Istituto Istruzione Superiore “San Benedetto” – Latina P.O.F. Piano Offerta Formativa A.S. 2014/2015 1/57 Che cosa è il “POF”? Il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento ufficiale della scuola ed è espressione dell’autonomia pedagogico - formativa dell’Istituto, alla acquisizione di conoscenze e competenze e allo sviluppo delle capacità. L’attuale Piano dell'Offerta Formativa è il risultato di un lavoro già avviato nei precedenti anni scolastici e tiene conto: delle proposte degli organi collegiali d'Istituto e delle funzioni strumentali; dei suggerimenti e delle proposte dei rappresentanti degli studenti; delle proposte dei genitori in termine di organizzazione del servizio in generale e d'interventi formativi ed integrativi; delle proposte degli Enti locali e delle Associazioni di categoria. Pertanto il POF dell'I.I.S. "S. BENEDETTO" di Latina, come progetto unitario e complessivo: si fonda sull'idea di centralità dello studente; definisce operativamente l'offerta culturale, educativa e formativa dell'Istituto, tracciandone l'identità; implica assunzione di responsabilità e rispetto delle regole, da parte di tutti; prevede concrete azioni attente alla specificità dei bisogni degli studenti e delle famiglie; è condiviso all'interno dell'Istituto da tutte le componenti, rafforzando il senso di appartenenza all'Istituzione stessa; comporta la collegialità nella progettazione didattico - educativa; prevede l'integrazione delle azioni e dei progetti, coerentemente con gli obiettivi generali e professionali, anche in accordo con la realtà territoriale, regionale, nazionale ed internazionale; promuove la multidisciplinarietà e l'interdisciplinarietà; risponde in modo sostanziale a quanto indicato, in particolare, dalla normativa sull'ordinamento degli Istituti professionali, sull'autonomia, sull'estensione dell'obbligo scolastico e formativo; si pone come riferimento dell'agire educativo e formativo di ogni insegnante, nel pieno rispetto delle caratteristiche del profilo docente descritto nel contratto; prevede momenti di autovalutazione e di valutazione, svolta anche da soggetti "esterni", per il miglioramento della qualità dell'offerta. Esso quindi illustra le attività didattiche e integrative che si svolgono nel corso dell'anno, riassume le risorse umane e strutturali di cui la scuola è dotata e indica le linee-guida che ne ispirano la gestione. 2/57 Identità dell’ Istituto L’Istituto “San Benedetto” è stato fondato 1956, ufficialmente istituito nel 1959. Nel 2006 ha festeggiato il suo primo cinquantenario. Fin dalla sua fondazione l’Istituto ha perseguito, come scopo principale, la formazione di tecnici qualificati e preparati ad inserirsi nel mondo del lavoro o a proseguire gli studi nel mondo universitario ed oggi procede in questo percorso didattico aggiornato negli indirizzi e nelle metodologie. Il preside Neri ha materialmente fondato la scuola e ne ha retto le sorti per quasi venti anni; allora era attivo solo l’indirizzo agrario. Intorno agli anni ’70 fu attivato il corso per operatore chimico e biologico e nel ‘76 si aggiunse per ultimo il corso per tecnico di laboratorio chimico e biologico. Con l’introduzione del Progetto 92, mirante all’aggiornamento degli Istituti professionali, notevoli sono stati i cambiamenti che hanno interessato sia i curricoli disciplinari che lo schema orario. Dal 1° settembre 2010 entra in vigore la riforma complessiva e simultanea del secondo ciclo di istruzione e formazione. Cambia il volto della scuola secondaria superiore, completamente riorganizzata per offrire un panorama più chiaro e definito agli studenti, futuri cittadini. ISTRUZIONE PROFESSIONALE Gli istituti professionali con la riforma acquisiscono una nuova identità, fondata sulla cultura delle filiere economiche e produttive di rilevanza nazionale che caratterizzano i 2 settori fondamentali, 1) Servizi e 2) Industria e Artigianato. Ai sensi del D.P.R. 87/2010 sono attivi i seguenti indirizzi Professionali presso il nostro Istituto: Per I SERVIZI: SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE dal 2010/11 SERVIZI PER ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA ALBERGHIERA dal 2012/13 Articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” Per L’ INDUSTRIA E ARTIGIANATO: PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI dal 2010/11 Articolazione: “Industria” Tutti i percorsi formativi hanno durata di cinque anni e sono suddivisi in un biennio comune e in un triennio, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato per il conseguimento del diploma di istruzione professionale. I nuovi istituti professionali hanno un ordinamento molto flessibile per interagire con i sistemi produttivi territoriali e rispondere alle esigenze del mondo del lavoro e delle professioni in una dimensione “Glocal”, a cavallo tra Globale e Locale, aperta all’innovazione permanente. Il diploma consente l’accesso immediato al mondo del lavoro e/o la prosecuzione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei percorsi di istruzione tecnica superiore, attivi anche presso il nostro Istituto. Gli istituti professionali, inoltre, possono svolgere un ruolo complementare e integrativo rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale di competenza regionale e continuare ad organizzare, in regime di sussidiarietà, nel quadro di intese con la Regione Lazio, percorsi per il conseguimento di qualifiche triennali e di diplomi professionali quadriennali. 3/57 I.eF.P. ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE Le qualifiche professionali attive presso il nostro Istituto, condivise tra Regione Lazio, Ministero dell’Istruzione e Ministero del Lavoro, sono: 1. Operatore delle produzioni chimiche 2. Operatore agricolo 3. Operatore della trasformazione agroalimentare. 4/57 ISTRUZIONE TECNICA Presso l’Istituto San Benedetto sono attivi due indirizzi di Istituto Tecnico: SETTORE TECNOLOGICO: I.T.T. AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA Articolazione: “Produzioni e trasformazioni” I.T.T. CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE Articolazione: “Biotecnologie sanitarie” L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa dagli indirizzi attivati , correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore. Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato a un migliore raccordo tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa. LA SPECIALIZZAZIONE TECNICA SUPERIORE (ITS) Il nostro Istituto ha ottenuto dalla regione la qualifica di Istituto Tecnico Superiore per le nuove tecnologie per il Made in Italy. Dopo il completamento degli studi secondari, i nostri diplomati hanno un’ ulteriore opportunità, oltre all’inserimento nel mondo del lavoro e all’iscrizione all’università, possono iscriversi ai percorsi biennali per conseguire un diploma di “TECNICO SUPERIORE DELLE FILIERE AGRARIE, AGRO - ALIMENTARI E AGRO - INDUSTRIALI", percorsi che sono realizzati presso le strutture dell’Istituto dalla Fondazione BioCampus, di cui l’Istituto medesimo è socio fondatore e partner. La Struttura L’I.I.S. è collocato in diversi plessi immersi in un parco. E’provvisto di circa 65 aule, di strutture adibite a convitto, di lavanderia, sartoria, infermeria e sale per attività ricreative, nonché di una mensa per circa 200 posti e di un bar. Alcuni locali, sotto la guida del personale educativo e di docenti, previa opportuna programmazione e quando gli studenti ne fanno esplicita richiesta all’atto dell’iscrizione, sono utilizzati come semiconvitto, cioè attività di assistenza allo studio, integrazione e rafforzamento di argomenti svolti nelle ore curriculari. La scuola, ente accreditato ECDL, dispone di 3 aule multimediali, di cui una è stata ultimamente rinnovata con strumenti e tecnologie avanzate, una biblioteca fornita di circa 6.000 volumi d’interesse tecnico-professionale, scientifico, legislativo ed umanistico. Per una migliore realizzazione di attività curricolari ed extra-curricolari, per meglio stimolare la partecipazione e la creatività degli allievi, sono disponibili aule speciali, quali quelle di agronomia e coltivazioni, di fotografia e di stampa per la redazione di notiziari e giornalini interni e per l’allestimento di mostre. Una capiente aula magna è utilizzata per assemblee, convegni e rappresentazioni teatrali. 5/57 Piano Offerta Formativa pag. 6 di 57 A.S. 2014/ 2015 Disponiamo, come valido ed indispensabile supporto alle lezioni teoriche, di laboratori di esercitazioni pratiche per l'indirizzo Agro - ambientale, Chimico e Biologico così suddivisi: 3 laboratori di Chimica 2 laboratori di Microbiologia 1 laboratorio strumentale 1 laboratorio di chimica agraria Annessa all’istituto vi è un’azienda agraria di circa 45 ha, ad indirizzo foraggero - zootecnico, frutticolo ed orticolo. Ai fini della funzionalità dell’azienda e per le attività didattiche esistono inoltre i seguenti padiglioni specializzati in: - zootecnia con allevamento di bovini da latte; - casearia per la trasformazione del latte prodotto in azienda (attività da riattivare); - impianti di serre per colture orto-floricole Per l’indirizzo alberghiero è a disposizione la cucina interna e tutte le strutture connesse con l’attività enogastronomica, tra cui nuovi laboratori che verranno inaugurati al più presto entro l’anno scolastico, realizzati dalla Provincia di Latina. Gli studenti possono utilizzare per le attività di Ed. fisica e ginnico sportive (anche a livello provinciale), la palestra, un campo sportivo ed idonei percorsi atti all’espletamento di corse campestri. All’interno dell’Istituto vi è anche una piccola Chiesa. Queste strutture, concepite sullo stile ‘college’, sono ubicate in vari punti, immerse in un verdeggiante parco con stagni e con numerose e rare essenze arboree POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 7 di 57 A.S. 2014/ 2015 Organigramma d’Istituto a.s . 2014-2015 DIRIGENTE SCOLASTICO VINCENZO LIFRANCHI COLEGIO DOCENTI CONSIGLIO D’ISTITUTO GIUNTA ESECUTIVA UFFICIO TECNICO JOSÉ LUIS MEANA VICARIO COLLABORATORE Prof.ssa PINA COCHI Prof.ssa ANNA REALI DSGA PATRIZIA PERUZZI COORDINATORE DIDATTICO Servizi - Agrario COORDINATORE DIDATTICO Alberghiero Prof.ssa LIVIA ARMANDI Prof. ADRIANO BAGLIERI COORDINATORE DIDATTICO Industria e Artigianato - Chimico Prof. EGIDIO PERRI COORDINATORE Sede Staccata Prof. DOMENICO GIORNANO FUNZIONI COMITATO VALUTAZIONE STRUMENTALI : FS AREA 1 FS AREA 2 POF- PROGETTI Valutazione/autovalutazione di istituto/INVALSI Prof.ssa PAOLA TRAMONTANO Prof.sse ANNA REALI - GLORIA GIORGI FS AREA 3 FS AREA 4 Inclusione/bisogni educativi speciali (BES) Orientamento in Entrata - Uscita Prof.sse Dalida Guarnieri - Cristiana Angiello Prof.sse Filomena Sisca - Fernanda Raponi - Personale ATA: Ass. Amministrativi Ass. Tecnici Collaboratori scolastici Collaboratori Azienda Agraria FS AREA 5 FS AREA 6 Alternanza Scuola Lavoro Innovazione Tecnologica Prof.sse Giovanna Mancini - Anna Fruggiero POF 2014-2015 Prof. CLAUDIO CAPPELETTO Piano Offerta Formativa pag. 8 di 57 A.S. 2014/ 2015 Le Risorse Umane Le risorse umane nella nostra scuola per l’anno scolastico 2014/2015 sono: 1 254 993 Dirigente scolastico Docenti Alunni (Ist. Profes.) 1 98 448 Direttore servizi Amministrativi Personale A.T.A. Alunni (Ist. Tecnic.) 2 4 12 Collaboratori del D.s. Coordinatori didattici Educatori ORGANI COLLEGIALI Collegio Docenti E’ il più importante tra gli organi collegiali della scuola. Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'istituto. Consiglio di classe E’costituito da tutti i docenti della classe, due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato. Comitato per la valutazione docenti Ha il compito di valutare l'anno di formazione del personale docente e di riabilitazione del personale docente su loro richiesta ed esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in prova. E' composto da quattro membri effettivi e da due membri supplenti, eletti (fra i docenti) dal Collegio dei Docenti. E' presieduto dal Dirigente Scolastico. Consiglio d’Istituto Esercita le competenze previste dal Decreto legislativo 297/94 e Dl 44/2001; approva il Programma Annuale e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto Il Consiglio di Istituto, in prima seduta, nomina tra i propri componenti i membri della Giunta esecutiva; essa prepara i lavori del Consiglio di Istituto e, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, cura l’esecuzione delle relative delibere. La Giunta ha potere deliberante nei soli casi previsti dalla legge. Giunta esecutiva Prepara i lavori del Consiglio di Istituto POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 9 di 57 A.S. 2014/ 2015 FUNZIONI STRUMENTALI I responsabili delle funzioni strumentali sono docenti designati all'inizio di ogni anno scolastico dal Collegio dei Docenti per svolgere compiti di coordinamento, di organizzazione o di gestione in settori strategici per l’offerta formativa dell’Istituto, o per collaborare nell’elaborazione e nella realizzazione di progetti che coinvolgono, direttamente o indirettamente l’Istituto stesso. Sulla base della normativa vigente dell'analisi dei bisogni dell'utenza dell'IIS "San Benedetto", delle risorse umane e materiali a disposizione e dei progetti realizzati, in fase di realizzazione e proposti per l'anno scolastico 2013/2014, il Collegio dei Docenti ha individuato le seguenti funzioni strumentali: AREA 1 “POF- Progetti” - PROF.ssa PAOLA TRAMONTANO Coordina l’attività del POF sotto l’aspetto organizzativo e gestionale, valuta i risultati del piano dell'offerta formativa, la coerenza dei progetti con il piano stesso e il curricolo istituzionale allo scopo di migliorare il piano dell'offerta formativa per l'anno successivo. Coordinerà la realizzazione dell’attività progettuale, terrà i rapporti con l’ufficio amministrativo, con i docenti coordinatori dei progetti, con gli esperti esterni, ecc, effettuerà il monitoraggio di tutti i progetti. AREA 2 “Valutazione/Autovalutazione di istituto/INVALSI”- PROF.sse ANNA REALI e GLORIA GIORGI Funzione che si occupa del sistema di valutazione di Istituto, di organizzare e predisporre questionari, test di valutazione degli apprendimenti e di autovalutazione interna, al fine di porre a sistema le buone prassi e costruire una cultura della valutazione diffusa e condivisa. Gestisce l’espletamento delle prove INVALSI all’interno dell’istituto. Area3 “Inclusione/bisogni educativi speciali (BES) - PROF.sse DALIDA GUARNIERI e CRISTIANA ANGIELLO Si occupa di tutto quanto concerne gli alunni con bisogni educativi speciali (diversamente abili, alunni “deboli”, alunni con DSA, con cittadinanza non italiana, alunni in svantaggio socioculturale). Coordina i docenti specializzati e gli assistenti animatori, le attività dei progetti didattici, strategie metodologiche e iniziative atte a promuovere innovazioni. Organizza GLHI – GLHO, incontri con le famiglie e le altre istituzioni. AREA 4 “Orientamento in ENTRATA e USCITA ” - PROF.sse FILOMENA SISCA e FERNANDA RAPONI Collabora con il DS per migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione scolastica. Elabora il calendario per le attività di orientamento e pianifica incontri. Fornisce agli alunni della Provincia di Latina (ed extra provincia), attraverso incontri esplicativi da realizzarsi presso le scuole del territorio e presso l’Istituto “San Benedetto”, informazioni efficaci e approfondite sull’offerta formativa della scuola e sulle opportunità e gli sbocchi professionali relativi ai diversi indirizzi attivi. Fornisce agli alunni dell’Istituto “San Benedetto” una esaustiva e puntuale informazione sulle opportunità e sulle possibilità offerte dal mondo della formazione e dal mercato del lavoro. Struttura un sistema di orientamento formativo in uscita dalla scuola secondaria di II grado. AREA 5 “Alternanza Scuola Lavoro”- PROF.sse GIOVANNA MANCINI e ANNA FRUGGIERO Implementa i rapporti con la realtà produttive del territorio, attraverso l’organizzazione di stages formativi e attraverso la progettazione di esperienze di alternanza scuola-lavoro, coordinando le realizzazione dei percorsi per tutti gli indirizzi di studio attivi presso l’Istituto. Cura la documentazione per realizzare le attività di alternanza scuola lavoro, i rapporti con gli Enti POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 10 di 57 A.S. 2014/ 2015 Locali e con le aziende dei diversi settori produttivi. AREA 6– “Innovazione Tecnologica”- PROF. CLAUDIO CAPPELLETTO Cura l’efficienza e l’aggiornamento delle attrezzature tecnologiche presenti in tutti gli spazi scolastici; il processo di dematerializzazione delle procedure dell’Amministrazione scolastica, con particolare riferimento alle peculiarità della didattica inerenti la valutazione, la compilazione dei registri e l’effettuazione degli scrutini, la comunicazione alle famiglie tramite sito web; la pubblicazione della circolari e delle comunicazioni sul sito web della scuola, con particolare cura alla tenuta dell’ albo pretorio e dell’area denominata “Amministrazione trasparente”. Cura appositi spazi telematici di partecipazione per gli studenti e realizza la manutenzione ordinaria /straordinaria del sito web della scuola. Coordina azioni di supporto alla implementazione delle dotazioni tecniche dei laboratori dell’istituto, attivando rapporti di collaborazione con i responsabili dei singoli laboratori e facendo da tramite, ove necessario, tra i docenti e l’amministrazione scolastica. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 11 di 57 A.S. 2014/ 2015 COMMISSIONI E RESPONSABILI COMMISSIONI di supporto alle funzioni strumentali POF Valutazione/Autovalutazione/INVALSI Inclusione, BES Orientamento in Entrata e Uscita Alternanza Scuola Lavoro Prof. Pietro Lergetporer, Prof. Stefano Trichei Prof. Avallone, Castellani, Dapit, Formicola, Calcagnini, Lergetporer Prof. Archimio, Ciarla, D’Avino, Danieli, Melfi, Trichei Prof. Ciarla, Danieli, Minutolo, Pandola, Perri, Proietti, Ricci Romanina, Sirica Prof. Armandi, Massaro, Perri COMMISSIONI e figure di sistema connesse alle attività del POF Commissione Viaggi d’istruzione Commissione Elettorale Commissione Comitato di valutazione Responsabile Responsabile Responsabile Responsabile Responsabile Responsabile Responsabile Responsabile laboratorio laboratorio laboratorio laboratorio laboratorio laboratorio SPP Fumo Informatica 1 e 2 Informatica 3 Chimica Cucina Sala Ricevimento COMPONENTI Prof. Ricci Pietro, Gesini P., Ciacci M.L., Nardoni, D’Avino Prof. Angiello Cristiana, Archimio Roberta, Trichei Stefano,Ciacci M.L. Prof. Ceci Maria, Pinto Vincenzo, Tramontano Paola, Sisca Filomena, Giordano, Gesini Prof. Claudio Cappelletto Prof.ssa Paola Tramontano Prof. Egidio Perri Prof. Baglieri Adriano Prof.ssa Sabrina Massaro Prof.ssa Anna Perrone Prof. Ing. Bruno Coppotelli Prof.ri Coluzzi Elisabetta, Perri Egidio. ATA: Macaro Anselmo, Giuseppina Agresti Sergio Di Raimo, Anna Damiani POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 12 di 57 A.S. 2014/ 2015 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I nuovi dipartimenti ordinamento. proposti scaturiscono dall’inserimento dalle discipline del nuovo In sede di riunione del dipartimento dei docenti: individuano le abilità relative a una o più discipline per il conseguimento delle competenze indicate dal ministero suggeriscono le metodologie didattiche da applicare e di valutazione costruiscono i livelli di apprendimento relative alle singole abilità, le griglie di valutazione per l’esame di Stato e le prove degli esami di qualifica professionale. Inoltre i Dipartimenti stabiliscono il numero delle verifiche (da concordare poi in sede di Collegio dei docenti) e suggeriscono le tipologie possibili di verifica, tra le quali scegliere quella più idonea all’argomento trattato fissano il numero minimo di prove al di sotto del quale lo studente è da considerarsi non classificato/valutato (da concordare poi in sede di Collegio dei docenti) individuano le eventuali iniziative da porre in essere finalizzate all’insegnamento della disciplina stessa. esplicitano i descrittori (livelli delle abilità) specifici della materia. Questi elementi sono formalizzati in un documento che diventa il punto di riferimento per le attività didattiche nei singoli ambiti disciplinari. A fine anno il dipartimento per materie effettua la verifica finale sull’andamento della attività didattica, segnalando gli obiettivi raggiunti ed evidenziando le principali cause dei problemi incontrati. Indirizzi dipartimentali Dipartimenti Dipartimento di Italiano e cultura generale Area umanistica e motoria Italiano e Storia Educazione fisica Religione Capodipartimento: Prof. Lergetporer Pietro Dipartimento di Lingue Straniere - Area linguistica - - Area Giuridica Economica Area -scientifica: Matematica, Fisica, Inglese Spagnolo Francese Capodipartimento: Prof.ssa Irene Giovannoli Dipartimento di Diritto ed Economia Diritto ed Economia Capodipartimento: Prof.ssa Laura Ciacci Dipartimento tecnologiche: di Scienze Fisiche, Matematiche Fisica e laboratorio Matematica Tic- Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione Tecniche di Comunicazione Tecnologie informatiche Lab. di tecnologie informatiche POF 2014-2015 e Piano Offerta Formativa pag. 13 di 57 A.S. 2014/ 2015 Tecnologia e Tecnica delle rappresentazione Grafiche Lab. di tecnologia e tecnica delle rappresentazioni grafiche Scienze integrate (Fisica) Laboratorio scienze integrate (Fisica) Capo dipartimento: Prof.ssa Reali Anna Dipartimento di Scienze ed ecologia agraria, Tecniche di gestione aziendale e Genio rurale, - Area di Indirizzo: Professionale Agrario e Tecnico-agrario Principi di agricoltura; Tecniche della produzione agricola, degli allevamenti, della conservazione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli; Ecologia agraria ed ecologia applicata; Contabilità, economia agraria ed economia dei mercati agricoli; Disegno professionale e genio rurale Chimica agraria Scienza della terra e biologia Chimica organica ed inorganica Laboratorio tecnologico ed esercitazione Scienze integrate (Chimica) Laboratorio scienze integrate (Chimica) Capodipartimento: Prof.ssa Armandi Livia Scienza Integrate e alimentari Enogastronomico; Area di Indirizzo: Scienza degli alimenti, Scienza e cultura dell’alimentazione Laboratorio di servizi enogastronomici settore cucina, settore vendita e settore sala e vendita; Laboratorio di servizi di accoglienza turistica Capodipartimento: Prof. Baglieri Adriano Dipartimento di Microbiologia: Area di Indirizzo: - professionale - e Industria artigianato; - tecnico- Chimicobiologico Industria e artigianato, Biologia e laboratorio Analisi chimica e laboratorio Elementi di tecnologia chimica e laboratorio Microbiologia, biochimica e laboratorio Chimica-Fisica e analitica Processi e tecnologie industriali chimiche Impianti di biotecnologie Microbiologia speciale Biotecnologia Chimica organica ed inorganica Laboratorio tecnologico ed esercitazione Scienze integrate (Chimica) Laboratorio scienze integrate (Chimica) Tecnologia applicate ai materiali e ai processi produttivi Tecniche di produzione e di organizzazione, Tecniche di gestione-conduzione macchine e impianti Progettazione e realizzazione del prodotto Laboratori caratterizzanti aree di indirizzo Capodipartimento: Prof. Ottorino Paiusco POF 2014-2015 Chimica e Piano Offerta Formativa A.S. 2014/2015 Progettazione Dell’offerta Formativa E se dopo il DIPLOMA si vogliono continuare gli studi? È consentito l’accesso: 1) All’ I.T.S. “Istituto Tecnico Superiore” presso la Fondazione Bio Campus; 2) A tutti i corsi UNIVERSITARI POF 2014-2015 pag. 14 di 57 Piano Offerta Formativa pag. 15 di 57 A.S. 2014/2015 La nostra offerta Dall’anno scolastico 2010/2011 è entrata in vigore la riforma per le scuole superiori che coinvolge gli studenti che si iscrivono alle prime classi superiori di secondo grado. IL profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Professionali L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. L'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione: - asse dei linguaggi, - matematico, - scientifico-tecnologico, - storico- sociale. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico -sociale e giuridico economico. Assume particolare importanza nella progettazione formativa degli istituti professionali l'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio. A conclusione del quinquennio gli studenti possono: - inserirsi nel mondo del lavoro, - proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, - proseguire nei percorsi universitari, - proseguire nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche. A tale scopo, viene assicurato un orientamento permanente, per stimolare gli studenti ad effettuare scelte consone alle loro attitudini ed alla loro personalità. A) Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del SETTORE SERVIZI II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 16 di 57 A.S. 2014/2015 B) Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO II profilo del settore industria e artigianato si caratterizza per una cultura tecnico professionale, che consente di operare efficacemente in ambiti connotati da processi di innovazione tecnologica e organizzativa in costante evoluzione. Strumenti organizzativi e metodologici I percorsi sono articolati in due bienni e un quinto anno. II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti, concetti, metodi e procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. La flessibilità didattica e organizzativa serve per rispondere alle diverse esigenze di formazione espresse dagli studenti e dalle loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e assicurare il successo formativo. I percorsi sono organizzati in modo da favorire organici raccordi con l'istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e formazione professionale, per garantire i passaggi tra i sistemi. E’ previsto un raccordo organico con i soggetti istituzionali, economici e sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale. La metodologia dell'alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico. A tale scopo si assicurano spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall'innovazione tecnologica e sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vocazioni del territorio. Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni. SETTORE SERVIZI “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” Lo studente alla fine del quinquennio deve acquisire: L’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” è un percorso di studi che fornisce competenze relative all’assistenza tecnica a sostegno delle aziende agricole per la valorizzazione dei prodotti, delle caratteristiche ambientali e dello sviluppo dei territori. L’indirizzo è strettamente correlato al concetto di agricoltura multifunzionale, in grado di promuovere o incentivare le condizioni per una nuova ruralità. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 17 di 57 A.S. 2014/2015 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DELL’AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEI SETTORI: “SERVIZI” e “INDUSTRIA E ARTIGIANATO” ORE ANNUE DISCIPLINE Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia 1° BIENNIO 2° BIENNIO QUINTO ANNO 1 2 3 4 5 132 132 132 132 132 99 99 99 99 99 66 66 66 66 66 132 132 99 99 99 Diritto ed economia 66 66 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66 Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Matematica RC o attività alternative 33 33 33 33 33 Totale ore 660 660 495 495 495 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561 Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056 Professionale Indirizzo: Servizi Per L'agricoltura E Lo Sviluppo Rurale ORE ANNUE DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 3 4 5 Biologia applicata 99 - - Chimica applicata e processi di trasformazione 99 66 - Tecniche di allevamento vegetale e animale 66 99 - Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali 165 66 66 Economia agraria e dello sviluppo territoriale 132 165 198 Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore - 165 198 Sociologia rurale e storia dell’Agricoltura - - 99 561 561 561 Scienze integrate (Fisica) 1 2 66 66 QUINTO ANNO di cui in compresenza 66* Scienze integrate (Chimica) 66 di cui in compresenza 66 66* Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 66 66 Ecologia e Pedologia 99 99 99** 99** Laboratori tecnologici ed esercitazioni Ore totali di cui in compresenza 396 396 132* POF 2014-2015 396* 198* Piano Offerta Formativa pag. 18 di 57 A.S. 2014/2015 * L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. Nel secondo biennio sono possibili delle opzioni formative scelte dall'elenco nazionale redatto dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. Viste le esigenze del territorio si è deciso di attivare “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. L’identità dell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalità e di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei prodotti enogastronomici. La qualità del servizio è strettamente congiunta all’utilizzo e all’ottimizzazione delle nuove tecnologie nell’ambito della produzione, dell’erogazione, della gestione del servizio, della comunicazione, della vendita e del marketing di settore. Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il profilo generale è orientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Accoglienza turistica”. Nel nostro Istituto è attiva l'articolazione “Enogastronomia” Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche. Per i prossimi anni si attiveranno le articolazioni: “Servizi di sala e di vendita” Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il Diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, i Diplomati nelle relative articolazioni “Enogastronomia” e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento, di seguito specificati in termini di competenze. 1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. 2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche. 3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa A.S. 2014/2015 POF 2014-2015 pag. 19 di 57 Piano Offerta Formativa pag. 20 di 57 A.S. 2014/2015 “SETTORE INDUSTRIA” “Settore Industria e Artigianato” L’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”, attraverso un insieme omogeneo e coordinato di attività didattiche disciplinari, consente agli studenti di acquisire, con gradualità, competenze specifiche per intervenire nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali. Le competenze tecnico-professionali di indirizzo, accanto ad un plafond di base indispensabile per tutte le filiere della produzione industriale e artigianale, acquistano una progressiva e consistente specificazione, soprattutto operativa e laboratoriale, nelle due discipline di articolazione, consentendo, al termine del percorso quinquennale, non solo la possibilità di accedere a percorsi formativi di tipo terziario ma anche di inserirsi adeguatamente nei settori industriali di riferimento e in aziende artigianali di settore, o per esercitare professioni di tipo artigianale in modo autonomo secondo criteri di auto imprenditorialità. Nel nostro Istituto è attiva l'articolazione “Industria” ORE ANNUE DISCIPLINE Scienze integrate (Fisica) 1° BIENNIO 2° BIENNIO 1 2 3 66 66 di cui in compresenza QUINTO ANNO 4 5 165** 132** 132**- 198 165 132 561 561 561 66* Scienze integrate (Chimica) 66 di cui in compresenza 66 66* Tecnologie dell’informazione e della comunicazione Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Laboratori tecnologici ed esercitazioni 66 66 99 99 99** 99** DISCIPLINE COMUNI AD “INDUSTRIA ED ARTIGIANATO Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi Ore totali di cui in compresenza 396 396 132* 396* 198* * L’attività didattica di laboratorio caratterizza l’area di indirizzo dei percorsi degli istituti professionali. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, programmano le ore di compresenza nell’ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore. ** Insegnamento affidato al docente tecnico-pratico. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 21 di 57 A.S. 2014/2015 II profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico. L'offerta formativa degli istituti tecnici si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione: - asse dei linguaggi, - matematico, - scientifico-tecnologico, - storico- sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico -sociale e giuridico economico. A conclusione del quinquennio gli studenti possono: - inserirsi nel mondo del lavoro, - proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, - proseguire nei percorsi universitari, - proseguire nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche. A tale scopo, viene assicurato un orientamento permanente, per stimolare gli studenti ad effettuare scelte consone alle loro attitudini ed alla loro personalità. A) Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico (comune a “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” e “Chimica, Materiali e Biotecnologie”) Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: - individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; - orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; - utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 22 di 57 A.S. 2014/2015 - orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; - intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; - riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; - analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; - riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; - riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Strumenti organizzativi e metodologici I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio. Nel primo biennio l’apprendimento dei saperi -chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplica una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo sono funzionali al seguente obiettivo: far raggiungere agli studenti, al termine del quinquennio, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Le metodologie sono finalizzate a: -valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo; - analizzare e risolvere problemi; - educare al lavoro cooperativo per progetti; - orientare a gestire processi in contesti organizzati. - educare all’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, per consentire agli studenti di cogliere concretamente l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza . Sono previsti anche strumenti come stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro che servono per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale. Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni. A.1) Profilo del Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria: - ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 23 di 57 A.S. 2014/2015 - interviene, altresì, in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali e a quelli idrogeologici e paesaggistici. In particolare, è in grado di: - collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate; - controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; - individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori - intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche - controllare con i metodi contabili ed ’economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; - esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; effettuare operazioni catastali di rilievo e di conservazione; interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; - rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone di rischio; Il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, agroalimentare e agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. Organizzare attività produttive ecocompatibili. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza. Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi-benefici e di valutazione di impatto ambientale. Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate. Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. L’ articolazione del nostro istituto: “Produzioni e Trasformazioni”: approfondimento delle problematiche collegate all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. A.2) Il profilo del diplomato dell’ Indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” - ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; - ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario È in grado di: - collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 24 di 57 A.S. 2014/2015 risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; - integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; - applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; - collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto; - verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; A conclusione del percorso quinquennale, Il Diplomato nell’indirizzo “Chimica, materiali e biotecnologie” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza. In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono coerentemente con la peculiarità del percorso di riferimento, sviluppate L’ articolazione del nostro istituto: - “Biotecnologie sanitarie”, che approfondisce le competenze relative alla metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare. ISTITUTO TECNICO ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE COMUNI AGLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 25 di 57 A.S. 2014/2015 ORE ANNUE DISCIPLINE 1° BIENNIO 2° BIENNIO 1 2 3 4 5 132 132 132 132 132 Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia 66 66 66 66 66 132 132 99 99 99 Diritto ed economia 66 66 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66 Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 RC o attività alternative 33 33 33 33 33 Totale ore 660 660 495 495 495 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561 Totale complessivo ore 1056 1056 1056 1056 1056 Lingua e letteratura italiana Matematica QUINTO ANNO INDIRIZZO TECNOLOGICO “AGRARIO, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA” “AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA”: ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI ORE ANNUE DISCIPLINE Scienze integrate (Fisica) 1° BIENNIO 2° BIENNIO 1 2 3 99 99 di cui in compresenza Scienze integrate (Chimica) 99 5 99 66* Tecnologie informatiche 99 - Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 99 99 di cui in compresenza Scienze e tecnologie applicate ** 4 66* di cui in compresenza Laboratori tecnologici ed esercitazioni QUINTO ANNO 66* 99** 99** - 99 ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE SANITARIE” Chimica analitica e strumentale 99 99 - Chimica organica e biochimica 99 99 132 POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 26 di 57 A.S. 2014/2015 Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale Legislazione sanitaria Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo 396 di cui in compresenza Totale complessivo ore 396 132 132 132 - - 99 198 198 198 561 561 561 264* 1056 561* 1056 1056 330* 1056 1056 Alla fine del biennio per tutti gli indirizzi i consigli di classe in sede di scrutinio finale devono certificare le competenze acquisite dagli alunni, indipendentemente dalla ammissione alla classe successiva. Tali competenze sono relative ai 4 assi culturali (Linguistico, Storico-Sociale, Matematico, e Scientifico-Tecnologico), oltre alle competenze trasversali e di cittadinanza attiva, previsti dal D.M. 139/2007 e dalla C.M. N.68/2007. Le schede di certificazione e valutazione delle competenze sono riportate negli Allegati ALTERNANZA SCUOLA LAVORO L’area di professionalizzazione di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994 è sostituita, nelle quinte classi (vecchio ordinamento), funzionanti a partire dall’anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a regime dell’ordinamento di cui al presente regolamento, con 132 ore di attività in alternanza scuola lavoro a valere sulle risorse di cui all’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77. L’Istituto “San Benedetto include nella propria offerta formativa un progetto di “alternanza scuola lavoro”. L'alternanza scuola-lavoro, così come prevista dall'art. 4 della Legge 53/03 e dal relativo decreto attuativo n. 77/2005 che ha sostituito nelle classi quinte ai sensi dell’art. 8 del DPR 87/2010 l’area professionalizzante (ex terza area) negli Istituti Professionali. Rappresenta una modalità formativa del secondo ciclo di studi, è un’esperienza didattica che ha come obiettivo quello di svolgere 132 ore del curricolo annuale di indirizzo, nelle classi quarte e quinte, con un ente /impresa esterni o in attività all’interno dell’Azienda scolastica. E’ una nuova modalità di insegnamento e di apprendimento che potenzia la maturazione dell’allievo, attraverso la scoperta delle proprie vocazioni e attitudini. Attraverso questa metodologia si offre allo studente oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro tenendo presenti le esigenze del territorio. Il percorso di alternanza scuola -lavoro intende: - migliorare le conoscenze tecniche -sviluppare competenze e abilità da trasferire in ogni campo di applicazione di settore. Si declinano le competenze trasversali comuni a ciascuna figura professionale: - partecipare al lavoro organizzato - lavorare in team POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 27 di 57 A.S. 2014/2015 - comunicare e documentare il lavoro svolto con esperti tecnici - operare nelle diverse fasi di un processo aziendale - correlare i contenuti disciplinari alle relative applicazioni tecnologiche - operare con responsabilità per l’azienda Modalità operative Per tutte le classi quinte, inoltre, si effettuano lezioni frontali di: -sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro - inglese con madre lingua (su richiesta di attivazione di percorsi pomeridiani) -gestione colloquio e stesura CV -organizzazione aziendale. Per entrambi i corsi agrario e chimico sono state organizzate visite con valore di tirocinio presso Aziende ed Enti. Per il corso alberghiero sono state organizzate tirocini e stage presso strutture ristorative. I percorsi attivati nell’anno scolastico 2013/2014 sono stati: Per l’indirizzo chimico tre percorsi: Analisi degli Alimenti, Smaltimento rifiuti solidi e liquidi, Impresa simulata formativa e produzione di sapone. Per l’indirizzo (vitivinicoltura). Per l’indirizzo alberghiero il percorso: Dall’ orto in tavola, intaglio e Cocktail all’ olio di oliva Per l’indirizzo agrario e alberghiero il percorso: la manutenzione del verde e accoglienza turistica nelle oasi naturalistiche e nelle strutture turistiche. agrario tre percorsi: Lattiero caseario, florovivaismo, enologia Per l’erogazione delle lezioni ci si è avvalsi anche di esperti provenienti dal mondo del lavoro. I percorsi si realizzano in orario curriculare, secondo una modalità stabilita dai consigli di classe. CONVENZIONI Le attività di Alternanza scuola/Lavoro sono regolate da specifiche convenzioni, tra cui: Dal 09 giugno 1997 a tutt’oggi , UNIVERSITA DEGLI STUDI “ LA SAPIENZA” (RM)- Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Prot.n.1736 del 09/06/2011, FONDAZIONE ROFFREDO CAETANI - Sabaudia Az. Ag. Vivaistica De Villa Anna Maria – Sabaudia AGROFONDI SOC. CONS. COOP – Fondi CENTRO BIOLOGICO PASTEUR – Aprilia AGROVERDE SAS di Goria Lucia - Latina Prot. N. 1370 del 01/06/2012 Impresa Istituto ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE delle regioni Lazio e Toscana Prot. N. 1485 del 12/06/2012 POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 28 di 57 A.S. 2014/2015 ACQUALATINA S.P.A. – Latina Prot. N. 1735 del 30/06/2012 UNIVERSITA LA SAPIENZA – Centro di Servizio Sede di Pontina Prot. N. 1894 del 13/07/2012 Impresa REGINA PARK Snc di Gino Coletta – Latina Prot. N. 2575 del 22/09/2012 Impresa LEO GROUP Srl – Sperlonga Prot. 918 del 28/03/2013 Azienda Coop.va UNAGRI –Itri Prot. 1525 del 05/06/2013 Azienda AGRITURISMO MANDRARITA - Itri Prot. 1526 del 05/06/2013 Azienda CASEIFICIO LA FASANA Srl – Itri Prot. 1607 del 14/06/2013 Azienda agraria UGLIANA – Campodimele- LT Prot. 1667 del 17/06/2013 Azienda Agricola VIVAIO VALERIO – Formia Prot. 4780 del 03/07/2013 STAGE ESTIVI La scuola organizza per gli alunni del IV e V anno STAGE presso Industrie, Aziende, Istituti pubblici, Laboratori pubblici e privati anche nel periodo estivo. Lo stage vuole inserire gli alunni nel mondo del lavoro nel rispetto delle norme della struttura in cui saranno inseriti. Gli obiettivi sono : orientare gli alunni e prepararli ad affrontare il mondo del lavoro; avvicinarli ad esperienze professionali; verificare le conoscenze che hanno acquisito a scuola; provare, in situazioni diverse, un ruolo di soggetti attivi. COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Art. 1 Natura giuridica del CTS Ai sensi dell’art. 5 comma 3 dello schema di statuto recante norme concernenti il riordino degli Istituti tecnici ed ai sendi dell’art. 64 comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, viene costituito a titolo sperimentale per l’anno scolastico 2013-2014 il Comitato tecnico Scientifico dell’IIS SAN BENEDETTO. Il Comitato Tecnico Scientifico ( C.T.S.) e un organo di consulenza tecnica dell’istituto. Art. 2 Finalità del CTS Il CTS ha funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e per l’utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità . Opera per un reale ed efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze professionali del territorio, espresse dal mondo del lavoro e della ricerca . I provvedimenti del CTS hanno carattere propositivo e consultivo . Art. 3 nomina, composizione e durata del CTS POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 29 di 57 A.S. 2014/2015 Il Comitato tecnico scientifico è nominato dal Consiglio di Istituto su proposta del Dirigente scolastico, sentito il collegio dei docenti. Esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, nonché rappresentati del mondo sindacale territoriale. Alle riunioni del Comitato Tecnico Scientifico potranno, di volta in volta partecipare esperti di altri settori che si rendesse necessario convocare per affrontare particolari tematiche. Il Comitato tecnico scientifico dura in carica, in via sperimentale, un anno. Art. 4 Funzioni e compiti del C.T.S. Il CTS ha funzioni consultive nei processi decisionali finalizzati alla elaborazione del piano dell’offerta formativa con particolare riferimento alle aree di indirizzo e alla progettazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Ha funzioni di raccordo tra gli obiettivi formativi della scuola , le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo del lavoro, della ricerca e dell’università . Favorisce , promuove e facilita attività di orientamento, esperienze di alternanza scuola lavoro, di stage aziendali per studenti e docenti. Art. 5 adunanze del CTS Il CTS viene convocato dal DS almeno tre volte all’anno. ( inizio anno, periodo intermedio, fine anno) Per ogni adunanza verrà redatto un verbale firmato dal Presidente e dal segretario che sarà effettuato di volta in volta a rotazione. Il contenuto del verbale verrà reso pubblico e le proposte del CTS saranno inviate ,a cura del DS, agli organismi interni della scuola cui sono indirizzate . Art. 6 convocazione del CTS La convocazione è fatta dal DS utilizzando anche strumenti elettronici, almeno sette giorni prima della data fissata per la riunione. Nella convocazione deve essere indicato anche l’odg della seduta. Ciascun membro può proporre di inserire nell’ordine del giorno argomenti da discutere. FIxO L’I.I.S. "San Benedetto" è stato ammesso a partecipare al "Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione Scuola & Università (FIxO S&U)" rivolto agli studenti e ai diplomati degli istituti superiori di secondo grado per la realizzazione e la qualificazione di servizi di orientamento e collegamento al mondo del lavoro. Il "Programma FIxO S&U" à promosso e sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e svolto con l’assistenza tecnica di ItaliaLavoro S.p.A., società per azioni totalmente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Con questo programma l’I.I.S. "San Benedetto ", vuole aiutare i propri diplomati e diplomanti nella ricerca dell’occupazione o del proprio percorso universitario, attraverso l’organizzazione e l’erogazione di servizi di orientamento e intermediazione e di dispositivi e misure di politiche attive del lavoro. Il servizio di placement: favorisce l'incontro tra diplomati/diplomanti e il mondo del lavoro avendo cura di gestire e attivare i rapporti con le aziende del territorio; governa le relazioni all'interno della rete territoriale per attivare i servizi più idonei a raggiungere gli obiettivi di placement; sviluppa servizi coerenti con le esigenze del target di riferimento. I destinatari dei servizi che saranno erogati sono in modo diretto 150 studenti delle classi quarte e quinte, il territorio (aziende, enti, università, ecc…) e, in modo indiretto, le famiglie degli allievi. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 30 di 57 A.S. 2014/2015 Il servizio offerto agli utenti consisterà in 7 ore di incontri individuali e nella pubblicazione sul sito web della scuola dei curricula degli studenti, compresi i diplomati, per un anno dal conseguimento del diploma. Le attività sono iniziate nel mese di marzo 2014 e termineranno nel mese di Dicembre 2014. Per svolgere la prevista di intermediazione, l’istituto si è iscritto all’Albo Informatico nazionale delle Agenzie per il Lavoro, nell’apposita sezione riservata alle scuole. SCAMBI CULTURALI Dalla fine degli anni 80 l’Istituto San Benedetto ha rapporti con realtà scolastiche di varie parti del mondo, in Olanda con il progetto dell’Unione Europea “Leonardo”, in Ungheria con uno scambio culturale ventennale, prima Cecoslovacchia e poi Repubblica Ceca con uno scambio svolto in periodi storici diversi, in Spagna per diversi anni nella regione della Murcia, ed anche con la Francia, delegazioni giapponesi e svedesi sono venute a conoscere la realtà del nostro Istituto. Nell’anno 2002 c’è stato anche uno scambio con un Convitto della Valle d’Aosta. La finalità è quella di aprire l’Istituto a culture e realtà diverse dalla nostra ed agire, quindi, sul processo formativo degli alunni, dando loro l’opportunità di essere a contatto con realtà scolastiche e di vita che per alcune cose è simile alla loro e per altre è molto diversa, dando loro l’opportunità di aprire l’orizzonte culturale e migliorare la formazione della persona. Verranno ripristinati gli scambi con L’UNGHERIA, la REPUBBLICA CECA, viaggi culturali per il potenziamento delle lingue in: INGHILTERRA: Londra; SPAGNA: Cataluna, Andalucia, Madrid e Valencia. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 31 di 57 A.S. 2014/2015 Utenza Numero delle classi dell’istituto per l’anno scolastico 2014/2015: Corso Servizi per l’agricoltura Professionale classi prime classi seconde classi terze classi quarte 3 4 4 4 Corso Industria e Artigianato Professionale classi prime classi seconde classi terze classi quarte 1 1 1 2 Agrario classi quinte 4 Chimico classi quinte 4 Corso Professionale ALBERGHIERO classi prime 6 classe seconda 11 classi terze 6 Classi quarte 2 Numero delle classi dell’istituto per l’anno scolastico 2014/2015: Corso chimico Tecnico classi prime 2 classi seconde 4 classi terze 5 classi quarte 5 Corso agrario Tecnico classi prime 2 classi seconde 2 classi terze 2 POF 2014-2015 Classi quarte 2 classi quinte 2 Piano Offerta Formativa pag. 32 di 57 A.S. 2014/2015 Uso delle Strutture e delle Risorse Tempo – Spazio – Informazione Per poter utilizzare al meglio le nostre Strutture e Risorse, l’Istituto ha fatto delle scelte organizzative a sostegno degli obiettivi educativi e didattici elaborati dal Collegio dei Docenti ed adottati nel regolamento d’istituto. Il Tempo L’orario di ingresso degli alunni è fissato alle ore 8,30 con tolleranza massima alle 8:40 L’orario di ingresso (I ora) per i docenti è fissato 5’ prima dell’inizio delle lezioni L’uscita degli alunni avviene alle ore 13,05 – 14,00. La giornata è composta da 5/6 ore di 55’. (I docenti restituiscono le ore durante l’anno agli alunni, attraverso incontri pomeridiani o con progetti). Il docente della I ora deve controllare la giustificazione delle assenze (anche quelle non ancora giustificate) e riportare, sul registro di classe, il nome degli alunni giustificati e non. Il tempo per il raggiungimento delle Aule speciali, dell’Aula di informatica, dei Laboratori e della Palestra deve essere adeguato allo spazio percorso. L’intervallo per svolgere la ricreazione inizia alle ore 11,05 e termina alle 11,15. E’ permessa l’uscita anticipata solo per validi motivi previo permesso rilasciato dalla Presidenza Gli alunni in ritardo saranno ammessi in classe dal docente della prima ora di lezione, il quale deve annotare l’ora d’ingresso. Non saranno ammessi in classe gli alunni che entrano dopo l’inizio della seconda ora, salvo effettiva, comprovata necessità, debitamente documentata e previa autorizzazione della vicepresidenza. Nel giorno successivo il ritardo o l’assenza, gli alunni hanno il dovere di giustificare il ritardo utilizzando l’apposito spazio nel libretto delle giustificazioni; qualora ciò non avvenisse, lo si annoterà sul registro di classe e tale mancanza ripetuta per due giorni consecutivi comporterà l’ammonimento dell’allievo da parte del docente. Assenze e ritardi, non tempestivamente giustificati, possono prevedere comunicazione alle famiglie Tale comportamento ricadrà inevitabilmente anche sul voto di condotta. Lo Spazio Al cambio dell’ora di lezione, gli alunni devono rimanere in classe. Gli alunni non devono uscire dalla classe durante le ore di lezione, se non in casi eccezionali e con il permesso del docente dell’ora, mai in gruppo. Durante la ricreazione i docenti della 3 ora e il personale ATA preposto sono tenuti ad assicurare la massima sorveglianza degli alunni. Questi possono utilizzare esclusivamente lo spazio antistante la mensa se vigilati, il bar oppure la propria aula. Non sono permessi altri spazi di ricreazione. Nei laboratori e nelle aule speciali si può accedere solo seguendo l’orario interno e rispettando le norme previste dal regolamento d’istituto in merito a tali strutture. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 33 di 57 A.S. 2014/2015 L’accesso e l’uso delle aule di Informatica e di Proiezione video sono soggette a regolamento interno. Gli alunni possono frequentare la Biblioteca tenendo il dovuto comportamento. Gli alunni, accompagnati dai docenti, devono tenere un comportamento corretto e civile durante gli spostamenti per e dai Laboratori, Aule speciali ecc…. Qualunque necessità degli alunni (permesso o altro) potrà essere discussa in vicepresidenza o in presidenza nell’intervallo, o la mattina prima dell’inizio delle lezioni. L’Informazione Le circolari destinate agli alunni devono essere lette con attenzione in classe, commentate per rafforzarne i contenuti e registrate con il rispettivo numero sul Registro di classe. Le circolari destinate ai docenti saranno affisse all’albo e nell’apposito registro. Inoltre, verranno inviate anche agli indirizzi e-mail di ogni docente registrato. L’orario di apertura al pubblico della Segreteria didattica è il martedì dalle 8.00 alle 10.00 e il giovedì dalle 10.00 alle 12.00. L’orario di apertura al pubblico della Segreteria del personale è dalle ore 11.00 alle 12.30 (dal lunedì al venerdì) Il Dirigente riceve previo appuntamento fissato presso la Segreteria della Presidenza. La Vicepresidenza è a disposizione di alunni e genitori durante l’orario scolastico. POF 2014-2015 - Piano Offerta Formativa pag. 34 di 57 A.S. 2014/2015 Area progettuale Accoglienza al primo anno All’inizio di ogni anno scolastico, per ridurre il disagio causato dal passaggio dalla scuola media a quella superiore, l’istituto ha attivato una fase di “accoglienza”. “L’accoglienza” segue “l’orientamento” e vuole essere una attività d’integrazione dell’alunno nella scuola superiore. OBIETTIVI: favorire la conoscenza dell’ambiente scolastico familiarizzare con le regole di funzionamento dell’istituto fornire tecniche di studio più efficaci ai fini di un migliore apprendimento fornire notizie sugli organi collegiali della scuola fornire notizie sui diritti/doveri degli alunni presentare i programmi delle singole discipline METODOLOGIA: discussioni e confronti questionari trasversali interviste STRUMENTI: visita dell’istituto lettura del regolamento d’istituto lettura dello statuto degli studenti curricola istituzionali e illustrazione dei percorsi disciplinari comunicazione dei criteri di valutazione. POF 2014-2015 - Piano Offerta Formativa pag. 35 di 57 A.S. 2014/2015 Progetti scolastici realizzati nell’anno scolastico 2014-2015 L’Istituto, compatibilmente con le risorse economiche disponibili, attiverà i seguenti progetti educativi, didattici e culturali idonei ad ampliare l’offerta formativa curricolare. Sentito DS, Funzione Strumentale, la commissione delle FS ed infine il Collegio Docenti di Dicembre. Ogni progetto ha previsto un’articolazione modulare e è stato conforme alla normativa sull’autonomia ( finalità, organizzazione, strutture, verifica …). Titolo Progetto Breve Descrizione PROGETTI ISTITUZIONALI Gli scambi sono indispensabili per aprire la nostra scuola a culture e realtà diverse dalla nostra. Consistono in ospitalità reciproche, finalizzate allo SCAMBI CULTURALI svolgimento di visite didattiche, tirocini, stage, (da riattivare) conferenze. Sono stati intrapresi con l’Ungheria e Repubblica Ceca GIOCHI DELLA CHIMICA Preparare gli studenti con i migliori risultati in chimica a sostenere una gara, tramite attività Orientamento al settore specifiche nel corso dell’anno. A conclusione del lavoro gli alunni partecipano a selezioni di carattere regionale patrocinate dal DELLA CHIMICA Ministero della Pubblica Istruzione e dalla Società Chimica Italiana Gli obiettivi del progetto sono: • Potenziare le competenze comunicative degli alunni • Stimolare lo spirito critico e di osservazione della realtà circostante • Sviluppare le capacità di sintesi e di elaborazione dei testi in modo scorrevole e corretto. • Incentivare la scrittura e altre forme di espressione come processo comunicativo GIORNALINO • Conoscere e far utilizzare il linguaggio di un D’ISTITUTO quotidiano • Sviluppare le capacità critiche e relazionali degli studenti attraverso l’organizzazione redazionale • Favorire la collaborazione per il conseguimento di un obiettivo comune • Promuovere un uso più consapevole delle nuove tecnologie attraverso la realizzazione di un GIORNALE ON LINE. MUSICA & MUSICAL Gli obiettivi del progetto sono: • Potenziare e arricchire i canali espressivi e comunicativi • Favorire lo sviluppo della creatività • Offrire all’alunno ulteriori occasioni di LABORATORIO TEATRALE MUSICALE sviluppo, valorizzazione e orientamento delle proprie potenzialità • Maturare la conoscenza di sé • Promuovere la sicurezza individuale e processi di integrazione sociali • Potenziamento delle capacità di partecipazione POF 2014-2015 Referente Prof.ssa Armandi Livia Prof.ssa Castellani Mariangela Prof.ssa Angiello Cristiana Prof. Cappelleto Claudio Prof.sa Ricci Romanina - Piano Offerta Formativa pag. 36 di 57 A.S. 2014/2015 ai valori della cultura • Migliorare le conoscenze specifiche inerenti il linguaggio musicale e teatrale sia nell’ambito delle attività strumentali che in quelle del linguaggio corporeo. PROGETTI FINANZIATI DAGLI ALUNNI Potenziamento e certificazione lingua INGLESE Potenziamento e certificazione lingua SPAGNOLO “LO SPAGNOLO A SCUOLA” TEDESCO UNA RISORSA PER IL FUTURO FRANCESE INTERCULTURA ECDL Certificazione europea della lingua inglese in collaborazione con il Accademia Britannica di Latina. Prof.ssa Elisabetta PET Coluzzi Potenziamento lingua inglese Certificazione europea della lingua Spagnolo DELE- Diploma de Español lengua Extranjera. Prof.ssa Tramontano Apprendimento delle conoscenze Livelli Base A2 e Paola Livello Inicial B1 (QRLE) Viaggio CULTURALE: “Valencia” a.s. 2014/15 Nel ambito delle lingue, il progetto si configura come un’evoluzione degli studi universitari compiuti, per l’attivazione di un corso pomeridiano di lingua Tedesca del Livello A1, livello base del QRCE. Prof.ssa Cordella Tiziana In modo di ampliare l’offerta di studio e apprendimento delle lingue straniere ed in particolare per l’indirizzo alberghiero. - Preparazione all’ esame DELF livello A2 Aliance Francese Rafforzare la conoscenza della lingua straniera e il contatto con una cultura diversa, presso un paese straniero per un periodo di una settimana, durante il quale gli alunni frequenteranno un corso di lingua straniera e saranno ospitati dalle famiglie L’istituo è ENTE ACCREDITATO dall’ AICA per l’attivazione dei corsi e sede di esami per le certificazione delle competenze Informatiche, della Patente Europea del Computer. È attiva la NUOVA: NUOVA ECDL BASE: (1ma Certificazione da ottenere) NUOVA ECDL FULL ( comprende ECDL BASE + 3 Mod.) (2da certificazione) BASE: Mod.1 COMPUTER ESSENTIALS Mod.2 ONLINE ESSENTIALS Mod.3 WORD PROCESSING Mod.4 SPREAD SHEET FULL: Mod.5 I T SECURITY Mod. 6 PRESENTATION Mod. 7 ON LINE COLLABORATION Prof. Pesaresi Prof.ssa Romaina Ricci Prof.ssa Tramontano Paola Prof. Cappelletto Claudio (Esaminatori certificati) Presso il sito dell’Istituto “Area Progetti” sono pubblicati tutti i progetti proposti dai docenti per l’anno scolastico 2014/2015. In aggiunta a questi progetti finanziati, gli alunni dell’istituto partecipano ai progetti: Spazio d’ascolto psicologico. POF 2014-2015 - Piano Offerta Formativa pag. 37 di 57 A.S. 2014/2015 Festa di fine anno Da molti anni tale festa viene ripetuta nell’Istituto con l’obiettivo di salutare gli alunni diplomandi ed il personale in procinto di pensionamento. In tale occasione intervengono autorità scolastiche e politiche, del Comune, della Provincia e della Regione. Nell’ambito di tale manifestazione vengono premiati i migliori studenti dell’anno precedente, quelli che si sono distinti nello sport ed imprenditori agricoli e agroindustriali e del settore farmaceutico di successo della provincia di Latina (ex studenti e non). La festa inoltre prevede la celebrazione della Santa messa, momenti musicali, esposizioni. mostre ed un rinfresco finale. Tale festa si terrà a fine maggio. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 38 di 57 A.S. 2014/2015 Le Finalità Dell’offerta Formativa: Le Priorità Finalità generale dell’Istituto “S. Benedetto” è la formazione dello studente come persona, come cittadino e come lavoratore, tre dimensioni assolutamente complementari e integrate. Nello stabilire le finalità dell’offerta formativa si sono stabilite alcune priorità, individuate dal monitoraggio dei bisogni dei ragazzi che si scrivono e frequentano la nostra scuola. INDICATORI delle PRIORITA’ AZIONI per realizzarle Bisogno di valori per crescere con coscienza critica, rigore morale ed intellettuale -Relazione tra le componenti, all’interno all’esterno dell’Istituto e, nel territorio, con gli Enti locali e con il mondo produttivo STRUTTURE per realizzarle Consiglio d’istituto Consiglio d’Istituto Bisogno di grandi orizzonti per aprirsi al mercato del lavoro -Relazione tra le componenti, all’interno e all’esterno dell’Istituto, nel territorio, con gli Enti locali e con il mondo produttivo. Collegio docenti Consigli di classe CTS - Stage Ricerca di autostima Obiettivi generali e trasversali Collegio docenti Consiglio di Classe Motivazione nella scelta scolastica Difficoltà nel metodo di studio Alta pendolarità, servizi di trasporto limitati Accoglienza Collegio docenti Orientamento in entrata Consigli di classe Orientamento in uscita Funzione strumentale orientamento Didattica modulare Collegio docenti Recuperi Consiglio di Classe Sportelli didattici Funzione strumentale POF Attività integrative Flessibilità scolastico nel calendario POF 2014-2015 Collegio docenti Piano Offerta Formativa pag. 39 di 57 A.S. 2014/2015 Finalita’ Didattico - Educative Per Livelli Classe Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA L’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. • Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. • Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 40 di 57 A.S. 2014/2015 Per il triennio: LO STUDENTE IMPARA A CONOSCERSI L’alunno dovrà essere capace di: Classe– III - IV e V Classe V (V.O.) -Conoscere se stesso, il proprio comportamento, il proprio carattere. - Riflettere sulle proprie esperienze passate - Riconoscere i propri interessi extrascolastici OBIETTIVI - Individuare i valori in cui credere EDUCATIVI - Valutare i propri atteggiamenti e comportamenti i base a norme esplicitate e riconosciute -Affermare la propria identità, esprimendo giudizi, formulando ipotesi, proponendo soluzioni personali - Riconoscere le proprie abilità - Riflettere sul vissuto scolastico, individuando ciò che sa e ciò che non sa, identificando e consolidando le proprie inclinazioni scolastiche OBIETTIVI DIDATTICI -Valutare e controllare progressivamente ciò che fa - Intervenire in modo attivo e costruttivo - Esporre gli argomenti in modo personale Riconoscere le proprie abilità utilizzarle e misurarle autonomamente - Controllare e valutare ciò che fa -Affrontare situazioni problematiche con sicurezza di metodo - Valutare il proprio lavoro secondo criteri resi espliciti, compresi ed accettati LO STUDENTE ACQUISISCE COMPETENZE RELAZIONALI E COMUNICATIVE L’alunno dovrà essere capace di Classe III IV OBIETTIVI e V EDUCATIVI - Consolidare atteggiamenti di rispetto e di responsabilità verso le persone e le cose OBIETTIVI DIDATTICI - Saper lavorare in gruppo rispettando i compagni, le regole e partecipando attivamente POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 41 di 57 A.S. 2014/2015 LO STUDENTE TROVA LA MOTIVAZIONE NEL SUO PERCORSO FORMATIVO L’alunno dovrà essere capace di: Classe III IV OBIETTIVI EDUCATIVI e V - Riconoscere la validità formativa dell’attività scolastica in funzione della futura attività professionale - Scoprire relazioni tra le attività scolastiche e la realtà in cui si vive - Riconoscere le scelta della scuola e proporre progetti di attività scolastiche ed extrascolastiche - Imparare ad inserire i vari momenti dell’attività didattica nel contesto generale della programmazione OBIETTIVI DIDATTICI - Elaborare le conoscenze in funzione degli obiettivi da raggiungere - Essere in grado di superare le difficoltà incontrate nel processo di apprendimento, grazie ad una graduale acquisizione di un personale metodo di studio Competenze trasversali Le finalità sopra esplicitate si traducono nel raggiungimento delle seguenti competenze educative e didattiche trasversali da perseguire da parte di tutti i Docenti dei Consigli di Classe: Competenze Educative trasversali Promuovere l’elaborazione personale dei contenuti proposti Competenze Didattiche trasversali Promuovere il desiderio di conoscere Acquisire la padronanza della lingua italiana Promuovere la comunicazione interpersonale sia scritta che orale e l’inserimento attivo nella classe; Acquisire chiarezza di pensiero e rigore Sviluppare il senso di responsabilità delle espositivo proprie azioni; Promuovere l’elaborazione personale dei Maturare la capacità di analisi critica della contenuti proposti realtà contemporanea ed europea; Sviluppare la capacità di usare Promuovere il rispetto e l’accettazione consapevolmente regole e tecniche reciproci, consolidando una mentalità Acquisire la padronanza di una o più lingue democratica e tollerante straniere Acquisire conoscenze informatiche e multimediali Promuovere e sviluppare le capacità di lavorare e collaborare con gli altri in modo produttivo, critico, valorizzando le proprie ed altrui competenze; Promuovere abilità e competenze per imparare a lavorare per progetti POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 42 di 57 A.S. 2014/2015 Organizzazione della didattica Le metodologie didattiche più comuni si possono configurare in: METODOLOGIE DIDATTICHE I docenti nel programmare il loro lavoro devono individuare il metodo di insegnamento più adatto al raggiungimento degli obiettivi prefissati, tenendo conto della situazione della classe. 1. lezioni frontali, per introdurre in modo sistematico gli argomenti 2. lezioni interattive, per favorire la partecipazione dell’intera classe 3. esempi introduttivi legati ad esperienze condivise dagli allievi per stimolare l’interesse per nuovi argomenti 4. lavoro di gruppo, per sviluppare negli studenti l’attitudine ad affrontare e risolvere problemi in collaborazione con altri ed autonomamente dalla figura del docente 5. didattica laboratoriale L’insegnante informa gli studenti sui vari metodi di valutazione adottati e ne motiva la scelta: verifiche orali che permettono di valutare la conoscenza della materia, la capacità di articolare argomentazioni, la proprietà di linguaggio verifiche scritte con le quali valutare, oltre alla conoscenza degli argomenti, la capacità di organizzazione del pensiero e del proprio lavoro, di collegamento e di rielaborazione di argomenti diversi STRUMENTI DI VERIFICA Gli insegnanti hanno a disposizione una vasta gamma di strumenti di verifica da utilizzare per valutare le abilità conseguite dallo studente e per consentirgli una migliore espressione delle sue capacità. prove pratiche con le quali verificare anche le attitudini professionali e la capacità di lavorare autonomamente o in gruppo test o questionari che permettono di valutare la preparazione su un ampio settore della materia e la capacità dello studente di fornire risposte rapide a problemi di natura diversa verifiche in situazione di studio o di simulazione lavorativa: per valutare le competenze relative a determinati compiti o mansioni Oltre alle prove suddette,che per loro natura si collocano in spazi temporali ben definiti dell’attività didattica, costituiscono elementi di verifica anche: 1. la qualità del lavoro svolto a casa 2. le relazioni scritte 3. i lavori di gruppo 4. le attività ordinarie di laboratorio 5. l’attenzione prestata e la partecipazione alle lezioni 6. l’atteggiamento generale verso la scuola La valutazione delle prestazioni: CRITERI DI VALUTAZIONE L'insegnante valuta le conoscenze, le competenze e le abilità, non esprime giudizi su ciò che l'alunno è, ma su ciò POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 43 di 57 A.S. 2014/2015 che l'alunno ha prodotto: in tal modo evita di incidere sul piano dell’autostima degli studenti. il docente deve essere un efficace "facilitatore dell'apprendimento" con il compito di aiutare lo studente a crescere nell'autostima e nell'autonomia, per questo deve tener conto della situazione di partenza di ciascun alunno prima della prova l'alunno è informato sui criteri di valutazione e sul livello di sufficienza. dopo la prova allo studente sono comunicati il voto e l'analisi delle prestazioni in forma di giudizio sulle conoscenze,competenze e abilità. Il docente programmerà anche verifiche in itinere, che saranno finalizzate a controllare l’assimilazione dei contenuti disciplinari, utilizzando tipologie come: questionari, test, esercizi in classe o a casa, interrogazioni orali.. Le valutazioni hanno la funzione di orientamento del processo educativo, sia per il docente, sia per l’allievo, in quanto: a) il docente utilizza la valutazione per confermare o eventualmente modificare, in relazione agli obiettivi da raggiungere, il processo didattico in corso. b) b)L’alunno trova nella valutazione una preziosa indicazione per raggiungere la consapevolezza del livello di preparazione raggiunto I criteri di valutazione dovranno essere trasparenti ed espliciti, affinché lo studente possa anche autovalutarsi. Nelle prove strutturate, oggettive, agli alunni verrà consegnata, assieme al testo della prova, anche la griglia di valutazione. Il livello di sufficienza sarà rapportato agli standard minimi della disciplina stabiliti in sede di programmazione dipartimentale e del Consiglio di classe. VALUTAZIONE PERIODICA DEGLI APPRENDIMENTI CM n. 89 del 18/10/2012 Valutazione periodica degli apprendimenti nelle classi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado – Indicazioni per gli scrutini dell’anno scolastico 2013-14. 1. Nelle classi quinte gli scrutini si svolgeranno con le consuete modalità, nel rispetto delle norme ancora vigenti. 2. Nelle classi prime, seconde, terze e quarte la valutazione è formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale. Resta comunque inteso, come principio ineludibile,che il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico - didattiche adottate dai docenti. Sarà cura quindi del collegio dei docenti e dei dipartimenti fissare preventivamente le tipologie di verifica nel rispetto dei principi definiti dai decreti istitutivi dei nuovi ordinamenti. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 44 di 57 A.S. 2014/2015 Voto Di Condotta In ottemperanza all’art. 2 del Decreto Legge n°169 del 30 Ottobre 2008, a partire dall’anno scolastico 2013-2014, L’ I.I.S. “San Benedetto” adotta la seguente griglia di valutazione del comportamento degli alunni in ogni fase di valutazione dell’andamento didattico e disciplinare. Tale griglia è allegata a questo documento, vedi allegato n°12. La votazione inferiore a 6, ovvero l’insufficienza, che determina l’automatica non ammissione dell’alunno alla classe successiva, è attribuita in base al DPR 122/2009 ed alla Legge 169/2008. Che Cosa Indicano I Voti? Tutta la valutazione scolastica deve fondarsi sul dialogo aperto e sulla reciproca assunzione di responsabilità fra docente e studente in quanto, nei criteri di giudizio, sono indispensabili chiarezza e trasparenza. Il voto deve in ogni caso essere motivato agli studenti per offrire loro l'opportunità di correggere eventuali errori e colmare le lacune rilevate. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 45 di 57 A.S. 2014/2015 Griglie specifiche di valutazione Alcuni dettagli sulla valutazione Occorre : VERIFICHE E VALUTAZIONI: definizione dei parametri costruire gli strumenti di rilevazione della situazione di partenza definire i livelli di conoscenze, abilità e competenze individuare i descrittori delle abilità per le prove scritte,orali,grafiche costruire griglie di misurazione delle prove alla luce delle abilità individuate definire i criteri di valutazione, sia sulla base delle griglie di misurazione che sui fattori che influiscono sul “successo scolastico”;successivamente comunicarle agli alunni e ai rappresentanti dei genitori La valutazione finale terrà conto: - Della conoscenza dei contenuti - Delle competenze acquisite VALUTAZIONE FINALE 1° - trimestre E 2° pentamestre - Delle competenze linguistiche (possesso dei linguaggi specifici) - Delle abilità - Della partecipazione - Dell’impegno - Delle caratteristiche personali In base al D.M. 80/2007 e O.M. 92/2007 esplicativa, ogni anno il Collegio Docenti stabilisce criteri e modalità per il recupero dei debiti formativi tenendo conto dell’utenza e del livello medio di preparazione degli alunni. CARENZE RILEVATE E SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO Una delle modalità consiste nell’ ATTIVITA DIDATTICA DIFFERENZIATA (Recupero, Potenziamento e Approfondimento) Durante lo scrutinio di fine anno il Consiglio di classe stabilisce per quali alunni “sospendere il giudizio” di ammissione alla classe Successiva. Nello scrutinio finale saranno individuati tre gruppi di alunni: alunni ammessi alla classe successiva POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 46 di 57 A.S. 2014/2015 alunni non ammessi alla classe successiva alunni con “sospensione del giudizio”poiché presentano insufficienze giudicate recuperabili dal Consiglio di classe. Per questi ultimi si terranno corsi di recupero estivi con date e tempi da stabilire in base alle risorse disponibili Alla fine dei corsi di recupero estivi verranno effettuate le verifiche e gli scrutini per deliberere l’ammissione o non ammissione ESAME DI QUALIFICA III Anno - Nel mese di maggio agli allievi delle classi terze, prima degli scrutini di ammissione agli esami di qualifica, saranno somministrate delle prove permettono l’ammissione all’esame VALUTAZIONE Nella valutazione dell’apprendimento delle discipline appartenenti all’area alternanza scuola lavoro sono utilizzati i seguenti livelli: AREA PROFESSIONALIZZANTE Competenze AVANZATO acquisite a livello BASE – INTERMEDIO E Competenze non acquisite Per l’attribuzione del Credito scolastico al III, IV e V Anno si fa riferimento all’art. 8 dell’O.M. n° 40/2009. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO III, IV e V Anno L’attribuzione del punteggio nella fascia di appartenenza sarà in base alla media dei voti >= 0,5 massimo punteggio della fascia di appartenenza < 0,5 minore punteggio della fascia Il credito scolastico verrà eventualmente integrato con il credito formativo. Il credito formativo, richiesto dagli alunni entro il 15 maggio di ogni anno scolastico, è rappresentato da esperienze acquisite e certificate da ogni alunno. Le attività che il Collegio dei Docenti ritiene coerenti e omogenee con il corso di studi sono: CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO FORMATIVO III, IV e V Anno Area professionalizzante: competenze acquisite al meno a Livelli Intermedio corsi di lingua, corsi di informatica attività lavorative (presso aziende agro-industriali, industrie farmaceutiche, laboratori, ecc.); attività sportive a livello nazionale; attività di volontariato certificato; partecipazione a concorsi inerenti l’indirizzo di studi. partecipazione a progetti della scuola extracurricolari giudizio di religione: moltissimo - ottimo POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 47 di 57 A.S. 2014/2015 Iniziative per migliorare qualità ed efficacia dell’azione didattica Al fine di favorire il successo scolastico degli allievi e di migliorare la qualità dell’azione didattica, il POF, in base ai risultati degli anni precedenti, prevede l’adozione dei comportamenti e delle procedure di seguito indicate. Ambito di applicazione Comportamenti e procedure Dovrà esserci una programmazione scolastica di ciascuna disciplina che non sovraccarichi l’attività di studio dello studente in modo che questi: 1) possa almeno dedicare tutti i giorni uno spazio a tutte le discipline previste per il giorno successivo Programma di studio 2) non adotti strategie di studio a all’approssimarsi delle verifiche periodiche. breve tempo o solo Ogni docente, per quanto sopra esposto, stipulerà il contratto formativo con gli allievi di ogni sua classe esplicando la propria offerta formativa, le strategie, gli strumenti di verifica e i criteri di valutazione. Verifiche Ogni docente monitorerà l’efficacia del proprio insegnamento mediante verifiche formative. Queste serviranno non solo per verificare il livello di apprendimento dello studente in generale,ma anche per valutarne le conoscenze lezione per lezione. Il docente avrà così l’opportunità di tenere sotto controllo l’efficacia del proprio operato e quindi la situazione generale e individuale della classe e di ciascun allievo Attività di semiconvitto Per tutta la settimana (dal lunedì al venerdì), gli alunni possono rimanere a studiare in Istituto, insieme ai convittori, sotto la sorveglianze e l’assistenza degli educatori, fino alle ore 17.00. La collaborazione della famiglia è un elemento di importanza strategica per il buon esito del progetto formativo che la scuola si pone; per questo si chiede ai genitori condivisione di obiettivi e disponibilità ad interagire con tutte le componenti scolastiche. Questo si può realizzare attraverso: Rapporti Scuola – Famiglia COLLOQUI GENERALI: due nel corso dell’anno scolastico (in orario pomeridiano). Tutti i docenti sono a disposizione dei genitori. COLLOQUI ANTIMERIDIANI: ogni docente mette a disposizione un’ora per colloqui con i genitori, in un giorno prefissato, nei mesi in cui non vi sono colloqui generali. Di ciò viene data comunicazione ai genitori. COLLOQUIO DEL COORDINATORE DI CLASSE: sono generalmente colloqui richiesti in casi particolari, nei quali si ritenga opportuno affrontare con la famiglia problematiche di varia natura. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 48 di 57 A.S. 2014/2015 L’appuntamento verrà fissato tramite comunicazione telefonica o per lettera. COLLOQUI CON L’UFFICIO DI PRESIDENZA: il Preside, i suoi collaboratori e le figure strumentali sono a disposizione delle famiglie per chiarimenti di ogni genere e anche per risolvere problemi particolari. INCONTRI CON IL PRESIDE: All’inizio dell’anno scolastico il Preside incontra i genitori degli alunni delle prime classi. Lo scopo è quello di accogliere nella scuola non solo i ragazzi ma anche le loro famiglie ed iniziare, in questo modo, una costruttiva collaborazione. I GENITORI NEI CONSIGLI DI CLASSE: I genitori, eletti come rappresentanti di classe, partecipano alle riunioni ed il loro contributo è fondamentale per costruire un percorso educativo basato sul confronto, su proposte ed osservazioni costruttive, su strategie comuni. L’assenteismo degli alunni, individuale e di gruppo, viene considerato uno dei principali fattori responsabili dell’insuccesso scolastico Pertanto i docenti in collaborazione con gli organi di governo dell’Istituto, adottano le seguenti iniziative finalizzate a ridurre il fenomeno dell’assenteismo degli alunni segnalare le frequenti assenze tramite comunicazione scritta o telefonica alle famiglie Assenteismo fornire ai genitori il numero delle dall’alunno nel corso dell’ultimo mese di scuola assenze cumulate La segnalazione sarà compiuta dal coordinatore o dal singolo docente se le assenze saranno particolarmente frequenti in una singola disciplina consigliare al genitore di controllare periodicamente il libretto delle assenze e di mettersi in contatto con il coordinatore durante l’orario scolastico per confrontare le assenze indicate sul libretto con quelle indicate nel registro generale delle assenze. Le classi prime vengono formate sulla base dei seguenti criteri generali: Criteri formazioni delle classi I Cambio sezione Criteri generali per l’assegnazione dei 1. Numero complessivo di iscritti (parametri DPR 81/2009), anche sulla base della presenza di alunni con diversa abilità 2. Giudizio della scuola media di provenienza 3. Provenienza geografica dei ragazzi 4. Possibilità di indicare una preferenza per specifiche sezioni 5. Equilibrio tra studenti con cittadinanza non italiana e italiani Su motivata richiesta dell’alunno è possibile il cambio di sezione all’inizio dell’anno scolastico; durante l’anno solo nei casi in cui se ne valuti l’eccezionalità e a discrezione del Dirigente Scolastico I criteri generali sono in ordine di priorità i seguenti: POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 49 di 57 A.S. 2014/2015 docenti alle classi - Continuità didattica -Anzianità di servizio nell’ambito dell’Istituto -Richieste formulate dagli insegnanti Attività e progetti proposti ad integrazione dei curricula Attività di recupero, di sostegno, finalizzate alla prevenzione dei debiti formativi e all’approfondimento, sono programmate dai docenti o dai singoli consigli di classe. Inoltre le attività didattiche, complementari e integrative o quelle finalizzate all’integrazione e alla prevenzione del disagio, sono individuate e decise a livello di classe, di gruppi di classi o a livello d’Istituto e attuate dentro o fuori dell’Istituto, in tutto o in parte, durante il normale orario di lezione, con la guida degli insegnanti. La loro obbligatorietà è stabilita dall’organo collegiale competente in relazione al tipo, agli obiettivi e agli impegni richiesti. Tali attività possono essere: -viaggi d’istruzione; -visite guidate ad aziende, istituzioni, -strutture o manifestazioni; -seminari condotti da esperti; -realizzazione di prodotti didattici (video, mostre, manifestazioni, ecc.); -gare e manifestazioni sportive; -partecipazione ad iniziative di carattere educativo o formativo organizzate in cooperazione con altre scuole o enti; -interventi educativi specifici: salute, prevenzione e igiene, educazione interculturale, pari opportunità, ambiente, educazione alla legalità e al rispetto delle diversità, alimentazione, educazione stradale, lotta all’abuso dell’alcool, educazione della sfera emotivo-affettiva e della sessualità, teatro, scambi culturali -orientamento rivolto agli studenti delle scuole medie; -orientamento post-qualifica e post-diploma; In considerazione della forte incidenza della Formazione Regionale, sostenuta tra l’altro dai finanziamenti Comunitari, si stanno rafforzando i rapporti esistenti e creandone di nuovi con gli enti di formazione di varia estrazione, per attivare corsi di formazione integrata superiore o di altra tipologia, con particolare attenzione a quanto previsto nel nuovo Bando Regionale Obiettivo 3 POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 50 di 57 A.S. 2014/2015 L’INFORMAZIONE ON LINE E’ stato implementato ed è costantemente in via di miglioramento il sito della scuola, alla URL www.ipasanbenedetto.gov.it Sul sito è presente una piattaforma e-learning ed è possibile scaricare documenti e notizie semplicemente seguendo la procedura di registrazione. Tecnologia al servizio della scuola POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 51 di 57 A.S. 2014/2015 Attività di Sostegno per la Diversa Abilità Per realizzare l’Inclusione, la scuola mette in atto un modello organizzativo e didattico flessibile: Usando metodologie pluralistiche Favorendo attività pratiche Incentivando l'uso dei linguaggi non verbali Organizzando laboratori e attività scolastiche pomeridiane ed antimeridiane. In questo ambito sono in atto nel nostro Istituto le seguenti iniziative rivolte agli alunni che seguono il P.E.I. collaborazione con le strutture socio-sanitarie territoriali per l'avvio di progetti per l'inserimento lavorativo e/o di alternanza scuola-lavoro; risorse per realizzare le attività di integrazione come attrezzature informatiche, hardware e software, materiali e spazi specifici; L’attività formativa rivolta alle classi in cui è presente un alunno diversamente abile viene progettata ed attuata nel rispetto della normativa vigente che intende l'integrazione come promozione e sviluppo delle potenzialità della persona nella comunicazione, nella relazione, nell'apprendimento. L’inclusione viene vissuta come partecipazione alla vita della comunità scolastica e la diversità rappresenta un’occasione di conoscenza, di confronto, di crescita umana e culturale per tutti i suoi componenti. Per rendere significativa la presenza del diversamente abile all’interno del proprio gruppo di compagni gli interventi educativi personalizzati vengono disegnati tenendo contemporaneamente conto delle esigenze specifiche del singolo alunno e del contesto dei bisogni formativi della classe cui appartiene. Particolare attenzione viene posta alla dimensione relazionale del processo di integrazione con l’intento di superare la tendenza all’isolamento ed all’emarginazione che la “diversa abilità” comunemente genera. Inoltre, poiché l’adolescenza rappresenta il momento in cui inizia a delinearsi il proprio progetto di vita, l’attività di orientamento diventa parte integrante del progetto di inclusione, al fine di individuare itinerari di costruzione della propria identità e di potenziamento delle abilità e competenze in vista di un inserimento futuro del diversamente abile nell’ambiente sociale e, ove possibile, nell’attività produttiva. Per il raggiungimento di tale obiettivo, la scuola si organizza come "ambiente educativo di apprendimento" nel quale l'alunno possa maturare progressivamente la propria capacità di azione diretta, di progettazione, di esplorazione e studio individuale. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 52 di 57 A.S. 2014/2015 Pianificazione Degli Interventi L’integrazione significativa dell’alunno diversamente abile all’interno della comunità scolastica è il frutto di un articolato progetto che viene elaborato a diversi livelli. G.L.H.I. Gruppo Lavoro d’Istituto Handicap G.L.H.O. Gruppo Lavoro Operativo Handicap A livello d’Istituto il progetto di integrazione viene predisposto dal G.L.H.I., composto dal Dirigente Scolastico, dal Presidente del Consiglio d’Istituto e da un rappresentante di tutte le categorie coinvolte: Docenti, Insegnanti di sostegno, Personale ATA, Alunni, Genitori, Operatori della ASL e degli Enti Locali. Il GLHI delinea la filosofia dell’integrazione e l’organizzazione del sistema scolastico tenuto conto della situazione dell'Istituto e delle risorse disponibili. Per ogni singola Classe viene convocato periodicamente il Gruppo di lavoro operativo (GLHO) composto dai Docenti del Consiglio di Classe (compreso l’insegnante di sostegno), dai Genitori dell’allievo diversamente abile e da un membro dell’équipe socio-sanitaria della ASL. Il compito del GLHO è principalmente quello di definire il Profilo Dinamico Funzionale dell’alunno, nel quale vengono evidenziate le aree funzionali compromesse dal deficit e le potenzialità residue sulle quali costruire le strategie di intervento. Consiglio di Classe Sulla base delle indicazioni contenute nel POF, il Consiglio di Classe elabora, di concerto con la famiglia dell’alunno diversamente abile, il Piano Educativo Individualizzato, cioè il piano in cui vengono esposti gli interventi educativi personalizzati, riabilitativi, di socializzazione atti a promuovere il massimo sviluppo possibile della personalità dell'allievo, il suo inserimento nella società, il suo arricchimento culturale e civile. Il Consiglio di Classe è, anche, l’organo direttamene investito della realizzazione del progetto di integrazione individuale. Infatti, per ogni allievo diversamente abile gli insegnanti curricolari in accordo con il docente specializzato rilevano la situazione iniziale attraverso prove d'ingresso mirate, schede di verifica, osservazione diretta dei comportamenti degli alunni ed individuano, dopo una attenta analisi delle risorse e degli spazi disponibili, i campi di intervento e gli obiettivi da raggiungere anche tramite il recupero motivazionale e delle abilità trasversali, delle competenze e abilità residue. Le attività d'integrazione possono prevedere interventi individualizzati e anche riguardare l’intera classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno in situazione di handicap. La figura dell’insegnante specializzato nelle attività di sostegno Nell’ambito del consiglio di Classe un ruolo particolare viene svolto dall’insegnante specializzato nelle attività di sostegno. L’insegnante di sostegno è un facilitatore dei processi di integrazione, egli assolve il difficile compito di mediare tra l’alunno diversamente abile e la comunità scolastica. La sua azione professionale non è sostitutiva di quella normalmente esercitata dai colleghi, ma di supporto nell’identificare i nodi metodologici e didattico - disciplinari che possono ostacolare l’intervento formativo destinato alle persone in situazione di handicap. Il docente specializzato POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 53 di 57 A.S. 2014/2015 rappresenta, inoltre, una risorsa per l’intera classe in quanto collabora con i colleghi per progettare e realizzare interventi di organizzazione modulare dell’attività pedagogica e didattica: gruppi di lavoro, tutoring, cooperative learning,…..L’insegnante di sostegno è docente di tutta la classe e partecipa a pieno titolo alla elaborazione ed alla verifica dell’attività di competenza dei Consigli di Classe, sia sul piano della progettualità e della programmazione dell’azione scolastica che sul piano della realizzazione operativa del progetto stesso. Documentazione Degli Interventi Secondo la normativa vigente il complesso procedimento per l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili deve essere opportunamente documentato. Tale documentazione comprende Certificazione o diagnosi clinica La certificazione o diagnosi clinica rappresenta l’individuazione della tipologia di handicap e la valutazione della sua gravità. E’ redatta da uno specialista in servizio presso la ASL Diagnosi funzionale La diagnosi funzionale (D.F.) redatta dall’equipe multidisciplinare della ASL è un atto di natura strettamente socio-sanitaria. Descrive le conseguenze funzionali della diagnosi clinica. Profilo dinamico funzionale Il profilo dinamico funzionale (P.D.F.) rappresenta una valutazione in chiave dinamica del deficit. Comprende la descrizione funzionale (in relazione alle difficoltà) e l'analisi dello sviluppo potenziale (a breve - medio termine) dei parametri cognitivo, comunicativo/linguistico, sensoriale. Verificato ed aggiornato durante il percorso scolastico, è la base essenziale per la formulazione del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.). Piano educativo individualizzato Il piano educativo individualizzato (P.E.I.) rappresenta la descrizione analitica dell’intervento: contiene osservazioni sulle abilità possedute, sulle potenzialità e difficoltà evidenziate e definisce obiettivi, contenuti di insegnamento, strategie di intervento (metodologie, mezzi e strumenti, verifiche e valutazioni), eventuali attività progettuali. Il naturale processo di feed-back che caratterizza tutte le azioni umane rende il P.E.I. un documento estremamente flessibile, soggetto a verifica e revisione periodica DSA I DSA sono disturbi nell'apprendimento che interessano alcune abilità specifiche che devono essere acquisite da bambini e ragazzi in età scolare. I disturbi specifici dell'apprendimento comportano difficoltà funzionali durante il percorso scolastico, in quanto interessano nella maggior parte dei casi le attività di lettura, scrittura e calcolo. I DSA interessano bambini e ragazzi che in genere non hanno disabilità o difficoltà particolari, ma possono rendere POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 54 di 57 A.S. 2014/2015 loro difficile la vita a scuola, se non vengono aiutati nella maniera corretta. Attualmente i bambini e i ragazzi interessati da DSA non hanno diritto all'insegnante di sostegno. Hanno però diritto, grazie alle Legge 170/10, a strumenti didattici e tecnologici di tipo compensativo (sintesi vocale, registratore, programmi di video-scrittura e con correttore ortografico, calcolatrice) e a misure dispensative, per permettere loro di sostituire alcuni tipi di prove valutative con altre equipollenti più adatte. Si elaborerà il PDP (Piano Didattico Personalizzato) I principali disturbi specifici di apprendimento sono: DISLESSIA DISGRAFIA DISCALCULIA DISORTOGRAFIA DISPRASSIA DISTURBO SPECIFICO DELLA COMPITAZIONE DISTURBO SPECIFICO DEL LINGUAGGIO (Disturbo associato) Nella classificazione internazionale ICD- 10 dell' Organizzazione Mondiale della Sanità i DSA sono definiti con la sigla F81. Le LINEE GUIDA MINISTERIALI PER I DSA IL DECRETO ATTUATIVO DELLA LEGGE 170/10 ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI BES L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. L’utilizzo dell’acronimo BES sta quindi ad indicare una vasta area di alunni per i quali il principio della personalizzazione POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 55 di 57 A.S. 2014/2015 dell’insegnamento, sancito dalla Legge 53/2003, va applicato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni. Si consulti, per approfondimento: Nota prot. 13588 del 21 agosto 2013 “Bisogni Educativi Speciali. Approfondimenti in ordine alla redazione del piano annuale per l’inclusività nell’ottica della personalizzazione dell’apprendimento. Materiali per la formazione a.s. 2013-2014″ ALUNNI STRANIERI I ragazzi con cittadinanza non italiana, anche se in posizione non regolare, hanno diritto all'istruzione alle stesse condizioni degli alunni italiani. Allo stesso modo hanno l'obbligo di iscriversi e frequentare le scuole statali o paritarie e il dovere di conformarsi in tutto alle disposizioni nazionali in materia di istruzione. La loro iscrizione a scuola può avvenire in qualsiasi momento dell'anno scolastico.( Circolare Ministeriale n. 2787 del 20 Aprile 2011) Valutazione I minori con cittadinanza non italiana, presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Decreto del Presidente della Repubblica 122 del 22 giugno 2009, art. 1, comma 9. Percorsi Didattici ALUNNI CON DISABILIT’A’ MOTORIA ALUNNI CON DISABILITA’ SENSORIALE DSA e BES PERCORSO DELLA CLASSE SEMPLIFICATO (Raggiungimento degli obiettivi minimi delle programmazioni disciplinari) ALUNNI CON DISABILITA’COGNITIVA MEDIO-GRAVE PERCORSO DIFFERENZIATO (PEI) ESAMI DI QUALIFICA ESAMI DI STATO ESAMI DI QUALFICA ESAMI DI STATO * DIPLOMA DI AGROTECNICO *DIPLOMA DI TECNICO CHIMICO-BIOLOGICO POF 2014-2015 ATTESTATO COMPETENZE E ABILITA’ Piano Offerta Formativa pag. 56 di 57 A.S. 2014/2015 Come raggiungerci L’Istituto d’Istruzione Superiore “San Benedetto” è situato in via Mario Siciliano n°1 a Borgo Piave, Latina. 0773 69881 0773 662890 Sede Staccata presso l’Istituto “V.Veneto-Salvemini” a Latina, in Viale Le Corbusier. L’istituto si trova su una direttrice di collegamento tra il nord e il sud della provincia, la Strada statale 148. Per questo motivo è facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto locali e provinciali. POF 2014-2015 Piano Offerta Formativa pag. 57 di 57 A.S. 2014/2015 ALLEGATI Cartella: ESAMI DI QUALIFICA 2: Scheda di valutazione scritto italiano esami di Qualifica (corso agrario e chimico) 3: Scheda di valutazione scritto materie professionali esami di Qualifica (corso agrario e chimico) 12: Quadro generale di valutazione esami di qualifica 16: Scheda punteggio aggiuntivo esame di qualifica Cartella: ESAMI DI STATO 4: Scheda di valutazione della I prova scritta d’italiano – esame di stato 5: Scheda di valutazione II prova scritta esami di stato (corso Agrario) 6: Scheda di valutazione II prova scritta esami di stato Chimico 7: Scheda di valutazione III prova scritta esami di stato corso Agrario 8: Scheda di valutazione III prova scritta esami di stato corso Chimico 9: Scheda di valutazione dei colloqui esami di stato Cartella: VALUTAZIONE 10: Scheda di misurazione delle competenze laboratoriali 11: Scheda di valutazione del credito scolastico 13: Scheda di valutazione della condotta 14:Scheda di valutazione primo quadrimestre (disciplinare) 15: Scheda di valutazione finale primo quadrimestre (disciplinare) 18: Certificazione delle competenze 19: Scheda comunicazione famiglieesiti delle verifiche del recupero primo quadrimestre 20: Scheda comunicazione famiglie sospensione giudizio 21: Scheda comunicazione famiglie insufficienze riportate fase intermedia 22: Scheda comunicazione famiglie insufficienze riportate primo quadrimestre Cartella: AUTOVALUTAZIONE 17 A – B – C : Schede monitoraggio Cartella: SCHEDE PROGETTI 25: Scheda elaborazione progetti 26: Valutazione progetti 27: Rendicontazione progetti POF 2014-2015