Rischio Attrezzature e Apparecchiature
Tecnologiche e Analitiche
Prof. Giampiero Sacchetti
Facoltà di Bioscienze e Tecnologie AgroAlimentari e Ambientali
[email protected]
Attrezzature e apparecchiature
tecnologiche
l 
Trasformare campioni
Trasformazione:
- rendere manipolabile (materiale per analisi) o edibile (alimenti)
- esaltare caratteristiche funzionali (accessibilità fisica o )
- esaltare caratteristiche qualitative
l 
Stabilizzazione campioni
Stabilizzazione:
- rendere stabile (materiale per analisi) o durabile (alimenti)
Tecnologie trasformazione campioni
Preparazione
Riduzione volume
Estrazione
Fermentazione
Essiccamento/
concentrazione
Cottura
Pastorizzazione /
sterilizzazione
Confezionamento
Refrigerazione/
congelamento
Tecnologie trasformazione campioni
analitici
Preparazione
Analisi
Riduzione volume
Estrazione
Essiccamento/
concentrazione
Sterilizzazione
Confezionamento
Refrigerazione/
congelamento
Processi di preparazione
Preparazione
Riduzione volume
Estrazione
Preparazione matrici biologiche
Frutta e verdura prevedono fase di lavaggio preventiva
- 
Rimozione corpi estranei
- 
Decontaminazione (abbattimento carica microbica)
Riduzione volume e estrazione
In questa fase gli operatori provvedono a preparare
semilavorati, bevande, o alimenti finiti che in generale
non necessitano dell’uso di calore.
Alimenti porzionati (disossati, affettati, cubettati etc…)
Spremute, frullati, centrifugati
Estratti per analisi alimenti (omogeneizzati)
Fase di preparazione alimenti,
bevande, omogeneizzati per analisi
Fattori di rischio
l 
l 
l 
l 
l 
Cadute e scivolamenti
Tagli e lesioni
Shock elettrici
Microclima
Organizzazione del lavoro
Organizzazione del lavoro
(fattore di rischio/misura preventiva)
l 
Minimizzare impedimenti e interferenze
l 
Evitare distrazioni
l 
Facilitare operazioni di prevenzione e soccorso
Cadute e scivolamenti
l 
Presenza di pavimenti scivolosi
l 
Presenza di ingombri
l 
Punti pericolosi (organizzazione degli spazi)
Misure preventive
Istruzione operatori
Rimozione preventiva ingombri
Organizzazione del lavoro
Asciugatura pavimenti
Segnalazione punti pericolosi (pavimenti bagnati o disconnessi)
Utilizzo di scarpe antiscivolo
Cadute e scivolamenti
Presenza di pavimenti scivolosi
- Cartelli segnalazione di sicurezza
l 
Scarpe di sicurezza antiscivolo (DPI)
Scarpe antiscivolo da lavoro
In laboratorio:
Scarpe chiuse
Scarpe con suola in gomma
Sicurezza meccanica
l 
Lesioni da coltelli e lame
l 
Lesioni da organi taglienti in movimento non
schermati
Coltelli e lame
Tipologia
Larghezza a 20 mm dalla punta
Ultra stretto
< 8 mm
Stretto
8 - 12,5 mm
Largo
> 12,5 mm
Misure preventive
Istruzione operatori
Disposizione della postazione di lavoro
Condizioni ambientali (illuminazione)
Posizionamento idoneo del pezzo in lavorazione
Indumenti protettivi
Utilizzo di calzature idonee (protezione e antiscivolo)
Istruzione operatori
- 
- 
- 
- 
- 
- 
- 
Tipo di attività
Tipologia coltelli
Movimenti da effettuare con coltelli
Posizione del pezzo in lavorazione
Forza da esercitare con coltelli
Zone del corpo da proteggere
Severità dei danni
Severità dei danni all’operatore
- 
- 
- 
- 
Leggero: totalmente reversibile senza
interruzione apprezzabile dell’attività di lavoro
Moderato: totalmente reversibile ma con
interruzione dell’attività minore di tre giorni
Serio: reversibile o meno con interruzione
dell’attività di lavoro maggiore di tre giorni
Fatale: perdita della vita
Indumenti protettivi (DPI)
l 
Protezione arti superiori e mani
- 
- 
guanti
guanti con polsini (corti e lunghi)
proteggi braccio rigido e guanto compatibile
proteggi braccio lungo e guanto compatibile
l 
Protezione busto e cosce
- 
grembiule semplice
grembiule diviso (panciotto o pantaloni protettivi)
- 
- 
- 
Protezione mano
e braccio
Indumenti protettivi
l 
Livello 1
Livello di pericolo dovuto a penetrazione basso:
coltello a lama larga
l 
Livello 2
Livello di pericolo dovuto a penetrazione alto:
coltello a lama stretta su grandi carcasse
Miglioramento postazione di lavoro
Postazioni:
- 
spazio libero
- 
agevoli
- 
sicure per lo spostamento operatore/i
Miglioramento condizioni di lavoro
- 
Illuminazione
- 
Rumorosità (distrazioni)
- Temperatura (sudorazione)
Miglioramento del luogo di lavoro
- 
- 
- 
- 
- 
Postazioni con spazio libero, agevole, sicuro
per lo spostamento dell’operatore/i
Postazioni lontane da zone di passaggio
Superficie del banco sufficiente a movimentare
e tagliare il materiale
Pavimentazione non scivolosa
Pavimentazione non ineguale
Attrezzature con organi taglienti
Per l’uso in sicurezza sono necessari i seguenti
accorgimenti:
l Presenza
del libretto d’uso e manutenzione.
l Presenza
della Marcatura CE.
Attrezzature con organi taglienti
Schermate
Non schermate
Frullatori
Affettatrici
Cutter
Cutter
Centrifughe
Misure preventive
(attrezzature con organi schermati)
l 
Istruzione operatori
l 
Leggere attentamente manuale d’uso
l 
Non rimuovere assolutamente schermi
l 
Interrompere lavorazione in caso di
malfunzionamento
l 
Segnalare malfunzionamenti
Misure preventive
(attrezzature con organi schermati)
I lavoratori devono essere istruiti in merito a:
l  divieto di lavorare con la macchina sprovvista
di dispositivi di sicurezza, di ripari o di
rimuovere gli stessi
l  non effettuare operazioni di manutenzione e
pulizia con organi in movimento
l  obbligo di non indossare indumenti che
possano impigliarsi (es. maniche trattenute al
polso da elastici) nè braccialetti o altro
l  uso di guanti se si presentano pericoli di tagli o
abrasioni
Misure preventive
(attrezzature non schermate)
l 
Istruzione personale
l 
Leggere attentamente manuale d’uso
l 
Controllare interruttore di sicurezza
Misure preventive
(attrezzature non schermate)
l 
Non impiegare su prodotti surgelati, carni e
pesci con osso, prodotti non alimentari
(produzione schegge)
l 
Non tagliare senza l’ausilio del braccio pressamerce
l 
Non assumere posizioni tali da portare parti del
corpo a contatto diretto con lama
Misure preventive
(attrezzature non schermate)
l 
Non intraprendere operazioni di regolazione,
manutenzione e pulizia con organi in
movimento e senza scollegare alimentazione
l 
Pulizia lama indossando guanti metallici
l 
Per la pulizia delle superfici opposte delle
lame, estrarre le lame affettatrice
Misure preventive
(attrezzature non schermate)
Misure preventive
(attrezzature non schermate)
l 
Interrompere lavorazione in caso di
malfunzionamento
l 
Segnalare malfunzionamenti
Shock elettrico (fattore di rischio)
l  Contatto diretto
È così definito il contatto con parti che sono normalmente in tensione
l  Contatto indiretto
Si definisce come il contatto con una parte dell’impianto normalmente
non in tensione (‘massa’), che ha assunto accidentalmente una
tensione pericolosa dovuta a un guasto di isolamento
Shock elettrico (misure preventive)
l 
l 
l 
l 
l 
l 
Controllare interruttore di sicurezza
Controllare usura cavi di alimentazione
Controllare alimentazione (limitare prolunghe)
Non usare prese dove è già collegato altro utilizzatore,
spine multiple
evitare l’uso di adattatori che permettono di inserire una
spina da 16A (con spinotti grossi) in una presa da 10A
(con i fori più piccoli);
Non pulire apparecchi elettrici spruzzando o
risciacquando con acqua se non previsto nelle istruzioni
Incendio (fattore di rischio)
l 
Surriscaldamento dei collegamenti elettrici per
sovraccarico della rete o per cortocircuito
l 
Surriscaldamento apparecchi elettrici (es. per effetto
meccanico)
Incendio (misure preventive)
l 
Evitare presenza di materiali combustibili (liquidi, gas,
solidi infiammabili) in prossimità delle attrezzature.
l 
Attuare le misure preventive previste per lo shock
elettrico per evitare sovraccarichi elettrici*
l 
Utilizzare apparecchiature con marchio CE / IMQ
l 
Evitare surriscaldamento attrezzature*
*vedi rischio elettrico e microclima
Misure preventive
(attrezzature riscaldanti)
l 
Istruzione operatori
l 
Leggere attentamente manuale d’uso
l 
Evitare utilizzo di materiali infiammabili
l 
Interrompere lavorazione in caso di
malfunzionamento
l 
Segnalare malfunzionamenti
Microclima (fattore di rischio)
l 
Sicurezza maneggiamento utensili
l 
Surriscaldamento attrezzature
l 
Rimozione organi di protezione
Microclima (misure preventive)
l 
Climatizzazione locali
l 
Organizzazione del lavoro
Processi di trasformazione
Preparazione
Riduzione volume
Estrazione
Essiccamento/
concentrazione
Cottura
Pastorizzazione /
sterilizzazione
Riscaldamento e cottura
In questa fase gli operatori provvedono a preparare
semilavorati, o prodotti finiti che necessitano dell’uso di
calore.
Prodotti porzionati scottati (vegetali cubettati, etc…)
Prodotti disidratati o concentrati
Prodotti pastorizzati
Prodotti cotti
Fase di preparazione alimenti e
bevande riscaldati o cotti
Fattori di rischio
l 
l 
l 
l 
l 
l 
l 
l 
Cadute e scivolamenti
Tagli e lesioni
Shock elettrici
Incendio
Ustioni
Esplosioni
Microclima
Organizzazione del lavoro
Attrezzature riscaldanti
Per l’uso in sicurezza sono necessari i seguenti
accorgimenti:
l Presenza
del libretto d’uso e manutenzione.
l Presenza
della Marcatura CE / IMQ.
Misure preventive
(attrezzature riscaldanti)
l 
Istruzione operatori
l 
Leggere attentamente manuale d’uso
l 
Non rimuovere assolutamente schermi
l 
Interrompere lavorazione in caso di
malfunzionamento
l 
Segnalare malfunzionamenti
Misure preventive
l 
Utilizzo di maniglie e prese per isolare calore
l 
Evitare fuoriuscite di liquidi caldi (contenitori adatti)
l 
Maneggiare liquidi bollenti (acqua, olio) dopo
raffreddamento ove possibile*
l 
Evitare di aprire contenitori caldi in pressione senza
averne verificato la pressione residua
* Nel caso vedere rischi da caduta o scivolamento e
organizzazione del lavoro
Rischio incendio
l 
Utilizzo di attrezzature con fiamma viva (fornelli,
bunsen)
l 
Surriscaldamento dei collegamenti elettrici*
* Vedi shock elettrico e microclima
Misure preventive
(attrezzature riscaldanti)
l 
Istruzione operatori
l 
Leggere attentamente manuale d’uso
l 
Evitare utilizzo di materiali infiammabili
l 
Interrompere lavorazione in caso di
malfunzionamento
l 
Segnalare malfunzionamenti
Processi di trasformazione
Preparazione
Riduzione volume
Estrazione
Fermentazione
Essiccamento/
concentrazione
Confezionamento
Cottura
Pastorizzazione
/sterilizzazione
Confezionamento
In questa fase gli operatori provvedono a confezionare
semilavorati, o prodotti finiti tramite confezionatrici.
Fase di confezionamento prodotti
Fattori di rischio
l 
l 
l 
l 
l 
l 
Shock elettrici
Incendio
Ustioni
Esplosioni
Microclima
Organizzazione del lavoro
Confezionatrici
Per l’uso in sicurezza sono necessari i seguenti
accorgimenti:
l Presenza
del libretto d’uso e manutenzione.
l Presenza
della Marcatura CE.
Misure preventive
(confezionatrici)
l 
Istruzione operatori
l 
Leggere attentamente manuale d’uso
l 
Non rimuovere assolutamente schermi
l 
Interrompere lavorazione in caso di
malfunzionamento
l 
Segnalare malfunzionamenti
Misure preventive
l 
Utilizzo di maniglie e prese per contatto con barre
riscaldanti
l 
Evitare di aprire contenitori in pressione o depressione
senza averne verificato la pressione residua
Rischio incendio
l 
Surriscaldamento dei collegamenti elettrici
Misure preventive:
- Interrompere lavoro in caso di surriscaldamento
- Verificare condizioni climatiche
Rischio esplosioni
l 
Utilizzo bombole in pressione*
l 
Surriscaldamento dei collegamenti elettrici
* Vedi modulo gestione del rischio chimico
Gestione bombole in pressione
l 
Utilizzo bombole in pressione*
* Vedi anche modulo gestione del rischio chimico
Movimentazione bombole in
pressione
l 
Utilizzo bombole provviste di cappellotto di protezione
l 
Bombole maneggiate con cautela evitando urti
l 
Movimentazione per brevi distanze
l 
Utilizzo carrelli
Uso bombole in pressione
Identificazione contenuto*
l  Bombole tenute in posizione verticale e assicurate alla
parete
l  Rimozione cappellotto solo su bombole assicurate
l  Verifica chiusura della bombola (comunicare al
responsabile se bombola è aperta)
l  Aprire valvola della bombola in senso antiorario
l  Aprire in senso orario valvola a spillo del riduttore
l  Aprire in senso anti-orario la manopola di erogazione
* Vedi anche modulo gestione del rischio chimico
l 
Uso bombole in pressione
Valvola di sicurezza A con bocchettone di uscita B
filettato per il collegamento al riduttore di pressione (C
+ D). I gas sono solitamente contenuti nelle bombole
ad alta pressione (fino a 200 atm), valore troppo alto
per il loro uso diretto. Prima dell'uso, il gas viene
portato ad una pressione inferiore (da qualche atm a
frazioni di Torr) da un riduttore. Il riduttore di pressione
possiede due manometri: C è montato sul I stadio e
misura la pressione all'interno della bombola mentre D
è montato sul II stadio e misura la pressione di utilizzo
che viene regolata dalla valvola E. Prima dell'utilizzo, il
gas viene fatto passare attraverso valvole di
erogazione F per la misura del flusso (flussimetro).
Stoccaggio bombole in pressione
l 
l 
l 
l 
l 
l 
l 
l 
l 
Protezione da danni meccanici
Stoccaggio in ambienti freschi e ventilati
Ambienti di stoccaggio non accessibili e contraddistinti
Ambienti isolati da altri locali di lavoro
Bombole raggruppate secondo il tipo di gas
Distinzione bombole piene/vuote
Bombole tenute verticalmente e fissate
Aprire in senso anti-orario la manopola di erogazione
Affissione norme di sicurezza negli ambienti di
stoccaggio
Notare bene
l 
Qualora per esigenza di Didattica e/o di ricerca le
bombole permangano nei laboratori anche nelle ore di
chiusura allora è necessario attuare tutte le misure
sopra riportate per quanto applicabili
Processi di trasformazione
Preparazione
Riduzione volume
Estrazione
Fermentazione
Essiccamento/
concentrazione
Cottura
Pastorizzazione
/sterilizzazione
Confezionamento
Refrigerazione/
congelamento
Fase di refrigerazione prodotti
Fattori di rischio
l 
l 
l 
l 
l 
Shock elettrici
Incendio
Ustioni
Esplosioni
Microclima
Refrigeratori
Per l’uso in sicurezza sono necessari i seguenti
accorgimenti:
l Presenza
del libretto d’uso e manutenzione.
l Presenza
della Marcatura CE / IMQ.
Misure preventive
(refrigeratori/congelatori)
l 
Istruzione operatori
l 
Leggere attentamente manuale d’uso
l 
Interrompere lavorazione in caso di
malfunzionamento
l 
Segnalare malfunzionamenti
Rischio incendio
l 
Surriscaldamento dei collegamenti elettrici
Misure preventive:
- Interrompere lavoro in caso di surriscaldamento
- Verificare condizioni climatiche
Rischio esplosioni
l 
Fluidi frigorigeni infiammabili*
l 
Surriscaldamento dei collegamenti elettrici
* Vedi modulo gestione del rischio chimico
Processi di analisi
Analisi
Preparazione
Riduzione volume
Estrazione
Analisi strumentale
l 
Analisi chimica
l 
Analisi fisica
l 
Analisi microbiologica
Strumentazione analitica altamente specializzata
Analisi chimica
Fattori di rischio
Shock elettrici
l  Incendio (in particolare strumentazione con solventi)
l  Ustioni (strumentazione con utilizzo calore e/o acidi o
basi forti)
l  Esplosioni (strumentazioni con bombole in pressione)
l  Microclima
l  Inalazione fumi (strumentazione con utilizzo solventi)*
*vedi rischio chimico
l 
Analisi fisica
l 
l 
l 
Rischio meccanico
Rischio shock elettrico
Rischio incendio
Rischio esplosioni*
l 
* strumentazione dotata di bombole in pressione o solventi
l 
Rischio radiazioni
Analisi microbiologica
l 
l 
l 
Rischio meccanico
Rischio shock elettrico
Rischio incendio
Rischio esplosioni*
l 
* strumentazione dotata di bombole in pressione o solventi
l 
Rischio radiazioni (UV)
Rischio radiazioni
l 
Radiazione: trasporto energia associato a
propagazione di un’onda
non ionizzanti
ionizzanti
Sorgenti radiazioni
Sostanze radioattive (isotopi naturali o artificali)
- Irradiazione continua
l 
Attrezzature radiogene (fasci di particelle
cariche e/o raggi X)
- Irradiazione solo durante funzionamento
l 
Contaminazione da radiazioni
l 
Esposizione esterna
- Attrezzature e sostanze radioattive sigillate
l 
Esposizione interna
- Manipolazione sostanze radioattive non sigillate
Contaminazione radiazioni
l 
Errore umano
l 
Mancanza procedure di riferimento (istruzione
operatori)
l 
Mancanza controlli (funzionamento
attrezzature)
Misure preventive
(attrezzature con radiazioni)
l 
Istruzione operatori su radioprotezione
l 
Segnalazione
l 
Organizzazione del lavoro
l 
Leggere attentamente manuale d’uso
l 
Interrompere lavorazione in caso di
malfunzionamento
l 
Segnalare malfunzionamenti
Istruzione: radioprotezione
Tre principi fondamentali
l 
Giustificazione (analisi rischio/beneficio)
l 
Ottimizzazione (esposizione minimizzata)
l 
Limitazione delle dosi (somma esposizioni
entro limiti prescritti)
Istruzione: danni
l 
Deterministici
(frequenza ed entità proporzionali a dose, dose soglia)
es. Radiodermite, cataratta, sterilità, etc.
l 
Stocastici
(frequenza proporzionale a dose, no dose soglia)
l 
Danni a embrione-feto
(frequenza ed entità proporzionali a dose, dose soglia)
Organizzazione del lavoro
l 
Sorveglianza fisica (esperto qualificato)
l 
Sorveglianza medica (medico competente)
l 
Vigilanza (ispettori)
Organizzazione del lavoro
Classificazione aree di lavoro (limiti di dose)
l  Zone controllate
(accesso segnalato e regolamentato)
l 
Zone sorvegliate
(accesso segnalato e limitato)
Organizzazione lavoro
Segnalazioni sorgenti
Riduzione numero esposti
Minima attività/potenza possibile
Minimo campo radiante (angolo)
Utilizzo DPI
Corrette procedure di lavoro
Corretto impiego misuratori dosimetrici
Verifica misuratori dosimetrici
Dispositi di protezione e segnali
Radiazioni laser
l 
Radiazioni altamente energetiche da fonti a
bassa potenza
l 
Raggi unidirezionali propagantesi in linea retta
l 
Radiazioni con lunghezza d’onda unica
l 
Grandi intensità di energia su piccole superfici
Radiazioni laser: istruzione
Danni (anche irreversibili) ad occhi ed alla pelle
Organizzazione del lavoro
Classificazione
l 
Esposizione massima (limiti di dose)
l 
Distanza di rischio
Dispositi di protezione e segnali
Radiazioni laser
Grazie per l’attenzione
?
[email protected]
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