Comunità Terapeutiche
Chi
e
Perché????
Dr. Paolo Calvarese Marzo 2013
Università degli Studi della Valle d’Aosta
Struttura di Personalità
Psicotica
Nevrotica
Borderline
Struttura di personalità nevrotica
Sono le persone oggi definite “normali”
Alto livello di funzionamento
Senso integrato della propria identità
Esame di realtà conservato
Capacità di “scissione terapeutica”
Difese mature: rimozione
Il conflitto nevrotico
Struttura di personalità psicotica
Sono le persone spesso definite “folli”
Livello di funzionamento altamente
compromesso
Distorsione della realtà: deliri e allucinazioni
Identità confusa
Difese primitive: dissociazione, negazione e
scissione
Scarsa capacità di “scissione terapeutica”
Il conflitto psicotico
Meraviglioso nel suo attaccamento e terrificante
nei suoi bisogni
Freud a metà del XX sec. differenziò
Livello nevrotico
Livello psicotico
pazienti che abitavano un territorio di
confine
No allucinazioni e deliri permanenti
Temporaneamente psicotici
Instabili e imprevedibili in studio
Fuori dallo studio discretamente stabili
Sostanzialmente: erano troppo sani per
essere definiti pazzi e troppo pazzi per
essere definiti sani
Vissuti familiari
Psicotico
Sig.ra Maria Luisa
(simbiosi)
Borderline
Sig. Amedeo
(ambivalenza)
Elaborazione del trauma:
il percorso della famiglia
Prima fase
Shock/negazione/scetticismo e
incredulità;
Seconda fase
Riconoscimento e accettazione;
Terza fase
Apprendimento;
Quarta fase
La difesa dei diritti dei familiari e
le pressioni politico-sociali.
Prima fase:
Shock/negazione/scetticismo e
incredulità
Negazione della gravità
Assunzione di droghe????
Tratti caratteriali????
Amicizie sbagliate????
Delusioni sentimentali????
Richiesta di informazione a diverse fonti
Incredulità: proprio a noi???
Seconda fase:
Riconoscimento e accettazione
Presa di coscienza
Sentimenti di colpa e autoaccusa
Sensazione di perdita delle prospettive di
vita sognate per il proprio congiunto
Miglioramenti e recidive
Abbandono delle illusioni
Interrogativi inquietanti sul significato della
vita e sull’esistenza
Terza fase:
Apprendimento
Abbandono della routine domestica
Abbandono del “controllo assoluto”
Gestione dei sintomi e comportamenti
disfunzionali
Supporto del Servizio Pubblico
I Gruppi di Auto e Mutuo Aiuto
Quarta fase:
La difesa dei diritti dei familiari e le
pressioni politico-sociali.
Maggiore coscienza dei propri diritti
Maggiore assertività nel difenderli
Collaborazione attiva con il Servizio
Pubblico
Lotta all’impotenza
Bisogni
Essere informati
Acquisire abilità
Avere supporti
I° negazione:
lutto, ansia,
depressione, colpa
Eziologia,
trattamento e
prognosi
Sopravvivenza
quotidiana
Affidarsi agli
operatori e gruppi di
familiari
II° riconoscimento:
rabbia, disillusione,
perdita di
motivazione
Significato dei
sintomi, farmaci e
risorse.
Abilità per
contrastare le crisi,
abilità assertive.
Operatori e familiari
in grado di
condividere
sentimenti
III° coping:
Gestione dello stress
accettazione limiti,
rinuncia onnipotenza
e del controllo
Quotidianità, ricerca
di un nuovo
equilibrio.
Operatori e familiari
IV° difesa diritti:
consapevolezza del
proprio ruolo
Collaborazione
attiva con il Servizio
Pubblico
Dare supporto ad
altre famiglie
Stadi
Come relazionarsi
con le istituzioni
Lavoro con le famiglie
lavorare con le famiglie significa instaurare
innanzitutto un rapporto paritetico tra operatori e
familiari.
Il polo professionale deve in primo luogo abbandonare
la propria tradizionale posizione di dominio.
Differenza con la famiglia di pazienti con handicap.
Rapporto Famiglia - Operatore
Contenitore – contenuto
Bion
La comunità Terapeutica
rompe l’equilibrio familiare
valutazione dell’Emotività Espressa
critica
commenti sfavorevoli verso il soggetto
ostilità
rifiuto o sentimento negativo rivolto conto la persona e nono contro un suo
specifico comportamento
ipercoinvolgimento emotivo
eccessivo coinvolgimento dei familiari verso la malattia del congiunto
calore affettivo
sentimenti positivi verso il paziente
commenti positivi
approvazione verso il comportamento della persona che sta male
Famiglie ad alta Emotività Espressa
− ipercritiche
− ostili
− eccessivo ipercoinvolgimento emotivo
Tutti questi fattori costituiscono un ostacolo
al decorso del disturbo
Famiglie a bassa Emotività
Espressa
− calore affettivo
− commenti positivi
− comunicazioni chiare
− buona capacita’ di ascolto
Sono fondamentali per il decorso favorevole del
disturbo
Il carico oggettivo riguarda il costo diretto e indiretto della
malattia:
i costi economici, la necessità di cambiare spesso casa
o di doverne acquistare una nuova,le ore e le
giornate di lavoro perse e, soprattutto per le donne,
la rinuncia al lavoro o alla progressione di carriera, il
tempo impiegato nell’assistenza, le spese per la
mancata autonomia del figlio che resta in casa
carico oggettivo
4
sperimentale
controllo
3
2
1
pretest
posttest
carico soggettivo
sviluppo di sintomi ansiosi, depressivi e/o
psicosomatici
sentimenti di colpa
vergogna
isolamento sociale
disorientamento prodotto dalla disinformazione
sul disturbo mentale e attribuzioni causali
semplicistiche o irrazionali
c aric o s oggettivo
4
s per imentale
c ontrollo
3
2
1
pretes t
posttes t
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