3 lotta continua INTERNI Giovedì 7 luglio 1977 • • '.l'ir. fi'. Ad un anno dal crimine di Seveso ^ • lii-te r ' ini iiM f" ' La diossina è anche a Milano. E allora? Questo è quanto finalmente si è avuto il coraggio di dire in un recentissimo comunicato dtìl consiglio di zona n. 9 e da parte della sottocommissione ecologica del comime di Milano: « ...neUe analisi effettuate sui campioni di acqua e di fango prelevati in seguito alle inondazioni del Seveso nelle zone di Niguarda, Ca' Granda e Bicocca, sono state riscontrate tracce modeste di diossina ». Noti vogliamo essere allarmisti. Ci limitiamo ad un elenco dei fatti accessi in questi mesi nella zona 2 e 9 di Milano. 28 ottobre 1976: straripa il Seveso, torrente che riceve le acque dal Certosa (che ricordiamo è adiacente alla ICMESA). Si sono allagate diverse' strade, scantinati, negozi, fino ad un metro di altezza di acqua e fango al confine fra le zone 2 e 9 di Milano (Ca' Grande, P.le Istria). Novembre 1976: vi sono numerosi casi di intossicazione e lesioni cutanee in un asilo della zona alla Maggiolina, nessuno però ha voluto collegare questi fatti allo straripamento. Gennaio 1977: il PSI di via Demont attacca dei manifesti con i quali denuncia la presenza di fanghi di Seveso in zona e chiede di sapere la verità. La risposta 'la danno i CC staccando i cartelli dietro una denuncia fatta dal CdZ-9. Febbraio 1977: Moria di animali, cani gatti, passeri e conigli in via Asturia e in P. Belloveso. Alcuni compagni della zona ^^ rivolgono al comitato scientifico popolare di Seveso e riescono ad avere dei dati sui fanghi di novembre, che rilevavano la presenza notevole di diossina. 19 aprile 1977: assemblea indetta dal CdZ sotto pressante richiesta dei COTnpagni del quartiere e del circolo culturale del PSI della zona. La partecipazione della gente è enorme e con una mozione finale si condanna 1' operato cri.-ninale della regione e della giunta comunale e del CdZ, che aveva fino ad allora solo tentato di minimizzare, rispondendo alle nostre accuse in modo tanto sicuro quanto sdegnato e quanto privo di verifica: «La diossina non c'è, se c'è è poca e non è pericolosa ». Si è proposto allora di costituire un comitato popolare per la difesa della salute. Da allora si è as- gente ». Oggi dopo mesi H primo problema fwi- ma non basta ancora: 1) sistito ad un gioco delle di atteggiamento fra lo damentale è l'informazio- che la zona deve essere parti fra la DC, die in scettico e l'ironico andie ne, e non si tratta solo bonificata completamente; minoranza nella giunta e il CdZ e la giunta stanno deHa diossina ma il pro- 2) che tutta la popolazionel CdZ tentava di stru- iniziando a muoversi. Sen- blema è molto più gene- ne deve essere fornita di mentalizzare la situazio- za smentire nulla di quan- rale, delle fabbriche del- un libretto sanitario perne dando dati falsi e in- to detto nei mesi scorsi, la morte, deU'inquinamen- sonale; 3) che vadano rigigantiti appositamente ora si comportano come to, della salute, della no- fatti inmediatamente i prelievi nelle scuole, nel(esattamente l'opposto del se fossero stati loro ad stra vita. comportamento che ha avvertire per primi il peE in futuro questi fatti •le vie, negli scantinati. nelle zone di Seveso do- ricolo della possttìilità aumenteranno. Quanti di E' ffl momento di metve minimizza la presenza deUa presenza deUa dios- quelli che in questo mo- tere il becco dovunque, della diossina). Il PSI che sina a Milano. Intanto pe- mento stanno leggendo il dobbiamo essere in tanti, chiedeva le dimi^ioni del rò i fanghi non sono an- •giornale sono sicuri che con l'entusiasmo di chi presidente del CdZ, in cora stati rimossi, e quei non moriranno di cancro? si mette nelle cose che quanto è del PCI, per so- •pochi asportati saio finiti Quello che possiamo più riguardano da vicino stituirlo, guarda caso con in una roggia, dietro al proporre per ora è neces- la nostra vita. Se sembra un socialista; e.ailo sco- cimitero maggiore, vicino sariamente poco: discute- un appello, ebbene lo è: po faceva la corte ai com- al quartiere popolare del re con la gente, nei corti- alla gente della città e ai li, nei nostri dibattiti, o- con^gni, agli oppositori pagni rivoluzionari fino al GaUaratese. punto però che gli faceSorge spontanea una do- vunque; va sfondato il del regime DC-PCI, ai firva comodo. Il PCI infine manda: la diossina c'è a muro di omertà ohe sta matari dei referendum. minimizzava, dicendo die Milano, ma noi che cosa dietro i fatti come quelli Vogliamo far tornare le era tutta una manovra doW>iamo fare? Noi i com- che riguardano la salu- rondini in Bicocca. contro di lui, che è poi la pagni, in primo luogo. Fi- te e anche un modo di afMarco e Dora stessa cosa che diamo i no ad ora si è fatto vera- frontarli puramente scan- che abitano nel quartiere mente poco o niente a par- dalistico che in sostanza Bicocca DC a Seveso. te pochi che si sono bat- finisce per renderci impoMaggio 1977: vengono tuti anche fin troppo, tutti tenti. Che senso ha «RiPubblicheremo domani 1' chiuse 3 scuole della zo- i compagni che c'erano prendiamoci la vita » se appello di « Radio Alternana dopo che si erano veri- nella zona e nei quartie- poi ce la facdamo porta- tiva P i l l a r e » per un fìcatì 56 casi fra verru- ri oggi sanno a malape- re via così? Abbiamo fat- processo popolare alla Roche, allergie cutanee e na qualcosa e basta. to delle richieste precise. che. dolori addominali. Il giornalista dell'Unità GhiselM, dichiarava davanti a 30 persone in ima riunione del CdZ che all'Isola Da febbraio il Ministero della Sanità aveva detto: vi è un caso di sospetta cloracne: sull'Unità non è COTnparso nulla, perché a detta del giornalista « non si doveva allarmare la Squadre speciali? Stavolta no: vigili urbani Ieri a Roma la giunta rossa di Argan ha dato prova di cosa intende per partecipazione e democrazia scatenando 50 vigili urbani armati contro 200 baraccati e occupanti (in prevalenza dcmne e bambini) che si erano recati in Campidoglio per assistere aUa seduta del Consiglio comunale. Il pretesto legale di questa carica bestiale è stata una leggina varata silenziosaniente qualche tempo fa aU'intemo deUa stessa giunta che regolamentava in modo ferreo la presenza pubblica alle sedute del Consiglio: un invitato per ogni consigliere (sic ! ). La gente veniva da Borghetto Prenestino, da Casal Bruciato, dal Quarticciclo, da Casal Bertone, da Tormarancio, da TorPignattara, da Ponte Mammolo (le zone più disastrate deUa capitale, senza servizi, mal collegate al centro deUa città, terreno di caccia dei pescecani della speculazione «daizia) e si assiepava sulla scalinata del Municipio chiedendo di poter entrare o di poter parlaJ'e con l'assessore Pra®ca. La carica parte di colpo, il fatto che ad eseguirla siano stati mia cinquantina di vigili urbani (proprio queUi che dirigono il traffico e che nella tradizione automobiHstico-popolare sono chiamati «birilli», «pinguini», ecc.) e non un reparto di celere o di carabinieri, cioè coloro che da sempre si sono assunti il compito di reprima*e, è seiza dubbio gravissimo e dimostra come vada avanti l'escalation terroristica del sistema anche se rappresentato da una ^•unta comunale, per di più < rossa ». Gli ex pizzardoni (trasformati per l'occasione in pistoleros) si s<Hio scagliati contro la gente che sostava sui ©adirti: pistole puntate contro le donne cadute .per terra, gante calpestata a sangue e spari su spari. Non tutti in aria, al contrario di quanto affermano i rapporti ufficiali e i resoconti dei giornali; testimondanze confermano che almeno una persona è stata raggiunta dalle pallottole. I compagni rimasti a terra vengono ammanettati e trascinati via; tre, di cui uno è piantonato in ospedale, saranno poi arrestati. Il cMma ccKitinua ad essere mantenuto teso dalle esibizioni delle guardie comunali che scatenano una specie di caccia all' uonK) con contomo di spari e botte, tanto da costringere la celere ad imporsi per il controllo della piazza. E' da diverso tempo che assistiamo alla trasformazicme d d corpo delle guardie comunaM in una sorta di esercito -privato. Li abbiamo visti a Roma dal 12 maggio agire insieme alla celere con le pistole in mano. Nella seduta del Consiglio, ripresa appena sono cessati ^ scolari, la DC ha subito strumentalizzato l'accaduto grazie allo ^«zio che le tendenze da « regirne > del PCI e ddie sue giunte gli «rffre. Non è certo la Democrazia Cristiana che può venire a denunciare l'antidemocraticità e le prevaricazioni di chiunque. In ogni caso dall' appoggio di Zangheri ai carri armati di Cossiga, ai pestaggi dei c o n ^ g n i che racco^evano le firme per gli otto referendum da parte dei servizi d'ordine del PCI, alle cariche di ieri a Roma corre il filo del cedimento revisiOTHsta e del suo sempre maggiore e ^judorato appoggio ai modi e ai fini dello stato democristiano. Pluralismo! (o no?). "No al pesce dì Formosa ma noi continuiamo a mangiarlo Nel mucchio dei comunicati e dei provvedimenti generici è apparsa ieri ima notizia clamorosa: fin da febbraio il Ministero della Sanità aveva vietato l'importazione di surgelati da Formcsa perché il governo di Taiwan si era rifiutato di allegare alla merce i certificató sanitari. Evidentemente nessimo ha poi provveduto ad applicare il divieto, visto che dalle poche notizie circolanti si sa die il 16 maggio, 500 quiiitaM di code di rospo di Foirnosa sono state sbarcate a Genova. Con questa notizia il ministro della Sanità pensa dì avere scaricato le proprie respoosabòlità. invece ha gettato una piccola lirce involontaria sulla rete di e di ommissioni ,die sostiene gli interessi degli knportatori e delle multinazionali alimentari. Per il resto provvedimenti e dichia razioni sono talmente generici da essere senza conseguenze per nessuno. Il giudice Infelisi ha costituito 3 centri unifica tori delle indagini, la procura di Genova ha aperto un'indiiesta sui con troUi sanitari effettuati sul pesce sbarcato nel porto, gli esperti si dividono siiU'origine ddla neurotossina: quaksuno la attribuisce ai mari dell'Estremo Oriente, altri per- mm mi fino al periodo d'amore della coda di rospo. Alla Procura di Venezia sono arrivate critiche per i) provvedimento di divieto di vendita da parte dell' A'NIEPI (l'organizzazione dei rivenditori di pesce) e della procura di Roma, orientata a ricercare l'origine della neurotossina neHa fase della lavorazione. Il giudice Fortuna, autore del provvedimento ha risposto che questo è essenzialménte cautelativo visto che sul banco di vendita non è possibile distinguere una coda di rospo fresca da una congelata. Al di là delle indagini i nodi di questa vicaada sono oitnai diiari: procedere. è un fatto di volontà politica. , Non è possibile sapere dove la coda di rospo sia stata pescata. H giro delle partite di pesce è ir generale complesso, ser ve a coprire evasioni fi scali, esportazione di ca pitale e l'attività di gran di gruppi finanziari mul tinazionali: l'inquinamento marino è un tema importante ma non fa risalire in termini imme diati a nessun responsabile. Nei porti le analisi di legge non vengono ' néppiire effettuate, come conferma la notizia del ministero della Sanità: si deve di^utere della loro efficacia (ohe viene messa in dubbio) ma non per farla fare franca a chi protegge merci avariate die finiscono sulle tavole delle famii^ie italiane. Le indagini non vanno in direzione di una ricerca rigorosa dalle sostanze usata (bisolfito, ammoniaca ecc.) per conservare il colore del pesce deperibile come i gamberi e appunto le code di n ^ o . Se non si stabilisce chi realmente c'è dietro le società fantasma di For mosa non si si può risalire ad alcuna responsabi lità salvo" accontentarsi di incolpare il regime fantoccio dell'isola Pochi giorni fa un armatore greco si ai^irava in un porto delle Marche tentarti) di vendere a prezzi stracdati, un carico di gamberi provenienti da Formosa. Di fatti cosi ce ne sono molti e da questi si •può capire quali siano i msccanismi reali di commercializzazione del pesce che sono all'origine dello scandalo della coda di ro spo e di tirtti gli altri episodi di frodi alimentari Quello che la gente si chiede è come mai, anche se il mare è inquinato, un carico velenoso possa passare i controlli sanita ri e ad essere messo in commercio. Ui.. •M