CLUB
federato ASI
A cura di: Prof. Antonino. Mamo (addetto. Stampa e P.R)
ANNO IV n°2
CT1 Veicoli Storici LUGLIO 2010
Via De Logu 29/A 95135 Catania Tel./Fax 095-7335808
e-mail: [email protected]; [email protected]
Cari Soci,
Nel numero precedente vi avevamo annunciato che il Governo
aveva emanato una nuova normativa riguardante il mondo
dell’automotorismo storico. Infatti con decreto del 17 Dicembre
2009, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 Marzo 2010,
supplemento ordinario n. 55-serie generale n. 65, dal titolo
“Disciplina e procedure per l’iscrizione dei veicoli di interesse
storico e collezionistico nei registri, nonché per la loro riammissione in circolazione e la revisione periodica”, è stata regolamentata la materia relativa alla riammissione in circolazione e
revisione dei veicoli di interesse storico e collezionistico a tal
proposito finalmente gli Uffici dell’ASI hanno eleborato dei
nuovi moduli che oggi sono a nostra disposizione come meglio
specificato più avanti nella rubrica L’angolo del Commissario a
cura del nostro Commissario Auto Fabio Barbagallo. In ogni
caso sul sito web del nostro club all’indirizzo
www.ct1veicolistorici.it troverete copia del decreto di cui sopra.
Vi racconteremo della nostra Manifestazione XV Mare Monti
Arte in Sicilia:effettuata dal: 30 Aprile al 2 Maggio 2010 ed
inoltre siamo lieti di informarvi che il nostro socio past President Dott. Rino Rao, dopo tre anni di ricerche, ha portato a termine la stesura del suo libro "La Coppa Etna ed i suoi piloti".
La presidenza dell'ASI, dopo aver preso visione dell'opera, ha
deciso di pubblicarla nella propria collana dell'ASI-SERVICE e di presentarla a Catania nella seconda decade di ottobre p.v.. Vi terremo informati
sulla esatta data e sulle modalità di partecipazione all' evento che rappresenta una
importante occasione per far conoscere
anche ad un vasto pubblico nazionale le
attività culturali che distinguono il nostro
Club".Infine nella rubrica”I soci scrivono” un racconto del ns. caro Vice Presidente dott. Turi Caudullo.
1
Il Commissario (vi) dà i Numeri
Novanta (90),le Vetture Storiche di Ns. soci iscritte all’apposito Registro Asi, nel
biennio 2008/2009;
Venti (20), quelle che hanno ottenuto la Certificazione di Identita’(exomologazione);
Centodieci (110), in totale, le Vetture di cui in precedenza;
Quattro (4), invariabilmente Nere e Tonde, le Ruote di ciascuna vettura;
Cinque (5), vedi riga precedente, includendo quella di scorta;
Cinquecentocinquanta (550), pertanto in totale, le “Ruoteclassiche”….pardon…non riferitelo al Presidente Loi, che’ altrimenti mi farebbe di sicuro radiare…! Diciamo meglio “Ruote d’epoca” fresche di consenso
Tempo di Verifiche
Anche quest’anno la potente macchina organizzativa del Cittiuno si e’ avviata…Abbiamo chiesto ed ottenuto di effettuare una sessione di verifica e ci e’ stata accordata la data di sabato, 30 Ottobre p.v.; a tempo debito Vi aggiorneremo sui dettagli di svolgimento della giornata, desidero invece soffermarmi su alcune precisazioni concernenti la fase istruttoria delle pratiche.
I moduli per certificazione di identita’ (ex-omologazione) sono sempre a Vs. disposizione presso la Ns.
segreteria; qualora li aveste gia’, accertatevi che sul frontespizio, in basso a dx, vi sia scritto”edizione
2009” (altrimenti non verranno accettati). Abbiate cura di scattare foto a sfondo il più possibile neutro e,
per i modelli in versione decappottabile, in entrambe le esecuzioni”coperta-scoperta”. Compilate il questionario sui dati, desumendoli dai documenti in Vs. possesso o da pubblicazioni attendibili; per eventuali
dati dei quali dubitate, usate la matita e poi cercheremo di completare assieme. Alcuni quesiti celano diabolici trabocchetti…ad esempio alla voce “Raffreddamento”di pag.15, in tantissimi (Ingegneri
compresi, ma senza fare nomi per non lederne il diritto alla privacy)
erroneamente scrissero “serpentina”……!!!!
Questo sistema venne adottato solo agli albori,verso fine ‘800,come
sulla prima Fiat , la “3 ½ hp”. La Serpentina venne quasi subito soppiantata dal Radiatore, ancor oggi in voga, al cui interno sono disposti piu’ tubi verticali; avvolti da un reticolo in rame che forma tante
cellette (da cui la tipica denominazione “Nido d’Api”), oppure da una serie di sottili Alette Orizzontali.
Da allora,il radiatore occupo’ (nella stragrande maggioranza dei casi) la parte anteriore delle vetture, e ne
divenne spesso imprescindibile elemento estetico .Talmente bello il Nido d’Api, da non necessitare di
essere celato e mortificato dalla mascherina, come sulle superbe Bugatti( tipica la forma a “ferro di cavallo” ) . Il” Nido d’Api” rimase in voga ,sempre nel costoso e pesante Rame, sino ai primi anni ’30;
mentre l’altra soluzione, denominata per l’appunto “tubi verticali alettati” (dapprima anch’essa in Rame)
sopravvive a tutt’oggi nella piu’ industrializzata esecuzione “Alluminio e plastica”.
Andiamo adesso alle Ruote…so bene che liquidereste l’argomento specificando ”quattro, nere,etc….”
Purtroppo non e’ possibile…Questi ficcanaso ci chiedono di indicare materiale, tipo, etc…portate pazienza!!!
Le misure dei cerchi, sulle auto di relativamente piu’ recente produzione, le troverete con un po’ di attenzione, stampigliate (acciaio) o in rilievo (lega). Diversamente, bisognera’ far ricorso alle solite pubblicazioni, ed a tal proposito la fornitissima Biblioteca del Cittiuno, grazie alle amorevoli cure del suo Angelo
Custode, Dr. Rino Rao, dispone (quasi) sempre di quella che fa al Vostro caso. A pag. 19, bisognera’ ri2
portare le campionature di colori e materiali di rivestimento. I primi, potrete richiederli al Vs. carrozziere, per i materiali invece potete attingere a
qualche rimanenza da restauro oppure, con molta cautela, potreste ritagliare qualche strisciolina dalle parti sottostanti e non visibili. A proposito
di colori, rammentate al Vs. carrozziere che l’antirombo, ove previsto, a sua volta va
verniciato(anche se grossolanamente) in tinta con la carrozzeria o con i parafanghi.
Inoltre, per verniciare i coperchi motore delle vecchie Fiat 500 (ma vale anche per tante altre) il colore
nero deve essere lucido…ma non troppo!!!A tale scopo, si consiglia una miscela composta da tre parti di
nero lucido, ed una parte di nero opaco. Le pratiche, corredate dal solito versamento di 105 Euro, dovranno essere pronte entra la prima decade di Settembre 2010, in quanto dovremo inviarle a Torino per un
esame preventivo.
A Proposito di…Revisioni…..
Il recente decreto Ministeriale “Berselli”, che troverete integralmente sul Ns. sito, sancisce tra le altre cose che le vetture storiche, iscritte nei registri Asi, da adesso in poi vengano sottoposte a revisione con cadenza biennale e non piu’ annuale. Quelle prodotte anteriormente all’1 gennaio 1960, però da adesso
vanno portate esclusivamente presso i centri della Motorizzazione Civile, che nella nostra provincia si
trovano alla Zona Industriale nei pressi dell’ex dazio. Per la fase di istruzione/prenotazione, e’ forse consigliabile affidarsi ad una agenzia; chi vuole far da se’, sappia che le prenotazioni vengono accettate solo
in certi giorni/orari, ritirati gli appositi moduli potrete recarvi presso il vicino ufficio postale per fare il
versamento e tornare a presentare la pratica per conoscere il giorno a Voi destinato. Una cosa che dovete assolutamente sapere e’ che la prova relativa a
queste vetture e’ di molto semplificata:Non siete
assoggettati a prove di polluzione (che non e’ quel
fenomeno notturno, tipicamente adolescenziale, ma
bensì il grado di emissioni inquinanti), nè di verifica
della potenza illuminante dei fari (ma questi e le
frecce devono essere in perfetto stato); la prova di
frenatura non avviene sui banchi a rulli: un Ingegnere salira’ a bordo, vi chiedera’ di percorrere un tratto
di piazzale a discreta velocità e fare una bella frenata; lui ne verifichera’l’efficienza con un apposito
strumento (che di solito non funziona mai, oppure
non lo sanno usare) chiamato ”decelerometro”; infine, anzi per primissima cosa, viene tassativamente
verificata la rispondenza e leggibilita’ dei numeri di telaio con quanto riportato sul libretto, pertanto al
fine di evitare attacchi di panico come accaduto al sottoscritto, abbiate cura di localizzali preventivamente e se e’ il caso provvedere a raschiare sporco o vernice in eccesso.
Poiche’ potrebbe capitare che il funzionario di turno, ignori queste particolari modalita’, io vi consiglio di
scaricare dal Ns. sito l’apposita circolare esplicativa (da noi ottenuta per cortese interessamento del socio
fondatore Prof. Sergio Lo Pinto) e portarla con Voi…pronti ad esibirla.
A Proposito di…Reimmatricolazioni
Tante le novita’ in materia, sempre in virtu’ del recente decreto, per l’approfondimento vi rimando alla
versione integrale pubblicata sul sito. E’ stato approntato un nuovo modulo unificato per auto e moto,
denominato “Domanda per il rilascio del certificato di rilevanza storica e collezionistica”, che sostituisce il precedente “certificato delle caratteristiche tecniche” ; detto modulo, unitamente ad un apposito
allegato esplicativo , è a Vs. disposizione presso la segreteria del Club.
Bene,e’ tutto anche per stavolta,Vi Saluto con affetto e Vi auguro Buon Ferie ; Vi a spetto sempre numerosi….con le Auto in ordine, Ben Lucide…e Rigorosamente Certificate!!!
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Dal 29 Aprile al 2 Maggio 2010 la nostra tradizionale manifestazione “Mare Monti Arte in Sicilia” ha festeggiato i suoi quindici anni. La Manifestazione, inserita anche quest’anno nel Trofeo Marco Polo, tenendo sempre fede alla propria vocazione culturale e turistica
ha richiamato più di quaranta auto da tutta la Sicilia, e tra
queste vari esemplari anteguerra quali una Lancia Lambda
IV° serie, una Ansaldo HP4 torpedo, una Balilla Spider, una
Balilla 1000 Miglia Berlinetta, una Balilla Torpedo, una Lancia Augusta, nonché una ventina di esemplari costruiti entro
il 1960.
Elementi turistici-culturali perfettamente rispettati anche
quest’anno grazie ad un ricco programma che si è svolto nel
Siracusano comprendente la risalita, in barcone, del corso del
fiume Ciane (dedicato alla ninfa Ciane trasformata in fonte
per aver impedito il ratto di Proserpina) in un ambiente reso
suggestivo e pittoresco dal verdeggiare dei papireti, la visita
di Noto Antica, centro siculo, prospero sotto i romani e nel Medio Evo, con i suoi resti riconoscibili del
Castello e della Porta Reale, e Palazzolo Acreide, l’antica Akrai, con il suo teatro di epoca ellenistica .
Ma quest’anno oltre alle parole d’ordine natura, cultura e tradizione del territorio si è aggiunta una nuova
parola “vivere” cioè coinvolgere i partecipanti non solo ad una visita culturale ma,
come se i momenti topici del territorio fossero vissuti in prima persona, domandandosi, facendo un salto all’indietro di vari secoli, quali avrebbero potuto essere le problematiche del momento ed il perché delle scelte, a suo tempo, effettuate.
Per esempio tutti conoscono la celeberrima
cittadina di Noto, culla del Barocco Siciliano e patrimonio Unesco, ma poco si sa sulla
Noto Antica cioè di quella cittadina sita sul
monte Alveria che era difesa da un poderoso
Castello, ricca di chiese, conventi, palazzi
nobiliari, fontane monumentali che mai, come ricordava l’orgoglioso motto scolpito
sulla Porta della Montagna, era stata conquistata con la forza (numquam vis capta), e che la
violenza della natura aveva invece raso al suolo in
pochi secondi, quel tragico pomeriggio di domenica 11 gennaio 1693, rinominata quindi dagli
archeologi come la Pompei Medievale.
Come vissero gli abitanti dell’epoca i momenti
tragici del terremoto? Quali le loro paure e le loro
incertezze? Come e perché fu deciso di ricostruire
più a valle la nuova cittadina? Come si comportò
la Protezione Civile dell’epoca? Che ruolo giocò
la Chiesa e quindi la Fede in quei tragici eventi?
Per quale oscuro miracolo la statua di San Corrado, patrono della cittadina, si salvò dalla distruzione generale ed anzi fu punto di raccolta per i
sopravvissuti?
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Lo stesso approccio è stato usato nel visitare la cittadina di Palazzolo Acreide che in quel territorio,
allora ricco di boschi, sorgive e corsi di acqua, fu
fondata dai corinzi siracusani nel 664-663 a.C, su
un colle accuratamente scelto per le sue pareti inespugnabili, segnando una importante fase di espansione territoriale dei siracusani ed assicurando loro
il
controllo
politico-militare
sui
Siculi
dell’altopiano ibleo. La storia di questo paese è,
come si può facilmente immaginare, lunga e variegata. Qui, nei primi anni del regno normanno, venne edificato un castello che dal lato settentrionale si
ergeva su un’inaccessibile parete rocciosa. Ma il
terribile terremoto del 1693 fu sicuramente l’evento
che modificò la storia di tutta la Sicilia sud orientale spezzandone“ la continuità della vita socio-economica e culturale”, sicchè anche il vetusto Castello normanno, dimora dei “baroni” di Palazzolo, fu distrutto e di esso rimangono ancora vestigia nella zona denominata, appunto, di “Castelvecchio”. Ma il paese
risorse, al contrario del caso di Noto, nello stesso
sito, casa per casa.
La visita del paese, però, più che da un punto di
vista storico, si è incentrata sulle manifestazioni
religiose che hanno una antica tradizione popolare
nel paese. Le feste in onore dei Santi si svolgono
quasi tutte con uno stesso cerimoniale, ma quelle
più intense di momenti emotivi e di coinvolgimento popolare sono quella in onore di San Paolo (2728-29 Giugno), patrono della città, e quella di San
Sebastiano (8-9-10 Agosto). Esse sono sorte come
feste di quartiere; in tempi lontani, ma anche recentemente hanno provocato dispute campanilistiche a
volte violente. In verità il paese è diviso in due
grossi rioni ognuno con le sue strade, i suoi palazzi
nobiliari la sua peculiare architettura ed i suoi Tabernacoli dedicati all’uno o all’altro Santo. Ma il paese
non è stato inteso, da noi visitatori, come uno scenario asettico ma come parte integrante di una esperienza
umana permettendoci così di ritrovare noi stessi perdendoci volontariamente in stradine dimenticate e lontane dal centro storico come è il caso del quartiere “i scaliddi” così denominato perché una serie di scalinate, diramatesi in diverse direzioni per poi
ricongiungersi, mette in comunicazione i
quartieri di “San Paolo” e dello “Spirito
Santo”, che si trovano nella parte “bassa”
della città, con quelli di “San Michele”,
dell’ “Orologio” e di “San Sebastiano” che
si trovano nella parte “alta” della città. Le
scalinate, alcune molto suggestive, si affacciano sulla splendida valle dell’Anapo, da
cui si può godere un vasto panorama che si
estende fino all’Etna. Questo quartiere è
uno dei più antichi ed attualmente è valorizzato solo in occasione del “Presepe Vivente”, nel mese di Dicembre.
Il viaggio si è concluso con la visita di Siracusa protesa verso il mare con l’isolotto di
Ortigia che ha incantato i partecipanti con i
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suoi monumenti archeologici e barocchi.
Tutto ebbe inizio nel lontano 1969, quando ancora
venticinquenne, universitario ed impiegato statale,
un amico meccanico, dietro mia richiesta, mi propose una Lancia Flavia coupè, provenienza Libia,
per la modica cifra di 400.000 lire. Modica per dire,
ma per uno statale che guadagnava 115.000 lire al mese equivaleva a circa 4 mesi di stipendio. Questo sogno rimase nel cassetto per circa 15 anni, quando, conseguita la laurea ed avendo trovato un nuovo impiego
(in Banca), un bel giorno, una conoscente si rivolge a me, per una questione lavorativa (l’accredito in conto
della pensione del papà).” Già” dico, “il papà, lo vedo sfrecciare quasi quotidianamente con quella bella
Lancia Flavia coupè! Un vero signore!” E lei:” Non mi dire, quella macchina è troppo veloce e potente per
la sua età; gli è stato detto tante volte di venderla ma lui imperterrito non demorde”.
“ Beh”, dico io, “quando si deciderà fammelo sapere: potrei essere interessato all’acquisto”.
Un paio di mesi dopo, questa conoscente si ripresenta in banca e, tra le altre cose mi dice: “Papà si è convinto a vendere l’auto, se sei ancora interessato ecco il suo numero di telefono”. Feci passare qualche giorno per non far capire la mia fregola, e poi telefonai: “Cavaliere” buongiorno: sono un amico di sua figlia
Rosalba, sarei interessato a comprare la sua “vecchia” auto: quanto ne chiede?
E lui:” Sì lo so che è vecchia, ma ci sono affezionato e comunque ne vorrei ricavare 500.000 lire”.
“Cavaliere” risposi io di rimando,” sono troppe per le mie tasche”.
E lui -“Lei quanto mi offrirebbe?”
“ Beh, io potrei arrivare a 300.000 lire”
“ Se mi promette che me la tratta bene , l’affare è fatto”.
Qualche giorno dopo, eravamo dal notaio per l’atto di compravendita: Il “cavaliere” era venuto in Lancia .
Mentre il notaio formalizzava l’atto, mi disse:”Ora che l’auto è sua, avrà una gradita sorpresa. “Cosa sarà
mai?” Pensai nella mia testa. Scesi sotto, (il notaio aveva lo studio al primo piano) mi diede le chiavi e mi
disse: “Per favore mi può accompagnare a casa?”
“Ma certo cavaliere, guidi lei”
“No, l’auto non è più mia”
Mi misi al volante, girai la chiave e, il borbottio sommesso del quattro cilindri contrapposti mi riempì le
orecchie e lo spirito. ”Mostrandomi il libretto di circolazione (originale) il Cavaliere esordì con queste parole: ” Ed ecco la sorpresa cui accennavo:
quest’auto è stata di una persona illustre.
Guardi chi è il primo proprietario; con stupore lessi il nome : DOMENICO MODUGNO,
nato a Polignano a Mare il 9 gennaio 1928.
Sì, proprio lui: Mister Volare”
L’auto rimase in garage per qualche anno, fu
poi sottoposta ad un restauro di carrozzeria,
qualche intervento sulla meccanica, sulla palpebra del cruscotto, sulla selleria in pelle ed
ora è bella e funzionale nello splendore della
sua livrea bleu Mendoza.
Correva l’anno 1969
Turi Caudullo
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