ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE
“PETRUCCI – FERRARIS - MARESCA”
Uffici Amministrativi e di Presidenza:
Viale Pio X, 25 – 88100 CATANZARO
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ANNO SCOLASTICO 2015-16
DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF.SSA FRANCESCA BIANCO
INDICE
CAPO I: ORGANI COLLEGIALI
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Art. 1- Convocazione
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Art. 2 -Validità sedute
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Art. 3- Discussione ordine del giorno
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Art. 4- Mozione d’ordine
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Art. 5- Diritto d’intervento
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Art. 6- Dichiarazione di voto
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Art. 7- Votazione
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Art. 8- Risoluzione
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Art. 9- Processo verbale
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Art.10- Surroga dei membri cessati
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Art.11- Programmazione
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Art.12- Decadenza
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Art.13- Dimissioni
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Art.14- Norme di funzionamento del C.d.I.
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Art.15- Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva
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Art.16- Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
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Art 17- Norme di funzionamento del comitato per la valutazione degli insegnanti
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Art.18- Norme di funzionamento dei Consigli di Classe
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Art.19- Comitato Studentesco
CAPO II: DOCENTI
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Artt.20/35- Indicazioni sui doveri dei docenti
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Art.36- Formazione delle classi
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Art.37- Assegnazione dei docenti alle classi
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Art.37- bis Uscite e viaggi d’istruzione
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Art.38- Formulazione dell’orario di servizio
CAPO III: NORME PERSONALE ATA E COLLABORATORI AMMINISTRATIVI
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Artt.38/46- Doveri del Personale Amministrativo e collaboratori scolastici
CAPO IV: ALUNNI
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Art.47 -Norme di comportamento
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Art.47 bis - Diritti
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Art.47 ter - Doveri
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Art.48 - Orari e ritardi
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Art.48 bis - Frequenza alle lezioni
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Art.48 ter - Uscite Anticipate
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Art.48 quater - Assenze e giustificazioni
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Art.48 quinquies - Comportamenti
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Art. 49 – Regolamento di disciplina
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Art. 50 – Sanzioni
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Art. 51 - Impugnazioni
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Art. 52 – Organo di garanzia
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Art. 53 – Responsabilità nell’uso dei laboratori, dei beni scolastici e custodia dei beni
personali
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Art. 54 – Accesso all’edificio scolastico
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Art. 55 – Uffici di Segreteria
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Art. 56 – Attività studentesche e riunioni fuori orario
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Art. 57 – Cartelli, manifesti, comunicazioni
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Art. 58 – Comitato degli studenti
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Art. 58 bis – Compiti del comitato
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Art. 58 ter – Presidente
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Art. 58 quater – Votazioni
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Art. 58 quinques – Assemblee studentesche
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Art. 59- Consiglio di classe
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Art. 60- Consiglio d’ istituto e giunta esecutiva
CAPO V: GENITORI
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Art. 61 - Indicazioni
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Art. 62 - Diritto di Assemblea
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Art. 63 – Assemblea di classe, sezione
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Art. 64 – Accesso dei genitori nei locali scolastici
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CAPO VI: LABORATORI
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Art.65- Uso dei laboratori e aule speciali
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Art.66 -Sussidi didattici
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Art.67- Diritto d’autore
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Art.68- Sala e strutture audiovisive
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Art.69- Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, portatili, sussidi
vari, divise, ecc….)
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Art.70- Utilizzo delle infrastrutture sportive d’Istituto
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Art.71- Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
CAPO VII: SICUREZZA
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Art.72 -Norme di comportamento
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Art.73- Divieto di Fumo
CAPO VIII: COMUNICAZIONE
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Art.74- Distribuzione materiale informatico e pubblicitario
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Art.75- Comunicazione Docenti-Genitori
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Art.76- Informazioni sul Piano dell’Offerta Formativa
CAPO IX: ACCESSO DEL PUBBLICO
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Art.77- Accesso di estranei ai locali scolastici
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Regolamento d'Istituto
CAPO I: Organi collegiali
Art. 1: Convocazione
L'iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente dell'Organo
Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva.
L'atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo
rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza.
In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido.
La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l'ora, il luogo della riunione e deve
essere affissa all'albo.
Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni.
Art. 2: Validità sedute
La seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la
presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti.
Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della vo-
tazione.
Art. 3: Discussione ordine del giorno
Il Presidente individua tra i membri dell'Organo Collegiale il segretario della seduta.
E' compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'o.d.g. nella successione in cui
compaiono nell'avviso di convocazione.
Gli argomenti indicati nell’o.d.g. sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in tutte le sue
componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.
Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.d.I. che devono essere adotta- te
su proposta della Giunta Esecutiva.
L'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere
mantenuto lo stesso o.d.g.
Art. 4: Mozione d'ordine
Prima della discussione di un argomento all'o.d.g., ogni membro presente alla seduta può presentare
una mozione d'ordine per il non svolgimento della predetta discussione ("questione pregiudiziale"),
oppure perché la discussione dell'argomento stesso sia rinviata ("questione sospensiva"). La questione
sospensiva può essere posta anche durante la discussione.
Sulla mozione d'ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.
Sull'accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con votazione
palese.
L'accoglimento della mozione d'ordine determina la sospensione immediata della discussione
dell'argomento all'o.d.g. al quale si riferisce.
Art. 5: Diritto di intervento
Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire,
secondo l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione.
Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato quale
Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento.
Art. 6: Dichiarazione di voto
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di
voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o
contro il deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere
riportata nel verbale della seduta.
Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può più avere la parola,
neppure per proporre mozioni d'ordine.
Art. 7: Votazioni
Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta
voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.
La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.
Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede
segrete. La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero
legale. I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a
rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che
disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi,
prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il
sopraggiungere di altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il
numero dei voti espressi, sia diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione di un
provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una votazione conclusiva sul
provvedimento stesso nella sua globalità.
Art. 8: Risoluzioni
I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti o a
definire indirizzi dell'organo su specifici argomenti.
Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di cui all'art. 4.
Art. 9: Processo verbale
Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione,
chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i
nomi con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o meno, l’o.d.g.).
Per ogni punto all'o.d.g., si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il
dibattito, quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti,
numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli). Nel verbale sono annotate anche le eventuali
dichiarazioni di voto ed il tipo di votazione seguito.
Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che dal verbale risulti la volontà espressa da ogni
singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione.
I membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da
trascrivere nel verbale, a cura del segretario. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono
raccolti su appositi registri a pagine numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico. I verbali
sono numerati progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali, possono: essere redatti direttamente sul registro;
se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e
vidimati da segretario e Presidente in ogni pagina. Copia del processo verbale viene inviata ad ogni
singolo membro dell’Organo Collegiale con la convocazione della seduta successiva. Il processo
verbale viene letto ed approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di
tempo, si approverà prima dell'inizio della seduta immediatamente successiva.
Art. 10: Surroga di membri cessati
Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il
disposto dall’art. 22 del D.P.R. 416/74. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma,
nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque,
entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. I membri subentranti cessano anch'essi dalla carica
allo scadere del periodo di durata del Consiglio.
Art. 11: Programmazione
Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie
competenze ed allo scopo di realizzare, assicurando un ordinato svolgimento delle attività stesse,
raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile
prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
Art. 12: Decadenza
I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per
l'eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi.
Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.
Art. 13: Dimissioni
I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni
sono date per iscritto. E' ammessa la forma verbale solo quando le dimissioni vengano rassegnate
dinanzi all’Organo Collegiale.
L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.
In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito.
Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed
irrevocabili.
Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo
dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale
medesimo.
Art. 14: Norme di funzionamento del Consiglio d’Istituto
1. La prima convocazione del C.d.I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri
risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.
2. Nella prima seduta, il C.d.I. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti
dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio
segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Cd.I. E' considerato eletto il genitore che
abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del C.d.I.
3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a
maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei
componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finché non si determini una
maggioranza relativa (D.M. 26 luglio 1983).
4. Il C.d.I. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i genitori
componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. In
caso di impedimento o di assenza del Presidente ne assume le funzioni il vice presidente o, in
mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età.
5. Il C.d.I. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente art.1.
6. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della
Giunta Esecutiva.
7. L'ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.d.I. su proposta del Presidente della Giunta
Esecutiva.
8. A conclusione di ogni seduta, singoli consiglieri possono indicare argomenti da inserire
nell'ordine del giorno della riunione successiva.
9. Il C.d.I. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri lavori; può inoltre
costituire commissioni.
10. La pubblicità degli atti avviene mediante affissione in apposito albo dell'istituto.
11. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del
Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a 10
giorni.
12. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell'ufficio di segreteria
dell'istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo su richiesta da esaudire entro due
giorni dalla presentazione. Tale richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è verbale per
docenti, personale A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti gli altri casi.
13. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla Presidenza a presentare per
iscritto le giustificazioni dell'assenza.
Ove risultasse assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.d.I. con votazione
a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le
assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il consigliere
decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica le sue assenze attraverso la Segreteria della
scuola, al Presidente del C.d.I.
Art. 15: Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell'Istituzione Scolastica
1. Il C.d.I. nella prima seduta, dopo l'elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue
funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente
degli ATA, due genitori, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.
2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la
rappresentanza dell'istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione di segretario della
Giunta stessa.
3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.d.I.., predisponendo tutto il materiale necessario ad
una corretta informazione dei consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio.
Art. 16: Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
1. Il C.D. si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale
delle Attività concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in
seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando
almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta.
3. Il C.D., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di
speciali commissioni di lavoro e/o di studio.
4. Delle commissioni nominate dal C.D. possono far parte i membri del Collegio stesso, altri
rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla
scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte
relativamente all'oggetto per il quale sono state nominate.
Art. 17: Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti
1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal D.S. ai sensi della
Legge 107/2015:
a. in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio
richiesta da singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un
periodo non superiore all'ultimo triennio;
b. alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova
degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94;
c. ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 18: Norme di funzionamento dei Consigli di Classe
1. Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato, membro del
Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza
di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti.
2. Il Consiglio si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle
Attivitài concordato ed approvato prima dell'inizio delle lezioni.
Art 19: – Comitato Studentesco
Il Comitato Studentesco è costituito dai delegati di classe e viene convocato in prima seduta dalla
presidenza entro i 15 giorni successivi alle elezioni.Elegge nel proprio seno un Coordinamento di 5
membri che a tutti gli effetti rappresenta il Comitato stesso presso gli altri OO.CC. e presso il
Dirigente Scolastico. Le riunioni si svolgono in orario extracurriculare.Gli studenti, a loro discrezione
e in accordo con la Dirigenza, possono richiedere la riunione del Comitato in orario curriculare per un
massimo di due ore consecutive, utilizzando le ore non fruite nell’assemblea mensile d’istituto.È fatta
salva la discrezionalità del Dirigente Scolastico di convocare il Comitato di sua iniziativa in orario
curriculare, per fornire informazioni e chiarificazioni su atti e fatti rilevanti, per raccogliere istanze
delle classi e per sottoporre, a parere non vincolante del Comitato, proposte d’innovazione su aspetti
qualificanti il Regolamento o il P.O.F. La richiesta di convocazione va presentata al Dirigente
Scolastico con almeno 5 giorni di preavviso e deve contenere un preciso o.d.g. e le firme di almeno 4
membri del Coordinamento o di almeno 1/3 dei componenti il Comitato. Esso ha il potere di proposta
nei confronti del Consiglio d’istituto e del Dirigente Scolastico e potrà invitare alle riunioni per la
discussine dei punti all’o.d.g. il Dirigente Scolastico e/o i collaboratori responsabili di particolari
settori. I delegati degli studenti al Consiglio d’Istituto, non eletti delegati di classe, possono
partecipare alle riunioni come invitati permanenti, con diritto di parola e senza diritto di voto.
CAPO II: Docenti
Premesso che i Docenti sono tenuti al rispetto di tutta la normativa contenuta nelle varie disposizioni
di legge e nel contratto nazionale di lavoro, si elencano una serie di articoli da osservare perché la vita
della scuola si configuri come espressione di comunità educante.
Indicazioni sui doveri dei docenti:
ART. 20 - I docenti devono essere presenti in classe almeno cinque minuti prima dell’orario di
servizio dopo aver apposto la firma sul registro degli insegnanti.
ART. 21 - Qualora non possano essere presenti è necessario avvisare tempestivamente la presidenza e
la segreteria: se l’assenza è prevedibile, entro il giorno precedente; nel caso di impedimento
improvviso, non oltre le ore otto del giorno stesso, in modo che si possa provvedere alla necessaria
sostituzione.
ART. 22 - Gli insegnanti della prima ora di lezione attenderanno l’arrivo degli alunni in classe dove
eserciteranno il loro dovere di sorveglianza. Poiché dal corrente anno scolastico 2015/2016 è in vigore
il registro elettronico (di cui si allega file), tutte le procedure inerenti: l’appello, la registrazione, le
giustifiche degli alunni assenti il giorno precedente ed eventuali ritardi, verranno annotati sia sul
registro elettronico che sul libretto personale degli alunni.
ART. 23 - Gli insegnanti della prima ora, dopo10 minuti di tolleranza, da ritenersi di natura
eccezionale e non consuetudinaria, accetteranno in classe gli alunni, purché autorizzati dalla
Dirigenza, entro e non oltre le ore 8:30, annotando il ritardo sul registro di classe elettronico; gli
alunni in ritardo dopo le ore 8:30, entreranno in classe alla seconda ora e rimarranno nei locali
dell’Istituto, sotto la stretta sorveglianza dei collaboratori.
ART. 24 – I Docenti dell’ultima ora di lezione vigileranno affinché gli alunni, in attesa del suono
della campana, non sostino nei corridoi o sull’uscio dell’aula.
ART. 25- Gli insegnanti non devono lasciare la classe senza vigilanza, neppure momentaneamente,
senza valide ragioni; ciò potrebbe configurarsi come interruzione di pubblico servizio, da cui
scaturiscono responsabilità penali. Se costretti ad allontanarsi, sempre per un breve lasso di tempo,
devono affidare la classe alla vigilanza del collaboratore scolastico .
ART. 26 - In caso di assenza di uno o più docenti, esaurite le possibilità di sostituzioni e/o
assegnazione di ore eccedenti, si provvederà ad unificare le classi affidandolo al controllo dei
docenti presenti.
ART. 27 - Durante le ore a disposizione gli insegnanti sono tenuti a garantire la loro presenza a scuola
per tutto il tempo previsto e rendersi reperibili per eventuali sostituzioni.
ART. 28 - L’avvicendamento degli insegnanti, al termine dell’ora di lezione, deve avvenire il più
celermente possibile. Gli insegnanti sono tenuti a rispettare l’orario, evitando di fermarsi più del
tempo previsto nelle aule; qualora sorgano impedimenti o si presentino problematiche peculiari, è
necessario avvisare i docenti che devono subentrare ed il personale Ata assegnato al piano per
l’eventuale sorveglianza della classe che rimane senza vigilanza.
ART. 29 - Tutti gli insegnanti hanno l’obbligo di partecipare al ricevimento periodico dei genitori
degli alunni per informarli dell’andamento scolastico dei loro figli; devono, inoltre, partecipare alle
riunioni degli organi collegiali programmate e/o straordinarie: consigli di classe, collegio dei docenti,
commissioni, dipartimenti.
ART.30 - Le assenze dai lavori degli organi collegiali devono essere giustificate così come prescritto
dalla normativa vigente.
ART. 31
Durante l’intervallo l’insegnante della terza ora, dovrà vigilare in classe sul comportamento degli
allievi in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio a persone e cose. Dal corrente A.S. i
competenti organi collegiali, hanno deliberato la riduzione dell’orario nelle tre sedi, nei giorni in cui è
prevista la sesta ora, secondo le seguenti modalità:
Sede “ Maresca”
1 ora 8,10 - 9,05
2 ora 9,05- 10,00
3 ora 10,00 – 10,55
4 ora 10,05 – 11.50
5 ora 11,50 – 12,45
6 ora 12,45 – 13,40
Sede “Petrucci” e Sede “Ferraris”
1 ora 8,00 - 8,55
2 ora 8,55- 9,50
3 ora 9,50 – 10,45
4 ora 10,45 – 11.40
5 ora 11,40 – 12,35
6 ora 12,35 – 13,30
La ricreazione sarà svolta in classe tra la terza e la quarta ora di lezione, assorbendo 5 minuti per
ogni ora.
ART. 32 - Ogni insegnante deve mantenere aggiornato il registro personale elettronico avendo cura
di annotare l’argomento delle lezioni, le assenze degli alunni, le risultanze delle verifiche periodiche
formative e sommative , delle prove scritte e di ogni altro elemento che concorra alla formulazione di
un giudizio di valutazione.
ART. 33 - L’insegnante che svolge ore di lezione in un laboratorio, nella palestra, in spazi all’aperto
ecc, dovrà recarsi in classe ed accompagnare gli alunni nei luoghi sopra detti e ricondurli, alla fine
dell’ora in aula. Il trasferimento delle classi dovrà avvenire sotto la sorveglianza dei professori, nel
massimo ordine, procurando di non arrecare disturbo alcuno alle attività delle altre classi.
ART. 34 - Nell’ora di Educazione Fisica, il professore vigilerà sugli alunni affinché essi non invadano
disordinatamente i corridoi o i bagni. In tempo utile, dalla palestra o dagli spazi aperti, il professore
farà rientrare gli allievi, per cambiarsi d’abito o lavarsi, avendo cura che all’inizio del- l’ora
successiva gli studenti siano in aula, in grado di riprendere le lezioni.
ART. 35L’insegnante deve recarsi in classe con tutto l’occorrente per svolgere le lezioni. Non è
quindi consentito lasciare la classe per recarsi personalmente presso gli uffici, nemmeno se
necessitano fotocopie, documenti, testi.
Art 36 - Formazione delle classi
Nella formazione delle classi, si tiene conto delle indicazioni contenute nella scheda personale dello
studente e di ogni altra informazione utile al fine di definire, quanto più possibile, classi eterogenee al
loro interno, soprattutto per quanto riguarda le abilità di base. Le iscrizioni alle classi dell’istituto
devono essere esplicitate nella domanda. In caso di eccedenza di richieste in una stessa classe, il
Dirigente Scolastico attiverà contatti con le famiglie interessate al fine di risolvere il problema. Per i
casi di non risoluzione, si procederà al sorteggio
Art. 37 - Formulazione dell’ orario di servizio
L’orario di servizio per i docenti è formulato sulla base delle esigenze didattiche presenti nel P.O.F,
nella Programmazione Educativa e nel Piano Annuale delle Attività, salve le oggettive necessità
imposte da situazioni di forza maggiore quali il raccordo fra le varie sedi, e le cattedre orarie esterne.
Art. 37 bis – Uscite e viaggi d’istruzione
La normativa prevista in particolare, dai DPR 275/99 e 347/2000, ha dato completa autonomia alle
istituzioni scolastiche in materia di uscite/visite guidate e viaggi d’istruzione in Italia e all’estero.
Sulla materia è intervenuto, con nota 2209/2012, il MIUR definitivamente chiarendo che
l’effettuazione di viaggi d’istruzione e visite guidate deve tener conto dei criteri definiti dal Collegio
dei docenti, in sede di programmazione dell’azione educativa, e dal consiglio d’Istituto nell’ambito
della programmazione delle attività della scuola. In particolare, i criteri per la scelta degli
accompagnatori, per ogni tipo di uscita, e soprattutto per i viaggi d’istruzione, in Italia e all’estero,
saranno i seguenti:
a) verifica della disponibilità dei docenti accompagnatori (compresi quelli di sostegno), senza la quale
nessun tipo di uscita può essere organizzato;
b) tra i docenti disponibili, la priorità verrà data ai Docenti Coordinatori;
c) nel caso in cui il Docente Coordinatore sia impossibilitato, per causa di forza maggiore, ad
accompagnare gli studenti, si procederà a sorteggio tra gli altri docenti dichiaratisi disponibili tenendo
conto dei criteri di turnazione.
CAPO III Norme concernenti il personale ATA ed i collaboratori scolastici
Premesso che il personale ATA è tenuto al rispetto di tutta la normativa contenuta nelle disposizioni
di legge e nel contratto nazionale di lavoro, si indicano qui di seguito, delle norme da osservare per
rendere la vita della scuola più serena ed efficiente.
ART.38 Tutto il personale ATA deve prendere servizio alle ore 08:00 ed apporre la firma di presenza
nell’apposito registro. L’uscita del Personale ATA avviene alle ore 14:00. Gli orari di cui sopra vanno
rispettati, fatte salve diverse disposizioni del D.S. e del D.S.G.A..
ART.39 In caso di assenza, si dovrà avvisare la scuola in tempo utile (entro le ore 08:00), in modo da
consentire al coordinatore del personale ATA di far fronte alle necessità della scuola mediante la
redistribuzione dei compiti e delle mansioni al personale presente.
ART.40 Durante l’ingresso e l’uscita degli studenti a scuola, i collaboratori scolastici eserciteranno la
funzione di vigilanza.
ART.41 Durante l’intervallo i collaboratori scolastici eserciteranno una stretta sorveglianza degli
alunni.
ART.42 Durante le ore di lezione i collaboratori scolastici terranno le porte dei bagni chiuse. Se
alcuni alunni dovranno servirsi dei bagni, previa autorizzazione dei professori, essi sono tenuti ad
aprire la porta e a sorvegliare lo spazio antistante.
ART.43 Ogni collaboratore del piano, appena a conoscenza dell’assenza di un docente della classe, e
in ogni caso, non oltre cinque minuti dal cambio di lezione, dovrà segnalare la situazione alla
Dirigenza. Nell’attesa della sostituzione vigilerà sugli alunni della classe momentaneamente scoperta.
ART. 44 Il collaboratore scolastico addetto alla porta d’ingresso deve assicurare una vigilanza
costante ed una particolare attenzione all’ingresso ed all’uscita degli allievi. Dopo la seconda
campana d’inizio, terrà la porta d’ingresso aperta fino alle 8, 30, poi provvederà a chiuderla.
ART. 45 Il collaboratore scolastico non dovrà mai lasciare l’ingresso incustodito e provvederà, di
volta in volta, ad identificare chiunque richieda l’ingresso, impedendo ad estranei l’accesso agli spazi
esterni ed interni senza esplicita motivazione.
ART. 46 Al fine di assicurare il buon andamento della vita scolastica i collaboratori scolastici e tutto
il personale ATA, così come stabilito nei profili professionali, collaboreranno con il personale
docente per quanto di competenza.
CAPO IV: Alunni
Premessa
La scuola è un luogo di formazione ed educazione della persona che si attua attraverso lo studio ed il
confronto democratico di tutte le sue componenti: dirigente scolastico, docenti, allievi, personale
amministrativo ed ausiliario, genitori. Il Regolamento di Istituto, vuole rendere esplicite alle
sopraindicate componenti quelle norme che, se accettate e condivise, facilitano il buon andamento
dell’istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.
Art. 47
Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme del Regolamento dell'Autonomia delle
Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 , al T.U. 16/4/94 n. 297 , al D.I.
01/02/2001 n. 44, e allo "Statuto delle Studentesse e degli Studenti", emanato con il D.P.R. n. 249/98
così come modificato ed integrato dal D.P.R. 235/07 che ha introdotto sostanziali novità in materia di
disciplina con particolare riguardo a: a) infrazioni disciplinari; b) sanzioni applicabili; c)
impugnazione di queste ultime. Il presente regolamento può essere modificato in tutto o in parte dal
Consiglio d’Istituto con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei membri che lo
compongono. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si rimanda al Testo Unico emanato
con D.L. n. 297/94 ed alle altre leggi vigenti in materia scolastica.
Il presente Regolamento è parte integrante del P.O.F.
Art. 47 bis – Diritti
1. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto delle
studentesse e degli studenti alla riservatezza.
2. Le studentesse e gli studenti hanno il diritto di essere informati sulle decisioni e sulle norme
che regolano la vita della scuola.
3. Le studentesse e gli studenti hanno il diritto alla partecipazione attiva e responsabile della vita
della scuola. Le studentesse e gli studenti hanno, inoltre diritto a una valutazione diretta e
tempestiva, corretta e trasparente, volta ad attivare un processo di autovalutazione che li
conducano a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento.
4. Le studentesse e gli studenti hanno il diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta tra le attività curriculari integrative e tra le attività
aggiuntive facoltative offerte dalla scuola.
5. Le studentesse e gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa
della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte
all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività
interculturali.
6. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e
di assemblea delle studentesse e degli studenti, a livello di classe, di corso, d’istituto.
Art. 47 ter – Doveri
1. Gli studenti e le studentesse sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti e le studentesse conserveranno sempre un comportamento ben educato e cortese
verso il dirigente, i docenti, il personale tutto e i loro compagni.
3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti e le studentesse
sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art. 2.
4. Gli studenti e le studentesse sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di
sicurezza dettate dal presente regolamento.
5. Gli studenti e le studentesse sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al
patrimonio della scuola.
6. Gli studenti e le studentesse condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 48 – Orari e Ritardi
1. L’accesso degli alunni ai locali dell’Istituto avviene nei cinque minuti che precedono l’inizio
delle lezioni. Il suono della campanella delle ore 8.00 per gli studenti del Petrucci e delle ore
8.10 per quelli del Maresca e del Ferraris, segna l’inizio della prima ora di lezione; il ritardo
massimo tollerato su tale orario, per un ingresso senza permesso, è di 10 minuti, che si
ribadisce, deve essere considerato l’eccezione e non la regola. Gli alunni del “Maresca”, data
la particolarità logistica dell’Istituto, possono accedere in classe entro le ore 8:30, previa
autorizzazione dei responsabili di Plesso. I ritardi oltre questo limite comportano l’ingresso
alla seconda ora, i cui permessi saranno rilasciati dal Dirigente o dai suoi Collaboratori. Le
porte di accesso vengono chiuse alle ore 8.30. Al fine del computo delle assenze finali saranno
prese in considerazione soltanto le ore di lezione, detratte quelle impiegate per le attività
studentesche (assemblee di classe, assemblee d’Istituto, visite guidate, attività attinenti
all’alternanza scuola-lavoro e varie).
2. In nessun caso, se non in situazioni eccezionali opportunamente documentate, si potrà entrare
a scuola dopo l’inizio della seconda ora di lezione.
3. Per le assenze e i ritardi ingiustificati e/o reiterati e sistematici che superino il numero di
quattro, verrà data immediatamente comunicazione alle famiglie da parte del coordinatore di
classe, telefonicamente e/o telematicamente.
4. Situazioni particolari di studenti pendolari saranno valutate con le famiglie e disciplinate con
permessi permanenti annuali
Art. 48 bis – Frequenza alle lezioni
1. La frequenza alle lezioni è obbligatoria.
2. Gli studenti possono essere autorizzati ad uscire dall’aula durante le lezioni solo in casi
eccezionali e mai più di uno per volta.
3. Il personale ATA ha il compito di vigilare, segnalando ai docenti e ai collaboratori del
Dirigente scolastico, gli alunni presenti fuori dalle aule.
4. È rigorosamente vietato agli alunni uscire dalla propria aula durante l’avvicendamento dei
docenti. Il personale sorveglierà i corridoi assicurando la presenza in classe degli studenti.
Art. 48 ter – Uscite anticipate
1. Eventuali permessi di uscita anticipata, concessi dal Dirigente o da chi ne fa le veci, saranno
accordati solo per motivi eccezionali, su esplicita richiesta di uno dei genitori o di chi esercita
la potestà genitoriale. Le richieste di uscita anticipata devono essere registrate, sugli appositi
spazi del libretto delle giustificazioni e del giornale di classe elettronico.
2. In caso di un malore improvviso di un allievo, la scuola si impegna a contattare la famiglia e
ad accedere al Sevizio Sanitario Nazionale.
Art. 48 quater – Assenze e giustificazioni
1. In caso di assenza, gli studenti devono esibire regolare giustifica, utilizzando il libretto delle
giustificazioni dell’anno in corso, sottoscritto dai genitori o da chi ne fa legalmente le veci.
2. Se l’assenza, per motivi di salute, supera i cinque giorni consecutivi la giustificazione dovrà
essere accompagnata da un certificato medico, che attesti, secondo le norme vigenti, l’idoneità
dello studente a frequentare le lezioni.
3. Le assenze ingiustificate implicano un abbassamento del voto di condotta. L’ assenza
collettiva arbitraria comporta una decurtazione sul voto finale di condotta, secondo i criteri
determinati dal Collegio dei Docenti in base alla normativa vigente.
4.
In caso di uscita arbitraria degli alunni, nel corso dell’orario scolastico, verrà comminata la
sanzione di cinque giorni di sospensione.
Art. 48 quinquies – Comportamento
1. È assolutamente vietato fumare nei locali dell’istituto, ivi compresi gli spazi antistanti detti
locali (palestra, cortile, corridoi, laboratori). Tale divieto trova esplicito riscontro nelle vigenti
disposizioni di legge.
2. Gli alunni devono mantenere ovunque un contegno corretto nei riguardi dei Docenti, del
personale non docente e dei compagni.
3. Gli alunni devono rispettare gli ambienti scolastici, gli arredi, la struttura e gli impianti tecnici
della scuola.
4. Eventuali danni arrecati dentro l’Istituto o durante i viaggi d’istruzione saranno addebitati ai
responsabili sia singolarmente che collettivamente.
5. È vietato l’uso di telefoni cellulari durante le ore di lezione, come da leggi vigenti in materia e
da circolare del Dirigente Scolastico n. 25/1995 del 09.10.2013, da intendersi qui
integralmente riportata e trascritta. Si sottolinea, a tal proposito, che il divieto sopra
menzionato, permane per tutto l’orario scolastico; all’inizio della prima ora di lezione, il
docente, curerà la consegna e il deposito di tutti i telefoni cellulari degli alunni in apposita
custodia (scatola, cesto ecc.), per poi restituirlo prima dell’uscita.
6. L’intervallo è così disciplinato:
A - SEDE PETRUCCI:
L’inizio dell’intervallo è previsto dalle ore 10,45 fino alle ore 11,00, fatti salvi i giorni in cui è
prevista la sesta ora, nei quali si applica quanto stabilito dall’art. 31 del presente regolamento.Durante l’intervallo gli alunni accedono ai servizi e possono sostare nei corridoi del
piano sotto la vigilanza del docente della terza ora in classe, e dei collaboratori scolastici nei
corridoi.
B – SEDE MARESCA:
L’inizio dell’intervallo è previsto dalle ore 10,55 fino alle ore 11,10 fatti salvi i giorni in cui è
prevista la sesta ora, nei quali si applica quanto stabilito dall’art. 31 del presente
regolamento.Durante l’intervallo gli alunni accedono ai servizi e possono sostare nei corridoi
del piano sotto la vigilanza del docente della terza ora in classe, e dei collaboratori scolastici
nei corridoi.
C – SEDE FERRARIS
L’inizio dell’intervallo è previsto dalle ore 10,50 fino alle ore 11,00 fatti salvi i giorni in cui è
prevista la sesta ora, nei quali si applica quanto stabilito dall’art. 31 del presente regolamento.Durante l’intervallo gli alunni accedono ai servizi e possono sostare nei corridoi del
piano sotto la vigilanza del docente della terza ora in classe, e dei collaboratori scolastici nei
corridoi. La sorveglianza degli alunni durante l’intervallo, spetta ai docenti della terza e della
quarta ora.
7. Il transito delle classi per i corridoi, durante il normale orario scolastico, per spostamenti verso
laboratori o altre strutture, deve avvenire in maniera ordinata, silenziosa e veloce in modo da
non disturbare le altre classi. I Docenti vigileranno sul rispetto di tale norma.
Art. 49 – Regolamento di disciplina (D.P.R. 249/98 così come modificato ed integrato dal
D.P.R. 235/07)
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
2. Costituiscono mancanze e infrazioni disciplinari, con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3
del D.P.R. 249/98, i seguenti comportamenti:
a. frequenza irregolare delle lezioni, assenze ingiustificate, abituale negligenza nell’assolvere
gli impegni di studio;
b. violazione di disposizioni debitamente comunicate relative alla organizzazione della vita
scolastica, violazione di disposizioni previste dai Regolamenti d’Istituto;
c. atti o parole che offendano la persona e/o il suo ruolo nell’ambito della scuola o atti che
offendano l’identità culturale altrui in qualunque forma ciò avvenga;
d. comportamenti che direttamente o indirettamente possano arrecare danno alle persone;
e. comportamenti che direttamente o indirettamente possano arrecare danno alla struttura, ai
macchinari, agli arredi, ai sussidi didattici.
I comportamenti sopra richiamati a titolo generico e di esempio, si possono definire nello
specifico come:
A) comportamenti che si caratterizzano come infrazione ai “doveri”:
1. elevato n° di assenze
2. assenze ingiustificate individuali o collettive
3. assenze "strategiche" individuali o collettive
4. ritardi e uscite anticipate non documentate
5. Uso dei telefoni cellulari durante le ore di lezione (vedi art. 48 quinquies – comma 5 del presente Regolamento
d’Istituto).
Comportamenti individuali che danneggino la morale altrui e che impediscano il normale svolgimento delle lezioni
1. insulti, termini volgari e offensivi tra studenti
2. interventi inopportuni durante le lezioni
3. interruzioni continue del ritmo delle lezioni
4. non rispetto del materiale altrui
5. atti o parole che consapevolmente tendano ad emarginare altri studenti
6. ritardi al rientro intervalli o al cambio di ora
7. utilizzo del telefono cellulare come strumento per riprese e fotografie nei confronti dei docenti e
alunni le lezioni
8. lancio di oggetti non contundenti .
B) comportamenti individuali che danneggino le strutture e le attrezzature didattiche
1. violazioni involontarie dei regolamenti di laboratorio
2. mancanza di mantenimento della pulizia dell’ambiente
3. incisione di banchi/ porte
4. danneggiamenti involontari delle attrezzature di laboratori ecc.
5. scritte su muri, porte e banchi
6. aule e spazi lasciati in condizioni tali (per eccessivo disordine o sporcizia) da pregiudicarne
l'utilizzo per le attività immediatamente successive
7. danneggiamento di materiale facente parte delle segnaletica di sicurezza, del piano di
emergenza e dei presidi antincendio
8. lancio di oggetti non contundenti
9. spinte e corse nei corridoi o in aula
1. infrazioni disciplinari gravi e individuali
1. ricorso alla violenza all'interno di una discussione/atti che mettono in pericolo l'incolumità altrui ed
utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui
2. propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone
3. furto
4. lancio di oggetti contundenti
5. violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati
6. introduzione nella scuola di alcolici e/o droghe
7. manomissione o alterazione di documenti scolastici (libretto delle giustificazioni, pagelle, registri,
verifiche, …)
8. mancato rispetto delle norme specifiche e di sicurezza relative all'utilizzo dei laboratori.
9. infrazioni relative ai punti a, b, c che si ripetano dopo sanzioni già applicate
10. danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di laboratorio,
attrezzi e suppellettili nelle palestre…)
2. infrazioni disciplinari sanzionabili pecuniariamente
1. danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di lab.,
attrezzi e suppellettili nelle palestre...)
2. infrazione al divieto di fumare ( sigarette, sigaro e/o altro) all'interno della scuola
3. danneggiamenti di strutture o attrezzature dovute a incuria o trascuratezza
4. mancata restituzione di testi della biblioteca La gravità della violazione sarà valutata in
relazione al danno reale o potenziale verso le persone.
Art. 50 – Sanzioni
Premesso che la Circolare MIUR 3602/PO del 31/07/2008, chiarisce che il Regolamento d’Istituto
deve individuare le sanzioni disciplinari che tendano alla rieducazione ed alla possibilità di recupero
dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità
scolastica, al fine di realizzare tali scopi, si dovranno privilegiare tutte quelle azioni/sanzioni
consistenti in attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica, attività di segreteria,
pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, attività di ricerca, riordino di cataloghi ed archivi
presenti nella scuola, frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o
culturale, produzione di elaborati che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e
rielaborazione critica di episodi verificatesi nella scuola, etc. Le misure sopra richiamate, alla luce
delle recenti modifiche, si configureranno sia come sanzioni autonome diverse dall’allontanamento
dalla comunità scolastica, sia come misura accessoria che si accompagnano alle sanzioni di eventuale
allontanamento.
Per le infrazioni delle disposizioni previste nel D.P.R. 249/98, dal D.P.R. 235/07, dal DL. n. 137
/2008 e successive modifiche d’integrazione dal presente Regolamento che le recepisce,
si
stabiliscono le seguenti sanzioni:
- richiamo verbale del Dirigente Scolastico o del Docente;
- richiamo scritto del Dirigente Scolastico o del Docente e/o nota informativa alla famiglia con
eventuale convocazione dei genitori. Il richiamo scritto, da annotare sul registro di classe elettronico,
deve sempre indicare la circostanza e la motivazione della sanzione;
- allontanamento dalla lezione con annotazione sul giornale di classe;
- sospensione di un giorno;
- sospensione per due o più giorni fino ad un massimo di cinque giorni;
- sospensione fino a quindici giorni;
- allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore ai quindici giorni.
- come da direttive ministeriali e da circolare del Dirigente Scolastico n. 25/1995 del 09.10.2013, da
intendersi qui integralmente riportate e trascritte. Si sottolinea, a tal proposito, che il divieto sopra
menzionato, permane per tutto l’orario scolastico; all’inizio della prima ora di lezione, il docente,
curerà la consegna e il deposito di tutti i telefoni cellulari degli alunni in apposita custodia ( scatola,
cesto ecc.), con restituzione alla fine delle lezioni.
- l’uso del telefono cellulare durante l’orario scolastico comporta:
a) consegna del telefono al docente dell’ora che provvederà a consegnarlo a sua volta, al
Responsabile di Plesso che lo custodirà in apposito armadio;
b) consegna all’alunno della scheda SIM del cellulare;
c) immediata comunicazione ai genitori o a chi ne fa le veci, affinché, previo appuntamento con il
Resposabile, gli stessi possano prendere, personalmente, in consegna il telefonino sequestrato.
Tabelle infrazioni – sanzioni
TABELLA A – Infrazioni disciplinari NON GRAVI, FACILMENTE ACCERTABILI,
INDIVIDUABILI
(per ogni comportamento sono irrogabili le sanzioni fino a quella in corrispondenza del
comportamento sanzionato)
DOVERI
COMPORTAMENTI che si
ORGANO
caratterizzano come
SANZIONE
(art.3
dello
COMPETENTE
infrazioni ai “doveri”
Statuto)
FREQUENZA
REGOLARE
“comportamenti
individuali che
non
compromettano il
regolare
svolgimento delle
attività didattiche
garantite dal
curricolo”
RISPETTO
DEGLI ALTRI
“comportamenti
individuali che
non danneggino
la morale altrui,
che garantiscano
l’armonioso
svolgimento delle
lezioni, che
favoriscano le
relazioni sociali”
Elevato numero di assenze
senza probanti motivazioni
Ammonizione
scritta
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Assenze ingiustificate o
strategiche
Ammonizione
scritta
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Ritardi e uscite anticipate
Ammonizione
scritta
(dopo 15 giorni )
non documentate
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Ritardi al rientro da intervalli
o al cambio di ora
Ammonizione
scritta
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Insulti, termini volgari e
offensivi indirizzati ad altri
studenti
Ammonizione
scritta
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Non rispetto del materiale
altrui
Ammonizione
scritta
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Interruzioni continue del
ritmo delle lezioni e/o
interventi provocatori
Ammonizione
scritta
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Atti o parole che
consapevolmente tendono a
emarginare altri studenti
Ammonizione
scritta ed eventuale
sospensione dalle
lezioni fino a 5
giorni
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Utilizzo di cellulari o altri
dispositivi elettronici durante
le ore di attività didattica
curricolare ed
extracurricolare che non
configuri reato in funzione
delle norme di cui al D.Lgs.
196/2003 come richiamate
dall’atto di indirizzo del MPI
del 15/3/2007 e dalla
Direttiva n. 104 del
30/11/2007
Ammonizione
scritta e ritiro
temporaneo del
cellulare per
restituzione diretta
al genitore
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Ciascuna ammonizione implica una flessione del voto di condotta
Continuazione tabella A - Infrazioni disciplinari NON GRAVI, FACILMENTE
ACCERTABILI, INDIVIDUABILI
(per ogni comportamento sono irrogabili le sanzioni fino a quella in corrispondenza del
comportamento sanzionato)
DOVERI
(art.3 dello Statuto)
RISPETTO
DELLE NORME
DI SICUREZZA E
DI TUTELA
DELLA SALUTE
“comportamenti
individuali che non
mettano a
repentaglio la
sicurezza e la salute
altrui”
RISPETTO
DELLE
STRUTTURE E
DELLE
ATTREZZATURE
“comportamenti
individuali che non
danneggino le
strutture e le
attrezzature
didattiche”
COMPORTAMENTI che
si caratterizzano come
infrazioni ai “doveri”
SANZIONE
ORGANO
COMPETENTE
Violazioni involontarie dei
regolamenti di laboratorio o
degli spazi attrezzati
Ammonizione
scritta
Docente e ratifica del
D.S ovvero di un suo
collaboratore
Violazione involontaria
delle norme sulla sicurezza
fissate dal Piano di
Sicurezza ovvero dal
Dirigente Scolastico
Ammonizione
scritta ed eventuale
allontanamento
dalle lezioni fino a
5 giorni
Mancanza di mantenimento
della pulizia dell’ambiente
Ammonizione
scritta ed eventuali
lavori in istituto a
favore della
comunità scolastica
Docente e ratifica del
D.S ovvero di un suo
collaboratore
Incisione o scritte su
banchi/porte/muri
Ammonizione
scritta ed eventuali
lavori in istituto a
favore della
comunità scolastica
Docente e ratifica del
D.S ovvero di un suo
collaboratore
Danneggiamenti involontari
delle attrezzature di
laboratori ecc.
Ammonizione
scritta e
risarcimento dei
danni provocati
Docente e ratifica del
D.S ovvero di un suo
collaboratore
Docente e ratifica del
D.S ovvero di un suo
collaboratore per
l’ammonizione scritta;
D.S. per
l’allontanamento
Ciascuna ammonizione implica una flessione del voto di condotta
TABELLA B – Infrazioni disciplinari GRAVI , INDIVIDUALI
(per ogni comportamento sono irrogabili le sanzioni fino a quella in corrispondenza del
comportamento sanzionato)
DOVERI
COMPORTAMENTI che si
ORGANO
caratterizzano come
SANZIONE
(art. 3 dello
COMPETENTE
infrazioni ai “doveri”
Statuto)
Utilizzo di termini
gravemente offensivi e lesivi
della dignità altrui
RISPETTO
DEGLI
ALTRI
(compagni,
docenti,
personale non
docente)
Ricorso alla violenza
all’interno di una
discussione/atti che mettono
in pericolo l’incolumità altrui
Propaganda e teorizzazione
della discriminazione nei
confronti di altre persone
Furti
Violazione intenzionale delle
norme di sicurezza e dei
regolamenti degli spazi
attrezzati e/o dei laboratori
con rischio di
danneggiamento
Ammonizione
scritta, esclusione
dalle visite guidate
ed eventuale
allontanamento
dalle lezioni fino a
5 giorni
Ammonizione
scritta, esclusione
dalle visite guidate
ed eventuale
allontanamento
dalle lezioni anche
superiore a 15 giorni
Ammonizione
scritta, esclusione
dalle visite guidate
ed eventuale
allontanamento
dalle lezioni anche
superiore a 15 giorni
Ammonizione
scritta, esclusione
dalle visite guidate
ed eventuale
allontanamento
dalle lezioni anche
superiore a 15 giorni
Ammonizione
scritta, esclusione
dalle visite guidate
ed eventuale
allontanamento
dalle lezioni fino a
5 giorni
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Consiglio di classe (D.S.
docenti, rappresentanti
studenti e genitori) e, per
sanzioni superiori a 15
giorni, Consiglio di
Istituto
Consiglio di classe (D.S.
docenti, rappresentanti
studenti e genitori) e, per
sanzioni superiori a 15
giorni, Consiglio di
Istituto
Consiglio di classe (D.S.
docenti, rappresentanti
studenti e genitori) e, per
sanzioni superiori a 15
giorni, Consiglio di
Istituto
Docente e ratifica del D.S
ovvero di un suo
collaboratore
Le presenti infrazioni gravi possono comportare la segnalazione delle stesse agli Organi di legge
anche per eventuali profili penali
Continuazione tabella B - Infrazioni disciplinari GRAVI , INDIVIDUALI
(per ogni comportamento sono irrogabili le sanzioni fino a quella in corrispondenza del
comportamento sanzionato)
DOVERI
(art.3
dello
Statuto)
RISPETTO
DEGLI ALTRI
(compagni,
docenti,
personale
non
docente)
RISPETTO
DELLE
STRUTTURE E
DELLE
ATTREZZATURE
COMPORTAMENTI che si
caratterizzano come
infrazioni ai “doveri”
ORGANO
SANZIONE
Competente
Introduzione nella scuola di
alcolici e/o droghe o reati
Ammonizione scritta, esclusione
che violino la dignità ed
dalle visite guidate ed
il rispetto della persona
eventuale allontanamento
ovvero che mettano in
dalle lezioni anche
pericolo l’incolumità
superiore a 15 giorni
delle persone e/o la
sicurezza delle strutture
Utilizzo di cellulari o di altri
dispositivi elettronici
nell’istituto durante le
ore di attività didattica
curricolare ed
extracurricolare con
grave violazione delle
norme di cui al D.Lgvo
196/2003 come
richiamate all’atto di
indirizzo del MPI del
15/3/2007 e dalla
Direttiva n. 104 del
30/11/07 o recidive di
Danneggiamento volontario di
attrezzature e strutture
(vetri,
Pannelli, strumenti di lab.,
attrezzi e suppellettili
nelle palestre, strutture
murarie, arredi)
Consiglio di classe;
(D.S. docenti, rapp
(studenti e genitori)
e, per
sanzioni superiori
o pari a 15 giorni,
Consiglio di Istituto
Ammonizione scritta, esclusione
dalle visite guidate ed
eventuale allontanamento
dalle lezioni anche
superiore a 15 giorni
Consiglio di classe
(D.S. docenti, rapp
studenti e genitori) e
per sanzioni superior
a 15 giorni, Consigl
Istituto
Ammonizione scritta, esclusione
dalle visite guidate ed
eventuale allontanamento
dalle lezioni anche
superiore a 15 giorni
Consiglio di classe
(DS, docenti, rapp.
studenti e genitori)
e, per sanzioni
superiori a 15 giorni
Consiglio di Istituto
TABELLA C – Sanzioni disciplinari e pecuniarie
DOVERI
(art.3 dello Statuto)
RISPETTO
DELLE NORME
DI SICUREZZA E
DI TUTELA
DELLA SALUTE
COMPORTAMENTI che
si caratterizzano come
infrazioni ai “doveri”
Infrazione al divieto di
fumare all’interno della
scuola
SANZIONE
Ammonizione
scritta e multa
prevista dalla
normativa di
riferimento
ORGANO
COMPETENTE
Docenti , Responsabili
del rispetto del divieto di
fumo , D.S. o suoi
collaboratori
( da € 27,50 ad €
275)
RISPETTO
DELLE
STRUTTURE E
DELLE
ATTREZZATURE
Danneggiamenti di strutture
o attrezzature dovute ad
incuria o trascuratezza o aule
e spazi lasciati in condizioni
tali (per eccessivo disordine
o sporcizia) da pregiudicarne
l’utilizzo per le attività
immediatamente successive
Rimborso del
danno su
valutazione dello
stesso da parte del
RSPP ovvero
dall’Ente locale
proprietario
D.S. o i suoi
collaboratori con la
consulenza del
Responsabile per la
sicurezza (R.S.P.P.)
Le presenti infrazioni gravi possono comportare la segnalazione delle stesse agli Organi di legge
anche per eventuali profili penali
Art. 51 – Impugnazioni
1. Contro le sanzioni irrogate da un organo collegiale è ammesso ricorso all’organo di garanzia
interno alla scuola, entro 15 giorni dalla data dell’irrogazione, in forma scritta e congruamente
motivato.
Art. 52 – Organo di garanzia
1. In ottemperanza al D.P.R. 235/07 ed alla L.107/2015, si istituisce l’organo di garanzia, di
durata biennale, (A.S. 2015/2016- 2016/2017) composto: dal Dirigente Scolastico che lo presiede,
da 3 docenti eletti dal Collegio dei Docenti ( uno per la sede del Petrucci, uno per il Ferraris, uno
per il Maresca), da 3 genitori eletti dal Consiglio d’Istituto, da 3 studenti. All’organo di garanzia
lo studente può rivolgersi con richiesta scritta e motivata entro 15 giorni dalla irrogazione della
sanzione. L’organo di garanzia viene convocato dal presidente ogni volta che vi sia una richiesta.
Art. 53 – Responsabilità nell’uso dei laboratori, dei beni scolastici e custodia dei beni
personali
1. Tutti sono tenuti ad usare con la massima cura le suppellettili, i libri, le attrezzature didattiche
in genere e gli stessi beni strutturali della scuola. Ciascuno risponde personalmente dei danni
causati.
2. Docenti, non docenti e alunni devono personalmente vigilare sui propri effetti personali. La
scuola non assume nessuna responsabilità per eventuali danneggiamenti o furti di beni ed
effetti personali lasciati incustoditi o dimenticati nelle aule e negli altri locali scolastici.
Art. 54 – Accesso all’edificio scolastico
1. L’accesso all’edificio scolastico è consentito, in via normale e negli orari stabiliti, a tutti gli
addetti all’attività scolastica (alunni, personale docente, personale non docente, genitori,
nell’ambito del servizio o dei rapporti scuola – famiglia) per lo svolgimento dell’attività
stessa.
2. A persone esterne che non hanno rapporti con la scuola è vietato entrare nei locali dell’istituto
senza autorizzazione del Dirigente Scolastico. È fatto assoluto divieto agli alunni invitare gli
estranei ed intrattenersi con loro nell’ambito della scuola.
3. All’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente Scolastico comunicherà gli orari di ricevimento
del pubblico all’utenza e gli orari di ricevimento dei singoli Professori.
Art. 55 – Uffici di Segreteria
1. L’accesso agli Uffici di Segreteria deve avvenire nei tempi strettamente necessari a soddisfare
esigenze amministrative e non deve costituire motivo di intralcio al lavoro degli impiegati.
L’orario di ricevimento al pubblico è stabilito all’inizio di ogni anno scolastico d’intesa tra il
dirigente scolastico ed il direttore dei servizi generali amministrativi e reso pubblico ben
visibile sul portone d’entrata e sulle porte degli uffici.
Art. 56 – Attività studentesche e riunioni fuori orario
1. Gli studenti interessati a svolgere attività al pomeriggio nei locali della Scuola (collettivi,
incontri vari, attività sportive o culturali….), devono presentare una richiesta scritta al
Dirigente Scolastico indicando gli orari di svolgimento dell'attività. La richiesta dovrà essere
inoltrata con almeno due giorni di anticipo e dovrà essere firmata dal docente che si assume
l'obbligo di sorveglianza. È possibile, nei giorni prestabiliti, lo studio pomeridiano, individuale
o a gruppi, in biblioteca, sotto la responsabilità di un insegnante incaricato. Deve essere
garantita la presenza di un insegnante per ogni iniziativa che si svolga nella scuola.
Art. 57– Cartelli, manifesti, comunicazioni
1. Possono essere affissi negli appositi spazi, da parte di singoli o di gruppi, comunicazioni e/o
manifesti, purché sottoscritti o indicanti chiaramente l'identità degli esponenti, previo visto da
parte del Dirigente Scolastico (o, in sua assenza, da un suo delegato) che accerta le suddette
identità e l'assenza di violazioni di legge.
2. La stessa procedura è da tenersi per le comunicazioni via radio interna alla scuola da parte di
singoli alunni o gruppi di studenti. Tali comunicazioni, depositate in copia scritta, dovranno
essere autorizzate dal Dirigente Scolastico.
Art. 58 Comitato degli studenti
È prevista, dopo l’espletamento delle procedure delle elezioni degli organi collegiali, la
costituzione del Comitato degli Studenti, costituito dai rappresentanti di classe, dai rappresentanti
eletti nel Consiglio d'Istituto per la componente alunni e dai rappresentanti eletti nella Consulta
Provinciale degli Studenti e si riunisce secondo le modalità previste da codesto Regolamento
d'Istituto. Per la validità delle sedute è necessaria la presenza di almeno il 50% degli aventi diritto.
Nella sua prima seduta il Comitato è presieduto dal rappresentante d'Istituto (o in mancanza, dal
rappresentante di classe) più anziano fra i presenti, ed elegge un Presidente ed un consiglio di
Presidenza. Il Consiglio di presidenza è costituito da tre studenti, ed ha il compito di collaborare con
il presidente e di redigere il verbale delle riunioni del Comitato su apposito registro depositato in
segreteria didattica. Copia del verbale verrà affisso all'albo della scuola entro tre giorni.
Lo studente che ha ottenuto più voti tra quelli eletti nel Consiglio di presidenza, assume il ruolo di
vicepresidente.
Art. 58.bis Compiti del Comitato
Compiti del Comitato sono:
-
Raccogliere e avanzare proposte al Consiglio d'Istituto, al Collegio docenti, alla
Presidenza, chiedere la convocazione l’assemblea di istituto in merito
all'attuazione del POF , del Regolamento d'Istituto ed ai diversi aspetti della vita
della Scuola (attività integrative, recupero….);
-
Promuovere attività in ambito scolastico;
-
Fungere da tramite fra le classi e i rappresentanti al Consiglio d’Istituto e alla
Consulta Provinciale degli Studenti.
Art. 58 ter Presidente
II Presidente ha il compito di:
-
moderare la discussione;
-
controllare e garantire il regolare svolgimento dell'assemblea nel pieno rispetto di
ogni minoranza;
-
gestire le votazioni;
II Presidente può escludere dalla discussione chi, dopo essere stato più volte avvertito, non permetta il
regolare svolgimento dell'assemblea. In caso di assenza il presidente sarà sostituito dal vicepresidente.
Il Presidente rimane in carica per l'intero anno scolastico e può essere destituito del suo incarico con
voto di sfiducia espresso da più del 50% degli aventi diritto.
Art. 58 quater Votazioni
Le votazioni si svolgono normalmente con voto palese o con voto segreto quando riguardino persone.
Le decisione vengono prese a maggioranza dei voti validamente espressi.
Art. 58 quinques Assemblee studentesche
Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per
l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e
civile degli allievi. Esse possono essere di classe o di Istituto.
L'art. 12 del D. Lgs. 16 aprile 1994, n. 297, riconosce agli studenti il diritto di riunirsi in assemblea.
Esso consente, infatti, lo svolgimento di una assemblea di Istituto al mese, nel limite delle ore di
lezione di una giornata, ed una di classe al mese nel limite di due ore.
Non possono avere luogo assemblee studentesche nel mese conclusivo delle lezioni.
Gli alunni sono tenuti a presentare in presidenza la richiesta di assemblea di classe con la data di
convocazione e l'ordine del giorno con almeno 5 giorni di anticipo; l'orario dell'assemblea di classe
sarà deciso, di volta in volta, dal Dirigente Scolastico o da chi è delegato a sostituirlo, tenuto conto
delle esigenze didattiche. Gli insegnanti in servizio nelle ore in cui si svolge l'assemblea possono
rimanere in classe; essi comunque vigileranno affinché i lavori si svolgano ordinatamente ed in
maniera conforme alle finalità per cui l'assemblea è stata richiesta; se ciò non si verifica, l'assemblea
sarà sospesa. La richiesta di assemblea di Istituto, con la data di convocazione e l'ordine del giorno,
sarà avanzata al Dirigente Scolastico con almeno dieci giorni di anticipo. Durante l'assemblea di
Istituto è prevista la vigilanza dei docenti per la durata dell’orario di servizio, oltre al dirigente
scolastico o un suo collaboratore.
Art. 59 Consiglio di Classe
Il Consiglio di classe è composto dai docenti di ogni singola classe, da due rappresentanti dei genitori
degli allievi iscritti, da due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe.
E' competenza del Consiglio di classe in tutte le sue competenze :
-
agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni;
-
formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e
didattica;
-
formulare al Collegio dei docenti e al Consiglio di Istituto proposte per iniziative
di sperimentazione;
-
esprimere parere sui libri di testo in adozione, o di probabile adozione, che i
docenti sottopongono alla valutazione collegiale;
-
esaminare eventuali situazioni problematiche, riguardanti allievi con difficoltà di
inserimento nella comunità scolastica o con disagi personali vari;
-
assumere a carico degli alunni i provvedimenti disciplinari.
La convocazione del consiglio di classe è prerogativa del Dirigente Scolastico con la periodicità
connessa alle attività fondamentali della didattica. Nell’ambito della valutazione intermedia e finale
l’organo opererà solo con la componente docente. Il consiglio di classe si riunisce in convocazione
straordinaria, su richiesta di almeno uno o più dei suoi membri. L'avviso della convocazione
straordinaria viene esposto all'albo e comunicato personalmente agli interessati.
Art. 60 Consiglio di Istituto e Giunta esecutiva. (dal D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416 - art. - 5)
Il consiglio di Istituto è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale insegnante,
2 del personale ATA, 4 dei genitori degli alunni, il Dirigente Scolastico e 4 rappresentanti degli
studenti. I rappresentanti del personale insegnante sono eletti dai docenti; quelli del personale non
insegnante dal corrispondente personale di ruolo o non di ruolo in servizio nell’Istituto; quelli dei
genitori degli alunni sono eletti dai genitori stessi o da chi ne fa legalmente le veci; quelli degli
studenti, dagli studenti. II Consiglio di Istituto è presieduto da uno dei suoi membri, eletto, a
maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Il Consiglio
di Istituto elegge nel suo seno una giunta esecutiva, composta da un docente, da un non docente, da un
genitore e da un alunno. Della giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed il
capo dei servizi di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa. Le riunioni
del consiglio hanno luogo in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. Il consiglio di istituto e la
giunta esecutiva rimangono in carica per tre anni scolastici. Coloro che nel corso del triennio perdono
i requisiti per essere eletti in consiglio vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste.
La rappresentanza studentesca viene rinnovata annualmente. Le funzioni di segretario del consiglio di
Istituto sono affidate dal presidente ad un membro del consiglio stesso. Le attribuzioni del consiglio di
Istituto e della giunta esecutiva sono:
-
Il consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme
di autofinanziamento.
-
Il consiglio di Istituto delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e
dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il
funzionamento amministrativo e didattico del circolo o dell'istituto.
-
Il consiglio di istituto, concorre con il collegio dei docenti e i consigli di classe
nelle deliberazioni relative all’ l'organizzazione e la programmazione della vita e
dell'attività della scuola, nelle seguenti materie:
1) adozione del regolamento interno dell'istituto;
2) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei
sussidi didattici;
3) calendario scolastico;
4) criteri per la realizzazione delle attività parascolastiche interscolastiche,
extrascolastiche;
5) Il consiglio di istituto ratifica altresì i criteri generali relativi alla formazione
delle classi, alla scansione oraria delle lezioni, individuati dal Collegio dei
Docenti;
6) Esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici
scolastici;
7) Delibera, sempre sentito il collegio dei docenti, l’approvazione delle
iniziative progettuali relative a tutte le materie previste dalle leggi e si
pronuncia su ogni altro argomento di sua competenza previsto dalle leggi e
dai regolamenti vigenti;
La giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del
consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e ne cura l'esecuzione.
CAPO V: Genitori
Art. 61: Indicazioni
1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e
pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.
2. Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di:
a. trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro
futuro e la loro formazione culturale;
b. stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di
reciproca fiducia e di fattivo sostegno;
c. controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale
e sul diario;
d. partecipare con regolarità alle riunioni previste;
e. favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
f. osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite
anticipate;
g. tener presente che superate i giorni di assenza di cui alle normative vigenti, i propri
figli non saranno ammessi alla classe successiva.
h. sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa;
3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, secondo l’orario e/o i giorni previsti per
i colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta . In questi casi si concorda,
l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà
alle famiglie degli alunni una lettera di convocazione.
4. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con
congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni.. In
situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.
5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori
sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe
ed ai colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili
anche altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
Art. 62: Diritto di Assemblea
1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le
modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n.297.
2. Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.
3. L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione
Scolastica.
Art. 63: Assemblea di classe, sezione
1. L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Classe.
2. E' convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può
essere richiesta:
- dagli insegnanti;
-da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.
3. Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche
tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno,
alle famiglie.
4. L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
5. Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti.
6. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.
7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti
di classe.
Art. 64: Accesso dei genitori nei locali scolastici
1. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento
settimanale dei docenti.
2. L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente
in caso di uscita anticipata del figlio.
3.
CAPO VI: Laboratori
Art. 65: Uso dei laboratori e aule speciali
1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla
responsabilità di un docente che svolge funzioni di RESPONSABILE DI LABORATORIO
ed ha il compito di mantenere una lista del materiale disponibile, curare il calendario d'accesso
allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...
2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte
delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in
attività extrascolastiche.
3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio
o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo
richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l'immediato
ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.
4. L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.
5. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la
fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi,
competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli
alunni.
6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro
controllo del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati
allo studente o al gruppo di studenti.
7. L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni
singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della
lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva
comunicazione al Dirigente Scolastico.
Art. 66: Sussidi didattici
1. La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è
esposto e consultabile. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili utilizzatori.
2. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena
efficienza dei sussidi.
Art. 67: Diritto d'autore
1. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sul diritto
d'autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione
dello stesso.
Art. 68: Sala e strutture audiovisive
La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà essere effettuata preventivamente.
Art. 69: Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, portatili, sussidi vari,
divise ecc...)
1. L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal
Dirigente Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati
richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla
rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre
sull'apposito registro la data dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
Art. 70: Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto
Il funzionamento delle palestre e degli spazi esterni è disciplinato dal Consiglio d’Istituto in modo da
assicurarne l’uso a tutti gli allievi, secondo una turnazione oraria; può essere concesso l’uso della
palestra a soggetti esterni, che forniscano garanzie relative alle finalità dell’attività sportiva, alla
sicurezza, alla sorveglianza ed alla manutenzione dei suddetti locali, sempre nelle ore in cui non è
previsto l’utilizzo da parte degli allievi dell’Istituto.
Art. 71: Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
1. Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice, computer),
oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le
componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso l'utilizzo degli
strumenti della scuola per scopi personali.
2. Nella scuola è ubicato un centro stampa; il servizio di duplicazione e fascicolatura è affidato ai
collaboratori scolastici. Le modalità di utilizzo e l'orario del centro stampa devono essere
compatibili con gli altri obblighi di lavoro del personale incaricato.
3. L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato
esclusivamente al personale incaricato.
4. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno tre giorni il
materiale da riprodurre.
5. L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli
insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente.
CAPO VII: Sicurezza
Art. 72: Norme di comportamento
1) Tenere un contegno corretto e responsabile, astenendosi dal compiere atti che
possano
distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro;
2) Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;
3) Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene
richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori;
4) Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
5) Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a
perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;
6) Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale.
7) Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata.
8) Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non
ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di
sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità
di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale
circolazione;
9) Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del
contenuto;
10) Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né
abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro;
11)
Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o
condizione di pericolo rilevata;
12) In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle
circostanze dell'evento
13) Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;
14) Comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico l’eventuale stato di
gravidanza;
15) Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non
autorizzati;
16) Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;
17) Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;
18) Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo
evitando l'uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di
apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;
19) Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi
dell'ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si
rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;
20) In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:)
mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo
principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il
carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo,
con il peso ripartito sulle braccia.
21) Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
22) Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;
23) Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino
a lavorare nella scuola;
24) Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;
25) L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle
lezioni.
Art 73 -Divieto di fumo
Come da norma di legge, è vietato fumare, all’interno dell’edificio scolastico e in tutti gli spazi
antistanti: cortili, servizi igienici, palestra, corridoi, laboratori, sala docenti. Tale divieto è valido per
tutti gli operatori e non della scuola: docenti, non docenti, alunni, personale A.T.A.
CAPO VIII: Comunicazioni
Art. 74: Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi,
o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
2. E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel
lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle
classi (giornalino, mostre, ricerche).
3. E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali,
ecc. ...
4. La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e
speculativo.
5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
6. Per gli alunni si prevede di:
a. distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l' organizzazione della
scuola;
b. autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello
Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali;
c. autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul
territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di
collaborazione con la Scuola, purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.
Art. 75: Comunicazioni Docenti - Genitori
1. Sono programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con tutti i docenti. Inoltre,
le comunicazione scuola-famiglia in qualsiasi ambito (didattico, disciplinare, etc.), saranno
continuamente assicurate tramite le funzioni del registro elettronico, in vigore dal corrente
A.S. In ogni caso e fino a quanto la funzione del registro elettronico non sarà entrata
completamente a regime, il consiglio di classe, tramite il coordinatore, provvederà a notificare
per iscritto alle famiglie l’andamento didattico disciplinare dei propri figli. In occasione delle
valutazioni quadrimestrali saranno consegnate alle famiglie, segnalazioni scritte degli
eventuali interventi di recupero che dovessero rendersi necessari.
Art. 76 - Informazione sul Piano dell'offerta formativa
1. All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le
opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative
didattiche e formative facoltative e/o opzionali.
2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità
che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte In
forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che
devono essere portati a conoscenza di tutti.
4. Il Piano dell’Offerta Formativa , il Regolamento d’Istituto e il Regolamento di disciplina sono
inseriti sul Sito dell’I.I.S. “Petrucci – Ferrarsi – Maresca”
CAPO IX: Accesso al pubblico
Art. 77: Accesso di estranei ai locali scolastici
1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a
supporto dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente
Scolastico. Gli "esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario
all'espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di
vigilanza della classe resta del docente.
2. Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal
Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le
attività didattiche.
3. Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso.
4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova
l'albo d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio di Presidenza e
di segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi.
5. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai
locali scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.
6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di
riconoscimento.
Il presente Regolamento viene approvato dal Collegio docenti in data 04/11/2015__________
Dal Consiglio d’Istituto in data___04/11/2015__________
Affisso all’albo d’Istituto in data____07/11/2015__________
Il DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF.SSA FRANCESCA BIANCO
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Regolamento di Istituto