Istituto Comprensivo Statale Franceschi, via Cagliero 20 Milano Piano di Miglioramento a.s. 2015/16 Indice: Introduzione SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi. Passo 2 - Elaborare di una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo, i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone anche i possibili effetti negativi e positivi nel medio e nel lungo termine Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo in tre passi Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e le risorse strumentali Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione scolastica. Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Autovalutazione APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della legge 107/2015 APPENDICE B - L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 1 Introduzione Il Piano di Miglioramento si articola in 4sezioni: 1. Scegliere gli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV. 2. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti. 3. Pianificare gli obiettivi di processo individuati. 4. Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo Interno di Valutazione. E’ importante evidenziare che le sezioni 1 e 2 del Piano di Miglioramento sono opzionali. In queste prime due sezioni la scuola è invitata a compiere una riflessione approfondita sulla scelta degli obiettivi di processo e delle azioni di miglioramento ad essi connesse. E’ un processo che è già stato svolto con sufficiente accuratezza durante la compilazione della sezione 5 del RAV. Ciò non significa che le sezioni 1 e 2 non possano essere comunque un utile ausilio per il processo di riflessione per la scuola nella fase di pianificazione del miglioramento: i passi previsti permettono infatti, di documentare e condividere il percorso di problem solving messo in atto dalla scuola nella scelta degli obiettivi di processo. Le sezioni 3 e 4, che costituiscono il cuore della progettazione del Piano di Miglioramento e del monitoraggio del suo andamento. La compilazione di ogni sezione è accompagnata da domande guida. ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 2 SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi Nella sezione 5 del RAV la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Per assicurarsi che la strada imboccata sia quella giusta la pianificazione del miglioramento riparte da qui: La scelta degli obiettivi è corretta? Sono questi gli obiettivi più utili alla promozione di un processo innovativo nella scuola? Sono connessi tra loro? E, soprattutto, la scuola si trova in condizioni oggettivamente favorevoli per la loro attuazione? Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi Si chiede ora alla scuola di esplicitare la connessione tra ciascuno degli obiettivi di processo e le priorità individuate. Tale connessione deriva dal potenziale impatto che l’obiettivo potrà avere sul raggiungimento dei traguardi relativi alle priorità. In base a queste considerazioni, ogni obiettivo di processo può essere messo in relazione solo con una o con entrambe le priorità strategiche precedentemente identificate. In questo modo si ottiene un quadro sinottico degli obiettivi di processo, collegati alle priorità e ai traguardi. Domande guida ● Ci sono nessi tra obiettivi e traguardi? se si, quali sono? ● Ci sono ridondanze tra gli obiettivi individuati? ● Gli obiettivi coprono tutti gli aspetti delle priorità dichiarate in modo efficace e completo ? ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 3 Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche Area di processo Curricolo, progettazione e valutazione E’ c Connesso alle priorità… Obiettivi di processo 1 Programmazione per competenze trasversali. 1 2 Migliorare i Uniformare i risultati in uscita criteri di valutazione 2 Prova intermedia di verifica per classi parallele. 3 4 Ambiente di apprendimento 1 Aumentare le attrezzature tecnologiche Migliorare le competenze tecnologiche Valorizzare e sviluppare le risorse umane 2 3 4 1 Interventi per L2 e attività per i BES Inclusione e differenziazione Migliorare i risultati di disciplina e comportamentali 2 3 4 1 Continuità e orientamento 2 3 4 ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 4 Area di processo Orientamento strategico e organizzazione della scuola E’ c Connesso alle priorità… Obiettivi di processo 1 2 1 Rafforzare le riunioni per dipartimento, i Mirare a risultati consigli di classe e di interclasse migliori attraverso la coprogettazione all’interno degli organi preposti 2 3 4 1 Potenziamento musicale Potenziare l’organico musicale per rafforzare l’identità musicale della scuola 2 Miglioramento delle competenze tecnologiche Migliorare i risultati in uscita Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 3 4 1 2 Integrazione con il territorio e rapporti con 3 le famiglie 4 ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 5 Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità e uno di impatto, determinando una scala di rilevanza. La stima dell’ impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe in atto al fine perseguire l’obiettivo descritto. La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione. Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue: 1= nullo 2= poco 3= abbastanza 4= molto 5= del tutto Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto. Alla luce di queste valutazioni, la scuola può analizzare con più attenzione il peso strategico degli obiettivi di processo, in vista della pianificazione delle azioni ad essi sottese. In base ai risultati ottenuti la scuola può valutare se rivedere gli obiettivi dichiarati nel RAV, concentrandosi su quelli di rilevanza maggiore e, all’occorrenza, eliminare o ridimensionare il peso degli obiettivi di minore rilevanza. ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 6 Domande guida ● Ci sono obiettivi che , sebbene siano importanti, non è possibile realizzare? ● Su quali obiettivi è opportuno concentrare le risorse a disposizione? TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità e sull’impatto e il prodotto dei due valori numerici.) Obiettivo di processo elencati Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell’intervento Fattibilità (da 1 a Impatto (da 1 a 5) 5) 1 Competenze trasversali 5 5 25 2 Prova di verifica per classi parallele 3 Aumento delle attrezzature tecnologiche 4 Interventi L2 e attività BES 5 Rafforzamento delle riunioni dei cdc dei dipartimenti e degli interclasse 6 Potenziamento dell’organico musicale 4 4 16 2 4 8 2 5 10 2 5 10 1 4 4 7 Competenze tecnologiche 3 4 12 Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati Sulla base del lavoro precedente, la scuola può definire una lista ordinata degli obiettivi di processo, che saranno oggetto della successiva pianificazione. Per ciascun obiettivo è necessaria una chiara definizione dei risultati attesi e degli indicatori su cui basare la misurazione periodica dei processi attivati, ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle azioni intraprese. I risultati attesi e gli indicatori di processo devono essere espressi in una forma ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 7 concreta e osservabile e saranno recuperati al momento del monitoraggio delle singole azioni. Domande guida ● Quali sono gli obiettivi che s’intendono raggiungere nel prossimo anno scolastico? Quali risultati ci si attende da ciascun obiettivo di processo scelto? ● Quali indicatori dovranno essere utilizzati per capire se quella che si sta seguendo è la giusta direzione , al fine di raggiungere gli obiettivi previsti? In che modo saranno misurati? Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio 1 Risultati attesi Indicatori di Modalità di rilevazione Obiettivo di monitoraggio processo in via di attuazione Migliorare i risultati di Voto di comportamento Tabulazione e confronto n. 2 disciplina e e voto globale del I e II dei dati comportamentali Quadrimestre 2 n. 1 Migliorare i risultati compelssivi in uscita Valutazione delle verifiche per classi parallele 3 n. 7 Incentivare la didattica Frequenza ai corsi di multimediale aggiornamento. Tabulazione e confronto dei dati Tabulazione e confronto dei dati Utilizzo delle aule LIM 4 n. 4 Rimuovere gli ostacoli Compilazione dei PDP Tabulazione e confronto dello svantaggio per gli alunni BES e dei dati verifica della loro culturale e sociale applicazione alla fine del Primo e del secondo Quadrimestre 5 n. 5 Migliorare i risultati attraverso la coprogettazione 6 n. 6 Potenz. Mus. Progettare Collegamento primaria Migliorare la relazione e Monitorare lavoro svolto la professionalità dei dai singoli e dal gruppo, gruppi di lavoro degli nelle varie fasi dell’a.s. insegnanti dei CdC e Interclasse Verificare progetto ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 8 e secondaria collaborazione ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 9 SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi (I passi di questa sezione dovranno essere ripetuti per ciascun obiettivo di processo che si intende raggiungere nell’anno in corso.) Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine Decidere le azioni da compiere è un passaggio che richiede una riflessione attenta in termini di valutazione delle potenziali opportunità e rischi . Occorre considerare che le azioni che si intraprenderanno potranno avere degli effetti positivi ma anche potenziali ricadute negative su altre dimensioni o attività nelle quali la scuola è impegnata. E’ opportuno inoltre tenere presente che gli effetti delle azioni intraprese non si esauriranno nel breve periodo, ma avranno anche effetti di medio e lungo periodo. Domande guida ● Quali sono gli effetti positivi che un’azione può produrre all’interno della scuola? ● Quali sono invece gli aspetti negativi che la stessa azione può produrre, innescando meccanismi non virtuosi? ● Queste azioni produrranno effetti anche i nei prossimi anni? Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni Azione prevista Effetti positivi all’interno della scuola a medio termine Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine Effetti negativi all’interno della scuola a lungo termine 1 2 3 4 5 6 ICS Franceschi, via Cagliero 20 Milano 10 Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno sul raggiungimento di obiettivi a breve termine, ma soprattutto se rappresenteranno un’occasione per avviare un profondo processo di innovazione e cambiamento della scuola. Le azioni che s’intendono attivare vengono quindi messe in relazione con il quadro di riferimento che emerge dal lavoro che INDIRE svolge con le scuole delle Avanguardie Educative e si collega fortemente a quanto previsto dalla Legge 107/15 nota come “Buona Scuola”. Domande guida ● Le azioni possono essere connesse a qualcuno degli obiettivi previsti dalla Legge 107/15? ● Le azioni prevedono modifiche agli ambienti di apprendimento e/o all’organizzazione scolastica? ● Nelle azioni descritte si può riconoscere una linea di tendenza che porta verso l’innovazione? Nota: Si veda: ● ● Appendice A - obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015 Appendice B - principi ispiratori alla base delle idee delle Avanguardie Educative su cui Indire sta lavorando per favorire la disseminazione di pratiche innovative nelle scuole 11 Tabella 5 – Caratteri innovativi Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B Caratteri innovativi dell’obiettivo Progettazione didattica curriculare ed extra curriculare per Allegato A, si far riferimento ai punti: a, competenze trasversali b, c, d, e, f, h, i, j. K, n, p, q Allegato B, si fa riferimento ai punti 1 e 5 Allegato A, si fa riferimento ai punti a, b, c, f, h, i Aumentare le attrezzature tecnologiche Allegato B, A, si fa riferimento ai punti punti:2,d,3,j, n, p Rafforzare interventi di L2 e BES Allegato B, si fa riferimento ai punti 1 SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi (I passi di questa sezione dovranno essere ripetuti per ciascun obiettivo di processo che si intende raggiungere nell’anno in corso.) Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali La pianificazione delle azioni è il cuore della predisposizione del piano. Si parte con la previsione dell’impegno di risorse umane interne alla scuola, definendo ciò che esula dalle normali funzioni di servizio e che ha un impatto aggiuntivo di carattere finanziario (docenti, personale ATA, DS) e di quelle esterne (consulenti, formatori, ecc.), quantificando le spese che la scuola intende sostenere per l’attuazione delle azioni descritte. Domande guida ● Quali sono le risorse umane interne che la scuola ha a disposizione per raggiungere gli obiettivi di processo? ● Quali sono le risorse umane esterne necessarie ad attivare i processi in modo efficace? ● Quali sono le fonti finanziarie da cui la scuola intende attingere per coprire le spese necessarie? 12 Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola – SCUOLA PRIMARIA Titolo progetto Referente Classi tempi Ore prog. Ore ins. coinvolte Judo Classi Attività sportiva con 15h per classe Maestra III A III B pratica della disciplina Carmen III D judo da svolgersi in Lanzotti IV A IV B spazio attrezzato con IV C tatami Karate Classi Attività sportiva con Maestra II A II B II C pratica della disciplina Tiziana II D II E karate Ferlazzo Teatro, gioco, vita Maestra Classi Attività espressivo15h per classe Marianna II B II D II E motoria stimolando la creatività e l’utilizzo di Longobard IIIA III B III D una pluralità di i linguaggi. Il gran gioco del Classi Laboratorio teatrale che 15h per classe Maestra teatro IV B IV C mira ad aumentare e Daniela IV D consolidare la Gullo V A V B V C conoscenza e la VDVE consapevolezza del proprio corpo e delle sue notevoli capacità espressive. Fun with English Classe Attività di 1h ogni 15 Maestra conversazione in lingua giorni Mariarosa III B inglese ria Rusciano Theatrino: (Alice in Maestra Classi Spettacolo teatrale 3h a classe the wonderland) interattivo in inglese Gabriella IV A IV B con attori madrelingua Reggiani IV C IV D con successivo laboratorio Acquerello Classi Attività pittorica 6h di laboratorio Maestra III A III C propedeutica alla tenuto da due Elena IV A IV D tecnica dell’acquerello specialisti in Breda VAVD contemporanea Atelier in Classi Attività espressivo15h per II A II B Maestra movimento e II A II B II C motoria per sviluppare 20h per III D Tiziana piccola orchestra il senso ritmico e la Ferlazzo coordinazione motoria e acquisire il linguaggio musicale di base. Orchestra ritmica Maestra Grazia Gazzillo Laboratorio corale – Maestra orchestra di flauti Grazia Frasca Classi III A III B III C III D Classe VD Attività espressivomotoria per sviluppare il senso ritmico e la coordinazione motoria e acquisire il linguaggio musicale di base. 18h per III A III B III C 10h per III D Attività espressivomotoria per sviluppare il senso ritmico e la coordinazione motoria 20h 13 Esperti esterni Paolo Belingheri (gratuito per le classi III ed € 400 circa per ciascuna classe IV) Antonio Crespi (gratuito) Teresa Pansera (€ 650 ca. per ciascuna classe) Vladimir Todisco Grande (€800 ca. per ciascuna classe) Luisa Mauro (gratuito) Compagnia teatrale “Theatrino” (€6,50 ca. a bambino) Acquerelliste dell’AIA (€460 ca. per ciascuna classe) Associazione “Musica in gioco” – Claudia Mazzei (€300 ca. per ciascuna delle classi II A II B €400 ca. per la classe II C) Associazione “Musica in gioco” – Fabio Danusso (€360 ca. per ciascuna classe III A III B III C €200 ca. per III D) Associazione “Musica in gioco” – Claudia Mazzei Titolo progetto Prima la musica e poi le note Opera domani Referente Classi coinvolte Ore prog. e acquisire il linguaggio musicale di base. Conoscenza e pratica delle tecniche di flauto dolce. Classi Attività espressiva che Maestra IV A IV B mira all’acquisizione Maria IV C degli elementi di base Teresa Tagliabue V A V B V C del linguaggio musicale e alla musica d’insieme. Classe Attività musicali di Maestra IV D conoscenza e Patrizia avvicinamento Gramaglia all’opera lirica. Musica nella Scuola Maestra Classe Primaria VE Mara Manfredini A scuola di sport – Maestra Lombardia in gioco Anna Maria Promosso dalla Genua Regione Lombardia a cura del CONI A come Maestra “Accoglienza” Tiziana Ferlazzo Commissione tempi Classi tutte Classi tutte componenti Classi coinvolte tutte Biblioteca Daniela Gullo Sport Anna Maria tutte Ore ins. Esperti esterni (€400 ca.) 20h Guido De Michele (€900 ca. per ciascuna delle classi) 20h ASLICO (Associazione Lirica Concertistica) Lina Rancati (gratuite le lezioni in classe, 10€ a bambino per il libretto e rappresentazione teatrale ARCIMBOLDI) Saverio Moscatiello Attività espressivomotoria per sviluppare il senso ritmico e la coordinazione motoria e acquisire il linguaggio musicale di base. Conoscenza e pratica di uno strumento musicale. Attività motoria che concorrono allo sviluppo globale della persona. 20h Corsi di L2 da ottobre a giugno Docente Docente esterno referente (POLO START1) (funzione strumentale) 40h 2 docenti L2 A1A2 45 ore ciascuno (fondo) tempi (€600 ca.) 20h (gratuito) Ore prog. Organizzazione e 20h catalogazione dei libri in biblioteca e coordinamento dei volontari per il prestito dei libri Organizzazione orari e 20h 14 Ilaria Franceschini Ore ins. Esperti esterni Commissione componenti Classi coinvolte Genua Orario Formazione classi prime Laboratorio Arte tutte Ivana Calvetti Antonella Calderara Marianna Longobardi Gabriella Reggiani Tiziana Prinzivalli tutte Docenti classi quarte + 1 sostegno Elena Breda tutte Laboratorio Inglese Gabriella Regiani tutte Laboratorio Scienze Anna Maria tutte Genua Referente Bes Cinzia Napoli tutte Referente Dsa Carmen Lanzotti tutte Referente Dva Tiziana Prinzivalli tutte Tutor docenti neo immessi Antonella Calderara Carmen Lanzotti Laura Sidoti tutte Barbara Liviero Paola Mariani Daniela Presidenti di Interclasse tempi Ore prog. catalogazione degli attrezzi ginnici Organizzazione orario docenti Colloqui con maestre della scuola materna e formazione classi prime secondo i criteri scelti dal collegio docenti Organizzazione dell’utilizzo del laboratorio e del suo materiale. Coordinamento allestimento parti comuni della scuola Organizzazione dell’utilizzo del laboratorio e del suo materiale Organizzazione dell’utilizzo del laboratorio e del suo materiale Organizzazione e coordinazione del GLI di Istituto e collaborazione con insegnanti di classe per i bambini in situazione di svantaggio Organizzazione e collaborazione con insegnanti di classe per i bambini con Dsa Organizzazione e collaborazione con insegnanti di classe per i bambini con Dva Organizzazione gestione anno di prova dei Neo immessi in ruolo 60h 12 h per docente 10 h 10 h 10 h 40 h 15 h 15 h 21 h Organizzazione e 50 h gestione delle riunioni della propria Interclasse 15 Ore ins. Esperti esterni Commissione componenti Russo Patrizia Gramaglia Paola Ronzani Segretario di Paola Interclasse Cagnotto Cinzia Napoli Celeste Orefice Paola Cattaneo Daniela Gullo Segretario di plesso Antonella Calderara Classi coinvolte tempi Ore prog. tutte Verbalizzazione riunioni della propria Interclasse 15 h tutte Verbalizzazione riunioni di Plesso 5h Ore ins. Esperti esterni Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Titolo progetto Referente Classi tempi Ore prog. Ore ins. Esperti esterni coinvolte A Brera anch’io Classi II B II F Lavori da svolgere in 8h docente 300 euro guida della Porf.ssa classe mediante schede referente Pinacoteca (genitori) Luciana (fornite dalla Cerasi Soprintendenza di 8h prof.ssa Brera), disegni, Amendola ricerche, proiezioni Lim e video. DUE USCITE alla Pinacoteca di Brera. Una visita finale gratuita per ciascun alunno e la propria famiglia, a maggio, alla fine del lavoro Bilblioteca Tutte le classi Bookcity classi IIA IIB 4h docente 6h ciascuno Bookcity Prof.ssa IIC IID IIF IIG I E III referente Prof. Felici, Biblioteca di Viale Roberta A III B III C IIIF da 4h prof. Lombardo, Zara Felici ottobre a gennaio, Lombardo, Dussin, Musso = 30h incontri a scuola e sul Dussin, Musso territorio Classi I GIROLIBRO con le classi V della Primaria. Classi II Tesseramento biblioteca viale Zara Classi terze letture per le I e le II per la Giornata della Memoria Certificazione Delf Prof.ssa Institut Français Classi terze di Il corso avrà la durata 12h (+altre 12h se 18 h A2 Lingua Francese DORA lingua francese di 18 ore da effettuarsi ci sono 2 corsi) (+altre 18h ore 16 Titolo progetto Referente (Diplȏme d’étude de IORI la langue française) Classi coinvolte (n.3 classi) Certificazione Trinity Prof.ssa Armanni Classi terze (gruppi di 15 alunni max) Ciak si suona Prof.ssa Zanotti Primaria e media CLIL together Prof.ssa Armanni Classi IIIA e IIIC tempi Ore prog. dai primi di Novembre a Febbraio. Ogni incontro avrà la durata di 1 ora e ½ per un totale di 12 incontri Ogni incontro avrà la durata di 1 ora e ½ o di 1 ora a discrezione dell’insegnante del corso e si svolgerà settimanalmente dalle 15.00 alle 16.00/ 16.30 per un totale di 15 ore. (maggio) Alunni di scuola media (TP e TM) realizzano due VIDEO, gli alunni del TM creano la Colonna sonora del film. Gli alunni della primaria fanno la sonorizzazione di un film di animazione di 15 minuti. Moduli di storia e di geografia per le classi terze, uno nel 1° e uno nel 2° quadrimestre. Ore ins. se ci sono 2 corsi) (50 euro ad alunno a carico delle Famiglie iscrizione al test e libri di testo) Armanni 6 h Mazzaglia 1h Armanni 15h International House – Mazzaglia 15 h Trinity (77 euro circa ad alunno a carico delle famiglie iscrizione al test e libri di testo ) 10h progettazione Zanotti, 10 h progettazione Longo Se aderiscono tutte le Museo Interattivo del classi, si può prevedere Cinema e 20-25 euro ad alunno esperto esterno (genitore di un alunno del tempo musicale) 10h insegnamento Trasi 12h Prof.ssa Armanni 12 h prof.ssa Lombardo 6h docente referente 6h Prof.ssa Luciana Lombardo Consigli di zona dei Prof.ssa Tutte le classi Da ottobre a maggio 2h docente ragazzi e delle Entro novembre referente Samantha ragazze insediamento del 2h Prof.ssa Lucia Pugliese Consiglio di zona Dussin Con-tatto Tutte le classi 3 incontri nelle classi 1h a testa per le Prof.ssa prime ( 2h+ 2h+1h) e referenti Patrizia seconde( 2h+ 2h+1h); 1h a testa per un Tonso 3 incontri nelle classi docente di classe Prof.ssa terze ( 2h+ 2h con la (coordinatore o Lucia presenza di un medico insegnate di Dussin ginecologo +1h scienze) 19h conclusiva) Da novembre a febbraio Giochi matematici Prof.ssa Tutte le classi Gara di collaborazione 2h docente senza frontiere prime con quesiti di tipo referente Lucia junior logico-matematico. Nel Mannucci secondo quadrimestre: 2h per lo svolgimento della competizione finale ( in genere a marzo ) più la preparazione Io penso positivo Classe II FAttività laboratoriale Compresenze Prof.ssa IIA-IIC sulla gestione delle Prolungato Allegra emozioni. Prof.ssa Durante le ore di Felici compresenza 17 Esperti esterni Consiglio di zona Consultorio di via Restelli (7 euro ad alunno) 110 euro Iscrizione Titolo progetto Laboratori di scienze Madre lingua inglese Referente Classi coinvolte tempi Ore prog. pomeridiane. Fino a dicembre. In collaborazione con la prof.ssa di educazione motoria Classi prime e Richiede un’ora in ogni 3h docente Prof.ssa seconde classe seconda e due referente Lucia ore in ogni classe 1h tutti i docenti Mannucci prima. di matematica = Verrà svolto nelle ore 10h curricolari di scienze delle classi a partire dal mese di novembre Classi seconde Si prevedono 6h per le terze classi prime, 8h per le classi seconde e terze da effettuarsi a inizio secondo quadrimestre Madrelingua Il progetto si Si prevedono 6h per le Prof.ssa Francese rivolge a tutte classi seconde e 6h per DORA le classi le classi terze. IORI seconde e terze di lingua francese Maglietta Tutte le classi Febbraio: definizione Prof.ssa Franceschi del tema; Luciana Aprile: giuria per scelta Cerasi dei 6 elaborati; Fine aprile: scelta dell’elaborato vincente; Maggio: stampa delle magliette Orchestra condivisa Prof. Rino Classi terze ad Costituzione di indirizzo un’orchestra in Trasi musicale collaborazione con I.C. Prof.ssa Pertini e Liceo Chiara Musicale Tenca Stasi Prof. Jacopo Pini Prof.ssa Armanni Orchestra della Natura Orientamento Ceschin Tutte le prime Prof.ssa Rosa Allegra Classi terze e seconde Problem solving Prof.ssa Patrizia Tonso Classe I F Ore ins. Esperti esterni Mannucci 2h Allegra2h Pella2h Tonso2h Turati 2h Montemurro 3h Olmeda 3h Pizzagalli 3h Per un totale di 19h Armanni 3h Ente che vincerà gara d’appalto (Famiglie) 3h Ente che vincerà gara d’appalto 8 h docente referente 2h prof.ssa Francesca Amendola A.G.F. 20h docente impegnato in composizione e trascrizione del materiale 6h docente impegnato n prove d’orchestra 6h docente impegnato in eventi esterni Leonardo Schiavone, docente di clarinetto 15 euro ad alunno Per le classi terze 1° 20 h referente Quadrimestre 10 h Prof.ssa Per le classi seconde Lecchi fine 2° Quadrimestre Attività di tipo ludico e laboratoriale per stimolare la curiosità e l’interesse per la matematica; verranno effettuate a classe 18 Esperti del Comune (9+9h) gratis Ex alunni per il Campus gratis Titolo progetto Referente Progetto antidispersione Prof.ssa Roberta Felici Progetto Teatro Prof.ssa Mattea Quaglia QUI NESSUNO E’ Prof. Luigi STRANIERO Carosso Classi coinvolte tempi Ore prog. divisa a metà durante l’intero corso dell’anno negli spazi di approfondimento nelle ore di compresenza con lettere 1h settimanale in cui verranno coinvolti circa 12 alunni per volta Alunni BES di 2 uscite didattiche a Docente referente tutte le classi classi intere Biblioteca 4h Braidense e rilegatoria. Laboratori manuali e rielaborazione video e scritta delle esperienze vissute. 2 ore settimanali Per tutto l’anno (70h) Classe I F 3h docente Dieci incontri di due referent spazi: 3h prof.ssa Tonso quattro incontri 3h Prof. Alberga settimanali con l’esperta, a partire dalla 3h Prof.ssa prima settimana di Amendola novembre; sei incontri con l’esperta dopo gennaio, lavoro di gruppo in classe in compresenza (docenti di Lettere e Matematica) e lavoro negli spazi curriculari dei docenti di altre discipline Corsi di L2 da ottobre a Docente referente giugno (funzione Giornata Intercultura strumentale) Visione di un film 3 docenti L2 A1A2 30 ore classi I e II (marzo) Orchestra etnica classi ciascuno (fondo III (febbraio) o/e recupero 5’) 1docente L2 A2B2 30H(fondo o/e recupero 5’) 1 docente preparazione esami 10h (fondo o/e recupero 5’) Docente coll. Intercultura 6h 19 Ore ins. Prof.ssa Felici 10 h rec 5’ Prof.ssa Amendola Prof.ssa Musso 5h rec.5’ Prof.ssa Lombardo 5h rec 5’ Prof.ssa Dussin rec 5’ Prof. Occhipinti rec 5’ Prof.ssa Allegra Prof. ssa Lore Prof.ssa Cerasi Compresenze Prolungato Esperti esterni Consulenza prof.ssa Simona Caravita Università Cattolica Milano 20h Irene Quartana 800 euro ca. (Fondi vincita concorso EXPO) Orchestra euro 400 (famiglie) Titolo progetto Scuola, docenti, genitori in rete per costruire il futuro Sportello Un solo mondo un solo futuro – Educare alla cittadinanza mondiale nella scuola COE WEB 3.0 Referente Classi coinvolte tempi Ore prog. Esperti esterni Docenti strumento 12h 10 h di incontri di formazione x 15 docenti Classi terze Prof.ssa Patrizia Tonso Prof.ssa Lucia Dussin Prof.ssa Luciana Cerasi Tutte le classi Colloqui di 30 minuti ad alunno Mazzei Tutte le terze Consultorio di via Restelli Da novembre a maggio (genitori e ASL) Classi II F II B Il lavoro sarà interdisciplinare (3 incontri di formazione per i docenti da novembre). Sarà presente, a scuola, con cadenza bimestrale o mensile una tutor del COE. Docente referente 4h Docenti coinvolti: Prof.ssa Francesca Amendola, 3h Prof.ssa Rosa Allegra, 3h Prof.ssa Roberta Felici,3h Prof.ssa Chiara Musso,3h Prof.ssa Cristina Pella, 3h Prof.ssa Rosa De Rosa3h =25h 2h programmazione Ore aggiuntive presunte Figure professionali Tipologia di attività Docenti Disponibilità secondo Vedi tabella orario previsto precedente Personale ATA 880 ca Distribuzione compiti Vedi tabella precedente Altre figure Ore ins. Organico di potenziamento 730 ca ----------------- In classe, Compresenze Prolungato e recuperi 5’ Costo previsto Esperto COE Fonte finanziari a 15.400 ca Recuperi e FIS 9.500 ca Straord. e FIS -------------------- MIUR Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi 20 Impegni finanziari per tipologia di spesa 1.000 Formatori Impegno presunto Fonte finanziaria MIUR - UST Consulenti 3.000 MIUR Sicurezza Attrezzature 10.000 Comune - Privati Servizi 5.000 Privati – Associaz. Altro Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante definire una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione, per questo motivo, si configura come una vera e propria “tabella di marcia” da aggiornare in ogni momento, monitorando costantemente l’andamento del processo di miglioramento. Domande guida ● E’ possibile fare una progettazione precisa delle azioni scandite nel corso dell’anno? ● Chi è il responsabile del monitoraggio delle azioni affinchè quel determinato obiettivo di processo sia in linea con i tempi? 21 Tabella 8 - Tempistica1 delle attività Attività Pianificazione delle attività 1 sett. Azioni 1-7 2 Avvio azione 3 4 5 Primo monitorag gio 22 6 7 Verifica e comunica zione Collegio 8 9 10 giu. Relazioni respons. progetti e funzioni strumentali Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo La scuola è invitata a mettere in atto operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di avanzamento e dei risultati raggiunti. Tali indicatori devono consentire una misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto. Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola è invitata a riflettere sui dati e ad individuare le eventuali necessità di modifica del piano. Domande guida ● Quali sono gli aspetti che permettono di verificare se le azioni sono efficaci ai fini del raggiungimento dell’obiettivo? ● Quali dati numerici si possono ricavare per monitorare il processo? ● Con quali strumenti qualitativi e quantitativi si possono raccogliere dati? Il monitoraggio del processo si differenzia dal monitoraggio degli esiti poiché è finalizzato a rilevare se le azioni previste dalla scuola si stanno svolgendo in modo efficace. La tabella seguente permette di elencare le date di rilevazione delle azioni di monitoraggio con la possibilità di modificare alcuni aspetti della pianificazione. Questa sezione riprende le riflessioni svolte nella sezione 1, passo 3 (risultati attesi e monitoraggio) del Piano di Miglioramento. 1 In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni secondo legenda: Rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti; Giallo = azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti 23 TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni Data di rilevazione Fine primo quadrimestre Indicatori di Strumenti di monitoraggio misurazione del processo Gradimento ed Questionario efficacia somministrato ad alunni e docenti coinvolti. Criticità rilevate Rilevato in base al punteggio ricavato dagli indicatori (Molto 2, abbastanza 1 poco 0) E’ prevista anche una domanda aperta che motivi il punteggio 0 marzo Valutazioni Lettere di avviso Valutazioni insufficienti del alle famiglie del primo quadrimestre primo quadrimestre e e prime osservazioni prime osservazioni del del secondo secondo Fine secondo quadrimestre Gradimento ed efficacia Questionario Rilevato in somministrato base al ad alunni e punteggio docenti coinvolti ricavato dagli indicatori (Molto 2, abbastanza 1 poco 0) E’ prevista anche una 24 Modifiche/ necessità di Progressi rilev aggiustamenti Rilevato in base Rilevato in base al punteggio ricavato dagli al punteggio indicatori (Molto 2, ricavato dagli indicatori (Molto abbastanza 1 poco 0) E’ 2, abbastanza 1 prevista anche una domanda aperta che poco 0) E’ prevista anche motivi il punteggio 0 una domanda aperta che motivi il punteggio 0 Rilevato in base Rilevato in base al al punteggio punteggio ricavato dagli ricavato dagli indicatori (Molto 2, indicatori (Molto abbastanza 1 poco 0) E’ 2, abbastanza 1 prevista anche una poco 0) E’ domanda aperta che prevista anche motivi il punteggio 0. una domanda aperta che motivi il punteggio 0. Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione Criticità rilevate domanda aperta che motivi il punteggio 0. 25 Modifiche/ necessità di Progressi rilev aggiustamenti SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati dovrebbe essere svolta una valutazione sull’andamento complessivo del Piano di Miglioramento con frequenza annuale, evitando di rimandare il controllo verso la conclusione del percorso. Una valutazione periodica in itinere, infatti, permette di capire se la pianificazione è efficace o se invece occorre introdurre modifiche o/e integrazioni per raggiungere i traguardi triennali Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l’andamento del Piano di Miglioramento per ciascuna delle priorità individuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi (Sezione 5 del RAV). Domande guida ● Rispetto ai traguardi descritti nel RAV, ci sono stati degli scostamenti alla fine del primo anno di progettazione? ● Quali indicatori erano stati scelti per valutare il raggiungimento dei traguardi? ● E’ necessario ridimensionare o cambiare qualcosa nella progettazione prevista? In questa sezione dunque si torna a considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei traguardi previsti. Diventa dunque fondamentale riprendere la sezione 5 del RAV e la mappa degli Indicatori. E’ consigliabile fare questa azione per ciascuna priorità individuata. 26 Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI Priorità 1 Esiti degli Traguardo Data Risultati studenti (dalla sez. 5 rileva Indicator i Risultat i riscontrat i Diffeattesi renza (dalla sez. 5 del RAV) -zione scelti del RAV) Considerazio -ni critiche e proposte di integrazione e/o modifica I quadr. Vedi sopra Migliori II quadr. Vedi sopra Migliori Priorità 2 Esiti degli Traguardo Data Risultati studenti (dalla sez. 5 rileva Indicator i Risultat i riscontrat i scelti attesi (dalla sez. 5 del RAV) -zione del RAV) I quadr. Vedi sopra Migliori II quadr. Vedi sopra Migliori 27 Differenza Considerazio -ni critiche e proposte di integrazione e/o modifica Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione, coordinamento e valutazione, è però necessario programmare le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte attivamente al suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo, così attivato, incida sul miglioramento del clima e delle relazioni interne. Domande guida ● In che modo è possibile coinvolgere tutti i docenti della scuola nello sviluppo del PdM? ● Quali sono gli strumenti da attivare per far sì che tutti possano seguire l’andamento del Piano di Miglioramento? ● La condivisione del Piano di Miglioramento è un’azione che può essere prevista in momenti diversi dell’anno scolastico e finalizzata ad attori differenti. Quali sono state le strategie di condivisione attivate? Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento Condivisione del PdM all’interno della scuola Momenti di condivisione Persone coinvolte interna Consigli di classe, di docenti interclasse, dipartimenti, Collegio Consiglio di Istituto genitori Strumenti Considerazioni nate dalla condivisione Risultati della In Collegio docenti valutazione intermedia e finale Comunicazione risultati In Consiglio di Istituto 28 Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno sia all’esterno dell’organizzazione scolastica. Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del Piano di Miglioramento siano condivisi all’interno e all’esterno della scuola con tutti gli stakeholders che potrebbero essere interessati alla vita della comunità scolastica. Domande guida ● Quali sono gli attori interni ed esterni alla scuola da coinvolgere per la condivisione dei risultati del Piano di Miglioramento? ● Quali sono le azioni interne che possono essere messe in atto per condividere quanto è stato fatto? ● Possono essere svolte delle azioni di diffusione dei risultati indirizzate anche agli stakeholders esterni? Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola dei risultati del PdM all’interno della scuola Metodi/Strumenti Destinatari Tempi Giornate aperte Docenti , alunni, genitori Comunicazioni Collegio Docenti Tutti Natale, Sportiva, fine anno Previsti Organi Collegiali Comunicazioni Consiglio di Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno Metodi/Strumenti Destinatari delle azioni Giornate aperte Docenti, alunni, genitori Sito Tutto il territorio 29 Tempi Natale, giornata sportive, fine anno Tutto l’anno Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione Al fine di documentare il processo e far sì che il lavoro del Nucleo di valutazione diventi patrimonio dell’intera comunità scolastica, sul quale riflettere e da cui trarre buone pratiche, in un’ottica di crescita della cultura del miglioramento continuo, è importante la documentazione del lavoro svolto. Domande guida ● Da chi è formato il nucleo di valutazione? E che ruolo hanno le persone al suo interno? ● Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in una qualche fase del Piano di Miglioramento? ● La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? E se si, quali? Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione Nome Ruolo Mazzei, Mariani, Dussin Docenti Corbetta, Cappellini Genitori da designare da parte dell’USR Lombardia Esperto esterno USR Lombardia Paola Gajotti Dirigente Scolastico 30 Format 15 - Caratteristiche del percorso svolto 15.1. Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del Piano di Miglioramento? (collegata a 15.2) □ Sì □ No 15.2 Se sì chi è stato coinvolto? □ Genitori □ Studenti (di che classi):………………………………. □ Altri membri della comunità scolastica (specificare quale):………………………………. 15.3 La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? (collegata a 15.4) □ Sì □ No 15.4 Se sì da parte di chi? □ INDIRE □ Università (specificarequale):………………………………. □ Enti di Ricerca (specificare quale):………………………………. □ Associazioni culturali e professionali (specificare quale):………………………………. □ Altro (specificare):……………………………….. 15.5 Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di Miglioramento? □ Sì □ No 15.6. Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento? □ Sì □ No APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della legge 107/2015 31 La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze formative prioritarie individuate. Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro Piano triennale dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi: valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL; b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c. potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema; d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità; e. rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale; f. alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; g. potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano; h. sviluppo delle competenze digitali degli studenti; i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; j. prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati; k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio; l. apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario; m. incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione; n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni; o. individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni; p. alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda; q. definizione di un sistema di orientamento. a. 32 APPENDICE B - L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette “orizzonti” coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti: 1. 2. Trasformare il modello trasmissivo della scuola Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere evalutare 3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento 4. Riorganizzare il tempo del fare scuola 5. Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza 6. Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...) 7. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile Le idee e il manifesto sono descritti al sito: http://avanguardieeducative.indire.it/ 33