappresentanza di tutte le classi,
ha una struttura aperta, pertanto chiunque può entrare a farne parte in qualunque momento. Si
riunisce periodicamente nell’ambito delle ore di programmazione.
Scopo del GRUPPO MUSICA è la formazione di un gruppo di docenti in grado di condividere
modalità sia nella conduzione dei singoli laboratori (aspetto didattico).
39
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Progetto Musica
che nelle scelte di carattere pratico e organizzativo (uso degli spazi adibiti a laboratorio musicale, uso dello
strumentario in dotazione alla scuola, contatti con il territorio); inoltre il gruppo può decidere e stabilire
criteri sulla scelta degli alunni da indirizzare ai singoli laboratori.
Tutti i docenti facenti parte del GRUPPO MUSICA sono definiti “Conduttori di laboratorio”, operando sia in
orario scolastico che extrascolastico con gruppi di alunni e/o intere classi. In tale organizzazione il ruolo del
Coordinatore è, appunto, quello di coordinare i conduttori.
Altre funzioni del GRUPPO M. sono: il reperimento di fondi attraverso la presentazione di progetti agli enti
pubblici, l’organizzazione di manifestazioni allo scopo di autofinanziarsi, il contatto con eventuali sponsor in
grado di finanziare iniziative, nonchè la documentazione di tutte le attività svolte nei laboratori attraverso
materiali cartacei, fotografie, registrazioni video e audio.
Questo tipo di organizzazione ci permette:
- un contatto continuo tra gli insegnanti che praticano la musica nella nostra scuola, con frequenti scambi di
idee e occasioni di crescita, che si riflettono positivamente nella gestione della didattica;
- la condivisione di responsabilità sia organizzative che di gestione dei materiali e degli strumenti;
-una migliore veicolazione di quanto avviene a livello musicale, sia fra gli insegnanti non direttamente
coinvolti sia fra le famiglie degli alunni.
Del GRUPPO fanno attualmente (A.S. 2013/2014) parte i docenti: Daniele Schimmenti (coordinatore del
laboratorio musicale), Carla Lo Cascio, Vincenza Sanfilippo, Maria Rita D’Amico, Anna Maria Virzì.
Espressione diretta del L.M. sono gli spettacoli musicali prodotti nell’ambito dei vari laboratori attivati e il
mantenimento di un’orchestra stabile in rappresentanza dell’Istituzione scolastica, in manifestazioni
organizzate da terzi all’esterno della scuola.
L’orchestra, denominata “Atropidi Sgattaiolati” è formata da alunni provenienti da tutte le classi e dai docenti
della G. Musica, nasce dall’idea di condividere momenti laboratoriali diversi, portandoli all’esterno
dell’istituzione scolastica come testimonianza di modalità di lavoro e di approccio alla materia musicale e ad
una diversa relazione alunno-insegnante.
Obiettivi strettamente musicali del progetto orchestra sono:
* Saper eseguire ritmi utilizzando le mani, i piedi, le bacchette.
* Saper eseguire ritmi complessi con strumenti a percussione.
* Saper eseguire brani strutturati contenenti ritmi diversi.
* Saper eseguire poliritmi.
* Sapere cantare canzoni accompagnandosi con strumenti a percussione.
L’orchestra Atropidi Sgattaiolati propone un repertorio di testi e musiche originali e non, nato dalla
commistione e contaminazione di sonorità provenienti da varie parti del mondo (ritmi africani, mediorientali
e latino-americani, linee melodiche mediterranee), dallo studio delle tradizioni e degli stilemi musicali siciliani
e del sud d’Italia (canti popolari, tarantella, pizzica...) e delle ritmiche moderne (rap, funky, house...).
40
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Progetto Comenius
Un Nuovo Progetto di sviluppo scolastico dal titolo:
“FivE senSe To lIVe unforgettAbLe adventureS FESTIVALS “
Ireland
Turkey
France
Italy
Bulgaria
Greece
Poland
Spain
Il corpo, gli organi di senso, le sensazioni, le emozioni ci conducono verso una conoscenza non
scontata, non sempre nota ma degna in ogni suo piccolo pezzetto
di essere ragionata e riflettuta...
Insomma viaggiamo in ogni Senso!!!!!
Grazie ai cinque organi di senso , gli alunni saranno in grado di presentare i loro valori di
conoscenza, esperienza e cultura. I destinatari tutti, utilizzando i cinque sensi e sviluppando
l’immaginazione si dedicheranno al fare per mostrare il proprio essere. (sentendo
attraverso la percezione delle diversità musicali e l'ascolto di alcuni interessanti racconti
tradizionali e storie ; utilizzando l’olfatto per il cibo e le bevande tipiche di ogni Paese ; la vista
per visitare la Città e scoprire gli altri Paesi; il tatto per ballare , giocare a giochi tradizionali o
sport popolari )
Gli alunni – guidati dai loro docenti - potranno utilizzare diversi metodi , approcci e strumenti
per costruire e sviluppare l’ autonomia , la cooperazione e il coordinamento , lavoreranno per
aumentare la consapevolezza , il rispetto , la comprensione e la tolleranza .
Mezzi TIC , presentazioni , performance dal vivo degli studenti sulle celebrazioni incoraggeranno
, motiveranno
e saranno occasione
per
sviluppare abilità in competenze .
E inoltre , approcci e strategie innovative guideranno gli studenti e il personale di una famiglia
europea più forte e più intellettuale.
Annualità: 2013/2015
Destinatari: Docenti (15, Infanzia e Primaria)Studenti ( di scuola
dell'Infanzia e Primaria), Genitori, Territorio.
Tutte le attività relative al Progetto, e i contenuti sono divengono parte integrante del percorso formativo
degli alunni coinvolti in orario curriculare.
E’ stato previsto inoltre, dal Progetto, che le Scuole Partner esportino i loro prodotti, socializzando in tale
modo le attività di integrazione al curricolo nazionale, le metodologie e i contenuti svolti con gli alunni.
Nazione Scuola capofila : Spagna
Referente progetto per l’Istituto comprensivo “RUSSO – RACITI” :
Cirrincione Roberta (Docente Scuola Primaria)
41
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
PON F3 – CRESCERE IN COESIONE
OBIETTIVO F” PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO,LE PARI OPPORTUNITA’E
L’INCLUSIONE SOCIALE” AZIONE 3 “SVILUPPO DI RETI CONTRO LA DISPERSIONE
SCOLASTICA E LA CREAZIONE DI PROTOTIPI INNOVATIVI”
Nati come interventi “mirati” verso zone in cui si concentrano i valori negativi degli indicatori
di dispersione e insuccesso scolastico. La mission di “Crescere in coesione” è descrivibile
secondo alcune finalità, che sono quelle di:
- raggiungere tutti e ciascun bambino e ragazzo per offrirgli effettiva opportunità di istruzione
e formazione e di successo formativo ed educativo,
- svolgere un’azione efficace di “riparazione” e nuova opportunità con quelle persone in
crescita a rischio di fallimento formativo o già “con un piede fuori”.
I progetti F3 muovono dal principio che dispersione e insuccesso formativo non siano gli
“stati” o le caratteristiche di specifici soggetti in disagio, bensì processi dinamici che la scuola
con il suo intervento può contrastare e sconfiggere. Per questo i progetti F3 coinvolgono
allievi e giovani su cui intervenire anche in forma preventiva, e non solo per il recupero.
I focus principali di buone politiche di contrasto sono:
1. consolidare per tempo conoscenze irrinunciabili senza le quali non è pensabile poter
affrancarsi da una situazione di esclusione precoce,
2. preparare e manutenere un patto tra scuole e famiglie,
3. fornire occasioni/possibilità di esperienze educative comunitarie e riparative,
4. assicurare la presenza di un adulto significativo, capace di dare parola e ascoltare parola, di
accompagnare, riunire i frammenti delle buone esperienze di apprendimento, compensare i
buchi, scoprire parti di sé, rafforzare la motivazione, elaborare i fragilità, rivalutare
potenzialità, ecc.
5. garantire procedure regolari e competenti di sostegno all’azione in termini psico-pedagogici
e di accompagnamento e manutenzione per il gruppo di operatori in azione
LA SECONDA OPPORTUNITA’
Gli interventi F3 si configurano come “seconda opportunità”. L’offerta di seconda opportunità
non avviene per obbligo rinnovato ma sostanzialmente come diritto offerto, che rimanda
l’accoglimento dell’offerta al campo della volontarietà del soggetto. La volontarietà configura
una mobilitazione – empowerment - della persona in crescita, proprio perché viene
volontariamente e pertanto sta investendo su sé stessa come risorsa umana che vuole
potenziarsi, cosa non “obbligabile” ma, invece, “raccoglibile” da parte dell’allievo.
DESTINATARI
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Prioritariamente alunni a rischio dispersione con elevato numero di assenze, bassa
motivazione, bassi livelli di competenze di base, ma anche genitori e docenti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Scuola Secondaria di I grado
Progetto «Ragazzi da scu(o)ter» F-3-FSE04_POR_SICILIA-2013-114
-
PERCORSO «RICOMINCIAMO DA NOI»
DESTINATARI : 15 Allievi
MODULI: "TUTTI INSIEME”: accoglienza e monitoraggio ; “GUARDIAMOCI INTORNO”:
apprendimento in situazione ; “NUMERI”: studio assistito; “SAPERE E FARE”: studio assistito
DESTINATARI: Docenti
MODULO: “ESPRIMIAMO IL DISAGIO”: seminario
-
PERCORSO “COSTRUIAMO PER IMPARARE INSIEME”
DESTINATARI : 10 Allievi
MODULI “COSTRUIAMO INSIEME” accoglienza e monitoraggio; “UN GIARDINO PER TUTTI”:
laboratorio
DESTINATARI: Genitori
MODULI: “LE MAMME CREANO” Lab creativo; “INSIEME” COUNSELING
-
PERCORSO «IL NOSTRO TEMPO»
DESTINATARI:15 allievi
MODULI: TEMPO PREZIOSO accoglienza e monitoraggio; TEMPO PER RACCONTARE: studio
assistito; TEMPO PER SCOPRIRE studio assistito; TEMPO PER CREARE: lab espr-creativo ;
TEMPO PER ESPRIMERSI: lab. espressivo creativo
- PERCORSO «NOI SUL PALCOSCENICO»
DESTINATARI: 15 ALLIEVI
MODULI:“COMUNICARE PER IMPARARE”: accoglienza e monitoraggio; “UN MARE DI PAROLE”:
lab italiano; “IL NOSTRO TEATRO”: lab teatrale
DESTINATARI: Docenti
MODULO: “PROGETTARE E COMUNICARE”: seminario
43
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Scuola Primaria
Progetto MOSAICO - F-3-FSE04_POR_SICILIA-2013-126
N° 3 PERCORSI P.I.S.
(PRONTO INTERVENTO SCOLASTICO)
DESTINATARI : Allievi delle classi 3/ 4/5 della Scuola primaria
MODULI:
PIS1 (Pronto intervento scolastico) con 15 alunni
PIS2 (Pronto intervento scolastico) con 15 alunni
PIS3 (Pronto intervento scolastico) con 15 alunni
3 PERCORSI DI GIOCHI DIDATTICI
MODULI:
GIOCHI DIDATTICI 1 con 15 alunni ,
GIOCHI DIDATTICI 2 con 15 alunni ,
GIOCHI DIDATTICI 3 con 15 alunni ,
1 PERCORSO DI ORIENTAMENTO
MODULO:
COUNCELING per alunni di III anno della Sc. Sec. di 1° grado
Job Club per Genitori
TIPOLOGIA :Sportello
DESTINATARI 20 GENITORI
informazioni e sostegno per attivare percorsi di ricerca attiva del lavoro
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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013- 2014
L’interazione con il Territorio
L’Istituto comprensivo RUSSO - RACITI si propone di attivare i necessari rapporti con gli enti
locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali, religiose ed economiche che operano
sul Territorio.
La Scuola è disponibile a stipulare protocolli d’intesa e accordi di rete con altre Istituzioni
scolastiche per la realizzazione di progetti co-finanziati, che possano portare un importante e
significativo contributo nella Formazione della Nostra utenza.
SERVIZI SOCIALI V
CIRCOSCRIZIONE
BIBLIOTECA
CONSULTORIO
FAMILIARE
CEFOP
CENTRO
E.D.A.
I.C. “BUONARROTI”
IPSIA “ASCIONE”
I.C. BN1
COMUNE
COMANDO
CENTRO ANZIANI
VIGILI URBANI
CARABINIERI
PARROCHIA
Eventuali Associazioni NO45
Profit del territorio
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2012 -2013
L’interazione con il Territorio
Iniziative
PROGETTO LEGALITA’
In rete con .l’IC “Borgo Nuovo I”, l’IPSIA “E. Ascione” L’Istituzione scolastica IC “ RUSSO – RACITI”
promuove azioni miranti all’affermazione della Legalità sul Territorio.
PREMESSA
Il presente progetto nasce dall’esigenza di promuovere nel territorio la legalità in tutte le sue forme,
attraverso il coinvolgimento delle diverse istituzioni che vi operano.
I recenti e reiterati atti di vandalismo subiti dalle scuole sono il segnale di una “cultura” che si oppone
alla diffusione della legalità e alle iniziative che da anni nel quartiere tutte le agenzie formative e le
Istituzioni promuovono.
Per reagire a tali attacchi, difendere il territorio ed i beni che appartengono alla collettività e diffondere
tra i cittadini la cultura del Diritto, è necessario far fronte comune, attraverso un confronto sistematico
tra quanti s’impegnano in tale direzione.
Da qui l’idea di costituire una rete che persegua finalità ed obiettivi comuni attraverso un progetto
flessibile ed articolato, che sarà sottoposto a verifica periodica da parte di un gruppo di lavoro
costituito dai rappresentanti delle scuole, delle associazioni e delle altre Istituzioni che vi aderiscono.
FINALITA’
Diffondere nel territorio la cultura della legalità e la partecipazione attiva della collettività alla vita
civile.
OBIETTIVI
•Sviluppare negli alunni la capacità di mettere in discussione i valori di riferimento della comunità di
appartenenza.
•Avvicinare gli alunni al concetto di legalità in tutte le sue forme
•Sensibilizzare le famiglie al valore della legalità
•Avvicinare gli alunni alle Istituzioni
•Promuovere l’acquisizione di comportamenti rispettosi dell’ambiente
•Acquisire abilità e competenze espressive dei linguaggi verbali e non verbali intesi come strumento di
espressione di idee e di valori.
JURASSICONCORSO
Oggetto: "Fai bello il tuo dinosauro", mostra/concorso a tema jurassico per le scuole.
La Direzione de “LA Torre” ha ideato un’attività/evento che prevede la collaborazione del Centro Commerciale
con le Scuole del territorio. La manifestazione in oggetto è stata pensata per creare una sinergia con le istituzioni
educative. E’ stata organizzata una competizione per coinvolgere le scuole del territorio con un’iniziativa che
riguarda, in particolare, aspetti artistici, volti a incrementare le capacità creative e conoscitive degli alunni. Nello
specifico si tratta di abilità ferite all’arte del disegno, all’abilità decorativa e d’inventiva, con il coinvolgimento
degli alunni nell’elaborazione di un’opera comune. “Fai bello il tuo dinosauro” è un evento con lo scopo di
coinvolgere le scuole aderenti in una “gara” di creatività ai massimi livelli. Sono state fornite delle sagome
raffiguranti veri e propri dinosauri (altezza circa 1,80 mt.), a tutte le scuole che hanno aderito all'attività, e le
classi stesse sono state chiamate a decorare con la massima originalità e fantasia i soggetti. L’interessante finalità
educativa è quella di incrementare lo spirito di collaborazione: gli alunni, raccolti intorno a un unico progetto,
si trovano a lavorare tutti insieme, con gli insegnanti, a un’opera che ha lo scopo di rappresentarli tutti.
Le opere ultimate, una volta raccolte, saranno esposte presso il Centro Commerciale in una giornata/evento che
giungerà a conclusione con la premiazione della sagoma ritenuta più particolare e creativa da una giuria
competente e rigorosamente imparziale.
(Per la scuola vincitrice è previsto un assegno del valore di € 1.000,00.)
46 di
L’Istituzione scolastica “RUSSO – RACITI” è aperta alla collaborazione con altre iniziative del territorio
carattere formativo educativo.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Rapporti SCUOLA – FAMIGLIA
“INCONTRIAMOCI E CONFRONTIAMOCI”
La Nostra Scuola si propone come Centro per vivere BRILLANTE- MENTE
il percorso scolastico.
FINALITA’
Fornire strumenti di conoscenza e strategie di intervento ai genitori in ordine
all’autorientamento dei figli, in sintonia con l’offerta formativa e la
programmazione didattica delle classi coinvolte, per la prevenzione del
disagio, contrasto alla dispersione scolastica e al successo formativo.
OBIETTIVI
•offrire ai genitori occasioni di riflessione per favorire una crescita
•armoniosa e serena dei figli;
• aiutarli a comprendere meglio i loro vissuti considerando le varie fasi
•del processo di crescita;
• creare sinergie educative tra scuola e famiglia, utili al benessere dei
•bambini;progettare e attivare percorsi per favorire il successo scolastico;
• Incrementare il livello di partecipazione e collaborazione con le
•famiglie condividendo interventi e strategie;
RISULTATI ATTESI/PRODOTTI
•Consapevolezza di essere genitori che sanno individuare i veri bisogni dei
propri figli.
•Consapevolezza da parte dei docenti ai segnali e/o indici di sofferenza
trasmessi dagli alunni.
•Maturazione del senso di responsabilità: strategie idonee e pertinenti atte a
favorire lo sblocco della situazione problematica.
•Questionario di gradimento/sviluppo
47
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Campi di esperienza
SCUOLA DELL’INFANZIA
Pur nell’approccio globale, che caratterizza la Scuola dell’Infanzia, gli
insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi
disciplinari e dei loro alfabeti.
Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e
linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare,
stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Sono CAMPI di ESPERIENZA:
Il sé e l’altro
•le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
il corpo e il movimento
•Identità, autonomia e salute, conoscenza del mondo
Immagini, suoni, colori
•gestualità, arte, musica,
•multimedialità, immaginazione e creatività educazione al
senso estetico
•Comunicazione, lingua e cultura
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
•ordine, misura, spazio, tempo, natura.
•aspetti della realtà e loro prima “organizzazione
Oggetti, fenomeni, viventi fisica”;
Numero e spazio
•familiarità con i numeri, la quantificazione, la
spazialità
Essi rappresentano i luoghi del fare e dell’agire del bambino per poter
Essere. Sono orientati dall’azione consapevole dei Docenti che
introducono ai sistemi simbolico – culturali.
48
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
Scuola dell’Infanzia e Primaria
Per quanto riguarda il percorso esplicito vero e proprio – le attività didattiche, i
descrittori che sustanziano le competenze nei diversi livelli di sezione e classe, i
contenuti, i metodi, gli strumenti,… - alla luce delle Indicazioni per la Scuola dell’Infanzia
e della Scuola Primaria(NIM,2012) la Scuola ha sentito la necessità di aggiornare il
Curricolo , negli anni scorsi prodotto in conformità alle Indicazioni Nazionali, migliorando
la qualità dell’Insegnamento - apprendimento e l’efficacia e l’efficienza nei confronti dei
bambini e delle bambine utenti il servizio.
Il percorso condiviso, in cui una parte delle tappe ha il carattere della
“prescrittività”, mira alla progettazione di proposte formative che porranno al centro
della propria finalità educativa la formazione di Persone”equipaggiate” sia di valori
culturali (Persone colte e capaci di pensare e agire in modo consapevole e critico), sia di
valori civili ( Persone attive,consapevoli dei propri diritti/doveri di cittadinanza), sia di
valori esistenziali( Persone solidali e impegnate).
Verticalità
(graduazione delle
competenze)
Coerenza interna
(R quota nazionale/
locale;le discipline che
concorrono al
raggiungimento di
competenze trasversali)
Verificabilità e
certificabilità.
Attenzione alla
trasversalità
Rivedibilità
(in base ai risultati
osservati)
(abilità di base e
concetti)
Flessibilità
La condivisione,
il lavoro collegiale di ricerca
delle strategie migliori, perla
risoluzione dei problemi legati
all’apprendimento
e
alla
formazione degli Alunni, in
quanto Persone è uno dei
punti di forza del corpo
Docente
dell’Istituto
Comprensivo
RUSSO RACITI.
Il Curricolo scolastico deve
possedere gli
ATTRIBUTI
evidenziati nello schema
a
sinistra.
(opzionalità e
modularità)
Le pagine che seguono presentano l’iter, che nell’ambito dell’Autonomia scolastica condurrà
ad una progettazione curriculare ( Infanzia -Primaria ) adattata e personalizzata alle esigenze
formative e didattiche degli alunni del territorio.
49
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2012 -2013
Progettare per
Campi di esperienza
L’ordine di Scuola dell’Infanzia, della Nostra Istituzione scolastica, in conformità a quanto richiesto
dal documento di legge n°169 del 30.10.2008, mira a prestare particolare attenzione a tutte
quelle attività che convergono alla formazione del Cittadino, fin dal suo primo
inserimento nelle Società:
• l’acquisizione del rispetto delle regole per una convivenza civile e democratica;
•Il rispetto di valori quali la pace, la non violenza, la legalità,la diversità,anche culturale e
sociale.
A questo scopo, assumendo un’ottica educativa trasversale,che è supportata dalla condivisione di
obiettivi epistemologici per la costruzione del curricolo formativo, e da principi metodologici, la
Scuola dell’Infanzia ha svolto un’analisi degli Obiettivi Formativi per i Campi di esperienza ( età 3 –
4- 5 anni), individuando Obiettivi formativi trasversali (competenze da fare acquisire al termine del
periodo scolastico) e i descrittori delle Competenze.
Tali Obiettivi verranno progettati sulla struttura di piani di lavoro, che terranno conto delle fasce
d’età dei bambini, con operatività /descrittori più analitici e dettagliati, correlati ai contenuti
progettati per ciascuna sezione.
I piani di lavoro bimestrali, curati da ciascun Docente seguiranno un Iter condiviso, per
intercampi, secondo il modello seguente:
Dalle Indicazioni Nazionali al Curricolo
della Scuola dell’Infanzia ( NIM 2012)
Traguardi di Sviluppo per campi di esperienza
Dalle Indicazioni Nazionali al Curricolo
della Scuola dell’Infanzia
Obiettivi d’Apprendimento
Obiettivi Formativi per campi di Esperienza e per fasce d’età 3 -4 -5 anni
Descrittori della Competenza per fasce d’età 3 -4 -5 anni
50
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
Progettare nella Scuola Primaria e nella scuola dell’Infanzia:
Il Percorso condiviso
O.G.P.F.
Competenze
di base
SCHEDA
L.E.P.
Dalle
Indicazioni
Macro
curricolo
TRAGUARDI
DISCIPLINARI
(NIM 2012)
Obiettivi di apprendimento
Obiettivi educativi d’area
Competenze: disciplinari,trasversali, di
Cittadinanza, europee
Campi di
esperienza
III –V
Traguardi
Indicazioni
Formativi e descrittori delle competenze per ogni disciplina
(dagli Obiettivi di apprendimento)
Elaborati a livello collegiale
DESCRITTORI DELLA COMPETENZA DISCIPLINARI
Essi costituiscono un curriculo continuo dal quale attingere il livello della classe considerata
l’analisi delle caratteristiche cognitive d’ingresso
Rappresentano la base di una progettazione collegiale per classi
parallele
Progettazione di Classe a cura di ciascun
Docente, per le proprie discipline
Intercampi -Interarea (Equipe/Team)
TRASVERSALITA’ x CONCETTI
Per Sezione
Per classe interna ai Cicli
(con cura dei Docenti del
Circolo di un raccordo in
parallelo)
51
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Infanzia – Primaria)
L’impegno dei diversi ordini di Scuola è quello di privilegiare, fra le tante
funzioni svolte nel territorio, quella di garanti di un positivo incontro fra gli
Allievi e la Cultura.
Una Cultura intesa come strumento per rendere possibile la
convivenza democratica attraverso
una cittadinanza attiva e responsabile.
Tale impegno mira all’”Evoluzione” degli allievi, che in quanto
Persone uniche, unitarie, complesse, irripetibili, vanno aiutate ad esprimere la
propria creatività e ad “attuarsi” attraverso una sempre maggiore conoscenza di
sé e dei propri punti di forza.
A tale proposito ci siamo imposti la continua ricerca di una
Didattica di Qualità,che assicuri l’ottimizzazione da parte di ogni Allievo, delle
proprie capacità e seguente sviluppo in competenze, per una conquista di una
dignità e di un benessere fatto di integrazione nel sociale .
Siamo perciò orientati, con sempre maggiore convinzione, verso
metodologie di insegnamento / apprendimento, basate sull’interazione della
Persona nel gruppo:spostando l’attenzione dai saperi ai processi che attivano
l’apprendimento.
Le nostre mete finali sono orientate verso quelli che consideriamo i “guadagni
formativi reali”per gli allievi, cioè sull’acquisizione degli strumenti culturali
“spendibili”nel mondo fuori dalla Scuola.
Teniamo sempre più conto delle dimensioni più ampie della vita
di ogni Allievo elaborando e condividendo uno “stile” basato sul progettare,
agire e valutare le Nostre azioni e non solo quelle di chi apprende. Uno stile
fatto di attenzione verso tutti gli Allievi, specialmente verso coloro che, pur non
raggiungendo risultati alti in ambito disciplinare, hanno dimostrato di avere
intrapreso il percorso autonomo di cambiamento,di trasform –azione e di
costruzione del loro apprendimento.
La presenza di alunni in difficoltà di apprendimento, di qualsiasi
natura esse siano, ci sottolinea quanto i tradizionali orientamenti e modi per la
valutazione e la successiva comunicazione alle Famiglie, non siano più sufficienti
a mettere in evidenza – al di là dei saperi acquisiti – il reale “cammino”
formativo intrapreso dagli Allievi.
52
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Infanzia – Primaria)
E poiché esiste un’interazione continua fra la Persona e l’ambiente, e la
società,fra i significati personali – impliciti ed espliciti – vogliamo dare maggiore
valore all’Esperienza, di cui ogni Allievo è portatore – talvolta inconsapevole -.
Attraverso una didattica di Qualità, speciale, sensibile, attratta dalle
Diversità, dalle differenze individuali.
E una didattica così orientata alla valorizzazione dell’Esperienza e alla sua
commutazione in investimento eccellente da parte di ogni Allievo, necessitava di
uno strumento adeguato di certificazione e documentazione.
Da tempo gli Ordini
che compongono la Nostra Istituzione
scolastica, e quest’anno in modo particolare, ci siamo posti come obiettivo la
prosecuzione dell’uso di strumenti di comunicazione alle Famiglie, funzionali a
rappresentare lo sviluppo delle “competenze di base” acquisite dagli Allievi, per
tutti i livelli classe (dalla Scuola dell’infanzia alla V della Scuola Primaria ,
accompagnandoli ancora per tutto il percorso nella secondaria di I grado)
secondo un progetto di Continuità sulla valutazione dei Livelli essenziali di
Prestazione.
L’intero Collegio dei Docenti ha lavorato basandosi sull’esperienza
relativa alla didattica e alla valutazione maturata dai Docenti della Nostra Scuola,
condividendo linguaggi, criteri , referenti teorici, ipotesi di applicazione. Tale
strumento di certificazione e documentazione d’istituto avrà un’incisiva influenza
sulla relazione Scuola / Famiglia.
Il coinvolgimento delle Famiglie, che
sollecitiamo
ad una “partecipata
consapevolezza” insieme all’offerta di opportunità ed occasioni maggiori di
dialogo per migliorare la relazione educativa, nel rispetto dei distinti ruoli, la
Nostra Istituzione scolastica si orienta all’Utilizzo di strumenti validati sia per la
Scuola dell’Infanzia e della primaria “ Scheda delle Abilità di Base”, quale mezzo
per la Comunicazione e Certificazione dei livelli di Competenze trasversali
conseguite dagli alunni a fine Percorso /Ordine di Scuola.
Lo strumento diviene unico per l’intera utenza scolastica: per gli allievi della
Scuola dell’Infanzia(adattato all’ordine scolastico – collegialmente condiviso)
come per quelli della Primaria, per gli allievi in difficoltà di apprendimento e per
quelli non, si pone come strumento di continuità in verticale, consente di
realizzare una connessione intensa e pervasiva fra Ordini di Scuola operanti nello
stesso Territorio,ma specialmente facenti parte della medesima Istituzione.
Una continuità considerata come percorso unico dal tempo esteso e perciò
intesa come opportunità d’offerta formativa.
53
Uno strumento che ha posto e pone l’accento sulla compartecipazione, collegiale,
condivisa da Docenti che intendono co – agire per conoscere, riconoscere,
cercare, valorizzare, comprendere le differenze individuali.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Infanzia – Primaria)
Con le Famiglie si vuole proseguire uno “storico rapporto” di collaborazione.
L’istituzione scolastica RUSSO RACITI intende confermare la disponibilità al
confronto rispettoso dei ruoli reciproci, il mettere in discussione la Propria
visione, il Proprio stile, fatto di attenzione alle differenze.
La decisione di mantenere lo strumento “Libretto delle Abilità di base”, quale
strumento di certificazione finale sia nella Scuola dell’Infanzia e Primaria
(Principio della CONTINUITA’), prevede che ,prima della certificazione nelle
classi terminali dei due ordini di Scuola, esso diventi supporto al curricolo
trasversale e pertanto base delle Progettazioni disciplinari, intese quali
strumenti per l’acquisizione delle reali Competenze necessarie alla
Formazione della Persona.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Il “libretto delle abilità di base” e il Foglio delle abilità, relativi alle
competenze CHIAVE, di base costituiscono parte integrante del curricolo
formativo proposto dalla Nostra Istituzione scolastica.
Grazie ad esso, l’osservazione sistematica degli alunni pone l’accento sui
seguenti livelli:
•
Livello delle COMPETENZE COGNITIVE:L’attenzione viene posta sulle
conoscenze dichiarative e procedurali in termine di modelli di
rappresentazione (attraverso i descrittori di ciascuna competenza in
un’ottica trasversale);
•
Livello delle COMPETENZE METACOGNITIVE : permettendo una
riflessione sulla trasversalità delle discipline e di campi di esperienza, che
vengono sistematicamente “osservate” in senso PLURIDIMENSIONALE
(diagnostico, formativo, regolativo, sommativo, orientativo,selettivo,
proattivo e prognostico);
•
Livello delle COMPETENZE di CITTADINANZA: le abilità indicate nel
libretto e nel Foglio,sono fondamentali per l’inserimento del Soggetto
Discente nella Società;
•
Livello delle COMPETENZE STRUMENTALI: il libretto e il foglio
rappresentano la certificazione del sapere, del saper fare ed essere in base
a soglie collegialmente condivise.
54
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013-2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Infanzia – Primaria)
•
•
•
LA VALUTAZIONE DELLE ABILITA’ DI BASE (trasversalità)
Definire i livelli degli obiettivi irrinunciabili, alla fine di ogni periodo didattico,per la
Nostra Istituzione, non vuol dire puntare al ribasso;
Impostare protocolli di indicatori di adeguatezza vuol dire definire i risultati di ciò che
è stato l’intervento educativo – didattico sull’Allievo durante l’intero percorso ;
Definire le Key Stage è garanzia e per i Soggetti logici dell’apprendimento e per i
Docenti dell’incidenza della Scuola.
MODELLO SINTETICO DELLA SCHEDA L.E.P. PRIMARIA
E DEI CRITERI COLLEGIALI DI VALUTAZIONE
Le Abilità trasversali sono definite da
descrittori di ogni Macro COMPETENZA
riportati nelle pagine
del Libretto/foglio LEP
1.
…
Ascolto attivo
Obiettivi Formativi trasversali
Competenze attese in uscita
L’alunno è in grado di cogliere, comprendere, rielaborare e/o
elaborare significati, da una situazione comunicativa,
interagendo circolarmente con l’interlocutore in modo personale
e creativo, applicando tecniche e conoscenze per una
comunicazione efficace.
2. Comprensione del Testo
…
L’alunno è in grado di cogliere i contenuti di un testo,
ricavandoli da una situazione reale, per rielaborarli in modo
personale applicando tecniche e conoscenze acquisite.
3. Ricchezza del lessico
…
L’alunno è in grado di comunicare oralmente o in forma scritta,
adeguando il linguaggio alla situazione richiesta dallo specifico
disciplinare (contesto di lavoro), in modo pertinente e
consapevole, usando conoscenze lessicali e tecniche di ricerca
acquisite in modo efficace.
4. Argomentazione
…
L’alunno è in grado di sostenere una tesi, utilizzando
consapevolmente i procedimenti logici acquisiti per assumere,
in specifici contesti di realtà, posizioni autonome e decisioni
motivate.
5. Impostazione/risoluzione di
problemi
…
L’alunno è in grado di elaborare/rielaborare dati, per
organizzarli in modo funzionale scegliendo e/o ideando la
strategia più efficace per la risoluzione della situazione
problematica identificata.
6. Produzione di testi
…
L’alunno è in grado di produrre un testo coerente, coeso e
funzionale allo scopo, utilizzando le conoscenze e le procedure
acquisite per comunicare in modo personale, chiaro,completo
ed efficace.
7. Uso “interattivo”degli
strumenti(cognitivi, sociali,
fisici)
…
L’alunno è in grado di acquisire dati significativi da specifiche
situazioni esperite nel quotidiano, o comunicate dai Media,
integrandoli alle conoscenze disciplinari, con procedure e
strategie applicate in modo personale, consapevole e
autonomo.
55
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
CRITERI COLLEGIALI DI VALUTAZIONE della COMPETENZA
Certificazione “Libretto delle abilità di base”
Soglie della COMPETENZA
Descrizione della soglia
Elementare
Presenza di abilità e conoscenze essenziali.
Nella produzione l’alunno necessita di
approvazione e guida da parte del Docente.
*
** 6 - 7
Matura
Adeguata e stabile padronanza di abilità e
conoscenze.
Sicurezza e autonomia nella produzione.
Esperta
Competenza formale (tecnica e conoscitiva),
organica ed unitaria.
Autonomia nella produzione, manifestazione
di una personale rielaborazione dei saperi e
delle abilità.
*
** 8 - 9
*
** 10
* la valutazione espressa con i livelli numerici indica la gradazione interna
alle soglie nella Scuola Primaria.
Per la Scuola dell’Infanzia è stato elaborato,
collegialmente un Foglio specifico per l’ordine di
scuola, con competenze e descrittori specifici. La
scala di attribuzione delle soglie è rimasta invariata.
•* Scuola dell’Infanzia : segnare con una X la soglia
•** Scuola Primaria : indicare nella casella il voto/medio in decimi
56
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
Area degli
apprendimenti
Area del servizio
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione si configura come un processo di rappresentazione, duplice:
•Rappresentazione fattuale di un fenomeno: raccolta dati;
•Rappresentazione codificata dello stesso fenomeno : espressione del giudizio.
Dalla Nostra Istituzione scolastica vengono pertanto ritenuti passaggi obbligati i tre
livelli della valutazione:
Predittiva: analisi, osservazione dei singoli alunni, e della presenza di abilità o meno,
senza che venga formulato un giudizio di valore, raccolta di informazioni funzionali
alla conoscenza dell’alunno, annotazioni/osservazioni sul comportamento.
Di processo:
Diagnostica (acquisizione delle informazioni utili per impostare il Piano di lavoro)
Formativa (acquisizione delle informazioni relative dei traguardi intermedi previsti e
agli eventuali problemi incontrati per attuare gli opportuni interventi regolativi)
Sommativa (acquisizione delle informazioni relative al raggiungimento dei traguardi
finali, per effettuare un bilancio finale)
Certificativa: di comunicazione delle competenze raggiunte a fine percorso
formativo. ( a fine periodo scolastico Scuola dell’Infanzia e Classe V della Scuola
Primaria).
Ricevimenti frequenti (bimestrali) dei Genitori e consegna schede di
valutazione (del modello nazionale e/o d’Istituto) con cadenza
quadrimestrale(come deliberato dal Collegio Docenti), tengono aggiornate
le Famiglie sui processi d’apprendimento.
VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE DI ARRICCHIMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
(curriculare ed extra – curriculare)
Per ogni Progetto realizzato si valuta:
•La qualità del servizio erogato, attraverso schede di gradimento da somministrare sia agli alunni
destinatari del laboratorio, che ai Genitori degli stessi;
•L’acquisizione delle competenze attraverso apposite schede certificanti il livello raggiunto secondo
cadenza prestabilita ;
•Le trasformazioni nei comportamenti e negli atteggiamenti mediante strumenti utilizzati dal consiglio
d’interclasse e dai docenti di classe.
VALUTAZIONE DELL’UNITA’ SCOLASTICA
Progetto FARO – Progetto Val ES
A livello di unità scolastica viene valutata l’organizzazione secondo parametri di efficienza
(rapporto fra mezzi impiegati e risultati ottenuti) ed efficacia (rapporto fra obiettivi e risultati
ottenuti).
57
Si valutano anche le scelte effettuate in programmazione organizzativa ed i risultati
ottenuti (attesi e non attesi).
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
LA VALUTAZIONE IN DECIMI
Al fine di rendere il più omogenea possibile, la Valutazione in decimi
all’interno dell’Istituto e considerato che la Valutazione è un atto
fondamentale, con il quale si attribuisce valore a determinati
comportamenti,azioni, conoscenze, abilità competenze dell’allievo.
Considerato anche che il giudizio di valore dipende da un insieme di variabili, che
essendo affidate al giudizio del singolo Docente, rendono necessariamente
soggettiva la valutazione.
Per rendere attendibile la valutazione la Scuola:
• definisce, collegialmente,criteri ed ambiti chiari - in relazione a contesti e scopi
determinati ;
•definisce parametri,modalità, protocolli e strumenti con cui effettuare la
valutazione.
Poiché la Valutazione è soprattutto una forma di “intelligenza pedagogica” (Bruner)
utile ad orientare la costruzione e l’indirizzo didattico del percorso formativo degli
allievi, essa rappresenta anche assunzione di responsabilità, chiarezza e
trasparenza nella progettualità, nelle procedure, nell’analisi dei risultati, nella loro
valutazione e documentazione, da parte dei Docenti.
I voti espressi in decimi nella Scuola Primaria, sono una prescrizione dettata dalle
ultime disposizioni urgenti in materia d’istruzione del Decreto legge 1
settembre 2008,n°137.
Tale Decreto, relativamente alla valutazione del comportamento e al rendimento
scolastico degli studenti (art.2/bis 1.) recita infatti che “ dall’anno scolastico 2008 –
2009, nella Scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli
apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico
sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”.
Variazione per l’I.R.C. (regolamento sulla valutazione degli studenti , 28 maggio
2009):
“solo per l’insegnamento della religione cattolica la valutazione sarà formulata dal
docente attraverso un giudizio sintetico”
58
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
LA VALUTAZIONE IN DECIMI
I voti espressi in decimi non sono il modo più rigoroso di esprimere la valutazione, quando vengono
utilizzati per misurare le prove.
Essi indicano confronti fra le prestazioni di uno stesso soggetto in situazioni e/o tempi diversi tra le
prestazioni di più soggetti.
L’attendibilità dei giudizi dipende pertanto da:
• un uso univoco di criteri tra docenti di diverse discipline – a medio/lungo termine;
• un’esplicitazione del significato condiviso attribuito ad ogni voto/soglia;
• una scala di criteri chiara adottata collegialmente;
• un uso sistematico di tale scala.
STABILIRE UN ACCORDO FRA I VALUTATORI
Il passaggio dal giudizio sintetico al punteggio in decimi, nella valutazione delle discipline, ha
comportato una serie di scelte della Commissione che ha elaborato le griglie a soglie:
• punteggio PIENO (non si dovranno attribuire “mezzi punti”);
• chiara esplicitazione del passaggio dal giudizio sintetico al punteggio in decimi(corrispondenza parola
/numero);
• Il voto in decimi che esprimerà l’INSUFFICIENZA non scenderà mai al di sotto del 4;
• ogni voto necessita di una descrizione della soglia che rappresenta, che potrà anche essere usata per
la formulazione del giudizio INTERMEDIO e FINALE ;
• la griglia delle soglie riporta gli INDICATORI di osservazione per la valutazione, che ciascun Docente
utilizzerà per la valutazione delle proprie discipline, seguendo il criterio stabilito collegialmente
dall’Istituto;
• il voto che andrà sul Documento di valutazione sarà il risultato di una media matematica fra le
soglie raggiunte dall’allievo,osservate sistematicamente da ciascun Docente,con l’ausilio degli Indicatori
della griglia.
INDICATORI DA OSSERVARE:
•Livello delle conoscenze acquisite
•Livello di applicazione delle conoscenze
•Livello di rielaborazione delle conoscenze
•Livello di impegno e partecipazione
CORRISPONDENZA FRA VALUTAZIONE CON GIUDIZIO SINTETICO E PUNTEGGIO IN
DECIMI:
Valutazione con giudizio sintetico
Punteggio in decimi
Ottimo
10
Distinto
9
Buono
9
Discreto
7
Sufficiente
6
Mediocre
5
Insufficiente
4
59
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola Primaria)
VALUTAZIONE DISCIPLINARE : VOTI IN DECIMI E SOGLIE
voto
Conoscenze acquisite
Applicazione
delle
conoscenze
Rielaborazione
delle
conoscenze
Impegno e
partecipazione
4
Molto basso il livello o
l’aumento di bagaglio delle
conoscenze, che risultano
complessivamente
inadeguate alla classe di
appartenenza.
L’alunno riesce
ad applicare, ma
con molta
difficoltà, le
conoscenze
acquisite.
L’alunno mostra una
limitata autonomia,
risponde in modo
estremamente
superficiale,
frammentario e
consegna elaborati
confusi.
Partecipa al
dialogo educativo,
se stimolato, ma in
modo incostante.
Svolge raramente
ed in modo
approssimativo i
compiti
assegnatigli.
5
Le conoscenze risultano
lacunose,limitate e/o
superficiali. Non vengono
raggiunti gli obiettivi
disciplinari programmati
(personalizzazioni/
traguardi).
L’alunno riesce
ad applicare con
difficoltà le
conoscenze
acquisite.
Mostra una limitata
autonomia :espone in
modo superficiale,
impreciso e/o
incompleto.
Partecipa al
dialogo educativo
in modo
incostante, svolge
raramente i compiti
assegnatigli e/o
con tempi lunghi,
e/o in modo
approssimativo.
6
L’aumento del bagaglio di
conoscenze risulta adeguato
agli obiettivi programmati e/o
ai traguardi.
Riesce ad
applicare le
conoscenze
acquisite a
semplici
situazioni nuove.
Mostra una parziale
autonomia
nell’analisi e nella
sintesi dei contenuti.
Espone in modo
sostanzialmente
corretto, anche se
con un lessico non
specificatamente
disciplinare
Partecipa
regolarmente al
dialogo educativo,
svolge in genere e
nel tempo stabilito i
compiti
assegnatigli.
60
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
VALUTAZIONE DISCIPLINARE : VOTI IN DECIMI E SOGLIE
voto
Conoscenze acquisite
Applicazione
delle conoscenze
Rielaborazione
delle conoscenze
Impegno e
partecipazione
7
Le conoscenze sono
sufficiente ed
approfondite.
Riesce ad
applicare le
conoscenze
acquisite a tutte le
situazioni nuove.
E’ autonomo nella
sintesi ed effettua
valutazioni
coerenti. Si
esprime con
chiarezza, usando
un lessico
adeguato al
contesto, anche se
con limiti nelle
strutture nuove.
Partecipa
regolarmente al
dialogo educativo,
svolgendo sempre,
e in modo
completo, i compiti
assegnatigli.
8
Le conoscenze sono
complete ed abbastanza
approfondite.
L’alunno è maturo
nell’applicazione
delle conoscenze,
anche su base
trasversale.
E’ autonomo nella
sintesi e nelle
valutazioni è
coerente. Si
esprime con
chiarezza usando
un lessico ricco ed
appropriato.
L’alunno partecipa
in modo costante
al dialogo
educativo, svolge
sempre ed in
modo preciso i
compiti
assegnatigli.
9
Le conoscenze sono
complete ed
approfondite.
Applica con
disinvoltura e
competenza le
conoscenze , a
situazioni nuove.
E’ autonomo nella
sintesi e nella
valutazione in cui,
in modo fluido e
con un lessico
ricco ed
appropriato,
esprime una
rielaborazione
personale.
Partecipa in modo
attivo al dialogo
educativo, svolge
con correttezza,
precisione,
personalizzazione
i compiti
assegnatigli.
10
Il bagaglio delle
conoscenze è ampio,
completo e coerente.
Sa applicare
quanto appreso,
mostrando
consapevolezza
dei processi e
ottima padronanza
dei contenuti.
Sintetizza
correttamente,
effettua autonome
valutazioni
personali e
creative. Si
esprime con molta
chiarezza, usando
un lessico ampio
ed appropriato e
facendo uso di
diverse strutture
espressive.
Partecipa al
dialogo educativo
in modo
propositivo, svolge
sempre in modo
preciso i compiti
assegnatigli,
approfondendo
l’aspetto della
ricerca personale
61
delle conoscenze.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
Criteri per la valutazione del comportamento
(Scuola Primaria):
Ogni Alunno è tenuto al semplice rispetto di norme di “buon comportamento” quali:
• Rispetto dei regolamenti;
• Rispetto della struttura scolastica e delle sue attrezzature;
• Rispetto delle persone e dei ruoli;
• Rispetto del contesto scolastico utilizzando modalità relazionali
consone (linguaggio, gestualità,…).
PROTOCOLLO COLLEGIALE
La ripetuta inosservanza di queste norme può dare luogo a:
•annotazioni personali da parte del Docente (osservazioni sistematiche del
comportamento , in base alla gravità );
•In base alla gravità e all’urgenza: richiesta scritta di convocazione dei Genitori,
perché attraverso un colloquio “sereno” con la Famiglia dell’Alunno, entrando in
un’ottica di collaborazione SCUOLA/FAMIGLIA, si possa effettuare una prima
“indagine” sulle origini del disagio;
•Segnalazione scritta da parte dell’Equipe pedagogica, al Servizio Psico –
pedagogico, per richiederne ufficialmente l’intervento;
•Intervento del servizio O.P.
•Consiglio di classe straordinario (Di.sco, Equipe pedagogica, O.P.)
•Attribuzione del “5” “insufficienza” in condotta sul Documento di valutazione.
L’attribuzione del voto 5 in condotta, considerati tutti i passaggi
effettuati come da protocollo, determinerà – in sede di scrutinio finale,
la non ammissione dell’Alunno alla classe successiva, o al successivo
ordine di Scuola.
In base al DPR122/09 art.2 comma 8,a) sul documento di valutazione
62
anche quest’anno si scriverà il giudizio sintetico relativo al
comportamento dell’alunno ( tabelle P.O.F. corrispondenza fra giudizio e
voto in decimi)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -14
STRUMENTI CONDIVISI:
Istituto comprensivo RUSSO – RACITI - Palermo
LA GRIGLIA DELLA CONTINUITA’
63
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
AZIONE DIDATTICA UNITARIA DEI CONSIGLI DI CLASSE
Si basa sulla condivisione di :
•Competenze formative trasversali con relativi obiettivi e strategie
•Strategie didattiche adeguate alle diverse fasce di livello
•Metodi
•Modalità di valutazione
•Moduli formativi traversali
1.COMPETENZE FORMATIVE TRASVERSALI (scheda A, pagina )
Le seguenti competenze con i relativi obiettivi e strategie concorrono, insieme agli obiettivi specifici di
apprendimento delle singole discipline, al raggiungimento delle competenze-chiave per l’apprendimento
permanente definite dal Parlamento Europeo con Raccomandazione del 18 Dicembre 2006.
Le strategie per il loro raggiungimento(valide per tutte le classi) sono messe in atto nella pratica
quotidiana del processo di insegnamento-apprendimento da ogni singolo docente nelle varie fasi
dell’attività didattica.
La tabella seguente è parte integrante delle singole Programmazioni disciplinari e, di conseguenza, della
Programmazione Coordinata di ogni classe.
2. STRATEGIE DIDATTICHE PER FASCE DI LIVELLO
a)Strategie per lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze VOTI da 7 a 10
• approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti;
• affidamento di incarichi di responsabilità;
• valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi;
• ricerche individuali e/o gruppo;
• impulso allo spirito critico e alla creatività;
• lettura di testi extrascolastici;
b)Strategie per il rinforzo delle conoscenze e abilità
VOTI da 5 a 6
•attività guidata a crescente livello di difficoltà;
•adattamento di lezioni ed esercitazioni alle caratteristiche affettivo-cognitive dei singoli alunni;
•esercitazioni di fissazione/automatizzazione delle conoscenze;
•inserimento in gruppi motivati di lavoro;
•stimolo ai rapporti interpersonali con i compagni più ricchi di interessi;
•assiduo controllo dell’apprendimento, con frequenti verifiche e richiami;
•valorizzazione delle esperienze extrascolastiche;
c)Strategie per il recupero delle conoscenze e delle abilità
VOTO 4
• unità didattiche individualizzate;
• studio assistito in classe ( sotto la guida di un tutor);
• diversificazione/adattamento dei contenuti disciplinari;
• metodologie e strategie d’insegnamento differenziate;
• allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari;
• assiduo controllo dell’apprendimento, con frequenti verifiche e richiami;
• coinvolgimento in attività collettive (es. lavori di gruppo);
• valorizzazione dell’ordine e della precisione nell’esecuzione dei lavori;
• affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e/o di responsabilità;
64
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI
COMUNICARE
-Ascoltare e comprendere
-Parlare ed interagire
-Leggere e comprendere
-Scrivere
IMPARARE AD IMPARARE
(METACOGNIZIONE)
- Essere consapevoli del proprio processo di
apprendimento
- Riconoscere i propri bisogni e i propri limiti per
migliorare e/o fare scelte consapevoli
- Possedere capacità di autovalutazione
- Individuare collegamenti, relazioni, senso e
significato
- Agire in modo autonomo e responsabile gestendo
eventuali conflitti
STRATEGIE
-Analisi del testo scritto
-Decodifica di schede
-Analisi e uso di linguaggi diversi (orale,
iconografico, grafici, mappe, tabelle)
-Uso di tecniche espressive articolate
-Uso di linguaggi specifici
- Analisi delle proprie abilità e attitudini negli ambiti
disciplinari specifici
- Riflessione sul proprio metodo di lavoro
a.Autovalutazione
dei
lavori
svolti,
dei
comportamenti, delle scelte
- Gratificazioni e incoraggiamenti per i risultati
ottenuti
PARTECIPARE E PRESTARE ATTENZIONE
-Partecipare correttamente alle attività proposte
-Collaborare con gli altri
-Instaurare corretti rapporti interpersonali
-Sviluppare capacità di autocontrollo
-Analisi dei comportamenti propri e altrui
-Promozione dell’autodisciplina, esercizi di
autocontrollo con tempi assegnati
-Riflessioni sui comportamenti
-Lavori di gruppo
-Affidamento di lavori con tempi assegnati
-Coinvolgimento in attività motivanti
PIANIFICARE/ PROGETTARE/
COSTRUIRE (metodo di lavoro)
-Selezionare le
informazioni
-Individuare e analizzare i dati di un
problema
-Registrare, ordinare e correlare
dati
-Verificare la positività o meno del percorso
prescelto
-Responsabilizzazione ad una maggiore
autonomia sulla gestione del materiale
-Riflessione sul lavoro svolto
-Ricerca di dati in situazioni varie
-Raccolta dati con tabelle, grafici, schede, ecc.,
-Incoraggiamento nelle iniziative personali
-Analisi periodica del percorso svolto
-Valorizzazione dei successi
65
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
3.METODI
• Metodo induttivo
• Metodo deduttivo
• Metodo esperienziale
•Lavori di Gruppo
•Ricerche individuali e/o di gruppo
•Problem Solving
• Scoperta guidata
• Simulazioni di ruolo
•Esplicitazione degli obiettivi
• Lezione frontale e/o partecipata
4.MODALITA’ DI VALUTAZIONE
Valutazione trasparente e condivisa sia nei fini che nelle procedure(elaborazione e
condivisione di tabelle di valutazino e del comportamento e del profitto)
Valutazione diagnostica ( situazione di partenza)*
Valutazione come incentivo al perseguimento dell’obiettivo del massimo possibile sviluppo
della personalità ( valutazione formativa )
Valutazione come sistematica verifica dell’efficacia e dell’adeguatezza della programmazione
per la correzione di eventuali errori di impostazione
Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati previsti, tenendo conto delle
condizioni di partenza
( valutazione sommativa)
Valutazione come impulso alla costruzione di un realistico concetto di sé e all’orientamento
verso le future scelte ( valutazione orientativa)
Oltre che gli obiettivi di apprendimento specifici della disciplina, nella valutazione di ciascun
alunno si terrà conto del raggiungimento delle competenze trasversali (comunicare, partecipare e
prestare attenzione, pianificare/progettare/costruire e imparare ad imparare) che insieme al
comportamento sociale (rispetto del regolamento d’istituto, rispetto delle persone e delle cose,
atteggiamento verso gli altri) saranno valutati indicativamente due volte a quadrimestre: inizio
dicembre/fine gennaio (I quadrimestre) e fine marzo/fine maggio (II quadrimestre). Inoltre nella
valutazione degli obiettivi si terrà conto dei seguenti indicatori:
livello di partenza
evoluzione del processo di apprendimento
condizionamenti socio-ambientali
evoluzione della maturazione personale
5. ATTIVITÀ FORMATIVE TRASVERSALI (comuni cioè a tutte le discipline in cui ciascun docente
dà il proprio contributo relativamente alla disciplina che insegna).
• Orientamento
• Educazione alla legalità
• Educazione alla salute
66
• Educazione ambientale
• Educazione stradale
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI
Competenze trasversali




Comunicare
Partecipare e prestare
attenzione
Pianificare/progettare/costrui
re (metodo di lavoro)
Imparare ad imparare
(metacognizione)
Voto
10/10
9/10
8/10
7/10
6/10
5/10
4/10
Descrittore
Eccellente
raggiungimento degli
obiettivi
Completo
raggiungimento degli
obiettivi
Soddisfacente
raggiungimento degli
obiettivi
Adeguato raggiungimento
degli obiettivi
Essenziale
raggiungimento
degli
obiettivi
Parziale raggiungimento
degli obiettivi
Inadeguato
raggiungimento
degli
obiettivi
67
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013-2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
VERIFICA E VALUTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi:
•valutazione diagnostica, tesa ad individuare livelli e abilità di base al fine di impostare le strategie
didattiche successive; viene effettuata all’inizio dell’anno mediante osservazioni sistematiche e prove
d’ingresso per rilevare conoscenze, abilità e competenze relative ai livelli di partenza;
•valutazione formativa, a verifica dell’efficacia dell’azione didattica con momenti valutativi di
osservazione, feedback continuo sui percorsi formativi, prove periodiche scritte;
•valutazione sommativa, relativa ai livelli di abilità e competenze degli allievi a conclusione di ogni anno
scolastico.
STRUMENTI DI VERIFICA DEI PERCORSI DIDATTICI E FORMATIVI
• Adeguata distribuzione delle prove scritte nel corso dell’anno
• Frequenti verifiche orali per stimolare l’alunno allo studio
• Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro effettivamente
svolta in classe
• Esplicitazione degli obiettivi che si verificano e dei criteri di correzione
• Prove di verifica finali collegiali
Ogni docente è tenuto a verificare e valutare periodicamente, con prove scritte o grafiche ed orali, i livelli
di apprendimento di ogni alunno.
Attraverso le valutazioni sistematiche dovrà verificare l’efficacia e l’adeguatezza della programmazione
modificandola, se necessario, per rispondere ai bisogni della classe.
I risultati delle verifiche vengono comunicati agli alunni per renderli consapevoli e protagonisti del
processo migliorativo degli apprendimenti. Tutti gli elaborati ,scritti o grafici , vanno inseriti nelle carpette
personali degli alunni conservate nell’armadio di classe.
PROVE COLLEGIALI
I docenti, in assetto di gruppo disciplinare:
•Analizzano le competenze-chiave per l’apprendimento permanente
•Fissano i traguardi(obiettivi di apprendimento) per lo sviluppo delle competenze relative alle varie
discipline, tenendo conto del livello di partenza dei singoli alunni.
•Elaborano prove collegiali per il raggiungimento di traguardi comuni.
Le prove collegiali sono uguali per ogni disciplina.
I test di ingresso, obbligatori per tutte le classi prime e per tutte le discipline, vengono elaborati tenendo
conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze raggiunti al termine della scuola primaria.
Le prove collegiali finali , obbligatorie per tutte le classi e per tutte le discipline, sono calibrate partendo
da obiettivi e/o competenze essenziali che tutti devono raggiungere.
VALUTAZIONE DEL PROFITTO
Per una valutazione trasparente e condivisa, si è elaborata la seguente scala di misurazione del profitto:
68
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
TABELLA DI VALUTAZIONE
Voto
10/10
Giudizio

Profitto eccellente
Eccellente raggiungimento degli obiettivi



Approfondite e consolidate le conoscenze e le abilità di base
Autonoma e sicura l’esecuzione delle attività
Ottime capacità critiche e di rielaborazione personal




Ottimo raggiungimento degli obiettivi
Complete e sicure le conoscenze e le abilità di base
Autonoma l’esecuzione delle attività
Buone capacità critiche e di rielaborazione personale
9/10
Profitto ottimo
8/10
Profitto molto buono




Raggiungimento completo degli obiettivi
Molto buone le conoscenze e le abilità di base
Prevalentemente autonoma l’esecuzione delle attività
Buone capacità di riflessione e analisi personale




Raggiungimento complessivo degli obiettivi
Adeguate conoscenze e abilità di base
Discreta autonomia nell’esecuzione delle attività
Soddisfacenti capacità di riflessione e analisi personale
7/10
Profitto discreto/ buono
6/10
Profitto sufficiente



5/10
Raggiungimento essenziale degli obiettivi minimi
Conoscenze e abilità di base essenziali
Parziale autonomia nell’esecuzione delle attività
Profitto insufficiente



4/10
Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi
Carenze nelle conoscenze essenziali e nelle abilità di base
Mediocre autonomia nell’esecuzione delle attività
Profitto gravemente insufficiente



Mancato raggiungimento degli obiettivi minimi
69 di
Numerose e diffuse carenze nelle conoscenze essenziali e nelle abilità
base
Scarsa autonomia nell’esecuzione delle attività
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Criteri per l’attribuzione del voto di comportamento
Il comportamento degli alunni, valutato dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione
complessiva dell’allievo e, stante la normativa vigente, potrà determinare, se insufficiente, la
non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di
istruzione.( D.M. 5/2009, art.2 e 4; L.69 del 30/10/2008 )
Il voto di comportamento viene attribuito dall’intero Consiglio di classe, riunito per le
operazioni di scrutinio, tenendo conto dei principi stabiliti nel Patto di Corresponsabilità e nel
Regolamento d’Istituto, sulla base dei seguenti criteri:
•rispetto del Regolamento d’Istituto
•rispetto delle persone e delle cose
•atteggiamento verso gli altri
•adempimento dei doveri scolastici (rispetto dei tempi e delle consegne; possesso ed uso di
materiali ed attrezzature; esecuzione dei compiti assegnati)
Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dieci, nove, otto. L’otto segnala,
però, una presenza in classe poco costruttiva, per eccessiva esuberanza o disinteresse.
Il sei e il sette sono considerate valutazioni negative. In particolare, il sei viene attribuito
anche in conseguenza a numerose note sul registro di classe e/o sul diario personale, sempre
segnalate alle famiglie.
Il cinque è una valutazione estremamente negativa che comporta la non ammissione alla
classe successiva, ovvero all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione; è
attribuito in conseguenza di gravi provvedimenti disciplinari (sospensioni, ripetuti richiami del
Dirigente scolastico).
70
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
Tabella di valutazione del comportamento
a)
b)
c)
d)
e)
Voto
livello
10
LIVELLO DI ECCELLENZA
Pieno e consapevole rispetto del Regolamento d’Istituto.
Pieno rispetto di persone e cose.
Ruolo propositivo e collaborativo all’interno della classe.
Atteggiamento molto corretto, consapevole e responsabile.
Responsabile e accurato nell’adempimento degli impegni scolastici.
9
a)
b)
c)
d)
e)
Rispetto consapevole del Regolamento d’Istituto.
10
Equilibrio e correttezza nei rapporti interpersonali.
LIVELLO
DI
ECCELLENZA
Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe.
Atteggiamento corretto, consapevole e responsabile.
Assiduo nell’adempimento
dei doveri
scolastici. rispetto del Regolamento d’Istituto.
Pieno
e consapevole
8
a)
b)
c)
d)
c)
d)
LIVELLO DI NEGATIVITA’
Parziale rispetto del Regolamento d’Istituto.
Rapporti problematici con gli altri: conflittualità verbale, arroganza nell’atteggiamento, scarsa accettazione dei
richiami.
Atteggiamento poco corretto e controllato, con ripetuti richiami verbali e scritti.
Parziale adempimento degli impegni scolastici
6
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Pieno rispetto di persone
cose.
LIVELLOe INTERMEDIO
Ruolo propositivo e collaborativo all’interno della classe.
Atteggiamento molto corretto, consapevole e responsabile.
Rispetto incostante del Regolamento d’Istituto.
Rapporti non sempre corretti ed equilibrati nei confronti di persone e cose.
Atteggiamento non pienamente corretto e controllato (con frequenti richiami verbali).
Regolare ma superficiale nell’adempimento degli impegni scolastici.
7
a)
b)
LIVELLO DI POSITIVITA’
LIVELLO DI GRAVE NEGATIVITA’
Ripetuti episodi di mancato rispetto del Regolamento d’Istituto.
Comportamento scorretto e irresponsabile nei confronti delle persone.
Mancanza di rispetto delle cose altrui e atti intenzionali di danneggiamento o sottrazione di materiali, arredi….
Continuo disturbo delle lezioni tale da compromettere un sereno ambiente di apprendimento
Funzione negativa nel gruppo classe con atti di intolleranza verbale e/o episodi di violenza fisica
Incostante negli impegni scolastici.
5
LIVELLO DI BOCCIATURA
Il cinque può essere attribuito dal Consiglio di classe, in sede di scrutinio intermedio e finale, solo in presenza di
comportamenti di particolare ed oggettiva gravità che prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino
l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi di almeno 15 giorni in conseguenza di colpe
gravi (D. M. 16 gennaio 2009, n. 5 art. 4 Criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente e nota prot.
3602/PO del 31 luglio 2008 al DPR 24 giugno 1998 n. 249 Statuto delle studentesse e degli studenti). L’insufficienza deve
essere motivata con giudizio sintetico e verbalizzata in sede di scrutinio . La valutazione insufficiente viene attribuita anche
quando, successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare,
l’alunno non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello
di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione.
71
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE
Per la formulazione del voto disciplinare quadrimestrale , espresso in decimi, ogni docente dovrà tenere
conto dei seguenti indicatori relativi alle competenze disciplinari e trasversali:
•livello di partenza
•livello di conseguimento degli obiettivi cognitivi
•evoluzione del processo di apprendimento
•livello di conseguimento degli obiettivi trasversali relativamente a:
•impegno profuso per superare eventuali carenze o difficoltà
•metodo di lavoro
•attenzione e partecipazione alle attività didattiche
•condizionamenti socio-ambientali
•evoluzione della maturazione personale
modalità di trasmissione della valutazione alle famiglie:
•colloqui individuali quando necessario
•colloqui programmati dal Collegio dei Docenti nel Piano delle Attività
•presa visione e consegna schede di valutazione
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DELL'ISTRUZIONE
Il primo ciclo di istruzione termina, alla fine della classe terza della scuola secondaria di I
grado, con un Esame di Stato (cfr. art. 3 del DPR 122/2009).
L'ammissione all'Esame di Stato conclusivo del primo ciclo è disposta, previo accertamento
della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha
conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non
inferiore a sei decimi.
Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso
scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado.
PROVE D’ESAME
L'esame prevede 4 prove scritte :
Italiano
Matematica
Inglese
Francese lingue comunitarie
Prova Nazionale INVALSI ( Italiano e Matematica)
volte a verificare livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti.
Le prove scritte sono seguite da un colloquio pluridisciplinare.
I CRITERI DI VALUTAZIONE si riferiscono sia agli obiettivi educativi che a quelli cognitivi:
a) raggiungimento delle competenze( già verificato all’atto di ammissione)
b) capacità di affrontare una prova (emotività, sicurezza, consapevolezza ecc.)
c) comprensione delle richieste
d) fluenza nel parlato
e) conoscenza dei contenuti disciplinari e delle principali problematiche del nostro tempo con particolare
riferimento alla Convivenza Civile
f) capacità di collegamento tra i temi trattati
g) capacità di elaborazione e valutazione personale
h) serietà e impegno
i) maturazione globale raggiunta
72
La valutazione finale terrà conto naturalmente non solo dell'andamento dell'esame ma anche di tutto il
processo di apprendimento svoltosi durante il triennio.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2012 -2013
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
CRITERI PER LE PROVE SCRITTE
PROVA DI ITALIANO
Vengono proposte tracce con le quali si privilegiano le forme linguistiche di cronaca o lettera/diario;
la trattazione di un argomento culturale e/o sociale, la relazione attraverso il resoconto di
esperienza personale.
La valutazione tiene conto di:
-coerenza con la traccia scelta
-capacità di espressione personale
-organicità di pensiero
-uso appropriato e corretto della lingua
PROVA DI INGLESE
Si è deliberato di proporre la scelta tra due prove:
a) la comprensione di un brano con la produzione di risposte ad un questionario
b) la produzione di una lettera con traccia.
Viene valutato:
per la prova “a”
- comprensione globale di un testo scritto;
- capacità di utilizzare un bagaglio di conoscenze lessicali di base;
- codifica di messaggi semplici;
- utilizzo di funzioni e strutture linguistiche di base.
per la prova “b”
- capacità di fare opportune scelte lessicali;
- strutturazione discorsiva del testo;
- corretto uso della punteggiatura;
- produzione di testi creativi.
PROVA DI FRANCESE
Si è deliberato di proporre la scelta tra due prove:
a) la comprensione di un brano con la produzione di un riassunto
b) la produzione di una lettera con traccia
Esse valuteranno:
per la prova “a”
- comprensione globale di un testo scritto;
- capacità di utilizzare un bagaglio di conoscenze lessicali di base;
- codifica di messaggi semplici;
- utilizzo di funzioni e strutture linguistiche di base.
per la prova “b”
- capacità di fare opportune scelte lessicali;
- strutturazione discorsiva del testo;
- corretto uso della punteggiatura;
- produzione di testi creativi.
73
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
PROVA DI SCIENZE MATEMATICHE
Si propongono tre o quattro quesiti sui seguenti temi:
1) problema di geometria solida con determinazione di superfici e volumi .
2) quesito di scienze
3) rappresentazione sul piano cartesiano di una funzione matematica
4) risoluzione di una equazione di 1° grado ad un’incognita
5) quesito di statistica e/o di probabilità
Si eviteranno dipendenze tra i vari quesiti. Si permette l'uso delle tavole numeriche e della
calcolatrice.
I suddetti quesiti tenderanno alla verifica di:
a) comprensione e risoluzione di problemi geometrici
b)identificazione e applicazione di procedure per la risoluzione di problemi scientifici
c) uso appropriato del linguaggio grafico
d) conoscenza e comprensione di elementi di geometria analitica
e) conoscenza, comprensione e applicazione di procedure algebriche
f)conoscenza, comprensione e risoluzione di problemi di statistica e/o di probabilità.
VALUTAZIONE FINALE DELL’ESAME DI STATO
L’esito dell'Esame di Stato è dato dai risultati delle prove scritte, orali e dal giudizio di idoneità.
Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Sulla base delle disposizioni vigenti, il documento per la certificazione delle competenze viene
predisposto in autonomia dalle istituzioni scolastiche.
74
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
Competenze e Livelli di Certificazione
Titolo della competenza
Voto
livello
Competenze in lingua italiana -Ascolto, lettura e comprensione di
diverse tipologie testuali; rielaborazione di contenuti, produzione di testi
scritti, comunicazione e utilizzo di vari registri linguistici .
Competenze storico-geografiche -Padronanza dei diversi contesti
storico ambientali e socio-culturali. Descrizione dell’ambiente fisico ed
umano e individuazione di relazioni tra ambiente e cultura. Utilizzo del
linguaggio specifico.
Competenze in inglese - Comprensione e produzione della lingua
orale e scritta, utilizzo delle strutture e delle funzioni linguistiche.
Competenze in francese - Comprensione e produzione della lingua
orale e scritta, utilizzo delle strutture e delle funzioni linguistiche
Competenze matematiche - Individuazione ed applicazione di
relazione proprietà e procedimenti; identificazione e comprensione di
problemi;
formulazione di ipotesi e soluzioni; comprensione ed uso dei linguaggi
specifici.
Competenze scientifiche – Descrizione e osservazione di fatti e
fenomeni anche con l’uso degli strumenti, formulazione d’ipotesi e loro
verifica, anche sperimentale. Rappresentazione di modelli interpretativi
della realtà. Comprensione ed uso dei linguaggi specifici.
Competenze tecnologiche – Osservazione ed analisi della realtà
tecnologica in relazione uomo-ambiente; utilizzo delle procedure grafiche,
comprensione e uso dei linguaggi specifici.
Competenze musicali – Comprensione del valore, del senso e delle
principali tecniche del linguaggio musicale; individuazione dei più
importanti generi e forme musicali anche in base al periodo storico
Competenze artistiche – Lettura, comprensione ed uso dei linguaggi
visivi specifici;utilizzo delle diverse tecniche espressive per produrre
messaggi visivi; osservazione, analisi e descrizione di documenti del
patrimonio artistico e della realtà visiva.
Competenze motorie - Padronanza degli schemi motori di base e
dellecaratteristiche proprie delle attività motorie; conoscenza delle regole
della pratica ludica e sportiva.
75
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
Competenze e Livelli di Certificazione
Livello
Voto
Descrittori
Essenziale
6
lo studente svolge semplici compiti in situazioni
note, mostrando di possedere conoscenze e abilità
essenziali e di sapere applicare regole e procedure
fondamentali; raggiunge gli obiettivi trasversali in
modo sostanziale, mostra uno sviluppo delle abilità
di base adeguato all’età.
Buono
7
lo studente svolge compiti e risolve problemi in
situazioni note, mostra di saper utilizzare
conoscenze ed abilità acquisite; raggiunge gli
obiettivi trasversali in modo adeguato, mostra un
buon sviluppo delle abilità di base.
Soddisfacente
8
lo studente svolge compiti e risolve problemi
abbastanza complessi in situazioni note, compie
scelte consapevoli mostrando di saper utilizzare le
conoscenze ed abilità acquisite; raggiunge gli
obiettivi trasversali in modo soddisfacente, mostra
uno sviluppo apprezzabile delle abilità di base.
Avanzato
9
lo studente svolge compiti e risolve problemi
complessi mostrando padronanza nell’uso di
conoscenze ed abilità acquisite, sa esprimere le
proprie opinioni e assumere decisioni consapevoli;
raggiunge gli obiettivi trasversali in modo
completo, mostra uno sviluppo notevole delle
abilità di base
Eccellente
10
lo studente svolge compiti e risolve problemi
complessi in situazioni non note mostrando
padronanza nell’uso di conoscenze ed abilità, sa
sostenere le proprie opinioni e assumere
autonomamente
decisioni
consapevoli,
sa
rielaborare dati, informazioni, concetti; raggiunge
gli obiettivi trasversali in modo eccellente, mostra
uno sviluppo completo delle abilità di base.
76
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema (Scuola secondaria di I grado)
Progettazione extra curricolare
PROGETTO
ATTIVITA’
PARTNER
PROGETTO VALeS
Valutazione del sistema
MIUR
PROGETTO FARO
Autovalutazione del Sistema per il
Miglioramento della Qualità
Rete con 120 scuole
della Sicilia
FESR
Azione A1
Unione Europea
PROGETTO
Prevenzione della dispersione scolastica
Servizi Sociali del
Comune
Osservatorio Distrettuale
PATTO GENERAZIONALE PER UNA
NUOVA COMUNITA’
CRESCERE INSIEME
Scuole ubicate in
territori a rischio
dispersione scolastica
Contrasto alla dispersione e recupero alla
scolarità dei giovani della scuola secondaria
di primo grado
Laboratori manipolativi per recupero del
disagio sociale
Per lo sviluppo positivo del Quartiere
PROGETTO “LEGALITA’” DI QUARTIERE
“Ci siamo anche noi”
Società Cooperativa
Sociale
“Argonauti”
Associazione “Happy
Child”
Scuole Parrocchie
Carabinieri
Ass. Boy scout
Genitori
Faranno parte integrante del POF le proposte
progettuali in itinere inerenti gli obiettivi.
( Vedi allegato)
77
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
Progetto F.A.R.O.
2013 -2014
F. Formazione
A. Autoanalisi
R. Ricerca
O. Output (Risultati)
Il Progetto è un percorso di autoanalisi effettuato da scuole collegate in rete, in un’ottica di sistema e
di miglioramento. Tale RETE è composta da circa 120 scuole , di ogni ordine e grado, provenienti da
tutte le province della Sicilia
Scuola capofila: Istituto Comprensivo Statale “Maredolce” di Palermo
La Rete si pone i seguenti Obiettivi :
1. Produrre cambiamenti concreti negli Istituti nella direzione della Qualità attraverso Rapporti
annuali di autoanalisi
2. Ottimizzare il sistema organizzativo della scuola per conseguire il massimo successo formativo
dell’utenza.
3. Stimolare in tutti gli operatori e gli utenti la cultura della valutazione affinché, tutte le parti del
sistema , siano motivate a migliorare le proprie prestazioni ed a contribuire al miglioramento del
Sistema.
4. Migliorare la prestazione professionale individuale di Docenti, personale ATA e Capo d’Istituto.
5. Evitare l’autoreferenzialità, inserendosi in una rete di valutazione per avere ricchezza di termini di
confronto: Diacronici (su più anni scolastici successivi) Sincronici (tra più scuole )
6. Individuare valori quantitativi di riferimento per la soglia di accettabilità della qualità del servizio e
per individuare Standard di riferimento:
7.Imparare ad elaborare ed utilizzare strumenti di rilevazione e di valutazione.
8. Imparare a rilevare dati in modo scientifico sui molteplici aspetti del sistema per individuarne i
punti deboli e migliorarli.
9. Utilizzare l'Autonomia come occasione di confronto emulativo e non competitivo. E come crescita
all'insegna della collaborazione e non dell'isolamento autarchico.
10. Raccordarsi, in termini di competenza e di implementazione, con gli Standard di riferimento che
saranno forniti dal Servizio Nazionale per la Qualità dell'Istruzione.
Le Scuole si riuniscono ogni anno in un Assemblea /Convegno residenziale a Palermo e analizzano il
Rapporto di Rete che riporta i risultati conseguiti nel processo di autovalutazione. Nel convegno
vengono presentati anche i progetti di miglioramento realizzati.
Si realizzano inoltre , annualmente, dei Seminari territoriali di formazione e ricerca .
Sito del progetto : www.progettofaro.it
A Giugno e di nuovo poi a Settembre in assemblee ATA e Collegi docenti vengono socializzati i dati.
Laddove, con la riflessione sui dati, si rileva un punto debole del sistema, si ricerca di individuare le
cause del problema e di rimuoverle con Progetti di Miglioramento.
Servizi offerti alla singola scuola
dalla Rete:
•strumenti operativi
•guida alla redazione del rapporto annuale
•assistenza tecnica in itinere
•formazione rivolta a due rappresentanti della scuola
•analisi del rapporto annuale
•confronti ed approfondimenti
78
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
AUTOVALUTAZIONE DEL SISTEMA E QUALITA’
La valutazione del sistema è una delle fasi più importanti del processo di” autonomia della scuola” e
richiama la necessità di “sapersi rinnovare”.
Lo sviluppo dei processi di valutazione implica una cultura della valutazione diffusa e consapevole e
l’adozione di modalità progettuali basate sulla rielaborazione critica delle modalità esistenti. Occorre
riconoscere i percorsi valutativi come opportunità professionali utili e rielaborare criticamente la
propria esperienza. E’ fondamentale avviare nella Scuola un processo autovalutativo come “sfida”
culturale e il suo sviluppo è correlato al grado in cui viene riconosciuto come strumento
professionale a disposizione del singolo e del gruppo per verificare le proprie azioni organizzative ed
educative. Nell’avviare un processo autovalutativo occorre riconoscere i problemi più ricorrenti che
si presentano sul piano culturale e sul piano organizzativo.
Sul piano culturale il processo autovalutativo richiede alcune condizioni:
-chiarire il senso del processo autovalutativo quale opportunità formativa di sviluppo professionale
a disposizione di tutti gli attori della comunità scolastica
-rendere riconoscibile il problema che si intende affrontare e i vantaggi che potrebbero derivare
dalla ricerca di nuove soluzioni
-negoziare gli scopi del processo che si intende intraprendere in rapporto agli interessi dei diversi
attori coinvolti
-condividere le scelte che qualificano un processo autovalutativo, quindi condividere le scelte degli
strumenti, le modalità d’indagine
-assumere punti di vista esterni (INVALSI, genitori, allievi).
Sul piano organizzativo occorre:
-focalizzare l’attenzione su priorità strategiche ben circoscritte per favorire la realizzazione di un
processo rapido ed efficiente
-affidare ai soggetti responsabili del percorso auto valutativo un mandato chiaro in grado di definire
oggetto, soggetti, modalità e tempi di attuazione
-prevedere i risultati attesi
-garantire i tempi e le risorse necessarie al processo sul piano umano, economico, materiale
-garantire i tempi e le risorse necessarie al processo
-definire le forme e i tempi della comunicazione tra il gruppo responsabile e gli altri attori
organizzativi della scuola.
79
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
2013 -2014
La progettualità condivisa
e la valutazione del Sistema
Se in sintesi l’autovalutazione è un problem-solving, l’autoanalisi d’Istituto deve chiarire, nella
progettazione d’Istituto (POF) , e declinare quali sono le scelte culturali dell’Istituto, tenendo conto
che le scelte di fondo e operative della scuola non sono decisioni che hanno conseguenze solo
all’interno ma costituiscono il riferimento fondamentale per il controllo formativo che si stabilisce
tra chi propone l’offerta (Scuola) e chi accoglie l’offerta (Territorio, Società). Pertanto l’autoanalisi
d’Istituto mette a nudo l’efficacia delle attività formative proposte e poiché il POF è un “vincolo”
per tutti è anche uno strumento per analizzare e verificare la validità delle attività progettate e
realizzate. L’autoanalisi d’Istituto evidenzia i “punti deboli” del servizio erogato e i “punti di forza”e
permette dunque di valutare e quindi riprogettare azioni migliorative per raggiungere un servizio
di “qualità”.
La Scuola, da anni è in rete con circa 120 scuole con il Progetto Faro che, con incontri seminariali
di confronto e di dibattito, permette di verificare ogni anno gli “insuccessi” ma anche i
“miglioramenti” del nostro “sistema Scuola”.
Nell’anno scolastico 2013/2014 la scuola continuerà il Progetto VALeS di sperimentazione triennale
proposto dal MIUR, destinato a sperimentare criteri, strumenti e metodologie per l’autovalutazione
e la valutazione esterna di sistema e finalizzato alla definizione e implementazione di interventi di
miglioramento.
80
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Piano dell`offerta formativa - IC Russo-Raciti