REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 1 di 12 REGOLE DI COMPORTAMENTO PREMESSA La vita della scuola si esplica attraverso la responsabile collaborazione tra tutte le componenti scolastiche, nell’esercizio delle rispettive competenze. Tale collaborazione nello svolgersi quotidiano delle attività della scuola deve sviluppare la capacità sociale di reciproca relazione, nel rispetto della personalità di ciascuno, affinché l’abitudine a vivere insieme diventi consapevole avviamento alla convivenza democratica. “La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno ed il recupero delle situazioni di svantaggio…La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.” (Art. 1 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, D.P.R. 29.05.1988). NORME GENERALI • L’abbigliamento, l’atteggiamento ed il comportamento degli alunni devono essere improntati alla serietà, cordialità, decoro e rispetto della scuola come luogo di cultura e di lavoro. • La custodia ed il buon mantenimento di strutture e beni della scuola, di cui gli alunni sono i primi fruitori, è affidata alla loro comune responsabilità. • Gli alunni che volontariamente procurassero danni alle strutture e/o alle suppellettili saranno chiamati a risarcire il danno economico arrecato, oltre a rispondere sul piano disciplinare del loro comportamento: nel caso in cui non fosse possibile individuare i singoli responsabili di deterioramenti, danneggiamenti o sottrazioni la comunità-classe o l’eventuale gruppo in cui i responsabili nell’occasione fossero inseriti verranno chiamati a rispondere disciplinarmente. • Aule, sale di riunione, corridoi e servizi devono essere lasciati in ordine: rifiuti, carta e simili vanno depositati negli appositi contenitori. • E’ fatto assoluto divieto di utilizzare, durante le ore di lezione, telefoni cellulari: l’estrazione dalla borsa e/o l’attivazione del cellulare sono considerate inosservanza grave delle norme organizzative della scuola; in circostanze particolari – prove di valutazione, esami, - l’uso del cellulare comporta l’annullamento delle prove e, in caso di esami, l’allontanamento dall’esame stesso. • E’ fatto assoluto divieto di fumare negli ambienti scolastici: l’inosservanza di tale divieto è considerata grave violazione delle norme di tutela della salute e come tale deve essere sanzionata. • E’ fatto assoluto divieto di introdurre nell’ambito scolastico sostanze stupefacenti, o comunque sostanze considerate droghe, leggere o pesanti, anche per uso personale (escluse le medicine prescritte da personale medico): l’inosservanza di tale divieto è reato penale, perseguito dalla legge. REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 2 di 12 ORARIO DELLE LEZIONI Le lezioni antimeridiane hanno inizio alle ore 8.10 e termine alle 14.10. Al suono della prima campana (ore 8.00), gli alunni hanno accesso ai locali dell’Istituto e devono recarsi nelle aule in modo ordinato e sollecito. Al suono della seconda campana hanno inizio le lezioni. Le lezioni pomeridiane hanno inizio alle ore 14.10 e termine alle ore 16.10. VARIAZIONI ORARIE E ATTIVITA’ STRAORDINARIE I docenti sono tenuti ad informare le famiglie, con un avviso scritto sul libretto/diario delle comunicazioni, di tutte le variazioni orarie o delle attività straordinarie che vengono a verificarsi in corso d’anno. L’alunno dovrà tempestivamente far firmare l’avviso ai genitori per presa visione. RITARDI ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI I ritardi per cause dovute a disfunzione dei mezzi pubblici di trasporto, saranno giustificati direttamente dal docente della prima ora. Eventuali entrate dopo l’inizio della seconda ora, dovranno essere giustificate solo in Presidenza, in quanto detto ritardo è tollerato solo per gravi motivi da documentarsi. I ritardi e le assenze degli alunni minorenni, dovranno essere giustificati dal genitore firmatario del libretto. Gli alunni maggiorenni hanno diritto di firmare il libretto, non dimenticando però il dovere morale di tenere informati i genitori. Gli alunni sono tenuti a presentare regolare giustificazione al rientro dalle assenze. Le giustificazioni saranno presentate al docente della prima ora, che ne verificherà la regolarità e l’annoterà sul registro di classe. Oltre il secondo giorno di mancata giustificazione, gli allievi dovranno essere inviati in Presidenza come dopo le assenze superiori a cinque giorni, in quanto in quest’ultimo caso, serve, di norma, presentare certificato medico. PERMESSI Permessi saltuari di uscita anticipata sono rilasciati in Vice-Presidenza entro le ore 9.00, per motivazioni di carattere straordinario e di comprovata gravità. Resta inteso che in orario antimeridiano gli alunni minorenni potranno uscire prima del termine delle lezioni solo se prelevati personalmente dai genitori. Agli alunni maggiorenni è consentita l’uscita anticipata solo per la V^ e VI^ ora previo nulla osta da parte dei docenti delle ore interessate all’uscita. Per i pendolari disagiati, qualora ricorrano gravi e comprovati motivi di trasporto, che non consentano il rientro a casa oltre un certo orario, è possibile la concessione di permessi permanenti di uscita anticipata pomeridiana, previa presentazione di domanda al Preside sugli appositi moduli. La concessione del permesso è vincolata alla dimostrazione di un grave e reale disagio per l’alunno. DIVISE Gli allievi sono tenuti ad indossare la divisa (vedi norme per la partecipazione alle esercitazioni pratiche) durante le ore di esercitazione ed ogni qualvolta le circostanze lo richiedano. La divisa deve essere conforme al modello prestabilito e tenuta sempre in perfetto ordine. Il docente tecnico-pratico non è autorizzato a far svolgere l’esercitazione se l’alunno è sprovvisto di divisa, quest’ultimo deve REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 3 di 12 comunque rimanere nel reparto sotto la sorveglianza del docente, ovvero essere inserito in una classe parallela a cura della Presidenza. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI L’alunno che manchi nei propri doveri scolastici, ovvero che il suo comportamento rechi offesa ad altri ed alla disciplina, al decoro ed alla morale della scuola, è passibile di sanzioni disciplinari, previste dal regolamento, in applicazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti emanato con D.P.R. 24/06/1998, n° 249. USCITA DALLE AULE Le uscite dalle aule durante le ore di lezione, devono essere limitate ai casi di effettiva necessità. Non deve verificarsi l’uscita dalla classe di più di un alunno per volta ed i tempi di permanenza fuori dall’aula, devono limitarsi all’espletamento dei bisogni. I servizi di cui fruire sono esclusivamente quelli assegnati alla classe, non è ammesso recarsi in altri reparti dell’edificio scolastico e quindi vagare per i corridoi. Chi deve recarsi in Segreteria, può farlo solo nelle ore di ricevimento. CAMBI DI ORA E SOSTA NEI LOCALI Durante i cambi di ora gli alunni devono rimanere in aula in attesa dell’insegnante e comportarsi in modo corretto, parlando a bassa voce per non recare disturbo alle classi adiacenti. Qualora per brevi periodi la classe restasse “scoperta”, il collaboratore scolastico presterà sorveglianza. Durante l’intervallo tutti gli alunni devono uscire dall’aula, la cui porta dovrà rimanere aperta, anche per motivi igienici di aerazione. Durante la pausa tra le lezioni antimeridiane e pomeridiane, gli alunni sono considerati liberi e quindi non soggetti a vigilanza. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE Il docente coordinatore di classe, ogni volta che si verificano situazioni di assenze prolungate o ripetute strategicamente nelle varie discipline (verificabili dal registro di classe o dal riepilogo periodico informatico assenze, reperibili in segreteria didattica) o comportamento inadeguato, provvede a contattare la famiglia telefonicamente o con avviso scritto. Nel corso dell’anno scolastico i genitori potranno incontrare i docenti secondo il calendario di ricevimento settimanale che viene consegnato ai ragazzi. In casi particolari, i genitori possono contattare telefonicamente il coordinatore di classe o la Presidenza. Sono previsti anche due incontri con le famiglie, uno per quadrimestre, durante i quali i genitori potranno incontrare tutti i docenti di classe REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 4 di 12 REGOLAMENTO IN MATERIA DI SANZIONI DISCIPLINARI AGLI ALUNNI Art. 1 – L’alunno che manchi nei propri doveri scolastici, ovvero che il suo comportamento rechi offesa alla disciplina, al decoro ed alla morale nella scuola e fuori di essa, è passibile di sanzioni disciplinari; Art. 2 – A) I doveri scolastici dell’alunno sono: 1) prestare attenzione durante le lezioni che vengono impartite dagli insegnanti; 2) non masticare gomme, mangiare o bere in aula durante le ore di lezione; 3) non essere causa di disturbo ed interruzione delle lezioni; 4) indossare la divisa durante le esercitazioni pratiche; 5) svolgere i compiti assegnati dai docenti; 6) essere presente in aula all’inizio delle lezioni antimeridiane e pomeridiane, salvo casi di forza maggiore, non dipendenti dalla volontà dell’alunno; 7) non uscire dall’aula, se non con l’espressa autorizzazione del docente che risponde della vigilanza sugli alunni in quel momento; 8) non deve assentarsi, senza validi e giustificati motivi dalle lezioni; Art. 3 – B) L’alunno, nell’ambito scolastico, deve tenere un comportamento educato e corretto, in particolare: 1) deve osservare le regole dettategli dalla scuola sulla sicurezza nell’uso dei macchinari dei locali compresi i bagni; 2) non deve esternare atteggiamenti o parole non consoni alla funzione educativa della scuola, oppure contrari alla morale comune; 3) non deve tenere un comportamento che possa costituire pericolo per sé e/o per gli altri; 4) non deve usare un linguaggio che risulti d’ingiuria, di minaccia o di diffamazione nei confronti degli altri alunni, dei docenti o di altre persone; 5) non deve manomettere o guastare gli impianti e le attrezzature in dotazione presso l’Istituto; 6) non deve appropriarsi di beni di proprietà degli altri o dell’Istituto; 7) non deve usare violenza fisica o psicologica nei confronti degli altri; 8) non deve far uso di sostanze stupefacenti od alcoliche; 9) non deve avere con sé armi od esplosivi, né materiali od oggetti ad essi assimilabili o ritenibili armi improprie; 10) non deve commettere fatti che turbino il regolare andamento della scuola, ne arrecare offesa alla medesima; 11) non deve arrecare offesa al decoro personale, alla religione ed alle istituzioni. Art. 4 – Per quanto attiene il tipo di sanzioni disciplinari, da irrogare all’alunno in base alle fattispecie che si verificheranno, vengono previsti i seguenti interventi da parte degli Organi Scolastici: 1) in caso di mancato rispetto di quanto stabilito ai precedenti artt. si applicheranno le seguenti sanzioni: - per le mancanze nei doveri scolastici, di cui alla lettera A) viene delegata la competenza ai singoli docenti ed al Dirigente Scolastico, che potranno: - ammonire l’alunno privatamente o in classe; REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 5 di 12 - allontanare l’alunno dalla lezione. 2) Per il comportamento scorretto dell’alunno nell’ambito scolastico di cui alla lettera B), viene delegata la competenza al Consiglio di Classe, il quale potrà: - Irrogare una sospensione dalle lezioni per un periodo di norma non superiore a 5 (cinque) giorni. - Per fatti gravi e/o in caso di recidiva, previsti dalla lettera B, oltre ad altri non rientranti nelle esemplificazioni succitate che non risultano esaustive, l’esame delle fattispecie concrete e la relativa sanzione disciplinare, che è prevista in una sospensione dalle lezioni sino a 15 (quindici) giorni a carico dell’alunno, sono sempre di competenza del relativo Consiglio di Classe Art. 5 – Prima dell’irrogazione della sanzione l’allievo deve essere posto a conoscenza dei motivi per i quali si intende irrogarla. Lo stesso allievo ha diritto ad esporre le proprie ragioni. Successivamente si può procedere, qualora le ragioni addotte dall’allievo non siano ritenute congrue, all’irrogazione della sanzione. Art. 6 – L’allievo cui sia stata inflitta una sanzione disciplinare può chiedere al Preside che questa sia convertita in attività a favore della comunità scolastica. Il Capo d’Istituto, tenuto conto della gravità del fatto e del tipo di sanzione irrogata, stabilisce, ove possibile, l’attività che l’allievo dovrà svolgere. Una volta prestata l’attività assegnata, la sanzione precedentemente irrogata perderà ogni efficacia e ciò verrà indicato nel registro di classe. Art. 7 – E’ istituito un Organo di garanzia interno all’Istituto cui gli allievi possono ricorrere contro le sanzioni disciplinari entro 15 gg. dalle irrogazioni delle stesse. Detto Organo è composto da un allievo, da un genitore e da due docenti, nominati nell’ambito del Consiglio di Istituto, dal medesimo e dal Dirigente Scolastico membro di diritto. L’Organo di vigilanza, entro 15 gg. dal ricevimento del ricorso scritto da parte dell’alunno, decide sul medesimo dopo aver sentito l’alunno e il soggetto irrogatore della sanzione. REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 6 di 12 NORME PER LA PARTECIPAZIONE ALLE ESERCITAZIONI PRATICHE DI CUCINA SALA-BAR E RICEVIMENTO DEI CORSI CURRICOLARI Ai sensi della normativa riguardante la sicurezza e l’igiene delle persone e dei locali di lavoro (d.l. 155/97 e d.lgs 626/94) gli allievi, durante le esercitazioni nei laboratori, sono da considerarsi a tutti gli effetti di legge “lavoratori”. 1. Per la partecipazione alle esercitazioni di Laboratorio di sala e cucina è necessario che gli allievi abbiano preso visione e sottoscritto l’informativa di cui alla L.R. 19/12/2003 art. 41. Tale adempimento verrà espletato durante i primi giorni di scuola a cura dei docenti tecnico pratici. 2. E’ assolutamente vietato l’ingresso nei laboratori ad allievi, docenti, personale A.T.A., non impegnato nelle esercitazioni. 3. Gli estranei possono accedere ai reparti di esercitazione solo previo consenso della Presidenza, accompagnati dal personale autorizzato. 4. Gli allievi possono partecipare alle esercitazioni pratiche solo se indossano la divisa di settore completa (ordinata e pulita) prevista dall’Istituto. 5. Gli allievi dovranno: Osservare la massima e scrupolosa pulizia della persona Tenere le mani ben pulite e curate; Evitare il trucco troppo marcato, orecchini e anelli. Nessun tipo di orecchino è previsto per i ragazzi. I ragazzi dovranno presentare un aspetto curato, la barba dovrà essere scrupolosamente rasata I capelli avranno un taglio corto e dovranno sempre essere puliti e ben pettinati. Non devono assolutamente scendere sugli occhi durante il lavoro. I capelli lunghi si sporcano più facilmente, sono più difficili da mantenere pettinati e fanno sudare maggiormente. Il colore degli stessi deve essere consono all’attività professionale scelta, pertanto i colori sgargianti, diversi da quelli naturali sono da evitare. Per le esercitazioni pratiche di CUCINA gli allievi dovranno indossare: a) Cappello b) Giacca c) Pantalone sale-pepe d) Grembiule e) Calzini bianchi f) Scarpe a norma CE 345 S2, antiscivolo, antistatiche con puntale in acciaio g) N° 2 torcioni Per le esercitazioni pratiche di SALA-BAR gli allievi dovranno indossare: a) Pantaloni neri di foggia classica per i maschi; per le femmine tubino nero di foggia classica al ginocchio b) Camicia bianca senza decori c) Spencer verde (acquistato tramite l’Istituto) d) Papillon nero REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 7 di 12 e) Mocassini neri – Calzini neri. Per le ragazze calze velate nere f) Fascia elastica nera (solo per i ragazzi) Per le esercitazioni pratiche di RICEVIMENTO gli allievi dovranno indossare: a) nelle classi I ^ e II ^ l’abbigliamento consigliato dal docente di ricevimento b) in classe III ^ la divisa; c) gli allievi non in possesso della divisa o privi di una parte di essa potranno essere inseriti, a cura della presidenza; in classi parallele. 6. L’accesso alle macchine va fatto sotto controllo del docente o dell’assistente tecnico. Il comportamento e la disciplina degli allievi nei laboratori dovrà essere ineccepibile, considerata la presenza nei locali di macchinari e attrezzature che richiedono particolare attenzione nel loro utilizzo. Gli allievi non possono recarsi in altri reparti se non autorizzati dal docente, in particolare è vietato l’accesso al magazzino e alla zona frigo; al prelievo delle vivande dovranno provvedere gli assistenti tecnici del settore. 7. Agli allievi è consentito l’accesso agli spogliatoi all’inizio e al termine delle esercitazioni pratiche per i dieci minuti necessari al cambio delle divise. All’infuori di tale orario è severamente vietato l’accesso agli spogliatoi se non accompagnati dal docente o da altra persona incaricata a tale mansione. Per ciò che riguarda gli spogliatoi è bene ricordare: Chiedere informazioni su quale spogliatoio utilizzare per effettuare il cambio divisa Mantenere in ordine i locali Non fumare all’interno di essi Non lasciare incustoditi oggetti di valore o denaro Evitare per quanto possibile nei giorni dedicati alla pratica abbigliamento di marca (cinture, scarpe, maglioni etc…..) 8. La consumazione di quanto preparato durante le esercitazioni è oggetto di esperienza e studio. Tale consumazione fa parte integrante della didattica. Gli allievi dovranno tenere un comportamento finalizzato al pieno rispetto delle regole del galateo. Non è consentito agli allievi che usufruiscono del servizio di ristorazione di abbandonare i tavoli senza l’autorizzazione del docente. 9. Al termine delle esercitazioni i docenti si accerteranno che gli allievi coordinati dagli aiutanti tecnici abbiano provveduto: Alla pulizia dell’attrezzatura utilizzata e al suo riordino nelle apposite scaffalature All’igienizzazione dei lavandini, dei piani di cottura, dei piani d’appoggio e di lavoro dei vari laboratori, secondo il piano H.A.C.C.P. 10. Gli allievi che trasgrediscono quanto disposto verranno immediatamente allontanati e il docente di turno redigerà rapporto al Preside circa la trasgressione. 11. SICUREZZA SUL LAVORO: ogni attività umana comporta dei rischi, anche il semplice camminare, questi rischi però possono essere ridotti al minimo adottando opportuni accorgimenti. La sicurezza è un aspetto importante di ogni professione, valorizzato anche da recenti normative (T.U. 81/2008) che nel recepire le direttive comunitarie, hanno introdotto un nuovo modo di affrontare il problema sicurezza, obbligando i datori di lavoro e il personale a studiarlo, prevederlo e prevenirlo. I REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 8 di 12 giovani sono tra le categorie di lavoratori più a rischio per gli infortuni, i primi in genere per inesperienza, scarso addestramento e per il tipico impeto giovanile. Ecco di seguito elencate alcune regole che ogni lavoratore deve rispettare: Osservare le disposizioni Utilizzare correttamente le attrezzature, i macchinari (indossando i D.P.I previsti e seguendo le indicazioni del caso) Segnalare eventuali anomalie di funzionamento Segnalare eventuali situazioni di pericolo REGOLAMENTO VISITE D’ISTRUZIONE Art. 1 La visita d’istruzione è parte integrante del P.O.F. al fine di favorire la formazione culturale, civile e sociale degli alunni e come tale l’Istituzione Scolastica la promuove. Art. 2 Gli alunni che partecipano alla visita d’istruzione organizzata dall’Istituzione Scolastica devono: a) osservare ed attenersi alle disposizioni impartite dai docenti accompagnatori; b) rispettare con la massima cura i locali, le attrezzature, le pertinenze delle strutture ricettive, il mezzo di trasporto e quant’altro venga messo a disposizione per la visita d’istruzione. Qualsiasi danno colposo o doloso alle strutture dovrà essere ripagato dai responsabili che hanno causato il danno stesso; c) mantenere un comportamento civile e rispettoso durante l’intera durata della visita d’istruzione; gli orari per il riposo notturno dovranno essere rispettati senza arrecare disturbo ai compagni e agli altri ospiti. Non sono ammessi comportamenti trasgressivi e offensivi per la dignità della persona e il decoro morale; non è ammesso l’uso smodato di bevande alcoliche; non è ammesso consumare pasti nelle stanze delle strutture ricettive e nel mezzo di trasporto, non è ammesso fumare nei locali o luoghi chiusi; d) gli alunni che necessitano di cure farmacologiche continuative o temporanee sono tenuti ad informare gli insegnanti accompagnatori; è comunque indispensabile che gli alunni sofferenti di disturbi o patologie mediche avvisino gli insegnanti accompagnatori; e) se durante la visita d’istruzione alcuni alunni dovessero segnalare malesseri fisici o psichici, i compagni sono tenuti a segnalarli all’insegnante accompagnatore che valuterà il caso secondo le comuni conoscenze mediche per i provvedimenti del caso; Art. 3 Ad ogni uscita, durante la visita d’istruzione, gli alunni sono tenuti a seguire gli insegnanti accompagnatori secondo il programma e itinerario previsti. Le attività e le visite ai musei o ai beni monumentali e ambientali, se non espressamente previste dal programma e comprese nel prezzo pro capite di partecipazione, devono ritenersi a pagamento. REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 9 di 12 Art. 4 Per le visite all’estero gli alunni e gli insegnanti devono attenersi strettamente alle norme del paese ospitante durante tutto il periodo di soggiorno. Se dovessero verificarsi incidenti o controversie varie, gli alunni devono informare gli insegnanti accompagnatori prima di qualsiasi personale iniziativa. Art. 5 Qualora durante la visita d’istruzione si verificassero casi di grave intemperanza da parte degli alunni partecipanti, l’insegnante accompagnatore provvederà a segnalare, al ritorno in sede, l’alunno o gli alunni protagonisti al dirigente scolastico con una relazione scritta. Il caso sarà in seguito valutato dall’organo competente per i provvedimenti disciplinari del caso. Art. 6 Gli insegnanti accompagnatori dovranno mantenere la sorveglianza costante sugli alunni. REGOLAMENTO DISCIPLINARE ALUNNE/I Art 1- Principi generali - Tutti i provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. - La responsabilità disciplinare è personali. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni senza essere stato prima invitato ad esprimere le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. - In nessun caso può essere sanzionata, né indirettamente né direttamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. - Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. - Le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla Commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 2 – Vigilanza Il personale docente ed non docente in servizio ha l’obbligo di vigilare sul comportamento degli studenti e di segnalare al Dirigente Scolastico le situazioni ritenute meritevoli di attenzione. Il Coordinatore di classe ha il compito di relazionare periodicamente al Dirigente Scolastico in merito alla situazione disciplinare della classe o di singoli studenti. REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 10 di 12 Art. 3- Organo di garanzia - È istituito un Organo di garanzia che decide sui ricorsi relativi alle sanzioni previste dal Regolamento ad eccezione di quelle che prevedono l’allontanamento dalla scuola (in quanto la sanzione della sospensione è demandata al Consiglio di classe – art.4c.6 Statuto studenti – ed è previsto ricorso entro 30 giorni all’Ufficio Scolastico Provinciale – art.5/T.U. art.5c.9). I ricorsi possono essere presentati entro 15 giorni dalla comunicazione del provvedimento. - L’Organo di garanzia è composto da un docente, da un genitore e da uno studente, membri del Consiglio d’Istituto. Viene eletto dal Consiglio stesso a scrutinio segreto, nella prima riunione. È presieduto dal rappresentante dei genitori e può intervenire, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti sorti all’interno della scuola in merito all’applicazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti. Art. 4 – Sanzioni disciplinari – Procedure – Organo competente La segnalazione: la segnalazione non rappresenta un vero e proprio provvedimento disciplinare ma un’informativa, un avvertimento scritto di cui lo studente deve tenere conto al fine di evitare di incorrere in sanzioni disciplinari. Considerate le finalità educative, la necessità di rafforzare il senso di responsabilità e favorire rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, in caso di infrazioni disciplinari non gravi e non reiterate, prima di adottare eventuali sanzioni, i docenti mettono in atto la segnalazione provvedendo ad informare la famiglia tramite il diario personale dello studente. La nota: rappresenta un provvedimento disciplinare di primo livello e può essere comminata dal docente in servizio nella classe o in vigilanza durante l’intervallo, dal Dirigente Scolastico e dai Collaboratori del D.S. L’ammonizione: rappresenta un provvedimento disciplinare di secondo livello e può essere comminata dal Dirigente Scolastico e dai Collaboratori del D.S. Si applica in caso di infrazioni disciplinari reiterate e/o di una certa gravità. L’allontanamento: rappresenta un provvedimento disciplinare di terzo livello e può essere comminato solo dal Consiglio di classe. L’allontanamento di uno o più giorni (max 15 gg) riguarda infrazioni disciplinari gravi e/o reiterate. Il Consiglio di classe, in relazione alla gravità del fatto e alla situazione personale dell’alunno/a, valuta la possibilità di sospensione con obbligo o senza obbligo di frequenza. L’allontanamento dello studente dalla comunità può essere disposto anche quando sia stato commesso reato o sia stato creato pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. .... omissis .... Art. 5 – Riparazione del danno È sempre offerta allo studente la possibilità di convertire la sanzione disciplinare in attività a favore della comunità scolastica, secondo il principio della riparazione del danno. La domanda dovrà essere presentata in forma scritta al Dirigente Scolastico entro tre giorni dalla comunicazione del provvedimento. Il D.S. deciderà in merito all’attività da svolgere. Sono previste attività di pulizia e riordino di locali e/o spazi esterni e di supporto al personale. REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 11 di 12 PROSPETTO DELLE SANZIONI DISCIPLINARI SEGNALAZIONI E SANZIONI DOVERI MANCANZE (esempi) - Frequenza regolare - Garantire la regolarità delle comunicazioni scuola-famiglia - Comportamento corretto e collaborativo nell’ambito dello svolgimento dell’attività didattica e in ambito extrascolastico Assenze ripetute e non motivate - Non far firmare comunicazioni o verifiche - Disturbo della lezione/attività - Rifiuto a svolgere il compito assegnato - Uso del telefonino - Dimenticanze ripetute del materiale scolastico/divisa - Segnalazione sul diario - Nota sul Registro di classe - Convocazione dei genitori - Ammonizione - Sospensione max 3 gg a) Sospensione fino a 15 gg - Docente - Docente - Coord.re di classe - Dirigente e suoi Coll.ri - Consiglio di classe Rispetto delle disposizioni organizzative, dei regolamenti e delle norme di sicurezza - Inosservanza non occasionale delle norme - Falsificare la firma dei genitori o i voti - Fumare nei locali dell’istituto o sulle rampe delle scale - Comportamenti che possono essere causa di pericolo per le persone - Portare a scuola oggetti o sostanze potenzialmente pericolosi Disimpegno nella cura degli ambienti (gettare rifiuti per terra, sporcare muri e/o pavimenti, non effettuare la raccolta differenziate dei rifiuti) - Segnalazione sul diario - Nota sul Registro di classe - Convocazione dei genitori - Ammonizione - Sanzione pecuniaria - Sospensione fino a 15 gg - In caso di reati si può incorrere nella denuncia. - Docente - Docente - Coord.re di classe - Dirigente e suoi Coll.ri - Docenti incaricati - Consiglio di classe - Segnalazione sul diario - Nota sul Registro di classe - Convocazione dei genitori - Ammonizione - Sospensione max 3 gg - Danneggiamento volontario o colposo - Atti vandalici - Convocazione dei genitori - Ammonizione - Sospensione fino a 15 gg È sempre previsto il risarcimento del danno arrecato. Trattandosi di reati si può incorrere nella denuncia. - Docente - Docente - Coord.re di classe - Dirigente e suoi Coll.ri - Consiglio di classe - Coord.re di classe - Dirigente e suoi Coll.ri - Consiglio di classe Corresponsabilità nel mantenere accoglienti gli ambienti scolastici Utilizzo corretto delle strutture, delle strumentazioni e dei sussidi didattici della scuola COMPETENZA REGOLAMENTO DI ISTITUTO N. 475 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA’ CERTIFICATO UNI EN ISO 9001:2008 Comportamento educato e rispettoso nei confronti del personale e dei compagni - Offese alla dignità personale o all’identità etnica, religiosa, sessuale - Bullismo e/o minacce Discriminazione/emarginazione - Aggressione fisica - Mancato rispetto delle proprietà altrui I.P.S. “G. RAVIZZA” RI DT-011all.1 Rev.2 Pag. 12 di 12 - Nota sul Registro di classe - Convocazione dei genitori - Ammonizione - Sospensione fino a 15 gg - Sospensione anche superiore a 15 gg - Allontanamento cautelativo È sempre previsto il risarcimento del danno arrecato. Trattandosi di reati si può incorrere nella denuncia. - Docente - Coord.re di classe - Dirigente e suoi Coll.ri - Consiglio di classe - Consiglio di classe - Dirigente e suoi Coll.ri