L’ENERGIA: Elettricità e Gas Il gas riscalda le case, fa funzionare le automobili, alimenta le industrie. Viene da lontano e arriva nelle nostre case solo dopo il lungo viaggio che conosceremo. Tra i combustibili fossili il gas è la fonte di energia più “pulita ”. Ma quali sono le altre fonti di energia? Come viene prodotta l’energia elettrica, fondamentale per lo sviluppo della civiltà moderna? Il motore della nostra società -Una società moderna senza energia elettrica è impossibilePensare alla società moderna senza l’energia elettrica è impossibile. Come sarebbe la nostra vita senza la luce nelle case o nelle strade, senza gli elettrodomestici, i computer, i nuovi strumenti di comunicazione o i mezzi di trasporto di cui disponiamo? Nell’ottica dello sviluppo sostenibile, AcegasAps produce energia elettrica sia utilizzando fonti rinnovabili sia gestendo con attenzione l’uso dei combustibili fossili. I combustibili fossili sono sostanze originate dalla lunghissima decomposizione di materiale organico(resti animali e vegetali di milioni di anni fa) e sono le fonti più diffuse perché molto efficienti: hanno la capacità di liberare una quantità di energia molto grande in rapporto al loro peso. Sono inoltre semplici da usare: possono essere trasportati, immagazzinati e usati quando servono. Lo svantaggio dei combustibili fossili è il forte impatto ambientale cioè quell’insieme di effetti causati da un’azione o un comportamento sull’ambiente. Infatti questi combustibili bruciando producono anidride solforosa, polveri, ossidi di azoto e anidride carbonica, tutte sostanze che alterano l’equilibrio degli ecosistemi Scopriamo insieme le conseguenze dell’impatto ambientale… [Scheda- Impatto Ambientale] La Trieste “elettrica” Le origini della distribuzione dell’energia elettrica nella città di Trieste risalgono al 1898. In quell’anno viene istituita dal Comune, nella sede di Via Broletto, l’Officina del Gas Illuminante e inizia la produzione di energia elettrica destinata all’illuminazione pubblica. Il 19 ottobre 1898 viene effettuata, in alcune zone centrali della città, la prima prova dell’illuminazione pubblica notturna. In quello stesso periodo, l’energia elettrica inizia a essere utilizzata anche per l’illuminazione privata, la forza motrice, e dal 1900, i primi trasporti pubblici. Dal 1920, vista la crescente domanda di energia elettrica, si decide di ricorrere all’acquisto di energia dalla società SELVEG. Da questa data, fino al giorno d’oggi, l’azienda si concentra soprattutto sulla gestione della rete di distribuzione dell’energia elettrica, erogazione che avviene con elevato standard di qualità. Oggi, AcegasAps, oltre a controllare la rete di distribuzione dell’energia elettrica del Comune di Trieste, provvede alla gestione del servizio di illuminazione pubblica nei comuni di Trieste (19.610 punti luce), Padova (28.237 punti luce), Muggia (1.655 punti luce) e Duino-Aurisina (1.904 punti luce). In tutto, considerando anche alcuni comuni più piccoli, vengono gestiti oltre 64.000 punti luce. Il gas metano: un'energia pulita che ci offre la natura Il gas metano è il più semplice tra gli idrocarburi: è inodore, incolore, non tossico, brucia con fiamma poco luminosa e ha un elevato potere calorifico. E’ simile al petrolio che, però, è liquido. Il metano, che si forma per fermentazione di resti vegetali, ma anche per decomposizione di liquami ed escrementi animali, viene estratto dalle viscere della Terra mediante delle trivelle, proprio come il petrolio. I giacimenti si trovano sotto chilometri di terreno e rocce o in fondo agli oceani. Il trasporto e la distribuzione del gas metano Ci sono due modi per trasportare il gas metano dal luogo di produzione a quello di destinazione. Si può raffreddarlo e farlo diventare liquido, per poi trasportarlo con grandi navi fino al porto di destinazione. Oppure, e questo accade più di frequente, si può convogliare nei grandi tubi dei gasdotti, dove forti pressioni lo spingono velocemente per centinaia di chilometri. Solo il 35% del metano utilizzato in Italia proviene da giacimenti nazionali situati in Romagna, Abruzzo e Calabria. Per il resto, il metano che usiamo proviene da: Algeria (attraverso un gasdotto che passa sotto il Mediterraneo - lungo 2.500 chilometri), Russia (gasdotto transiberiano -774 chilometri), Olanda (825 chilometri) e Libia (mediante gasdotto e navi). Anche se ha tutte le caratteristiche di una fonte energetica rispettosa dell’ambiente, il metano è pur sempre un gas altamente in fiammabile e va utilizzato con cautela. L’estrazione, la lavorazione e il trasporto devono essere condotti con la massima attenzione, per evitare che si verifichino incendi ed esplosioni ai pozzi o ai depositi. Si tratta di incidenti rari, ma quando avvengono causano danni enormi, poiché provocano l’emissione in atmosfera di grandi quantità di anidride carbonica, ceneri e sostanze nocive. Quando arriva in città, il metano deve essere decompresso, altrimenti farebbe scoppiare i tubi delle case. Una serie di cabine di decompressione serve proprio a ridurre la pressione del gas, che passa da 50-60 bar a 12 bar (rete di alta pressione) e successivamente da 12 a 0,5 bar (rete di media pressione). Il bar è l’unità di misura di pressione; 1 bar corrispondente circa a 1 atmosfera. La riduzione di pressione viene ottenuta con speciali valvole che includono un filtro per togliere qualsiasi impurità al gas. Dalla decompressione del gas si ottiene anche una certa quantità di energia elettrica mediante un turboespansore a turbina. Prima che il metano arrivi nelle nostre case la sua pressione viene ulteriormente abbassata fino al livello di 0,02 bar . Al gas metano, che è inodore, viene aggiunto mercaptano o tetraidrotiofene, sostanze che servono a dargli quel tipico odore un pò sgradevole. Senza di esse non potremmo accorgerci di una eventuale perdita, correndo gravi rischi. Un pò di storia: il gas, da fonte luminosa a sorgente termica Il primo impiego industriale del gas combustibile risale all’inizio dell’Ottocento, quando i lampioni di alcune grandi città furono illuminati con gas distillato da carbone. In quel periodo il gas, più che per il suo potere calorifico, interessava per la sua capacità di fornire illuminazione. La svolta si ebbe nel 1855, quando il chimico tedesco R. W. Bunsen riuscì a realizzare un apparecchio capace di fornire una fiamma molto calorifica, prodotta da una combustione quasi completa del gas. L’utilizzo di bruciatori di questo tipo ha permesso lo sfruttamento calorifico intensivo del gas che dalla seconda metà dell’800, cominciò a essere utilizzato anche come sorgente termica. Da quell’epoca in avanti, il gas, accanto alla applicazione domestica (riscaldamento e cucina), venne impiegato, su vasta scala, anche dalle industrie (vetrerie, forni, fonderie). I primi scaldabagno, invece, apparvero all’inizio del ‘900. Da allora il cammino percorso dal gas, e dal metano in particolare, è stato lungo. Oggi il gas serve non solo per scaldarci, cucinare e fornire energia termica alle industrie, ma anche per raffreddare (climatizzazione a gas). Per quanto riguarda le città di Trieste e di Padova, vogliamo ricordare alcuni momenti significativi della loro “storia del gas”: 1864: Nasce a Trieste L ’Officina Comunale del gas illuminante. 1896: A Padova, il Comune crea l’Azienda Comunale del Gas di Padova. 1971: Inizia a Trieste la metanizzazione della città (cioè l’erogazione del gas metano). 1972: Nella città di Padova vengono terminati i lavori della rete di distribuzione del metano. OGGI: AcegasAps gestisce la rete di distribuzione del gas metano nelle aree di Trieste e Padova. Complessivamente vengono riforniti 269.427 clienti, grazie ad una rete di tubature lunga in totale 2.241 chilometri. In un anno si erogano oltre 519.000.000 di metri cubi di gas. L'impianto di riscaldamento domestico -Come funziona e quali vantaggi offre?Il moderno impianto di riscaldamento è costituito da una serie di componenti: la presa del gas, il contatore, la caldaia, le tubazioni dell’impianto interno, la canna fumaria. All’interno della caldaia il gas metano si trasforma con sviluppo di calore, rilasciando nell’atmosfera i prodotti della combustione. Questi prodotti sono i fumi costituiti da biossido di carbonio, vapore d’acqua e azoto, che devono essere allontanati dall’ambiente domestico tramite la canna fumaria. Il gas metano ha un vantaggio rispetto alle altre fonti di energia non rinnovabili: è poco o nulla nocivo per l’ambiente perché la sua combustione rilascia solo una piccolissima quantità di impurità nell’atmosfera. Si tratta di emissioni trascurabili di fuliggine e anidride solforosa, tipico fenomeno provocato dalla combustione di gasolio, cherosene, olio combustibile o carbone. L’anidride carbonica prodotta dalla combustione del metano è inferiore del 25 per cento rispetto al petrolio e, addirittura, del 40 per cento rispetto al carbone. Diversamente dagli altri combustibili il metano ha un altro grande vantaggio ambientale: viene quasi tutto distribuito mediante metanodotti (a parte, come abbiamo visto, quello in forma liquida). Per il suo trasporto, dal luogo di estrazione a quello di lavorazione e utilizzo, non servono quindi automezzi che, a loro volta, produrrebbero inquinamento. Sicurezza dell'impianto è anche sinonimo di risparmio La cura dell’impianto di riscaldamento è importante non solo per la nostra sicurezza, ma anche sotto il punto di vista del risparmio. L’estate è la stagione ideale per i controlli e la manutenzione dell’impianto: un check-up completo, affidato a un tecnico specializzato, ci assicurerà un inverno caldo e sicuro, oltre a un risparmio sui costi di gestione fino a cinquanta euro all’anno. D’inverno, poi, il termostato dell’impianto di riscaldamento va regolato intorno ai 20 gradi: una temperatura più che sufficiente per rendere un ambiente confortevole. Così facendo, si ha anche un risparmio, visto che la spesa aumenta del 6% per ogni grado in più. Inoltre, le tubazioni devono essere ben isolate, per permettere all’acqua di mantenersi calda più a lungo: in questo modo si evitano accensioni troppo frequenti e costose della caldaia o dello scaldabagno. Per l’installazione di caldaie, fornelli e scaldabagni è importante scegliere locali ben ventilati per garantire agli apparecchi un costante apporto di ossigeno: ogni metro cubo di gas metano, per bruciare bene, ha bisogno di almeno 12 metri cubi d’aria. Se l’aria a disposizione non è sufficiente, la cattiva combustione produce il monossido di carbonio, che è un gas inodore assai tossico che avvelena il sangue, bloccandone la capacità di trasportare ossigeno, e provoca asfissia. Oltre a ciò, la sua combustione produce grandi quantità di anidride carbonica che impoverisce l’aria di ossigeno e la rende irrespirabile. Per questi motivi i prodotti della combustione devono essere convogliati all’esterno attraverso canne fumarie e camini. Caldaie, scaldabagni e apparecchi a metano in genere (comprese le stufe a gas della cucina) devono essere mantenuti sempre puliti ed efficienti. La legge 46/90 stabilisce che gli impianti domestici siano dotati di una “Dichiarazione di conformità ”, un documento con il quale si attesta la conformità dell’apparecchio alle specifiche tecniche previste dalla legge. La Dichiarazione può essere rilasciata solo dall’installatore o da un tecnico abilitato. Entrambi devono essere iscritti al registro ditte della Camera di Commercio o all’albo provinciale delle imprese artigiane. Ogni operazione di pulizia e manutenzione deve essere annotata dal tecnico sul Libretto di impianto. La pulizia ordinaria va effettuata una volta l’anno, il controllo della combustione ogni due anni. Gli impianti di riscaldamento non in piena efficienza significano: • spreco energetico, • problemi di sicurezza, • maggiore inquinamento, • rischio di pesanti sanzioni. Consigli per la nostra sicurezza Per concludere il discorso sull’energia elettrica e il gas, AcegasAps vuole fornire qualche raccomandazione utile a garantire la sicurezza della casa e delle persone che vivono al suo interno. Dopo averle lette, cerca di condividere queste informazioni con i tuoi parenti e le persone che conosci! > Gas > Energia Elettrica 1- Alla sera e in caso di assenza da casa per lunghi periodi chiudere sempre il rubinetto del gas. 2- Quando si avverte odore di gas, chiudere immediatamente il rubinetto centrale, spalancare tutte le finestre di casa e non accendere lampade elettriche, fiammiferi o accendini. 3- Tenere sotto controllo le pentole sui fornelli, specie se contengono liquidi in ebollizione; la loro fuoriuscita causerebbe lo spegnimento della fiamma e potrebbe provocare una situazione di pericolo se il gas non viene chiuso rapidamente. 4- Evitare forti correnti d’aria mentre si cucina, potrebbero spegnere la fiamma. 1- Non coprire mai le lampade per attenuarne la luce. 5- Assicurare una corretta aerazione dei locali dove si trovano apparecchiature a gas. 6- Acquistare apparecchi contrassegnati dal marchio CE. 7- Caldaie, stufe e canne fumarie o camini devono essere periodicamente sottoposti a interventi di pulizia e manutenzione, effettuati da tecnici esperti. 8- Controllare periodicamente bruciatori e tubi. 9- La pulizia dei filtri della lavastoviglie e della lavatrice, a cura della serpentina dello scaldabagno, la sostituzione (o svuotamento) del sacco dell’aspirapolvere sono alcune delle attenzioni necessarie per il corretto funzionamento degli apparecchi domestici. 10- Quando ci si deve dotare di un nuovo impianto, evitare il fai da te e avvalersi solo di un installatore autorizzato. 2- Non stirare con le mani bagnate o a piedi nudi. Non tenere apparecchi elettrici (asciugacapelli, radio, lampade, stufe, ecc.) vicino a vasche, docce e lavandini. 3- Quando si pulisce il frigorifero e qualunque altro apparecchio elettrico togliere prima la spina. Analogamente, quando si cambia una lampadina ricordare di staccare l’interruttore generale. 4- Non togliere le spine dalle prese elettriche tirando il filo; si potrebbe causare il distacco della presa dal muro e un conseguente cortocircuito. 5- Evitare di collegare su una sola presa elettrodomestici che assorbono troppa corrente; se proprio c’è bisogno di attaccare più spine a un'unica presa, utilizzare le “ciabatte” a norma. 6- Non collocare prese e fili elettrici vicino a tende, tappeti o coperte. 7- Ricordare che le prolunghe su bobine devono essere svolte completamente prima dell’uso e dopo l’uso è bene staccarle dalla spina. 8- Assicurarsi che i materiali elettrici acquistati siano garantiti dal marchio CE e i marchi di qualità riconosciuti (IMQ,GS,VDE). 9- Quando si realizza un nuovo impianto o se ne modifica uno già esistente, chi esegue il lavoro deve rilasciare la Certificazione di Conformità. 10- E' la sicurezza piuttosto che il risparmio che deve guidare l’acquisto di apparecchiature ed elettrodomestici.