IPPSAR MASSIMO ALBERINI VERBALE ASSEMBLEA GENITORI DEL 21/01/2011 l’assemblea ha inizio alle ore 20,30 e si svolge nell’aula magna dell’Istituto Alberini con il seguente ordine del giorno: 1. 2. 3. 4. 5. Illustrazione progetto REGISTRO ONLINE già deliberato nel direttivo del 13-12-2010 Presentazione lavori di verifica dei costi. Contributo volontario: Illustrazione e invito del Comitato Genitori. Comunicazioni Approvazione verbali precedenti pubblicati nel sito della scuola. Presiede l’Assemblea il Presidente del Comitato Genitori Signor Finotto Stefano. Membri del Direttivo presenti: Stefania Salvador, Bisigato Costantina, Sottana Rosa, Da Ros Stefania, Favero Anna Maria, Favaretto Renzo, Calesso Paolo, Di Gannantonio Carla, Renzo Asolan, Pillon Stefania, Stefania Da Ros che funge da segretaria. Sono presenti all'assemblea il Professor Vertucci insegnante di sostegno e il DSGA Signor Campion. Discreta la presenza dei genitori. Il Presidente del Comitato Genitori saluta i genitori e dà inizio alla riunione. Punto 1: illustrazione registro on line Il Presidente ricorda che nell'assemblea del 13-12-2010 era stato deliberato di chiedere alla scuola l'attivazione del registro online e, al fine di fornire una possibile soluzione, il Direttivo ha elaborato un progetto comprensivi di software e procedure di gestione. Si tratta comunque di una proposta che sarà la scuola a valutare e confrontare con altri programmi disponibili sul mercato. Il Presidente dà la parola al tecnico per l'illustrazione del progetto di registro elettronico. Il tecnico illustra, avvalendosi anche di immagini che vengono proiettate, gli scopi di un registro elettronico: inserimento di voti, contenuti delle lezioni, compiti assegnati a casa, programmazione dei compiti in classe, ritardi e assenze. Il tutto può essere visionato a casa, dalle famiglie, che così possono meglio seguire l'andamento degli studi dei propri figli. Molti sono i vantaggi anche per gli insegnanti, dato che i voti vengono inseriti una sola volta, le medie sono calcolate in automatico, prospetti periodici e pagelline risultano così ricavabili in pochi minuti. Il tempo calcolato per inserire gli esiti di un compito in classe non supera il mezzo minuto. Il genitore accede con un nome ed una password e vede esclusivamente i dati relativi al proprio figlio. Il progetto è un software libero e quindi non ha costi. I Genitori Attivi Alberini offrono gratuitamente l'assistenza di un tecnico per l'installazione e la formazione degli insegnanti e dei genitori per l'uso. Un genitore interviene dicendo che non è genitore attivo alberini però è del Comitato e dichiara che questa proposta non doveva essere dei Genitori Attivi Alberini ma doveva essere del Comitato e chiede spiegazione. La Sig.a Favero risponde spiegando che il progetto registro online era una proposta ancora dell'anno scorso del gruppo Genitori Attivi Alberini, successivamente questo gruppo di genitori lo ha offerto al Comitato Genitori. Interviene un altro genitore che chiede se i menù hanno l'apertura a tendina per comodità e velocità. Il tecnico conferma. Un altro genitore chiede se un genitore può vedere la situazione di tutta la classe. Il tecnico risponde che ciascuno genitore vede solo la situazione del proprio figlio. Chiede la parola il prof. Vertucci in qualità di rappresentante del Preside. Spiega che la scuola ha aderito ad un progetto di scuolamia di registro online e ricevendo un finanziamento di 2000 euro. Si sta studiando la fattibilità e verificando la percentuale delle scuole che adottano questo sistema. Garantisce che la percentuale è bassissima e poiché interessa il confronto con il territorio trevigiano cita il Riccati e il Canova. Il Presidente aggiunge che anche il Palladio ha attivato il registro online. Il Prof. Vertucci afferma che queste scuole stanno impazzendo e cita il Riccati che rileva le presenze degli studenti tramite un badge. Pensa che i tempi di lavoro per gli insegnanti si allungheranno, al contrario di quanto detto in precedenza dal tecnico. Introduce poi delle riflessioni di ordine pedagogico: il genitore deve controllare se il figlio viene a scuola, quindi sta controllando chi già a sua volta deve controllare, che è la scuola. In questa scuola esiste un regolamento e i coordinatori di classe dopo tre assenze devono chiamare a casa. Rientriamo in una logica di un controllo talmente spietato nei confronti della scuola e dello studente che sembra di essere in un regime di controllo reciproco continuo. Si chiede se i genitori abbiano bisogno di un registro online per controllare i figli. Contesta che il compito di un insegnante debba ridursi ad un semplice riporto dei voti, senza tener conto dei tanti fattori che spesso incidono sulla valutazione. Se, per esempio, ragazzo che di solito è bravissimo un certo giorno non ha studiato, allora bisognerebbe mettergli tre, e con il registro elettronico il tre va messo subito e resta. E invece in questo caso di solito si mette il tre in matita, gli si da la possibilità di rimediare. Siamo di fronte ad una persona, non ad un pezzo di carta. Il progetto proposto dai genitori è una proposta che va valutata, ma appare ingestibile e molto costosa sia in termini di strumentazioni che di formazione del personale. Conclude affermando che si dovrebbero pagare due persone solo per gestire il registro elettronico, e la cosa quindi appare improbabile. Un genitore interviene dicendo che a lui non importa quale metodo si usi, ribadisce che lui ha il diritto di sapere i voti. Per due anni li ha avuti, ma il terzo anno non è stato scritto nessun voto sul libretto scolastico. Ha chiesto le ragioni e gli insegnanti hanno risposto che non hanno tempo da perdere. Se i voti fossero scritti sul libretto scolastico in caso di frequenti insufficienze c'è modo di saperlo subito ed intervenire tempestivamente. Senza libretto o registro elettronico non c'è modo di avere la situazione del profitto scolastico aggiornata. Un altro genitore interviene dicendo che oltre ai voti, anche le giustificazioni non arrivano dopo l'assenza. Sa di casi di studenti che portano la giustificazione dopo una o due settimane. Il prof. Vertucci ricorda che senza giustificazione non potrebbe entrare ma la scuola non può farlo, deve accoglierlo comunque. Lo impone la legge. Riguardo ai voti, ricorda che tutti i voti vanno trascritti sul libretto e quegli insegnanti che non lo fanno non adempiono al loro dovere. L'uso di altri canali e altre tecnologie non sarebbe un'alternativa efficace, dato che solo 158 genitori sui 987 del diurno hanno comunicato un indirizzo di posta elettronica, segno che non usano internet e strumenti simili. Interviene un altro genitore chiede cosa fare se un insegnante si ostina a non trascrivere i voti sul libretto, o se si limita a farlo solo con i voti negativi. Il prof. Vertucci conferma che la cosa va comunicata al Dirigente perchè quell'insegnante sta sbagliando. Il genitore ribadisce che non è affatto vero che dopo la terza assenza la scuola chiama. Sarebbe più corretto che fossero i genitori ad avvisare delle assenze dei figli, come lui fa sempre. Stefania Salvador: Se il registro online è una esigenza che i genitori hanno è giusto che la scuola ne prenda atto. Riporta l'esempio positivo di un genitore del Riccati che ha utilizzato senza alcun problema il registro elettronico della scuola, aggiornandosi da casa sui voti del figlio. Quindi non vede il motivo per cui se le famiglie hanno questa esigenza la scuola non possa dare questo aiuto. Questo progetto è una opportunità e si può vedere insieme. Evidenzia come il Prof.Vertucci abbia da subito preso una posizione contraria a riguardo. Interviene un genitore dicendo che secondo lei con questo sistema si perde il rapporto umano tra scuola e famiglia e pensa che i figli non debbano essere controllati, non è una forma di fiducia nei confronti del figlio. Interviene un altro genitore dicendo che il sistema del registro online può essere valido e che ritiene che non sia un controllo ma solo trasparenza. Il prof. Vertucci introduce il problema dei voti atipici, difficilmente quantificabili in un registro elettronico. Alcuni insegnanti usano il 7 con tre meno, che però è diverso da un sei e mezzo, c'è tutta una spiegazione complessa dietro. La signora Favero dice che basterebbe saperli questi voti. Il presidente dà la parola al tecnico che ribadisce che il calcolo costi benefici, se fatto in maniera corretta, dimostra come non ci sarà nessun aggravio di costi per la scuola e una diminuzione delle incombenze burocratiche degli insegnanti. Verrà formalizzata una proposta nero su bianco alla scuola e sarà la scuola a valutare. Interviene Favero che sostiene che il registro online è un servizio aggiunto e questa esigenza parte dal fatto che i voti non vengono comunicati. Il registro online parte come proposta per risolvere questo problema. Il registro online è un servizio che per quanto faticoso o problematico, tante scuole lo danno. Questo progetto è segno di collaborazione con la scuola. Un genitore fa presente l'importanza dell'aspetto pedagogico e si lamenta che ha ricevuto tardi l'avviso per la riunione. Favero chiede al Prof.Vertucci se il ministero è orientato a far attivare alle scuole la rilevazione delle assenze. Il Prof. Vertucci dice che il ministero ha proposto alle scuole e non lo ha imposto. Il ministero con il progetto scuolamia da 2000 euro, il ministero dà la proposta ma non dà la fattibilità. Un genitore interviene dicendo che poiché il prof.Vertucci dice che la scuola ha l'obbligo di comunicare i voti, se il registro online è una soluzione e per la scuola è una cosa difficoltosa da attuare, perchè la scuola non obbliga gli insegnanti a scrivere nel libretto scolastico i voti? Il prof. Vertucci risponde che c'è l'orario di ricevimento dove il genitore può chiedere all'insegnante i voti. Un altro genitore interviene dicendo che intanto l'insegnante deve fare ciò che è tenuto a fare. Seguono vari interventi. Il presidente conclude il punto 1 all'ordine del giorno con la decisione dell'assemblea che il direttivo porti alla scuola il progetto di registro online. Punto 2, presentazione lavori verifica costi Il presidente da la parola alla Sig.Favero. La Sig.a Favero inizia dicendo che l'anno precedente l'Assemblea aveva dato mandato di approfondire e verificare i costi della scuola. I risultati di quell'indagine vengono illustrati con la relazione sintetica allegata al presente verbale come ALLEGATO n.2. Interviene il DSGA Sig.Campion che puntualizza che gli stracci non venivano stirati ma venivano piegati e quindi l'importo di 4000 euro era per la piegatura degli stracci. Seguono interventi e chiarimenti. Punto 3: contributo volontario Prende la parola la Sig.a Favero che illustra l'argomento leggendo la relazione che viene allegata al presente verbale come ALLEGATO n.3. Prende la parola la vice presidente Sig.a Salvador informando che l'anno scorso ci sono stati dei genitori che, avendo pagato 130 euro di contributo volontario, hanno ricevuto una lettera che sollecitava di pagare una ulteriore somma entro una scadenza. La vice presidente Sig.a Salvador ribadisce che se chi ha pagato 130 euro ha coperto integralmente il funzionamento dei laboratori, 80 fotocopie e assicurazione, quindi ha sostenuto tutte le spese per la didattica. Semmai il problema è per quei genitori che hanno pagato l'intero contributo volontario proposto dalla scuola che dovrebbero farsi spiegare cosa hanno pagato in più, quali servizi hanno diritto di ricevere rispetto a chi si è limitato a coprire, in misura totale, le spese di didattica. Risponde il prof.Vertucci dicendo che la scuola non è solo laboratorio, fotocopie e assicurazione e continua dicendo che la sig.a Favero si ostina a parlare di volontarietà come di una possibile libera scelta dei genitori, mentre questi sono obbligati a pagare ed è solo la scuola libera di scegliere, appunto volontariamente, se richiedere e in che misura il pagamento delle famiglie. Sulle spese telefoniche, per citare un esempio, afferma che proprio in quella mattinata aveva dovuto telefonare a dieci aziende per l'organizzazione dello stage. Il prof.Vertucci giustifica la diminuzione nella misura del contributo richiesto in quanto lo Stato ha versato alla scuola alcune somme che l'anno precedente si era trattenuto. Il presidente prende la parola ribadendo che la scuola è obbligatoria fino ai sedici anni e quindi le famiglie devono pagare solo l'iscrizione al primo anno e nulla più e continua dicendo che se la scuola propone ai genitori dei progetti scolastici e li spiega saranno sicuramente i genitori a valutare la validità e successivamente a contribuire alla loro spesa. Seguono interventi. Un genitore che ha pagato l'intero importo del contributo volontario chiede spiegazioni riguardo la professionalità di un coordinatore di classe insegnante di cucina che non si è presentato al colloquio generale con tre ore di ritardo e solo dopo sollecitazione della scuola. Lo stesso, inoltre, fa reperire le ricette le ricette attraverso internet, invece di predisporre un suo programma come fanno gli altri insegnanti. Continua lamentando che i libri di testo non siano praticamente utilizzati annunciando infine che data la scarsa qualità di questa scuola sta pensando di chiedere il rimborso del contributo volontario. Il prof.Vertucci ribadisce che dietro il funzionamento della scuola ci sono tante cose , come il pagamento delle supplenze degli insegnanti, supplenze del personale amministrativo e molte altre cose. Il presidente interviene informando che in una intervista il rettore della ca foscari ha dichiarato che è riuscito a portare in attivo la ca foscari tagliando gli sprechi e cercato di ottimizzare i servizi premiando la meritocrazia così il ministero della pubblica istruzione gli ha dato un milione di euro per portare avanti i progetti. Il prof.Vertucci afferma che per lui è assurdo fare una tesi di laurea senza vedere il candidato e che lui ha aiutato una persona a fare una tesi di laurea e questa persona si è laureata e non si è presentata alla tesi di laurea , laureandosi quasi in via telefonica. Aggiunge chiedendosi quanto paga uno studente dell'università di venezia rispetto a quella di perugia. Interviene la Sig.a Favero ribadendo che l'intenzione dei genitori è quello di collaborare con la scuola concretamente essendo propositivi e cita l'esempio del progetto del registro online, insiste ancora dicendo che se la scuola specifica le voci per cui è chiesto il contributo volontario permette alle famiglie di rendersi conto a cosa serve. Continua dicendo che è convinta che se un genitore è consapevole di come va speso il contributo volontario è un genitore che garantirà un aiuto alla scuola. Seguono altri interventi riguardo altre problematiche. Vista l'ora tarda il presidente dichiara chiusa la riunione alle ore 23,25. sti SEGUONO ALLEGATI N.2 E N.3 - TOTALE PAGINE N.5 ALLEGATO N.3 – PAG.1/2 – Verbale assemblea 21-01-2011 In questi giorni giunta e consiglio di istituto dell'Alberini si stanno occupando del programma 2011, ossia del bilancio di previsione per quest'anno. La presentazione ufficiale della bozza predisposta dal dirigente scolastico avverrà domani sabato 22, ma dai primi prospetti consegnati una settimana fa risulta che anche per quest'anno la quadratura dei conti avverrà richiedendo ai genitori una contribuzione. Cosa è successo nel 2010 Lo scorso anno il 12 febbraio il consiglio di istituto aveva approvato una variazione al contributo volontario con aumenti di circa il 50% rispetto all'anno precedente. Ne è conseguita una protesta che ha assunto talvolta toni piuttosto accesi, a seguito della quale alcuni genitori hanno deciso di versare un contributo ridotto limitando la propria partecipazione alle spese dell'istituto ai soli laboratori. La volontarietà del contributo Da notare che ciò che il consiglio di istituto (verbale C.d.I.)chiamava correttamente contributo volontario quello che poi, nella comunicazione per le iscrizioni all'anno scolastico 2011 (iscrizione 2011) diventava una semplice indicazione di versamento non meglio giustificata che molti hanno erroneamente scambiato per una tassa scolastica. Successivamente, verso la fine dello scorso anno, il sollecito (lettera sollecito) del preside nei confronti di coloro i quali avevano versato il contributo ridotto è si ritorna a vedere il termine contributo non accompagnato come correttezza avrebbe voluto dall'aggettivo volontario. Ricordo che lo stesso ministero, (sito miur) siamo sulla pagina del sito del ministero dell'istruzione, precisa che “non è dunque consentito imporre tasse o richiedere contributi obbligatori alle famiglie di qualsiasi genere o natura” e termina dicendo che “eventuali contributi per l'arricchimento dell'offerta culturale informativa degli alunni possono dunque essere versate dalle famiglie solo ed esclusivamente su base volontaria”. Sull'argomento abbiamo chiesto la consulenza dell'associazione ADICONSUM (lettera adiconsum) la quale ci ha ha inviato una nota molto dettagliata che tra l'altro afferma che “il contributo definito dal Consiglio di istituto si configura come volontario come dire non obbligatorio per i genitori e deve essere finalizzato a una specifica ricettiva di straordinario livello di qualità”. La proposta 2010 dei genitori Ricordo che a fronte della proposta di consistente aumento avanzata del contributo volontario il Comitato dei genitori avevano proposto di dimezzare l'aumento, mediazione bocciata dal Consiglio fatto salvo il voto contrario di un solo genitore. ALLEGATO N.3 – PAG.2/2 – Verbale assemblea 21-01-2011 Calcolo dei 130 euro Ricordo poi che il calcolo del contributo (calcolo 130)ridotto che alcuni genitori hanno versato era stato fatto in maniera molto precisa al fine di garantire la copertura delle spese dei laboratori, l'acquisto di materiale tecnico sempre per i laboratori e le spese di assicurazione degli alunni. l'iscrizione Con riferimento al modulo di iscrizione che abbiamo appena visto è da notare che il ministero nella recente circolare che disciplina le iscrizioni ha ribadito che “le iscrizioni riguardano esclusivamente le classi prime delle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, per gli studenti della classe successiva al primo l'iscrizione è disposta d'ufficio salvo i casi in cui venga presentata domanda di trasferimento ad altra scuola secondo le disposizioni vigenti” per cui appare ingiustificato richiedere ogni anno a tutti gli studenti di confermare dati anagrafici sempre uguali e dati di residenza che nel 99% dei casi restano invariati. Nelle citate istruzioni ministeriali sono anche allegati i modelli di iscrizione e guarda caso questi modelli riguardano esclusivamente l'iscrizione al primo anno che per legge è l'unica vera iscrizione a scuola. Il contributo 2011/2012 Per il prossimo anno scolastico la proposta di contributo volontario che è allo studio e che martedì 25 il Consiglio di Istituto discuterà l'approvazione, contiene lievi ritocchi per gli studenti del triennio (-20 euro per le prime, -30 euro per le seconde, -50 euro per le terze a indirizzo cucina e sala bar, nessuna riduzione per le terze a indirizzo ricevimento. Più sostanziose riduzioni per quarte e quinte: -100 le quarte e -200 le quinte. Domani il bilancio di previsione sarà ufficialmente presentato in giunta, quindi capiremo meglio i motivi di questa proposta.