via Corso 106, PERZACCO di Zevio, Verona Tel. 0457875002 E-mail: [email protected] Coordinatrice: Monica Zancanella 1 FINALITA’ E MOTIVAZIONI PEDAGOGICHE L’offerta data alle famiglie diventa un’opportunità per inserire il proprio bambino in una struttura adatta e accogliente durante l’assenza dei genitori per esigenze lavorative . Nata quindi come esigenza sociale, i servizi educativi svolgono un ruolo estremamente importante per la prima infanzia, sia come aiuto alle famiglie ma soprattutto come esperienza significativa nello sviluppo della personalità bambino. La nostra proposta educativa si pone come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità del bambino, favorendone: sicurezza affettiva e autonomia apertura alla relazione con gli altri desiderio di scoprire le proprie risorse e attivarle 2 PREMESSA L’inserimento rappresenta per il bambino e per la famiglia un momento difficile, pieno d’incertezza, timore, ansia. Per l’educatrice è fondamentale che ogni bambino venga valorizzato e rispettato nelle sue caratteristiche specifiche. Il momento dell’inserimento e dell’accoglienza del mattino, nei primi giorni di scuola è estremamente delicato: è il momento in cui genitore e bambino costruiscono un primo legame con l’educatrice, il personale ausiliario e con il piccolo gruppo/sezione. Durante l’inserimento, il rispetto dell’affettività e delle reazioni del singolo bambino, e non solo del gruppo, alla nuova situazione potranno essere importanti strumenti di condivisione e di conoscenza. Inoltre negare i sentimenti che il bambino potrebbe provare e manifestare con il pianto, con il morso, con l’irruenza avrebbe solo un effetto negativo: non si sentirebbe accolto nel nuovo ambiente. In questo delicato momento i tempi vanno vissuti in modo flessibile, adattati alle esigenze del bambino, per cui si propone ai genitori di seguire il calendario dell’inserimento giorno per giorno accompagnando il bambino piano, piano in questa nuova avventura. 3 CALENDARIO DELL’INSERIMENTO L’anno scolastico 2015/2016 inizio il 7 settembre 2015 e termina il 30 giugno 2016 PRIMO E SECONDO GIORNO: dalle 8.00 alle 10.00 Con mamma e papà conosco la nuova scuola, stiamo insieme per circa 20’ l’educatrice e rimango a giocare con i nuovi amici. DAL TERZO AL QUINTO GIORNO: dalle 8.00 alle 11.00 Mamma e papà mi accompagnano a scuola, li saluto e rimango con l’educatrice e i miei nuovi amici…con loro gioco SESTO GIORNO:dalle 8.00 alle 11.15 L’educatrice mi accoglie nella sezione, gioco, esploro la sala da pranzo DAL SETTIMO AL DECIMO GIORNO:dalle 8.00 alle 12.15 Sono accolto, sto bene, gioco ed esploro….mangio con i miei amici DALL’UNDICESIMO GIORNO: dalle 8.00 alle 16.00 (entrata 7.30 per chi ha richiesto il servizio) Inizia l’inserimento graduale alla nanna (3 bambini alla settimana) 4 OBIETTIVI EDUCATIVI Favorire la costruzione dell’identità del bambino all’interno di un percorso educativo e attraverso l’interazione con le insegnanti Promuovere la conquista dell’autonomia Sviluppare le potenzialità e rafforzare le conquiste ORGANIZZAZIONE L’inserimento sarà graduale per venire incontro ai bisogni del bambino e dei genitori. Si accolgono 10 bambini di età compresa tra i 24 e 36 mesi. L’orario di funzionamento è flessibile fino a 8 ore giornaliere. Gli spazi: una parte del salone strutturato con macchinine e angolo morbido, la sezione, il bagno in comune con la sezione delle farfalle, la sala mensa in comune, la stanzetta delle stelline. Lo spazio esterno posteriore con giochi per i piccini. I bambini di età compresa tra i 24 e 36 mesi richiedono una maggiore accortezza negli allestimenti, in particolare per la sezione dove si è curato l’angolo delle coccole e angolo del gioco simbolico Sezione stanzetta delle stelline 5 LA GIORNATA TIPO DELLA SEZIONE PRIMAVERA ORE 7.30/8.00: accoglienza bambini del servizio ANTICIPO (per chi ne ha fatto richiesta). ORE 8.00/9.00: ACCOGLIENZA dei bambini nella sezione di riferimento; gli spazi vengono predisposti per favorire la separazione in modo sereno. ORE 9.00/9.40: canzoncine per iniziare la giornata in modo sereno, routine dell’appello (gioco del fiore, con petali riportanti ognuno la foto di ciascun bambino, per favorire l’integrazione nel gruppo di appartenenza) e spuntino. ORE 9.40/10.00: CURE IGIENICHE. Questo momento, oltre che la relazione, rappresenta uno stimolo in riferimento agli ambiti cognitivo-sociali, favorendo competenze, conoscenze e processi di autonomia. ORE 10.00/10.45: GIOCO, ESPERIENZE EDUCATIVE E DIDATTICHE inerenti ai progetti dell’anno scolastico in corso. ORE 10.45/11.15: preparazione al pranzo, dove viene incentivata l’autonomia. ORE 11.15/12.00: PRANZO. I bambini vengono incoraggiati ad assaggiare ed essere autonomi. È la situazione affettiva e relazionale per eccellenza, in quanto i bambini osservano, si imitano, si parlano: socializzano. ORE 12.00/12.30: cure igieniche e preparazione al riposo pomeridiano. ORE 12.30/14.45: RIPOSO. I bambini accompagnati in cameretta trovano sul lettino il loro oggetto transizionale e/o il ciuccio. 6 ORE 12.45/13.00: USCITA INTERMEDIA ORE 14.45/15.15: CURE IGIENICHE E MERENDA. ORE 15.40: USCITA bambini del trasporto. ORE 15.45/16.00: USCITA ORE 16.00/17.00: servizio POSTICIPO (per chi ne ha fatto richiesta). CURA EDUCATIVA E APPRENDIMENTO L’educatore terrà conto dei seguenti elementi: L’ambiente sociale di provenienza del bambino e i suoi bisogni Adeguata organizzazione dei tempi educativi e assistenziali in modo da conciliare le esigenze della famiglia nel rispetto dei bisogni e dei tempi del bambino Lo svolgimento di attività specifiche per bambini dai 24 ai 36 mesi e le altre attività di routine allo scopo di far acquisire positive abitudini e ritmi esistenziali La relazione con i percorsi educativi della scuola dell’infanzia 7 Elementi della progettazione educativa: Modalità di inserimento nel nuovo ambiente, momento difficile per il bambino per l’insorgere delle implicazioni emotivo-affettivi del distacco Lo spazio e l’ambiente che ruota intorno al bambino che deve essere accogliente e proponente L’importanza del gruppo La continuità con la scuola dell’infanzia Il coinvolgimento della famiglia OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE Gli obiettivi della progettazione pedagogico didattica per i bambini dai 24 ai 36 mesi fanno riferimento allo sviluppo sensoriale, psicomotorio, linguistico, cognitivo, affettivo e relazionale. VERIFICA E DOCUMENTAZIONE La prima documentazione sarà la compilazione della scheda di accoglienza durante il primo colloquio con i genitori, prima dell’inizio dell’anno scolastico, dove si raccolgono oltre ai dati personali, le informazioni sulle esigenze, i bisogni e le abitudini del bambino La seconda documentazione sarà data dal colloquio con la famiglia in cui l’insegnante darà informazione in merito agli sviluppi del bambino e quindi alle competenze acquisite La terza documentazione è data dal diario giornaliero, attraverso la quale i genitori sono messi a conoscenza della giornata del bambino. 8 DIARIO GIORNALIERO L’osservazione è lo strumento di cui si avvale l’educatore per “vedere” il bambino nella sua crescita. attività …nome……………………………… data …………………………………………. cambio (scariche) pranzo note……………………………………… SI NO POCO ……………………………………………… ……………………………………………… sonno ……………………………………………… ……………………………………………… merenda ……………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………… 9 COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE La famiglia sarà coinvolta in vari momenti: Colloqui individuali per favorire lo scambio di informazioni tra scuola/famiglia (3 settembre 2015) Assemblee informative sui percorsi didattici proposti (13 ottobre 2015) Incontri serali formativi svolti da esperti Schede/lettura con consigli pratici 10 Il passaggio dal pannolino al vasino è una delle grandi conquiste del bambino nei primi anni di vita! Non c’è un’età precisa per capire quando il bambino è pronto per iniziare questa nuova avventura, solitamente il periodo si estende dai 18 ai 36 mesi, tenendo comunque conto delle notevoli differenze individuali. In questa fase della vita, infatti, avviene gradatamente la maturazione neurologica e fisiologica che porta al controllo dei propri bisogni, dove un ruolo importante gioca anche l’ambiente circostante. Si tratta di un percorso che bambini e genitori devono affrontare insieme, che dovrebbe iniziare proprio tra le mura di casa perché: “IN UN MOMENTO COSI’ IMPORTANTE, CHI SONO I MIGLIORI INSEGNANTI SE NON I GENITORI STESSI?” Importante è non forzare i tempi, ma attendere il momento migliore per il bimbo e la famiglia, evitando periodi di passaggio o di crisi, come l’inizio dell’asilo, la nascita di un 11 fratellino, dormire in un letto nuovo, etc… cercare il momento più adatto e … “CIAO CIAO PANNOLINO!!” I segnali che indicano che il bambino potrebbe essere pronto: comincia a fare pipì e cacca con una certa regolarità; comincia ad avvertire quando si è sporcato e ne manifesta fastidio; avverte lo stimolo; si intensifica l’imitazione dei genitori e dei compagni. Fondamentale: NON TORNARE MAI INDIETRO! Infatti mettere e togliere secondo le proprie esigenze confonde il bambino. Inoltre importante è non: forzare il bambino nel controllo degli sfinteri, perché potrebbe significare assistere a delle regressioni, per sconforto da parte dei genitori o dei bambini; far sparire il pannolino da un momento all’altro senza dare spiegazioni; prendere in giro il bambino “paragonandolo” agli amichetti o dicendogli <<sei un bimbo grande, non dovresti avere il pannolino!>>; scoraggiarsi di fronte agli insuccessi. Alcuni consigli su come iniziare a togliere il pannolino: toglierlo per un paio di ore al giorno, avvisando il bambino che indosserà le mutandine, e cercando di inserire questi momenti in una sorta di rituale quotidiano. Tutto questo senza forzare il bambino, che va accompagnato serenamente in questo percorso; stimolare il bambino ogni 30 minuti circa a fare la pipì, non dicendo “ti scappa la pipì?”, poiché la sua risposta sarà al 99% “no”, ma dicendo con enfasi ed entusiasmo “andiamo a fare pipì?” e quando la fa attendere un paio d’ore prima di spronarlo nuovamente; complimentarsi e gratificarlo (con un gioco, una storia, un disegno …) e ogni volta che riesce ad espellere fargli prendere coscienza di ciò che è accaduto; giocare con la carta igienica o con lo sciacquone del water (ma non passare le ore in bagno!), in modo da fargli interiorizzare le giuste azioni. Infatti attraverso il gioco si possono interiorizzare regole o comportamenti che rendono il processo di apprendimento più facile ad un bambino; ci sono molti bambini che hanno paura a fare la cacca nel “vuoto” e per qualche tempo si sentono ancora sicuri del pannolino. Quindi se vi accorgete che il bambino tende a trattenere la cacca potete raccontargli delle storielle per incoraggiarlo, lasciando che intervenga anche lui al racconto (es: sento bussare dalla tua pancia. Chi è? Ma sai è la cacca che vuole uscire perché vorrebbe andare al mare a trovare i suoi amici pesciolini, poi te li saluterà …); 12 prima di toglierlo la notte verificare che per almeno una settimana consecutiva il pannolino al mattino sia asciutto e il bambino al risveglio chieda di fare la pipì. Insieme a queste prime “sperimentazioni” senza pannolino il percorso può iniziare anche a scuola. I genitori dovranno avvisare e creare un ponte con le insegnanti, con le quali è importante confrontarsi, in modo da poter condividere insieme l’obiettivo e poter andare incontro alle esigenze e bisogni del bambino. CONTINUITA’ VERTICALE La sezione primavera è inserita all’interno della scuola dell’infanzia e ha spazi e tempi comuni come il salone per l’accoglienza, la mensa, il bagno. Questo favorisce l’incontro quotidiano con i bambini più grandi della scuola dell’infanzia ed una collaborazione stretta tra le insegnanti. 13 14 PREMESSA: Il raggiungimento del controllo sfinterico è un grande evento nella vita del bambino. In questa fase il bambino inizia a rendersi conto di essere una persona unica e distinta, che funziona con una propria autonomia rispetto all’adulto. La capacità di controllo del bambino sui propri bisogni è anche una modalità di rapporto con l’ambiente, mirante a esercitare il proprio controllo su ciò che lo circonda. FINALITA’ del progetto: Promuovere e far interiorizzare questo importante passaggio attraverso il gioco; inserire l’educazione al controllo sfinterico nelle attività e situazioni educative quotidiane del bambino, in modo da rafforzare le competenze necessarie all’uso del bagno. CAMPI DI ESPERIENZA: Il proprio corpo. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Il bambino: sente il proprio corpo; comincia a riconoscere ed esprimere i propri bisogni; accetta di provare situazioni nuove; consolida la disponibilità a collaborare. METODOLOGIA: Proposte e strutturazioni di varianti del gioco simbolico, in maniera collegata al progetto di controllo sfinterico. SOLUZIONI ORGANIZZATIVE: ETA’: 24-36 mesi; SPAZI: sezione, bagno; TEMPI: da maggio a giugno; 15 MATERIALI: farine, bottiglie, imbuti, bamboline, creme, pannolini, libri, cd musicali. ATTIVITA’: racconto: TOPO TIP. “CIAO, CIAO PANNOLINO”, Marco Campanella, Dami Editore; canzoncine: “LA CANZONE DEL PANNOLINO”, Coccole Sonore; bamboline da cambiare; bacinelle, imbuti e bottiglie …; farina gialla e acqua; manipolazione pasta di sale e cacao. VERIFICA: Mi aspetto che i bambini: partecipino alle attività; accettino di sperimentare e manipolare i diversi materiali. VALUTAZIONE: Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso. DOCUMENTAZIONE: Foto, osservazioni ed “elaborati” dei bambini. 16 17 <<IL BAMBINO NON “IMPARA”, MA COSTRUISCE IL SUO SAPERE ATTRAVERSO L’ESPERIENZA E LE RELAZIONI CON L’AMBIENTE CHE LO CIRCONDA>>. (Maria Montessori) 18 PREMESSA: Le esperienze sensoriali dei bambini sono fondamentali per la formazione della loro personalità, esse sollecitano curiosità e sono una delle più importanti opportunità di conoscenza per i bambini piccoli. Il progetto nasce dal desiderio di accompagnare i bambini alla scoperta dei sensi, in quanto la sfera sensoriale è strettamente collegata alla sfera emotiva ed affettiva; per questo l’attività tiene conto sia la conoscenza della realtà, degli oggetti, dei materiali, ma anche la partecipazione emotiva dei bambini, tenendo conto delle loro sensazioni, aspettative e desideri. La scansione del tempo riportata, naturalmente non sarà rigida, dato che è centrale l’attività dei bambini, i tempi ed i modi del loro apprendere. FINALITA’: Comunicare ai bambini il piacere di “fare esperienza”; promuovere gli apprendimenti attraverso il gioco. METODOLOGIA: Nel proporre le varie esperienze “in gruppo” viene privilegiato il graduale approccio dei bambini ai diversi materiali ed oggetti, creando un’atmosfera ludica e rassicurante. SOLUZIONI ORGANIZZATIVE: ETA’: 24-36 mesi; SPAZI: sezione, bagno, giardino; TEMPI: da novembre a giugno; MATERIALI: materiali vari (di recupero, alimenti, etc..), giochi, libri, cd musicali. 19 1° Unità di Ricerca: (dal 2 al 30 novembre) A prima VISTA CAMPI DI ESPERIENZA: La conoscenza dell’ambiente circostante; Linguaggio, espressione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Il bambino: osserva il variare dei colori della natura; ricerca ed osserva colori e forme; riconosce forme, colore e grandezza. ATTIVITA’: ascoltiamo storie sui colori … “QUANTI COLORI?” Alex Sanders, Ed. Barbalibri, … etc; ci trasformiamo nei colori che incontriamo; manipoliamo i colori … lasciamo una traccia; filastrocche sui colori: giallo, rosso e blu; giochi con l’acqua … colorata (coloranti alimentari); i colori e le forme … giochiamo con le forme (incastri); cartelloni con colori e forme; cerchiamo colori e forme … seguiamo le impronte di Bruco Bruno … il giardino e le foglie; raccogliamo in una grande cesta le foglie colorate; osserviamo … tanti colori e tante forme; costruiamo il cartellone delle foglie. VERIFICA: Mi aspetto che i bambini: partecipino alle attività; accettino di sperimentare giochi e tecniche pittoriche, manipolare i diversi materiali. VALUTAZIONE: Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie modalità espressive. DOCUMENTAZIONE: Foto ed “elaborati” dei bambini impegnati nelle varie attività. 20 2° Unità di Ricerca: (dal 7 dicembre al 29 gennaio) Il GUSTO della festa CAMPI DI ESPERIENZA: Immagini, suoni e colori; Linguaggio, espressione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Il bambino: condivide momenti di gioia con i compagni e con gli adulti; memorizza semplici canzoncine; arricchisce il vocabolario; esprime con il corpo, il gesto, l’espressione grafico-pittorica; riconosce i 4 gusti primari (dolce, amaro, salato, aspro). ATTIVITA’: EVENTO: l’amico Bruno ci presenta un periodo singolare: fiocchi di neve, fili luccicanti, palline colorate e tanti dolci. creiamo addobbi per la sezione: il nostro albero di Natale; le manine marroni: il tronco (sagoma delle manine di ogni bimbo); le manine verdi: l’albero; i ditini colorati: le palline; ascoltiamo racconti sul Natale …; realizziamo un dono per mamma e papà; impariamo semplici canzoncine; assaggiamo gli alimenti … il dolce: i dolci del Natale; prepariamo insieme e gustiamo alcuni dolci tipici del periodo; il cartellone delle faccine; la faccina felice … tutto è dolce!; il dolce zucchero: manipoliamo e gustiamo; mescoliamo lo zucchero con l’acqua; la faccina triste … che gusto amaro!; ’amaro: il pompelmo; assaggiamo pezzettini di pompelmo … che gusto sento?; la faccina arrabbiata … c’è troppo sale!; manipoliamo, giochiamo con il sale; mescoliamo il sale con l’acqua; la faccina che piange … ma che aspro!; il limone … la spremuta; VERIFICA: Mi aspetto che i bambini: partecipino alle attività; accettino di sperimentare giochi e tecniche pittoriche, manipolare i diversi materiali. VALUTAZIONE: Osservazione sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie modalità espressive. 21 DOCUMENTAZIONE: foto ed eleborati dei bambini 3° Unità di Ricerca: (dal 2 febbraio al 18 marzo) Tutto va UDITO CAMPI DI ESPERIENZA: Immagini, suoni e colori; Linguaggio, espressione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Il bambino: condivide momenti di gioia con i compagni e con gli adulti; memorizza semplici canzoncine; arricchisce il vocabolario; percepisce il contrasto: silenzio - rumore; riconosce suoni e rumori esterni a sé. ATTIVITA’: EVENTO:l’amico Bruno si è trasformato … indossa una mascherina … arriva il Carnevale: la festa dei suoni e dei rumori. creiamo addobbi per la sezione: incolliamo i coriandoli sulle mascherine; organizziamo la “festa dei suoni e dei rumori”: il Carnevale; filastrocche sui rumori; il mio corpo fa rumore …; giochi con le mani; giochi ritmici con i piedi; giochi con la voce: urlo … parlo piano … silenzio; imitiamo i rumori degli animali; costruiamo le bottiglie sonore; il silenzio e i rumori con le bottiglie; giochi ritmici con gli attrezzi da cucina; costruiamo gli strumenti musicali (con materiale di recupero); il rumore: le campane suonano a festa: è Pasqua; conosciamo i simboli della Pasqua: campane, casa di Gesù, uovo di cioccolato; racconto con maxi immagini; lavoretto-dono per i genitori; Festa del papà: venerdì 18 marzo 2016 canzone del papà: lavoretto-dono per il papà; giornata con i papà: 9.15-accoglienza dei papà e routine; 10.00-attività con i papà (costruzione di strumenti musicali con materiale di recupero); 11.00-canzone e regalo per i papà; 11.30-pranzo insieme, uscita VERIFICA: Mi aspetto che i bambini: partecipino alle attività; accettino di sperimentare i diversi giochi. VALUTAZIONE: Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie modalità espressive 22 DOCUMENTAZIONE: foto e lavori dei bambini 4° Unità di Ricerca: ( dal 1 aprile al 13 maggio) Questione di OLFATTO CAMPI DI ESPERIENZA: Immagini, profumi e colori; Linguaggio, espressione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Il bambino: memorizza semplici canzoncine; arricchisce il vocabolario; percepisce e denomina profumi ed odori circostanti; esprime con il corpo, il gesto, l’espressione grafico-pittorica le sensazioni. ATTIVITA’: EVENTO: l’amico Bruno è circondato da tanti fiori e ramoscelli profumati. Piccoli ricercatori di … profumi; esperienze di esplorazione dell’ambiente … con il naso; giochiamo … annusiamo … le erbe aromatiche (salvia, alloro, rosmarino, mente, timo, origano, etc..); i profumi di … bucce di frutta; fiori freschi e fiori secchi (camomilla, lavanda, etc..); spezie da cucina; canzoncine e filastrocche; il libretto delle erbe aromatiche; Festa della mamma: giovedì 18 maggio 2016 canzone della mamma: lavoretto-dono per la mamma; giornata con le mamme: 9.15-accoglienza delle mamme e routine; 10.00-attività con le mamme (costruzione delle scatoline degli odori: contenitori per le erbe aromatiche); 11.00-canzone e regalo per le mamme; 11.30-pranzo insieme, uscita VERIFICA: Mi aspetto che i bambini: partecipino alle attività; accettino di sperimentare giochi e tecniche pittoriche, manipolare i diversi materiali. VALUTAZIONE: Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie modalità espressive. DOCUMENTAZIONE: Foto ed “elaborati” dei bambini impegnati nelle varie attività. 23 5° Unità di Ricerca: (dal 16 maggio al 30 giugno) A tutto TATTO CAMPI DI ESPERIENZA: Contrasti sensoriali; Linguaggio, espressione. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: Il bambino: memorizza semplici canzoncine; arricchisce il vocabolario; esprime con il corpo, il gesto, l’espressione grafico-pittorica; scopre, percepisce e riconosce contrasti sensoriali: liscio-ruvido, morbido-duro, pesanteleggero. ATTIVITA’: EVENTO: l’amico Bruno è in ambiente strano dove ci sono materiali tutti diversi e tutti da scoprire. impariamo semplici canzoncine; contrasto liscio-ruvido; manipolazione di vari materiali (stoffe, tavolette di legno, etc..); farina bianca e farina gialla; con le mani e con i piedi: le tavole sensoriali; <<che morbido!>> … <<ai! che duro!>>; manipolazione e travasi; la crema morbida e soffice … tocco e spalmo sul corpo; la terra morbida … e i sassi duri; <<non ce la faccio … è troppo pesante>>; bottiglie piene e bottiglie vuote; palline da lanciare e da rotolare; giochi in giardino con terra, sabbia … travasi. VERIFICA: Mi aspetto che i bambini: partecipino alle attività; accettino di sperimentare giochi e manipolare i diversi materiali. VALUTAZIONE: Osservazione da parte dell’educatrice sull’adeguatezza del percorso rispetto allo sperimentare le varie modalità espressive. DOCUMENTAZIONE: 24 Foto ed “elaborati” dei bambini impegnati nelle varie attività. 25