I NOSTRI ARTISTI a cura di Luigi Luce A Gero Urso il premio internazionale per pittori naïf Valeria Casarotti-Teresa Garofalo I corsi di pittura di Claudio Jaccarino Roberta Coccoli iamo tornati a trovare Claudio Jaccarino, che ci riceve nel suo laboS ratorio di Via Borsieri 12, nel cuore del quartiere Isola perchè sono stati inaugurati i nuovi corsi di pittura 2014-2015 del “Laboratorio di uasi un’istantanea che con immediatezza coglie nei “Q colori e nell’atmosfera del mercato volti e situazioni di un quotidiano variopinto e multietnico. Attraverso un taglio quasi fotografico il dipinto, con tecnica e ispirazione, riesce a restituirci uno spaccato di vita contemporanea in cui ciascuno può forse ritrovare un tassello di sé o di chi gli sta intorno.” Questa la motivazione con cui la giuria del Premio Internazionale “Pierantonio Cavalli” di Varenna. per pittori naïf ha riconosciuto a Gero Urso il Super Premio “Lucia D’Oro”, giudicando il suo quadro il migliore presente alla rassegna che quest’anno ha visto ben 114 artisti partecipanti, italiani e stranieri. Sì, perché Varenna, deliziosa località sul lago di Como, è un noto ed elegante centro di villeggiatura frequentato a livello internazionale e il Premio oggi è uno dei pochissimi destinati esclusivamente a questo tipo di espressione artistica. Promossa dalla Pro Varenna e giunta ormai alla 44^ Edizione la mostra quest’anno si ispirava al tema “Nella piazza del mercato…” e con l’opera “Posteggio abusivo” (vedi sopra a sinistra) il nostro amico Gero Urso, collaboratore del giornale, ha conquistato il prestigioso riconoscimento, la “Lucia d’Oro”, riproduzione in miniatura della manzoniana barchetta sulla quale Renzo e Lucia diedero l’addio “ai monti sorgenti dalle acque ed elevati al cielo” dell’amata terra natale. La Piazza del Mercato con i suoi colori, i suoi profumi, il turbinio delle voci e i volti della gente semplice che la anima è sicuramente un tema consono all’anima naïf capace di coniugare in perfetto equilibrio realtà e fantasia. Creatività artistica e quotidianità sono anche gli ingredienti di “Posteggio abusivo”, uno spaccato originale del mercato che l’acutezza, l’ironia e l’abile pennello dell’artista trasformano in un palcoscenico stravagante su cui i protagonisti recitano senza copione importanti storie di vita. Così possiamo fantasticare sul venditore di bigiotteria arrivato dall’Africa attraverso chissà quante e quali avventure, o sull’uomo baffuto alla guida di una improbabile motoretta, che sembra una vecchia poltrona abilmente trasformata in mezzo mobile rubando le ruote a una carrozzina per bimbi. E nel gioco di sguardi fra i tre venditori del banco di salumi quali emozioni leggiamo, gelosia, ammirazione, cruccio, ansia? Il piacere di scambiare quattro chiacchiere tra conoscenti dilata i tempi e a farne le spese nella scena di Gero Urso è il cagnolino che visibilmente impaziente vorrebbe proseguire la sua passeggiata. In questa ridda di suoni, colori, movimenti ed emozioni spicca un essere “alieno”, una figura silenziosa, tutta bianca, immobile, senza espressione, quasi una statua che in piedi su una banale cassetta da frutta occupa abusivamente uno spazio della piazza. Un personaggio fuori dal contesto, nelle cui fattezze leggiamo i tratti caratteristici del nostro più illustre poeta fiorentino. Nato dalla genialità del nostro artista “l’abusivo” al centro della scena sembra volerci ricordare che l’uomo è anche “spirito” che va necessariamente nutrito attraverso l’arte e la cultura. Un’opera questa di Gero Urso che ci ammalia per i colori, la sottile ironia e la grande capacità dell’artista di ritrarre il suo tempo e contemporaneamente di essere senza tempo. • Proposte culturali Tra le numerose iniziative artistiche realizzate in zona ve ne sottoponiamo alcune che ci sembrano particolarmente interessanti. "Il bello addormentato. Sogno tra storia, costume e teatro" dal 10 ottobre al 29 novembre presso la Galleria d’Arte Sacra di Villa Clerici (vedi a pag. 10). All’Hangar Bicocca dal 1 ottobre al 1 febbraio 2015 potremo visitare “Light Time Tales”, una mostra antologica che riunisce per la prima volta in Italia le più importanti opere di Joan Jonas, da quelle storiche ad altre mai esposte in Europa. Una mostra importante perché l’artista americana, una delle più note viventi, è considerata la massima autorità in campo di storia e teoria delle performance e si è affermata nel mondo grazie ai suoi video e alla sua pioneristica pratica performativa. A Marilyn Monroe (vedi foto qui sopra), infine, all’indimenticabile attrice icona della bellezza femminile, e alla città di New York, ai suoi avveniristici grattacieli, alle enormi strade brulicanti di gente frenetica e di notte sfavillanti di luci, al suo melting pot, incredibile crogiolo di etnie che la animano, è dedicata la mostra fotografica “Marilyn e la Grande Mela”, visitabile dal 4 al 30 ottobre presso Art Action, via Dante 15/A di Bresso. Cromografia” e dell’“Osservatorio Figurale”. L’anno accademico si è aperto sabato 6 settembre 2014, con la presentazione di tre libri: “Di posa in posa”, scritto da Paola Cattaneo, modella di disegno dal vero, che ha descritto la sua esperienza di modella, svolta anche presso l’Osservatorio Figurale; “Segni Nudi”, un catalogo curato da Claudio Jaccarino, con molti disegni degli allievi dello scorso anno; e infine “Diario dal vero”, di Massimiliano Masa, che racconta la sua esperienza presso l’atelier di via Borsieri 12. L’incontro ha avuto successo e la settimana dopo si è aperta la mostra “Animalia”, dal 13 al 26 settembre, che ha visto l’esposizione di tantissime opere dove erano protagonisti gli animali, rappresentati in tutte le loro forme dai sapienti tratti di Claudio Jaccarino e Nicolas Schiraldi, giovane argentino di 26 anni, che si sono ispirati liberamente a due autori di narrativa argentini, Julio Cortasar e Jorge Luis Borges. Le opere esposte, realizzate a olio e ad acrilico, erano di ogni dimensione: da 1 centimetro a 1 metro. Il 5 ottobre c’è stata invece l’inaugurazione dei disegni sul muro realizzati da Jaccarino e dai suoi collaboratori presso l’Oratorio di Giambellino, in Zona 6, per tornare poi nell’atelier di via Borsieri per l’11 e 12 ottobre per il “Dialogo sulla libertà”, con la presentazione del libretto “Il Ragno e la Mosca”, una lettura teatralizzata curata dagli stessi autori: Alberto Ramundo, già educatore presso il carcere, e Paolo Vachino, poeta riminese. Perché nel tuo atelier presenti nuovi autori e poeti? Nel mio laboratorio pittura e arte si uniscono alla narrativa e alla poesia perché sono entrambe espressioni della vita umana. È importante coltivare l’anima dell’uomo con l’espressività in ogni sua forma. L’aumento esponenziale dell’informazione sta creando problemi alle nuove generazioni perché comincia a mancare la capacità di dialogo, e sopratutto di ascolto. I nostri figli hanno molte più informazioni di noi, ma manca loro l’esperienza. La figura del “maestro” è stata sradicata. Senza attività scolastica ed educativa non si costruiscono i valori di una società. Le tue lezioni sono molto dinamiche e abbracciano più temi narrativi. Perché? I miei corsi sono collegati alla trasformazione della città e della società. Quando un pittore disegna, deve continuamente osservare l’oggetto che vuole rappresentare: alzare e abbassare lo sguardo per disegnare insegna a riguardare, ma anche proprio ad “avere riguardo”, ad avere rispetto per ciò che ci circonda. È un lavoro di conoscenza, un lavoro sulla persona, sull’uomo, e sulla società. Desidero insegnare a guardare, e penso che disegnare sia fondamentale, o come diceva David Hockney, penso che “si può ancora insegnare molto nel disegno... Ritornare al disegno dal vero, più che un ritorno sarebbe un passo avanti”. I miei non sono semplici corsi di pittura: la mia è una Bottega d’Arte, non un corso tradizionale, ma un cammino artistico dove c’è continua commistione fra narrativa e pittura. Cos’altro hai in programma? Mi piace scoprire i vari aspetti delle città, visitare una città, e coglierne i momenti più particolari, fermandomi a guardare, a osservare, e dunque a dipingere sul mio album i tratti salienti. È quello che ho fatto con i miei allievi anche in diverse città italiane, nei miei “taccuini di viaggio”, ed un esempio del nostro percorso è documentato anche in un video (http://youtu.be/hdAHx54V5y8). Sabato 18 ottobre vivrò ancora quest’esperienza con i miei allievi: abbiamo in programma lo stage di acquarello in Piazza Gae Aulenti: per partecipare basta contattarm qualche giorno prima. E per i tuoi corsi? I corsi sono iniziati i primi di ottobre, ma si può sempre iscriversi. Ne abbiamo per principianti, con stage itineranti, e per i più esperti. Info: Claudio Jaccarino-Via Borsieri 12- citofono 105 - tel 338.4576147 - www.jaccarino.com/index.htm - [email protected] “Il nuovo murales di via Graziano Imperatore Angelo Longhi (Sezione Anpi “Martiri Niguardesi”) del Comune di Milano (medaglia d’oro alla Resistenza) e il simbolo del Consiglio di Zona 9. Il disegno del murale sarà realizzato dai giovani dell’Anpi, all’inizio di via Graziano Imperatore, all’ingresso di Niguarda, proprio dove venne uccisa dai nazifascisti una delle figure più limpide e belle della Resistenza milanese, Gina Galeotti Bianchi. Sulla destra del disegno infatti ci sono due donne in bicicletta, due donne realmente esistite: la Gina appunto e Stellina Vecchio, entrambe giovani iscritte al Pci ed entrambe staffette che il pomeriggio del 24 aprile 1944 stavano portando ordini de Comitato di Liberazione Nazionale agli operai delle fabbriche del nord Milano, per autorizzare l’insurrezione e lo sciopero generale. Quel pomeriggio, mentre si stavano avvicinando a Niguarda, all’altezza dell’Ospedale Maggiore sentono il rumore di molti spari (è la testimonianza di Stellina Vecchio molti anni dopo a Rai News 24) e accelerano le pedalate perchè hanno paura di arrivare troppo tardi. Incappano in un camion tedesco con soldati della Wehrmacht in fuga che sta combattendo con i partigiani asseragliati dietro una barricata (è quella che vedete sulla sinistra del murales, da una foto dell’epoca) e dal camion i nazifascisti sparano ad entrambe. Stellina rimane illesa, Gina Galetti Bianchi morirà dopo pochi minuti nel portone di Via Graziano Imperatore 38 dove i partigiani e i niguardesi la riparano per cercare inutilmente di soccorrerla. Gina Galeotti Bianchi, ragioniera, antifascista, muore così a poco più di 31 anni, incinta del sesto mese di un marito in carcere a San Vittore in quanto oppositore del regime. Stellina Vecchio ci ha lasciato il 25 settembre 2011, dopo una vita onorata spesa al servizio degli altri. Sulla sinistra del disegno, sopra la barricata di via Graziano Imperatore, la sagoma di un capannone della Breda, teatro degli scioperi operai contro il regime fascista e per la pace che costarono la vita a tanti dei nostri quartieri, e a tantissimi (circa 800) la deportazione in Germania, nei campi di sterminio nazisti. Voglio ringraziare a nome dell’Anpi il Consiglio di Zona 9 tutto, anche coloro che hanno avuto la libertà di votare contro la proposta del murales, una libertà che gli è stata regalata da donne come la Gina. Ora e sempre Resistenza. Love is dance: l’autodifesa israeliana Un convegno del Tulipano u proposta della sezione Anpi “Martiri Niguardesi” il 18 settembre S il CdZ 9 ha autorizzato e patrocinato l’esecuzione del murales che vedete riprodotto nel bozzetto.... Ai lati del disegno ci sono lo stemma resso la Scuola di danza “Love is dance”, da quest’anno si tenli operatori dell’Hospice “il Tulipano” del Niguarda invitano alP gono corsi di Krav Maga. L’istruttore è Gianluca Culiersi, Gl’incontro interculturale e interreligioso “Parole e gesti sulla soqualificato presso la Federazione Sikm (Scuola Italiana Krav glia” che avrà luogo il 15 di ottobre presso l’aula magna delMaga). Il Krav Maga è una tecnica di autodifesa di origine israeliana. Non serve grande forza fisica, l’eccellente tecnica sfrutta l'utilizzo di leve per potersi difendere. La scuola di danza “Love is dance” si occupa anche della vostra sicurezza. Informazioni: tel. 3409553813. l’Ospedale dalle 16 alle 20. L’incontro ha lo scopo di offrire unio spazio di ascolto e di riflessione sulla ricchezza della comune umanità, scoprendo come, di fronte al senso della vita e della morte, le domande sono comuni a ogni donna e ad ogni uomo, in modo trasversale rispetto alle appartenenze religiose e/o culturali. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra. ONA NOVE 13