Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Tesi di Laurea in Fisica “Caratterizzazione di un calorimetro omogeneo” Relatori: Prof. Carlo Schaerf Prof.ssa Annalisa D’Angelo Correlatori: Dott. Giovanni Mazzitelli Dott. Bruno Buonomo Candidato Flavio Archilli Infinitamente piccolo Per esplorare l’infinitamente piccolo abbiamo bisogno di strumenti adatti, e calibrati Rivelatori Ci forniscono informazioni su: Tipo di particella Posizione Impulso Energia Misura dell’energia delle particelle Calorimetri Interazioni radiazione materia Perdita di Energia (assorbimento totale) Obiettivo Studiare la linearità e la risoluzione di un calorimetro elettromagnetico omogeneo a vetro al piombo utilizzando un fascio a multibunch di 500 MeV Calorimetro Componenti Materiale attivo •A sampling: materiale attivo alternato da materiale passivo •Omogeneo: tutto materiale attivo Fotomoltiplicatore Trasforma un segnale luminoso in segnale elettrico Tipo di Calorimetro utilizzato Calorimetro elettromagnetico omogeneo a vetri a piombo drogato al cerio Fotomoltiplicatore Vetro a piombo Interazione radiazione-materia Modello semplificato (app. “A” Rossi) per studiare la perdita di energia di una particella all’interno del calorimetro Cascata elettromagnetica L’elettrone incide sul materiale attivo E>Ec E<Ec Dove l’energia critica è definita dalla relazione •Bremsstrahlung •Creazione Coppie da parte del fotone di Bremsstrahlung Perdita per ionizzazione Scintillazione dE dE dx coll dx rad Cascata elettromagnetica MODELLO Unità del processo Lunghezza di radiazione X0: lunghezza dopo la quale l’energia di una particella diminuisce di un fattore 1/e Raggio di Moliere: RM=X0(21,2MeV/Ec) t= N (t ) 2t E (t ) E0 2t E (t max ) E0 Ec t max 2 N (t max ) 2tmax etmax ln 2 E0 Ec La strumentazione Caratteristiche fisiche del vetro a piombo: X0=2.07 cm RM=2.4 cm r=4.6 g/cm3 Ec= 21 MeV Lunghezza vetro a piombo 40cm 5 cm di lato 20 X0 1 RM dal centro sezione del vetro Problemi di contenimento? Un fascio di 30 GeV è completamente contenuto longitudinalmente in 20 X0 Esperimento a 500 MeV TRANQUILLI! In 2 RM è contenuto il 95% della componente trasversale della cascata Scintillazione Scintillatore: materiale che mostra la proprietà nota come luminescenza Luminescenza: assorbimento di energia nella materia e la sua riemissione come radiazione visibile o vicina al visibile Risposta lineare rispetto all’energia depositata. Buon rivelatore! Alta efficienza conversione energia in radiazione Trasparenza rispetto alla radiazione di fluorescenza Spettro di emissione coerente con il range di risposta del fotomoltiplicatore Tempi di decadimento costanti Vetro a piombo •Tempi di risposta dell’ordine di 50 ns (tra rivelatori plastici e cristalli inorganici) •Emissione luce 25% antracene (240eV/fotone) Fotomoltiplicatore Il fotomoltiplicatore trasforma i fotoni in un segnale elettrico sfruttando l’effetto fotoelettrico È costituito da un catodo fatto di materiale fotosensibile, seguito da un sistema di focalizzazione e una catena moltiplicatrice, costituita da vari dinodi e da un anodo dal quale si estrae il segnale finale Il fotomoltiplicatore è uno strumento lineare ed il segnale in uscita dall’anodo è una corrente proporzionale ai fotoni raccolti nell’unità di tempo. Per l’esperienza abbiamo utilizzato un fotomoltiplicatore Cern/Type 4238 alimentato a 700 V LINAC Il LINAC è un acceleratore lineare che sfrutta le cavità a radio frequenza per accelerare le particelle Il LINAC di DAFNE ha una lunghezza di ~60m. La frequenza del generatore è di 2856 MHz Energia max e- in uscita 800 MeV Corrente in uscita 150 mA Accelerazione nel passaggio un tubo e l’altro Essendoci n tubi l’energia tra cinetica risulterà E=eV E=neV Produzione di pacchetti di particelle BTF layout BTF E measurement Fast dipole (2.8°/ 0°) Pulsed dipole: 3.2°/ 7° To main rings Attenuazione del fascio del LINAC detector LINAC Beam 1-500 mA tunable W target: 1.7, 2.0, 2.3 X0 N. of particles W slits W slits 450 magnet Selected energy (MeV) Laboratorio BTF 324.7 I dipole Ebeam 510 346.28 I dipole Ebeam 510 Energy Range 25-750 MeV e-/e+ Max. Repetition Rate 50 Hz Pulse Duration 1-10 ns Current/Pulse 1 to 1010 particles Allowed Current 103 particles/second Elettronica di acquisizione CARATTERISTICHE CALORIMETRO Linearità Energia elettrone incidente Numero di particelle prodotte nella cascata Il fotomoltiplicatore è uno strumento lineare, fornisce un segnale elettrico proporzionale agli elettroni prodotti dal fotocatodo Fotoni prodotti per scintillazione La risposta del calorimetro è proporzionale all’energia dell’elettrone incidente Non avendo la possibilità di estendere a molti ordini di grandezza l’energia del nostro fascio, applichiamo l’idea secondo cui due elettroni siano assimilabili ad un unico elettrone con energia doppia, e così via. Questa ipotesi è in accordo con la linearità tra numero di particelle prodotte nella cascata e l’energia della radiazione incidente, però non tiene conto che lo sviluppo della cascata in presenza di una particella ad energia doppia è più penetrante. e1000 MeV = e- + e- 500 MeV 500 MeV Risoluzione Definiamo la risoluzione come: R E Diversi termini da determinare 3° termine dovuto ad errori di 1° 2° termine dovuto alle al rumore Per il nostro esperimento calibrazione fluttuazioni prodotto dalla statistiche di un assumiamo chestrumentazione la processo erisoluzione indipendente chesia è convoluzione dall’energia data solo dal di processi incidente primo edpoissoniani ultimo termine 1 1 const 2 EE A E E E system fluct instr 2 B E E E E E Acquisizione dati Misura dell’errore sistematico dovuto al rumore integrato dall’ ADC di carica: piedistallo Esist = 63±2 counts Acquisizione dati Misure su fascio Energia singolo elettrone 405 MeV Spettro dei conteggi dell’ADC di carica. Il primo picco corrisponde con il piedistallo. Il secondo picco corrisponde con la misura di un singolo elettrone, il terzo con la misura di due elettroni e così via… Il valore medio di elettroni incidenti sul calorimetro è ~6 Acquisizione dati Analisi dei singoli picchi Acquisizione dati Dati ottenuti Numero e- Energia Nota MeV E MeV ADC Counts Emis Risoluzione Errore sulla risoluzione 1 405 4 183 20 1 0,081 0,005 2 810 8 376 31 1 0,068 0,003 3 1215 12 574 39 1 0,063 0,002 4 1620 16 785 54 2 0,059 0,002 5 2025 20 991 55 2 0,052 0,002 6 2430 25 1207 73 2 0,055 0,002 7 2840 30 1410 78 3 0,054 0,002 8 3240 30 162 79 4 0,048 0,002 Linearità Dal grafico otteniamo E ( MeV ) 2.1 Emis 0.4 Risoluzione Il fit viene eseguito utilizzando la funzione f fit P1 P2 E Stimiamo il contributo costante 0.03 E system ed il contributo della fluttuazione statistica E fluct 0.065 E[GeV ] CONCLUSIONI Verifica analisi teorica sulla linearità del processo di sviluppo della cascata Verificata la relazione di linearità tra la misura e l’energia del pacchetto di elettroni Risoluzione poco maggiore del 9% con fit discreto dei dati sperimentali Possibili errori di misura possono derivare dal metodo usato (convoluzione delle gaussiane con la poissoniana) e al non totale contenimento trasverso dello sciame elettromagnetico