COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) Il POF è uno strumento finalizzato alla regolazione dell’attività scolastica e al controllo della qualità del servizio. Rende esplicite le scelte didattiche, educative ed organizzative dell’Istituto, i criteri dell’utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Definisce finalità e obiettivi comuni delle scuole che lo costituiscono, tenendo in considerazione le aspettative delle famiglie e degli alunni del territorio. E’ redatto dal Collegio Docenti ed approvato dal Consiglio d’Istituto e tiene conto dei seguenti principi fondamentali: • Dare a tutti le stesse opportunità educative e didattiche • Applicare il principio di eguaglianza dando a ciascuno le stesse opportunità senza discriminazione • Garantire la regolarità del servizio nel rispetto delle leggi vigenti • Operare per attuare l’integrazione favorendo l’inserimento, con particolare riguardo agli alunni diversamente abili, stranieri o in situazione di disagio socio-culturale • Garantire la libertà di insegnamento degli insegnanti • Promuovere l’autonomia della Istituzione scolastica L’ISTITUTO COMPRENSIVO L’Istituto Comprensivo di Sant’Ilario d’Enza nasce nel 1999 e vede unificate le seguenti scuole del comune: • Scuola primaria “Carlo Collodi” Via Podgora 19 – S.Ilario d’Enza Tel. 0522673782 – Fax 0522908461 Dal lunedì al venerdì dalle 8:10 alle 16:10 Pausa pranzo 12:10 – 14:10 (mensa obbligatoria) Pre-scuola dalle 7:40* Trasporti a richiesta organizzati dal Comune • Scuola primaria “Bruno Munari” Via Roma 88 – S. Ilario d’Enza Tel. 0522672288 – Fax 0522908454 Classi I e-IIa dal lunedì al sabato 8:10 – 12:40 Classi IIIe dal lunedì al sabato 8:10 – 12:40 rientro pom. martedì 14:00-16:30 Classi IVe-Ve dal lunedì al sabato 8:20-12:30 rientro pom. martedì 14:00-16:30 Pausa pranzo 12:30 – 14:00 (mensa facoltativa a numero chiuso) Pre-scuola dalle 7:40* Trasporti a richiesta organizzati dal Comune • Scuola primaria “Italo Calvino” Via Patrioti 28 – Calerno Tel. 0522679232 – Fax 0522474596 Dal lunedì al venerdì dalle 8:10 alle 16:10 Pausa pranzo 12:10 – 14:10 (mensa obbligatoria) Pre-scuola dalle 7:40* Trasporti a richiesta organizzati dal Comune * Il servizio di pre-scuola è riservato a chi abbia documentate esigenze • Scuola secondaria “Leonardo da Vinci” Via Gramsci 5 – Sant’Ilario d’Enza Tel. 0522672291 – Fax 0522472650 Dal lunedì al sabato 7:55 – 12:55 1 ANALISI SOCIO- AMBIENTALE Il comune di Sant’Ilario d’Enza si è storicamente caratterizzato per la presenza di un tessuto produttivo ricco, composto essenzialmente dalla piccola e media industria che è stato in grado di offrire ampie opportunità di lavoro in vari settori produttivi. La presenza di servizi sociali, culturali e di trasporto che collegano il paese alle zone limitrofe e alle città di Reggio Emilia e di Parma, il volontariato presente e attivo, fanno di questo territorio una realtà accogliente che richiama una forte presenza di immigrati da diverse zone d’Italia e anche di stranieri provenienti soprattutto dall’Africa settentrionale e dall’ Est europeo. Il tema dell’integrazione culturale e sociale riveste un ruolo centrale nella progettazione dell’Istituto anche in relazione ad alcune esigenze formative fondamentali: • bisogno di apprendere; • bisogno d’identità che comprende anche quello di misurarsi con gli altri per scoprire i propri limiti e le proprie capacità; • bisogno d’esprimere e sperimentare sicurezza e autonomia; • bisogno di esplorare la realtà arricchendo le proprie conoscenze; • bisogno di comunicare; • bisogno di appartenere a un gruppo. Poiché le varie componenti del tessuto sociale esprimono bisogni diversi, la scuola risponde offrendo possibilità di scelta tra diversi modelli organizzativi, rispettando la normativa vigente e tenendo conto anche delle risorse di organico assegnate e dell’orientamento emerso in fase di iscrizione degli alunni. Vengono inoltre realizzati progetti extrascolastici in collaborazione con agenzie educative del territorio, esperienze formative con altre istituzioni provinciali, collaborazioni con enti privati o altre scuole. FINALITÀ DELL’ISTITUTO La scuola, in considerazione della situazione socio-culturale nella quale opera, si impegna a progettare interventi educativi e didattici che valorizzino le capacità dei ragazzi e li aiutino nella conquista di una maggiore sicurezza e autostima, favoriscano la socializzazione, la cooperazione, la solidarietà ed il raggiungimento di valori condivisi. Nella consapevolezza che lo sviluppo della personalità si realizza con gli altri, la scuola si impegna a favorire tutte le opportunità e le esperienze per il raggiungimento di obiettivi tesi alla formazione dell’uomo e del cittadino valorizzando la collaborazione con le famiglie e con il territorio. In questa ottica sottoscrive protocolli di intesa e aderisce a reti. La scuola, nella sua articolazione, si propone di promuovere gradualmente: 1. Lo sviluppo progressivo delle conoscenze (sapere) • dall’alfabetizzazione di base all’acquisizione di conoscenze specifiche nelle varie aree disciplinari. 2. Lo sviluppo delle abilità: (saper fare) • comunicare il proprio pensiero le proprie idee attraverso diverse forme di comunicazione; • conquistare progressivamente capacità logiche, scientifiche, operative; • organizzare il lavoro in modo autonomo, assumere incarichi, rispettare tempi e consegne,collaborare nel gruppo. 3. Lo sviluppo delle competenze (saper essere) • trasformare sapere e saper fare in saper essere; • diventare consapevole delle proprie idee, responsabile delle proprie azioni; • maturare una progressiva coscienza di sé e del proprio rapporto con la realtà esterna; 2 • • • accettare e rispettare le regole della convivenza; costruire rapporti interpersonali,saper accettare, capire e valorizzare la diversità; orientarsi verso scelte consapevoli di studio e di lavoro 3 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO Consiglio d’Istituto Dirigente scolastico Mariagrazia Braglia Staff di dirigenza Consigli di classe e Consigli di interclasse (con partecipazione dei genitori rappresentanti di classe) • Direttore amministrativo Maria Rosaria Romanello • Referenti di sede • Collaboratori del Dirigente: o Vicario: gestione del P.O.F. Maria Angela Silvia o Responsabile sicurezza • Funzioni strumentali o Integrazione alunni stranieri o Prevenzione disagio o Integrazione alunni diversamente abili o Rapporti con il territorio o Valutazione Continuità o Disturbi specifici di apprendimento Collegio docenti articolato in Commissioni di lavoro: • Commissioni legate alle funzioni strumentali • Altre commissioni deliberate dal Collegio docenti Segreteria amministrativa Collaboratori scolastici 4 MODALITÀ OPERATIVE La scuola per raggiungere le finalità che le appartengono, utilizza diverse modalità operative attuate dai docenti. Nella programmazione, intesa come strumento flessibile, sono delineate le scelte educative e didattiche che il docente si propone in rapporto a quanto stabilito dalla normativa vigente, dalle esigenze del contesto in cui opera e dai principi sanciti dal POF. La programmazione si avvale delle seguenti modalità operative: - Interdisciplinarità, come metodo per favorire l’apporto delle diverse discipline tese ad una conoscenza strutturata e organica. - Lavoro di gruppo, come metodo di confronto e di sviluppo della capacità di relazione, comunicazione e costruzione del sapere. - Ricerca, come metodo privilegiato per costruire la propria conoscenza - Laboratori, come elaborazione pratica del sapere e verifica delle ipotesi. - Attività individualizzate, per favorire, a seconda delle necessità, l’acquisizione di abilità e competenze a vari livelli. - Apertura al territorio, come possibile collaboratore/destinatario delle esperienze didattiche. - Collaborazione con i vari enti istituzionali, con associazioni culturali, sportive e assistenziali presenti sul territorio. - Coinvolgimento delle famiglie, inteso come condivisione di obiettivi educativi e partecipazione attiva. - Valutazione: è lo strumento di controllo dell’efficacia dell’azione educativa e dei saperi in un’ottica formativa. La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, l’acquisizione delle competenze, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. Si attua nel corso di tutto l’anno scolastico e a fine di ogni quadrimestre attraverso prove di verifica variamente strutturate, osservazioni sistematiche, conversazioni e colloqui individuali. La valutazione trova la propria sintesi nel documento di valutazione personale dell'alunno (scheda quadrimestrale) consegnato personalmente alle famiglie, nel quale sono riportati il voto sintetico per ogni disciplina e il voto del comportamento entrambi espressi in decimi nella scuola secondaria di primo grado; nella scuola primaria il voto di comportamento è espresso attraverso un giudizio. Il collegio docenti ha definito modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto della libertà d’insegnamento. I criteri sono cosi strutturati: SCUOLA PRIMARIA Valutazione degli apprendimenti OBIETTIVO Obiettivi completamente raggiunti dimostrando padronanza e sicurezza Obiettivi pienamente raggiunti Obiettivi raggiunti Obiettivi raggiunti in modo essenziale ma non approfondito Obiettivi raggiunti con alcune incertezze e lacune non gravi Obiettivi raggiunti in misura molto parziale e lacunosa con possibilità di recupero Obiettivi non raggiunti: in casi eccezionali quando l’insufficienza sia motivata da atteggiamenti e comportamenti negativi VOTO 10 9 8 7 6 5 4 5 - Valutazione del comportamento: utilizzando i giudizi ottimo, distinto, buono, sufficiente e non sufficiente in riferimento ai seguenti indicatori: • • • • • Rispetto delle regole di classe e del Plesso (spazi esterni ed interni …) Rispetto della struttura e degli oggetti Riconoscimento dei ruoli: adulti e coetanei Ascolto Esplicitazione del proprio punto di vista e rispetto di quello altrui SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Valutazione degli apprendimenti OBIETTIVO Obiettivi completamente raggiunti con arricchimenti personali e/o esercizi facoltativi Obiettivi completamente raggiunti dimostrando padronanza e sicurezza Obiettivi pienamente raggiunti Obiettivi sostanzialmente raggiunti ma non approfonditi Obiettivi raggiunti con alcune incertezze e/o in modo non del tutto completo Obiettivi parzialmente raggiunti con lacune non gravi e possibilità di recupero Obiettivi raggiunti in misura molto parziale e lacunosa Compito bianco, casi gravissimi - 10 9 8 7 6 5 4 3 Valutazione del comportamento Indicatori • Scrupoloso rispetto del Regolamento scolastico • Rispetto degli altri e dell'istituzione scolastica • Ruolo propositivo all'interno della classe, ottima socializzazione e attenzione solidale nei riguardi dei compagni • Puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche • Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni e alle attività della scuola • Frequenza regolare • • • • • • VOTO Rispetto del Regolamento scolastico Equilibrio nei rapporti interpersonali Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo Costante adempimento dei doveri scolastici Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Frequenza regolare • Osservazione regolare delle norme fondamentali relative alla vita scolastica • Vivacità complessivamente controllata nei rapporti interpersonali • Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo classe Voto Descrizione 10 Responsabile e collaborativo 9 Corretto 8 Abbastanza corretto 6 • Svolgimento regolare dei compiti assegnati • Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche • Frequenza regolare • Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico; scarso autocontrollo • Rapporti sufficientemente corretti con gli altri • Svolgimento saltuario dei compiti assegnati • Partecipazione discontinua all'attività scolastica • Interesse selettivo per le discipline • Frequenti assenze non puntualmente giustificate • Episodi di mancato rispetto del regolamento scolastico, anche soggetti a sanzioni disciplinari • Rapporti problematici con gli altri • Mancato svolgimento dei compiti assegnati • Mancanza del materiale necessario • Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell'attività didattica • Disinteresse per la maggioranza delle attività scolastiche • Mancanza di puntualità nell'uso del libretto personale • Eccessivi assenze, ritardi e/o uscite anticipate non puntualmente giustificati 7 6 Come da DM 5/2009 e da D.P.R. 122/09 (artt. 2 e 7) questa valutazione è attribuita per “comportamenti di particolare gravità... che prevedano sanzioni disciplinari che comportino l'allontanamento temporaneo dello studente... per periodi superiori a 15 giorni”. 5 Non sempre corretto Frequenti mancanze nel rispetto del regolamento Gravi e ripetute mancanze nel rispetto del regolamento I punti salienti del Regolamento scolastico sono: puntualità e frequenza regolare, necessità di portare sempre il materiale occorrente e di tenere spento telefoni cellulari, partecipazione seria a tutte le iniziative proposte, abbigliamento consono all’ambiente, rispetto delle persone e delle cose, osservazione delle indicazioni impartite durante spostamenti ed intervallo, uso diligente del Libretto Personale per giustificazioni, comunicazioni e firme delle valutazioni. AREE DI PROGETTAZIONE L’intervento che si propone la scuola, si cala nella realtà territoriale in cui opera il nostro istituto e si ispira ai principi fondamentali contenuti nel dettato costituzionale e nel quadro normativo vigente. Sulla base di questi presupposti la scuola opera per: - Dare a tutti la possibilità di diventare consapevoli e responsabili delle proprie idee e azioni - Offrire particolari opportunità educative e acquisire la consapevolezza della diversità intesa come valore e non come limite. - Ampliare le conoscenze culturali. - Educare alla pace e alla cooperazione internazionale. La scuola individua le seguenti aree tematiche di progettazione per realizzare le finalità che le sono proprie 7 - Didattica Valutazione Continuità Integrazione alunni diversamente abili Educazione interculturale Prevenzione del disagio e della dispersione scolastica Orientamento Sicurezza Apertura al territorio Disturbi specifici di apprendimento Ogni anno i progetti vengono deliberati dal Collegio docenti in relazione alle situazioni delle singole classi, alle competenze specifiche dei docenti e alle risorse dell’Istituto e recepiti dal Consiglio di Istituto. Le aree di progettazione sono coordinate dalle seguenti Funzioni Strumentali: o Integrazione alunni stranieri: Montanari Giuseppe o Prevenzione disagio: Borghi Simonetta, Odion Isabelle o Integrazione alunni diversamente abili: Dotti Elisabetta, Grassi Mara o Rapporti con il territorio: Franchi Paolo o Valutazione Continuità: Dotti Benedetta o Disturbi specifici di apprendimento: Landini Alessandra DIDATTICA Rientrano in questa area • Attività curricolari ordinarie (incluso l’insegnamento della Religione cattolica secondo la vigente normativa) volte alla realizzazione del diritto ad apprendere di ciascun alunno attraverso l’individuazione di metodologie didattiche adeguate alle situazioni di apprendimento e nel rispetto del quadro normativo vigente (“Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati nella scuola primaria e secondaria di primo grado” (allegati B, C, D del D.lg. 59/04) e “Indicazioni per il curricolo” (D.M. 31 luglio 2007). • Attività di potenziamento e recupero di gruppo o individualizzato anche in riferimento alle esigenze degli alunni con Disturbo specifico dell’apprendimento per i quali sarà prevista la programmazione e l’attuazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste (anche relativamente alla valutazione) dalla legge 170/2010 e DM 5669/2011 • Attività di promozione dei linguaggi non verbali quali la danza, il canto, la pittura, il teatro e tutte quelle situazioni di apprendimento progettate per rispondere alle diverse esigenze formative degli alunni • Attività di sperimentazione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” in attuazione di quanto previsto dall’articolo 1 della legge 169/2008 svolte anche in collaborazione con Enti e/o esperti esterni. VALUTAZIONE Nell’Istituto è presente la commissione “valutazione” formata da docenti, che operano all’interno dei diversi Plessi. Tale commissione ha lo scopo di: 8 • • promuovere un interesse particolare verso la valutazione affinché diventi sempre più espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, assicurando trasparenza, oggettività, e attenzione alle finalità formative. garantire l’attuazione del Regolamento del 22 Giugno 2009 (D.P.R 122/09) recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative ai sensi del decreto legge n. 169 del 2008 Inoltre la scuola è coinvolta nel processo di Valutazione Nazionale previsto nel quadro normativo attuale. (PROVE INVALSI) Le prove, predisposte a livello nazionale, saranno somministrate alle classi II e IV della scuola primaria e alla classe I della scuola secondaria di I grado. Anche la classe III della scuola secondaria è coinvolta nelle prova nazionale durante l’esame di Stato; tale prova è oggetto di valutazione e contribuisce al voto finale dell’alunno. Al termine dell’ultimo anno di scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado la scuola descrive e certifica le competenze acquisite dagli alunni sulla base dell’emanando decreto del Ministero dell’Istruzione ai seni dell’art. 8 del D.P.R. 122/09. CONTINUITÀ La continuità costituisce un valore essenziale per la formazione e la crescita dei bambini e dei ragazzi. Sancita in più parti, anche nella normativa, richiede tuttavia un percorso di collaborazione e ascolto reciproco da sviluppare nel tempo. • Scuola dell’infanzia e scuola primaria Il passaggio tra Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria avviene attraverso colloqui tra gli insegnanti durante i quali si presentano i percorsi attuati, le attività svolte e i profili dei bambini. Le informazioni sono raccolte attraverso griglie di osservazione. Nel mese di maggio, i bambini vengono accompagnati a visitare la scuola elementare che frequenteranno e si organizzano momenti di incontro con le classi prime. Anche per i genitori sono previsti momenti di confronto e di presentazione della scuola. • Scuola primaria – scuola secondaria di I grado Quando passa alla scuola secondaria di primo grado il bambino è portatore di un proprio bagaglio di conoscenze, ma anche, e soprattutto, di una propria “storia scolastica” fatta di percorsi metodologici e didattici costruiti negli anni della scuola primaria. È fondamentale che il Consiglio di classe della scuola secondaria di primo grado ne sia a conoscenza e ne faccia la base di partenza per i propri percorsi metodologici e didattici avendo presente da un lato le proprie legittime prospettive (maggiore disciplinarità, necessità di sviluppare la capacità di studio e concentrazione individuali,..) e, dall’altro, il punto di partenza degli alunni (metodologia di lavoro di gruppo, studio guidato dall’insegnante, …). Il passaggio tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado avviene attraverso colloqui tra gli insegnanti delle classi quinte e la apposita commissione per la formazioni delle classi. Dallo scorso anno scolastico tale commissione è stata integrata da docenti della commissione DSA e un consulente dell’ AUSL di riferimento competenti per l’inserimento nelle classi degli alunni DSA. Successivamente nel mese di settembre i docenti della scuola Primaria presentano gli alunni al consiglio di classe. I ragazzi di quinta, nel mese di maggio, vengono accompagnati alla scuola Secondaria di I grado per un incontro di presentazione della nuova organizzazione scolastica, delle attività, dei locali. Anche i genitori prima dell’iscrizione vengono invitati ad un incontro di presentazione della scuola e della sua organizzazione. Per facilitare il passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria di I grado una commissione interna ha elaborato un 9 protocollo individuando alcuni indicatori relativi all’area relazionale, dell’autonomia e della didattica, che il Collegio ha assunto come punti di riferimento per la costruzione di un efficace e condiviso percorso di continuità. (l’intero protocollo è reperibile sul sito dell’Istituto). INTEGRAZIONE DI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il progetto d’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili si muove nel rispetto della legge 104/92, degli Accordi di Programma e delle nuove Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità emanate nell’Agosto del 2009, che dettano le norme di diritto e le linee operative per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili. La scuola affronta con particolare attenzione il problema della disabilità ritenendo che la diversità sia un grande valore per tutti e con la consapevolezza che solo insieme alle famiglie e a tutto il personale della scuola è possibile creare le condizioni ottimali per un’ accoglienza che programmi interventi educativi e didattici, finalizzati al soddisfacimento dei bisogni soggettivi ed a una effettiva integrazione. Gruppo di Lavoro dell’Istituzione scolastica Per favorire l’integrazione nella scuola opera il Gruppo di Lavoro di Istituto composto dal Dirigente scolastico, dai docenti di sostegno che svolgono la funzione strumentale, dai rappresentanti dei genitori, del Consiglio d’istituto, degli Enti locali, dell’ A.US.L. e dal personale ausiliario. Nell’Istituto è presente anche la commissione “Integrazione alunni diversamente abili” formata da docenti, specializzati e non, che operano all’interno dei diversi Plessi. Finalità o Promuovere una cultura dell’integrazione e sensibilizzare sui problemi delle persone diversamente abili. o Instaurare, mantenere e rinforzare i rapporti con le famiglie, A.U.S.L e l’Ente Locale per programmare e verificare sistematicamente i percorsi educativi e didattici tesi allo sviluppo delle potenzialità di ognuno. o Perseguire il principio della continuità per favorire un percorso di scuola e costruire un progetto di vita sequenziale, sereno e produttivo. o Attivare progetti specifici, anche con l’intervento di esperti esterni, finalizzati all’integrazione nelle classi. o Verificare l’attuazione degli Accordi di Programma e formulare delle proposte. Piano educativo individualizzato (P.E.I.) Per ogni alunno, dopo un periodo di attenta osservazione, di scambio e di confronto tra docenti, operatori A.U.S.L, educatori e famiglie viene formulato, il P.E.I., documento che contiene la programmazione didattica ed educativa nel rispetto di potenzialità, abilità e bisogni soggettivi e nell’ottica di un progetto di vita che va oltre il periodo scolastico, aprendo l’orizzonte di un “futuro possibile”. 10 Comunità Educante Questo percorso ha portato a riconsiderare il ruolo del docente di sostegno e a condividere con l’insegnante curricolare la responsabilità di tutti gli alunni. Anche il personale ausiliario è coinvolto, rispetto alle proprie competenze, unitamente agli educatori dell’ Ente locale, per favorire reali processi d’integrazione. ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO L’Istituto comprensivo ha evidenziato l’importanza di lavorare per la prevenzione e la riduzione delle difficoltà legate ai disturbi specifici dell’apprendimento al fine di garantire il successo formativo agli alunni interessati da tale disturbo. A tal fine, secondo quanto indicato dalla Legge 170/2010 e dalle Linee Guida per il diritto allo studio di alunni e studenti con DSA. allegate al decreto ministeriale 12 luglio 2011 si impegna: A) a promuovere attività di sensibilizzazione, di informazione, di formazione, di diffusione scientifica rispetto ai problemi relativi ai disturbi specifici dell’apprendimento scolastico, rivolte a docenti e genitori; B) a sviluppare tutte le forme di collaborazione per tutelare i diritti delle persone affette da disturbi specifici dell’apprendimento e ad esercitare d’intesa: • azioni tese a realizzare le pari opportunità d’istruzione e formazione, cercando di creare le condizioni per una comprensione quanto più efficace e precoce del disturbo • azioni finalizzate a garantire la coerenza e la continuità in verticale e orizzontale tra i diversi gradi e ordini di scuola; • interventi integrati di prevenzione e di contrasto all’insuccesso scolastico e formativo; C) ad attuare forme di monitoraggio, prevenzione e ricerca sulle problematiche legate al disturbo; D) a coordinare con altri Enti coinvolti e a razionalizzare, nel rispetto delle competenze dei diversi soggetti coinvolti, l’uso delle rispettive risorse umane, professionali, strumentali, finanziarie; E) a sostenere l’azione educativa della famiglia. Per fare ciò l’Istituto si è dotato di strumenti e progettualità. COMPILAZIONE DEL PDP Il Percorso Didattico Personalizzato è uno strumento da redigere e consegnare a seguito della relazione diagnostica di DSA. Il PDP è quindi un documento che la Scuola predispone entro il primo trimestre scolastico, condividendolo tra i docenti dell’alunno con DSA la relazione e predisponendo un piano didattico che tenga conto delle indicazioni dello specialista e delle caratteristiche dell’allievo. Consapevoli dell’importanza di un clima collaborativo tra scuola e famiglia per il superamento delle difficoltà scolastiche legate ai D.S.A. e per far sì che il percorso scolastico possa procedere serenamente, il PDP viene condiviso e sottoscritto insieme alla famiglia, che prende così parte a un patto educativo. FUNZIONE STRUMENTALE DSA L’Istituto comprensivo si è dotato di un docente che svolge la Funzione Strumentale. Il docente • fornisce informazioni circa le disposizioni normative vigenti; • fornisce indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato; • collabora, ove richiesto, 11 alla elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe con alunni con DSA; • funge da mediatore tra colleghi, famiglie, studenti e specialisti La Funzione Strumentale coordina la Commissione DSA, un gruppo di docenti Referenti di plesso, che compie formazione continua sul tema e contribuisce a pianificare e organizzare le attività delle singole scuole riguardanti il tema DSA e le proposte di formazione. Tra queste si evidenziano i seguenti progetti: 1)PROGETTO SCREENING CLASSI Ie E IIe DELLA SCUOLA PRIMARIA «Formazione per corretto approccio alla letto-scrittura in classe prima: didattica inclusiva per difficoltà o ritardi nell’apprendimento per a.s. 2012/2013» Nato due anni fa nel nostro Istituto, da quest’anno aperto a tutta la Val d’Enza, coinvolge classi Prime e Seconde. Coinvolgimento delle Scuole Materne comunali con cui sono stati svolti alcuni incontri su attività predittive di disturbo e laboratori Docenti coinvolti: Docenti classi prime e seconde Svolgimento: A) Incontro formazione iniziale B) 1^ fase-2^fase- 3^fase di screening C) Incontro di formazione e restituzione finale 2) PROGETTO «VERSO UNA DIDATTICA INCLUSIVA ADEGUATA A CIASCUNO» Il Progetto, quest’anno per un totale di 17,50 ore, promuove: incontri di formazione per le commissioni DSA: raccolta bisogni formativi e richieste specifiche; attivazione consulenza didattica specialistica per i DSA ai docenti, grazie alle psicologhe dell’”Arcobaleno Servizi” e del “Centro Mazzaperlini” incontri di formazione 3) PROGETTO “AUTONOMIA +” Si tratta di un progetto distrettuale promosso dal Coordinamento Politiche Educative dell’Unione Val d’Enza, dagli Istituti Comprensivi della Val d’Enza, dalla neo Associazione Stelle sulla terra, dalle cooperative sociali L’Arcobaleno Servizi e Lina Mazzaperlini. Il progetto prevede l’apertura di due centri pomeridiani, uno a Cavriago e uno a Sant’Ilario d’Enza, per lo sviluppo delle autonomie di studio dei ragazzi con Disturbo Specifico di Apprendimento frequentanti le classi quarte e quinte della scuola Primaria e le Scuole Secondarie di primo grado, con l’obiettivo di rendere gli stessi capaci di affrontare il percorso di apprendimento mediante l’utilizzo di tecniche e di strumenti informatici. Seguiti da educatori specializzati, gli allievi si incontrano due pomeriggi alla settimana. Il percorso educativo, che mira anche al miglioramento dell’autostima dei ragazzi, prevede anche incontri con i genitori. Seguiti da educatori specializzati, gli allievi si incontrano due pomeriggi alla settimana. Il percorso educativo, che mira anche al miglioramento dell’autostima dei ragazzi, prevede anche incontri con i genitori. 12 EDUCAZIONE INTERCULTURALE La presenza di alunni di diversa nazionalità rappresenta per l’Istituto Comprensivo una ricchezza che chiama la scuola e la società civile ad un confronto e ad una apertura costanti verso bambini e famiglie, ma anche una sfida quotidiana, per integrare fra loro culture diverse in un contesto, quello scolastico, dove è richiesta qualità didattica ed attenzione alla persona. Attualmente sono presenti nel nostro istituto 137 alunni provenienti da più di 25 nazionalità diverse, la maggior parte extraeuropee. I docenti, tramite il lavoro della apposita commissione Intercultura, finalizzano il loro lavoro ad una partecipazione attiva alla vita scolastica per loro e le loro famiglie, avendo come obiettivo l’assicurazione delle pari opportunità a tutti gli alunni “senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione”1[1] e attivandosi in tal senso con interventi specifici. Le iniziative, anche in collaborazione con i Comuni del Distretto della Val d’Enza, traducono nel corso di alfabetizzazione prescolastico “Warm Up!”, in ore aggiuntive insegnamento della lingua italiana su più livelli, arricchite dalla consulenza attiva un’insegnante esterna, in colloqui con le famiglie mediati culturalmente da professionisti diverse nazionalità. si di di di Una tale complessità linguistica e culturale rappresenta anche una grande risorsa didattica ed educativa per tutti gli alunni dell’istituto comprensivo. Per questo si attua già da vari anni la settimana del pane, un progetto a sostegno di realtà vicine alla sensibilità degli alunni del nostro istituto. Anche in questo anno scolastico si contribuirà ad un progetto dell’associazione “Amici della Sierra Leone” che prevede anche la possibilità di effettuare adozioni a distanza. Oltre ad essere un appuntamento annuale molto importante, permette ai docenti di realizzare con gli alunni percorsi didattici legati al continente africano e all’educazione alla convivenza civile. La scuola poi, grazie ai contatti costanti con l’Amministrazione Comunale, gli altri Enti e associazioni locali intende lavorare nella consapevolezza che solo un intervento mirato a coinvolgere tutti gli organi dedicati all’immigrazione e alle sue problematiche, può essere efficace per una reale integrazione dei nostri alunni. PREVENZIONE DEL DISAGIO E DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Coerentemente con le indicazioni ministeriali e con i propri obiettivi, l’Istituto adotta, nel corso delle normali attività didattiche, strategie appropriate per promuovere la serena crescita ed il benessere complessivo degli alunni. Tra i compiti della scuola figura infatti la prevenzione del disagio. Tuttavia, di fronte a situazioni riconducibili a forme conclamate di [1] Cfr. Costituzione della Repubblica Italiana, art.3 :“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” 13 disagio socioculturale o relazionale, l’Istituto interviene con gli strumenti che gli sono propri. A questo scopo una Commissione interna, formata da docenti dei due ordini di scuola ed eventualmente di esperti esterni, promuove iniziative mirate a favorire tra tutti i docenti dell’Istituto - una visione condivisa del concetto di disagio e delle tipologie nelle quali si articola; - l’acquisizione di nuove conoscenze, strumenti e competenze per la lettura e la comprensione delle situazioni di disagio; - la capacità di attivarsi autonomamente di fronte a situazioni problematiche, grazie alle nuove risorse acquisite, per la ricerca e la messa in atto di soluzioni, eventualmente con l’ausilio di esperti esterni. La commissione organizza e coordina dunque attività di ascolto, osservazione, informazione, formazione, consulenza e supervisione, rivolte ad insegnanti e ragazzi per promuovere il benessere psicofisico degli alunni. Alla fine di ogni anno scolastico è prevista una verifica del lavoro svolto in sede di Collegio dei docenti. ORIENTAMENTO I ragazzi saranno guidati a riflettere sulla conoscenza di se stessi e delle loro potenzialità per trasformarle in competenze e vivere meglio nel gruppo, ma anche per essere più pronti alla scelta della scuola superiore che la nuova normativa ha reso obbligatoria innalzando l’obbligo scolastico a 16 anni. La scuola favorisce questo percorso anche in collaborazione con la famiglia e si impegna a: -creare le condizioni perché ogni ragazzo possa realizzare un percorso di crescita culturale ed umana; -accrescere le conoscenze disciplinari degli alunni e a fornire in tal modo loro strumenti per una lettura critica della realtà; -progettare interventi mirati per far conoscere le opportunità formative, culturali e lavorative del territorio; -fornire alle famiglie occasioni per accrescere le conoscenze utili ad aiutare i figli. SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEGLI STUDENTI In linea con le vigenti normative e con il senso di responsabilità e civiltà che ci deve animare l’Istituto predispone “Piani di emergenza” in grado di garantire una ordinata ed efficace gestione delle possibili situazioni di rischio ed emergenza. Agli alunni e a tutto il personale docente e viene illustrato il Piano di Emergenza elaborato e si svolgono prove di evacuazione periodiche. Le squadre di responsabili vengono formate alla gestione ordinata ed efficace delle principali emergenze possibili (pronto soccorso, terremoto, incendio) attraverso corsi specifici. Viene inoltre effettuata una attenta valutazione dei rischi dalla quale scaturisce una serie di azioni necessarie a prevenire possibili emergenze delle quali è costantemente informata l’amministrazione comunale proprietaria degli immobili. Per svolgere al meglio il compito di vigilanza e prevenzione delle possibili emergenze la scuola si è dotata di una specifica commissione composta da insegnanti referenti (uno per ciascuna sede scolastica), coordinata dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) consulente esterno. 14 APERTURA AL TERRITORIO Le scuole si avvalgono del contributo e della collaborazione delle seguenti strutture territoriali: - Avis; Auser; Caritas; Croce Bianca;Biblioteca Comunale; Centro Culturale Mavarta; Cinema Teatro “Forum”; Coop. “Ottoemezzo”;Associazione Culturale 5 T;Associazione Culturale “Teatro Tocco”; Coop Consumatori Nord Est; “Iren Emilia”;”UISP”;Corpo Filarmonico S.Ilario d’Enza; Gruppo Archeologico; GGEV(Ragg.Guardie Giurate Ecologiche Volontarie Reggio E.);”Fondazione Coopsette”;”R.E.M. Agility Team”; Parrocchie; Polizia Municipale; Protezione Civile; Coordinamento”Granello di senapa”;Società sportive (“A.S.D. Polisportiva Volley Calerno, A.S.D. Sporting Club S.Ilario , U.S. C.S.I. S.Ilario Basket, Ass.ne Nishijama , Ass.ne Aikido insieme S.Ilario e Rugby “) L’Amministrazione Comunale contribuisce con progetti , laboratori e finanziamenti alla formazione scolastica degli alunni dell’Istituto Comprensivo istituendo o collaborando alla realizzazione di: attività di promozione alla lettura; laboratori archeologici;laboratori teatrali; laboratori di educazione alla cittadinanza; progetti e laboratori di educazione ambientale;progetti di educazione motoria; spettacoli teatrali e cinematografici; cori e incontri musicali; incontri di educazione stradale; incontri/eventi di rilevanza nazionale e territoriale (“Giorno della Memoria”;“Eccidio di Ponte Cantone”, “25 Aprile”…). I laboratori vengono richiesti dagli insegnanti che concordano i percorsi con gli esperti. PROTOCOLLO D’INTESA TRA ISTITUTO COMPRENSIVO E AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SANT’ILARIO D’ENZA La collaborazione tra l’Istituto Scolastico e l’Amministrazione Comunale è determinante per rispondere ai bisogni delle persone in modo mirato e coordinato privilegiando le iniziative che offrono opportunità di crescita culturale e sociale. Per questi motivi le due istituzioni si sono impegnate a stendere un protocollo d’intesa al fine di raggiungere una serie di obiettivi comuni che riguardano in modo particolare tre ambiti: - PEDAGOGICO – DIDATTICO E CULTURALE; SOCIO-EDUCATIVO; FUNZIONALE- GESTIONALE. La stesura di questo strumento di rilevanza pubblica è stata ed è oggetto di riflessione e condivisione da parte delle varie componenti delle due istituzioni: genitori, insegnanti, dirigente scolastico, direttore amministrativo, sindaco del comune , assessori e dirigenti comunali. Il documento conclusivo è depositato in ogni scuola e viene divulgato attraverso gli organi collegiali dell’Istituto. 15 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE In questi ultimi anni, l’Istituto Comprensivo nella consapevolezza della centralità educativa dell’alunno, ha messo in campo diverse risorse e iniziative per migliorare e consolidare il rapporto con le famiglie, prime responsabili dell’educazioni dei figli. La presenza delle famiglie, le loro aspettative e la loro collaborazione sono sentiti come determinanti per la realizzazione di un’azione educativa interessata alla crescita di ogni alunno. Oltre alle numerose buone pratiche, che ogni plesso attua già da tempo, sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria di primo grado, sono stati sviluppati progetti di dialogo e collaborazione con le famiglie. Nella scuola secondaria di primo grado in particolare, anche alla luce del dettato normativo, viene sottoscritto il “Patto educativo di corresponsabilità”2 alla cui stesura hanno partecipato rappresentanti dei genitori e dei docenti. Con esso si desidera porre un dialogo iniziale con la famiglia, in un’attenta divisione dei ruoli e delle responsabilità verso il ragazzo, così da promuovere un’attività congiunta per una proficua permanenza nella scuola e il raggiungimento dell’autonomia dell’alunno. Anche nelle scuole primarie sono previsti momenti di condivisione del progetto educativo con le famiglie. Per favorire il confronto continuo tra scuola e famiglia sono previsti diversi momenti di incontro come da normativa vigente: • • Consigli di classe e interclasse con la partecipazione dei genitori rappresentanti di classe (per la scuola secondaria di primo grado i consigli di classe sono aperti alla partecipazione di tutte le famiglie); Consiglio di Istituto SCUOLA PRIMARIA • Assemblea dei genitori della classe o delle classi parallele con tutti gli insegnanti (di norma una a novembre e una a maggio) • Incontri individuali dei genitori con tutti i docenti del team tutte le volte ne emerga la necessità • Incontri individuali dei genitori con tutti i docenti del team in occasione della consegna dei documenti di valutazione quadrimestrale (di norma febbraio- giugno) • Per le soli classi prime, incontro assembleare con gli insegnanti entro la prima settimana di lezione. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO • Incontri individuali con i singoli docenti, in ore del mattino durante l’anno scolastico • Incontri individuali pomeridiani con alcuni docenti del Consiglio di Classe in occasione della consegna dei documenti di valutazione (febbraio e giugno) • Ricevimenti generali in dicembre e in aprile • Comitato genitori: i genitori hanno dato vita ad un comitato che collabora con la scuola. 2 Il documento integrale è reperibile sul sito internet della scuola http://icsantilario.scuolaer.it 16