via Corso 106, PERZACCO di Zevio, Verona
Tel. 0457875002
E-mail: [email protected]
Coordinatrice: Monica Zancanella
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FINALITA’ E MOTIVAZIONI PEDAGOGICHE
L’offerta data alle famiglie diventa un’opportunità per inserire il proprio
bambino in una struttura adatta e accogliente durante l’assenza dei
genitori per esigenze lavorative . Nata quindi come esigenza sociale, i
servizi educativi svolgono un ruolo estremamente importante per la prima
infanzia, sia come aiuto alle famiglie ma soprattutto come esperienza
significativa nello sviluppo della personalità bambino.
La nostra proposta educativa si pone come obiettivo lo sviluppo delle
potenzialità del bambino, favorendone:
 sicurezza affettiva e autonomia
 apertura alla relazione con gli altri
 desiderio di scoprire le proprie risorse e attivarle
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PREMESSA
L’inserimento rappresenta per il bambino e per la famiglia un momento
difficile, pieno d’incertezza, timore, ansia.
Per l’educatrice è fondamentale che ogni bambino venga valorizzato e
rispettato nelle sue caratteristiche specifiche.
Il momento dell’inserimento e dell’accoglienza del mattino, nei primi giorni
di scuola è estremamente delicato: è il momento in cui genitore e bambino
costruiscono un primo legame con l’educatrice, il personale ausiliario e con
il piccolo gruppo/sezione.
Durante l’inserimento, il rispetto dell’affettività e delle reazioni del
singolo bambino, e non solo del gruppo, alla nuova situazione potranno
essere importanti strumenti di condivisione e di conoscenza. Inoltre
negare i sentimenti che il bambino potrebbe provare e manifestare con il
pianto, con il morso, con l’irruenza avrebbe solo un effetto negativo: non
si sentirebbe accolto nel nuovo ambiente.
In questo delicato momento i tempi vanno vissuti in modo flessibile,
adattati alle esigenze del bambino, per cui si propone ai genitori di
seguire il calendario dell’inserimento giorno per giorno accompagnando il
bambino piano, piano in questa nuova avventura.
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CALENDARIO DELL’INSERIMENTO
L’anno scolastico 2015/2016 inizio il 7 settembre 2015 e
termina il 30 giugno 2016
PRIMO E SECONDO GIORNO: dalle 8.00 alle 10.00
Con mamma e papà conosco la nuova scuola, stiamo insieme per circa 20’
l’educatrice e rimango a giocare con i nuovi amici.
DAL TERZO AL QUINTO GIORNO: dalle 8.00 alle 11.00
Mamma e papà mi accompagnano a scuola, li saluto e rimango con
l’educatrice e i miei nuovi amici…con loro gioco
SESTO GIORNO:dalle 8.00 alle 11.15
L’educatrice mi accoglie nella sezione, gioco, esploro la sala da
pranzo
DAL SETTIMO AL DECIMO GIORNO:dalle 8.00 alle 12.15
Sono accolto, sto bene, gioco ed esploro….mangio con i miei amici
DALL’UNDICESIMO GIORNO: dalle 8.00 alle 16.00 (entrata 7.30
per chi ha richiesto il servizio)
Inizia l’inserimento graduale alla nanna (3 bambini alla settimana)
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OBIETTIVI EDUCATIVI
 Favorire la costruzione dell’identità del bambino all’interno di un
percorso educativo e attraverso l’interazione con le insegnanti
 Promuovere la conquista dell’autonomia
 Sviluppare le potenzialità e rafforzare le conquiste
ORGANIZZAZIONE
L’inserimento sarà graduale per venire incontro ai bisogni del bambino e
dei genitori. Si accolgono 10 bambini di età compresa tra i 24 e 36 mesi.
L’orario di funzionamento è flessibile fino a 8 ore giornaliere.
Gli spazi: una parte del salone strutturato con macchinine e angolo
morbido, la sezione, il bagno in comune con la sezione delle farfalle, la
sala mensa in comune, la stanzetta delle stelline. Lo spazio esterno
posteriore con giochi per i piccini.
I bambini di età compresa tra i 24 e 36 mesi richiedono una maggiore
accortezza negli allestimenti, in particolare per la sezione dove si è
curato l’angolo delle coccole e angolo del gioco simbolico
Sezione
stanzetta delle stelline
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LA GIORNATA TIPO DELLA SEZIONE PRIMAVERA
ORE 7.30/8.00: accoglienza bambini del servizio ANTICIPO (per chi ne ha fatto
richiesta).
ORE 8.00/9.00: ACCOGLIENZA dei bambini nella sezione di riferimento; gli spazi
vengono predisposti per favorire la separazione in modo sereno.
ORE 9.00/9.40: canzoncine per iniziare la giornata in modo sereno, routine
dell’appello (gioco del fiore, con petali riportanti ognuno la foto di ciascun bambino,
per favorire l’integrazione nel gruppo di appartenenza) e spuntino.
ORE 9.40/10.00: CURE IGIENICHE. Questo momento, oltre che la relazione,
rappresenta uno stimolo in riferimento agli ambiti cognitivo-sociali, favorendo
competenze, conoscenze e processi di autonomia.
ORE 10.00/10.45: GIOCO, ESPERIENZE EDUCATIVE E DIDATTICHE inerenti ai
progetti dell’anno scolastico in corso.
ORE 10.45/11.15: preparazione al pranzo, dove viene incentivata l’autonomia.
ORE 11.15/12.00: PRANZO. I bambini vengono incoraggiati ad assaggiare ed essere
autonomi. È la situazione affettiva e relazionale per eccellenza, in quanto i bambini
osservano, si imitano, si parlano: socializzano.
ORE 12.00/12.30: cure igieniche e preparazione al riposo pomeridiano.
ORE 12.30/14.45: RIPOSO. I bambini accompagnati in cameretta trovano sul
lettino il loro oggetto transizionale e/o il ciuccio.
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ORE 12.45/13.00: USCITA INTERMEDIA
ORE 14.45/15.15: CURE IGIENICHE E MERENDA.
ORE 15.40: USCITA bambini del trasporto.
ORE 15.45/16.00: USCITA
ORE 16.00/17.00: servizio POSTICIPO (per chi ne ha fatto richiesta).
CURA EDUCATIVA E APPRENDIMENTO
L’educatore terrà conto dei seguenti elementi:
 L’ambiente sociale di provenienza del bambino e i suoi bisogni
 Adeguata organizzazione dei tempi educativi e assistenziali in modo
da conciliare le esigenze della famiglia nel rispetto dei bisogni e dei
tempi del bambino
 Lo svolgimento di attività specifiche per bambini dai 24 ai 36 mesi e
le altre attività di routine allo scopo di far acquisire positive
abitudini e ritmi esistenziali
 La relazione con i percorsi educativi della scuola dell’infanzia
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Elementi della progettazione educativa:
 Modalità di inserimento nel nuovo ambiente, momento difficile per il
bambino per l’insorgere delle implicazioni emotivo-affettivi del
distacco
 Lo spazio e l’ambiente che ruota intorno al bambino che deve essere
accogliente e proponente
 L’importanza del gruppo
 La continuità con la scuola dell’infanzia
 Il coinvolgimento della famiglia
OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE
Gli obiettivi della progettazione pedagogico didattica per i bambini dai 24
ai 36 mesi fanno riferimento allo sviluppo sensoriale, psicomotorio,
linguistico, cognitivo, affettivo e relazionale.
VERIFICA E DOCUMENTAZIONE
 La prima documentazione sarà la compilazione della scheda di
accoglienza durante il primo colloquio con i genitori, prima dell’inizio
dell’anno scolastico, dove si raccolgono oltre ai dati personali, le
informazioni sulle esigenze, i bisogni e le abitudini del bambino
 La seconda documentazione sarà data dal colloquio con la famiglia in
cui l’insegnante darà informazione in merito agli sviluppi del bambino
e quindi alle competenze acquisite
 La terza documentazione è data dal diario giornaliero, attraverso la
quale i genitori sono messi a conoscenza della giornata del bambino.
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DIARIO GIORNALIERO
L’osservazione è lo strumento di cui si avvale l’educatore per “vedere”
il bambino nella sua crescita.
attività
…nome………………………………
data
………………………………………….
cambio
(scariche)
pranzo
note………………………………………
SI
NO
POCO
………………………………………………
………………………………………………
sonno
………………………………………………
………………………………………………
merenda
………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………………………………
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COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE
La famiglia sarà coinvolta in vari momenti:
 Colloqui individuali per favorire lo scambio di informazioni tra
scuola/famiglia (3 settembre 2015)
 Assemblee informative sui percorsi didattici proposti (13 ottobre
2015)
 Incontri serali formativi svolti da esperti
 Schede/lettura con consigli pratici
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Il passaggio dal pannolino al vasino è una delle grandi conquiste del bambino nei primi
anni di vita!
Non c’è un’età precisa per capire quando il bambino è pronto per iniziare questa nuova
avventura, solitamente il periodo si estende dai 18 ai 36 mesi, tenendo comunque
conto delle notevoli differenze individuali. In questa fase della vita, infatti, avviene
gradatamente la maturazione neurologica e fisiologica che porta al controllo dei propri
bisogni, dove un ruolo importante gioca anche l’ambiente circostante.
Si tratta di un percorso che bambini e genitori devono affrontare insieme, che
dovrebbe iniziare proprio tra le mura di casa perché: “IN UN MOMENTO COSI’
IMPORTANTE, CHI SONO I MIGLIORI INSEGNANTI SE NON I GENITORI
STESSI?”
Importante è non forzare i tempi, ma attendere il momento migliore per il bimbo e la
famiglia, evitando periodi di passaggio o di crisi, come l’inizio dell’asilo, la nascita di un
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fratellino, dormire in un letto nuovo, etc… cercare il momento più adatto e … “CIAO
CIAO PANNOLINO!!”
I segnali che indicano che il bambino potrebbe essere pronto:
comincia a fare pipì e cacca con una certa regolarità;
comincia ad avvertire quando si è sporcato e ne manifesta fastidio;
avverte lo stimolo;
si intensifica l’imitazione dei genitori e dei compagni.
Fondamentale: NON TORNARE MAI INDIETRO! Infatti mettere e togliere secondo
le proprie esigenze confonde il bambino.
Inoltre importante è non:
forzare il bambino nel controllo degli sfinteri, perché potrebbe significare
assistere a delle regressioni, per sconforto da parte dei genitori o dei bambini;
far sparire il pannolino da un momento all’altro senza dare spiegazioni;
prendere in giro il bambino “paragonandolo” agli amichetti o dicendogli <<sei un
bimbo grande, non dovresti avere il pannolino!>>;
scoraggiarsi di fronte agli insuccessi.
Alcuni consigli su come iniziare a togliere il pannolino:
toglierlo per un paio di ore al giorno, avvisando il bambino che indosserà le
mutandine, e cercando di inserire questi momenti in una sorta di rituale quotidiano.
Tutto questo senza forzare il bambino, che va accompagnato serenamente in
questo percorso;
stimolare il bambino ogni 30 minuti circa a fare la pipì, non dicendo “ti scappa la
pipì?”, poiché la sua risposta sarà al 99% “no”, ma dicendo con enfasi ed
entusiasmo “andiamo a fare pipì?” e quando la fa attendere un paio d’ore prima di
spronarlo nuovamente;
complimentarsi e gratificarlo (con un gioco, una storia, un disegno …) e ogni volta
che riesce ad espellere fargli prendere coscienza di ciò che è accaduto;
giocare con la carta igienica o con lo sciacquone del water (ma non passare le ore in
bagno!), in modo da fargli interiorizzare le giuste azioni. Infatti attraverso il gioco
si possono interiorizzare regole o comportamenti che rendono il processo di
apprendimento più facile ad un bambino;
ci sono molti bambini che hanno paura a fare la cacca nel “vuoto” e per qualche
tempo si sentono ancora sicuri del pannolino. Quindi se vi accorgete che il bambino
tende a trattenere la cacca potete raccontargli delle storielle per incoraggiarlo,
lasciando che intervenga anche lui al racconto (es: sento bussare dalla tua pancia.
Chi è? Ma sai è la cacca che vuole uscire perché vorrebbe andare al mare a trovare
i suoi amici pesciolini, poi te li saluterà …);
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prima di toglierlo la notte verificare che per almeno una settimana consecutiva il
pannolino al mattino sia asciutto e il bambino al risveglio chieda di fare la pipì.
Insieme a queste prime “sperimentazioni” senza pannolino il percorso può iniziare
anche a scuola. I genitori dovranno avvisare e creare un ponte con le insegnanti, con le
quali è importante confrontarsi, in modo da poter condividere insieme l’obiettivo e
poter andare incontro alle esigenze e bisogni del bambino.
CONTINUITA’ VERTICALE
La sezione primavera è inserita all’interno della scuola dell’infanzia e ha
spazi e tempi comuni come il salone per l’accoglienza, la mensa, il bagno.
Questo favorisce l’incontro quotidiano con i bambini più grandi della
scuola dell’infanzia ed una collaborazione stretta tra le insegnanti.
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PREMESSA:
Il raggiungimento del controllo sfinterico è un grande evento nella vita del bambino.
In questa fase il bambino inizia a rendersi conto di essere una persona unica e
distinta, che funziona con una propria autonomia rispetto all’adulto.
La capacità di controllo del bambino sui propri bisogni è anche una modalità di
rapporto con l’ambiente, mirante a esercitare il proprio controllo su ciò che lo
circonda.
FINALITA’ del progetto:


Promuovere e far interiorizzare questo importante passaggio attraverso il
gioco;
inserire l’educazione al controllo sfinterico nelle attività e situazioni educative
quotidiane del bambino, in modo da rafforzare le competenze necessarie all’uso
del bagno.
CAMPI DI ESPERIENZA:
Il proprio corpo.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Il bambino:
 sente il proprio corpo;
 comincia a riconoscere ed esprimere i propri bisogni;
 accetta di provare situazioni nuove;
 consolida la disponibilità a collaborare.
METODOLOGIA:
Proposte e strutturazioni di varianti del gioco simbolico, in maniera collegata al
progetto di controllo sfinterico.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
ETA’: 24-36 mesi;
SPAZI: sezione, bagno;
TEMPI: da maggio a giugno;
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MATERIALI: farine, bottiglie, imbuti, bamboline, creme, pannolini, libri, cd musicali.
ATTIVITA’:






racconto: TOPO TIP. “CIAO, CIAO PANNOLINO”, Marco Campanella, Dami
Editore;
canzoncine: “LA CANZONE DEL PANNOLINO”, Coccole Sonore;
bamboline da cambiare;
bacinelle, imbuti e bottiglie …;
farina gialla e acqua;
manipolazione pasta di sale e cacao.
VERIFICA:
Mi aspetto che i bambini:
 partecipino alle attività;
 accettino di sperimentare e manipolare i diversi materiali.
VALUTAZIONE:
Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso.
DOCUMENTAZIONE:
Foto, osservazioni ed “elaborati” dei bambini.
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<<IL BAMBINO NON
“IMPARA”, MA COSTRUISCE
IL SUO SAPERE
ATTRAVERSO
L’ESPERIENZA E LE
RELAZIONI CON
L’AMBIENTE CHE LO
CIRCONDA>>.
(Maria Montessori)
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PREMESSA:
Le esperienze sensoriali dei bambini sono fondamentali per la formazione della loro
personalità, esse sollecitano curiosità e sono una delle più importanti opportunità di
conoscenza per i bambini piccoli.
Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini alla scoperta dei sensi, in
quanto la sfera sensoriale è strettamente collegata alla sfera emotiva ed affettiva;
per questo l’attività tiene conto sia la conoscenza della realtà, degli oggetti, dei
materiali, ma anche la partecipazione emotiva dei bambini, tenendo conto delle loro
sensazioni, aspettative e desideri.
La scansione del tempo riportata, naturalmente non sarà rigida, dato che è centrale
l’attività dei bambini, i tempi ed i modi del loro apprendere.
FINALITA’:


Comunicare ai bambini il piacere di “fare esperienza”;
promuovere gli apprendimenti attraverso il gioco.
METODOLOGIA:
Nel proporre le varie esperienze “in gruppo” viene privilegiato il graduale approccio dei
bambini ai diversi materiali ed oggetti, creando un’atmosfera ludica e rassicurante.
SOLUZIONI ORGANIZZATIVE:
ETA’: 24-36 mesi;
SPAZI: sezione, bagno, giardino;
TEMPI: da novembre a giugno;
MATERIALI: materiali vari (di recupero, alimenti, etc..), giochi, libri, cd musicali.
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1° Unità di Ricerca:
(dal 2 al 30 novembre)
A prima VISTA
CAMPI DI ESPERIENZA:
La conoscenza dell’ambiente circostante;
Linguaggio, espressione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Il bambino:
 osserva il variare dei colori della natura;
 ricerca ed osserva colori e forme;
 riconosce forme, colore e grandezza.
ATTIVITA’:
 ascoltiamo storie sui colori … “QUANTI COLORI?” Alex Sanders, Ed. Barbalibri, … etc;
 ci trasformiamo nei colori che incontriamo;
 manipoliamo i colori … lasciamo una traccia;
 filastrocche sui colori: giallo, rosso e blu;
 giochi con l’acqua … colorata (coloranti alimentari);
 i colori e le forme …
 giochiamo con le forme (incastri);
 cartelloni con colori e forme;
 cerchiamo colori e forme … seguiamo le impronte di Bruco Bruno … il giardino e le foglie;
 raccogliamo in una grande cesta le foglie colorate;
 osserviamo … tanti colori e tante forme;
 costruiamo il cartellone delle foglie.
VERIFICA:
Mi aspetto che i bambini:
 partecipino alle attività;
 accettino di sperimentare giochi e tecniche pittoriche, manipolare i diversi materiali.
VALUTAZIONE:
Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie
modalità espressive.
DOCUMENTAZIONE:
Foto ed “elaborati” dei bambini impegnati nelle varie attività.
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2° Unità di Ricerca:
(dal 7 dicembre al 29 gennaio)
Il GUSTO della festa
CAMPI DI ESPERIENZA:
Immagini, suoni e colori;
Linguaggio, espressione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Il bambino:
 condivide momenti di gioia con i compagni e con gli adulti;
 memorizza semplici canzoncine;
 arricchisce il vocabolario;
 esprime con il corpo, il gesto, l’espressione grafico-pittorica;
 riconosce i 4 gusti primari (dolce, amaro, salato, aspro).
ATTIVITA’:
EVENTO: l’amico Bruno ci presenta un periodo singolare: fiocchi di neve, fili luccicanti, palline colorate
e tanti dolci.
 creiamo addobbi per la sezione: il nostro albero di Natale;
 le manine marroni: il tronco (sagoma delle manine di ogni bimbo);
 le manine verdi: l’albero;
 i ditini colorati: le palline;
 ascoltiamo racconti sul Natale …;
 realizziamo un dono per mamma e papà;
 impariamo semplici canzoncine;
 assaggiamo gli alimenti … il dolce: i dolci del Natale;
 prepariamo insieme e gustiamo alcuni dolci tipici del periodo;
 il cartellone delle faccine;
 la faccina felice … tutto è dolce!;
 il dolce zucchero: manipoliamo e gustiamo;
 mescoliamo lo zucchero con l’acqua;
 la faccina triste … che gusto amaro!;
 ’amaro: il pompelmo;
 assaggiamo pezzettini di pompelmo … che gusto sento?;
 la faccina arrabbiata … c’è troppo sale!;
 manipoliamo, giochiamo con il sale;
 mescoliamo il sale con l’acqua;
 la faccina che piange … ma che aspro!;
 il limone … la spremuta;
VERIFICA:
Mi aspetto che i bambini:
 partecipino alle attività;
 accettino di sperimentare giochi e tecniche pittoriche, manipolare i diversi materiali.
VALUTAZIONE:
Osservazione sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie modalità espressive.
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DOCUMENTAZIONE: foto ed eleborati dei bambini
3° Unità di Ricerca:
(dal 2 febbraio al 18 marzo)
Tutto va UDITO
CAMPI DI ESPERIENZA:
Immagini, suoni e colori;
Linguaggio, espressione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Il bambino:
 condivide momenti di gioia con i compagni e con gli adulti;
 memorizza semplici canzoncine;
 arricchisce il vocabolario;
 percepisce il contrasto: silenzio - rumore;
 riconosce suoni e rumori esterni a sé.
ATTIVITA’:
EVENTO:l’amico Bruno si è trasformato … indossa una mascherina … arriva il Carnevale: la festa dei
suoni e dei rumori.
 creiamo addobbi per la sezione: incolliamo i coriandoli sulle mascherine;
 organizziamo la “festa dei suoni e dei rumori”: il Carnevale;
 filastrocche sui rumori;
 il mio corpo fa rumore …;
 giochi con le mani;
 giochi ritmici con i piedi;
 giochi con la voce: urlo … parlo piano … silenzio;
 imitiamo i rumori degli animali;
 costruiamo le bottiglie sonore;
 il silenzio e i rumori con le bottiglie;
 giochi ritmici con gli attrezzi da cucina;
 costruiamo gli strumenti musicali (con materiale di recupero);
 il rumore: le campane suonano a festa: è Pasqua;
 conosciamo i simboli della Pasqua: campane, casa di Gesù, uovo di cioccolato;
 racconto con maxi immagini;
 lavoretto-dono per i genitori;
 Festa del papà: venerdì 18 marzo 2016
canzone del papà:
lavoretto-dono per il papà;
giornata con i papà: 9.15-accoglienza dei papà e routine;
10.00-attività con i papà (costruzione di
strumenti musicali con materiale di recupero);
11.00-canzone e regalo per i papà;
11.30-pranzo insieme, uscita
VERIFICA:
Mi aspetto che i bambini:
 partecipino alle attività;
 accettino di sperimentare i diversi giochi.
VALUTAZIONE:
Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie
modalità espressive
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DOCUMENTAZIONE: foto e lavori dei bambini
4° Unità di Ricerca:
( dal 1 aprile al 13 maggio)
Questione di OLFATTO
CAMPI DI ESPERIENZA:
Immagini, profumi e colori;
Linguaggio, espressione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Il bambino:
 memorizza semplici canzoncine;
 arricchisce il vocabolario;
 percepisce e denomina profumi ed odori circostanti;
 esprime con il corpo, il gesto, l’espressione grafico-pittorica le sensazioni.
ATTIVITA’:
EVENTO: l’amico Bruno è circondato da tanti fiori e ramoscelli profumati.
 Piccoli ricercatori di … profumi;
 esperienze di esplorazione dell’ambiente … con il naso;
 giochiamo … annusiamo … le erbe aromatiche (salvia, alloro, rosmarino, mente, timo, origano,
etc..);
 i profumi di … bucce di frutta;
 fiori freschi e fiori secchi (camomilla, lavanda, etc..);
 spezie da cucina;
 canzoncine e filastrocche;
 il libretto delle erbe aromatiche;
 Festa della mamma: giovedì 18 maggio 2016
canzone della mamma:
lavoretto-dono per la mamma;
giornata con le mamme: 9.15-accoglienza delle mamme e routine;
10.00-attività con le mamme (costruzione delle
scatoline degli odori: contenitori per
le erbe aromatiche);
11.00-canzone e regalo per le mamme;
11.30-pranzo insieme, uscita
VERIFICA:
Mi aspetto che i bambini:
 partecipino alle attività;
 accettino di sperimentare giochi e tecniche pittoriche, manipolare i diversi materiali.
VALUTAZIONE:
Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie
modalità espressive.
DOCUMENTAZIONE:
Foto ed “elaborati” dei bambini impegnati nelle varie attività.
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5° Unità di Ricerca:
(dal 16 maggio al 30 giugno)
A tutto TATTO
CAMPI DI ESPERIENZA:
Contrasti sensoriali;
Linguaggio, espressione.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO:
Il bambino:
 memorizza semplici canzoncine;
 arricchisce il vocabolario;
 esprime con il corpo, il gesto, l’espressione grafico-pittorica;
 scopre, percepisce e riconosce contrasti sensoriali: liscio-ruvido, morbido-duro, pesanteleggero.
ATTIVITA’:
EVENTO: l’amico Bruno è in ambiente strano dove ci sono materiali tutti diversi e tutti da scoprire.
 impariamo semplici canzoncine;
 contrasto liscio-ruvido;
 manipolazione di vari materiali (stoffe, tavolette di legno, etc..);
 farina bianca e farina gialla;
 con le mani e con i piedi: le tavole sensoriali;
 <<che morbido!>> … <<ai! che duro!>>;
 manipolazione e travasi;
 la crema morbida e soffice … tocco e spalmo sul corpo;
 la terra morbida … e i sassi duri;
 <<non ce la faccio … è troppo pesante>>;
 bottiglie piene e bottiglie vuote;
 palline da lanciare e da rotolare;
 giochi in giardino con terra, sabbia … travasi.
VERIFICA:
Mi aspetto che i bambini:
 partecipino alle attività;
 accettino di sperimentare giochi e manipolare i diversi materiali.
VALUTAZIONE:
Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie
modalità espressive.
DOCUMENTAZIONE:
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Foto ed “elaborati” dei bambini impegnati nelle varie attività.
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Progetto educativo sezione primavera