ATTITUDINE: quantità di tempo di cui un individuo ha bisogno per conseguire la padronanza
di un compito
APPRENDIMENTO MECCANICO: memorizzazione di una nuova informazione senza farla
interagire con la preesistente struttura di conoscenza
APPRENDIMENTO PER RICEZIONE: l’informazione, già strutturata, viene trasmessa
all’alunno da altri e, quindi, recepita in modo passivo.
APPRENDIMENTO PER SCOPERTA: il discente viene a diretto contatto con una nuova
informazione in modo attivo ed autonomo
APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO: collegamento della nuova conoscenza a concetti e
proposizioni rilevanti già posseduti , con ristrutturazione del campo cognitivo
BISOGNO FORMATIVO: è l’esigenza profonda che l’esperienza formativa tende a soddisfare .
I bisogni formativi vengono individuati attraverso una meditata osservazione del mondo d’oggi:
un’analisi socio-culturale dell’ambiente che circonda la scuola e un’approfondita lettura e
interpretazione della “domanda” degli utenti portano a individuare i bisogni in base ai quali si
deve strutturare la proposta formativa della scuola . Sulla base di accertati bisogni formativi ,
raccolti ed organizzati in una mappa , secondo criteri di priorità, verranno individuati gli
obiettivi ed i risultati formativi da conseguire attraverso il curricolo scolastico
BRAIN STORMING o tempesta di cervelli: si basa sul principio che le idee intorno ad un
argomento sono più numerose e più efficaci di quelle prodotte a livello individuale. La riunione
può comprendere da 10 a 50 persone ed ha lo scopo di ricercare il maggior numero di idee su un
tema preciso , senza che sia permesso alcun tipo di critica a quanto viene singolarmente esposto.
Occorre conservare le idee prodotte dai partecipanti , scrivendole alla lavagna , perché in questo
modo rimangono presenti e visibili a tutto il gruppo.
CONTENUTI DISCIPLINARI : teorie, concetti-chiave, metodi e strumenti tipici di indagine e
linguaggio specifico di ogni disciplina.
COMPETENZA: ciò che , in un contesto dato, si deve saper fare(abilità) sulla base di un
conoscere(conoscenze) per raggiungere l’obiettivo atteso e produrre (nuove) conoscenze (le
competenze possono , poi, essere di base/di cittadinanza e specifiche di una disciplina e/o
trasversali, riferite a più discipline)
CREDITO FORMATIVO : il concetto di credito formativo è presente nel disegno di legge
approvato da Consiglio dei Ministri in tema di riordino dei cicli scolastici . C’è credito
formativo quando un alunno ha maturato apprendimenti attraverso esperienze ( corsi di lingua,
di informatica
etc..)
che superano il curricolo ordinario previsto per il tipo di scuola. Tali esperienze vanno accertate
e verificate con valutazioni che andranno annotate sul “ libretto personale formativo “ Il
Collegio dei Docenti può progettare iniziative di formazione che permettano agli alunni di
acquisire conoscenze, competenze, abilità quali estensioni o ampliamenti degli apprendimenti
ordinari.
CURRICOLO : piano di apprendimento comprendente tutti quegli elementi che giocano un
ruolo nel pianificare , nell’attuare e nel giustificare i processi formativi. Il c. determina i principi
e i punti di partenza; seleziona e definisce(ma non prescrive) i contenuti di riferimento) ; indica i
tempi di minima e di massima per la sua realizzazione; indica i criteri di organizzazione dei
contenuti, delle strategie, ; presenta i contenuti e identifica modalità e criteri per il loro
apprezzamento ; seleziona risorse adeguate; individua criteri di rendicontazione di
apprezzamento e di valutazione. A differenza del programma che può essere definito “un piano
per l’insegnamento” il curricolo è “un piano per l’apprendimento”
DESCRITTORI: individuazione di specifici “saper fare” riferiti ad aspettative di prestazione.
DIAGNOSI FUNZIONALE: descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato
psico-fisico dell’alunno in situazione di handicap
DISCIPLINA : complesso dinamico di concetti e metodi che si configura come risultato della
ricerca scientifica in un dato campo di indagine. Tale complesso è sottoposto a sfide, mutamenti
e accrescimenti
EDUCAZIONE : riduzione di asimmetria tra essere e dover essere( Larocca). Complesso
ecosistema di attività intenzionalmente rivolte a promuovere e garantire lo sviluppo dell’identità
della persona e la sua integrazione nella vita sociale.
ESITO FORMATIVO: è il risultato da conseguire e il cui raggiungimento è dimostrato da
prestazioni dei soggetti in formazione .
FADING: attenuazione progressiva di uno stimolo.
FINALITA’ : affermazioni che esprimono scopi generali dell’educazione e , quindi, della scuola
INDICATORI: variabili del sistema di istruzione cui corrisponde un criterio di misura
(eventualmente tradotto in scala).
INTERDISCIPLINARITA’: collaborazione tra specialisti di campi, in qualche modo finitimi,
che interagiscono tra loro anche nella metodologia e nella strutturazione concettuale di
un’indagine, sia pur settoriale(A Visalberghi). Interdisciplinarità è il lavoro che si compie per
risolvere problemi tipici di una disciplina , con i mezzi necessari allo scopo e disponibili da
un’altra disciplina( D.Antiseri)
ISTRUZIONE: apprendimento essenzialmente cognitivo, di tipo non solo disciplinare, ma pluriinter-multidisciplinare
LIVELLI: posizioni in scale descrittive dei fenomeni educativi nelle quali sia possibile stabilire,
in modo univoco, una relazione d’ordine( maggiore, minore)
MAPPE CONCETTUALI: strumenti metacognitivi usati per mettere in evidenza le connessioni
di significato fra concetti. Nelle mappe concettuali al vertice si trovano i concetti più generali ed
inclusivi e più in basso quelli via via più espliciti e particolari
MASTERY LEARNING: individualizzazione dell’istruzione , mediante la definizione esatta di
che cosa si intende far apprendere agli studenti e sino a che livello, concedendo loro tempo
supplementare per imparare e aiutandoli a superare le difficoltà che incontrano.
MATERIA: selezione a fini formativi di problemi, teorie, principi, operazioni, realizzata in
campi disciplinari affini dal legislatore e/o dall’insegnante.
MATRICE COGNITIVA: concetti e principi che ognuno possiede , in relazione alle esperienze
di apprendimento vissute.
MEDIATORI DIDATTICI: strumenti di varia natura che consentono di mediare l’oggetto della
conoscenza con il soggetto che apprende.
METACOGNIZIONE : consapevolezza e controllo che l’individuo ha dei propri processi
cognitivi e dei prodotti di conoscenza ad essi connessi.
MISURAZIONE : raccolta e registrazione di informazioni, espressa in forma quantitativa
MODELING: modellamento = imitazione di un modello competente
MODULO: blocco autonomo a valenza sia disciplinare che pluridisciplinare riferito ad
insegnamenti di un segmento del curricolo. I moduli presuppongono che si inventino percorsi
brevi , componibili tra di loro e scomponibili al loro interno , non privi di propedeuticità
dall’uno all’altro e quindi di “catenacci” , ma ciascuno dotato di una relativa autonomia , di un
proprio significato , di una propria certificabilità e spendibilità
MOTIVAZIONE : stato interno che attiva , dirige e sostiene un determinato comportamento.
MULTIDISCIPLINARITA’: utilizzo di più discipline coniugate insieme, per la soluzione di
problemi
NUCLEO CONCETTUALE: concetti e nodi metodologici che strutturano una disciplina.
OBIETTIVO: espressione del comportamento degli alunni capace di rivelare attività cognitive ,
affettive e di relazione, compiute o in atto, cui si connetta un significato ai fini della delineazione
di un profilo culturale
ORIENTAMENTO: modalità educativa continua e permanente , coinvolgente scuola famiglia,
ambiente sociale e individuo per la promozione del processo di sviluppo della persona
PORT-FOLIO: strumento per la registrazione e la memorizzazione di dati significativi relativi ad
ogni alunno , mediante cui è possibile ricostruire la storia personale come si viene strutturando
nell’arco dell’itinerario scolastico individuale.
PROBLEM-SOLVING: attività di soluzione di problemi attraverso un processo decisionale.
PROGRAMMA : è un documento nel quale sono indicati finalità, obiettivi, priorità generali e
indirizzi contenutistici relativi ad un certo livello e grado di scuola.
PROGRAMMAZIONE: rappresenta le modalità di traduzione locale delle finalità e degli
obiettivi contenuti nel programma.
PREREQUISITI: indicano ciò che l’alunno deve sapere o saper fare o saper essere prima di
cominciare un lavoro. Sono spesso il risultato dell’attività precedente in termini di conoscenze
e/o competenze.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE : atto successivo alla diagnosi funzionale ed indica, in
via prioritaria , dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di
sviluppo che l’alunno in situazione di handicap dimostra di possedere nei tempi brevi (6 mesi) e
nei tempi lunghi(2Anni)
PROGETTAZIONE : da iacio= gettare avanti: organizza il complesso delle condizioni che
rendono possibile l’azione didattica ed educativa della scuola
PROGRAMMARE: intervenire, intenzionalmente in un processo per raggiungere obiettivi
predefiniti e, quindi, verificabili.
RISULTATI ATTESI: comportamenti finali o azioni visibili e controllabili che indicano il grado
di approssimazione agli obiettivi. Ogni azione formativa si conclude con un più o meno alto
grado di avvicinamento all’obiettivo e con un risultato ben preciso
ROLE PLAYNG o gioco dei ruoli: rappresentazione scenica che prende avvio da un problema o
da un’idea da esaminare e che si svolge da due o più persone dinanzi ad un gruppo di
osservatori. Dopo un primo breve momento di analisi del ruolo assegnato, l’attore si immerge in
tale ruolo, decentrandosi ed investendosi del punto di vista altrui, senza un impegno razionale.
Quest’ultimo, invece, viene esercitato dagli osservatori e dagli attori stessi, quando, dopo la
drammatizzazione, discutono sui loro vissuti durante la rappresentazione scenica e
ricostruiscono il perché di determinate scelte.
STANDARD: complesso dei tratti che definiscono il profilo culturale individuale e/o collettivo
in un momento determinato della vita
STANDARD FORMATIVO: definisce il livello che una prestazione deve rispettare in termini
qualitativi e quantitativi per essere ritenuta accettabile. La determinazione degli standard è uno
strumento di tenuta del processo formativo a livello di classe o a livello di scuola.
TASSONOMIA: classificazione degli obiettivi, teoricamente fondata su un sistema coerente ed
unitario
TEST: prova, quesito o insieme di quesiti , costruiti in modo mirato per misurare e valutare le
attitudini, il livello culturale dei singoli individui.
TUTORING: apprendimento cooperativo in cui un alunno più competente impara ad essere
formativo nei confronti di alunni meno competenti.
VARIABILI ASSEGNATE: variabili ricevute dalla scuola in una dimensione qualitativa e
quantitativa ( curricolo implicito)
VARIABILI INDIPENDENTI: variabili che possono essere modificate dalla scuola per
migliorare la qualità dell’istruzione (tempi, luoghi, curricoli, strumenti)
VARIABILI DIPENDENTI: variabili sulle quali la scuola intende intervenire esplicitamente ed
intenzionalmente ( componenti cognitive, affettive, relazionali)
VALUTAZIONE : un giudizio di stima o di accettabilità del risultato ottenuto: questo giudizio
può confermare in tutto o in parte la programmazione fatta. Oggetto della valutazione, quindi,
non è solo la prestazione dell’alunno , ma anche la programmazione dell’insegnante e la
successiva realizzazione. Il momento della valutazione , che non può esserci senza una
preventiva verifica, è fondamentale per correggere , modificare le decisioni prese dal singolo
insegnante o dal consiglio di classe. E’ in sede di v. periodica che si decidono “interventi
integrativi e di sostegno” qualora i risultati non vengano considerati accettabili. La v. ha, quindi,
una funzione essenzialmente formativa.
VERIFICA: operazione complessa che consiste essenzialmente nel raccogliere dati relativi al
processo in atto, organizzarli e confrontarli tra di loro.
ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE . ciò che il soggetto non è in grado di fare da solo, che
corrisponde al suo livello di sviluppo attuale , ma che può riuscire a fare se gli è offerto un aiuto.
INDICE
0
Pag.
PREMESSA
2
1 PROGETTO EDUCATIVO GENERALE
1.1
identità culturale
3
1.2
il progetto dell’istituto” D’ANNUNZIO “ di S VITO
4
2
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
2.1
il territorio
5
2.2
il profilo socio/economico
6
2.3
la scolarizzazione e gli stimoli culturali
7
3
DATI STRUTTURALI E RISORSE UMANE
3.1
Risorse umane: alunni, docenti, personale non docente
8
3.2
flusso degli alunni
9
3.3
componenti del consiglio d’istituto e della Giunta esecutiva
10
3.4
genitori rappresentanti consiglio intersezione-interclasse-classe
11
3.5
comitato di valutazione
13
4. GLI ORDINI DI SCUOLA E I PLESSI
4.1 sezione Primavera
4.2
14
scuole dell’infanzia
4.2.1. scuola dell’infanzia capoluogo
4.2.2 scuola dell’infanzia S Apollinare
15
16
4.2.3
scuola dell’infanzia Treglio
17
4.2..4scuola dell’infanzia Rocca S Giovanni
4.3
scuole primarie
4.3.1scuola primaria capoluogo
4.3.2
18
19
scuola primaria S Vito marina
20
4.3.3.scuola primaria s Apollinare
21
4.3.4
22
scuola primaria Treglio
4.3.5scuola primaria Rocca S Giovanni
4.4
23
scuole secondarie di I°
4.4.1 ° Rocca S Giovanni
24
4.4.2 S Vito capoluogo
25
5
ORGANIZZAZIONE
5.1 calendario scolastico nazionale,regionale e d’istituto
5.2 criteri per l’attribuzione degli ambiti ai docenti della scuola primaria
27
28
5.3 criteri per la formazione delle sezioni dell’infanzia e delle classi della secondaria di I
28
5.4 criteri per l’articolazione dell’orario nella scuola primaria
29
5.5 orario delle lezioni nei plessi della scuola primaria
30
5.6 coordinatori e segretari dei consigli di classe/interclasse e intersezione
31
5.7 piano annuale delle attività collegiali
5.7.1. scuola dell’infanzia
32
5.7.2. scuola primaria
5.7.3 scuola secondaria di I° )
5.8
33
36
funzioni strumentali e commissioni di studio
39
5.8.1 criteri di assegnazione delle FS
6
40
L’OFFERTA FORMATIVA i curricoli dei tre ordini di scuola
6.1 infanzia
41
6.2 primaria
42
6.3 secondaria di primo grado
47
6.3.1 organizzazione curricolare nella scuola sec di I°
48
7
ACCOGLIENZA-CONTINUITA’-ORIENTAMENTO
7.1
Accoglienza
49
7.2
Continuità
50
7.2.1.continuità verticale tra ordini di scuole
7.2.2 continuità per gli alunni in difficoltà
51
52
7.2.3 continuità orizzontale: gli accordi di rete
52
7.2.4
continuità orizzontale: il Patto Educativo di Responsabilità
53
7.3
attività di orientamento
56
8
LA FORMAZIONE DEL PERSONALE
8.1
Formazione iniziale e in itinere per famiglie,docenti e ATA
9
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
57
9.1
attività extracurricolari : motivazioni e criteri di ammissione dei progetti
58
9.2 attività extracurricolari : progetti finanziati con il FIS
9.3 visite guidate e dei viaggi d’istruzione:indicazioni generali
9.4
59
63
piano delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione
64
9.5 ulteriori progetti con finanziamenti esterni
68
10
L’INTEGRAZIONE
10.1
principi generali
69
10.2
accoglienza e inserimento del bambino in difficoltà
70
10.3
integrazione degli alunni stranieri
71
11
LA VALUTAZIONE
11.1
Definizione ed ambiti
72
11.2
La valutazione dell’apprendimento
73
11.3 La valutazione della qualità dell’istruzione
75
11.4
76
Criteri per lo svolgimento delle prove d’esame
12 LA SICUREZZA
12. organizzazione del piano sulla sicurezza
77
GLOSSARIO
78
INDICE
81
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