Tra le danze thailandesi per assaporare quella grazia tipica dell’Oriente..
Domenica 01 Aprile 2012 11:19
Un viaggio in Thailandia, il paese del sorriso, alla scoperta delle danze tradizionali
specchio della bellezza e gentilezza del paese. I segreti e il fascino della danza thai
di Livia Rocco
Grazia e bellezza in tutto, anche nella danza: è la Thailandia, il Paese del sorriso e della
gentilezza. Per i turisti, sempre accolti con tutti gli onori, non è difficile avere una piccola idea
delle tradizioni locali…A Bangkok, ma anche in molte altre splendide località, come ad
esempio le isole
Koh Samui o Phuket, molti ristoranti
propongono, insieme alle specialità gastronomiche, esibizioni o spettacoli di danze
accompagnate da musica classica thailandese: un modo di intrattenere gli ospiti che ha radici
antiche, anche se una volta la danza thai veniva eseguita soltanto alla corte reale ed
esclusivamente da donne. I movimenti delicati della danza sono impreziositi dai tradizionali
costumi ricamati. Le movenze sono elaborate e piuttosto lente, un po’ ipnotiche, ma con ritmi
vivaci e accompagnate da suoni di vari strumenti orientali. In queste occasioni il pubblico può
vedere diversi tipi di danza, ognuna con i suoi passi e tempi.
Diversi stili accomunati dalla grazia
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La danza thailandese è molto espressiva, ma si differenzia da regione a
regione, in base alla cultura e all’ambiente. Al nord è caratterizzata da movimenti eleganti e
aggraziati mentre al sud e nel nord-est è più vivace e movimentata. Le danze vengono eseguite
quasi esclusivamente da giovani donne dal viso perennemente impostato al sorriso che
effettuano gesti e movimenti aggraziati e mimano o interpretano ogni singolo evento della
storia messa in scena. I balletti, infatti, hanno sempre una trama che narra vicende dove il
bene alla fine vince sulla cupa potenza del male. Come nella vicina India, anche in Thailandia si
danza a piedi nudi appoggiando al suolo tutta la pianta del piede. I costumi indossati dalle
danzatrici sono sempre di grande bellezza e riccamente adornati, mentre l’acconciatura può
essere impreziosita da fiori di orchidea.
Curiosando tra le danze thailandesi emerge il forte legame con il teatro, quasi come se
danzatori e attori fossero la stessa cosa. Il Lakhon, parola che significa semplicemente “storia
o trama”, è la forma basilare della
danza
classica thailandese
. E’ una danza drammatica che attinge ai temi del
Ramakien
, la storia di
Rama
, conosciuta in India come Ramayana, e del Principe Panji della tradizione Giavanese. La forma
più classica del genere è il
Lakhon Nai,
cioè “teatro interno”, che veniva rappresentato da attrici di corte dentro al Palazzo Reale. Più
popolare è invece il
Lakhon Nok
, cioè “teatro esterno”, rappresentato da attori ed attrici e spesso associato a celebrazioni
religiose. I costumi indossati si ispirano in gran parte ai vestiti di corte durante il periodo di
Ayutthaya
. Gli attori che rappresentano personaggi reali indossano alti
cappelli dorati
a forma di
stupa
(monumento buddhista).
Il Likay, invece, è l’attrattiva principale di quasi tutte le feste di provincia, e occupa un posto
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analogo a quello della musica folk nei paesi occidentali. Potrebbe essere descritto come una
forma burlesca della danza classica, con attori che in parte improvvisano sulla base di un
canovaccio. Il Likay mette spesso in scena storie di intrighi amorosi.
Il Khon – che non è mai stata una forma d’arte destinata alle masse - è un vero e proprio dram
ma danzato
con uso di
maschere
, che risale al XV secolo. Si pensa abbia avuto origine dal Nang Yai, il teatro delle ombre, con la
sostituzione delle marionette con attori. Infatti, fino a qualche anno fa, la scenografia
tradizionale aveva uno schermo bianco come fondo-scena. Originariamente tutti gli attori del
Khon portavano maschere e l'impossibilità ad emettere qualsiasi suono ha reso necessaria la
presenza nell´orchestra di "recitatori-cantori" (il khon-pak). Più tardi, gli attori che interpretavano
esseri umani e dèi sostituirono alle maschere l´uso di particolari copricapi appuntiti. Ma
nonostante questo solo ai clowns è consentito usare la voce. I movimenti degli attori devono
essere perfettamente sincronizzati alla recitazione del testo. Il libretto del Khon è quasi
invariabilmente il Ramakien, la versione thailandese dell´epica indiana Ramayana, integrate
con le scritture buddhiste e con l´epica giavanese Srivijaya, elaborata dal re Rama. Questo
dramma è accompagnato dalla musica sia vocale che strumentale.
L´orchestra piphat è formata da: pi-nai (oboe), kong wong (piccoli
gong), raned-ek (xilofono), tapone e klong tad (due strumenti a percussione) e ching (piccoli
cembali).
Dei sette toni della scala thailandese, solo cinque sono maggiormente usati e questo avvicina
la musica dell’orchestra thailandese alla musica pentatonica cinese. I praticanti sono quasi tutti
giovanissimi, perche' dopo una certa eta' e' difficile abituare il corpo alle contorsioni in base alle
quali un danzatore viene giudicato; le dita, ad esempio, devono piegarsi all'indietro fino a
toccare il polso. In una danza khon, le maschere, il trucco pesante e gli elaboratissimi costumi
ricoperti di gemme relegano in secondo piano la personalita' dei danzatori, ogni gesto e'
altamente stilizzato e immediatamente riconoscibile da un esperto, e una danza puo' durare
anche otto ore.
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Festival ed eventi
Per chi va in Thailandia è imperdibile una visita a Bangkok, con i suoi spettacolari templi
buddhisti, il grandioso Palazzo Reale ricco di pagode e preziose statue, i suoi mercati sempre
aperti. E proprio la capitale ospita il
Festival della danza e della musica
, che si svolge di solito tra settembre e ottobre. La manifestazione è nata dall’idea di
organizzare ogni anno un evento culturale internazionale a Bangkok, che potesse competere
con gli eventi dedicati alle arti dello spettacolo in tutto il mondo, sviluppando nello stesso tempo
la musica e il ballo thailandese. Oggi il Festival è cresciuto sia come dimensioni che come
notorietà e – oltre ad avere fedeli sostenitori nella capitale e in altre città della Thailandia – gode
di un forte sostegno in tutta l’Asia e anche in Europa, attirando ogni anno oltre 3 mila visitatori
stranieri.
Per chi vuole vedere le danze a teatro, c’è il Sala Chalermkrung Royal Theatre di Bangkok,
che propone tra l’altro danza classica thai in maschera (danza Khon). Al
Rose Garden
, sempre nella capitale, si svolgono invece rappresentazioni culturali che includono danze e balli
tradizionali. In tutta la Thailandia – come abbiamo detto all'inizio - sono diffuse le esperienze
che associano cena e spettacolo di danze, per esempio nei suggestivi ristoranti all’aperto
dell’isola di
Koh Samui
, mentre a Bangkok citiamo, tra gli altri, il
Sawasdee
e il
Silom Village
.
Ma la Thailandia – un paese decisamente al passo con i tempi - dà spazio anche alle
tendenze più alla moda, soprattutto nella città costiera di Pattaya, una delle località turistiche
più visitate del mondo. Qui si è svolto il
Zoom Festival 2012
, il più grande evento nazionale di musica e danza elettronica, con protagonisti stili musicali
come Hip Hop, R&B, House, Dub Step, e la partecipazione di oltre 50 Dj.
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Info: www.turismothailandese.it
http://www.thaiwaysmagazine.com
http: //www.bangkokfestivals.com
www.zoom-festival.com
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