6° Istituto Comprensivo di Padova BRUNO CIARI Scuole Primarie Davila Morante Rodari Tommaseo PROGETTO ACCOGLIENZA A.S. 2012 – 2013 “La supremazia di una conoscenza frammentata nelle diverse discipline rende spesso incapaci di effettuare il legame tra le parti e la totalità, e deve far posto ad un conoscere capace di cogliere gli oggetti nei loro contesti, nei loro complessi, nei loro insiemi” Edgar Morin, I sette saperi necessari all’educazione del futuro “L’immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l’immaginazione abbraccia il mondo.” Albert Einstein IL PERCHÈ DELL’ACCOGLIENZA - storia di un progetto Dopo l'introduzione dei Nuovi Programmi e dei Nuovi Ordinamenti si è fatta strada l'esigenza di garantire l'unitarietà dell'insegnamento, l'azione concordata fra gli insegnanti del modulo, la gradualità e la trasversalità dell'approccio alle discipline. All'interno della Commissione «Continuità sc. dell’Infanzia - sc. Primaria», dopo alcuni anni di lavoro attivo fra gli Insegnanti dei due ordini di scuola, si è giunti all’ipotesi di costruzione di un progetto allargato che favorisse, a tutti i livelli, il passaggio alla scuola primaria. Il contributo operativo e informativo fornito dagli insegnanti della scuola dell'infanzia, nell'oggettivo confronto fra realtà scolastiche diverse, è stato rilevante ai fini della costruzione del percorso. I vari O.O.C.C. inoltre hanno segnalato con frequenza varie forme di disagio e difficoltà degli alunni, si è cercato quindi di tracciare un percorso iniziale mirante a prevenire possibili esiti negativi. Se è vero che alcune tendenze negative ci vengono dalla società, dallo stile di vita che da più parti viene sostenuto quale modello ideale (la competizione, l'emergenza dell'individuo a tutti i costi, ecc.) è pur vero che ciascuna agenzia educativa deve assumersi nello specifico le proprie responsabilità. Abbiamo pertanto formulato delle ipotesi di fondo, da verificare a medio e lungo termine: se l'offerta formativa si colloca, fin dall'inizio della classe prima, secondo un progetto unitario, limitando al massimo le distinzioni disciplinari e favorendo un clima disteso, piacevole, stimolante; se l'intervento è mirato soprattutto a potenziare quegli aspetti che possono maggiormente educare allo stare insieme, ad avere una maggiore conoscenza di sé, degli altri, dello spazio fisico, riusciremo ad avere dei risultati più appaganti in termini di socialità? A porre le basi di un positivo clima relazionale e di apprendimento? Favoriremo un approccio più motivante alle discipline stesse e quindi, un "sapere" più approfondito e duraturo? Si sono individuate pertanto delle risposte di intervento che modificassero la realtà scolastica, a partire dall'inizio del curricolo, cioè «dall'accoglienza» offerta agli alunni di classe prima. IL PROGETTO: PRESUPPOSTI PER UNA «BUONA ACCOGLIENZA» L’accoglienza come metodo nel processo educativo prevede: - fiducia, da parte dell’adulto, nel bambino; - attenzione dei docenti rivolta «in primis» al mondo interno del bambino fatto di fantasia, aspettative, progetti, ipotesi, concetti, contesti familiari; - convinzione che i bambini lasciano «segni» che gli adulti devono imparare a leggere. 1) UN METODO ACCOGLIENTE: ♦ valorizza il gioco inteso come modalità del bambino di rapportarsi alla realtà; ♦ costruisce un clima sociale positivo ; ♦ attua ad opera del docente la «mediazione didattico/educativa»; ♦ attiva ed elabora le informazioni grazie ad una attenzione costante all'ascolto. 2) UN ATTEGGIAMENTO ACCOGLIENTE: ♦ predispone gli ambienti, i tempi, i materiali, gli oggetti... in funzione dell'attività e dell'autonomia dei bambini; ♦ organizza i gruppi con l’obiettivo di giungere ad un’equilibrata formazione delle classi; ♦ dà importanza al benessere del bambino che apprende; ♦ presuppone la disponibilità all’ascolto come principio educativo. 3) LA FUNZIONE DELL'ADULTO DEVE ESSERE QUELLA DI: ♦ sostenere la crescita e la capacità di comprensione dei bambini (senza sostituirli, prevaricarli, forzarli cognitivamente, anticiparli); ♦ far crescere i bambini dentro la regola della qualità della vita e dell'esperienza; ♦ conferire senso alle esperienze; ♦ recuperare i “saperi impliciti” presenti nel quotidiano; ♦ provocare situazioni problematiche adeguate alla comprensione dei bambini; ♦ accogliere educandoli i ritmi dei bambini ; ♦ agire attivamente confermando, riprendendo, rilanciando, problematizzando; ♦ sviluppare il pensiero creativo. In tal senso abbiamo lavorato per la costruzione di un progetto caratterizzato da gradualità e continuità. L'operatività di tali premesse si traduce nelle seguenti scelte organizzative, metodologiche, didattiche: intervento degli insegnanti a livello interdisciplinare, con graduale avvio ad una maggiore specificità dei contenuti disciplinari a partire dal mese di novembre ; priorità e potenziamento delle «educazioni», per le quali sarà attivata una programmazione annuale, e di attività trasversali relative allo sviluppo e consolidamento di competenze di base ; attività in piccoli gruppi, con interscambio fra i componenti con cadenze brevi per il primo mese di scuola, periodo che precede la «formazione delle classi». Ciò sulla base degli spazi a disposizione, dei materiali in dotazione e del tempo di compresenza reperibile; predisposizione concordata in sede di commissione di spazi, tempi, materiali e modalità di accoglienza relativi all’intero progetto. Detti incontri si terranno presso la scuola Morante del 6° Istituto; tempo dedicato al lavoro individuale giornaliero progressivamente crescente; prolungata osservazione e conoscenza dei bambini, sia sotto l'aspetto comportamentale, nei momenti di gioco e nell’attività più prettamente scolastica, che cognitivo; sensibilizzazione e informazione dei genitori sul "Progetto Accoglienza" prima e dopo l'inizio dell'anno scolastico. Queste linee portanti del progetto sono assunte da tutti gli Insegnanti che vi aderiscono, rese operative e verificabili dagli stessi in itinere, al fine di apportare modifiche e integrazioni. Per gli insegnanti il lavoro si profila impegnativo, ma anche stimolante, invitandoli a revisionare l’organizzazione, la metodologia e la didattica. Per quanto riguarda i bambini, l'organizzazione di un «ambiente» per molti aspetti simile a quello che hanno lasciato e le modalità di approccio offerte dalla «nuova» scuola sono considerati gli assi portanti di un'esperienza che, con l'ipotesi di partenza, ha anche l’opportunità di favorire un incontro con la scuola primaria disteso e stimolante. Per gli alunni, i genitori e gli insegnanti si sono date delle linee di base per un cambiamento sostanziale della gestione del primo periodo di scolarizzazione e in generale dell'offerta formativa della scuola. Sono previste delle verifiche in entrata ed in itinere per un riscontro dell'ipotesi formulata. Gli strumenti di verifica consisteranno nelle osservazioni degli insegnanti, per quanto riguarda l'aspetto socio - affettivo e relazionale ed in prove d'ingresso sia individuali che di classe. Una parte di queste sono prove standardizzate e ci permettono di capire quali sono le caratteristiche dei nostri gruppi di bambini rispetto alla media dei gruppi di bambini della stessa età del territorio regionale. Le informazioni ricavate dalla somministrazione di tali prove aiutano le insegnanti ad operare scelte didattiche più vicine ai bisogni dei bambini. Il confronto dei risultati delle diverse prove per ciascun bambino permette inoltre di tratteggiarne il profilo cognitivo, di cogliere quali sono le sue attitudini rispetto ai tre grandi ambiti disciplinari che sono quello logico-linguistico, quello logico-matematico e quello spaziale percettivo. Alla fine del primo e del secondo quadrimestre i bambini svolgono prove di accertamento uguali per ciascuna scuola del nostro Istituto. Sono momenti di verifica che contribuiscono a fare il punto sull’azione didattica intrapresa e a programmare in modo coerente gli interventi successivi. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA La programmazione educativa e didattica dell’anno scolastico 2012/2013 fa riferimento alle linee guida sopra esposte. Qui di seguito vengono approfonditi gli aspetti organizzativi, educativi e didattici. ASPETTI GENERALI DELL’ORGANIZZAZIONE DIDATTICA NEL PRIMO PERIODO Intervento degli insegnanti organizzato attorno ai nuclei trasversali precedentemente presi in considerazione e mirato alla costruzione negli alunni dei prerequisiti indispensabili ad un approccio specifico ai contenuti disciplinari. Nei processi formativi verrà prestata particolare attenzione all'esercizio della memoria, della creatività e delle emozioni per il risvolto positivo che possono avere nei vissuti dei bambini; attenzione rivolta all’osservazione dei bambini, per rilevare comportamentali che cognitivi in vista della formazione delle classi; sia gli aspetti utilizzo di materiali predisposti nell’Istituto per raccogliere informazioni; formazione delle classi nelle scuole Rodari e Morante prevista dopo il primo mese di scuola; orario delle attività articolato con una progressiva strutturazione successivamente al primo periodo; incontro con i genitori prima dell’inizio delle lezioni per illustrare il progetto e informare del corredo scolastico individuale necessario agli alunni; predisposizione di spazi, tempi, materiali e modalità di accoglienza per il primo giorno di scuola e successive settimane; PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA La programmazione educativa segue tre linee generali: • atteggiamento metodologico/educativo degli insegnanti verso gli alunni; • obiettivi educativi proposti agli alunni; • atteggiamento educativo proposto ai genitori. ATTEGGIAMENTO METODOLOGICO/EDUCATIVO DEGLI INSEGNANTI VERSO GLI ALUNNI - mostrare disponibilità all’ascolto e all’attenzione dei bisogni espressi ed inespressi; valorizzare le conoscenze e le esperienze dei bambini; mettere in atto strategie che favoriscano la conoscenza reciproca e un buon clima relazionale tra bambino e bambino e tra bambino e insegnanti; rispettare i tempi di apprendimento e concentrazione, diversificando opportunamente le attività didattiche; promuovere attività ludiche, di movimento, di esplorazione tattile, di rilassamento, di lettura da parte degli insegnanti, momenti nei quali tutti i bambini possano esprimersi e raccontare con vari linguaggi il proprio vissuto. OBIETTIVI EDUCATIVI PROPOSTI AGLI ALUNNI Obiettivi generali: • star bene a scuola assieme ai compagni e agli insegnanti; • valorizzare l’individualità riconoscendo positiva la diversità. I bambini verranno condotti a raggiungere tali obiettivi potenziando le capacità di: riconoscere ed esprimere i propri bisogni rispettando quelli degli altri; dialogare in modo corretto nel gruppo e collaborare attivamente; ascoltare ed applicarsi alle attività con tempi progressivamente crescenti; prestare attenzione, osservare e riflettere; conseguire una progressiva autonomia personale e sociale, nel rispetto consapevole delle regole comuni; acquisire un graduale autocontrollo a livello motorio; affrontare situazioni problematiche e conflittuali attraverso il confronto e il dialogo; conseguire autonomia rispetto all’attività scolastica; comprendere l’importanza dell’impegno personale nel lavoro anche quando richiede sforzo; utilizzare ed avere cura del materiale proprio ed altrui; scoprire le proprie potenzialità e quelle dei compagni; riconoscere ed accettare modi di esprimersi anche diversi dal proprio; vivere le diversità come opportunità acquisire e mantenere una corretta postura durante le attività scolastiche e in mensa; usare correttamente posate e stoviglie in mensa; eseguire autonomamente operazioni di igiene personale. PATTO EDUCATIVO Il Patto Educativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Si stabilisce, in particolare, tra l’insegnante e l’allievo, ma coinvolge tutto il team docente, l’intero Consiglio di interclasse, gli Organi Collegiali, i genitori, i collaboratori scolastici, gli Enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico. CON GLI ALUNNI I docenti elaborano il contratto formativo da condividere con i propri alunni, in coerenza con la programmazione educativa e didattica, in quanto ritengono fondamentale il loro coinvolgimento nel processo formativo. Gli alunni hanno il diritto di: vivere in una comunità che rispetti la loro personalità e tenga conto dei loro bisogni: vivere in un ambiente sicuro ed accogliente; sviluppare le abilità e acquisire le conoscenze utili alla propria autonomia; costruire relazioni sociali arricchenti con i coetanei ; venire apprezzati per il proprio impegno dagli adulti che interagiscono con loro; vedere rispettati la propria cultura, la propria religione, il proprio stile di vita. I docenti provvedono a: mostrare disponibilità all’ascolto ed all’attenzione dei bisogni espressi e/o inespressi dai bambini; creare un clima di reciproca fiducia, stima e collaborazione, mettendo in atto strategie che favoriscano la conoscenza reciproca; rispettare gli affetti e le emozioni individuali; TRA INSEGNANTI I docenti scelgono collegialmente le linee di intervento generali, sia per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi e dei tempi, sia per gli interventi didattico-educativi, favoriscono momenti di aggregazione tra gli alunni all’interno della classe e del plesso e definiscono le linee comuni di intervento riguardanti: a) Conduzione della classe Si prevede un costante scambio di informazioni relative agli argomenti svolti e alle reazioni degli alunni alle varie proposte, la scelta delle modalità di intervento rispetto a comportamento e rendimento, la segnalazione di atteggiamenti e comportamenti particolari, l’organizzazione di tutti i tempi educativi non legati alle “discipline” (intervallo mensa - cambio aula …). b) Rapporti scuola-famiglia Gli insegnanti delle classi concordano le modalità di coinvolgimento delle famiglie, gli argomenti da trattare e gli atteggiamenti da tenere. In presenza di situazioni problematiche cercheranno altresì di individuare insieme al genitore strategie comuni di intervento, che verranno in seguito verificate e, qualora fosse necessario, opportunamente modificate. Evidenziano le potenzialità e gli aspetti positivi di ciascun alunno. c) Carico cognitivo E’ importante che il carico cognitivo sia distribuito in modo equilibrato nell’arco della settimana, nel rispetto del diritto del bambino a svolgere attività ludiche ed extrascolastiche. Nello svolgimento delle diverse attività disciplinari, gli insegnanti presteranno particolare attenzione alla distribuzione oraria delle stesse, sia nell’arco della giornata che dell’intera settimana. Durante le programmazioni di modulo gli insegnanti confronteranno i contenuti che intendono proporre agli alunni, ne valuteranno e stabiliranno insieme le quantità e l’intensità. In questo modo si eviterà il rischio di giornate di lavoro troppo “pesanti”. Anche i modi e i tempi di somministrazione delle verifiche verranno concordati all’interno di ogni modulo. d)Compiti per casa I compiti rispondono all’esigenza di riflessione personale, di acquisizione di un’abitudine allo studio e all’esercitazione individuale. I docenti ritengono che, attraverso i compiti, i genitori possano seguire il percorso di crescita e di maturazione che il figlio sta compiendo a scuola. Si richiede la collaborazione dei genitori non perché si sostituiscano all’insegnante, ma perché esercitino una funzione di incoraggiamento e controllo, in modo che l’alunno venga a scuola sereno e con i compiti eseguiti con regolarità e puntualità. I compiti per casa sono assegnati per: rinforzare e consolidare gli apprendimenti facendo riflettere ogni singolo alunno sulle attività svolte a scuola; permettere a ciascun alunno di misurarsi con le proprie capacità e valutare eventuali dubbi o incertezze, che potrà chiarire nelle lezioni successive a scuola; sviluppare competenze rispettando ritmi e tempi individuali; completare un’attività non conclusa in classe; Qualora i compiti non venissero ripetutamente eseguiti, i docenti interverranno presso i genitori per modificare la situazione. Se ciò non fosse sufficiente, sarà richiesto l’intervento del Dirigente Scolastico. CON LE FAMIGLIE Lo strumento principale di azione per costruire una relazione aperta e serena fra insegnanti e genitori è la riunione assembleare di classe. Le altre opportunità di incontro sono rappresentate dai colloqui individuali e dalle riunioni degli Organi Collegiali, dal Consiglio di Interclasse e dal Consiglio di Istituto per i Genitori eletti. È opportuno che eventuali problematiche didattiche, educative e comportamentali riguardanti le classi vengano prioritariamente discusse nell’assemblea di classe o comunque direttamente con gli Insegnanti di classe. Successivamente, se necessario, verrà concordato un eventuale incontro con il Dirigente Scolastico. La stessa modalità viene seguita per quanto concerne i singoli alunni. Le norme generali, relative alle modalità di comunicazione scuola-famiglia, sono state stabilite dal Consiglio di Istituto e indicate nel Regolamento dell’Istituto (vengono inviate ogni anno ai Genitori). Il Libretto Personale dell’alunno é utilizzato dalla scuola e dalla famiglia per le comunicazioni necessarie. Qualora la comunicazione avesse carattere riservato, non va utilizzato il Libretto ma una lettera in busta chiusa (da parte sia dei docenti che dei genitori). La scuola agirà nei rapporti con la famiglia al fine di: far conoscere l’offerta formativa; incoraggiare una condivisione dei compiti educativi, pur nel rispetto del reciproco ambito d’intervento; riscoprire e valorizzare ruoli e funzioni di tutti i componenti del gruppo familiare. I genitori sono regolarmente informati ed aggiornati in merito a tutte le esperienze scolastiche, sono promotori di alcune iniziative e collaborano secondo le modalità stabilite dagli organi collegiali preposti, in particolare nelle assemblee di classe. É compito del genitore: - rispettare le regole della scuola (in particolare l’orario di entrata/uscita); - evitare messaggi contraddittori; - apprezzare le esperienze scolastiche del figlio; - rassicurare il bambino/ragazzo; - controllare ogni giorno i quaderni e il libretto personale; - firmare con tempestività gli avvisi; - controllare che il proprio figlio abbia sempre tutto il materiale necessario, abbia svolto i compiti assegnati e avviarlo gradualmente all’autonomia; - consegnare puntualmente eventuali quote (assicurazione, gite,...); - evitare assenze sistematiche del figlio; - giustificare ogni assenza, anche di un solo giorno; il certificato medico di riammissione è richiesto dopo assenze superiori a 5 giorni. I genitori saranno coinvolti nella riflessione sull’importanza di una frequenza costante, per arrivare alla consapevolezza che le prolungate e/o frequenti assenze (non dovute a motivi di salute) causano difficoltà sia al percorso di apprendimento del proprio figlio che nello svolgimento regolare delle attività di classe. In caso di assenza i genitori dovranno attivarsi per far recuperare al proprio figlio le attività non svolte a scuola. DAL PRIMO GIORNO DI SCUOLA ALL’AVVIO DELLE DISCIPLINE: ORGANIZZAZIONE -STRUMENTI E RISORSE - MODALITA' DI LAVORO Gli insegnanti partecipanti al Progetto Accoglienza, dopo aver preso visione del lavoro svolto negli anni precedenti, hanno elaborato le linee programmatiche, i contenuti e le modalità di svolgimento delle attività riguardanti il primo periodo di scuola in modo unitario, trasversale, interdisciplinare, sia a livello d’istituto che di modulo. Ciò ha comportato anche il concordare modalità operative riguardanti la gestione della quotidianità. Per quanto riguarda gli elaborati degli alunni si decide che nel retro di ogni prodotto verrà scritto il nome del bambino (è possibile copiarlo da appositi cartellini ) e, a discrezione, una didascalia copiata dalla lavagna o scritta autonomamente ciò a seconda del livello di concettualizzazione della scrittura di ognuno. Nel primo quadrimestre il carattere usato per la scrittura è lo stampato maiuscolo. Uno stampino, o altro segno, accerterà, a discrezione dell’insegnante, il controllo eseguito al termine del lavoro. I lavori non verranno consegnati sempre con immediatezza alle famiglie. Per un'iniziale conoscenza degli alunni saranno utilizzate le prove di ingresso riguardanti le seguenti aree cognitive : percettiva - spaziale - temporale - linguistica – logica matematica. Una tabella specifica raccoglierà le varie valutazioni che saranno conservate dagli insegnanti. PRESENTAZIONE DEI TEST DI ACCESSO ALLA SCUOLA PRIMARIA Che cosa sono? I Test di Accesso sono prove individuali a scelta multipla che rilevano alcune aree di potenzialità degli alunni in riferimento alla teoria delle “intelligenze multiple” di Howard Gardner Quali test somministrare e perché? Vengono somministrati 4 test che qui di seguito sono descritti. I risultati ottenuti consentono di avere un buon quadro di conoscenza delle potenzialità individuali di ciascun bambino e dell’intera classe per ciascuna macro-area disciplinare logico-linguistica, logicomatematica, spaziale percettiva. Da chi, come e quando vengono somministrati? Vengono somministrati dall’insegnante psicopedagogista entro le prime due settimane dall’inizio delle lezioni. Al fine di utilizzare al meglio i risultati, è auspicabile che anche l’insegnante di classe sia presente alla somministrazione e collabori secondo modalità precedentemente condivise. Calendario delle somministrazioni Le somministrazioni si svolgeranno da giovedì 13 a giovedì 27 settembre sempre in orario antimeridiano. Sono programmati 4 interventi della durata di 45 minuti e uno della durata di un’ora per ciascun gruppo di alunni (si veda il calendario). I gruppi sono due per i plessi Davila e Rodari e tre per i plessi Morante e Tommaseo. Modalità di restituzione Se non ci sono modifiche a quanto programmato la restituzione dei risultati potrà iniziare da martedì 25 settembre durante la riunione di PdM, dando priorità ai Plessi che devono formare le classi. In questa occasione verrà illustrato l’utilizzo dei risultati sia nella programmazione delle attività didattiche, sia per la formazione delle classi o dei gruppi di lavoro, sia per la conoscenza delle potenzialità dell’alunno. Che cosa viene comunicato ai genitori? In occasione dell’assemblea di classe le insegnanti potranno informare i genitori che ad inizio d‘anno vengono proposte ai bambini prove individuali e collettive con lo scopo di capire le caratteristiche del gruppo e proporre attività didattiche il più possibile adeguate. Queste attività vengono svolte da Marina Morello che è l’insegnante che si occupa dell’accoglienza di tutti i bambini del l’Istituto. RELAZIONI SPAZIALI (RS1): questo test traduce in stimoli visivi chiari e familiari ai bambini i concetti astratti di cui sono oggetto le relazioni spaziali. Cogliere le relazioni tra gli oggetti e, una volta superata la fase evolutiva, cogliere le relazioni tra i concetti e gli avvenimenti, è una facoltà indispensabile per il successo scolastico. Per questa ragione il test ha una buona capacità predittiva. Ogni item di questo test presenta un concetto topologico, di seriazione o di ordine che è presente negli obiettivi didattici previsti per il primo quadrimestre. LOGICO LINGUISTICO (LL1): è un test a scelta multipla che richiede la conoscenza di alcuni connettivi logici. In questa fase evolutiva è possibile considerare la logica come abilità trasversale ai tre ambiti disciplinari, linguistico, matematico e antropologico. Dall’applicazione di questo test si ricavano buone informazioni riguardo la maturità logica globale del bambino. Dal momento che la padronanza linguistica è un prerequisito per la formazione di tutte le altre competenze scolastiche, il risultato ottenuto in questo test dovrebbe essere riconsiderato, in momenti successivi, lungo tutto il primo quadrimestre. LOGICO MATEMATICO (LM1): è un test a scelta multipla a tre alternative centrato sulle potenzialità di problem solving. La formulazione dei problemi richiede al bambino di pianificare le azioni utili a raggiungere l’obiettivo senza entrare nel merito della conoscenza di alcuna tecnica algoritmica. Non ha importanza, dunque, che il bambino sappia che cosa sono le operazioni e tantomeno che sappia risolverle perché il test misura la capacità del bambino di servirsi della propria esperienza per trovare strategie di soluzione. Gli stimoli proposti sono adeguati all’età e le situazioni rappresentate rispettano il realismo infantile. SPAZIALE PERCETTIVO (SP1): è il test che chiede al bambino di coordinare abilità visive, di rappresentazione spaziale e di discriminazione percettiva. Il quadro teorico di riferimento è quello della Gestalt ed in particolare delle regole che governano il completamento intuitivo di figure. Le abilità richieste sono, a loro volta, parti di percorsi logici presenti in vari ambiti disciplinari. I risultati ottenuti dai bambini a questo test riguardano potenzialità stabili e raramente influenzate dalla cultura di provenienza. Questo test è un buon predittore di capacità logico-intuitive e di rappresentazione interna dello stimolo (qui c’è la figura ma potrebbe trattarsi di un percorso, di un problema, di una sequenza). La conoscenza degli alunni sarà ampliata attraverso l’osservazione in momenti di attività concrete e l'utilizzo di prove individuali che consentano di integrare la conoscenza rispetto alle modalità di affrontare il lavoro. Per quanto riguarda l'aspetto motorio e comportamentale verrà praticata l'osservazione principalmente durante le attività strutturate e libere, in classe e fuori classe, in grande e in piccolo gruppo. FORMAZIONE DELLE CLASSI. Le osservazioni che emergeranno dall'analisi iniziale, basate su una sistematica rilevazione dell'aspetto intellettivo e comportamentale degli alunni nel primo mese di scuola, costituiranno elementi di base per operare una suddivisione bilanciata di problematiche e risorse degli alunni e quindi per la formazione delle classi. Criteri adottati nell’Istituto: • • • • • • • modalità comportamentali e relazionali, con particolare attenzione alle situazioni positive ed a quelle conflittuali; competenze cognitive; distribuzione maschi e femmine; in linea di massima separazione delle coppie di gemelli osservazioni/indicazioni degli insegnanti delle scuole dell’infanzia e aggregazioni e conoscenze relazionali sviluppate dai bambini nel periodo di frequenza della scuola dell’infanzia; richieste dei genitori ( compatibili con i precedenti criteri); modifiche di inserimento nelle classi potranno comunque avvenire successivamente alla suddivisione delle sezioni previa valutazione da parte del team docente che si confronterà con il servizio psicopedagogico, il Dirigente Scolastico e la famiglia dell’alunno. 6° ISTITUTO COMPRENSIVO - PADOVA - Scuola ………. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA MODULO 1^ Modello condiviso INSEGNANTI ……….. a.s. 2012 \ 2013 In classe intervengono inoltre: ……… AVVIO ANNO SCOLASTICO Già dal primo giorno di scuola si lavorerà cercando di stabilire un clima di accoglienza e serenità tra compagni e insegnanti, attraverso molti momenti dedicati all’ascolto e all’attenzione dei bisogni dei bambini. Nel primo giorno di scuola sarà organizzata una festa speciale dedicata all'accoglienza dei nuovi alunni e delle loro famiglie. Abbiamo programmato attività ludiche, di movimento, di rilassamento, molte letture da parte degli insegnanti e momenti nei quali i bambini potranno esprimere con vari linguaggi il proprio vissuto. In tutto il primo periodo di scuola ( da settembre a novembre ) si svolgeranno attività interdisciplinari, partendo dai vissuti dei bambini, ed organizzati attorno ai nuclei portanti: mi racconto, vivo nel tempo, vivo nello spazio. Il primo racconto dal quale partiremo per la costruzione della prima unità d'apprendimento sarà : ……. Fin dai primi giorni verranno somministrate gradualmente le prove d’ingresso sia individuali che di classe. SITUAZIONE DELLE CLASSI ……….. ASPETTI EDUCATIVI DELL’AZIONE DIDATTICA Obiettivi educativi Obiettivi generali: • star bene a scuola insieme ai compagni e agli insegnanti • valorizzare l’individualità riconoscendo positiva la diversità I bambini verranno condotti a raggiungere tali obiettivi potenziando le capacità di : - riconoscere ed esprimere i propri bisogni rispettando quelli degli altri; - dialogare in modo corretto nel gruppo e collaborare attivamente; - ascoltare ed applicarsi alle attività con tempi progressivamente crescenti; - prestare attenzione, osservare e riflettere; - conseguire una progressiva autonomia personale e sociale nel rispetto consapevole delle regole comuni; - acquisire un graduale autocontrollo a livello motorio; - affrontare situazioni problematiche e conflittuali attraverso il dialogo e il confronto; - conseguire autonomia rispetto all’attività scolastica; comprendere l’importanza dell’impegno personale nel lavoro anche quando richiede sforzo; - utilizzare ed avere cura del materiale proprio ed altri; - scoprire le proprie potenzialità e quelle dei compagni; - riconoscere ed accettare modi di esprimersi anche diversi dal proprio; - vivere le diversità come opportunità arricchenti; - acquisire e mantenere una corretta postura durante le attività scolastiche; - eseguire autonomamente operazioni di igiene personale. Individuazione strumenti di verifica Partendo da quelle che sono le esigenze formative e i bisogni educativi di ciascun alunno, il processo di valutazione delle competenze terrà conto di tre importanti dimensioni: • Dimensione soggettiva ovvero il significato personale che ciascun alunno attribuisce alla propria esperienza d’apprendimento: la percezione dell’adeguatezza nell’affrontarlo e gli schemi di pensiero attivati a fronte di un successo/ insuccesso. • Dimensione intersoggettiva riferita alle modalità e agli strumenti di osservazione e valutazione delle prestazioni dell’alunno ovvero protocolli di osservazione strutturati e non, analisi dei comportamenti sul campo. • Dimensione oggettiva riferita a compiti operativi ovvero prove di verifica più o meno strutturate, realizzazione di prodotti che consentono di documentare “che cosa” il soggetto ha appreso e “come”, con quale grado di padronanza ha sviluppato le sue competenze,. AZIONI CONCORDATE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI Educazione alla convivenza democratica intesa come rispetto dell’altro 1 – conversazioni e discussioni collettive per far sì che ogni alunno possa e sappia esprimere idee e opinioni, anche divergenti o in contrasto rispetto a quelle degli altri. Uso dell’assemblea di classe come mezzo per concordare e stabilire le regole della vita comune 2 – una volta concordate con i colleghi del modulo e del plesso le linee educative e le strategie di intervento, gli insegnanti assumono e mantengono atteggiamenti coerenti con quanto è stato stabilito insieme. Momenti di aggregazione Durante l’intervallo la sorveglianza viene effettuata da tutti gli insegnanti in servizio. È stabilito che quando la ricreazione è svolta all’aperto è fatto divieto agli alunni di entrare nel plesso senza l’autorizzazione degli insegnanti. I docenti, per favorire la socializzazione, cercano di proporre e stimolare giochi di gruppo, controllando che non ci siano alunni che vengono esclusi. Adeguato spazio verrà assegnato anche alla capacità, da parte degli alunni, di organizzare dei giochi in autonomia. Rispetto delle potenzialità e stima di sé 1 – Gli insegnanti prevedono l’attuazione di interventi tesi al potenziamento e al consolidamento delle capacità dei bambini in modo da farli operare secondo un ritmo di lavoro adeguato. Si ritiene questo un modo concreto per permettere di aumentare la sicurezza personale, l’autonomia e la stima di sé. 2 - Nel limite del possibile, si proporranno anche attività diversificate; se l’argomento sarà lo stesso per tutti, la consegna per qualcuno potrà essere più semplice. L’alunno a scuola “conosce- scopre- riesce a fare-inventa” 1 - L’alunno vive come un tutt’uno il momento dell’apprendimento e quello della creatività. Le proposte didattiche presenteranno, particolarmente in classe prima, un aspetto ludico-creativo. Gli insegnanti affronteranno gli argomenti in modo che i concetti siano acquisiti e conquistati: l’alunno se ne appropria attraverso la scoperta e la sperimentazione. METODOLOGIA COMUNE PRESCELTA DAL GRUPPO DOCENTE - Mostrare disponibilità all’ascolto e all’attenzione dei bisogni espressi ed inespressi; valorizzare le conoscenze e le esperienze dei bambini; mettere in atto strategie che favoriscano la conoscenza reciproca ed un buon clima relazionale tra bambino e bambino e tra bambino ed insegnanti; rispettare i tempi di apprendimento e concentrazione, diversificando opportunamente le attività didattiche; - - - organizzare le attività in modo flessibile: per piccoli gruppi, livello individuale o coinvolgendo tutta la classe, utilizzando la forma laboratoriale e la lezione frontale; promuovere attività ludiche, di movimento, di esplorazione tattile, di rilassamento, di lettura da parte degli insegnanti, momenti nei quali tutti i bambini possano esprimersi e raccontare con vari linguaggi il proprio vissuto; svolgere attività in comune con bambini, genitori ed insegnanti: in particolare nel primo periodo nelle classi prime, durante il periodo natalizio, per effettuare visite e viaggi d’istruzione, per organizzare la festa di fine anno o per realizzare progetti educativi inerenti le diverse aree disciplinari; favorire l’unitarietà dell’insegnamento-apprendimento attraverso lo sviluppo di tematiche comuni alle varie aree. RICHIESTE DELLA SCUOLA ALLA FAMIGLIA Per garantire maggior trasparenza nel rapporto scuola-famiglia, evitando così equivoci in itinere, gli insegnanti intendono esplicitare quel che si aspettano, sul piano educativo, da parte dei genitori degli alunni: - fiducia nella professionalità educativa e nelle competenze didattiche del team docente; - rispetto dell’orario di entrata e di uscita dall’edificio scolastico, salvo casi eccezionali giustificati nel libretto personale e con la presenza di un genitore o di chi ne fa le veci; - controllo quotidiano del libretto personale sia per venire a conoscenza di eventuali avvisi da parte degli insegnanti, che per comunicare con gli stessi (richiesta di colloqui aggiuntivi con il team docente, giustificazioni per assenze ecc.); - controllo quotidiano dei quaderni e dei compiti che saranno assegni con un avvio graduale; - segnalazione scritta della mancata esecuzione dei compiti assegnati; - controllo sistematico del materiale scolastico (colla, forbici, quaderni, libri ecc.) rendendone comunque l’alunno responsabile principale; - partecipazione alle assemblee di classe e ai colloqui individuali; - i colloqui con i genitori, sia quelli previsti dal calendario scolastico sia quelli richiesti dalle famiglie, verranno sempre gestiti collegialmente dal team. Relazioni insegnanti\genitori Al fine di stabilire una proficua collaborazione con i genitori il modulo: ♦ si confronterà sempre con i genitori su modalità e contenuti nell’ambito delle assemblee di classe; ♦ si rende disponibile a colloqui individuali al di fuori di quelli stabiliti nel calendario scolastico, sempre gestiti in team; ♦ la programmazione delle attività e la loro attuazione sarà esplicitata chiaramente nel corso delle assemblee di classe ed eventualmente è consultabile da parte delle famiglie; ♦ le problematiche che coinvolgono l’intera classe dovranno essere affrontate in assemblea. DITRIBUZIONE DEL CARICO COGNITIVO NELL’ARCO DELLA SETTIMANA Dopo aver concordato l’orario di svolgimento delle attività si definiscono i seguenti criteri: Garantire il più possibile ad ogni classe lo svolgimento di tutte le attività per ogni ambito disciplinare nella prima fascia oraria. Presenza dell’insegnante di religione nei giorni di ….. Organizzazione dell’orario in modo che nella stessa giornata entrino in ogni classe non più di tre insegnanti che possono comunque corrispondere anche a 4 discipline. Presenza dell’insegnante di inglese ……. . Favorire un’equa suddivisione del carico cognitivo nell’arco della settimana. Favorire un’equa distribuzione delle ore di compresenza in tutti i giorni della settimana ed in tutte le classi del plesso. Possibilità di svolgere le attività di educazione motoria ……. . Permettere la copertura di eventuali assenze dei docenti nell’arco di tutta la settimana. Permettere il recupero orario dei docenti nell’arco della settimana. COMPITI PER CASA Il team ritiene opportuno assegnare i compiti per casa, sia perché essi rispondono all’esigenza di riflessione personale e di esercitazione individuale, sia perché pensa che , attraverso i compiti , i genitori seguano il percorso di crescita e di maturazione che il figlio sta compiendo a scuola. Nella maggior parte dei casi i compiti per casa saranno di completamento alle attività non terminate in classe o esercizio di rinforzo alle attività svolte. Naturalmente sarà salvaguardato il principio secondo il quale i compiti dovranno essere compatibili con il carico cognitivo della giornata. Di fronte a situazioni di non svolgimento dei compiti o mancanza del materiale richiesto, gli insegnanti provvederanno a richiederne la motivazione agli alunni stessi ( se non giustificata nel libretto personale ) e la loro esecuzione, sempre a casa , in tempi brevi. In caso di ripetuta verifica di tale negligenza, si segnalerà ai genitori tramite libretto personale, seguito da colloquio individuale con il team docente. In caso di assenza prolungata le insegnanti chiedono la collaborazione dei genitori che hanno il compito di informarsi sulle attività svolte in classe e su quelle da eseguire a casa attraverso i compagni o gli stessi insegnanti che provvederanno a far pervenire loro eventuali schede di lavoro. STRUMENTI DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione è considerata dal team quell’operazione, quasi quotidiana, di correzione di esercizi e compiti, intesa nella sua funzione didattico-formativa che confermi l’alunno sul percorso che sta compiendo, oppure che lo stimoli al miglioramento e alla percezione positiva di sé. Nella prima fase dell’accoglienza in particolare la correzione sarà effettuata a volte individualmente con lo scopo di valutare il raggiungimento dell’obiettivo prefissato, altre volte sarà invece collettiva come momento di ulteriore esercitazione e chiarimento. In particolare nella classe prima, per il primo periodo di scuola non verranno segnate nei quaderni le correzioni per promuovere nel bambino l’entusiasmo del “ fare “; l’avvenuta presa visione da parte dell’insegnante degli elaborati degli alunni verrà evidenziata con un simbolo concordato, evitando valutazioni. Si ritiene che le verifiche e le valutazioni siano sostanzialmente formative e non selettive, perciò si considerano le verifiche come percorso all’interno del curricolo e non come atto finale. Le verifiche saranno a volte scritte a volte orali, al termine di singole unità di lavoro o alla realizzazione di progetti, con modalità e strumenti diversi a seconda delle necessità. Inoltre, non sempre il bambino saprà che sta facendo una verifica.. I genitori saranno informati sull’esito delle verifiche. Per le verifiche quadrimestrali si utilizzeranno i voti da 5 a 10; gli esercizi sul quaderno saranno valutati in modo differente a seconda se si voglia dare un rinforzo positivo o si richieda un maggiore impegno. Si somministreranno le prove di Istituto iniziali e finali ed altre prove il più possibile oggettive ricavate da quaderni operativi o guide e riviste tematiche o autonomamente elaborate dai docenti sulla base degli argomenti trattati e del livello della classe. A maggio è prevista la somministrazione delle Prove INVALSI di italiano e matematica. ASPETTI ORGANIZZATIVI GENERALI ALUNNI Gli alunni potranno accedere all’edificio scolastico dalle ….. alle ….. e verranno accolti dagli insegnanti …… . I genitori non potranno accedere ai locali della scuola se non per brevissime e poche comunicazioni con i docenti; in caso di urgenze si fisseranno appuntamenti il martedì pomeriggio. Gli alunni usciranno dall’edificio scolastico in fila per 2 e accompagnati al cancello dagli insegnanti: i bambini di saranno consegnati ai genitori o a persone da loro stessi presentati . In caso di pioggia i genitori potranno ritirare i loro figli direttamente dentro l’edificio scolastico, al fine di evitare affollamenti che potrebbero essere pericolosi al cancello. INSEGNANTI . • Ogni insegnante ha a disposizione uno spazio ben definito per la raccolta di materiali personali. Per quanto riguarda il materiale di facile consumo, siglato per ogni classe, deve essere accuratamente conservato e mantenuto nella classe di appartenenza per favorire un’organizzazione del lavoro più snella. • L’insegnante che riceve avvisi da consegnare e/o comunicare agli alunni ha l’impegno di trasmetterli con immediatezza. L’insegnante della prima fascia oraria del giorno successivo alla consegna ha l’impegno di controllare l’avvenuta presa visione da parte dei genitori con un’apposita sigla e di segnalare la mancanza della firma dei genitori. • Tutti gli avvisi e circolari che riguardano la classe (e anche i singoli alunni) devono essere conservati in un’apposita cartella sopra la cattedra. • La compilazione dei registri e dei documenti avviene collegialmente in fase di programmazione di modulo e gli stessi vengono conservati nel cassetto della cattedra della classe di appartenenza anche al fine di agevolarne la consultazione da parte di eventuali supplenti. SPAZIO AULA E SPAZI COMUNI Per favorire il più possibile l’ascolto, ma anche la socializzazione, gli insegnanti hanno scelto una disposizione dei banchi …… . Nella disposizione dei banchi le insegnanti presteranno attenzione nel collocare gli alunni con esigenze particolari (lentezza esecutiva, problemi di vista ) in posizioni agevoli. Riteniamo comunque importante operare in uno spazio personalizzato e dinamico, piacevole, accogliente e funzionale Gli alunni potranno utilizzare, oltre lo spazio della propria aula …… . L’uso degli spazi comuni rispetterà gli orari e le modalità concordati a livello di plesso in sede di interclasse all’inizio dell’anno scolastico. . Gli spazi dove verrà trascorso l’intervallo sono i seguenti: …… . Negli spazi interni ( aule, atrio) sono consentiti giochi da tavolo o simili, giochi organizzati, nonché giochi liberi. Lo spazio esterno verrà utilizzato quando le condizioni atmosferiche lo permetteranno. Saranno consentiti giochi di squadra, giochi organizzati e giochi liberi. Si vieterà agli alunni di restare all’interno dell’edificio senza sorveglianza; nel caso si rendesse necessario trattenere all’interno qualche alunno ( ad es. per motivi di salute) se ne garantirà il controllo ( ad es. l’insegnante in compresenza). A livello di plesso sono state fissate alcune regole per lo svolgimento dell’intervallo. Atteggiamenti o comportamenti non in sintonia con le regole del gruppo verranno affrontati con le seguenti modalità: 1 invitare l’alunno a riflettere sul proprio comportamento; 2 inviare comunicazione scritta alla famiglia 3 invitare i genitori ad un colloquio informativo 4 richiedere l’intervento della psicopedagogista in caso di necessità PROGETTI DI MODULO PROGETTO ACCOGLIENZA La classe 1^ aderisce al Progetto Accoglienza elaborato da tutti i docenti delle classi prime del 6° Istituto Comprensivo di Padova. USCITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE La classe 1^ parteciperà allo spettacolo teatrale organizzato dal gruppo Fantaghirò in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio , all’interno del Progetto Continuità Scuola dell’infanzia e Scuola Primaria. Quest’anno il progetto porta il titolo “Giro giro tondo” e lo spettacolo allestito avrà per protagonisti due simpatici orsetti: Bruno e Brunetta. PIANO DI UTILIZZO DELLE COMPRESENZE ……. Padova, ... Gli insegnanti del modulo 6° Istituto Comprensivo di Padova scuola primaria Morante Materiali richiesti agli alunni di classe prima • • • • • • • • • • • • • a.s. 2012/2013 1 quadernetto a quadri di 5 mm per le comunicazioni 1 quadernone a quadri da un centimetro per il lavoro + 1 di riserva conservati a scuola 1 risma di carta bianca A4 1 astuccio con: 2 matite, gomma morbida, righello, pastelli, pennarelli a punta fine 1 temperino con raccoglitore 1 forbice metallica a punta tonda 2 colle stick ( 1 viene lasciata a scuola ) 12 pennarelli a punta grossa in un astuccio/ bustina 1 cartellina chiusa con elastico 1 busta trasparente portadocumenti con bottoncino 6 copertine copriquaderno: 2 trasparenti, 1 rossa, 1 blu, 1 gialla, 1 verde 1 rotolo di carta da cucina ( tipo scottex ) Album collage Materiali per attività particolari/tempo lungo: • • Scarpe da ginnastica con chiusura a strappo conservate in un sacchetto di tela o zainetto con nome Sapone liquido SI CHIEDE DI MARCARE TUTTO IL MATERIALE CON IL NOME 6° Istituto Comprensivo di Padova scuola primaria Tommaseo Materiali richiesti agli alunni di classe prima • • • • • • • • • • • • • • • • • • • a.s. 2012/2013 1 quadernetto a quadri di 5 mm per le comunicazioni 1 quadernone a quadri da un centimetro per il lavoro + 5 di riserva conservati a scuola cartellina con elastico con spessore di almeno 2 cm 1 album da disegno a fogli staccati ruvidi A4 1 risma di carta bianca A4 1 astuccio con: 2 matite HB, gomma morbida, righello, pastelli 1 temperino con raccoglitore 1 forbice metallica a punta tonda 3 colle stick ( 1 viene lasciata a scuola ) 1 scatola da 12 di pennarelli a punta grossa 1 busta plastificata portadocumenti 6 copertine copriquaderno: 1 trasparente, 1 rossa, 1 blu, 1 gialla, 1 verde,m 1 arancione Giochi in scatola, giocattoli, libri la leggere e da colorare da usarsi nell’intervallo e da tenersi a scuola. Saranno restituiti solo alla fine dell’anno. Non videogiochi 1 rotolone di carta da cucina bianca album da collage grembiulone o camicione per pittura fazzoletti di carta: una confezione da 10 pacchetti tovaglietta di stoffa per la merenda scarpe da ginnastica conservate in un sacchetto di tela o zainetto con chiusura a strappo e con nome Materiali per attività particolari/tempo lungo: • • Sapone liquido asciugamano SI CHIEDE DI MARCARE TUTTO IL MATERIALE CON IL NOME 6° Istituto Comprensivo di Padova scuola primaria Rodari Materiali richiesti agli alunni di classe prima A a.s. 2012/2013 • • • • • • • • • • • • • • • • 1 quadernino da 5 mm per le comunicazioni 1 quadernone a quadri da un centimetro per il lavoro in classe + 4 di riserva conservati a scuola 1 risma di carta bianca A4 1 astuccio con: 2 matite, gomma morbida, righello 1 temperino con raccoglitore 1 forbice metallica a punta tonda 2 colle stick di media misura( 1 viene lasciata a scuola ) pennarelli a punta grossa, pennarelli sottili, colori a matita 1 cartellina chiusa con un elastico con dorso di 2 cm 1 busta plastificata portadocumenti con bottoncino 7 copertine copriquaderno con il nome: 2 trasparenti, 1 rossa, 1 blu, 1 gialla, 1 verde, 1 arancione Giochi in scatola da usarsi nell’intervallo e da tenersi a scuola (facoltativo). Non videogiochi 1 rotolone di carta da cucina Fazzoletti di carta da tenere in cartella e da lasciare a scuola 1 album da disegno a fogli fissi ruvidi formato A4 1 portalistini di circa 30 pagine Materiali per attività particolari: • • • Scarpe da ginnastica conservate in un sacchetto di tela o zainetto con nome ( preferibilmente con la chiusura a strappo ) Grembiule per attività manuali da tenere a scuola ( di un qualsiasi colore ) Sapone liquido SI CHIEDE DI MARCARE TUTTO IL MATERIALE CON IL NOME VI ISTITUTO COMPRENSIVO PADOVA SCUOLA PRIMARIA DAVILA CLASSE 1^ Elenco materiale richiesto agli alunni per l’a.s. 2012 /2013 PRIMO GIORNO 1 quadernone a quadri da 1 cm con copertina rossa ed etichetta con nome e cognome. 1 astuccio con 2 matite HB o B2, gomma morbida, righello, pastelli, pennarelli a punta sottile, temperino con raccoglitore, forbici metalliche a punta arrotondata, 1 colla stick, 1 pacco di pennarelli a punta grossa SECONDO GIORNO 10 quadernoni a quadri da 1 cm di riserva una busta trasparente con bottoncino automatico ( per le comunicazioni ) 9 copertine per quaderni: 1 rossa, 1 blu, 1 verde, 1 gialla, 5 trasparenti 4 copertine per libri: 2 rosse, 1 blu, 1 trasparente 1 album da disegno a fogli lisci staccati 1 confezione di etichette ( per tutte le copertine dei quaderni, per i libri, ecc.) 1 rotolo da cucina una confezione da 10 pacchetti di fazzoletti di carta giochi e giocattoli da usare durante l’intervallo Scarpe da ginnastica da conservare in un sacchetto di stoffa ( con il nome ) 1 tovaglietta per la merenda 1 asciugamano piccolo con fettuccia per appendere ( come alla scuola materna ) TUTTO IL MATERIALE DEVE ESSERE ETICHETTATO PROGETTO ACCOGLIENZA 2012/13 CALENDARIO ANNUALE DEGLI INCONTRI Si concorda di integrare, nel corso dell'anno, il Progetto Accoglienza con l'attività di programmazione. Ogni incontro avrà la durata complessiva di tre ore ( 15,30 - 18,30 per il plesso Rodari , 16,30 – 19,30 per i plessi Tommaseo, Morante e Davila ) e si terrà presso i locali della Direzione d’Istituto. DATE ED ATTIVITA' 2 ottobre elaborazione 2° unità didattica 6 novembre elaborazione programmazione annuale e trimestre novembre/dicembre/ gennaio delle discipline programmazione annuale delle scienze 4 dicembre elaborazione programmazione annuale delle educazioni, dell’informatica, della convivenza civile, dell’inglese, della RC e delle attività formative 22 gennaio programmazione per il bimestre febbraio/marzo delle discipline 19 marzo completamento della programmazione per le discipline maggio/giugno verifica del progetto PRIMA UNITA’ DIDATTICA 12 settembre – 2 ottobre Testo di riferimento: Il pettirosso Pippo di Francesco Altan ed. Emme Attività da realizzarsi nella classi a partire dal racconto. IL CORPO E IL MOVIMENTO • Con questa attività si andranno a verificare principalmente le conoscenze dei bambini rispetto allo schema corporeo ed alla capacità motorie. Si disegneranno figure umane e di animali; si potranno creare sagome anche a grandezza naturale. Si prenderà spunto dalla caduta di Pippo sul prato per lavorare sulla capacità dei bambini di cadere, ciò con l’intento di prevenire possibili incidenti. Alcuni giochi, quali ad esempio “sacco pieno” e “sacco vuoto” risulteranno assai utili. IL SEGNO E IL MOVIMENTO • Si verificherà con particolare attenzione la motricità fine posseduta da ciascun alunno. Verranno predisposti percorsi differenziati agiti attraverso il movimento e che si prestino poi ad una possibile traduzione grafica; potranno essere creati punti di partenza e d’arrivo per dei tracciati grafici realizzati servendosi di matite e di colori ( dal ramo Pippo cade sul prato … ). Queste esercitazioni risulteranno utili per il passaggio nella scrittura dal piano verticale a quello orizzontale. Forme di nuvole, di stelle, di alberi, di foglie, di gusci d’uovo, di fiori, di farfalle, di torri merlate potranno venir tracciate con segni continui, con tratteggi, con punti, con sfumature, con ritmi lenti e veloci. Si porranno in tal modo le basi per un corretto insegnamento della grafia nei suoi aspetti spazio/temporali. Potrà risultare interessante verificare quanto gli alunni siano in grado di controllare il rapporto tra un ritmo fornito dall’esterno attraverso una musica ed il proprio movimento. COMPETENZA LINGUISTICA • Si prenderanno in esame principalmente la concettualizzazione della lingua, la competenza semantica, l’articolazione dei suoni, l’uso del volume della voce. Uno stimolo verrà anche dalla lettura della storia da parte dell’insegnante. Ogni alunno potrà illustrarla secondo la propria capacità di tradurre le parole in immagini. Si costruirà la sequenza temporale del racconto usando le tavole del testo, secondo la progressione. Dall’inizio alla fine, dalla fine all’inizio, dal centro con il criterio di stabilire che cosa accade prima e cosa dopo. Ricostruzioni della sequenza narrativa possono avvenire anche tramite attività d’animazione proposte ai bambini. Possibili rielaborazioni attraverso la creazione dei personaggi della storia con materiali di figura ( le figure ritagliate, le ombre cinesi, cappellini con simboli … ). Per la capacità d’ascolto si può procedere con la lettura della storia da parte dell’insegnante e la verifica dei personaggi/oggetti/ situazioni più o meno presenti nel racconto. Tale attività può essere principalmente svolta a voce ( C’è un pettirosso nella storia? C’è un lupo? C’è un fiore? C’è qualcuno che mangia? ) Ci si può servire anche di immagini ( colora chi c’era nella storia …. Fai una crocetta su chi non c’era … ): Può trovare spazio anche l’avvio del lavoro sulle inferenze ( Pippo cade sul prato verde, il fiore rosa gli dice …… in che stagione siamo? ). COMPETENZA LOGICA • Si lavorerà rispetto all’attenzione, alla concentrazione, alla reversibilità del pensiero. Si troveranno, nel confronto di immagini, somiglianze e differenze, si costruiranno figure scomposte ( puzzle dell’uovo, del pettirosso, dell’albero … ). Utilizzando alcuni riferimenti si svilupperà il racconto secondo dei possibili tracciati logici, cogliendo i nessi di appartenenza ( nel nido c’è ….; nel becco della mamma c’è …… ,nel prato cresce il …. ). Per questa attività si privilegerà la forma orale, meno stancante di quella grafica e più coinvolgente per il bambino. Saranno individuati anche ordinamenti di grandezza ( metti in ordine dal più grande al più piccolo: la luna, l’ape, il pettirosso Pippa … ) e temporali ( viene prima l’uovo o il pettirosso Pippo? … ). Anche i continui riferimenti cromatici presenti nel racconto sono inseribili nel presente segmento ( il prato è verde, il fiore è rosa ….. ). È possibile in questo modo individuare un percorso sui colori della realtà e quelli della fantasia, su quelli possibili e quelli impossibili, agendo così sull’aderenza al reale degli alunni e sul loro corredo creativo. Si lavorerà inoltre sulle caratteristiche degli oggetti classificandoli in vari insiemi ( grandi, piccoli, morbidi, duri … ), sull’essere e sul divenire ( oggi c’è un uovo, domani potrebbe esserci … ). COMPETENZA SPAZIALE • Si verificherà l’acquisizione dei concetti davanti – dietro, sopra-sotto, dentrofuori,vicino-lontano, aperto-chiuso. Allo scopo si potranno utilizzare immagini di uccellini ( disegna Pippo sopra la nuvola, vicino al fiore, sotto l’albero … ). Stimolante è il suggerimento presente nella storia di guardare dall’alto. Questo tipo di visione è infatti estremamente importante nel passaggio della scrittura dal piano verticale della lavagna o dei cartelloni, a quello orizzontale del quaderno. Inoltre possiamo chiederci: che succede quando salgo in alto? Dalla torre Pippo vede cose che non avrebbe visto dall’albero? Quali ad esempio? Quali “punti alti” sono presenti nell’esperienza dei bambini? Altrettanto dicasi per il basso. Proviamo a guardare una cosa dall’alto e dal basso: cambia ciò che vedo? COMPETENZA TEMPORALE • Particolare attenzione sarà prestata alla presenza dei concetti di prima-dopo, della successione temporale del giorno e della notte, dell’organizzazione della giornata ( che cosa fa Pippo durante il giorno? Che cosa fa un bambino? Che cosa si fa a scuola? ): Si lavorerà anche attraverso la ricostruzione della sequenza temporale della storia del pettirosso Pippo ( Pippo prima è nell’uovo, dopo …. ). Alle parti del giorno si possono attribuire dei colori per riflettere sui diversi stati d’animo che le possono attraversare ( che colore diamo alla sera? All’essere a scuola? Al far merenda? Al far colazione? Al guardare la televisione? ), intersecando il lavoro con quello relativo ai sentimenti ed alle emozioni. MEMORIA • Verranno presi in considerazione i vari tipi di memoria che possono essere presenti negli alunni: visiva, uditiva, cinetica. Ci si servirà dell’insegnamento di canzoni tramite la ripetizione del modello fornito dall’insegnante che segmenta la canzone in parti significative, evitando di rimarcare l’errore per servirsi invece dell’ascolto come modalità di autocorrezione. Prendendo spunto dal dormire di Pippo sulla nuvoletta si può lavorare sul ricordo o sull’invenzione di ninne-nanne. Gioco di Kim: si presentano degli oggetti collegabili con la storia di Pippo, ne viene tolto uno ed a turno i bambini devono riconoscere quale oggetto è stato eliminato; si racconta la storia modificando alcune parole: chi ascolta deve riconoscere le parole modificate; si predispongono degli oggetti che possono servire per la narrazione della storia mescolati a qualche elemento estraneo: si tratta di riconoscerlo. Si utilizzerà la memoria di ritmi e la capacità di ripetere una sequenza di azioni. Alcune delle attività proposte nel segmento linguistico vanno ad operare anche rispetto alla memoria. Si possono interrogare i bambini su ciò che sanno fare, su quando e su come lo hanno imparato, avviando un gioco di “piccoli maestri” che sviluppa l’insegnamento cooperativo tra pari. CREATIVITA’ • Si lavorerà per verificare e sviluppare la capacità di prevedere conseguenze e di anticipare eventi. Si porranno delle domande adatte a rielaborare le storie in modo creativo ponendosi domande rispetto agli antefatti ed ai finali possibili. Riproduzione di alcune immagini con tecniche varie, quali ad esempio lo scorrere su rullo di una storia illustrata. Utilizzo di personaggi presenti nella storia per delle rielaborazioni personali ( cosa può raccontare un uccellino? Che cosa la luna? Ed un chicco di grano? ). Si potrà così cogliere quanto i bambini sono rigidi rispetto al racconto, quanto sono aderenti ad un piano di realtà, quanto hanno sviluppato la capacità immaginativa, quanto riprendono dai compagni …. . EMOZIONI • Si lavorerà molto sulla separazione: la separazione dalle vacanze, dalla famiglia, dalla scuola materna, dai fratelli, dai compagni …. . Strumento utile per questa attività sarà la conversazione quotidiana. Un tema interessante presente nella storia è quello del diventar grandi e della funzione che in tal senso assolve il cibo. A tal riguardo si potrebbe lavorare sulla creazione di insiemi di cibi che gli adulti propongono ai bambini per farli crescere e di quello che i piccoli mangiano con piacere. I due insiemi hanno intersezioni? Sono separati? Coincidono? Ci si può accostare alla paura del crescere. Si possono usare dei piatti vuoti per vedere quali storie possono nascere da questo stimolo. Sul tema della crescita possono essere sviluppate le aspettative degli alunni rispetto a ciò che impareranno a scuola ( ciò che pensano sarà semplice imparare, ciò che ritengono difficile ). Le loro aspettative possono essere collocate all’inizio dell’anno in un contenitore evocativo ( una scatola a forma di scuola …. ) che sarà aperto poi alla fine dell’anno per “rileggere” quanto è accaduto. SECONDA UNITA' DIDATTICA ( 2 ottobre - 6 novembre ) Si concorda di iniziare a consegnare agli alunni i fascicoli del kit del libro di lettura adottato, considerato che alcuni contengono una serie di proposte adatte a proseguire il lavoro avviato con la prima unità didattica. In un primo tempo detti fascicoli saranno conservati a scuola e solo successivamente verranno consegnati alle famiglie. Saranno altresì adoperate le schede contenute nel testo per l’insegnante. Si continuerà a servirsi di un quaderno unico per altre due settimane, poi gradatamente si procederà con la suddivisione dei quaderni dei vari ambiti disciplinari. Si assegneranno i primi compiti a casa, che fino al giorno fissato per l’assemblea dei genitori ( 24 ottobre ) avranno l’obiettivo di completare qualche esercizio. Successivamente il loro scopo sarà quello di rinforzare quanto fatto a scuola. I compiti assegnati, a discrezione degli insegnanti, potranno essere uguali per tutti, come pure personalizzati in base ai bisogni degli alunni. Il compito sarà facilmente individuabile grazie all’uso di un contrassegno. Gli insegnanti inizieranno a segnalare gli errori commessi dai bambini, prestando attenzione a non umiliarli e con l’intento di ottenere prestazioni migliori. Si comincerà pure l’uso di giudizi scritti volti ad incentivare l’impegno degli scolari. Nella prossima assemblea di classe sarà compito del team dei docenti comunicare alle famiglie gli elementi di novità introdotti con la seconda unità didattica, dedicando uno spazio particolare ai compiti, verificando che i genitori abbiano ben compreso i criteri adottati dagli insegnanti del progetto Accoglienza. Attività previste: COMPETENZA TEMPORALE • • • • • • • Creare l'aspettativa per le attività che saranno affrontate e organizzare dei momenti che consentano di rendersi conto del lavoro svolto Osservare nel tempo il cielo di giorno a scuola e registrare i cambiamenti Giorno e notte: la luce ed il buio Uso di sequenze temporali in cui compaia anche la scansione oraria Dopo la lettura della storia, ricostruzione in sequenze di alcuni momenti significativi ( tre - quattro immagini ) Gioco del telefono senza fili Gioco del "chiamo al telefono e racconto " COMPETENZA SPAZIALE a) si completeranno le attività programmate con la 1° Unità d'apprendimento rispetto a SX e DX. Prioritariamente si lavorerà sul riconoscimento della mano sinistra e della mano destra e successivamente di altre parti del corpo ( occhio, orecchio, braccio ), previa un'analisi per l'acquisizione di una consapevolezza dell'asse di simmetria del corpo umano. Si passerà poi all'analisi dei riferimenti spaziali nell'aula e negli altri spazi scolastici. Solo successivamente si lavorerà su schede all'individuazione di collocazioni in base agli indicatori sinistra e destra. Si utilizzeranno comandi per spostamenti servendosi anche di messaggi sonori, come per esempio un tamburo per la dx e dei sonagli per la sx. b) Divisione dello spazio in quattro parti: in alto a dx, in alto a sx, in basso a dx, in basso a sx. Tale ricerca avverrà secondo il seguente percorso: prima sul corpo dei bambini, poi sul loro banco ed infine sul quaderno. Successivamente si svilupperanno i collegamenti con la narrazione attraverso attività che prevedano di collocare elementi del racconto in uno spazio suddiviso in quattro. Queste attività saranno rinforzate anche attraverso l'attività motoria, quella musicale e con l'organizzazione di giochi di movimento. COMPETENZA LOGICA • Seriazioni: - grande/piccolo - alto/basso - lungo/corto Si procederà in primo luogo con osservazioni del mondo reale e poi si passerà alle situazioni proposte nella narrazione della storia scelta. Alcuni esempi. Si prenderanno dei bambini e si chiederà chi tra questi è alto o è basso, per passare poi alla costruzione di uno schieramento dal più alto al più basso o viceversa, evidenziando con i bambini l'aspetto di relatività insito nel concetto di "alto" e di "basso". Si condurranno varie esperienze volte a far intervenire tutti gli alunni. Si lavorerà con seriazioni di 3 - 4 - 5 elementi. • - - Classificazioni: ricerca di proprietà negli oggetti descrizione di oggetti ( com'è ?) confronto tra oggetti ( cos'hanno di uguale? Cos'hanno di diverso? ). Queste attività verranno condotte in primo luogo su elementi di realtà (astucci, zaini, matite ) e successivamente su elementi della narrazione aggiungendo elementi diversi nella stessa immagine o utilizzando schede predisposte analisi attraverso la domanda: quali di questi oggetti possono stare insieme? analisi attraverso la domanda: come faccio a capire che questi oggetti stanno bene assieme? analisi attraverso la domanda: come faccio a far capire perché ho messo insieme questi oggetti? Attraverso quest'attività di analisi delle domande alla quale parteciperanno tutti gli alunni con le loro osservazioni ed ipotesi si arriverà alla formazione di gruppi di oggetti con caratteristiche comuni. Dall'attività manipolativa concreta si passerà gradatamente alla corrispondente traduzione grafica. Si proporranno nel corso di questa unità due/tre esperienze di classificazione con materiale non strutturato. Classificazioni con materiale strutturato: • • • • Attività di classificazione attraverso il gioco “come posso mettere insieme?” Verbalizzazione delle esperienze Rappresentazioni grafiche delle esperienze Individuazioni di elementi estranei • uso del NON. Questo viene introdotto attraverso l'azione del classificare e troverà una sua visualizzazione nell'uso dello spazio. Gli elementi che non stanno in un luogo è perché non possiedono quella caratteristica. Questo concetto troverà una simbolizzazione attraverso l'uso di croci che negano il possesso delle qualità esaminate. COMPETENZA LINGUISTICA Attività previste: • Creare l’aspettativa delle storie incrementando la capacità d’ascolto • Lettura di brevi racconti Analisi di storie Dall'ascolto delle storie si estrapoleranno, attraverso un lavoro di discussione collettivo,: a) Personaggi b) Luoghi c) Oggetti d) Cosa possiamo dire di …. e) Come possiamo chiamare in altra maniera … f) Emozioni e stati d'animo Le emozioni dei protagonisti della storia potranno trovare espressione anche con il movimento. Analisi dei suoni Si continuerà un'attenta analisi dei suoni che compongono le parole con particolare attenzione a: a) Suoni iniziali ( è arrivato un bastimento carico di … ) b) Suoni finali ( gioco delle rime … ) Analisi di simboli Si inizierà, limitandosi alla vocali, l'analisi dei simboli di scrittura sia nella dimensione spaziale che in quella temporale. Pertanto si concentrerà l'attenzione sui punti di partenza delle lettere, sulle direzioni dello stampato maiuscolo, nonché sugli elementi che vengono utilizzati prima, su quali vengono utilizzati poi e quali dopo ancora. Il carattere utilizzato sarà solo lo stampato maiuscolo.