PROVINCIA DI PIACENZA
ASSESSORATO SISTEMA SCOLASTICO E FORMATIVO, LAVORO, INIZIATIVE ISTITUZIONALI PER LA PACE
SICUREZZA - REGOLARITA’– QUALITA’ DEL LAVORO
A PIACENZA : GLI INDICATORI STATISTICI
Un progetto di :
Provincia di Piacenza
Prefettura di Piacenza
Direzione Provinciale del Lavoro di Piacenza
Sede I.N.A.I.L. di Piacenza
Sede I.N.P.S. di Piacenza
Azienda Sanitaria Locale di Piacenza
Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Piacenza
Dossier 2008 :
Gli indicatori di irregolarità e gli interventi degli organi di vigilanza
PREMESSA
Il tema della qualità del lavoro , della sua regolarità e della sua sicurezza appare centrale nelle politiche del
lavoro .
Anche a Piacenza gli Enti
con competenze in materia e
le Organizzazioni rappresentate in seno alla
Commissione di Concertazione da tempo si muovono su tale linea , lavorando tra l’altro a progetti che
possano mettere in luce aree di criticità locali.
In questo contesto viene elaborato il dossier sugli indicatori statistici sulla regolarità , sicurezza, qualità del
lavoro a Piacenza .
Vale la pena di ricordare che la pubblicazione di rilevazioni statistiche relative agli indicatori di irregolarità,
agli interventi degli organi di vigilanza e all’andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali
costituisce uno dei progetti nel “Protocollo d’intesa interistituzionale per la regolarità, sicurezza e qualità del
lavoro in Provincia di Piacenza”, sottoscritto a maggio 2005 da Provincia , Prefettura, Direzione Provinciale
del Lavoro, I.N.P.S. , I.N.A.I.L. , A.S.L. e Camera di Commercio.
Il protocollo di collaborazione intende corrispondere all’obiettivo di definire una strategia istituzionale diretta
alla qualificazione del
lavoro in provincia di Piacenza , per rendere le condizioni di lavoro e le produzioni
sicure, regolari, ispirate a principi di “qualità” del lavoro . L’intento è anche quello di offrire sostegno alle
imprese che operano nella regolarità e subiscono una iniqua concorrenza.
Il dossier viene proposto come un “atlante” sullo stato di salute del mercato del lavoro piacentino : non
propone chiavi di lettura, ma è semplicemente corredato da alcune note che ne possano favorire la lettura.
2
GLI INDICATORI STATISTICI: INDICE
Premessa metodologica
GLI INDICATORI DI IRREGOLARITA’
pag.4
pag. 8
I DATI DEGLI ORGANI DI VIGILANZA
I)
Dati Direzione Provinciale del Lavoro
pag. 14
II)
Dati I.N.A.I.L.
pag. 31
III)
Dati I.N.P.S.
pag. 33
IV)
Dati A.S.L.
pag. 40
3
Premessa metodologica
L’economia irregolare e , al suo interno, il fenomeno del lavoro irregolare, mal si presta, per la sua evidente
natura, ad indagini di carattere statistico. Il tema è ben noto in letteratura
definizione “nascosta “, ed è estremamente difficoltoso
1
: l’economia sommersa è per
indagarla con metodi ideati per analizzare altri
aspetti economici .
Ciò premesso, è possibile identificare alcune metodologie solitamente utilizzate per lo studio dell’economia
irregolare, due delle quali ( analisi basate sui controlli degli organi di vigilanza e metodo Istat di stima della
quantità del lavoro irregolare) sono state utilizzate nella costruzione degli indicatori a livello locale su
sicurezza, regolarità e qualità del lavoro:
APPROCCIO DIRETTO. Si riferiscono a tale filone:
indagini campionarie attraverso questionari;
analisi basate sui controlli degli organi di vigilanza ( DPL … INPS… INAIL ….) . Il pregio di
dette analisi si basa sulla certezza del dato . Limiti : numero di ispezioni variabile poiché
influenzato
dalle risorse a disposizione…… controlli mirati ad un settore specifico, con
innalzamento artificioso delle irregolarità in quel settore ….. . Difficili i confronti territoriali.
APPROCCIO INDIRETTO . I metodi indiretti sono eminentemente di carattere macroeconomico e si basano
sullo studio di grandezze considerate indicatori della dimensione dell’economia sommersa. Alcuni esempi:
Metodo della discrepanza, basato sulla produzione del reddito rilevato presso le imprese e il suo
utilizzo , rilevato presso le famiglie.
Metodo basato sulla differenza tra la stima del lavoro regolare e il livello di occupazione che si
considera normale.
Metodo delle transazioni monetarie, basato su
indicatori legati alla velocità di circolazione della
moneta.
Metodo della domanda di moneta , basato su calcoli riguardanti l’ammontare di reddito generato
dall’economia sommersa.
Metodo Istat di stima della quantità del lavoro irregolare ( si veda la scheda esplicativa ) . Il
metodo non è privo di limiti, ma ha il pregio di essere basato su rilevazioni comuni a tutto il
territorio nazionale, ripetute nel tempo e quindi valutabili , più che in valore assoluto , come
indicatori di tendenza e di confronto territoriale.
Il modello degli input fisici misurabili : ad esempio il consumo di energia elettrica.
1
Per restare nel novero dei lavori prodotti dal “Comitato Nazionale Emersione Lavoro non regolare” (
disponibili sul sito del Comitato) si citano:
L. Campanelli ( a c.d.) , “ I metodi di analisi statistica per la ricerca sull’economia sommersa”;
D. Marino, “ Problemi di misurazione dell’economia non regolare” ;
L. Campanelli , “ Occupazione e lavoro irregolare”;
cui si rinvia per l’ampia bibliografia.
4
APPROCCIO BASATO SU MODELLI ECONOMETRICI . Si tratta di modelli di ampia complessità . Il più
noto,
ideato dall’economista Frey, è basato
su un
sistema di equazioni che stimano la dimensione
dell’economia irregolare come funzione dell’entità dei fenomeni che ne sono considerati causa ( livello di
tassazione… livello di lealtà fiscale…).
Accanto a tali classici modelli è opportuno citare il metodo del Comitato per l’emersione del lavoro non
regolare, nato dall’esperienza di ricerca in alcuni atenei meridionali. Gli studi promossi dal Comitato si
basano sull’ analisi del contesto locale e sulla successiva individuazione della metodologia d’indagine più
2
adatta al caso specifico .
SCHEDA ESPLICATIVA DATI ISTAT SU OCCUPAZIONE IRREGOLARE
I dati sulle U.L.A. non regolari e sui tassi di irregolarità sono di fonte ISTAT e sono prodotti all’interno delle
statistiche sulla contabilità nazionale.
L’Istat infatti elabora correntemente le stime sul volume di lavoro coerenti con gli aggregati economici che
contribuiscono alla formazione del prodotto interno lordo realizzato nel periodo di riferimento.
Le stime prodotte misurano l’occupazione in termini di occupati interni, posizioni lavorative e unità di lavoro.
Ciascuna delle suddette misure fornisce una diversa informazione sul contributo del fattore lavoro al
processo di produzione: gli occupati interni rappresentano il numero delle persone fisiche occupate; le
posizioni lavorative stimano il numero delle attività svolte da ciascun occupato; le unità di lavoro (ULA)
misurano il numero teorico dei lavoratori a tempo pieno.
In ciascuna delle diverse misure di occupazione è possibile distinguere la componente regolare e quella
non regolare. Il volume di lavoro regolare misura l’occupazione registrata e conosciuta alle diverse
istituzioni fiscali – contributive e statistiche, mentre quello non regolare interessa l’occupazione non visibile,
in quanto volontariamente nascosta alle stesse istituzioni
Le stime sulle unità di lavoro non regolari sono fornite per quattro macrobranche a partire dal 1995, primo
anno di disponibilità delle serie, fino al 2003 in quanto la provvisorietà delle fonti non permette di spingere
l’analisi territoriale dell’irregolarità del lavoro fino al 2004.
2
•
•
•
Alcuni esempi :
metodo Bergonzini, nato nel 71 per lo studio delle occupazioni femminili in area emiliana;
metodo della “persona conosciuta” ( o metodo Caldarelli) , nato da rilevazione del 1998 in area
campana;
metodo del campionamento a valanga, utilizzato all’interno del progetto C.U.O.R.E. ( Centri Urbani
Operativi di Riqualificazione Economica) a Napoli.
5
3
Secondo i criteri dell’U. E. , i paesi membri devono fornire una misura esaustiva del Pil per rendere tale
aggregato confrontabile a livello internazionale e utilizzabile come:
uno degli elementi per il calcolo dei contributi che gli Stati membri versano all’Unione;
una delle misure di riferimento per il controllo dei parametri di Maastricht;
uno degli indicatori per l’attribuzione dei fondi strutturali.
Fornire una stima esaustiva del Pil significa valutare non soltanto l’economia direttamente osservata
attraverso le indagini statistiche sulle imprese e gli archivi fiscali e amministrativi, ma anche quella non
direttamente osservata.
Anche se la metodologia seguita non è diretta alla stima del numero dei lavoratori operanti nel sommerso,
ma solo alle stime del contributo del lavoro irregolare alla formazione del prodotto, i risultati costituiscono
comunque un importante riferimento per la valutazione quantitativa del lavoro irregolare.
Il presupposto della metodologia è che mentre le imprese dichiarano esclusivamente le unità di lavoro
regolari impiegate, gli individui, non dovendo temere conseguenze sanzionatori, sarebbero disposti a
dichiarare tutte le attività svolte.
Le unità di lavoro classificate come non regolari nell'indagine ISTAT di contabilità nazionale
comprendono :
gli irregolari costituiti da dipendenti non iscritti nei libri paga delle imprese o indipendenti che
svolgono la loro attività in luoghi di lavoro non identificabili come tali ;
g l i occupati non dichiarati che, pur dichiarandosi non occupati nell'indagine sulle forze di lavoro, in
altro quesito sullo stesso questionario dichiarano di aver effettuato almeno un'ora di lavoro nel
periodo di riferimento;
gli stranieri non residenti come ad esempio lavoratori con permesso di soggiorno scaduto o
clandestini;
i secondi lavori facenti capo a persone che svolgono un'attività lavorativa, definita principale, che è
già stata considerata ai fini della stima delle altre categorie di unità di lavoro.
Il tasso di irregolarità è il rapporto percentuale tra le unità di lavoro irregolari di una regione e/o ripartizione
geografica ed il complesso delle unità di lavoro occupate nella stessa area territoriale.
In modo sintetico e’ possibile descrivere l’operato dell’ISTAT come segue la stima del lavoro non regolare si basa sul confronto fra:
la rilevazione trimestrale delle forze di lavoro ( famiglie, quindi comportamento dei lavoratori);
le rilevazioni periodiche relative alle imprese ( comportamento dei datori di lavoro).
4
L’ipotesi di base è che le famiglie forniscano dichiarazioni veritiere , poiché a differenza delle imprese , non
hanno interesse a mentire
o perché ritengono il lavoro irregolare non un “vero lavoro”. Il metodo non
3
La contabilità nazionale degli stati membri della UE segue gli schemi e le definizioni dell’ultima edizione del
Sistema Europeo dei Conti (SEC 95) , che impone di contabilizzare nel PIL anche l’economia non direttamente
osservata . L’istituto statistico della UE (Eurostat) vigila sul rispetto del SED e sulle metodologie adottate dai vari Stati,
certificandone la validità , con particolare attenzione alla capacità di produrre stime esaustive del PIL.
6
consente stime realistiche delle seconde posizioni lavorative irregolari e del lavoro svolto dagli stranieri non
residenti. Per ovviare a ciò l’ Istituto rileva le posizioni multiple
attraverso il confronto
con altre fonti
informative e integra i dati con ricerche specifiche elaborate dal Ministero degli Interni .
A partire da tale stima finale L’ISTAT calcola il valore dell’economia sommersa, attribuendo ai lavoratori
5
dipendenti irregolari la stessa produttività di quelli regolari .
4
Alcuni studi , tra i quali :
T. Di Nardo , R. Caldarelli, M. Izzo “ Le diverse realtà della statistica: il caso delle forze di lavoro”, 2000 ,
hanno evidenziato il fatto che le famiglie tendono ad essere reticenti in quanto temono di perdere benefici
legati alla condizione ufficiale di “disoccupato” .
5
Per una analisi di maggior dettaglio si rimanda alle seguenti pubblicazioni dell’ISTAT , disponibili sul sito
istituzionale:
“La misura dell’occupazione non regolare nella stime di contabilità nazionale” , dicembre 2005;
“Lavoro non regolare a livello provinciale anno 2003 – Guida alla lettura dei cartogrammi” luglio 2005;
“La misura dell’economia sommersa secondo le statistiche ufficiali” , settembre 2003
e , in particolare :
“Brevi cenni sulle metodologie di stima dell’occupazione non regolare nell’ambito della contabilità
nazionale”
7
GLI INDICATORI DI IRREGOLARITA’
Il tasso di irregolarità è dato dal rapporto percentuale tra le unità di lavoro non regolari di una determinata
area geografica e il complesso delle unità di lavoro riferite allo stesso territorio.
6
(Fonte : elaborazioni Italia Lavoro S.p.A. su dati Istat )
TAB. A 1) TASSI DI IRREGOLARITÀ REGIONI ITALIANE
Regioni
2001
2002
2003
2004
2005
10,8
9,5
8,3
8,8
9,7
Valle d'Aosta
10
9,9
9,8
10,6
10,8
Lombardia
9,4
8,1
7
7,6
7,8
Bolzano - Bozen
9,1
8,8
8,8
8,5
9,1
Trento
9,1
8,4
8
8,3
8,8
Veneto
9,9
8,8
7,9
8,3
8,7
11,4
10,7
9,9
9,8
10,2
Liguria
14
12,2
10,9
11,7
12,5
Emilia Romagna
9,4
8,5
7,4
7,5
8
Toscana
10,6
9,5
8,4
8,4
9
Umbria
14,8
13
11
12
12,3
Marche
11,8
10,5
9,8
9,8
9,5
Lazio
15,1
13,1
11
12,1
11,9
Abruzzo
13,5
13,6
12
12
12,5
Molise
18,2
18,5
18,1
17,3
18,6
23
22,2
21,2
21
20
18,8
18,2
16,9
15,5
16,4
Basilicata
19
19,3
19,8
18,7
20,1
Calabria
26
26
24,7
26,2
26,9
Sicilia
23
21,9
21,4
19,7
21,4
18,4
13,8
10,2
17,2
12,7
8,9
18,2
11,6
7,7
19,6
11,7
8,3
19,4
12,1
8,8
9,8
8,9
8
8,2
8,6
Centro
13,1
11,5
10
10,5
10,7
Mezzogiorno
21,1
20,4
19,7
19,2
19,6
Piemonte
Friuli Venezia Giulia
Campania
Puglia
Sardegna
Totale Italia
Nord-ovest
Nord-est
6
Si ringrazia il Dott. Leopoldo Mondauto di Italia Lavoro .
8
TAB. A 2) TASSI IRREGOLARITÀ EMILIA ROMAGNA E PROVINCE
Territori
Bologna
Ferrara
Forlì-Cesena
Modena
Parma
Piacenza
Ravenna
Reggio nell'Emilia
Rimini
1999
2000
2001
2002
10,9
11,4
10,8
10,3
10,6
10,9
11,0
10,3
11,1
10,4
11,1
11,1
10,2
10,3
10,7
11,0
10,2
11,0
9,4
9,9
9,2
9,5
10,2
9,8
9,5
10,3
9,5
9,4
8,9
7,9
8,9
10,1
9,1
8,3
10,4
8,4
TASSI IRREGOLARITA' ANNO 2002
8,4
Rimini
10,4
Reggio nell'Emilia
8,3
Ravenna
9,1
Piacenza
10,1
Parma
8,9
Modena
7,9
Forlì-Cesena
8,9
Ferrara
9,4
Bologna
0
2
4
6
8
10
12
9
TAB. A 3) TASSI DI IRREGOLARITA’ DELLE PROVINCE RELATIVE ALL’EMILIA ROMAGNA – ANNO 2002
Economia totale 2002
Territori
Bologna
Ferrara
Forlì-Cesena
Modena
Parma
Piacenza
Ravenna
Reggio nell'Emilia
Rimini
Tasso d'irregolarità economia
9,4
8,9
7,9
8,9
10,1
9,1
8,3
10,4
8,4
Unità irregolari in migliaia
44,34
13,97
14,98
30,60
20,49
10,99
15,10
23,94
12,59
7
TAB. A 4) TASSI IRREGOLARITÀ PIACENZA E PROVINCE LIMITROFE
Territori
Cremona
Lodi
Pavia
Parma
Piacenza
Alessandria
Genova
La Spezia
1999
2000
2001
2002
10,0
10,3
10,4
10,6
10,9
10,3
13,8
13,6
10,1
10,2
10,3
10,3
10,7
11,1
13,1
13,4
8,9
10,0
9,6
10,2
9,8
10,3
13,0
12,8
8,1
9,8
9,1
10,1
9,1
9,9
12,8
12,3
TAB. A 5 ) TASSI DI IRREGOLARITA’ – PIACENZA E PROVINCE LIMITROFE – VARIAZIONI 2000/2002
Economia totale 2002
Territori
Cremona
Lodi
Pavia
Parma
Piacenza
Alessandria
Genova
La Spezia
Anno 2000
10.1
10.2
10.3
10.3
10.7
11.1
13.1
13.4
Anno 2002
8,1
9,8
9,1
10,1
9,1
9,9
12,8
12,3
Variaz. 00-02
-2,0
-0,4
-1,2
-0,2
-2,6
-1,2
-0,3
-1,1
7
Unità di lavoro (ULA) : numero di lavoratori a tempo pieno equivalenti alla quantità di lavoro prestato
nell’anno da tutti gli occupati ( un lavoratore a metà tempo = 0,5 ULA… 2 lavoratori a metà tempo = 1 ULA…) . Unità
di lavoro non regolare : ULA prestate in modo non regolare
10
TAB. A 6 ) LAVORO IRREGOLARE 2003 – EMILIA ROMAGNA , NORD EST, ITALIA.
Tasso di
irregolarità
Unità di
lavoro non
regolari
Emilia Romagna
8,6
176,4
Nord-est
9,3
492
Totale Italia
13,4
3237,8
11
TAB. A 7 ) TASSI DI IRREGOLARITA’ – EMILIA ROMAGNA, NORD EST, NORD OVEST, MEZZOGIORNO, CENTRO, ITALIA.
Regioni
2001
2002
2003
2004
2005
Emilia Romagna
Totale Italia
Nord-est
Nord-ovest
Centro
Mezzogiorno
9,4
13,8
9,8
10,2
13,1
21,1
8,5
12,7
8,9
8,9
11,5
20,4
7,4
11,6
8,0
7,7
10,0
19,7
7,5
11,7
8,2
8,3
10,5
19,2
8,0
12,1
8,6
8,8
10,7
19,6
Variazione tassi d'irregolarità
14.24
12.00
valore
9.36
Emilia Romagna
Italia
7.12
Nord Est
4.48
2.24
0.00
2001
2002
2003
2004
2005
anni
12
Tasso d'irregolarità dell'anno 2003 per la Regione Emilia Romagna e le relative province.
Data la difficoltà oggettiva di misurare fenomeni non direttamente osservabili, le stime sui tassi di irregolarità
a livello provinciale presentano margini di incertezza. L’ISTAT ha ritenuto pertanto corretto fornire delle
misure statistiche per intervalli.
TAB. A. 8) TASSI IRREGOLARITA’ PROVINCE EMILIA ROMAGNA ANNO 2003
Emilia Romagna
Tassi di irregolarità provinciali (2003)
Bologna
Min.
Max.
5.5
10.1
Forli'
5.5
10.1
Modena
5.5
10.1
Parma
5.5
10.1
Ravenna
5.5
10.1
Reggio Emilia
5.5
10.1
Ferrara
10.1
14.7
Piacenza
10.1
14.7
Rimini
10.1
14.7
13
B. I DATI DEGLI ORGANI DI VIGILANZA
I dati della sezione B, relativi alle attività di vigilanza sul lavoro irregolare , sono stati forniti rispettivamente
dalla Direzione Provinciale del Lavoro, dell’I.N.A.I.L. ,dall’I.N.P.S. e dall’A.S.L. : tutti si riferiscono all’ambito
territoriale provinciale.
Una premessa si rende necessaria : le diverse attività di istituto e i diversi metodi di rilevazione statistica
rendono a volte difficilmente comparabili i dati relativi alle ispezioni. L’invito è quindi quello di una lettura ,
comunque interessante, dei dati forniti dalle singole amministrazioni nell’ottica della loro evoluzione degli
ultimi anni esaminati.
Una ulteriore cautela nella lettura dei dati : le percentuali quasi sempre in aumento delle aziende irregolari
all’atto delle ispezioni degli organi di vigilanza sono imputabili anche alle c.d. “visite mirate”, e pertanto ad un
affinamento dell’azione ispettiva.
I) Dati Direzione Provinciale del Lavoro
TAB. B 1) VIGILANZA CONTRIBUTIVA: AZIENDE REGOLARI /IRREGOLARI - (DA MOD. 3 IL)
ANNI 2005 – 2006 – 2007
Anno 2005
Regolari
SERVIZIO
ISPETTIVO
D.P.L.[1]
INPS
INAIL
ASL
ALTRI ENTI
(COMPRESO
ENPALS)
Totale
Anno 2006
NUMERO AZIENDE ISPEZIONATE
Non
%
regolari
%
Totale
Regolari
Anno 2007
NUMERO AZIENDE ISPEZIONATE
Non
%
regolari
%
Totale
Regolari
NUMERO AZIENDE ISPEZIONATE
Non
%
regolari
%
Totale
247
291
1
627
66%
27%
13%
78%
130
777
7
176
34%
73%
88%
22%
377
1068
8
803
267
233
5
697
56%
33%
20%
81%
211
482
20
164
44%
67%
80%
19%
478
715
25
861
385
252
0
740
63%
31%
0%
81%
228
558
0
175
37%
69%
0%
19%
613
810
0
915
0
1166
0%
52%
0
1090
0%
48%
0
2256
0
1202
0%
58%
1
878
100%
42%
1
2080
0
1377
0%
59%
0
961
0%
41%
0
2338
Anno 2005
Aziende regolari
48%
Aziende non regolari
52%
14
Anno 2006
Aziende regolari
Anno 2007
Aziende regolari
Aziende non regolari
Aziende non regolari
41%
42%
58%
59%
Variazione di regolarità nel tempo
N° aziende
Aziende regolari
aziende non regolari
1600
1400
1200
1000
800
600
400
200
0
2005
2006
2007
Anno
TAB. B 2) AZIENDE ISPEZIONATE IRREGOLARI ( VIGILANZA CONTRIBUTIVA AUTONOMA E CONGIUNTA) PER SETTORE (DA
MODELLI 3IL A / 3IL B). ANNI 2005 – 2006 - 2007
ANNO 2005
% ANNO
2005
ANNO 2006
% ANNO
2006
ANNO 2007
% ANNO
2007
METALMECCANICA
2
2%
13
6%
10
4%
MANIFATTURIERO
0
0%
0
0%
2
1%
CHIMICA
0
0%
0
0%
0
0%
EDILIZIA
17
13%
76
36%
74
32%
15
VARIE (industria+artigianato)
32
6%
38
18%
47
21%
COMMERCIO-CREDITOASSICURAZIONI
62
48%
74
35%
74
32%
AGRICOLTURA
17
13%
10
5%
21
9%
TOTALE GENERALE
130
100%
211
100%
228
100%
Anno 2005
Metalmeccanica
13%
2%
13%
Edilizia
Varie ( ind.+ art.)
25%
Commercio-CreditoAssicurazioni
47%
Agricoltura
Anno 2006
Metalmeccanica
6%
Manufatturiero
0%
5%
0%
Chimica
Edilizia
35%
36%
Varie (ind.+art.)
Commercio-CreditoAssicurazioni
Agricoltura
18%
Anno 2007
Metalmeccanica
4%
Manufatturiero
1%
9%
Chimica
0%
Edilizia
32%
32%
Varie (ind.+art.)
Commercio-CreditoAssicurazioni
21%
Agricoltura
16
Metalmeccanica
80
70
Manufatturiero
60
Chimica
50
40
Edilizia
30
Varie (ind.+art.)
20
10
CommercioCreditoAssicurazioni
Agricoltura
0
2005
2006
2007
Variazione dell'irregolarità totale nel tempo
250
N° impiegati
200
150
100
50
0
2005
2006
2007
Anni
TAB. B 3) LAVORATORI OCCUPATI E LAVORATORI IRREGOLARI NELLE AZIENDE ISPEZIONATE
(VIGILANZA CONTRIBUTIVA AUTONOMA E CONGIUNTA) PER TIPOLOGIA DI IRREGOLARITA’
(DA MODELLI 3IL A /3IL B) ANNI 2005 – 2006 - 2007
2005
% IRR.
% TOT.
2006
% IRR.
% TOT.
2007
% IRR.
% TOT.
LAV. IN CIGS
LAV. IN MALATTIA
/INFORTUNIO
LAV. IN TRATT.
DISOCCUPAZIONE
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
DOPPIO LAVORO
0
0%
0%
3
0%
0%
0
0%
0%
MINORI
STRANIERIEXTRACOMUNITARI
10
3%
0%
11
2%
0%
6
1%
0%
81
26%
2%
279
40%
10%
136
19%
3%
17
STUDENTI
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
PENSIONATI
1
0%
0%
0
0%
0%
3
0%
0%
PSEUDOARTIGIANI
ALTRI NON REG. A
LIBRO PAGA
LAV. CHE HANNO
PERCEPITO FUORI
BUSTA
0
0%
0%
0
0%
0%
0
0%
0%
44
14%
1%
72
10%
3%
65
9%
1%
21
7%
0%
1
0%
0%
3
0%
0%
156
50%
3%
333
48%
12%
492
70%
10%
313
100%
7%
699
100%
25%
705
100%
15%
ALTRI CASI
TOTALE LAV.
IRREGOLARI
TOTALE LAV.
DITTE OCCUPATI
AZIENDE
ISPEZIONATE
4.498
2.826
4.709
Irregolari per tipologia anno 2005
3%
Minori
26%
Straineri Extracomunitari
Pensionati
50%
0%
Altri non registrati a libro
paga
Lavoratori che hanno
percepito fuori busta
14%
Altri casi
7%
Irregolari per tipologia anno 2007
Irregolari per tipologia anno 2006
Doppio lavoro
1%
Minori
2%
40%
48%
Doppio lavoro
Stranieri Extracomunitari
9%
Altri non registrati a
libro paga
0% 10%
Minori
19%
Lavoratori che
hanno percepito
fuori busta
Altri casi
0%
70%
Stranieri Extracomunitari
Altri non registrati
a libro paga
Lavoratori che
hanno percepito
fuori busta
Altri casi
18
N° lavoratori
Variazione nel tempo del totale dei lavoratori
5000
4500
4000
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
Totale irregolari
Totale lavoratori
2005
2006
2007
Anni
Irregolari per tipologia al variare del tempo
600
500
400
300
200
100
0
2005
2006
Lavoratori in CGS
Lavoratori in trett. disoccupazione
Minori
Studenti
Pseudoartigiani
Lavoratori che hanno percepito fuori busta
2007
Lavoratori in malattia/infortunio
Doppio lavoro
Stranieri - Extracomunitari
Pensionati
Altri non registrati a libro paga
Altri casi
TAB. B 4) VIGILANZA SUL LAVORO MINORILE (DA MOD.5 IL) – ANNI 2005 – 2006 - 2007
ANNO
2005
2006
2007
AZIENDE
ISPEZIONATE
16
6
11
LAVORATORI OCCUPATI NELLE AZIENDE ISPEZIONATE
DI CUI MINORI
REGOLARI
IRREGOLARI
% SU
DI CUI
% DI
% SU
DI CUI
% DI
TOTALE TOTALE TOTALE EXTRACEE EXTRACEE TOTALE TOTALE EXTRACEE EXTRACEE
70
40
196
6
2
4
9%
5%
2%
3
0
1
4%
0%
1%
10
11
8
14%
28%
4%
1
1
2
1%
3%
1%
19
Minori anno 2005
Minori anno 2006
15%
38%
62%
In regola
In regola
Non in regola
Non in regola
85%
Minori anno 2007
33%
In regola
Non in regola
67%
Numero di minori nel tempo
Minori regolari
Minori non regolari
Minori extracee tra i regolari
Minori extracee tra i non regolari
N° minori
15
10
5
0
2005
2006
2007
Anni
TAB. B 5) VIGILANZA ORDINARIA NEL SETTORE AGRICOLO AZIENDE ISPEZIONATE E LAVORATORI INTERESSATI
(DA MOD. 6 IL A). ANNI 2005 – 2006 - 2007
AZIENDE
LAVORATORI
ANNO
AZIENDE
ISPEZIONATE
DI CUI
IRREGOLARI
% IRREGOLARI
LAVORATORI
INTERESSATI DA
ISPEZIONI
2005
40
22
55%
85
48
56%
2006
23
9
39%
149
43
29%
2007
55
19
35%
324
49
15%
DI CUI
IRREGOLARI
% IRREGOLARI
20
Aziende regolari e non dell'anno 2005
Lavoratori regolari e non dell'anno 2005
Aziende regolari
45%
55%
44%
Aziende regolari e non nell'anno 2006
Aziende irregolari
Lavoratori regolari e non nell'anno 2006
29%
Aziende regolari
39%
Aziende regolari
56%
Aziende irregolari
Aziende regolari
Aziende non regolari
Aziende irregolari
61%
71%
Lavoratori regolari e non nell'anno 2007
Aziende regolari e non nell'anno 2007
15%
39%
Aziende regolari
Aziende regolari
Aziende irregolari
Aziende non regolari
65%
85%
TAB. B 6) VIGILANZA ORDINARIA SETTORE AGRICOLO - LAVORATORI IN NERO DA MOD. 6 IL A)
ANNI 2002 – 2003 – 2004 – 2005 – 2006 - 2007
LAVORATORI INTERESSATI ALLE ISPEZIONI
ANNI
TOTALE
Di cui
in nero
% su
totale
EXTRACEE
% su
totale
Di cui
in nero
% su
extracee
MINORI
% su
totale
Di cui in
nero
% su
minori
2005
85
3
3,50%
22
25,90%
3
13,60%
1
1,20%
0
0,00%
2006
149
1
0,67%
38
25,50%
0
0,00%
2
1,34%
0
0,00%
2007
324
8
2,47%
84
25,93%
3
3,57%
2
0,62%
0
0,00%
21
Confronto tra le categorie nel 2005
0%
Confronto tra le categorie nel 2006
1%
Extracee non in
nero
Extracee in nero
22%
4%
1%
0%
73%
Extracee non in
nero
Extracee in nero
26%
Minori non in nero
Minori non in
nero
Minori in nero
0%Minori in nero
Resto lavoratori
non in nero
Resto dei
lavoratori in nero
1%
Resto lavoratori
0%non in nero
Resto dei
lavoratori in nero
72%
Confronto tra le categorie nel 2007
2%
Extracee non in
25%
nero
Extracee in nero
Minori non in nero
1%
Minori in nero
1%
0%
72%
Resto lavoratori
non in nero
Resto dei
lavoratori in nero
Minori in nero
Minori
Minori in nero
N° minori
15
10
5
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Anni
22
Extracee in nero
N° extracee
Extracee
Extracee in nero
140
120
100
80
60
40
20
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Anni
Resto dei lavoratori in nero
Resto dei lavoratori
Resto dei lavoratori in nero
N° lavoratori
250
200
150
100
50
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Anni
TAB. B 7) VIGILANZA ORDINARIA SETTORE AGRICOLO - LAVORATORI IRREGOLARI (DA MOD. 6 IL A)
23
ANNI 2005 – 2006 - 2007
ANNO
LAVORATORI IRREGOLARI
DI CUI
EXTRACEE
% su totali
LAVORATORI
INTERESSATI
ALLE ISPEZIONI
TOTALI
% su lavoratori
2005
85
48
56%
10
2006
149
43
29%
2007
324
49
15%
% su totali
21%
1
2%
2
5%
0
0%
13
27%
0
0%
Lavoratori regolari e non dell'agricoltura
Anno 2006
Lavoratori regolari e non
dell'agricoltura - Anno 2005
Lavoratori non regolari
DI CUI MINORI
Lavoratori regolari
Lavoratori non regolari
Lavoratori regolari
29%
44%
56%
71%
Lavoratori regolari e non dell'agricoltura
Anno 2007
Lavoratori non regolari
Lavoratori regolari
15%
85%
24
Lavoratori irregolari nel tempo
350
N° lavoratori
300
250
200
Lavoratori ispezionati
150
Lavoratori irregolari
100
50
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Anni
Lavoratori extracee irregolari nel tempo
120
N° lavoratori
100
Lavoratori
irregolari
80
60
Lavoratori
extracee
irregolari
40
20
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Anni
Lavoratori minorenni irregolari nel tempo
N° lavoratori
120
100
Lavoratori
irregolari
80
60
40
Lavoratori
minorenni
irregolari
20
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Anni
25
TAB. B 8 ) VIGILANZA CONTRO OCCUPAZIONE ABUSIVA EXTRACEE – LAVORATORI INTERESSATI PER SETTORE (DA
MOD.7 IL)
ANNI 2005 – 2006 - 2007
SETTORE
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Di cui extracee
Di cui extracee
Di cui extracee
Compless.te Regolari Irregolari Compless.te Regolari Irregolari Compless.te Regolari Irregolari
Occupati
Occupati
Occupati
Metalmeccanica
465
13
3
226
26
162
277
92
5
Manifatturiero
12
2
0
0
0
0
26
0
14
Chimica
0
0
0
0
0
0
0
0
0
Edilizia
1308
393
33
431
222
38
293
138
32
Varie (IND+ART)
632
209
14
638
227
47
535
221
35
Terziario
457
135
41
170
51
27
1201
499
39
Agricoltura
55
25
9
149
38
2
164
70
11
TOTALE
2929
777
100
1614
564
276
2496
1020
136
Extracee irregolari - Anno 2005
Metalmeccanica
Edilizia
9%
Varie (ind. + art.)
Terziario
Agricoltura
3%
33%
41%
14%
26
Extracee irregolari - Anno 2006
Metalmeccanica
1%
10%
Manifatturiero
17%
Chimica
Edilizia
59%
14%
Varie ( ind. +art.)
Terziario
Agricoltura
0%
0%
Extracee irregolari - Anno 2007
8%
4%
Metalmeccanica
10%
0%
29%
Manifatturiero
Chimica
Edilizia
24%
Varie ( ind. +art.)
Terziario
26%
Agricoltura
% extracee
Extracee nel totale dei settori
100%
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
67%
88%
89%
Regolari
Irregolari
33%
11%
2005
12%
2006
2007
Anni
27
Extracee metalmeccanica
% extracee
100%
14%
80%
60%
81%
86%
40%
95%
Regolari
Irregolari
20%
0%
19%
2005
5%
2006
2007
Anni
Extracee edilizia
100%
% extracee
80%
60%
92%
85%
81%
Regolari
Irregolari
40%
20%
0%
8%
15%
19%
2005
2006
2007
Anni
Extracee varie (industria+artigianato)
% extracee
100%
80%
60%
94%
83%
86%
Regolari
Irregolari
40%
20%
0%
6%
2005
17%
14%
2006
2007
Anni
28
Extracee terziario
100%
% extracee
80%
60%
77%
65%
93%
Regolari
Irregolari
40%
20%
23%
35%
7%
0%
2005
2006
2007
Anni
Extracee agricoltura
100%
% extracee
80%
60%
74%
95%
86%
5%
14%
2006
2007
Irregolari
40%
20%
26%
0%
2005
Regolari
Anni
29
TAB. B 9 )VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE ED IPOTESI DI REATO (DA ANALOGA TABELLA D.P.L.)
ISTITUTO DELLA
LEGISLAZIONE
ANNO 2005
ANNO 2006
ANNO 2007
VIOLAZIONI
IPOTESI
VIOLAZIONI
IPOTESI
VIOLAZIONI
IPOTESI
AMMINISTRATIVE REATO AMMINISTRATIVE REATO AMMINISTRATIVE REATO
Collocamento ordinario
Collocamento disabili
Collocamento in
agricoltura
Contratti collettivi
Disciplina contratto a
termine
Disciplina lavoro a
domicilio
Orario di lavoro
Riposo settimanale e
festivo
Apprendistato
Lavoratrici madri – tutela
economica
Prospetto paga
Servizio militare
Consulenti del lavoro
Statuto dei lavoratori
Disciplina appalti
Lavoratrici madri – tutela
fisica
Denunce(art. 640 c.p)
Art. 37 legge 689/81
Art.2 legge 638/83
Ascensori e montacarichi
Generatori a vapore
Norme Ispettorato del
lavoro
Libretto lavoro
Altre
364
412
333
2
1
5
12
4
9
0
0
0
0
0
0
1
0
0
6
9
12
11
3
14
0
0
0
1
0
0
41
34
25
TOTALE
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
10
7
0
0
0
0
0
0
10
2
10
0
0
10
0
0
0
0
0
0
2
0
5
0
28
0
221
184
0
47
237
0
89
490
221
647
85
635
106
3
19
30
II) Dati INAIL
TAB. B10) POSIZIONI ASSICURATIVE ISPEZIONATE ED IRREGOLARI – OMISSIONI RETRIBUZIONI E PREMI – ANNI 2005, 2006, 2007
POSIZIONI ASSICUTATIVE
ISPEZIONATE
TOTALI
2005
169
2006
239
2007
244
TOTALE 1.335
MEDIA
223
POSIZIONI ASSICURATIVE
IRREGOLARI
SOLO CON DPL
INAIL
E INPS TOTALI
32
137
134
27
212
179
15
229
197
291
1.044
902
49
174
150
RETRIBUZIONI OMESSE
SOLO CON DPL
INAIL
E INPS
TOTALI
25
109
6.096.802
20
159
6.596.959
12
185
3.226.863
188
714
41.025.840
31
119
6837640,00
SOLO INAIL
3.291.912
5.138.237
212.101
21.635.218
PREMI OMESSI
CON DPL E
INPS
TOTALI
2.804.890 606.364
1.458.722 211.353
3.014.762 342.366
19.394.359 3.278.086
SOLO
CON DPL
INAIL
E INPS
424.404
181.960
33.556
177.797
107.039
235.327
1.568.744 1.704.645
3605869,67 3232393,17 546347,67 261457,33 284107,50
TOTALE DENUNCE
LAV.
DI
IRREGOLA ESERCIZIO
RI
TOTALI
483
540
681
2.509
15
21
19
71
418
12
Retribuzioni e premi omessi sono espressi in migliaia
31
PA regolari e non - Anno 2005
PA Ispezionate regolari
PA regolari e non - Anno 2006
PA ispezionate regolari
PA Ispezionate irregolari
PA ispezionate irregolari
25%
21%
75%
79%
PA regolari e non - anno 2007
PA ispezionate regolari
PA ispezionate irregolari
19%
81%
PA ispezionate nel tempo
totale PA regolari
totale PA irregolari
250
N°
200
179
150
197
134
100
60
50
47
35
0
2005
2006
2007
anni
32
III) Dati INPS
TAB. B 11) ACCERTAMENTI EFFETTUATI SU AZIENDE CON DIPENDENTI (AZIENDE DM)
ANNI 2005 – 2006 – 2007
ANNO 2005
ANNO 2006
ANNO 2007
ACCERTAMENTI CON RECUPERO
350
300
314
ACCERTAMENTI SENZA RECUPERO ( MA
IRREGOLARI)
182
116
168
ACCERTAMENTI NEGATIVI (SITUAZIONE
REGOLARE)
164
131
165
TOTALE ACCERTAMENTI
696
547
647
PERCENTUALE AZIENDE IRREGOLARI
76%
76%
75%
SOGGETTI NON ISCRITTI RILEVATI SU
TOTALE
52
62
59
aziende ispezionate nel tempo
aziende ispezionate
730
800
695
700
540
300
696
647
532
486
500
400
aziende irregolari
858
900
600
aziende regolari
547
482
416
330
210
244
200
163
164
2004
2005
131
165
100
0
2002
2003
2006
2007
anni
33
TAB. B12) ACCERTAMENTI EFFETTUATI SU AZIENDE CON DIPENDENTI (AZIENDE DM) PER SETTORE.ANNI 2005 – 2006 –
2007
METALM.
IND+ART
MANIFATT
IND+ART
COMM.
CREDITO
ASS.NI
P..A.
AGR.
ACCERTAMENTI CON
RECUPERO
17
7
0
118
30
96
0
0
6
ACCERTAMENTI SENZA
RECUPERO (MA
IRREGOLARI)
7
9
1
81
9
53
2
1
30
ACCERTAMENTI
NEGATIVI (SITUAZIONE
REGOLARE)
6
5
0
89
14
50
0
0
22
TOTALE ACCERTAMENTI
30
21
1
288
53
199
2
1
58
PERCENTUALE AZIENDE
IRREGOLARI
80%
76%
74%
75%
100%
100%
62%
ACCERTAMENTI CON
RECUPERO
26
16
1
ACCERTAMENTI SENZA
RECUPERO (MA
IRREGOLARI)
115
34
91
1
0
2
14
3
1
42
7
45
1
1
2
ACCERTAMENTI
NEGATIVI (SITUAZIONE
REGOLARE)
23
11
1
40
9
44
0
0
3
TOTALE ACCERTAMENTI
63
30
3
197
50
180
2
1
7
PERCENTUALE AZIENDE
IRREGOLARI
63%
63%
82%
75%
100%
100%
57%
ACCERTAMENTI CON
RECUPERO
16
14
0
148
39
126
0
1
4
ACCERTAMENTI SENZA
RECUPERO (MA
IRREGOLARI)
15
4
1
55
13
81
0
0
12
ACCERTAMENTI
NEGATIVI (SITUAZIONE
REGOLARE)
13
7
0
66
7
68
0
1
2
TOTALE ACCERTAMENTI
44
25
1
269
59
275
0
2
18
PERCENTUALE AZIENDE
IRREGOLARI
70%
72%
100%
75%
88%
75%
0
50%
88%
CHIMICA EDILIZIA VARIE
IND+ART IND+ART IND+ART
ANNO 2007
100%
69%
ANNO 2006
67%
80%
ANNO 2005
34
Totale accertam enti per settore - Anno 2005
Metalmeccanica
Edilizia
P.A.
Manifatturiero
Varie
Agricoltura
Chimica
Comm.
3%
4%
6%
0%
0%
39%
39%
9%
Totale accertamenti per settore - Anno 2006
Metalmeccanica
Edilizia
Credito ASS.NI
Manufatturiero
Varie
PA
Chimica
Comm
Agricoltura
1%
0%
12%
0%
6%
34%
1%
37%
9%
Totale accertamenti per settore - 2007
metalmeccanico
manifatturiero
chimica
edilizia
varie
commercio
credito
p.a
agricoltura
0%
9%
0%
5%
3%
0%
30%
45%
8%
35
Totale accertamenti per settore nel tempo
350
Metalmwccanico
Manifattura
Chimica
Edilizia
Varie
Commercio
Credito Ass.ni
P.A.
Agricoltura
accertamenti
300
250
200
150
100
50
0
2005
2006
2007
anni
36
TAB. B 13 ) IMPORTI CONTRIBUTI E SANZIONI DERIVANTI DA ISPEZIONI INPS
ANNI 2002 – 2003 – 2004 – 2005 – 2006 – 2007
2002
2003
2004
2005
2006
2007
IMPORTO CONTRIBUTI
INDICE
IMPORTO SANZIONI
INDICE
2.911.092
3.979.601
4.288.987
5.288.987
3.648.034
3.005.444
100
137
147
182
125
103
1.099.596
798.258
1.677.395
1.677.395
1.049.262
55.528
100
73
153
153
95
5
Importo contributi nel tempo
6.000.000
5.000.000
4.000.000
3.000.000
2.000.000
1.000.000
0
2005
2006
2007
anni
Importo sanzioni nel tempo
2.000.000
1.500.000
1.000.000
500.000
0
2005
2006
2007
anni
37
TAB. B 14 ) ESITI ISPEZIONI INPS
ANNI 2005 – 2006 - 2007
2005
2006
2007
ISPEZIONI DEFINITE CON
LAVORATORI IN NERO
LAVORATORI IN NERO
RILEVATI DURANTE LE
ISPEZIONI
AZIENDE DM ( CON DIPENDENTI)
SCONOSCIUTE ALL’INPS
213
205
200
476
425
613
52
62
59
Ispezioni INPS - Anno 2005
Ispezioni definite con lavoratori in nero
Lavoratori in nero rilevati durante ispezioni
Aziende DM sconosciute
52; 7%
213; 29%
476; 64%
Ispezioni INPS - Anno 2006
Ispezoni definite con lavoratori in nero
Lavoratori in nero rilevati durante ispezioni
Aziende DM sconosciute
9%
30%
61%
38
Ispezioni inps - anno 2007
ISPEZIONI DEFINITE CON LAVORATORI IN NERO
LAVORATORI IN NERO RILEVATI DURANTE LE ISPEZIONI
AZIENDE DM ( CON DIPENDENTI) SCONOSCIUTE ALL’INPS
7%
23%
70%
Ispezioni INPS nel tempo
1000
ISPEZIONI DEFINITE CON
LAVORATORI IN NERO
800
600
LAVORATORI IN NERO
RILEVATI DURANTE LE
ISPEZIONI
400
AZIENDE DM ( CON
DIPENDENTI) SCONOSCIUTE
ALL’INPS
200
0
2002
2003
2004
2005
2006
2007
anni
39
IV) Dati A.S.L.
TAB. B 15) UNITA’ LOCALI CONTROLLATE ANNI 2005 – 2006 – 2007
Unità locali controllate
Regolari
%
Irregolari
%
Lavoratori
interessati
Aziende
ispezionate sul
totale del
territorio
Totale
2005
627
78%
176
22%
803
29945
3,3%
2006
697
81%
164
19%
861
35598
3,5%
2007
740
81%
175
19%
915
28419
3,7%
Totale aziende del territorio (Fonte ISTAT 2001) 24402
Unità locali controllate 2005
unità regolari
unità irregolari
22%
78%
Unità locali controllate 2006
unità regolari
unità irregolari
19%
81%
40
Unità locali controllate 2007
unità regolari
unità irregolari
19%
81%
Unità locali controllate nel tempo
Unità regolari
Unità irregolari
800
700
600
500
400
300
200
100
0
2005
2006
2007
Aziende ispezionate sul totale del territorio
3,7%
3,8%
3,7%
3,5%
3,6%
3,5%
3,4%
3,3%
3,3%
3,2%
3,1%
3,0%
2005
2006
2007
41
TAB. B16) INTENSITA’ DEI CONTROLLI PER SETTORE
Aziende
EDILIZIA
METALMECCANICA
ALTRE AZIENDE
MANIFATTURIERE
SERVIZI
TOTALE
2005
%
Lav.
%
Aziende
2006
%
Lav.
Aziende
2007
%
Lav.
%
429
53%
6687
22%
365
42%
6115
17%
351
38%
3518
12%
87
11%
4272
14%
110
13%
4788
13%
112
12%
6415
23%
155
19%
3292
11%
185
21%
5351
15%
320
35%
3473
12%
132
16% 15694 52%
201
23% 19344
54%
132
14% 15013
53%
803
100% 29945 100%
861
100% 35598 100%
915
100% 28419 100%
Anno 2006
Anno 2005
edilizia
%
metalmeccanica
altre manifatturie
servizi
edilizia
metalmeccanica
altre aziende manifatturiere
servizi
16%
23%
43%
19%
54%
21%
11%
13%
Anno 2007
edilizia
metalmeccanica
altre manif atturiere
servizi
14%
39%
35%
12%
42
TAB. B17) INIZIATIVE DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
2005
2006
2007
N° Iniziative
46
43
102
Lavoratori
partecipanti
505
1117
2928
N° iniziative nel tempo
120
100
80
60
40
20
0
2005
2006
2007
Lavoratori partecipanti
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
2005
2006
2007
43
Aggiornamento Dossier 2008
e realizzazione grafica
curati da Gianluigi D’Amico,
tirocinante della Facoltà di Economia
dell’Università Cattolica di Piacenza
presso il Servizio Mercato del Lavoro
della Provincia di Piacenza.
( data aggiornamento : giugno 2008)
44
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SICUREZZA - REGOLARITA`– QUALITA` DEL LAVORO A