Bilancio capitolo 6 Rimanenze e costo del venduto • • Come si calcola il costo del venduto I metodi per determinare il valore delle rimanenze – Identificazione specifica – Media Ponderata – F.I.F.O. – L.I.F.O. • • • • Il valore delle rimanenze di un’azienda di produzione Il principio di continuità dei criteri di valutazione La distinzione tra costi di prodotto e di periodo I costi indiretti e i coefficienti di allocazione Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 1 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Tipi “puri” di imprese • Imprese commerciali • Imprese di produzione – materie prime – semilavorati – prodotti finiti • Imprese di servizio – giacenze materiali – giacenze immateriali Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 2 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Beni disponibili per la vendita 2.800 € Acquisti 2.000 € = Rimanenze finali + CdV Rimanenze 800 € Il problema Rimanenze iniziali finali ? Costo dei beni venduti ? • Inventario periodico • Inventario perpetuo Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 3 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 modello Rimanenze iniziali fonte dei dati Il metodo indiretto di calcolo del costo dei beni venduti attraverso l’inventario periodico Rimanenze finali del periodo precedente + Acquisti del periodo - Valori accumulati nel sistema contabile Rimanenze finali = Valorizzate alla fine del periodo attraverso un inventario fisico Costo dei beni venduti Calcolato come ammontare residuo Con il metodo dell’inventario periodico il conteggio fisico della merce e la sua valorizzazione sono effettuati solo al termine del periodo Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 4 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Acquisti 2.000 Finali (1.000) Rimanenze iniziali (800) Costo dei beni venduti 1.800 Beni disponibili per la vendita 2.800 Il metodo indiretto di calcolo del costo dei beni venduti attraverso l’inventario periodico Costo dei beni venduti Rimanenze iniziali Acquisti (+) Beni disponibili per la vendita Rimanenze finali (-) Costo del venduto Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 5 800 2.000 2.800 1.000 1.800 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Il processo contabile di rilevazione con il metodo dell’inventario periodico • Si ipotizza sino alla data del bilancio che le risorse iniziali e quelle acquistate siano state interamente consumate (costo del venduto) • Alla data del bilancio si rettifica l’ipotesi attraverso un inventario fisico che viene valorizzato Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 6 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Le scritture contabili con l’inventario periodico Giacenze (SP) Fornitori (SP) Val.iniz. 800 800 (1) 2.000 (2) (3) 1.000 inventario Rimanenze iniziali (CE) Rimanenze finali (CE) (1) 800 800 (4) (6) 1.000 1.000 (3) Acquisti (CE) Costo beni venduti (CE) (2) 2.000 2.000 (5) (4) 800 1.000 (6) (5) 2.000 1.800 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 7 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Il metodo diretto di calcolo del costo dei beni venduti attraverso l’inventario perpetuo Esempio di inventario perpetuo Articolo: televisore matricola #602; costo unitario €200 Data Ricevuti dai fornitori Quantità Costo Consegnati ai clienti Quantità Disponibili Costo Quantità Costo 1 maggio 2003 6 maggio 2003 10 maggio 2003 1 10 4 800 3 600 13 2.600 200 2.000 13 maggio 2003 6 1.200 7 1.400 31 maggio 2003 2 400 5 1.000 9 1.800 5 1.000 Totali Valore iniziale Acquisti Valore finale 10 2.000 Rimanenze 800 1.800 Spedizioni 2.000 1.000 Costo dei beni venduti 1.800 Debito vs fornitori 2.000 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 8 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Il metodo diretto di calcolo del costo del costo dei beni venduti attraverso l’inventario perpetuo • Ogni singola transazione modifica il conto Rimanenze • Costo dei beni venduti e livello rimanenze in tempo reale • Controllo delle giacenze e delle perdite di inventario • Possibilità di redigere il C/E senza fare l’inventario • Impegno superiore di rilevazione Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 9 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 La determinazione del reddito con l’inventario periodico: un esempio Una nuova concessionaria viene costituita con un capitale di 100, utilizzato interamente per acquistare 5 autovetture. Lo stato patrimoniale iniziale è: ATTIVITA' auto auto auto auto auto 1 2 3 4 5 = PASSIVITA' Rimanenze 18 23 17 20 22 100 + CAPITALE NETTO Capitale sociale 100 Nel corso dell’esercizio la concessionaria vende nell’ordine le quattro autovetture (3, 5, 2 e 1) rispettivamente per 20,19,28 e 21 e acquista per 13 una sesta autovettura. Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 10 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 La determinazione del reddito con l’inventario periodico (metodo deduttivo): un esempio ATTIVITA' Cassa 20 13 19 28 21 + CAPITALE NETTO Capitale sociale (1) 100 (6) (1) (6) Rimanenze iniziali 100 Acquisti 13 75 in chiusura auto 3 auto 5 auto 2 auto 1 Rimanenze finali auto 6 13 auto 4 20 33 (7) Ricavi 20 19 28 21 (2) (3) (4) (5) Costo del venduto = RI + Acquisti - RF = 100 + 13 - 33 = 80 (2) (3) (4) (5) PASSIVITA' Costo dei beni venduti auto 3 auto 5 auto 2 auto 1 (7) Rimanenze 18 100 23 17 20 22 100 33 = 88 Attività = Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì 108 Passività = 0 Capitale netto = 108 pag. 11 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 La determinazione del reddito con l’inventario perpetuo: un esempio con transazioni semplificate ATTIVITA' = Rimanenze auto 1 18 auto 2 23 auto 3 17 auto 4 20 auto 5 22 (5) auto 6 13 33 18 auto 1 (4) 23 auto 2 (3) 17 auto 3 (1) 22 auto 5 (2) PASSIVITA' Con l’inventario perpetuo viene rilevato non solo il ricavo, ma anche il costo di ciascuna transazione + CAPITALE NETTO Capitale sociale 100 Ricavi auto 3 auto 5 auto 2 auto 1 20 19 28 21 (1) (2) (3) (4) 88 Cassa auto 3 (1) auto 5 (2) auto 2 (3) auto 1 (4) Costo del venduto 20 13 auto 6 (5) 19 28 21 75 Attività = 108 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì Passività = 0 pag. 12 auto 3 17 (1) auto 5 auto 2 22 23 (2) (3) auto 1 18 80 (4) CN = CS + RU = 100 + (88-80) = 108 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Contabilità Generale La determinazione del risultato d’esercizio con l’inventario perpetuo: un esempio Rimanenze 100 100 33 Cassa auto 3 (1) auto 5 (2) auto 2 (3) auto 1 (4) Capitale sociale 100 20 13 auto 6 (5) 19 28 21 75 SP 33 Acquisti auto 6 Ricavi Rimanenze finali Rimanenze iniziali 100 auto 3 auto 5 auto 2 auto 1 20 19 28 21 13 Contabilità Analitica Rimanenze auto 1 18 18 auto 1 auto 2 23 23 auto 2 auto 3 17 17 auto 3 auto 4 20 auto 5 22 22 auto 5 (5) auto 6 13 33 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì (1) (2) (3) (4) C/E 88 Acquisti (4) (3) (1) 13 13 (2) Costo del venduto auto 3 17 (1) auto 5 auto 2 22 23 (2) (3) auto 1 18 (4) 80 pag. 13 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 I vantaggi del metodo dell’inventario periodico • In CO.GE sono rilevati esclusivamente gli effetti di scambi con l’esterno (fatti amministrativi esterni) e non anche fatti amministrativi interni quali: impieghi dei fattori produttivi nella produzione (materie prime, lavoro..); passaggi di materiali e di denaro tra magazzini e tra uffici; deterioramenti e ammanchi di materiale …, quindi, • • La contabilità generale è alleggerita delle rilevazioni dei fenomeni interni di gestione per il quale il metodo della PD può essere lento e ingombrante La determinazione degli effetti economici derivanti da scambi con l’esterno è oggettiva (produce variazioni della cassa o dei debiti o dei crediti) e non esige stime più o meno arbitrarie e laboriose, quindi • Si evita la commistione nei conti della contabilità generale di valori stimati e di valori determinati oggettivamente; i conti risultano così meno eterogenei in quanto ai valori in essi presenti Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 14 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Gli svantaggi del metodo dell’inventario periodico • Nelle grandi imprese l’oggettività dei dati contenuti nella CO.GE sarebbe fortemente compromessa da una valorizzazione dell’inventario finale “fatta a braccio” • In queste imprese deve dunque coesistere un sistema contabile parallelo alla CO.GE. per la rilevazione dei fatti amministrativi interni quali impieghi dei fattori produttivi nella produzione (materie prime, lavoro..); passaggi di materiali e di denaro tra magazzini e tra uffici; deterioramenti e ammanchi di materiale …. • In tali condizioni la separazione dei fatti amministrativi esterni da quelli interni è, da un punto di vista della comprensione del funzionamento del sistema nel suo insieme poco rilevante: questa comprensione non sarebbe possibile prescindendo dalle modalità contabili di valorizzazione delle rimanenze • I sistemi informativi integrati hanno adottato questo modello contabile Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 15 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Quali articoli includere nelle rimanenze finali quando i prezzi unitari cambiano nel tempo? Unità Giacenze al 1/1 Acquisti effettuati il 1° giugno Acquisti effettuati il 1° ottobre Beni disponibili per la vendita Beni venduti durante l'esercizio Giacenze finali 100 60 80 240 150 90 Costo unitario 8 9 10 8,917 ? ? Costo totale 800 540 800 2.140 ? ? Come valorizzare le quantità vendute e le rimanenze finali? Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 16 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Quali articoli includere nelle rimanenze finali quando i prezzi unitari cambiano nel tempo? Rimanenze iniziali + Costo del venduto = + Rimanenze finali Acquisti 1. Identificazione specifica 2. Costo medio Quale dei due valori stimare meglio? 3. F.I.F.O. 4. L.I.F.O. Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 17 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Metodo dell’identificazione specifica Dati di input Unità Costo unitario Totali 100 €8 €800 Acquisti, 1° giugno 60 9 540 Acquisti, 1° ottobre 80 10 800 Rimanenze iniziali, 1° gen. Beni disponibili per la vendita 240 Beni venduti 150 Rimanenze finali (quantità) Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì €2.140 90 pag. 18 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Metodo dell’identificazione specifica Ipotesi Unità Costo unitario €8 €800 60 9 540 80 10 800 Rimanenze iniziali, 1° gen. vendute 90 100 Acquisti, 1° giugno vendute 50 Acquisti, 1° ottobre vendute 10 Beni disponibili per la vendita 240 Beni venduti 150 Rimanenze finali (quantità) Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì Totali €2.140 90 pag. 19 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Metodo dell’identificazione specifica Unità Costo unitario Totali Rimanenze iniziali, 1° gennaio 10 €8 € 80 Acquisti, 1° giugno 10 9 90 Acquisti, 1° ottobre 70 10 700 Rimanenze finali 90 870 Costo del venduto [(90 x € 8) + (50 x € 9) + (10 x € 10)] € 1.270 2.140 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 20 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Inventory Costing Methods Valorizzazione al costo medio (inventario periodico) Unità Costo unitario Totali 100 €8 € 800 Acquisti, 1° giugno 60 9 540 Acquisti, 1° ottobre 80 10 800 Beni disponibili per la vendita 240 8,917 € 2.140 Beni venduti in quantità 150 €2.140 240 802 Rimanenze iniziali, 1° gennaio Rimanenze finali 90 Costo dei beni venduti (150 x 8.917) 1.338 2.140 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 21 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Valorizzazione F.I.F.O. (first in first out) con inventario periodico Unità Rimanenze, 1° gennaio venduti Acquisti, 1° giugno venduti Costo unitario Totali 100 100 €8 E800 60 9 540 80 10 800 50 Acquisti, 1° ottobre Beni disponibili per la vendita 240 Beni venduti 150 Rimanenze finali in quantità € 2.140 90 Rimananze finali a valore (10 x 9 + 80 x 10) Costo dei beni venduti (100x8) + 50 x 9) € 890 € 1.250 € 2.140 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 22 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Valorizzazione L.I.F.O. (last in first out) con inventario periodico Unità Costo unitario Totali Rimanenze, 1° gennaio venduti 10 100 €8 E800 Acquisti, 1° giugno venduti 60 60 9 540 Acquisti, 1° ottobre venduti 80 80 10 800 Beni disponibili per la vendita 240 Beni venduti 150 Rimanenze finali in quantità € 2.140 90 Rimananze finali a valore (90 x 8) Costo dei beni venduti (10x8 + 60 x 9 + 80 x 10) € 720 € 1.420 € 2.140 Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 23 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Il confronto tra i 3 metodi Costo dei beni venduti F.I.F.O. Costo medio ponderato L.I.F.O. 1.250 1.338 1.420 Rimanenze 890 802 720 Totale 2.140 2.140 2.140 F.I.FO. • Rispetta il principio di competenza (flusso fisico dei beni) • Rappresenta adeguatamente il valore delle rimanenze • L.I.F.O. • Rispetta il principio di competenza (ricavi e costi entrambi a prezzi correnti) • Impatto fiscale • Valorizzazione delle rimanenze? Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 24 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Gli “strati” F.I.F.O. con inventario perpetuo Data Ricevute (acquistate) Unità 1-gen-99 3-gen-99 50 Costo unitario 7 Spedite (vendute) Costo totale 200 8 120 9 24-dic-99 40 6 240 60 50 110 6 7 8 360 350 880 1.080 60 Costo dei beni venduti (base FIFO) Rimanenze finali (base FIFO) Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì Costo totale 1.600 18-lug-99 20-dic-99 Costo unitario 350 1-giu-99 6-giu-99 Unità Rimanenze 8 480 Unità 100 100 50 60 50 60 50 200 90 Costo unitario 6 6 7 6 7 6 7 8 8 Costo totale 600 600 350 360 350 360 350 1.600 720 90 120 30 120 8 9 8 9 720 1.080 240 1.080 2.310 1.320 pag. 25 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Gli “strati” L.I.F.O. con inventario perpetuo Data Ricevute (acquistate) Unità 1-gen-99 3-gen-99 50 Costo unitario 7 Spedite (vendute) Costo totale 200 8 120 9 24-dic-99 40 7 280 200 10 10 8 7 6 1.600 70 60 1.080 60 Costo dei beni venduti (base LIFO) Rimanenze finali (base LIFO) Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì Costo totale 1.600 18-lug-99 20-dic-99 Costo unitario 350 1-giu-99 6-giu-99 Unità Rimanenze 9 540 Unità 100 100 50 100 10 100 10 200 90 Costo unitario 6 6 7 6 7 6 7 8 6 Costo totale 600 600 350 600 70 600 70 1.600 540 90 120 90 60 6 9 6 9 540 1.080 540 540 2.550 1.080 pag. 26 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Il principio di continuità dei criteri di valutazione • Per determinare il reddito è possibile applicare uno dei qualsiasi criteri, ma una volta adottato questo non può essere modificato se non giustificando il motivo del cambiamento e indicando in nota integrativa l’effetto sul reddito del cambiamento. Principio di continuità dei criteri di valutazione: • Applicazione costante nel tempo dei medesimi criteri come requisito per potere confrontare i bilanci di diversi esercizi. Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 27 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 La valutazione delle rimanenze e dei titoli Costo storico vs. Al costo d’acquisto valore di mercato (principio di prudenza) • La valutazione delle rimanenze • La valutazione dei titoli Valore di mercato = prezzo medio del titolo nel mese che ha preceduto la chiusura del bilancio – acquistati a titolo speculativo – costituenti immobilizzazioni finanziarie Costo storico vs. valore di mercato (principio di prudenza) Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 28 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Le rimanenze in un’azienda di produzione • I costi di prodotto – materiali diretti – manodopera diretta – costi generali di produzione • Le basi di allocazione • Il coefficiente di allocazione • I costi di periodo Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 29 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Costi di prodotto e costi di periodo COSTI DI PRODOTTO Costi Costo d’acquisto di materiali diretti Costo della manodopera diretta Costi generali di produzione Stato Patrimoniale Rimanenze di materiali diretti prelievo Rimanenze di semilavorati Conto Economico COSTI DI PERIODO trasformazione completata Rimanenze di prodotti finiti Costi commerciali generali & amministrativi Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì vendita nello stesso periodo in cui si sostiene la spesa pag. 30 Costo dei beni venduti Costi commerciali generali & amministrativi © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Costi di prodotto e costi di periodo Costi di prodotto Costi di periodo Inizialmente un'attività (scorte) diventano costo di competenza (costo del venduto) quando avviene la vendita Sono costi di competenza nel periodo in cui la risorsa viene consumata. Non sono mai un'attività Nessuno (tranne eccezioni) Stipendi, ammortamenti, illuminazione e riscaldamento assicurazioni, pubblicità, imposte Imprese commerciali Prezzo d'acquisto della merce + costi di trasporto Stipendi, ammortamenti, illuminazione e riscaldamento assicurazioni, pubblicità, costi di trasporto al cliente, imposte Imprese di produzione Materiali diretti + manodopera diretta + costi indiretti di produzione (materiali ind., moi, ammortamenti fabbricati e impianti, assicurazione dello stabilimento, energia dello stabilimento, imposte e tasse relative allo stabilimento) R&S, costi di trasporto al cliente, ammortamenti non di produzione, illuminazione e riscaldamento, assicurazioni, pubblicità, costi di trasporto al cliente, imposte Imprese di servizio Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 31 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Alcuni indici di bilancio costo dei beni venduti Indice di rotazione delle rimanenze = rimanenze finali rimanenze GG. di copertura delle vendite = costo del venduto/365 ricavi - costo dei beni venduti Margine % lordo = X 100 Ricavi Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 32 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Una sintesi dei dieci principi del bilancio 1. Principio del duplice aspetto: attività = passività + capitale netto. 2. Principio di omogeneità: la contabilità riporta soltanto i risultati di eventi passati esprimibili “oggettivamente” in termini monetari. 3. Principio dell’identità giuridica: i rendiconti si riferiscono all’azienda considerata distinta dalle persone che la possiedono o che, a vario titolo, con essa hanno a che fare. 4. Principio della prospettiva di funzionamento: la contabilità presuppone che l’azienda continui a operare per un tempo indeterminato e non, invece, che stia per essere venduta o liquidata a breve termine. 5. Principio del costo: la contabilità rileva il costo storico delle attività non finanziarie, non il loro valore di mercato. Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 33 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Una sintesi dei dieci principi del bilancio 6. Principio di prudenza: i ricavi vengono riconosciuti solo quando sono ragionevolmente certi, mentre i costi non appena sono possibili. 7. Principio di significatività e rilevanza: trascurare gli eventi insignificanti e individuare tutti quelli significativi. 8. Principio di realizzazione dei ricavi: un ricavo si realizza al momento della consegna dei beni o dell’erogazione dei servizi. 9. Principio di competenza: i costi di un periodo sono quelli correlati ai ricavi del periodo e cioè: 1. costo del venduto; 2. costi di periodo; 3. perdite. 10. Principio di continuità dei criteri di valutazione: i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro. La continuità valutativa costituisce infatti una condizione essenziale di confrontabilità dei bilanci Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 34 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Punti chiave da ricordare • • • Se un’azienda non rileva il costo di ogni singolo articolo venduto, allora può dedurre il costo del venduto di un certo periodo sommando gli acquisti complessivi del periodo alle rimanenze iniziali (valore dei beni disponibili per la vendita) e sottraendo da tale ammontare il valore delle rimanenze finali. Per applicare il metodo indiretto è pertanto necessario determinare - o definire convenzionalmente - quali specifici prodotti sono stati venduti e quali, invece, fanno parte delle rimanenze alla fine del periodo. Il metodo F.I.F.O. presuppone che gli articoli più “vecchi” vengano venduti per primi. Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 35 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Punti chiave da ricordare • • • • Il metodo L.I.F.O. presuppone invece che gli articoli di più recente acquisto vengano venduti per primi. In periodi di crescita dei prezzi, il costo del venduto calcolato con tale metodo risulta più alto rispetto a quello calcolato con il metodo F.I.F.O. e, conseguentemente, il reddito imponibile risulta più basso. Il metodo del costo medio valuta sia il costo del venduto sia le rimanenze finali in base al costo medio dei beni disponibili per la vendita. Il metodo che un’azienda sceglie per la valutazione delle rimanenze non riflette necessariamente l’effettiva movimentazione fisica dei beni. Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 36 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004 Punti chiave da ricordare • • • • Il valore di un prodotto presente fra le rimanenze finali deve essere “svalutato” al valore di mercato se quest’ultimo fosse inferiore al costo d’acquisto o al costo di produzione. Il costo dei beni prodotti da un’azienda di produzione è la somma del costo dei materiali diretti, della manodopera diretta e di una quota dei costi generali di produzione o costi indiretti di produzione. I costi di periodo sono di competenza del periodo nel quale la corrispondente spesa è sostenuta. I costi di prodotto o costi inventariabili diventano prima un’attività e poi, nel periodo nel quale i beni sono venduti, costo del venduto. Il bilancio: strumento di analisi per la gestione Robert N. Anthony, Leslie Breitner, Diego M. Macrì pag. 37 © © The McGraw-Hill Companies, Srl., 2004