Newsletter dell’Associazione Bancaria Italiana
Il Presidente dell’ABI risponde all’invito di Berlusconi
Spediz. in abb. postale - dl n.353/2003, (conv. in l. 27.2.2004, n. 46) - art.1, c. 2 - Dcb Roma
Anno X - n. 5
maggio 2008
Banche Pronte
alla Collaborazione
Corrado Faissola ha accolto la richiesta di uno
“sforzo comune” avanzata dal Presidente del consiglio. “Autonomia e competitività di un settore così
cruciale restano un valore da salvaguardare, senza
provvedimenti penalizzanti”
U
n sistema bancario solido ed efficiente, qual è
quello italiano, intende senza dubbio continuare
a svolgere un ruolo di primo piano nel rilancio e
nello sviluppo dell’economia, guardando con particolare attenzione al mondo delle imprese, dei risparmiatori
e dei giovani, oltre che alla sempre maggiore qualità
nel rapporto con i clienti. Per centrare questi obiettivi
di interesse generale, le banche italiane sono assolutamente disponibili a dialogare e collaborare con il Governo e le istituzioni.
Con queste parole il Presidente dell’ABI, Corrado Faissola, ha accolto l’invito del Presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, a fare uno “sforzo comune”. “Non
conosciamo ancora i progetti concreti che il Governo
intende realizzare - ha aggiunto Faissola - ma le banche italiane saranno senz’altro pronte a fare la
propria parte nell’interesse e con l’obiettivo comune della competitività e del rilancio della no-
Hr 2008 fa il punto sulle risorse umane in banca
Occupazione
I Numeri del Credito di Qualità anche
con bassa Crescita
a cura del Centro studi e ricerche
Aprile 2008
(in parentesi marzo 2008)
Totale Impieghi
variazioni % nei 12 mesi
9,20
(10,10)
Totale Raccolta
depositi e obbligazioni.
variazioni % nei 12 mesi
9,01
(8,55)
Tasso medio
prestiti in euro
a famiglie e società
non finanziarie. Valori %
6,25
(6,15)
Tasso medio
depositi in euro
di famiglie e società
non finanziarie. Valori %
2,12
(2,09)
L
’andamento
non
brillante dell’economia italiana di questi
anni e le recenti previsioni
dell’Unione europea sulla
bassa crescita del nostro
Paese (0,5% nel 2008)
non frenano la capacità
del settore bancario italiano di favorire una tenuta
dei livelli occupazionali.
Lo ha dichiarato il Presidente
dell’Associazione
bancaria, Corrado Faissola, aprendo la due giorni
del convegno annuale ABI
“Hr 2008 - Banche e risorse umane: competenze e
merito per crescere nella
banca che cambia”.
Faissola ha ricordato che
“le banche italiane hanno
saputo offrire lavoro ad
alta professionalità ad un
numero crescente di lavoratori anche di fronte ad
un contesto di continuo
cambiamento dovuto a
processi di concentrazioni, ristrutturazioni ed esodi anticipati”: negli ultimi
dieci anni (1997-2006) la
percentuale dei laureati
è salita dal 18% al 33%,
mentre sul totale occupati
4 dipendenti su 10 sono
donne.
Nel credito è accentuato, infatti, il fenomeno di
ricambio generazionale:
nel solo 2006 sono stati 19 mila i nuovi assunti
grazie ad una politica mirata e attenta.
Tecnologia e
capitale umano
Per il Direttore generale
dell’ABI, Giuseppe Zadra,
“il notevole progresso
tecnologico del sistema
non ha limitato l’offerta di
lavoro grazie soprattutto
segue in ultima pagina
stra economia, anche per
superare le conseguenze
di una fase non brillante
della congiuntura interna
ed internazionale.
Al tempo stesso resta un
valore fondamentale da
salvaguardare anche l’autonomia e la competitività di un settore cruciale
come quello bancario, che
non deve essere messa a
rischio da provvedimenti
penalizzanti anche per il
mercato finanziario e che
già sconta un carico fiscale tra i più alti in Europa”.
Banche e Assicurazioni
Via libera alla
Federazione
L’Assemblea dell’ABI ha
approvato a fine aprile
la modifica dello statuto che rende possibile,
anche dal punto di vista
formale, l’adesione alla
costituenda Federazione ABI-Ania. L’articolo
2 dello statuto è stato
integrato con il seguente comma: “L’associazione
aderisce alla federazione
ABI-Ania per il perseguimento degli scopi statutari”. La
modifica statutaria varata
oggi conclude l’iter interno
– avviato con il protocollo
d’intesa siglato nell’aprile
dello scorso anno tra le due
associazioni – dando il definitivo via libera alla Federazione, che sarà ufficialmente
costituita nelle prossime settimane. La Federazione - si
legge nello statuto - ha per
scopo di promuovere il ruolo
dell’industria bancaria e assicurativa coniugandolo con gli
interessi generali del Paese,
nella consapevolezza che un
sistema finanziario moderno
ed efficiente è condizione indispensabile per lo sviluppo
sostenibile dell’economia e
della società italiana.
Rapine in Banca
In calo nel primo trimestre secondo
le rilevazioni dell’Osservatorio ABI
sulla sicurezza fisica
Basilea 2
Si rafforza il dialogo con le imprese
per le banche italiane al riparo dalla
crisi internazionale
pagina 2
pagina 3
< maggio 2008
Ultimo rapporto Ossif sulla sicurezza in banca
Rapine: primo
trimestre in Calo
Rapine consumate in banca
negli ultimi 5 anni
Diminuzione del 24% rispetto alle 796 rapine commesse nello stesso periodo dell’anno precedente. Secondo lo studio dell’ABI, si riducono anche il bottino complessivo e il cosidetto “indice di rischio”
D
iminuiscono le rapine in banca. Nei primi tre mesi del
2008, infatti, sono state 606
le rapine compiute allo sportello,
con una diminuzione del 24% rispetto alle 796 rapine commesse
nello stesso periodo dell’anno precedente. In calo anche il cosiddetto
“indice di rischio” (-23,7%), cioè il
numero di rapine ogni 100 sportelli
in Italia, che è passato da 9,7 a 7,4,
e il bottino complessivo (-24,1%)
che si è ridotto da 15,7 milioni a 12
milioni.
Sempre magro, inoltre, l’incasso
medio per rapina che, con circa 19
mila euro, si mantiene in linea con
i valori del primo trimestre 2007 e
tra più bassi registrati negli ultimi
dieci anni.
Sono questi i principali risultati dell’indagine sul primo trimestre del
2008 condotta dall’Ossif, il centro
di ricerca dell’Associazione bancaria
italiana in materia di sicurezza.
Lo studio viene presentato il 26 e 27
maggio a Roma, al convegno “Banche e sicurezza”, durante il quale
esponenti del settore bancario, insieme ad istituzioni e forze dell’ordine, faranno il punto sulle nuove
strategie e su tutti gli strumenti e
le soluzioni più evolute e moderne
ABI Online
per le Banche
Con www.abionline.it
l’Associazione bancaria
informa in tempo reale tutte le
aziende associate riguardo alle attività svolte in rappresentanza e a
tutela dei loro interessi.
Per avere informazioni e ricevere
via e-mail la newsletter riservata
scrivere a [email protected]
per garantire sempre maggiore sicurezza a cittadini,
clienti e dipendenti.
“Per quanto riguarda il
fenomeno delle rapine in
banca - spiega lo studio
dell’ABI - rispetto al resto
d’Europa l’Italia sconta
ancora il frequente ricorso al denaro contante ed il ritardo
nell’utilizzo dei moderni strumenti
di pagamento messi a disposizione
dal settore.
Ridurre la circolazione del contante, infatti, vuol dire contribuire non
solo all’ammodernamento complessivo del Paese, ma anche alla maggiore sicurezza delle città. La collaborazione più stretta con istituzioni
e forze di polizia in questa direzione
sta già dando buoni risultati.
Le banche italiane, infatti, ogni
anno investono 800 milioni di euro
per rendere le proprie filiali sempre
più sorvegliate e sicure, non solo
perfezionando e potenziando le misure di protezione allo sportello e
adottando le soluzioni tecnologiche
più moderne ed efficaci, ma anche formando i dipendenti bancari
e fornendo ai clienti e al personale
tutte le informazioni necessarie per
sapere cosa fare prima, durante e
dopo una rapina in banca.
e le rapine subite su tutti il territorio nazionale e di informazioni utili
sulle misure di difesa.
Il trend dell’anno scorso
Sempre secondo il rapporto Ossif,
anche durante il 2007 il trend del
fenomeno criminoso è stato decrescente.
In particolare, mentre nel primo semestre si è registrato un incremento dei casi del 29,3%, rispetto al
2006, nella seconda metà dell’anno
si è avuto un calo del 9,7%.
Il danno economico per le banche è
stato superiore ai 57 milioni di euro
(+2,1%), ma il bottino medio per
evento, 19.200 euro, ha subito un
calo del 4,7% ed è risultato il più
basso degli ultimi 10 anni.
Una Guida antirapina
per i dipendenti
Proprio con questo obbiettivo l’ABI
ha realizzato una nuova edizione
della “guida antirapina” per i dipendenti delle banche che contiene,
tra l’altro, una serie di istruzioni su
come comportarsi durante le rapine
e alcune indicazioni utili per prevenirle, recependo anche suggerimenti di Polizia e Carabinieri. L’impegno
comune di banche e forze dell’ordine per la sicurezza allo sportello,
del resto, non si ferma qui. In 81
province italiane, infatti, è già operativo il Protocollo anticrimine firmato dall’Associazione bancaria con
le Prefetture proprio per rafforzare
la cooperazione reciproca.
È attivo, inoltre, il gruppo di lavoro
sulla sicurezza in banca creato dall’ABI d’intesa con il Ministero dell’interno per migliorare la prevenzione
dei fenomeni criminosi attraverso
un continuo scambio di dati sui furti
pagina Il restauro di un’inedita terracotta policroma del XV secolo, raffigurante Santa Caterina da Siena, sarà terminato
dall’Opificio delle Pietre dure di Firenze
grazie al premio Invito a Palazzo dell’Associazione bancaria Italiana, che
ogni anno viene assegnato al miglior
diplomato restauratore all’Alta scuola di
formazione. Il Premio ha l’obiettivo di
valorizzare il patrimonio storico artistico
del nostro paese, alla cui salvaguardia
le banche contribuiscono con un investimento di 300 milioni di euro ogni anno.
Con la somma di denaro che si aggiunge
a una medaglia in argento che riproduce
l’Arco degli Argentari, simbolo dei banchieri dell’antica Roma, sarà possibile
terminare il restauro di una terracotta
inedita del XV secolo, raffigurante Santa Caterina da Siena. La manifestazione
“Invito a Palazzo” si svolgerà quest’anno il 4 ottobre dalle ore 10 alle 19.
maggio 2008 <
Banche italiane al riparo dalla crisi internazionale
Basilea 2 rafforza il
Dialogo con le Imprese
Due giornate di convegno per affrontare i temi legati alle nuove
regole sull’adeguatezza patrimoniale entrate in vigore dal 1° gennaio, che comporteranno cambiamenti per banche e imprese
C
ontrollo dei rischi, gestione
del capitale e relazione con le
imprese questi i temi al centro della due giorni (22-23 aprile)
organizzata dall’ABI ‘Basilea2 alla
prova dei fatti’. Sotto i riflettori le
nuove regole sull’adeguatezza patrimoniale entrate pienamente in
vigore dal 1° gennaio 2008 che
comporteranno cambiamenti sia
per le banche che per le imprese.
Il trend sostenuto daòi finanziamenti bancari a febbraio (+10,9%),
in linea con il mese precedente(+11%), dimostra che le imprese
italiane sono al riparo dalla crisi di
liquidità internazionale.
Nell’ambito del convegno è stato
dibattuto il tema della necessità di
rafforzare la vigilanza prudenziale e
di una maggiore cooperazione tra le
autorità di vigilanza in virtù di una
dimensione sempre più internazionale e integrata del mercato finanziario.
Il secondo Pilastro
Particolare attenzione è stata rivolta al secondo Pilastro della normativa relativo agli aspetti di definizione
del piano interno sul capitale della
banca alla luce della valutazione dei
rischi – tra cui credito e liquidità anche in caso di eventuali “stress”
del mercato. Non sono state trascurate questioni ancora aperte sugli
altri Pilastri con particolare riferimento al calcolo dei requisiti minimi
patrimoniali imposti dai regulators
per il rischio di credito e il rischio
operativo. Sono stati, inoltre, esaminati gli impatti di Basilea2 sulla
relazione banca-impresa. Il ruolo delle banche a fianco degli altri
settori produttivi è fondamentale
soprattutto in una fase ciclica non
certo favorevole dell’economia.
La liquidità
“Con riferimento alla liquidità, uno
dei rischi da valutare nel secondo
Pilastro, l’industria bancaria italiana
ha dimostrato condizioni di maggiore tranquillità”, ha concluso Zadra.
“Basilea2 rappresenta un’occasione importante per il rilancio della
competitività del Paese. Le imprese
dovranno cambiare il loro approccio
con le banche. Possiamo definirlo
un nuovo modello per l’accesso al
credito che punta tutto sulla qualità
e la trasparenza”.
Basilea2 sia per le banche che per
le imprese rappresenta un’opportunità. Per le banche, in quanto,
riesce a coniugare gli obiettivi della
vigilanza di preservare la stabilità
del sistema bancario con le logiche
e le prassi gestionali per la determinazione e l’allocazione del capitale
economico.
Per le imprese Basilea2 può contribuire ad incentivare una più attenta gestione degli aspetti finanziari
della loro attività e, al contempo,
creare le condizioni per lo sviluppo
di una cultura della “disclosure”,
per fornire alle banche informazioni
trasparenti sulla propria situazione
finanziaria e ottenere una valutazione quanto più possibile oggettiva
e puntuale.
L’indagine ABI-Pwc Advisory
In merito al secondo Pilastro, in
particolare al processo interno di
determinazione
dell’adeguatezza
patrimoniale (Internal capital adequacy assessment process), da
una indagine condotto dall’ABI e
da Pwc Advisory
immediatamente
dopo l’uscita delle
Disposizioni definitive sull’Icaap (già
nel marzo 2007),
Secondo il Direttore generale delemergeva la conl’ABI, Giuseppe Zadra “Basilea2 ha
creato le condizioni per una rivolu- sapevolezza degli
zione culturale nel dialogo tra ban- istituti circa la neche e imprese. Al sicuro dalla crisi internazionale anche cessità di realizzagrazie ai piani di attenuazione del rischio di liquidità; re un’efficiente ed
la solidità dei principali gruppi è elevata e sostenuta è efficace
gestione
l’espansione del credito”.
dei rischi e del capitale, in coerenza
“Siamo in linea
con l’Europa”
pagina con la pianificazione
delle proprie attività
e con gli scenari futuri
ipotizzati.
Le banche in questi
mesi sono state impegnate ad ampliare ulteriormente la gamma
dei rischi considerati e
a strutturare e documentare in modo ancor più puntuale il proprio processo di valutazione
interna del fabbisogno patrimoniale
complessivo. Una prima rendicontazione del proprio Icaap dovrà essere resa nota alla Banca d’Italia in
autunno.
Un Libro Bianco in giugno
Per andare incontro alle esigenze
delle imprese l’ABI ha attuato una
serie di iniziative tra cui un Libro
Bianco, che uscirà a giugno 2008
che punta a fornire una guida operativa al settore bancario in materia di implementazione del secondo
Pilastro.
Una Guida destinata al segmento
delle Pmi e un percorso formativo
per le banche sul Pillar2, che inizierà nel mese di giugno e che si
focalizzerà sugli aspetti principali del processo Icaap caratterizzati
da alti livelli di interfunzionalità (es.
pianificazione, risk management,
audit).
Iniziativa Cogeban/PattiChiari
Faro e Atm
da giugno anche
per i Disabili
C
ogeban (Associazione per lo sviluppo del circuito carte di debito
nazionale) e il Consorzio PattiChiari hanno avviato un’iniziativa che da
giugno consente alla clientela di identificare sul territorio in maniera semplice
e immediata gli sportelli Bancomat universalmente accessibili.
Già oggi nell’archivio di questi sportelli
- gestito con le informazioni fornite dalle
banche - sono presenti oltre cinquemila
terminali utilizzabili da portatori di handicap motori e oltre mille da ipovedenti.
Per assicurare alla clientela informazioni corrette e aggiornate, Cogeban ha
richiesto alle banche associate di effettuare, entro il 31 maggio, una verifica
della correttezza delle segnalazioni effettuate.
L’interfaccia web e quella dell’applicazione resa disponibile agli operatori
del call center di Faro (Funzionamento
Atm rilevato online, attivo dal 2005 tra
le iniziative PattiChiari) saranno conseguentemente modificate. Così, sempre
da giugno si potranno localizzare anche
gli sportelli Bancomat con le nuove caratteristiche.
< maggio 2008
In una Guida ABI e principali novità per non sbagliarsi
segue dalla prima pagina
Addio “Vecchi” Assegni
Occupazione di Qualità ...
al significativo sviluppo
della domanda di servizi
finanziari e bancari. Questo è il risultato positivo
di un decennale processo di concentrazione del
settore creditizio che ha
coniugato crescita dell’efficienza, della competitività e dell’attenzione
alla qualità del ‘capitale
umano’ come motore di
sviluppo”.
Merito e
competenza
La sfida ora è
innovare i modelli di gestione delle risorse umane nell’ambito
dell’evoluzione degli assetti organizzativi internazionali.
Merito
e
competenza
sono i valori enfatizzati
dal convegno e inquadrati
come leva fondamentale
per accrescere la motivazione del personale, produttività e la reputazione
delle imprese.
Profili ancora più importanti se analizzati in un
quadro di globalizzazione
ed internazionalizzazione
dei mercati, di evoluzione
delle relazioni sindacali e
del diritto del lavoro, di
Anno X - n. 5
maggio 2008
Direttore:
Giuliano Zoppis
Direttore responsabile:
Maurizio Incletolli
Registrazione: Tribunale
civile di Roma n. 274/99
del 16 giugno 1999
Redazione/videoimpaginazione:
ABI/Ufficio documentazione
e comunicazione
Piazza del Gesù, 49 - 00186
Roma - [email protected]
 06.6767.584/342
Fax 06.6767.8046
Stampa: Tipolitografia
Rocografica - Roma
Chiuso in Redazione:
19 maggio 2008
crescente attenzione
al clima aziendale, alla
qualificazione professionale, alla sicurezza
sul lavoro, alla conciliazione dei tempi di
vita e di lavoro, alle
pari opportunità, ai
sistemi di remunerazione e incentivazione
del personale.
Una sana gestione
delle risorse umane
rientra a pieno titolo
nelle strategie organizzative delle imprese creditizie sempre
più protese a migliorare le loro performance e a cementare
il rapporto di fiducia
con i consumatori.
L’impulso
delle
relazioni
sindacali
Tutti questi obiettivi
hanno trovato ampio
spazio nel recente rinnovo del contratto di
lavoro di settore che
vede nella questione
delle risorse umane
un tema centrale per
le banche in quanto
complesse
macchine organizzative fortemente influenzate
dalla professionalità e
dalla qualità del personale.
Banche e sindacati
hanno indirizzato una
grande attenzione a
innovative e adeguate
politiche retributive e
gestionali, proprio per
incidere sulla motivazione e la valorizzazione del personale.
Vanno in questa direzione le soluzioni
adottate con il premio aziendale e il sistema
incentivante,
così come l’ulteriore
miglioramento
dell’apprendistato, ridotto a un solo livello di
sottoinquadramento,
vera “porta d’ingresso” in banca per favorire un’occupazione
flessibile ma non precaria.
P
Dal 30 aprile è partita la mini-rivoluzione sugli
assegni. Oltre i 5.000 € sono tutti ‘non trasferibili’, per i ‘liberi’ previsto un bollo da 1,50 €
che la banca girerà allo Stato, e ad ogni girata
necessario il codice fiscale di chi la esegue
iù sicurezza, assegni non trasferibili, tetto massimo al
trasferimento di contanti, limiti ai libretti al portatore.
Queste in sintesi le nuove regole in vigore dal 1° maggio sugli assegni per contrastare i fenomeni del riciclaggio
e di evasione e ridurre il più possibile le transazioni tramite
assegni e contante.
Sono oltre due milioni le guide “Assegni: cambia tutto”
diffuse dall’ABI con le istruzioni d’uso delle nuove regole
e consigli utili per conoscere nel dettaglio cosa cambia e
come fare per adeguarsi. Il vademecum, realizzato dall’Associazione bancaria in collaborazione con il Ministero dell’economia e la Banca d’Italia, è in distribuzione gratuita in
questi giorni nelle banche ed è disponibile sul sito www.abi.
it per informare in modo capillare i clienti.
Cosa cambia in 6 mosse
Limite a 5 mila euro
Gli assegni bancari, circolari o postali con un importo pari o superiore a cinquemila euro dovranno
riportare la clausola “non trasferibile”;
Arrivano i ‘nuovi’ assegni
I nuovi carnet di assegni distribuiti dalle banche saranno
già muniti della dicitura “non trasferibile”. Quelli liberi si
potranno avere richiedendoli in banca e pagando 1,50 euro
di imposta di bollo per ciascun assegno o 15 euro per un
blocchetto da 10;
Che fare con i ‘vecchi’?
Gli assegni già in nostro possesso, possiamo usarli fino al
loro esaurimento. Per importi pari o superiori a 5mila euro
è necessario inserire la clausola “non trasferibile”;
Stop al ‘me medesimo’
Limiti anche per la pratica degli assegni a ‘me medesimo’ o
a ‘m.m.’: da mercoledì possono essere girati per l’incasso
soltanto presso uno sportello bancario o postale, vengono
considerati ‘non trasferibili’ e possono essere incassati unicamente dall’emittente che non può girarli ad altri;
Per la girata serve il codice fiscale
Obbligo di indicare il codice fiscale di chi effettua la girata,
pena la sua nullità (nel caso di una società, il codice fiscale
della ditta). La banca potrà pagare l’assegno solo se tutte
le girate avranno i relativi codici fiscali;
Libretti
Il tetto di 5 mila euro va applicato anche per il saldo dei
libretti al portatore che non deve superare i 4.999 euro. Per
portare i vecchi libretti al di sotto della soglia di 5 mila euro
(fino ad oggi fissata a 12.500 euro) ci sarà oltre un anno di
tempo, fino al 30 giugno 2009.
Per chi usa in modo scorretto gli assegni sono previste sanzioni che vanno dall’1% al 40% del totale dell’importo trasferito.
Sanzioni anche per chi non regolarizza gli importi per i libretti al portatore entro il 30 giugno 2009: si va dal 10 al
20% del saldo del libretto.
pagina 
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Maggio 2008