prima1/Book/DIOCroma con il dovuto rispetto... Gli incarichi sono per servire ma «io mi dimetto da tutto» a pagina 2 In piazza il carnevale ambrosiano MILANO SETTE a pagina 3 Fondo, protagonista è il territorio Domenica 22 febbraio 2009 a pagina 4 Pagine a cura dell'Arcidiocesi di Milano - Comunicazioni sociali Realizzazione: Itl - Via Antonio da Recanate 1 20124 Milano - telefono: 02.67131651 - fax 02.66983961 Per segnalare le iniziative: [email protected] Avvenire - Redazione pagine diocesane Piazza Carbonari 3 - 20125 Milano telefono: 02.6780554 - fax: 02.6780483 sito web: www.avvenire.it email: [email protected] Progetto Portaparola per Avvenire in parrocchia tel: 02.6780291; email: [email protected] Il Cardinale in visita al decanato Navigli DI MARIO DELPINI Il dimissionario ha partecipato a molte iniziative, è stato presente in parecchi organismi, ha preso la parola in tante assemblee. Che cosa abbia fatto e detto, a quanti incontri abbia partecipato nessuno lo ricorda di preciso. Però si è dimesso da tutto. Era del consiglio pastorale. Quando il nuovo parroco ha chiesto di consegnare le chiavi, per un opportuno inventario e una distribuzione più avveduta, il dimissionario ha dichiarato: «Se questa è la fiducia che il nuovo parroco ha nei suoi consiglieri, io mi dimetto!». Faceva parte del gruppo dei lettori, ma quando si è detto: «Sarebbe ora di cambiare persone e turni», il dimissionario è stato perentorio: «Sono vent’anni che leggo e faccio i turni. Se non mi volete più, ditemelo. Io mi dimetto!». Era il cassiere del comitato della festa di San Rocco, ma quando gli è stato chiesto di presentare un bilancio e rendere conto alla gente di entrate e uscite, allora si è offeso: «Cosa credete, che sia un ladro?» e si è dimesso. Il dimissionario forse non ha capito che nella comunità cristiana gli incarichi sono per servire. Chi vuole essere di qualche utilità, lascia a casa suscettibilità e pretese. Nuova tappa del cammino che sta coinvolgendo gli oltre 2 mila preti e diaconi della diocesi Assemblea clero: è l’ora dell’ascolto reciproco DI PINO NARDI E’ l’ora dell’ascolto reciproco. Entra nel vivo l’Assemblea del clero, che dall’ottobre scorso coinvolge gli oltre 2 mila sacerdoti e diaconi della diocesi di Milano. Quasi una sorta di «Stati generali» per riflettere sulla situazione della Chiesa ambrosiana e sul ruolo dei preti oggi e per il futuro, per confrontarsi insieme, ma soprattutto l’occasione per poterlo fare coralmente con il cardinal Tettamanzi che ha voluto questa iniziativa che si articola in diverse tappe. Annunciandola nell’omelia dell’8 settembre ha sottolineato che è «decisamente più fruttuoso l’atteggiamento - anzitutto spirituale di chi domanda al Signore il dono di vincere la tentazione di lasciarsi prendere dal risentimento, per potersi impegnare a vivere e a rigenerare continuamente la capacità di ascolto e di dialogo. Questo non esime i sacerdoti, il Vescovo e suoi collaboratori dal chiedere al Signore di rinnovare e accrescere la dote spirituale dell’ascolto e di migliorarsi - insieme - in quelle qualità umane che favoriscono l’accoglienza personale di questo dono e consentono di spenderlo reciprocamente anzitutto nel presbiterio». Perciò la prossima tappa, dopo le riflessioni dei vescovi mons. Monari e mons. Brambilla, vedrà coinvolti i preti per anni di ordinazione, offrendo a tutti la possibilità di intervenire. Nelle prossime settimane continueranno gli incontri liberi tra sacerdoti che si stanno svolgendo da mesi specie tra i “compagni di Messa”, prima dei quattro momenti divisi per classe di ordinazione per consentire maggiori interventi con diverse modalità previste dalla segreteria dell’Assemblea: a nome di un gruppo (decanato, classe, comunanza di incarico, appartenenza a Cameroni. «Bella intuizione, anche se c’è la fatica del momento storico» DI LUISA BOVE «L ’intuizione è bella», dice don Francesco Cameroni, parroco di Besana Brianza, parlando dell’Assemblea sinodale del clero, «anche se c’è la fatica del vivere questo momento storico». Si è incontrato due volte con gli altri preti del decanto Carate Brianza, ma ammette che non è stato facile, né per lui né per gli altri, «riflettere con calma su questi temi». Il ritmo di vita dei sacerdoti è già impegnativo, ma ora «sta diventando ancora più pesante umanamente e spiritualmente», spiega don Cameroni, «e questo fa paura». E aggiunge: «Spesso mescoliamo la sofferenza personale con quella delle comunità che vivono altrettante fatiche». La presenza dei preti del decanato è molto variegata, ci sono anziani, residenti e prossimi alle dimissioni, «poi c’è una fascia di clero adulto disposto a coinvolgersi e una più giovane che intuisce l’importanza di un cammino da fare». Ma rimane sempre la difficoltà «sia a livello personale sia comunitario» di riuscire a stare dietro a tutto. Da un anno e mezzo a Besana Brianza è nata la Comunità pastorale in condizioni Don Francesco Cameroni anche molto favorevoli dal punto di vista logistico «perché è un unico comune con 6 parrocchie», per un totale di 15 mila abitanti. Una situazione «gestibile», dice il parroco Cameroni, anche perché i preti sono rimasti tutti al loro posto, e questa «può essere una bella testimonianza». «Noi sacerdoti ci accorgiamo che c’è una richiesta di cambiamento radicale (sia spirituale sia personale) nel modo di essere e di porsi: dobbiamo passare a una vita più di insieme e di comunione. È un cammino di cui diciamo "Sarebbe bello", ma poi vediamo la difficoltà nella concretezza della vita, presi spesso da mille cose». Neppure la nascita della Comunità pastorale ha "alleggerito" il peso, «perché in questa fase dobbiamo fare quello che abbiamo sempre fatto e in più si aggiunge altro». Ma non ha dubbi don Cameroni: «Poi ci sarà la fase in cui l’organizzazione diversa permetterà una maggior calma perché si svilupperanno ministeri nuovi. In questo momento però bisogna reggere». Allo stesso Consiglio direttivo della Comunità pastorale oltre «all’operatività è chiesta la vita fraterna, tra preti ma anche con i laici». A Besana stanno inoltre curando l’inserimento di un prete giovane e «anche questo chiede vita comune e fraternità», aggiunge il parroco. «Sono esperienze belle e bisogna riuscire ad avere il coraggio di lasciare indietro altri impegni, ma non è facile perché si inseriscono sulla vita di un prete che è già piena. Questi cammini di comunione ci permettono di raggiungere un feeling maggiore anche con tutti i laici e collaboratori con i quali emergono belle sintonie». In mezzo a tante fatiche «quello che ci sostiene è la missionarietà - assicura - ci ritroviamo sulla stessa lunghezza d’onda anche tra generazioni diverse. Stiamo scoprendo che al di là delle difficoltà, tutti - giovani e vecchi - abbiamo la passione missionaria ed evangelizzatrice». in 4 sabati a Seveso Verificare la possibilità di una vocazione «U n coraggioso salto di qualità» è il titolo scelto per un itinerario di ricerca vocazionale proposto, dal Servizio Giovani della Pastorale giovanile della diocesi di Milano, a ragazzi e ragazze dai 18 ai 30 anni, che vogliono verificare la possibilità di una vocazione al sacerdozio o alla consacrazione. Gli incontri si terranno per quattro sabati di Quaresima presso il Seminario di San Pietro Martire in via S. Carlo 2 a Seveso. Il primo appuntamento sarà il 14 marzo, gli altri sono in programma il 21, il 28 marzo e il 4 aprile. Si inizia alle ore 15.30 con la preghiera e la meditazione, segue l’adorazione eucaristica e un tempo di silenzio, poi un momento di comunicazione della fede; alle 19 vesperi con i seminaristi; il pomeriggio si conclude alle 19.30. L’adesione all’iniziativa avviene attraverso un colloquio con i responsabili degli incontri: per i ragazzi, don Luigi Panighetti (tel. 0362.6471; e-mail: [email protected]); per le ragazze, Anna Deodato (tel. 0362.509674; e-mail: [email protected]. È utile, quando è possibile, farsi presentare dalla propria guida spirituale. spiritualità, amicizia, ecc.). Ciascun gruppo (per esempio i preti di un decanato) può intervenire una sola volta: il "portavoce" prescelto prenderà la parola nell’Assemblea dove partecipa. L’intervento deve essere prenotato nei giorni precedenti e non potrà superare i 5 minuti. Gli interventi di gruppo saranno effettuati all’inizio dell’Assemblea. Inoltre a titolo personale non potrà superare i 3 minuti oppure per scritto con la possibilità di inviare un testo che verrà portato a conoscenza dell’Arcivescovo e del Consiglio episcopale. Nei momenti di ripresa dell’Assemblea, sono previsti interventi video da parte dei sacerdoti che operano fuori diocesi come i preti fidei donum o gli studenti al Seminario Lombardo. Spetterà poi ai membri della segreteria preparare una sintesi delle rispettive Assemblee, da consegnare al Cardinale in vista dell’Assemblea conclusiva che presiederà in Duomo mercoledì 20 maggio dalle 10 alle 12. suddivisi per classe I quattro incontri un magdialogo sono Pergiorefavorire previsti incontri suddivisi per fasce di ordinazione. Per le classi dal 1991 al 2008, martedì 3 marzo presso il Collegio dei Padri Oblati di Rho; per le classi dal 1976 al 1990 mercoledì 4 marzo sempre a Rho; per le classi ordinate dal 1964 al 1975 mercoledì 11 marzo presso il Seminario arcivescovile di Seveso; per le classi ordinate dal 1933 al 1963 mercoledì 1° aprile presso il Seminario arcivescovile di Seveso. Le singole Assemblee sinodali avranno inizio alle ore 9.30 e si concluderanno alle ore 16.30. Saranno sempre presenti il cardinal Tettamanzi e il Consiglio episcopale milanese. I sacerdoti extradiocesani o di istituti religiosi, società di vita apostolica o prelatura personale possono aggregarsi alla fascia più adeguata per vicinanza di luoghi o per date. Questo vale anche per i diaconi permanenti, mentre i candidati al presbiterato sono invitati a partecipare alla fascia del clero più giovane. Andreini. «Non dobbiamo perdere di vista che ci sta a cuore il Vangelo» D on Luca Andreini con i suoi compagni di Messa (ordinati nel 1997) si incontreranno oggi «per tirare le fila» sul testo che dovranno presentare il 3 marzo all’Assemblea sinodale del clero che si terrà a Rho. Si sono già visti due volte dandosi appuntamento in corso Venezia e nei giorni scorsi hanno fatto girare via mail un documento «che stiamo calibrando per riuscire a leggerlo in 5 minuti», secondo le indicazioni della segreteria organizzativa. Un portavoce infatti presenterà il testo, frutto del lavoro condiviso. In realtà i preti del ’97 sono già abituati a incontrarsi «quasi regolarmente come classe», dice don Luca, ma la proposta del Sinodo lanciata dall’Arcivescovo «è stato uno stimolo in più a lavorare e a riflettere insieme». Così, dopo aver ascoltato la relazione di mons. Luciano Monari a fine ottobre, «abbiamo dedicato due mattinate intere a confrontarci tra di noi». Molti gli aspetti affrontati dal gruppo, ma ciò su cui si sono soffermati di più sono stati «la prospettiva missionaria nel cammino della diocesi» e «l’invito a collaborare e a vivere un discernimento come presbiterio insieme al Vescovo». «Nel nostro confronto è emersa spesso Don Luca Andreini la centralità del Vangelo - continua don Luca -, al di là delle formule o delle strutture necessarie anche queste per l’evangelizzazione. Ma quello che non dobbiamo mai perdere di vista e che ci sta a cuore è appunto il Vangelo, di cui siamo debitori ed questa la prima cura che dobbiamo avere, nella nostra vita personale come preti, ma anche come Chiesa, con uno sguardo verso il futuro». Il gruppo non è entrato nello specifico delle scelte concrete, «anche perché nella nostra classe la maggior parte di noi è ancora impegnata in oratorio, ma alcuni sono già parroci e qualche compagno è occupato in altri aspetti del ministero». A tutti i sinodali però l’Arcivescovo chiede il coraggio di compiere Tre sussidi per seguire il percorso: il testo base e le riflessioni di Monari e Brambilla L’ Instrumentum laboris, e altro materiale utile alla riflessione personale e di gruppo per consentire ai sacerdoti di seguire al meglio l’Assemblea sinodale del Clero in tutte le sue fasi, sono raccolti nel volume «Assemblea Sinodale del Clero» (Centro Ambrosiano, 64 pagine) predisposto dalla Segreteria dell’Assemblea Sinodale. Un capitolo è dedicato al programma e spiega anche il metodo di lavoro delle assemblee sinodali del clero per anni di ordinazione che si terranno nel mese di marzo. È stato pubblicato anche il testo della meditazione che monsignor Luciano Monari, Vescovo di Brescia, ha tenuto nel Duomo di Milano lo scorso 28 ottobre, in occasione dell’apertura dell’Assemblea sinodale del clero. Il libretto si intitola «In ascolto della Parola di Dio per una Chiesa aperta al futuro» (Centro Ambrosiano, pagine 32, euro 2.20). La rilettura di queste pagine da parte dei preti che erano radunati con l’Arcivescovo nella chiesa cattedrale e di coloro, anziani o malati, che hanno seguito la meditazione in collegamento via radio, può sostenere la preghiera personale e nel silenzio, ma anche nello scambio e nella comunicazione fraterna tra preti. Anche la meditazione che ha tenuto monsignor Franco Giulio Brambilla, vescovo ausiliare della diocesi di Milano, negli incontri di zona tra novembre 2008 e gennaio 2009, è stata raccolta in un volumetto dal titolo «Ministri nella Chiesa di oggi guardando al domani» (Centro Ambrosiano, pagine 32, euro 2.20). «scelte profetiche». Che cosa significa per voi giovani preti? «Essere profetici oggi, lo abbiamo ripetuto molte volte durante i nostri confronti, significa prendere sul serio il Vangelo - spiega don Luca -, considerarlo come la nostra guida, riferimento nel nostro modo di ragionare e di affrontare il presente e il futuro». Insomma, si tratta di compiere ogni scelta «secondo la forza e la luce del Vangelo e non invece a partire dai nostri criteri umani». Essere profetici vuol dire anche rifuggire atteggiamenti non evangelici, «come la paura del futuro o la lamentela per le fatiche attorno a noi...», sapendo che il Vangelo «può essere davvero una parola di vita per gli uomini di oggi e di domani». Don Luca è contento del cammino che sta compiendo in questi anni con la sua classe, «significativo non solo per l’amicizia, ma anche per le occasioni di confronto, di ascolto e di preghiera». È davvero una fortuna riuscire a fare «un discernimento in ascolto dello Spirito dentro a una comunità e in comunione con altri», dice il sacerdote, «per noi è così e l’Arcivescovo ci ha sollecitato in questo, facendolo diventare uno stile della diocesi per la vita pastorale».(L.B.) Domenica su «Milano7» guida alla Quaresima. Prenota le copie. Poi in omaggio per 6 settimane D omenica prossima su Milano Sette saranno pubblicate pagine speciali per consentire ai lettori di tenere in evidenza gli appuntamenti per la Quaresima. Saranno pubblicizzate la catechesi quaresimale del cardinal Tettamanzi: temi, titoli, date, modalità e orari per ascoltarle, spunti per la riflessione. Si parlerà della Via Crucis dell’Arcivescovo nelle Zone pastorali e presentati i temi proposti dalle letture del nuovo Lezionario ambrosiano. E ancora le iniziative caritative, di preghiera, relative alla famiglia, alla pastorale giovanile. Verranno segnalati anche strumenti per la preghiera personale, la formazione, le iniziative locali. Avvenire sta contattando in questi giorni i parroci per proporre loro l’offerta. Chi aderirà all’iniziativa riceverà gratuitamente per tutte le domeniche di quaresima, Pasqua compresa, lo stesso numero di giornali ordinati per l’1 marzo. Per ordinare subito chiamare il numero 335.75.96.185