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N
N
I
S T A G I O N E 2013 - 2014
Verso il futuro, dal nostro passato
Antonio Magnocavallo, Presidente
1° settembre 1863
Tito Ricordi diffonde il programma per la costituzione
della Società del Quartetto di Milano.
13 dicembre 1863
Assemblea costitutiva, promossa da Tito Ricordi, Arrigo Boito
e altre personalità.
29 giugno 1864
Il Quartetto inizia la sua attività concertistica.
In pochi mesi nasce la società di concerti che più di ogni
altra ha contribuito alla diffusione della musica da camera in
Italia “con concerti pubblici e privati”, che il successo dei
primi anni costrinse presto a riservare solo ai soci.
Il Quartetto costituiva dunque un “privilegio per pochi”
(il numero massimo dei soci non poteva superare la capacità
ricettiva della Sala Grande, poi Sala Verdi, del
Conservatorio) che durò fino al 1990, quando la nuova
associazione I Concerti del Quartetto iniziò un’attività aperta
a tutto il pubblico, con le coproduzioni di grandi concerti
sinfonici alla Scala, dei massimi Oratori e dell’integrale delle
Cantate di Bach col Comune di Milano, con la gestione di
Musica e Poesia a San Maurizio, la prestigiosa rassegna di
musica del Comune di Milano interrotta un paio di anni fa.
Il cammino verso la riapertura si è concluso nel 2004,
riunendo la nuova associazione a quella storica del 1864,
il cui motto può ora essere rovesciato:
“Quartetto: un privilegio per tutti”.
150 anni vissuti con autosufficienza economica, consentita
dai soci e, dai primi anni 2000, raggiunta anche grazie
al contributo importante degli sponsor, fra i quali spiccano
Astaldi e due gruppi bancari, Intesa Sanpaolo e Credito
Valtellinese. Siamo orgogliosi di affermare che arriviamo
ai 150 anni d’età in perfetto equilibrio, con il bilancio
in pareggio, mettendo a frutto un importante contributo
triennale assegnato anni fa dalla Fondazione Cariplo proprio
al fine del miglioramento gestionale. Nell’ultimo biennio, più
del 50% della spesa complessiva è stata coperta dalle
quote associative e dalla vendita di abbonamenti e biglietti;
oltre il 35% dal sostegno di sponsor e fondazioni;
solo poco più del 11% da contributi pubblici.
Un esempio da seguire, nei duri tempi che attraversiamo.
Tempi duri che non ci hanno però fatto desistere dal
sottolineare i 150 anni con un progetto di ampio respiro,
illustrato in dettaglio nel sito del Quartetto
(www.quartettomilano.it) cliccando sul logo dei 150 anni.
Iniziative illustrate nel seguito, con momenti di particolare
interesse per i giovani musicisti, col concorso internazionale
“Sergio Dragoni” per una composizione per quartetto d’archi
dedicata alla città di Milano e con la master class per giovani
quartetti d’archi italiani nel maggio 2014, che sarà seguita
dalla loro presentazione in concerti pubblici.
E i giovani sono tornati ad affollare i concerti del Quartetto,
grazie anche al costo minimo di accesso e alle prove guidate
dei concerti destinate agli studenti.
1 ottobre 2013, ore 21
Concerto per i 150 anni, fuori abbonamento
Teatro alla Scala
I festeggiamenti si aprono al Teatro alla Scala, col quale il Quartetto vanta
una lunga collaborazione: dall’ospitalità per decine di concerti tra il 1946
e il 1957, fino alla ricostruzione della Sala Verdi in Conservatorio (inaugurata
con un nostro concerto di Rudolf Serkin l’11 giugno 1958), alle coproduzioni
degli anni ’90, fra le quali spiccano i grandi appuntamenti sinfonici
e l’integrale dei Quartetti di Beethoven.
Questo concerto straordinario ospita grandissimi musicisti ben noti
al pubblico del Quartetto: Daniele Gatti ha inaugurato la stagione 2004/05,
la Mahler Chamber Orchestra è stata più volte nostra ospite, il baritono
Matthias Goerne, ha esordito a Milano proprio al Quartetto.
Mahler Chamber
Orchestra
Daniele Gatti
direttore
Matthias Goerne
baritono
Con il sostegno di
Main sponsor
CartaSi
Itsright
Wagner – Idillio di Sigfrido
Mahler – Rückert Lieder
Beethoven – Sinfonia n. 3 in mi
bemolle maggiore op. 55 “Eroica”
29 giugno 2014
Giornata a porte aperte
Conservatorio Giuseppe Verdi
Il giorno e la sede per la manifestazione di chiusura dei 150 anni coincidono
col primo concerto del 1864. Al Conservatorio Giuseppe Verdi si è svolta
tutta l’attività della Società salvo quando, distrutta dai bombardamenti la
Sala Verdi, il Quartetto fu “itinerante” fra Scala, Università Cattolica, teatri
e cinematografi e nelle più belle chiese di Milano.
Il Conservatorio sarà così col Quartetto protagonista di una intera “giornata
a porte aperte”, con accesso libero a tutta la città: musica al mattino con
l’Orchestra dei Fiati della Valtellina in un programma di musiche
italiane del secondo ‘800; al pomeriggio con la FuturOrchestra,
l’orchestra lombarda del Sistema delle Orchestre e Cori Giovanili (lanciato in
Italia da Claudio Abbado) impegnata nei Carmina Burana, il Trio di Parma
e il Quartetto di Cremona che eseguiranno lavori di Bazzini e Martucci
tra i primi vincitori dei concorsi di composizione indetti allora dal Quartetto;
alla sera, il Trio di Parma eseguirà l’Arciduca di Beethoven, il Quartetto
di Cremona la prima assoluta della composizione, dedicata alla città
di Milano, vincitrice del Premio Dragoni 2014 e lo stesso Cremona con
Andrea Lucchesini eseguiranno il Quarto concerto di Beethoven per
pianoforte e orchestra nella trascrizione per pianoforte e quintetto d’archi.
La giornata suggellerà così il forte legame del Quartetto con Milano, non più
associazione esclusiva per pochi privilegiati, ma aperta alla città
e sottolineerà l’altrettanto forte sforzo del Quartetto verso i giovani musicisti
e il giovane pubblico.
In collaborazione con
La nostra missione, da 150 anni
Paolo Arcà, Direttore artistico
È con particolare orgoglio che presentiamo la stagione che
festeggia i 150 anni della Società del Quartetto: a partire dalla
sua nascita, da quel 29 giugno 1864 in cui fu proposto il primo
“esperimento” (come allora si chiamavano i concerti), la nostra
Società si è messa al servizio di Milano e della cultura italiana.
E così, nel corso di questi 150 anni, si sono avvicendati centinaia
di artisti, con un repertorio vastissimo di composizioni di tutti i
tempi. Questa lunga storia si è mantenuta fedele al principio
ispiratore dei nostri padri fondatori: valorizzare la grande musica
da camera e strumentale, con la consapevolezza di accostarsi a
un meraviglioso patrimonio culturale e vivere le occasioni di
ascolto come momento unico di crescita e di arricchimento
spirituale.
In linea con la grande tradizione della Società del Quartetto, la
proposta concertistica di questa stagione dei 150 anni presenta
una programmazione che continua a offrire, soprattutto alle
nuove generazioni, occasioni di ascolto formative e importanti.
Il cartellone allinea autori, opere, periodi e stili molto diversi, con
impaginazioni sempre differenti, illuminando maggiormente ora
questo ora quel periodo o autore, e intrecciando variamente le
molteplici tessere di quel mosaico affascinante e prezioso che
è il patrimonio della grande musica, dal barocco alla
contemporaneità.
Ricerchiamo dunque un ascolto consapevole, mai effimero,
che ha anche la positiva conseguenza di far crescere l’amore
per la musica in tutte le sue manifestazioni.
La stagione 2013-2014, incorniciata dal concerto straordinario
del 1° ottobre 2013 alla Scala e dalla giornata “a porte aperte”
del 29 giugno 2014 al Conservatorio, si pone come un ideale
e simbolico traguardo di questa missione: è una stagione
animata da tanti artisti che hanno avuto con noi un rapporto
di consuetudine e di amicizia, in cui le musiche in programma
hanno più che mai il valore di progetti forti, capisaldi e
monumenti di grandi autori che potrete leggere nel dettaglio
nelle pagine che seguono.
Troverete quindi la conclusione dei due cicli di straordinario
valore musicale e di grande impatto iniziati nella stagione scorsa:
le “integrali” delle Sonate e dei Quartetti di Beethoven, affidate
rispettivamente agli artisti in residence András Schiff e Quartetto
di Cremona. E poi tante grandi pagine di Bach, Schubert,
Schumann, Händel, Haydn, Chopin, Brahms, Mozart, Verdi
(il suo unico Quartetto per archi nell’anno del bicentenario della
nascita), Debussy, Ravel, Respighi, Strauss (di cui come per la
nostra Società si celebrano nel 2014 i 150 anni della nascita),
fino a una novità assoluta commissionata all’affermato
compositore milanese Carlo Boccadoro.
A tutto il nostro pubblico che ci segue con passione,
ai tanti giovani che stanno crescendo con noi nella vita
e nella musica, un caloroso augurio di continuare ad abbeverarsi
del meraviglioso patrimonio dei suoni, da ora
e per i prossimi 150 anni!
8 OTTOBRE 2013
Krystian Zimerman
pianoforte
Programma da definire
PIANISTI AL QUARTETTO
1
La stagione cosiddetta ordinaria,
ma eccezionale per l’ampiezza e la
qualità della proposta artistica, inizia
invece con un recital del grande
pianista polacco Krystian Zimerman.
Una piccola celebrazione nella
celebrazione: Zimerman torna come
solista per l’ottava volta nella
Società dove esordì, nel 1977,
appena ventunenne.
Il programma del concerto non è
stato ancora reso noto, così come
rimangono avvolti nel mistero di
solito i preparativi del suo
strumento. Zimerman infatti si
occupa sempre di persona, prima
di ogni concerto, di mettere a punto
ogni dettaglio tecnico del
pianoforte, finché non raggiunge
l’equilibrio desiderato dalla tastiera.
I risultati di questa scrupolosa
ricerca della perfezione
tecnica, unita alla
poetica musicalità
dell’interprete, sono
ben conosciuti dal
pubblico del Quartetto,
che aspetta sempre
con trepidazione
il ritorno di Zimerman
come un evento ricco
di emozioni e da non
perdere assolutamente.
.
22 OTTOBRE
Le Concert des
Nations
Jordi Savall
BAROCCO E OLTRE
2
Jordi Savall – di recente insignito
dal governo francese della nomina
di Chevalier de la Légion
d'Honneur per i suoi meriti musicali
direttore
e umani – è uno di quegli artisti che
nel corso della carriera hanno
Bach – I sei Concerti
Brandeburghesi BWV 1046-1051 saputo trovare forme sempre nuove
per esprimere la loro visione della
musica.
– Concerto n. 3 in sol maggiore
Per questo è lecito immaginare che
BWV 1048
il nuovo progetto di Savall, che torna
– Concerto n. 5 in re maggiore
come direttore del suo storico
BWV 1050
ensemble di strumenti antichi, sia
– Concerto n. 2 in fa maggiore
l’occasione per scoprire dei lati
BWV 1047
rimasti ancora in ombra della musica
– Concerto n. 4 in sol maggiore
di Bach. I sei Concerti
BWV 1049
Brandeburghesi formano infatti
– Concerto n. 6 in si bemolle
un’eccezionale sintesi del linguaggio
maggiore BWV 1051
concertante sviluppatosi agli inizi del
– Concerto n. 1 in fa maggiore
Settecento. La portata rivoluzionaria
BWV 1046
di questo ciclo è stata messa in luce
da innumerevoli interpretazioni,
ma l’istinto infallibile di Savall per il
colore sonoro e lo stile fluente della
sua natura musicale rappresentano
le migliori premesse per una lettura
fresca e non convenzionale
del mondo dei Brandeburghesi.
12 NOVEMBRE
3
András Schiff
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
pianoforte
Continua anche in questa stagione
il ciclo delle Sonate di Beethoven
Esecuzione integrale delle Sonate nella versione di András Schiff,
per pianoforte di Beethoven - IV iniziato lo scorso anno. Procedendo
– Sonata n. 16 in sol maggiore
op. 31 n. 1
– Sonata n. 17 in re minore op. 31
n. 2 “La Tempesta”
– Sonata n. 18 in mi bemolle
maggiore op. 31 n. 3
– Sonata n. 21 in do maggiore
op. 53 “Waldstein”
in ordine cronologico, Schiff si
addentra nel periodo cosiddetto
eroico di Beethoven, che nei primi
anni dell’Ottocento pubblicava un
trittico di Sonate op. 31 di carattere
drammatico e di stile nuovo.
La prima vetta di questa nuova fase
della produzione di Beethoven è
rappresentata in maniera esauriente
dalla Sonata in do maggiore op. 53,
che prende il nome dalla dedica al
conte Ferdinand von Waldstein, uno
dei suoi principali sostenitori
a Vienna. In questa Sonata si
ritrovano le forme dilatate e il
progetto filosofico
delle grandi Sinfonie di
quegli anni, la Terza in
particolare, così come
la tensione ideale
espressa da lì
a poco nell’opera
Fidelio.
26 NOVEMBRE
Quartetto
Lyskamm
Schubert – Quartettsatz
in do minore D 703
Mozart – Quartetto in re minore
K 421
Schubert – Quartetto in si bemolle
maggiore op. 168 D 112
Verdi – Quartetto in mi minore
MUSICA DA CAMERA
4
Fedele al principio di scoprire
e promuovere i giovani artisti
emergenti, il Quartetto apre le porte
della sua stagione a un nuovo
quartetto formato da musicisti
italiani e stranieri. Il Quartetto
Lyskamm, che prende il nome da
una delle cime del massiccio del
Monte Rosa a cavallo tra Italia e
Svizzera, si è segnalato negli ultimi
anni come una delle formazioni più
promettenti della nuova
generazione. Il programma
rispecchia bene l’idea di ponte tra
il mondo latino e quello tedesco
incarnato dal nome stesso del
Quartetto, ispirando ai giovani
musicisti un dialogo tra il repertorio
classico di Mozart e Schubert
e l’enigmatico Quartetto in mi
minore di Giuseppe Verdi, unico
e tardo lavoro
strumentale del
grande protagonista
del teatro musicale
italiano
dell’Ottocento.
3 DICEMBRE
András Schiff
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
5
Il ciclo di Schiff prosegue con
un gruppo di Sonate che
Esecuzione integrale delle Sonate accompagnano Beethoven verso un
per pianoforte di Beethoven - V profondo ripensamento stilistico
della forma sonata. I lavori di questo
– Sonata n. 22 in fa maggiore
periodo hanno una cadenza ben più
op. 54
rarefatta, rispetto alle numerose
– Sonata n. 23 in fa minore op. 57
Sonate pubblicate in precedenza,
“Appassionata”
spesso raggruppate in fascicoli
– Sonata n. 24 in fa diesis maggiore
di due o di tre. La Sonata per
op. 78
pianoforte solo non rappresentava
– Sonata n. 25 in sol maggiore
più l’interesse principale di
op. 79
Beethoven, che tuttavia non riusciva
– Sonata n. 26 in mi bemolle
ad abbandonare lo strumento a lui
maggiore op. 81a “Les Adieux”
più congeniale e al quale aveva
affidato l’espressione più immediata
dei suoi pensieri. Anche in questo
caso il pubblico avrà la possibilità
di seguire l’interpretazione di Schiff
con la guida preziosa
del libro di Martin
Meyer, che con
domande molto
precise e calibrate
sollecita il pianista
a mettere in luce gli
innumerevoli aspetti
tecnici, artistici
e culturali del mondo
delle Sonate.
pianoforte
10 DICEMBRE
Basilica di San Marco
Amsterdam
Baroque Orchestra
& Choir
Ton Koopman direttore
Johannette Zomer soprano
Maarten Engeltjes alto
Jörg Dürmüller tenore
Klaus Mertens basso
Händel - The Messiah HWV 56
Con il sostegno di
BAROCCO E OLTRE
6
Il concerto di Natale con Ton
Koopman e i suoi ensemble di
Amsterdam è diventato una sorta
di tradizione, alla quale il pubblico
del Quartetto è legato con
particolare affetto. Quest’anno
l’incontro con Koopman avviene nel
segno del grande oratorio di Händel,
uno dei lavori più spettacolari a cui
sia possibile assistere in una sala da
concerto. A Milano forse il pubblico
non si alzerà in piedi al momento
dell’Alleluja, come avverrebbe in
qualunque sala d’Inghilterra, tuttavia
non mancherà di seguire con
attenzione l’avvincente sequenza
di arie e di cori, che fin dal giorno
della prima esecuzione a Dublino
il13 aprile 1742 hanno trascinato
fino all’entusiasmo gli spettatori
di ogni ordine e grado. Il Messiah
è forse il più imponente affresco
biblico messo in musica in
Occidente e ha rappresentato
un modello per tutti i compositori
che abbiano cercato, dopo
di Händel, di raccontare con
la musica un episodio o un
personaggio di carattere sacro.
14 GENNAIO 2014
7
András Schiff
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
pianoforte
Avvicinandosi alla vetta delle ultime
Sonate, l’atmosfera spirituale di ogni
Esecuzione integrale delle Sonate lavoro di Beethoven diventa sempre
per pianoforte di Beethoven - VI più pura e rarefatta. In questo
– Sonata n. 27 in mi minore op. 90
– Sonata n. 28 in la maggiore
op. 101
– Sonata n. 29 in si bemolle
maggiore op. 106 “Hammerklavier”
concerto Schiff indaga gli aspetti
più problematici del rapporto
di Beethoven con la forma sonata e
il rinnovato interesse dell’autore per
la scrittura pianistica ispirato dalle
notevoli trasformazioni tecniche
apportate dai costruttori di pianoforti
nei primi decenni dell’Ottocento.
L’immensa e poderosa Sonata in si
bemolle maggiore op. 106, detta
“Hammerklavier” appunto dal tipo
di meccanica dei nuovi pianoforti,
rappresenta senza dubbio la
manifestazione più spettacolare
della sfera artigianale di Beethoven
e del suo legame mai del tutto
rinnegato con il virtuosismo
strumentale.
21 GENNAIO
Sentieri selvaggi
Carlo Boccadoro
direttore
Cristina Zavalloni
soprano
Ghedini – Adagio e Allegro
da concerto (1936)
Gentilucci – Le clessidre di Dürer
(1985)
Einaudi – The Apple Tree (1995)
Boccadoro – Box of Paints, prima
esecuzione assoluta, commissione
della Società del Quartetto
Berio – Folk Songs (1964)
Con il sostegno di
MUSICA DA CAMERA
8
Carlo Boccadoro si è distinto in
questi anni nella scena italiana come
il portavoce di una tendenza della
musica d’oggi a inglobare nel proprio
linguaggio stili ed espressioni sonore
di varia provenienza, in un solare e
ostentato eclettismo ascrivibile tra le
varie forme di estetica post-moderna.
Una delle caratteristiche della musica
di Boccadoro è di rimanere sempre
ben radicata nella prassi strumentale.
Il legame della scrittura musicale con
la concreta esperienza del far musica
si riflette nella sua decisione, oltre
quindici anni fa, di fondare e dirigere
l’ensemble Sentieri selvaggi.
La scelta di un film cult come nome
per l’ensemble rivela allo stesso
tempo l’influenza del linguaggio visivo
sulla musica di Boccadoro e
l’impellente necessità di raccontare
delle storie attraverso i suoni. Per il
suo primo concerto al Quartetto,
Sentieri selvaggi ha compilato un
programma di musica italiana che
potrebbe essere considerato una
sorta di manifesto del gruppo.
Oltre alla prima assoluta di un lavoro
commissionato a Boccadoro, infatti,
nella locandina trovano posto i nomi
di autori come Luciano
Berio, Ludovico
Einaudi, Giorgio
Federico Ghedini e
Armando Gentilucci,
del tutto lontani tra
loro nel tempo, nello
stile e negli orizzonti
culturali, ma
accomunati da un
artigianato sapiente
della scrittura
musicale.
28 GENNAIO
9
Enrico Dindo
BAROCCO E OLTRE
MUSICA DA CAMERA
violoncello
Accanto a due Integrali che si
chiudono - quelle delle Sonate e dei
Quartetti di Beethoven - la stagione
del 150° presenta un altro ciclo
completo di valore assoluto, le sei
Suite per violoncello solo di Johann
Sebastian Bach. Nel 2010 il
Quartetto aveva affidato alla perizia
strumentale di Enrico Dindo
l’esecuzione delle sei Suite per
festeggiare la riapertura del Coro
rinascimentale di San Maurizio dopo
i preziosi restauri degli affreschi del
Luini. Dindo torna questa volta nella
stagione del Quartetto a interpretare
il principale monumento del
repertorio per violoncello. Con un
lungo lavoro di studio e di ricerca
sullo strumento egli ha maturato una
lettura fresca e coinvolgente,
fondata sul confronto tra le varie
fonti storiche e sull’esperienza
concreta, l’unica che consenta
all’interprete di trovare
delle soluzioni convincenti
ai molteplici enigmi che la
scrittura di Bach dissemina
lungo l’intero percorso delle
Suite. Da questo lavoro
approfondito sono nate
anche una registrazione
discografica e una nuova
edizione delle Suite,
annotate e diteggiate
da Dindo, da confrontare
utilmente con la copia
manoscritta della moglie
di Bach, Anna Magdalena,
la fonte più antica
sopravvissuta di questi
sei capolavori.
Esecuzione integrale delle Suite
per violoncello solo di Bach – I
– Suite n. 1 in sol maggiore
BWV 1007
– Suite n. 3 in do maggiore
BWV 1009
– Suite n. 5 in do minore
BWV 1011
4 FEBBRAIO
Leonidas Kavakos
violino
Enrico Pace
pianoforte
Beethoven – Sonata n. 7 in do
minore op. 30 n. 2
Debussy – Sonata in sol minore
Ravel – Sonata
Respighi – Sonata in si minore
MUSICA DA CAMERA
10
Il pubblico del Quartetto conserva
ancora nell’orecchio l’eco della
splendida interpretazione delle
Sonate per violino di Beethoven
offerta due stagioni fa da Leonidas
Kavakos ed Enrico Pace. I due artisti,
freschi vincitori del Premio Abbiati
assegnato dall’Associazione
nazionale dei Critici musicali proprio
grazie all’Integrale beethoveniana del
Quartetto, tornano con un concerto
ricco di sfumature novecentesche.
Il punto di partenza tuttavia è un
graditissimo ritorno al mondo di
Beethoven con la tempestosa
Sonata in do minore op. 30 n. 2.
Agli inizi del secolo scorso, invece,
Respighi, Debussy e Ravel hanno
declinato in maniera diversa il tema
della sonata violinistica, malgrado
tutti e tre si muovessero nell’ambito
di un linguaggio per molti aspetti
simile. Respighi era l’unico ad avere
una personale pratica dello
strumento, che nella Sonata in si
minore s’infiamma di appassionati
slanci lirici. Debussy e Ravel,
in forme diverse, giocano invece con
i cliché della scrittura violinistica
ottocentesca,
conferendo ai loro
lavori una
maschera di
estrema eleganza
e finezza
intellettuale.
18 FEBBRAIO
Quartetto
di Cremona
Esecuzione integrale dei Quartetti
per archi di Beethoven - IV
– Quartetto n. 5 in la maggiore
op. 18 n. 5
– Quartetto n. 10 in mi bemolle
maggiore op. 74 “Le arpe”
– Quartetto n. 14 in do diesis
minore op. 131
BEETHOVEN
MUSICA DA CAMERA
11
Il Quartetto di Cremona riprende la
rassegna dei 17 lavori di Beethoven
per quartetto d’archi, iniziata nella
scorsa stagione. Il programma,
secondo il criterio adottato dal
gruppo italiano, si prefigge di
presentare uno spaccato delle varie
fasi della produzione del
compositore, cercando di trovare le
combinazioni migliori per accostare
lavori di carattere molto diverso.
Rimane tuttavia sorprendente
ascoltare a distanza ravvicinata il
Quartetto in la maggiore op. 18 n. 5
e il Quartetto in do diesis minore
op. 131, due lavori che mettono in
luce in maniera impressionante le
sconvolgenti trasformazioni
avvenute nel linguaggio di
Beethoven nell’arco di appena
venticinque anni. Con l’op. 131
infatti la ricerca del
compositore si spinge
fino a sperimentare
forme inaudite
e a tentare strade
radicalmente nuove
rispetto a quelle
ereditate dai maestri
dello stile classico.
25 FEBBRAIO
Trio di Parma
MUSICA DA CAMERA
12
In una stagione così festosa per la
nostra Società non poteva mancare
Schubert – Notturno op. 148 D 897 un passaggio del Trio di Parma, una
formazione da molti anni di casa al
– Trio n. 1 in si bemolle maggiore
Quartetto. Dopo l’ultima integrale
op. 99 D 898
dei lavori di Dvořák, il Trio di Parma
– Trio n. 2 in mi bemolle maggiore
offre un altro ciclo completo, piccolo
op. 100 D 929
nelle dimensioni ma gigantesco
nella qualità artistica. I due Trii di
Schubert, scritti a poca distanza
l’uno dall’altro negli ultimi mesi
della sua vita, sono preceduti
dall’incantevole Notturno, un lavoro
forse immaginato per un’opera più
vasta. In esso trovano una prima
voce i misteriosi palpiti e i silenzi
gonfi d’espressione dell’anima
romantica. Le promesse
contenute nel Notturno
sono confermate e
ancor più sviluppate nei
due lavori maggiori, che
rappresentano degli
esempi sublimi
dell’emozionante
scrittura strumentale
dell’ultimo Schubert.
4 MARZO
András Schiff
BEETHOVEN
PIANISTI AL QUARTETTO
pianoforte
Il lungo percorso di Schiff
nell’universo delle Sonate di
13
Esecuzione integrale delle Sonate Beethoven giunge al termine con
per pianoforte di Beethoven - VII l’esecuzione degli ultimi tre lavori,
– Sonata n. 30 in mi maggiore
op. 109
– Sonata n. 31 in la bemolle
maggiore op. 110
– Sonata n. 32 in do minore
op. 111
una vera e propria trilogia spirituale
carica di significati artistici
e filosofici. Scritte tra il 1820
e il 1822, a ridosso dell’immenso
massiccio formato dalla Nona
Sinfonia e dalla Missa Solemnis, le
ultime tre Sonate rappresentano
allo stesso tempo una sintesi della
lunghissima esperienza accumulata
nel genere principale della musica
per pianoforte solo e uno studio su
nuove forme di scrittura per la
tastiera. Pur
essendo collegate
da sottili relazioni
stilistiche, ciascuna
delle tre Sonate
esprime un mondo
poetico particolare e
del tutto autonomo.
Più intellettuale la
Sonata in mi
maggiore, più lirica
quella in la bemolle
maggiore, entrambe
devono cedere il
passo all’ineffabile
enigma dell’ultima
sorella, che chiude
la serie con la forma più
contraddittoria immaginabile
all’interno del linguaggio
sonatistico, l’antico tema con
variazioni, che nelle mani di
Beethoven si trasforma in un
misterioso e sconvolgente
strumento di metamorfosi.
11 MARZO
Quartetto
di Cremona
Esecuzione integrale dei Quartetti
per archi di Beethoven - V
– Quartetto n. 1 in fa maggiore
op. 18 n. 1
– Quartetto n. 17 in si bemolle
maggiore op. 133 “Grande Fuga”
– Quartetto n. 2 in sol maggiore
op. 18 n. 2
BEETHOVEN
MUSICA DA CAMERA
14
Anche il Quartetto di Cremona si
avvia a concludere la propria
rassegna dei Quartetti di Beethoven,
ma prima di terminare l’integrale con
i due grandi lavori dell’op. 130 e 132
apre per così dire una parentesi
molto suggestiva. L’idea di mettere a
confronto in ciascun concerto il
primo e l’ultimo stile di Beethoven
viene portata alle estreme
conseguenze, scegliendo di tendere
al massimo l’arco del linguaggio per
quartetto d’archi della sua
produzione. I due primi Quartetti
dell’op. 18, anche se in realtà non
i più antichi in ordine di
composizione, formano la cornice
per inquadrare il lavoro strumentale
più audace e sconvolgente di
Beethoven, la Grosse Fuge op. 133.
Scritta in origine come movimento
finale del Quartetto op. 130,
Beethoven si convinse a pubblicare
la Fuga in forma autonoma,
componendo un nuovo
finale. Se sia meglio
ascoltare questo colossale
e avveniristico omaggio al
linguaggio del contrappunto
nella versione originale o in
quella separata, è da anni
un dibattito aperto.
Ma l’accostamento proposto
dal Cremona è senza dubbio
molto originale e allo stesso
tempo significativo, per
cogliere appieno la portata
dantesca della ricerca
musicale di Beethoven.
18 MARZO
Orchestre des
Champs-Élysées
Collegium Vocale
Gent
Philippe
Herreweghe
direttore
Christina Landshamer soprano
Maximilian Schmitt tenore
Rudolf Rosen basso
Haydn - Die Schöpfung Hob.XXI.2
BAROCCO E OLTRE
15
Ascoltare nella stessa stagione il
Messiah di Händel e Die Schöpfung
(La Creazione) di Haydn rappresenta
non solo un’accoppiata di lusso, ma
anche un’eccezionale occasione di
confrontare da vicino per così dire il
Vecchio e il Nuovo Testamento della
musica sinfonico-vocale. L’Oratorio di
Haydn infatti intendeva riprendere in
forme moderne il modello insuperato
del lavoro di Händel, per riscrivere
nel linguaggio dello stile classico un
genere di composizione in grado di
mettere d’accordo l’intenditore
più raffinato e l’ascoltatore più
sprovveduto. Nel libretto della
Creazione, ispirato molto liberamente
al Paradiso perduto di Milton,
abbondano gli spunti per inventare
numerose situazioni di pittura
musicale, a cominciare dalla
descrizione dell’informe caos che
precedeva la formazione del mondo
fino all’evocazione delle immense
creature degli abissi marini.
Il successo della Creazione,
paragonabile solo a quello del suo
illustre
predecessore,
non ha mai
cessato
d’invogliare
gli interpreti
a cercare
nuove forme
d’espressione, come dimostra
la celebre edizione di Philippe
Herreweghe e dei suoi ensemble
parigini e di Gent, in grado di
conferire al lavoro di Haydn una
morbidezza di suono, un colorito
strumentale e una fluidità di fraseggio
ammirate in ogni sala da concerto.
1 APRILE
Andrea Lucchesini
pianoforte
Mozart – Sonata in re maggiore
K 284
Schubert – 3 Klavierstücke D 946
Brahms – 3 Intermezzi op. 117
Strauss – Sonata in si minore op. 5
PIANISTI AL QUARTETTO
16
Vocazione europea, radici italiane:
questo potrebbe essere
considerato da sempre il motto del
Quartetto. In una stagione così ricca
di ospiti stranieri e di lavori del
grande patrimonio della musica
occidentale, è significativa la
presenza di tanti musicisti italiani
che rappresentano oggi l’alto livello
raggiunto dalla nostra scuola. Il
nome di Andrea Lucchesini è un
eccellente esempio di come
l’eleganza, la musicalità e l’equilibrio
classico dell’interpretazione siano
ancora le qualità dei musicisti italiani
più riconosciute e apprezzate in
ogni Paese. Il concerto si apre con
una delle più belle Sonate del
giovane Mozart, piena di brio
teatrale di gusto italiano e allo
stesso tempo influenzata dai modelli
della musica strumentale del nord
Europa. Il programma presenta poi
due temi principali. Il primo
consiste in uno studio
dell’evoluzione nel tardo
Ottocento del pezzo di
carattere, una forma libera
nata in pratica con il
pianoforte di Schubert e
fondamentale per gli sviluppi
della musica romantica. Il
secondo invece è legato
all’anniversario della nascita
di Richard Strauss (18641949), un autore prolifico e
geniale anche nel regno
della musica da camera.
L’ascolto della sua Sonata
giovanile risulterà senza
dubbio per il pubblico una
piacevole sorpresa, per non
dire una scoperta.
8 APRILE
Quartetto Ebène
Mozart – Quartetto in mi bemolle
maggiore K 428
Schumann – Quartetto n. 3
in la maggiore op. 41 n. 3
Jazz & Crossover
MUSICA DA CAMERA
17
Abbiamo la fortuna di vivere in un
periodo ricco di quartetti di alto
livello, che hanno portato una ventata
di aria fresca sulla scena musicale
internazionale. Tra le numerose
formazioni di primo piano oggi
in attività, il Quartetto Ebène si
distingue per aver manifestato fin
dagli inizi una passione autentica e
praticata in maniera non superficiale
per la musica jazz. Questa duplice
natura, che potrebbe ricordare il
Friedrich Gulda dei tempi d’oro,
si traduce in un programma
corrispondente alla storia e all’indole
dei giovani musicisti francesi.
Il programma infatti spazia
dall’apollineo Quartetto K 428 di
Mozart, uno dei sei lavori dedicati a
“papà” Haydn, allo sconvolgente
Quartetto in sol maggiore, poderoso
frutto dell’ultima stagione creativa di
Schubert. Accanto al
lato sacro, l’Ebène
presenta poi con
giovanile sfrontatezza
e sprezzo del Kitsch
il volto più profano
della propria attività,
una sorta di stanza
dei giochi dove
il linguaggio classico
si mescola agli
schemi del jazz, ai
successi della
musica pop e alle
colonne sonore del
grande cinema.
15 APRILE
Quartetto
di Cremona
Esecuzione integrale dei Quartetti
per archi di Beethoven - VI
“Dedicato al Quartetto Italiano”
– Quartetto n. 13 in si bemolle
maggiore op. 130
– Quartetto n. 15 in la minore
op. 132
BEETHOVEN
MUSICA DA CAMERA
18
L’ultimo concerto del Quartetto
di Cremona, che è stato per tre anni
artista in residenza al Quartetto,
rappresenta un atto di riconoscenza
per la più leggendaria formazione
di musica da camera della nostra
storia, il Quartetto Italiano.
L’omaggio, al termine di una lunga
e complessa integrale come quella
di Beethoven, vuol essere reso nella
maniera più umile, senza la pretesa
di proporsi come eredi o di suggerire
paragoni artistici odiosi. Percorrendo
la medesima strada a distanza di
tanti anni, il Quartetto di Cremona
s’inchina al ricordo della grande
lezione umana e spirituale impartita
dai loro illustri colleghi nei due lavori
più profondi e monumentali
di Beethoven.
La “Cavatina”
dell’op. 130 e la
“Canzona di
ringraziamento”
del Quartetto in
la minore op. 132
rimangono l’esito
forse più alto
dell’attività artistica
del Quartetto Italiano,
che grazie a queste
insuperabili
interpretazioni ha
ispirato nuove
generazioni di
musicisti a imboccare
l’arduo e faticoso
cammino della vita
quartettistica.
6 MAGGIO
Jan Lisiecki
pianoforte
Chopin – Grande valzer brillante
op. 18
– 24 Preludi op. 28
– Studio in do minore op. 10 n. 12
– 3 Notturni op. 9
– 3 Valzer op. 64
– Notturno in do diesis minore
op. post.
– Andante spianato
e grande polacca brillante op. 22
PIANISTI AL QUARTETTO
19
Jan Lisiecki è nato nel 1995, eppure
il suo debutto al Quartetto avviene
sulla scia di una fama da
professionista già affermato a livello
internazionale. Il giovane pianista,
nato in Canada da genitori polacchi,
calca infatti ormai da anni il
palcoscenico delle più importanti
sale da concerto di tutto il mondo.
In Italia si era segnalato nella scorsa
stagione, quando prima Antonio
Pappano e poi Claudio Abbado
hanno chiamato Lisiecki per
sostituire Martha Argerich dopo un
improvviso forfait. Il nome di Chopin
ha rappresentato finora il nume
tutelare della carriera di Lisiecki, che
ha avuto addirittura l’onore nel 2010
di registrare i Concerti del grande
polacco proprio nella casa natale
del compositore a Zelazowa Wola.
Il programma d’esordio
al Quartetto dimostra
la competenza e la
finezza musicale del
giovane maestro, che
interpreta un ciclo
importante e centrale
dal punto di vista
stilistico come i Preludi,
intervallati da due
raccolte minori ma
di carattere molto
omogeneo, racchiusi
in apertura e chiusura
di concerto dallo
scatenamento della
passione romantica
al ritmo di danza.
13 MAGGIO
20
Enrico Dindo
BAROCCO E OLTRE
MUSICA DA CAMERA
violoncello
L’Integrale delle Suite per violoncello
solo di Enrico Dindo si conclude
con l’esecuzione dei numeri pari del
ciclo. La scelta di dividere il ciclo
seguendo un criterio per così dire
aritmetico permette di seguire
meglio l’evoluzione della scrittura di
Bach, che diventa in progressione
sempre più complessa fino a
sfociare nella quasi ineseguibile
Suite in re maggiore finale.
Per questo ultimo pannello del suo
ciclo, Bach aveva indicato un tipo di
strumento a cinque corde poi
caduto in disuso. Trasportare questa
scrittura, ricca di arpeggi
e posizioni acute, su uno strumento
tradizionale a quattro corde è
un’impresa tra le più impegnative
per l’interprete, sia per le difficoltà
tecniche da
superare, sia per
la sensibilità
musicale
da dimostrare.
Esecuzione integrale delle Suite
per violoncello solo di Bach – II
– Suite n. 2 in re minore
BWV 1008
– Suite n. 4 in mi bemolle maggiore
BWV 1010
– Suite n. 6 in re maggiore
BWV 1012
20 MAGGIO
Sharon Kam
clarinetto
Isabelle van Keulen
violino
Ulrike-Anima Mathé
violino
Volker Jacobsen
viola
Gustav Rivinius
violoncello
Brahms – Quintetto in si minore per
clarinetto e archi op. 115
Mozart – Quintetto in la maggiore
per clarinetto e archi K 581
MUSICA DA CAMERA
21
La stagione del 150° si chiude, in
attesa della grande festa musicale
del 29 giugno, con un magnifico
concerto di musica da camera, che
vede impegnato un gruppo di
eccellenti musicisti riuniti attorno alla
figura della violinista olandese
Isabelle van Keulen. L’ospite d’onore
del concerto è la clarinettista di
origine israeliana Sharon Kam, che
interpreta i due massimi capolavori
della letteratura da camera per il suo
strumento. Il lavoro di Brahms, scritto
nell’ultima fase della sua carriera, è
chiaramente ispirato al modello di
Mozart, che a sua volta compose il
Quintetto negli anni maturi sull’onda
dell’ammirazione per il grande
virtuoso e amico Anton Stadler.
Entrambi i lavori sono improntati a un
dialogo fitto e incessante tra il
clarinetto e il quartetto d’archi, una
metafora ideale per salutare i soci e il
pubblico nel segno di un rapporto di
civiltà e di bellezza che ha
contraddistinto la storia del Quartetto
e che rimane un impegno da
rinnovare anche per gli anni a venire.
Prove aperte
Guide all’ascolto dei concerti
con gli interpreti riservate
agli studenti delle scuole
e università, su prenotazione,
e ai Soci.
Condotte da Oreste Bossini
Sala Verdi del Conservatorio
Tutti i concerti si terranno nella
Sala Verdi
del Conservatorioo
via Conservatorio, 12
il martedì
alle ore 20.30
ad eccezione del concerto del
Martedì 22 ottobre, ore 15.30
Le Concert des Nations
Jordi Savall direttore
Martedì 26 novembre, ore 11.30
Quartetto Lyskamm
Martedì 21 gennaio, ore 11.30
Sentieri selvaggi
Carlo Boccadoro direttore
Cristina Zavalloni soprano
10 dicembre
che si terrà nella
Basilica di San Marco
Martedì 1 aprile, ore 11.30
Andrea Lucchesini pianoforte
Martedì 15 aprile, ore 11.30
Quartetto di Cremona
Martedì 13 maggio, ore 11.30
Enrico Dindo violoncello
Si ringrazia il Fondo Morosini
Abbonamenti 2013-2014
Inclusivi della quota di socio ordinario (€ 100)
INTERA STAGIONE
(21 concerti)
Chiusura abbonamenti:
8 ottobre 2013
Intero: € 490
Giovani fino a 26 anni: € 80
Ridotto oltre 70 anni: € 450
Posto fisso numerato: € 600
INTERA STAGIONE
DOPO ZIMERMAN
(20 concerti)
Chiusura abbonamenti:
22 ottobre 2013
BAROCCO E OLTRE
(5 concerti)
Chiusura abbonamenti:
22 ottobre 2013
€ 150
22 ottobre 2013
Le Concert des Nations
Jordi Savall direttore
10 dicembre
Amsterdam Baroque Orchestra
& Choir, Ton Koopman direttore
28 gennaio 2014
Enrico Dindo violoncello
18 marzo
Orchestre des Champs-Élysées
Collegium Vocale Gent
Philippe Herreweghe direttore
13 maggio
Enrico Dindo violoncello
Intero: € 470
Giovani fino a 26 anni: € 80
Ridotto oltre 70 anni: € 420
Posto fisso numerato: € 575
BEETHOVEN
(7 concerti)
Chiusura abbonamenti:
12 novembre 2013
€ 200
12 novembre 2013
András Schiff pianoforte
3 dicembre
András Schiff pianoforte
14 gennaio 2014
András Schiff pianoforte
18 febbraio
Quartetto di Cremona
4 marzo
András Schiff pianoforte
11 marzo
Quartetto di Cremona
15 aprile
Quartetto di Cremona
PIANISTI AL QUARTETTO
(7 concerti)
Chiusura abbonamenti:
8 ottobre 2013
€ 210
MUSICA DA CAMERA
(11 concerti)
Chiusura abbonamenti:
26 novembre 2013
€ 250
8 ottobre 2013
Krystian Zimerman
12 novembre
András Schiff
3 dicembre
András Schiff
14 gennaio 2014
András Schiff
4 marzo
András Schiff
1 aprile
Andrea Lucchesini
6 maggio
Jan Lisiecki
26 novembre 2013
Quartetto Lyskamm
21 gennaio 2014
Sentieri selvaggi
Carlo Boccadoro direttore
Cristina Zavalloni soprano
28 gennaio
Enrico Dindo violoncello
4 febbraio
Leonidas Kavakos violino
Enrico Pace pianoforte
18 febbraio
Quartetto di Cremona
25 febbraio
Trio di Parma
11 marzo
Quartetto di Cremona
8 aprile
Quartetto Ebène
15 aprile
Quartetto di Cremona
13 maggio
Enrico Dindo violoncello
20 maggio
Sharon Kam clarinetto
Isabelle van Keulen violino
Ulrike-Anima Mathé violino
Volker Jacobsen viola
Gustav Rivinius violoncello
Concerto straordinario
del 1° ottobre
al Teatro alla Scala
Posto unico di platea € 80
(Soci € 60)
Posto unico di palco
(I e II Ordine) € 70
(Soci € 50)
Posto unico di palco
(III e IV Ordine) € 60
(Soci € 40)
Poltroncina I Galleria € 15
Poltroncina II Galleria € 10
Ingressi € 5
Biglietti in vendita presso
la Società del Quartetto
e la biglietteria del Teatro alla Scala
Quote associative
Socio ordinario
€100
Socio protettore
€ 300
Socio vitalizio
€1.500
Le associazioni si ricevono
sia in occasione dell’abbonamento,
sia in qualsiasi altro momento
dell’anno.
Associazioni e Abbonamenti
da lunedì 2 settembre a martedì 22 ottobre: ore 10 - 17.30
(orario continuato)
e da mercoledì 23 ottobre: ore 13.30 - 17.30
Biglietti
€ 40 - 20 – Giovani (fino a 26 anni): € 5
in vendita a partire da 30 giorni prima di ogni concerto presso:
– Società del Quartetto, via Durini 24, da lunedì a venerdì ore 13.30 - 17.30
– Call center 89.24.24 Pronto PagineGialle®
– Punti vendita Vivaticket
– Siti internet: www.quartettomilano.it e www.vivaticket.it
e da un’ora prima di ogni concerto, secondo disponibilità.
Modalità di pagamento
In sede:
Contanti, assegno bancario non trasferibile, bancomat,
carte di credito (VISA e CartaSì)
A distanza:
Bonifico bancario su uno dei seguenti conti correnti intestati
alla Società del Quartetto,
indicando chiaramente nome, indirizzo, recapito telefonico
del versante e abbonamento prescelto,
e inviandone copia alla segreteria:
– Credito Valtellinese, Agenzia 1, via Larga 7, Milano
IBAN: IT85 K052 1601 6310 0000 0001 450
– Intesa Sanpaolo, Agenzia 15 di Milano
IBAN: IT55 G030 6909 4830 0001 5812 185
Con il patrocinio di
Con il patrocinio e il contributo di
Sponsor istituzionali
Sponsor Ciclo Beethoven
Con il contributo di
Con il patrocinio di
Soggetto di rilevanza regionale
Con il sostegno di
G&R Associati + A. H. Dandres - REV. 1 - 09/13
Foto: Laura Arlotti, Marco Borggreve, Yannis Bournias, Vico Chamla, Fulvia Farassino,
Maike Helbig, Priska Ketterer, Birgitta Kowsky, Silvia Lelli, Julien Mignot,
Thomas Rabsch, Laurent Thurin Nal, Sonia Werner, Hiromici Yamamoto,
Società del Quartetto di Milano
via Durini 24 – 20122 Milano
tel. 02.795.393
[email protected]
www.quartettomilano.it
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Brochure Stagione 13-14 - Società del Quartetto di Milano