consumi
provato per voi
CAMBIO
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18,7km/l
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AUTOMOBILE
| FEBBRAIO 2010
Cambi a confronto
L’automatico
ha una
marcia in più
CAMBIO
MANUALE
Il percorso
Per scoprire se il
cambio robotizzato può
battere quello classico,
abbiamo coperto 200
chilometri tra strade
urbane, extraurbane
e autostrada.
IL NOSTRO TEST,
CONDOTTO
CON DUE FIAT 500
SU UN PERCORSO
MISTO DI 200
CHILOMETRI, HA
SMENTITO TUTTI
I LUOGHI COMUNI
S
ingolare, introdurre una sezione di “dritte” economiche (ed ecologiche) con la
prova di una trasmissione automatica? Tutt’altro. Perché se un
tempo rinunciare alla frizione implicava un aumento della sete di
benzina, oggi le cose sono diverse. Anche sulle piccole. Al punto
che, secondo Fiat, una 500 equipaggiata con cambio Dualogic consumerebbe perfino meno della manuale (in verità la percentuale è
minima, circa lo 0,1%). Per capire se delegare la gestione dei cambi all’elettronica convenga davvero, abbiamo messo alla prova due
esemplari su un percorso tipico,
affrontato quotidianamente da
molti pendolari: 100 chilometri di
strade urbane, strade statali e provinciali disseminate di semafori,
e un breve tratto di autostrada.
L’ideale per scoprire chi è la regina dell’efficienza.
Infine, abbiamo previsto l’elemento stress: un contascatti permette, sulla manuale, di sapere quante volte si ripete il gesto meccanico di agire sulla leva. I due giri,
effettuati nell’ora di punta, prevedevano andature dense di
stop&go, che non permettono di
18,1km/l
AUTOMATICO
MANUALE
Il giusto innesto La chiave dei risultati del nostro test? Sicuramente
un’ottima gestione elettronica. Ma l’elemento fondamentale resta
la trasmissione automatica robotizzata, con ingranaggi tradizionali.
Solo così si evitano slittamenti e sprechi.
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FEBBRAIO
2010 | AUTOMOBILE
consumi
provato per voi
Tutti i segreti per risparmiare
CAMBIO A PARTE, CI SONO MOLTI PICCOLI ACCORGIMENTI “AMICI DEL PORTAFOGLI”.
LO STILE DI GUIDA, PER COMINCIARE. MA ANCHE I CONTROLLI REGOLARI DEGLI
PNEUMATICI E DEL MOTORE, LA SCELTA DEL CARBURANTE E QUELLA DELL’OLIO
3
BENZINA
Inutile strafare
■ La tentazione è inevitabile, anche su un’utilitaria. Ci si ferma accanto alla pompa e ci si chiede se sia il caso di provare quel carburante ad
alte prestazioni, quel nome intrigante pubblicizzato più volte. Però bisogna valutare le proprie
necessità: la benzina di qualità superiore consente di ottenere miglioramenti nelle performance, ma è difficile percepirli nel traffico. Inoltre, i
carburanti standard (anche presso i distributori “no logo”) rispettano il numero di ottani minimo di quasi tutte le auto in commercio. E non
si corre il rischio di “sporcare” le emissioni.
4
GADGET
Meglio “off”
GUIDA
Niente fretta: ecologia fa rima con relax
1
■ Aggredire le curve come se si fosse sempre
in pista, dividersi fra accelerazioni brucianti e
frenate al limite, cambiare marcia solo quando
la lancetta del contagiri si avvicina alla zona rossa: non sono solo comportamenti che possono pregiudicare la sicurezza. Ma incidono pesantemente sulla richiesta di carburante. Viceversa, accelerare in modo uniforme, senza picchi di pressione sul gas, innestare i rapporti al-
OLIO A BASSA
VISCOSITÀ
Una questione
di attrito
2
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AUTOMOBILE
| FEBBRAIO 2010
ti il prima possibile e non superare il 70% della
velocità massima (soprattutto sulle piccole) è
fondamentale.
Ma soprattutto, l’ultima tendenza è valorizzare
gli aspetti psicologici: guidando rilassati e “sciolti”, evitando di percepire la strada come una sfida con se stessi. Tutta suggestione? Al contrario. Su un’auto che brucia in media circa 10 l/100
km, è possibile tagliare almeno 1,5 litri.
■ Nessuno penserebbe che il lubrificante
possa nascondere un
“trucco” verde. Invece,
le case ne sono convinte e lo dimostrano
adottando tipologie
particolari su tutte le varianti “ottimizzate” sulla base di modelli di serie. Per i futuri cambi
olio, però, anche gli automobilisti comuni possono sfruttare questa
possibilità. Scegliendo
un prodotto “0W” gli attriti interni si riducono
al minimo, e si risparmia il 3%.
■ Può sembrare banale, ma ogni utilizzatore
“di servizio” necessita di una quantità di energia elettrica che si riflette sui consumi. Al punto che 100 W possono aumentare la “voracità” di 0,2 litri ogni 100 km. Ecco la “lista nera”
degli accessori meno economici.
DISPOSITIVO
Watt assorbiti
Amplificatore audio
200
Anabbaglianti
150
Lunotto termico
120
Fendinebbia
100
Riscaldamento ausiliario
80
Tergicristallo
80
Ventola
80
Lavafari
60
Lettore Cd
60
Sedili riscaldabili
60
Lavavetri riscaldato
40
Luci di stop
40
Retronebbia
40
Retrovisore termico
30
Telefono
8
5
6
GOMME
Pressione ok
sfruttare eventuali vantaggi aerodinamici. Abbiamo guidato in modo normale, limitandoci a rilevare i consumi al termine di ogni
segmento. Alla fine abbiamo percorso 200 chilometri abbondanti, a una media di 46 km/h. E i dati smontano tutti i luoghi comuni: la Dualogic ha percorso 600
metri in più con ogni litro di benzina. Ma – lo sottolineiamo – si
tratta di un valore medio: l’itinerario comprendeva, infatti, anche
tratti scorrevoli come l’autostrada. In città, invece, la differenza
è cresciuta fino a 1,1 km/litro. In
più, al termine della prova il contascatti indicava 593 cambiate.
Senza praticamente rendersene
conto, chi era al volante della 500
tradizionale ha premuto la frizione e spostato la leva quasi ogni 30
secondi. Un movimento più stressante che piacevole. L’unico effetto prodotto dalla trasmissione
convenzionale è un innalzamento della frequenza cardiaca, causato dalla tensione.
Ma il nostro test aveva come obiettivo principale scoprire se in tema di consumi vale la teoria Fiat
(del lieve risparmio) o quella diffusa (della resa peggiore). Ebbene, per una volta i dati rilevati risultano in linea, anzi più favorevoli, rispetto a quelli dichiarati.
Perché nel traffico il Dualogic invita a muoversi più rilassati, mentre con il cambio meccanico la tendenza è partire più nervosamente. Per ottenere risparmi importanti, nell’ordine del 5%, è sufficiente capire che l’elettronica adatta le risposte alla pressione sul-
■ È fra le operazioni
che si effettuano più raramente. Eppure si rivela fondamentale per
viaggiare sicuri e senza sprechi: controllare
la pressione degli pneumatici dovrebbe diventare un’abitudine. Perché un abbassamento
di appena 0,2 bar può
già determinare un aumento dei consumi del
2%... Il consiglio in più?
A vettura scarica, meglio impiegare la pressione più alta indicata
sul libretto.
MANUTENZIONE
Il motore? Sempre in salute
■ Un propulsore in buono stato è fondamentale per conservare percorrenze (e produzione di inquinanti) favorevoli, specie quando cresce il chilometraggio accumulato. Quindi è imperativo prestare attenzione a tutti i piccoli segni di inefficienza e pianificare gli interventi dai professionisti. Ma più di tutto, è necessario controllare le impostazioni di centralina e sonda lambda. È da loro che dipende la quantità di combustibile
bruciato: si può limare fino al 2%.
7
TECNOLOGIA
Aiuti prossimi venturi
■ Oggi è già possibile studiare il tragitto previsto prima di partire, impostandolo sul navigatore. Oppure acquistare programmi specifici per
percorsi ottimizzati. In futuro si andrà oltre: lo
studio Audi Travolution (nella foto) calcola come sfruttare l’“onda verde” ai semafori.
Contascatti
In tutto, 593 cambiate:
oltre al risparmio economico,
abbiamo quantificato lo stress.
l’acceleratore. Basta schiacciarlo
progressivamente, evitando la guida con pedale completamente rilasciato o completamente premuto, tipo on e off.
Partendo con un filo di gas e mantenendo la pressione leggera, le
marce entrano in rapida sequenza al regime più favorevole, cioè
tra 2.000 e 2.500 giri. E si viaggia
a basse velocità con rapporti alti,
favorendo l’economia. Le differenze diventano al contrario inesistenti quando si procede in autostrada. Comunque, anche qui
con l’automatica bisogna vincere
la tentazione di premere a fondo,
altrimenti il “kickdown” incide
molto. In ogni caso, è il crollo di
una credenza anacronistica.
Se si pensa all’acquisto di una
“piccola”, il cambio robotizzato
merita di essere preso in considerato. Anche l’ambiente, a quel
punto, di certo ringrazierà.
E INFINE NON DIMENTICATE I DETTAGLI
1) PNEUMATICI
2) PORTAPACCHI
3) FINESTRINI
4) PESO SUPERFLUO
Fra le scelte che in assoluto sono meno indicate per ecologisti
e risparmiatori, ci sono le gomme tradizionali. Scegliere quattro
elementi a bassa resistenza al rotolamento può significare infatti consumare fino al
7% in meno, con punte che arrivano addirittura al 10% nelle migliori condizioni.
Non sembrerebbe,
però quella struttura
montata sul tetto è in
grado di creare una
vera barriera aerodinamica. Molto dipende dalla profilatura e
dagli elementi (più “dispendiose” le traverse, rispetto alle barre
longitudinali), ma il
consiglio resta di
smontare tutto subito
dopo l’uso.
Con il diffondersi del
climatizzatore è diventata un’abitudine
in via di estinzione, ma
anche viaggiare con i
cristalli abbassati presenta svantaggi. Aerodinamici, naturalmente. Nulla di davvero apprezzabile, però sarebbe comunque
consigliabile chiudere i vetri. Specialmente in velocità.
Il bagagliaio ancora
ingombro delle rimanenze di un trasloco,
i giocattoli dei bambini sul sedile posteriore, vecchi stradari dimenticati nei portaoggetti. Tutto ciò incide,
anche se poco, sugli
sprechi. Si tratta pur
sempre di massa da
eliminare: “space
clearing”, quindi, anche in abitacolo.
Così risparmi il
Così risparmi il
Così risparmi lo 0,5%
Così risparmi lo 0,5%
7%
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