Seduta SA mercoledi 18 febbraio 2015 Resoconto informale dei rappresentanti del Settore 1 Il Rettore apre la seduta alle h 0915. 1. Comunicazioni • Scomparso il Prof. Pierangelo Terreni, ultimo Preside della ex-Facoltà di Ingegneria. Funerali domani giovedi h 0930, chiesa S. Cuore Via Bonanno, Pisa. 1. La Regione Toscana nel 2013 ha promosso un accordo con gli Atenei e Istituti di Alta formazione e specializzazione Toscani (Università di Pisa, Firenze, Siena, Stranieri di Siena, Scuola Superiore S. Anna, Scuola normale Superiore, IMT) finalizzato alla possibilità di cofinanziamento regionale all’eventuale rimborso forfetario che gli enti ospitanti intendano attribuire agli studenti universitari impegnati in tirocini curriculari. Il cofinanziamento sarà possibile solo nel caso che ricorrano particolari requisiti. In particolare il punto 3 dell’accordo stabilisce che la Regione copra parzialmente il rimborso forfetario solo al verificarsi di alcuni aspetti riguardanti la tipologia del tirocinio, alcune caratteristiche del tirocinante, e alcune condizioni del soggetto ospitante (punto 3 dell’Accordo). La bozza di tale accordo, approvata dalla Giunta Regionale n. 1082 del 2013, ha ottenuto il parere favorevole del SA con delibera n. 33 del 27.11.2013 ed è stata approvata con delibera del CdA n. 40 dell’11.12.2013. Il Presidente informa che al fine di formalizzare l’adesione degli Atenei coinvolti dall’accordo di cui trattasi, la Regione Toscana invita gli Atenei a sottoscrivere lo stesso precisando che il testo approvato ha subito una piccola modifica (Delibera della giunta Regionale n. 855/2014), individuata a seguito di un percorso condiviso fra i soggetti interessati, riguardante in particolare il punto 3, lettera g; laddove si stabiliva che il tirocinio dovesse valere “ almeno 12 CFU ovvero durare, nei casi in cui l’ordinamento didattico non preveda i CFU, almeno 300 ore”, al fine di ampliare il numero dei possibili beneficiari, è stata decisa la seguente modifica: “almeno 12 CFU ovvero durare almeno 300 ore”. In allegato l’accordo aggiornato con la predetta modifica al quale il Rettore dell’Università di Pisa è chiamato a dare la formale adesione. 2. Il Presidente presenta la prima relazione annuale relativa al Progetto TRIGGER “TRansforming Institutions by Gendering contents and Gaining Equality in Research” – Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del VII Programma Quadro. Ricorda che si tratta di un progetto coordinato e co-finanziato dal Dipartimento italiano per le Pari Opportunità, assistito da un istituto di ricerca specializzato sulle questioni del genere nella scienza, che coinvolge oltre all’Ateneo quattro università di altrettanti paesi europei (Repubblica Ceca, Francia, Regno Unito, Spagna). Il progetto, di cui è delegato di Ateneo la Prof.ssa Nicoletta De Francesco, è portato avanti dal Dipartimento di Scienze politiche ed il responsabile è la prof.ssa Rita Biancheri. TRIGGER mira a promuovere interventi sistemici in grado di produrre un impatto a tutti i diversi livelli degli organismi di ricerca, superando così la logica delle iniziative pilota. In particolare sulla base dei risultati di progetti precedenti, è prevista l’attuazione in ogni università di azioni integrate per affrontare i diversi aspetti della disuguaglianza di genere nella scienza, che riguardano: - l’ambiente di lavoro, la cultura (formale e informale) e le regole (esplicite e tacite) del mondo della ricerca; - la leadership scientifica a vari livelli; - i contenuti e i metodi della ricerca scientifica, riconoscendone la dimensione e gli impatti di genere (genderizzazione delle pratiche di ricerca). A partire da queste comuni priorità ciascuna organizzazione coinvolta ha definito un proprio piano di azione che, per quanto concerne l’Università di Pisa, è dettagliato nella relazione suddetta. 3. Pervenuta la nota del MIUR n. 1555 del 10.2.2015, relativa a Programmazione e Reclutamento di personale anno 2015, con specifiche disposizioni contenute nella legge 190/2014 (Legge di stabilità 2015) e nel decreto legge 192/2014 (decreto Milleproroghe), e precisamente: • è prorogato al 31.12.2015 l’utilizzo dei Punti Organico assegnati negli anni 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014; • è consentito il cumulo dei Punti Organico residui degli anni 2012-2013 e 2014, incluso il Piano Straordinario Associati 2012-2013; • è prorogato al 31.10.2015 l’utilizzo dei Punti Organico relativi al Piano straordinario 2012-2013 Associati; • dall’anno 2015 e fino al 2017 il numero di ricercatori td b (senior) assunti da ogni ateneo deve essere pari alla metà dei professori ordinari assunti nello stesso periodo. Poiché nel biennio 2013-2014 il rapporto tra n. ric td b e PO reclutati era pari al 100%, per il triennio 2013-15 in fase di verifica sarà considerato che il rapporto tra ric td b e PO assunti nello stesso periodo sia pari all’80% (media arrotondata 100% 2013 – 100% 2014 – 50% 2015). Il MIUR ricorda che ai sensi di quanto previsto dal decreto relativo al Piano Straordinario 2012-13 ed entro un anno dalla cessazione del ricercatore o professore associato nominato da altro ateneo a valere sulle risorse attribuite con il predetto decreto, è consentito il riutilizzo dei relativi Punto Organico per l’assunzione di professori di II fascia. La nota ministeriale ricorda, inoltre, che il monitoraggio relativo al 20% dei Punti Organico destinati all’assunzione di esterni, previsto dall’art. 18, comma 4, della Legge 240/2010, viene fatto annualmente e la prima verifica sarà fatta alla fine dell’anno 2015 prendendo a riferimento tutte le assunzioni avvenute nel periodo 2012-2015. Il monitoraggio relativo alla percentuale massima del 50% dei Punti Organico destinati all’assunzione di soggetti interni dell’ateneo in possesso di abilitazione scientifica nazionale, prevista dall’art. 24, comma 6, Legge 240/2010, viene fatto annualmente e la verifica sarà fatta alla fine dell’anno 2017. Come preannunciato dalla nota del MIUR del 23 dicembre 2014, sono previste modifiche ai criteri di cui all’art. 7 del d.lgs. 49/2012 per consentire agli atenei di utilizzare almeno il 30% dei Punti Organico derivanti dalle cessazioni dell’anno 2014, prevedendo una diversa classificazione degli atenei in base agli indicatori delle spese di personale e di sostenibilità economico finanziaria. La nota ministeriale infine, anticipa che sono in via di definizione le modalità applicative per la mobilità del personale delle Province con specifico riferimento al settore universitario. Nelle more delle indicazioni che saranno fornite prima dell’attribuzione dei Punti Organico 2015, è comunque consentito all’ Università di procedere senza vincoli ad assunzione di personale docente e ricercatore, dirigente e tecnico amministrativo esclusivamente a valere sui Punti Organico assegnati negli anni 2010 – 2011 – 2012 – 2013 – 2014. 4. Il 10 e il 11 febbraio scorsi si sono svolte le elezioni suppletive per eleggere i nuovi rappresentanti dei docenti nel SA per i settori culturali 1 e 6, conseguentemente alla decadenza dalle suddette cariche del prof. Simone Capaccioli e del prof. Roberto Sbrana, di cui ne era stata data comunicazione nella seduta del 25 gennaio scorso. Sono stati nominati, con D.R. 12.02.2015, n. 5951, il dott. Massimo Caboara per il settore culturale 1 e il prof. Riccardo Lanzara, per il settore culturale 6, presenti oggi in seduta, ai quali dà il benvenuto anche a nome di tutti gli altri componenti il SA. • Lettera tecnici laureati dell’Ateneo con abilitazione I o II fascia (circa 10: alcuni D, che, per la chiamata a PA, costerebbero 0.4 punti, e alcuni EP, che costerebbero 0.3 punti): chiedono di essere considerati per le chiamate. • Lettera medici ospedalieri con abilitazione I o II fascia, che chiedono di essere considerati per le chiamate. Il rettore ha contattato l’AOUP per verificare la possibilità che l’Azienda eroghi all’Ateneo un contributo per la chiamata di tali figure. • Dip Filologia propone la scambio tra due prof straordinari di UniPi e Univ Trento, a parità effettiva di stipendio (hanno anche la stessa età). • Il rettore comunica che si sta procedendo a chiarire lo stato del Polo di Servizi Logistici di Livorno, attualmente gestito da un consorzio che include nche la Provincia e la Camera di Commercio. La prospettiva è quella di creare una Fondazione. L’attuale budget annuale è di circa 500 k€. Il comitato di gestione è obsoleto, in quanto include rappresentanti di organismi in dismissione (Provincia) o dismessi (Facoltà). • PRA: presentate 104 richieste per un totale 5.6 M€. Riunione con presidenti Comm. Scient Area e direttori di Dip. Le Comm. Area stanno svolgendo il lavoro istruttorio, sulla base di un form predisposto dall’Ateneo, e termineranno i lavori entro il 23 febbraio, per avviare i progetti all’inizio di marzo. Tra meno di 6 mesi sarà aperto il secondo bando, con lo stesso budget dell’attuale. • Alcuni ingegneri del DESTEC (tra cui Lo Presti e Perilli) chiedono di trasferirsi al DICI. Il rettore nota che non sono ancora passati i 3 anni di moratoria e che comunque devono prima pronunciarsi in proposito i due dip. • Collegio degli emeriti: maturi i tempi per la costituzione. Il collegio potrebbe avvalersi della prerogativa attualmente spettante al rettore di nominare un emerito all’anno (prerogativa della quale per ora il rettore non si è mai avvalso). • Nuovo Statuto: si era stabilito che, dopo un periodo di “rodaggio” si sarebbe valutata l’opportunità di alcuni modesti aggiornamenti. Per esempio, la scarsità di ordinari potrebbe suggerire una revisione delle incompatibilità, oppure della impossibilità di rielezione del direttore di dip. Mura chiede che il turn-over delle cariche sia favorito. Romboli difende la non rieleggibilità del dir dip. Petrini: esistono difficoltà sull incompatibilità. • Marcelloni: chiarimento sull’ultima frase della circolare MIUR (v comunicazione 1.3). Il rettore specifica che il MIUR concede all’Univ di non dover sottostare a trasferimenti forzati dalle Province (per quanto riguarda le posizioni già bandite sui punti organico fino al 2014). • Rettore: c’è la possibilità di manovra aggiuntiva, espandendo la politica di assunzioni di personale, in particolare per quanto riguarda i ric td a (che potrebbero arrivare a 50) e gli ass ric (che potrebbero arrivare a 60-80). • Rocchi: il personale delle Province sarà imposto all’Università o l’Univ. potrà selezionare/filtrare? Rettore: l’Univ dovrà assumere soltanto persone delle quali ha dimostratamente bisogno (cioè figure per le quali ha aperto concorsi). • Turini: ric tda finanziati su fondi propri: è possibile valutarne il rating? Il rettore ricorda che queste figure sono legate a un progetto, e quindi si intendono dedicate a tempo pieno allo stesso. Turini ricorda che questi ric tda hanno fatto un concorso cme tutti gli altri ric tda, e vorrebbero quindi vedersi riconoscere una valutazione. Il rettore obietta che questi posti non sono stati banditi nell’ambito di una pianificazione organica dell’Ateneo. Tulli: i ric tda costituiscono comunque una preziosa base per la selezione di ric tdb (e in ultima analisi per chiamate di PO). • I ric td b Levi-Montalcini sono calcolabili per le chiamate di PO: i ric td b chiamati sono 12, più 3 Levi-Montalcini fanno 15: in base alla circolare MIUR (comunicaz 1.3) si potrebbero chiamare nel 2013-2015 18 (forse 19) PO. Uno è stato chiamato a Fisica, ne rimangono 17. 2. Approvazione verbali e ratifica decreti 2.1 Verbale del SA del 21.01.2015 – Approvazione Approvato. 3. Ratifica decreti 3.1 Decreto Rettorale 02 febbraio 2015, n. 4537/116 - Accoglimento di un’istanza presentata da quattro studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia – Ratifica Si ratifica il DR 2.2.2015, n. 4537/116, con cui gli studenti Masi Filippo, Pietragalla Alessandra, Vignani Martina, Bertagni Bianca sono stati ammessi, nell’a.a. 2014/15, al II anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. 4. Statuto e regolamenti 4.1. Regolamento didattico di Ateneo – D.M. 270/04 - Ordinamenti corsi di studio - Modifiche – Approvazione Sono approvate le proposte di modifica degli ordinamenti di LM-8 Biotecnologie Molecolari; LM-33 Ingegneria dei Veicoli; nel caso in cui il CUN/ANVUR formuli rilievi alle proposte di nuova istituzione o modifica degli ordinamenti inviate per l’a.a. 2015/2016, viene dato mandato al Rettore di recepire le osservazioni tramite decreto rettorale. 4.2. Regolamento sugli assegni di ricerca - Modifiche - Approvazione (v. allegato) Il Regolamento sugli assegni di ricerca, redatto ai sensi dell’art. 22 della legge n. 240 del 2010 “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e di reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario” e nel rispetto dei principi generali stabiliti dalla Carta europea dei ricercatori, quale risulta dall’all. A, all’art.1 - Ambito di applicazione, requisiti, finalità, comma 2 secondo periodo recita: “Il possesso del dottorato di ricerca o, per i settori interessati, del titolo di specializzazione di area medica corredato di una adeguata produzione scientifica costituisce titolo preferenziale ai fini della attribuzione degli assegni.” Al fine di assicurare il conferimento degli assegni di ricerca ai laureati magistrali di più alta specializzazione (pare che un’altissima % di ass ricerca UniPi sia assegnato a laureati senza dottorato), si propone di introdurre al predetto articolo il possesso del dottorato di ricerca o titolo equivalente conseguito all’estero ovvero, per i settori interessati, del titolo di specializzazione di area medica corredato di una adeguata produzione scientifica, come requisito obbligatorio anziché titolo preferenziale. La modifica proposta al testo è di sostituire all’art.1, comma 2, dopo le parole in “in possesso” le frasi “di curriculum scientifico professionale idoneo allo svolgimento di attività di ricerca. Il possesso del dottorato di ricerca o, per i settori interessati, del titolo di specializzazione di area medica corredato di una adeguata produzione scientifica costituisce titolo preferenziale ai fini della attribuzione degli assegni” con le parole “del dottorato di ricerca o titolo equivalente conseguito all’estero ovvero, per i settori interessati, del titolo di specializzazione di area medica corredato di una adeguata produzione scientifica”. Quanto sopra nel rispetto della predetta legge 30 dicembre 2010, n. 240 - che al citato art. 22, comma 2, prevede che le Università possano stabilire che il dottorato di ricerca o titolo equivalente conseguito all’estero ovvero, per i settori interessati, il titolo di specializzazione di area medica corredato di una adeguata produzione scientifica, costituiscano requisito obbligatorio per l’ammissione al bando per il conferimento di assegni di ricerca. Inoltre, per permettere agli assegnisti di ricerca di acquisire maggiori competenze ed esperienze e valorizzare il relativo curriculum, si propone di consentire loro la possibilità di svolgere attività di docenza, anche parziale, di modulo curriculare, fermo restando il limite massimo complessivo di quaranta ore per anno accademico, che nel testo finora vigente si riferisce alla attività di didattica integrativa e/o attività di supporto alla didattica nei corsi di studio. Il comma 4 dell’ Incompatibilità in vigore prevede che l’assegno sia “incompatibile con contratti stipulati a qualsiasi titolo con l’Ateneo, ad eccezione di: a) prestazioni occasionali per attività seminariali relative alla ricerca; b) attività di didattica integrativa e/o attività di supporto alla didattica nei corsi di studio entro il limite massimo complessivo di quaranta ore per anno accademico”. Pertanto, si propone all’art. 8, comma 4, lett. b)di eliminare le parole “entro il limite massimo complessivo di quaranta ore per anno accademico”. Si propone inoltre di aggiungere al suddetto comma un’ulteriore lettera “C) docenza, anche parziale, di modulo curriculare” e di aggiungere infine il seguente capoverso “Le attività di cui alle lett. b) e c) devono rispettare il limite massimo complessivo di quaranta ore per anno accademico”. Resta inteso che sulle suddette proposte di modifica dovrà essere acquisito il parere di competenza del CdA nella seduta in programma per il prossimo 25 febbraio. Romboli: pur essendo la logica ineccepibile, in quanto, richiedendo il dottorato, si punterebbe alla qualificazione dell’assegnista, questo ridurrebbe eccessivamente la platea di aspiranti assegnisti; si potrebbe aumentare il numero di dottorandi, magari anche senza borsa. Caboara: perplessità sulla possibilità di fare 40 ore di didattica curriculare (cioè circa 2/3 del carico didattico di un ric td a): è un carico eccessivo che distrarrebbe l’assegnista dalla sua attività preponderante, la ricerca. Corsini: possesso del titolo di dottore di ricerca è un fattore limitante; meglio aumentare le borse di dottorato e non limitare l’accesso all’ass ric ai soli dottorandi; 40 ore sono troppe, in alcuni CdS potrebbero rappresentare 6 cfu! Turini: importante limitare l’accesso a chi ha il dottorato, in accordo all’interpretazione del ruolo dell’assegnista come un post-doc; diminuire le ore, altrimenti finisce che un asegnista fa un corso. Miracco: perplessità sulle 40 ore, l’ass ric deve fare principalmente ricerca. Rocchi: favorevole alla richiesta di dottorato (magari non titolo, ma frequenza dei tre anni); ricordiamo che l’assegnista ha un ruolo equivalente al post-doc e uno stipendio molto più alto del dottorando. Didattica: 40 ore sono troppe, si potrebbe scendere a 20. Marcelloni: opportuno partire con l’assegno alla fine del ciclo di dottorato e non dopo il conseguimento del titolo. Capitanio: la didattica deve andare a vantaggio dell’assegnista e non solo dell’Ateneo: ridurrei a 20 ore la didattica frontale. Petrini: il dottorato deve fisiologicamente durare tre anni, se dura di più è patologico. Tulli: l’ass ric dura un anno o due, quindi assegnare un carico didattico importante potrebbe creare discontinuità nella programmazione didattica. Rettore: in sintesi, propone di limitare la didattica a 20 ore curriculari, più max 20 ore sul resto (esami, ricevimento, etc). Si approva la necessità del titolo di dottore di ricerca per l’accesso all’assegno; 6 astenuti, alcuni in quanto contrari, altri (tra cui Rocchi e Marcelloni, in quanto favorevoli alla necessità di aver terminato il dottorato, senza aver necessariamente già conseguito il titolo). Si può aumentare il numero di borse di dottorato (magari una per corso) magari erodendo un po’ il numero assegni di ricerca. 4.3. Regolamento sui Master universitari - Modifiche – Illustrazione (v. allegato) Il Regolamento sui master universitari, nella colonna di destra contiene evidenziate le integrazioni proposte al testo vigente e barrate le parti da abrogare. In considerazione delle criticità emerse nella gestione dei master e di quanto stabilito dagli organi accademici (delibera del SA n. 172 del 25 giugno 2014 e del CdA n. 249 del 2 luglio 2014) in occasione dell’approvazione dell’offerta didattica 2014/2015, si rende necessario apportare al testo vigente alcune variazioni finalizzate a perseguire oltre agli obiettivi di organicità della materia anche quelli di maggior efficienza amministrativa nello svolgimento delle procedure. Discussione preliminare, inviare suggerimenti di emendamenti per l’approvazione nella prossima seduta. 5. Organi statutari e altri organi 5.1. Commissioni permanenti SA-CdA - Sostituzione rappresentanti Si approvano la sostituzione del prof. Simone Capaccioli con il dott. Massimo Caboara nella Commissione permanente II - Ricerca e internazionalizzazione, e la sostituzione del prof. Roberto Sbrana con il prof. Riccardo Lanzara nella Commissione permanente V – Bilancio, programmazione e sviluppo. 6. Strutture didattiche, scientifiche e di servizio 6.1. Centri di Ateneo - Verifica delle attività svolte negli anni 2013 e 2014 - Parere (v. allegato) Il Presidente informa che i centri di Ateneo hanno inviato le rispettive relazioni relative alle loro attività svolte dalla loro costituzione ad oggi (Centro Piaggio: all.1a,1b,1c,1d,1e,1f,1g; CISP: all.2; Centro Linguistico: all.3a,3b; Centro Avanzi: all.4; Centro Museo di Storia Naturale: all.5; Centro Polo di Livorno: all.6). Ai sensi dell’articolo 128 del regolamento generale di Ateneo tali relazioni sono sottoposte all’attenzione dell’organo per esprimere il proprio parere di competenza al fine della verifica annuale delle attività dei centri suddetti, con riguardo ai risultati ottenuti negli anni precedenti, ai programmi e progetti futuri ed ai connessi profili economico-finanziari, alla coerenza con le politiche e i programmi dell’Ateneo. 7. Personale docente 7.1. Conferimento dell'Ordine del Cherubino - Anno 2015 Il SA delibera di conferire l’onorificenza dell’Ordine del Cherubino per l’anno 2015 ai seguenti docenti: Prof. Francesco Pegoraro, Dipartimento di Fisica, Prof. Pierpaolo Degano, Dipartimento di Informatica Prof. Mirko Tavoni, Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica Prof. Romano Giglioli, Dipartimento di Ingegneria dell'Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni Prof. Giacomo Lorenzini, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali Prof. Giuseppe Petralia, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere Prof. Giancarlo Galli, Dipartimento di Chimica e Chimica industriale Prof. Marco Luigi Enrico Guidi, Dipartimento di Economia e Management Prof. Gino Fornaciari, Dipartimento di Ricerca traslazione e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia Prof.ssa Sandra Vitolo, Dipartimento, Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale. Cerimonia subito prima o subito dopo Pasqua. 7.2. Fabbisogno personale docente dei dipartimenti - Parere Il SA (11.07.2012 e 25.07.2012) ha approvato un modello di calcolo del fabbisogno dei docenti dei dip. basato al 50% su qualità della ricerca e al 50% su necessità didattiche (in pratica n. docenti necessari ai CdS afferenti al dip). Il SA (17.9.2014), ha aggiornato il calcolo del fabbisogno (50% ricerca) tenendo conto del risultato della VQR 2004-2010. Il SA (17.9.2014) ha dato mandato al rettore di avanzare una proposta di aggiornamento del fabbisogno con riferimento al 50% basato sulla didattica per tenere conto della numerosità dei corsi di studio, sia in eccesso che in difetto, del numero di ore per CFU e di ulteriori parametri che tengano conto delle differenze tra i dipartimenti. In riferimento al fabbisogno didattico, si propongono all’approvazione del SA i seguenti criteri integrativi di quelli fissati dal SA il 13.6.2012, relativi al calcolo dei docenti necessari per ciascun corso di studio: 1. per le lauree triennali non a numero programmato, il numero base dei docenti necessari (si usa il vecchio valore di 12 per la triennale e di 8 per la magistrale, per motivi di continuità con i dati e i calcoli precedenti) viene aumentato in misura proporzionale al rapporto tra la numerosità media degli immatricolati negli ultimi tre anni e la numerosità massima della corrispondente classe di laurea (v. tabella MIUR in allegato) nel caso tale rapporto sia > 1. Se invece tale rapporto è < 1, si confronta il n studenti con la numerosità media della classe di laurea (v. tabella MIUR in allegato), e : (i) se n. studenti > numerosità media, non si applica nessun correttivo al n docenti; (ii) se n. studenti < numerosità media, si riduce il n docenti di un fattore proporzionale alla metà dello scostamento da 1 del rapporto n studenti/numerosità di riferimento (con una riduzione max 30%). Per chiarezza, v. formule ed esempi in allegato. 2. per ciascun corso di laurea, il numero di docenti necessari viene corretto rispetto ad un fattore legato al peso in ore di didattica per CFU e precisamente: • 6 ore: fattore correttivo 1; • 7-8 ore: fattore correttivo 1,05; • da 9 a 12 ore: fattore correttivo 1,1. 3. per quanto riguarda l’organico dei dipartimenti, viene considerato quello alla data del 1.1.2015; sono inoltre considerate per ogni dip le procedure di reclutamento di PA e di ric già deliberate e in corso di svolgimento. Bassinello: meglio non diminuire il n docenti per le lauree poco numerose. Petrini: come si calcolano le scuole di specializzazione? Mancarella: sto aspettando i vostri dati. Mura: inserire ore di laboratorio. Mancarella: ho già pesato le ore di lab (ho preso le ore totali in programmazione didattica e le ho divise per il n. cfu). Tulli: le nostre 6 ore per cfu non rappresentano un carico didattico inferiore agli altri. Rocchi: come già detto da Mura, si dovrebbe considerare un fattore correttivo per la % di ore di didattica erogate come laboratorio; bene il rapporto tra ore e cfu, ma questo genera numeri continui, mentre le tre categorie sono discrete, con gap tra 6 e 7 e tra 8 e 9; Mancarella: ho arrotondato all’intero i valori. Rocchi: chiarimenti: cosa succede nel caso in cui studenti < numerosità max (v sopra, risposta di Mancarella già integrata nel punto 1). Caboara: perché immatricolati e non iscritti? De Francesco: il MIUR usa gli immatricolati. E se un corso a n programmato ha meno studenti della n minima? De Francesco: èun caso improbabile. Turini: avrei voluto vedere i risultati della simulazione, per valutare la bontà statistica del modello. Rettore: non ve le faccio vedere, altrimenti votate il risultato invece del criterio. Mancarella: le medie di fabbisogno didattico e fabbisogno ricerca sono comunque molto simili. Corsini: bene applicare il concetto di ore per cfu. Rettore: gni dip riceverà i dati e relativi risultati per le opportune verifiche. Il SA approva questi criteri, con 3 astenuti (fra cui Turini). 8. Personale tecnico amministrativo Nessun argomento in discussione. 9. Finanza e contabilità 9.1. Bilancio preventivo unico d'ateneo non autorizzatorio in contabilità finanziaria - Esercizio 2015 - Parere Il 19.12.2014 il CdA, nell’approvare in via definitiva (i) il Bilancio unico di Ateneo di previsione annuale autorizzatorio, composto da budget economico unico di Ateneo e budget degli investimenti unico di Ateneo, per l’esercizio 2015 e (ii) il Bilancio unico d’Ateneo di previsione triennale 2015-2017, con valore di programmazione, composto da Budget economico unico triennale 2015-2017 e Budget degli investimenti unico 2015-2017, si era riservato di esaminare, per la relativa approvazione, il bilancio preventivo unico d’ateneo non autorizzatorio in contabilità finanziaria. La predisposizione di tale bilancio è prevista dal D.lgs 27 gennaio 2012, n. 18 - che disciplina il passaggio al nuovo sistema di contabilità economico-patrimoniale – annoverandolo tra i documenti contabili di previsione e consuntivi da redarre insieme a un rendiconto unico di Ateneo in contabilità finanziaria al fine di consentire il consolidamento ed il monitoraggio dei conti delle amministrazioni pubbliche, tra cui le università ai sensi dell'art. 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Detto decreto stabilisce, inoltre, all’art. 5 l’approvazione del bilancio preventivo unico d'ateneo non autorizzatorio in contabilità finanziaria. Con il D.M. 14 gennaio 2014, n. 19 “Principi contabili e schemi di bilancio in contabilità economico-patrimoniale per le università” ed in particolare all’art. 7 sono stati stabiliti i criteri per la predisposizione dei predetti documenti contabili. Il bilancio preventivo unico d'ateneo in contabilità finanziaria non avente carattere autorizzatorio, per l’esercizio 2015, presentato nell’odierna seduta, espone dati coerenti con quelli riportati nel Bilancio unico di Ateneo di previsione annuale per il 2015 elaborato dalla Direzione Finanza, Fiscale e Stipendi sulla base delle previsioni fatte pervenire dalle Strutture. Con delibera n. 18, del 28 gennaio 2015, il CdA ha approvato il bilancio preventivo unico d’ateneo non autorizzatorio in contabilità finanziaria per l’esercizio 2015 sul quale il SA deve esprimere il proprio parere. Tenuto conto di quanto sopra ed in mancanza di specifiche ed ulteriori istruzioni sul contenuto delle singole poste, si è provveduto ad elaborare un bilancio preventivo unico d'ateneo in contabilità finanziaria relativo all’esercizio 2015 riclassificando i dati forniti dalla contabilità analitica. Come prima posta, nella parte entrate è stato iscritto l’avanzo finanziario presunto al 31.12.2014 per un importo complessivo di 57,2 M€ di cui 44,0 M€ derivante da quote finalizzate e 13,2 M€ da avanzo libero da vincoli di destinazione così composto: • 48,7 M€ quale avanzo finanziario presunto per l’Amm.ne Centrale (di cui 36,5 M€ finalizzato e 12,2 M€ libero); • 8,4 M€ quale avanzo finanziario presunto per Dip, Centri e Sistemi (di cui 7,4M€ finalizzato e 1,0M€ libero) Entrate - Le entrate previste per l’esercizio 2015, escluso l’avanzo di amministrazione esercizio precedente di 57,2 M€, ammontano complessivamente a 275,6 M€ delle quali: • 194,1 M€ (58% sul totale delle entrate) quali contributi dal MIUR, di cui la maggior parte riferita al FFO; • 50,6 M€ per Entrate contributive; • 2,1M € per Finanziamenti in conto capitale da ricerche con finanziamenti competitivi da MIUR; • 21,3 M€ per contributi prevalentemente da Amministrazioni locali (Aziende Sanitarie e Ospedaliere); • 3,0M € per altre entrate; • 3,4M € per contributi finalizzati agli investimenti provenienti prevalentemente da privati; • 1,1 M€ per contributi provenienti da U.E. e altri Organismi Internazionali. Uscite - Complessivamente le spese previste ammontano a 329,8M€ delle quali: • 203,8 M€ relativi alle spese per il personale dell’Ateneo (61,8% sul totale); • 31,9 M€ quali spese destinate agli interventi a favore degli studenti (pari al 9,7% sul totale delle uscite); • 48,3 M€ per i beni di consumo e servizio (14,6% sul totale); • 1,1M€ per trasferimenti correnti a partner di progetti coordinati; • 0,7 M€ per Trasferimenti prevalentemente al bilancio dello Stato D.L. 78/2010 e Legge 133/2008; • 14,7 M€ destinati ad investimenti in ricerca; • 24,1M€ per spese destinate all’acquisizione di beni durevoli (pari al 7,3% sul totale delle uscite); • 5,2M€ di cui 2,3 M€ per rimborso di quota capitale e 2,9 M€ per interessi passivi relativi ai mutui stipulati con la Cassa Depositi e Prestiti. Per quanto sopra esposto, l’avanzo di amministrazione libero da vincoli di destinazione presunto al 31.12.2015 viene stimato in circa 3,0 M€. Si nota una coincidenza con il risultato del budget economico previsionale per l’esercizio 2015. Il SA esprime parere favorevole. 10. Edilizia e Patrimonio 10.1. Donazione della rivista/testata di matematica Advanced Nonlinear Studies - Parere Alcuni docenti UniPi hanno richiesto che l'Ateneo accetti la donazione della rivista/testata di matematica Advanced Nonlinear Studies, specializzata in problemi di Analisi Matematica Non Lineare, un settore della matematica con eccellenti tradizioni a Pisa (professori Tonelli, Faedo, Stampacchia, Prodi etc.). La rivista/testata è di proprietà del prof. Shair Ahmad (Dipartimento di Matematica della University of Texas, San Antonio, USA) che intende cederla gratuitamente all’Università di Pisa con modalità graduali per arrivare ad un completo trasferimento nell’arco di 2-4 anni Pur avendo una tiratura limitata la rivista, che ha una periodicità trimestrale, gode di un ottimo prestigio presso gli studiosi del settore. Gli articoli pubblicati sono inviati per la recensione a Mathematical Reviews e Zentralblatt für Mathematik. Inoltre è catalogata dell'ISI ed inserita nei seguenti indici: Science Citation Index-Expanded (SCIE), the Web of Science, Compumath Citation Index (CMCI), Research Alert. Sono possibili abbonamenti annuali cartacei e online, con i seguenti costi: (i) cartaceo: 500 USD (o 440 USD per residenti in USA); (i) online: 400 USD; (iii) cartaceo e online: 700 USD (o 640 USD per residenti in USA). A chi sottoscrive un abbonamento online (solo online o entrambi) è richiesto di acquistare l'accesso elettronico agli arretrati per 600 USD. Attualmente i costi di gestione si aggirano intorno ai 1000 USD l'anno per una persona che cura il sito della e le sottoscrizioni online, e tra i 4000 e 5000 USD in totale, incluse la stampa (circa 16 USD a copia) e le spedizioni. Dalle sottoscrizioni attuali si incassano circa 12000 USD l'anno. Qualora si intendesse accettare la donazione della testata, il cui valore, in termini economici, alla luce dei dati sopra forniti, appare limitato, l’Università potrebbe subentrare negli adempimenti connessi alla gestione attraverso la Pisa University Press che ne curerebbe pertanto la pubblicazione e la diffusione. La questione è, quindi, sottoposta, in via preventiva, all'attenzione del SA affinchè possa esprimere il proprio parere sull'interesse culturalescientifico dell'Ateneo all’acquisizione ed alla gestione della testata. Il Dipartimento interessato (Matematica) dovrebbe farsi carico delle eventuali perdite qualora i costi siano superiori ai ricavi relativi agli abbonamenti e alle vendite. Caboara propone che se il Dip Mat deve coprire eventuali perdite debba anche partecipare ad eventuali guadagni, oppure (meglio) non partecipare né a guadagni né a perdite. De Francesco: intanto approviamo la donazione, poi il CdA deciderà se far partecipare Dip Mat a guadagni e perdite o se non farlo partecipare a nessuno dei due. 11. Attività didattiche e studentesche 11.1. Provvedimento disciplinare nei confronti della studentessa matricola 437333 Il Prof. Roger Fuoco, Direttore del Dipartimento di Chimica e Chimica industriale, nel mese di ottobre 2014 ha trasmesso una nota con la quale comunica che n. 8 esami riportati sul libretto universitario della studentessa avente il numero di matricola 437333 non sono stati dalla stessa effettivamente sostenuti. L’Unità della Didattica del suddetto Dipartimento, dopo aver interpellato i docenti titolari dei relativi insegnamenti, ha accertato che nessuno degli 8 esami risulta superato e che le firme apposte sul libretto sono false. La Commissione disciplinare, nominata con D.R. del 26 novembre 2014, ha provveduto ad ascoltare l’interessata sui fatti denunciati. Nel corso del colloquio avanti la suddetta Commissione la studentessa ha ammesso di avere personalmente falsificato la firma dei docenti “per tacitare la madre che la spronava ad effettuare gli esami”. La stessa si è detta consapevole che consegnando il libretto ai competenti uffici sarebbe emersa la falsificazione, ma anche che ciò avrebbe portato alla luce la verità e che le avrebbe finalmente dato il coraggio di informare la madre della sua volontà di voler interrompere i propri studi al corso di laurea in Chimica e di volersi iscrivere al corso di laurea in Lingue e Letterature straniere. La Commissione disciplinare, al termine di una lunga discussione, è arrivata alla conclusione che, sebbene l’illecito commesso dalla studentessa debba essere oggetto di sanzione, non è da sottovalutare il fatto che il comportamento tenuto è derivato da un disagio familiare e non finalizzato ad ottenere benefici nei confronti di terzi, e, pertanto, nella relazione predisposta propone di sospenderla da qualsiasi forma di attività didattica fino al 31 luglio 2015. Mura: episodio più grave rispetto alla sanzione, che appare molto modesta. Romboli: in altri casi siamo stati più rigidi. Zucchi: in alcuni casi più burocratici siamo stati più rigidi, questo è un caso etico e non deve essere trattato in maniera più lieve. Caboara: il libretto non conta, non fa danno all’Ateneo. Da Caprile: è possibile che la studentessa abbia avuto riduzioni di tasse sulla base di esami non sostenuti? Bandinelli: pare che la studentessa abbia autodenunciato il misfatto alle segreterie. Si rinvia alla commissione disciplinare per approfondimenti. 12. Ricerca Nessun argomento in discussione. 13. Internazionalizzazione 13.1. Proposte di accordi di Ateneo di Cooperazione Accademica fra l’Università di Pisa e: - University of Malaga (Spagna); - Saint-Petersburg State University (Federazione Russa); - University of Agriculture in Krakow (Polonia); - Universidade de Pernambuco (Brasile); Approvate. 13.2. Convenzione fra l’Università di Pisa e l’Università di Malaga (Spagna) per il conseguimento di un doppio titolo - Proposta - Approvazione Il Prof. Antonio Brogi del Dipartimento di Informatica, con lettera del 18.11.2014 indirizzata al Magnifico Rettore, propone la stipula di una convenzione fra l’Università di Pisa e l’Università di Malaga (Spagna) per il conseguimento di un doppio titolo che potrà permettere, ad alcuni studenti opportunamente selezionati, di conseguire la Laurea Magistrale in “Informatica” presso l’Università di Pisa e di “Master Universitario en Ingenieria Informatica” presso l’Università di Malaga (Spagna). Il Consiglio aggregato dei Corsi di Studi in Informatica e il Consiglio di Dipartimento di Informatica rispettivamente con delibera del 26 settembre 2014, n. 6 e con delibera del 27 ottobre 2014, n. 112 hanno espresso parere favorevole della convenzione sopracitata. L’opportunità di accogliere la proposta suddetta è da considerarsi soprattutto in ragione dell’arricchimento scientifico e dello sviluppo del processo di internazionalizzazione. La stipula della convenzione non comporta obblighi di erogazioni di finanziamenti da parte dei firmatari e quindi non è onerosa per l’Università di Pisa.Il SA approva. Bandinelli: criteri di selezione? Turini: merito. 13.3. International Program in Humanities – Istituzione - Approvazione Programma L’International Program (IPH) che il Dipartimento di Civiltà e Forme del sapere intende lanciare a partire dall'anno accademico 2015-1016 consiste in un anno in lingua inglese, parallelo all’immatricolazione ai corsi di laurea triennale del dipartimento, con servizi integrativi dedicati agli studenti internazionali. L’obiettivo è quello di attrarre studenti internazionali che non parlano l'italiano ma che potranno frequentare un primo anno in inglese ottenendo crediti utili per una delle lauree triennali a cui sono iscritti (in Storia, Filosofia, Beni Culturali o DISCO). Parallelamente, tali studenti seguiranno uno specifico percorso di apprendimento della lingua italiana e di integrazione culturale attraverso corsi ed attività dedicate al fine di proseguire sui normali percorsi di laurea in lingua italiana. Organizzazione dell'IPH L’anno accademico si struttura in due terms "obbligatori". I due terms sono di 12 settimane ciascuno, corrispondenti sostanzialmente ai due semestri già esistenti. I terms sono così strutturati: • 1 settimana di arrivo/orientamento • 9 settimane di corso • 1 settimana di preparazione agli esami o di break intermedio • 1 settimana per gli esami Nell'aa 2015-16 le date dei terms sono: 1. 21 settembre - 13 dicembre 2. 15 febbraio - 15 maggio Regolamento Durante ciascuno dei due term, gli studenti possono ottenere fino a un massimo di 30 CFU: 24 CFU frequentando corsi in inglese (e superando i rispettivi esami) offerti dal Dipartimento e 6 CFU frequentando (e superando l'esame finale) un corso di italiano presso il CLI. Pertanto, chi supera tutti gli esami previsti nei due terms ottiene 60 crediti, che verranno riconosciuti nella laurea triennale di immatricolazione scelta tra le quattro elencate precedentemente. In ciascuno dei due terms, 24 crediti saranno ottenuti dai corsi che lo studente sceglierà all'interno di una rosa offerta dal Dipartimento (Cfr. tabella allegata) tra corsi da 9, 6 e 3 CFU. Ciascun credito corrisponde a sei ore di lezione; perciò gli esami da 9 CFU sono di 54 ore (6 a settimana); quelli da 6 CFU sono di 36 ore (4 a settimana); quelli da 3 CFU sono di 18 ore (2 a settimana). Le combinazioni possono essere varie. In ogni caso, lo studente sarà tenuto a seguire 16 ore settimanali, per un totale di 144 ore nell'intero term. Chiaramente i corsi non devono accavallarsi eccessivamente, per permettere allo studente di avere una certa possibilità di scelta. Come detto, durante ciascuno dei due terms, oltre ai corsi del dipartimento, lo studente potrà frequentare corsi di lingua italiana presso il CLI, per un totale di 12 crediti (corrispondenti ai l2 crediti di lingua previsti dalle lauree triennali). In questo modo, lo studente proseguirà l'anno successivo nei corsi della Laurea triennale offerti dal Dipartimento senza aggravi potenziali. Tipologia di studenti per cui l’IPH è creato L'IPH si rivolge principalmente a studenti internazionali (provenienti da Paesi anglofoni e non): • interessati ad iscriversi ad una delle citate triennali ma che non lo farebbero a causa della barriera linguistica; • che intendono frequentare uno o entrambi i terms per imparare la lingua ed approfondire la cultura italiana per poi tornare nelle loro università di provenienza. Il contributo, in questo caso sarà diverso a seconda che frequentino uno o entrambi i tems. Costi e servizi offerti I costi sono i seguenti: • contribuzione universitaria a favore dell’Ateneo per iscrizione alla laurea triennale variabile a seconda del paese di provenienza e modulata sulla base del coefficiente di correzione relativo al valore del reddito medio nazionale a parità di potere di acquisto, per l’anno accademico 2014/2015 fino ad un massimo di € 2.208,00 (a cui devono aggiungersi la tassa di compartecipazione al finanziamento dell’attività sportiva universitaria (CUS) di € 6,00 e della tassa regionale per il diritto allo studio di € 140,00) • contributo specifico per l’anno accademico dell’IPH (interamente a favore del dipartimento) € 1.500,00. Sarà consentita l’iscrizione al solo IPH o ad uno dei suoi due terms al costo rispettivamente di € 3.500,00 ed € 2.000,00 su cui l’ateneo preleverà il 15%. I servizi integrativi cui lo studente ha diritto sono: • Corsi ad hoc del Dipartimento, • Corsi di italiano al CLI, • Accesso agevolato alla mensa universitaria e alle biblioteche pisane, • Assistenza di un logistics coordinator per orientamento ai servizi e supporto alloggio, assistenza sanitaria, codice fiscale, conto in banca, etc. • tutor accademico fornito dal Dipartimento che dia assistenza allo studente per le questioni relative al percorso didattico (piano di studi, crediti, materiali di studio) e che monitori lo studente sul piano dell’apprendimento. Implicazioni procedurali e documentali Nei confronti delle autorità diplomatiche e del Ministero dell’Interno (Questura) la soluzione ipotizzata è del tutto congruente e non necessita di particolari eccezioni alle procedure in essere già previste per cittadini extra-comunitari non soggiornanti in quanto si prevede la contemporanea iscrizione al corso di laurea triennale (che in primis garantisce la coerenza del progetto in termini legali agli adempimenti previsti). Tabella di convalida Saranno riconosciuti i crediti acquisiti nell’ambito dell’IPH per i corsi di laurea di iscrizione secondo tabella. Il CdA (28.1.2015) ha espresso in merito parere favorevole. Per tutto quanto sopra esposto, il SA è chiamato ad approvare l’istituzione dell’International Program in Humanities. Rimane fermo che l’eventuale acquisizione di docenza esterna per la realizzazione del programma suddetto è soggetto alle regole di Ateneo in materia. Il SA approva. 14. Accordi e convenzioni 14.1. Convenzione tra l’Università di Pisa, l’Università degli Studi di Firenze, l’Università degli Studi di Siena e la Federazione degli Ordini degli Ingegneri della Toscana per il coordinamento della formazione post-laurea di ingegneri professionisti (CoFIP) – Parere Parere positivo. 14.2. Protocollo d’intesa per la Piattaforma regionale sull’Agroalimentare – Parere Parere positivo. 14.3. Protocollo d’intesa sulla formazione in tema di legalità e di informazione sulla prevenzione di reati, in tema di educazione alla salute e alla tutela dell’ambiente – Rinnovo - Parere Parere positivo. 14.4. Protocollo di intesa tra l’Università di Pisa e la Provincia di Pisa per il miglioramento delle possibilità d’inserimento lavorativo delle persone disabili – Parere Parere positivo. 14.5. Protocollo aggiuntivo per l’avvio del Corso di laurea in Ingegneria delle telecomunicazioni presso l’Accademia navale di Livorno – Parere Il SA esprime parere favorevole. 15. Provvedimenti e pratiche di natura diversa Nessun argomento in discussione. 16. Organismi partecipati dall’Ateneo Nessun argomento in discussione. 17. Richieste di patrocinio 17.1. Richieste di patrocinio – Proposte – Approvazione Pervenute le richieste: • dal Prof. Gregorio Cervadoro, Professore Associato presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, per il congresso “La cute sana e patologica in relazione alle terme, al turismo, allo sport e all’ambiente”, che si terrà a Pisa, presso l’Hotel Galilei, nei giorni 26 e 27 giugno 2015; • dalla Prof.ssa Luisa Pistelli, PO presso il Dipartimento di Farmacia, per il Workshop, in ricordo del prof. Ivano Morelli, “Il linguaggio delle piante”, che si svolgerà il giorno 11 marzo 2015, presso il Dipartimento di Farmacia; • dal Prof. Roberto Pierini, PA DESTEC, per un’indagine conoscitiva, promossa dal settimanale on – line “Pagina Q”, sulla percezione che gli abitanti di Pisa hanno dei quartieri in cui vivono, in relazione alla mobilità, ai servizi, ai luoghi di aggregazione. Parteciperanno a questa indagine alcuni collaboratori del corso di LM in Ing. Edile Architett.; • dalla Prof.ssa. Arti Ahluwalia, Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, per il congresso “Advances in Cell and Tissue Culture”, che si terrà a Tirrenia, dal 15 al 17 giugno 2015; • dal Prof. Fulvio Gini, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, per il congresso “3rd International Workshop on Compressed Sensing Theory and its Applications to Radar, Sonar and Remote Sensing – CoSeRa 2015”, di cui il Prof. Gini è General co-Chair, che si svolgerà a Pisa, Polo Piagge, 16-19.6.2015; • dalla Prof.ssa Daniela Gianfaldoni, Direttore Dip Scienze Veterinarie, per il Congresso Multisala AIVPA – Associazione Italiana Veterinari Piccoli Animali - , dal titolo “Terapia veterinaria”, Bentivoglio (BO), 11-12 aprile 2015. Miracco: perplessità su patrocinio a organi di stampa (v. richiesta Pierini). Tutte le richieste approvate, con 3 rappr. studenti che non votano in merito alla richiesta Pierini. 18. Interrogazioni e mozioni Nessun argomento in discussione. 19. Varie ed eventuali Con Decreto Rettorale del 5 dicembre 2014, prot. n. 40440, previa delibera del SA n. 258 del 19.11.2014, è stato approvato il testo delle Linee Guida per la concessione dei congedi per motivi di studio e ricerca ex art.17 D.P.R. 382/80 (anno sabbatico), art.10 L.311/58 e art.8 L.349/58, al fine di fissare precise norme di indirizzo in materia di concessione di congedi per motivi di studio e ricerca. Tali norme trovano applicazione a partire dal corrente anno accademico. Per meglio rispondere alle esigenze di programmazione dei dipartimenti e dell’Ateneo in generale, l’art. 1, punto 1, delle predette Linee Guida, che tratta la voce “Termine e modalità di presentazione delle domande”, prevede una precisa scadenza entro la quale devono essere presentate le domande di congedo in parola, ossia il 31 marzo antecedente all’anno accademico ove andrà a cadere il congedo medesimo. Il medesimo articolo prevede, inoltre, che in casi eccezionali e sempre che la richiesta non interferisca con la programmazione didattica, il SA possa autorizzare richieste in deroga al termine suddetto. In relazione a quanto sopra, il dott. Luca Baldini, ricercatore non confermato presso il Dipartimento di Fisica, ha presentato in data 15/1/2015 domanda di collocamento in congedo per motivi di studio e ricerca, ex art. 8 L. n. 349/58, per il periodo di un anno a decorrere dal 15 marzo 2015 al 14 marzo 2016, producendo a tal fine una lettera ufficiale di invito del 12 gennaio 2015 da parte di SLAC National Accelerator Laboratory (California – U.S.A.) quale Visiting Scientist presso la divisione FGST ISOC (Fermi Gamma-ray Space Telescope Instrument Science Operation Center). Il dott. Baldini, nella sua domanda di collocamento in congedo, dichiara di essere stato chiamato a svolgere il ruolo di coordinatore delle attività di ricerca e sperimentazione di otto gruppi di ricercatori nell’ambito dell’esperimento Fermi Large Area Telescope, un telescopio spaziale di nuova generazione per lo studio della radiazione gamma di alta energia di origine celeste. La richiesta del Dott. Baldini, pur avanzata oltre il termine del 31 marzo antecedente all’anno nel quale viene a cadere il periodo di congedo, è stata sottoposta all’esame del Consiglio del Dipartimento di Fisica che l’ha approvata all’unanimità nella seduta del 22 gennaio 2015 con delibera n. 29 tenuto anche conto che detto periodo non interferirà con la programmazione didattica adottata dal Dipartimento di Fisica. Il SA è, pertanto, chiamato ad esprimere il parere di competenza in ordine alla richiesta di collocamento in congedo avanzata dal dott. Luca Baldini per un anno, a decorrere dal 15 marzo 2015. Il SA approva. La seduta termina alle h 12:30. Prossima riunione del SA: 11.03.2015. Cordiali saluti, i vostri rappresentanti in SA Massimo Caboara, Sergio Rocchi e Franco Turini