libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 1 accademia nazionale di san luca in occasione della festa di san luca e dell’apertura dell’anno accademico 18 ottobre 2008, ore 19,00 libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina a fronte: Pietro Berrettini da Cortona (1596-1669), Galatea, copia da Raffaello, c. 1623. Roma, Accademia Nazionale di San Luca Pagina : Aria di Senefino (Ulisse), dal Polifemo di Niccolò Porpora. Londra, 1735 Pagina 2 libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 4 ALLA RICERCA DI GALATEA La figura mitica della ninfa marina Galatea, figlia di Nereo e della oceanina Doride (secondo Esiodo e Apollodoro) ha goduto di interessi letterari non meno che musicali. Nella storia è fatta oggetto delle mire amorose del ciclope Polifemo che, non corrisposto, tenta di uccidere per gelosia l’innamorato di lei, il pastore Aci, che per poter sfuggire alle sue furie viene tramutato da Galatea in fiume (in Sicilia esiste tuttora un fiume dal nome Iaci che scaturisce da una delle pendici dell’Etna). Il mito, già toccato da Omero (Odissea ix 106-542), Luciano e Teocrito, è raccolto e sviluppato soprattutto nelle Metamorfosi (xiii libro, 750-897) di Ovidio che fa di Aci, figlio di Pan, un giovane sedicenne ferito a morte da un masso scagliato dal Ciclope furioso di gelosia. Il tema è caro anche alla tradizione pittorica pompeiana e in generale alla iconografia musiva antica (anche nella casa di Livia a Roma). In letteratura il tema, attraverso un adattamento di Ovidio (Ovide Moralisé dell’inizio del secolo quattordicesimo) giunse ad influenzare la letteratura moderna in opere teatrali o poetiche, tra le quali si segnalano una pastorale di Metastasio (1722) e la traduzione di Dryden (1693). libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 6 Ma è nell’arte figurativa come nella musica che il mito celebra i suoi fasti più illustri tra il Cinquecento e il Settecento. La rappresentazione pittorica più nota è quella di Raffaello nella villa romana di Agostino Chigi, oggi la Farnesina, un affresco del 1511-12 che dà il nome all’intera loggia nel quale è ospitato: è il Trionfo di Galatea, che raffigura una versione diversa da quella narrata da Ovidio. Infatti sono presenti solo il gigante Polifemo (dipinto da Sebastiano del Piombo) e Galatea (appunto di Raffaello), celebrando l’amore dell’uno per l’altra, prima quindi dell’arrivo del giovane Aci. La fonte è la Giostra di Poliziano: “Due formosi delfini un carro tirono: / Sovra esso è Galatea che ’l fren corregge / E quei notando parimenti spirono: / Ruotasi attorno più lasciva gregge. / Qual le salse onde sputa, e quai s’aggirano: / Qual par che per amor giuochi e vanegge. / La bella ninfa con le suore fide / Di rozzo cantar verzosa ride”. Il rozzo cantar è di Polifemo. La tela di Pietro da Cortona (1623) per il principe Sacchetti, ora all’Accademia di San Luca, è una copia di quell’affresco, ma la stessa fonte è ripresa da Luca Giordano nel dipinto a Palazzo Pitti (1675-76) e più tardi, nella prima metà del Settecento, dai pittori Accademici di San Luca Franco Trevisani e Corrado Giaquinto: anch’essi si rifanno al trionfo di Galatea. La più nota versione di Ovidio è invece l’ispiratrice dell’affresco di Annibale Carracci a Palazzo Farnese (1597-1600) e di due tele di Nicolas Poussin (del 1627-30, alla National Gallery of Ireland, Dublino, e del 1645 c., all’Hermitage di San Pietroburgo). Nella musica sembra che il tema mitico compaia dapprima timidamente in alcuni madrigali di Luca Marenzio (1585). Ma l’opera più famosa sul tema resta la serenata scritta da Haendel a Napoli nel 1708 per un’occasione nuziale e successivamente reimpiegata con un testo inglese di John Gay in un masque per Lord Chandos nel 1718 (ne esiste anche una seconda versione del 1732 poi rielaborata da Mozart nel 1788). Il masque era uno spettacolo in cui si mescolano recitazione, canto solista e corale, danza. Nel melodramma, inizialmente dalle tinte pastorali, il tema era stato già trattato su un libretto di Chiabrera e poi anche a Roma nel 1639 dallo spoletino Loreto Vittori, evirato cantore della cappella pontificia, che lo dedica al cardinale Antonio Barberini. Molti i melodrammi che raccontano la sfortunata vicenda dei due giovani libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 8 amanti, sorpresi dall’ira funesta del deforme ciclope Polifemo. Basti citare Ziani (Vienna, 1667, su libretto di Draghi e con dedica all’Imperatore Leopoldo i), Marc Antoine Charpentier (Parigi, 1678), Lully (1686), Johann Adolph Hasse (Potsdam, 1748) e soprattutto i rivali di Haendel a Londra Bononcini (Berlino, 1702) e Niccolò Porpora (Londra, 1735 su libretto di Rolli) per finire con Graun e una festa teatrale di Haydn (1763). Né poteva mancare in merito un’azione teatrale di Metastasio (Napoli, 1722) che riscosse fortuna per tutto il Settecento. E’ certo che i poeti ed i musicisti erano fortemente attirati dal mito di un amore giovanile, sincero e cristallino, volto in tragedia dall’intervento estraneo del deforme Ciclope. Un amore certamente idealizzato in cui la purezza del sentimento trionfava comunque idealmente sulla cupidigia amorosa della creatura abnorme. In questo omaggio musicale barocco alla figura di Galatea, abbiamo privilegiato il nome di Haendel e quello, ancor troppo poco noto oggi, di Porpora, operista insigne e maestro di Farinelli. Il Polifemo di Niccolò Porpora, su libretto di Paolo Rolli, andò in scena al Teatro Haymarket nel 1735 con un cast vocale d’eccezione comprendente tra gli altri appunto il diletto allievo Carlo Broschi detto il Farinelli nel ruolo di Aci (che ripropose il libretto anche a Madrid nel 1748 quando era compositore di corte di Ferdinando vi), la celebrata cantatrice Francesca Cuzzoni in quello di Galatea, il celebre evirato cantore Senesino come Ulisse, e il basso Montagnana come Polifemo. Burney, musicografo inglese, ne registrò l’eccellenza ed il successo di pubblico. Si tratta dunque di pagine di assoluta rarità. Un libretto originale dell’opera si trova alla Biblioteca Estense di Modena. LORENZO TOZZI libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:26 Pagina 10 PROGRAMMA g. f. haendel del mar fra l’onde - aria di galatea dalla serenata Aci, Galatea e Polifemo - prima parte (versione del ) n. porpora alto giove - aria di aci (da Polifemo, atto iii, scena v, Londra ) j. a. hasse sonata per violino e basso continuo op. 2 n. 2 in sol maggiore (Londra ) Allegro - Affettuoso - Minuet i e ii n. porpora placidetti zefiretti - duetto aci-galatea (da Polifemo, atto ii, scena iv) n. porpora smanie d’affanno - aria di galatea (da Polifemo, atto iii, scena ii) r. broschi son qual nave ch’agitata (Libr. Zeno-Lalli) aria di alceste per il mitridate di G.A. Giaj (Venezia ) scritta per Farinelli l. vinci sonata in sol maggiore op. 1 n. 2 per violino e basso continuo (Londra ) Siciliana (Andante) - Allegro Aria (Cantabile) - Gavotta (Vivace) - Minuetto (Il gusto italiano) - Le gout français Minuetto (Il gusto italiano) n. porpora tacito movi - recitativo e duetto aci-galatea (da Polifemo, atto ii, scena vii) libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 12 CONCERTO PER GALATEA DEL MAR FRA L’ONDE ARIA DI GALATEA alla gof Soprano angelo manzotti Sopranista corrado stocchi Violino laura scipioni Violino Del mar fra l’onde per non mirarti, fiero tiranno mi spinge il duol. Ma in queste sponde torno all’affanno nel vagheggiarti, spento mio sol. gianfranco russo Viola ludovico minasi Violoncello lorenzo tozzi Cembalo e direzione musicale Dichiarazione d’amore di Galatea. libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 14 ALTO GIOVE PLACIDETTI ZEFIRETTI ARIA DI ACI DUETTO S’apre la rupe: vedesi la sorgente d’un fiume Aci, nume del medesimo, appoggiato all’urna Prospetto di mare Galatea nella conca sull’onde Alto Giove, è tua grazia, è tuo vanto il gran dono di vita immortale che il tuo cenno sovrano mi fa. Ma il rendermi poi quella già sospirata tanto diva amorosa e bella è un dono senza uguale come la tua beltà. galatea: Placidetti zefiretti, che sull’onda scherzando volate, alla sponda m’appressate dov’è placido il mio sen. Canto di ringraziamento di Aci a Giove per averlo trasformato in rivo. È il duetto d’amore dei due giovani dalle due opposte parti del rivo. aci: Amoretti vezzosetti che sull’onda volando scherzate, sulla sponda riportate a quest’anima il suo ben. libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 16 SMANIE D’AFFANNO SON QUAL NAVE ARIA DI GALATEA ARIA DI ALCESTE Smanie d’affanno ah perché mai morte, ch’è il fin dei mali, non mi potete dar per consolarmi? Pregio di non morir solo tu fai che il duol senza finir può tormentarmi. Son qual nave ch’agitata da più scogli in mezzo all’onde si confonde e spaventata va solcando in alto mar, ma in veder l’amato lido lascia l’onde e il vento infido e va in porto a riposar. È il lamento di Galatea dopo che Aci è stato mortalmente colpito con un masso dal Ciclope. Classica aria di paragone barocca, con la vita paragonata ad una procellosa traversata. libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 18 TACITO MOVI RECITATIVO E DUETTO ACI-GALATEA Boschetto gal: Non possa mai ria sorte galatea: Qual mai più dolce stato turbar a tua bell’alma la calma nel goder. aci: Che fortunata sorte saria spirar quest’alma in calma di goder! v’è d’un segreto amore? Ma tacito tu sei, sole degl’occhi miei. aci: La sovrumana gioia oppresse il core! Perderti oh Dei pavento che per troppo gioir sai che si muore. gal: Tacito movi e tardo, caro mio ben, perché? aci: Troppo loquace il guardo te lo dirà per me. gal: Oh Dei! che pensi? aci: Cara, sognarmi. gal: Dimmi, che temi? aci: Temo svegliarmi gal: Ah che mi sento anch’io, dolce amor mio, restar oppressa dal piacer. aci: Ah se mai sogno è il mio, pietoso Ciel, non far destarmi dal piacer. Un tenero duetto d’amore al finale del ii atto, prima dei colpi di scena del iii (uccisione di Aci e accecamento del Ciclope da parte di Ulisse). libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 20 ALLA GOF SOPRANO Nel 1994 si diploma in canto lirico e pianoforte ad Astrakan (Russia). Nel 1996 entra nell’ Accademia di arte scenica di Mosca e nel 2000 si laurea come “attrice del teatro musicale”. Dal 1997 al 1999 è solista di canto lirico alla Filarmonica statale di Mosca. Dal 2001 si perfeziona a Roma con il soprano ucraino Lidya Kuzmenko, quindi con Renata Scotto nei corsi “Opera Studio” dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e in canto barocco con Jill Feldmann. Nel 2001 debutta in Italia con il romabarocca ensemble. Da allora è presente in diversi Festival e rassegne concertistiche. Nel 2005 debutta con grande successo come Violetta ne La Traviata con l’Orchestra Sinfonica di Karkov (Ucraina) al Teatro Fenaroli per l’Estate musicale Frentana di Lanciano. Nello stesso anno è ancora protagonista di Traviata al Manzoni Opera Festival di Roma e interpreta Zerlina nel Don Giovanni di Mozart (Festival internazionale di mezza estate,Tagliacozzo). Nel settembre 2006 debutta nel ruolo protagonistico della Didone abbandonata (1743) di Galuppi in prima esecuzione moderna al Lirico Sperimentale di Spoleto. Al Gonfalone si cimenta nella parte di Farinelli (Cleopatra) nella serenata drammatica Marc’Antonio e Cleopatra di Hasse. All’Opera di Roma debutta nella prima esecuzione di Ulisse, musica di Alessandra Del Giudice. È ospite al Palazzo reale di Napoli per la serata delle celebrazioni pucciniane alla presenza della nipote del compositore. libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 22 ANGELO MANZOTTI SOPRANISTA Si dedica al repertorio dei castrati, con particolare riferimento alla produzione settecentesca.Vincitore nel 1992 del Concorso Internazionale "Luciano Pavarotti" di Philadelphia e del primo Torneo Internazionale di Musica, si è aggiudicato il "Timbre de Platine" di Opéra International (1995). Ha collaborato con alcuni tra i più prestigiosi ensemble. Ha interpretato opere di Haendel, Monteverdi, Pergolesi, Vivaldi, Cesti, Rossini, Humperdink. Ha registrato per Arion, Bongiovanni, Naxos, Tactus, Dynamic, Callisto Records. La sua discografia è costituita da 22 registrazioni tra recital e opere complete. Dal 1997 è protagonista dello spettacolo: Quel delizioso orrore (Vita di Farinelli, evirato cantore) di Cappelletto e Barbieri replicato in Italia e all’estero. Recentemente ha tenuto un Recital al Teatro La Fenice di Venezia, un tour di spettacoli imperniati su Farinelli in Messico, e concerti a Seul e in Spagna, e ha rappresentato Farinelli al Regio di Torino. Ha da poco girato un cortometraggio su G. B. Velluti, uno degli ultimi castrati che cantò per Rossini. Ha recentemente tenuto concerti a Vancouver (Canada) e al Teatro Sociale di Rovigo. Ha da poco terminato una serie di concerti a Istanbul e Madrid, partecipato alla prima esecuzione in tempi moderni del Decebalo di Leonardo Leo sotto la direzione di Lorenzo Tozzi e terminato la registrazione di un cd dedicato a Porpora per la Tactus. Tra i prossimi impegni Antonio e Cleopatra di Hasse col romabarocca ensemble all’Università di Tor Vergata e la registrazione del Quaderno di Farinelli. libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 24 LORENZO TOZZI DIREZIONE MUSICALE Musicologo, storico e critico musicale, continuista, direttore d’orchestra e organizzatore, ha studiato pianoforte con De Margheriti, composizione e musica corale con F. Razzi, direzione d’orchestra con Franco Ferrara, ma si è laureato anche in Lettere e perfezionato nella prassi barocca con Alan Curtis e Jesper Christensen. Docente di Storia della musica e Musicologia al Conservatorio Santa Cecilia, ha insegnato anche alle Università di Fermo e Lecce. Critico de Il Tempo di Roma dal 1978, collabora anche con numerose riviste musicali. Come saggista, storico e ricercatore si occupa prevalentemente di musica barocca italiana e di storia della danza d’arte. È autore di numerosi saggi e ha curato l’edizione critica di numerose opere di Paisiello, Cimarosa, Piccinni, Cherubini, Rossini pubblicate da Ricordi, Suvini Zerboni, Schott. Nel 1994 ha fondato il romabarocca ensemble, che si è esibito in Italia e all’estero (Cina, Mongolia, Russia, Bielorussia, Corea). Nel 1997 alle Settimane musicali senesi dirige l’Eumelio (1606) di Agazzari in prima ripresa integrale moderna. Nel 2000 nella basilica di San Paolo per i Concerti del Giubileo dirige La Rappresentazione di Anima e Corpo di Cavalieri con Cecilia Gasdia e Furio Zanasi. L’esecuzione viene registrata in dvd. Nel 2001 tiene una masterclass al Conservatorio di Valencia sulla prassi esecutiva barocca. Partecipa col romabarocca a concerti in tutta Italia da Messina a Torino e Udine passando più volte per il Festival barocco di Viterbo, l’Oratorio del Gonfalone di Roma, la Fondazione Piccinni di Bari. Dal 2000 lavora alla riscoperta, riesecuzione e pubblicazione dell’integrale delle Cantate seicentesche dell’architetto romano Carlo Rainaldi in corso di pubblicazione per la Tactus, sotto il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e della Soprintenza Speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma.Tra le registrazioni in prima moderna anche il Decebalo (1743) di L. Leo, diretto anche all’Opera di Bucarest. Recentemente ha diretto Antonio e Cleopatra di Hasse. È stato direttore artistico del- libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 26 ROMABAROCCA ENSEMBLE l’Accademia barocca di Roma (1990-94), del Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo, rassegna di musica, danza e teatro (1984-2007). Ha fatto parte per quattro anni del Consiglio di Amministrazione dell’Accademia di Santa Cecilia, della Commissione Consultiva per la danza del Ministero dei Beni culturali e del primo Consiglio Accademico del Conservatorio di Santa Cecilia. Ha partecipato in qualità di esperto italiano a Commissioni della Unione Europea a Bruxelles e Lussemburgo sui temi delle attività musicali. È cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali. Il romabarocca ensemble è stato fondato nel 1994 da Lorenzo Tozzi con altri specialisti della musica antica per la riscoperta del repertorio musicale italiano del Sei-Settecento in esecuzione filologica. Ha nel suo vasto repertorio, con strumenti originali o copie, musiche inedite e rare, strumentali e vocali, sacre e profane, del barocco italiano con oratori, cantate, melodrammi ed intermezzi comici anche in forma scenica. Debutta nel 1994 con la prima esecuzione moderna della favola boschereccia Diana schernita (Roma, 1629) di Giacinto Cornacchioli con la regia di Vera Bertinetti e si impone all’attenzione per la versatilità ed originalità dei suoi programmi musicali. Ha tenuto concerti in tutta Italia, anche per istituzioni storiche come la Settimana musicale senese dell’Accademia musicale chigiana (nel 1997 l’Eumelio di Agazzari registrato da Raitre), il Festival barocco di Viterbo (La foresta incantata di Geminiani, l’oratorio Giuditta e Il Pastor di Corinto di Alessandro Scarlatti), la Fondazione Piccinni di Bari (2006). Ha portato alla luce musiche inedite o rare come l’intermezzo comico L’Avaro (1720) di Gasparini (regia di Ugo Gregoretti). Nel febbraio 2000 per i Concerti del Giubileo esegue nella basilica di San Paolo La Rappresentazione di Anima e di Corpo (Roma, 1600) di Emilio de’ Cavalieri con Cecilia Gasdia e Furio Zanasi libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 28 nel quarto centenario dell’opera. Nel 2005 il rbe sotto la direzione di Tozzi registra per Bongiovanni in prima esecuzione moderna la “festa teatrale” Decebalo (Napoli 1743) di Leonardo Leo con il controtenore Angelo Manzotti in una coproduzione italo-rumena. Nel 2007 registra in dvd per il Festival barocco di Viterbo in prima esecuzione moderna la favola boschereccia Il pastor di Corinto (1701) di Scarlatti con la regia di Tito Schipa jr. Nel giugno 2006 inaugura con un concerto dedicato a musiche dell’architetto Carlo Rainaldi la mostra “Roma Barocca” a Castel S. Angelo su Borromini, Bernini e Pietro da Cortona curata da Paolo Portoghesi e Marcello Fagiolo.A Roma è presente ripetutamente per la stagione dell’Oratorio del Gonfalone, per la Grande musica in chiesa e la rassegna Concerti e Palazzi. Importanti anche le presenze del gruppo all’estero, dal xvii Festival Internazionale dell’arte e dell’amicizia di PyongYang (Corea del Nord), medaglia d’oro, alla Filarmonica di Minsk (Bielorussia) su invito dell’Ambasciata italiana. Nel 2004 ha compiuto una tournée in estremo Oriente (Cina, Mongolia, Corea) su invito dall’Ambasciata Italiana a Pechino. Nel dicembre 2005 si esibisce al Conservatorio di Musica di Astrakan (Russia) ed è di ritorno da una tourné in Zambia (Lusaka e Livingston). libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 30 INFORMAZIONI accademia nazionale di san luca Piazza dell’Accademia di San Luca 77 00187 roma 06 6790324 (solo mattina) www.accademiasanluca.it romabarocca ensemble Via Leopoldo Ruspoli 119 00149 roma 338 2199380 www.stageworld.it libretto_ESECUTIVO_6.qxp 10-10-2008 19:13 Pagina 32 progetto grafico Benedetta Vangi finito di stampare a roma nell’ottobre 2008 dalla tipografia o.gra.ro.