Istituto Comprensivo Statale Franceschi, via Cagliero 20 Milano
Piano di Miglioramento a.s. 2015/16
Indice:
Introduzione
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi.
Passo 2 - Elaborare di una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo, i risultati attesi, gli indicatori di
monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone anche i possibili effetti negativi e positivi
nel medio e nel lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo in tre passi
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e le risorse strumentali Passo 2 - Definire i tempi di
attuazione delle attività
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell’obiettivo di processo
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in
quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno che all’esterno
dell’organizzazione scolastica.
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di Autovalutazione
APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della legge 107/2015
APPENDICE B - L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative
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1
Introduzione
Il Piano di Miglioramento si articola in 4sezioni:
1. Scegliere gli obiettivi di processo più utili e necessari alla luce delle priorità individuate nella
sezione 5 del RAV.
2. Decidere le azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti.
3. Pianificare gli obiettivi di processo individuati.
4. Valutare, condividere e diffondere i risultati alla luce del lavoro svolto dal Nucleo Interno di
Valutazione.
E’ importante evidenziare che le sezioni 1 e 2 del Piano di Miglioramento sono opzionali. In queste
prime due sezioni la scuola è invitata a compiere una riflessione approfondita sulla scelta degli
obiettivi di processo e delle azioni di miglioramento ad essi connesse. E’ un processo che è già stato
svolto con sufficiente accuratezza durante la compilazione della sezione 5 del RAV. Ciò non significa
che le sezioni 1 e 2 non possano essere comunque un utile ausilio per il processo di riflessione per la
scuola nella fase di pianificazione del miglioramento: i passi previsti permettono infatti, di
documentare e condividere il percorso di problem solving messo in atto dalla scuola nella scelta degli
obiettivi di processo.
Le sezioni 3 e 4, che costituiscono il cuore della progettazione del Piano di Miglioramento e del
monitoraggio del suo andamento.
La compilazione di ogni sezione è accompagnata da domande guida.
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2
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi
Nella sezione 5 del RAV la scuola ha indicato alcuni obiettivi di processo che intende perseguire per
raggiungere i traguardi connessi alle priorità. Per assicurarsi che la strada imboccata sia quella giusta la
pianificazione del miglioramento riparte da qui: La scelta degli obiettivi è corretta? Sono questi gli
obiettivi più utili alla promozione di un processo innovativo nella scuola? Sono connessi tra loro? E,
soprattutto, la scuola si trova in condizioni oggettivamente favorevoli per la loro attuazione?
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
Si chiede ora alla scuola di esplicitare la connessione tra ciascuno degli obiettivi di processo e le
priorità individuate. Tale connessione deriva dal potenziale impatto che l’obiettivo potrà avere sul
raggiungimento dei traguardi relativi alle priorità. In base a queste considerazioni, ogni obiettivo di
processo può essere messo in relazione solo con una o con entrambe le priorità strategiche
precedentemente identificate. In questo modo si ottiene un quadro sinottico degli obiettivi di processo,
collegati alle priorità e ai traguardi.
Domande guida
●
Ci sono nessi tra obiettivi e traguardi? se si, quali sono?
●
Ci sono ridondanze tra gli obiettivi individuati?
●
Gli obiettivi coprono tutti gli aspetti delle priorità dichiarate in modo efficace e
completo ?
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3
Tabella 1 - Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di processo
Curricolo,
progettazione e
valutazione
E’ c Connesso alle priorità…
Obiettivi di processo
1 Programmazione per competenze
trasversali.
1
2
Migliorare i
Uniformare i
risultati in uscita criteri di
valutazione
2 Prova intermedia di verifica per classi
parallele.
3
4
Ambiente di
apprendimento
1 Aumentare le attrezzature tecnologiche Migliorare le
competenze
tecnologiche
Valorizzare e
sviluppare le
risorse umane
2
3
4
1 Interventi per L2 e attività per i BES
Inclusione e
differenziazione
Migliorare i
risultati di
disciplina e
comportamentali
2
3
4
1
Continuità e
orientamento
2
3
4
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4
Area di processo
Orientamento
strategico e
organizzazione della
scuola
E’ c Connesso alle priorità…
Obiettivi di processo
1
2
1 Rafforzare le riunioni per dipartimento, i Mirare a risultati
consigli di classe e di interclasse
migliori attraverso
la coprogettazione
all’interno degli
organi preposti
2
3
4
1 Potenziamento musicale
Potenziare
l’organico
musicale per
rafforzare
l’identità musicale
della scuola
2 Miglioramento delle competenze
tecnologiche
Migliorare i
risultati in uscita
Sviluppo e
valorizzazione delle
risorse umane
3
4
1
2
Integrazione con il
territorio e rapporti con 3
le famiglie
4
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5
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Al fine di valutare la rilevanza di ciascuno degli obiettivi di processo, è importante compiere una
stima della loro fattibilità. Ad ogni obiettivo si attribuisce un valore di fattibilità e uno di impatto,
determinando una scala di rilevanza.
La stima dell’ impatto implica una valutazione degli effetti che si pensa possano avere le azioni messe
in atto al fine perseguire l’obiettivo descritto.
La stima della fattibilità si attua sulla base di una valutazione delle reali possibilità di realizzare le
azioni previste, tenendo conto delle risorse umane e finanziarie a disposizione.
Si possono considerare i punteggi da 1 a 5 come segue: 1= nullo
2= poco
3= abbastanza
4= molto
5= del tutto
Il prodotto dei due valori fornisce una scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto.
Alla luce di queste valutazioni, la scuola può analizzare con più attenzione il peso strategico degli
obiettivi di processo, in vista della pianificazione delle azioni ad essi sottese. In base ai risultati
ottenuti la scuola può valutare se rivedere gli obiettivi dichiarati nel RAV, concentrandosi su quelli di
rilevanza maggiore e, all’occorrenza, eliminare o ridimensionare il peso degli obiettivi di minore
rilevanza.
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6
Domande guida
●
Ci sono obiettivi che , sebbene siano importanti, non è possibile realizzare?
●
Su quali obiettivi è opportuno concentrare le risorse a disposizione?
TABELLA 2 - Calcolo della necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto
(Al fine di calcolare la rilevanza dell’obiettivo utilizzare la tabella riportando le stime sulla fattibilità
e sull’impatto e il prodotto dei due valori numerici.)
Obiettivo di processo
elencati
Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell’intervento
Fattibilità (da 1 a Impatto (da 1 a
5)
5)
1 Competenze trasversali
5
5
25
2 Prova di verifica per
classi parallele
3 Aumento delle
attrezzature tecnologiche
4 Interventi L2 e attività
BES
5 Rafforzamento delle
riunioni dei cdc dei
dipartimenti e degli
interclasse
6 Potenziamento
dell’organico musicale
4
4
16
2
4
8
2
5
10
2
5
10
1
4
4
7 Competenze tecnologiche 3
4
12
Passo 3 - Ridefinire l’elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di
monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati
Sulla base del lavoro precedente, la scuola può definire una lista ordinata degli obiettivi di processo,
che saranno oggetto della successiva pianificazione.
Per ciascun obiettivo è necessaria una chiara definizione dei risultati attesi e degli indicatori su cui
basare la misurazione periodica dei processi attivati, ai fini del monitoraggio dell’efficacia delle
azioni intraprese. I risultati attesi e gli indicatori di processo devono essere espressi in una forma
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7
concreta e osservabile e saranno recuperati al momento del monitoraggio delle singole azioni.
Domande guida
●
Quali sono gli obiettivi che s’intendono raggiungere nel prossimo anno
scolastico? Quali risultati ci si attende da ciascun obiettivo di processo scelto?
●
Quali indicatori dovranno essere utilizzati per capire se quella che si sta
seguendo è la giusta direzione , al fine di raggiungere gli obiettivi previsti? In
che modo saranno misurati?
Tabella 3 - Risultati attesi e monitoraggio
1
Risultati attesi
Indicatori di
Modalità di rilevazione
Obiettivo di
monitoraggio
processo in via
di attuazione
Migliorare i risultati di Voto di comportamento Tabulazione e confronto
n. 2
disciplina e
e voto globale del I e II dei dati
comportamentali
Quadrimestre
2
n. 1
Migliorare i risultati
compelssivi in uscita
Valutazione delle
verifiche per classi
parallele
3
n. 7
Incentivare la didattica Frequenza ai corsi di
multimediale
aggiornamento.
Tabulazione e confronto
dei dati
Tabulazione e confronto
dei dati
Utilizzo delle aule LIM
4
n. 4
Rimuovere gli ostacoli Compilazione dei PDP Tabulazione e confronto
dello svantaggio
per gli alunni BES e
dei dati
verifica della loro
culturale e sociale
applicazione alla fine del
Primo e del secondo
Quadrimestre
5
n. 5
Migliorare i risultati
attraverso la coprogettazione
6
n. 6
Potenz. Mus.
Progettare
Collegamento primaria
Migliorare la relazione e Monitorare lavoro svolto
la professionalità dei
dai singoli e dal gruppo,
gruppi di lavoro degli
nelle varie fasi dell’a.s.
insegnanti dei CdC e
Interclasse
Verificare progetto
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8
e secondaria
collaborazione
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9
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi
(I passi di questa sezione dovranno essere ripetuti per ciascun obiettivo di processo che si intende
raggiungere nell’anno in corso.)
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a
medio e a lungo termine
Decidere le azioni da compiere è un passaggio che richiede una riflessione attenta in termini di
valutazione delle potenziali opportunità e rischi .
Occorre considerare che le azioni che si intraprenderanno potranno avere degli effetti positivi ma anche
potenziali ricadute negative su altre dimensioni o attività nelle quali la scuola è impegnata.
E’ opportuno inoltre tenere presente che gli effetti delle azioni intraprese non si esauriranno nel breve
periodo, ma avranno anche effetti di medio e lungo periodo.
Domande guida
●
Quali sono gli effetti positivi che un’azione può produrre all’interno della scuola?
●
Quali sono invece gli aspetti negativi che la stessa azione può produrre,
innescando meccanismi non virtuosi?
●
Queste azioni produrranno effetti anche i nei prossimi anni?
Tabella 4 - Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a lungo
termine
1
2
3
4
5
6
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Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo
Le azioni pianificate avranno effetti duraturi se incideranno sul raggiungimento di obiettivi a breve
termine, ma soprattutto se rappresenteranno un’occasione per avviare un profondo processo di
innovazione e cambiamento della scuola.
Le azioni che s’intendono attivare vengono quindi messe in relazione con il quadro di riferimento che
emerge dal lavoro che INDIRE svolge con le scuole delle Avanguardie Educative e si collega
fortemente a quanto previsto dalla Legge 107/15 nota come “Buona Scuola”.
Domande guida
●
Le azioni possono essere connesse a qualcuno degli obiettivi previsti dalla
Legge 107/15?
●
Le
azioni
prevedono
modifiche
agli
ambienti
di
apprendimento
e/o
all’organizzazione scolastica?
●
Nelle azioni descritte si può riconoscere una linea di tendenza che porta verso
l’innovazione?
Nota:
Si veda:
●
●
Appendice A - obiettivi triennali descritti nella Legge 107/2015
Appendice B - principi ispiratori alla base delle idee delle Avanguardie Educative su cui Indire sta
lavorando per favorire la disseminazione di pratiche innovative nelle scuole
11
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Connessione con il quadro di
riferimento di cui in Appendice A e B
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Progettazione didattica curriculare ed extra curriculare per Allegato A, si far riferimento ai punti: a,
competenze trasversali
b, c, d, e, f, h, i, j. K, n, p, q
Allegato B, si fa riferimento ai punti 1 e 5
Allegato A, si fa riferimento ai punti a, b,
c, f, h, i
Aumentare le attrezzature tecnologiche
Allegato B,
A, si fa riferimento ai punti
punti:2,d,3,j,
n, p
Rafforzare interventi di L2 e BES
Allegato B, si fa riferimento ai punti 1
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi
(I passi di questa sezione dovranno essere ripetuti per ciascun obiettivo di processo che si intende
raggiungere nell’anno in corso.)
Passo 1 - Definire l’impegno delle risorse umane e strumentali
La pianificazione delle azioni è il cuore della predisposizione del piano. Si parte con la previsione
dell’impegno di risorse umane interne alla scuola, definendo ciò che esula dalle normali funzioni di
servizio e che ha un impatto aggiuntivo di carattere finanziario (docenti, personale ATA, DS) e di quelle
esterne (consulenti, formatori, ecc.), quantificando le spese che la scuola intende sostenere per
l’attuazione delle azioni descritte.
Domande guida
●
Quali sono le risorse umane interne che la scuola ha a disposizione per
raggiungere gli obiettivi di processo?
●
Quali sono le risorse umane esterne necessarie ad attivare i processi in modo
efficace?
●
Quali sono le fonti finanziarie da cui la scuola intende attingere per coprire le
spese necessarie?
12
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola – SCUOLA PRIMARIA
Titolo progetto
Referente
Classi
tempi
Ore prog.
Ore ins.
coinvolte
Judo
Classi
Attività sportiva con
15h per classe
Maestra
III A III B
pratica della disciplina
Carmen
III D
judo da svolgersi in
Lanzotti
IV A IV B
spazio attrezzato con
IV C
tatami
Karate
Classi
Attività sportiva con
Maestra
II A II B II C pratica della disciplina
Tiziana
II D II E
karate
Ferlazzo
Teatro, gioco, vita Maestra
Classi
Attività espressivo15h per classe
Marianna II B II D II E motoria stimolando la
creatività e l’utilizzo di
Longobard IIIA III B
III D
una pluralità di
i
linguaggi.
Il gran gioco del
Classi
Laboratorio teatrale che
15h per classe
Maestra
teatro
IV B IV C
mira ad aumentare e
Daniela
IV D
consolidare la
Gullo
V A V B V C conoscenza e la
VDVE
consapevolezza del
proprio corpo e delle
sue notevoli capacità
espressive.
Fun with English
Classe
Attività di
1h ogni 15
Maestra
conversazione in lingua
giorni
Mariarosa III B
inglese
ria
Rusciano
Theatrino: (Alice in Maestra
Classi
Spettacolo teatrale
3h a classe
the wonderland)
interattivo in inglese
Gabriella IV A IV B
con attori madrelingua
Reggiani IV C IV D
con successivo
laboratorio
Acquerello
Classi
Attività pittorica
6h di laboratorio
Maestra
III A III C
propedeutica alla
tenuto da due
Elena
IV A IV D
tecnica dell’acquerello
specialisti in
Breda
VAVD
contemporanea
Atelier in
Classi
Attività espressivo15h per II A II B
Maestra
movimento e
II A II B II C motoria per sviluppare
20h per III D
Tiziana
piccola orchestra
il senso ritmico e la
Ferlazzo
coordinazione motoria
e acquisire il linguaggio
musicale di base.
Orchestra ritmica
Maestra
Grazia
Gazzillo
Laboratorio corale – Maestra
orchestra di flauti
Grazia
Frasca
Classi
III A III B
III C III D
Classe
VD
Attività espressivomotoria per sviluppare
il senso ritmico e la
coordinazione motoria
e acquisire il linguaggio
musicale di base.
18h per III A
III B III C
10h per III D
Attività espressivomotoria per sviluppare
il senso ritmico e la
coordinazione motoria
20h
13
Esperti esterni
Paolo Belingheri
(gratuito per le classi
III ed € 400 circa per
ciascuna classe IV)
Antonio Crespi
(gratuito)
Teresa Pansera
(€ 650 ca. per ciascuna
classe)
Vladimir Todisco
Grande
(€800 ca. per ciascuna
classe)
Luisa Mauro
(gratuito)
Compagnia teatrale
“Theatrino”
(€6,50 ca. a bambino)
Acquerelliste dell’AIA
(€460 ca. per ciascuna
classe)
Associazione “Musica
in gioco” – Claudia
Mazzei
(€300 ca. per ciascuna
delle classi II A II B
€400 ca. per la classe
II C)
Associazione “Musica
in gioco” – Fabio
Danusso
(€360 ca. per ciascuna
classe III A III B III C
€200 ca. per III D)
Associazione “Musica
in gioco” – Claudia
Mazzei
Titolo progetto
Prima la musica e
poi le note
Opera domani
Referente
Classi
coinvolte
Ore prog.
e acquisire il linguaggio
musicale di base.
Conoscenza e pratica
delle tecniche di flauto
dolce.
Classi
Attività espressiva che
Maestra
IV A IV B
mira all’acquisizione
Maria
IV C
degli elementi di base
Teresa
Tagliabue V A V B V C del linguaggio musicale
e alla musica
d’insieme.
Classe
Attività musicali di
Maestra
IV D
conoscenza e
Patrizia
avvicinamento
Gramaglia
all’opera lirica.
Musica nella Scuola Maestra
Classe
Primaria
VE
Mara
Manfredini
A scuola di sport – Maestra
Lombardia in gioco Anna
Maria
Promosso dalla
Genua
Regione Lombardia
a cura del CONI
A come
Maestra
“Accoglienza”
Tiziana
Ferlazzo
Commissione
tempi
Classi
tutte
Classi
tutte
componenti
Classi
coinvolte
tutte
Biblioteca
Daniela
Gullo
Sport
Anna Maria tutte
Ore ins.
Esperti esterni
(€400 ca.)
20h
Guido De Michele
(€900 ca. per ciascuna
delle classi)
20h
ASLICO
(Associazione Lirica
Concertistica)
Lina Rancati
(gratuite le lezioni in
classe, 10€ a bambino
per il libretto e
rappresentazione
teatrale
ARCIMBOLDI)
Saverio Moscatiello
Attività espressivomotoria per sviluppare
il senso ritmico e la
coordinazione motoria
e acquisire il linguaggio
musicale di base.
Conoscenza e pratica di
uno strumento
musicale.
Attività motoria che
concorrono allo
sviluppo globale della
persona.
20h
Corsi di L2 da ottobre a
giugno
Docente
Docente esterno
referente
(POLO START1)
(funzione
strumentale)
40h
2 docenti L2
A1A2 45 ore
ciascuno (fondo)
tempi
(€600 ca.)
20h
(gratuito)
Ore prog.
Organizzazione e
20h
catalogazione dei libri
in biblioteca e
coordinamento dei
volontari per il prestito
dei libri
Organizzazione orari e 20h
14
Ilaria Franceschini
Ore ins.
Esperti esterni
Commissione
componenti
Classi
coinvolte
Genua
Orario
Formazione classi
prime
Laboratorio Arte
tutte
Ivana
Calvetti
Antonella
Calderara
Marianna
Longobardi
Gabriella
Reggiani
Tiziana
Prinzivalli
tutte
Docenti
classi quarte
+ 1 sostegno
Elena Breda tutte
Laboratorio Inglese Gabriella
Regiani
tutte
Laboratorio Scienze Anna Maria tutte
Genua
Referente Bes
Cinzia
Napoli
tutte
Referente Dsa
Carmen
Lanzotti
tutte
Referente Dva
Tiziana
Prinzivalli
tutte
Tutor docenti neo
immessi
Antonella
Calderara
Carmen
Lanzotti
Laura Sidoti
tutte
Barbara
Liviero
Paola
Mariani
Daniela
Presidenti di
Interclasse
tempi
Ore prog.
catalogazione degli
attrezzi ginnici
Organizzazione orario
docenti
Colloqui con maestre
della scuola materna e
formazione classi prime
secondo i criteri scelti
dal collegio docenti
Organizzazione
dell’utilizzo del
laboratorio e del suo
materiale.
Coordinamento
allestimento parti
comuni della scuola
Organizzazione
dell’utilizzo del
laboratorio e del suo
materiale
Organizzazione
dell’utilizzo del
laboratorio e del suo
materiale
Organizzazione e
coordinazione del GLI
di Istituto e
collaborazione con
insegnanti di classe per
i bambini in situazione
di svantaggio
Organizzazione e
collaborazione con
insegnanti di classe per
i bambini con Dsa
Organizzazione e
collaborazione con
insegnanti di classe per
i bambini con Dva
Organizzazione
gestione anno di prova
dei Neo immessi in
ruolo
60h
12 h per docente
10 h
10 h
10 h
40 h
15 h
15 h
21 h
Organizzazione e
50 h
gestione delle riunioni
della propria Interclasse
15
Ore ins.
Esperti esterni
Commissione
componenti
Russo
Patrizia
Gramaglia
Paola
Ronzani
Segretario di
Paola
Interclasse
Cagnotto
Cinzia
Napoli
Celeste
Orefice
Paola
Cattaneo
Daniela
Gullo
Segretario di plesso Antonella
Calderara
Classi
coinvolte
tempi
Ore prog.
tutte
Verbalizzazione
riunioni della propria
Interclasse
15 h
tutte
Verbalizzazione
riunioni di Plesso
5h
Ore ins.
Esperti esterni
Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO
Titolo progetto
Referente
Classi
tempi
Ore prog.
Ore ins.
Esperti esterni
coinvolte
A Brera anch’io
Classi II B II F Lavori da svolgere in 8h docente
300 euro guida della
Porf.ssa
classe mediante schede referente
Pinacoteca (genitori)
Luciana
(fornite dalla
Cerasi
Soprintendenza di
8h prof.ssa
Brera), disegni,
Amendola
ricerche, proiezioni
Lim e video. DUE
USCITE alla
Pinacoteca di Brera.
Una visita finale
gratuita per ciascun
alunno e la propria
famiglia, a maggio, alla
fine del lavoro
Bilblioteca
Tutte le classi Bookcity classi IIA IIB 4h docente
6h ciascuno
Bookcity
Prof.ssa
IIC IID IIF IIG I E III referente
Prof. Felici,
Biblioteca di Viale
Roberta
A III B III C IIIF da
4h prof.
Lombardo,
Zara
Felici
ottobre a gennaio,
Lombardo,
Dussin, Musso =
30h
incontri a scuola e sul Dussin, Musso
territorio
Classi I GIROLIBRO
con le classi V della
Primaria.
Classi II Tesseramento
biblioteca viale Zara
Classi terze letture per
le I e le II per la
Giornata della Memoria
Certificazione Delf Prof.ssa
Institut Français
Classi terze di Il corso avrà la durata 12h (+altre 12h se 18 h
A2 Lingua Francese DORA
lingua francese di 18 ore da effettuarsi ci sono 2 corsi)
(+altre 18h ore
16
Titolo progetto
Referente
(Diplȏme d’étude de IORI
la langue française)
Classi
coinvolte
(n.3 classi)
Certificazione
Trinity
Prof.ssa
Armanni
Classi terze
(gruppi di 15
alunni max)
Ciak si suona
Prof.ssa
Zanotti
Primaria e
media
CLIL together
Prof.ssa
Armanni
Classi IIIA e
IIIC
tempi
Ore prog.
dai primi di Novembre
a Febbraio. Ogni
incontro avrà la durata
di 1 ora e ½ per un
totale di 12 incontri
Ogni incontro avrà la
durata di 1 ora e ½ o di
1 ora a discrezione
dell’insegnante del
corso e si svolgerà
settimanalmente dalle
15.00 alle 16.00/ 16.30
per un totale di 15 ore.
(maggio)
Alunni di scuola media
(TP e TM) realizzano
due VIDEO, gli alunni
del TM creano la
Colonna sonora del
film. Gli alunni della
primaria fanno la
sonorizzazione di un
film di animazione di
15 minuti.
Moduli di storia e di
geografia per le classi
terze, uno nel 1° e uno
nel 2° quadrimestre.
Ore ins.
se ci sono 2
corsi)
(50 euro ad alunno a
carico delle Famiglie
iscrizione al test e libri
di testo)
Armanni 6 h
Mazzaglia 1h
Armanni 15h
International House –
Mazzaglia 15 h Trinity
(77 euro circa ad
alunno a carico delle
famiglie iscrizione al
test e libri di testo )
10h progettazione
Zanotti, 10 h
progettazione
Longo
Se aderiscono tutte le
Museo
Interattivo del classi, si può prevedere
Cinema e
20-25 euro ad alunno
esperto esterno
(genitore di un
alunno del
tempo musicale)
10h
insegnamento
Trasi
12h Prof.ssa
Armanni
12 h prof.ssa
Lombardo
6h docente
referente
6h Prof.ssa
Luciana
Lombardo
Consigli di zona dei Prof.ssa
Tutte le classi Da ottobre a maggio
2h docente
ragazzi e delle
Entro novembre
referente
Samantha
ragazze
insediamento del
2h Prof.ssa Lucia
Pugliese
Consiglio di zona
Dussin
Con-tatto
Tutte le classi 3 incontri nelle classi 1h a testa per le
Prof.ssa
prime ( 2h+ 2h+1h) e referenti
Patrizia
seconde( 2h+ 2h+1h); 1h a testa per un
Tonso
3 incontri nelle classi docente di classe
Prof.ssa
terze ( 2h+ 2h con la
(coordinatore o
Lucia
presenza di un medico insegnate di
Dussin
ginecologo +1h
scienze) 19h
conclusiva)
Da novembre a
febbraio
Giochi matematici Prof.ssa
Tutte le classi Gara di collaborazione 2h docente
senza frontiere
prime
con quesiti di tipo
referente
Lucia
junior
logico-matematico. Nel
Mannucci
secondo quadrimestre:
2h per lo svolgimento
della competizione
finale ( in genere a
marzo ) più la
preparazione
Io penso positivo
Classe II FAttività laboratoriale
Compresenze
Prof.ssa
IIA-IIC
sulla gestione delle
Prolungato
Allegra
emozioni.
Prof.ssa
Durante le ore di
Felici
compresenza
17
Esperti esterni
Consiglio di zona
Consultorio di via
Restelli
(7 euro ad alunno)
110 euro Iscrizione
Titolo progetto
Laboratori di
scienze
Madre lingua
inglese
Referente
Classi
coinvolte
tempi
Ore prog.
pomeridiane. Fino a
dicembre.
In collaborazione con la
prof.ssa di educazione
motoria
Classi prime e Richiede un’ora in ogni 3h docente
Prof.ssa
seconde
classe seconda e due
referente
Lucia
ore in ogni classe
1h tutti i docenti
Mannucci
prima.
di matematica =
Verrà svolto nelle ore 10h
curricolari di scienze
delle classi a partire dal
mese di novembre
Classi seconde Si prevedono 6h per le
terze
classi prime, 8h per le
classi seconde e terze
da effettuarsi a inizio
secondo quadrimestre
Madrelingua
Il progetto si Si prevedono 6h per le
Prof.ssa
Francese
rivolge a tutte classi seconde e 6h per
DORA
le classi
le classi terze.
IORI
seconde e
terze di lingua
francese
Maglietta
Tutte le classi Febbraio: definizione
Prof.ssa
Franceschi
del tema;
Luciana
Aprile: giuria per scelta
Cerasi
dei 6 elaborati;
Fine aprile: scelta
dell’elaborato vincente;
Maggio: stampa delle
magliette
Orchestra condivisa Prof. Rino Classi terze ad Costituzione di
indirizzo
un’orchestra in
Trasi
musicale
collaborazione con I.C.
Prof.ssa
Pertini e Liceo
Chiara
Musicale Tenca
Stasi
Prof.
Jacopo
Pini
Prof.ssa
Armanni
Orchestra della
Natura
Orientamento
Ceschin
Tutte le prime
Prof.ssa
Rosa
Allegra
Classi terze e
seconde
Problem solving
Prof.ssa
Patrizia
Tonso
Classe I F
Ore ins.
Esperti esterni
Mannucci 2h
Allegra2h
Pella2h
Tonso2h
Turati 2h
Montemurro 3h
Olmeda 3h
Pizzagalli 3h
Per un totale di
19h
Armanni 3h
Ente che vincerà gara
d’appalto
(Famiglie)
3h
Ente che vincerà gara
d’appalto
8 h docente
referente
2h prof.ssa
Francesca
Amendola
A.G.F.
20h docente
impegnato in
composizione e
trascrizione del
materiale
6h docente
impegnato n prove
d’orchestra
6h docente
impegnato in
eventi esterni
Leonardo Schiavone,
docente di clarinetto
15 euro ad alunno
Per le classi terze 1°
20 h referente
Quadrimestre
10 h Prof.ssa
Per le classi seconde
Lecchi
fine 2° Quadrimestre
Attività di tipo ludico e
laboratoriale per
stimolare la curiosità e
l’interesse per la
matematica; verranno
effettuate a classe
18
Esperti del Comune
(9+9h) gratis
Ex alunni per il
Campus gratis
Titolo progetto
Referente
Progetto
antidispersione
Prof.ssa
Roberta
Felici
Progetto Teatro
Prof.ssa
Mattea
Quaglia
QUI NESSUNO E’ Prof. Luigi
STRANIERO
Carosso
Classi
coinvolte
tempi
Ore prog.
divisa a metà durante
l’intero corso dell’anno
negli spazi di
approfondimento nelle
ore di compresenza con
lettere
1h settimanale in cui
verranno coinvolti circa
12 alunni per volta
Alunni BES di 2 uscite didattiche a
Docente referente
tutte le classi classi intere Biblioteca 4h
Braidense e rilegatoria.
Laboratori manuali e
rielaborazione video e
scritta delle esperienze
vissute.
2 ore settimanali
Per tutto l’anno (70h)
Classe I F
3h docente
Dieci incontri di due
referent
spazi:
3h prof.ssa Tonso
quattro incontri
3h Prof. Alberga
settimanali con
l’esperta, a partire dalla 3h Prof.ssa
prima settimana di
Amendola
novembre;
sei incontri con
l’esperta dopo gennaio,
lavoro di gruppo in
classe in compresenza
(docenti di Lettere e
Matematica) e lavoro
negli spazi curriculari
dei docenti di altre
discipline
Corsi di L2 da ottobre a Docente referente
giugno
(funzione
Giornata Intercultura
strumentale)
Visione di un film
3 docenti L2
A1A2 30 ore
classi I e II (marzo)
Orchestra etnica classi ciascuno (fondo
III (febbraio)
o/e recupero 5’)
1docente L2
A2B2 30H(fondo
o/e recupero 5’)
1 docente
preparazione
esami 10h (fondo
o/e recupero 5’)
Docente coll.
Intercultura 6h
19
Ore ins.
Prof.ssa Felici
10 h rec 5’
Prof.ssa
Amendola
Prof.ssa Musso
5h rec.5’
Prof.ssa
Lombardo 5h
rec 5’
Prof.ssa Dussin
rec 5’
Prof. Occhipinti
rec 5’
Prof.ssa Allegra
Prof. ssa Lore
Prof.ssa Cerasi
Compresenze
Prolungato
Esperti esterni
Consulenza prof.ssa
Simona Caravita
Università Cattolica
Milano
20h Irene Quartana
800 euro ca.
(Fondi vincita
concorso EXPO)
Orchestra euro 400
(famiglie)
Titolo progetto
Scuola, docenti,
genitori in rete per
costruire il futuro
Sportello
Un solo mondo un
solo futuro –
Educare alla
cittadinanza
mondiale nella
scuola COE
WEB 3.0
Referente
Classi
coinvolte
tempi
Ore prog.
Esperti esterni
Docenti strumento
12h
10 h di incontri di
formazione x 15
docenti
Classi terze
Prof.ssa
Patrizia
Tonso
Prof.ssa
Lucia
Dussin
Prof.ssa
Luciana
Cerasi
Tutte le classi Colloqui di 30 minuti
ad alunno
Mazzei
Tutte le terze
Consultorio di via
Restelli
Da novembre a
maggio
(genitori e ASL)
Classi II F II B Il lavoro sarà
interdisciplinare (3
incontri di formazione
per i docenti da
novembre). Sarà
presente, a scuola, con
cadenza bimestrale o
mensile una tutor del
COE.
Docente referente
4h Docenti
coinvolti: Prof.ssa
Francesca
Amendola, 3h
Prof.ssa Rosa
Allegra, 3h
Prof.ssa Roberta
Felici,3h Prof.ssa
Chiara Musso,3h
Prof.ssa Cristina
Pella, 3h Prof.ssa
Rosa De Rosa3h
=25h
2h
programmazione
Ore aggiuntive
presunte
Figure
professionali
Tipologia di attività
Docenti
Disponibilità secondo Vedi tabella
orario previsto
precedente
Personale ATA
880 ca
Distribuzione compiti Vedi tabella
precedente
Altre figure
Ore ins.
Organico di
potenziamento
730 ca
-----------------
In classe,
Compresenze
Prolungato e
recuperi 5’
Costo previsto
Esperto COE
Fonte
finanziari a
15.400 ca
Recuperi e FIS
9.500 ca
Straord. e FIS
-------------------- MIUR
Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
20
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
1.000
Formatori
Impegno presunto
Fonte
finanziaria
MIUR - UST
Consulenti
3.000
MIUR Sicurezza
Attrezzature
10.000
Comune - Privati
Servizi
5.000
Privati – Associaz.
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Al momento della progettazione ed anche ai fini del monitoraggio in una fase successiva, è importante
definire una tempistica chiara dell’attuazione delle azioni pianificate. La tabella di pianificazione, per
questo motivo, si configura come una vera e propria “tabella di marcia” da aggiornare in ogni
momento, monitorando costantemente l’andamento del processo di miglioramento.
Domande guida
●
E’ possibile fare una progettazione precisa delle azioni scandite nel corso
dell’anno?
●
Chi è il responsabile del monitoraggio delle azioni affinchè quel determinato
obiettivo di processo sia in linea con i tempi?
21
Tabella 8 - Tempistica1 delle attività
Attività
Pianificazione delle attività
1 sett.
Azioni
1-7
2
Avvio
azione
3
4
5
Primo
monitorag
gio
22
6
7
Verifica e
comunica
zione
Collegio
8
9
10
giu.
Relazioni
respons.
progetti e
funzioni
strumentali
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell’obiettivo di processo
La scuola è invitata a mettere in atto operazioni periodiche di monitoraggio dello stato di avanzamento
e dei risultati raggiunti. Tali indicatori devono consentire una misurazione oggettiva del cambiamento
introdotto con le azioni messe in atto.
Sulla base dei risultati del monitoraggio la scuola è invitata a riflettere sui dati e ad individuare le
eventuali necessità di modifica del piano.
Domande guida
●
Quali sono gli aspetti che permettono di verificare se le azioni sono efficaci ai
fini del raggiungimento dell’obiettivo?
●
Quali dati numerici si possono ricavare per monitorare il processo?
●
Con quali strumenti qualitativi e quantitativi si possono raccogliere dati?
Il monitoraggio del processo si differenzia dal monitoraggio degli esiti poiché è finalizzato a rilevare se
le azioni previste dalla scuola si stanno svolgendo in modo efficace. La tabella seguente permette di
elencare le date di rilevazione delle azioni di monitoraggio con la possibilità di modificare alcuni
aspetti della pianificazione.
Questa sezione riprende le riflessioni svolte nella sezione 1, passo 3 (risultati attesi e monitoraggio) del
Piano di Miglioramento.
1 In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le
azioni secondo legenda: Rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli
obiettivi previsti; Giallo = azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non
conclusa Verde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
23
TABELLA 9 - Monitoraggio delle azioni
Data di
rilevazione
Fine primo
quadrimestre
Indicatori di
Strumenti di
monitoraggio
misurazione
del processo
Gradimento ed Questionario
efficacia
somministrato
ad alunni e
docenti
coinvolti.
Criticità
rilevate
Rilevato in
base al
punteggio
ricavato
dagli
indicatori
(Molto 2,
abbastanza 1
poco 0) E’
prevista
anche una
domanda
aperta che
motivi il
punteggio 0
marzo
Valutazioni
Lettere di avviso Valutazioni
insufficienti del alle famiglie
del primo
quadrimestre
primo
quadrimestre e
e prime
osservazioni
prime
osservazioni del
del secondo
secondo
Fine secondo
quadrimestre
Gradimento ed
efficacia
Questionario
Rilevato in
somministrato base al
ad alunni e
punteggio
docenti coinvolti ricavato
dagli
indicatori
(Molto 2,
abbastanza 1
poco 0) E’
prevista
anche una
24
Modifiche/ necessità di
Progressi rilev
aggiustamenti
Rilevato in base Rilevato in base al
punteggio ricavato dagli
al punteggio
indicatori (Molto 2,
ricavato dagli
indicatori (Molto abbastanza 1 poco 0) E’
2, abbastanza 1 prevista anche una
domanda aperta che
poco 0) E’
prevista anche motivi il punteggio 0
una domanda
aperta che motivi
il punteggio 0
Rilevato in base Rilevato in base al
al punteggio
punteggio ricavato dagli
ricavato dagli
indicatori (Molto 2,
indicatori (Molto abbastanza 1 poco 0) E’
2, abbastanza 1 prevista anche una
poco 0) E’
domanda aperta che
prevista anche motivi il punteggio 0.
una domanda
aperta che motivi
il punteggio 0.
Data di
rilevazione
Indicatori di
monitoraggio
del processo
Strumenti di
misurazione
Criticità
rilevate
domanda
aperta che
motivi il
punteggio 0.
25
Modifiche/ necessità di
Progressi rilev
aggiustamenti
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro
passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Per verificare se il piano ha prodotto gli effetti programmati dovrebbe essere svolta una valutazione
sull’andamento complessivo del Piano di Miglioramento con frequenza annuale, evitando di rimandare
il controllo verso la conclusione del percorso. Una valutazione periodica in itinere, infatti, permette di
capire se la pianificazione è efficace o se invece occorre introdurre modifiche o/e integrazioni per
raggiungere i traguardi triennali
Compito del Nucleo Interno di Valutazione è quello di valutare l’andamento del Piano di
Miglioramento per ciascuna delle priorità individuate a cui sono stati associati i rispettivi traguardi
(Sezione 5 del RAV).
Domande guida
●
Rispetto ai traguardi descritti nel RAV, ci sono stati degli scostamenti alla fine
del primo anno di progettazione?
●
Quali indicatori erano stati scelti per valutare il raggiungimento dei traguardi?
●
E’ necessario ridimensionare o cambiare qualcosa nella progettazione prevista?
In questa sezione dunque si torna a considerare la dimensione della valutazione degli esiti, facendo
esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV come strumenti di misurazione dei
traguardi previsti. Diventa dunque fondamentale riprendere la sezione 5 del RAV e la mappa degli
Indicatori. E’ consigliabile fare questa azione per ciascuna priorità individuata.
26
Tabella 10 - La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI
Priorità 1
Esiti degli Traguardo Data
Risultati
studenti (dalla sez. 5 rileva Indicator i Risultat i riscontrat i Diffeattesi
renza
(dalla sez. 5 del RAV)
-zione scelti
del RAV)
Considerazio
-ni critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
I quadr. Vedi sopra Migliori
II quadr. Vedi sopra Migliori
Priorità 2
Esiti degli Traguardo Data
Risultati
studenti (dalla sez. 5 rileva Indicator i Risultat i riscontrat i
scelti
attesi
(dalla sez. 5 del RAV) -zione
del RAV)
I quadr. Vedi sopra Migliori
II quadr. Vedi sopra Migliori
27
Differenza
Considerazio
-ni critiche e
proposte di
integrazione
e/o modifica
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all’interno della scuola
Il Piano di Miglioramento messo in atto è efficace se coinvolge tutta la comunità scolastica nelle azioni
pianificate. Se è vero che il Nucleo di valutazione svolge un compito di progettazione, coordinamento e
valutazione, è però necessario programmare le modalità con cui tutta l’organizzazione prenderà parte
attivamente al suo sviluppo. E’ auspicabile anche che il processo, così attivato, incida sul miglioramento
del clima e delle relazioni interne.
Domande guida
●
In che modo è possibile coinvolgere tutti i docenti della scuola nello sviluppo
del PdM?
●
Quali sono gli strumenti da attivare per far sì che tutti possano seguire
l’andamento del Piano di Miglioramento?
●
La condivisione del Piano di Miglioramento è un’azione che può essere prevista
in momenti diversi dell’anno scolastico e finalizzata ad attori differenti. Quali
sono state le strategie di condivisione attivate?
Tabella 11 - Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Condivisione del PdM all’interno della scuola
Momenti di condivisione
Persone coinvolte
interna
Consigli di classe, di
docenti
interclasse, dipartimenti,
Collegio
Consiglio di Istituto
genitori
Strumenti
Considerazioni nate
dalla condivisione
Risultati della
In Collegio docenti
valutazione intermedia e
finale
Comunicazione risultati In Consiglio di Istituto
28
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all’interno sia all’esterno
dell’organizzazione scolastica.
Al fine di avviare processi di diffusione e di trasparenza è importante che i contenuti e i risultati del
Piano di Miglioramento siano condivisi all’interno e all’esterno della scuola con tutti gli stakeholders
che potrebbero essere interessati alla vita della comunità scolastica.
Domande guida
●
Quali sono gli attori interni ed esterni alla scuola da coinvolgere per la
condivisione dei risultati del Piano di Miglioramento?
●
Quali sono le azioni interne che possono essere messe in atto per condividere
quanto è stato fatto?
●
Possono essere svolte delle azioni di diffusione dei risultati indirizzate anche
agli stakeholders esterni?
Tabelle 12 e 13 - Le azioni di diffusione dei risultati interne ed esterne alla scuola
dei risultati del PdM all’interno della scuola
Metodi/Strumenti
Destinatari
Tempi
Giornate aperte
Docenti , alunni, genitori
Comunicazioni Collegio Docenti Tutti
Natale, Sportiva, fine anno
Previsti Organi Collegiali
Comunicazioni Consiglio di
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Metodi/Strumenti
Destinatari delle azioni
Giornate aperte
Docenti, alunni, genitori
Sito
Tutto il territorio
29
Tempi
Natale, giornata sportive, fine
anno
Tutto l’anno
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
Al fine di documentare il processo e far sì che il lavoro del Nucleo di valutazione diventi patrimonio
dell’intera comunità scolastica, sul quale riflettere e da cui trarre buone pratiche, in un’ottica di crescita
della cultura del miglioramento continuo, è importante la documentazione del lavoro svolto.
Domande guida
●
Da chi è formato il nucleo di valutazione? E che ruolo hanno le persone al suo
interno?
●
Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in una
qualche fase del Piano di Miglioramento?
●
La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? E se si, quali?
Tabella 14 - Composizione del Nucleo di valutazione
Nome
Ruolo
Mazzei, Mariani, Dussin
Docenti
Corbetta, Cappellini
Genitori
da designare da parte dell’USR Lombardia
Esperto esterno USR Lombardia
Paola Gajotti
Dirigente Scolastico
30
Format 15 - Caratteristiche del percorso svolto
15.1.
Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità scolastica, in qualche fase del
Piano di Miglioramento? (collegata a 15.2)
□ Sì
□ No
15.2 Se sì chi è stato coinvolto?
□ Genitori
□ Studenti (di che classi):……………………………….
□ Altri membri della comunità scolastica (specificare quale):……………………………….
15.3 La scuola si è avvalsa di consulenze esterne? (collegata a 15.4)
□ Sì
□ No
15.4 Se sì da parte di chi?
□ INDIRE
□ Università (specificarequale):……………………………….
□ Enti di Ricerca (specificare quale):……………………………….
□ Associazioni culturali e professionali (specificare quale):……………………………….
□ Altro (specificare):………………………………..
15.5 Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione nel percorso di
Miglioramento?
□ Sì
□ No
15.6. Il Dirigente ha monitorato l’andamento del Piano di Miglioramento?
□ Sì
□ No
APPENDICE A - Obiettivi del Piano Triennale dell’Offerta formativa della legge 107/2015
31
La legge 107/2015 individua degli obiettivi che le istituzioni scolastiche autonome possono inserire
nel Piano triennale, avvalendosi anche di un organico potenziato di insegnanti, in base alle esigenze
formative prioritarie individuate.
Infatti, in base al comma 7 dell’art. 1 della legge 107, le istituzioni possono inserire nel loro Piano
triennale dell’offerta formativa alcuni tra i seguenti obiettivi:
valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;
b.
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
c.
potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema;
d.
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le
culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità, l’educazione all’autoimprenditorialità;
e.
rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale;
f.
alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;
g.
potenziamento delle discipline motorie, sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita
sano;
h.
sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
i.
potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
j.
prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione;
potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
k.
valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;
l.
apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o
per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione
del monte orario;
m.
incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;
n.
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni;
o.
individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli
alunni;
p.
alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda;
q.
definizione di un sistema di orientamento.
a.
32
APPENDICE B - L’innovazione promossa da Indire attraverso le Avanguardie Educative
Nel Manifesto del movimento delle Avanguardie Educative, vengono individuati sette “orizzonti”
coinvolti nel processo innovativo delle scuole, che sono riassunti nei seguenti punti:
1.
2.
Trasformare il modello trasmissivo della scuola
Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi
di insegnare, apprendere evalutare
3.
Creare nuovi spazi per l’apprendimento
4.
Riorganizzare il tempo del fare scuola
5.
Riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della conoscenza
6.
Investire
sul “capitale
umano”
ripensando
i rapporti
(dentro/fuori,
insegnamento frontale/apprendimento tra pari, scuola/azienda, ...)
7.
Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile
Le idee e il manifesto sono descritti al sito: http://avanguardieeducative.indire.it/
33
Scarica

Piano di Miglioramento 13.01.16 - Istituto Comprensivo Franceschi